giornalino - Noi e il cavallo
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NOI E IL CAVALLO<br />
GRUPPO RICERCA E SVILUPPO<br />
Cathy, Paul e<br />
la biodiversità<br />
foto di Cathy Laroche<br />
Oggi in un mondo agricolo oramai<br />
industrializzato, si sono perse quelle<br />
attenzioni verso i piccoli animali ed<br />
insetti che normalmente dovrebbero<br />
abitare un campo ed un ambiente<br />
campestre.<br />
Paul Smith in Lussemburgo,<br />
è sovvenzionato dal Ministero<br />
dell’Agricoltura per mantenere<br />
fascie di ambiente atte a ricevere<br />
piccoli animali ,insetti e fac<strong>il</strong>itare <strong>il</strong><br />
mantenimento della biodiversità.<br />
Avere delle attenzioni<br />
verso l’ambiente che<br />
ci circonda è oramai<br />
diventata una necessità, forse non<br />
per tutti, ma la coscienza di ciò sta<br />
cresendo, sopratutto in agricoltura<br />
biologica, azienda agricola non<br />
è solo ciò che produce reddito,<br />
<strong>il</strong> campo coltivato, ma anche<br />
l’ambiente che circonda i campi , i<br />
fossati, le siepi, i boschi.<br />
Per molto tempo abbiamo creduto<br />
che tutto fosse lecito, ci siamo<br />
sentiti padroni di una terra che<br />
nemmeno conosciamo, liberi<br />
di avvelenarla, di sfruttarla al<br />
massimo con ogni mezzo possib<strong>il</strong>e<br />
pensando che la cosa non ci<br />
riguardasse, che non ci sarebbero<br />
state ricadute su di noi, o che per<br />
lo meno sarebbero state avanti<br />
negli anni e non avremmo fatto a<br />
tempo a subirne le conseguenze,<br />
senza pensare che quelli che le<br />
avrebbero subite, le conseguenze,<br />
sarebbero stati i nostri figli.<br />
Il Ministero dell’Agricoltura e<br />
dell’Ambiente del Lussemburgo<br />
finanzia <strong>il</strong> mantenimento in<br />
agricoltura di fascie vegetali per<br />
creare un ambiente favorevole al<br />
mantenimento della biodiversità<br />
e, Paul con la moglie Cathy hanno<br />
aderito a questo progetto. Anche<br />
nel loro paese, pur essendoci<br />
molte foreste, la monocultura<br />
ha ridotto di molto la superficie<br />
vitale per gli animali selvatici, gli<br />
appezzamenti sono sempre più<br />
grandi e per i piccoli animali non<br />
c’è più la possib<strong>il</strong>ità di spostarsi<br />
da un luogo all’altro, nei grandi<br />
appezzamenti di mais, una volta<br />
trebbiato <strong>il</strong> cereale, la distanza tra<br />
un bosco e l’altro diventa molto<br />
grande, è stato osservato che<br />
questa distanza non dovrebbe<br />
superare i 50mt per permettere<br />
gli spostamenti di quei piccoli<br />
animali che cercano rifugio e cibo<br />
per la loro sopravvivenza.<br />
L’esperienza 2009<br />
Nel 2009 Paul iniziò con due<br />
piccoli appezzamenti, uno<br />
di 0,42 ettari e l’altro di 1,25<br />
ettari, la semente era composta<br />
da 6 diverse specie erbacee.<br />
Prima preparò <strong>il</strong> terreno con<br />
l’erpice a dischi Groffdale M16<br />
dell’omonima ditta costruttrice<br />
Primavera-Estate 2010 N°58