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LA CURIOSITÀ DOTT. GAETANO CIANCIO Segretario dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno Lungo un itinerario storico culturale costituito da strade, musei e luoghi significativi in Salerno Alla scoperta del Museo “Roberto Papi” Noto agli addetti ai lavori che lo considerano tra i più impor- Sono state, altresì, ricreate ambientazioni dell’antica ars medi- attività ha allestito gran parte degli studi odontoiatrici e medici del tanti al mondo, per quantità e quaca come: una farmacia ottocente- lazio, rilevando le vecchie attrezlità, per valore artistico e scientifisca ed un’antica spezieria, allocati zature che andava a sostituire con co degli oggetti esposti, il “Museo al piano terra. Al primo piano sono le nuove, da cui la passione per il Roberto Papi” si trova nell’attuale ricostruiti ambienti per quasi tutti i collezionismo dei pezzi più impor- centro storico di Salerno, nell’area settori della medicina; da segnalare tanti, condivisa con i figli Fernando legata alla memoria dell’antica due studioodontoiatrici, uno del e Roberto, quest’ultimo prematu- Schola medica salernitana, nell’an- primo novecento con al centro una ramente scomparso, e che ha dato tico palazzo Galdieri, a metà per- poltrona pieghevole a cremagliera nome al Museo. corso di una strada con un nome per il paziente, rivestita di velluto; a L’esposizione non si esaurisce con significativo, via Trotula de Ruggie- fianco la sputacchiera e la consolle le attrezzature e lo strumentario. ro (nobile salernitana, vissuta nel dei trapani ed infine ad arricchire Le pareti sono tappezzate di carte XI secolo, fu la prima “mediches- l’interno un primitivo apparecchio anatomiche illustrate, posters, pansa” della Schola”; famosa per aver radiologico e addirittura un arcainelli con raffigurazioni sanitarie, scritto il trattato di ginecologia De co telefono a muro, ed un secondo dipinti, antichi diplomi, medaglie, passionibus mulierum curandarum gabinetto per dentista di fine ottotarie, cassette di piccoli strumen- ex voto ed altre suppellettili, atte ed il primo libro di cosmesi femmicento con poltrona odontoiatrica ti per igiene dentale, scatole per a significare in modo completo ed nile, il De ornatu mulierum), poco in pelle, braccio articolato a muro pasta dentifricia, trousse ad uso del eloquente l’elevato e benemerito distante dal Giardino della Minerva per gli strumenti, sputacchiera, barbiere cavadenti, pinze odontoia- cammino storico e scientifico della (storico hortus sanitais della Scho- catino lavamani, sterilizzatrice ad triche di varia forma, strumenti per medicina. la medica salernitana nel quale aria calda con lampada ad alcool. blazione, manipoli per orificazione, La mia descrizione non è sufficiente Matteo Silvatico, illustre maestro Nei pressi si apre un laboratorio trapani a mano, cofani con stru- ad illustrare la bellezza e l’impor- della Scola medica salernitana, che odontoiatrico con banco, pulitrice menti per ablazione e conservatanza delle opere e del posto, sento nel XII secolo avviò lo studio e la a pedale, modelli per stampaggio zione ma anche cartellonistica del però di consigliare vivamente una coltivazione delle piante da cui corone e arcate dentali ed altro passato apprezzabile nei posters visita al “Museo Roberto Papi” ed si ricavavano i principi attivi im- materiale. affissi alle pareti.) tenuto conto al vicino “Giardino della Minerva”, piegati a scopo terapeutico, quale In verità gran parte del materiale che è di proprietà del collezionista magari nell’ambito dei “percorsi vera e propria attività didattica per esposto è di branca odontoiatrica Mario Papi, storico venditore di storico artistici” strutturati dal- mostrare agli allievi della Schola (con vetrine ricche di ‘pellicani’, attrezzature dentarie della città di la Fondazione Scuola Medica le piante con il loro nome e le loro caratteristiche, per tale motivo è ritenuto l’antesignano degli orto botanici intesi nell’accezione moderna del termine). Il “Museo Roberto Papi” si sviluppa su due piani, attraverso 14 sale nelle quali sono esposti migliaia di strumenti ed attrezzature odontoiatriche e mediche databili dalla fine del XVII secolo alla prima metà del XX, tutti originali e in ottimo stato, con molti preziosissimi pezzi unici, esposti in apposite bacheche e vetrine, ordinati per discipline medico chirurgiche, specificamente rappresentate, dall’anatomia, anestesiologia, chirurgia generale, chirurgia militare, neurochirurgia, oculistica, odontoiatria, ostetricia e ginecologia, otorinolaringoiatria, pneumologia, riabilitazione, traumatologia e urologia. 6 Club Medici Notizie storici attrezzi per estrazioni den- Roma, che nella sua lunghissima Salernitana.
Tra tentativo di contenimento ed esatto riconoscimento Uno dei problemi che maggiormente affligge la giustizia italiana è rappresentato dall’eccesso di litigiosità. Spesso alla base di molti contenziosi vi sono pretese meramente pretestuose; in alcuni casi di accoglimento si rischia di avere duplicazioni dì poste risarcitone e in altri la parte tende a considerare “l’operatore professionale” che non riporta il risultato “sperato” sempre e comunque in torto. La giurisprudenza sta pian piano rendendosi sempre più monolitica su determinate prese di posizione. Le lesioni inferte a situazioni costituzionalmente protette (gli ex danni esistenziali) non debbono essere risarcite come categoria formalmente autonoma ma a titolo di danno biologico o di danno morale nella sua nuova e più ampia accezione. Il risarcimento del danno non patrimoniale per lesione d’ interessi e valori della persona diviene possibile solo all’esito di un giudizio che preveda, in una prima fase, l’accertamento dell’esistenza di una “ingiustizia costituzionalmente rilevante” e, in una successiva fase, l’accertamento del superamento del limen della “gravita dell’offesa” e della “serietà del danno”. Ciò non vuoi dire tradire, in relazione all’illecito civile, il supremo principio compensativo che impone, specie rispetto a lesioni inferte ad interessi e valori della persona umana, l’integrale risarcimento dei danni cagionati. Si tende a respingere una lettura meramente quantitativa dei principi suesposti, che rischierebbe di escludere dalla pretesa risarcitoria le liti certamente fondate, ma di piccolo taglio. Attestandosi su posizioni qualitative, la giurisprudenza di Cassazione ha manifestato un atteggiamento più prudente ed accorto nelle liquidazioni dei danni non patrimoniali. In occasione di liti “bagattellari” pretestuose ed abusive, la giurisprudenza, utilizzando il filtro della “gravita dell’offesa” e CONSULENZA Legale Il danno esistenziale della “serietà del danno” - in sinergia con il nuovo principio che nega autonomia ontologica al danno esistenziale - ha spesso sancito la “futilità” delle pretese attivate. D’altro canto, nelle occasioni in cui si siano verificate reali conseguenze dannose derivanti da lesione di interessi e valori della persona, non ha avuto incertezze nell’acco-gliere le pretese risarcitorie, facendole refluire all’interno dell’alveo del danno biologico e/o di quello morale. La giurisprudenza di Cassazione del 2009, ed in partico-lar modo quella della Sezione terza, in relazione ad una richiesta risarcitoria avanzata dai congiunti di un soggetto deceduto a causa di un incidente stradale, ha sostenuto che il danno da perdita del rapporto parentale fosse già preso in considerazione nella liquidazione del danno mora- AVV. NUNZIO BEVILACQUA Studio legale Roma-Salerno le, poiché “la sofferenza patita nel momento in cui la perdita è percepita e quella che accompagna l’esistenza del soggetto che l’ha subita altro non sono che componenti del pregiudizio complessivo”. Per quanto riguarda la fattispecie di illecito sanitario, da cui derivi una lesione gravissima alla salute del neonato, il danno morale richiesto iure proprio dai genitori deve essere comunque risarcito come danno non patrimoniale nell’ampia accezione di cui si è detto. Degna di nota è anche una decisione, sempre della medesima Sezione, la quale ha affermato la risarcibilità a titolo di danno morale (in questo caso da reato) non solo delle sofferenze transeunti ma anche dì quelle “stabili e permanenti” (quali patemi d’animo e turbamenti psico-fisici) causate dalla continua sottoposizione a controlli medici (miranti ad acclarare l’assenza di patologie tumorali cagionate da esposizione ad agenti cancerogeni) che comunque sono causativi, a prescindere dall’insorgenza della patologia oncologica, di un peggioramento della qualità della vita. Concludendo, sembra che ontologicamente non sia scomparso il danno esistenziale, ma che, a seconda dei casi, sia fatto refluire come “componente personalizzante” del danno biologico o nella rinnovata figura del danno morale, non più limitato alla sofferenza statica ed istantanea, ma comprensivo di un “dolore dinamico e permanente”. Ciò che maggiormente interessa è il rispetto del principio per cui: “il processo non può essere il luogo per effettuare un ingiustificato arricchimento”. N. 3 Ottobre - Novembre 7
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