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Campione - PHOTON

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quella merce in un parco solare italiano,<br />

Regehly ha poi ripetuto le misurazioni, riscontrando<br />

fessurazioni nel 20 per cento<br />

del lotto di spedizione.<br />

Per fortuna, deterioramenti di simili<br />

entità sono fuori dal comune e, comunque,<br />

i difetti di produzione e i danneggiamenti<br />

da trasporto non sempre compromettono<br />

la resa dell’installato. Se anche<br />

piccole porzioni di cella in un modulo<br />

non generassero più corrente, non per<br />

questo la potenza complessiva necessariamente<br />

risulterebbe inferiore. I produt-<br />

Elettroluminescenza delle celle<br />

Rivelazione dell’elettroluminescenza di un modulo a<br />

base di silicio policristallino.<br />

Normalmente le celle convertono in elettricità<br />

la radiazione solare incidente, ma il processo<br />

fotovoltaico può anche funzionare all’inverso:<br />

così, quando viene loro applicata una tensione,<br />

la superfi cie delle celle libera fotoni, ovvero inizia<br />

a emettere luce (si veda il grafi co). Questo irraggiamento<br />

delle unità cristalline, verifi candosi nel<br />

campo del vicino infrarosso (IR), risulta tuttavia<br />

invisibile a occhio nudo, perciò per valutarlo si<br />

debbono impiegare particolari fotocamere elettroluminescenti<br />

(EL). Mentre fi no a pochi anni<br />

fa per catturare i fotoni erano necessari tempi<br />

di esposizione piuttosto lunghi, oggi si possono<br />

creare immagini ad alta risoluzione di una cella o<br />

di un modulo nel giro di pochi secondi. Venduti a<br />

un prezzo tra i 10.000 e i 35.000 euro, dispositivi<br />

di questo genere sono accessibili alla maggior<br />

parte delle aziende. È perfi no possibile trasfor­<br />

photon-pictures.com<br />

tori sostengono di solito di aver messo<br />

in conto un certo numero di porzioni<br />

inattive delle celle, mentre il cliente, in<br />

fi n dei conti, paga, per avere un modulo<br />

di una determinata potenza, calcolabile<br />

solo alla fi ne della manifattura.<br />

I difetti suscettibili di diventare critici<br />

solitamente già emergono durante il processo<br />

industriale, se il produttore è dotato<br />

di un controllo qualità effi ciente, e la<br />

merce scadente viene così scartata. Non<br />

tutti i fabbricanti hanno però un monitoraggio<br />

di questo tipo. Inoltre non vengo-<br />

Misurazione dell'elettroluminescenza di una cella<br />

Generatore<br />

di corrente<br />

Portatore di carica<br />

Dalla superficie<br />

attiva della cella<br />

vengono emessi<br />

fotoni<br />

mare in rilevatori alcune delle comuni refl ex in<br />

commercio, come il modello «EOS 400D» di Canon,<br />

rimuovendo il fi ltro infrarosso posto di fronte<br />

al sensore e scegliendo un obiettivo non schermato<br />

a quelle frequenze. Bisogna poi mettere in<br />

conto tempi di esposizione lunghi e ottimizzare il<br />

contrasto delle immagini.<br />

Oggigiorno, sempre più fabbricanti di moduli e<br />

di celle integrano direttamente nelle proprie linee<br />

di produzione sistemi di misurazione professionali.<br />

In particolare, accade sempre più spesso che<br />

vengano effettuati controlli di qualità a valle di<br />

fasi di lavorazione critiche, come la disposizione<br />

delle celle per stringa (si veda il riquadro «Rottura<br />

dei contatti»). Se un determinato difetto supera<br />

una soglia di tolleranza, la cella interessata deve<br />

essere scartata e sostituita, prima che il relativo<br />

modulo venga sottoposto a ulteriori lavorazioni.<br />

no considerati i danni da trasporto. Altri<br />

difetti possono poi insorgere anche solo<br />

dopo l’installazione, in relazione alle<br />

condizioni climatiche del sito.<br />

Nella maggior parte dei casi l’acquirente<br />

può stabilire se un prodotto presenta<br />

un difetto talmente serio da tenerlo<br />

sotto osservazione appunto con una rivelazione<br />

di elettroluminescenza. Nelle<br />

pagine seguenti, <strong>PHOTON</strong> presenta una<br />

rassegna di guasti tipici a livello dei moduli<br />

e tenta di spiegarne le cause.<br />

Stefan Korn<br />

Fotocamera speciale<br />

Contatti lato anteriore<br />

Le particelle con carica negativa (elettroni) che<br />

sollecitano la cella si combinano con lacune con<br />

carica positiva, per cui la superficie attiva della<br />

cella irradia i fotoni e l'unità si illumina.<br />

Microfessurazione<br />

Superficie<br />

inattiva<br />

Gestori e compagnie di assicurazione possono,<br />

per parte loro, utilizzare il controllo dell’elettroluminescenza<br />

per identifi care danni non visibili.<br />

Laboratori specializzati offrono tale controllo a un<br />

prezzo di circa 100 euro per modulo. Le misurazioni<br />

dell’installato a domicilio consentono di ispezionare<br />

i laminati sospetti direttamente sul posto,<br />

senza neppure doverli smontare.<br />

Per le immagini scattate, valgono le seguenti<br />

considerazioni generali: quanti più fotoni vengono<br />

emessi da una determinata porzione di cella, tanto<br />

più questa sta generando energia, ragione per cui<br />

le aree elettricamente più attive risultano chiare,<br />

mentre quelle improduttive appaiono scure. In<br />

questo modo sono persino rilevabili problemi che<br />

non comportano ancora diminuzioni di potenza, ed<br />

è addirittura possibile prevedere la possibile futura<br />

insorgenza di determinate criticità. sk<br />

Dicembre 2012<br />

45<br />

»<br />

Grafica: Ah-Young Betsch / <strong>PHOTON</strong>

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