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viaggio tra i mistral-ironman - Chi siamo

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VIAGGIO TRA I MISTRAL-IRONMAN : DEMENZA SENILE O PAZZIA PURA ?<br />

Anno I – N° 1 – Novembre 2000 Sped. Con cosegna a mano<br />

N° 1 T R I A T H L O N - D U A T H L O N - V A R I E<br />

Mergozzo<br />

Il lungo di Candia<br />

IDRO<br />

Sapori antichi<br />

Fatica moderna<br />

Il nostro Test<br />

Sei sprint, olimpico o<br />

<strong>ironman</strong> ?<br />

Winter triathlon<br />

MISTRAL ONLINE<br />

www.comune.pisa.it/triathlon


Triathlon gare<br />

2-Forte dei Marmi Duathlon<br />

2-Courmayeur Winter Triathlon<br />

3-Forte dei Marmi Triathlon Sprint<br />

3-Cesenatico Triathlon Sprint<br />

4-Marina di Grosseto Triathlon Sprint<br />

4-Rimini S.Marino Triathlon Olimpico<br />

5-San Remo Triathlon Olimpico<br />

6-Forte dei Marmi Triathlon Olimpico<br />

7-Rio Marina Triathlon Olimpico<br />

8-Viareggio Triathlon Olimpico<br />

9-Castiglion del Lago Triathlon Olimpico<br />

9-Villasimius Triathlon Olimpico<br />

10-Pie<strong>tra</strong> Ligure Triathlon Olimpico<br />

12-Andora Triathlon Olimpico<br />

13-Bardolino Triathlon Olimpico<br />

13-Acqui Terme Triathlon Sprint<br />

14-Idro M.D.Hidroman<br />

16-Recco Triathlon Olimpico<br />

16-Lido Ven. Triathlon Olimpico<br />

17-Faenza Triathlon Sprint<br />

17-Mergozzo Ironman<br />

17-Mergozzo Triathlon Olimpico<br />

19-Forte dei Marmi Duathlon<br />

19-Fidenza Triathlon Sprint<br />

20-Candia Triathlon Lungo<br />

22-Latina Camp.to Allievi- Juniores<br />

22-Marina di Pie<strong>tra</strong>santa Triathlon<br />

a squadre<br />

Pag. 1<br />

La Nos<strong>tra</strong> gara<br />

23-Tirrenia Triathlon Sprint<br />

Rubriche<br />

24-il test :sei sprint, olimpico<br />

o <strong>ironman</strong> ?<br />

I nostri Ironman<br />

Francesco Bellinvia<br />

25-Graziano Sodi<br />

26-Saverio Loprete<br />

28-Antonio Vicard<br />

I personaggi<br />

29-Giovanni Pardini<br />

30-Vittorio Carnicelli<br />

31-Mauro Della Croce<br />

I risultati<br />

Alleg. -Risultati anno 2000


Forte dei Marmi 20/02/2000 Duathlon Sprint<br />

È Carnevale e non si sa se per scherzo o sul serio Giovanni e Mauro partono per fare<br />

la gara di Duathlon. La giornata è buona, c’è aria di festa e, come si suol dire, chi ben<br />

inizia è a metà dell’opera.<br />

Courmayeur 12/03/2000 Winter Triathlon<br />

È la prima gara della stagione 2000 per la Triathlon Mis<strong>tra</strong>l Pisa.<br />

L’unico atleta in grado di partecipare ad una gara di Winter<br />

Triathlon è Giovanni Pardini che, con moglie al seguito, parte<br />

per questa prima avventura. Il clima è fantastico, la giornata<br />

splendida, unico neo: il nostro atleta è l’unico amatore presente,<br />

perché si <strong>tra</strong>tta di una gara valida per la coppa del mondo.<br />

Ma il nostro Giovanni “Roccia” non si perde d’animo nemmeno<br />

quando, alla partenza per la prima frazione di corsa, vede<br />

Boia che freddo !! davanti a sé una pettata quasi invalicabile e si ritrova solo in<br />

un batter d’occhio. Gli altri spariscono su per i tornanti. È durissima anche la frazione<br />

di MTB e Giovanni arriva nella zona cambio per prepararsi ad affrontare l’ultima frazione,<br />

quella di sci di fondo. Ma è completamente congelato<br />

e intontito dalla fatica, e una ragazza dello staff che lo vede<br />

l’aiuta ad infilare le mani<br />

tremanti nei bastoncini. Qui<br />

viene fuori il meglio di lui,<br />

grazie anche alla spettacolare<br />

cornice di pubblico, ed<br />

il nostro atleta conclude<br />

con onore la gara.<br />

“Avete mica visto il mare ??”<br />

Pag. 2<br />

Lo stile non è brodo di giuggiole !!


Forte dei Marmi 16/04/2000 Triathlon Sprint<br />

Alle ore 12 sul pontile di Forte dei Marmi c'era una leggera brezza di maes<strong>tra</strong>le e un pallido sole. La<br />

temperatura esterna era di 16 °C e quella dell'acqua di 15 °C con leggero moto ondoso, così veniva<br />

deciso che la prova di nuoto si poteva effettuare,<br />

ma con partenza da metà pontile e<br />

relativo tuffo in mare.<br />

Pertanto i 250 atleti, compresi i 10 della<br />

Triathlon Mis<strong>tra</strong>l Pisa, si dirigevano infreddoliti<br />

al punto di partenza. Il tuffo e la<br />

bassa temperatura dell'acqua hanno tolto il<br />

respiro a molti atleti, una decina dei quali<br />

si sono ritirati.<br />

La frazione di<br />

bici si è svolta<br />

regolarmente e<br />

Antonio, Luca, Luciano, Toto e Giovanni prima del tuffo con poche cadute,<br />

la media è<br />

stata di 38 km/h. Niente di particolare da segnalare per la frazione di corsa<br />

che si è conclusa con arrivo sulla spiaggia.<br />

C'era una buona cornice di pubblico e numerose fans per l'atleta n° 156,<br />

Burellini Luciano, tali da far incuriosire persino la madre, che, sentendo<br />

gridare il nome del figlio da più parti, non credeva alle sue orecchie.<br />

Gli atleti della Triathlon Mis<strong>tra</strong>l Pisa sono rimasti tutti soddisfatti della<br />

propria prestazione.<br />

A fine gara con “bottiglia”<br />

Cesenatico 24/04/2000 Triathlon Sprint<br />

Sono sempre vivo !!<br />

Dopo la Gara si è svolto il pasta-party e la giornata si è<br />

conclusa con un acquazzone che ha sciolto l'allegra combriccola<br />

mandando ognuno a casa sua.<br />

È il giorno di Pasquetta ed il prode Gianluca Salvatorini onora la Mis<strong>tra</strong>l Pisa con una<br />

buonissima prestazione in Adriatico alla manifestazione organizzata dalla Gazzetta dello<br />

Sport. Acqua bassa e fredda, circuito ripetitivo di ciclismo e frazione podistica sul bel<br />

lungomare di Cesenatico. Svaniti i ricordi del tuffo dal pontile di Forte dei Marmi, il neotriathleta<br />

stacca un grande riscontro cronometrico, con un sesto tempo parziale in bici.<br />

La domanda sorge spontanea : non e’ che ha saltato un giro come Vittorio nel 1999 ?<br />

( ops, questa cosa era rimasta segreta …. )<br />

Pag. 3<br />

Gianluca in zona cambio


Marina di Grosseto 30/04/2000 Triathlon Sprint<br />

È la prima Domenica dopo il lungo week-end pasquale ed è solo Giovanni a partecipare alla gara di<br />

Triathlon Sprint di Grosseto. La competizione è ben organizzata, il clima è ottimo, ci sono circa 200<br />

partecipanti, l’acqua è sempre un po’ freddina e quindi la muta è obbligatoria.<br />

Il via viene dato alle ore 12 e la gara si conclude dopo circa 1h e 30’ con l’arrivo dell’ultimo concorrente<br />

e il classico pasta-party in pineta.<br />

Rimini-San Marino 07/05/2000 Triathlon Olimpico<br />

San Marino, Esordio TITANICO<br />

Quando una stagione inizia non si sa mai cosa aspettarsi: ci <strong>siamo</strong> allenati per<br />

lunghi mesi e poi finalmente <strong>siamo</strong> in pista. Il "tanto per finirla" è d'obbligo...<br />

E cosi il 10 di maggio i nostri eroi partono per la terra di Romagna, dove li<br />

aspetta il loro primo triathlon "in terra s<strong>tra</strong>niera”, tanta <strong>tra</strong>nquillità e la voglia<br />

di affrontare il nuoto nell’Adriatico, la corsa <strong>tra</strong> i castelli di San Marino ( ma<br />

dov'erano? )... ma soprattutto, lui... il monte TITANO in bici.<br />

Per l'occasione anche la Renault Clio di Enrico era sta dotata di rapporto 39/26 e Toto aveva montato<br />

degli speciali accorgimenti che avrebbero bloccato le ruote della bici nel caso in cui avesse iniziato a<br />

tornare indietro sulla salita.<br />

La sera prima gli atleti della Mis<strong>tra</strong>l Pisa, nell'occasione orfani della maggior parte del gruppo impegnato<br />

in quel di San Remo, erano stati "governati" alla meno peggio nell'albergo con quattro stelle<br />

(che devono essere quelle che si vedono quando si arriva a pagare il conto) e poi erano stati invitati<br />

ad un fantozziano "party di benvenuto" organizzato in una birreria locale da un tipo barbuto e sinistro..<br />

atleti presenti n.3: Toto, Enrico e un tipo di non so quale località abruzzese che ricordava molto<br />

da vicino Massimo Troisi.<br />

Quello con la barba ci chiede se <strong>siamo</strong> triathleti quando ci vede arrivare: diavolo! non si vede? e così<br />

la serata è <strong>tra</strong>scorsa <strong>tra</strong> i tentativi di corruzione, peraltro ben riusciti, a suon di pinte di birra, nemmeno<br />

di cattiva qualità, fra i racconti di Carpanese (nel frattempo i partecipanti erano aumentati… dove<br />

c’è da scroccare noi si arriva sempre primi ) e le gaffe di finti triathleti vissuti , compresa quella relativa<br />

al tipo con la barba che poi si scopriva essere non una specie di cameriere improvvisato ma un<br />

tal Ugo Fabbri, pluriallorato triathleta e più volte <strong>ironman</strong>, comparso diverse volte sugli articoli di<br />

Triathlete.,<br />

Ma la gara era vicina e giustamente la mattina alle 7.00 nell'aprire la fines<strong>tra</strong> Toto si accorgeva che<br />

dopo un mese di estate anticipata quello era il primo giorno di pioggia nonché di temperatura nuovamente<br />

bassa.<br />

E l'acqua non ha perdonato: quindici gradi sono pochi, anche per la muta nuova di Enrico... figurarsi<br />

per quella ormai storica di Toto, reduce dal lungo dell'Elba nell’ormai lontano 1997 e dalle innumerevoli<br />

successive altre imprese <strong>tra</strong> le quali i successivi lunghi di Follonica della Val di Non, nonché<br />

dall'Ironman dell'anno precedente.<br />

Il percorso su due giri si dimos<strong>tra</strong> avvincente e così i nostri eroi si presentano insieme in zona cambio,<br />

dalla quale Enrico riemerge per primo, mentre Toto approfitta per una pausa cappuccino, dalla<br />

quale si riprende solo quando il giudice arbitro gli nega il cornetto alla crema.<br />

Ma la gara va avanti e di li a poco, nell'aria piovigginosa, emerge la cupa sagoma del Monte Titano..<br />

ci <strong>siamo</strong>!!!<br />

Dài con quei pedali, spingi, tira!... e poi di nuovo giù per le valli ... è già finita? No, ecco il pezzo<br />

peggio, occhio a non tornare indietro, ma dai che si può fare... cosa invece non si può fare è la corsa,<br />

tre giri massacranti con due salite micidiali, due discese anche peggio e nessun <strong>tra</strong>tto in piano... il sole<br />

come al solito decide di tenerti compagnia quando meno lo desideri, ma il <strong>tra</strong>guardo è ormai arrivato<br />

Toto e Enrico possono salutare con entusiasmo questa bella avventura e speriamo che in futuro<br />

possa vedere una maggiore partecipazione di pisani perché veramente li merita.<br />

Pag. 4


San Remo 07/05/2000 Triathlon Olimpico<br />

La società Triathlon Mis<strong>tra</strong>l Pisa si ritrova alle ore 7 per partire alla volta di San Remo<br />

in una giornata che, dal punto vista meteorologico, non promette niente di buono.<br />

Il gruppo è composto da 9 atleti, 2 compagne di atleti, 1 cane (Clara), 2 fans (che raggiungono<br />

San Remo giusto in tempo per la partenza) e un altro atleta, nell'occasione<br />

tifoso, Michele Silvestri.<br />

La carovana effettua una sosta a metà percorso per mangiare pasta e merendine varie<br />

ed espletare bisogni fisiologici. L'arrivo a San Remo è alle ore 10 la temperatura<br />

esterna è di 23 °C, il cielo è nuvoloso, c'è un forte vento di maes<strong>tra</strong>le e la temperatura<br />

dell'acqua è di 15 °C. La frazione di nuoto, a causa del vento, viene spostata all'interno<br />

dei frangiflutti su un percorso da compiere 2 volte. La frazione di ciclismo è molto<br />

bella ed impegnativa (ultimi 40 km della classica ciclistica Milano-San Remo) condizionata<br />

in alcuni punti da forti raffiche di vento.<br />

La frazione di corsa è su un percorso pianeggiante sul lungo mare di San Remo. La<br />

gara prende il via regolarmente alle ore 12.30 e vede l'atleta Graziano Sodi uscire per<br />

primo, <strong>tra</strong> i componenti della Triathlon Mis<strong>tra</strong>l Pisa, dall'acqua e portare a termine la<br />

frazione di ciclismo nei primi 40. Viene però colpito da dolori all'addome e nella frazione<br />

di corsa è costretto al ritiro.<br />

Il primo atleta della Mis<strong>tra</strong>l a presentarsi al <strong>tra</strong>guardo è Francesco Bellinvia che, con<br />

una splendida escalation nella frazione di ciclismo ed una vera rimonta nella corsa,<br />

conclude la gara nei primi 100. Gli altri atleti hanno concluso tutti la gara con un medio<br />

piazzamento, da rilevare l'ottima rimonta dell'atleta Luciano Burellini che, dopo<br />

essere andato per 2 volte fuori rotta ed essere stato richiamato dal personale in assistenza<br />

con canoa, riesce nella frazione ciclistica e di corsa a recuperare fino a 9 minuti<br />

su alcuni atleti.<br />

Buone anche le prestazioni di Giovanni Pardini e Vittorio Carnicelli che portano alla<br />

Mis<strong>tra</strong>l Triathlon Pisa 2 trofei classificandosi primi nelle rispettive categorie.<br />

Tutti meno Graziano ( per la cronaca in partenza con il primo gruppo )<br />

Pag. 5


Forte dei Marmi 14/05/2000 Triathlon Olimpico<br />

In una splendida giornata di metà Maggio 11 atleti della Triathlon Mis<strong>tra</strong>l Pisa con relativi tifosi si ritrovano<br />

intorno alle ore 10 per andare verso Forte dei Marmi dove si disputerà una gara di Triathlon<br />

distanza olimpica. Compongono il gruppo gli atleti: Vittorio Carnicelli, Enrico Bicchierai, Emanuele<br />

Conti (Bottiglia), Enrico Bulleri, Graziano Sodi, Luciano Burellini, Antonio Vicard, Nicola Pratesi,<br />

Claudio Traino, Giovanni Pardini, Saverio Loprete. Il gruppo dei tifosi è molto nutrito e raggiunge il<br />

luogo con vari mezzi. Al momento dello start ci sono tutti e vale la pena elencarli perché essere triathleti,<br />

come direbbe Vittorio, “ è un’al<strong>tra</strong> cosa, ma tifosi di triathleti è una grande passione”.<br />

Alice, moglie di Vittorio, e atleta in allenamento, per dimos<strong>tra</strong>re ciò raggiunge Forte dei Marmi in bici;<br />

mamma, nonna, e fidanzata di Bottiglia; mamma di Luciano; Rosaria, atleta a riposo; fratello, cognata<br />

e nipote di Graziano; Mara, fidanzata di Enrico Bulleri; Veronica, moglie di Enrico Bicchierai<br />

con la sorella e il cognato; mamma, babbo e fidanzata di Nicola; Michele Silvestri, atleta al lavoro come<br />

preparatore atletico del Castelnuovo Garfagnana, con famiglia; Silvio, tifoso per caso, tanto che lo<br />

mettono di servizio a spostare le <strong>tra</strong>nsenne; ed infine ci sono loro, i veri tifosi: Mario e Paola, Maria<br />

Enrica, Tiziana all’inizio, ma con buone possibilità. Finito il lungo elenco dei partecipanti alla <strong>tra</strong>sferta<br />

veniamo alla gara.<br />

La frazione di nuoto parte nei pressi della Capannina e si dovrà arrivare oltre il pontile del Forte. I 488<br />

partenti abbandonano la zona cambio e si dirigono a piedi verso lo start, facendo delle radiografie alle<br />

giovani fanciulle che stavano prendendo il sole in topless.<br />

La partenza viene data alle ore 12.30 per gli atleti<br />

ITU e alle 13.15 per gli altri, ci sono vento e corrente<br />

contro. Alcuni atleti concludono la prima<br />

frazione dopo circa 1 ora. La frazione di bici si<br />

svolge sul Lungomare ed anche questa è con<strong>tra</strong>ddistinta<br />

da un forte vento che fa raggiungere, nella<br />

direzione a favore, velocità di 50 km/h. La terza<br />

ed ultima frazione, la corsa, si svolge per la prima<br />

parte sul Lungomare, per poi svoltare verso l’interno,<br />

at<strong>tra</strong>versare la pineta della Versiliana e concludere<br />

nel centro di Forte, dove le belle signore<br />

in abito elegante per la passeggiata domenicale<br />

guardano, con occhi increduli, il passaggio degli<br />

atleti mezzi nudi, sudati e sconvolti dalla fatica<br />

(però che soddisfazione per gli atleti!).<br />

Foto ricordo in pineta<br />

( sembriamo quasi una squadra seria … )<br />

Il migliore per la Mis<strong>tra</strong>l è<br />

Enrico Bulleri che conclude<br />

con un ottimo 131. posto, a seguire tutti gli altri che concludono la gara, ad eccezione<br />

di Claudio Traino, ritiratosi nella frazione di bici per caduta, fortunatamente<br />

senza gravi conseguenze.<br />

All’arrivo chiediamo ad Emanuele Conti (Bottiglia) come è andata la gara. Lui<br />

dichiara di non saper perdere, di essere incazzato e di voler andare via immediatamente.<br />

Peccato per Bottiglia, perché la giornata si conclude con uno splendido pastaparty:<br />

atleti e tifosi riuniti in un prato, foto di rito e commenti, l’unico agitato è<br />

Bulleri, vuole la classifica che, per lui, è la 4. frazione del Triathlon. Rimpallato<br />

da una parte all’al<strong>tra</strong> dagli organizzatori esplode in un :<br />

“Ma noi non <strong>siamo</strong> mica qui per divertirci !!!”.<br />

Pag. 6<br />

Enrico in passeggiata


Rio Marina 21/05/2000 Triathlon Olimpico<br />

Alle ore 8 gli atleti della Mis<strong>tra</strong>l si ritrovano alla partenza per l’Elba. La giornata è soleggiata.<br />

Il gruppo è composto dagli atleti Luciano Burellini, Graziano Sodi, Michele Silvestri,<br />

Giovanni Pardini, Vittorio Carnicelli, Enrico Bulleri, Enrico Bicchierai, Antonio Vicard,<br />

Francesco Bellinvia (manca Emanuele Conti, detto Bottiglia, perché ha paura<br />

dello squalo) e dai fans Rosaria, Alice, Mara, Silvia, Federico, Veronica.<br />

La squadra prende il <strong>tra</strong>ghetto veloce per la prima <strong>tra</strong>versata in<br />

bici nella storia della Mis<strong>tra</strong>l Triathlon. Durante il <strong>viaggio</strong> Mara<br />

Lo SQUALO<br />

offre una spettacolare crostata di frutta fatta con le proprie mani<br />

per la gioia di tutti. Lo sbarco è una cosa di altri tempi: bici,<br />

borse, zaini e seguito a piedi fino alla zona cambio. Ma veniamo alla gara. La frazione<br />

di nuoto si svolge di fronte al porto di Rio Marina, la temperatura dell’acqua è 21 °C e<br />

la muta è facoltativa. La frazione di bici si svolge su un <strong>tra</strong>tto di 21,2 km da percorrere<br />

due volte con due salite abbastanza impegnative, ma a suo favore c’è lo splendido panorama,<br />

infine la corsa su un percorso per metà in salita, a picco sul mare. La gara risulta<br />

essere <strong>tra</strong> le più dure che gli atleti della Mis<strong>tra</strong>l abbiano mai affrontato, ma la<br />

cornice è delle migliori.<br />

Fra i primi dieci al via ci sono atleti a livello internazionale,<br />

compresa la nazionale femminile Cubana, con<br />

la quale gli atleti Mis<strong>tra</strong>l fanno un gemellaggio. Alle<br />

12.30, dopo l’urlo di Vittorio “Viva Cuba”, si parte,<br />

riuscendo ad ottenere quello che fino ad oggi non era<br />

mai stato ottenuto, cioè portare sul podio 6 atleti: al<br />

18° posto Graziano Sodi, 20° Enrico Bulleri, 21°<br />

Francesco Bellinvia, 24° Antonio Vicard ed infine<br />

Giovanni Pardini e Vittorio Carnicelli come 1° rispet-<br />

Italia – Cuba<br />

tivamente nelle proprie categorie.<br />

Ma ormai è arrivato il <strong>tra</strong>ghetto, dobbiamo scappare via all’imbarco.<br />

La splendida giornata si conclude con un’ottima cena al<br />

ristorante dello zio del Bicchierai in cima alla Valle Benedetta,<br />

dove il gruppo viene raggiunto dai fans che non avevano potuto<br />

seguirlo all’Elba: Doranna, Leonardo, Fabiana, Maria Enrica,<br />

Lorenza.<br />

Il <strong>tra</strong>ghetto<br />

Pag. 7<br />

Toto sulla mega salita


Viareggio 03/06/2000 Triathlon Olimpico<br />

In una giornata di caldo torrido, al via della gara<br />

olimpica di Viareggio, con 400 atleti partecipanti,<br />

la Mis<strong>tra</strong>l Triathlon Pisa presenta Antonio Vicard,<br />

Enrico Bulleri, Vittorio Carnicelli, Nicola Pratesi,<br />

Claudio Traino. Iscritto ma assente Enrico Bicchierai<br />

per una forte allergia.<br />

Sono le 13.30 quando viene dato il via. Il mare è<br />

calmo e la temperatura dell’acqua è ideale, ma per<br />

Antonio Vicard non sembra la giornata giusta. Il casco<br />

è rimasto a casa, meno male che Vittorio, non si<br />

sa perché, ne aveva due. Ma in acqua è una vera<br />

battaglia con gli altri e con le pulcette di mare. Al<br />

termine della frazione di nuoto cuffia s<strong>tra</strong>ppata,<br />

contusione ad un occhio e uno sfogo sul torace.<br />

Ma pas<strong>siamo</strong> alla frazione di bici sul lungo mare,<br />

dalla Darsena di Viareggio a Forte dei Marmi, percorso<br />

da compiere due volte. Si svolge senza grossi<br />

problemi con dei folti gruppi di atleti che volano in<br />

scia l’un l’altro fino ad arrivare alla corsa. Ed è qui<br />

che il caldo fa le sue prime vittime: partono tutti<br />

baldanzosi, ma, ad ogni passaggio, vediamo gli<br />

atleti calare di andatura e lamentarsi.<br />

Comunque portano tutti a termine la gara.<br />

Toto, Enrico e Nicola prima del via<br />

Ah, dimenticavo, c’era anche qualche tifoso al seguito:<br />

Alice per Vittorio, Mara per Enrico, babbo<br />

Pratesi con un’attrezzatura da fotocinereporter da<br />

far invidia ai migliori professionisti. Luciano, Graziano<br />

e Giovanni, che andranno il giorno dopo a<br />

gareggiare sul Trasimeno, si gustano una volta<br />

tanto una gara da spettatori che è proprio un bel<br />

guardare!<br />

Pag. 8<br />

Nicola al <strong>tra</strong>guardo


Castiglion del Lago - Trasimeno 04/06/2000 Triathon Olimpico<br />

Sono le ore 7.15 quando gli atleti Mis<strong>tra</strong>l si ritrovano per andare a Castiglion del Lago, dove si svolgerà<br />

il primo Triathlon olimpico del Trasimeno. Si <strong>tra</strong>tta di Giovanni Pardini, Mauro Della Croce<br />

Graziano Sodi, Luciano Burellini, e Saverio Loprete da Viterbo che li raggiungerà direttamente là.<br />

Al seguito abbiamo anche Anna, moglie di Giovanni, Doranna, Maria Enrica e Tiziana che, per motivi<br />

di lavoro, seguirà la gara solo via messaggeria telefonica.<br />

Castiglion del Lago è una piccola località situata sul lago Trasimeno. Il luogo dove si svolge la gara è<br />

molto accogliente, la zona cambio è all’ombra. La frazione di nuoto verrà effettuata nel lago e l’acqua<br />

non è delle migliori, il fondo è fangoso e per circa 200 m il livello dell’acqua è all’altezza del ginocchio.<br />

Si parte quando sono le 11.30 davanti<br />

ad un pubblico più che altro di gitanti della domenica,<br />

casualmente po- sizionati, con tanto di<br />

asciugamani e ombrello- ni e accessori vari, nella<br />

zona di partenza e sono lì che guardano un po’<br />

increduli questi duecen- to con la muta nera, gli<br />

occhialini e la cuffia bianca. I commenti sono<br />

i più svariati: “ma cosa faranno”, “nuotano<br />

fino alla boa e ritorna- no”, “sì ma le boe sono<br />

tre, ma allora ci mettono tanto”, “sì poi dice che<br />

vanno anche in biciclet-<br />

La frazione di corsa si<br />

La lunga corsa in acqua<br />

ta e poi corrono, mah!”.<br />

svolge su un percorso di<br />

40 km completamente ondulato in mezzo alla campagna, molto bello, ma anche molto faticoso. È qui<br />

che si<br />

inizia a capire che la giornata è veramente calda. Gli atleti in gruppo si scambiano le borracce e chi<br />

ha più acqua la passa gli altri.<br />

Si ritorna in zona cambio assetati, ma non c’è tempo da perdere, dobbiamo<br />

correre e qui sì che è dura! Il percorso presenta nei primi 3 chilometri<br />

una salita durissima e dopo si va verso un vialone completamente al sole,<br />

dove alcuni atleti vedono i miraggi, ma, fortunatamente, ci sono i ristori,<br />

dove ti danno l’acqua… ma no! è gassata! ed alcuni atleti, compreso il nostro<br />

Saverio, rimangono vittime del gas che in qualche modo devono<br />

espellere. È <strong>tra</strong> il 5. e il 7. km che Luciano trova il cavaliere nero e non c’è<br />

verso di mollarlo fino alla fine. Giovanni fora e si fa 6 o 7 km sul cerchio<br />

(Giovanni, ma perché non ti porti il kit per le forature?). Graziano, dopo<br />

una buona frazione di nuoto e bici, accusa un po’ il caldo, tanto oggi dicono<br />

tutti così (ha corso nel solito tempo delle altre volte) e conclude la gara<br />

al 33° posto.<br />

Ma è lui, Mauro, 74 anni, che non finisce mai di stupirci: è ancora lì, all’ultimo<br />

km, fresco come una rosa, scherza e saluta tutti e conclude anche<br />

questo olimpico accolto da un grosso applauso e tante congratulazione<br />

Pag. 9<br />

Lawrence D’Arabia


Villasimius 11/06/2000 Triathlon Olimpico<br />

È il nostro atleta Luca Gabbriellini a difendere i colori della Mis<strong>tra</strong>l Triathlon Pisa<br />

fuori dal continente. Al via circa 50 atleti, in una giornata non tanto estiva con<br />

un discreto vento con<strong>tra</strong>rio a tutto. La manifestazione è ottimamente organizzata,<br />

la scarsa partecipazione è dovuta ai costi di <strong>tra</strong>sferta troppo elevati per gli altri<br />

atleti in generale, figuriamoci per quelli della Mis<strong>tra</strong>l<br />

Sardo inside >>><br />

Pie<strong>tra</strong> Ligure 11/06/2000 Triathlon Olimpico<br />

Ma quando arriviamo nelle vicinanze di Pie<strong>tra</strong> Ligure un pallido sole fa capolino, gli atleti prendono<br />

coraggio, vanno a ritirare il pacco gara e qui inizia la festa: una maglietta, un salame, il pesto, la salsa<br />

di olive, gli amaretti. Il tempo sembra tenere, gli atleti sono pronti, ma arriva la banda locale che li<br />

in<strong>tra</strong>ttiene qualche minuto prima di spostarsi nella zona di partenza, a circa un chilometro di distanza.<br />

Il mare è un po’ agitato e l’uso della muta è facoltativo.<br />

Prima della “muta”<br />

Alle 14 il via.<br />

La prima difficoltà<br />

è superare<br />

le due onde<br />

che ci sono<br />

prima di arrivare<br />

alla boa.<br />

Gli atleti devonoletteralmente<br />

scalare le<br />

onde, ma, una<br />

volta superate<br />

queste, c’è una leggero mo- to ondoso a<br />

favore, che è propizio agli atleti meno forti in acqua. I 40 km di bici so-<br />

no spettacolari, con due salite, di cui la seconda molto impegnativa, di quelle che fanno la differenza.<br />

Il panorama è stupendo, in cima all’ultima salita si apre una visuale su tutto il Golfo di Pie<strong>tra</strong> Ligure<br />

ed allora via giù, velocissimi per arrivare alla frazione di corsa, che si svolge su un <strong>tra</strong>tto di 5 km leggermente<br />

ondulato, da percorrere 2 volte all’interno della città, il pubblico è numeroso ed incita dal<br />

primo all’ultimo concorrente.<br />

Pag. 10<br />

Sono le 9 quando ci ritroviamo per partire.<br />

Il tempo non è dei migliori, ha piovuto tutta<br />

la notte e sta continuando a piovere, l’entusiasmo<br />

non è al massimo, ma dobbiamo<br />

andare: Mauro, Giovanni, Toto, Enrico,<br />

Mara, Luciano, Graziano e Francesco. Il<br />

<strong>viaggio</strong> non fa sperare niente di buono, una<br />

pioggia costante ci accompagna per tutto il<br />

tempo e sinceramente <strong>siamo</strong> un po’ preoccupati<br />

per la frazione di bici.<br />


Andora 18/06/2000 Triathlon Olimpico<br />

Andora, Super Vittorio !<br />

Il 18 di giugno a Andora si è corso uno dei triathlon più belli inseriti nel circuito del Campionato Italiano, non so quale ne<br />

sia la ragione, ma a giudizio del sottoscritto la competizione nella cittadina della riviera ha un fascino tutto particolare.<br />

Sicuramente anche Toto e Vittorio hanno avuto una uguale sensazione se il primo commento una volta tagliato il <strong>tra</strong>guardo<br />

è stato: Bella gara!<br />

Ma partiamo dall'inizio: la giornata non comincia bene: due ore di fila sull'autos<strong>tra</strong>da sono tante, se poi ci mettiamo il caldo,<br />

l'invasione dei milanesi che la domenica non trovano di meglio che passare qualche ora sui raccordi genovesi e l'apprensione<br />

per le lancette dell'orologio che si allontanano sempre di più dai tempi programmati per il <strong>viaggio</strong>....<br />

E' la seconda volta in una settimana che ci dirigiamo verso ponente: la domenica prima le salite di Pie<strong>tra</strong> Ligure, ad appena<br />

30 km di distanza, avevano già conosciuto il sudore degli irriducibili triathleti pisani e questa nuova sfida non promette<br />

niente di più <strong>tra</strong>nquillo: il percorso in bicicletta è di quelli famosi.<br />

La zona cambio ha lo stesso aspetto dell'anno precedente, vederla di nuovo ti fa solo pensare a come passa in fretta il tempo...<br />

nell'aria c'è una <strong>tra</strong>nquillità rassicurante, il sole splende alto ma il caldo non è opprimente.<br />

Quest'anno la frazione in mare è stata organizzata su due giri con la boa di vertice posta a pochi metri dalla riva, e per<br />

l'occasione il mare ha deciso di offrirci uno dei migliori repertori di onde rotte (di quelle elle schiumose) che io abbia mai<br />

visto in una gara di triathlon.<br />

La partenza è sempre dalla spiaggia con corsa verso il mare... l'impatto con le onde è s<strong>tra</strong>no... sembra di essere a fare il<br />

bagno... eppure bisogna andare avanti, e finalmente si raggiunge abbastanza il largo per poter ammirare la stupenda <strong>tra</strong>sparenza<br />

dell'acqua che regala una bella immagine del fondo...bello!!<br />

Il giro di boa è spettacolare, gente che corre nell'acqua che gli arriva ai ginocchi intorno alla boa, e poi di nuovo giù, tuffo,<br />

rialzata, tuffo!! Via, verso la boa successiva.<br />

Personalmente ho fatto praticamente tutta la frazione di nuoto insieme a Toto... solo alla fine l'ho perso e quasi mi mettevo<br />

ad aspettarlo all'uscita del mare, meno male non più di tanto perché era già nella zona cambio quando vi sono en<strong>tra</strong>to<br />

anch'io, tutto intento a fare uno dei suoi cambi super-mega-velocissimi... mi ha ripreso subito fuori dalla zona cambio<br />

quando ero impegnato a schiacciare la più lunga serie di moccoli conosciuta ad ovest di Genova perché non riuscivo ad<br />

infilare le scarpette della bici che chissà per quale imponderata ragione mi ostino a<br />

lasciare attaccate ai pedali per il cambio "al volo".<br />

Nonostante i ripetuti e garbati inviti (vaff...) ad andare per la propria s<strong>tra</strong>da Toto<br />

mi ha voluto aspettare e così abbiamo fatto insieme la prima parte della frazione in<br />

bici, fino a quella mitica curva a U che immette sulla prima salita... e da lì c'è stato<br />

da soffrire... Toto è rimasto un poco indietro ma anch'io non andavo benissimo....<br />

tanto mi riprendi in discesa… Così è stato e abbiamo finito insieme la frazione in<br />

bici<br />

I tre moschettieri<br />

La corsa si è svolta su un circuito pianeggiante da ripetersi tre volte e ha offerto la<br />

possibilità di una buona prestazione sui diecimila, ben sfruttata dal sottoscritto<br />

(penso che la distanza era abbastanza giusta) ma anche da Toto e Vittorio che sono<br />

giunti con un buon tempo finale sul <strong>tra</strong>guardo.<br />

Nota di merito per Vittorio, quasi Vittorioso nell'occasione in quanto giunto secondo della propria categoria ( dietro il solito<br />

Scolari ), ma soprattutto autore di una prova superba nonostante il mare mosso e le salite<br />

dure che sicuramente non gli sono congeniali.... BRAVO!!!! ( sarà mica stato l’effetto delle<br />

s<strong>tra</strong>ne borracce color rosso intenso che continuava ad agitare in zona cambio fino a 10 minuti<br />

prima della partenza? ) Sicuramente la foto della premiazione è il giusto riconoscimento per<br />

una prova s<strong>tra</strong>ordinaria, onore a chi tiene alto il nome della Mis<strong>tra</strong>l Pisa.<br />

Una bella giornata si conclude, arrivederci Andora, ci rivedremo ancora sull'erba della zona<br />

cambio e sulle salite disseminate di olive...<br />

Una meritata doccia<br />

Pag. 12<br />

dal nostro inviato-atleta Enrico Bulleri


Bardolino 24/06/2000 Triathlon Olimpico<br />

È Antonio Vicard detto Toto a non resistere al fascino della gara di Bardolino. Gli altri atleti della<br />

Mis<strong>tra</strong>l Triathlon Pisa si stanno preparando per il mezzo <strong>ironman</strong> che si svolgerà la settimana successiva<br />

a Idro. A Bardolino si avverte un forte clima pre-olimpico vista la partecipazione di molti atleti<br />

che rivedremo a settembre a Sydney. Oltre che per la presenza di partenti di livello mondiale, la fama<br />

della gara ha fatto regis<strong>tra</strong>re un record di partecipanti, sfondando il tetto dei 1.000. Indipendentemente<br />

dal piazzamento ottenuto il bello di questa gara è dire “io c’ero”.<br />

Toto o Superman ?<br />

Acqui Terme 02/07/2000 Triathlon Sprint<br />

È la 100a gara per Giovanni. Con il compagno di tante fatiche,<br />

Mauro, va ad Acqui Terme per festeggiare questo importante <strong>tra</strong>guardo<br />

con rammarico di tutti gli altri compagni che non possono<br />

festeggiarlo, causa partecipazione al ½ Ironman di Idro. Ma il ricordo<br />

che Giovanni ha delle emozioni vissute nelle gare precedenti<br />

in questa località fa da <strong>tra</strong>ino per riuscire a fare un’ottima gara<br />

ed onorarla come si spetta alla centesima. Mauro l’Inossidabile,<br />

reduce dalla partecipazione al Maurizio Costanzo Show, (tema “A<br />

cosa vi siete ribellati?” risposta “Alla vecchiaia”) ha concluso ottimamente<br />

questa ennesima fatica.<br />

Pag. 13


Idro 02/07/2000 H-Idroman<br />

Ore 7.20 : felici e ignari<br />

Siamo finalmente giunti alla fatidica data del mezzo<br />

<strong>ironman</strong> che nella triplice disciplina occupa senza<br />

dubbio una posizione importante. Sono molti gli<br />

atleti che hanno partecipato ad una o più edizioni,<br />

mentre i neofiti prima o poi approderanno. La<br />

Triathlon Mis<strong>tra</strong>l Pisa parte alla volta di Idro con la<br />

seguente formazione:<br />

atleti Enrico Bicchierai, Enrico Bulleri, Luciano<br />

Burellini, Francesco Bellinvia, Vittorio Carnicelli,<br />

Graziano Sodi, Antonio Vicard; fans Michele e famiglia,<br />

Lorenza, Mara, Alice, Veronica, Rosaria;<br />

fotografo Leonardo.<br />

Que- st’anno finalmente <strong>siamo</strong> riusciti a trovare una sistemazione<br />

alberghiera in miniappartamenti di fronte alla zona cambio. A questo punto scatta la corsa alla camera<br />

o al letto più ambito, per rispettare la privacy delle coppie e coloro che, non facendo la gara, possono<br />

dormire qualche minuto di più al mattino. La spartizione sembra accontentare tutti, a parte Toto<br />

che si sacrifica per il quieto vivere comune della squadra, dormendo lontano da Rosaria. Tant’è che il<br />

fotografo, giunto a Idro in moto munito di tenda e sacco a pelo, riusciva a insinuarsi furtivamente in<br />

una camera di atleti, dormendo stoicamente sul pavimento come i veri reporter d’assalto.<br />

Dopo la cena gli atleti fanno una passeggiata lungo le<br />

rive del Lago di Idro. Al momento di andare a dormire<br />

ci accorgiamo che non abbiamo le chiavi dell’appartamento<br />

e che manca un atleta, Francesco, che, colpito<br />

da una legnata da melatonina, senza avvertire nessuno<br />

era andato a dormire lasciando tutti fuori, costretti ad<br />

urlare a squarciagola per le vie di Idro per farsi aprire.<br />

Ore 7.30: alla fine <strong>siamo</strong> partiti davvero<br />

Sono le 5 e 30 quando suona la sveglia. Gli atleti<br />

mangiano e cacano più volte alternandosi nell’unico<br />

bagno. Alle 7 e 30 sotto un tiepido sole parte<br />

l’H-Idroman.<br />

1900 metri da coprire in senso orario, muta ovviamente<br />

consentita, per poi avviarsi verso il percorso<br />

ciclistico, molto spettacolare e altrettanto impegnativo,<br />

che porta dal Lago di Idro al Lago di Garda,<br />

passando per salite con pendenze fino al 18%.<br />

Pag. 14<br />

Ore 7.25: meno felici e consapevoli<br />

IDRO segue >>>


Recco 22/07/2000 Triathlon Olimpico<br />

Siamo a Recco in una Domenica con un fievole sole dopo<br />

un temporale, fieri di aver fatto il ½ iroman. Per molti è<br />

l’ultima gara prima delle vacanze, il clima è giocoso, ci sono<br />

Toto e Rosaria, Enrico Bicchierai, Enrico Bulleri, Vittorio<br />

Carnicelli, Luciano Burellini, Nicola Pratesi con il<br />

padre, ottimo cinefotoreporter. La partenza è alle ore 12<br />

dalla suggestiva Baia dei Frati con la prima boa posta dopo<br />

400 m e una seconda dopo altri 450 m e da lì a rien<strong>tra</strong>re<br />

nella baia di Recco. Con Luciano <strong>siamo</strong> alle solite, circolano<br />

voci di una colletta per regalargli un GPS: viene richiamato<br />

tre volte dagli assistenti in canoa perchè fuori rotta.<br />

La frazione di ciclismo è altamente<br />

impegnativa per le dure<br />

salite e le discese, rese viscide<br />

dalla pioggia. Anche la frazione<br />

di corsa è di quelle che si vedono<br />

raramente: saliscendi, scalini,<br />

sottopassaggi, strettoie e<br />

Nicola all’arrivo<br />

gallerie. Il nostro miglior atleta<br />

è Nicola che conclude la gara al<br />

33. posto: complimenti! Ma<br />

non facciamoci imbrogliare dai discorsi, il vero motivo per<br />

cui si va a Recco è il ristoro finale a base di focaccia di<br />

Recco e trofie al pesto veramente ottime.<br />

Venezia Lido 5/08/2000 Triathlon Olimpi-<br />

Solo l’irriducibile Enrico Bulleri parte per i lidi veneziani<br />

verso una <strong>tra</strong>sferta triathletica impegnativa, alle prese<br />

con il fior fiore del rank nazionale.<br />

E gli altri ???<br />

TUTTI IN FERIE !!!!!<br />

Meno le meduse, davvero stronz…...<br />

Ecco alcune foto della gara che, come ci ha riferito il<br />

nostro protagonista, è una delle più “tirate” dell’intero<br />

circuito nazionale.<br />

Bel look per lo spettatore ..<br />

Pag. 16<br />

Vittorio : scuola di cambio<br />

Nelle braccia delle<br />

meduse<br />

Toto, Enrico, Enrico<br />

Grande prova comunque per Enrico,<br />

che riesce ha portare a casa un punteggio<br />

rank utile per la sua buonissima<br />

classifica annuale.<br />

In c… alle meduse


Faenza 27/08/2000 Triathlon Sprint Promo<br />

A questa gara post-ferie partecipano gli instancabili Mauro della Croce, Giovanni Pardini, Antonio<br />

Vicard. Con un raggiro Toto tenta di far prendere il via ad una delle nostre due atlete femminili, Rosaria,<br />

ma la decisa reazione di lei rischiava di mettere in forse anche la partecipazione del compagno.<br />

La gara si svolge in uno splendido Centro Sportivo con piscina, campi di calcio, calcetto e tennis e un<br />

fantastico campo da golf, intorno al quale si svolge la frazione di ciclismo e sul quale, con grande<br />

gioia degli atleti, viene disputata la frazione di corsa.<br />

Mergozzo 03/09/200 Ironman e Triathlon<br />

Ed eccoci finalmente alla gara delle gare, al coronamento di tante fatiche e sacrifici. Siamo a Mergozzo,<br />

unica prova di Ironman in Italia. La Triathlon Mis<strong>tra</strong>l Pisa presenta Francesco Bellinvia, Saverio<br />

Loprete, Graziano Sodi, Antonio Vicard. Sono lì dal giorno prima per acclimatarsi e quando gli altri<br />

atleti della squadra, che faranno la gara olimpica, giungono a Mergozzo sentono il peso della tensione<br />

pre-gara. Non ci sono i consueti scherzi e battute, ma sul volto degli atleti c’è il segno della concen<strong>tra</strong>zione.<br />

L’atleta Graziano è vistosamente preoccupato per il risultato della risonanza magnetica<br />

che decreta lesione del menisco. In una splendida giornata di sole, con clima tipicamente estivo, sul<br />

lago di Mergozzo alle ore 7 prende il via la gara Ironman con 60 concorrenti allo start di cui una<br />

sola donna. Dopo 9 h 58' all'arrivo si presenta Francesco Bellinvia con un ottimo 11° posto, Graziano<br />

Sodi, nonostante un incessante dolore al ginocchio, dopo aver vomitato la colazione nel lago durante<br />

la frazione di nuoto ed aver forato in bici, conclude la gara al 16° posto in 10 h 43'. Al 42° posto si<br />

classifica Saverio Lo Prete in 13 h 16' ed infine Antonio Vicard che, con passeggiata di circa 30 km,<br />

conclude al 43° in 13 h 33'.<br />

Complimenti, ragazzi, da tutta la squadra, al mondo del triathlon si sono aggiunti<br />

dei nuovi Ironman!<br />

IronSaverio<br />

IronFrancesco<br />

IronGraziano<br />

Pag. 17<br />

IronToto<br />

MERGOZZO segue >>>


Forte dei Marmi 17/09/2000 Triathlon Olimpico<br />

Il mare è mosso e i 300 atleti, carichi di entusiasmo per le gare di triathlon svoltesi alle olimpiadi di<br />

Sidney, si vedono costretti a partire per una gara di duathlon. La tensione è smorzata perché, così disputata,<br />

la gara non è valida per il rank, quindi tanto vale svagarsi. Ci organizziamo e decidiamo di<br />

fare la gara tutti insieme come una scampagnata. Al via abbiamo Luciano Burellini, Enrico Bicchierai,<br />

Vittorio Carnicelli, Nicola Pratesi, Luca Salvatorini, Francesco Bellinvia, Stefano Dell’Innocenti,<br />

Graziano Sodi, Antonio Vicard e Claudio Traino. La prima frazione di corsa è di 5 km ed abbastanza<br />

veloce. Ognuno va per conto proprio per poi ritrovarsi nella zona cambio e fare insieme la frazione di<br />

bici. Su uno splendido percorso con alcune salite, <strong>tra</strong> una battuta di Vittorio e un urlo di Toto, scorre<br />

velocemente fino alla successiva prova di corsa che, con i soliti 5 km, ci porta a concludere la gara in<br />

una magnifica cornice di pubblico. Unico atleta a non concludere la gara è Stefano, colto da conati di<br />

vomito alla prima salita per avere ingerito delle pasticche di Supradyn. Attenzione, Stefano, alle pasticche!<br />

Fidenza 24/09/2000 Triathlon Sprint<br />

La redazione si scusa con i lettori in quanto non riesce più a<br />

documentare le gare di questi 2 instancabili, inossidabili, impermeabili<br />

atleti.<br />

A nomi di tutti : Toto e Giovanni, ora basta !!!!!<br />

Pag. 19


Candia 24/09/2000 Triathlon Lungo<br />

24 settembre... Lunga è la fatica!!<br />

Ore 5.00, l'alba è ancora lontana e l’aria è fredda nella camera d’albergo di uno sperduto e umido angolo<br />

della provincia di Torino.<br />

Ma che ore sono ??<br />

Il risveglio della mattina è solo l'immediata continuazione della sera precedente<br />

passata a misurare i millimetri che passano <strong>tra</strong> le spille che fissano il pettorale<br />

all'elastico o la regolazione della lunghezza dei lacci delle scarpe...<br />

I biscotti sono sempre lì dove li avevi preparati e sicuramente c'è anche la marmellata...<br />

forse hai esagerato, vabbè non iniziamo a modificare i programmi<br />

perché senno‘…i tempi sono calcolati al secondo!<br />

La partenza<br />

Pag. 20<br />

dal nostro inviato-atleta Enrico Bulleri<br />

Questo è il momento che hai preparato<br />

con tanto impegno, sognando di fare<br />

qualcosa di s<strong>tra</strong>ordinario... il grande<br />

giorno in cui spenderai ogni briciola<br />

delle tue energie, in cui tutti i sacrifici<br />

saranno ricompensati, il grande giorno<br />

che spazzerà via tutte le paranoie, tutte<br />

le frus<strong>tra</strong>zioni della vita condotta nella<br />

routine e nel lavoro... oggi è il tuo<br />

giorno.<br />

Eppure tutto sembra cosi normale...la colazione ha lo stesso sapore di tutte<br />

quelle fatte magari la domenica mattina prima di un'uscita "tutti insieme"...<br />

non ti senti poi così "superman"... ho sbagliato qualcosa ?<br />

Il tedescone biondo del “Laufer Club Bozen” ha un fisico che non perdona...<br />

sarà uno dei più forti o sono io che sono in un posto sbagliato ?<br />

Tanti sono DIETROOO Più in là c'è Guadagni, è proprio lui ? si, è lui e beve lo stesso caffè che bevo<br />

io... i minuti passano e bisogna andare, con quello stato d'animo in cui la<br />

tensione sconfigge le ore di sonno passate nel dormiveglia dell'incertezza fino a fondersi in uno stato<br />

d'animo insensibile alla temperatura già abbastanza bassa per essere ancora a settembre, insensibile al<br />

pensiero di doverti tuffare nelle acque del lago di lì a poco, le cose che fai sono meccaniche, perché<br />

cosi le hai programmate da troppo tempo, e ora… denti stretti !!!<br />

Nella zona cambio è ancora notte... il sole (se mai uscirà) deve fare ancora il suo ingresso. Una battuta<br />

con il vicino è sempre buona cosa... anche lui è umano e, soprattutto, <strong>siamo</strong> dalla stessa parte... da<br />

quell'al<strong>tra</strong> ci sono 4 km di nuoto, 120 in bicicletta e 30 di corsa.<br />

Il nuoto sembra promettere bene, <strong>siamo</strong> solo all'inizio... ma è iniziata ? Eppure mi sembra di vedere<br />

una boa... o ne hai passate due ? Smetti di pensare, nuota !!! Come faceva quella canzone? Sono solo<br />

canzonette... sono proprio alle strette!! Non ci credo, eppure sembra proprio... si, è proprio un crampo...<br />

Calma !!! Rilassato, manca ancora un chilometro e quelli della tua batteria sono tutti dietro... davanti<br />

c'è la canoa! Ahia !!! all'uscita dall'acqua c'è anche da montare sul molo, è proprio crampo.. di<br />

già ?!? ma la gente applaude, dai che sono uscito bene!<br />

CANDIA segue >>>


Latina 1/10/2000 Triathlon Sprint<br />

Si svolge nel Lazio la gara che assegna i titoli Allievi e Juniores per il triathlon<br />

italiano.<br />

Partecipa, in quanto <strong>siamo</strong> una squadra di cosiddetti age-groups, il solo Nicola<br />

Pratesi. Buonissima prova in bici ed a corsa, un po’ meno, a detta dell’interessato,<br />

la parte natatoria. Comunque sia una giusta e meritata passerella per i campioni di<br />

domani.<br />

Marina di Pie<strong>tra</strong>santa 08/10/2000 Triathlon Sprint a Squadre<br />

Siamo finalmente alla conclusione di una faticosa stagione ed ecco che agli atleti della Triathlon Mis<strong>tra</strong>l<br />

Pisa viene chiesta un’ultima prestazione: la gara a squadre. Dopo un breve consulto vengono<br />

scelti i partecipanti e vengono formate due squadre, la migliore delle quali partecipa alla gara valida<br />

per il rank.<br />

1. squadra<br />

Graziano Sodi (ma chi te l’ha fatto fa’ con due menischi rotti?),<br />

Luca Gabbriellini (al ritorno dall’esilio forzato in Sardegna),<br />

Davide Baraglia (alla prima gara stagionale dopo un infortunio non risolto),<br />

Stefano Dell’Innocenti (le speranze nel nuoto sono riposte in lui),<br />

Nicola Pratesi (le speranze in generale sono riposte in lui).<br />

2. squadra (l’allegra brigata)<br />

Antonio Vicard,<br />

Giovanni Pardini,<br />

Gianluca Salvatorini,<br />

Enrico Bicchierai,<br />

Vittorio Carnicelli<br />

La partenza viene data a squadre, a distanza di un minuto<br />

l’una dall’al<strong>tra</strong>. È molto divertente per gli spettatori il susse-<br />

Stefano all’arrivo e Luca sullo sfondo guirsi di atleti che per l’unica volta nella stagione si possono<br />

comportare veramente come una<br />

squadra. Si incitano e si incoraggiano<br />

a vicenda, anche perché il tempo finale<br />

si basa sull’arrivo del terzo componente.<br />

La prima squadra si classifica<br />

51a, l’arrivo è un po’ frastagliato.<br />

Arriva Nicola, guardiamo dietro e<br />

non vediamo gli altri, ma ecco, dopo<br />

un minuto, apparire in lontananza<br />

Stefano e Luca, che, rincorsi da Giovanni<br />

in bici, sono costretti ad un forsennato<br />

finale di gara. La seconda<br />

squadra, fuori classifica, forte di ciò,<br />

si organizza meglio e, pur tagliando il<br />

<strong>tra</strong>guardo con un tempo superiore,<br />

conclude con tutti gli atleti in linea.<br />

Tutti al completo più l’erede<br />

Il dopo gara è una festa, pasta-party e<br />

premiazione con la partecipazione di<br />

un “medagliato” di Sydney.<br />

Pag. 22


Tirrenia 28.5.2000<br />

Questa volta non si fa la gara ma la si organizza. È dura ragazzi! Un po’ scoraggiati dall’andamento della gara Ironkid del<br />

giorno prima, delusi dal comportamento dell’ambiente che ci circonda, che sembra far di tutto per dissuaderti dal fare manifestazioni<br />

sportive, ci ritroviamo in piazza Belvedere a Tirrenia alle ore 8 per iniziare i preparativi. Nonostante i cartelli<br />

di divieto di sosta, dove dobbiamo costruire la zona cambio ci sono dei veicoli che vengono rimossi con il carro-attrezzi<br />

umano (senno’ che atleti <strong>siamo</strong>). Il montaggio dei tubi Innocenti è a ritmo di gara e meno male che è domenica, altrimenti,<br />

se ci vedeva qualcuno, un lavoro come montatori di impalcature non ce lo levava nessuno. Poi si passa alle boe in mare.<br />

Una vera avventura: abbiamo due boe e 750 m di cima galleggiante da piazzare. Partono due equipaggi con i patini,<br />

Stefano ed Enrico, Luciano e Graziano.<br />

Il lavoro è disumano, la cima prende vento e sposta<br />

patini e boe verso terra. Dopo un lungo sforzo<br />

e risultati quasi nulli si torna verso terra e si decide<br />

di mettere le boe senza la cima: è ovvio che sono i 750 m più precisi mai misurati in mare: a occhio. Fatto questo sono già<br />

arrivati numerosi atleti che hanno ritirato il loro pacco gara. I cronometristi con Alice ed Enrico stanno sistemando l’elenco<br />

dei partenti, il presidente chiama in adunata coloro che andranno a sorvegliare il percorso di bici, vengono distribuite<br />

casacche e palette e viene fatta la foto di rito, ci aiuta anche un motoclub con 10 moto. Ma, attenzione, sono le 11.45, gli<br />

atleti devono en<strong>tra</strong>re nella zona cambio, e i giudici dove sono? Scattano le telefonate e alle 12.30 arriva da Roma un giudice,<br />

dice che ne avevano previsti due, ma uno è malato: forza e coraggio. Per tenere buoni gli atleti alle 12.45 si apre la<br />

zona cambio ed il giudice, con il nostro aiuto, fa en<strong>tra</strong>re gli atleti. Tiziana con la sua amica francese, felicissime, numerano<br />

gli atleti. A causa di un capriccio da parte di Emanuele (Bottiglia), Giovanni si ritrova a fare lo speaker. Fa il briefing e<br />

gli atleti si spostano verso la spiaggia per la partenza, sembra di avercela fatta, sono le 13, <strong>siamo</strong> in orario, ma il giudice<br />

dov’è? Sta cercando l’ambulanza con il medico, gli atleti sulla spiaggia scalpitano, ma dobbiamo aspettare fino alle 13.35<br />

per vedere l’ambulanza. OK, si parte, viene fatta la spunta a cura di Cristiana; a Graziano gli viene data la tromba per dare<br />

il via e lì i commenti si sprecano (“sai come si fa?”, “ti si insegna noi”, “hai trombato meglio con gli uomini che con le<br />

donne”, ecc.). Comunque la gara è finalmente partita. La frazione di nuoto si svolge regolarmente, il percorso di bici è ottimamente<br />

sorvegliato, sugli incroci ci sono Vigili e Carabinieri ed il nostro personale sul resto del percorso. 10 moto gli<br />

atleti ci fanno i complimenti, unico intoppo all’imbocco del viale a mare di Marina dove la domenica si va a passeggio: ci<br />

sono due <strong>tra</strong>nsenne che vietano il <strong>tra</strong>ffico. Il percorso in bici è aperto da Graziano che decide di at<strong>tra</strong>versare le <strong>tra</strong>nsenne,<br />

seguito dall’atleta in testa, poi sposta le <strong>tra</strong>nsenne e avverte i Vigili. Anche questa è superata. Rimane la corsa. Al giro di<br />

boa c’è Doranna che fa da boa. La sera è frastornata: le hanno girato intorno 100 atleti. Maria Enrica ferma il <strong>tra</strong>ffico fino<br />

all’arrivo dei Vigili. Tiziana e Rosaria fanno la spunta. La ragazza francese dà le bevande. Il primo a tagliare il <strong>tra</strong>guardo<br />

è Martin Matula , l’ultimo è un dentista,<br />

al suo esordio nel Triathlon. Nel mezzo ci sono<br />

gli altri. Si sono ritirati solo in 3 per problemi<br />

tecnici alla bici, fortunatamente è andato tutto<br />

bene. Ed ora, quando sembrava di aver superato<br />

tutte le difficoltà, arriva l’ultima: la classifica. Ci<br />

vuole un pò ad averla, ma questo si sa, è così<br />

quasi ovunque, nel frattempo gli atleti fanno la<br />

doccia, mangiano il riso freddo, prendono un<br />

po’ di sole ed ecco Giovanni con la classifica:<br />

partono le premiazioni. Sembra andare tutto bene<br />

per i primi arrivati degli uomini, ma poi la<br />

sorpresa: la classifica femminile e di alcune categorie<br />

uomini non torna. Nell’imbarazzo generale<br />

si supera l’impasse con la bontà degli atleti<br />

che vengono a dirci il loro ordine di arrivo. I<br />

cronometristi sono poi rimasti altre due ore chiusi<br />

dando i numeri.<br />

Lo staff della gara ( ma che belle palettine … )<br />

Comunque sono le 18.30, sul volto di tutti aleggia il cavaliere nero, si sciolgono le righe, ci ritroviamo alle 21.00 a casa<br />

Bellinvia per mangiare una pizza e fare due risate sulla giornata che finalmente è finita.<br />

Un solo commento: è molto più stancante organizzare che fare una gara di Triathlon.<br />

Pag. 23


1) Il primo pensiero al risveglio la mattina è :<br />

a) non ho voglia di andare a lavorare<br />

b) non vedo l’ora di andare a lavorare per poi allenarmi<br />

quando esco<br />

c) oggi cosa tocca : nuoto, bici o corsa ?<br />

2) Durante la notte sogni di solito :<br />

a) il tuo arrivo a Kona in 9h 59min 59sec<br />

b) di fare l’amore con Monica Bellucci in zona cambio<br />

c) di passare il “ramatore” in volata a Recco<br />

3) Il termine “ripetute” ti ricorda :<br />

a) numerosi amplessi consecutivi<br />

b) 6x50mt stile, 4x4 venti con il 53 , 10x1000mt soglia<br />

c) le mescite di vino a tavola<br />

4) I tuoi amici ex<strong>tra</strong> triathlon commentano le tue imprese con :<br />

a) come sei scemo ?!?<br />

b) ma ti pagano ???<br />

c) ma vai a lavora’ !!!!!<br />

5) Indossi la maglia omaggio del pacco gara :<br />

a) appena finita la gara<br />

b) tutti i giorni a seguire la gara, anche se puzza come<br />

un topo morto<br />

c) un paio di giorni, poi la usi per pulire la bici<br />

6) Preferisci come dolce a fine pasto :<br />

a) un cioccolatino LINDT<br />

b) una coppetta di gelato alla Nutella<br />

c) una barretta Enervit al cacao<br />

7) Mentre prepari la borraccia gara indossi :<br />

a) la tuta ignifuga da pompiere nei pozzi petroliferi<br />

b) i guanti da chirurgo<br />

c) il grembiule con Lupo Alberto<br />

8) Durante una vacanza preferisci :<br />

a) sdraiarti al sole sulla brandina tutto il giorno<br />

b) sdraiarti al sole quei 10 minuti che intercorrono fra i<br />

30km di corsa sullo Stelvio ed i 4 Passi in bici<br />

c) chiuderti nella pales<strong>tra</strong> dell’hotel per una seduta di<br />

preparazione a secco<br />

9) La tua valigia per la <strong>tra</strong>sferta gara contiene :<br />

a) 57 integratori, 30 aminoacidi e 27 maltodestrine<br />

b) tutto quello che hai in casa inerente il triathlon, riviste<br />

comprese<br />

c) tutto quello che poi non ti servirà per la gara<br />

10) Durante la fase di <strong>tra</strong>nsizione nuoto-bici, in zona cambio :<br />

a) togli la muta, la cuffia, gli occhiali; metti le scarpe, il<br />

casco e parti<br />

b) togli la muta impigliata nei piedi, la cuffia non importa<br />

perché persa in mare nei primi 50 mt, gli occhiali<br />

cascati sul collo dopo un pugno di Carpanese; ti pulisci<br />

i piedi, metti i calzini, il casco, la maglia da ciclista,<br />

i guanti ed alla fine devi ripartire da capo perché<br />

ti sei dimenticato o il numero o gli occhiali<br />

c) vaghi sperduto in cerca della bici<br />

11) La frazione di nuoto della gara è per te :<br />

a) qualcosa di impegnativo ma quasi riposante<br />

b) una sofferenza<br />

c) un raid avventura fra meduse, canoe e vortici d’acqua<br />

12) Per te il numero scritto sulla pelle è :<br />

a) sporcizia da pulire prima possibile<br />

b) un tatuaggio “maori” neozelandese<br />

c) uno status symbol da lasciare fino alla gara successiva<br />

13) 1 minuto prima della gara devi sempre :<br />

a) fare la pipì<br />

b) fare il caccone<br />

c) vomitare<br />

14) Il miglior ristoro è quello con :<br />

a) solo acqua<br />

b) acqua ed Enervit<br />

c) porchetta, mortadella e Coca-Cola<br />

15) La tua rivista preferita è :<br />

a) TV Sorrisi e Canzoni<br />

b) Cosmopolitan<br />

c) Triathlete<br />

SEI<br />

SPRINT, OLIMPICO<br />

O IRONMAN ?<br />

Pag. 24<br />

Punteggi e soluzione a<br />

pagina 32


I nostri Uomini di Ferro “Ironman” ci raccontano<br />

cosa c’è alla base di questa ( insana,<br />

agli occhi dei più ) passione.


Francesco Bellinvia<br />

n.d.r<br />

A causa della enorme spossatezza del protagonista,<br />

non <strong>siamo</strong> in grado di mandare in stampa l’articolo<br />

promesso.


Graziano Sodi<br />

Buio completo.<br />

Un attimo per orientarmi e vedere la sagoma di Saverio che<br />

si aggira indaffarata nella stanza, e mi rendo conto con angoscia<br />

di essere a Mergozzo e di aver dato inizio, svegliandomi,<br />

a una lunga giornata. I preparativi sono frenetici, come i bisogni<br />

fisiologici, e si susseguono senza un ordine ben preciso,<br />

finché non decidiamo di scendere per la colazione. Gli altri<br />

sono già scesi, e la prima cosa che mi passa per la testa nel<br />

vedere quel piccolo tavolo imbandito è che è veramente troppo<br />

piccolo per mangiarci in quattro, risolvo pensando che è<br />

giusto cominciare una giornata come questa con sacrificio.<br />

Del resto i neuroni rimasti dopo mesi di allenamenti intensi<br />

sono pochi e quelli che ci sono fanno quello che possono, come<br />

si era già notato dalle domande dei colleghi aspiranti<br />

Ironman il giorno prima al briefing. Bene, ci <strong>siamo</strong>, ci guardiamo<br />

incuriositi gli uni degli altri, ci applaudiamo, e cominciamo<br />

a nuotare. La sensazione iniziale è quella che non sarei<br />

mai riuscito neanche ad arrivare alla prima boa, ma poi le<br />

sensazioni sono scomparse per lasciare il posto ai pensieri e<br />

alle riflessioni più disparate, spesso interrotte dalle testate date ai birilli bianchi che distanziavano<br />

le boe e che mentre venivano urtati potevano dare l’impressione di essere GAVEDANI, come direbbe<br />

il mio amico Burellini da Pappiana. All’inizio del secondo giro la colazione che avevo ingerito<br />

con sacrificio a quel piccolo tavolo decide all’improvviso di tornare fuori costringendomi a<br />

ruotarmi sul dorso <strong>tra</strong> l’altro anche un po’ schifato [figurati quell’altri ! n.d.r]. Adesso sto correndo,<br />

non so bene perché, comunque mi volto e non c’è nessun energumeno che mi insegue, quindi<br />

rallento pensando che dopo mi toglierò la voglia di correre. In zona cambio c’è la solita concitazione,<br />

mi adeguo; via la muta, via il costume, nudo [che schifo! n.d.r], è il momento dei pantaloncini<br />

da bici che proprio non esiste che mi entrino, bagnato come sono. Tiro, impreco, incrocio lo<br />

sguardo con una giudice di gara che mi restituisce uno sguardo segnato da un sorriso indulgente<br />

[ma sarà stata un’allucinazione ? n.d.r.]. Beh, 180 km sono soltanto 4 giri da 45, che ci vuole. Sicuramente<br />

la frazione in cui ti ascolti di più. Io e il mio ginocchio. È verso il 40. km che abbiamo<br />

cominciato a parlare; veramente ero io quello che parlava, lui si faceva sentire. Che bellezza, ho<br />

forato, ora mi fermo, cambio la ruota, mangio, bisognetto fisiologico e riparto. Sono a metà dell’ultimo<br />

giro, mi passano una bottiglia d’acqua, sembra tappata, per non cadere la infilo in tasca<br />

capovolta, “ma è solo leggermente avvitata”, mi gridano, “lo sento” rispondo. Decido di mangiare<br />

tutto quello che mi rimane; l’ultimo panino da manovale (cotto e fontina) se ne va per primo, di<br />

seguito due crostatine, tre banane, quattro barrette [popo’ di fogna! n.d.r.], rischio l’abbiocco postprandiale.<br />

Ma è ora di correre e qui il terrore per me corre sul filo. Durante il cambio mi chiedono<br />

come mi chiamo, glielo dico, certo devo avere proprio una brutta cera. I primi chilometri li percorro<br />

con Nicolino che non smette mai di parlare, poi arrivano Luciano, Stefania, Lorenza, Rosaria e<br />

finalmente arriva la crisi vera, diciottesimo chilometro; adesso il ginocchio fa veramente male, decido,<br />

mi ritiro, tutto sommato sono qui per divertirmi e adesso non mi sto divertendo. Dico a Luciano<br />

che il ginocchio mi fa male, mi risponde che questo già si sapeva, cammino, corro, cammino,<br />

al ventisettesimo chilometro mi passa qualsiasi tipo di dolore e suben<strong>tra</strong> una preoccupante euforia.<br />

Corro e rido, penso che mi andrebbe una birra, forse è solo il piacere di pensare al primo<br />

sorso che scende giù fresco. A due chilometri dalla fine mi comunicano che ho smesso di sudare,<br />

chiedo se devo preoccuparmi, ma oramai ho finito e lo dico a tutti quelli che incontro che rispondono<br />

con applausi e incitamenti. Eccoli gli ultimi 200 metri, vorrei che non finissero più, il tappeto,<br />

i fiori, Vannacci mi dà un 5. Molte volte durante gli allenamenti avevo pensato a questo momento,<br />

alzerò le braccia sorridendo, pensavo, ma probabilmente non ho fatto niente di tutto questo,<br />

passando talmente inosservato che i fotografi mi hanno chiesto di riarrivare per ben due volte.<br />

Dopo ci sono i dolori a fare qualsiasi movimento, ma la certezza di voler riprovare quell’emozio-<br />

Pag. 25


Follonica 20/08/1998<br />

Giornata indimenticabile. Finito praticamente agonizzante il Lungo, prometto a me stesso che da ora in<br />

poi, MAI PIU’. Da oggi solo sprint e se va male e mi lascio convincere, qualche olimpico.<br />

Mergozzo 03/09/2000<br />

Direi che a Follonica mentii spudoratamente.<br />

Andiamo con calma.<br />

Cosa mi ha spinto a mentire a me stesso, non so proprio cosa possa essere stato. Il motivo per cui ho deciso<br />

di correre l’<strong>ironman</strong>, un mistero.<br />

Inizialmente, al solo pensiero, dopo quello passato a Follonica, avevo crampi ovunque, e per ovunque intendo<br />

anche le sopracciglia…<br />

Poi da qualche parte ho letto un articolo dal titolo esplicativo, “L’ Ironman per noi comuni mortali. “<br />

Il ragionamento era abbastanza semplice, fare le cose con calma, giusto per finire entro la dead line.<br />

A Mergozzo è di 16 ore, basta quindi:<br />

nuotare i 3.800 MT in 2 ore;<br />

pedalare i 180 Km in 7 ore, cioè alla media di circa 26 Km/h;<br />

correre i 42.195 MT in 7 ore, cioè alla media di circa 10 min/Km.<br />

Ok, mi sono detto. Si può fare. Poi però mi sono anche detto. Cazzo, sono pur sempre 16 ore. Si, ma se<br />

c’è gente che ce la fa in 8 ore circa, io signor nessuno, ce la posso fare in 16. Ok, la conclusione è che è<br />

fattibile. Sentendo Toto, che già lo ha corso, sembra quasi una passeggiata. Sarà.<br />

Forse è meglio sentire qualche amico di Viterbo. Vediamo che ne pensa.<br />

La scena è piu o meno la seguente.<br />

Saverio: Ciao, come va?<br />

Amico: Come al solito<br />

S: Dammi un consiglio, ho deciso che quest’anno corro un <strong>ironman</strong>. Che ne dici?<br />

A: Un Ironman, e cos’è? ( i miei amici non sono triathleti, o forse fanno quello vero , antipasto, primo e<br />

secondo, va a vedere che loro hanno ragione)<br />

S: Mah, niente di particolare. 3,8 Km a nuoto, 180 Km in bici, 42,195 Km di corsa.<br />

A: Certo, è dura, ma in tre giorni, prendendosela con calma si può fare.<br />

S: C’è un piccolo problema, si parte la mattina e hai 16 ore di tempo.<br />

A: E mi chiedi pure che ne penso! Secondo me, uno che pensa di fare una gara del genere è quasi matto,<br />

se poi la fa, allora è totalmente matto. A proposito, e quanto ti danno per farla?<br />

S: Beh, veramente devo sganciare 290 carte.<br />

A: Decisamente sei completamente matto… E poi dai, sii realistico, <strong>tra</strong>nne qualche mezza maratona e<br />

qualche granfondo in Mtb, non hai mai corso così a lungo. Non ce la farai mai.<br />

S: Grazie per la fiducia…<br />

Da qualche parte lessi:<br />

Quando uno pensa di correre un<br />

<strong>ironman</strong> è a metà dell’opera e che<br />

c’è una certa libidine nel sentirsi dire<br />

dagli altri che sei matto a pensare<br />

di correre un ironmam. Tutto vero!<br />

Il 2 luglio appena passato il maledetto<br />

esame di CN, vado subito all’ufficio<br />

postale e faccio il vaglia.<br />

Ora devo andarci per forza. Dopo<br />

che ho scucito 290.000 L. per non<br />

farmi partire, l’unica è spararmi.<br />

Saverio Lo Prete<br />

Pag. 26<br />

SAVERIO LO PRETE segue >>>


Antonio “Toto” Vicard<br />

Mi è stato chiesto di scrivere un breve pensiero sull’ <strong>ironman</strong> del 3 settembre 2000 svolto<br />

a Mergozzo, gara di certo non facile per me dato che ho passato ben più di tredici ore e<br />

trenta minuti di attività continua <strong>tra</strong> nuoto, bici e corsa ( pardon cammino).<br />

Praticamente dalla luce dell’alba a quella del <strong>tra</strong>monto ed oltre fino a quella dei lampioni.<br />

Ne ho avuto di tempo per pensare al triathlon, agli amici, al paesaggio e a Mergozzo.<br />

Che ricordi ho quando penso a quella gara?<br />

Sono ricordi del lontano 1995 quando con un caro amico e allenatore Michele Silvestri,<br />

muoviamo i primi passi nella direzione del triathlon:<br />

il primo “cancello su 2 ruote”, le prime “bracciate” al mare, le uscite la domenica mattina<br />

per il trofeo delle 3 provincie e così via.<br />

Da subito c’è stato il pensiero di fare un giorno l’iroman.<br />

Mergozzo per me è sinonimo di desiderio raggiunto con passione, con divertimento, con<br />

fatica, con serenità, ma anche con tanti dolori muscolari, un esperienza positiva augurabile<br />

a tutti i triatleti che sono at<strong>tra</strong>tti come<br />

da una calamita da questa grande avventura.<br />

Pag. 28


Giovanni Pardini classe 1947 “La Roccia”<br />

Curriculum<br />

Dai 18 ai 30 anni calciatore (1a, 2a e 3a categoria<br />

dilettanti), poi ho cominciato a correre (correvo<br />

già tanto sui campi di calcio). 6 100 Km del Passatore,<br />

15 maratone, decine di Gran Fondo di sci (la<br />

più lunga di 86 km Transjurassien). 104 gare di<br />

triathlon su varie distanze.<br />

1-Come è avvenuto il tuo approccio con il<br />

Triathlon?<br />

Ho conosciuto per caso dal meccanico Alain Lorenzati,<br />

l’allora campione italiano. Mi ha chiesto:<br />

“Sai nuotare? Sai andare in bicicletta?” Dopo pochi<br />

giorni (giugno 1989) ero a Gatteo a Mare a fare<br />

il campionato italiano assoluto e non sapevo cosa<br />

fosse il triathlon!!<br />

2-Quali difficoltà hai incon<strong>tra</strong>to agli inizi?<br />

La difficoltà maggiore è stata quella di fare una squadra. Lorenzati, che poteva essere elemento <strong>tra</strong>inante, ha smesso di gareggiare,<br />

e quindi insieme a Mauro abbiamo fatto per vari anni uno squadrone di due persone. Per fortuna un giorno ho conosciuto<br />

chi ben sapete...<br />

3-Come ti alleni?<br />

Male e poco. I miei allenamenti si svolgono sempre di sera, quasi sempre al buio per la s<strong>tra</strong>da o magari in garage sui rulli.<br />

4-Come riesci a conciliare il matrimonio con l’impegno sportivo?<br />

Per fortuna ho una moglie che capisce le mie esigenze sportive, ma più che altro vede che quando non posso muovermi divento<br />

molto nervoso. Comunque spesso andiamo a correre insieme.<br />

5-Come riesci a conciliare il lavoro con il Triathlon?<br />

Il lavoro mi impegna anche 9/10 ore al giorno e quindi non mi resta al<strong>tra</strong> alternativa che correre la sera al buio o magari saltare<br />

il pranzo per fare mezz’ora di nuoto.<br />

6-Cosa si prova a raggiungere il <strong>tra</strong>guardo di 100 gare di Triathlon?<br />

Una grandissima soddisfazione. La Federazione ha cominciato a stampare calendari ufficiali dal 1995. Ogni tanto li riprendo<br />

e ritrovo tante gare che non ricordo di avere fatto! Lo stadio di Zanzibar, con 15.000 negri, si ricorda sempre! (A proposito,<br />

le negre non possono en<strong>tra</strong>re nello stadio).<br />

7-Come si potrebbe far conoscere di più il Triathlon ai Pisani?<br />

Tutti sappiamo la carenza di impianti che abbiamo a Pisa e che potrebbero essere elemento aggregante! Non ci resta altro<br />

che parlarne in tutti gli ambienti in cui ci troviamo e mettere più articoli possibile sui giornali locali.<br />

8-Tre motivi validi per fare Triathlon<br />

1. Star bene<br />

2. Stare con gli amici<br />

3. Divertirsi<br />

9-Programmi per la stagione 2001<br />

Al solito più triathlon possibili. Un pensierino all’<strong>ironman</strong>. A proposito, è ufficiale, il 31/10 riparto per Zanzibar.<br />

Pag. 29


Vittorio Carnicelli classe 1941 “l’uomo delle pianure”<br />

Curriculum :<br />

La mia prima gara fu uno “Sprint” a Pistoia, un fine Aprile del 1997, indimenticabile perché<br />

accompagnata da un vero diluvio. In quel primo anno partecipai solo a gare “Sprint”. Il mio<br />

primo Triathlon olimpico lo feci l’anno successivo a Bardolino, sul Lago di Garda, un bel<br />

battesimo in una gara dura ma bella con oltre mille partecipanti .Da lì in poi ho gareggiato<br />

molto e con molta soddisfazione, ottenendo moltissimi primi piazzamenti e vincendo molti<br />

premi nella mia categoria. Nel 1999 mi sono piazzato al 3° posto nel Campionato Italiano<br />

Age Group.<br />

Nella stagione 2000 ho partecipato ad una gara sulla distanza media (1900m.di nuoto, 90<br />

km. di ciclismo e 20 km. di corsa ) ottenendo un secondo posto di categoria.<br />

1-Come è avvenuto il tuo approccio con il Triathlon?<br />

Tutto è cominciato nell’estate del 1995: mi trovavo a Tarquinia, ospite di un amico il cui fratello,<br />

Attilio Boni, (ex triathleta di livello nazionale ed attuale allenatore federale delle squadre<br />

nazionali juniores) aveva organizzato in quel periodo il campionato italiano di Triathlon Olimpico. Rimasi affascinato<br />

nel vedere quello spettacolo di colori, di forza e di resistenza fisica. L’estate successiva tornai a Tarquinia per rivedere quella<br />

gara così bella e fu lì che decisi che valeva la pena di provarci. Insieme ad alcuni amici <strong>tra</strong> cui mia moglie Alice ,<br />

fondammo una società e ci iscrivemmo alla Federazione nel Gennaio 1997; dopo alcuni mesi il gruppo si allargò con l’ingresso<br />

di nuovi e validi atleti e così iniziò la nos<strong>tra</strong> prima stagione di gare. Alla fine di quell’anno la nos<strong>tra</strong> società si unì<br />

con un’al<strong>tra</strong> piccola società che già esisteva da diversi anni ma di cui ignoravo l’esistenza; cambiammo denominazione e<br />

così nel gennaio del 1998 nacque la Mis<strong>tra</strong>l Triathlon Pisa che attualmente conta più di 20 atleti.<br />

2-Quali difficoltà hai incon<strong>tra</strong>to agli inizi?<br />

Dal punto di vista fisico non ho incon<strong>tra</strong>to molte difficoltà in quanto ho sempre fatto molta attività fisica, soprattutto corsa e<br />

ciclismo. Nel nuoto ho durato più fatica, soprattutto psicologica, perché andare su e giù per ore in una vasca lo trovo un po’<br />

alienante.<br />

3-Come ti alleni?<br />

I nostri allenatori ,Vicard Toto, Silvestri Michele e Dell’Innocenti Stefano, anch’essi atleti della nos<strong>tra</strong> società, ci preparano<br />

periodicamente delle tabelle di allenamento di massima e cerco di attenermi ad esse.<br />

4-Come riesci a conciliare il matrimonio con l’impegno sportivo?<br />

Mia moglie fa Triathlon anch’essa per cui spesso ci alleniamo insieme o perlomeno è comprensiva se qualche fine settimana<br />

per alcune ore mi alleno con i compagni di squadra.<br />

5-Come riesci a conciliare il lavoro con il Triathlon?<br />

Io sono un insegnante di scuola media e di tennis per cui sono occupato le mattine e tre pomeriggi la settimana e quindi,<br />

considerando i fine settimana, mi rimane abbastanza tempo per allenarmi.<br />

6-Cosa ti ha dato il Triathlon come esperienza umana?<br />

Tantissimo. Ha dato uno scopo più concreto al mio grande bisogno di fare attività fisica, di stancarmi. Mi ha fatto incon<strong>tra</strong>re<br />

e frequentare un gruppo di persone meravigliose con cui dividere le fatiche degli allenamenti, la goliardia delle <strong>tra</strong>sferte,<br />

l’amicizia, la solidarietà e la gioia di stare e gareggiare insieme.<br />

7-Come si potrebbe far conoscere di più il Triathlon ai Pisani?<br />

Mettendo maggiormente in risalto nella stampa locale le attività e i risultati della nos<strong>tra</strong> squadra.<br />

Organizzando a Pisa delle gare di tipo promozionale soprattutto a livello giovanile.<br />

8-Tre motivi validi per fare Triathlon:<br />

1.Il Triathlon è composto da tre discipline apparentemente antitetiche ma che in realtà risultano molto armoniche e<br />

complete. Gli allenamenti, rispetto ad altri sport monodisciplinari, hanno minore ripetitività sia del gesto atletico che<br />

dell’ambiente in cui esso avviene.<br />

2.In questo sport, perlomeno fatto non ad alti livelli, non è predominante l’aspetto puramente competitivo che induce ansia<br />

e frus<strong>tra</strong>zione, ma una sana “competizione” con se stessi nella ricerca di un miglioramento delle proprie prestazioni nell’equilibrio<br />

della propria persona e nel rispetto delle proprie capacità.<br />

3.La bellezza e l’orgoglio di appartenere ad un “Team” di persone leali, disponibili, con cui condividere non solamente una<br />

passione sportiva, ma anche una amicizia e una voglia di stare bene insieme.<br />

9-Programmi per la stagione 2001:<br />

Per iniziare parteciperò alla Maratona di Monaco il 26 Novembre e poi il mio grande obiettivo per il 2000 sarà quello di fare<br />

l’Ironman che è il grande “sogno” di ogni Triathleta.<br />

Pag. 30


Mauro Della Croce classe 1926 “L’inossidabile”<br />

Curriculum<br />

Corse amatoriali - Campionati master - Numerose maratone- 6<br />

100 Km del Passatore oltre 150 gara di triathlon su varie distanze.<br />

1-Come è avvenuto il tuo approccio con il Triathlon?<br />

Ostia Lido 16.09.1984 primo triathlon ufficiale italiano (tri=3)<br />

1- Grande at<strong>tra</strong>ttiva e quindi iscrizione alla gara.<br />

2 - Partecipazione determinata.<br />

3 - Entusiasmo per avere concluso la gara condiviso con tutti gli<br />

amici romani che erano accorsi a sostenere “er vecchietto”.<br />

2-Quali difficoltà hai incon<strong>tra</strong>to agli inizi?<br />

L’entusiasmo e la determinazione prima ricordati, hanno sopperito,<br />

almeno all’inizio, alle manchevolezze specie nel nuoto e nella<br />

bici.Con la corsa , ottimamente, avendo praticato fino allora prevalentemente<br />

il podismo con corse amatoriali, campionati master,<br />

numerose maratone, 100 km ed altro.<br />

3-Come ti alleni?<br />

Considerata la non più giovane età, attuo allenamenti blandi, a<br />

volte sporadici, che risultano pure proficui per il mantenimento<br />

della efficienza aerobica. Bando perciò a tutte le pubblicizzate<br />

marche di sofisticati cronometri.<br />

4-Come riesci a conciliare i compiti familiari e di nonno con<br />

l’impegno sportivo?<br />

Semplicemente! Fifti-fifti e... tutti soddisfatti, pure la suocera<br />

(che riposa in pace!).<br />

5-Fra le gare che hai fatto ce n’è una che ricordi in particolare?<br />

In particolare ricordo l’ingresso nello stadio di Zanzibar (1996) ove ho superato un tedesco ed un connazionale<br />

- sono stato accolto da un sincero boato di applausi! (In quelle zone del mondo la vita media è di 50-55 anni!)<br />

6-Come si potrebbe far conoscere di più il Triathlon ai Pisani?<br />

In ogni dove. Per esempio oggi, nel pomeriggio, superando in bici una bella ragazza ho esclamato: “Tu hai proprio un<br />

fisicaccio per praticare il triathlon!!” Proselitismo e piacere di ammirare il mondo che ci circonda... e per un attimo credermi<br />

più giovane!<br />

7-Tre motivi validi per praticare il Triathlon<br />

1. Imporsi una conduzione di vita quanto più possibile sana su tutti i fronti.<br />

2. Avere la fortuna di un carico sopportabile di preoccupazioni e, se queste esistono, saperle gestire.<br />

3. Non lasciarci vincere dal male tremendo dell’abulia, brutto e decadente fenomeno umano da combattere con decisione.<br />

8-Ci racconti qualche aneddoto curioso di tutti questi anni di attività?<br />

Non è proprio un aneddoto e nemmeno curioso! In tutti questi anni di attività nel triathlon, un ricordo che rimarrà inciso<br />

nella memoria è quell’uscio (verde pineta!) posto alla fine di una ripida discesa sulle alture di Recco (guarda caso in località<br />

Uscio!) che vedevo paurosamente avvicinarsi a causa della notevole velocità imposta alla bici e del difettoso funzionamento<br />

dei freni !!!<br />

Pag. 31


PUNTEGGI<br />

1) a = 1<br />

b = 3<br />

c = 2<br />

2) a = 3<br />

b = 1<br />

c = 2<br />

3) a = 1<br />

b = 3<br />

c = 2<br />

4) a = 1<br />

b = 2<br />

c = 3<br />

5) a = 1<br />

b = 2<br />

c = 3<br />

6) a = 2<br />

b = 1<br />

c = 3<br />

7) a = 1<br />

b = 2<br />

c = 3<br />

8) a = 1<br />

b = 2<br />

c = 3<br />

9) a = 3<br />

b = 1<br />

c = 2<br />

10) a = 2<br />

b = 1<br />

c = 3<br />

11) a = 3<br />

b = 1<br />

c = 2<br />

12) a = 3<br />

b = 2<br />

c = 1<br />

13) a = 3<br />

b = 1<br />

c = 2<br />

14) a = 2<br />

b = 1<br />

c = 3<br />

15) a = 1<br />

b = 3<br />

c = 2<br />

Risultato<br />

SEI<br />

SPRINT, OLIMPICO<br />

O IRONMAN ?<br />

da 15 punti a 25 compreso SPRINT<br />

da 26 punti a 35 compreso OLIMPICO<br />

da 36 punti a 45 IRONMAN<br />

Il test è a pagina 24<br />

SPRINT<br />

Sei un triathleta sprint, ti basta partecipare ma ogni tanto sogni una gara più<br />

lunga, pensiero subito sopito da un buon piatto di pasta al pesto e da una bella<br />

porzione di cinghiale coll’olive<br />

OLIMPICO<br />

Sei un buon triathleta, vivi quasi per gli allenamenti, programmati con molta<br />

diligenza; purtroppo più di tanto non riesci ad andare ed alla fine commenti il<br />

tutto con :<br />

mi sembra di sfondarmi già abbastanza, sarà meglio pensare un po’ anche al resto<br />

del mondo ?!?<br />

IRONMAN<br />

Il mondo è una gara continua, provi il cambio anche quando indossi le ciabatte<br />

in casa; rischi di simulare l’arrivo in bici anche con il carrello della Coop<br />

mentre lo riporti al deposito per ritirare le 500 lire.<br />

Vivi per il triathlon ed il resto ….. semplicemente non esiste !!!!<br />

Pag. 32

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