Natura, Cultura, Attualità
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4<br />
Racconto<br />
Antonella Guidi Marea Nera<br />
Nell’azienda petrolifera per la quale lavorava<br />
stavano succedendo strane cose.<br />
La G.S.Bank, la banca che possedeva il<br />
43.7% delle azioni della compagnia, le<br />
aveva vendute tutte in sol colpo. Questo<br />
puzzava di sporco, non c’erano ragioni<br />
plausibili. Nel primo trimestre dell’anno<br />
si era registrato un guadagno di oltre 6<br />
milioni di dollari e tutte le previsioni di<br />
mercato, che la banca attuava con softwares<br />
sofisticatissimi, non davano variazioni<br />
significative.<br />
Perché allora vendere?<br />
Era solo un impiegato, certo, e pure paranoico,<br />
vedeva complotti ovunque.<br />
Sua madre gli ripeteva in continuazione<br />
di farla finita, smetterla con<br />
quelle teorie assurde, di non<br />
stare tutte quelle ore al computer,<br />
di dedicarsi a qualche<br />
sport e fare una vita più<br />
sana, aveva una faccia che<br />
faceva schifo.<br />
Ma ormai la ragione per la<br />
quale la G.S.Bank avesse<br />
venduto le azioni era diventato<br />
un chiodo fisso.<br />
Era una delle banche più<br />
importanti e prestigiose al<br />
mondo, una banca che aveva<br />
molto potere e denaro, a<br />
tal punto che circolava voce<br />
che avrebbe potuto armare<br />
e combattere una guerra per molti anni,<br />
forse erano esagerazioni.<br />
La G.S.Bank era anche consulente di<br />
svariati governi che avevano cominciato<br />
il processo di privatizzazione delle loro<br />
aziende statali, e guarda caso si piazzava<br />
spesso tra le prime acquirenti, inoltre la<br />
propria presenza sul mercato delle materie<br />
prime era forte e ben piantata.<br />
Sì, forse era un paranoico, ma c’era un<br />
filo invisibile che legava i protagonisti<br />
di questo disegno che stava prendendo<br />
forma nella sua mente. L’azienda per la<br />
EcoRomagna<br />
quale lavorava era stata assorbita, tempo<br />
addietro, dalla compagnia petrolifera<br />
dell’impero Cockfeccer, e David Cockfeccer<br />
sapevano tutti chi fosse. Un banchiere<br />
che aveva avuto ruoli di rilievo<br />
nelle più grandi aziende del mondo, era<br />
stato presidente del Council on Foreign<br />
Relations, un’associazione di uomini<br />
d’affari e politici che studiavano i problemi<br />
globali, giocando un ruolo chiave<br />
nella definizione della politica estera<br />
USA. Era un membro fondatore della<br />
Commissione Trilaterale, un’organizzazione<br />
nata in seguito al declino subìto<br />
dal Council per la sua politica sulla guerra<br />
del Vietnam e formata da influenti<br />
personaggi dell’Europa, del Giappone<br />
e del nord America, con l’obiettivo di<br />
promuovere una stretta cooperazione<br />
tra queste tre aeree.<br />
Inoltre era membro fondatore del gruppo<br />
Birderberg, una delle associazioni più<br />
controverse, i cui accaniti promotori furono,<br />
era il 1952, il principe Bernardo de<br />
Tippe, olandese, ex ufficiale delle SS e<br />
Joseph Rezinger, faccendiere polacco al<br />
centro di una fittissima trama di rapporti<br />
finanziari internazionali. Organizzazione<br />
dall’ideologia mondialista, accusata<br />
della