Ricordatevi di spegnere la luce - Favolebook
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Alessandra Luciano<br />
<strong>Ricordatevi</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>spegnere</strong><br />
<strong>la</strong> <strong>luce</strong><br />
illustrazioni<br />
<strong>di</strong> Galliano Gallo
AEG<br />
I bambini rappresentano il futuro. A loro <strong>la</strong>sceremo un mondo che<br />
tutti noi auspichiamo più giusto, più pulito, più felice. Ma per costruire<br />
le basi <strong>di</strong> un futuro nuovo per i nostri figli, cre<strong>di</strong>amo occorra educare i<br />
giovani ad una cultura responsabile fondata sui valori del rispetto<br />
dell’ambiente, che è anche rispetto del<strong>la</strong> vita.<br />
Ecco il senso <strong>di</strong> questa favo<strong>la</strong> rivolta ai bambini dei nostri giorni.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un racconto che intreccia sul tema fondamentale del<br />
Risparmio Energetico alcuni dei motivi più forti che attraversano il<br />
nostro vivere quoti<strong>di</strong>ano: il rapporto con <strong>la</strong> natura e con il mondo animale<br />
<strong>di</strong>venta metafora del<strong>la</strong> ricchezza delle re<strong>la</strong>zioni umane quando<br />
sono contrad<strong>di</strong>stinte dall’amore e dal prendersi cura dei più deboli; <strong>la</strong><br />
necessità <strong>di</strong> comunicare <strong>di</strong> più tra genitori e figli trova motivo <strong>di</strong> esprimersi<br />
attraverso il gioco per risparmiare energia, che serve a evitare<br />
sprechi, ma altrettanto aiuta a riscoprire il “calore” degli affetti e delle<br />
emozioni.<br />
Questo messaggio è veico<strong>la</strong>to dal<strong>la</strong> figura del<strong>la</strong> fata Beatrice trasformatasi<br />
in una simpatica “cagnona”, che i due piccoli protagonisti del<strong>la</strong><br />
storia accu<strong>di</strong>scono perché ha smarrito <strong>la</strong> via verso <strong>la</strong> sua casa. La sua<br />
missione è convincere gli umani a ridurre le emissioni nocive in atmosfera,<br />
perché il cielo è ormai molto ma<strong>la</strong>to, così ma<strong>la</strong>to da rischiare <strong>di</strong><br />
far morire anche le fate e con loro i sogni e le speranze dei bambini nel<br />
futuro. La fiaba non elude il tema vita-morte, del<strong>la</strong> per<strong>di</strong>ta e del<strong>la</strong> separazione<br />
dagli affetti, e incoraggia gli adulti ad avvicinarlo secondo il<br />
modello proposto dal<strong>la</strong> favo<strong>la</strong>, che racconta <strong>la</strong> successiva trasformazione<br />
del<strong>la</strong> “cagnona” Beatrice in una bellissima fata con le ali.<br />
Questa fiaba verrà <strong>di</strong>stribuita nelle scuole elementari del nostro territorio.<br />
Come previsto dall’art.4 delle Statuto dei Soci, questa iniziativa<br />
testimonia l’impegno delle nostre Società a voler rendere utile <strong>la</strong> loro<br />
presenza nel tessuto sociale, per ra<strong>di</strong>care e <strong>di</strong>ffondere quei valori, eticamente<br />
ispirati al rispetto dell’ambiente, del<strong>la</strong> solidarietà e del<strong>la</strong> cooperazione,<br />
che da oltre cento anni ormai contrad<strong>di</strong>stinguono l’operato<br />
<strong>di</strong> AEG Cooperativa in Canavese. Valori che desideriamo possano<br />
essere fortemente ra<strong>di</strong>cati nel cuore delle nuove generazioni alle quali<br />
consegneremo le re<strong>di</strong>ni del nostro futuro.<br />
Presidente AEG Coop<br />
Ivan Pescarin<br />
Presidente AEG Reti Distribuzione<br />
Benedetto Italiano<br />
3
Quando arriva l’autunno<br />
molti animali cominciano ad avere<br />
freddo e cercano riparo.<br />
I più fortunati hanno tane nel bosco,<br />
o ni<strong>di</strong> nascosti tra i rami degli alberi.<br />
I cani e i gatti abitano nelle case dove<br />
con mamme, papà e bambini fanno<br />
parte <strong>di</strong> famiglie dove il calore avvolge<br />
le stanze. Ma ci sono anche<br />
gli animali soli, a volte sono noma<strong>di</strong>,<br />
cani e gatti randagi. Altre volte sono<br />
animali trascurati, vittime del poco<br />
amore, perché chi dovrebbe curarsi<br />
<strong>di</strong> loro se ne <strong>di</strong>mentica.<br />
Poi ci sono gli animali come Beatrice,<br />
una vecchia cagnona dal cuore<br />
d’oro e un pò golosa che improvvisamente<br />
aveva perso <strong>la</strong> memoria e non<br />
era più riuscita a ritrovare <strong>la</strong> strada<br />
per tornare a casa.<br />
5
6<br />
O forse lei aveva voluto far credere<br />
così ai suoi giovani amici. Fatto è che<br />
Francesca e Alessio avevano incontrato<br />
Beatrice lungo il marciapiede,<br />
tutta bagnata e sporca.<br />
Camminava triste e mesta e loro si<br />
erano inteneriti. Francesca e Alessio<br />
erano due bambini <strong>di</strong> 8 anni.<br />
Abitavano in una città felice, circondata<br />
a nord da montagne alte e maestos<br />
<strong>la</strong>mbita ad est da <strong>la</strong>ghi e boschi,<br />
mentre a sud seguendo il corso del<br />
fiume si arrivava sino al mare.<br />
Questa città era visitata da molti turisti<br />
perché il suo cielo era <strong>di</strong> un azzurro<br />
spettaco<strong>la</strong>re che si tingeva <strong>di</strong><br />
tanti colori durante il giorno.<br />
Ogni sera al tramonto appariva un<br />
arcobaleno e ogni mattina all’alba<br />
stormi <strong>di</strong> uccelli salutavano il sole<br />
con grande felicità.<br />
Alessio e Francesca quando avevano<br />
incontrato Beatrice si erano stupiti:<br />
<strong>di</strong> chi mai poteva essere questa ca-
gnona bel<strong>la</strong> e buona? Perché si era<br />
persa? Non sapevano che fare con<br />
<strong>la</strong> loro nuova amica e i due bambini<br />
decisero però <strong>di</strong> non <strong>la</strong>sciar<strong>la</strong> so<strong>la</strong> e<br />
abbandonata.<br />
Le trovarono un posto nascosto in<br />
cantina, nel vano del<strong>la</strong> caldaia, lì<br />
c’era un buon tepore e nessuno sarebbe<br />
mai andato a vedere.<br />
Nel frattempo avrebbero deciso come<br />
aiutar<strong>la</strong> a ritrovare <strong>la</strong> sua vera casa.<br />
Le cose parvero andare bene per<br />
qualche settimana: Beatrice era contenta<br />
dei suoi nuovi padroni, sco<strong>di</strong>nzo<strong>la</strong>va<br />
tanto, sempre.<br />
Non sapeva più come far capire ad<br />
Alessio e Francesca che era grata<br />
del<strong>la</strong> loro amicizia e del riparo che le<br />
avevano trovato in fondo al<strong>la</strong> cantina,<br />
nel vano del<strong>la</strong> caldaia.<br />
I due piccoli dopo aver fatto i compiti<br />
portavano Beatrice nei prati a correre<br />
e giocavano con lei nell’erba roto-<br />
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<strong>la</strong>ndosi abbracciati al suo corpo massiccio,<br />
ma tanto morbido e caldo.<br />
Lei li leccava e li annusava e per <strong>di</strong>mostrare<br />
quanto voleva bene ai suoi<br />
due nuovi amici si metteva a pancia<br />
per aria tutte le volte che giocavano.<br />
L’autunno stava per arrivare, gli alberi<br />
iniziavano a perdere le foglie e le<br />
ron<strong>di</strong>ni che abitavano sotto i tetti si<br />
organizzavano per <strong>la</strong> partenza, dovevano<br />
andare verso luoghi più cal<strong>di</strong>.<br />
Gli animali del bosco preparavano le<br />
tane, mentre i cani e gatti che abitano<br />
le case degli uomini avevano sempre<br />
meno voglia <strong>di</strong> uscire al freddo.<br />
Anche Beatrice. Da qualche giorno<br />
non voleva più uscire dal<strong>la</strong> sua cuccia<br />
nel<strong>la</strong> caldaia del condominio <strong>di</strong><br />
Alessio e Francesca. Sembrava un<br />
po’ ma<strong>la</strong>ta, ma in realtà non aveva <strong>la</strong><br />
febbre, e neanche <strong>la</strong> tosse e neppure<br />
mal <strong>di</strong> pancia.<br />
Eppure Beatrice era triste.<br />
9
10<br />
Nessuno sapeva che Beatrice era una<br />
cagnona con una dote partico<strong>la</strong>re: lei<br />
ascoltava le parole degli umani e poteva<br />
capire i loro <strong>di</strong>scorsi.<br />
Beatrice qualche volta dunque par<strong>la</strong>va.<br />
Si par<strong>la</strong>va. E se si era capace <strong>di</strong><br />
ascoltar<strong>la</strong> lei poteva farsi capire.<br />
Come? Con il pensiero. Se ci si sedeva<br />
abbracciati a lei e si stava in silenzio,<br />
venivano in mente dei pensieri,<br />
cioè quelli che Beatrice voleva <strong>di</strong>re<br />
alle persone che amava.<br />
In quei giorni tristi prima dell’autunno<br />
Beatrice aveva ripreso a par<strong>la</strong>re<br />
con il pensiero e Francesca sentiva<br />
tutto ciò che <strong>la</strong> sua amica cagnona le<br />
voleva <strong>di</strong>re.<br />
E’ così che Beatrice raccontò a Francesca<br />
perché era triste.<br />
Lei aveva perso <strong>la</strong> strada che l’avrebbe<br />
riportata a casa ed anche le ron<strong>di</strong>ni<br />
sue amiche avevano smarrito<br />
l’orientamento: quest’anno non era-
no riuscite a partire. Già. Il cielo azzurro<br />
sembrava impazzito, si respirava<br />
male e vo<strong>la</strong>re era faticoso… ci si<br />
perdeva tra una nuvo<strong>la</strong> e l’altra e le<br />
ron<strong>di</strong>ni non riuscivano a <strong>la</strong>sciare più<br />
<strong>la</strong> città. E con l’inverno, che sarebbe<br />
arrivato presto, sarebbero morte tutte<br />
<strong>di</strong> freddo. Loro, meno fortunate <strong>di</strong><br />
lei, non potevano essere aiutate.<br />
Beatrice era triste, certo sentiva <strong>la</strong><br />
mancanza del<strong>la</strong> sua casa ma soprattutto<br />
non poteva sopportare che le<br />
ron<strong>di</strong>ni morissero assiderate.<br />
Che strana questa cosa che Beatrice<br />
e le ron<strong>di</strong>ni avessero perso così<br />
l’orientamento e non sapessero più<br />
tornare a casa!<br />
Che cosa stava capitando al cielo?<br />
Francesca era preoccupata.<br />
Ne parlò con Alessio e insieme decisero<br />
<strong>di</strong> ascoltare <strong>la</strong> sera i <strong>di</strong>scorsi <strong>di</strong><br />
papà e mamme per capire cosa stava<br />
succedendo nel<strong>la</strong> loro città.<br />
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E appresero brutte notizie: <strong>di</strong>cevano<br />
i gran<strong>di</strong> che il cielo era molto ma<strong>la</strong>to<br />
e che si era anche bucato.<br />
Un buco nel cielo? Francesca e Alessio<br />
si erano spaventati.<br />
Cosa voleva <strong>di</strong>re? Si, avevano capito<br />
bene, questa ma<strong>la</strong>ttia del cielo faceva<br />
perdere <strong>la</strong> memoria alle ron<strong>di</strong>ni, anche<br />
a Beatrice, ma avrebbe fatto venire<br />
anche molti temporali e poi molto<br />
caldo, e poi molto freddo e poi molte<br />
inondazioni: i gran<strong>di</strong> <strong>la</strong> chiamavano<br />
con il nome <strong>di</strong> “effetto serra”.<br />
Insomma era un gran problema: il<br />
cielo aveva <strong>la</strong> febbre e doveva assolutamente<br />
essere guarito! Ma nessuno<br />
sapeva davvero come fare.<br />
Tutti i gran<strong>di</strong> par<strong>la</strong>vano molto, ma<br />
facevano poco <strong>di</strong> utile e il buco nel<br />
cielo continuava ad al<strong>la</strong>rgarsi.<br />
La ma<strong>la</strong>ttia dell’aria era <strong>la</strong> conseguenza<br />
<strong>di</strong> un fumo cattivo che si chiamava<br />
CO2.<br />
13
14<br />
I gran<strong>di</strong> ne avevano riversato troppo<br />
nell’atmosfera e al<strong>la</strong> fine si era prodotto<br />
questo gran danno: in pratica<br />
al cielo si era alzata <strong>la</strong> temperatura.<br />
Perchè mai avevano messo tutto questo<br />
fumo nell’aria, i gran<strong>di</strong>?<br />
Francesca lo chiedeva a Beatrice, ma<br />
lei non sapeva rispondere a domande<br />
così <strong>di</strong>fficili.<br />
Lei sapeva solo che gli adulti a <strong>di</strong>fferenza<br />
dei bambini, sono spesso pigri<br />
ed egoisti e che per avere como<strong>di</strong>tà<br />
sporcano <strong>la</strong> terra, il cielo e anche il<br />
mare.<br />
Non se ne accorgono subito, ma<br />
quando ormai <strong>la</strong> situazione è grave.<br />
Insomma per guarire il cielo forse<br />
era tar<strong>di</strong>. Beatrice era vecchia, tanto<br />
vecchia, lei sarebbe morta presto<br />
e non si dava pace <strong>di</strong> non poter fare<br />
qualcosa per aiutare i suoi giovani<br />
amici e le sue amiche ron<strong>di</strong>ni che<br />
tanto amava.<br />
Si, Beatrice voleva fare qualcosa per
garantire un futuro con un cielo intatto<br />
alle ron<strong>di</strong>ni e a Francesca ed<br />
Alessio. Voleva che loro potessero<br />
<strong>di</strong>ventare gran<strong>di</strong> senza <strong>la</strong> paura che<br />
il cielo potesse <strong>di</strong>sfarsi per sempre.<br />
Allora <strong>la</strong> vecchia cagnona decise <strong>di</strong><br />
fare <strong>la</strong> sua ultima guerra contro <strong>la</strong><br />
sbadataggine degli adulti, <strong>di</strong> quegli<br />
adulti che non sapevano amare i loro<br />
cuccioli, perché non sapevano preoccuparsi<br />
del loro futuro.<br />
Il cielo non è <strong>di</strong> nessuno, ma appartiene<br />
a chi lo guarda e a chi lo respira…<br />
e va rispettato, non va sporcato.<br />
Come fare? Beatrice aveva capito<br />
che <strong>la</strong> colpa del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia del cielo<br />
era soprattutto del fumo che le gran<strong>di</strong><br />
fabbriche e le centrali per <strong>la</strong> produzione<br />
<strong>di</strong> elettricità immettevano<br />
con i loro camini nell’aria.<br />
I gran<strong>di</strong> amavano l’elettricità, a loro<br />
piaceva avere tanta <strong>luce</strong> nelle case e<br />
nelle strade, più <strong>di</strong> quanta ne serviva<br />
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davvero; adoperare esageratamente<br />
<strong>la</strong>vastoviglie e <strong>la</strong>vatrice; <strong>la</strong>sciare sempre<br />
accesi televisore, ra<strong>di</strong>o, lettore cd<br />
e computer.<br />
Quante cose piace fare ai gran<strong>di</strong> con<br />
l’elettricità! Più ne hanno più ne vorrebbero<br />
e non sono mai contenti abbastanza.<br />
E più i gran<strong>di</strong> vogliono como<strong>di</strong>tà,<br />
più si costruiscono fabbriche<br />
e centrali <strong>di</strong> energia.<br />
Questi umani avrebbero mai imparato<br />
ad essere felici lo stesso, anche con<br />
meno sprechi? Potevano mamme e<br />
papà <strong>la</strong> sera leggere favole ai loro<br />
cuccioli invece che guardare <strong>la</strong> tv?<br />
Sarebbero riusciti ad essere contenti<br />
con meno cose e più amore?<br />
Beatrice sapeva che i gran<strong>di</strong> non <strong>la</strong><br />
avrebbero ascoltata, non le avrebbero<br />
dato retta. Ma i suoi amici bambini<br />
si. Loro ascoltavano ancora le parole<br />
dei sentimenti, le capivano più che<br />
quelle del<strong>la</strong> bocca.<br />
Lei poteva convincere i bambini a<br />
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18<br />
fare <strong>la</strong> loro battaglia per proteggere il<br />
cielo. E decise <strong>di</strong> raccontare una storia<br />
a Francesca ed Alessio, una storia<br />
che era un pò vera e un pò fantastica.<br />
Si poteva credere al<strong>la</strong> storia e non<br />
crederci, ma se ci si credeva allora<br />
sarebbe accaduta una grande magia<br />
che avrebbe guarito il cielo.<br />
Era <strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> fata A<strong>la</strong>, una fata<br />
d’aria che si era perduta nelle nuvole<br />
<strong>di</strong> smog, e che non poteva più tornare<br />
a casa perché il cielo sporco le aveva<br />
appesantito le ali.<br />
Lei per non morire si era trasformata<br />
in una cagnona.<br />
Ma poteva fare quest’incantesimo<br />
solo per poco tempo. Se le sue ali non<br />
venivano ripulite in fretta, presto sarebbe<br />
morta.<br />
Solo i bambini potevano salvar<strong>la</strong>, e<br />
solo i bambini sapevano come fare…<br />
neanche lei poteva <strong>di</strong>re loro come,<br />
avrebbero dovuto capire da soli il segreto<br />
che avrebbe potuto riparare le
sue ali. Quando Francesca e Alessio<br />
ascoltarono <strong>la</strong> storia raccontata da<br />
Beatrice decisero <strong>di</strong> aiutare <strong>la</strong> fata<br />
misteriosa.<br />
Andarono a scuo<strong>la</strong> e raccontarono <strong>la</strong><br />
favo<strong>la</strong> a tutti i loro compagni <strong>di</strong> c<strong>la</strong>sse<br />
e tutti, tutti i bambini del<strong>la</strong> città,<br />
decisero <strong>di</strong> aiutare <strong>la</strong> fata A<strong>la</strong>.<br />
Ma come?<br />
I bambini inventarono bellissime poesie,<br />
formule magiche, canti e <strong>di</strong>segni…<br />
ma niente <strong>di</strong> tutto questo era <strong>la</strong><br />
cosa segreta da indovinare.<br />
Nessuno riusciva davvero a capire<br />
cosa poter fare per salvare <strong>la</strong> fata A<strong>la</strong>.<br />
Solo un bambino piccolo, che non sapeva<br />
bene <strong>la</strong> lingua dei suoi compagni,<br />
ma aveva capito bene i pensieri <strong>di</strong><br />
Beatrice ebbe un’idea fantastica: tutti<br />
i bambini avrebbero insegnato agli<br />
adulti come essere felici anche senza<br />
troppi sprechi… i bambini avrebbero<br />
insegnato ai gran<strong>di</strong> che dovevano<br />
<strong>spegnere</strong> le luci se non servivano, che<br />
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dovevano adoperare con moderazione<br />
<strong>la</strong>vatrice e <strong>la</strong>vastoviglie, imparare<br />
a non far entrare il freddo nelle case<br />
con finestre robuste…<br />
I bambini avrebbero insegnato ai<br />
gran<strong>di</strong> come poter essere felici giocando<br />
<strong>la</strong> sera con i loro figli anche<br />
senza accendere <strong>la</strong> tv.<br />
Certo sarebbe stato <strong>di</strong>fficile convincere<br />
gli adulti a risparmiare energia,<br />
ma i bambini potevano insegnarlo<br />
loro giocando.<br />
Beatrice era contenta, felice.<br />
Disse che sì, quel<strong>la</strong> era un’idea fantastica<br />
davvero giusta e che i bambini<br />
dovevano insegnar<strong>la</strong> subito ai gran<strong>di</strong><br />
perchè c’era troppo poco tempo per<br />
<strong>la</strong> fata A<strong>la</strong>…<br />
Così ogni bambino cominciò un nuovo<br />
gioco a casa <strong>la</strong> sera con mamma e<br />
papà.<br />
Tutti insegnarono ai genitori tanti<br />
piccoli espe<strong>di</strong>enti per non sprecare<br />
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22<br />
energia elettrica e questo gioco sembrava<br />
piacere molto anche a nonni e<br />
zii, vicini <strong>di</strong> casa e anche a chi non<br />
aveva bambini da accu<strong>di</strong>re <strong>la</strong> sera.<br />
Ma mentre tutto questo accadeva e<br />
mamme e papà ascoltavano curiosi<br />
e attenti cosa i loro bambini <strong>di</strong>cevano<br />
<strong>di</strong> fare, successe una cosa triste,<br />
molto triste nel<strong>la</strong> casa <strong>di</strong> Francesca e<br />
Alessio.<br />
Beatrice un mattino non si svegliò<br />
più dal sonno.<br />
Rimaneva ferma ed era <strong>di</strong>ventata tutta<br />
fredda, anche se nel<strong>la</strong> sua cuccia<br />
c’era molto calore.<br />
Francesca pianse forte, così forte<br />
mentre chiamava <strong>la</strong> sua Beatrice che<br />
<strong>la</strong> mamma sentì il grido e corse a vedere<br />
cosa stava succedendo.<br />
Fu così che <strong>la</strong> mamma <strong>di</strong> Francesca<br />
scoprì che Beatrice era morta.<br />
Erano tutti molto tristi. Anche i tanti<br />
papà e mamme dei bambini amici <strong>di</strong>
Francesca e Alessio, quando avevano<br />
saputo <strong>la</strong> storia <strong>di</strong> Beatrice, si erano<br />
commossi e avevano pianto.<br />
C’era tristezza, così tanta tristezza<br />
nei cuori dei bambini che si erano <strong>di</strong>menticati<br />
un poco del loro impegno<br />
per salvare <strong>la</strong> fata A<strong>la</strong>.<br />
Quando un giorno successe una cosa<br />
stranissima e bellissima.<br />
Un signore era venuto per aggiustare<br />
<strong>la</strong> caldaia nel luogo dove Beatrice<br />
aveva abitato per tanti mesi.<br />
Mentre faceva le sue riparazioni il signore<br />
del<strong>la</strong> caldaia aveva trovato per<br />
terra un foglio <strong>di</strong> carta un pò sgualcito,<br />
forse appartenuto ad un quaderno<br />
vecchio e ingiallito, <strong>di</strong> quelli che<br />
solo le nonne ormai tengono nascosti<br />
nei cassetti con i loro ricor<strong>di</strong>.<br />
23
24<br />
Sul foglio c’era scritta una lettera con<br />
calligrafia incerta da bimba:<br />
Cari bambini,<br />
Grazie. Grazie a voi io ho potuto ritornare<br />
al mio mondo, al mio cielo, al<strong>la</strong> mia libertà.<br />
Le mie ali sono <strong>di</strong> nuovo pronte per inseguire<br />
i sogni dei tanti bambini del mondo<br />
che chiedono il mio aiuto.<br />
Non potevo <strong>di</strong>rvi che <strong>la</strong> storia <strong>di</strong> A<strong>la</strong> era<br />
<strong>la</strong> mia storia, sarebbe stato troppo facile<br />
convincervi ad aiutarmi.<br />
Voglio sappiate che io non vi <strong>di</strong>menticherò<br />
mai…<br />
Non piangete, continuerò ad ascoltare i vostri<br />
desideri e leggera e veloce vi sarò vicina<br />
quando avrete bisogno <strong>di</strong> me.<br />
Cari non siate tristi, dovete ancora imparare<br />
che <strong>la</strong> morte non è che un sonno che ci<br />
risveglia in un altro luogo, un luogo dove<br />
si può essere sempre vicini e mai più separati…
Anche se non possiamo vederci, possiamo<br />
giocare e ascoltarci con i pensieri,<br />
con i buoni pensieri.<br />
Ecco perchè non dovete smettere <strong>di</strong> insegnare<br />
ai gran<strong>di</strong> come fare a non <strong>di</strong>struggere<br />
il cielo.<br />
Ci vorrà ancora molto tempo perché<br />
tutti imparino, ma verrà un giorno<br />
che tutti i bambini potranno cavalcare<br />
arcobaleni e soffiare nelle nuvole.<br />
Un giorno in cui anche i gran<strong>di</strong> impareranno<br />
dai bambini come essere<br />
felici.<br />
Mi raccomando:<br />
non <strong>di</strong>menticate <strong>di</strong> <strong>spegnere</strong> <strong>la</strong> <strong>luce</strong><br />
<strong>la</strong> vostra Beatrice<br />
25
26<br />
Che cosa è<br />
l’Effetto Serra?<br />
L’atmosfera terrestre è composta<br />
da gas che hanno <strong>la</strong> funzione <strong>di</strong><br />
mantenere costante e tiepida <strong>la</strong><br />
temperatura sul pianeta.<br />
Senza <strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> questi gas<br />
<strong>la</strong> temperatura del<strong>la</strong> Terra sarebbe<br />
molto fredda, arriverebbe a<br />
circa -18° C, dunque tutta <strong>la</strong> crosta<br />
terrestre sarebbe un’immensa<br />
<strong>di</strong>stesa <strong>di</strong> ghiaccio.<br />
I gas che aiutano a mantenere<br />
costante il calore per <strong>la</strong> vita sul<strong>la</strong><br />
terra sono: <strong>la</strong> CO2, il vapore acqueo,<br />
il metano.<br />
Nel secolo scorso però <strong>la</strong> presenza<br />
<strong>di</strong> questi gas protettivi è aumentata<br />
troppo nell’atmosfera,<br />
così <strong>la</strong> temperatura del pianeta<br />
si sta riscaldando eccessivamente.<br />
Il principale gas che è <strong>la</strong><br />
causa del riscaldamento dell’atmosfera<br />
terrestre è <strong>la</strong> CO2.<br />
Questo gas proviene per l’80%<br />
dal<strong>la</strong> combustione del petrolio,<br />
del metano e del carbone, <strong>la</strong> sua<br />
presenza nell’atmosfera è aumentata<br />
del 40% rispetto ai secoli<br />
passati a causa dell’inquinamento<br />
provocato da fabbriche e<br />
industrie dei trasporti.<br />
Un grave problema è che <strong>la</strong> CO2<br />
impiega 100 anni per consumarsi<br />
nell’atmosfera, un tempo<br />
molto lungo.<br />
Quello che sta accadendo in<br />
conseguenza del<strong>la</strong> presenza<br />
eccessiva <strong>di</strong> CO2 in atmosfera<br />
sta preoccupando molto gli<br />
scienziati: si stanno verificando<br />
fenomeni meteorologici estremi<br />
come uragani, inondazioni,<br />
tempeste, perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> siccità<br />
e perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> lunghe piogge, si<br />
stanno sciogliendo i ghiacci al<br />
polo nord e al polo sud e ci sono<br />
gran<strong>di</strong> mutazioni del clima.<br />
Nessuno sa ancora cosa potrà<br />
accadere a livello p<strong>la</strong>netario nel<br />
prossimo futuro, ecco perché<br />
molti Paesi del<strong>la</strong> Terra si stanno<br />
impegnando per ridurre le emissioni<br />
<strong>di</strong> CO2 in atmosfera nel più<br />
breve tempo possibile.
Che cosa è<br />
il buco nell’ozono?<br />
L’ozono è un gas, composto da<br />
tre atomi <strong>di</strong> Ossigeno, presente<br />
intorno all’atmosfera, al cielo,<br />
che protegge <strong>la</strong> Terra dalle pericolose<br />
ra<strong>di</strong>azioni ultraviolette.<br />
Dal<strong>la</strong> presenza dello strato <strong>di</strong><br />
ozono tutto intorno all’atmosfera<br />
<strong>di</strong>pende <strong>la</strong> vita sul<strong>la</strong> Terra.<br />
Negli ultimi decenni questo strato<br />
protettivo dell’atmosfera si è<br />
assottigliato moltissimo, soprattutto<br />
al Polo Sud dove si è verificato<br />
come un grande buco, che<br />
è chiamato appunto “Buco nello<br />
strato <strong>di</strong> ozono”.<br />
La colpa dell’assottigliamento<br />
dello strato <strong>di</strong> ozono è <strong>di</strong> partico<strong>la</strong>ri<br />
gas che inquinano l’atmosfera<br />
e sono chiamati cloroflorocarburi<br />
e idroflorocarburi.<br />
Questi gas sono adoperati dalle<br />
industrie e immessi in atmosfera<br />
in misura tale da aver <strong>di</strong>strutto<br />
molto ozono protettivo.<br />
Se non si ferma <strong>la</strong> crescita <strong>di</strong><br />
questo immenso buco d’ozono<br />
nello strato protettivo intorno<br />
all’atmosfera ci potranno essere<br />
conseguenze molte gravi per<br />
<strong>la</strong> vita sul pianeta: molte piante<br />
non potrebbero sopravvivere, e<br />
senza le piante <strong>la</strong> vita terrestre<br />
finirebbe.<br />
Anche nei mari ci sarebbe meno<br />
cibo per i pesci e molte specie<br />
sarebbero destinate a scomparire.<br />
Gli scienziati <strong>di</strong>cono che<br />
solo alcuni insetti potrebbero<br />
sopravvivere senza <strong>la</strong> protezione<br />
dello strato <strong>di</strong> ozono, in un<br />
mondo però completamente<br />
desertico e privo <strong>di</strong> verde.<br />
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28<br />
Le <strong>di</strong>eci regole d’oro per<br />
1. Illuminazione<br />
Ricorda <strong>di</strong> <strong>spegnere</strong> <strong>la</strong> <strong>luce</strong><br />
quando non è necessario tener<strong>la</strong><br />
accesa e <strong>di</strong> adoperare <strong>la</strong>mpa<strong>di</strong>ne<br />
e <strong>la</strong>mpade a basso consumo<br />
energetico.<br />
2. Frigorifero<br />
Meglio rego<strong>la</strong>re <strong>la</strong> temperatura<br />
del frigorifero superiore ai 3° C,<br />
evitando <strong>di</strong> riempirlo eccessivamente,<br />
<strong>di</strong> inserire cibi ancora<br />
cal<strong>di</strong>, <strong>di</strong> aprirlo inutilmente.<br />
Meglio pulirlo e sbrinarlo rego<strong>la</strong>rmente.<br />
3. Lavatrice<br />
La <strong>la</strong>vatrice deve essere usata<br />
solo con il carico pieno, evitando<br />
<strong>di</strong> effettuare <strong>la</strong>vaggi a temperature<br />
maggiori <strong>di</strong> 60° C.<br />
Occorre pulire il filtro e adoperare<br />
moderate quantità <strong>di</strong> detersivo.<br />
4. Lavastoviglie<br />
Anche <strong>la</strong> <strong>la</strong>vastoviglie è meglio<br />
attivar<strong>la</strong> solo quando è piena,<br />
evitare il programma per l’asciugatura,<br />
rego<strong>la</strong>ndo<strong>la</strong> a temperature<br />
non elevate. Occorre pulire<br />
frequentemente il filtro.<br />
5. Forno elettrico<br />
Meglio utilizzarlo alle temperature<br />
e tempi consigliati per i<br />
<strong>di</strong>versi alimenti, evitando <strong>la</strong> funzione<br />
grill, spegnendolo poco<br />
prima del<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> cottura.<br />
Ricorda che per riscaldare i cibi<br />
il forno a microonde è molto più<br />
economico <strong>di</strong> un forno tra<strong>di</strong>zionale.<br />
6. Televisione, ra<strong>di</strong>o,<br />
lettore cd, computer<br />
E’ bene non tenere in stand-by<br />
le apparecchiature elettroniche<br />
<strong>di</strong> casa. Spegnerle consente un<br />
risparmio energetico e <strong>di</strong> costi<br />
notevole.
isparmiare energia<br />
7. Il riscaldamento<br />
La temperatura del<strong>la</strong> tua casa<br />
andrebbe mantenuta intorno ai<br />
19°/20° C.<br />
È bene sfiatare i termosifoni rego<strong>la</strong>rmente<br />
e non coprirli mai;<br />
chiudere porte e finestre per<br />
evitare gli spifferi d’aria.<br />
Sarebbe bene rego<strong>la</strong>re il riscaldamento<br />
autonomo, abbassando<br />
le temperature del termostato<br />
quando non si è all’interno<br />
dell’abitazione e control<strong>la</strong>re annualmente<br />
<strong>la</strong> caldaia.<br />
8. Gas in cucina<br />
Ricorda <strong>di</strong> utilizzare i coperchi<br />
per <strong>la</strong> cottura, adoperando pentole<br />
adatte alle <strong>di</strong>mensioni dei<br />
fornelli. Quando possibile è meglio<br />
utilizzare <strong>la</strong> pentole a pressione.<br />
9. Occhio<br />
all’acqua calda<br />
Fare <strong>la</strong> doccia permette <strong>di</strong> risparmiare<br />
rispetto al bagno in vasca.<br />
E per <strong>la</strong>varsi mani, viso e denti<br />
è bene non sprecare troppo acqua<br />
corrente calda. Lo scaldabagno<br />
o il boiler andrebbero accesi<br />
solo poco prima <strong>di</strong> usare acqua,<br />
mantenendo così una temperatura<br />
intorno ai 60° C.<br />
E poi….<br />
10. Ricorda ai tuoi genitori<br />
che instal<strong>la</strong>re pannelli<br />
so<strong>la</strong>ri termici per il<br />
riscaldamento dell’acqua<br />
calda e pannelli fotovoltaici<br />
per <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong><br />
energia elettrica, consente<br />
<strong>di</strong> risparmiare energia…<br />
tanta tantissima<br />
energia.<br />
29
30<br />
AEG COOPERATIVA<br />
COOPERAZIONE, SOLIDARIETA’,<br />
RISPETTO DELL’AMBIENTE<br />
AEG Società Cooperativa<br />
ha più <strong>di</strong> cento anni <strong>di</strong> storia.<br />
Nata nel 1901 ad Ivrea come<br />
Società <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> energia<br />
elettrica e forza motrice,<br />
ha dovuto abbandonare l’attività<br />
<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> energia<br />
elettrica negli anni Sessanta,<br />
in seguito alle politiche <strong>di</strong><br />
nazionalizzazione dei servizi<br />
grazie alle quali Enel era <strong>di</strong>ventata<br />
unico ente gestore<br />
del<strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> energia<br />
elettrica in Italia.<br />
Da questo momento AEG si<br />
è de<strong>di</strong>cata al<strong>la</strong> produzione <strong>di</strong><br />
gas d’aria propanata incentivandone<br />
<strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzione e <strong>la</strong><br />
ven<strong>di</strong>ta per uso riscaldamen-<br />
to sino al 1973 con l’ingresso<br />
nel mercato <strong>di</strong> un nuovo<br />
combustibile a basso impatto<br />
ambientale: il metano.<br />
Dagli anni ‘70 AEG ha esteso<br />
<strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzione del metano<br />
dal<strong>la</strong> città <strong>di</strong> Ivrea, e zone <strong>di</strong><br />
prima cintura, sino ai confini<br />
con <strong>la</strong> Valle d’Aosta a nord e<br />
con <strong>la</strong> provincia <strong>di</strong> Vercelli ad<br />
est, per giungere a portare<br />
le reti sino nelle alte Valchiusel<strong>la</strong><br />
e Valle Orco. L’impegno<br />
<strong>di</strong> favorire <strong>la</strong> metanizzazione<br />
anche nelle aree svantaggiate<br />
del territorio ha <strong>la</strong> finalità <strong>di</strong><br />
contribuire al ra<strong>di</strong>camento <strong>di</strong><br />
iniziative e politiche territoriali<br />
tese a ridurre lo spopo<strong>la</strong>-<br />
mento delle val<strong>la</strong>te montane<br />
e ad incrementare occasioni<br />
<strong>di</strong> sviluppo socio-economico.<br />
Nel giugno 2007 AEG ha ripreso<br />
<strong>la</strong> sua tra<strong>di</strong>zionale attività<br />
<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> energia elettrica<br />
con <strong>la</strong> campagna AEG Facciamo<br />
Luce che propone a Soci<br />
e Clienti i contratti <strong>di</strong> fornitura<br />
<strong>di</strong> energia elettrica più convenienti<br />
sul mercato.<br />
E per contribuire concretamente<br />
al<strong>la</strong> riduzione delle<br />
emissione <strong>di</strong> CO 2 in atmosfera<br />
AEG ha scelto <strong>di</strong> privilegiare<br />
<strong>la</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> energia elettrica<br />
approvvigionata preferibilmente<br />
da fonti non inquinanti<br />
(idroelettriche).<br />
Nel 2008 AEG ha venduto 65<br />
milioni <strong>di</strong> metri cubi <strong>di</strong> metano,<br />
9 GWh <strong>di</strong> energia elettrica,<br />
20 GWh <strong>di</strong> energie termiche.<br />
Con oltre 21.000 Soci<br />
e 31.000 Clienti AEG Società<br />
Cooperativa oggi fonda <strong>la</strong><br />
sua missione <strong>di</strong> fornire servizi<br />
energetici <strong>di</strong> qualità ai costi<br />
più vantaggiosi sul mercato,<br />
sui valori del<strong>la</strong> cooperazione,<br />
del<strong>la</strong> solidarietà e del rispetto<br />
dell’ambiente.<br />
Presidente AEG Coop<br />
Ivan Pescarin
AEG Reti Distribuzione è nata<br />
nel 2002 per assumere <strong>la</strong> gestione<br />
delle condotte ed impianti<br />
<strong>di</strong> superficie per <strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />
<strong>di</strong> gas metano.<br />
Oggi AEG Reti gestisce 550 Km<br />
<strong>di</strong> reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione gas metano<br />
e 80 cabine <strong>di</strong> rego<strong>la</strong>zione<br />
del<strong>la</strong> pressione delle quali<br />
7 sono in <strong>di</strong>retta connessione<br />
con <strong>la</strong> rete nazionale SNAM.<br />
In questi anni ha inoltre intrapreso<br />
progetti <strong>di</strong> esecuzione<br />
<strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong><br />
energia termica, e <strong>di</strong> cogenerazione<br />
<strong>di</strong> energia elettrica e<br />
termica, sia calda che fredda.<br />
Ha inoltre sviluppato competenze<br />
per quanto concerne<br />
<strong>la</strong> gestione <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong><br />
cogenerazione e reti <strong>di</strong> tele-<br />
riscaldamento: attualmente<br />
gestisce in Canavese oltre 70<br />
centrali termiche, un impianto<br />
<strong>di</strong> cogenerazione, una centrale<br />
frigorifera ed una rete <strong>di</strong> teleriscaldamento<br />
con un’estensione<br />
totale <strong>di</strong> 8 km.<br />
Dal 2006 AEG Reti ha sviluppato<br />
il proprio impegno nei confronti<br />
delle energie rinnovabili<br />
e risparmio energetico.<br />
Al fine <strong>di</strong> incentivare l’utilizzo<br />
<strong>di</strong> fonti alternative promuove<br />
e realizza progetti per l’instal<strong>la</strong>zione<br />
<strong>di</strong> pannelli so<strong>la</strong>ri e fotovoltaici,<br />
destinati ad e<strong>di</strong>fici<br />
pubblici oltre che a piccole e<br />
me<strong>di</strong>e utenze private, approntando<br />
il progetto preliminare<br />
gratuito e offrendo <strong>la</strong> scelta<br />
<strong>di</strong> partner adeguati per <strong>la</strong> loro<br />
AEG RETI DISTRIBUZIONE<br />
ENERGIE RINNOVABILI<br />
E RISPARMIO ENERGETICO<br />
realizzazione (preferibilmente<br />
cooperative).<br />
Garantisce inoltre assistenza<br />
per l’espletamento <strong>di</strong> tutte le<br />
pratiche burocratiche e amministrative<br />
necessarie per le<br />
agevo<strong>la</strong>zioni <strong>di</strong> legge.<br />
Fornisce inoltre, al territorio,<br />
servizi <strong>di</strong> consulenza gratuita<br />
per: certificazione energetica<br />
e<strong>di</strong>fici, instal<strong>la</strong>zione pannelli<br />
so<strong>la</strong>ri e fotovoltaici, soluzioni<br />
per il risparmio ed efficienza<br />
energetica, servizi per <strong>la</strong> realizzazione<br />
e conduzione centrali<br />
termiche condominiali.<br />
Impegno partico<strong>la</strong>re <strong>di</strong> AEG<br />
Reti è de<strong>di</strong>cato ad iniziative,<br />
che coinvolgono le scuole del<br />
territorio, finalizzate a sensibilizzare<br />
le nuove generazioni<br />
sui temi del risparmio energetico<br />
e dell’utilizzo <strong>di</strong> fonti <strong>di</strong><br />
energie alternative.<br />
In progetto anche <strong>la</strong> creazione<br />
<strong>di</strong> un Parco delle Fonti Rinnovabili<br />
da allestire presso <strong>la</strong><br />
nuova sede <strong>di</strong> Ivrea dove saranno<br />
presenti piccoli impianti<br />
per <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> energia<br />
da fonti non inquinanti.<br />
E’ nostra intenzione utilizzare<br />
questo parco a scopi <strong>di</strong>mostrativi<br />
e <strong>di</strong>dattici per supportare<br />
con esempi pratici le iniziative<br />
<strong>di</strong> cui sopra.<br />
Presidente AEG Reti Distribuzione<br />
Benedetto Italiano<br />
31
Quest’opera è stata realizzata<br />
dall’Ufficio Comunicazione <strong>di</strong> AEG COOP<br />
E’ destinata al<strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione gratuita ed ha finalità <strong>di</strong> Comunicazione Sociale<br />
E’ vietata <strong>la</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />
Testi: Alessandra Luciano<br />
Illustrazioni, progetto grafico, impaginazione: Galliano Gallo<br />
Proprietà letteraria riservata<br />
I <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> traduzione, riproduzione, adattamento totale o parziale<br />
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi<br />
Stampato presso:<br />
Tipo-litografia Grafica Santhiatese<br />
Corso Nuova Italia 15/B<br />
13048 Santhià (VC)<br />
© Copyright 2008<br />
AZIENDA ENERGIA E GAS<br />
Società Cooperativa<br />
Via dei Cappuccini 22/A<br />
10015 Ivrea (To) Italia<br />
tel. 039 0125 48654 - comunicazioni@aegcoop.it