Disegno pozzi con pompe idrovore ad elica PL - Water Solutions
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PROGETTAZIONE DI<br />
STAZIONI DI SOLLEVAMENTO<br />
CON GRANDI POMPE<br />
SOMMERGIBILI AD ELICA<br />
Flygt Systems Engineering
INDICE<br />
Pagina<br />
Le <strong>pompe</strong> sommergibili <strong>ad</strong> <strong>elica</strong> della serie 7000 3<br />
Installazioni tipiche e componenti<br />
delle stazioni di sollevamento 4<br />
Progettazione dei <strong>pozzi</strong> 6<br />
Stazioni di pompaggio <strong>con</strong> più <strong>pompe</strong> 12<br />
Valutazione delle perdite di carico 13<br />
Considerazioni generali 17<br />
Sistemi di progettazione ITT Flygt 18<br />
Bibliografia 19
LE POMPE SOMMERGIBILI AD<br />
ELICA DELLA SERIE 7000<br />
Da oltre 20 anni, le <strong>pompe</strong> sommergibili <strong>ad</strong> <strong>elica</strong><br />
della serie 7000, operano in tutto il mondo in un<br />
vasto campo di applicazioni. La nuova serie è stata<br />
realizzata per gli stessi utilizzi: impianti di<br />
sollevamento di acque piovane e di trattamento<br />
acque, in agricoltura (bonifica ed irrigazione), allevamenti<br />
ittici, centrali elettriche, cantieri navali ed<br />
in tante altre applicazioni ove esiste la necessità di<br />
sollevare e trasportare acqua.<br />
Le elettro<strong>pompe</strong> sommergibili offrono parecchi<br />
vantaggi poichè in una unica unità compatta comprendono<br />
sia il motore sia la parte idraulica. Dal<br />
momento che non esiste il motore esterno ed i relativi<br />
organi di trasmissione meccanica, le elettro<strong>pompe</strong><br />
sommergibili, in virtù della loro compattezza,<br />
<strong>con</strong>sentono una facile maneggevolezza<br />
durante le fasi di installazione e di manutenzione.<br />
La pompa è normalmente installata in tubo<br />
<strong>con</strong>tenitore di acciaio o cemento armato verticale<br />
che può essere costruito localmente.<br />
Questo sistema riduce i costi di trasporto e di costruzione<br />
<strong>con</strong> notevoli vantaggi e<strong>con</strong>omico-gestionali.<br />
La pompa viene appoggiata su una flangia di<br />
supporto fissata all’estremità inferiore della colonna<br />
(tubo <strong>con</strong>tenitore).<br />
Ciò permette di eseguire l’installazione della<br />
pompa in modo estremamente semplice, calandola<br />
nel tubo <strong>con</strong>tenitore <strong>con</strong> un paranco o una gru.<br />
diametro nominale<br />
3<br />
Un apposito tassello di bloccaggio evita il rischio<br />
che ruoti intorno al suo asse per effetto della coppia<br />
di reazione all’avviamento.<br />
La tabella seguente indica il diametro nominale<br />
del tubo <strong>con</strong>tenitore per i diversi tipi di pompa:<br />
Pompa tipo Diam. nom.<br />
del tubo <strong>con</strong>tenitore (mm)<br />
P 7050/7051, P 7045 700<br />
P 7061, P 7055 800<br />
P 7081, P 7076 1000<br />
P 7101 1200<br />
P 7121, P 7115 1400<br />
I dati tecnici sono riportati in una apposita specifica<br />
tecnica.<br />
La sicurezza ed il buon funzionamento dipendono<br />
dall’accuratezza nella progettazione del pozzo<br />
e dalla <strong>con</strong>figurazione prescelta per la stazione di<br />
pompaggio. Questo opuscolo illustra gli aspetti<br />
idraulici per una corretta progettazione ed è un<br />
valido ausilio per selezionare la migliore <strong>con</strong>figurazione<br />
delle stazioni di pompaggio.
INSTALLAZIONI TIPICHE E COMPONENTI<br />
DELLE STAZIONI DI SOLLEVAMENTO<br />
Nel disegnare e progettare i singoli componenti<br />
standardizzati, ci si è posti l’obiettivo di disporre<br />
di un semplice sistema, <strong>con</strong> un’ampia varietà di<br />
combinazioni, per coprire le diverse esigenze pratiche.<br />
Normalmente, i componenti vengono realizzati<br />
localmente utilizzando nostri disegni.<br />
Questi disegni possono anche servire come base<br />
per sviluppare nuovi componenti, o <strong>ad</strong>attati per<br />
meglio rispondere alle esigenze costruttive locali.<br />
Sono disponibili i disegni dei seguenti componenti:<br />
D1, D2, D3: Tubi <strong>con</strong>tenitori per il posizionamento<br />
delle <strong>pompe</strong>. In funzione della profondità<br />
della stazione può essere costituito da un<br />
solo pezzo (D1) oppure da più pezzi<br />
flangiati uniti (D2), oppure semplicemente<br />
da un tronchetto di tubo predisposto per<br />
essere annegato nel cemento (D3).<br />
E1: Curva di mandata flangiata, a sezione<br />
rettangolare.<br />
E2, E3, E4: Curve di mandata flangiate, a sezione<br />
circolare<br />
F1: Telaio di supporto per sospendere la<br />
colonna.<br />
C1: Coperchio per curve di mandata E1 e E2.<br />
B1: Staffa per bloccaggio tubo <strong>con</strong>tenitore.<br />
Gli esempi che seguono mostrano le diverse<br />
tipologie di installazione utilizzando i singoli componenti.<br />
In funzione del tipo di mandata, possono<br />
essere classificate due categorie: a scarico libero e<br />
a scarico sommerso.<br />
Con lo scarico libero, come mostrato negli<br />
esempi 1, 2 e 3, il deflusso avviene sopra il livello<br />
Tubo <strong>con</strong>tenitore<br />
e di<br />
mandata D3<br />
Setto rompivortice<br />
1<br />
Questa disposizione<br />
è molto<br />
semplice e richiede il<br />
minor numero di componenti<br />
in acciaio.<br />
La pompa è installata<br />
in un pozzo circolare<br />
di cemento armato.<br />
All’interno del<br />
pozzo è stato incorporato<br />
un tubo relativamente<br />
corto, che<br />
serve da base per la<br />
pompa (componente di<br />
installazione D3).<br />
Risulta particolarmente<br />
<strong>ad</strong>atta quando<br />
il liquido viene pompato in una derivazione, in un tunnel, in<br />
un canale o bacino <strong>con</strong> un livello d’acqua pressochè costante<br />
e dove non sono richiesti dispositivi di intercettazione.<br />
Posizionando la sommità della colonna (circa 300 mm)<br />
sopra il massimo livello d’acqua nel canale, si impedisce<br />
l’eventuale riflusso dell’acqua dal canale verso la pompa,<br />
quando quest’ultima si arresta.<br />
4<br />
d’acqua. Questa soluzione non richiede valvole e,<br />
pertanto, risulta di semplice realizzazione. L’unico<br />
svantaggio è che la prevalenza di lavoro è sempre<br />
maggiore rispetto al livello d’acqua allo scarico<br />
per mantenere il margine di sicurezza necessario<br />
per assicurare lo scarico libero.<br />
Con lo scarico sommerso, invece, la pompa lavorerebbe<br />
sempre <strong>con</strong> la prevalenza effettiva del<br />
livello d’acqua allo scarico. Questa riduzione di<br />
prevalenza può risultare significativa se il livello<br />
d’acqua può variare in maniera <strong>con</strong>siderevole. Per<br />
evitare riflussi d’acqua all’arresto della pompa, è<br />
necessario installare opportuni dispositivi di protezione.<br />
L’esempio 4 illustra uno scarico <strong>con</strong> una valvola<br />
a clapet, mentre l’esempio 5 mostra un impianto a<br />
sifone <strong>con</strong> valvola di dis<strong>ad</strong>escamento.<br />
Telaio di<br />
supporto F1<br />
Tubo <strong>con</strong>tenitore<br />
e<br />
di mandata<br />
D1<br />
Setto rompi<br />
vortice<br />
2<br />
La pompa è installata<br />
in un tubo <strong>con</strong>tenitore<br />
d’acciaio (componente D1)<br />
appoggiata su un telaio di<br />
supporto annegato nel<br />
getto (componente F1). Il<br />
tubo può essere supportato<br />
inferiormente tramite<br />
una apposita lamiera che<br />
ha funzione di antirotazione<br />
del flusso.<br />
La parte superiore del<br />
tubo deve sporgere rispetto<br />
al massimo livello d’acqua,<br />
in modo da evitare<br />
riflussi verso la pompa.
3<br />
Come principio, questa disposizione è simile agli<br />
esempi precedenti e può essere realizzata in luogo<br />
dell’esempio 1, nel quale lo scarico avviene in un canale<br />
aperto.<br />
Quando è invece necessario un sistema chiuso, per<br />
eliminare problemi di odori, ecc., può essere usato questo<br />
sistema a mandata libera (come mostrato), o <strong>con</strong> una<br />
valvola di ritegno. In entrambi i casi, se deve essere impiegato<br />
un coperchio smontabile, è essenziale che sia posizionato<br />
sufficientemente alto rispetto allo scarico orizzontale<br />
per limitare le perdite e prevenire fuoriuscite di<br />
acqua.<br />
Una soluzione alternativa è rappresentata dall’utilizzo<br />
di un coperchio a chiusura ermetica del tipo E4.<br />
Coperchio<br />
Curva di<br />
mandata E1<br />
Coperchio<br />
Curva di<br />
mandata<br />
E2<br />
Tubo <strong>con</strong>tenitore<br />
e di mandata D1<br />
Setto rompi-vortice<br />
Tubo <strong>con</strong>tenitore<br />
e di mandata D2<br />
Setto rompivortice<br />
5<br />
5<br />
Coperchio<br />
Curva di<br />
mandata<br />
E2<br />
4<br />
Tubo <strong>con</strong>tenitore<br />
e di mandata D2<br />
Staffa bloccaggio tubo<br />
<strong>con</strong>tenitore B1<br />
Setto rompi-vortice<br />
In questo esempio viene utilizzata la curva di<br />
mandata tipo E2 che può essere aperta in alto<br />
altrimenti la chiusura può essere realizzata utilizzando<br />
il coperchio C1. Il collegamento e il sollevamento della<br />
pompa è rapido e semplice. Il disegno mostra una stazione<br />
profonda, dove sono stati utilizzati i tubi (D2)<br />
e la staffa di sostegno (B1).<br />
Raccomandiamo l’uso della staffa quando la colonna<br />
è costituita da diversi tubi, o quando la lunghezza della<br />
Valvola<br />
dis<strong>ad</strong>escamento<br />
sifone<br />
colonna supera i 6 metri. Anche<br />
in questo caso, è necessario che<br />
la curva di mandata sia posizionata<br />
in modo che il coperchio<br />
risulti sufficientemente piú alto<br />
rispetto all’uscita e al massimo<br />
livello d’acqua nel canale (o<br />
bacino) di scarico, in caso<br />
<strong>con</strong>trario, il coperchio deve<br />
essere a tenuta stagna.<br />
Se la pompa deve funzionare in un impianto <strong>con</strong> sifone, deve necessariamente<br />
essere utilizzata una curva di mandata <strong>con</strong> coperchio a<br />
chiusura ermetica del tipo E4.<br />
In alternativa può essere utilizzata una curva del tipo E3.<br />
La curva tipo E4 <strong>con</strong>sente un accesso più semplice alla pompa rispetto<br />
al tipo A3, ma è più costosa.<br />
In un impianto di questo tipo è necessario inserire un dispositivo di<br />
dis<strong>ad</strong>escamento del sifone che intervenga automaticamente quando la<br />
pompa si arresta.
PROGETTAZIONE DEI POZZI<br />
PRINCIPI GENERALI<br />
Le <strong>pompe</strong> <strong>ad</strong> <strong>elica</strong> sono particolarmente sensibili<br />
alle <strong>con</strong>dizioni del flusso in ingresso.<br />
Il flusso d’acqua verso una pompa deve essere<br />
uniforme e costante, senza presenza di aria e vortici.<br />
La mancanza di uniformità di flusso determina<br />
uno squilibrio nella distribuzione del liquido sulla<br />
girante non <strong>con</strong>sentendo un funzionamento ottimale,<br />
<strong>con</strong> <strong>con</strong>seguente riduzione del rendimento<br />
idraulico. Un flusso non costante produce un carico<br />
variabile sulla girante determinando rumorosità e<br />
vibrazioni, <strong>con</strong> possibili danneggiamenti meccanici.<br />
Un eccesso di vorticosità in aspirazione può<br />
provocare una variazione significativa del punto<br />
di lavoro alterando la portata, la potenza ed il<br />
rendimento. Può inoltre originare zone a bassa<br />
pressione <strong>con</strong> formazione di vortici che costantemente<br />
si estendono all’interno della pompa.<br />
Quest’aria causa inevitabilmente una riduzione<br />
della prtata generando rumorosità e vibrazioni,<br />
<strong>con</strong> dannosi carichi di impatto sulle varie<br />
parti del sistema.<br />
Per la corretta progettazione di un pozzo, devono<br />
essere <strong>con</strong>siderati i seguenti fattori:<br />
• Condotti di afflusso: hanno la funzione di <strong>con</strong>vogliare<br />
l’acqua da una sorgente (canale, fiume,<br />
ecc.) verso la stazione di pompaggio. L’ingresso<br />
dovrebbe risultare perpendicolare alla<br />
linea delle <strong>pompe</strong>, in posizione simmetrica rispetto<br />
<strong>ad</strong> esse. La velocità di ingresso non deve<br />
superare 1.2 m/s.<br />
Le raccomandazioni della ITT Flygt sono <strong>con</strong>formi<br />
a principi ben definiti di progettazione idraulica,<br />
quali, <strong>ad</strong> esempio, quelli dell’American Hydraulic<br />
Institute e del British Hydromechanics Group<br />
Limited (BHRA). Le esatte dimensioni dei <strong>pozzi</strong>,<br />
qui indicate, sono basate su risultati ottenuti <strong>con</strong><br />
prove su modelli o in scala reale <strong>con</strong> <strong>pompe</strong> ITT<br />
Flygt. Questi studi sono stati <strong>con</strong>dotti su differenti<br />
<strong>con</strong>figurazioni di pozzo, e diverse profondità<br />
dell’acqua, <strong>con</strong> l’obiettivo di ridurre al minimo le<br />
dimensioni della stazione senza comprometterne<br />
l’efficienza idraulica e l’affidabilità delle <strong>pompe</strong>.<br />
Tolleranze di ±10% sono da <strong>con</strong>siderare accettabili<br />
a <strong>con</strong>dizione che la variazione <strong>con</strong>temporanea<br />
di due o più parametri non influenzi, in modo<br />
significativo, i valori di velocità.<br />
Il principio base, a cui riferirsi per la progettazione<br />
i una stazione a più <strong>pompe</strong>, è quello di<br />
<strong>con</strong>siderare singole camere di alimentazione per<br />
ciascuna pompa.<br />
6<br />
• Canale di alimentazione: lo scopo del canale di<br />
alimentazione è di guidare il flusso verso la<br />
pompa, in modo che risulti uniforme e costante.<br />
Questo opuscolo non può riportare tutte le<br />
alternative possibili, si raccomanda, quindi, di<br />
seguire sempre le raccomandazioni di seguito<br />
indicate:<br />
– Tutte le variazioni di direzione del flusso devono<br />
essere eseguite in modo che il flusso stesso<br />
risulti il più possibile costante ed uniforme<br />
nelle varie fasi di avvicinamento alle <strong>pompe</strong>,<br />
evitando anche di creare zone <strong>ad</strong> alta velocità.<br />
– Nessun ostacolo deve interferire <strong>con</strong> il flusso<br />
poichè potrebbe generare disturbi.<br />
– Evitare l’ingresso d’aria.<br />
• Pozzo pompa: in pratica, l’unica parte per cui<br />
è possibile definire chiaramente uno standard<br />
di riferimento per una data pompa, è il pozzo<br />
nel quale quest’ultima è installata.<br />
Le dimensioni del pozzo dipendono dal tipo di<br />
pompa e dalla sua portata.<br />
Un’appropriata progettazione del pozzo è il requisito<br />
essenziale affinchè il flusso giunga alla<br />
pompa in modo corretto. E’ comunque necessario<br />
che anche il flusso in arrivo al pozzo risulti<br />
costante, affinchè si possano garantire <strong>con</strong>dizioni<br />
di buon funzionamento alle <strong>pompe</strong>.<br />
CONFIGURAZIONI E DIMENSIONI RACCOMANDATE DEI POZZI<br />
Si raccomandano tre differenti alternative, di sequito<br />
indicate:<br />
1) Configurazione ”A” – un pozzo standard aperto,<br />
come raccomandato da Prosser, ma <strong>ad</strong>attato<br />
alle <strong>pompe</strong> ITT Flygt.<br />
2) Configurazione ”B” – Pozzo compatto.<br />
3) Configurazione ”C” – Pozzo <strong>con</strong> <strong>con</strong>vogliatore<br />
di flusso in ingresso.<br />
L’importanza attribuita al flusso in alimentazione<br />
varia nei tre casi;<br />
la <strong>con</strong>figurazione ”A” richiede un flusso costante<br />
ed uniforme, <strong>con</strong> ampia sommergenza, mentre la<br />
<strong>con</strong>figurazione ”C” risente in misura minima della<br />
qualità del flusso e di una minore necessità di<br />
sommergenza.
CONFIGURAZIONE “A”<br />
E’ la più semplice da realizzare e, pertanto, è spesso<br />
la prima <strong>ad</strong> essere presa in <strong>con</strong>siderazione.<br />
Questa soluzione richiede però costi totali di realizzazione<br />
più alti perchè necessita di sommergenze<br />
maggiori e canali di alimentazione più lunghi.<br />
La variante alla <strong>con</strong>figurazione “A”, denominata<br />
“A-1”, è in assoluto la più sensibile alle <strong>con</strong>dizioni<br />
del flusso in alimentazione alla pompa ed<br />
è pertanto raccomandata solo nei casi in cui esistano<br />
<strong>con</strong>dizioni ideali <strong>con</strong> canali di alimentazione<br />
frontali. Nei casi in cui debbano essere installate<br />
più <strong>pompe</strong> nella stessa stazione di pompaggio, è<br />
preferibile optare per le varianti “A-2” e “A-3”.<br />
Queste ultime prevedono l’inserimento di deviatori<br />
di flusso ed idro<strong>con</strong>i, allo scopo di minimizzare gli<br />
effetti causati da ingressi asimmetrici. Per <strong>pompe</strong> a<br />
bassa prevalenza (P7045, P7055, P7076 e P7115)<br />
la <strong>con</strong>figurazione “A-1” non deve essere utilizzata.<br />
La sommergenza minima in aspirazione, in un<br />
pozzo del tipo indicato nella <strong>con</strong>figurazione “A”,<br />
è definita in funzione della portata della pompa,<br />
del diametro del tubo <strong>con</strong>tenitore e del tipo di distribuzione<br />
del flusso verso la pompa.<br />
Per la definizione della sommergenza, occorre<br />
riferirsi ai diagrammi delle pagine seguenti, nei<br />
quali detto valore è indicato, per ciascuna pompa,<br />
in funzione della portata. Ciascun diagramma <strong>con</strong>tiene<br />
tre curve indicanti il valore di sommergenza<br />
per altrettante <strong>con</strong>dizioni di funzionamento.<br />
CONFIGURAZIONE A - 1 (tutte le dimensioni sono in m)<br />
Pompa 7045/ 7055/ 7076 7101 7115<br />
7050/<br />
7051<br />
7061 7081 7121<br />
D 0,7 0,8 1,0 1,2 1,4<br />
B 0,53 0,6 0,75 0,9 1,05<br />
C 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7<br />
E 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7<br />
L min. 2,8 3,2 4,0 4,8 5,6<br />
S In funzione della portata – vedere le curve di sommergenza minima pag.9<br />
W 1,4 1,6 2,0 2,4 2,8<br />
7<br />
I vortici si originano più facilmente quando la distribuzione<br />
del flusso non è uniforme; risulta pertanto<br />
necessario, in questi casi, incrementare la<br />
sommergenza. La curva superiore nei diagrammi si<br />
riferisce ai casi <strong>con</strong> alimentazione laterale, mentre<br />
quella intermedia indica la <strong>con</strong>dizione necessaria<br />
per alimentazioni frontali.<br />
Si <strong>con</strong>siglia, pertanto, di utilizzare la curva riferita<br />
alle reali <strong>con</strong>dizioni di alimentazione della<br />
pompa. In particolari circostanze, in cui risultano<br />
accettabili livelli di vorticosità e rumorosità superiori,<br />
è possibile ridurre ulteriormente il valore di<br />
minimo livello nel pozzo. In questi casi, il funzionamento<br />
della pompa non deve essere superiore a<br />
500 ore all’anno.<br />
La curva inferiore, indicata come “limite di sicurezza”<br />
è applicabile <strong>ad</strong> alimentazioni frontali.<br />
Per alimentazioni laterali, la curva intermedia, denominata<br />
“alimentazione frontale”, costituisce il<br />
limite di sicurezza. Il livello di funzionamento non<br />
deve mai scendere sotto il limite di sicurezza, per<br />
evitare danni alle <strong>pompe</strong>.<br />
Min. liv.<br />
acqua
CONFIGURAZIONE A – 2 (tutte le dimensioni sono in m)<br />
Pompa 7050/<br />
7051/<br />
7045<br />
7061/<br />
7055<br />
7081/<br />
7076<br />
7101 7121/<br />
7115<br />
D 0,7 0,8 1,0 1,2 1,4<br />
B 0.53 0,6 0,75 0,9 1,05<br />
C 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7<br />
E 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7<br />
J 0,87 1,0 1,25 1,5 1,75<br />
K 1,23 1,4 1,75 2,1 2,45<br />
L 2,8 3,2 4,0 4,8 5,6<br />
M 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7<br />
N 0,18 0,2 0,25 0,3 0,35<br />
P 0,26 0,3 0,38 0,45 0,53<br />
S In funzione della portata – vedere le curve di sommergenza minima, pag. 9<br />
W 1,4 1,6 2,0 2,4 2,8<br />
Min. liv.<br />
acqua<br />
8<br />
CONFIGURAZIONE A – 3 (tutte le dimensioni sono in m)<br />
Pompa 7050/<br />
7051/<br />
7045<br />
7061/<br />
7055<br />
7081/<br />
7076<br />
7101 7121/<br />
7115<br />
D 0,7 0,8 1,0 1,2 1,4<br />
B 0.53 0,6 0,75 0,9 1,05<br />
C 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7<br />
E 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7<br />
J 1,23 1,4 1,75 2,1 2,45<br />
K 1,58 1,8 2,25 2,7 3,15<br />
L 2,8 3,2 4,0 4,8 5,6<br />
M 0,4 0,46 0,58 0,69 0,81<br />
S In funzione della portata – vedere le curve di sommergenza minima, pag. 9<br />
W 1,4 1,6 2,0 2,4 2,8<br />
Min. liv.<br />
acqua
CURVE DI SOMMERGENZA MINIMA<br />
S [m] S [m]<br />
S [m]<br />
3.0<br />
2.5<br />
2.0<br />
1.5<br />
1.0<br />
0.5<br />
P 7050/7051, P 7045<br />
Ingresso laterale<br />
Ingresso frontale<br />
Limite di impiego<br />
0<br />
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2<br />
2.5<br />
2.0<br />
1.5<br />
1.0<br />
0.5<br />
Ingresso laterale<br />
Ingresso frontale<br />
Limite di impiego<br />
Q [m 3 /s]<br />
P 7061/7055<br />
0<br />
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2 1.3 1.4<br />
Q [m 3 /s]<br />
P7081/7076<br />
3.00<br />
2.75<br />
Ingresso laterale<br />
2.50<br />
Ingresso frontale<br />
2.25<br />
2.00<br />
1.75<br />
1.50<br />
1.25<br />
1.00<br />
0.75<br />
0.50<br />
0.25<br />
0<br />
Limite di impiego<br />
0 0.25 0.50 0.75 1.00 1.25 1.50 1.75 2.00 2.25 2.50<br />
Q [m 3 /s]<br />
9<br />
S [m]<br />
S [m]<br />
3.50<br />
3.00<br />
2.50<br />
2.00<br />
1.50<br />
1.00<br />
0.50<br />
Ingresso laterale<br />
Ingresso frontale<br />
Limite di impiego<br />
Ingresso laterale<br />
Ingresso frontale<br />
Limite di impiego<br />
P 7101<br />
0<br />
0 0.25 0.50 0.75 1.00 1.25 1.50 1.75 2.00 2.25 2.50 2.75 3.00 3.25 3.50<br />
Q [m 3 /s]<br />
4.0<br />
3.5<br />
3.0<br />
2.5<br />
2.0<br />
1.5<br />
1.0<br />
0.5<br />
P 7121/7115<br />
0 0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0 4.5 5.0 5.5<br />
Q [m 3 /s]
CONFIGURAZIONE “B” CONFIGURAZIONE B (tutte le dimensioni sono in m)<br />
Costituita da un ingresso di tipo semplice la cui forma<br />
è stata <strong>ad</strong>attata per essere realizzata in cemento<br />
armato. Le caratteristiche geometriche, quali la curvatura<br />
del muro frontale, i riempimenti angolari ed<br />
il gr<strong>ad</strong>ino sul muro posteriore, sono state sviluppate<br />
per <strong>con</strong>sentire una gr<strong>ad</strong>uale accelerazione ed una<br />
costante variazione di direzione del flusso dal pozzo<br />
alla pompa.<br />
Min. liv. acqua<br />
10<br />
Pompa 7050/<br />
7051/<br />
7045<br />
7061/<br />
7055<br />
7081/<br />
7076<br />
7101 7121/<br />
7115<br />
D 0,7 0,8 1,0 1,2 1,4<br />
B 0.35 0,4 0,5 0,6 0,7<br />
C 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7<br />
E 0,28 0,32 0,4 0,48 0,56<br />
F 0,56 0,64 0,8 0,96 1,12<br />
J 0,7 0,8 1,0 1,2 1,4<br />
K 1,05 1,2 1,5 1,8 2,1<br />
L 2,8 3,2 4,0 4,8 5,6<br />
P 0,26 0,3 0,38 0,45 0,53<br />
R 0,2 0,2 0,25 0,25 0,3<br />
S 1,05 1,2 1,5 1,8 2,1<br />
T 0,35 0,4 0,45 0,5 0,55<br />
W 1,4 1,6 2,0 2,4 2,8<br />
CONFIGURAZIONE “C”<br />
E’ costituita da un ingresso <strong>con</strong> <strong>con</strong>vergente di<br />
flusso ed è realizzabile <strong>con</strong> parti in cemento ed altre<br />
in lamiera.<br />
Questo ingresso riduce gli effetti dovuti a disuniformità<br />
del flusso e vortici, e rappresenta la<br />
migliore soluzione in assoluto dal punto di vista<br />
idraulico: la parete frontale inclinata ha lo scopo<br />
di evitare il deposito in superficie di sostanze stagnanti.<br />
Max. liv.<br />
acqua<br />
Min. liv.<br />
acqua
Le caratteristiche geometriche di questa <strong>con</strong>figurazione<br />
sono tali da garantire il <strong>con</strong>vogliamento<br />
del flusso verso la pompa in modo ottimale. In tal<br />
senso la sommergenza minima può essere ridotta<br />
a valori pari a 1D.<br />
Max. liv.<br />
acqua<br />
Min. liv.<br />
acqua<br />
11<br />
CONFIGURAZIONE C (tutte le dimensioni sono in m)<br />
Pompa 7050/<br />
7051/<br />
7045<br />
7061/<br />
7055<br />
7081/<br />
7076<br />
7101 7121/<br />
7115<br />
D 0,7 0,8 1,0 1,2 1,4<br />
B 0.35 0,4 0,5 0,6 0,7<br />
C 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7<br />
E 0,28 0,32 0,4 0,48 0,56<br />
F 0,56 0,64 0,8 0,96 1,12<br />
G 0,77 0,88 1,1 1,32 1,54<br />
H 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7<br />
J 0,7 0,8 1,0 1,2 1,4<br />
K 1,05 1,2 1,5 1,8 2,1<br />
L 2,8 3,2 4,0 4,8 5,6<br />
M 0,55 0,63 0,8 0,95 1,1<br />
N 0,6 0,7 0,8 1,0 1,2<br />
P 0,26 0,3 0,38 0,45 0,53<br />
S 0,7 0,8 1,0 1,2 1,4<br />
W 1,4 1,6 2,0 2,4 2,8<br />
NOTA:<br />
PER TUTTE LE CONFIGURAZIONI<br />
In alcuni casi, la minima sommergenza sull’aspirazione<br />
della pompa, indicata sui diagrammi, può<br />
risultare insufficiente a soddisfare la richiesta di<br />
NPSH.<br />
Occorre, pertanto, incrementare tale valore fino<br />
a raggiungere il livello di NPSH richiesto, e riportato<br />
sulla curva caratteristica della pompa, al fine<br />
di non incorrere in fenomeni di cavitazione.
STAZIONI DI POMPAGGIO CON PIU’POMPE<br />
Le stazioni di pompaggio vengono solitamente<br />
equipaggiate <strong>con</strong> due o più <strong>pompe</strong> per fornire elevate<br />
quantità d’acqua e garantire un funzionamento<br />
flessibile ed affidabile. Queste stazioni dovrebbero<br />
essere realizzate se<strong>con</strong>do un <strong>con</strong>cetto modulare.<br />
Dal momento che il flusso verso ciascun modulo<br />
deve risultare il più possibile uniforme, occorre<br />
porre particolare attenzione alla progettazione del<br />
tratto tra canale di afflusso e le singole camere di<br />
aspirazione, seguendo le indicazioni di seguito specificate.<br />
I <strong>con</strong>vogliatori di flusso, installati sui tubi<br />
di aspirazione delle <strong>pompe</strong>, risultano poco sensibili<br />
alla disuniformità del flusso che normalmente si<br />
verifica in <strong>pozzi</strong> <strong>con</strong> molte <strong>pompe</strong>. Tale disuniformità<br />
si manifesta principalmente per effetto di variazioni<br />
di direzione o nel caso di funzionamento<br />
di singole <strong>pompe</strong> a carico parziale. Pertanto, la<br />
<strong>con</strong>figurazione “C” rappresenta quasi sempre la<br />
migliore soluzione <strong>ad</strong>ottabile.<br />
La <strong>con</strong>figurazione “A” è la più sensibile alle<br />
disuniformità di flusso e necessita, di <strong>con</strong>seguenza,<br />
rispetto alle <strong>con</strong>figurazioni “B” e “C”, di <strong>pozzi</strong><br />
<strong>con</strong> muri divisori più lunghi. Nel caso venga -<br />
<strong>ad</strong>ottata la <strong>con</strong>figurazione “A” per più di tre <strong>pompe</strong>,<br />
la lunghezza dei muri divisori deve risultare almeno<br />
2/3 della larghezza totale della vasca. Qualora,<br />
in corrispondenza della vasca <strong>pompe</strong>, si verificasse<br />
una riduzione di sezione (per effetto di paratoie<br />
e griglie), la lunghezza dei <strong>pozzi</strong> deve risultare<br />
pari a 6D ed oltre, in funzione del gr<strong>ad</strong>o di<br />
riduzione. I casi tipici di <strong>con</strong>formazione di stazioni<br />
di pompaggio <strong>con</strong> più <strong>pompe</strong> sono:<br />
1) Ingresso frontale posizionato simmetricamente<br />
rispetto ala stazione (da preferire). Nel caso la<br />
larghezza del canale risultasse minore rispetto alla<br />
12<br />
larghezza della vasca, il raccordo idraulico tra le<br />
dua parti dovrebbe divergere in modo simmetrico.<br />
L’angolo di divergenza non deve superare, per le<br />
<strong>con</strong>figurazioni “B” e “C”, i 40°. Per la <strong>con</strong>figurazione<br />
“A”, l’angolo di divergenza non deve invece<br />
superare i 20°. L’inclinazione del fondo, nel raccordo<br />
idraulico, deve essere inferiore a 10°. Se<br />
questi criteri non possono essere soddisfatti, risulta<br />
necessario <strong>ad</strong>ottare dei muri divisori o deflettori,<br />
al fine di migliorare la distribuzione del flusso.<br />
Tali accorgimenti, e schemi più complessi, devono<br />
essere valutati <strong>con</strong> l’ausilio di modelli idraulici.<br />
2) Ingresso laterale che è perpendicolare all’asse<br />
della vasca (parallela alla linea delle <strong>pompe</strong>), un<br />
muro di smorzamento può <strong>con</strong>tribuire <strong>ad</strong> una migliore<br />
distribuzione del flusso, come mostrato sotto.<br />
Un’elevata perdita di pressione sul muro di<br />
smorzamento risulta necessaria a dissipare gran<br />
parte dell’energia cinetica del flusso in ingresso. In<br />
alternativa, possono essere impiegati deflettori allo<br />
scopo di dirigere il flusso; in questo caso però è<br />
necessario ricorrere <strong>ad</strong> uno studio su modello, in<br />
modo da poterne determinare <strong>con</strong> esattezza il profilo,<br />
la posizione e l’orientamento. La distanza tra<br />
il muro di smorzamento (o deflettori) ed i moduli<br />
della vasca deve risultare sufficiente <strong>ad</strong> uniformare<br />
il flusso ed evacuare l’aria, prima che l’acqua<br />
raggiunga l’aspirazione delle <strong>pompe</strong>.<br />
L’esperienza maturata, <strong>con</strong> impianti già realizzati,<br />
fornisce valide indicazioni per la progettazione<br />
di stazioni di pompaggio <strong>con</strong> più <strong>pompe</strong>.<br />
Stazioni esistenti e ben collaudate possono spesso<br />
fornire soluzioni a problemi complessi, senza ricorrere<br />
allo studio su modelli.
VALUTAZIONE DELLE PERDITE DI CARICO<br />
Le perdite di pressione, nei sistemi che utilizzano<br />
<strong>pompe</strong>, sono in genere relativamente <strong>con</strong>tenute.<br />
E’ comunque buona norma valutarne l’entità al<br />
fine di poter ben definire la prevalenza totale e,<br />
quindi, poter scegliere la pompa più idonea.<br />
Le <strong>pompe</strong> a <strong>elica</strong> hanno, generalmente, curve caratteristiche<br />
di prevalenza e potenza molto “ripide”<br />
e, pertanto, un errore nella valutazione delle<br />
perdite può trasformarsi in un significativo aumento<br />
della potenza richiesta.<br />
Una situazione critica si verifica quando la perdita<br />
di carico viene sottovalutata o, <strong>ad</strong>dirittura,<br />
ignorata. In questi casi, la pompa opererà <strong>con</strong> una<br />
prevalenza maggiore di quella ipotizzata, a fronte<br />
di una minor portata d’acqua ed una maggiore<br />
potenza assorbita, <strong>con</strong> il rischio che la portata risulti<br />
insufficiente e che il motore elettrico venga<br />
sovraccaricato oltre i limiti <strong>con</strong>sentiti. Per tutte le<br />
tipologie di installazione descritte, le perdite di<br />
pressione, che devono essere <strong>con</strong>siderate, sono<br />
quelle <strong>con</strong>centrate dei componenti della linea di<br />
scarico.<br />
Le perdite di pressione, in tratti brevi di tubazione<br />
rettilinee, sono in genere trascurabili. In alcuni<br />
casi è peraltro necessario <strong>con</strong>siderare gli effetti<br />
di interazione che possono nascere tra due<br />
diversi componenti.<br />
I valori relativi ai coefficienti di perdita, per vari<br />
componenti del sistema di tubazioni, possono<br />
essere richiesti ai costruttori, oppure possono essere<br />
ricavati dalla letteratura esistente. Il testo citato<br />
al n° 8 della bibliografia costituisce certamente<br />
un’ottima fonte di dati. I coefficienti dei componenti<br />
tipici di questi impianti sono mostrati nella<br />
seguente tabella.<br />
Il coefficiente di perdita di scarico di ciascun<br />
componente dipende strettamente dalle caratteristiche<br />
geometriche di quest’ultimo. Evitare cambi<br />
bruschi di sezione, spigoli vivi ed imbocchi non<br />
raccordati.<br />
Nei diagrammi vengono indicate le perdite di<br />
pressione, in funzione della portata, relative a<br />
componenti progettati dalla ITT Flygt.<br />
13<br />
Componenti<br />
Perdite di carico<br />
Coefficienti<br />
tipici<br />
Curva a 90°<br />
0,3 – 1,2<br />
Derivazione a ‘‘T”<br />
0,5 – 2,5<br />
Valvola a palla<br />
(aperta)<br />
0,1 – 0,5<br />
Saracinesca<br />
(aperta)<br />
0,1 – 1,0<br />
Valvola a farfalla<br />
(aperta)<br />
0,1 – 1,0<br />
Valvola a clapet<br />
(aperta)<br />
0,5 – 3,0
H [m]<br />
H [m]<br />
H [m]<br />
1.0<br />
0.9<br />
0.8<br />
0.7<br />
0.6<br />
0.5<br />
0.4<br />
0.3<br />
0.2<br />
1.1<br />
1.0<br />
0.9<br />
0.8<br />
0.7<br />
0.6<br />
0.5<br />
0.4<br />
0.3<br />
0.2<br />
0.1<br />
0<br />
0.8<br />
0.7<br />
0.6<br />
0.5<br />
0.4<br />
0.3<br />
0.2<br />
0.1<br />
0<br />
VALUTAZIONE DELLE PERDITE<br />
DI CARICO<br />
P 7050/7051, P 7045<br />
E1 W=700 m=0.45<br />
E5 W=1050 m=0.37<br />
E5 W=1400 m=0.35<br />
E5 W=1750 m=0.34<br />
E5 W=2100 m=0.33<br />
m · W · 2g<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
Do=500 K1=2.5<br />
Do=600 K1=1.3<br />
Do=700 K1=1.13<br />
Do=500 K2=2.0<br />
Do=600 K2=0.86<br />
Do=700 K2=0.77 Diametro<br />
aspirazione<br />
r<br />
K1: Curva stretta = 0<br />
Do<br />
r<br />
K2: Curva ampia > 0,1<br />
Do<br />
Do=500 E3 K=0.32<br />
Do=600 E3 K=0.32<br />
Do=700 E3 K=0.32<br />
Do=500 E4 K=0.35<br />
Do=600 E4 K=0.35<br />
Do=700 E4 K=0.35<br />
E1, E5<br />
E2<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
Diametro<br />
mandata<br />
Diam mandata<br />
HS=Prevalenza statica<br />
H=Perdite di carico<br />
E5 lato<br />
700 850 E5 Sommitá<br />
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2<br />
3<br />
Q [m /s]<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2<br />
3<br />
Q [m /s]<br />
Diametro<br />
mandata<br />
14<br />
H [m]<br />
H [m]<br />
1.0<br />
0.9<br />
0.8<br />
0.7<br />
0.6<br />
0.5<br />
0.4<br />
0.3<br />
0.2<br />
0.8<br />
0.7<br />
0.6<br />
0.6<br />
0.5<br />
0.4<br />
0.3<br />
0.2<br />
0.2<br />
0.1<br />
0.40<br />
0.35<br />
0.30<br />
0.25<br />
0.20<br />
0.15<br />
0.10<br />
0.05<br />
0<br />
VALUTAZIONE DELLE PERDITE<br />
DI CARICO<br />
P 7061, P 7055<br />
E1 W=800 m=0.45<br />
E5 W=1200 m=0.37<br />
E5 W=1600 m=0.35<br />
E5 W=2000 m=0.34<br />
E5 W=2400 m=0.33<br />
m · W · 2g<br />
Do=600 K1=2.1<br />
Do=700 K1=1.27<br />
Do=800 K1=1.13<br />
Do=600 K2=1.5<br />
Do=700 K2=0.85<br />
Do=800 K2=0.77<br />
r<br />
K1: Curva stretta = 0<br />
Do<br />
r<br />
K2: Curva ampia > 0,1<br />
Do<br />
Do=600 E3 K=0.32<br />
Do=700 E3 K=0.32<br />
Do=600 E4 K=0.32<br />
Do=800 E3 K=0.35<br />
Do=700 E4 K=0.35<br />
Do=800 E4 K=0.35<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
E2<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
E3, E4<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
HS=Prevalenza statica<br />
H=Perdite di carico<br />
Diametro<br />
mandata<br />
E5 lato<br />
800 950 E5 Sommitá<br />
0.1<br />
Diametro aspirazione<br />
HS=Prevalenza statica<br />
H=Perdite di carico<br />
0.1<br />
Diametro aspirazione<br />
HS=Prevalenza statica<br />
H=Perdite di carico<br />
0<br />
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2<br />
0<br />
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2 1.3 1.4<br />
Q [m 3/s]<br />
Q [m 3/s]<br />
E3, E4<br />
H [m]<br />
E1, E5<br />
0 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2 1.3 1.4<br />
3<br />
Q [m /s]<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2 1.3 1.4<br />
3<br />
Q [m /s]<br />
Diam mandata<br />
Diametro<br />
mandata
H [m]<br />
H [m]<br />
H [m]<br />
1.2<br />
1.1<br />
1.0<br />
0.9<br />
0.8<br />
0.7<br />
0.6<br />
0.5<br />
0.4<br />
0.3<br />
0.2<br />
0.1<br />
0<br />
0.8<br />
0.7<br />
0.6<br />
0.5<br />
0.4<br />
0.3<br />
0.2<br />
0.1<br />
0<br />
0.40<br />
0.35<br />
0.30<br />
0.25<br />
0.20<br />
0.15<br />
0.10<br />
0.05<br />
0<br />
VALUTAZIONE DELLE PERDITE<br />
DI CARICO<br />
P 7081, P 7076<br />
E1 W=1000 m=0.45<br />
E5 W=1500 m=0.37<br />
E5 W=2000 m=0.35<br />
E5 W=2500 m=0.34<br />
E5 W=3000 m=0.33<br />
m · W · 2g<br />
Diámetro de<br />
entr<strong>ad</strong>a<br />
Do=800 K1=1.75<br />
Do=900 K1=1.23<br />
Do=1000 K1=1.13<br />
Do=800 K2=1.2<br />
Do=900 K2=0.83<br />
Do=1000 K2=0.77 Diametro<br />
r<br />
aspirazione<br />
K1: Curva stretta = 0<br />
Do<br />
r<br />
K2: Curva ampia > 0,1<br />
Do<br />
Do=800 E3 K=0.32<br />
Do=900 E3 K=0.32<br />
Do=1000 E3 K=0.32<br />
Do=800 E4 K=0.35<br />
Do=900 E4 K=0.35<br />
Do=1000 E4 K=0.35<br />
E1, E5<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
Diametro<br />
mandata<br />
Diam mandata<br />
HS=Prevalenza statica<br />
H=Perdite di carico<br />
HS=Prevalenza statica<br />
H=Perdite di carico<br />
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4 1.6 1.8 2.0 2.2 2.4<br />
3<br />
Q [m /s]<br />
E2<br />
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4 1.6 1.8 2.0 2.2 2.4<br />
3<br />
Q [m /s]<br />
E3, E4<br />
E5 lato<br />
1000 1200 E5 Sommitá<br />
Diametro aspirazione<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4 1.6 1.8 2.0 2.2 2.4<br />
3<br />
Q [m /s]<br />
Diametro<br />
mandata<br />
15<br />
H [m]<br />
H [m]<br />
H [m]<br />
1.4<br />
1.3<br />
1.2<br />
1.1<br />
1.0<br />
0.9<br />
0.8<br />
0.7<br />
0.6<br />
0.5<br />
0.4<br />
0.3<br />
0.2<br />
0.1<br />
0<br />
0.8<br />
0.7<br />
0.6<br />
0.5<br />
0.4<br />
0.3<br />
0.2<br />
0.1<br />
0.40<br />
0.35<br />
0.30<br />
0.25<br />
0.20<br />
0.15<br />
0.10<br />
0.5<br />
VALUTAZIONE DELLE PERDITE<br />
DI CARICO<br />
P 7101<br />
E1 W=1200 m=0.45<br />
E5 W=1800 m=0.37<br />
E5 W=2400 m=0.35<br />
E5 W=3000 m=0.34<br />
E5 W=3600 m=0.33<br />
m · W · 2g<br />
Do=1000 K1=1.51<br />
Do=1200 K1=1.13<br />
Do=1000 K2=0.99<br />
Do=1200 K2=0.77<br />
r<br />
K1: Curva stretta = 0<br />
Do<br />
r<br />
K2: Curva ampia > 0,1<br />
Do<br />
Do=1000 E3 K=0.32<br />
Do=1200 E3 K=0.32<br />
Do=1000 E4 K=0.35<br />
Do=1200 E4 K=0.35<br />
E1, E5<br />
Diámetro de<br />
entr<strong>ad</strong>a<br />
E2<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
E3, E4<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
HS=Prevalenza statica<br />
H=Perdite di carico<br />
HS=Prevalenza statica<br />
H=Perdite di carico<br />
0 0.3 0.6 0.9 1.2 1.5 1.8 2.1 2.4 2.7 3.0 3.3 3.6<br />
3<br />
Q [m /s]<br />
0 0 0.3 0.6 0.9 1.2 1.5 1.8 2.1 2.4 2.7 3.0 3.3 3.6<br />
3<br />
Q [m /s]<br />
0 0 0.3 0.6 0.9 1.2 1.5 1.8 2.1 2.4 2.7 3.0 3.3 3.6<br />
3<br />
Q [m /s]<br />
Diametro<br />
mandata<br />
Diam mandata<br />
E5 lato<br />
1200 1450 E5 Sommitá<br />
Diametro aspirazione<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
Diametro<br />
mandata
H [m]<br />
H [m]<br />
H [m]<br />
1.6<br />
1.4<br />
1.2<br />
1.0<br />
0.8<br />
0.6<br />
0.4<br />
0.2<br />
VALUTAZIONE DELLE PERDITE<br />
DI CARICO<br />
P 7121, P 7115<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
E1 W=1400 m=0.45<br />
E5 W=2100 m=0.37<br />
E5 W=2800 m=0.35<br />
E5 W=3500 m=0.34<br />
E5 W=4200 m=0.33<br />
HS=Prevalenza statica<br />
H=Perdite di carico<br />
E1, E5<br />
m · W · 2g<br />
HS=Prevalenza statica<br />
H=Perdite di carico<br />
0<br />
0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0 4.5 5.0 5.5<br />
0.8<br />
0.7<br />
0.6<br />
0.5<br />
0.4<br />
0.3<br />
0.2<br />
0.1<br />
0<br />
0.40<br />
0.35<br />
0.30<br />
0.25<br />
0.20<br />
0.15<br />
0.10<br />
0.05<br />
0<br />
D=1200 K1=1.45<br />
D=1400 K1=1.13<br />
D=1200 K2=0.95<br />
D=1400 K2=0.77<br />
r<br />
K1: Curva stretta = 0<br />
Do<br />
r<br />
K2: Curva ampia > 0,1<br />
Do<br />
3<br />
Q [m /s]<br />
E2<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0 4.5 5.0 5.5<br />
3<br />
Q [m /s]<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
Do=1200 E3 K=0.32<br />
Do=1400 E3 K=0.32<br />
Do=1200 E4 K=0.35<br />
Do=1400 E4 K=0.35<br />
Diam mandata<br />
Diametro<br />
aspirazione<br />
Diametro<br />
mandata<br />
E3, E4<br />
0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0 4.5 5.0 5.5<br />
3<br />
Q [m /s]<br />
Diametro<br />
mandata<br />
E5 lato<br />
1400 1700 E5 Sommitá<br />
Diametro aspirazione<br />
16
CONSIDERAZIONI GENERALI<br />
MISURE CORRETTIVE<br />
La progettazione delle stazioni, descritta in questo<br />
opuscolo, è stata verificata su impianti reali. Non<br />
è però sempre possibile soddisfare tutti i requisisti<br />
ottimali, dovendo spesso operare in spazi limitati,<br />
installare <strong>pompe</strong> nuove in stazioni esistenti o <strong>con</strong><br />
<strong>con</strong>dizioni di afflusso particolari. A volte, può risultare<br />
impossibile garantire la minima sommergenza<br />
richiesta, <strong>con</strong> <strong>con</strong>seguente rischio di formazioni<br />
di vortici. Per eliminare questo problema,<br />
bisogna ricorrere a misure correttive atte a garantire<br />
<strong>con</strong>dizioni di lavoro ottimali per le <strong>pompe</strong>.<br />
Con sommergenza insufficiente, esiste difatti l’eventualità<br />
che possano formarsi vortici intorno al tubo<br />
<strong>con</strong>tenitore, <strong>con</strong> <strong>con</strong>seguente aspirazione di<br />
aria nella pompa, oppure vortici sommersi.<br />
La turbolenza intorno alla pompa è in genere<br />
causata da una distribuzione asimmetrica nel canale<br />
di alimentazione. Per migliorare questa situazione,<br />
si può ricorre all’inserimento di opportune<br />
strutture, quali, <strong>ad</strong> esempio, r<strong>ad</strong>drizzatori di flusso,<br />
muri divisori, <strong>con</strong>vogliatori e lamiere anti-turbolenza.<br />
Per minimizzare gli effetti negativi, dovuti<br />
<strong>ad</strong> ingressi asimmetrici, si può operare, in alternativa,<br />
una riduzione della velocità del flusso incrementando,<br />
<strong>ad</strong> esempio, il livello di acqua nel pozzo.<br />
Leggere asimmetrie del flusso possono essere<br />
corrette tramite l’inserimento di lamiere anti-rotazione<br />
tra il tubo <strong>con</strong>tenitore ed il muro retrostante,<br />
oppure tra il tubo ed il pavimento del pozzo.<br />
Queste lamiere interrompono i vortici intorno al<br />
tubo e prevengono la formazione di vortici di parete.<br />
I vortici, che determinano ingresso d’aria nella<br />
pompa, si formano lungo la traiettoria del flusso<br />
quando la velocità è troppo elevata (o profondità<br />
d’acqua insufficiente) o intorno al tubo <strong>con</strong>tenitore,<br />
se la velocità è troppo bassa. In entrambi i casi,<br />
possono essere eliminati <strong>con</strong>ferendo turbolenza al<br />
flusso in superficie, inserendo delle lame o pan<strong>con</strong>i<br />
perpendicolari alla direzione del flusso. Queste<br />
strutture, posizionate in superficie, devono risultare<br />
immerse nel liquido <strong>ad</strong> una profondità pari a<br />
circa un quarto del diametro del tubo <strong>con</strong>tenitore<br />
ed <strong>ad</strong> una distanza pari a circa 1.5÷2.0 volte il suo<br />
diametro. Se il livello d’acqua è variabile, è preferibile<br />
utilizzare una struttura galleggiantte.<br />
In alcuni casi, una zattera galleggiante, posizionata<br />
davanti al tubo <strong>con</strong>tenitore, <strong>con</strong>tribuisce <strong>ad</strong><br />
eliminare l’ingresso d’aria. Questa zattera può essere<br />
costituita da un unico elemento piano o da<br />
più elementi affiancati <strong>con</strong> spazi aperti (griglia o<br />
17<br />
rete). Entrambe le forme impedis<strong>con</strong>o la formazione<br />
di vortici. In alternativa, può essere usata una<br />
lamiera inclinata simile a quella descritta nel disegno<br />
<strong>pozzi</strong> (<strong>con</strong>figurazione “C”).<br />
I vortici sommersi si possono formare ovunque,<br />
sul pavimento o sulle pareti del pozzo, e spesso<br />
risulta difficile appurarne l’esistenza, osservando<br />
il pozzo dalla superficie. L’esistenza di tali vortici<br />
viene segnalata dal cattivo funzionamento della<br />
pompa o dall’erosione sulle pale dell’<strong>elica</strong>. E’<br />
possibile osservarli direttamente solo in modelli<br />
idraulici in scala ridotta, appositamente realizzati.<br />
La distribuzione del flusso può essere migliorata<br />
<strong>con</strong> inserimento di un <strong>con</strong>o o di un divisore prismatico<br />
sotto la pompa, o tramite l’<strong>ad</strong>ozione di<br />
altre strutture descritte in alcune delle nostre <strong>con</strong>figurazioni<br />
standard.<br />
Setti a parete<br />
e di fondo<br />
Setti rompi-vortici Vortici sulla parete posteriore<br />
causati dal solo setto sul fondo<br />
Deflettori di superficie per sopressione vortici<br />
Zattera galleggiante<br />
a griglia rompi-vortice
PROVE SU MODELLO<br />
I modelli idraulici sono spesso essenziali per la<br />
progettazione di strutture usate per <strong>con</strong>vogliare il<br />
flusso d’acqua. Essi possono fornire valide soluzioni<br />
a problemi idraulici complessi. I loro costi<br />
vengono spesso ripagati dal raggiungimento di<br />
miglioramenti nella progettazione sotto il profilo<br />
tecnico ed e<strong>con</strong>omico.<br />
Le prove su modello sono particolarmente <strong>con</strong>sigliate<br />
per stazioni di pompaggio la cui geometria<br />
differisce dagli standard raccomandati e per le<br />
quali non è disponibile una precedente esperienza.<br />
E´buona norma realizzare modelli per quelle<br />
stazioni di pompaggio in cui la portata per pompa<br />
eccede i 2.5 m 3 /sec, o in stazioni a più <strong>pompe</strong>.<br />
Risultano particolarmente importanti se:<br />
– il livello di acqua nel pozzo è inferiore al minimo<br />
raccomandator,<br />
– i <strong>pozzi</strong> presentano ostruzioni nelle vicinanze<br />
delle <strong>pompe</strong>,<br />
– i <strong>pozzi</strong> sono più piccoli, o più grandi, di quanto<br />
raccomandato,<br />
– le stazioni <strong>con</strong> più <strong>pompe</strong> necessitano di r<strong>ad</strong>drizzatori<br />
di flusso per migliorare la distribuzione<br />
del flusso,<br />
– vengono utilizzate stazioni esistenti <strong>con</strong> significativo<br />
aumento della portata.<br />
Il modello di una stazione di pompaggio normalmente<br />
riproduce il canale di <strong>ad</strong>duzione, la struttura<br />
di ingresso, la camera di distribuzione ed i <strong>pozzi</strong><br />
SISTEMI DI PROGETTAZIONE ITT FLYGT<br />
ITT Flygt può fornire l’assistenza alla progettazione,<br />
grazie all’esperienza maturata nel dimensionamento<br />
e nella realizzazione di stazioni di<br />
pompaggio, utilizzando programmi di calcolo sviluppati<br />
autonomamente. E’ inoltre in gr<strong>ad</strong>o di<br />
fornire <strong>con</strong>sulenza per:<br />
1) Scelta delle <strong>pompe</strong> da installare nella stazione<br />
<strong>con</strong> le dovute <strong>con</strong>siderazioni sulle variazioni di<br />
portata per ottenere i minori costi di esercizio<br />
possibili.<br />
2) Ottimizzazione del disegno del pozzo per<br />
<strong>pompe</strong> già definite in situazioni specifiche. I<br />
disegni dimensionali delle <strong>pompe</strong> e dei <strong>pozzi</strong><br />
possono essere forniti su copia in carta o file<br />
in Autoc<strong>ad</strong>.<br />
delle <strong>pompe</strong>. La parte relativa allo scarico viene<br />
inclusa solo occasionalmente.<br />
Le prove tendono a valutare i seguenti aspetti<br />
relativi al flusso ed alle caratteristiche di progetto:<br />
• Struttura di ingresso: distribuzione del flusso,<br />
formazione di vortici, entrata d’aria, instrusione di<br />
sedimenti e detriti.<br />
• Camera di distribuzione e pozzo: distribuzione<br />
del flusso, vortici di fondo e di superficie, trasporto<br />
di sedimenti.<br />
• Condizioni di funzionamento: alternanza di<br />
funzionamento tra le <strong>pompe</strong>, livelli di avvio ed arresto,<br />
fase di svuotamento.<br />
I modelli idraulici possono essere eseguiti per<br />
verificare soluzioni a problemi relativi <strong>ad</strong> impianti<br />
esistenti. Se la causa del problema è s<strong>con</strong>osciuta, è<br />
preferibile sperimentare rimedi <strong>con</strong> studi sul modello<br />
piuttosto che sull’impianto. Il coinvolgimento<br />
del costruttore delle <strong>pompe</strong> è spesso necessario<br />
per la corretta valutazione dei risultati del modello<br />
idraulico. L’esperienza è necessaria per interpretare<br />
se i risultati ottenuti sono soddisfacenti per il funzionamento<br />
dell’impianto nel suo complesso.<br />
ITT Flygt può suggerire in quali casi è necessario<br />
eseguire la prova su modello e fornire la relativa<br />
assistenza per la pianificazione, realizzazione e<br />
valutazione.<br />
3) Analisi di sistemi complessi inclusi i calcoli relativi<br />
ai transitori idraulici di arresto e le verifiche<br />
di avviamento.<br />
4) Consigli per la necessità di verifiche su modelli<br />
idraulici ed assistenza per la loro organizzazione.<br />
I tecnici di progettazione della ITT Flygt sono<br />
sempre pronti a propor Vi la soluzione più <strong>con</strong>veniente<br />
per le Vostre necessità, per qualsiasi dimensione<br />
dell’impianto
BIBLIOGRAFIA<br />
Questa bibliografia comprende una lista selezionata di articoli riguardanti la progettazione dei <strong>pozzi</strong>,<br />
dei modelli idraulici e sulla formazione di vortici. Contiene, inoltre, informazioni su problemi che<br />
possono manifestarsi in <strong>pozzi</strong> mal disegnati.<br />
Al punto 3 è indicata una bibliografia comprendente i lavori pubblicati fino al 1977.<br />
Il volume indicato al punto 8 <strong>con</strong>tiene una serie di utili indicazioni per valutare le perdite di carico nei<br />
vari componenti dei sistemi idraulici.<br />
1) Hydraulic Institute Standard for Centrifugal<br />
and Reciprocating Pumps.<br />
Hydraulic Institute<br />
(Cleveland, Ohio), 14 Edition; 1983.<br />
2) Prosser, M.J. The Hydraulic Design of<br />
Pump Sumps and Intakes.<br />
British Hydromechanics Research<br />
Association/Construction, Cranfield, England; 1977.<br />
3) Prosser, M.J. A Bibliography with abstracts on<br />
pump sumps and intakes.<br />
BHRA/CIRIA, Cranfield, England; 1978.<br />
4) Hattersley, R.T. Hydraulic design of pump intakes.<br />
Prom. Am. Soc. Civ. Engrs., J. Hyd. Div, Vol 11,<br />
No. HY2; 1965.<br />
5) Mensa-Bonsu, A.<br />
Design of pump intakes for the prevention of swirl<br />
and elimination of vortex formation.<br />
Washinton State University,<br />
Dept of Civil and Environmental Engineering,<br />
Technical Report HY-1/79, 30 June 1979.<br />
6) Paterson, I.S. and Noble, R.M.<br />
The right approach.<br />
Operating Problems of Pump Stations and power<br />
Plants, I.A.H.R. Technical Meeting, Amsterdam,<br />
Netherlands, Sept. 1982.<br />
7) Sweeney, C.E.<br />
Pump sump design acceptance through hydraulic<br />
model testing.<br />
Operating Problems of Pump Stations and Power<br />
Plants, I.A.H.R. Technical Meeting, Amsterdam,<br />
Netherlands, Sept. 1982.<br />
8) Miller, D.S.<br />
Internal Flow Systems.<br />
BHRA, Cranfield, England; 1978, 1991.<br />
9) Knaus, J. – Coordinator-editor<br />
Swirling Flow Problems at Intakes,<br />
Hydraulic Structures Design Manual 1, IAHR,<br />
Rotterdam, Netherlands, 1987.
ITT Flygt è le<strong>ad</strong>er mondiale nella produzione e fornitura di sistemi sommergibili per il<br />
pompaggio e la miscelazione.<br />
I nostri prodotti sono destinati agli impianti fognari, ai sistemi di trattamento delle<br />
acque reflue, nell'irrigazione, in opere civili, miniere e nell’industria.<br />
ITT Flygt ha 36 filiali nazionali ed è presente in oltre 130 Paesi nel mondo.<br />
ITT Flygt fa parte del gruppo Americano ITT Industries.<br />
www.flygt.it<br />
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