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Cari Cittadini - Comune di Ariccia

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<strong>Cari</strong> <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>,<br />

in un <strong>Comune</strong> il ruolo della politica è quello <strong>di</strong> servire la popolazione<br />

attraverso una corretta e lungimirante azione amministrativa. E’ necessario<br />

concentrarsi sulle esigenze della gente che ogni giorno combatte<br />

cercando risposte che spesso nessuno da.<br />

Ad <strong>Ariccia</strong>, oggi come ieri, alcuni personaggi fanno politica solo per il<br />

personale tornaconto. C’è <strong>di</strong> più. Per meglio riciclarsi si iscrivono o parteggiano<br />

per questo o quel partito, per questa o quella coalizione, senza<br />

pregiu<strong>di</strong>ziali ma con il solo interesse <strong>di</strong> rimanere a galla e comunque<br />

in maggioranza. A questo scopo giornalmente mettono sul mercato i<br />

propri voti.<br />

Troppe menzogne sono state dette in passato per vincere le elezioni.<br />

Qualcuno (ancor oggi -per l’ennesima volta- salta fosso) ha scritto ad<strong>di</strong>rittura<br />

in un volantino: “Abbiamo in<strong>di</strong>viduato in Cianfanelli l’uomo<br />

giusto per tutelare l’identità <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong> e gli interessi dei citta<strong>di</strong>ni.”.<br />

Persone abituate a tra<strong>di</strong>re gli Elettori; come alcuni can<strong>di</strong>dati nella lista che alle elezioni comunali appoggiava<br />

la can<strong>di</strong>datura del Dott. Marmo che imme<strong>di</strong>atamente dopo lo scrutinio hanno mo<strong>di</strong>ficato la<br />

propria posizione garantendosi il potere nella nuova maggioranza ed assicurando a Cianfanelli i propri<br />

voti.<br />

Tutto questo è moralmente inaccettabile perchè con il voto il Citta<strong>di</strong>no da all’eletto il mandato per<br />

realizzare alleanze, programmi e scelte che lo stesso can<strong>di</strong>dato gli ha sottoposto. Ad <strong>Ariccia</strong>, invece,<br />

questo turbinio <strong>di</strong> posizioni rende impossibile qualsiasi scelta, che non sia sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> un interesse<br />

e appagamento dei <strong>di</strong>versi soci <strong>di</strong> maggioranza, ciascuno con il proprio prezzo da riscuotere.<br />

Ciò che occorre è invece un’Amministrazione che <strong>di</strong>ca chiaramente quello che vuole fare e faccia<br />

onestamente quello che ha detto. Un’amministrazione fondata su una maggioranza limpida e coesa,<br />

costruita su una base svincolata da con<strong>di</strong>zionamenti, cambiali elettorali da pagare ogni giorno e da<br />

voti <strong>di</strong>sponibili come prostitute che vendono i propri servigi a chi, contro l’evidenza ed i fatti politici,<br />

ha voluto il potere a tutti i costi, proprio come l’attuale Sindaco Cianfanelli.<br />

Proprio per questo, rispondendo alle sollecitazioni <strong>di</strong> tanti <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>, ho accettato <strong>di</strong> ripresentarmi a voi<br />

Elettrici ed Elettori <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong>, come can<strong>di</strong>dato Sindaco alla prossima competizione elettorale.<br />

Voglio farlo, non dopo una serie <strong>di</strong> nottate trascorse nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> partito, in cui presunti politici si accalcano<br />

e accalorano per spartire le poltrone, ma con la chiarezza <strong>di</strong> chi è abituato a guardare in faccia<br />

la realtà e soprattutto a <strong>di</strong>re la verità.<br />

Mai come a livello comunale i partiti contano poco e tanto contano le persone. Non serve fare<br />

una grande coalizione che poi non riesce a governare, ma un’opera <strong>di</strong> moralizzazione che metta<br />

al bando improvvisatori e mercenari.<br />

Per questo mi can<strong>di</strong>derò appoggiato da una sola lista civica. Un gruppo <strong>di</strong> se<strong>di</strong>ci persone serie,<br />

oneste e laboriose, pronte a formulare un patto con voi <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>: l’impegno a portare a compimento<br />

l’intero mandato tenendo sempre alto il ruolo della politica a servizio della collettività, ricordando<br />

che, nelle competizioni amministrative, non si sceglie un partito, ma un Sindaco.<br />

Se <strong>Ariccia</strong> <strong>di</strong>venta sempre più povera e <strong>di</strong>sastrata sotto i colpi <strong>di</strong> un’amministrazione scriteriata, serve<br />

il coraggio delle scelte, serve mandare a casa per sempre un modo <strong>di</strong> fare (i propri interessi).<br />

La scelta <strong>di</strong> una sola lista civica mi permette <strong>di</strong> formare un gruppo coeso, necessario per amministrare<br />

bene il paese e far uscire <strong>Ariccia</strong> dai ricatti delle gran<strong>di</strong> coalizioni e ritrovare il benessere perduto.<br />

Insieme <strong>di</strong>mostriamo che, anche una lista Civica può vincere per il bene comune.<br />

Vittorioso Frappelli<br />

Il Programma Sociale<br />

UNA CITTA’ PIU’ VIVIBILE PER<br />

TUTTI<br />

Mettiamo al centro del programma le famiglie, le<br />

donne, gli anziani, i giovani , i <strong>di</strong>sabili. Non solo<br />

per assistere coloro che più hanno bisogno nella<br />

nostra società, ma sopprattutto per valorizzare il<br />

ruolo e coinvolgerli nella vita sociale e politica <strong>di</strong><br />

<strong>Ariccia</strong>, per renderli partecipi delle scelte e lavorare<br />

insieme per lo sviluppo: perchè è inutile lamentarsi<br />

che le cose non vanno bene, se non facciamo<br />

tutti insieme uno sforzo per risollevare <strong>Ariccia</strong> dal<br />

baratro, anche relazionale, in cui e sprofondata.<br />

Il nostro è un progetto per affermare la comunità dei<br />

<strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong>, dove non vi siano <strong>di</strong>fferenze precostituite,<br />

ma dove a tutti siano date uguali opportunità,e<br />

da ognuno attendersi il meglio delle proprie possibilità<br />

per un futuro <strong>di</strong> fiducia , prosperità e serenità.<br />

Viviamo in una società fortemente in<strong>di</strong>vidulista nella<br />

quale i ritmi <strong>di</strong> vita limitano il contatto umano e<br />

sociale. Gli anziani, i <strong>di</strong>sabili e, in genere, le fasce<br />

deboli della popolazione hanno bisogno <strong>di</strong> iniziative<br />

solidali, per costruire una <strong>di</strong>mensione sociale a misura<br />

d’uomo. Senza la quale non c’è comunità civile,<br />

ma solo una infinita solitu<strong>di</strong>ne,l’inciviltà che sfocia in<br />

violenza, le chiusure, l’intolleranza e la paura. Dobbiamo<br />

tutti riconquistare la nostra Città, accorgerci<br />

nuovamente dei suoi abitanti e rinsaldare quel legame<br />

sociale fra le persone che si è oramai deteriorato.<br />

MIGLIORARE LA QUALITA’ DEL-<br />

LA VITA<br />

Vogliamo migliorare, concretamente, la qualità della<br />

vita della comunità citta<strong>di</strong>na in conseguenza delle<br />

nuove esigenze, derivanti dalle trasformazioni sociali,<br />

nell’ambito <strong>di</strong> un programma complessivo che, a<br />

fianco delle necessarie risposte socio-assistenziali<br />

inquadri lo sviluppo urbanistico gli interventi per la<br />

casa, la mobilità e il trasporto, l’istruzione e la formazione,<br />

la cultura, lo sport come costituenti essenziali<br />

delle politiche sociali.<br />

Il programma sociale prevede una forte attenzione<br />

alle persone <strong>di</strong>versamente abili, agli anziani, ai giovani<br />

e alle famiglie. L’elemento qualificante del programma<br />

è quin<strong>di</strong> costituito dalla grande attenzione al<br />

sociale, al fine <strong>di</strong> avviare un processo <strong>di</strong> rimozione<br />

della cause <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio.<br />

Vogliamo potenziare il ruolo dalla donna, sostenere<br />

le famiglie, valorizzare gli anziani, aiutare i più deboli<br />

che vivono la loro povertà con <strong>di</strong>gnità e compostezza.<br />

Pensiamo ad un sostegno economico della famiglia<br />

quale primo nucleo della nostra società. Occorre sostenere<br />

con forza la vita che nasce e la formazione<br />

<strong>di</strong> nuove famiglie, per questo, bisogna sviluppare<br />

tutte quelle sinergie sul territorio che prospettino la<br />

possibilità <strong>di</strong> nuovi posti <strong>di</strong> lavoro. La famiglia deve<br />

ritrovare il ruolo centrale che le compete nel corpo<br />

sociale, perchè solo così potrà esserci il rilancio della<br />

stessa per le speranze dei nostri giovani e con esse il<br />

futuro della città. Occorre realizzare una politica per<br />

la famiglia anche sul piano abitativo fiscale. Vogliamo<br />

trovare alloggi a prezzi accessibili per consentire<br />

l’acquisto <strong>di</strong> un nuova casa, anche per quei citta<strong>di</strong>ni<br />

, che per motivi economici, non possono acquistare<br />

appartamenti o costruzioni e<strong>di</strong>ficate da impren<strong>di</strong>tori<br />

privati, vogliamo ridurre fortemente i tributi locali.<br />

MENO TASSE PER TUTTI ma soprattutto PER LA FA-<br />

MIGLIA.


Politiche sociali - Anziani - Servizi<br />

LE DONNE E LE POLITICHE<br />

Le donne oggi -per la gran parte impegnate nel lavoro-<br />

riescono con enorme <strong>di</strong>fficoltà a conciliare impegni<br />

lavorativi con quelli famigliari (figli e genitori anziani)<br />

e con quelli della gestione routinaria della vita<br />

quoti<strong>di</strong>ana (orari dei negozi, degli asili, delle scuole<br />

ecc...). Le donne hanno bisogno <strong>di</strong> avere un <strong>Comune</strong><br />

amico, che sia sempre a loro fianco per risolvergli<br />

i problemi, stabilendo con loro il meglio da farsi.<br />

E’ il momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>re basta con le politiche sociali<br />

a pioggia. Agli anziani non va data la panchina al<br />

parco pubblico e la casa <strong>di</strong> riposo, bisogna aiutarli<br />

a rimanere nella propria abitazione, insieme alla<br />

propria famiglia. Il supporto del <strong>Comune</strong> non può<br />

essere rivolto solo a quelle fasce <strong>di</strong> anziani ancora<br />

autosufficenti ed in grado <strong>di</strong> “vivere autonomamente”<br />

la Città. I nostri anziani giungono sempre più<br />

spesso ad età davvero avanzate. Non si può sottovalutare<br />

il problema della solitu<strong>di</strong>ne in cui spesso<br />

versano, delle <strong>di</strong>fficili con<strong>di</strong>zioni economiche<br />

e della impossibilità <strong>di</strong> poter contare sulla famiglia.<br />

I SERVIZI<br />

I genitori debbono poter contare su un piano <strong>di</strong><br />

iniziative, attuate dal <strong>Comune</strong>, volte ad in<strong>di</strong>rizzare<br />

ed avvicinare i propri figli alle varie attività<br />

sportive, culturali, sociali,ecc..creando importanti<br />

momenti <strong>di</strong> aggregazione ed evitando in<br />

questo modo <strong>di</strong> lasciarli ad una gestione autonoma<br />

per troppo tempo durante l’arco della giornata.<br />

I <strong>di</strong>sabili e le loro famiglie vivono una situazione<br />

molto grave. Anche per questi <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>,<br />

le iniziative sono state finora sempre spora<strong>di</strong>che,<br />

o troppo spesso affidate all’iniziativa <strong>di</strong><br />

volontari, siano essi singoli o costituiti in associazioni.<br />

Per migliorare la qualità della vita <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni<br />

proponiamo, innanzi tutto, la creazione <strong>di</strong> una anagrafe<br />

sociale, intereagendo con i soggetti dell’impresa<br />

e del volontariato sociale e con le parrocchie.<br />

L’altra grande scommessa che <strong>Ariccia</strong> deve affrontare<br />

è quella legata al potenziamento e qualificazione<br />

dei servizi <strong>di</strong> interesse pubblico. Tali servizi<br />

sono stati analizzati prendendo in considerazione<br />

gli uffici comunali, le strutture sanitarie, le scuole, le<br />

aree a verde pubblico attrezzato, le aree mercatali.<br />

Sport - Infrastrutture Sportive<br />

SPORT<br />

<strong>Ariccia</strong> deve affermare pienamente i valori dello<br />

SPORT, realizzando una struttura <strong>di</strong> eccellenza (già<br />

iniziata con la mia Amministrazione) per la politica<br />

dello Sport e della fruizione intelligente del tempo libero,<br />

che aggrega in un unico polo numerose funzioni<br />

per un offerta culturale, sociale, sportiva e ricreativa<br />

<strong>di</strong> qualità rivolta a tutto il circondario. Si tratta <strong>di</strong> una<br />

CITTADELLA DELLO SPORT<br />

La CITTADELLA DELLO SPORT rappresenta un<br />

vasto inse<strong>di</strong>amento sportivo e del tempo libero,<br />

in grado <strong>di</strong> fare <strong>Ariccia</strong> un centro <strong>di</strong> attrazione<br />

per tutti e in particolare, per i suoi giovani.<br />

La Cittadella dello Sport, per raggiungere questo<br />

importante obbiettivo, avrà una copertura totale<br />

dell’intera collettività sia per fasce d’età che per <strong>di</strong>scipline<br />

sportive e la sua realizzazione sarà accompagnata<br />

da interventi nelle scuole per sensibilizzare<br />

sia la pratica sportiva sia insegnare l’ alimentazione<br />

e formare le nuove generazioni alla vera cultura<br />

dello Sport e del sano <strong>di</strong>vertimento. Necessitano<br />

altresì interventi <strong>di</strong> collaborazione con le associazioni<br />

sportive presenti nel territorio, per promuovere<br />

lo Sport ma, soprattutto, l’educazione allo Sport.<br />

Il progetto della Cittadella sportiva si inserisce in un<br />

programma generale d’attuare nella nostra Città per<br />

potenziare l’offerta <strong>di</strong> strutture per lo svago ed il tempo<br />

libero, oltre che per la pratica <strong>di</strong> <strong>di</strong>scipline sportive<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffuso interesse,accessibili a costi contenuti, per<br />

sod<strong>di</strong>sfare una domanda crescente e per ampliare il<br />

bacino della citta<strong>di</strong>nanza e/o dei turisti e degli atleti.<br />

Vogliamo quin<strong>di</strong>:<br />

*Offrire ai giovani, ma non solo, un luogo <strong>di</strong> aggregazione<br />

e <strong>di</strong> pratica <strong>di</strong> attività in un ambiente<br />

naturale e gradevole.<br />

*Realizzare percorsi ecologici.<br />

*Permettere alle associazioni sportive <strong>di</strong> organizzare<br />

tornei e manifestazioni rilevanti.<br />

*Valorizzare la consulta dello sport rendendola più<br />

partecipe alle attività programmate.<br />

*Offrire spazi maggiori alle società sportive che si<br />

occupano <strong>di</strong> <strong>di</strong>scipline che riscuotono interesse a<br />

livello amatoriale.<br />

Oltre alla realizzazione della Cittadella dello<br />

Sport, vogliamo potenziare l’offerta turistica,<br />

nella specifico settore del turismo ecologico<br />

e sportivo, con formule innovative <strong>di</strong> fruizione<br />

ecologica e sportiva dell’ambiente naturale, cercando<br />

sinergie con le associazioni che operano<br />

nel territorio e con le scuole. Per coniugare il benessere<br />

fisico con la socializzazione e la fruizione<br />

dell’ambiente naturale, preve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> costituire<br />

degli appositi percorsi ver<strong>di</strong>, da percorrere<br />

in bici, a cavallo e naturalmente a pie<strong>di</strong>, e dove<br />

realizzare attività <strong>di</strong>dattiche, culturali e conviviali<br />

mirate verso fasce <strong>di</strong> utenza specifiche: appassionati<br />

<strong>di</strong> botanica, <strong>di</strong> enologia, <strong>di</strong> storia, persone<br />

interessate alla fruizione <strong>di</strong> ambienti naturali.


Salute a scuola<br />

ERGONOMIA SCOLASTICA<br />

L’ergonomia scolastica risulta <strong>di</strong> fondamentale importanza<br />

in quanto compito della scuola è anche l’educare<br />

alla prevenzione <strong>di</strong> quei <strong>di</strong>sturbi o <strong>di</strong> quelle patologie<br />

muscolo-scheletriche (mal <strong>di</strong> schiena, scoliosi<br />

etc.) <strong>di</strong> cui sempre più bambini e ragazzi soffrono.<br />

Nel caso delle scuole, ci riferiamo agli arre<strong>di</strong> scolastici<br />

che, spesso, non<br />

rispettano la biomeccanicadell’essere<br />

umano soprattutto<br />

quando<br />

parliamo <strong>di</strong> persone<br />

nell’età della<br />

crescita.<br />

Gli obiettivi dell’ergonomia<br />

quin<strong>di</strong>,<br />

sono sia l’analisi<br />

degli effetti <strong>di</strong> tali<br />

arre<strong>di</strong> sulla postura<br />

degli scolari, che<br />

la progettazione<br />

<strong>di</strong> nuove situazioni<br />

più adeguate alle<br />

esigenze ed alle<br />

attività scolastiche<br />

ma che rispettino<br />

il benessere degli<br />

studenti.<br />

L’ergonomia, dunque,<br />

si pone anche<br />

come <strong>di</strong>sciplina<br />

preventiva, avendo<br />

lo scopo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are<br />

come evitare<br />

l’insorgenza <strong>di</strong><br />

effetti dannosi sulla postura e, <strong>di</strong> conseguenza, sulla<br />

salute.<br />

Di certo le abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> vita dei ragazzi sono molto<br />

cambiate, ma tra le cause <strong>di</strong> questa alta incidenza <strong>di</strong><br />

mal <strong>di</strong> schiena negli adolescenti, sembrano rivestire<br />

particolare rilievo gli zainetti (troppo pesanti e mal<br />

portati) e le posizioni viziate e fisse che si assumono<br />

e mantengono per molte ore al giorno durante la permanenza<br />

in classe.<br />

Pertanto è <strong>di</strong> vitale importanza l’elaborazione e la<br />

Studenti ed ergonomia I nostri sol<strong>di</strong> La spesa pubblica<br />

realizzazione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> prevenzione primaria<br />

centrati sell’educazione all’ergonomia scolastica che<br />

possano interessare gli studenti già dal periodo della<br />

seconda infanzia (6-12 anni) in avanti. A tal proposito<br />

esiste una norma che prevede l’utilizzo <strong>di</strong> certi accorgimenti<br />

negli arre<strong>di</strong> scolastici (UNI EN 1729/1-2).<br />

Si può <strong>di</strong>re dunque, che la salute cominci dai banchi<br />

<strong>di</strong> scuola, <strong>di</strong> conseguenza l’arredamento delle classi<br />

(lavagne, se<strong>di</strong>e,<br />

banchi) dovrebbe<br />

avere quelle<br />

caratteristiche<br />

idonee a rispettare<br />

la fisiologia<br />

delle curve della<br />

colonna vertebrale,salvaguardando<br />

la salute<br />

presente e futura<br />

dei nostri figli.<br />

Tali caratteristiche<br />

riguardano,<br />

per esempio:<br />

- LA SEDU-<br />

TA (profon<strong>di</strong>tà<br />

della se<strong>di</strong>a, altezza,<br />

tipo <strong>di</strong><br />

schienale, tipo<br />

<strong>di</strong> imbottitura)<br />

duta ed il gomito flesso a 90°)<br />

- IL BANCO<br />

(l’altezza ideale<br />

è data dalla misurazione<br />

della<br />

<strong>di</strong>stanza intercorrente<br />

fra la<br />

pianta del piede<br />

in posizione se-<br />

- LA LAVAGNA (la sua posizione dovrebbe essere<br />

centrale e alta).<br />

La nuova Amministrazione si farà carico <strong>di</strong> intervenire<br />

sugli arre<strong>di</strong> delle Scuole comunali e, gradatamente<br />

ne promuoverà il rinnovo in coerenza con la normativa<br />

soprain<strong>di</strong>cata e, con l’ausilio <strong>di</strong> un Me<strong>di</strong>co specializzato<br />

in osteopatia-posturale, attiverà tutte le forme<br />

necessarie per la prevenzione.<br />

COME ABBASSARE LA PRESSIO-<br />

NE FISCALE<br />

La pressione fiscale, ad <strong>Ariccia</strong>, ha raggiunto livelli<br />

<strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a e, se non decisamente contrastata con<br />

una inversione netta <strong>di</strong> tendenza, non potrà che aumentare<br />

ulteriormente.<br />

Proviamo a ricordare COSA pagavano i <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong><br />

fino a pochi anni fa e cosa pagano ora.<br />

Fino ad un recente passato, i <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> sapevano <strong>di</strong><br />

dover pagare al <strong>Comune</strong>:<br />

- La TARSU , con la quale si copriva parte del Servizio<br />

rifiuti;<br />

- L’acqua, che entrava nelle nostre case;<br />

- L’ICI, con la quale si finanziava la macchina amministrativa<br />

e parte dei servizi a domanda in<strong>di</strong>viduale<br />

e l’assistenza,. A proposito, molti Uffici comunali<br />

erano aperti al pubblico il Sabato mattina, cosa<br />

che permetteva ai <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> <strong>di</strong> limitare la necessità<br />

<strong>di</strong> chiedere ferie, permessi o <strong>di</strong> rinunciare al lavoro,<br />

ALMENO per le incombenze più semplici.<br />

- Un po’ <strong>di</strong> multe (poche), se facevano “i cattivi” alla<br />

guida dei loro mezzi.<br />

In buona parte, tali servizi erano svolti da Dipendenti<br />

del <strong>Comune</strong> che, quin<strong>di</strong>, svolgeva anche un<br />

ruolo <strong>di</strong> Datore <strong>di</strong> lavoro nel proprio territorio per<br />

Servizi percepiti dai <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> come ad essi necessari.<br />

Il tutto, ren<strong>di</strong>contato nel Bilancio del <strong>Comune</strong>, sul<br />

quale l’Amministrazione si impegnava a mantenere<br />

un equilibrio e che, comunque, poteva essere controllato<br />

politicamente dall’ Opposizione.<br />

Poi, nel corso degli ultimi anni, progressivamente,<br />

è iniziata la politica <strong>di</strong> espulsione dal Bilancio<br />

comunale dei Servizi che, pertanto, aumentavano<br />

e, in alcuni casi, raddoppiavano i costi fatti pagare<br />

ai <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>, spesso senza alcun contrasto da parte<br />

dell’Amministrazione: la vicenda della TIA è emblematica,<br />

ma non da meno è quella del Servizio<br />

idrico.<br />

Contemporaneamente, non avveniva alcun contenimento<br />

<strong>di</strong> costi da parte dell’Amministrazione, per<br />

cui, per il comune Citta<strong>di</strong>no il tutto si traduceva in<br />

UN AUMENTO DELLE SUE SPESE per ottenere le<br />

stesse cose e, in alcuni casi, anche <strong>di</strong> meno.<br />

Oggi:<br />

- l’acqua è un servizio, su cui si paga una salata<br />

tariffa, comprensiva <strong>di</strong> oneri <strong>di</strong> depurazione spesso<br />

non effettuati anche se pagati (ma è possibile che<br />

ci vogliano più <strong>di</strong> 20 anni per fare i depuratori e gli<br />

allacci?);<br />

- anche la TARSU (tassa) è <strong>di</strong>venta TIA (tariffa) da<br />

pagare integralmente a Società esterne al <strong>Comune</strong>,<br />

con l’aggiunta dell’IVA;<br />

- l’ICI è rimasta, per ora, solo sulle seconde case,<br />

ma la politica si sta “industriando” per riattivarla o<br />

trasformarla in altro (IMU?), per non rinunciare anche<br />

a questa entrata, magari con la SCUSA del FE-<br />

DERALISMO;<br />

- dalla sera alla mattina, è stata introdotta retroattivamente,<br />

una onerosa ad<strong>di</strong>zionale IRPEF;<br />

- una cosa che è <strong>di</strong>ventata scientemente una fonte<br />

<strong>di</strong> entrate alternative, sono le Contravvenzioni che,<br />

oramai giunte a livelli lunari, spesso insostenibili rispetto<br />

ai red<strong>di</strong>ti me<strong>di</strong> delle Persona normali, rappresentano<br />

per scelta dell’Amministrazione una IM-<br />

PORTANTE posta <strong>di</strong> Bilancio, sempre in aumento<br />

(ben 300.000 Euro “attese” dal Bilancio 2010);<br />

- i servizi a domanda in<strong>di</strong>viduale vengono fatti pagare<br />

al costo (e, in alcuni casi, <strong>di</strong> più);<br />

- anche l’Assistenza ai <strong>di</strong>sabili viene ricondotta a<br />

soglie <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to irrealisticamente basse che, <strong>di</strong> fatto,<br />

la annullano.<br />

- nessun Ufficio comunale è aperto il Sabato mattina<br />

e ciò rappresenta un ulteriore costo per i <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>.<br />

Al comune Citta<strong>di</strong>no, può legittimamente venir voglia<br />

<strong>di</strong> chiedersi: ma cosa pago a fare il <strong>Comune</strong>?<br />

Noi vogliamo poter rispondere ai nostri Concitta<strong>di</strong>ni<br />

che il <strong>Comune</strong> viene pagato per aiutarli nelle<br />

loro incombenze ed assisterli quando necessario. Il<br />

<strong>Comune</strong>, al servizio del Citta<strong>di</strong>no e, non il Citta<strong>di</strong>no<br />

al servizio del <strong>Comune</strong>.


Rispetto dei patti<br />

MA CIO’ DEVE ESSERE PRATICA-<br />

TO PER DAVVERO.<br />

Noi riteniamo <strong>di</strong> procedere ad una riduzione della<br />

pressione fiscale e del costo dei servizi, sia per quelli<br />

<strong>di</strong> tipo generale (p.e. la TIA), che a domanda in<strong>di</strong>viduale.<br />

La chiave per ottenere ciò si chiama buona amministrazione<br />

e rilancio dell’economia locale, con conseguente<br />

aumento della ricchezza <strong>di</strong> tutti (<strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> e<br />

<strong>Comune</strong>).<br />

Dal lato della nuova GIUNTA, si tratta <strong>di</strong> rinunciare<br />

a scelte velleitarie od avventurose, foriere <strong>di</strong> contenziosi,<br />

<strong>di</strong> costi legali e <strong>di</strong> rischi <strong>di</strong> risarcimenti anche<br />

in grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>struggere gli equilibri <strong>di</strong> bilancio <strong>di</strong> una<br />

piccola CITTA’ come la nostra. Pensate alla vicenda<br />

Panorama, con tutti i rischi ANCORA APERTI per la<br />

nostra Comunità ed la velleitaria presa in carico del<br />

Ponte <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong> e dei viadotti dell’Appia.<br />

Dal lato della macchina amministrativa, la razionalizzazione<br />

dell’acquisto dei beni e servizi necessari<br />

(acquisire solo ciò che occorre veramente, attraverso<br />

i canali più convenienti).<br />

Infine, dal lato dei fornitori <strong>di</strong> servizi importanti, quali<br />

ad esempio il Servizio raccolta e trattamento dei<br />

rifiuti, la rinegoziazione dei relativi contratti, privilegiando<br />

meccanismi concorsuali <strong>di</strong> gara non con<strong>di</strong>zionati<br />

da ingombranti partecipazioni societarie da<br />

parte del <strong>Comune</strong>. In particolare, dopo la crescita<br />

non adeguatamente controllata da parte dell’Amministrazione<br />

degli oneri della TIA a carico dei <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>,<br />

s’impone una riduzione del costo della stessa,<br />

da ricondurre ad un costo procapite più basso e più<br />

vicino alle me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> Comuni simili al nostro.<br />

Ciò sarà un preciso impegno della nostra futura Amministrazione:<br />

l’impegno e, in alcuni casi, i <strong>di</strong>sagi<br />

della raccolta <strong>di</strong>fferenziata dovranno trovare risarcimento<br />

attraverso una riduzione significativa della relativa<br />

TARIFFA (o per meglio <strong>di</strong>re, a sentire la CORTE<br />

COSTITUZIONALE, TASSA).<br />

Per quanto riguarda il Servizio idrico, ceduto dall’Amministrazione<br />

Cianfanelli ad ACEA ATO2, la Lista<br />

Civica Frappelli – Insieme per <strong>Ariccia</strong> si impegna<br />

ad esplorare tutte le possibilità, nel limite delle Leggi<br />

vigenti, per riportare la gestione del Servizio sotto il<br />

controllo della futura Amministrazione, per garantire<br />

la qualità e l’economicità del servizio stesso.<br />

Ciò anche a fronte della scandalosa vicenda dell’ac-<br />

Acqua bene comune<br />

qua all’arsenico, a lungo tollerato da gestioni tendenti<br />

unicamente al profitto ed al sod<strong>di</strong>sfacimento<br />

degli interessi <strong>di</strong> lobby e clientele. Anche in questa<br />

situazione, il caso è stato emblematico: grazie alla<br />

commistione dei ruoli (chi è il Controllore; chi è il<br />

Controllato? Di chi occorre tutelare interessi e/o <strong>di</strong>ritti?)<br />

si sono tollerate per anni concentrazioni superiori<br />

ai limiti considerati non pericolosi, reiterando richieste<br />

<strong>di</strong> proroga all’Unione Europea per ritardare i dovuti<br />

adempimenti, fino a quando l’UE ha detto basta.<br />

I <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> (non solo <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong>) non sono stati tutelati<br />

in questa vicenda né dal Fornitore, né dal <strong>Comune</strong>,<br />

né dalla Provincia, né dalla Regione, né dallo Stato.<br />

Noi pensiamo che l’Ente pubblico più vicino ai problemi<br />

dei <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> sia, o, per meglio <strong>di</strong>re, dato i risultati,<br />

DEBBA ESSERE il <strong>Comune</strong> che, pertanto, non<br />

può esimersi dall’assumersi precise responsabilità nei<br />

confronti dei propri Amministrati su tali temi.<br />

Ci impegniamo, pertanto, ad esplorare tutte le possibilità,<br />

per riportare la gestione del Servizio sotto il<br />

controllo della nostra futura Amministrazione.<br />

L’acqua, per noi, non è una merce: è un <strong>di</strong>ritto.<br />

Risorse aggiuntive possono arrivare anche aumentando<br />

il flusso turistico e sviluppare intorno allo stesso<br />

movimenti e proposte, necessarie, non solo all’attività<br />

COMMERCIALE, ma anche OCCUPAZIONALE.<br />

LA LISTA CIVICA FRAPPELLI - INSIEME PER ARICCIA E’<br />

FAVOREVOLE AI DUE REFERENDUM “ACQUA BENE<br />

COMUNE”<br />

Rilancio economico turistico<br />

SEMPLIFICARE<br />

Vogliamo semplificare l’azione del Citta<strong>di</strong>no-utente,<br />

attraverso una offerta <strong>di</strong> orari <strong>di</strong> servizio degli Uffici<br />

più vicini alle sue necessità, coa<strong>di</strong>uvati anche<br />

da modalità telematiche via Internet. A tal proposito<br />

si provvederà a trasferire on-line tutte le pratiche<br />

o le fasi delle stesse che ragionevolmente potranno<br />

giovarsi <strong>di</strong> tale modalità (E-government) e verranno<br />

rese note attraverso lo stesso strumento le procedure,<br />

nonchè la modulistica necessaria e gli uffici a cui<br />

rivolgersi per completare l’iter burocratico per le <strong>di</strong>verse<br />

tipologie <strong>di</strong> pratiche, in tempi più rapi<strong>di</strong> e certi.<br />

Si tratta <strong>di</strong> migliorare la qualità del servizio verso il<br />

pubblico, attraverso l’ottimizzazione del lavoro degli<br />

uffici in termini <strong>di</strong> efficacia ed efficienza, con la razionalizzazione<br />

dei carichi <strong>di</strong> lavoro e dell’impiego<br />

delle risorse economiche al fine <strong>di</strong> un ottenere un<br />

positivo incremento della qualità del servizio.<br />

ARICCIA COME CITTA’ PRODUT-<br />

TIVA E NON QUARTIERE DOR-<br />

MITORIO DI ROMA<br />

<strong>Ariccia</strong>, come molte citta<strong>di</strong>ne in prossimità <strong>di</strong> una<br />

grande Città, corre il rischio <strong>di</strong> trasformarsi in un<br />

quartiere-dormitorio abitato da gente che opera e<br />

guadagna altrove, con il conseguente progressivo<br />

abbandono <strong>di</strong> ogni attività produttiva, artigianale e<br />

commerciale ed un uso <strong>di</strong>struttivo del proprio territorio.<br />

E’ una spirale perversa:<br />

- si consuma territorio per un’e<strong>di</strong>lizia speculativa<br />

residenziale, in grado <strong>di</strong> attrarre abitanti dalla<br />

grande Città;<br />

- chi vive <strong>di</strong> arti e mestieri legati al territorio, progressivamente<br />

li abbandona per fare “sol<strong>di</strong> facili”<br />

con i cambi <strong>di</strong> destinazione d’uso delle aree, da<br />

agricolo-produttivo a residenziale<br />

- l’abbandono delle arti e dei mestieri legati al<br />

territorio costringe le persone che ci vivono ad<br />

andare a lavorare altrove, con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> posti <strong>di</strong><br />

lavoro e mestieri locali e con il progressivo abbandono<br />

e degrado del Centro storico<br />

- la Citta<strong>di</strong>na si trasforma progressivamente in un<br />

luogo <strong>di</strong> residenza senza quasi più attività economiche<br />

- l’unica prospettiva <strong>di</strong> guadagno è <strong>di</strong> consumare<br />

ulteriore territorio (fintanto che ne rimane anco-<br />

ra).<br />

Noi pensiamo <strong>di</strong> spezzare questa spirale attraverso<br />

un forte rilancio delle attività economiche legate alle<br />

peculiarità ed a caratteristiche che, fortunatamente,<br />

ancora esistono nel nostro territorio.<br />

Si tratta <strong>di</strong> IMPORTANTISSIMI asset culturali:<br />

- Palazzo e Parco Chigi<br />

- Il Borgo storico<br />

- Il Parco archeologico della Città <strong>di</strong> Aricia


Promozione<br />

PALAZZO CHIGI E L’UNI-<br />

VERSITA’ DI AUBURN<br />

Va proposto e promosso sia all’interno del<br />

comprensorio dei Castelli Romani come punto<br />

focale <strong>di</strong> cultura, sia a livello più ampio-NA-<br />

ZIONALE ed INTERNAZIONALE- come grande<br />

ricchezza storico-artistica <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong>, al fine<br />

<strong>di</strong> rendere la Città meta <strong>di</strong> turismo crescente<br />

e <strong>di</strong> qualità, proseguendo anche l’attività <strong>di</strong><br />

scambi culturali con altri paesi.<br />

<strong>Ariccia</strong>, grazie al mio precedente mandato,<br />

oggi è conosciuta come CAMPUS <strong>di</strong>staccato<br />

permanentemente della UNIVERSITA’ DI AU-<br />

BURN (AUBURN UNIVERSITY, ALABAMA).<br />

Nella nostra Città riceviamo attualmente (a<br />

cicli <strong>di</strong> tre mesi) circa 30 studenti che sostengono<br />

corsi specialistici <strong>di</strong> ARTE E CULTURA<br />

ITALIANA.<br />

Va ricordato inoltre che la medesima UNIVER-<br />

SITA’ ha stanziato 250 mila Euro, e ha creato<br />

una foresteria all’interno dei locali <strong>di</strong> Palazzo<br />

Chigi (ex falegnameria) necessaria alla programmazione<br />

delle attività, con lo scopo <strong>di</strong><br />

incrementare a n. 100 studenti per gruppo trimestrale,<br />

dando risposte in<strong>di</strong>rettamente anche<br />

alle esigenze turistiche in campo internazionale<br />

del nostro Paese.<br />

Quanto alla realtà locale, le Associazioni operanti<br />

sul territorio, ed in modo particolare quelle<br />

attive su <strong>Ariccia</strong>, dovranno avere la certezza<br />

<strong>di</strong> godere <strong>di</strong> un rapporto agevolato attraverso<br />

l’Assessorato alla Cultura- con la struttura, in<br />

modo tale da incentivare e promuovere le attività<br />

culturali e sociali. E’ necessario istituire un<br />

ufficio <strong>di</strong> promozione e sviluppo che giornalmente<br />

promuova il prodotto “Palazzo Chigi”,<br />

sia sotto l’aspetto Museale che Cinematografico,<br />

rafforzandone anche la dotazione organica.<br />

Dovrà inoltre essere data la possibilità ai<br />

nostri ragazzi (su richiesta) <strong>di</strong> recarsi a stu<strong>di</strong>are<br />

e/o effettuare stage presso l’UNIVERSITA’ americana<br />

a costi contenuti.<br />

LA PROMOZIONE DI ARIC-<br />

CIA<br />

Abbiamo constatato, che PALAZZO CHIGI da<br />

solo non è sufficiente come pacchetto da consegnare<br />

ai TOUR-OPERATOR, affinchè, questi<br />

possano proporre alle agenzie turistiche <strong>Ariccia</strong><br />

come destinazione. Perciò abbiamo in<strong>di</strong>viduato<br />

un paniere <strong>di</strong> offerta più ampia.<br />

L’aumento del flusso turistico abbisogna <strong>di</strong> un<br />

potenziamento dei collegamenti con Roma ed<br />

un aumento <strong>di</strong> parcheggi, per macchine e pullman.<br />

La zona dove costruirli con un PROJECT-<br />

FINANCING è gia stata in<strong>di</strong>viduata. A ciò bisogna<br />

aggiungere il recupero urbanistico del<br />

CENTRO STORICO. Per rivitalizzarlo la prima<br />

cosa da fare, è il ripristino della viabilità per il<br />

corso fino al Vener<strong>di</strong>, mantenendo l’isola pedonale<br />

il Sabato pomeriggio e la Domenica per<br />

l’intera giornata con parcheggi gratuiti su tutto<br />

il territorio .<br />

Naturalmente, sempre nel CENTRO STORI-<br />

CO si dovrà intervenire sulle strutture creando<br />

nuovi inse<strong>di</strong>amenti e cambi <strong>di</strong> destinazioni<br />

d’uso per favorire un maggior interesse turistico<br />

Cultura Rilancio occupazionale-sociale<br />

La strategia <strong>di</strong> valorizzazione si basa, in particolare,<br />

sul RIUTILIZZO DI IMMOBILI (SIA A SCOPO RE-<br />

SIDENZIALE-TURISTICO SIA A SCOPO PRODUT-<br />

TIVO: ARTIGIANALE, COMMERCIALE E RISTO-<br />

RAZIONE), quale fulcro dell’intervento da porre in<br />

essere, da parte della nuova Amministrazione Comunale,<br />

per dare un volto nuovo ai <strong>di</strong>sservizi collettivi e<br />

all’economia locale.<br />

Il programma sarà basato sull’idea <strong>di</strong> realizzare un<br />

vero e proprio “ALBERGO DIFFUSO”.<br />

Il progetto prevede <strong>di</strong> RECUPERARE ALL’USO RESI-<br />

DENZIALE, PER FINALITA’TURISTICHE, GLI APPAR-<br />

TAMENTI NON UTILIZZATI NEL CENTRO STO-<br />

RICO, COME ANCHE SINGOLE CAMERE CHE I<br />

POROPRIETARI POTRANNO UTILIZZARE CON UN<br />

SISTEMA <strong>di</strong> “bed and breakfast”, ACCOMPAGNATO<br />

DALLA REALIZZAZIONE DI UN “ CIRCUITO COM-<br />

MERCIALE NATURALE” CHE POSSA INTEGRARE LE<br />

BOTTEGHE ARTIGIANE E COMMERCIALI, NON-<br />

CHE’ LE ATTIVITA’ RISTORATIVE, IN UN CIRCUITO<br />

A DISPOSIZIONE DEI RESIDENTI E DEI TURISTI.<br />

Insomma, occorre RIDARE VALORE alle proprietà<br />

del Centro storico, per arrestarne in tal modo, l’attuale<br />

progressivo degrado e concorrere alla riqualificazione<br />

dello stesso. Non deve risultare più conveniente<br />

affittare “tuguri” a basso prezzo ad emarginati e<br />

quant’altro, bensì gestirne la trasformazione e riqualificazione<br />

in senso turistico-produttivo.<br />

IL CAMPEGGIO MUNICIPALE<br />

Complementare al progetto <strong>di</strong> ALBERGO DIFFUSO è<br />

la realizzazione <strong>di</strong> un Campeggio Municipale, da realizzare<br />

a ridosso del Centro Storico per permettere<br />

alle attività commerciali del nostro Borgo <strong>di</strong> beneficiare<br />

della presenza dei turisti che vi saranno ospitati.<br />

Il progetto nasce da esperienze analoghe realizzate,<br />

soprattutto in Francia, grazie alle quali Centri minori<br />

riescono ad attrarre flussi turistici offrendo strutture<br />

<strong>di</strong> sosta attrezzate, a basso impatto ambientale.<br />

E’ noto che la fortuna del nostro Borgo è quella <strong>di</strong><br />

possedere peculiarità ed emergenze storico-paesaggistiche,<br />

oltre che <strong>di</strong> prodotti enogastronomici del<br />

territorio ad esso limitrofo, <strong>di</strong> livello assolutamente<br />

mon<strong>di</strong>ale, a pochi passi da una meta del turismo internazionale<br />

come la città <strong>di</strong> Roma.<br />

E’ altrettanto noto, però, che vivere nell’hinterland <strong>di</strong><br />

una grande destinazione turistica espone all’uso del<br />

nostro territorio in maniera residuale, con prevalenza<br />

<strong>di</strong> visite giornaliere nell’ambito <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> soggiorno<br />

incentrati sulla destinazione principale (la città<br />

<strong>di</strong> Roma).<br />

Si tratta, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> offrire al turismo (italiano e straniero),<br />

nuove motivazioni per un soggiorno nel nostro<br />

<strong>Comune</strong>, rovesciando la metafora della nostra<br />

attuale offerta turistica: non solo il richiamo <strong>di</strong> visite<br />

“mor<strong>di</strong> e fuggi” al nostro patrimonio storico-ambientale<br />

nell’ambito <strong>di</strong> soggiorni incentrati su Roma, così<br />

come sono inevitabilmente quelli strutturati dai primari<br />

Tour operator, ma anche una nostra offerta autonoma,<br />

<strong>di</strong> nicchia, ma sufficientemente “<strong>di</strong> massa”<br />

come quella risultante dal binomio ALBERGO DIF-<br />

FUSO e CAMPEGGIO MUNICIPALE.<br />

In Italia c’è una carenza significativa nell’offerta <strong>di</strong><br />

CAMPEGGIO rispetto alla domanda: un po’ tutte le<br />

strutture private rapidamente evolvono verso logiche<br />

<strong>di</strong> VILLAGGIO RESIDENZIALE, piuttosto che <strong>di</strong> luogo<br />

<strong>di</strong> sosta attrezzato per VACANZE ITINERANTI. In<br />

particolare, nell’area romana, i Campeggi sono pochissimi<br />

e tutti in posizioni molto periferiche rispetto<br />

alla città <strong>di</strong> Roma e non c’è alcun campeggio nei<br />

Castelli Romani.<br />

Il Campeggio Municipale, che verrà realizzato con<br />

strutture a basso impatto ambientale, è in grado quin<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> colmare una lacuna esistente nell’offerta turistica<br />

complessiva della nostra regione, ATTIRANDO<br />

ad <strong>Ariccia</strong> gli amanti del turismo itinerante e “plein<br />

air”.In particolare, grazie ai collegamenti pubblici esistenti<br />

con Roma ed alla posizione <strong>di</strong> prossimità alla<br />

costa ed ai laghi, nonché al Parco Regionale dei Castelli<br />

Romani, del nostro <strong>Comune</strong>, si ritiene <strong>di</strong> poter<br />

attrarre:<br />

• in estate, turismo famigliare interessato a<br />

visitare Roma nell’ambito <strong>di</strong> una vacanza che offra<br />

anche mare, sport, paesaggio, prodotti tipici;<br />

• nelle altre stagioni, il “popolo” dei turisti<br />

itineranti: camper, caravan, etc.<br />

Il Campeggio Municipale, posizionato in modo da<br />

beneficiare dell’ascensore fino alla Piazza <strong>di</strong> Corte,<br />

sarà in grado <strong>di</strong> fare da volano ai commerci del<br />

nostro Centro Storico


.L’ALBERGO DIFFUSO<br />

L’idea strategica è quella <strong>di</strong> valorizzare il Centro<br />

Storico assegnando ad esso una funzione ricettiva.<br />

L’iniziativa necessita, per concretizzarsi, <strong>di</strong> una serie<br />

d’interventi complementari che siano finalizzati<br />

alla riqualificazione urbanistico-architettonica del<br />

borgo, sia sotto il profilo della mobilità che <strong>di</strong> quello<br />

prettamente estetico-architettonico, in particolare<br />

prevedendo azioni che ne valorizzino l’antica bellezza.<br />

L’albergo <strong>di</strong>ffuso può essere definito come un<br />

“albergo”orizzontale”, situato nel Centro Storico, con<br />

camere e servizi <strong>di</strong>slocati in e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong>versi, ma vicini<br />

tra loro. Una struttura ricettiva unitaria destinata a<br />

una domanda interessata a soggiornare in un contesto<br />

urbano <strong>di</strong> pregio, a contatto con i residenti, usufruendo<br />

dei normali servizi alberghieri. Questa tipologia<br />

ricettiva consente <strong>di</strong> recuperare e valorizzare<br />

e<strong>di</strong>fici inutilizzabili, <strong>di</strong> proprietà pubblica e/o privata<br />

e camere <strong>di</strong>sponibili da parte delle famiglie residenti,<br />

risolvendo il problema della ricettività turistica senza<br />

l’ausilio <strong>di</strong> nuove costruzioni e quin<strong>di</strong> con minor uso<br />

del suolo e il massimo <strong>di</strong> sostenibilità ambientale.<br />

Il progetto <strong>di</strong> Albergo Diffuso persegue l’obbiettivo<br />

strategico <strong>di</strong> valorizzare, in un contesto territoriale<br />

ricchissimo <strong>di</strong> attrattori storici, il patrimonio storico e<br />

archeologico, il tutto legato in chiave turistica ad una<br />

comunicazione integrata del progetto, con la realizzazione<br />

<strong>di</strong> un “Piano Marketing” per la promozione<br />

e la comunicazione, per dare un forte impatto ed<br />

una continuità nelle attività <strong>di</strong> promozione, con l’organizzazione<br />

<strong>di</strong> eventi, itinerari e pacchetti turistici,<br />

da mettere ance nella Rete Internet. Si tratta <strong>di</strong> realizzare<br />

un programma articolato, con una serie d’interventi<br />

complementari, finalizzati alla valorizzazione.<br />

dell’area: oltre alla ristrutturazione e alla conversione,<br />

ad uso turistico, <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici già esistenti, sarà realizzato<br />

IL POTENZIAMENTO DEL SISTEMA PARCHEGGI<br />

nelle aree del Centro Storico e <strong>di</strong> quelle imme<strong>di</strong>atamente<br />

a<strong>di</strong>acenti, per consentire una maggiore accessibilità.<br />

Il progetto <strong>di</strong> Albergo Diffuso persegue l’obbiettivo<br />

strategico <strong>di</strong> valorizzare, in un contesto territoriale<br />

ricchissimo <strong>di</strong> attrattori storici, il patrimonio storico<br />

e archeologico, il tutto legato in chiave turistica ad<br />

una comunicazione integrata del progetto, con la<br />

realizzazione <strong>di</strong> un “Piano Marketing” per la promozione<br />

e la comunicazione, per dare un forte impatto<br />

ed una continuità nelle attività <strong>di</strong> promozione,<br />

con l’organizzazione <strong>di</strong> eventi, itinerari e pacchetti<br />

turistici, da mettere ance nella Rete Internet.<br />

Si tratta <strong>di</strong> realizzare un programma articolato, con<br />

una serie d’interventi complementari, finalizzati alla<br />

valorizzazione dell’area: oltre alla ristrutturazione<br />

e alla conversione, ad uso turistico, <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici già<br />

esistenti, sarà realizzato IL POTENZIAMENTO DEL<br />

SISTEMA PARCHEGGI nelle aree del Centro Storico<br />

e <strong>di</strong> quelle imme<strong>di</strong>atamente a<strong>di</strong>acenti, per consentire<br />

una maggiore accessibilità.<br />

LE FRASCHETTE<br />

Poichè riconosciamo alle Fraschette l’essere una risorsa<br />

occupazionale e commerciale con l’indotto<br />

che hanno creato, queste, d’accordo con L’Amministrazione<br />

dovranno collaborare affinchè il <strong>di</strong>sagio<br />

dell’or<strong>di</strong>ne pubblico, unitamente al <strong>di</strong>sturbo della<br />

quiete pubblica, vengano a cessare. A tal proposito<br />

faremo proposte serie, necessarie a far si che sia i<br />

Gestori delle Fraschette, che i <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> abbiano sod<strong>di</strong>sfazioni<br />

entrambi.<br />

Si opererà non in una logica <strong>di</strong> tipo punitivo (come<br />

spesso fatto dall’attuale amministrazione) ma in una<br />

logica <strong>di</strong> coinvolgimento, partecipazione e valorizzazione.Proporremo<br />

alle Fraschette un percorso <strong>di</strong><br />

qualificazione come Locale Tipico, da veder riconosciuto<br />

anche a livello regionale. Inoltre, proporremo<br />

modalità <strong>di</strong> gestione responsabile della clientela,<br />

congiunta con le forze dell’or<strong>di</strong>ne Comunali e nazionali.<br />

Si tratterà anche <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare modalità <strong>di</strong><br />

minor produzione dei rifiuti della ristorazione.<br />

Riguardo a possibili nuove licenze, queste saranno<br />

valutate (se ci saranno ancora i presupposti per il rilascio)<br />

da una commissione composta da rappresentanti<br />

dei <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>, Operatori economici e L’Amministratore<br />

competente.<br />

IL PARCO ARCHEOLOGICO<br />

Come è noto, la nostra città ha origini preromane<br />

antichissime e l’attuale Centro Storico ne rappresenta<br />

solamente l’Acropoli. Soprattutto in epoca romana,<br />

la città <strong>di</strong> Aricia si sviluppò a cavallo dell’asse stradale<br />

rappresentato dall’Appia antica, il cui tracciato<br />

corrisponde perfettamente all’attuale Via Appia antica.<br />

In età imperiale, venne così costituendosi, al <strong>di</strong> qua<br />

ed al <strong>di</strong> là dell’Appia, una grande città, ricca <strong>di</strong> templi,<br />

terme, fori ed e<strong>di</strong>fici pubblici.<br />

La decadenza <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong> cominciò con le invasioni<br />

barbariche, e fu facilitata dalla stessa posizione della<br />

città, la quale, trovandosi sopra una grande via militare,<br />

fu esposta prima alle scorrerie dei Goti, poi<br />

a quelle dei Vandali, ed infine a quelle dei Saraceni,<br />

che nell’827 la <strong>di</strong>strussero. Gli abitanti superstiti<br />

trovarono rifugio sul colle dove era posta l’’Acropoli<br />

dell’antica città romana e vi formarono una nuova<br />

comunità che, da allora ha rappresentato il nucleo<br />

della nostra città e l’attuale Centro storico.


Commercio citta<strong>di</strong>no Scuola e sport<br />

La grande antica città romana è rimasta da allora sepolta<br />

sotto i campi e le vigne <strong>di</strong> Vallericcia, anche se<br />

<strong>di</strong> essa continuano ad emergere alcuni resti : il Basto<br />

del Diavolo, il Viadotto dell’Appia Antica, il Tempio<br />

del Casale in località Orto <strong>di</strong> mezzo, resti <strong>di</strong> mura..<br />

Noi pensiamo <strong>di</strong> riportare alla luce parte <strong>di</strong> questa<br />

città sepolta (ed ancora mai scavata), con la collaborazione<br />

<strong>di</strong> prestigiose Università internazionali, per<br />

le quali il sito della città <strong>di</strong> Aricia può rappresentare<br />

un campus <strong>di</strong> scavi archeologici e <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> in grado <strong>di</strong><br />

dare concretezza e prestigio alle proprie attività<br />

<strong>di</strong>dattiche. L’obiettivo ultimo è quello <strong>di</strong> creare un<br />

grande Parco Archeologico visitabile, da inserire nei<br />

circuiti tematici nazionali ed internazionali, in grado<br />

<strong>di</strong> completare l’offerta turistica della nostra Città.<br />

CENTRO STORICO<br />

Rivalorizzazione del commercio citta<strong>di</strong>no attraverso<br />

l’istituzione <strong>di</strong> apposite commissioni formate da rappresentanti<br />

dei commercianti e dell’amministrazione,<br />

in grado <strong>di</strong> porre in essere progetti per rilanciare l’attività<br />

commerciale del centro storico, anche attraverso<br />

l’istituzione <strong>di</strong> ban<strong>di</strong> per nuove idee.<br />

L’Amministrazione da parte sua si attiverà per razionalizzare<br />

la parte strutturale e logistica, facendo si<br />

che la gente abbia voglia <strong>di</strong> fermarsi e passeggiare<br />

per il nostro splen<strong>di</strong>do centro storico (ristrutturato) e<br />

fare acquisti.<br />

In particolare, verrà eliminato lo sconcio legato all’attuale<br />

modalità <strong>di</strong> gestione della raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />

del Borgo, ulteriormente deturpato da bidoni e sacchetti<br />

in<strong>di</strong>viduali.<br />

A tal fine, verranno invece realizzate all’interno del<br />

Borgo alcune ISOLE ECOLOGICHE, a scomparsa<br />

sotterranea oppure attraverso l’acquisto o l’affitto da<br />

parte del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> cantine o fon<strong>di</strong> non utilizzati,<br />

che verranno ristrutturati in maniera adeguata all’estetica<br />

attesa per il Borgo.<br />

I <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> interessati, avranno le chiavi <strong>di</strong> tali ISO-<br />

LE, per un <strong>di</strong>screto e corretto conferimento dei rifiuti,<br />

senza <strong>di</strong>sturbare la Citta<strong>di</strong>nanze e gli Ospiti attesi.<br />

Verranno infatti incentivate e valorizzate quelle attività<br />

tese alla accoglienza turistica ed alla <strong>di</strong>vulgazione<br />

e conoscenza dei nostri prodotti tipici, cosa non<br />

compatibile con un Borgo dominato dai raccoglitori<br />

<strong>di</strong> rifiuti.Per arrestare forme <strong>di</strong> degrado, il Borgo<br />

storico dovrà essere altresì presi<strong>di</strong>ato da parte delle<br />

forze dell’or<strong>di</strong>ne municipali e nazionali, ma anche attraverso<br />

il coinvolgimento degli Operatori economici<br />

e dei <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>, con forme <strong>di</strong> vigilanza anche privata.<br />

Verrà inoltre potenziato il sistema della video-sorverglianza<br />

del territorio, per una maggiore sicurezza e<br />

prevenzione <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong> degrado.<br />

Il Centro storico verrà riaperto al traffico veicolare,<br />

con esclusione solamente del Sabato pomeriggio e<br />

della Domenica per l’intera giornata.<br />

Infine, verrà definito un Piano <strong>di</strong> recupero architettonico<br />

ed urbanistico del Centro storico, per superarne<br />

le manomissioni antiestetiche, ottenerne un risanamento<br />

rispettoso dei suoi caratteri storico-ambientali<br />

e adeguare i suoi spazi alle esigenze del vivere contemporaneo.<br />

In sintesi, il Piano si proporrà <strong>di</strong>:<br />

- riqualificare l’immagine dell’e<strong>di</strong>ficato, introducendo<br />

allo scopo una serie <strong>di</strong> norme orientate alla<br />

valorizzazione delle sue specificità ambientali ed<br />

alla conservazione dei caratteri <strong>di</strong>stintivi;<br />

- regolare il corretto svolgimento delle operazioni<br />

<strong>di</strong> coloritura, pulitura e restauro delle facciate o<br />

parti <strong>di</strong> esse.<br />

Gli obiettivi principali saranno:<br />

- la valorizzazione degli scenari fisici<br />

- la conservazione e la tutela del patrimonio e<strong>di</strong>lizio<br />

e dei suoi caratteri <strong>di</strong>stintivi<br />

- l’evoluzione nella Collettività della conoscenza<br />

storica dei luoghi<br />

- la leggibilità e la riconoscibilità delle stratificazioni<br />

dei <strong>di</strong>versi tessuti urbani<br />

- la coerenza e compatibilità delle scelte con le caratteristiche<br />

architettoniche, tipologiche, formali,<br />

dei materiali, etc) dei manufatti<br />

- la salvaguar<strong>di</strong>a dell’esistente<br />

l’integrazione e compatibilità degli interventi con il<br />

contesto. Verrà avviato un progetto <strong>di</strong> costruzione<br />

<strong>di</strong> una nuova caserma dei Carabinieri completa <strong>di</strong><br />

alloggiamenti, con localizzazione centrale rispetto<br />

al Paese. Una caserma così strutturata porterà molti<br />

vantaggi alla citta<strong>di</strong>nanza, in termini <strong>di</strong> sicurezza e<br />

monitoraggio del territorio consentendo un pattugliamento<br />

totale per le 24h. Il trasloco della caserma<br />

ci permetterà <strong>di</strong> utilizzare i vecchi locali per il<br />

corpo dei Vigili Urbani, che avrà così una nuova<br />

sede più consona e funzionale; <strong>di</strong> contro, gli uffici<br />

comunali avranno un’organizzazione logistica più<br />

snella e finalizzata per i servizi.<br />

Si provvederà alla riqualificazione dell’ex Cinema<br />

Italia, a tal proposito riprendendo l’accordo <strong>di</strong> massima<br />

con l’Ente <strong>di</strong> Sostentamento dei Clero che<br />

lo vedrà coinvolto nella gestione dello stesso. Lo<br />

stabile verrà abbattuto per far posto ad una nuova<br />

scuola con teatro, centro congressi, e sala videoconferenze.<br />

A supporto delle presenze degli avventori delle Fraschette,<br />

e per il decoro e l’igiene pubblica, verranno<br />

realizzati <strong>di</strong>eci Bagni pubblici in località Lampioncino<br />

ed altrettanti a Borgo San Rocco.<br />

Invece della faraonica <strong>di</strong>smissione dei vecchi e<strong>di</strong>fici<br />

scolastici, prevista dall’attuale Amministrazione per<br />

ricostruire altrove le Scuole (tra l’altro, con ulteriore<br />

INUTILE consumo del nostro territorio), si provvederà<br />

all’ammodernamento delle Scuole esistenti,<br />

tranne l’e<strong>di</strong>ficio scolastico del Crocefisso.<br />

QUARTIERE NOCCHIENTI<br />

Infatti verrà ripreso il progetto per la realizzazione<br />

(a costo zero per il <strong>Comune</strong>) della nuova Scuola<br />

a Largo Cattani: si tratta della realizzazione <strong>di</strong><br />

un nuovo plesso scolastico destinato ad ospitare i<br />

bambini del ciclo dell’obbligo scolastico.<br />

La struttura sarà dotata <strong>di</strong> tutti gli ambienti <strong>di</strong> supporto<br />

che consentiranno lo svolgimento <strong>di</strong> tutte le<br />

attività complementari in<strong>di</strong>spensabili per la formazione<br />

dei bambini (spazio all’aperto, laboratori per<br />

le attività lu<strong>di</strong>che e creative, aule progettate secondo<br />

i più moderni standard qualitativi).<br />

L’area sarà interessata anche alla realizzazione <strong>di</strong><br />

parcheggi.<br />

Tale costruzione ci permetterà <strong>di</strong> chiudere la fatiscente<br />

e pericolosa scuola <strong>di</strong> Crocefisso e <strong>di</strong> creare<br />

una centralità sociale nel quartiere Nocchienti, al<br />

momento completamente privo <strong>di</strong> alcun servizio,<br />

sia pubblico che privato.<br />

Per rendere agevole l’accesso alla nuova Scuola ed<br />

al quartiere verrà finalmente realizzato l’ampliamento<br />

<strong>di</strong> via Cipresseti, con realizzazione anche<br />

<strong>di</strong> una pista ciclabile, attraverso l’utilizzo della sede<br />

della ex ferrovia, già acquisita dal <strong>Comune</strong>.<br />

Sempre nel quartiere Nocchienti, si provvederà a<br />

costruire i servizi previsti, nelle aree ad essi destinati.<br />

In particolare, si realizzerà un Centro sportivo<br />

polivalente, con Parco ed area giochi attrezzata per<br />

l’infanzia, nell’area libera compresa tra Via dei Susini,<br />

Via Delle Albicocche e Via Nocchienti. Vogliamo<br />

sostanziare ANCHE nei quartieri periferici <strong>di</strong><br />

<strong>Ariccia</strong>, il progetto <strong>di</strong> rilancio dello sport, in coor<strong>di</strong>namento<br />

con la realizzazione della CITTADELLA<br />

DELLO SPORT, nella parte alta <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong>.<br />

Saranno altresì realizzati i necessari adeguamenti a<br />

standard <strong>di</strong> vivibilità urbana <strong>di</strong> Via del Melograno e<br />

<strong>di</strong> percorribilità in Via delle Cese.<br />

QUARTIERE FONTANA DI PAPA<br />

Verranno valorizzate e riprese esperienze già avviate<br />

dalla mia precedente Amministrazione, colpevolmente<br />

ed irragionevolmente annullate dall’attuale<br />

Giunta Cianfanelli.<br />

In particolare, in una logica <strong>di</strong> valorizzazione delle<br />

esperienze <strong>di</strong> partecipazione ed associative, verrà<br />

promossa la valorizzazione del Centro Anziani <strong>di</strong><br />

Fontana <strong>di</strong> Papa.<br />

Il centro anziani verrà dotato nuovamente <strong>di</strong> attrezzature<br />

per FARE E.C.G. <strong>di</strong>rettamente collegati con<br />

l’ospedale <strong>di</strong> Albano.<br />

Appoggiandosi sempre al Centro Anziani, verrà<br />

assicurata una presenza dei Vigili urbani (Vigile <strong>di</strong><br />

quartiere) e l’istituzione <strong>di</strong> una delegazione amministrativa<br />

telematica, per dare accesso in maniera<br />

comoda per il quartiere a quei servizi essenziali al<br />

citta<strong>di</strong>no (rilascio certificati,documenti, tributi, contravvenzioni,<br />

ecc...).<br />

Ciò verrà fatto attraverso la realizzazione <strong>di</strong> uno<br />

Sportello telematico, posto nel Centro Anziani, il<br />

cui supporto all’utilizzo verrà prestato proprio dagli


Piano Regolatore Generale Impronta ambientale<br />

Associati.<br />

Tale realizzazione (che configura una forma <strong>di</strong> “volontariato<br />

amministrativo”) costituirà una ESPERIEN-<br />

ZA PILOTA, in grado <strong>di</strong> permettere all’Amministrazione<br />

<strong>di</strong> mettere a punto un NUOVO MODELLO <strong>di</strong><br />

erogazione dei servizi amministrativi, basato su Internet<br />

(per coloro che autonomamente usano i servizi<br />

WEB da casa) e su CHIOSCHI TELEMATICI presi<strong>di</strong>ati<br />

dall’Associazionismo locale, in grado <strong>di</strong> superare le<br />

strozzature ed i limiti degli orari degli Uffici Comunali.<br />

In tal mo<strong>di</strong> si otterrà un incremento dei servizi amministrativi<br />

offerti SENZA aumento <strong>di</strong> costi per i<br />

Contribuenti <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong>, cogliendo un obiettivo <strong>di</strong><br />

Amministrazione Digitale (E-GOVERNMENT).<br />

Anche a Fontana <strong>di</strong> Papa, si realizzerà un Centro<br />

sportivo polivalente, con Parco ed area giochi attrezzata<br />

per l’infanzia, per sostanziare ANCHE in questo<br />

quartiere <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong>, il progetto <strong>di</strong> rilancio dello sport,<br />

in coor<strong>di</strong>namento con la realizzazione della CITTA-<br />

DELLA DELLO SPORT, nella parte alta <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong>.<br />

PIANO REGOLATORE ED URBA-<br />

NISTICA<br />

Politiche urbane per combattere il declino<br />

e rilanciare la città <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong>: la città che vogliamo.<br />

La città che vogliamo non è un libro <strong>di</strong> sogni. In Italia<br />

non è neanche <strong>di</strong>fficile immaginarla, perché basta<br />

guardare alla qualità dei nostri centri storici invi<strong>di</strong>ati<br />

in tutto il mondo e legarci assieme gli obiettivi <strong>di</strong> vivibilità,<br />

innovazione e accessibilità che sono propri del<br />

vivere contemporaneo.<br />

Ma per passare dai sogni alla realtà, per aprire una<br />

nuova stagione che abbia al centro la qualità, occorre<br />

che le città siano al centro dell’agenda politica.<br />

E’ oggi una tesi largamente con<strong>di</strong>visa che dalle città<br />

passa una fetta importante delle speranze che il nostro<br />

Paese ha <strong>di</strong> rilanciare la propria economia, combattere<br />

il declino e giocare un ruolo nella sfida della<br />

globalizzazione economica. Perché le città sono<br />

il motore dell’innovazione ma, per svolgere questo<br />

ruolo, hanno bisogno <strong>di</strong> interventi incisivi sui fattori<br />

<strong>di</strong> degrado, sul malessere urbano e sui ritar<strong>di</strong> infrastrutturali<br />

che le caratterizzano.<br />

E’ essenziale scommettere sul capitale relazionale<br />

delle città.<br />

Occorre avviare nuove politiche urbane in grado <strong>di</strong><br />

realizzare una <strong>di</strong>ffusa riqualificazione e rilanciare<br />

l’economia del territorio.<br />

Noi riteniamo <strong>di</strong> proporre all’attenzione dei <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong> quattro questioni che consideriamo centrali<br />

per guidare le trasformazioni urbane nel prossimo<br />

futuro e per innestare processi economici e sociali<br />

sostenibili ed innovativi.<br />

Su questi temi chie<strong>di</strong>amo la collaborazione dei <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong><br />

perché, anche se le politiche urbane non si esauriscono<br />

qui, è intorno a queste chiavi trasversali che<br />

si può innestare una nuova stagione <strong>di</strong> interventi in<br />

ambito urbano, nuove architetture, una migliore vivibilità,<br />

accessibilità e socialità, ossia la rinascita della<br />

coesione sociale ed economica della nostra città.<br />

Stop al consumo speculativo del territorio<br />

<strong>Ariccia</strong> ha un territorio <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni limitate (circa<br />

18 Km quadrati), significativamente antropizzato ma<br />

ancora con aree <strong>di</strong> pregio paesaggistico, storico, naturale<br />

quasi intatte. Con una densità <strong>di</strong> circa 1.000<br />

abitanti per Km quadrato, ci attestiamo già su una<br />

densità abitativa DIECI VOLTE quella del livello nazionale<br />

(circa 200 abitanti per Km quadrato) e TRI-<br />

PLA rispetto alla me<strong>di</strong>a del Lazio (circa 330 ab/KMq).<br />

Siamo quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> fronte ad un bivio:<br />

- continuare in un cosiddetto modello <strong>di</strong> sviluppo<br />

basato sul consumo delle risorse (paesaggistiche,<br />

ambientali, ecologiche, energetiche) del nostro territorio,<br />

oppure<br />

- ripensare al nostro modello <strong>di</strong> sviluppo, ed adottare<br />

politiche <strong>di</strong> contenimento e <strong>di</strong> abbassamento<br />

della cosiddetta “impronta ambientale” della nostra<br />

Comunità.<br />

Noi pensiamo che questa seconda sia la soluzione<br />

giusta, per noi e per i nostri figli: ricor<strong>di</strong>amoci che,<br />

qualcuno, ha efficacemente detto che “Questo Pianeta<br />

non ci è stato regalato dai nostri progenitori:<br />

esso ci è stato prestato per i nostri figli. (proverbio<br />

africano)” e non é quin<strong>di</strong> qualcosa <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>sporre in<br />

maniera incon<strong>di</strong>zionata ed esclusiva.<br />

Il territorio infatti è una risorsa scarsa, preziosa e non<br />

riproducibile, da usare con oculatezza, preservando<br />

quanto ancora <strong>di</strong> naturale, originario, antico in esso<br />

vi è. E non è soluzione il creare “isole” protette (pensate<br />

al Parco Chigi) se poi, attorno, si permette il degrado.<br />

Occorre invece, ispirandosi a tali situazioni <strong>di</strong><br />

eccellenza, orientare la nostra quoti<strong>di</strong>anità e le nostre<br />

scelte nella <strong>di</strong>rezione del miglioramento dell’ambiente,<br />

non protetto, in cui operiamo quoti<strong>di</strong>anamente.<br />

Questo è il nostro obiettivo.<br />

RIQUALIFICAZIONE DEL TESSU-<br />

TO URBANO<br />

Le recenti rivolte in quartieri delle città del nord hanno<br />

riportato, anche in Italia, l’attenzione sulla vivibilità<br />

degli inse<strong>di</strong>amenti urbani. Qui, anche se la situazione<br />

non è socialmente esplosiva come in quelle gran<strong>di</strong><br />

città, il degrado e<strong>di</strong>lizio, ambientale e, qualche volta,<br />

anche sociale comincia ad essere rilevante e richiede<br />

un forte impegno <strong>di</strong> riqualificazione.<br />

La storia dello sviluppo urbanistico <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong>, così<br />

come quello dei paesi limitrofi e <strong>di</strong> molte città italiane<br />

è nota: è avvenuto in fretta, e spesso male, per<br />

rispondere alla domanda primaria della casa. Pochi<br />

interventi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale pubblica e, al<br />

contrario, un’impetuosa attività e<strong>di</strong>lizia privata, anche<br />

abusiva, hanno prodotto molte abitazioni, ma<br />

non quartieri capaci <strong>di</strong> essere parte della città. Sono<br />

concentrazioni <strong>di</strong> abitazioni dove l’assenza <strong>di</strong> altre<br />

funzioni, la carenza <strong>di</strong> servizi e l’assenza degli spazi<br />

pubblici producono esclusione sociale.<br />

A ciò aggiungiamo il progressivo abbandono dei<br />

Centri storici ed una strisciante trasformazione degli<br />

stessi in ghetti abitativi a basso costo, in grado <strong>di</strong> attrarre<br />

prevalentemente emarginati od immigrati.<br />

A partire dagli anni ’90 la questione casa in Italia è<br />

finita in secondo piano senza che si mettessero in<br />

atto programmi <strong>di</strong> riqualificazione urbana consistenti,<br />

come invece è avvenuto negli altri Paesi europei. La<br />

sperimentazione avviata dallo Stato con i nuovi programmi<br />

complessi (riqualificazione urbana, recupero<br />

urbano, contratti <strong>di</strong> quartiere) ha avuto alcuni esiti<br />

positivi: ha utilizzato le risorse dell’e<strong>di</strong>lizia residenziale<br />

pubblica per incentivare “buone pratiche” degli<br />

enti locali; i fon<strong>di</strong> pubblici hanno svolto un ruolo importante<br />

<strong>di</strong> moltiplicatore degli investimenti da parte<br />

dei privati.<br />

I Comuni però, al <strong>di</strong> fuori della sperimentazione dei<br />

programmi complessi, non hanno più canali or<strong>di</strong>nari<br />

<strong>di</strong> finanziamento per le necessarie azioni complesse<br />

<strong>di</strong> riqualificazione e riequilibrio del territorio: quelle<br />

che, in assenza <strong>di</strong> politiche pubbliche, rischiano<br />

un’ulteriore marginalizzazione; gli ambiti in cui gli<br />

immobili hanno problemi più rilevanti per le <strong>di</strong>fficoltà<br />

<strong>di</strong> intervento da parte <strong>di</strong> inquilini e proprietari in<br />

situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio economico.<br />

E’ fondamentale comprendere che la riqualificazione<br />

delle aree problematiche del nostro territorio rappresenta<br />

un chiave <strong>di</strong> sviluppo, che ha bisogno <strong>di</strong> nuove<br />

politiche, <strong>di</strong> canali <strong>di</strong> finanziamento, <strong>di</strong> chiare priorità<br />

<strong>di</strong> intervento.<br />

Gli interventi urbanistici sono la premessa per superare<br />

il degrado.<br />

Per aprire uno scenario <strong>di</strong> profonda riqualificazione<br />

delle aree problematiche del nostro territorio, occorre<br />

fissare obiettivi precisi:<br />

- La riqualificazione <strong>di</strong>ffusa degli spazi pubblici,<br />

la bonifica ed il recupero delle aree degradate, la<br />

realizzazione <strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong> attrezzate per lo sport<br />

ed il tempo libero.<br />

- L’inserimento <strong>di</strong> funzioni e <strong>di</strong> attività per promuovere<br />

lo sviluppo locale, e <strong>di</strong> servizi pubblici per estendere<br />

il welfare e l’inclusione sociale e per <strong>di</strong>ffondere


Fonti <strong>di</strong> energia rinnovabile E<strong>di</strong>lizia sovvenzionata<br />

l’idea <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza che manca nelle periferie.<br />

- Il recupero degli e<strong>di</strong>fici pubblici e privati degradati,<br />

anche attraverso interventi <strong>di</strong> demolizione e<br />

ricostruzione del patrimonio obsoleto, da realizzare<br />

con standard elevati <strong>di</strong> qualità energetica, tecnica e<br />

ambientale.<br />

- Il presi<strong>di</strong>o del territorio, da parte delle forze<br />

dell’or<strong>di</strong>ne municipali e nazionali, ma anche attraverso<br />

il coinvolgimento degli Operatori economici e<br />

dei <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>, con forme <strong>di</strong> vigilanza anche privata.<br />

Questi interventi si devono realizzare attraverso una<br />

trasparente concertazione pubblico-privato e una <strong>di</strong>ffusa<br />

informazione e partecipazione dei citta<strong>di</strong>ni in<br />

nuove forme istituzionali per il raggiungimento degli<br />

obiettivi pubblici. Il compito dello Stato, nel rispetto<br />

del principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà, dovrebbe essere quello<br />

<strong>di</strong> fornire gli strumenti legislativi alle Regioni ed ai<br />

Comuni perché essi possano promuovere politiche<br />

urbane <strong>di</strong> riqualificazione, utilizzando nuovi strumenti<br />

<strong>di</strong> gestione urbanistica. L’intervento dell’Amministrazione<br />

deve invece garantire all’attività <strong>di</strong> riqualificazione<br />

urbana una base <strong>di</strong> risorse pubbliche, che<br />

funzioni da volano rispetto agli investimenti privati, e<br />

rafforzi il ruolo pubblico <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo delle trasformazioni<br />

urbane.<br />

RISPARMIO ENERGETICO E FON-<br />

TI RINNOVABILI<br />

Le città sono anche l’ideale banco <strong>di</strong> prova <strong>di</strong> una<br />

nuova politica energetica che punti a ridurre consumi,<br />

costi, emissioni, in un sistema che evidenzia<br />

crescenti problemi. Nelle città italiane oggi si arriva<br />

consumare quasi il 40% dell’energia <strong>di</strong> cui l’Italia ha<br />

bisogno; questo consumo rappresenta inoltre la componente<br />

in più rapida crescita.<br />

La sfida dei prossimi anni sta nel costruire un nuovo<br />

scenario nel quale sia vantaggioso da un punto <strong>di</strong> vista<br />

economico, ma sia anche più semplice, realizzare<br />

interventi che rimettono mano al patrimonio e<strong>di</strong>lizio<br />

per ridurne i consumi, aumentare l’efficienza degli<br />

impianti, realizzare una vasta <strong>di</strong>ffusione delle fonti<br />

rinnovabili.<br />

Sviluppare anche localmente, un mercato del risparmio<br />

e dell’efficienza energetica: per le società energetiche,<br />

per le imprese del settore e<strong>di</strong>lizio e per i citta<strong>di</strong>ni<br />

deve <strong>di</strong>ventare conveniente investire per realizzare<br />

risparmi energetici, installare tecnologie più efficienti<br />

e promuovere la ricerca e la sperimentazione.<br />

Realizzare una vasta <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> impianti solari sui<br />

tetti delle città permette <strong>di</strong> avvicinare domanda <strong>di</strong><br />

energia e impianti, <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare fabbisogni elettrici<br />

e termici in maniera pulita e sempre più economica.<br />

Per fare un salto <strong>di</strong> scala occorrono regole più semplici<br />

e una prospettiva per le <strong>di</strong>verse tecnologie: il solare<br />

fotovoltaico deve contare su incentivi in grado <strong>di</strong> dare<br />

continuità agli investimenti nel settore, mentre una<br />

<strong>di</strong>ffusione a regime del solare termico deve <strong>di</strong>ventare<br />

realtà in tutti i nuovi interventi e<strong>di</strong>lizi.<br />

Il <strong>Comune</strong> si farà promotore, per la parte <strong>di</strong> sua competenza,<br />

<strong>di</strong> una politica <strong>di</strong> incentivazione degli interventi<br />

da parte dei privati, attraverso una drastica riduzione<br />

degli adempimenti burocratici oggi necessari.<br />

Inoltre, avvierà un piano <strong>di</strong> installazione <strong>di</strong> pannelli<br />

fotovoltaici su tutti gli e<strong>di</strong>fici pubblici ove tecnicamente<br />

possibile.<br />

ALLOGGI IN AFFITTO E COOPE-<br />

RATIVA PER GIOVANI<br />

Il tema della casa è tornato ad essere una questione<br />

sociale fondamentale in Italia, strettamente intrecciata<br />

nel ciclo economico <strong>di</strong>fficile che sta attraversando<br />

il Paese. Il basso tasso <strong>di</strong> interesse e l’innalzamento<br />

della quota mutuabile hanno spinto molti<br />

lavoratori, per acquistare casa, ad accollarsi mutui<br />

che ne hanno ridotto il red<strong>di</strong>to <strong>di</strong>sponibile al limite<br />

della sopravvivenza almeno nei primi anni della<br />

vita lavorativa. La possibile <strong>di</strong>minuizione dei valori<br />

immobiliari ed il rischio della crescita dei tassi <strong>di</strong><br />

interesse stanno generando gran<strong>di</strong> impatti sociali.<br />

Le ricadute economiche dell’attuale mercato della<br />

locazione non sono meno preoccupanti: si allunga<br />

la permanenza in famiglia dei giovani, si riduce la<br />

mobilità della forza lavoro.<br />

Infine, una quota significativa della domanda, per<br />

contenere il costo dell’abitazione, si è riversata su<br />

territori sempre più esterni alle aree urbane, incrementando<br />

il consumo <strong>di</strong> suolo e la domanda<br />

<strong>di</strong> mobilità. Questo è un problema <strong>di</strong> sostenibilità<br />

ambientale e sociale.<br />

Il tema della locazione rappresenta un passaggio<br />

nevralgico per una politica economica, sociale e<br />

urbana sostenibile nel nostro Paese. In Italia oltre<br />

l’80% delle famiglie vive in una casa <strong>di</strong> proprietà:<br />

questo livello, tra i più alti in Europa, non è l’effetto<br />

<strong>di</strong> un maggiore benessere, ma della mancanza <strong>di</strong> alternative,<br />

cioè delle carenze del mercato dell’affitto,<br />

sia privato che pubblico. Le politiche abitative sono<br />

infatti ad un punto <strong>di</strong> crisi profonda. L’offerta privata<br />

<strong>di</strong> abitazioni in locazione, dopo la soppressione<br />

dell’equo canone si è riattivata, ma con valori dei<br />

canoni crescenti ad un ritmo ben superiore a quello<br />

dell’inflazione.<br />

Una questione centrale sta proprio nell’offerta pubblica<br />

<strong>di</strong> alloggi in affitto, la più bassa in Europa, che<br />

non risponde più alla domanda sociale: l’investimento<br />

pubblico in e<strong>di</strong>lizia sovvenzionata, nel corso<br />

degli ultimi venti anni, si è praticamente azzerato,<br />

mentre il vecchio patrimonio immobiliare raramente<br />

è gestito con efficienti criteri <strong>di</strong> rotazione dell’inquilinato<br />

e viene progressivamente alienato, in contrasto<br />

con i compiti istituzionali <strong>di</strong> assistenza alle fasce<br />

più deboli.<br />

In questi anni i gran<strong>di</strong> comuni hanno iniziato a sperimentare<br />

nuove strade che vanno dall’inserimento<br />

<strong>di</strong> quote <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia privata in locazione nelle nuove<br />

trasformazioni urbanistiche, alla concessione <strong>di</strong> aree<br />

pubbliche agli investitori privati che si impegnano<br />

a costruire alloggi per l’affitto, all’integrazione <strong>di</strong><br />

canoni convenzionati con il “fondo per l’affitto” per<br />

dare accesso ai soggetti sociali più deboli. Come<br />

ogni sperimentazione “dal basso”, anche queste<br />

politiche locali mostrano opportunità <strong>di</strong> intervento.<br />

La nostra intenzione è favorire attraverso strumenti<br />

urbanistici la realizzazione e/o trasformazione <strong>di</strong><br />

immobili per l’affitto <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici nati con altre destinazioni<br />

d’uso, nei limiti <strong>di</strong> una oculata gestione del<br />

territorio.<br />

Verranno, inoltre, favoriti gli interventi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione<br />

<strong>di</strong> immobili residenziali in cooperativa, in particolare<br />

per i giovani che desiderano emanciparsi dal<br />

proprio nucleo familiare.


Mezzi <strong>di</strong> trasporto Differenziata, recupero benefici<br />

TRASPORTO PUBBLICO<br />

Nei <strong>di</strong>ntorni delle gran<strong>di</strong> aree urbane, si concentra<br />

larga parte della domanda <strong>di</strong> mobilità dei citta<strong>di</strong>ni e<br />

delle merci in Italia: in questi anni si sono aggravati<br />

congestione del traffico e inquinamento, che oggi rappresentano<br />

una con<strong>di</strong>zione quasi strutturale del vivere<br />

e lavorare nelle nostre città.Investire nella mobilità <strong>di</strong>venta<br />

dunque una scelta imprescin<strong>di</strong>bile per recuperare<br />

ritar<strong>di</strong> e ridare qualità e vivibilità agli spazi urbani.<br />

Occorre concentrare risorse pubbliche e private per<br />

gli interventi e le opere che riguardano la mobilità<br />

urbana ed interurbana sostenibile. Serve una politica<br />

del trasporto ferroviario che sfrutti le potenzialità delle<br />

linee che attraversano o sono limitrofe al nostro territorio,<br />

per il trasporto pendolare, con nuovi parcheggi<br />

<strong>di</strong> interscambio integrati.<br />

La <strong>di</strong>rezione da perseguire è quella <strong>di</strong> rafforzare attraverso<br />

gli interventi una vera rete <strong>di</strong> trasporto pubblico<br />

efficiente e quin<strong>di</strong> competitiva, un sistema <strong>di</strong> mobilità<br />

sostenibile che offra un’alternativa più conveniente rispetto<br />

all’automobile e tale da far <strong>di</strong>ventare le nostre<br />

città più pulite, libere, vivibili. In tale quadro <strong>di</strong> riferimento,<br />

nell’imme<strong>di</strong>ato, provvederemo attraverso appositi<br />

contatti con Trenitalia, ad ottenere il potenziamento<br />

della (unica) stazione ferroviaria presente nel<br />

nostro territorio, quella <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong>-Cancelliera. In particolare,<br />

richiederemo il ripristino della fermata pomeri<strong>di</strong>ana<br />

e serale dei treni provenienti da Roma Termini,<br />

che Trenitalia ha soppresso negli ultimi anni, nella<br />

colpevole in<strong>di</strong>fferenza dell’attuale Amministrazione.<br />

Provvederemo, inoltre, all’ampliamento del parcheggio<br />

<strong>di</strong> interscambio con tale stazione, organizzando,<br />

se possibile un servizio <strong>di</strong> navetta con il Centro storico<br />

ed il territorio circostante.<br />

Pensiamo, però, che debba fare passi avanti il progetto<br />

<strong>di</strong> raddoppio (costruzione del secondo binario)<br />

della linea ferroviaria Ciampino-Velletri, da noi considerata<br />

strategica per lo sviluppo dei territori attraversati<br />

(tra cui, il nostro) e l’alleggerimento del traffico<br />

automobilistico da e per Roma. Ciò permetterebbe <strong>di</strong><br />

avere finalmente una Metropolitana <strong>di</strong> superficie, con<br />

tempi <strong>di</strong> percorrenza <strong>di</strong>mezzati e frequenze dei convogli<br />

raddoppiate rispetto alle attuali.<br />

Tale progetto, colpevolmente abbandonato dalle Amministrazioni<br />

castellane, e mai seriamente supportato<br />

ai giusti livelli <strong>di</strong> competenza, verrà da noi ripreso e<br />

portato avanti con convinzione, rappresentando un<br />

vero contributo al miglioramento della qualità della<br />

vita delle nostre popolazioni e dei nostri territori, in<br />

grado <strong>di</strong> ridure il traffico automobilistico ed il conseguente<br />

inquinamento.<br />

Il nostro convincimento è che l’Ecologia non debba<br />

essere uno slogan propagan<strong>di</strong>stico per assicurare ai<br />

“soliti noti” posizioni <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>ta, ma debba essere una<br />

prassi <strong>di</strong> pura buona amministrazione, a vantaggio <strong>di</strong><br />

tutti i <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>.<br />

ALCUNE RIFLESSIONI SU COME<br />

L’ATTUALE AMMINISTRAZIONE<br />

DI ARICCIA HA IMPOSTATO IL<br />

SERVIZIO DI RACCOLTA DIFFE-<br />

RENZIATA.<br />

La raccolta <strong>di</strong>fferenziata, oltre ad essere oramai un<br />

obbligo per i Comuni, rappresenta per gli stessi e per<br />

i <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> tutti, una opportunità per ridurre i costi e<br />

l’impatto ambientale delle attività che vengono svolte<br />

nel proprio territorio, connesse alla vita dei propri<br />

<strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>, sia come residenti che come operatori<br />

economici.<br />

Ciò a patto <strong>di</strong> avere una visione completa e coerente<br />

degli aspetti sociali, economici ed ambientali coinvolti.<br />

Infatti, il fattore critico <strong>di</strong> successo è rappresentato<br />

dalla capacità <strong>di</strong> far si che i <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> (che sono i<br />

produttori dei rifiuti), cambino significativamente i<br />

propri comportamenti, consolidati in anni/decenni<br />

<strong>di</strong> NON ATTENZIONE da parte degli stessi e delle<br />

Amministrazioni comunali, alla gestione completa<br />

del ciclo <strong>di</strong> vita dei rifiuti.<br />

Per anni le Amministrazioni si sono infatti occupate<br />

solamente <strong>di</strong> raccoglierli e <strong>di</strong> avviarli in <strong>di</strong>scarica,<br />

“preoccupandosi” (se andava bene: tanto alla fine<br />

pagavano comunque i <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>, <strong>di</strong>rettamente od<br />

in<strong>di</strong>rettamente, attraverso le tasse locali) solamente<br />

del progressivo aumento del costo <strong>di</strong> conferimento<br />

in <strong>di</strong>scarica, arrivato oggi a superare i 100 Euro a<br />

tonnellata.<br />

Ciò era vero già quando tutto avveniva in regime <strong>di</strong><br />

TARSU (tassa comunale), ma lo è <strong>di</strong>ventato ancora<br />

<strong>di</strong> più con il nuovo regime della TIA (tariffa), con la<br />

quale (almeno fino alla recente sentenza della Corte)<br />

i costi dei rifiuti uscivano dal bilancio del <strong>Comune</strong>,<br />

per <strong>di</strong>ventare un problema economico totalmente<br />

a carico dei <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>, ai quali non rimaneva che<br />

pagare oneri sempre crescenti. Ciò anche per la<br />

“non visibilità” sul fatto che le attività <strong>di</strong> consumo<br />

personale comportavano, nel tempo, un cospicuo<br />

aumento della produzione procapite dei rifiuti.<br />

In sostanza, si era preda <strong>di</strong> una spirale perversa: tu<br />

consumi in maniera non consapevole (ma non lo<br />

sai) e, quin<strong>di</strong>, produci rifiuti in maniera crescente<br />

(ma non te lo <strong>di</strong>ce nessuno perché a nessuno importa),<br />

che paghi sia in termini economici (ma non<br />

capisci perché, visto che nessuno te lo spiega chiaramente)<br />

che ambientali (aumento della necessità <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scariche e dei relativi costi <strong>di</strong> conferimento: anche<br />

qui, sembra <strong>di</strong> avere a che fare con l’ineluttabile,<br />

perciò non mo<strong>di</strong>fichi i tuoi comportamenti).<br />

La raccolta <strong>di</strong>fferenziata, se ben impostata, è in grado<br />

si spezzare questa spirale “perversa”.<br />

Attraverso la collaborazione dei <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> (che devono<br />

provvedere a separare i rifiuti per frazione <strong>di</strong>fferenziabile),<br />

viene progressivamente ridotta la quantità<br />

<strong>di</strong> rifiuti in<strong>di</strong>fferenziati dal 100% al 30-35 % del<br />

totale. Ciò permette <strong>di</strong> ottenere una riduzione dei<br />

costi totali, poiché il 65-70% dei rifiuti (la frazione<br />

<strong>di</strong>fferenziata) non va più in <strong>di</strong>scarica (minori costi)<br />

e <strong>di</strong>venta una cosiddetta materia prima “seconda”,<br />

riven<strong>di</strong>bile sul mercato per il suo riutilizzo nel ciclo<br />

produttivo (generazione <strong>di</strong> un ricavo).<br />

Di ciò, i <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> devono avere visibilità e vantaggio<br />

<strong>di</strong>retto, attraverso la riduzione della TIA, riduzione<br />

in grado <strong>di</strong> rappresentare un potente incentivo a<br />

<strong>di</strong>fferenziare bene i propri rifiuti, ma anche a ridurne<br />

la produzione, attraverso un consumo più<br />

consapevole: <strong>di</strong>fferenziare, permette <strong>di</strong> vedere con i<br />

propri occhi il proprio mix <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> rifiuti e,<br />

anche con l’ausilio <strong>di</strong> campagne mirate da parte <strong>di</strong><br />

una Amministrazione lungimirante, fare delle scelte<br />

<strong>di</strong> consumo a minor impatto ambientale.<br />

E’ fondamentale in ciò, permeare la Comunità <strong>di</strong> un<br />

senso <strong>di</strong> partecipazione ad un progetto comune, in<br />

grado <strong>di</strong> creare benefici ai singoli, all’Amministrazione<br />

ed all’ambiente in cui viviamo.<br />

Ve<strong>di</strong>amo ora cosa succede ad <strong>Ariccia</strong>.<br />

L’Amministrazione decide (od è costretta a decidere)<br />

che la raccolta <strong>di</strong>fferenziata è bella: non sto<br />

scherzando, ma nessuno, pur in avvio del progetto,<br />

ha mai spiegato in dettaglio quanto sopra, quin<strong>di</strong>,<br />

si richiede, e si rimane ad, una adesione ideologica<br />

alla faccenda (questo è bello, quest’altro è brutto,<br />

come <strong>di</strong>rebbe Brunetta/Crozza). Inoltre, non si<br />

valuta a sufficienza i <strong>di</strong>sagi che essa comporta per<br />

i <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> (soprattutto del Centro storico, ma anche<br />

<strong>di</strong> chi vive in piccoli appartamenti). Non ci si preoccupa<br />

minimamente del fatto che esporre una pluralità<br />

<strong>di</strong> bidoni e/o sacchetti per le strade, soprattutto<br />

nel Centro storico, rappresenti un ulteriore fattore<br />

<strong>di</strong> degrado (come se non bastasse). I <strong>di</strong>sagi devono<br />

essere sopportati stoicamente dai <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> che,<br />

anzi, verranno puniti con multe se non opereranno<br />

secondo le nuove <strong>di</strong>sposizioni. Nessun beneficio<br />

certo è previsto, anche se (sempre, grazie ai sacrifici<br />

dei <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>) tutto funzionerà perfettamente.<br />

A corredo <strong>di</strong> tutto ciò, viene firmato un contratto<br />

della durata <strong>di</strong> ben quattro anni e mezzo con la Società<br />

ASP-Ciampino, <strong>di</strong> cui il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong>, (è<br />

vero: NON per scelta dell’attuale Amministrazione),<br />

detiene un 5% del capitale sociale, contratto che<br />

“congela” per tale periodo un alto livello <strong>di</strong> costo<br />

me<strong>di</strong>o pro capite della TIA (circa 200 Euro a Citta<strong>di</strong>no<br />

residente).


In tale contratto, tutti i benefici in termini <strong>di</strong> minori<br />

costi <strong>di</strong> conferimento e <strong>di</strong> ricavi da ven<strong>di</strong>ta<br />

dei materiali della raccolta <strong>di</strong>fferenziata (fatta con<br />

fatica, ripetiamo, dai <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> <strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong>), vengono<br />

“abbandonati” alla Asp – Ciampino con la seguente<br />

motivazione: “Al fine <strong>di</strong> garantire la massima<br />

efficienza del Servizio in appalto e per incentivare<br />

il futuro Gestore ad effettuare un servizio <strong>di</strong> qualità<br />

elevata…..” (Capitolato speciale d’appalto, pag 5.).<br />

Il tutto “..qualora la percentuale <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />

superi il 45%...” (sempre dal Capitolato<br />

speciale d’appalto).<br />

Poiché è noto agli addetti ai lavori che in Italia,<br />

ovunque si passi alla modalità <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />

con modalità “porta a porta”, si raggiunge imme<strong>di</strong>atamente<br />

il 60-65% (e, poi, si può arrivare negli<br />

anni successivi fino anche al 70%, con politiche<br />

mirate), questa clausola implica per il Fornitore la<br />

certezza <strong>di</strong> conseguire degli extraprofitti tra in 400<br />

ed i 500 mila Euro l’anno (stima dello scrivente).<br />

Oppure, il costo reale del contratto è <strong>di</strong> 4 Milioni<br />

<strong>di</strong> Euro/annui (non i circa 3,5 Milioni/anno contrattualizzati),<br />

circa 220 Euro a Citta<strong>di</strong>no residente.<br />

CONCLUSIONI<br />

Le conclusioni non possono che essere che l’attuale<br />

Amministrazione comunale ha impostato tutta<br />

la delicata vicenda della raccolta <strong>di</strong>fferenziata in<br />

maniera quantomeno irrazionale:<br />

perché non c’è alcun progetto per arrestare il degrado<br />

del Centro storico, che viene invece accentuato;<br />

perché non esiste alcuna politica <strong>di</strong> coinvolgimento<br />

e motivazione della popolazione basata su fatti<br />

concreti positivi e, al contrario, si prevede come<br />

unico deterrente l’applicazione <strong>di</strong> multe;<br />

perché, pur pagando una TIA assai elevata (i 200<br />

od i 220? Euro pro capite), non esiste alcun meccanismo<br />

certo per premiare con una riduzioni della<br />

stessa i comportamenti collettivi virtuosi dei <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong><br />

per i prossimi quattro anni;<br />

perché, al contrario, si premia invece la Ditta<br />

appaltatrice senza che la stessa abbia alcun merito<br />

sul corretto conferimento dei rifiuti <strong>di</strong>fferenziati.<br />

LA NOSTRA PROPOSTA<br />

Noi riteniamo che l’intera gestione della raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata debba essere completamente ripensata.<br />

In particolare:<br />

- che vada rinegoziata la ripartizione degli oneri<br />

e dei benefici tra la Ditta fornitrice ed i <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Ariccia</strong>, pervenendo a ad un rapporto prezzo/<br />

prestazione più favorevole a questi ultimi;<br />

- che vadano avviate politiche incentivanti, con<br />

premi economici ai <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong>, per la riduzione dei<br />

rifiuti prodotti;<br />

- che , parimenti, vadano avviate politiche incentivanti,<br />

per la riduzione dei rifiuti prodotti<br />

anche a favore degli operatori economici (p.e.<br />

le “fraschette”, ma non solo: tutti gli operatori<br />

economici del <strong>Comune</strong> DOVRANNO ottenere un<br />

vantaggio da tale impegno);<br />

- che la necessità operative della Ditta nelle attività<br />

<strong>di</strong> ritiro dei rifiuti, siano contemperate dall’esigenza<br />

del mantenimento del decoro urbano,<br />

soprattutto nel Centro storico, con la creazione<br />

<strong>di</strong> mini Isole Ecologiche, autogestite dagli abitanti,<br />

per far sparire bidoni, catene, sacchi e sacchetti<br />

dalle nostre strade;<br />

- che per garantire ai <strong>Citta<strong>di</strong>ni</strong> la necessaria trasparenza<br />

tra chi opera e chi controlla, si provveda<br />

ad eliminare gli eventuali rischi connessi,<br />

attraverso la fuoriuscita del <strong>Comune</strong> dal capitale<br />

della ASP – Ciampino, <strong>di</strong>tta vincitrice della gara<br />

<strong>di</strong> appalto per il servizio.<br />

SU TUTTO CIO’, PRENDIAMO<br />

UN PRECISO IMPEGNO CON I<br />

CITTADINI DI ARICCIA

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