Scarica il numero di MM del 29 febbraio 2012 - La Sestina ...
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Vignetta <strong>di</strong> Sangalli<br />
EDITORIALE<br />
Auto elettriche, nuove caldaie<br />
e bici per respirare meglio<br />
Edoardo Malvenuti<br />
edoardo.malvenuti@gma<strong>il</strong>.com<br />
Buona la prima, ma a M<strong>il</strong>ano l’Area C non basta. Certo si tratta <strong>di</strong> una<br />
svolta storica, ma la grande sfida arriva adesso: servono riforme decisive<br />
per un taglio netto <strong>del</strong>l’inquinamento. Le proteste che hanno accompagnato la<br />
gabella per <strong>il</strong> transito nel centro sono un buon segno: decisioni importanti non<br />
sono mai orfane <strong>di</strong> malumori imme<strong>di</strong>ati. Ora l’amministrazione, incalzata da<br />
questo borbottio, deve dare una sferzata decisiva a beneficio <strong>di</strong> tutti. Mettere<br />
in campo soluzioni a lungo termine per un’aria più pulita in città.<br />
Dopo avere reso <strong>il</strong> centro a pagamento per quasi tutti i veicoli, ora è necessario<br />
r<strong>il</strong>anciare forte sul fronte inquinamento: un taglio<br />
netto alle emissioni da caldaia è improrogab<strong>il</strong>e. Specie<br />
<strong>di</strong> quelle a gasolio, che rimangono la seconda voce<br />
nella lista <strong>del</strong>le emissioni nocive. Senza dubbio qualcosa<br />
è stato fatto: bollini blu r<strong>il</strong>asciati solo alle caldaie<br />
<strong>di</strong> nuova generazione ed incentivi per chi decide <strong>di</strong><br />
sostituire la vecchia macchina con una a condensazione.<br />
Ma non è sufficiente. Specie se si considera<br />
che proprio negli uffici pubblici si conta <strong>il</strong> maggior<br />
<strong>numero</strong> <strong>di</strong> caldaie obsolete - enormemente inquinanti<br />
- che non vengono sostituite a causa dei costi elevati.<br />
In più in molti uffici <strong>del</strong>la pubblica amministrazione<br />
non è nemmeno rispettata la soglia <strong>di</strong> temperatura<br />
<strong>di</strong> 20 gra<strong>di</strong> pensata per contenere una incontrollata<br />
emissione <strong>di</strong> polveri.<br />
L’amministrazione non può più esimersi da un progetto cap<strong>il</strong>lare <strong>di</strong> alleggerimento<br />
dall’inquinamento da caldaia e, allo stesso tempo, scommettere su<br />
un altro settore vitale <strong>di</strong> ogni metropoli ecologica: <strong>il</strong> trasporto elettrico. Se da<br />
un lato <strong>il</strong> capoluogo lombardo è virtuoso per quanto riguarda i mezzi pubblici<br />
senza carburante - che rappresentano circa <strong>il</strong> 70 per cento <strong>del</strong> totale - non<br />
esiste ancora un progetto strutturato <strong>di</strong> car sharing per auto elettriche. Queste<br />
vetture, sebbene possano circolare liberamente nell’area C, sono pochissime.<br />
Solamente tre quelle in dotazione al parco auto <strong>di</strong> Guidami, <strong>il</strong> servizio <strong>di</strong> car<br />
sharing m<strong>il</strong>anese. Per <strong>di</strong> più le colonnine per ricaricarle sono tutt’ora insufficienti,<br />
solo venti in tutta l’area metropolitana.<br />
Ultimo, ma non meno importante, oltre a queste riforme strutturali a noi m<strong>il</strong>anesi<br />
resta un ultimo sogno: fare <strong>del</strong>la nostra città uno spazio a misura <strong>di</strong> bici.<br />
Ma per questo è necessario che tutti i citta<strong>di</strong>ni abbiano la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> muoversi<br />
sulle due ruote con imme<strong>di</strong>atezza: più piste ciclab<strong>il</strong>i e, soprattutto, una<br />
<strong>di</strong>ffusione cap<strong>il</strong>lare <strong>del</strong>le rastrelliere <strong>del</strong> bike sharing. Solo così M<strong>il</strong>ano saprà<br />
accogliere i suoi ospiti Expo da città linda, in sella, coi capelli sciolti al vento,<br />
che solo allora sarà davvero cambiato. Sarà tutta una altra aria, sarà frizzante.<br />
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