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L’inchiostro mensile<br />
<strong>Febbraio</strong> <strong>2012</strong> - anno VII n°56<br />
Teatro delle Nevi: Oscar un fidanzato per due figlie<br />
di Paolo Zerbo<br />
Siamo nel 1931, il gangster Angelo<br />
“Snaps” Provolone, sposato con Sofia e<br />
padre di Lisa, capo di una gang, deve giurare<br />
al padre morente di diventare onesto. Abbandonate<br />
le sue lucrose attività, Provolone tenta<br />
di mettersi in società con un gruppo di banchieri.<br />
Ma proprio alla firma del contratto<br />
avviene una serie interminabile di equivoci,<br />
scambi di persone e di valigette, di fidanzate.<br />
Rifacimento del francese Io, due figlie, tre<br />
valigie (1967) con Louis de Funès, tratto da<br />
una pièce (1958) scritta da Claude Magnier,<br />
vede un hollywoodiano e grottesco Sylvester<br />
Stallone accanto a Kirk Douglas( padre) e<br />
una bella ma spenta Ornella Muti. Oscar è<br />
una farsa che vorrebbe essere dinamica,<br />
indiavolata, e che invece resta stranamente<br />
inerte, greve, volontaristica. Il lavoro teatrale<br />
del francese in verità non si spegne dopo gli<br />
anni, seppure ottenebrata dalla volontà del<br />
regista tanto discusso John Landis, padre di<br />
“The Blues Brothers” e del videoclip “Triller”<br />
di Michael Jackson che inscena una farsa dal<br />
Insolite Note<br />
Domenica 8 gennaio alla libreria Mondatori<br />
presso il cinema/teatro<br />
Diana, noi della redazione dell’Inchiostro<br />
abbiamo assistito ad un piccolo gioiello<br />
sonoro e canoro. Il gruppo vocale InsoliteNote<br />
nasce nell’estate del 2011 dalla comune<br />
passione dei suoi componenti per la musica<br />
d’insieme. E’ formato da otto elementi,<br />
quattro voci maschili e quattro femminili,<br />
tutti provenienti da varie esperienze musicali.<br />
Alcuni di loro infatti hanno frequentato<br />
corsi di strumento e canto, lirico e jazz, mentre<br />
altri provengono da lunghe esperienze<br />
maturate in altre realtà corali catanesi.<br />
La formazione è diretta dal M° Stefania<br />
Pistone il repertorio che il gruppo propone<br />
spazia dallo swing al jazz, dal musical alle<br />
colonne sonore di famosi film americani, dai<br />
gospels ai classici natalizi, con una preferenza<br />
per l’esecuzione a cappella. Iniziamo dai<br />
bassi che danno quella coloritura profonda<br />
Gianluca Gullo ha iniziato lo studio del pianoforte<br />
all’età di otto anni con Rita Caruso,<br />
mostrando da subito una grande attitudine<br />
per la musica. Ha proseguito gli studi presso<br />
l’Istituto Musicale “V. Bellini” di Catania<br />
sotto la guida di Nadina Rinaldi, conseguendo<br />
con ottimi risultati il compimento inferiore<br />
di pianoforte e Concetto Platania che ha<br />
sin da giovanissimo coltivato la sua grande<br />
passione per la musica. Dal 2005 al 2010 ha<br />
fatto parte del Coro polifonico Imago Vocis<br />
diretto da Salvatore Resca. Poi passiamo ai<br />
tenori:Fabio Distefano ha studiato solfeggio<br />
e canto con Angela Lo Russo, maturando<br />
varie esperienze, sia come corista che come<br />
solista, con il Coro polifonico S. Luigi di<br />
Catania di cui è cofondatore. E’ stato in<br />
organico alla Camerata Polifonica Siciliana<br />
diretta da Giovanni Ferrauto in diversi<br />
eventi musicali. Ha fatto parte del coro polifonico<br />
Ensemble Enjouè diretto da Stefania<br />
Pistone. Alberto Santonocito ha studiato<br />
tenore piatto e semplice, di certo non all’altezza<br />
della versione d’oltralpe. La regia di<br />
Rodolfo Torrisi al Teatro delle Nevi è sobria<br />
ed esente da rischi e vede il protagonista<br />
A cura della redazione<br />
solfeggio e canto con Alberto Tomarchio. E’<br />
stato tenore aggiunto al coro del Teatro Lirico<br />
di Lecce e, per alcuni anni, ha fatto parte<br />
della Camerata Polifonica Siciliana diretta<br />
da Giovanni Ferrauto. I contralti: Gabriella<br />
Lombardo, figlia d’arte, il padre Francesco<br />
era infatti primo clarinetto al Teatro Bellini<br />
di Catania e docente presso l’Istituto musicale<br />
Bellini di Catania, si è accostata alla<br />
musica sin da piccola, studiando per alcuni<br />
anni pianoforte e flauto traverso. Betti Scinardo<br />
ha coltivato la sua passione per la<br />
musica sin da ragazzina, studiando canto<br />
jazz con Rosalba Bentivoglio e cantando da<br />
solista in diverse occasioni. Infine i soprani:<br />
Lucia Iasio si avvicina alla polifonia all’età<br />
di tredici anni cantando nel coro “Guido<br />
D’Arezzo” della città di Arezzo. In seguito,<br />
continua l’iter canoro nel coro dell’Università<br />
di Firenze fino al termine degli studi. Si<br />
trasferisce in Sicilia, dove entra a far parte<br />
del coro Imago Vocis e, successivamente<br />
dell’Ensemble Enjouè. Sotto la guida di Stefania<br />
Pistone ha conseguito il compimento<br />
inferiore di Canto lirico presso l’Istituto<br />
Musicale V. Bellini di Catania. E la M°Stefania<br />
Pistone, laureata in Musicologia e Beni<br />
Musicali, diplomata in Canto Lirico e in<br />
Didattica della Musica, concertista e docente<br />
di propedeutica musicale, ha inciso diversi<br />
Cd e pubblicato vari saggi critici e testi<br />
didattici. Dopo aver diretto per diversi anni<br />
il coro di voci bianche dell’Istituto Musicale<br />
di Modica e il Coro polifonico Ensemble<br />
Enjouè, ha fondato, nell’estate del 2011, il<br />
gruppo vocale InsoliteNote. Ci è sembrato<br />
opportuno delineare gli aspetti del curriculum<br />
dei componenti che si trovano non solo<br />
nella condizione di un ottima preparazione<br />
e affiatamento come gruppo ma anche nella<br />
grande possibilità di contaminazioni con la<br />
musica leggera e il 10 febbraio li potremo<br />
sentire al Mastro Birraio,ad Acireale.<br />
Maurizio Panasiti (Provolone) troppo impegnato<br />
a sostenere la parte del boss facente<br />
funzioni. Altro discorso per i due scagnozzi<br />
(Davide Bonanno e Antonio Cianciotta)<br />
impertinenti nella loro voglia di ricerca del<br />
tormentone, che comunque ai nostri tempi<br />
rimane uno dei capisaldi della comicità. Alessio<br />
Boschi, contabile di Provolone, nonché<br />
ladro e losco altissimo figuro, rimane attaccato<br />
alla propria parte senza troppo infierire sul<br />
contesto della commedia. Angela Barbagallo<br />
ed Elisa Toscano, nei panni rispettivamente<br />
della figlia e moglie di Provolone sono presenti<br />
e danno alla commedia una piega quasi<br />
ridicola, senza però forzare il copione. Una<br />
verve spiccata e una vivacità inverosimile<br />
sono impersonate dalla simpatia dei fratelli<br />
Finucci, sarti siciliani (Giampaolo Indelicato<br />
e Roberto Moschetto), scambiati per feroci<br />
assassini che riscuotono grande simpatia nel<br />
pubblico presente. Daisy Cosentino, Chiara<br />
Valentino, Ernesto Mangano, Erika Isabella e<br />
Giuseppe Sanfilippo completano il cast e<br />
riempiono la scena in maniera essenziale ed<br />
intelligente. Lo spettacolo a mio parere<br />
manca di Oscar nella parte finale ma nell’insieme<br />
risulta essere nel complesso simpatico,<br />
appena veloce, ma non entusiasmante, diciamo<br />
pure “familiare”.