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Osservatorio letterario ANNO 14. – NN. 75/76 LU.-AGO./SETT.-OTT ...

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pericoli. Anche se non sarà forse strumento principale<br />

dell'acquisizione delle informazioni, ed anche se la<br />

tecnologia dei computer lo emarginerà da qualche<br />

settore, è pur sempre vero che si è in grado di<br />

realizzare delle edizioni altamente qualitative, artistiche<br />

ed estetiche, che prima della nascita dei computer non<br />

fu possibile, anzi nemmeno immaginabile. Le idee<br />

personali possono conquistare sempre maggiore area,<br />

ed anche le possibilità della realizzazione sono illimitate.<br />

Ed ora siamo arrivati a noi: appunto, grazie al<br />

computer, al mio primo computer (IBM) poteva nascere<br />

il nostro periodico <strong>–</strong> il quale dopo gli ultimi due fascicoli<br />

di straordinaria estensione sta ritornando alle<br />

dimensioni solite <strong>–</strong> e tutte le iniziali proposte editoriali.<br />

Siamo giunti ormai alla vigilia del suo 15° anniversario<br />

ed ho invitato tutti gli Autori <strong>–</strong> storici e recenti <strong>–</strong> per<br />

partecipare all’edizione speciale del nostro<br />

«<strong>Osservatorio</strong> Letterario» e dell’Antologia ad esso<br />

collegata. Mentre scrivo le presenti righe, non so se<br />

saranno poche o molte persone aderenti, dato che <strong>–</strong><br />

come sempre <strong>–</strong> i materiali arrivano nell’ultimo<br />

momento, poco prima della scadenza dell’adesione.<br />

Indipendentemente dal numero degli aderenti,<br />

l’Antologia del giubileo, in ogni modo, sarà realizzata e<br />

messa in commercio, come la nuova edizione del<br />

volume della piccola raccolta di fiabe e leggende<br />

popolari magiare, intitolato Da padre a figlio (Edizione<br />

O.L.F.A. 2010, Ferrara, pp. 124 € 12,00), il quale è<br />

acquistabile o ordinabile sia sul sito de LaFeltrinelli.it o<br />

in qualsiasi negozio della Feltrinelli che sul sito<br />

dell’ilmiolibro.it, deastore.com e così via...<br />

Ora Vi saluto augurandoVi una buona lettura e buone<br />

ferie estive. A presto!<br />

(- Mttb -)<br />

POESIE & RACCONTI<br />

Chiara Luciani — Casteldelpiano (GR)<br />

N<strong>OTT</strong>URNO<br />

Tramonto<br />

che accenni la sera,<br />

feroce mutare<br />

dei toni<br />

vibranti<br />

dal cremisi all'indaco.<br />

In lieve ritardo<br />

il rintocco<br />

scandito<br />

per undici volte.<br />

La musica<br />

muove la penna<br />

in armonia<br />

col mondo.<br />

Oh cielo notturno,<br />

mia musa,<br />

per te<br />

io scrivo stasera<br />

Poesie_______<br />

Federico Lorenzo Ramaioli — Milano<br />

RIME DELLE STAGIONI<br />

L’INIZIO DI STAGIONE<br />

A Veronica di Mazara<br />

OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove <strong>A<strong>NN</strong>O</strong> XIV <strong>–</strong> <strong>NN</strong>. <strong>75</strong>/<strong>76</strong> <strong>LU</strong>. <strong>–</strong> <strong>AGO</strong>./<strong>SETT</strong>. <strong>–</strong> <strong>OTT</strong>. 2010 3<br />

I<br />

Incipit<br />

Amor cortese, Amor sempre servito,<br />

Amor diletto, Amor vero e gentile,<br />

Or presta orecchio a questo servo umìle<br />

Che sempre, in ogni sorte, ha te seguito.<br />

Canto del tempo in cui con chiaro invito<br />

Mi dimostrasti il tuo perpetuo Aprile.<br />

Donami dolce grazia e vago stile<br />

E assisti il detto mio, se è male ordito.<br />

E tu, futura età che il mondo aspetta<br />

Per me non preparar fama né onore,<br />

Ché lungi son da l’onorata vetta.<br />

Ma accordane a colei che questo core<br />

Quel giorno mi rapì, colei che eletta<br />

Ha al sommo grado di beltade Amore.<br />

II<br />

Ubi nomen capitalis legitur <strong>–</strong> sonetto primo<br />

Vel di leggiadro amor mi coprì il core<br />

E da che entrò quel mai fallito strale<br />

Resto a mirar la mia speranza frale<br />

O forse sol piangendo il mio dolore.<br />

Nell’anima e nel cor cotanto ardore<br />

Ispesse volte già mi fè si male<br />

Che rimedio non ho che a ciò mi vale<br />

Anzi che Morte al fin mi tronchi l’ore.<br />

Forse che ai patimenti ingiusti e rei,<br />

Ordine e ormai misura d’ogni istante,<br />

Darà quïete Amor per fede a lei;<br />

E mi farà da trovatore errante,<br />

Rendendo il ben di tutti i giorni miei,<br />

Alfine in lieto core e in lieto amante.<br />

III<br />

“Fuggi, fuggi tenebra”, parole sull’aria Fuggi, fuggi,<br />

fuggi e sulla musica di Giuseppino del Biado<br />

Fuggi, fuggi tenebra a me lontano,<br />

Ombra dubbiosa discesa invano,<br />

Fuggi da me senza far ritorno<br />

E lascia i raggi portare il giorno.<br />

Squarcia il velo

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