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di Don Pietro Natali - Tagliuno

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Attività Parrocchia Oratorio<br />

anche insieme a lui, imparando a offrire<br />

se stessi» (Sacrosanctum Concilium n.<br />

48). Già sant’Agostino affermava che<br />

«la Chiesa offrendo Cristo ogni giorno,<br />

impara a offrire se stessa» e san<br />

Gregorio Nazianzeno aggiunge:<br />

«nessuno può partecipare al sacrificio<br />

se non ha offerto prima se stesso<br />

come vittima».<br />

1.4. Spezzare il pane<br />

Lo spezzare il pane imita il gesto <strong>di</strong><br />

Gesù, nell’Ultima Cena ma anche in<br />

molte altre occasioni. In<strong>di</strong>ca in modo<br />

inconfon<strong>di</strong>bile il dono, l’offerta <strong>di</strong> sé.<br />

Rinvio alla Croce, dove Gesù si è<br />

lasciato spezzare il corpo per donarsi<br />

interamente.<br />

1.5. Scambiarsi il segno della pace<br />

Il saluto del celebrante al termine della<br />

celebrazione eucaristica suggerisce<br />

anche le modalità dell’annuncio:<br />

«Andate in pace». Non si tratta solo <strong>di</strong><br />

un saluto, ma <strong>di</strong> una consegna.<br />

Di questa pace sentiamo forte l’anèlito<br />

e l’impegno a favorirla in ogni modo.<br />

Ma non c’è pace senza impegno per la<br />

giustizia, senza amore per la verità,<br />

senza rinuncia a ogni logica <strong>di</strong> violenza<br />

e <strong>di</strong> prepotenza.<br />

1.6. Uscire<br />

Quando si è fatta vera esperienza del<br />

Risorto, nutrendosi del suo corpo e del<br />

suo sangue, non si può tenere solo per<br />

sé la gioia provata.<br />

L’incontro con Cristo, continuamente<br />

approfon<strong>di</strong>to nell’intimità eucaristica,<br />

suscita nella Chiesa e in ciascun<br />

cristiano l’urgenza <strong>di</strong> testimoniare e <strong>di</strong><br />

evangelizzare.<br />

Entrare in comunione con Cristo nel<br />

memoriale della Pasqua significa, nello<br />

stesso tempo, sentire il dovere <strong>di</strong> farsi<br />

missionari dell’evento che quel rito<br />

attualizza.<br />

Il «congedo» dalla Messa non è una<br />

conclusione, ma piuttosto una<br />

«consegna».<br />

2 - LE PAROLE<br />

2.1. Proclamare la Parola<br />

Nella Scrittura “Dio parla ancora al suo<br />

popolo” così che esso, reso docile dallo<br />

Spirito Santo, possa dare, con la sua<br />

vita, testimonianza a Cristo davanti al<br />

mondo. «Lo stesso modo con cui le<br />

letture vengono proclamate dai lettori<br />

– una proclamazione <strong>di</strong>gnitosa, a voce<br />

alta e chiara – favorisce una buona<br />

trasmissione della Parola <strong>di</strong> Dio<br />

all’assemblea» (dall’Or<strong>di</strong>namento delle<br />

letture della Messa)<br />

2.2. Ascoltare la Parola<br />

La fede nasce dall’ascolto (Rom 10,17).<br />

La carità, la santità, la vita, la preghiera<br />

del cristiano hanno bisogno della<br />

Parola che spieghi e rinvii a Gesù. La<br />

Chiesa è il popolo convocato per<br />

ascoltare il suo Signore e l’ascolto della<br />

Parola <strong>di</strong> Dio è momento essenziale<br />

della celebrazione eucaristica e<br />

dell’intera vita cristiana. Da questa<br />

Parola è plasmata, trasformata e<br />

confortata. Ascoltare significa credere,<br />

accogliere, obbe<strong>di</strong>re al Signore.<br />

2.3. Assimilare la Parola nel silenzio<br />

«La liturgia della Parola si deve celebrare<br />

in modo che essa favorisca la me<strong>di</strong>tazione;<br />

si deve perciò evitare assolutamente<br />

ogni fretta che sia <strong>di</strong> ostacolo al<br />

raccoglimento. Il <strong>di</strong>alogo tra Dio e gli<br />

uomini, sotto l’azione dello Spirito<br />

Santo, richiede brevi momenti <strong>di</strong> silenzio…<br />

durante i quali la Parola <strong>di</strong> Dio<br />

penetri nei cuori e provochi in essi una<br />

risposta nella preghiera» (dall’Or<strong>di</strong>namento<br />

delle letture della Messa).<br />

2.4. Professare la fede comune<br />

Nella professione <strong>di</strong> fede il cristiano è<br />

invitato a dare la sua risposta, proprio<br />

In<strong>di</strong>alogo n. 183<br />

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