SCORM
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Corso di laurea in Informatica e Comunicazione Digitale<br />
Corso di<br />
Tecnologie Informatiche per la FaD<br />
<strong>SCORM</strong><br />
Docente: Prof.ssa Teresa Roselli<br />
a cura di: Pierpaolo Di Bitonto<br />
Requisiti ad alto livello<br />
Come spesso accade l'introduzione degli standard<br />
richiede un riadattamento del ciclo produttivo<br />
del corso (e in questo lo <strong>SCORM</strong> non fa<br />
differenza) anche se il suo impatto risulta<br />
minimo una volta appresa la sua filosofia.<br />
La standardizzazione<br />
Di fondamentale importanza è la compatibilità sia<br />
del contenuto didattico che della piattaforma con<br />
gli standard del settore<br />
Esistono diversi consorzi internazionali e diverse<br />
specifiche la più accreditata è lo <strong>SCORM</strong> che si<br />
propone come sistema ottimizzato per il<br />
riutilizzo dei "Learning Object“.<br />
Esso garantisce una riduzione in termini di costi e<br />
di tempi nella realizzazione di nuovi corsi che<br />
condividono anche singole parti di un percorso<br />
formativo precedentemente realizzato.<br />
A.A. 2004/2005 2<br />
3<br />
Storia dello <strong>SCORM</strong><br />
Lo <strong>SCORM</strong> (Sharable Content Object Reference<br />
Model) nasce alla fine degli anni ‘90 dall'esigenza<br />
del dipartimento della difesa statunitense di<br />
migliorare il processo produttivo dei suoi corsi<br />
Sono quattro i punti chiave su cui si concentrano<br />
molte delle risorse e delle aspettative dello <strong>SCORM</strong><br />
• riusabilità<br />
• accessibilità<br />
• durata nel tempo<br />
• interoperabilità<br />
4
Riusabilità<br />
Il learning object creato deve:<br />
• essere facilmente modificabile e riusabile da e<br />
con differenti tools di sviluppo<br />
• adattarsi alle varie piattaforme che sono<br />
presenti sul mercato dell'e-learning (LMS, o<br />
LCMS)<br />
Durata nel tempo<br />
Il learning object creato non deve richiedere<br />
significativi interventi per nuove<br />
implementazioni del software.<br />
Lo <strong>SCORM</strong>, cerca di creare un substrato tra il<br />
corso e le informazioni che esso contiene in<br />
modo da poter evitare di dover modificare<br />
l'intero contenuto di una lezione o del modulo.<br />
Le informazioni che sono presenti, possono essere<br />
cambiate in modo granulare senza lavorare<br />
sulla totalità del materiale didattico.<br />
5<br />
7<br />
Accessibilità<br />
Il learning object creato deve: deve<br />
• garantire una facile individuazione delle<br />
informazioni presenti nel corso, tanto agli<br />
studenti quanto agli sviluppatori;<br />
• poter accedere, come è intenzione dell'ADL, ad<br />
un vasto repository di informazioni avendo un<br />
modello di ricerca in grado di reperire<br />
rapidamente tutte quelle che sono le risorse a<br />
disposizione.<br />
Interoperabilità<br />
Il learning object creato deve garantire il<br />
massimo della compatibilità a livello di<br />
•hardware<br />
• sistema operativo<br />
• browser<br />
L’interoperabilità riprende in parte il concetto di<br />
riusabilità ampliandolo, non solo alle<br />
piattaforme esistenti ma anche a tutto quello<br />
che potrebbe impedire una diffusione e un<br />
immediato utilizzo del corso (o dei Learning<br />
Object).<br />
6<br />
8
Cos’è lo Scorm?<br />
E’ un modello per la condivisione dei contenuti<br />
didattici finalizzato alla interoperabilità con cui<br />
erogare contenuti didattici<br />
tracciare la fruizione del materiale didattico<br />
classificare, archiviare e rendere disponibili risorse<br />
per altri percorsi formativi<br />
Scorm consente di gestire attività formative<br />
differenti e complesse che vanno molto oltre<br />
quanto si potrebbe fare con semplici pagine<br />
web.<br />
Evoluzione dello Scorm…<br />
Lo Scorm si è molto evoluto negli ultimi tre anni<br />
<strong>SCORM</strong> Version 1.1<br />
January 2001<br />
Content Aggregation<br />
Model (CAM):<br />
Meta-data + Binding<br />
Run-Time<br />
Environment (RTE):<br />
API + Data Model<br />
<strong>SCORM</strong> Evolution<br />
<strong>SCORM</strong> Version 1.2<br />
October 2001<br />
Content Aggregation<br />
Model (CAM):<br />
Meta-data + Binding<br />
Adds: Content<br />
Packaging & Content<br />
Organization<br />
Run-Time<br />
Environment (RTE):<br />
API + Data Model<br />
Updated/Fixed<br />
<strong>SCORM</strong> 2004<br />
January 2004<br />
Content Aggregation<br />
Model (CAM):<br />
Meta-data + Binding<br />
Adds: Content<br />
Packaging & Content<br />
Organization<br />
Updated/Fixed<br />
Run-Time<br />
Environment (RTE):<br />
API + Data Model<br />
Updated/Fixed<br />
Sequencing &<br />
Navigation (SN):<br />
Rules and Behaviors<br />
(new)<br />
CAM 1.3<br />
RTE 1.3<br />
SN 1.3<br />
9<br />
11<br />
Come nasce?<br />
Lo Scorm nasce alla fine degli anni ’90 all’interno<br />
dell’iniziativa ADL (Advanced Distributed<br />
Learning) promossa negli USA dal dipartimento<br />
della difesa e dal dipartimento del lavoro sotto<br />
l’egida dell’ufficio per le politiche scientifiche e<br />
tecnologiche della Casa Bianca.<br />
Proprio a causa delle sue origini le prime versioni<br />
di Scorm riflettono una visione meccanicistica<br />
della formazione ispirata dalle esigenze di una<br />
formazione a basso costo del mondo militare ed<br />
industriale americano.<br />
Scorm 1.2 …<br />
10<br />
12
… Scorm 1.2 …<br />
Le specifiche del modello Scorm 1.2 sono state<br />
organizzate come una libreria. Questo ha<br />
permesso di dividere i contenuti in diversi libri<br />
Scorm overview<br />
Content Aggregation Model (CAM)<br />
dizionario dei metadati<br />
content packaging<br />
metadata XML binding<br />
Run Time Environment (RTE)<br />
data model<br />
launch, comunication API<br />
Content aggregation model<br />
Il CAM si compone del:<br />
dizionario dei metadati: ADL ha organizzato per<br />
questa sezione un “dizionario dei tag” (mutuati dal<br />
LOM) che possono essere usati per descrivere i<br />
contenuti per l’apprendimento in una varietà di<br />
modi<br />
XML binding: in questa sezione si esprimono le<br />
correlazioni fra i tag dei metadati in linguaggio XML<br />
content packaging: in questa sezione si esprimono<br />
le specifiche di impacchettamento dei file dovute a<br />
IMS (IMS content packaging)<br />
13<br />
15<br />
Scorm overview<br />
Lo Scorm overview è dedicato alla descrizione<br />
dello scenario completo della libreria dello<br />
Scorm.<br />
Evidenzia le relazioni esistenti fra il libro dedicato<br />
al RTE (Run Time Environment)e quello dedicato<br />
la CAM (Content Aggregation Model)<br />
Run Time Environment<br />
Il RTE si compone del:<br />
modello dei dati (data model): che spiega come<br />
stabilire quali dati scambiare tra LO ed LMS. Tali<br />
dati riguardano tempi e percentuali di fruizione<br />
dei contenuti, punteggi, competenze acquisite<br />
etc…<br />
modalità di lancio del contenuto: che spiega<br />
come descrivere l’interfaccia di comunicazione tra<br />
il contenuto ed il sistema LMS. È stata definita<br />
un’API che stabilisce una modalità standard di<br />
comunicazione con il LMS indipendentemente da<br />
come sono stati organizzati i contenuti stessi.<br />
14<br />
16
<strong>SCORM</strong><br />
Overview<br />
Riassumendo:<br />
Content Aggregation<br />
Model (CAM)<br />
Run Time<br />
Environment (RTE)<br />
Presentazione<br />
dei concetti<br />
Informazioni<br />
concettuali di alto<br />
livello<br />
Assemblaggio,<br />
etichettatura e<br />
impacchettamento dei<br />
contenuti di<br />
apprendimento<br />
Lancio dei contenuti<br />
tramite un LMS,<br />
comunicazione,<br />
tracciamento,<br />
trasferimento dei dati<br />
e eccezioni degli<br />
errori.<br />
… Scorm 1.3 …<br />
Presentazione<br />
delle tecnologie<br />
Introduzione ai<br />
numerosi elementi di<br />
alto livello delle<br />
tecnologie dello<br />
<strong>SCORM</strong>.<br />
SCO, Asset, Content<br />
Aggregation, Package,<br />
Package Interchange<br />
File (PIF), Meta-data,<br />
Manifest.<br />
API, API Instance,<br />
Lancio, Sessioni,<br />
Metod, Metodi per il<br />
trasferimento dei dati,<br />
Metodi di supporto,<br />
Modello Temporale,<br />
Run-Time Data Model<br />
Relazioni con gli<br />
altri libri<br />
Presentazione degli<br />
altri libri CAM, RTE ad<br />
alto livello.<br />
SCOs e manifests.<br />
SCOs comunicanti con<br />
LMS via RTE.<br />
Gli SCOs che sono<br />
descritti nel CAM,<br />
sono oggetti di<br />
contenuto usati dal<br />
RTE.<br />
Anche le specifiche del modello Scorm 1.3 sono<br />
organizzate come una libreria<br />
Scorm overview<br />
Content Aggregation Model (CAM)<br />
Run Time Environment (RTE)<br />
Sequencing and navigation (SN)<br />
Saranno evidenziate le novità della versione 1.3<br />
rispetto alla precedente. Quanto già detto per la<br />
versione 1.2 vale anche nella 1.3<br />
17<br />
19<br />
Scorm 1.3 …<br />
Overview<br />
Content<br />
Aggregation Model<br />
Meta-data (from IEEE LOM 1484.12)<br />
Content Structure (derived from AICC)<br />
Content Packaging (from IMS)<br />
Sequencing Information (from IMS)<br />
Sequencing and Navigation<br />
Sequencing Information &<br />
Behavior (from IMS)<br />
Run-Time Environment<br />
Content aggregation model<br />
IEEE API 1484.11.2<br />
IEEE Data Model 1484.11.1<br />
Rispetto alla versione 1.2 è stata aggiunta una<br />
descrizione dettagliata del Sequencing and<br />
Navigator, definendo oltre ai concetti di Asset e<br />
SCO nuovi concetti di<br />
SCA (Sharable Content Activity)<br />
Attività di apprendimento<br />
Aggregazione di contenuto<br />
18<br />
20
Sequencing and navigator<br />
Questo volume permette di creare delle attività di<br />
apprendimento (learning activity) in modo da<br />
consentire la fruizione dinamica del corso in<br />
funzione<br />
del livello di conoscenza acquisito<br />
degli argomenti studiati<br />
di strategie didattiche più generali definite in fase<br />
di progettazione del corso<br />
Albero delle attività …<br />
Grazie al SN, è permesso ad un LMS Scorm di<br />
utilizzare un pacchetto di contenuto Scorm e<br />
trasformare il suo contenuto in un “albero delle<br />
attività”<br />
Il sistema che implementa la sequenzializzazione<br />
potrà avere una modalità di rappresentazione<br />
dell’albero dell’attività interna e proprietaria<br />
Le attività possono anche essere clusterizzate<br />
raggruppando elementi gerarchici correlati<br />
21<br />
23<br />
Learning activity<br />
Le attività di apprendimento (LA) hanno<br />
un inizio e una fine definiti<br />
condizioni di completamento e di acquisto di<br />
padronanza della materia trattata ben definite<br />
l’organizzazione in sotto-attività annidate a<br />
qualsiasi livello di profondità<br />
Le risorse di apprendimento vengono utilizzate<br />
dall’allievo durante una LA, alla quale sono<br />
eventualmente associate.<br />
… Albero delle attività<br />
Sequencing Control Mode: Flow = true; Choice = false;<br />
Rollup Controls: Rollup Objective Satisfied = false<br />
Rollup Controls: Rollup Objective Satisfied = false<br />
Introduction<br />
Sequencing Control Mode: Flow = true; Choice = false;<br />
Rollup Rules: Completed if all completed; Satisfied if all satisfied; Not Satisfied if any Not Satisfied;<br />
Exit Rules: Exit if completed<br />
Module 1:<br />
Basics<br />
Lesson 1:<br />
Interface<br />
Lesson 2:<br />
Toolbox<br />
Lesson 3:<br />
Palettes<br />
Lesson 4:<br />
Layers<br />
Photoshop Example -- Linear<br />
Module 2:<br />
Enhancing Images<br />
Lesson 5:<br />
Color Balance<br />
Lesson 6:<br />
Brightness/Contrast<br />
Lesson 7:<br />
Hue/Saturation<br />
Module 3:<br />
Blending Images<br />
Lesson 8:<br />
Selection Tools<br />
Lesson 9:<br />
Transform<br />
22<br />
Sequencing Control Mode: Flow = true; Choice = false;<br />
Objective Satisfied by Measure = true;<br />
Objective Minimum Satisfied Normalized Measure = 0.6;<br />
Rollup Rules: Completed if all attempted<br />
Exam<br />
(Assessment)<br />
Question 1<br />
Question 2<br />
Question 3<br />
Question 4<br />
Question 5<br />
Question 6<br />
Question 7<br />
Question 8<br />
Question 9<br />
24
… Scorm 1.3<br />
Scorm<br />
Overview<br />
Content Aggregation<br />
Model (CAM)<br />
Run-Time Environment<br />
(RTE)<br />
Sequencing and<br />
Navigation (SN)<br />
Presentazione<br />
dei concetti<br />
Informazioni<br />
concettuali di alto<br />
livello<br />
Assemblaggio,<br />
etichettatura e<br />
impacchettamento dei<br />
contenuti<br />
d’apprendimento<br />
Lancio dei contenuti<br />
tramite un LMS,<br />
comunicazione,<br />
tracciamento,<br />
trasferimento dei dati<br />
e eccezioni degli errori<br />
Sequencing e<br />
navigation<br />
Presentazione<br />
delle tecnologie<br />
Introduzione ai<br />
numerosi elementi di<br />
alto livello delle<br />
tecnologie dello<br />
<strong>SCORM</strong>.<br />
SCO, Asset, Content<br />
Aggregation, Package,<br />
Package Interchange<br />
File (PIF), Meta-data,<br />
Manifest, Sequencing<br />
Information,<br />
Navigation Information<br />
Metodi per il<br />
trasferimento dei dati,<br />
Metodi di supporto,<br />
Modello Temporale,<br />
Run-Time Data Model<br />
Albero delle attività<br />
(Learning Activities),<br />
informazioni di<br />
Sequencing e<br />
Navigation,Navigation<br />
Data Model<br />
Svantaggi dello Scorm<br />
Relazioni con gli<br />
altri libri<br />
Presentazione degli<br />
altri libri CAM, RTE, e<br />
SN ad alto livello.<br />
SCOs e manifests.<br />
SCOs comunicanti con<br />
LMS via RTE.<br />
Manifests contenenti<br />
informazioni sui<br />
Sequencing and<br />
Navigation<br />
Gli SCOs che sono<br />
descritti nel CAM, sono<br />
oggetti di contenuto<br />
usati dal RTE<br />
Sequencing e<br />
Navigation come<br />
hanno effetto e come<br />
sono riconosciuti e<br />
assemblati nel<br />
manifest<br />
Limiti della filosofia web: la totale autonomia<br />
dello Sco pone seri limiti alla filosofia di<br />
navigazione nata e sviluppata con il WWW.<br />
Anche se le ragioni di autonomia sono<br />
condivisibili il limite è molto forte<br />
Appiattimento della creatività degli oggetti: il<br />
concetto di riusabilità pone diversi vincoli alla<br />
diversificazione e creatività con cui vengono<br />
sviluppate le interfacce di navigazione del corso<br />
e i servizi offerti<br />
Focalizzazione sulle tecnologie: talvolta si<br />
confonde il fatto che un LO sia standard Scorm<br />
con il fatto che sia di qualità<br />
27<br />
Vantaggi dello Scorm…<br />
Interoperabilità vera: lo Scorm è un modello che<br />
facilita lo scambio dei corsi, dei programmi e dei<br />
materiali didattici per qualsiasi LMS<br />
Svincolo LMS – LO: un LMS che si rispetti dovrà<br />
avere la possibilità di erogare qualsiasi contenuto,<br />
sviluppato da chiunque a patto che rispetti lo<br />
standard<br />
Classificazione e catalogazione: la<br />
classificazione di tutti gli elementi utilizzati nel<br />
processo (Asset, Sco, Sca,…) renderà questi<br />
oggetti più riutilizzabili all’interno di processi di<br />
progettazione di percorsi di e-learning.<br />
Corso di laurea in Informatica e Comunicazione Digitale<br />
Corso di<br />
Tecnologie Informatiche per la FaD<br />
<strong>SCORM</strong><br />
Content Aggregation Model (CAM)<br />
Docente: Prof.ssa Teresa Roselli<br />
a cura di: Pierpaolo Di Bitonto<br />
26<br />
A.A. 2004/2005
CAM: Content Aggregation Model …<br />
Il CAM descrive le componenti usate in una<br />
esperienza di apprendimento.<br />
Più precisamente indica come<br />
impacchettare le risorse didattiche per lo scambio<br />
da sistema a sistema<br />
descrivere le risorse didattiche per permettere la<br />
ricerca ed il ritrovamento<br />
descrivere le regole di sequencing fra le<br />
componenti<br />
Content model<br />
La prima parte del CAM (content model) descrive<br />
le componenti Scorm usate per costruire<br />
un’esperienza di apprendimento partendo dalle<br />
risorse didattiche.<br />
Esso definisce anche come queste risorse a basso<br />
livello sono aggregate in una unità di istruzione<br />
a livello più alto.<br />
Lo Scorm Content Model è composto da:<br />
Assets<br />
Sharable Content Objects (SCOs)<br />
Content Organization<br />
29<br />
31<br />
… CAM: Content Aggregation Model<br />
Asset<br />
Key <strong>SCORM</strong> ® Technologies<br />
• Sharable Content Object<br />
• Asset<br />
• Content Packaging<br />
• Meta-data<br />
• Sequencing Information<br />
È la forma base di una<br />
risorsa di apprendimento.<br />
Gli asset sono una<br />
rappresentazione<br />
elettronica di media come<br />
testo, immagini, suono,<br />
oggetti di valutazione<br />
etc..<br />
Content<br />
Aggregation Model<br />
Meta-data (from IEEE LOM 1484.12)<br />
Content Structure (derived from AICC)<br />
Content Packaging (from IMS)<br />
Sequencing Information (from IMS)<br />
Asset<br />
WAV Audio<br />
Asset<br />
Web<br />
Page<br />
Asset<br />
JavaScript<br />
Functions<br />
Asset<br />
JPEG<br />
Image<br />
Asset<br />
Flash<br />
Object<br />
Asset<br />
HTML<br />
Fragment<br />
Asset<br />
GIF<br />
Image<br />
Più di un asset può essere collegato ad altri per<br />
crearne di nuovi.<br />
Un asset può essere descritto da metadati per<br />
migliorarne la reperibilità<br />
Asset<br />
MP3<br />
Audio<br />
30<br />
Asset<br />
XML<br />
Document<br />
32
SCO…<br />
Uno Sco è una collezione di uno o più asset che<br />
rappresenta una singola risorsa di<br />
apprendimento lanciabile che utilizza lo Scorm<br />
RTE per comunicare con gli LMS.<br />
Lo Scorm non impone alcuna restrizione<br />
particolare sull’esatta dimensione di uno Sco che<br />
può essere descritto con metadata per<br />
facilitarne il riuso.<br />
Il modo per associare uno Sco ai suoi metadati è il<br />
Content Package<br />
… SCO<br />
Lo Sco deve aderire ai requisiti dello Scorm RTE.<br />
Ciò implica che deve essere presente un LMS<br />
fornito di API Instance per invocare i minimi<br />
metodi API (Initialize(“”) e Terminate(“”))<br />
Tutti gli altri metodi API anche se utili sono<br />
facoltativi.<br />
33<br />
35<br />
… SCO…<br />
Sharable Content Object (SCO)<br />
Asset<br />
JavaScript<br />
Functions<br />
Asset<br />
JPEG<br />
Image<br />
Asset<br />
HTML<br />
Fragment<br />
Asset<br />
Flash Object<br />
Asset<br />
WAV Audio<br />
SCOs must Initialize and Terminate<br />
communication with an LMS. The list<br />
below details the SCO provided<br />
functionality:<br />
Find the LMS Provided API<br />
Instance.<br />
Use the API Instance to Initialize<br />
SCO Communication with the LMS<br />
Optionally use the API Instance to<br />
Get and Set Values<br />
Use the API Instance to Terminate<br />
Communication with the LMS<br />
Organizzazione del contenuto…<br />
Una organizzazione di contenuto è una mappa che<br />
rappresenta l’uso previsto del contenuto tramite<br />
unità strutturate di istruzione (attività).<br />
Le attività rappresentate in una organizzazione di<br />
contenuto potrebbero consistere in altre attività<br />
(sotto-attività), che potrebbero loro stesse<br />
consistere di altre attività. Non vi è un limite al<br />
numero di livelli di innestamento per le attività.<br />
È necessario riferirsi al libro Scorm SN per<br />
maggiori dettagli su come i comportamenti<br />
possono essere definiti per le attività e i clusters<br />
34<br />
36
… Organizzazione del contenuto<br />
Content Organization<br />
Organization<br />
Item<br />
Item<br />
Item<br />
Item<br />
Item<br />
Resource<br />
(Asset)<br />
Resource<br />
(SCO)<br />
Resource<br />
(Asset)<br />
Resource<br />
(SCO)<br />
Content Aggregation<br />
Resource<br />
(Asset)<br />
Resource<br />
(Asset)<br />
Resource<br />
(Asset)<br />
Visione di insieme sul Content Packaging<br />
Lo scopo del Content Package è fornire un modo<br />
standardizzato per scambiare contenuti di<br />
apprendimento fra diversi sistemi o tools.<br />
Il Content Package fornisce anche un contesto in<br />
cui descrivere la struttura ed il comportamento<br />
previsto di un contenuto di apprendimento.<br />
Scorm Content Packaging fornisce i requisiti<br />
aggiuntivi espliciti e consigli di implementazione<br />
per l’impacchettamento di Asset, Sco e<br />
aggregazioni di contenuto.<br />
37<br />
39<br />
Scorm metadata components<br />
Lo Scorm metadata profiles descrive con standard<br />
LOM le componenti del modello di contenuto<br />
Scorm. I tipi di metadata che è possibile<br />
specificare sono:<br />
content aggregation metadata: descrivono le<br />
aggregazioni di contenuto (per esempio il<br />
pacchetto) nell’insieme<br />
content organization metadata: descrivono<br />
l’organizzazione del contenuto<br />
activity metadata: descrivono un’attività<br />
individuale<br />
Sco/Asset metadata: descrivono Asset e Sco<br />
Visione di insieme sul Content Packaging<br />
Il content Packaging è organizzato come segue:<br />
content package components: definisce i concetti<br />
chiave che riguardano un pacchetto di contenuto<br />
component of manifest: definisce come comporre<br />
un manifesto di pacchetto di contenuto<br />
building content package: definisce il processo di<br />
costruzione del pacchetto di un contenuto<br />
Scorm contentent package application profiles:<br />
definiscono in modo specifico come creare pacchetti<br />
conformi allo Scorm contenenti Asset, Sco e<br />
organizzazioni di contenuto<br />
best practice and guidelines: definiscono una<br />
collezione di esercizi ed esempi per la costruzione dei<br />
pacchetti di contenuto<br />
38<br />
40
Content Package components …<br />
L’obiettivo di IMS Content Package Specification è<br />
definire un insieme standardizzato di strutture<br />
che possono essere usate per scambiare il<br />
contenuto, focalizzando l’attenzione<br />
sull’interoperabilità dei sistemi che si desiderano<br />
utilizzare e pacchetti di contenuto.<br />
Diagramma di un Content Package<br />
Content Package<br />
Manifest File<br />
(imsmanifest.xml)<br />
Manifest<br />
Meta-data<br />
Organizations<br />
Resources<br />
(sub)Manifest(s)<br />
Physical Files<br />
(The actual Content, Media,<br />
Assessment, and other file)<br />
41<br />
43<br />
… Content Package components<br />
Un IMS Content Package contiene due principali<br />
componenti:<br />
un documento speciale che descrive la struttura<br />
del contenuto e le risorse associate del pacchetto<br />
chiamato file manifest (imsmanifest.xml)<br />
i file fisici che completano i pacchetti di contenuto<br />
Package<br />
Un pacchetto rappresenta una unità di<br />
apprendimento, che potrebbe essere<br />
parte di un corso<br />
distribuito indipendentemente (come corso o<br />
porzione di esso)<br />
Un pacchetto deve essere autoconsistente ovvero<br />
deve contenere tutte le informazioni necessarie<br />
all’uso dei contenuti impacchettati.<br />
42<br />
44
Manifest<br />
Un Manifest è un documento XML che contiene un<br />
inventario strutturato del contenuto di un<br />
pacchetto.<br />
Il manifest (secondo quanto definito nell’ IMS<br />
Content Packaging Specification) si atterrà ai<br />
seguenti requisiti:<br />
sarà chiamato imsmanifest.xml<br />
sarà alla radice del pacchetto di contenuto<br />
insieme a qualunque file ad esso collegato (dtd,<br />
xsd)<br />
Metadata<br />
Questi metadati permettono la ricerca e la<br />
scoperta del pacchetto di contenuto.<br />
Essi permettono anche un meccanismo per la<br />
descrizione delle caratteristiche del pacchetto di<br />
contenuto.<br />
I metadata possono essere usati in vari punti<br />
all’interno del manifest per descrivere aspetti<br />
differenti del pacchetto di contenuto<br />
45<br />
47<br />
Componenti di un file Manifest<br />
Il file manifest rappresenta le informazioni<br />
necessarie alla descrizione dei contenuti di un<br />
pacchetto<br />
Il manifest è composto di quattro principali sezioni:<br />
metadata: i dati che descrivono il pacchetto di<br />
contenuto nell’insieme<br />
organizations: contiene la struttura del<br />
contenuto o l’organizzazione delle risorse di<br />
apprendimento<br />
resources: definisce le risorse di apprendimento<br />
raggruppate nel pacchetto di contenuto<br />
(sub)manifest(s): descrive qualsiasi unità<br />
d’istruzione logicamente innestata<br />
Organizations<br />
La componente organizations è usata per<br />
descrivere come il contenuto è organizzato<br />
all’interno del content package.<br />
All’interno di questa componente è possibile<br />
specificare<br />
multiple Content Organization (organizzazione<br />
multipla dei contenuti )<br />
content Organization (Organizzazione del<br />
contenuto)<br />
content Structure (Struttura del contenuto)<br />
46<br />
48
Multiple Content Organization<br />
L’IMS Content Packaging Specification separa le<br />
risorse di apprendimento dal modo con cui<br />
queste sono organizzate tenendo conto di uno o<br />
più usi delle stesse all’interno di differenti<br />
contesti.<br />
Al fine di trasmettere il pacchetto di contenuto al<br />
discente deve esserci almeno una<br />
organizzazione di contenuto. Se ci sono diverse<br />
organizzazioni bisogna specificare quella di<br />
default.<br />
49<br />
Content organizations<br />
L’organizzazione del contenuto descrive come il<br />
contenuto del pacchetto è organizzato per l’uso.<br />
Per qualsiasi attività definita in una organizzazione<br />
di contenuto lo sviluppatore del contenuto<br />
potrebbe definire comportamenti e regole<br />
specifiche.<br />
In assenza di tali regole l’organizzazione di<br />
contenuto è proprio una mappa che può essere<br />
usata per navigare a volontà attraverso le<br />
risorse di apprendimento definite nel pacchetto<br />
di contenuto.<br />
Content structure<br />
I differenti aspetti della struttura di un contenuto sono: Resources<br />
gerarchia del contenuto: è una rappresentazione<br />
a forma di albero che può essere attraversato in un<br />
certo ordine<br />
La componente resources di un manifesto può<br />
Metadata<br />
descrivere risorse esterne, oltre ai file fisici<br />
Sequencing, Adaptative sequencing and<br />
navigator: lo Scorm stabilisce un insieme di regole<br />
di default che regolano il sequencing and<br />
collocati nel pacchetto. Questi file potrebbero<br />
essere file multimediali, file testuali, oggetti di<br />
navigation per una specifica organizzazione del<br />
valutazione o altri pezzi di dati in formato<br />
contenuto. Le regole di default consentono solo la<br />
fruizione libera senza vincoli. Molti sviluppatori di<br />
contenuto e progettisti di istruzione preferiscono<br />
usare specifiche strategie di apprendimento o<br />
d’istruzione. In questi casi lo sviluppatore di<br />
contenuto può definire regole specifiche che<br />
prescrivono come un LMS gestirà l’esperienza di<br />
elettronico. La combinazione di risorse è<br />
generalmente chiamata contenuto (content)<br />
apprendimento. 51<br />
52<br />
50
Differenza fra Asset e SCO<br />
Una singola risorsa è fatta di molte componenti.<br />
Nello Scorm queste componenti sono fatte di<br />
semplici Asset.<br />
GIF<br />
JPEG<br />
Resource<br />
Resource<br />
GIF<br />
HTML<br />
JavaScript<br />
Flash<br />
HTML<br />
Resources<br />
Resource<br />
HTML<br />
JPEG<br />
JavaScript<br />
GIF<br />
JPEG<br />
Resource<br />
JavaScript<br />
Flash<br />
Elemento …<br />
Se le risorse sono<br />
costruite per<br />
comunicare con un<br />
LMS allora la<br />
risorsa è uno SCO,<br />
altrimenti è un<br />
Asset.<br />
L’elemento è l’elemento radice dl file<br />
manifest ed incapsula metadati, organizzazioni e<br />
riferimenti alla risorsa. È buona norma effettuare<br />
tutte le dichiarazioni del namespace all’interno di<br />
tale elemento.<br />
L’elemento <br />
deve essere inserito una ed una sola volta<br />
contiene i seguenti attributi<br />
identifier (obbligatorio): ha il compito di identificare il<br />
manifest, è unico all’interno del file, è fornito dall’autore o<br />
dal tool di autoring durante lo sviluppo del manifesto<br />
version (opzionale): identifica la versione del manifesto, è<br />
usato per distinguere i manifest con lo stesso identifier<br />
xml:base (opzionale): fornisce un percorso alternativo per<br />
i file del contenuto nel manifest, tipo di dati XML: anyURI<br />
53<br />
55<br />
Costruzione di un file manifest<br />
Saranno definiti i requisiti per la costruzione di un<br />
file imsmanifest.xml.<br />
Il manifest è un inventario strutturato del<br />
contenuto del pacchetto<br />
… Elemento <br />
L’elemento <br />
è un elemento genitore nel senso che ha la funzione<br />
di contenitore per gli altri elementi<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Elemento …<br />
L’elemento contiene i metadati che<br />
descrivono il manifesto, è considerato il nodo<br />
radice per i metadati definiti in un pacchetto di<br />
contenuto.<br />
L’elemento <br />
deve essere inserito una ed una sola volta<br />
non contiene attributi<br />
è un elemento genitore e contiene i seguenti<br />
elementi<br />
<br />
<br />
{Meta-data}<br />
Elemento <br />
L’elemento descrive lo schema che<br />
definisce e controlla il manifest, deve essere<br />
inserito una ed una sola volta.<br />
Dal momento che questo elemento è figlio dei<br />
metadati che descrivono il pacchetto, l’elemento<br />
è usato per descrivere lo schema che controlla i<br />
requisiti del manifesto.<br />
Lo <strong>SCORM</strong> richiede che l’elemento schema<br />
contenga il seguente vocabolario controllato<br />
ADL <strong>SCORM</strong> (vedi esempio)<br />
57<br />
59<br />
…Elemento <br />
{Metadata}<br />
I metadati possono essere inseriti in un manifesto<br />
usando un appropriato schema di metadati. L’ADL<br />
raccomanda l’uso dello schema di metadati IEEE<br />
LOM, anche se è possibile utilizzare altri schemi di<br />
metadata.<br />
Ci sono diversi modi per inserire dei metadati in un<br />
manifesto<br />
tramite estensioni XML (inline metadata)<br />
riferendosi ad un file XML esterno<br />
L’uso dei metadati figli dell’elemento è<br />
opzionale<br />
Esempio - xmlns:<br />
<br />
<br />
ADL <strong>SCORM</strong><br />
CAM 1.3<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Title for the Package<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
61<br />
63<br />
Metadata - Uso di estensioni XML<br />
L’XML può essere esteso introducendo elementi e<br />
attributi da altri mamespace definiti. Ci sono<br />
diversi modi per aggiungere elementi di<br />
estensione in un documento XML<br />
definendo un namespace in un documento xml<br />
con un prefisso specifico; specifico con questo metodo il<br />
namespace specifico deve essere definito<br />
utilizzando la sintassi xmlns:<br />
nell’elemento. Tipicamente questi prefissi sono<br />
definiti nel nodo radice di un elemento XML<br />
definendo un namespace in un documento xml<br />
senza un prefisso; prefisso in questo metodo il namespace<br />
è definito al punto di utilizzo<br />
Esempio – senza prefisso<br />
<br />
<br />
ADL <strong>SCORM</strong><br />
CAM 1.3<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Title for the Package<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
62<br />
64
Metadata - Elemento <br />
L’elemento fornisce un metodo per<br />
descrivere la locazione in cui i metadata che<br />
descrivono la componente <strong>SCORM</strong> Content Model<br />
potrebbero essere trovati. È un elemento opzionale<br />
e non possiede né attributi né elementi figli<br />
<br />
<br />
ADL <strong>SCORM</strong><br />
CAM 1.3<br />
course/metadata/course.xml<br />
<br />
<br />
Esempio - Elemento <br />
<br />
<br />
Introduction to <strong>SCORM</strong> for LMS<br />
Vendors<br />
<br />
<br />
<br />
Introduction to <strong>SCORM</strong> for Content<br />
Vendors<br />
<br />
<br />
<br />
65<br />
67<br />
Elemento <br />
L’elemento descrive una o più<br />
strutture o organizzazioni per il pacchetto di<br />
contenuto.<br />
L’elemento < organizations ><br />
deve essere inserito una ed una sola volta<br />
contiene i seguenti attributi<br />
default (obbligatorio): identifica l’organizzazione di<br />
default da usare. Il valore di questo elemento deve<br />
referenziare un attributo identifier di un<br />
elemento o un attributo identifier di un<br />
elemento<br />
è un elemento genitore che contiene<br />
<br />
Elemento …<br />
L’elemento descrive una particolare<br />
organizzazione gerarchica del contenuto.<br />
L’organizzazione di contenuto può essere una<br />
lezione, un modulo, un corso…<br />
L’elemento < organization><br />
deve essere inserito almeno una volta<br />
contiene i seguenti attributi<br />
identifier (obbligatorio): identifica l’organizzazione, deve<br />
essere unico all’interno del file manifest<br />
structure (optional, default=hierarchical): descrive la forma<br />
dell’organizzazione<br />
66<br />
68
… Elemento <br />
L’elemento <br />
contiene i seguenti attributi<br />
adlseq:objectivesGlobalToSystem (opzionale,<br />
default=true): indica che qualsiasi obiettivo condiviso<br />
definito nelle informazioni di sequencing è globale all’allievo<br />
e all’organizzazione di contenuto (false) o globale per il<br />
“tempo di vita” dell’allievo all’interno dell’LMS (true) tramite<br />
tutte le organizzazioni di contenuto<br />
è un elemento genitore che contiene<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Elemento …<br />
L’elemento descrive la struttura gerarchica<br />
dell’organizzazione. Esso può essere innestato e<br />
ripetuto dentro altri elementi a qualsiasi<br />
livello. Questa strutturazione degli elementi<br />
dà forma all’organizzazione di contenuto<br />
e descrive le relazioni tra parti di contenuto<br />
d’apprendimento.<br />
L’elemento può essere<br />
nodo foglia: referenzia una risorsa <br />
genitore di un altro nodo : solo all’elemento<br />
foglia è permesso di referenziare una<br />
risorsa<br />
69<br />
71<br />
Elemento <br />
L’elemento descrive il titolo della<br />
organizzazione.<br />
L’elemento <br />
deve essere inserito una ed una sola volta<br />
non possiede attributi e/o sottoelementi<br />
<br />
Introduction to the <strong>SCORM</strong> <br />
<br />
… Elemento …<br />
L’elemento <br />
può essere inserito da zero a n volte<br />
contiene i seguenti attributi<br />
identifier (obbligatorio): identifica l’elemento, deve<br />
essere unico all’interno del file manifest<br />
identifierref (opzionale): è un riferimento ad un identifier<br />
nella sezione delle risorse o ad un (sub)manifest<br />
isvisible (opzionale): indica se l’elemento è o non è<br />
visibile quando viene visualizzata la struttura del<br />
pacchetto. Se non è presente il valore di default è true.<br />
parameters (opzionale): contiene i parametri statici<br />
lanciati dalla risorsa in fase di lancio<br />
70<br />
72
… Elemento <br />
L’elemento è un elemento genitore che<br />
contiene<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Content 1<br />
<br />
<br />
… Elemento <br />
L’elemento < timeLimitAction ><br />
può essere inserito al massimo una volta<br />
contiene i seguenti attributi<br />
exit, message: l’allievo (alla scadenza del tempo<br />
concesso) viene forzato a terminare l’attività con un<br />
messaggio di uscita<br />
exit, nomessage: l’allievo viene forzato a terminare<br />
l’attività senza un messaggio di uscita<br />
continue, message: anche se il tempo a disposizione è<br />
terminato all’allievo viene concesso di terminare l’attività<br />
informandolo dell’accaduto<br />
continue, nomessage: anche se il tempo a disposizione<br />
è terminato all’allievo viene concesso di terminare<br />
l’attività tacendo sull’accaduto<br />
73<br />
75<br />
Elemento …<br />
L’elemento defisce l’azione che<br />
potrebbe essere fatta quando il tempo a<br />
disposizione dello studente per una certa attività<br />
è superato.<br />
Solo gli elementi che referenziano una<br />
risorsa SCO possono contenere tale elemento.<br />
Se lo sviluppatore di contenuto definisce una<br />
azione a tempo limitato lo SCO e responsabile di<br />
tutti i comportamenti basati sul timeout.<br />
Esempio - <br />
<br />
<br />
Content 1<br />
exit,no<br />
message<br />
<br />
<br />
74<br />
76
Elemento <br />
L’elemento è una collezione di<br />
riferimenti alle risorse.<br />
L’elemento <br />
deve essere inserito una ed una sola volta<br />
contiene i seguenti attributi<br />
xml:base (opzionale) specifica percorsi alternativi per i<br />
file di contenuto<br />
è un elemento genitore che contiene i seguenti<br />
elementi<br />
<br />
Elemento …<br />
L’elemento è un riferimento alla risorsa.<br />
Sono due le risorse principali definite all’interno<br />
dello <strong>SCORM</strong>, SCOs e Assets.<br />
L’elemento può essere inserito da zero<br />
ad n volte.<br />
Per referenziare una risorsa (SCO o Asset) è<br />
richiesto un elemento foglia. Se un item<br />
referenzia una risorsa, questa è soggetta ad essere<br />
identificata per la distribuzione ed il lancio e quindi<br />
type sarà settato a “webcontent”<br />
adlcp:scormType sarà settato a <strong>SCORM</strong> o Asset<br />
href sarà richiesto<br />
77<br />
79<br />
Elemento <br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
… Elemento …<br />
L’elemento <br />
contiene i seguenti attributi<br />
identifier (obbligatorio): rappresenta un identificatore della<br />
risorsa ed è unico all’interno del manifest<br />
type (obbligatorio): indica il tipo della risorsa<br />
href (opzionale): indica il punto di lancio di questa risorsa<br />
xml:base (opzionale): specifica percorsi alternativi per i file<br />
contenuti nel manifest<br />
adlcp:scormType (obbligatorio): definisce il tipo della<br />
risorsa <strong>SCORM</strong><br />
adlcp:persistState (opzionale): se true i dati<br />
dell’interazione precedente effettuata dall’allievo vengono<br />
utilizzati per settare la nuova interazione<br />
78<br />
80
… Elemento <br />
L’elemento <br />
contiene i seguenti elementi<br />
<br />
<br />
<br />
Elemento <br />
L’elemento file è una lista di file dalla quale la<br />
risorsa è dipendente. L’elemento funge da<br />
inventario del sistema che dettaglia l’insieme di<br />
file usati per costruire la risorsa.<br />
L’elemento <br />
può essere inserito zero o n volte<br />
contiene i seguenti attributi<br />
href (obbligatorio): identifica la posizione del file<br />
è un elemento genitore che contiene i seguenti<br />
elementi<br />
<br />
81<br />
83<br />
Esempio - Elemento <br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Esempio - Elemento <br />
<br />
<br />
(Sub)Manifest(s)<br />
Un pacchetto di contenuto, contiene sempre un<br />
manifest ad alto livello che potrebbe a sua volta<br />
contenere altri submanifest.<br />
Il manifest ad alto livello contiene sempre i<br />
contenuti e la composizione del pacchetto di<br />
contenuto.<br />
Gli sviluppatori di contenuto possono decidere se<br />
usare o meno submanifest quando creano i<br />
pacchetti di contenuto, perché potrebbero voler<br />
creare submanifest separati per lezioni, moduli<br />
etc…<br />
Testing del package…<br />
Installato correttamente<br />
il “Sample RTE 1.3”<br />
della ADL importiamo<br />
il nostro package<br />
cliccando su “Import<br />
a course”<br />
85<br />
87<br />
Creazione del package<br />
Terminata la definizione del file imsmanifest.xml,<br />
possiamo creare il package compattando il tutto<br />
in un solo file zippato, e poterlo così testare<br />
sulla piattaforma della ADL tenendo presente<br />
che il file manifest deve trovarsi nella root<br />
principale del pacchetto.<br />
…Testing del package…<br />
Verifichiamo che non ci siano errori spuntando la<br />
voce Yes nella finestra Corse Import<br />
86<br />
88
…Testing del package<br />
Se l’LMS non ci da nessun errore allora possiamo<br />
registrare il corso e visualizzarlo. Il risultato del<br />
Package è mostrato in figura.<br />
Introduzione allo <strong>SCORM</strong> 2004 RTE…<br />
Key <strong>SCORM</strong> ® Technologies<br />
• API<br />
• API Instance<br />
• Launch<br />
• Session Methods<br />
• Data Transfer Methods<br />
• Support Methods<br />
• Temporal Model<br />
• Data Model<br />
Run-Time Environment<br />
IEEE API 1484.11.2<br />
IEEE Data Model 1484.11.1<br />
89<br />
91<br />
Corso di laurea in Informatica e Comunicazione Digitale<br />
Corso di<br />
Tecnologie Informatiche per la FaD<br />
<strong>SCORM</strong><br />
Run Time Environment (RTE)<br />
Docente: Prof.ssa Teresa Roselli<br />
a cura di: Pierpaolo Di Bitonto<br />
A.A. 2004/2005<br />
…Introduzione allo <strong>SCORM</strong> 2004 RTE…<br />
I soggetti generali discussi comprendono:<br />
RTE management<br />
lancio degli oggetti di contenuto<br />
API<br />
gestione delle comunicazioni con uno SCO<br />
RTE data model management<br />
requisiti delle API LMS<br />
<strong>SCORM</strong> communication requirements<br />
comunicazione delle condizioni di errore<br />
RTE Data Model<br />
gestione del modello dei dati e dei requisiti<br />
requisiti del data type<br />
92
…Introduzione allo <strong>SCORM</strong> 2004 RTE<br />
Il libro relativo allo <strong>SCORM</strong> RTE espone<br />
dettagliatamente i requisiti per il lancio degli<br />
oggetti di contenuto, stabilendo una comunicazione<br />
tra gli LMS e gli SCO, e gestendo le informazioni di<br />
tracking che possono essere scambiate tra gli SCO<br />
e gli LMS.<br />
Questo libro tratta solo della gestione dell’ambiente<br />
RunTime che include:<br />
la distribuzione dell’oggetto di contenuto al Web browser<br />
dell’allievo (es. lancio)<br />
come un oggetto di contenuto comunica con l’LMS<br />
quale informazione è tracciata per un oggetto di contenuto e<br />
come l’LMS gestisce quell’informazione<br />
… Interazione fra LMS e SCO…<br />
Data Model:<br />
Actual data sent<br />
back and forth<br />
between a SCO<br />
and LMS<br />
Learning Management System<br />
(LMS)<br />
LMS Server<br />
Web Browser<br />
Communication<br />
with backend<br />
server is not<br />
SCO<br />
Asset Asset<br />
specified in<br />
<strong>SCORM</strong>.<br />
API<br />
Instance<br />
ECMAScript Asset<br />
Launch<br />
API: Communications Link between a SCO<br />
and LMS<br />
Data Model: Data is requested to be<br />
retrieved from and stored in the LMS from the<br />
SCO.<br />
Server Side<br />
Client Side<br />
Asset<br />
93<br />
95<br />
Interazione fra LMS e SCO…<br />
I due obiettivi dello <strong>SCORM</strong> sono quelli di rendere i<br />
LO riusabili ed interoperabili attraverso<br />
molteplici LMS. Perché questo sia possibile, ci<br />
deve essere<br />
un modo comune di lanciare e gestire gli oggetti<br />
di contenuto (Launch)<br />
un meccanismo comune per gli oggetti di<br />
contenuto che comunicano con un LMS (API)<br />
un linguaggio predefinito o un vocabolario che<br />
forma la base della comunicazione (Data Model)<br />
… Interazione fra LMS e SCO…<br />
Il processo di Launch defisce un modo comune per un LMS<br />
di inizializzare gli oggetti di contenuto basati sul web. Il<br />
processo di lancio definisce procedure e responsabilità<br />
per la struttura della comunicazione tra l’oggetto di<br />
contenuto lanciato e l’LMS. Il meccanismo di<br />
comunicazione è standardizzato con un comune API.<br />
L’API è un meccanismo di comunicazione per informare<br />
l’LMS sullo stato concettuale della comunicazione tra un<br />
oggetto di contenuto ed un LMS (es.iniziaizzato,<br />
terminato e/o in una condizione d’errore), ed è usato per<br />
recuperare e memorizzare i dati (es. punteggio, limiti di<br />
tempo, etc.) tra LMS e lo SCO.<br />
94<br />
96
… Interazione fra LMS e SCO<br />
Un data Model è un insieme di standard di<br />
elementi del modello di dati usato per definire<br />
l’informazione che è stata tracciata per uno<br />
SCO, come lo stato di completamento di uno<br />
SCO o il punteggio di una valutazione. L’LMS<br />
deve mantenere lo stato degli elementi del<br />
modello di dati dello SCO attraverso le sezioni<br />
dell’allievo,e lo SCO deve utilizzare solo questi<br />
elementi del modello di dati predefiniti per<br />
assicurare il riuso tramite molteplici sistemi<br />
Activity<br />
Gestione dell’RTE…<br />
Item<br />
(ID1)<br />
Resource<br />
(RES_1)<br />
Learning<br />
Resource (SCO)<br />
Resource<br />
(RES_2)<br />
Resource<br />
(RES_3)<br />
SCO 1 SCO 2 SCO 3<br />
97<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
... <br />
... <br />
<br />
<br />
<br />
Comunicazione SCO – LMS…<br />
L’IEEE Data Model definisce i seguenti termini per descrivere<br />
la comunicazione di un oggetto di contenuto con l’LMS:<br />
Learner attempt: sforzo dell’allievo per soddisfare i requisiti<br />
di una attività di apprendimento che utilizi un oggetto di<br />
contenuto<br />
Learner session: periodo di tempo ininterrotto durante il<br />
quale un allievo accede all’oggetto di contenuto<br />
Comunication session: connessione attiva tra un oggetto di<br />
contenuto (SCO) ed un’API<br />
Login session: periodo di tempo che va da momento in cui<br />
un allievo inizia una sessione di lavoro con il sistema al<br />
momento in cui termina la sessione con il sistema<br />
Quanto detto vale in particolar modo per uno SCO, per quando<br />
riguarda glia Asset il discorso è più senplice<br />
… Comunicazione SCO – LMS…<br />
Quello che l’LMS fa con i dati precedenti del<br />
tentativo è fuori dalla portata dello <strong>SCORM</strong>.<br />
L’LMS potrebbe decidere di memorizzare questi<br />
dati per scopi storici o per altri scopi come un<br />
resoconto, una revisione, diagnostica o<br />
statistica.<br />
L’LMS potrebbe decidere di sbarazzarsi di qualsiasi<br />
dato run-time collegato durante il precedente<br />
tentativo. All’LMS è solo richiesto di mantenere i<br />
dati “run-time data” per il tentativo dell’allievo<br />
se esso viene sospeso.<br />
101<br />
103<br />
…Comunicazione SCO – LMS…<br />
Se l’oggetto di contenuto lanciato fosse uno SCO, non appena<br />
esso inizializza la comunicazione con l’LMS, inizia una<br />
sessione di comunicazione. Le sessioni dell’allievo possono<br />
finire lasciando lo SCO in uno stato di sospensione o in uno<br />
stato normale. Per uno SCO, il tentativo dell’allievo termina<br />
quando la sessione dell’allievo termina in uno stato normale.<br />
… Comunicazione SCO – LMS…<br />
Lo <strong>SCORM</strong> non specifica requisiti dell’LMS sulla<br />
perseveranza o l’accesso ai dati del precedente<br />
tentativo.<br />
Comunque se la sessione dell’allievo è sospesa,<br />
facendo diventare il tentativo dell’allievo<br />
incompleto (i.e., sospeso), l’LMS è responsabile<br />
di assicurare che qualsiasi dato run-time che era<br />
settato prima della sospensione è disponibile<br />
quando inizia la prossima sessione dell’allievo<br />
per lo SCO.<br />
102<br />
104
…Comunicazione SCO – LMS<br />
Singolo tentativo di un allievo<br />
all’interno di una learner<br />
session<br />
Singolo tentativo dell’allievo<br />
distribuito in diverse learner<br />
session. Queste sessioni sono<br />
state sospese ed il tentativo<br />
dell’allievo è stato sospeso e<br />
successivamente ripreso fino a<br />
quando una sessione<br />
d’apprendimento termina in<br />
uno stato normale<br />
Questa figura mostra successivi<br />
tentativi dell’allievo. All’interno<br />
di ognuno di questi tentativi<br />
dell’allievo, potrebbe collocarsi<br />
un qualunque numero di<br />
learner session