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Natura, Cultura, Attualità

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Richiama, dato veramente centrale,<br />

ad una riflessione sul ruolo della Provincia,<br />

vista come matrigna e, allo stato<br />

attuale, come inutile, ma con invece<br />

grosse potenzialità, a patto che non<br />

sia ‘governata’ da Cesena e Forlì.<br />

Mirko Betti, sindaco di Portico e San<br />

Benedetto.<br />

Vede come difficoltà i pochi abitanti ed<br />

i conseguenti pochi soldi a disposizione<br />

per i progetti.<br />

La gestione del bilancio è difficile, e occorre<br />

far ricorso a metodi sempre nuovi<br />

per reperire le risorse necessarie alla vita<br />

della comunità ed ai progetti.<br />

Sostiene che “i piccoli comuni hanno<br />

bisogno di assistenza per poter competere<br />

con gli altri” e ritiene necessario,<br />

per un comune di montagna come<br />

il suo ‘far squadra’ con l’industria della<br />

pianura, cui fornisce risorse importanti<br />

quali l’acqua.<br />

“Lo stato centrale sta ridistribuendo il<br />

debito pubblico sui comuni, il paese non<br />

produce ricchezza per i continui cambiamenti<br />

di governo.<br />

Giorgio Frassineti, sindaco di Predappio,<br />

è un ex insegnante di Geografia,<br />

già responsabile ambiente<br />

dei DS per la provincia di Forlì.<br />

Ritiene che le criticità della globalizzazione<br />

vadano affrontate non ‘tornando<br />

al territorio’ ma ‘partendo dal territorio’.<br />

Anche a suo avviso è indispensabile trovare<br />

elementi comuni, evitando il campanilismo.<br />

Ascoltare il terriroio e da questo<br />

ascolto elaborare proposte.<br />

Il mio schema è “famiglia-territorio-regione”<br />

e da lì affrontare l’oceano.<br />

Rimarca la particolarità del ruolo di<br />

sindaco a Predappio, luogo della Storia<br />

del ‘900.<br />

Predappio è comunque una città importante,<br />

anche dal punto di vista della pro-<br />

EcoRomagna<br />

gettazione e dell’architettura. LA paragona<br />

a Zenobia, una delle città invisibili di<br />

Italo Calvino, e cita: “o le cità annullano<br />

i desideri o i desideri annullano le città”.<br />

Per realizzare i desideri nei nostri<br />

cittadini, occorre lavorare insieme.<br />

Le comunità isolate sono le peggiori.<br />

Graziano Pini introduce elementi di<br />

possibile riflessione: nuove forme di<br />

turismo, nuove forme di produzione,<br />

di gestione del territorio. Ma soprattutto,<br />

chiede Pini: “come coinvolgere<br />

i cittadini?”<br />

Fabio Molari espone il lavoro in atto<br />

per mantenere uno stretto rapporto<br />

fra i cinque comuni della collina<br />

– Borghi, Sogliano, Roncofreddo,<br />

Montiano, Longiano.<br />

Parla di come affronta il rapporto con gli<br />

uffici tecnici, che ritiene punti molto pericolosi<br />

(non lo dice, ma si intuisce che<br />

li vede come centri di possibilentezze,<br />

guai…) e su cui un sindaco deve intervenire<br />

subito per poter contare su persone<br />

competenti e di fiducia.<br />

Indica nel commercio e nell’agricoltura i<br />

settori in maggiore difficoltà, cita la rete<br />

dei comuni virtuosi ed il libro di Michele<br />

Dotti “L’anticasta”.<br />

Riassume così i punti fondamentali<br />

nell’azione di un sindaco: assoluta<br />

onestà e trasparenza; ascolto costante<br />

dei cittadini; gestione dei rifiuti<br />

della<br />

(Forlimpopoli è vista come un esempio);<br />

investimenti sulle energie alternative.<br />

A Montiano lavora alla realizzazione di<br />

una nuova scuola materna, e di un parco,<br />

in collaborazione con l’Ecoistituto di<br />

Cesena.<br />

Sandro Pascucci inizia il suo secondo<br />

intervento con una bella frase “l’inconscio<br />

è sempre alloggiato” che poi<br />

significa semplicemente che l’uomo è<br />

sempre e comunque un animale che ha<br />

una casa e un territorio di riferimento.<br />

Per questo la qualità dell’abitare è molto<br />

importante: “E’ ora di smettere di<br />

costruire in maniera scriteriata”, ma<br />

purtroppo il sindaco si trova davanti ai<br />

diritti acquisiti, a permessi concessi da<br />

amministrazioni precedenti in maniera<br />

appunto scriteriata. Parla di una buona<br />

parte della collina che sarà rovinata da<br />

nuove costruzioni, e di come cerchi di<br />

salvare il salvabile.<br />

Giorgio Frassineti ribadisce la necessità<br />

di mettere al centro la persona<br />

e di procedere sulla strada della<br />

ricostruzione della comunità locale.<br />

“Sentendosi parte di una comunità è più<br />

facile assumersi responsabilità per il futuro”.<br />

Predappio è in lista d’attesa per il<br />

circuito dei comuni virtuosi, e in generale<br />

dentro a tutto ciò che viene progettato<br />

come intervento a difesa dell’ambiente.<br />

Si sofferma su Predappio come luogo<br />

particolare, e ricorda che il paese nuovo<br />

venne progettato da un architetto di soli<br />

28 anni, Forestano Di Fausto.<br />

Mirko Betti indica due punti di eccellenza<br />

della politica della sua amministrazione.<br />

Turistico culturale<br />

(interviene l’assessore al turismo di<br />

Portico, Romualdi, che spiega come<br />

siano tre le pro-loco operanti sul territorio)<br />

e ambientale.<br />

Portico punta all’autosufficienza energetica<br />

per il 2014, ottenuta tramite le<br />

energie alternative, basta sulla strategia<br />

dei piccoli impianti diffusi. E’ in preparazione<br />

un impianto a biomasse.<br />

A sua volta conclude con un “nessuno<br />

può più permettersi di pensare solo al<br />

proprio orticello”.<br />

Paolo Zoffoli chiude gli interventi<br />

dei sindaci, affrontando la questione<br />

dell’economia del futuro, che vede<br />

basata sulla cultura e sull’educazione<br />

dei giovani.<br />

Grazie anche all’importante esperienza<br />

di Casa Artusi, Zoffoli matura ormai la<br />

convinzione che nessun progetto che<br />

non abbia una significativa base culturale<br />

può avere valore.<br />

A partire da queste basi, i progetti da<br />

mettere in atto devono riguardare essenzialmente<br />

il welfare, l’ambiente, la formazione.<br />

Cita Latouche, e chiede che si rifletta<br />

su come sia possibile ispirarsi alla sua<br />

idea di fondo (la ‘decrescita’, ossia una<br />

produzione legata non esclusivamente al<br />

commercio ma in buona parte all’autoconsumo)<br />

nell’elaborare i progetti di cui<br />

ha detto.<br />

Il welfare dovrebbe a suo avviso diventare<br />

il volano per le iniziative economiche.<br />

Altri punti importanti: la costruzione di<br />

un parco fluviale; chiudere la filiera del<br />

rifiuto attraverso il riciclo – formidabile<br />

risorsa, la definisce; lavorare per far crescere<br />

il sentimento di ‘appartenenza’.<br />

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