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I medici, secondo recenti sondaggi, risultano essere i principali collezionisti italiani
La penna. Passione di molti...
Perché una rubrica sulle collezioni?
Forse sono in molti a
porsi questa domanda ma la risposta
è davvero semplice. I medici,
per cultura, per classe d’appartenenza
e per investimento risultano
essere, secondo recenti sondaggi,
i principali collezionisti italiani. Di
cosa? Sicuramente di complementi
d’arte ma anche di oggetti di diverso
valore quali orologi, monete,
francobolli e (passione che abbiamo
scoperto essere molto diffusa)
appaiono come grandi appassionati
di penne. La penna, infatti, è
sempre stata uno status symbol.
Addirittura dai tempi della penna
d’oca. Diventa da collezione per
prima la stilografica. Sin dall’800,
prodotta in diversi modelli, diventa
capolavoro di design e soprattutto
un vero e proprio pezzo di storia. A
ricordarcelo è Bruno Lussato, esperto
di penne e presidente dell’Institut
des Arts de l’Ecriture nonché
creatore della prima collezione di
16 Club Medici Notizie
MEDICI E COLLEZIONI
penne al mondo, ospitata presso
il Museo Internazionale della stilografica
Armando Simoni : “La
penna stilografica ha conosciuto
vicende storiche, rappresentazioni
artistiche, soluzioni estetiche, tecniche,
formali, commerciali, lotte
per il mercato”. La penna insomma
racconta le epoche.
le stilografiche più preziose da collezionare
sono quelle prodotte tra
il 1880 e il 1918. Dalle fine dell’800
si fanno spazio poi anche le penne
stilo. La prima è stata concepita da
Waterman, fondatore della omonima
casa che ha messo in commercio
penne almeno fino al dopoguerra.
Altro produttore di nota è Parker
che introduce il colore con il modello
Duofold del 1921. Con la cartuccia
in plastica la Montblanc comincia
a diventare un nome. Ma quali
sono i segreti di un buon collezionista?
Per le stilografiche valgono i
materiali preziosi con le quali sono
arricchite, le tecniche di esecuzione
e la ricerca di nuovi materiali. Per le
stilo invece va fatta attenzione allo
stato della penna, valgono molto
meno le penne non funzionanti o
scolorite. Anche i cappucci hanno
la loro importanza. Devono essere
assolutamente originali.
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