fondo storico - Comune di Cuneo
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volumi (inventariati nell’ottobre 1803 47 ), dal Convento dei Minori Conventuali <strong>di</strong><br />
S. Francesco 114 opere in 161 volumi (inventariati nel giugno 1802 48 ), dal convento<br />
della Compagnia <strong>di</strong> Gesù <strong>di</strong> <strong>Cuneo</strong>, già soppresso nel 1775 e i cui libri erano stati<br />
depositati presso S. Francesco, 206 opere in 388 volumi, dal Convento della Certosa<br />
<strong>di</strong> Pesio (inventariati agli inizi <strong>di</strong> settembre 1802) 49 e da altri conventi del circondario<br />
378 opere in 730 volumi.<br />
to Convento, si è riconosciuto non ritrovarsi più veruna quantità <strong>di</strong> libri per essere stata evacuata<br />
da’ detti religiosi all’occasione, che loro fu or<strong>di</strong>nata l’evacuazione del Convento, asserendo intanto<br />
il citta<strong>di</strong>no superiore, che tutti i libri si erano trasportati, e riposti presso della citta<strong>di</strong>na Samone<br />
vedova. Il predetto citta<strong>di</strong>no superiore ha però quivi presentato un catalogo de’ libri, che<br />
in essa si ritrovavano, intitolato Index Alphabeticus librorum Bibliothecae Capucinorum in fogli<br />
scritti 68 1/2 Medulla Teologia Abelli, e finiente per Teobaldo da Vico, quel catalogo fu parafrasato<br />
ne’ due fogli estremi del delegato d’ufficio … Nella camera rinserviente <strong>di</strong> refettorio vi si ritrovò<br />
quattro carte geografiche rappresentanti le quattro parti del mondo, ed un’altra rappresentante<br />
il mappamun<strong>di</strong> …”. Il trasloco presso la vedova Samone risaliva al giugno del 1801 e il<br />
sopralluogo preso quest’ultima avvenne il giorno successivo alla compilazione dell’inventario: ASC,<br />
Dipartimento della Stura, mazzo 164, fasc. 24, spese per la biblioteca e ricevuta al facchino Piacenza<br />
per il trasporto della libreria dei Cappuccini presso casa Samone, del 5 giugno 1801.<br />
47 Dopo un sopralluogo avvenuto il 6 mietitore anno X (25 giugno 1802), i libri vennero inventariati<br />
tra l’11 e il 14 brumaio anno XI (2-5 novembre 1802) sotto la <strong>di</strong>rezione dell’avvocato Charles<br />
Bonelli e del commissario Bassi e alla presenza del vicario del convento frate Costanzo da <strong>Cuneo</strong>.<br />
In tale occasione venne ritrovato un Inventario del Convento della Madonna SS.a degli Angeli<br />
<strong>di</strong> <strong>Cuneo</strong> 1714-1760 inviato alla Prefettura, il quale permise <strong>di</strong> verificare quali libri mancassero<br />
in quanto presi in prestito da frati, alcuni dei quali, come il padre Benigno Francesco Levesio,<br />
preferirono, piuttosto che consegnarli, acquistarli. I volumi furono poi trasportati a S. Francesco<br />
tra il 27 e il 28 brumaio anno XI (18-19 novembre 1802). Cfr. ASC, Dipartimento della Stura,<br />
mazzo 7, fasc. 55, cc. 227 e 186 ss.<br />
48 Il sopralluogo venne svolto dal Bassi il 6 mietitore anno X (25 giugno 1802). I libri, sotto gli<br />
occhi del guar<strong>di</strong>ano del convento Dalmazzo Canubio, vennero sigillati ed inventariati, e in tale<br />
occasione si notò: “In una camera del secondo piano, attigua alla prima scuola, osservai esistervi<br />
una quantità <strong>di</strong> libri in un mucchio la più parte, e senza or<strong>di</strong>ne, li quali asserì il predetto Guar<strong>di</strong>ano<br />
essere il materiale che formava la loro libreria che trovasi a tal stato ridotta, per averla dovuta<br />
più volte da un luogo all’altro trasportare, ed invitato a far alla medesma trasportare tutti li<br />
libri esistenti presso de religiosi <strong>di</strong> detto convento spettanti alla biblioteca, asserì non esservi religioso<br />
alcuno che ne ritenesse … I sigilli potevano <strong>di</strong>fficilmente essere conservati essendo la porta<br />
d’ingresso attigua alla scuola de ragazzi della prima classe”. ASC, Dipartimento della Stura,<br />
mazzo 7, fasc. 55, cc. 186 ss. con le bolle <strong>di</strong> trasporto da c. 296 ss. Dallo Stato de libri mancanti<br />
(cc. 189 ss) si evince pure la classificazione della Biblioteca in sezioni contrassegnate da lettera<br />
dell’alfabeto (A: Gramatici Retorici; B: Pre<strong>di</strong>cabili; C: Filosofici; D: Teologici; E: Morales; F: Jus<br />
canonicum et civile; H: Sacra Scriptura; I: Historici; L: Vite; M: Monumenta Or<strong>di</strong>nis Minorum;<br />
N: Spirituali).<br />
49 ASC, Dipartimento della Stura, mazzo 7, fasc. 37. Il commissario Ignazio Bassi ispezionò il convento<br />
il 15 fruttidoro anno X (2 settembre 1802), ritrovando “<strong>di</strong>verse stanzie parte ripiene <strong>di</strong> libri,<br />
parte vacanti” e un inventario “consistente in un libro legato in cartone marmoreggiato col<br />
seguente titolo 1802 Ellenco ed internamente cattalogo della libreria della Certosa <strong>di</strong> Pesio” <strong>di</strong> 56<br />
pagine, <strong>di</strong> cui 55 scritte per intero. Alcuni <strong>di</strong> questi libri erano <strong>di</strong>chiarati dal priore Carroccio <strong>di</strong><br />
sua proprietà e un volume <strong>di</strong> un’opera in 38 tomi era stato trattenuto dal padre Emanuele Vergnasco.<br />
I libri vennero inviati a <strong>Cuneo</strong> a più riprese: il 2 e 3 complementare anno X e il 3 vendemmiaio<br />
anno XI (19-20 e 25 settembre 1802): ASC, Dipartimento della Stura, mazzo 7, fasc.<br />
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