E - Multivolley
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4<br />
I GIOCHI di dI Carlo CarlO<br />
Cinque Olimpiadi da presidente Federale, Cinque semiFinali, quattrO medaglie<br />
COnquistate. questO il bilanCiO di magri, Che Ci ha raCCOntatO COme ha vistO<br />
e vissutO le avventure a “Cinque CerChi” Che hannO COnsaCratO<br />
la naziOnale azzurra masChile tra le grandi di sempre<br />
di Carlo Lisi<br />
Olimpiadi,<br />
una diversa<br />
“Cinque<br />
dall’altra, con<br />
un’unica cosa in comune:<br />
la grande tensione con cui<br />
si vivono quelle giornate.”<br />
Il presidente Carlo Magri,<br />
meno di un mese dopo i<br />
Giochi di Londra ci ha raccontato<br />
i suoi ricordi dei<br />
tornei olimpici, che nella<br />
sua “era” dal 1996 ad oggi<br />
“Moltissimi dei nostri<br />
tecnici lavorano bene,<br />
anzi benissimo all’estero.<br />
Questo per noi<br />
è motivo di vanto, una<br />
conferma dell’alto livello<br />
della nostra pallavolo.<br />
Ma noi vogliamo primeggiare<br />
con le nostre<br />
hanno sempre visto la nazionale<br />
azzurra maschile<br />
chiudere tra le prime quattro,<br />
conquistato quattro medaglie:<br />
due d’argento e due<br />
di bronzo.<br />
La prima Olimpiade vissuta<br />
come presidente è stata<br />
quella di Atlanta 1996<br />
“Quel secondo posto, quella<br />
finale perduta è stata la<br />
delusione più grande. Veni-<br />
dObbIamO perCOrrere<br />
altre strade<br />
nazionali e per farlo credo<br />
che dovremo percorrere<br />
altre strade. Creare<br />
una nuova generazione<br />
di tecnici, che sappia<br />
portare delle idee innovative,<br />
perchè la pallavolo<br />
è una disciplina in<br />
continua evoluzione”<br />
Magri, insieme a al gm<br />
azzurro Conti, felice dopo la<br />
conquista del bronzo<br />
vamo da un periodo meraviglioso,<br />
tutte quelle vittorie<br />
ci facevano apparire tutto<br />
semplice. Invece la realtà<br />
è stata diversa. Abbiamo<br />
scoperto che vincere una<br />
Olimpiade è qualcosa di<br />
molto difficile. A quei tempi<br />
non capivamo pienamente<br />
che valore ha conquistare<br />
un argento o un bronzo.”<br />
Dopo quattro anni dall’argento<br />
americano si è passati<br />
al bronzo australiano.<br />
“A Sydney non siamo stati<br />
fortunati. Riflettendo devo<br />
dire che le due olimpiadi<br />
giocate con Andrea Anastasi<br />
in panchina non sono<br />
state affatto accompagnate<br />
dalla buona sorte. Sia nel<br />
2000 che nel 2008 a Pechino<br />
non abbiamo raccolto<br />
per quanto avevamo<br />
seminato e per quanto<br />
avrebbero meritato<br />
per il loro valore le<br />
nostre squadre. In<br />
Australia abbiamo<br />
avuto degli<br />
infortuni che non<br />
ci hanno permesso<br />
di schierare la<br />
squadra al massimo<br />
della forma.<br />
Nonostante questo<br />
abbiamo giocato<br />
alcune belle partite<br />
per poi ritrovarci in<br />
difficoltà in semifinale,<br />
dove avevamo<br />
cominciato benissimo.<br />
Però anche da lì<br />
siamo tornati con una<br />
medaglia.”<br />
Atene 2004, l’Italia di Montali<br />
arriva in finale, ma cede<br />
al Brasile.<br />
“Ancora una volta ci siamo<br />
presentati ai Giochi convinti<br />
di poter vincere. E il campo<br />
ce lo ha confermato.<br />
In finale ci siamo trovati di<br />
fronte quello che io giudico<br />
il miglior Brasile che abbiamo<br />
visto. Abbiamo lottato,<br />
ma ci siamo dovuti accontentare<br />
del secondo posto.<br />
Un grandissimo risultato.<br />
Anche se a Giochi finiti<br />
c’era malinconia, forse<br />
perchè ci rendevamo<br />
conto che stava<br />
finendo una storia<br />
bellissima, quasi<br />
impossibile da ripetere.”<br />
Pechino 2008,<br />
l’unica<br />
chiusa<br />
sen-<br />
za medaglie. Però quell’Italia<br />
meritava di più.<br />
“Sicuramente quella squadra,<br />
che veniva da un periodo<br />
difficile e che si era qualificata<br />
per le Olimpiadi per<br />
il “rotto della cuffia” dopo<br />
essere stata ad un solo<br />
punto dall’esclusione, per<br />
quello che ha fatto vedere<br />
e’ stata<br />
l’OlImpIade<br />
del beaCH<br />
vOlley<br />
“Per noi, Londra 2012,<br />
passerà alla storia<br />
come l’Olimpiade della<br />
definitiva consacrazione<br />
del beach volley<br />
italiano. Abbiamo<br />
schierato due coppie<br />
giovani e preparate,<br />
che hanno un grande<br />
futuro davanti a loro.<br />
Sono state conosciute,<br />
apprezzate ed ammirate.<br />
Il futuro è loro<br />
e sono certo che apriranno<br />
la strada a tutto<br />
il movimento”<br />
in Cina avrebbe meritato<br />
un premio più grande del<br />
quarto posto. Nella prima<br />
partita stavamo mettendo<br />
sotto gli americani (che poi<br />
hanno vinto l’oro ndr) quando<br />
abbiamo perso Corsano<br />
e Fei, due elementi fondamentali.<br />
Siamo lo stesso<br />
arrivati in semifinale e siamo<br />
andati in vantaggio, poi<br />
si è fatto male Mastrangelo<br />
e siamo rimasti fuori dalla<br />
finalissima ed ai piedi del<br />
podio.”<br />
A Londra 2012 è arrivato il<br />
bronzo, bellissimo e lucente<br />
perchè è stato ottenuto<br />
superando tanti ostacoli.<br />
“Si è una medaglia che vale<br />
moltissimo, perchè ottenuta<br />
con grande carattere da<br />
una squadra che ha trovati<br />
grandi difficoltà sulla sua<br />
strada. Una formazione<br />
che è stata costruita in pochi<br />
mesi, in sole due stagioni,<br />
ma che ha inseguito con<br />
tutte le sue forze il risultato.<br />
Questo terzo posto premia<br />
giustamente Mauro<br />
Berruto e i suoi ragazzi,<br />
ma premia tutta la<br />
pallavolo italiana e il<br />
lavoro della nostra<br />
federazione.<br />
Noi il grande risultato<br />
lo abbiamo<br />
ottenuto portando<br />
a Londra<br />
la squadra<br />
al completo<br />
in tutte e<br />
quattro i<br />
tornei, di<br />
Carlo Magri dentro Horse<br />
Guard Parade con le azzurre<br />
del beach Menegatti e Cicolari<br />
e il segretario generale<br />
federale Alberto Rabiti<br />
pallavolo e di beach volley.<br />
Riuscirci è stata una grandissima<br />
impresa, perchè<br />
nello sport dei nostri tempi<br />
gli avversari sono tanti e<br />
forti. Le scuole dell’est si<br />
sono riorganizzate e ora<br />
producono tanti talenti. Arrivare<br />
ai Giochi, in futuro,<br />
sarà sempre più difficile. “<br />
COnsapevOlI<br />
della fOrza<br />
delle<br />
azzurre<br />
“Ancora una volta il<br />
cammino delle nostre<br />
azzurre si è fermato ai<br />
quarti di finale. Inutile<br />
nasconderci non è il risultato<br />
che volevamo.<br />
Un quinto posto (come<br />
Russia e Cina ndr) è<br />
significativo del valore<br />
del movimento, ma non<br />
eccellente. Questo non<br />
deve far dimenticare le<br />
tante vittorie raggiunte<br />
dalla nostra nazionale<br />
femminile con Barbolini<br />
negli ultimi anni. Un lavoro<br />
positivo, che sarà<br />
da stimolo in prospettiva<br />
del Mondiale 2014 e<br />
dei Giochi di Rio 2016.”<br />
5
Si dice che l’amore<br />
faccia bene all’amore.<br />
A guardare la<br />
faccia di Cristian Savani e<br />
alla sua Olimpiade si direbbe<br />
che l’amore fa bene<br />
anche al volley. I Giochi di<br />
Londra in parole e opere<br />
sono state l’Olimpiade del<br />
capitano.<br />
“Ne parlavo con mia moglie<br />
giusto qualche giorno<br />
fa: meglio di così non poteva<br />
andare. Ho coronato<br />
il sogno di una vita da atleta<br />
(vincere una medaglia<br />
all’Olimpiade) e sono<br />
riuscito a portare il mio<br />
amico Bovo sul podio con<br />
me. E’ stato come ripagarmi<br />
di questi 10 anni che<br />
ho dato alla Nazionale. E<br />
poi vincere da capitano ha<br />
un sapore particolare”.<br />
A Londra Savani ha ripetuto<br />
che quella era la<br />
prima e l’ultima Olimpiade.<br />
Di solito quando<br />
si chiude un quadriennio<br />
si chiudono anche i cicli.<br />
E’ così anche per il capitano?<br />
“Ci devo pensare bene.<br />
Intanto bisognerà vedere<br />
come andrà questa stagione,<br />
che sarà molto lunga, ci<br />
saranno tanti impegni. Ho<br />
trent’anni, qualche acciacco<br />
si comincia a sentire. Di<br />
CapItan<br />
amOre<br />
certo farò il bene della Nazionale:<br />
nel senso che se<br />
torno è perché sono sicuro<br />
di dare il 110 per cento, se<br />
così non sarà ne parlerò<br />
con l’allenatore”.<br />
Come è stato riprendere<br />
la preparazione dopo la<br />
grande soddisfazione di<br />
Londra?<br />
CrIstIan savanI<br />
e la rIpresa pOst-OlImpICa<br />
Cristian savani è statO il grande prOtagOnista azzurrO<br />
a lOndra: “hO COrOnatO il sOgnO di una vita da atleta<br />
e sOnO riusCitO a pOrtare il miO amiCO bOvO sul pOdiO<br />
COn me.” la medaglia l’ha messa nel CassettO per pOterla<br />
tOCCare anCOra un pO’. il suO FuturO azzurrO nOn l’ha<br />
anCOra deCisO. per il CampiOnatO vede una lOtta tra la<br />
sua maCerata e trentO<br />
di Gian Luca Pasini (@GianLucaPasini)<br />
“Diciamo che abbiamo riposato<br />
pochissimo: è stato<br />
un continuare il lavoro che<br />
avevamo fatto all’Olimpiade.<br />
Di fatto la attività fisica<br />
non l’abbiamo mai interrotta.<br />
Ma dobbiamo mettere<br />
un punto e a capo e<br />
cominciare una nuova avventura<br />
con la Lube. E’ la<br />
nostra storia: le emozioni<br />
dell’Olimpiade le porterò<br />
sempre con me, ma adesso<br />
è il momento di tornare<br />
a pensare solo a Macerata”.<br />
A proposito della Lube si<br />
dice che quando uno<br />
vince tanto può avere<br />
un senso di appagamento.<br />
Può essere<br />
anche il caso di Savani,<br />
il caso degli altri<br />
azzurri di Macerata?<br />
“Non credo. Questa medaglia<br />
sarà da stimolo a<br />
fare ancora meglio. Penso<br />
che per tutti sia un inizio<br />
e non una<br />
fine. Il nostro<br />
obiettivo è arrivare<br />
alla fine<br />
di tutti gli obiettivi:<br />
dalla Champions<br />
al campionato. Poi<br />
quando arrivi lì si può<br />
vincere e si può perdere.<br />
Ma l’importante è esserci”.<br />
Sarà una Macerata<br />
targata Italia…<br />
“Abbiamo la fortuna<br />
che 4 nazionali<br />
giocano nel club.<br />
Dragan (Travica, il<br />
palleggiatore, ndr)<br />
è super fortunato<br />
perché ci conosce<br />
bene. Magari questo<br />
ci da un piccolo<br />
vantaggio di amalgama<br />
rispetto alle<br />
altre squadre. Ma<br />
abbiamo un punto<br />
in meno per quello<br />
che riguarda l’assetto<br />
di gioco, visto che<br />
giocheremo con tre<br />
schiacciatori e questo<br />
modulo non lo abbiamo<br />
ancora provato….<br />
Ma di certo saremo competitivi”.<br />
A proposito del nuovo<br />
modulo: per vedere la<br />
vera Macerata ci vorrà<br />
un po’ di pazienza?<br />
“E’ uno stimolo per tutti noi<br />
schiacciatori, perché attaccheremo<br />
di più e saremo<br />
più protagonisti, ma come<br />
tutti gli assetti nuovi ci vorrà<br />
un po’ di pazienza”.<br />
Per quello che riguarda<br />
gli avversari: Trento<br />
sempre davanti agli<br />
altri?<br />
“Anche Cuneo e Piacenza<br />
sono forti. Ma<br />
vedo sempre Macerata<br />
e Trento là davanti”.<br />
Primo impegno il 30<br />
settembre nella Supercoppa<br />
Italiana<br />
(forse a Modena) è<br />
troppi vicina?<br />
“No assolutamente.<br />
Anzi troppa preparazione<br />
ci può fare arrivare<br />
troppo stanchi<br />
al campionato (ride).<br />
Meglio così non vedo<br />
l’ora di giocare”.<br />
La medaglia dove la conserva?<br />
“Al sicuro in casa in un<br />
cassetto. Ho pensato che<br />
ne farò un quadretto, ma<br />
per ora la tengo lì. Ho ancora<br />
voglia di toccarla ogni<br />
tanto…”<br />
6 7
Greta & marta,<br />
asCesa IrresIstIbIle<br />
CiCOlari e menegatti tra le stelle del beaCh vOlley. un’annata eCCellente<br />
sCalandO il ranking FinO ad essere teste di serie numerO 1 nellO slam di stare<br />
JablOnki. all’Olimpiade si sOnO arrese sOlO alle invinCibili kerri e misty, ma lOndra<br />
è già il passatO, riO de JaneirO 2016 il traguardO<br />
di Pierfrancesco Catucci (@pfcatucci)<br />
E’ ta Cicolari e Marta<br />
tempo di meritate<br />
vacanze per Gre-<br />
Menegatti. Dopo l’argento<br />
polacco di Stare Jablonki,<br />
nell’ultimo Grand Slam<br />
della stagione, la coppia<br />
azzurra regina del beach<br />
volley rosa si gode qualche<br />
giorno di ferie prima<br />
della chiusura ufficiale<br />
della stagione prevista a<br />
fine ottobre con l’Open<br />
thailandese di Bangsaen.<br />
Una stagione trionfale che<br />
ha visto le ragazze allenate<br />
da Lissandro rendersi<br />
protagoniste di un World<br />
Tour di altissimo profilo,<br />
con cinque semifinali raggiunte<br />
(di cui due vinte)<br />
e quattro podi (con due<br />
argenti e due bronzi). E’<br />
mancata, insomma, solo<br />
la classica ciliegina sulla<br />
torta. Ma il tempo non<br />
può che sorridere alle<br />
azzurre che, nelle ultime<br />
due stagioni, hanno prepotentemente<br />
scalato il<br />
ranking internazionale<br />
fino ad arrivare, allo Slam<br />
polacco, a giocare da teste<br />
di serie numero 1 per<br />
la prima volta nella storia<br />
del beach volley italiano.<br />
E a Stare Jabonki (dove il<br />
prossimo anno si giocherà<br />
il Campionato del Mon-<br />
do) Greta e Marta sono<br />
arrivate fino in fondo. Ma<br />
in finale, proprio come a<br />
Pechino tre mesi prima,<br />
hanno incrociato le brasiliane<br />
Juliana-Larissa, la<br />
coppia che lo scorso anno<br />
a Roma ha conquistato il<br />
mondiale. Perso il primo<br />
set, le due azzurre hanno<br />
provato a girare la partita,<br />
ma hanno sprecato due<br />
set point nel secondo par-<br />
ziale, cedendo 22-20 alla<br />
più cinica coppia verdeoro,<br />
che quest’anno avevano<br />
già battuto in due occasioni.<br />
In casa loro, a Brasilia,<br />
dove arrivò il primo bronzo<br />
della stagione. “Abbiamo<br />
giocato una buona gara<br />
- ha commentato Greta<br />
a margine della finale -<br />
ma abbiamo commesso<br />
qualche errore di troppo.<br />
Avremmo dovuto essere<br />
più incisive sul cambio palla,<br />
ma loro sono un’ottima<br />
coppia. Stiamo crescendo<br />
e siamo orgogliose di questo<br />
argento”. Orgogliose<br />
dell’argento come tutta l’I-<br />
talia è orgogliosa di loro.<br />
Loro che hanno riportato<br />
il beach volley femminile<br />
azzurro ai Giochi Olimpici,<br />
raggiungendo, per la prima<br />
volta, i quarti di finale.<br />
Peccato che la sfortuna<br />
abbia messo sulla loro<br />
strada le campionesse<br />
americane Kerri Walsh e<br />
Misty May-Treanor, la coppia<br />
che ha scritto la storia<br />
del beach volley mondiale<br />
e che a Londra ha conquistato<br />
la terza medaglia<br />
d’oro consecutiva. La<br />
coppia che in tre edizioni<br />
olimpiche ha vinto tutte le<br />
21 partite disputate, por-<br />
tando a casa 42 set e perdendone<br />
solo uno. C’era<br />
davvero poco da fare in<br />
quella gara e contro due<br />
giocatrici che sembravano<br />
insuperabili. C’era<br />
poco da fare, è vero, ma<br />
l’esperienza olimpica per<br />
Greta e Marta è stata solo<br />
una rampa di lancio. “Ora<br />
ripartiamo insieme - aveva<br />
detto Marta a Londra<br />
- perché abbiamo ancora<br />
grossi margini di crescita”.<br />
E l’anno prossimo,<br />
oltre che al Campionato<br />
del Mondo, ci riproveranno<br />
anche con l’Europeo<br />
(sfumato quest’anno a<br />
causa di un infortunio subito<br />
da Marta). Fu proprio<br />
l’Europeo, lo scorso anno,<br />
a consacrarle nell’Olimpo<br />
del beach volley. In questi<br />
giorni di vacanza Greta e<br />
Marta hanno fatto anche<br />
tappa ad Olimpia. Perché<br />
possa essere di buon auspicio.<br />
Rio de Janeiro e<br />
la magnifica spiaggia di<br />
Copacabana sono dietro<br />
l’angolo.<br />
CICOlarI e Il futurO<br />
della COppIa<br />
8 9
l’ ItalIa nella terra dell’ OrO<br />
la JuniOres masChile CampiOne d’eurOpa per la terza vOlta dOpO dieCi anni. i suOi<br />
CiCliCi triOnFi (il primO 20 anni Fa) sempre in pOlOnia. in Finale gli azzurrini hannO<br />
battutO nettamente la spagna.il Ct bOnitta: “emOziOnante aver aiutatO questi<br />
ragazzi a vivere un sOgnO Che nOn dimentiCherannO”<br />
di Matteo Bocchia<br />
1992 Poznan, 2002<br />
Katowice, 2012<br />
Gdynia. Polonia e Italia<br />
juniores un binomio che<br />
ormai ha fatto l’abitudine<br />
all’oro. Ogni 10 anni in terra<br />
polacca gli azzurrini si confermano<br />
Campioni Europei.<br />
E pensare che in quel<br />
lontano 1992 l’avversario<br />
battuto in finale fu proprio<br />
la Spagna, superata 3-1.<br />
Troppe le coincidenze perché<br />
i ragazzi di Bonitta si<br />
potessero fermare, spinti<br />
da un cammino eccezionale<br />
che li ha visti disputare un<br />
torneo fantastico. Un percorso<br />
iniziato da lontano,<br />
con il Capodanno passato<br />
in “caserma” e un’estate<br />
spesa sempre in collegia-<br />
le per creare quel gruppo<br />
che mesi più tardi sarebbe<br />
salito sul tetto d’Europa. In<br />
mezzo i due tornei di qualificazione,<br />
perché l’approdo<br />
dell’Italia alla rassegna<br />
continentale non è stato<br />
tutto rose e fiori. La prima<br />
chance era sfumata di un<br />
soffio a Bar in Montenegro,<br />
per via di una sconfitta con<br />
la Finlandia a cui l’Italia ha<br />
presentato il conto proprio<br />
in Polonia. Molto meglio<br />
nel torneo di Zocca, chiuso<br />
al primo posto davanti<br />
alla Germania. Poi tanti<br />
giorni di lavoro a Vigna di<br />
Valle e stage con avversari<br />
internazionali, infine la<br />
partenza per Gdynia, cittadina<br />
situata a pochi metri<br />
dal Mar Baltico. I pronostici<br />
non sorridono agli azzurrini<br />
che si trovano inseriti in<br />
un girone di ferro, stretti tra<br />
Polonia, Finlandia, Russia,<br />
Serbia e Belgio. Perfetto<br />
l’inizio, 3-0 roboante alla<br />
Russia con un messaggio<br />
per gli avversari: noi ci<br />
siamo!. Ben diverso il secondo<br />
incontro, riacciuffato<br />
per i capelli, quando contro<br />
la Finlandia, sotto 2-0, nel<br />
terzo set si era indietro 23-<br />
21. Una rimonta che sa di<br />
impresa e carica a mille<br />
Izzo e compagni. Il giorno,<br />
dopo, però arriva un brutto<br />
ko, perché avanti 2-0, i<br />
padroni di casa polacchi<br />
rimontano 3-2 e rimettono<br />
tutto in discussione. Un gi-<br />
rone così equilibrato, infatti<br />
non ammette due errori di<br />
fila. La partita col Belgio è<br />
senza storia, l’Italia scaccia<br />
i fantasmi con un 3-0 di<br />
quelli pesanti. Stesso copione<br />
con la Serbia, pratica<br />
chiusa velocemente con<br />
il medesimo punteggio.<br />
Si arriva in semifinale che<br />
mette di fronte sorprendentemente<br />
la Turchia, rivelazione<br />
dell’altro raggruppamento.<br />
Il gioco dei turchi,<br />
basato principalmente<br />
sulla difesa, crea qualche<br />
difficoltà agli azzurrini, che<br />
però mettono in mostra<br />
una grande personalità,<br />
reagendo nel momento più<br />
difficile e imponendosi 3-1.<br />
Come nel 1992, l’anno del<br />
primo trionfo, l’avversario è<br />
la Spagna, allora in campo<br />
scesero molti futuri campioni,<br />
tra cui il compianto<br />
Vigor Bovolenta. L’Italia<br />
non parte con i favori del<br />
pronostico perché gli iberici<br />
si presentano da vice<br />
campioni mondiali cadetti<br />
e nell’Europeo hanno vinto<br />
tutti gli incontri. Il tempo di<br />
scendere in campo e il primo<br />
set mostra subito di che<br />
pasta sono fatti gli azzurrini.<br />
Nel secondo è la Spagna<br />
a reagire, ma è l’ultimo<br />
tentativo di lì in poi l’Italia<br />
soffre, lotta, ma soprattutto<br />
alza al cielo il trofeo che la<br />
consacra regina d’Europa.<br />
“Provo un’emozione fortissima<br />
ad aver aiutato questi<br />
ragazzi a vivere un sogno<br />
che non dimenticheranno<br />
mai. - le parole di Bonitta<br />
- L’abbiamo costruito giorno<br />
dopo giorno, passando<br />
un’intera estate a lavorare,<br />
però eccome se ne è valsa<br />
la pena.” Nel momento più<br />
bello, però i ragazzi non si<br />
dimenticano di chi non ha<br />
potuto esultare con loro,<br />
ovvero Edoardo Picco, infortunatosi<br />
prima dell’inizio<br />
del torneo. C’era ancora<br />
una volta, invece, il dottor<br />
Roberto Vannicelli, l’unico<br />
presente nei tre trionfi azzurri<br />
(1992, 2002, 2012),<br />
che in più sempre in Polonia<br />
ha ogni volta festeggiato<br />
il compleanno. Lo staff gli<br />
ha regalato un paio di cuffie<br />
giganti che lui puntualmente<br />
ha indossato prima degli<br />
allenamenti. Non le aveva<br />
in finale, ma per sentire l’urlo<br />
“Siamo i Campioni d’Europa”<br />
non ce n’era proprio<br />
bisogno.<br />
I raGazzI dI bOnItta<br />
sul trOnO d’eurOpa<br />
la squadra<br />
fuori campo<br />
Lo staff dell’Italia juniores<br />
era composto dal<br />
Consigliere Federale<br />
Agostino Pantani,<br />
dall’allenatore Marco<br />
Bonitta, dal suo vice<br />
Michele Totire, dall’assistente<br />
allenatore<br />
Adriano Di Pinto, dal<br />
medico Dott. Roberto<br />
Vannicelli, dal fisioterapista<br />
Daniele Dailianis,<br />
dallo scoutman Marco<br />
Franchi e dal team<br />
manager Marco Miotti.<br />
10 11
12<br />
Il tesOrO nasCOstO<br />
questi i 12 azzurrini Che hannO COnquistatO la medaglia d’OrO ai CampiOnati eurOpei.<br />
un gruppO di ragazzi usCitO dall’Ombra, ma Che aFFOnda le prOprie sOlidi radiCi in<br />
un mOvimentO CapaCe di dimOstrare anCOra una vOlta COme sia un serbatOiO pienO<br />
n.14<br />
luCa bOrGOGnO<br />
“bOrGO”<br />
Mondovì (Cn), 27/4/1993. Altezza 197. Schiacciatore.<br />
Gioca nella Porto Ravenna (B1).<br />
La frase:<br />
“Un’esperienza unica”<br />
Il ricordo:<br />
“Il premio come miglior servizio”<br />
n.9<br />
sandO CaCI<br />
“sandrOne deGlI espOsItI”<br />
Gela (Cl), 4/3/1993. Altezza 196. Opposto. Gioca nella<br />
Pallavolo Olbia (B1).<br />
La frase:<br />
“Che Storia!, il motto del nostro Europeo”<br />
Il ricordo:<br />
“L’arrivo in Polonia”<br />
Sandro Caci (MVP)<br />
n.1<br />
enrICO dIamantInI<br />
“p j”<br />
Fano (Pu), 4/4/1993. Altezza 201. Centrale. Gioca nella<br />
Lube Banca Marche Macerata (B1).<br />
La frase:<br />
“Una sensazione fantastica”<br />
Il ricordo:<br />
“Tutto il Campionato Europeo è un ricordo”<br />
n.3<br />
marCO IzzO<br />
Carrara, 17/11/1994. Altezza 196. Palleggiatore. Gioca<br />
nella Sidigas Atripalda (A2).<br />
La frase:<br />
“Un’esperienza indimenticabile, che ti succede una volta nella vita”<br />
Il ricordo:<br />
“Il mio punto del 24 in finale”<br />
Luca Borgogno (Miglior Servizio)<br />
n.16<br />
andrea matteI<br />
“babby”<br />
Marino (Roma), 23/7/1993. Altezza 198. Centrale.<br />
Gioca nella Pallavolo Molfetta (A2).<br />
La frase:<br />
“Un successo bellissimo e inaspettato”<br />
Il ricordo:<br />
“Il punto finale che ci ha dato la vittoria”<br />
n.2<br />
GabrIele nellI<br />
“nellO”<br />
Lucca, 4/12/1993. Altezza 205. Schiacciatore. Gioca<br />
nella Itas Diatec Trentino (B2).<br />
La frase:<br />
“Senza parole”<br />
Il ricordo:<br />
“Il mio esordio nella prima partita”<br />
Roberto Rivan (Miglior Libero)<br />
n.11<br />
fabIO rICCI<br />
“fabIOne deGlI espOsItI”<br />
Faenza (Ra), 11/7/1994. Altezza 205. Centrale. Gioca<br />
nella Lube Banca Marche Macerata (B1).<br />
La frase:<br />
“Un sogno che si realizza”<br />
Il ricordo:<br />
“La gioia immediatamente dopo l’ultimo punto”<br />
n.12<br />
n.6<br />
rObertO rIvan<br />
“bObO”<br />
Napol, 12/4/1994. Altezza 185. Libero. Gioca nella Bre<br />
Banca Lannutti Cuneo (B2).<br />
La frase:<br />
“Volere è potere”<br />
Il ricordo:<br />
“La rimonta contro la Finlandia”<br />
danIele tallI<br />
“COOky”<br />
Roma, 24/7/1993. Altezza 192. Schiacciatore. Gioca<br />
nella Pallavolo Olbia (B1).<br />
La frase:<br />
“Una soddisfazione che ci dovevamo togliere”<br />
Il ricordo:<br />
“La vittoria contro la Finlandia”<br />
n.7<br />
sImmaCO tartaGlIOne<br />
“sImma”<br />
Marcianise (Ce), 11/2/1994. Altezza 196. Schiacciatore.<br />
Gioca nella Lube Banca Marche Macerata (B1).<br />
La frase:<br />
“Sofferenza e dedizione sono sinonimi di oro”<br />
Il ricordo:<br />
“I pianti e le urla dei compagni dopo la vittoria”<br />
n.4<br />
luIGI randazzO<br />
“GIGIOne”<br />
Lucca, 4/12/1993. Altezza 205. Schiacciatore. Gioca<br />
nella Itas Diatec Trentino (B2).<br />
La frase:<br />
“Lavorare duro per 59 giorni”<br />
Il ricordo:<br />
“Tutti e 12 i giorni”<br />
n.8<br />
luCa spIrItO<br />
“tInO”<br />
andandO<br />
al palazzettO<br />
Savona, 30/10/1993. Altezza 196 cm. Palleggiatore.<br />
Gioca nella Pallavolo Genova (B1).<br />
La frase:<br />
“L’emozione più bella della mia vita”<br />
Il ricordo:<br />
“Tutto il Campionato Europeo”<br />
le faCCe<br />
della vIttOrIa<br />
13
l’allIevO e Il maestrO<br />
l’OrO dei ragazzi di marCO bOnitta ha buOna memOria. CresCiutO sOttO la<br />
guida del “maestrO” skiba Che gli diCeva: “quandO un atleta Fa un gestO da serie<br />
a una vOlta, lO può riFare.” il teCniCO rOmagnOlO Ci ha sempre CredutO. nel<br />
gruppO Che ha vintO a gdynia nOn Ci sOnO FenOmeni, ma atleti COn grandi<br />
qualità anChe mOrali. peCCatO Che la maggiOranza giOChi sOltantO in b1 e b2<br />
di Gian Luca Pasini (@GianLucaPasini)<br />
Chi non ha memoria<br />
non ha futuro.<br />
Ma l’oro della<br />
Nazionale juniores di<br />
Marco Bonitta ha buona<br />
memoria. Una memoria<br />
ventennale quando il<br />
tecnico cominciava ad<br />
allenare a Ravenna sotto<br />
la guida di Alexander<br />
Skiba, un grande scopritore<br />
di talenti (che in Italia<br />
ha avuto considerazione<br />
solo postuma…).<br />
“Lui mi diceva “Quando<br />
un atleta fa un gesto da<br />
serie A una volta, lo può<br />
rifare. Magari non sempre<br />
in maniera corretta.<br />
Ma va portato subito<br />
in prima squadra. Non<br />
lo puoi tenere con quelli<br />
della sua età”. E così ho<br />
cercato di fare io nella<br />
mia carriera. Mi ricordo<br />
quando portai la Ortolani<br />
al Grand Prix (l’Italia<br />
con lei titolare arrivò seconda,<br />
ndr), togliendola<br />
alla Juniores qualcuno<br />
storse il naso, ma quella<br />
penso che fosse la strada<br />
giusta. I giocatori crescono<br />
se sono inseriti in<br />
un contesto in cui fanno<br />
fatica, possono misurarsi<br />
con qualcosa di più “alto”<br />
tecnicamente. Senza fare<br />
polemica io penso che in<br />
Italia, negli ultimi anni, si<br />
siano bloccati possibili talenti<br />
in nome del fatto che<br />
venivano lasciati giocare<br />
in categorie più basse,<br />
con atleti della loro età,<br />
in cui erano i migliori<br />
e non avevano<br />
un reale<br />
stimolo alla crescita”.<br />
Ma l’Italia che ha<br />
vinto in Polonia<br />
com’è?<br />
“E’ un gruppo maturo,<br />
fatto di ragazzi in gamba,<br />
che magari non sono<br />
dei fenomeni, ma che ha<br />
grandi qualità morali. Un<br />
gruppo su cui l’Italia può<br />
puntare da subito. E’ soprattutto<br />
un gruppo che<br />
ha grandi possibilità di<br />
crescita in tutti i ruoli.<br />
Nelli e Caci, ragazzi<br />
che sono stati<br />
reinventati opposti<br />
da pochi mesi,<br />
hanno bi-<br />
sogno di esperienza. Caci<br />
è fisicamente un tipo alla<br />
Giani, non altissimo (anche<br />
se non ha le sue qualità<br />
tecniche), ma al di là<br />
dei 22 punti che ha<br />
fatto nella finale<br />
può crescere<br />
tantissimo. Ci<br />
sono 3 centrali<br />
(senza contare<br />
Picco, capitano<br />
storico<br />
che non era<br />
all’Europeo,<br />
come Partenio,<br />
per infortunio,<br />
ndr) fra<br />
i 204 e i<br />
Il tecnico azzurro<br />
con il team manager<br />
Marco Miotti<br />
205 cm, schiacciatori che<br />
toccano i 3.60, due palleggiatori<br />
molto alti, il libero<br />
che è stato premiato<br />
come migliore del torneo.<br />
Insomma c’è tanto”.<br />
Ma l’anno prossimo dove<br />
giocheranno? Vent’anni<br />
fa quando a vincere l’oro<br />
jr erano i vari Papi, Meoni,<br />
Bovolenta tutti i ragazzi<br />
che tornarono a casa da<br />
Poznan (allenatore Polidori)<br />
avevano un posto in<br />
A-1, molti erano titolari.<br />
“Quello era un gruppo di<br />
fenomeni, qualcuno si<br />
era già manifestato, altri<br />
lo sarebbero diventati di<br />
lì a poco, ma si confrontavano<br />
con l’altissimo<br />
livello (per chi non lo ricorda<br />
allora nei nostri<br />
campionati giocava<br />
buona parte del podio<br />
olimpico di Barcellona<br />
e tutta l’Italia campione<br />
del mondo, ndr). Questi<br />
ragazzi invece si sparpaglieranno<br />
fra B-1 e B-2,<br />
a parte pochi casi. Un livello<br />
non consono per la<br />
loro crescita. E’ un segno<br />
dei tempi… La Spagna<br />
sono tre anni che fa un<br />
collegiale permanente e<br />
gioca nella loro A-2. Sono<br />
convinto che le prime tre<br />
squadre dell’Europeo<br />
(per non dire 4 o 5) potrebbero<br />
giocare nella A-2<br />
italiana”.<br />
“E poi - aggiunge Bonitta<br />
che al momento ha chiuso<br />
la sua esperienza in<br />
federazione e non è stato<br />
confermato sulla strada<br />
Bonitta felice<br />
per il trionfo<br />
del Mondiale, allenerà in<br />
B-1 a Ravenna, nel Porto<br />
– c’è un’altra cosa importante.<br />
I gruppi giovanili<br />
non devono sempre essere<br />
giudicati per i risultati,<br />
è importante guardare<br />
anche al gioco e io sono<br />
particolarmente orgoglioso<br />
di quello che ha fatto<br />
questa squadra. Questi<br />
ragazzi possono arrivare<br />
lontano”.<br />
da faCebOOk dI marCO bOnItta<br />
14 15
16<br />
faCCe Facce dI di brOnzO<br />
Le azzurrine sul podio<br />
a distanza di 16 anni dal primO triOnFO, l’ italia si COnFerma nel lOttO delle migliOri<br />
FOrmaziOni eurOpee. dOpO quattrO Ori COnseCutivi le azzurrine COnquistanO il terzO<br />
pOstO ai CampiOnati eurOpei JuniOres Femminili, brave a reagire in una Fase a<br />
girOni, riCCa d’insidie. sul gradinO più altO del pOdiO la turChia<br />
di Matteo Bocchia<br />
1996 Ankara, le azzurrine<br />
conquistano la<br />
prima vittoria storica in<br />
un Campionato Europeo<br />
juniores femminile. Passano<br />
gli anni e l’Italia instaura<br />
un dominio che dal 2004<br />
al 2010 la vede laurearsi<br />
campionessa europea per<br />
ben quattro edizioni consecutive.<br />
Arriviamo così ai<br />
giorni nostri che vedono<br />
le ragazze di Mencarelli,<br />
sempre nella capitale turca,<br />
essere costrette ad abdicare,<br />
sconfitte dalla Serbia<br />
La gioia delle azzurrine<br />
in semifinale. Un ko che,<br />
comunque, non ha impedito<br />
alle azzurrine di esultare<br />
per essersi prontamente<br />
riscattate, andando a conquistare<br />
una medaglia di<br />
bronzo, strappata d’autorità<br />
alla Russia.<br />
Un risultato importante,<br />
le 12<br />
azzurrIne<br />
L’elenco delle dodici<br />
azzurrine medagliate:<br />
palleggiatrici Recine e<br />
Carraro; le schiacciatrici<br />
Sylla, Spirito, Fiesoli,<br />
Villani, Perinelli e Maruotti;<br />
le centrali Melandri,<br />
Bonifacio e Chirichella;<br />
il libero Bruno.<br />
una sorta di “Oro abbronzato”<br />
come direbbe Luigi<br />
Mastrangelo. Una medaglia<br />
che dopo quattro ori,<br />
potrebbe sembrare meno<br />
bella e invece non lo è affatto.<br />
Soprattutto andando a<br />
riguardare il cammino dell’Italia<br />
nel girone, quando ac-<br />
medaGlIe<br />
azzurre<br />
1996, 1998, 2004,<br />
2006, 2008 e 2010<br />
Oro; 1984, 1988, 1994<br />
e 2000 Argento; 1992 e<br />
2012 Bronzo.<br />
cedere alle semifinali sembrava<br />
tutt’altro che scontato.<br />
Se la prima giornata, infatti,<br />
non riservava grossi problemi<br />
contro la Bulgaria, ben<br />
diverso era il match con la<br />
Polonia che s’imponeva<br />
3-0. In un raggruppamento<br />
così equilibrato, il peso della<br />
sconfitta costringeva le<br />
azzurrine a non sbagliare<br />
più e il pronto riscatto arrivava<br />
contro la Germania.<br />
Qualche spavento contro la<br />
Rep.Ceca che però veniva<br />
regolata 3-0.<br />
Spartiacque del torneo il<br />
match contro le sovietiche:<br />
in caso di 3-0 qualificazione<br />
sicura, per ogni altro risultato<br />
le speranze erano riposte<br />
nella Germania contro la<br />
Polonia. Il primo set non si<br />
apriva nei migliori dei modi,<br />
con l’Italia sconfitta ai vantaggi.<br />
Nel momento di maggiore<br />
difficoltà le azzurrine<br />
erano brave a non disunirsi<br />
e reagire alla grande, non<br />
permettendo più alla Russia<br />
di sviluppare il proprio gioco.<br />
Risultato finale 3-1 e tutti<br />
a “gufare” la Polonia che<br />
s’andava a infrangere 3-0<br />
con la Germania, permettendo<br />
all’Italia di passare in<br />
Perinellì è stata premiata<br />
come miglior ricezione<br />
semifinale. Lì la Serbia, fino<br />
a quel momento imbattuta,<br />
fermava la corsa dell’Italia<br />
che non riusciva a ripetere<br />
la brillante prestazione con<br />
la Russia.<br />
Meno di 24 ore dopo e ancora<br />
le sovietiche si trovavano<br />
di fronte alle azzurrine<br />
per la medaglia di bronzo.<br />
Gara mai in discussione,<br />
giocata alla perfezione e<br />
tenuta sempre in totale<br />
controllo. Vittoria e terzo<br />
gradino del podio, con le<br />
ragazze a saltare e festeggiare<br />
di gioia. Più contenuto<br />
ma ugualmente soddisfatto<br />
anche Marco Mencarelli:<br />
“Aver conquistato questa<br />
medaglia è motivo d’orgo-<br />
lO staff<br />
Questo lo staff dell’Italia:<br />
il Consigliere Federale<br />
Claudio Scanferlato, il ct<br />
Marco Mencarelli, il secondo<br />
allenatore Marco<br />
Paglialunga, il medico<br />
Dott. Guido Zampar, il<br />
fisioterapista Moreno<br />
Mascheroni, gli scoutman<br />
Andrea Quintini e<br />
Daniele Conti, il team<br />
manager Elena Centi.<br />
glio. La nazionale maschile<br />
alle Olimpiadi ci ha fatto<br />
capire quanto sia importante<br />
vincere un bronzo dopo<br />
aver perso una semifinale.<br />
Ancora una volta ci siamo<br />
confermate tra le migliori<br />
scuole pallavolistiche d’Europa.”<br />
Per Elena Perinelli<br />
anche la soddisfazione di<br />
essere eletta miglior ricevitore<br />
della manifestazione.<br />
Il tutto nello splendido<br />
contesto del palazzetto di<br />
Ankara, dove migliaia di<br />
turchi spingevano le proprie<br />
beniamine al trionfo. Il terzo<br />
consecutivo per un gruppo<br />
che si candida come logica<br />
favorita al Mondiale juniores<br />
2013 in Rep.Ceca. Per<br />
dal 92<br />
ad OGGI<br />
1992: C.S.I.; 1994<br />
Russia; 1996 Italia;<br />
1998 Italia; 2000 Rep.<br />
Ceca; 2002 Polonia;<br />
2004 Italia; 2006 Italia;<br />
2008 Italia; 2010 Italia;<br />
2012 Turchia.<br />
esserci le azzurrine si dovranno<br />
qualificare nei tornei<br />
di maggio, anche lì c’è un<br />
titolo da difendere. La storia<br />
continua…<br />
I tre tecnici medagliati<br />
ad Ankara<br />
17
parOla Parola d’OrdIne:<br />
d’ordine:<br />
dIvertImentO<br />
la FOppa bergamO si è rimessa in giOCO, ristrutturandO COmpletamente<br />
la squadra per rimanere nella massima CategOria. sOnO partite tante titOlari:<br />
piCCinini ed arrighetti su tutte. la nuOva squadra aFFidata a lavarini<br />
avrà Weiss in regia, merlO CapitanO, di iuliO, blagOJeviC e diOuF punte in attaCCO<br />
di Cristina Gatti<br />
cambiare<br />
tutto per non<br />
“Bisogna<br />
cambiare niente”<br />
così citava lo scrittore<br />
Giuseppe Tomasi di Lampedusa.<br />
E questo aforisma<br />
calza a pennello alla nuova<br />
Foppapedretti, che si presenta<br />
ai nastri di partenza<br />
della stagione 2012-13<br />
con una squadra rivoluzionata<br />
proprio perché, per<br />
rimanere nella massima<br />
serie, è stato necessario<br />
rimettersi in gioco. Ecco<br />
quindi il significato della<br />
frase: “Le giocatrici vanno,<br />
la Foppa resta”. Senza le<br />
big che hanno fatto grande<br />
Bergamo in questi ultimi<br />
Valentina Diouf attesa alla<br />
definitiva esplosione<br />
anni, Piccinini e Arrighetti<br />
in primis, saranno capitan<br />
Merlo, Di Iulio , Zambelli<br />
Weiss, la promessa Diouf,<br />
Blagojevic, Klisura, Blair,<br />
Brown, Balboni, Devetag e<br />
Bruno a far sorridere i tifosi<br />
rossoblu, con la voglia di<br />
mettersi in luce.<br />
Al comando della nave orobica<br />
Stefano Lavarini, che,<br />
in merito al nuovo roster<br />
dice: ”Non abbiamo ancora<br />
lavorato così tanto insieme<br />
affinchè io possa far risaltare<br />
qualche caratteristica<br />
individuale. Posso solo dire<br />
che per ora la mia squadra<br />
è composta da atlete che<br />
stanno bene in palestra e<br />
hanno un sacco di voglia<br />
di creare un gruppo”. Per<br />
la sua prima esperienza<br />
WeIss In reGIa<br />
dI una squadra<br />
davverO nuOva<br />
da head coach Stefano ha<br />
le idee chiare: “ Io ci metterò<br />
tutto me stesso, il mio<br />
pensiero sarà totalmente<br />
catalizzato dal lavoro da<br />
fare in palestra e dalla mia<br />
squadra; il fatto che ci siano<br />
molte giocatrici giovani<br />
mi dà la possibilità di cercare<br />
di insegnare loro ancora<br />
qualcosa dal punto di vista<br />
della tecnica individuale”.<br />
La Foppa cambia, non si<br />
pone come la squadra da<br />
merlO<br />
la nuOva CapItana<br />
della fOppapedrettI<br />
battere, ma il neo ct sa<br />
già quali possono essere<br />
le armi per contrastare le<br />
avversarie:” La solidità in<br />
seconda linea, l’ aggressività<br />
in battuta, un gioco che<br />
può essere veloce, un mix<br />
di attaccanti che possono<br />
risolvere con la forza o con<br />
l’abilità”. La parola d’ordine<br />
però è divertimento: “E’ una<br />
parola di cui abbiamo già<br />
parlato – dice Lavarini - Noi<br />
ci divertiamo quando facciamo<br />
venire le cose come<br />
piace a noi!”<br />
Il tutto condito dalla pazienza<br />
che la società, abituata<br />
ai grandi palcoscenici, dovrà<br />
avere: essere vicino alla<br />
squadra consapevole che<br />
si inizia un nuovo ciclo, fortemente<br />
voluto, che potrà<br />
non portare subito vittorie.<br />
Scommettiamo però che<br />
alla lunga, già in questo<br />
campionato, arriveranno<br />
soddisfazioni,<br />
perché la squadra ha<br />
le possibilità di mettersi<br />
in luce grazie ad una<br />
maglia “meno pesante”<br />
che potrà far emergere<br />
la voglia di arrivare e dimostrare<br />
qualcosa insita<br />
in ogni atleta.<br />
La schiacciatrice<br />
serba Blagojevic<br />
proveniente da<br />
Urbino<br />
Enrica Merlo<br />
nominata capitano,<br />
anche se non potrà<br />
farlo in campo<br />
lavarInI:<br />
“realIzzatO<br />
Il sOGnO dI una vIta”<br />
18 19
20<br />
bOlOGna Bologna Ha ha COnOsCIutO<br />
conosciuto<br />
l’<br />
l’ Idea vOlley 2002<br />
un sabato mattina diverso per<br />
bologna, i suoi cittadini, i suoi<br />
turisti. in piena estate mentre il<br />
caldo la faceva da padrone, l’idea<br />
volley 2002, che si appresta<br />
a debuttare nel campionato<br />
di a1 femminile, ha deciso di far<br />
conoscere alla città felsinea lo<br />
staff tecnico e le giocatrici. una<br />
iniziativa simpatica e riuscita che<br />
ha visto le atlete protagoniste in<br />
piazza maggiore, davanti alla<br />
basilica di san petronio, palleggiare<br />
con tifosi, turisti e soprattutto<br />
bolognesi. insomma un modo<br />
come un altro per portare la<br />
pallavolo nel cuore della città,<br />
sotto le due torri, davanti<br />
a piazza re enzo, alla fontana<br />
del nettuno e in via d’azeglio.<br />
Foto di luca dalle donne<br />
GIOCandO per bOlOGna<br />
rIprese dI Walter perOttI<br />
21
vOGlIa dI nuOve esperIenze<br />
FranCesCa Ferretti dOpO Cinque anni a pesarO, ha sCeltO di giOCare a piaCenza.<br />
la speranza è di ripetere la splendida esperienza e tutte le sue vittOrie. COmprende<br />
le sue COlleghe Che sOnO andate all’esterO, ma ha preFeritO rimanere in italia.<br />
e’ COnvinta della FOrza della sua nuOva squadra e COnFerma Che nOn ha mai<br />
ChiusO la pOrta alla naziOnale<br />
di Matteo Marchetti<br />
Nel suo curriculum<br />
Francesca Ferretti<br />
prova a mettere la<br />
carta carbone. Perché<br />
le piacerebbe ripetere a<br />
Piacenza i risultati otte-<br />
nuti nelle ultime cinque<br />
stagioni a Pesaro, in<br />
quella che definisce la<br />
sua seconda casa: triplo<br />
successo consecutivo in<br />
campionato, tris anche<br />
di supercoppe italiane<br />
condite da Coppa Italia e<br />
Coppa Cev. Le premesse<br />
per un periodo fotocopia<br />
di quello vissuto<br />
nelle Marche ci sono: so-<br />
cietà ambiziosa ma con<br />
poche vittorie alle spalle<br />
ed entusiasmo alle<br />
stelle, adesso bisognerà<br />
trasformare queste caratteristiche<br />
in successi<br />
sul campo, passaggio da<br />
sempre molto complicato.<br />
“La scelta di trasferirmi<br />
- spiega la nuova regista<br />
della Rebecchi Nordmeccanica<br />
- non si è<br />
rivelata una decisione<br />
semplice. Dopo cinque<br />
stagioni è stato come<br />
lasciare la mia famiglia,<br />
ma è anche vero che<br />
dopo tanto tempi gli stimoli<br />
iniziavano a mancare<br />
e avevo voglia di<br />
fare nuove esperienze.<br />
La chiamata di Piacenza<br />
è arrivata al momento<br />
giusto, in una società<br />
ambiziosa che puntava<br />
a ottenere risultati ancora<br />
più importanti dell’anno<br />
scorso”.<br />
Trovi qualche similitudine<br />
fra questa Rebecchi<br />
Nordmeccanica e la Pesaro<br />
in cui eri arrivata<br />
tu, una squadra con un<br />
palmares ancora povero<br />
ma l’intenzione di arricchire<br />
la bacheca puntando<br />
su un gruppo vincente?<br />
“Le premesse sono molto<br />
simili sia per il tipo di<br />
gioco che Davide Mazzanti<br />
vuole impostare,<br />
con una pallavolo molto<br />
veloce, sia per le ambizioni.<br />
A Pesaro il primo<br />
anno ci ritenevano una<br />
delle mine vaganti del<br />
campionato e poi invece<br />
siamo riusciti a vincere<br />
lo scudetto. Non dico<br />
che anche in Emilia conquisteremo<br />
il Tricolore,<br />
però ci sono tutte le basi<br />
per fare bene”.<br />
Conosci benissimo il<br />
campionato italiano, sei<br />
da anni una delle protagoniste<br />
della A1 ad alto<br />
livello. Nell’ultimo periodo<br />
tante tue colleghe<br />
hanno scelto di andare<br />
all’estero: a tuo avviso è<br />
solamente un momento<br />
particolare o l’inizio di<br />
un ridimensionamento<br />
tecnico e spettacolare<br />
per il nostro torneo?<br />
“Condivido la scelta di<br />
trasferirsi, perché da<br />
noi la situazione è difficile.<br />
Io ancora non me<br />
la sentivo di affrontare<br />
esperienze straniere e<br />
poi la proposta di Piacenza<br />
mi ha convinto da<br />
subito e mi è sembrata<br />
la migliore. Ma se la situazione<br />
in Italia non migliora<br />
saranno sempre<br />
di più le giocatrici che<br />
emigreranno”.<br />
arrIvI&partenze<br />
Sono solo tre le conferme della squadra capace l’anno<br />
scorso di arrivare alla semifinale scudetto e in<br />
finale di Coppa Italia. Con la casacca di Piacenza<br />
restano Carmen Turlea e le due centrali Manuela<br />
Leggeri e Laura Nicolini, per il resto è una Rebecchi<br />
Nordmeccanica tutta nuova quella che si appresta<br />
ad affrontare la nuova stagione. Salutate le registe<br />
Stefania Dall’Igna e Cinzia Callegaro, le schiacciatrici<br />
Hanka Pachale, Kristin Richards, Elisa Cella e<br />
Riikka Lehtonen, la centrale Serena Malvestito, l’universale<br />
Anna Kajalina e i liberi Nicole Davis e Eva<br />
Mazzocchi, sono stati ben otto i nuovi arrivi. In regia<br />
ecco Francesca Ferretti e la serba Danica Radenkovic,<br />
al centro ci sarà Laura Frigo insieme alle confermate<br />
Leggeri e Nicolini, mentre il rivoluzionato reparto<br />
delle schiacciatrici comprenderà Lucia Bosetti,<br />
Manuela Secolo, Floortje Meijners e Alessia Gennari.<br />
Due i liberi: Stefania Sansonna e Isabella Zilio e<br />
novità anche alla guida tecnica, con Piacenza che<br />
saluta dopo una sola stagione Riccardo Marchesi<br />
per affidarsi a Davide Mazzanti.<br />
Le rose adesso sono definite<br />
e si possono fare<br />
le prime previsioni. Dove<br />
può arrivare questa Piacenza?<br />
“Guardando i nomi sicuramente<br />
in alto, poi ovviamente<br />
tocca al campo<br />
dare le risposte. Ci sono<br />
tante altre formazioni di<br />
ottimo livello come Busto<br />
Arsizio, Villa Cortese,<br />
Modena; noi puntiamo a<br />
fare bene in ogni competizione<br />
in cui saremo<br />
impegnate, alla fine tireremo<br />
le somme”.<br />
Allarghiamo il discorso<br />
all?azzurro: terminato il<br />
ciclo olimpico dovrebbero<br />
cambiare tante cose<br />
anche in Nazionale. E?<br />
possibile un tuo ritorno o<br />
questa è un?esperienza<br />
che si è chiusa definitivamente?<br />
“Ho seguito i Giochi e<br />
mi è spiaciuto molto che<br />
siamo usciti per la terza<br />
volta consecutiva ai<br />
quarti di finale, anche<br />
perché le aspettative<br />
erano altre. Adesso non<br />
so cosa succederà: se<br />
mi dovessero richiamare<br />
sono sempre pronta, ho<br />
ventotto anni e alla mia<br />
età un palleggiatore può<br />
giocare a buoni livelli ancora<br />
a lungo. Io ci sono,<br />
da parte mia la porta non<br />
è mai stata chiusa”.<br />
22 23
sOn Son tOrnate tornate le farfalle<br />
le avevamo lasciate felici e festanti per il<br />
triplice trionfo stagionale, le abbiamo ritrovate<br />
motivate e vogliose di tornare al<br />
lavoro. stiamo parlando delle Farfalle tricolore<br />
dell’unendO yamamay<br />
bustO arsiziO che ormai da più di<br />
dieci giorni sono tornate al lavoro (il servizio<br />
fotografico si riferisce al primo allenamento<br />
del 24 agosto). il gruppo agli ordini<br />
di Carlo parisi e massimo dagioni non<br />
è ancora al completo, mancano ancora<br />
lloyd e bauer, ma già da alcuni giorni oltre<br />
a marcon e le altre confermate) si sono<br />
aggiunte le tedesche brinker e kozuch e<br />
l’azzurra valentina arrighetti<br />
foto di stefano moroni<br />
24 25
Alberto con la maglia<br />
della MRoma<br />
Dal volo<br />
che lo ha<br />
riportato<br />
in Italia dopo<br />
le Olimpiadi di<br />
Londra all’inizio<br />
della preparazione<br />
agonistica<br />
sono passati pochissimi<br />
giorni.<br />
Giusto il tempo di<br />
sistemarsi nella nuova<br />
casa, di disfare le<br />
valigie e di tuffarsi<br />
in questa nuova avventura.<br />
A Londra gli<br />
avevano anche proposto<br />
di allenarsi con<br />
la nazionale “ma stavo<br />
fermo da due mesi e<br />
mezzo, sarei stato solo<br />
un peso. E comunque<br />
non avrei avuto proprio<br />
tempo”. Alberto<br />
Cisolla questi Giochi<br />
Olimpici li ha vissuti<br />
in maniera del tutto<br />
nuova. Commentatore<br />
tecnico<br />
Alberto<br />
in cAmpo<br />
dOpO l’esperienza stimOlante in tv COme<br />
COmmentatOre OlimpiCO, CisOlla, Che<br />
nella sua baCheCa ha l’argentO di atene 2004,<br />
è tOrnatO a lavOrare in palestra agli Ordini<br />
di prandi nell’andreOli latina. dOpO<br />
due stagiOni pOCO pOsitive a rOma vuOl<br />
dimOstrare di pOter dare anCOra tantO alla<br />
pallavOlO<br />
di Pierfrancesco Catucci (@pfcatucci)<br />
di volley e beach volley<br />
per Sky dopo l’argento di<br />
Atene 2004 e il quarto posto<br />
da capitano azzurro a<br />
Pechino 2008. “Visto che<br />
Berruto non mi ha convocato<br />
- scherza Cisolla<br />
- ho accettato volentieri<br />
l’invito che mi ha rivolto<br />
Lorenzo Dallari. E’ stata<br />
un’esperienza stimolante<br />
e interessante che ho colto<br />
al volo. E sarebbe stato<br />
davvero difficile dare una<br />
mano agli azzurri. Le nostre<br />
giornate erano scandite<br />
da ritmi elevatissimi:<br />
commentavamo, facevamo<br />
collegamenti con i telegiornali,<br />
ci spostavamo<br />
da un impianto all’altro,<br />
sarei stato di scarso aiuto<br />
alla nazionale”. Sarà<br />
molto più di aiuto, invece,<br />
quest’anno all’Andreoli<br />
Latina, società che ha<br />
puntato tanto sulla sua<br />
esperienza e sulla sua<br />
classe. “Qui ho trovato un<br />
bellissimo ambiente, costituito<br />
da persone preparate<br />
e ambiziose. E’ proprio<br />
il posto di cui avevo<br />
bisogno. Devo lavorare<br />
tanto e bene per rendere<br />
al meglio. E con Silvano<br />
Prandi e Dario Simoni si<br />
lavora eccome”.<br />
Cisolla si gode il tiepido<br />
sole di Londra<br />
Alberto Cisolla durante la<br />
semifinale di Pechino 2008<br />
Alberto vuole ritrovare il<br />
ritmo e lo smalto perso<br />
nelle ultime due sfortunate<br />
stagioni a Roma. Nella<br />
prima rimase fermo quattro<br />
mesi per un infortunio,<br />
nella seconda non riuscì<br />
a trovare la giusta condizione.<br />
“Ma ora voglio dimostrare<br />
a me stesso e<br />
alle persone che hanno<br />
riposto fiducia in me che<br />
posso ancora dare tanto<br />
alla pallavolo”.<br />
Ad attenderlo una stagione<br />
particolarmente impegnativa,<br />
tra campionato<br />
e Coppa Cev. “Lo scorso<br />
anno Latina è stata protagonista<br />
di una grandissima<br />
stagione. Non sarà<br />
semplice fare meglio, ma<br />
ci proveremo. E’ stato<br />
allestito un organico altamente<br />
competitivo e le<br />
premesse per un ottimo<br />
campionato ci sono tutte”.<br />
Campionato che lo vedrà<br />
protagonista per la diciassettesima<br />
stagione consecutiva.<br />
Tredici delle quali<br />
con la maglia della Sisley<br />
Treviso. “E’ la società nella<br />
quale sono nato e cresciuto<br />
e alla quale sono<br />
legati tutti i miei successi.<br />
E pensare che da questa<br />
stagione non esista più<br />
mi riempie di tristezza.<br />
Ma credo che per quanto<br />
costruito da Gilberto<br />
e Luciano Benetton, per<br />
tutto lo sport, negli oltre<br />
20 anni di attività, non si<br />
possa far altro che ringra-<br />
Alberto premiato come Mvp<br />
all’Europeo di Roma 2005<br />
ziarli. Treviso è stata culla<br />
di campioni per decenni,<br />
è davvero un peccato non<br />
vedere più ai nastri di partenza<br />
del campionato di<br />
A1 quel marchio che ha<br />
rappresentato la storia<br />
della pallavolo italiana”.<br />
Alla piccola Giorgia, che<br />
vive con la mamma a<br />
Salò, domani Alberto avrà<br />
tanto da raccontare. Ma<br />
ora non c’è più tempo per<br />
le parole. Ora Alberto Cisolla<br />
ha voglia di tornare<br />
a prendere a schiaffi un<br />
pallone. E di scrivere ancora<br />
sulle pagine del suo<br />
racconto.<br />
26 27
28<br />
la La terza terza stOrIa storia<br />
peruGIa<br />
dI di<br />
dOpO OliO venturi ed rpa, la serie a1 tOrna anCOra a perugia. da ganev a pippi,<br />
da lebl a vuJeviC tantissimi grandi CampiOni in venti anni hannO divertitO ed<br />
esaltatO il palaevangelisti del CapOluOgO umbrO. grandi emOziOni Che<br />
la sir saFety neOprOmOssa spera di Far vivere anCOra<br />
di Alberto Aglietti<br />
La pallavolo è uno<br />
sport di provincia,<br />
questo è un dato di<br />
fatto. Le grandi metropoli<br />
snobbano le schiacciate<br />
che invece nei centri minori<br />
trovano terreno fertile per<br />
lo sviluppo di un movimento<br />
che è al terzo posto nel<br />
mondo. Una semplificazio-<br />
ne estrema per motivare la<br />
medaglia di bronzo olimpica<br />
della nazionale azzurra.<br />
Perugia è una di queste<br />
piazze che ormai da quasi<br />
venti anni respira il profumo<br />
dell’alto livello che a<br />
più riprese è stato protagonista<br />
nel Pala-Evangelisti,<br />
il tempio umbro della palla<br />
presa a schiaffi. Tre sono i<br />
periodi che meritano menzione,<br />
collegati tutti da un<br />
unico filo conduttore, la<br />
carenza di impianti sportivi<br />
adeguati per la massima<br />
categoria. Il primo è quello<br />
relativo all’Olio Venturi<br />
legata indissolubilmente al<br />
campione bulgaro Ljubo-<br />
La Sir Safety Perugia<br />
ha riportato la A1 nel<br />
capoluogo umbro<br />
mir Ganev che portò Spoleto<br />
a giocare nel capoluogo<br />
regionale nel 1991<br />
e conquistò subito i cuori<br />
degli sportivi. Un club che<br />
nel periodo di piena ‘guerra<br />
fredda’ tra Urss e Usa<br />
era riuscita nell’intento di<br />
far vestire la stessa maglia<br />
al palleggiatore sovie-<br />
Ljubo Ganev, qui con<br />
Mastrangelo, il primo<br />
campione che ha esaltato<br />
il pubblico perugino<br />
tico Viatcheslav Zaytsev e<br />
al centrale yankee Craig<br />
Buck.<br />
Il secondo è quello che riguarda<br />
la Pet Company<br />
che nel 2001 si trasferì<br />
da Castiglione del Lago e<br />
conquistò la promozione<br />
in quella serie A1 che poi<br />
è rimasta per otto anni patrimonio<br />
della città attraverso<br />
la denominazione Rpa.<br />
Uno degli atleti simbolo è<br />
stato il libero Damiano Pippi<br />
che in maglia perugina<br />
ha chiuso la sua lunga e<br />
brillante carriera, un auten-<br />
tico portabandiera del sestetto<br />
che fece parte anche<br />
del team spoletino.<br />
Il terzo periodo è il presente,<br />
legato al marchio Sir<br />
Safety che ha traslocato<br />
da Bastia Umbra per dare<br />
vita ad un progetto che nel<br />
2011 è sbarcato nuovamente<br />
nell’aristocrazia del<br />
volley italiano. Un collettivo<br />
illuminato dal campione<br />
montenegrino Goran Vujevic<br />
che in zona ha trovato<br />
famiglia e si è stabilito<br />
avendo fatto parte anche<br />
del ciclo precedente. Dalle<br />
periferie della provincia<br />
sono dunque arrivate le<br />
‘spinte’ che hanno portato<br />
i grande campioni sotto<br />
rete e che hanno reso Pe-<br />
rugia un campo importante.<br />
Dopo aver deliziato per<br />
oltre venti anni i palati fini<br />
della disciplina per quel<br />
che concerne la pallavolo<br />
femminile attraverso le<br />
gesta di quella Despar che<br />
ha messo in bacheca una<br />
moltitudine di titoli, adesso<br />
la città della Fontana Maggiore<br />
torna a concentrarsi<br />
sul sesso<br />
forte.<br />
Il palasport<br />
Evangelisti<br />
si prepara a vedere<br />
all’opera tutto<br />
il meglio del offre il<br />
campionato tricolore. Un<br />
pubblico esigente che, tecnicamente<br />
parlando, capisce<br />
molto di pallavolo e si<br />
è distinto per la correttezza<br />
e per il rispetto dell’avversario.<br />
Un pubblico che<br />
però sino ad oggi altrettanto<br />
difficilmente<br />
si è lasciato coinvolgere<br />
sino a diventare vera<br />
tifoseria organizzata. In<br />
seguito alla scomparsa<br />
del volley femminile è<br />
forse proprio questo<br />
quel limite,<br />
quella barriera<br />
che con la terza<br />
apparizione<br />
della serie A1 maschile si<br />
vuole abbattere.<br />
In alto: Damiano Pippi,<br />
campionissimo della Rpa<br />
In basso: Goran Vujevic,<br />
ormai perugino d’adozione<br />
29
BAZOOKA<br />
SPARA NELLA SUA REGGIO<br />
FermO da due anni luCa Cantagalli si è gettatO COn entusiasmO nella<br />
avventura Che lO vede alla guida teCniCa del vOlley triCOlOre, la sOCietà<br />
Chiamata a diFendere in a2 l’OnOre della Città Che gli ha datO i natali<br />
Luca Cantagalli è al<br />
lavoro per dar corpo<br />
alle ambizioni<br />
del Volley Tricolore, la<br />
formazione reggiana che<br />
difenderà i colori della<br />
città in serie A2. “Per<br />
me Reggio, è una grande<br />
occasione, da non<br />
fallire- afferma il popolare<br />
“Bazooka”- puntiamo<br />
ai play-off. Il gruppo sta<br />
lavorando bene, abbiamo<br />
cominciato col piede<br />
giusto, nonostante il caldo...”<br />
Il gruppo, nella “fornace”<br />
del Pala Bigi sta sudando<br />
ai suoi ordini e del suo<br />
staff, e sinora le risposte<br />
sono davvero molto positive.<br />
Quali sono le sensazioni<br />
da allenatore della<br />
squadra della tua città,<br />
elemento quest’ultimo<br />
che può certamente dare<br />
maggiori stimoli ma anche<br />
maggiori responsabilità.<br />
“Non c’è dubbio che per<br />
me si tratti di un’opportunità<br />
importante. Non<br />
guidavo una squadra<br />
da oltre 2 anni e farlo<br />
qui a casa mia è davvero<br />
qualcosa di speciale.<br />
Abbiamo tutti voglia di<br />
fare bene perchè si è lavorato<br />
per costruire una<br />
buona formazione e, non<br />
nascondiamocelo, possiamo<br />
puntare ai playoff.<br />
Il vOlley trICOlOre<br />
sI presenta<br />
Iniziata la stagione del<br />
Volley Tricolore<br />
Capiremo però solo più<br />
avanti il nostro valore e<br />
quello degli avversari”.<br />
L’addio di Lawson ha<br />
portato Diachkov a Reggio<br />
Emilia. Soddisfatto<br />
del suo arrivo?<br />
“Andrii è un giocatore<br />
che sarà fondamentale<br />
per noi. Siamo stati fortunati<br />
a trovare un giocatore<br />
come lui, uno che<br />
il campionato italiano lo<br />
conosce bene e l’ha dimostrato<br />
anche nell’ultima<br />
stagione tra Modena<br />
e Latina. Dispiace per<br />
Lawson, avremmo puntato<br />
sul suo talento. Ha<br />
fatto la scelta di intraprendere<br />
la carriera di<br />
cantante, seguendo la<br />
sua passione, gli auguro<br />
tutta la fortuna possibile”.<br />
Come sta procedendo la<br />
preparazione?<br />
“Anche a causa del clima<br />
torrido dobbiamo stare<br />
attenti a non forzare troppo<br />
per evitare incidenti,<br />
ma i ragazzi si sono presentati<br />
in buone condi-<br />
Il palleggiatore Santiago Orduna<br />
zioni e questo ci facilità<br />
nel lavoro quotidiano.<br />
Stiamo cercando di costruire<br />
qualcosa di importante<br />
per disputare<br />
una stagione che dia<br />
soddisfazione ai tifosi”.<br />
Oreste Luppi alle prese con<br />
un test sotto sforzo<br />
e’ tornato in Italia biribanti<br />
Agli ordini dello staff tecnico guidato da<br />
coach Luca Cantagalli, coadiuvato dal vice<br />
Paolo Zambolin e dal preparatore atletico<br />
Simone Ade, sta lavorando tutta la rosa<br />
reggiana. Palleggiatori: Santiago Orduna,<br />
Michele Groppi. Opposti: Francesco Biribanti,<br />
Gianluca Pellegrino. Schiacciatori: Giorgio<br />
Barbareschi, Michele Grassano, Andrii Diachkov,<br />
Nicola Grassi. Centrali: Oreste Luppi,<br />
Alessandro Tondo, Valerio Curti<br />
Liberi: Riccardo Goi, Julian Castellani.<br />
Agli ordini dello staff tecnico guidato da<br />
coach Luca Cantagalli, coadiuvato dal vice<br />
Paolo Zambolin e dal preparatore atletico<br />
Simone Ade, sta lavorando tutta la rosa<br />
reggiana. Palleggiatori: Santiago Orduna,<br />
Michele Groppi. Opposti: Francesco Biribanti,<br />
Gianluca Pellegrino. Schiacciatori: Giorgio<br />
Barbareschi, Michele Grassano, Andrii Diachkov,<br />
Nicola Grassi. Centrali: Oreste Luppi,<br />
Alessandro Tondo, Valerio Curti<br />
Liberi: Riccardo Goi, Julian Castellani.<br />
Luca Cantagalli torna<br />
in panchina nella<br />
sua Reggio<br />
Il neo acquisto Francesco<br />
Biribanti durante un test<br />
sotto sforzo<br />
30 31
Ramona e Linda<br />
ci cRedono<br />
ariCò e martinuzzO sOnO COnvinte Che CrOvegli, all’esOrdiO in serie a2<br />
pOssa Fare bene. “questa squadra Ci piaCe - aFFermanO insieme - pOssiamO andare lOntanO”<br />
Ramona Aricò e Linda Martinuzzo<br />
ci credono, ci credono<br />
per davvero. Crovegli<br />
per le due giocatrici può fare<br />
davvero bene. “Questa squadra<br />
ci piace, possiamo andare lontano”<br />
dicono in coro, e questa loro<br />
convinzione sembra contagiosa.<br />
Il gruppo lavora forte, vuole farsi<br />
trovare nelle migliori condizioni<br />
possibili al primo appuntamento<br />
della storia della società in serie<br />
A2.<br />
Tra le sedute in sala pesi alla<br />
palestra Zucca Gialla di Bagnolo,<br />
e il lavoro con la palla a Cadelbosco,<br />
le ragazze di Davide<br />
Baraldi stanno mettendo fieno in<br />
cascina in vista degli impegni di<br />
Il coach del Crovegli Davide Baraldi<br />
Tre elementi della nuova Crovegli Bussoli, Martinuzzo e Iemmi<br />
campionato.<br />
C’è fiducia ed entusiasmo, due<br />
parole chiave nel vocabolario<br />
della nuova Crovegli, come ci<br />
confermano le due giocatrici<br />
che saranno fondamentali nello<br />
scacchiere giallorosso. Ramona<br />
e Linda sono gli esempi da seguire<br />
dal resto della squadra.<br />
Aricò è di Messina ma ormai è<br />
trapiantata al nord da tanti anni.<br />
Torna in Emilia 8 anni dopo l’esperienza<br />
alla Pallavolo Reggio:<br />
“Ed è un ritorno graditissimo perché<br />
l’Emilia è una terra che mi<br />
piace molto -racconta l’opposto<br />
classe 1985- arrivo in una società<br />
ambiziosa come la Crovegli e<br />
credo che di meglio non potessi<br />
chiedere”.<br />
Quali sono le tue prime impressioni<br />
sulla squadra?<br />
“Possiamo fare un bel campionato,<br />
quel che sento a pelle è che<br />
il gruppo sarà forte. Una sensazione<br />
positiva che spero si possa<br />
tradurre sul campo in risultati<br />
importanti.”<br />
Linda Martinuzzo, centrale classe<br />
‘92, è una delle più giovani<br />
ma ha già le idee molto chiare,<br />
anche perché i campi della serie<br />
A li conosce bene: “E’ vero, sono<br />
giovane ma un po’ di esperienza<br />
l’ho fatta arrivando nel giro della<br />
prima squadra a Conegliano.<br />
La chiamata della Crovegli non<br />
si poteva rifiutare, è una società<br />
importante che ha costruito una<br />
squadra davvero bene assortita”.<br />
Che campionato vi aspettate?<br />
“L’obiettivo iniziale è certamente<br />
la salvezza, un passo alla volta.<br />
Credo comunque che ci siano<br />
le possibilità per lottare per una<br />
zona di medio-alta classifica”.<br />
E se son rose…<br />
lOntanO Lontano daLLa dalla rete Foto di Luca Pietro Santi<br />
IlarIa<br />
GarzarO<br />
nata a noventa vicentina il 29 settembre 1986,<br />
quest’anno giocherà a villa Cortese. la centrale,<br />
dopo i tre anni trascorsi a pesaro durante<br />
i quali ha vinto altrettanti scudetti, una Coppa<br />
italia, due supercoppe italia, una Coppa<br />
Cev, si trasferisce a urbino dove si aggiudica<br />
la sua seconda Coppa Cev, prima di accasarsi,<br />
come detto, alla società lombarda.<br />
ilaria, cresciuta nel Club italia, ha fatto parte<br />
del gruppo che ha disputato i Campionati del<br />
mondo 2010. prima della rassegna iridata ha<br />
vinto i giochi del mediterraneo nel 2009 e a<br />
livello giovanile ha vinto il titolo continentale<br />
nel 2004.<br />
32 33
neWsserIeb<br />
I lupI rIalzanO la testa<br />
I Lupi di Santa Croce, dopo la forzata rinuncia alla serie A2 proprio nell’anno in cui la società festeggia i 50 anni di attività, si<br />
sono ritrovati per preparare la stagione che li vedrà protagonisti in B1. Agli ordini dei tecnici Pagliai e Morando la squadra<br />
si è messa subito al lavoro con un gruppo di atleti che lasciano sognare i tifosi che comunque, anche nel giorno del raduno,<br />
hanno dimostrato di aver mantenuto intatto l’affetto per i biancorossi. Ciulli, Razzetto, Del Campo, Lucrezia, Montagnani,<br />
Bonami e Catania, i senatori Nuti e capitan Baldaccini, Pippo Pagni e Matteo Bertoli, l’opposto romano Renzetti , l’attaccante<br />
ricevitore Andreotti, questi gli uomini che tenteranno di riportare in alto, sul campo, la gloriosa società toscana. E se<br />
il buon giorno si vede dal mattino…<br />
benG rOvIGO: In b1 COn GrandI ambIzIOnI<br />
Agli ordini del tecnico Nicola Benini è iniziata la stagione della Beng Rovigo<br />
pronta affrontare da neo promossa il campionato di B1 con l’emozione<br />
dell’esordio ma con la consapevolezza della propria forza. Il patron<br />
Antonio Monesi ha allestito una squadra forte e competitiva pronta a ben<br />
figurare, senza sapere quale ruolo potrà recitare in questo campionato.<br />
Fra gli acquisti più importanti spicca quello di Martha Zamora Gil, atleta<br />
cubana che ha vestito anche la maglia della Nazionale del suo paese, in<br />
possesso di passaporto italiano.<br />
Il Roster - L iberi: Valentina Negrato, Veronica Giacomel; palleggiatrici:<br />
Helena Vidal, Marta Pellegrinelli; centrali: Laura Cioni, Anny Massarotto,<br />
Valentina Casari; oppostoi: Francesca Mattiazzo, Martha Maria Zamora<br />
Gil; martelli: Barbara Beconi, Valentina Da Col, Ilaria Corazza<br />
Lo staff tecnico : Nicola Benini (allenatore), Tommaso Lazzarin (assistant<br />
coach), Carlo Santin (scout man), Michele Bazzeato (preparatore atletico), Fabio Surian (fisioterapista), Euro Chiarello<br />
(accompagnatore), Vanni Chiarion (accompangatore), Ilario Davì (accompagnatore).<br />
messIna punta su bOmber CannIstra’<br />
La Pallavolo Messina è pronta per la nuova stagione di B1. Un gruppo compatto e competitivo che guarda con fiducia all’inizio<br />
del campionato. L’acquisto di punta di questa estate è certamente Maurizio Cannistrà. Opposto, classe 1987, arriva in<br />
giallorosso dalla Tonno Callipo Vibo Valentia con la formula del prestito. Gli ultimi due anni ha giocato in B1 con Pubbliemme<br />
Group Pizzo e a Gioia del Colle. Per lui anche qualche apparizione in A1 a Vibo. Il resto dell’organico comprende: Daniele<br />
Maccarone (schiacciatore), Giuseppe Boscaini (banda), Nicola D’Andrea (centrale), Davide Quartarone (palleggiatore),<br />
Michele D’Andrea (centrale), Yuri Testagrossa (centrale), Eros Saglimbene (schiacciatore) e Dario Messina (libero).<br />
Aggregati anche alcuni giovani che completeranno la rosa peloritana: Riccardo Scimone (opposto, prelevato in prestito dal<br />
Savio), Claudio Danzi (schiacciatore, acquisito dalla Fiamma Calvaruso) e Raffaele Corrado (secondo libero, proveniente<br />
dal vivaio della Pallavolo Messina). Saranno integrati altri ragazzi provenienti da società della provincia di Messina.<br />
Il “pOrtO” al lavOrO In attesa dI bOnItta<br />
In attesa di Marco Bonitta, rientrato solo ieri dalla Polonia dove ha vissuto la grande avventura europea alla guida della<br />
nazionale juniores, il Porto Donati Cmc Ravenna è già da qualche giorno al lavoro per affrontare nel modo migliore il<br />
prossimo campionato di serie B1. A dirigere le operazioni in questa prima fase è stato il vice allenatore Cristiano Lucchi<br />
e il preparatore atletico Daniele Ercolessi. Con gli azzurrini anche lo schiacciatore Luca Borgogno, neo acquisto del<br />
sodalizio dei fratelli Damiano e Danilo Donati. La rosa a disposizione è di 14 giocatori (di cui otto romagnoli): gli alzatori<br />
Bendandi e Andrea Cerquetti; gli schiacciatori Gherardi, Porcellini, Borgogno e De Santis; i centrali Mughetti, Conti, Cricca<br />
e Belloni; gli opposti Bartoli e Marco Cerquetti; i liberi Spampinato e Arnodo.<br />
a bastIa sI allarGa la base<br />
A Bastia Umbra, dopo la promozione dello scorso anno, la stagione è<br />
ricominciata con grande euforia e fiducia. La dirigenza punta al consolidamento<br />
e all’incremento delle attività con la partecipazione ai campionati<br />
della under 12, under 13, under 14, under 16, under 18 e serie<br />
D, oltre chiaramente alla serie B1 femminile che costituisce l’apice del<br />
movimento. Per il sodalizio biancoazzurro sono sette le squadre agonistiche<br />
presenti ai nastri di partenza della nuova stagione, con l’aggiunta<br />
di un collettivo che sarà schierato in seconda divisione e che giocherà a<br />
Petrignano d’Assisi sotto la denominazione Futurvolley, in virtù della in<br />
collaborazione attivata lo scorso anno con il sodalizio gemellato.<br />
tante nOvIta’ In Casa sant’antIOCO<br />
Grande rinnovamento in casa Sant’Antioco in vista del prossimo campionato di B1. La società nonostante le non certo<br />
floride casse, ha allestito una squadra in grado di lottare per i vertici della classifica. In panchina è arrivato Mario Basciu,<br />
antiochense doc , che potrà contare su una rosa competitiva. Confermato il capitano Jerry Rinoldo, sono arrivati Riccardo<br />
Sambucci, lo scorso anno a Potenza in B1 (con un passato a Iglesias) e Giuseppe La Rosa, proveniente da Matera.<br />
Gianni Vespasiani ed Enrico Pintus, si contenderanno il ruolo di libero. Il reparto centrali appare sufficientemente coperto<br />
con la conferma di Simone Gregori, il ritorno di Alessandro La Forgia, nello scorso anno a Molfetta e l’acquisto<br />
Paolo Mecci dal Canottieri Ognina. Dal Gaia Napoli arriva il nuovo palleggiatore Luca Beccaro, cresciuto nelle giovanili<br />
del Padova, che si giocherà una maglia da titolare con Marco Parzeu. In attacco ci si aspetta molto dall’ italo-brasiliano<br />
Lucio Antonio Oro, già da qualche anno in Sardegna<br />
reIma Crema In b1 COn entusIasmO<br />
La Reima Crema è pronta ad affrontare l’avventura in B1, dove approda dopo i trionfi della scorsa stagione. Tante novità,<br />
tanti volti nuovi, ma anche conferme. Il mercato estivo ha portato cinque volti nuovi: i giovani promettenti Alberto Sarubbi<br />
e Andrea Binaghi dal Copra Piacenza, sponsorizzati dall’ ex tecnico Luca Monti; Alberto Bigarelli da Reggio Emilia (A2);<br />
ha riabbracciato Roberto Corti, ultima stagione a Ravenna in B1; Mario Morelli promossi dalla C. I nuovi arrivati andranno<br />
a completare una rosa già collaudata che comprende Daniele Egeste, dodicesima stagione in maglia blues; Nicola Mazzonelli,<br />
Pietro Faccioli, Giulio Silva e i cremasci Aaron Bonizzoni, Giulio Marazzi, Emanuele Verdelli e Riccardo Zoadelli.<br />
In panchina, confermatissimo, Vittorio Verderio. Lo staff tecnico ha visto l’ingresso dello scout, Diego Bressanelli.<br />
GenOva: la rInasCIta nelle manI dI aGOstO<br />
La Genova pallavolistica riparte dalla B1. Nell’impossibilità di continuare l’avventura in A2 per le contingenti situazioni economiche<br />
del momento, si è dato vita al Progetto blues che unisce territorialmente il capoluogo con Albisola per far nascere<br />
una società che possa garantirsi un futuro ambizioso con un occhio all’attività di vertice e un’attenzione particolare al settore<br />
giovanile. La squadra è stata costruita dal primo allenatore Claudio Agosto e dal direttore sportivo Augusto Bruschettini,<br />
che hanno tenuto conto in primis dell’esigenza di austerità voluta dalla società. A far parte della rosa i giovani Luca Spirito<br />
(uno dei palleggiatori della nazionale juniores), Alessandro Graziani (schiacciatore), Andrea Bettucchi (schiacciatore), Luca<br />
Gobbi (libero) e Matteo Spirito (centrale). Richiamato da Modena, Federico Bargi, centrale. Da Mantova è arrivato il libero<br />
Sebastiano Thei, da Verona Matteo Casarin (schiacciatore) e Marco Cittadino (centrale) da Pineto. Fra i confermati le “bandiere”<br />
Massimo Pecorari e Federico Donati che vestiranno rispettivamente i gradi di capitano e Vice capitano.<br />
Continua anche l’attività giovanile che sta lasciando tracce importanti nella pallavolo nazionale, come testimoniano Luca<br />
Spirito e Giacomo Leoni, rispettivamente palleggiatore della nazionale juniores e pre-juniores.<br />
l’ m.rOma rIparte dalla b2<br />
Dopo la forzata rinuncia alla serie A1, ed il conseguente ridimensionamento dei programmi, la M.Roma Volley non rinuncia<br />
però a rappresentare il volley romano. La società del presidente Massimo Mezzaroma ha ripreso la preparazione iscrivendo<br />
le proprie squadre ai campionati di B2, D e 2^ divisione. Per quel che concerne il settore giovanile attività con gruppi under<br />
19 ,17 , 15 , minivolley e scuola pallavolo. Il nuovo progetto sarà fortemente legato al territorio per valorizzare al meglio i<br />
migliori talenti della città, provincia e regione. Le attività avranno come fulcro l’impianto di Piazza Mancini a Roma.<br />
34 35
Il trIOnfO<br />
dell’esperIenza<br />
dell’esperienza<br />
giulia mOmOli e luCia baCChi sOnO le nuOve<br />
CampiOnesse italiane assOlute. in Finale, a pesCara;<br />
hannO battutO la COppia triCOlOre usCente<br />
mazzulla-lO re. terze le azzurre giOmbini-Orsi tOth<br />
di Marco Trozzi (@MarcoTrozzi)<br />
Giulia Momoli e Lucia Bacchi<br />
hanno aggiunto ai loro personali<br />
palmarès il titolo di campionesse<br />
italiane di beach volley.<br />
Quello ottenuto nella finale di Pescara<br />
contro Nellina Mazzulla e Graziella<br />
Lo Re (le siciliane erano alla loro<br />
seconda finale consecutiva dopo la<br />
vittoria dello scorso anno contro Margherita<br />
Chiavaro e Laura Cavalluzzi),<br />
è stato un successo meritato per<br />
quello che le due<br />
atlete hanno fatto<br />
vedere nel<br />
week end<br />
di gare<br />
disputate nello Stadio del Mare del<br />
capoluogo abruzzese.<br />
Giulia e Lucia si erano presentate<br />
all’atto finale del circuito tricolore con<br />
una sola tappa disputata assieme,<br />
quella di Bibione di fine luglio dove<br />
avevano chiuso al secondo posto<br />
alle spalle di Laura Giombini e Viktoria<br />
Orsi Toth, terze a Pescara.<br />
Alle due beachers, dunque, sono<br />
bastati due soli appuntamenti per<br />
trovare la giusta intesa che gli ha permesso<br />
di centrare un obiettivo che a<br />
Giulia Momoli mancava da qualche<br />
anno (nel 2007 si impose con la sua<br />
consueta compagna Daniela Gioria)<br />
e che invece rap- presenta una<br />
prima volta<br />
assoluta<br />
Il “trICOlOre” 2012<br />
Napoli 6-8 luglio<br />
1° posto: Laura Giombini e Viktoria<br />
Orsi Toth<br />
Paestum 13-15 luglio<br />
1° posto: Nellina Mazzulla e Graziella<br />
Lo Re<br />
Ostia 20-22 luglio<br />
1° posto: Laura Giombini e Giulia<br />
Momoli<br />
Bibione 28-29 luglio<br />
1° posto: Laura Giombini Viktoria e<br />
Orsi Toth<br />
Pescara 18-19 agosto<br />
1° posto: Lucia Bacchi e Giulia<br />
Momoli<br />
per Lucia Bacchi.<br />
Un ruolo sicuramente importante lo<br />
ha recitato la grande esperienza delle<br />
due ragazze. Presentatesi in Abruzzo<br />
da outsider erano consapevoli di<br />
poter fare bene e i fatti hanno dimo-<br />
Giulia, Lucia e il tricolore<br />
(Foto Domenico Lucchese)<br />
Risultati - Semifinali:<br />
Mazzulla Lo Re b. Giogoli-Toti 2-1<br />
(12-21, 21-17, 15-7);<br />
Momoli-Bacchi b. Giombini-Orsi Toth 2-0<br />
(21-17, 21-11).<br />
Finale 3-4 posto:<br />
Giombini-Orsi Toth b. Giogoli-Toti 2-0<br />
(21-16, 21-18).<br />
Finale 1-2 posto:<br />
Momoli-Bacchi b. Mazzulla-Lo Re 2-0<br />
(21-18, 21-12).<br />
strato proprio questo. Momoli, che ha<br />
esordito nel circuito internazionale nel<br />
2005 (miglior piazzamento per lei il<br />
quinto posto nel Grand Slam di Marsiglia<br />
nel 2009), sono anni che gioca<br />
sulla sabbia ad alti livelli. Facile dunque<br />
attendersi un possibile piazzamento<br />
in un annata in cui le sorprese<br />
non sono mancate.<br />
Lucia, al contrario della sua compagna,<br />
non si dedica esclusivamente al<br />
beach volley. Per l’atleta casalasca,<br />
Una fase della finale<br />
(Foto Luca Cipollone)<br />
che nella stagione 2012-2013 giocherà<br />
proprio nella “sua” Casalmaggiore<br />
con la casacca della Pomì, la sabbia<br />
rappresenta più un divertimento.<br />
Un hobby che però gli ha regalato<br />
anche delle soddisfazioni: proprio a<br />
Pescara, infatti, tre anni fa in coppia<br />
con Greta Cicolari vinse l’argento ai<br />
Giochi del Mediterraneo, una delle<br />
prime medaglie della storia recente<br />
del beach volley italiano che proprio<br />
partendo da quel 2009 ha saputo rinnovarsi<br />
e centrare importanti risultati<br />
dei quali tutti sono a conoscenza.<br />
Sotto: Il podio del Tricolore 2012<br />
(Foto Domenico Lucchese)<br />
A fondo pagina: Una grande difesa<br />
(Foto Mario Rinaldi)<br />
CampIOnatO<br />
ItalIanO<br />
femmInIle:<br />
2012 Momoli-Bacchi; 2011<br />
Mazzulla-Lo Re; 2010 Fanella-<br />
Campanari; 2009 Cicolari-Menegatti;<br />
2008 Perrotta-Gattelli; 2007<br />
Gioria-Momoli; 2006 Perrotta-Gattelli;<br />
2005 Bruschini-Lunardi; 2004<br />
Solazzi-Bruschini; 2003 Chiavaro-<br />
Malerba; 2002 Solazzi-Bruschini;<br />
2001 Solazzi-Bruschini; 2000 De<br />
Marinis-Del Core; 1999 Solazzi-<br />
Bruschini; 1998 Solazzi-Bruschini;<br />
1997 Perrotta-Gattelli; 1996 Solazzi-Turetta;1995<br />
Parenzan-Perrotta;<br />
1994 Bruschini-De Marinis.<br />
36 37
ObiettivO raggiuntO<br />
gianluCa Casadei e paOlO FiCOseCCO si sOnO laureati<br />
CampiOni triCOlOri. i ragazzi guidati da James martins hannO vintO<br />
il titOlO assOlutO, al terzO tentativO dOpO le sCOnFitte in Finale<br />
2007 e 2011. nella Finale del CampiOnatO italianO hannO<br />
battutO paOlO e matteO ingrOssO<br />
di Marco Trozzi (@MarcoTrozzi)<br />
foto di Roberto Perin/rphoto.it<br />
video di Carlo “Charlie” De Virgiliis<br />
Casadei e Ficosecco<br />
finalmente Campioni<br />
d’Italia!<br />
Gianluca e Paolo al terzo<br />
tentativo ce l’hanno fatta:<br />
il duo allenato dal brasiliano<br />
James Martins, dopo i<br />
ko del dello scorso anno e<br />
quello del 2007, infatti, ha<br />
vinto il tricolore, avendo la<br />
meglio sull’unica coppia<br />
che, insieme a loro, si era<br />
aggiudicata le quattro tappe<br />
del circuito 2012, Paolo e<br />
Matteo Ingrosso.<br />
La vittoria ottenuta sulla<br />
Spiaggia del Faro di Jesolo<br />
parte da lontano. E’ da<br />
aprile, infatti, che i due si<br />
dedicano a tempo pieno<br />
alla preparazione in vista<br />
del circuito del Campionato<br />
Italiano, giunto alla sua diciannovesima<br />
edizione con<br />
l’obiettivo dichiarato di salire<br />
sul gradino più alto del podio.<br />
Allenamenti quotidiani sotto<br />
la guida del loro<br />
allenatore con<br />
il quale avevano<br />
condiviso<br />
un progetto<br />
che<br />
aveva un<br />
unico scopo:<br />
vincere.<br />
La scelta, alla luce dei fatti,<br />
gli ha dato ragione. Il cesenate<br />
e l’anconetano, infatti,<br />
hanno chiuso la loro stagione<br />
con tre successi com-<br />
plessivi ai quali si vanno<br />
ad aggiungere un quarto e<br />
quinto posto ottenuti proprio<br />
nel momento in cui i gemelli<br />
salentini salivano alla ribalta<br />
vincendo le tappe di Ostia e<br />
Bibione.<br />
Per entrambi, come detto,<br />
si tratta del primo successo<br />
dopo diversi anni passati<br />
sulle spiagge di tutta Italia<br />
e dopo numerosi tornei<br />
disputati nel circuito<br />
internazionale.<br />
Gianluca Casadei,<br />
nato a Cesena il<br />
13 giugno 1978, ha<br />
fatto parte anche<br />
del gruppo<br />
azzurro che<br />
disputò il<br />
Grand Slam<br />
di Roma del<br />
2010 dove<br />
giocò in coppia<br />
con l’ex<br />
capitano della<br />
nazionale<br />
maschile di<br />
pallavolo Alberto<br />
Cisolla. Nella<br />
sua lunga carriera<br />
di beacher (nel<br />
World Tour ha<br />
esordito nel lontano<br />
1998 all’età<br />
di 20 anni nell’Open<br />
di Marsi-<br />
glia in coppia con Marcello<br />
Abbondanza, ex allenatore<br />
di Villa Cortese, oggi sulla<br />
panchina azera del Rabita<br />
Baku) il suo miglior risultato<br />
a livello internazionale è<br />
stato l’ottavo posto conquistato<br />
a Manama in Bahrain<br />
con Riccardo Bizzotto.<br />
Discorso simile per Paolo<br />
Ficosecco, nato a in provincia<br />
di Ancona il 22 settembre<br />
1979, che dopo cinque<br />
anni di militanza nel World<br />
Tour senza particolari acuti<br />
(esordio nel 2007 a Roseto<br />
degli Abruzzi) e circa sette<br />
anni totali con Gianluca<br />
(in due fasi), è riuscito a<br />
centrare il primo importante<br />
successo che come lui<br />
stesso ha dichiarato a caldo<br />
al termine della finale “deve<br />
rappresentare un punto di<br />
partenza e non certo uno di<br />
arrivo…”<br />
Risultati - Semifinali:<br />
Ingrosso-Ingrosso b.<br />
Cecchini-Ranghieri 2-0<br />
(24-22, 21-17); Casadei-<br />
Ficosecco b. Fenili-Giumelli<br />
2-0 (21-19, 21-17). Finale<br />
3-4 posto: Cecchini-Ranghieri<br />
b. Fenili-Giumelli 2-0<br />
(21-16, 21-19). Finale 1-2<br />
posto: Casadei-Ficosecco<br />
b.Ingrosso-Ingrosso 2-0<br />
(28-26, 21-19)<br />
vincitori tappe<br />
Napoli 6-8 luglio<br />
1° posto: Gianluca Casadei Paolo Ficosecco<br />
Paestum 13-15 luglio<br />
1° posto: Gianluca Casadei Paolo Ficosecco<br />
Ostia 20-22 luglio<br />
1° posto: Matteo e Paolo Ingrosso<br />
Bibione 27-29 luglio<br />
1° posto: Matteo e Paolo Ingrosso<br />
Jesolo 25-26 agosto<br />
1° posto: Gianluca Casadei Paolo Ficosecco<br />
albo d’oro<br />
1994 Ghiurghi-Lequaglie; 1995 Masciarelli-Fracascia;<br />
1996 Conte-Sanguanini; 1997 Rigo-Marino; 1998 Rigo-<br />
Marino; 1999 Lequaglie- Mascagna; 2000 Cordovana-<br />
Mascagna; 2001 Raffaelli-Pimponi; 2002 Galli-Fenili;<br />
2003 Ghiurghi-Mascagna; 2004 Lione-Varnier; 2005<br />
Lione-Varnier; 2006 Tomatis-Fenili; 2007 Domenghini-<br />
Fenili; 2008 Domenghini-Zaytsev; 2009 Nicolai-Varnier;<br />
2010 Ingrosso-Ingrosso; 2011 Fenili-Giumelli; 2012<br />
Casadei-Ficosecco.<br />
lO strIp dI matteO<br />
bIbIOne luGlIO 2012<br />
38 39
trICOlOre beaCH u20 femmInIle trICOlOre beaCH u20 masCHIle<br />
Una rivincita<br />
meritata<br />
elisa bellOdi e lOdOviCa langellOtti,<br />
dOpO la sCOnFitta in Finale del 2011 hannO<br />
vintO il CampiOnatO italianO<br />
giOvanile di beaCh vOlley Femminile,<br />
impOnendOsi a paestum, Ostia e nella<br />
Finale di FalCOnara<br />
Vincere il titolo è<br />
stata una bella<br />
soddisfazione?<br />
Lodovica Langellotti:<br />
“E’ stata una soddisfazione<br />
enorme. Era la<br />
partita che aspettavamo<br />
da un anno visto che<br />
nel 2011 avevamo perso<br />
proprio in finale. Proprio<br />
quella gara (persa contro<br />
Musiari-Massera 15-<br />
13 al terzo set,ndr) mi<br />
aveva lasciato addosso<br />
una grande amarezza<br />
che per fortuna quest’anno<br />
è stata cancellata da<br />
una grande gioia. Credo<br />
che ancora non ho ben<br />
realizzato cosa sia successo.<br />
Questo per me è<br />
il quarto anno di beach<br />
volley, il terzo insieme a<br />
Elisa e al secondo tentativo<br />
ce l’abbiamo fatta!”<br />
Elisa Bellodi: “Sono<br />
molto contenta di quello<br />
che abbiamo fatto. Nella<br />
stagione abbiamo vinto<br />
altre due tappe, direi che<br />
è andata proprio bene!<br />
La finale poi è stata una<br />
gara dura. Dopo aver<br />
vinto un primo set tirato<br />
ci siamo un po’ disunite<br />
nel secondo che infatti è<br />
stato vinto dalle nostre<br />
avversarie. Nel tie-break<br />
però siamo state brave<br />
a riprendere in mano la<br />
gara che siamo riuscite<br />
a vincere, credo meritatamente!”<br />
Il vostro modello?<br />
LL: “Giulia Momoli, è<br />
una giocatrice che ammiro<br />
molto per la sua tenacia<br />
e per il suo modo<br />
di stare in campo. La<br />
conosco bene anche<br />
perché abbiamo giocato<br />
insieme a Ostia”.<br />
EB: “La coppia Silvia<br />
Fanella e Barbara Campanari.<br />
Mi sono sempre<br />
piaciute, una coppia<br />
grintosa per la quale ho<br />
sempre tifato”.<br />
Avete visto le Olimpiadi<br />
in tv? Cosa pensate<br />
delle due coppie azzurre?<br />
LL: “Sì. Ho seguito il<br />
più possibile, certo mi<br />
è dispiaciuto per Greta<br />
e Marta, credo che<br />
forse avrebbero potuto<br />
raggiungere un risultato<br />
migliore, ma l’accoppiamento<br />
che gli ha dato il<br />
sorteggio è stato il peggiore<br />
possibile...”.<br />
EB: “Sono d’accordo,<br />
trovarsi di fronte la migliore<br />
coppia al mondo<br />
non è mai facile. Figuriamoci<br />
poi alle Olimpiadi.<br />
Credo però che i risultati<br />
ottenuti sono stati positivi<br />
per loro, ma anche per<br />
tutto il beach italiano”.<br />
Sperate di andare alle<br />
prossime Olimpiadi di<br />
Rio?<br />
LL: “Dire che la strada è<br />
lunga e difficile è poco,<br />
ma chi è che non spera<br />
in un sogno simile?”<br />
Elisa Bellodi (nata a Mirandola (MO) il 10/1/1994)<br />
e Lodovica Langellotti (nata a Roma il 9/9/1994)<br />
hanno vinto il Campionato Italiano giovanile beach<br />
volley 2012. Le due ragazze nella finale disputata<br />
a Falconara hanno battuto 2-1 (21-19, 11-21, 15-<br />
9) Caravello-Fasano, chiudendo la loro stagione<br />
con tre successi nel circuito: Paestum, Ostia e<br />
Falconara.<br />
EB: “Siamo davvero<br />
molto giovani, quindi<br />
sperare in un’Olimpiade<br />
è davvero qualcosa di<br />
importante; noi lavoriamo<br />
ogni giorni per far sì<br />
che i sogni diventino realtà”<br />
Cosa vi piace del beach<br />
volley?<br />
LL: “E’ uno sport in cui<br />
devi imparare a gestirti<br />
da sola. In campo ci sei<br />
solo tu e la tua compagna.<br />
È molto diverso dalla<br />
pallavolo. Nell’indoor<br />
ti senti un po’ più coccolata,<br />
hai una società alla<br />
spalle che ti segue. Nel<br />
beach invece devi dimostrare<br />
di avere una grande<br />
forza di volontà”.<br />
EB: “Quando giochi a<br />
beach dipende solo da<br />
te, devi cavartela da sola<br />
e questo è un aspetto<br />
molto affascinante anche<br />
se ci sono momenti<br />
in cui è veramente dura,<br />
ma il nostro obiettivo è<br />
quello di diventare delle<br />
brave giocatrici. Il beach<br />
al momento per noi è<br />
una passione ma potrebbe<br />
anche rappresentare<br />
una possibilità futura”.<br />
La grande<br />
estate<br />
gregOriO vanin e niCOla tiOzzO sOnO<br />
stati i prOtagOnisti dell’estate giOvanile<br />
masChile: hannO vintO a FalCOnara il<br />
triCOlOre under 20 (dOpO avere dOminatO<br />
tutte le tappe) e si sOnO ben COmpOrtati<br />
(nOni) nell’eurOpeO di CategOria<br />
Come giudichi la vostra<br />
stagione?<br />
Gregorio Vanin: “E’<br />
stata una grande estate, dal<br />
punto di vista sportivo e da<br />
quello dei rapporti umani.<br />
Abbiamo conosciuto tantissime<br />
persone, mi sono<br />
proprio divertito. Sono soddisfatto<br />
di come sono andate<br />
le cose, anche perché ci<br />
ripaga di tutti i sacrifici fatti.<br />
Ricordo che non appena<br />
ho finito la maturità mi sono<br />
dedicato al beach 24 ore al<br />
giorno e da lì non abbiamo<br />
fatto altro che lavorare e andare<br />
in giro per tutta Italia”.<br />
Nicola Tiozzo: “Direi buona.<br />
Siamo riusciti a centrare<br />
l’obiettivo che ci eravamo<br />
prefissati. Soprattutto all’inizio<br />
non è stato facile perché<br />
sono state più le ore di<br />
gioco vero che quelle di allenamento,<br />
ma poi andando<br />
avanti siamo riusciti a curare<br />
entrambi gli aspetti. In molti<br />
ci davano favoriti, ma noi siamo<br />
tipi scaramantici quindi<br />
abbiamo solo pensato a vincere<br />
senza ascoltare gli altri.<br />
Siamo abituati a lavorare a<br />
testa bassa senza fronzoli. Il<br />
mio rimpianto però sono gli<br />
Europei. Il nono posto non<br />
mi ha soddisfatto, avremmo<br />
potuto fare meglio”.<br />
Cosa ti piace del beach?<br />
GV: “E’ una disciplina che<br />
ti permette di conoscere e<br />
vedere posti sempre nuovi.<br />
Puoi giocare all’aria aperta,<br />
in qualsiasi condizione<br />
e questo non è un dettaglio<br />
da poco. L’elemento più<br />
affascinate però è la sua<br />
spettacolarità e il fatto che,<br />
giocando solo in due, sei<br />
necessariamente protagonista,<br />
nel bene e nel male. Sei<br />
sempre nel vivo del gioco e<br />
questo mi piace parecchio”.<br />
NT: “Si addice molto al mio<br />
carattere. Mi piace esaltarmi<br />
in alcuni momenti, mi sento<br />
sempre protagonista in<br />
campo; riesco a dare di più<br />
rispetto a quando sono un<br />
campo indoor”.<br />
I risultati degli Italiani alle<br />
Olimpiadi?<br />
GV: “Fantastici. Credo che<br />
debbano essere considerati<br />
un punto di partenza molto<br />
importante. Negli ultimi due<br />
anni hanno fatto cose meravigliose,<br />
quindi questo è il<br />
momento di cercare di fare il<br />
salto di qualità definitivo”.<br />
NT: “Le nostre sono ormai<br />
delle coppie affermate. Paolo<br />
è forse uno dei più forti<br />
muri in circolazione, è una<br />
persona che lavora con<br />
umiltà. Daniele poi è così<br />
estroverso, regala spettacolo<br />
e ha dei numeri da fuoriclasse<br />
puro.Credo che questo<br />
sia il momento migliore<br />
per far sì che il beach abbia<br />
l’importanza che merita”.<br />
Come valuti la coppia<br />
Tiozzo-Vanin?<br />
GV: (ride, ndr) “Al momento<br />
siamo una buona coppia<br />
ma è davvero troppo presto<br />
per dare giudizi. Giochiamo<br />
Nicola Tiozzo (Chioggia, 26 maggio 1993) e Gregorio<br />
Vanin (Treviso, 6 marzo 1993) hanno vinto il titolo giovanile<br />
2012 (in finale hanno liquidato in due set (21-<br />
14, 21-12) Rossi-Marazzo). I due ragazzi veneti hanno<br />
chiuso la loro stagione nazionale con un en plein<br />
di successi aggiudicandosi le cinque tappe disputate.<br />
Alle vittorie a livello nazionale si aggiunge il nono posto<br />
agli Europei disputati recentemente in Austria.<br />
insieme da tre anni. Il primo<br />
abbiamo vinto il Trofeo delle<br />
Regioni, lo scorso anno siamo<br />
arrivati terzi e quest’anno<br />
abbiamo vinto, ma bisogna<br />
vedere cosa faremo<br />
nelle altre categorie”.<br />
NT: “Siamo molto diversi, ma<br />
con un unico obiettivo. Credo<br />
che proprio la diversità sia il<br />
nostro punto di forza”.<br />
Una cosa che ti piace del<br />
tuo compagno?<br />
GV: “La sua grinta, non molla<br />
mai”<br />
NT: “La sua calma e tranquillità<br />
fuori e dentro il campo”<br />
E una cosa che ti fa arrabbiare?<br />
GV: “Quando si fissa nel<br />
voler fare un certo tipo di<br />
attacco che magari in quel<br />
momento non gli riesce”<br />
NT: “E’ davvero troppo pignolo!”<br />
Il tuo modello?<br />
GV: “Gli americani Rogers-<br />
Dalhausser”<br />
NT: “Paolo Nicolai, gioca a<br />
muro come me. E’ un professionista<br />
vero, tutti parlano<br />
un gran bene di lui; spero di<br />
raggiungere un giorno i suoi<br />
stessi traguardi”.<br />
40 41
CasadeI Casadei e Giombini<br />
GIOmbInI<br />
sI SI mettOnO METTONO la LA COrOna<br />
sulla spiaggia<br />
di CivitanOva<br />
marChe si è svOlta<br />
la trediCesima<br />
ediziOne di “king<br />
e queen OF the<br />
beaCh”.<br />
il pubbliCO si è<br />
divertitO grazie<br />
al buOn livellO<br />
di giOCO Che i<br />
prOtagOnisti<br />
hannO<br />
saputO<br />
esprimere<br />
I nuovi regnanti<br />
Casadei<br />
e Giombini<br />
Gianluca Casadei<br />
(poi divenuto anche<br />
neo-campione<br />
d’Italia) e Laura Giombini<br />
sono i King & Queen of the<br />
beach 2012, protagonisti<br />
assoluti del riuscito torneo<br />
giunto alla sua 13^ edizione,<br />
come sempre organizzato<br />
dal suo ideatore Fulvio<br />
Taffoni ed organizzato<br />
in collaborazione con la<br />
FIPAV La manifestazione<br />
si è svolta da Civitanova<br />
Marche a ridosso del<br />
Ferragosto, pochissimi<br />
giorni dopo la conclusione<br />
delle Olimpiadi di Londra.<br />
Come sempre spettacolare<br />
la particolare formula<br />
particolare, con coppie<br />
intercambiabili e diritto di<br />
scelta della compagna o<br />
del compagno per la finale<br />
in base ai punti acquisiti<br />
nel girone.<br />
Il titolo quest’anno è andato<br />
a due atleti di grandissimo<br />
valore, Gianluca<br />
Casadei, romagnolo di<br />
Cesena, 34 anni, da sei<br />
anni tra i primi 5 giocatori<br />
italiani e Laura Giombini,<br />
atleta umbra 23 anni che<br />
da quattro anni fa parte<br />
del gruppo della nazionale<br />
italiana. Eccellente il livello<br />
tecnico della manifestazione<br />
con il pubblico che<br />
ha potuto divertirsi grazie<br />
allo spettacolo offerto dai<br />
protagonisti. Molto bella<br />
la finale maschile che ha<br />
visto la coppia Casadei-<br />
Ficosecco imporsi per 2-1<br />
su Giumelli-Fenili al termine<br />
di un match tirato<br />
e combattuto fino all’ultima<br />
palla.<br />
Qualche problema<br />
in più per<br />
le ragazze che<br />
Il tradizionale baciamano<br />
alla Queen Giombini<br />
hanno dovuto giocare l’ultima<br />
partita in condizioni<br />
difficili a causa del vento<br />
forte ha reso impossibili<br />
le traiettorie del pallone.<br />
La qualità tecnica delle<br />
atlete ha però annullato in<br />
gran parte il gap atmosferico.<br />
Giombini e Camillinha<br />
hanno dovuto lottare<br />
mettendo testa e cuore<br />
per aver ragione, soltanto<br />
al tie break, delle azzurre<br />
Momoli- Orsi Toth. L’equilibrio<br />
si è spezzato<br />
soltanto nel finale<br />
come attesta<br />
il 15-13 dell’ultimo set.<br />
Al torneo ha assistito il<br />
tecnico della nazionale<br />
di beach volley maschile<br />
Paulao, il quale ha colto<br />
l’occasione per ringraziare<br />
il sostegno che il pubblico<br />
italiano ha dato agli<br />
azzurri in occasione dei<br />
Giochi Olimpici. “Ringrazio<br />
tutti coloro che sugli<br />
spalti o da casa - ha detto<br />
il tecnico azzurro - per<br />
il grande tifo che hanno<br />
fatto sia per gli atleti che<br />
per le atlete durante Le<br />
Olimpiadi. Per il beach<br />
volley italiano è stato un<br />
importante attestato che<br />
ne conferma la popolarità<br />
e la crescente considerazione<br />
che sta raccogliendo.<br />
I nostri ragazzi han-<br />
Una fase della finale<br />
femminile<br />
no fatto un ottimo torneo<br />
olimpico tenendo alto l’onore<br />
dello sport italiano.<br />
Non dobbiamo dimenticare<br />
che abbiamo ancora<br />
da lavorare per arrivare ai<br />
massimi livelli “.<br />
In alto: Il ct azzurro Paulao<br />
con i due vincitori<br />
Gran tuffo del King Casadei<br />
42 43
Crazy terry<br />
e Il sOGnO realIzzatO<br />
maria teresa gallas dOpO anni di CampiOnati di b e C, lO sCOrsO annO ha<br />
realizzatO un sOgnO giOCandO in a1 COn COneglianO. per il vOlley ha lasCiatO<br />
il suO pOstO da impiegata: “nOn dimentiCherò mai la partita COntrO bergamO, mi<br />
sOnO ritrOvata titOlare. le COmpagne mi hannO aiutatO, il pubbliCO e i tanti amiCi<br />
mi hannO regalatO un grande applausO” squadra rima-<br />
di Piero Giannico (@pierogiannico)<br />
foto Dario Moriella<br />
Biglietto di sola andata<br />
per l’A1. Tre mesi<br />
da protagonista con<br />
la maglia della Spes Conegliano,<br />
costellati dall’esordio<br />
da titolare contro la<br />
Foppapedretti Bergamo.<br />
Mariateresa Gallas, otto<br />
mesi dopo, riavvolge il nastro<br />
di un sogno inseguito<br />
da quando era bambina,<br />
torna con i piedi per terra<br />
e prova a ripartire. “A<br />
settembre tornerò a fare<br />
l’impiegata e, magari, per<br />
arrotondare proverò l’esperienza<br />
da barwoman”.<br />
Un passato da ragazza<br />
immagine e cubista, Ter-<br />
ry oggi non esclude<br />
neppure il ritorno nel<br />
mondo della notte. Da<br />
impiegata d’azienda a<br />
titolare in A1, nel campionato<br />
delle stelle.<br />
“Avevo sostenuto, quasi<br />
un anno fa di questi<br />
tempi, un provino in Sicilia<br />
con il Santo Stefano<br />
di Camastra, ma alla fine<br />
non raggiungemmo l’accordo.<br />
In diverse società<br />
mi cercarono, poi la chiamata<br />
della Spes, a due<br />
passi da casa, che cercava<br />
un’alzatrice per completare<br />
la rosa della prima<br />
squadra. Già far parte di<br />
quel<br />
gruppo era per<br />
me toccare il cielo con un<br />
dito, figuriamoci poi quando<br />
fui tesserata”. L’esor-<br />
dio è datato 30 ottobre<br />
2011: “L’allenatore mi<br />
schierò titolare, contro<br />
Bergamo, visto che la<br />
mia grande maestra<br />
Kathleen Weiss era<br />
impegnata in Giappone<br />
con la World Cup.<br />
Tutte le ragazze mi<br />
dettero una grande<br />
mano. Dovevamo<br />
portare a<br />
casa il risultato,<br />
avevamo<br />
un conto aperto con<br />
la salvezza e con i<br />
nostri magnifici tifosi”.<br />
E aggiunge:<br />
“Uscimmo sconfitte,<br />
neggiata, ma il<br />
pubblico ci tributò<br />
un lungo e caloroso<br />
applauso. Sugli<br />
spalti anche una<br />
settantina di persone<br />
che vennero appositamente<br />
per me, per<br />
salutarmi. Tutto emozionante.<br />
Poi l’esordio<br />
in A1 contro la<br />
Foppa rimarrà una<br />
delle gioie più grandi<br />
della mia vita”.<br />
Terry ha gli occhi<br />
lucidi, quando<br />
sfoglia l’album<br />
dei ricordi. Ripercorre<br />
gli ultimi<br />
tre-quattro<br />
anni, quando<br />
aveva deciso di<br />
smettere. Me-<br />
olo (tra B2 e C), Galliera<br />
Veneta (sempre in C), poi il<br />
salto da titolare a Voghiera<br />
(B2) che ha rappresentato<br />
la svolta: “Nella mia vita ho<br />
fatto di tutto, anche la rappresentante<br />
di gioielli e la<br />
segretaria per molti anni in<br />
una concessionaria di auto<br />
di lusso. Un procuratore<br />
mi propose di andare vicino<br />
a Ferrara, a Voghiera,<br />
e misurarmi da titolare in<br />
B2 con tanto di contratto.<br />
Così allettata da quell’offerta<br />
il 19 agosto 2010 mi<br />
sono licenziata da segretaria<br />
in un’azienda che commercializza<br />
parcometri ed<br />
impianti parcheggio e ho<br />
iniziato questa nuova avventura<br />
, o come dicono i<br />
miei genitori…una lunga<br />
vacanza”.<br />
Crazy Terry verrebbe da<br />
dire, ma la Gallas è così<br />
genuina, vive di emozioni,<br />
per certi versi unica nel<br />
suo genere. “Non mi pento<br />
mai di nulla, meglio averci<br />
provato e non vivere di<br />
rimpianti”.<br />
Sulla pelle un tatoo che<br />
rispecchia la sua natura:<br />
“Volevo un segno forte<br />
sul mio corpo. E’ un tribale<br />
che mi mette forza.<br />
Prestissimo ne arriverà un<br />
altro che mi farà sempre ricordare<br />
un attuale periodo<br />
importantissimo della mia<br />
vita”. Nonostante tutto se<br />
arrivasse la giusta chiamata<br />
non ci penserebbe due<br />
volte a palleggiare nuovamente<br />
sotto rete: “Ci spero<br />
sempre, in tutto, mai arrendersi”.<br />
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l’aCCademIa<br />
L’accademia<br />
materdOmInI<br />
dOpO la salvezza in serie b2, meritata da un gruppO di giOvanissimi under 18,<br />
la squadra di Castellana grOtte ha deCisO di aFFrOntare l’avventura<br />
di serie b1, aFFidandO alla COppia Fanizza e Castiglia, gli stessi talenti, suppOrtati<br />
dall’esperienza di quattrO giOCatOri di valOre e lungO COrsO: marCellO brunO,<br />
mauriziO CastellanO, matteO paOletti e giuseppe barbOne<br />
di Fabrizio D’Alessandro (@fabridal)<br />
Un settimo posto che<br />
è valso la salvezza<br />
nell’ultima stagione<br />
in B2, per un gruppo di<br />
ragazzi dall’età media di<br />
18 anni. La Materdomini<br />
Castellana Grotte, nota<br />
come accademia del volley<br />
pugliese, si prepara<br />
ad affrontare il campionato<br />
di B1 mixando lo<br />
zoccolo duro del gruppo<br />
giovanile, con quattro<br />
over di assoluto spesso-<br />
re. La squadra che grazie<br />
al ripescaggio, parteciperà<br />
alla terza serie nazionale,<br />
sarà solo la punta<br />
dell’iceberg in un progetto<br />
che va avanti dal 2007<br />
con l’obiettivo di formare i<br />
pallavolisti del domani.<br />
La società presieduta dal<br />
presidente Michele Miccolis,<br />
dopo aver sfiorato<br />
la promozione in A1 nel<br />
2007, ha proseguito il suo<br />
percorso cedendo il titolo<br />
di serie A2 nel 2008 ed investendo<br />
tutte le proprie<br />
forze sul settore giovanile.<br />
Nel corso degli anni<br />
sono arrivati importanti risultati<br />
alle finali nazionali,<br />
tra i quali la conquista di<br />
uno scudetto U16 nella<br />
stagione 2008-2009. Tra i<br />
compiti affidati ai “grandi”<br />
del gruppo, oltre ai risultati<br />
sul campo, ci sarà<br />
anche quello di mettere<br />
a disposizione la propria<br />
esperienza per la crescita<br />
dei più “piccoli” come<br />
ci ha raccontato Marcello<br />
Bruno, reduce dal campionato<br />
di A2 con Atripalda,<br />
e di ritorno dopo<br />
più di 20 anni nella città<br />
delle Grotte “a 40 anni<br />
avevo bisogno di nuove<br />
motivazioni per continuare<br />
a giocare. In questo<br />
progetto ho trovato nuovi<br />
stimoli, come quello di<br />
dare il mio apporto per la<br />
crescita di ragazzi pronti<br />
a fare il salto di qualità<br />
nel volley dei grandi. Con<br />
le ristrettezze economiche<br />
ci sarà la possibilità<br />
di tornare a giocare per<br />
passione come una volta.<br />
Priorità alla crescita dei<br />
ragazzi, ma la speranza<br />
è quella di riuscire ad arrivare<br />
in una buona posizione<br />
di classifica. Saranno<br />
inevitabili le pressioni<br />
ma non si pretenderà più<br />
del dovuto”.<br />
Castellana Grotte vivrà<br />
una stagione di grande<br />
pallavolo tra serie A1 e<br />
Il GIOvane petrOsIllO<br />
presenta la staGIOne<br />
B1 “la competizione nel<br />
paese sarà irrilevante,<br />
perché la gente avrà la<br />
possibilità di seguire due<br />
importanti realtà pallavolistiche,<br />
non bisogna<br />
assolutamente metterle<br />
a confronto. Il progetto<br />
della Materdomini è nato<br />
non per lottare contro<br />
qualcuno ma per qualcuno,<br />
e quel qualcuno sono<br />
i giovani che affronteranno<br />
con noi questa stagione.<br />
Non faccio pronostici,<br />
tireremo le somme a fine<br />
campionato. Non ci è stato<br />
chiesto ne di vincere,<br />
ne di raggiungere i play<br />
off, ma con le individualità<br />
che ci sono, punteremo<br />
ad obiettivi importanti.<br />
Tutti puntiamo a fare non<br />
bene, ma benissimo.”<br />
Insieme a lui sono stati<br />
chiamati a vestire la maglia<br />
gialloblu anche Maurizio<br />
Castellano, Matteo<br />
Paoletti e Giuseppe Barbone<br />
che dopo la promozione<br />
con Matera, torna lì<br />
dove quattro anni fa aveva<br />
lasciato la serie A “il ritorno<br />
a casa ha un motivo<br />
ben preciso, aiutare i ragazzi<br />
con la speranza che<br />
abbiano la pazienza per<br />
apprendere da noi qualcosa<br />
in più ascoltando i<br />
nostri consigli. Bisognerà<br />
prima di tutto trasmettere<br />
la tranquillità giusta per<br />
potersi migliorare giorno<br />
dopo giorno”. A far parte<br />
del gruppo della B1 saranno<br />
i riconfermati Braico,<br />
Civita, Spadavecchia,<br />
Battista, Primavera G.,<br />
Primavera A., Ciavarella,<br />
Mariella, Petrosillo, Pellegrino,<br />
Inguscio. La guida<br />
della squadra sarà affidata<br />
all’accoppiata Fanizza-<br />
Castiglia.<br />
Marcello Bruno Giuseppe Barbone Matteo Paoletti Maurizio Castellano<br />
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