rivista HAX #4 - Il mondo di Paolettopn
rivista HAX #4 - Il mondo di Paolettopn
rivista HAX #4 - Il mondo di Paolettopn
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Avendo adesso a <strong>di</strong>sposizione dello spazio non allocato,<br />
potremo proseguire con la creazione delle partizioni<br />
(selezionando lo spazio “non allocato” e cliccando<br />
su new, poi bisogna scegliere le <strong>di</strong>mensioni<br />
ed il file system con criteri che variano a seconda<br />
delle esigenze e dell'uso che si prevede per il SO).<br />
Durante la creazione della nuova partizione<br />
Per installare un sistema Linux è obbligatorio avere<br />
due partizioni, cioè, una <strong>di</strong> root(/) ed una <strong>di</strong> swap(<strong>di</strong><br />
norma è delle stesse <strong>di</strong>mensioni della ram installata<br />
sulla macchina). Nella prima verrà installato il sistema<br />
operativo che sfrutterà la swap per scrivere momentaneamente,<br />
dei dati che altrimenti risiederebbero<br />
nella ram con conseguente congestione <strong>di</strong><br />
quest'ultima.<br />
Anche se per installare Linux sono necessarie solo<br />
queste due partizioni, è consigliabile averne anche<br />
una terza, cioè quella <strong>di</strong> home (/home), questo perché<br />
ci consente <strong>di</strong> effettuare la reinstallazione del<br />
sistema operativo o l'installazione <strong>di</strong> un'altra <strong>di</strong>stro<br />
senza perdere i dati dell'utente che ovviamente risiederanno<br />
nella partizione <strong>di</strong> home. Per la partizione <strong>di</strong><br />
swap, il file system da utilizzare è uno, ed è quello<br />
nativo <strong>di</strong> Linux cioè il Linux-Swap, mentre per le altre<br />
partizioni si può scegliere fra tanti file system. Nella<br />
storia del “Pinguino” il più utilizzato è stato l'ext2, che<br />
in passato presentava molti vantaggi rispetto a tutti<br />
gli altri, adesso invece, anche se in realtà è ancora<br />
utilizzato, è stato soppiantato dal suo successore<br />
l'ext3, che, essendo un file system <strong>di</strong> tipo journal, è<br />
andato a colmare l'unica pecca presente in ext2, cioè<br />
quella <strong>di</strong> non riuscire a correggere velocemente<br />
eventuali errori presenti nella propria struttura <strong>di</strong> memorizzazione.<br />
Ext3, invece, riesce ad accorgersi <strong>di</strong><br />
un eventuale “<strong>di</strong>sallineamento dei dati” spesso dovuto<br />
all'interruzione brusca dell'alimentazione durante<br />
una scrittura su <strong>di</strong>sco, riuscendo a recuperare i dati<br />
che altrimenti sarebbero stati persi. Per far ciò si ricorre<br />
al meccanismo del <strong>di</strong>ario (journal), cioè, si<br />
mantiene un <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> tutte le operazioni fatte, perdendo<br />
qualcosa a livello <strong>di</strong> velocità <strong>di</strong> accesso ai dati<br />
ma, andando a guardare nelle ultime “pagine del<br />
<strong>di</strong>ario”, si riesce a capire in quale punto sia avvenuto<br />
il <strong>di</strong>sallineamento e, quin<strong>di</strong>, a ripristinare velocemente<br />
l'errore.<br />
L'ext però, non è l'unico tipo <strong>di</strong> file system utilizzabi-<br />
34<br />
le da Linux, infatti, ci sono anche altri file system vali<strong>di</strong>ssimi<br />
come, ad esempio, Reiserfs anch'esso <strong>di</strong> tipo<br />
journal e molto efficiente con file <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni ridotte.<br />
Una volta create le partizioni e scelti i file system<br />
da utilizzare, non resta che installare la <strong>di</strong>stribuzione<br />
seguendo una delle tante guide presenti in rete per<br />
ogni <strong>di</strong>stro, ecco alcuni link:<br />
http://wiki.ubuntu-it.org/Installazione/Grafica<br />
http://www.debian.org/releases/stable/installmanual<br />
http://en.opensuse.org/Installation<br />
http://www.gentoo.org/doc/it/handbook/2007.0/<br />
index.xml<br />
http://docs.fedoraproject.org/install-guide/f7/en_US/<br />
http://www.mandrakeitalia.org/modules/wfsection/<br />
article.php?articleid=224<br />
http://www.to.infn.it/groups/group4/mirror/linux/<br />
AppuntiLinux/AL-1.2.8.html<br />
Una volta terminata l'installazione del sistema operativo,<br />
verrà installato anche un bootloader, il quale si<br />
occuperà dell'avvio. Nella maggior parte delle <strong>di</strong>stribuzioni<br />
il bootloader è Grub, che si trova in /boot/<br />
grub/. In realtà, una volta installato, Grub sarà <strong>di</strong>viso<br />
in due parti, quella che in genere risiede nella partizione<br />
<strong>di</strong> root (in /boot/grub/), che interviene nella seconda<br />
fase del processo <strong>di</strong> avvio e quella che risiede<br />
nell'MBR(Master Boot Record). L'MBR è un blocco <strong>di</strong><br />
512 Bytes, che in genere si trova nelle coor<strong>di</strong>nate<br />
0,0,1 del <strong>di</strong>sco (Cilindro 0, testina 0, settore 1). <strong>Il</strong><br />
master boot record contiene oltre alle routine <strong>di</strong> avvio<br />
(MBP-Master Boot Program <strong>di</strong> 446 bytes) anche la<br />
tabella delle partizioni che, essendo <strong>di</strong> soli 66 byte,<br />
consente <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cizzare al massimo quattro partizioni<br />
primarie (una partizione estesa è anche una partizione<br />
primaria e <strong>di</strong> norma, gli HD sono sud<strong>di</strong>visi in 3<br />
partizioni primarie ed una estesa).<br />
Quando il lavoro dell'MBP è terminato, il controllo<br />
dell'avvio passa alla prima fase del Grub(stage1), il<br />
MBR<br />
cui scopo è quello <strong>di</strong> caricare la fase due(stage2)<br />
che contiene il nucleo vero e proprio del bootloader.<br />
Grub è facilmente configurabile perché, per essere<br />
installato, mette a <strong>di</strong>sposizione un comando (grubinstall);questo<br />
comando va a cercare tutte le partizioni<br />
contenenti un kernel avviabile e crea una lista <strong>di</strong><br />
>