IMP DISTURBI - Casa di cura Villa Garda
IMP DISTURBI - Casa di cura Villa Garda
IMP DISTURBI - Casa di cura Villa Garda
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Trattamento<br />
dei <strong>di</strong>sturbi<br />
dell’alimentazione<br />
Opuscolo informativo<br />
per i pazienti e le famiglie<br />
<strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura <strong>Villa</strong> <strong>Garda</strong>
2<br />
La <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura “<strong>Villa</strong> <strong>Garda</strong>” è specializzata<br />
nella riabilitazione Car<strong>di</strong>ovascolare,<br />
nella riabilitazione dei Disturbi dell’Alimentazione<br />
e nella riabilitazione dell’Obesità.<br />
L’équipe è composta da me<strong>di</strong>ci, psicologi, <strong>di</strong>etiste<br />
e personale infermieristico specializzato.
Il programma<br />
Benvenuti al programma riabilitativo per i Disturbi dell’Alimentazione<br />
della <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura “<strong>Villa</strong> <strong>Garda</strong>”.<br />
Questo opuscolo vuole essere un modo per conoscerci<br />
meglio, per capire chi siamo e che cosa proponiamo per cercare<br />
<strong>di</strong> <strong>cura</strong>re alcune delle patologie più problematiche dei nostri<br />
giorni: l’Anoressia Nervosa, la Bulimia Nervosa e i Disturbi dell’Alimentazione<br />
Non Altrimenti Specificati.<br />
In passato il trattamento <strong>di</strong> questi <strong>di</strong>sturbi si è focalizzato<br />
sopratutto sugli aspetti psicologici e sociali; recentemente è<br />
emersa anche l’importanza degli effetti del <strong>di</strong>giuno e della malnutrizione<br />
nella perpetuazione dei sintomi e nel mantenimento<br />
delle problematiche psicosociali. Ciò ha portato a considerare<br />
l’aspetto riabilitativo (me<strong>di</strong>co, nutrizionale e psicologico) una<br />
componente essenziale del processo terapeutico <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>sturbi.<br />
Il programma ospedaliero <strong>di</strong> “<strong>Villa</strong> <strong>Garda</strong>” ha avuto inizio<br />
formalmente nel 1988 (anche se casi <strong>di</strong> Anoressia Nervosa sono<br />
stati trattati fin dal 1984) ed è stato il primo trattamento residenziale<br />
specializzato nella <strong>cura</strong> dei Disturbi dell’Alimentazione<br />
operante in Italia. Fin dall’inizio si è <strong>di</strong>stinto per l’approccio<br />
multi<strong>di</strong>sciplinare condotto da varie figure professionali (me<strong>di</strong>co,<br />
psicologo, <strong>di</strong>etista, fisioterapista, infermiere professionale) e<br />
l’utilizzo <strong>di</strong> un programma originale <strong>di</strong> riabilitazione nutrizionale<br />
che non prevede l’uso <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> “aggressivi” come flebo,<br />
son<strong>di</strong>no naso-gastrico e/o nutrizione parenterale anche nelle<br />
pazienti gravemente denutrite.<br />
Nel corso degli anni il programma si è andato evolvendo e<br />
strutturando in modo via via più complesso, ma si è sempre<br />
basato sull’adesione al principio terapeutico storico del “primum<br />
non nocere”.<br />
Buona riabilitazione!<br />
Dott. Riccardo Dalle Grave<br />
responsabile del programma<br />
e dell’Unità Funzionale <strong>di</strong> Riabilitazione Nutrizionale<br />
Dott. Patrizia To<strong>di</strong>sco<br />
aiuto dell’Unità Funzionale <strong>di</strong> Riabilitazione Nutrizionale<br />
Dott. Tiziana Todesco<br />
aiuto dell’Unità Funzionale <strong>di</strong> Riabilitazione Nutrizionale<br />
5<br />
Il programma<br />
<strong>Villa</strong> <strong>Garda</strong><br />
Si caratterizza<br />
per l’approccio<br />
multi<strong>di</strong>sciplinare<br />
e “dolce”.<br />
Non vengono<br />
infatti usati meto<strong>di</strong><br />
aggressivi come flebo,<br />
son<strong>di</strong>no naso-gastrico<br />
e/o nutrizione<br />
parenterale.<br />
Il programma paragona<br />
la riabilitazione<br />
a un viaggio.<br />
Se questo sarà<br />
preparato bene si<br />
avranno buone<br />
possibilità <strong>di</strong> successo.
? Le cause<br />
I<br />
Le cause dei Disturbi<br />
dell’Alimentazione non<br />
sono ancora note.<br />
Noi ipotizziamo<br />
che il controllo<br />
alimentare e la ricerca<br />
della magrezza<br />
rappresentino una<br />
pseudosoluzione ad<br />
una profonda crisi<br />
che deriva dalla<br />
interazione <strong>di</strong> fattori<br />
biologici, psicologici<br />
e sociali.<br />
Le cause<br />
Le cause dei Disturbi dell’Alimentazione non sono ancora del<br />
tutto note e gli stu<strong>di</strong>osi dell’argomento non sono sempre d’accordo.<br />
Sembra però che molti fattori possano contribuire alla<br />
loro insorgenza.<br />
Il nostro modello, descritto estesamente in molte pubblicazioni<br />
(ve<strong>di</strong> bibliografia in fondo all’opuscolo), si basa su una<br />
concezione ampia dei Disturbi dell’Alimentazione in quanto li<br />
valuta come con<strong>di</strong>zioni multi<strong>di</strong>mensionali che hanno la loro<br />
origine dall'interazione <strong>di</strong> tre vaste classi <strong>di</strong> fattori pre<strong>di</strong>sponenti<br />
(culturali, in<strong>di</strong>viduali e familiari).<br />
Tra i fattori pre<strong>di</strong>sponenti non è ancora ben noto il ruolo <strong>di</strong><br />
alcune con<strong>di</strong>zioni antecedenti presenti fin dalla nascita o dall’infanzia,<br />
come ad esempio la vulnerabilità genetica, l’ambiente<br />
familiare e le esperienze traumatiche. Più chiaro, anche se sono<br />
necessarie ulteriori ricerche, è il ruolo <strong>di</strong> alcune con<strong>di</strong>zioni<br />
antecedenti più prossime all’esor<strong>di</strong>o del <strong>di</strong>sturbo. In molti casi,<br />
infatti, alcune caratteristiche in<strong>di</strong>viduali, quali il perfezionismo,<br />
la bassa autostima, la regolazione delle emozioni, l'ascetismo e<br />
le paure legate alla maturità psicobiologica precedono l’esor<strong>di</strong>o<br />
dei Disturbi dell’Alimentazione. Un consenso <strong>di</strong>ffuso esiste<br />
anche sull’importanza dei fattori socioculturali nel favorire lo<br />
sviluppo <strong>di</strong> questi <strong>di</strong>sturbi, e in particolare sul ruolo pernicioso<br />
esercitato dalla nostra cultura che associa la magrezza alla bellezza<br />
e al valore personale.<br />
L’esor<strong>di</strong>o del <strong>di</strong>sturbo, che è caratterizzato dalla comparsa <strong>di</strong><br />
un’eccessiva preoccupazione per il peso, le forme corporee e da<br />
un’estrema necessità <strong>di</strong> controllare l’alimentazione, spesso è<br />
innescato da alcuni fattori precipitanti come, ad esempio, separazioni<br />
e per<strong>di</strong>te, mo<strong>di</strong>ficazioni dell’equilibrio familiare, nuove<br />
richieste dall’ambiente in cui si vive (scuola, vita affettiva, ecc.),<br />
malattie fisiche e inizio della pubertà.<br />
La <strong>di</strong>retta conseguenza dell’estrema preoccupazione per il<br />
peso, le forme corporee e l’alimentazione è il cercare <strong>di</strong> <strong>di</strong>magrire<br />
seguendo una <strong>di</strong>eta. Tuttavia, le persone affette da Anoressia<br />
Nervosa e Bulimia Nervosa non adottano un regime <strong>di</strong>etetico<br />
or<strong>di</strong>nario, ma seguono una “<strong>di</strong>eta ferrea” che, oltre ad essere<br />
fortemente ipocalorica, è particolarmente rigida. Una volta iniziata<br />
la <strong>di</strong>eta ferrea, alcuni fattori perpetuanti tendono a favorire<br />
il mantenimento e la cronicizzazione del <strong>di</strong>sturbo; tra questi<br />
sono particolarmente importanti i vantaggi che l’in<strong>di</strong>viduo<br />
6<br />
ottiene in conseguenza della per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> peso e del controllo alimentare.<br />
Questi includono rinforzi positivi (ad esempio la sensazioni<br />
<strong>di</strong> successo, valore, orgoglio e superiorità, l’incremento<br />
del senso <strong>di</strong> autocontrollo e l’attenzione e/o interesse degli altri)<br />
e rinforzi negativi (ad esempio l’evitamento del peso naturale e<br />
della maturità psicobiologica). I fattori perpetuanti fanno sì che<br />
il <strong>di</strong>sturbo, una volta iniziato, si automantenga e tenda a cronicizzarsi,<br />
dando luogo a tutta una serie <strong>di</strong> sintomi secondari alla<br />
denutrizione che a loro volta perpetuano la malattia, determinando<br />
un progressivo peggioramento della qualità della vita ed<br />
una profonda mo<strong>di</strong>ficazione della personalità del soggetto che<br />
ne viene colpito.<br />
La figura 1 mostra graficamente la natura multideterminata<br />
e autoperpetuante dei Disturbi dell’Alimentazione.<br />
Figura 1 - La natura multideterminata dei <strong>di</strong>sturbi<br />
dell’allimentazione.<br />
Adattata da Garner (1993, p. 1632). Lancet<br />
Fattori Fattori Fattori<br />
pre<strong>di</strong>sponenti precipitanti mantenenti<br />
In<strong>di</strong>viduali<br />
Familiari<br />
Culturali<br />
Insod<strong>di</strong>sfazione<br />
nei confronti<br />
del peso e<br />
delle forme<br />
del corpo<br />
I sintomi secondari<br />
alla denutrizione<br />
Gli in<strong>di</strong>vidui esposti a una continua restrizione calorica e alla<br />
per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> peso possono sperimentare sintomi quali depressione,<br />
ansia, ossessività, irritabilità, labilità dell’umore, sensazione<br />
<strong>di</strong> inadeguatezza, fatica, preoccupazione per il cibo, scarsa concentrazione,<br />
isolamento sociale e forte spinta ad abbuffarsi.<br />
Questi sintomi sono stati drammaticamente illustrati in uno<br />
stu<strong>di</strong>o molto noto sul “<strong>di</strong>giuno” (Minnesota Study) svolto su 36<br />
7<br />
Dieta per<br />
aumentare la<br />
sensazione <strong>di</strong><br />
valore personale<br />
e autocontrollo<br />
Abbuffate<br />
vomito<br />
lassativi<br />
Sintomi da<br />
<strong>di</strong>giuno<br />
e<br />
reazioni<br />
degli altri<br />
fattori<br />
perpetuanti<br />
I sintomi da <strong>di</strong>giuno,<br />
e in particolare<br />
l’ossessione del cibo<br />
e la depressione,<br />
sono fattori che<br />
autosostengono<br />
e tendono a<br />
cronicizzare<br />
il problema.
Tabella 1. Effetti del <strong>di</strong>giuno in volontari<br />
psicologicamente e fisicamente sani<br />
1) Atteggiamenti e comportamenti nei confronti del cibo<br />
• preoccupazioni per il cibo<br />
• collezione <strong>di</strong> ricette, libri <strong>di</strong> cucina e menù<br />
• inusuali abitu<strong>di</strong>ni alimentari<br />
• incremento del consumo <strong>di</strong> caffè, tè e spezie<br />
• occasionale introito esagerato e incontrollato <strong>di</strong> cibo<br />
2) Mo<strong>di</strong>ficazioni emotive e sociali<br />
• depressione<br />
• ansia<br />
• irritabilità e rabbia<br />
• labilità<br />
• episo<strong>di</strong> psicotici<br />
• cambiamenti <strong>di</strong> personalità confermati dai test<br />
psicologici<br />
• isolamento sociale<br />
3) Mo<strong>di</strong>ficazioni cognitive<br />
• <strong>di</strong>minuita capacità <strong>di</strong> concentrazione<br />
• <strong>di</strong>minuita capacità <strong>di</strong> pensiero astratto<br />
• apatia<br />
4) Mo<strong>di</strong>ficazioni fisiche<br />
• <strong>di</strong>sturbi del sonno<br />
• debolezza<br />
• <strong>di</strong>sturbi gastrointestinali<br />
• ipersensibilità al rumore e alla luce<br />
• edema<br />
• ipotermia<br />
• parestesie<br />
• <strong>di</strong>minuzione del metabolismo basale<br />
• <strong>di</strong>minuzione dell’interesse sessuale<br />
KEYS, A., et al., The biology of human starvation,<br />
Minneapolis, University of Minnesota (1950).<br />
8<br />
volontari sani, che hanno perso in me<strong>di</strong>a il 25% del loro peso<br />
corporeo in sei mesi <strong>di</strong> rigida restrizione calorica.<br />
Molti dei sintomi prodotti dal <strong>di</strong>giuno, osservati in questo<br />
stu<strong>di</strong>o ed elencati nella tabella 1, hanno impiegato molti mesi<br />
per risolversi, anche dopo che il peso era ritornato a livelli<br />
normali.<br />
Ci sono molti mo<strong>di</strong> in cui i sintomi da <strong>di</strong>giuno possono<br />
contribuire al mantenimento dei Disturbi dell’Alimentazione,<br />
ad esempio:<br />
•La fame intensa conseguente alla <strong>di</strong>eta è spesso percepita<br />
come una minaccia al controllo alimentare e del peso; al contrario<br />
il precoce senso <strong>di</strong> sazietà e pienezza (dovuto al rallentato<br />
svuotamento gastrico secondario alla denutrizione) può<br />
essere vissuto come un fallimento <strong>di</strong> auto-controllo. In entrambi<br />
i casi l’in<strong>di</strong>viduo è portato a restringere ancora <strong>di</strong> più la sua<br />
<strong>di</strong>eta per mantenere il controllo<br />
•Il deficit <strong>di</strong> concentrazione osservato nel <strong>di</strong>giuno può<br />
minacciare il senso <strong>di</strong> auto-controllo dal momento che le persone<br />
che hanno <strong>di</strong>fficoltà a concentrarsi riescono a seguire con<br />
meno attenzione gli eventi e perciò sono più prone a percepire<br />
se stesse come impreve<strong>di</strong>bili ed incontrollabili<br />
•La tendenza ad abbuffarsi può provocare sensi <strong>di</strong> colpa<br />
che a loro volta possono condurre a sintomi compensatori<br />
come il vomito, che sua volta porta a peggiorare il controllo<br />
sull’alimentazione e aumenta perciò il rischio <strong>di</strong> abbuffarsi<br />
•L’estrema preoccupazione per il cibo, per il mangiare e il<br />
restringimento degli interessi, che sono caratteristiche peculiari<br />
del <strong>di</strong>giuno, esagerano la tendenza all’uso del controllo alimentare<br />
come in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> auto-controllo ed auto-valutazione<br />
•La per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> peso, se all’inizio è veloce, con il passare del<br />
tempo rallenta sempre più perché l’organismo reagisce alla<br />
restrizione alimentare <strong>di</strong>minuendo il consumo d’energia. Tale<br />
fatto è vissuto dalle persone affette da Disturbi dell’Alimentazione<br />
come un segno <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> controllo ed è affrontato<br />
restringendo ulteriormente la <strong>di</strong>eta o utilizzando altri mezzi<br />
(esercizio fisico eccessivo, vomito auto-indotto, abuso <strong>di</strong> lassativi<br />
e/o <strong>di</strong>uretici) che a loro volto perpetuano il <strong>di</strong>sturbo<br />
•Il <strong>di</strong>giuno induce ossessività, depressione, instabilità emotiva<br />
ed isolamento sociale e può aggravare così i <strong>di</strong>sturbi emotivi<br />
preesistenti.<br />
Quando sono presenti i sintomi secondari alla denutrizione,<br />
la malattia è oramai ad una fase avanzata e richiede un trattamento<br />
specialistico tempestivo.<br />
9<br />
L’amenorrea<br />
L’amenorrea,<br />
ovvero la mancanza<br />
del ciclo mestruale,<br />
è quasi sempre<br />
secondaria allo stato<br />
<strong>di</strong> denutrizione.
Ospedalizzazione<br />
Quando i sintomi<br />
da <strong>di</strong>giuno<br />
sono molto evidenti<br />
e lo stato <strong>di</strong><br />
nutrizione è fortemente<br />
compromesso,<br />
è necessaria<br />
l’ospedalizzazione,<br />
perché i trattamenti<br />
ambulatoriali<br />
sono raramente<br />
efficaci.<br />
Perché il ricovero<br />
Idealmente la terapia dei Disturbi dell’Alimentazione andrebbe<br />
condotta a livello ambulatoriale, ma questa con<strong>di</strong>zione non è<br />
sempre possibile ed è in<strong>di</strong>cata soltanto per le persone che<br />
rispondano alla seguente serie <strong>di</strong> requisiti: per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> peso corporeo<br />
non severa, breve durata della malattia, assenza <strong>di</strong> serie<br />
complicazioni me<strong>di</strong>che, motivazione al cambiamento, inserimento<br />
in un ambiente familiare ben funzionante. Tuttavia,<br />
anche se non sussistono queste situazioni favorevoli, si può tentare<br />
un periodo <strong>di</strong> trattamento ambulatoriale; se entro qualche<br />
mese non si osservano cambiamenti significativi, se cioè non si<br />
verifica nessun miglioramento né deterioramento delle con<strong>di</strong>zioni<br />
cliniche, in ogni caso si raccomanda un ricovero, perché<br />
prolungare troppo la terapia ambulatoriale non fa che peggiorare<br />
la situazione e favorire la cronicizzazione del <strong>di</strong>sturbo.<br />
Le in<strong>di</strong>cazioni che la nostra équipe adotta per il ricovero<br />
sono le seguenti:<br />
•Grave ed inarrestabile per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> peso corporeo: è la con<strong>di</strong>zione<br />
che più frequentemente motiva il ricovero. Di solito un<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Massa Corporea o BMI (peso in kg/altezza al quadrato<br />
in metri) inferiore a 15 che dura da molti mesi e che non si<br />
mo<strong>di</strong>fica con il trattamento ambulatoriale, o un’inarrestabile<br />
per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> peso <strong>di</strong> 1,5-2,5 kg la settimana, che abbia luogo per<br />
circa un mese, costituiscono dei criteri vali<strong>di</strong> ed in<strong>di</strong>scutibili<br />
per l’ospedalizzazione<br />
•Gravi problemi me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>fficilmente gestibili a livello<br />
ambulatoriale<br />
•Problemi psicologici e comportamentali non risolvibili a<br />
domicilio<br />
•Scarsa risposta al trattamento ambulatoriale<br />
•Necessità <strong>di</strong> separare la persona che soffre <strong>di</strong> Anoressia<br />
Nervosa o <strong>di</strong> Bulimia Nervosa dalla famiglia: spesso, a causa<br />
della malattia della figlia, le famiglie sono esauste, soprattutto<br />
dal punto <strong>di</strong> vista psicologico, ed esprimono rabbia ed ostilità<br />
nei suoi confronti; spesso, inoltre, esistono conflitti tra i membri<br />
del gruppo familiare sul comportamento da tenere nei confronti<br />
del <strong>di</strong>sturbo. In questi casi il ricovero serve ad allontanare<br />
la persona che soffre <strong>di</strong> Anoressia Nervosa o Bulimia Nervosa<br />
dai familiari e a favorire <strong>di</strong> conseguenza la possibilità che i<br />
suoi problemi vengano affrontati, passo dopo passo, in un’atmosfera<br />
protetta.<br />
10<br />
È evidente che il ricovero ospedaliero, seppure necessario, può<br />
rappresentare un momento <strong>di</strong> ansia, preoccupazione e confusione:<br />
per questo cercheremo <strong>di</strong> offrirvi un ambiente terapeutico<br />
confortevole e utile alla vostra guarigione.<br />
Le informazioni contenute in questo opuscolo hanno lo<br />
scopo <strong>di</strong> agevolare l’inizio del vostro soggiorno a “<strong>Villa</strong> <strong>Garda</strong>”<br />
ed aiutarvi a ricavare il più possibile dai servizi che la nostra<br />
struttura può offrire, aumentando, inoltre, le vostre conoscenze<br />
sulla malattia.<br />
La <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura<br />
Il nostro Centro si trova presso una <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura situata a<br />
<strong>Garda</strong>, località sul Lago <strong>di</strong> <strong>Garda</strong> in provincia <strong>di</strong> Verona. La<br />
<strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura è una struttura che offre una serie <strong>di</strong> servizi riabilitativi<br />
e <strong>cura</strong>tivi, tra cui quello <strong>di</strong> Riabilitazione Nutrizionale.<br />
Ogni servizio è organizzato in modo specifico, ma inter<strong>di</strong>pendente<br />
con gli altri e si trova in un’area a sé stante della <strong>Casa</strong> <strong>di</strong><br />
Cura. La struttura è costituita da tre <strong>di</strong>versi pa<strong>di</strong>glioni costruiti<br />
in epoche <strong>di</strong>verse e a<strong>di</strong>biti a funzioni <strong>di</strong>verse.<br />
Il reparto <strong>di</strong> Riabilitazione Nutrizionale per la <strong>cura</strong> dei<br />
Disturbi dell’Alimentazione, situato al primo piano del Pa<strong>di</strong>glione<br />
A, ha 12 posti letto per il ricovero e cinque posti con due<br />
accessi giornalieri per il trattamento in day-hospital, completamente<br />
convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale.<br />
Il reparto è stato recentemente ristrutturato ed è composto<br />
da quattro camere e una sala per le attività ricreative (dove si<br />
trova un televisore con un videolettore, alcuni giochi, tavoli,<br />
se<strong>di</strong>e e poltrone). Le stanze sono a due, tre e quattro letti, quest’ultima<br />
con il bagno privato, mentre per le altre c’è un bagno<br />
comune, all’interno del quale ogni paziente ha il suo lavan<strong>di</strong>no<br />
personale. Le camere sono arredate in modo non ospedaliero,<br />
tipo “college”; ogni paziente può personalizzare il proprio spazio<br />
con <strong>di</strong>segni, poster, ecc. Sullo stesso piano si trova la sala da<br />
pranzo, una sala per le attività ricreative in cui si trova anche<br />
una cucina attrezzata dove è possibile cucinare durante il gruppo<br />
<strong>di</strong> cucina, e la me<strong>di</strong>cheria dove un’infermiera sarà a <strong>di</strong>sposizione<br />
ogni qualvolta ne abbiate bisogno.<br />
Il nostro programma prevede in ogni modo l’utilizzo anche<br />
delle altre aree della <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura, come ad esempio, la sala riunioni,<br />
la palestra e la sala per la psicoterapia <strong>di</strong> gruppo.<br />
11<br />
La <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura<br />
<strong>Villa</strong> <strong>Garda</strong> é<br />
una struttura<br />
riabilitativa.<br />
Si trova a <strong>Garda</strong>,<br />
località in provincia<br />
<strong>di</strong> Verona<br />
sul lago <strong>di</strong> <strong>Garda</strong>.
L’équipe è <strong>di</strong> tipo<br />
multi<strong>di</strong>sciplinare:<br />
ciò significa che<br />
più figure professionali<br />
affrontano i vostri<br />
problemi collaborando<br />
fra <strong>di</strong> loro.<br />
Alimentazione, abbuffate,<br />
mezzi <strong>di</strong> compenso,<br />
peso.<br />
Scarso concetto <strong>di</strong> sé,<br />
relazioni interpersonali e<br />
familiari problematiche.<br />
I due binari del<br />
trattamento.<br />
L’équipe<br />
Il nostro programma prevede la multi<strong>di</strong>sciplinarietà, in altre<br />
parole la collaborazione <strong>di</strong> più figure professionali che cercano<br />
<strong>di</strong> affrontare i molteplici aspetti del vostro problema collaborando<br />
ed integrandosi fra loro.<br />
Il nostro gruppo è composto da:<br />
•me<strong>di</strong>ci<br />
•<strong>di</strong>etisti<br />
•psicologi psicoterapeuti<br />
•infermieri professionali<br />
•fisioterapisti<br />
Essenziale è anche la collaborazione del personale ausiliario.<br />
Attorno al nucleo <strong>di</strong> figure professionali più strettamente coinvolte<br />
nel programma riabilitativo ne ruotano altre, con le quali<br />
potrete venire a contatto quoti<strong>di</strong>anamente: altri me<strong>di</strong>ci, centraliniste,<br />
addetti alla manutenzione, ecc.<br />
Il programma terapeutico<br />
Il programma <strong>di</strong> <strong>Villa</strong> <strong>Garda</strong> è il risultato <strong>di</strong> molte <strong>di</strong>scussioni e<br />
riflessioni e si basa sulle nostre conoscenze riguardanti i Disturbi<br />
dell’Alimentazione, sulla nostra esperienza <strong>di</strong> trattamento <strong>di</strong><br />
pazienti che soffrono <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> problema e sulle osservazioni<br />
<strong>di</strong> quelle che hanno portato a termine il trattamento.<br />
L’obiettivo del programma <strong>di</strong> riabilitazione intensiva per i<br />
Disturbi dell’Alimentazione effettuato presso la <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura<br />
<strong>Villa</strong> <strong>Garda</strong> è quello <strong>di</strong> iniziare o continuare un percorso <strong>di</strong> <strong>cura</strong><br />
finalizzato all’interruzione dei fattori <strong>di</strong> sviluppo e <strong>di</strong> mantenimento<br />
del <strong>di</strong>sturbo; il trattamento, che va considerato come un<br />
passo critico nel processo <strong>di</strong> guarigione, affronta sia gli aspetti<br />
fisici che psicosociali del <strong>di</strong>sturbo.<br />
I due binari del trattamento<br />
Il nostro programma terapeutico segue due binari: il primo<br />
affronta i problemi riguardanti l’alimentazione, le abbuffate, i<br />
mezzi <strong>di</strong> compenso e il peso corporeo; il secondo affronta temi<br />
psicologici come il concetto <strong>di</strong> sé, l’autocontrollo, il perfezionismo<br />
le relazioni interpersonali e familiari problematiche.<br />
Durante il trattamento esiste un continuo spostamento da un<br />
12<br />
binario all’altro. All’inizio è posta maggior enfasi sul primo<br />
binario, poi con il miglioramento dell’alimentazione e del peso,<br />
il focus della <strong>cura</strong> si sposta maggiormente sul secondo binario.<br />
Quasi tutte le pazienti con Disturbi dell’Alimentazione, almeno<br />
in termini astratti, preferiscono iniziare dal secondo binario e<br />
affrontare solo le problematiche psicologiche del loro <strong>di</strong>sturbo.<br />
Numerosi stu<strong>di</strong> hanno però evidenziato che la denutrizione e<br />
l’alimentazione restrittiva rendono in pratica impossibile un<br />
normale funzionamento psicologico (ve<strong>di</strong> Minnesota Study);<br />
per tale motivo è necessario aver raggiunto un miglioramento<br />
nel primo binario, per poter poi affrontare con successo le problematiche<br />
psicologiche che caratterizzano il secondo binario.<br />
Affrontare il cambiamento<br />
come se fosse un esperimento<br />
Il nostro programma aderisce a un modello “sperimentale” o, in<br />
cui ogni passo è attentamente pianificato e la decisione <strong>di</strong> procedere<br />
al passo successivo è valutata con estrema accortezza.<br />
Il trattamento può essere considerato come una specie <strong>di</strong><br />
“esperimento” per valutare se la <strong>cura</strong> è in grado <strong>di</strong> fornire delle<br />
soluzioni più efficaci e sod<strong>di</strong>sfacenti rispetto a quelle ottenute<br />
con l’Anoressia Nervosa e la Bulimia Nervosa. Se non sarete<br />
sod<strong>di</strong>sfatte <strong>di</strong> quanto raggiunto con la terapia, potrete sempre<br />
utilizzare nuovamente la <strong>di</strong>eta e gli altri mezzi <strong>di</strong> controllo del<br />
peso per far fronte ai vostri propri problemi.<br />
Per iniziare il programma<br />
è necessario essere motivati a cambiare<br />
Alcuni stu<strong>di</strong>osi hanno osservato che la motivazione al cambiamento<br />
non è un processo tutto o nulla, ma passa attraverso fasi<br />
successive che si possono così riassumere: (1) precontemplazione<br />
(nessuna intenzione <strong>di</strong> cambiare); (2) contemplazione (consapevolezza<br />
del problema, ma non intenzione <strong>di</strong> cambiare); (3)<br />
preparazione (intenzione <strong>di</strong> fare qualcosa, ma non aver iniziato<br />
una <strong>cura</strong> nell'anno precedente); (4) azione (lavoro attivo per<br />
superare il problema); (5) mantenimento.<br />
Molte persone affette da Anoressia Nervosa e Bulimia Nervosa<br />
si trovano nelle fasi <strong>di</strong> precontemplazione o contemplazione,<br />
alcune in quella <strong>di</strong> preparazione, ma la presentazione degli<br />
obiettivi della terapia le può riportare in preme<strong>di</strong>tazione; poche<br />
si trovano nella fase <strong>di</strong> azione, anche loro, comunque, sono<br />
molto vulnerabili ad un deca<strong>di</strong>mento della motivazione non<br />
appena il peso corporeo inizia ad aumentare.<br />
13<br />
Il trattamento<br />
può essere considerato<br />
come una specie <strong>di</strong><br />
“esperimento”<br />
per valutare se la <strong>cura</strong> è<br />
in grado <strong>di</strong> fornire<br />
delle soluzioni più<br />
efficaci e sod<strong>di</strong>sfacenti<br />
rispetto a<br />
quelle ottenute con<br />
l’Anoressia Nervosa e la<br />
Bulimia Nervosa<br />
Per iniziare<br />
il programma è<br />
necessario essere<br />
motivati<br />
(la fase della<br />
preparazione e<br />
dell’azione).
Le fasi del trattamento<br />
Fase<br />
Ospedaliera<br />
(durata 90 giorni)<br />
Fase del<br />
Day-Hospital<br />
(durata 7 settimane).<br />
Con<strong>di</strong>zione essenziale per effettuare il programma <strong>di</strong> <strong>Villa</strong><br />
<strong>Garda</strong> è che abbiate raggiunto un adeguato livello <strong>di</strong> motivazione<br />
(fase della preparazione e dell’azione), e che siate <strong>di</strong>sponibili<br />
a impegnarvi in ogni fase del processo terapeutico. Se queste<br />
due con<strong>di</strong>zioni non sono presenti è meglio de<strong>di</strong>care alcuni<br />
incontri con il me<strong>di</strong>co, oltre a quelli abitualmente previsti, per<br />
analizzare il vostro livello <strong>di</strong> motivazione, i vantaggi e gli svantaggi<br />
del mantenimento del <strong>di</strong>sturbo e del cambiamento.<br />
Risultati ottenuti dal programma<br />
Il programma <strong>di</strong> <strong>Villa</strong> <strong>Garda</strong> è stato applicato a più <strong>di</strong> 400<br />
pazienti affette dalle forme più gravi <strong>di</strong> Anoressia Nervosa e<br />
Bulimia Nervosa. Nel 75% dei casi il trattamento si è <strong>di</strong>mostrato<br />
in grado <strong>di</strong> normalizzare il peso corporeo, <strong>di</strong> ridurre la sintomatologia<br />
specifica (restrizione alimentare, abbuffate, utilizzo dei<br />
mezzi <strong>di</strong> compenso come il vomito autoindotto, l’abuso <strong>di</strong> lassativi<br />
o <strong>di</strong>uretici, l’eccessiva attività fisica) e <strong>di</strong> migliorare i principali<br />
sintomi psicologici associati ai Disturbi dell’Alimentazione<br />
(depressione, ossessività-compulsività, bassa autostima, isolamento<br />
sociale, <strong>di</strong>fficoltà interpersonali, deficit del concetto <strong>di</strong> sé).<br />
I fattori chiave, che nella nostra esperienza si sono <strong>di</strong>mostrati<br />
essenziali per il successo del programma, sono la motivazione<br />
al cambiamento, lo sviluppo <strong>di</strong> una relazione <strong>di</strong> fiducia con i<br />
membri dell’équipe, l’impegno nell’esecuzione delle tecniche<br />
proposte e la responsabilità personale nelle tecniche <strong>di</strong> cambiamento.<br />
Le fasi del trattamento<br />
Il trattamento si sviluppa in due fasi: 1 - fase ospedaliera; 2 -<br />
fase del day-hospital. In alcuni casi è applicato un trattamento<br />
alternativo solo in day-hospital della durata <strong>di</strong> 15 settimane.<br />
Fase Ospedaliera (durata 90 giorni)<br />
La fase ospedaliera ha l’obiettivo <strong>di</strong> erodere i principali fattori<br />
psicologici e comportamentali <strong>di</strong> sviluppo e <strong>di</strong> mantenimento<br />
dei Disturbi dell’Alimentazione: scarso concetto <strong>di</strong> sé, relazioni<br />
interpersonali e familiari deficitarie, preoccupazione eccessiva<br />
per il peso e le forme corporee, <strong>di</strong>eta ferrea e comportamenti <strong>di</strong><br />
compenso. Per ottenere questo scopo il nostro programma<br />
adotta le seguenti procedure:<br />
14<br />
•Accoglienza<br />
•Inquadramento <strong>di</strong>agnostico<br />
•Riabilitazione nutrizionale<br />
•Incontri in<strong>di</strong>viduali con il me<strong>di</strong>co<br />
•Psicoterapia <strong>di</strong> gruppo<br />
•Gruppi psicoeducazionali<br />
•Gruppi <strong>di</strong> educazione sessuale<br />
•Gruppi <strong>di</strong> immagine corporea<br />
•Gruppi <strong>di</strong> attività alternative<br />
•Gruppi <strong>di</strong> fittness e <strong>di</strong> rilassamento<br />
•Intervento sulla famiglia<br />
Accoglienza<br />
Al vostro arrivo sarete accolte dalla <strong>di</strong>etista che, insieme ai<br />
vostri familiari, vi illustrerà l’organizzazione del programma e le<br />
regole generali del reparto. Successivamente, insieme alle altre<br />
pazienti arrivate nella stessa giornata, vi spiegherà lo svolgimento<br />
del programma con particolare attenzione alle modalità per<br />
affrontare il programma <strong>di</strong> riabilitazione nutrizionale.<br />
Inquadramento <strong>di</strong>agnostico<br />
Il primo giorno un me<strong>di</strong>co, che forse avrete già conosciuto<br />
durante la prima visita, vi farà un’attenta e ac<strong>cura</strong>ta visita me<strong>di</strong>ca<br />
e raccoglierà una dettagliata storia clinica. Come parte <strong>di</strong><br />
questo processo verrete sottoposte a dei prelievi <strong>di</strong> sangue e a<br />
delle ra<strong>di</strong>ografie. Durante il ricovero verranno anche eseguite<br />
un’ecografia addominale e pelvica, esami incruenti che in<strong>di</strong>viduano<br />
eventuali problemi fisici esistenti a questo livello.<br />
Al vostro arrivo, oltre ad un’ac<strong>cura</strong>ta storia me<strong>di</strong>ca, vi verrá<br />
fatta un’anamnesi alimentare da parte della <strong>di</strong>etista.<br />
All’entrata e alla fine del ricovero incontrerete uno psicologo<br />
che vi farà un’intervista <strong>di</strong>agnostica psicologica e vi chiederà <strong>di</strong><br />
compilare dei “test” specifici per valutare alcuni aspetti inerenti<br />
l’alimentazione e alcune problematiche psicologiche tipiche dei<br />
Disturbi dell’Alimentazione.<br />
All’inizio del programma sarete inserite in un gruppo composto<br />
da 8-9 persone con le quali, per tutta la durata del trattamento,<br />
prenderete parte ad alcune delle attività del programma<br />
(precisamente la psicoterapia <strong>di</strong> gruppo), mentre per le altre<br />
terapie sarete assieme a tutte le pazienti.<br />
Vi sarà anche fatto firmare un “contratto terapeutico” in cui<br />
dovrete <strong>di</strong>chiarare <strong>di</strong> accettare il regolamento del programma<br />
(ve<strong>di</strong> sotto).<br />
15<br />
Gli esami me<strong>di</strong>ci<br />
Per valutare le vostre<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute<br />
verranno eseguiti esami<br />
del sangue,<br />
ra<strong>di</strong>ografie varie,<br />
un’ecografia<br />
addominale ed una<br />
pelvica,<br />
un’esofagastroduodenoscopia,<br />
ecc.
L’alimentazione<br />
È prescritta<br />
come una me<strong>di</strong>cina<br />
e prevede la presenza<br />
<strong>di</strong> tutti i gruppi<br />
alimentari.<br />
È possibile però<br />
rifiutare tre cibi a scelta.<br />
Riabilitazione nutrizionale<br />
Poiché è impossibile guarire da un Disturbo dell’Alimentazione<br />
continuando a seguire una <strong>di</strong>eta ferrea, il nostro programma ha<br />
messo a punto un programma <strong>di</strong> riabilitazione nutrizionale specifico<br />
per aiutarvi nel <strong>di</strong>fficile compito <strong>di</strong> eliminare la restrizione<br />
alimentare.<br />
Chi soffre <strong>di</strong> gravi problemi alimentari incontra due <strong>di</strong>fficoltà<br />
quando cerca <strong>di</strong> regolarizzare la propria alimentazione: (1)<br />
non riesce a <strong>di</strong>stinguere la fame dalla sazietà; (2) ha dei pensieri<br />
problematici nei confronti del peso, delle forme corporee e del<br />
cibo, che lo inducono a mantenere una <strong>di</strong>eta ferrea.<br />
Per quanto riguarda il primo problema, numerose esperienze<br />
in<strong>di</strong>cano che ci vuole molto tempo prima che i segnali biologici<br />
<strong>di</strong> fame e sazietà si regolarizzino in un soggetto sottopeso o<br />
che si sia sottoposto a prolungati perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>eta.<br />
Per quanto riguarda il secondo problema, numerosi stu<strong>di</strong><br />
clinici hanno evidenziato che è molto <strong>di</strong>fficile, se non impossibile,<br />
mo<strong>di</strong>ficare i pensieri problematici legati al peso, all’aspetto<br />
fisico e al cibo mentre si sta seguendo una <strong>di</strong>eta ferrea e si ha<br />
un peso corporeo troppo basso.<br />
Per superare questi due problemi la strategia che nella<br />
nostra esperienza si è rivelata più efficace è quella <strong>di</strong> imparare a<br />
mangiare meccanicamente.<br />
Che cos’è l’alimentazione meccanica?<br />
Mangiare in modo meccanico significa considerare l’alimentazione<br />
come una “me<strong>di</strong>cina” che va assunta in<strong>di</strong>pendentemente<br />
dai propri pensieri e dalle proprie sensazioni corporee; ciò consiste<br />
in pratica nell’attribuire il proprio comportamento alimentare<br />
non ai pensieri problematici sul peso, sulle forme corporee<br />
e sul cibo e nemmeno ai segnali interni <strong>di</strong> fame e sazietà, ma al<br />
fatto che si sta seguendo una terapia. Questo nuovo modo <strong>di</strong><br />
mangiare “non anoressico e non bulimico” va seguito fino a che<br />
l’alimentazione potrà essere più naturalmente regolata dai<br />
segnali interni <strong>di</strong> fame e sazietà.<br />
L’alimentazione meccanica presenta molti vantaggi:<br />
•Riduce i pensieri problematici nei confronti del cibo<br />
•Evita <strong>di</strong> perdere il controllo sul peso e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare grasse<br />
•Riduce il rischio <strong>di</strong> abbuffarsi<br />
•Aiuta a recuperare i segnali biologici <strong>di</strong> fame e sazietà<br />
•Minimizza il senso <strong>di</strong> virtù associato al non mangiare<br />
•Riduce l’ansia nei confronti del cibo<br />
•Riduce i sensi <strong>di</strong> colpa per aver mangiato<br />
16<br />
Fase I. Alimentazione meccanica assistita<br />
Per i primi due mesi e fino a che non si è raggiunto un BMI<br />
superiore a 18,5, un comportamento adeguato durante i pasti e<br />
una remissione dei principali sintomi del Disturbo dell’Alimentazione<br />
(<strong>di</strong>eta ferrea, abbuffate, vomito autoindotto, abuso <strong>di</strong><br />
lassativi e/o <strong>di</strong>uretici, esercizio fisico eccessivo) i pasti sono consumati<br />
in una saletta comune con altre pazienti affette da Anoressia<br />
Nervosa e Bulimia Nervosa. A tutti i pasti è presente la<br />
<strong>di</strong>etista, il cui ruolo è quello <strong>di</strong> insegnare alle pazienti tecniche<br />
cognitivo comportamentali per imparare a seguire l’alimentazione<br />
meccanica (alimentazione meccanica assistita) e cioè: (1)<br />
considerare il cibo come una me<strong>di</strong>cina; (2) reattribuire i pensieri,<br />
le sensazioni corporee e le emozioni legate al cibo, al peso e<br />
alle forme corporee ai sintomi del Disturbo dell’Alimentazione;<br />
(3) ridurre l’ansia nei confronti del cibo.<br />
L’alimentazione meccanica prevede tre pasti principali, più<br />
uno spuntino pomeri<strong>di</strong>ano. Nelle prime due settimane lo schema<br />
alimentare è ipocalorico per evitare potenziali complicazioni<br />
legate alla rialimentazione. L’alimentazione è successivamente<br />
portata ad una quantità considerata normale per le nostre abitu<strong>di</strong>ni<br />
alimentari, con aumenti settimanali che non sono oggetto<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>scussioni. L’alimentazione meccanica prevede la presenza <strong>di</strong><br />
tutti i gruppi alimentari e <strong>di</strong> tutti i cibi del menù <strong>di</strong> reparto.<br />
Non è permesso seguire una <strong>di</strong>eta vegetariana o escludere gruppi<br />
alimentari: è possibile solo scegliere <strong>di</strong> eliminare tre preparazioni.<br />
La decisione riguardo ad eventuali mo<strong>di</strong>ficazioni dell’alimentazione<br />
spetterà unicamente all’équipe, proprio perché essa<br />
è garante della corretta posologia della “me<strong>di</strong>cina-cibo”. Per<br />
tutta la durata della fase ospedaliera non è permesso tenere con<br />
sé nessun tipo <strong>di</strong> cibo.<br />
Fase II. Pianificazione dei pasti<br />
ed alimentazione meccanica responsabile<br />
Dopo due mesi, se si è raggiunto un BMI superiore a 18,5, un<br />
comportamento adeguato durante i pasti e una remissione dei<br />
principali sintomi del Disturbo dell’Alimentazione, si passa alla<br />
fase II della riabilitazione nutrizionale e cioè alla pianificazione<br />
dei pasti e all’alimentazione meccanica responsabile.<br />
La pianificazione dei pasti comporta le seguenti procedure:<br />
(1) consumare i pasti senza l’assistenza della <strong>di</strong>etista in una<br />
stanza <strong>di</strong>versa da quella dell’alimentazione meccanica assistita;<br />
(2) pianificare settimanalmente che cosa mangiare dal menù<br />
della <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura; (3) pianificare in anticipo quando, che cosa<br />
17<br />
Durante la prima fase<br />
<strong>di</strong> ricovero non si<br />
parlerà né <strong>di</strong> cibo<br />
né <strong>di</strong> peso, ma dei<br />
problemi psicologici<br />
sottostanti il problema<br />
alimentare.
L’obiettivo<br />
del programma<br />
<strong>di</strong> <strong>Villa</strong> <strong>Garda</strong><br />
è quello <strong>di</strong> aiutarvi a<br />
raggiungere<br />
un peso naturale.<br />
e quanto mangiare quando i pasti sono consumati al <strong>di</strong> fuori<br />
della <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura; (4) partecipare a due gruppi settimanali con<br />
le <strong>di</strong>etiste, uno teorico per la pianificazione del gruppo <strong>di</strong> cucina<br />
pratico e l’altro pratico in cui si cucina e si consuma il pasto<br />
con le altre pazienti del gruppo; (5) esercizi specifici <strong>di</strong> esposizione<br />
a situazioni ad alto rischio, come ad esempio fare le porzioni<br />
da sole, mangiare in situazioni problematiche (al ristorante,<br />
al fast-food, in pizzeria, con i genitori, con gli amici), consumare<br />
dei cibi evitati per paura d’ingrassare o <strong>di</strong> avere un’abbuffata;<br />
(6) continuare ad usare autonomamente le tecniche cognitive<br />
comportamentali per mangiare meccanicamente (alimentazione<br />
meccanica responsabile); (7) gestire autonomamente le<br />
attività alternative (non è più obbligatorio rimanere nella sala<br />
delle attività alternative – ve<strong>di</strong> sotto).<br />
Questo nuovo modo <strong>di</strong> mangiare “non anoressico” e meccanico,<br />
va seguito fino a quando la regolazione dell'alimentazione potrà<br />
essere determinata in forma più naturale dai segnali interni <strong>di</strong><br />
fame e sazietà. In genere questo si verifica quando si riesce a<br />
costruire o ad attivare schemi cognitivi <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> sé più<br />
articolati, non basati esclusivamente sul peso e le forme corporee<br />
o sul controllo dell’alimentazione.<br />
Obiettivo del peso<br />
Per quanto riguarda il peso, l’obiettivo del nostro programma è<br />
quello <strong>di</strong> aiutarvi a raggiungere il vostro “peso naturale”, cioè<br />
un livello ponderale che può essere mantenuto senza restringere<br />
l’alimentazione: esso, nella maggior parte dei casi, corrisponde<br />
a quello che avevate prima dell’insorgenza del vostro <strong>di</strong>sturbo<br />
o in caso <strong>di</strong> sovrappeso premorboso al 90% del vostro peso<br />
corporeo massimo; tale peso generalmente favorisce la ripresa<br />
del regolare funzionamento ormonale e delle mestruazioni. Nel<br />
caso l’Anoressia Nervosa fosse insorta prima del completo sviluppo<br />
puberale o sia stata preceduta da una storia <strong>di</strong> obesità l’obiettivo<br />
del peso sarà stabilito in<strong>di</strong>vidualmente con l’équipe.<br />
Per quanto riguarda la velocità dell’aumento <strong>di</strong> peso, l’équipe<br />
vi aiuterà ad avere un incremento ponderale <strong>di</strong> almeno un<br />
kg la settimana fino a quando non sarete arrivate al vostro peso<br />
naturale. Una volta raggiunto questo obiettivo, la vostra <strong>di</strong>eta<br />
verrà mo<strong>di</strong>ficata per mantenere il vostro peso all’interno <strong>di</strong> un<br />
range <strong>di</strong> due kg.<br />
Sarete pesate due volte la settimana, a <strong>di</strong>giuno e con l’abbigliamento<br />
da notte, e per le prime otto settimane non vi verrà<br />
comunicato il peso. Nella nostra esperienza abbiamo trovato<br />
18<br />
che, quando si parla <strong>di</strong> peso, le pazienti focalizzano la loro<br />
attenzione principalmente su questo aspetto, aumentando la<br />
loro già eccessiva preoccupazione corporea: questo rende molto<br />
più <strong>di</strong>fficile seguire l’alimentazione meccanica e le altre procedure<br />
terapeutiche del programma.<br />
Per la maggior parte <strong>di</strong> voi l’obiettivo del peso naturale può<br />
suscitare sentimenti <strong>di</strong> ansia e paura. Nella nostra esperienza,<br />
però, per poter guarire dall’Anoressia nervosa e dalla Bulimia<br />
Nervosa e risolvere i problemi psicologici che mantengono questi<br />
<strong>di</strong>sturbi, il raggiungimento <strong>di</strong> un peso naturale è un passo<br />
“duro” ma necessario. Il nostro programma, in ogni modo,<br />
pone forte enfasi sul controllo del peso e non vi permetterà <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ventare grasse!<br />
Incontri in<strong>di</strong>viduali con il me<strong>di</strong>co<br />
Per tutto il ricovero vedrete il me<strong>di</strong>co a cui sarete assegnate,<br />
durante il giro <strong>di</strong> reparto che si svolge il mattino, che ha lo<br />
scopo <strong>di</strong> affrontare con voi le problematiche quoti<strong>di</strong>ane del trattamento.<br />
In questa occasione potrete parlare delle vostre <strong>di</strong>fficoltà,<br />
chiedere consiglio e supporto.<br />
In caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà potrete chiedere un incontro in<strong>di</strong>viduale<br />
supplementare con il me<strong>di</strong>co per <strong>di</strong>scutere i vari problemi che<br />
state incontrando. Ricordate, comunque, che ogni decisione<br />
riguardante il programma terapeutico verrà presa dall’équipe e<br />
non dal singolo terapeuta. Per tale motivo l’équipe si riunisce una<br />
volta la settimana per decidere le strategie e gli obiettivi <strong>di</strong> ciascuna<br />
paziente.<br />
Le decisioni prese durante questi incontri vi saranno comunicate<br />
durante il giro me<strong>di</strong>co.<br />
Psicoterapia <strong>di</strong> gruppo<br />
Durante il periodo <strong>di</strong> ricovero, dopo alcuni colloqui <strong>di</strong>agnostici<br />
iniziali, parteciperete a tre sedute settimanali <strong>di</strong> psicoterapia <strong>di</strong><br />
gruppo ad orientamento cognitivo comportamentale condotte<br />
da uno psicoterapeuta coa<strong>di</strong>uvato da un coterapeuta.<br />
I gruppi sono finalizzati a:<br />
•Fornire informazioni per aumentare le conoscenze sulla<br />
psicoterapia e sul funzionamento cognitivo<br />
•Motivare al trattamento psicoterapico<br />
•Aiutare a sviluppare tecniche comportamentali, cognitive<br />
ed emotive idonee a facilitare un decremento dei sintomi dei<br />
Disturbi dell’Alimentazione (restrizione alimentare, abbuffate,<br />
mezzi <strong>di</strong> compenso)<br />
19<br />
La psicoterapia<br />
Per tutto il periodo<br />
della degenza<br />
parteciperete a<br />
tre sedute settimanali<br />
<strong>di</strong> psicoterapia<br />
<strong>di</strong> gruppo.
I gruppi<br />
psicoeducazionali<br />
hanno<br />
l’obiettivo <strong>di</strong><br />
mo<strong>di</strong>ficare alcune<br />
convinzioni erronee<br />
che mantengono i<br />
Disturbi<br />
dell’Alimentazione.<br />
•Aiutare a ridurre i comportamenti <strong>di</strong>sfunzionali che interferiscono<br />
con la terapia<br />
•Aiutare ad acquisire una maggiore autoconsapevolezza<br />
sulle proprie emozioni, sui propri pensieri e sulle proprie sensazioni<br />
corporee<br />
•Aiutare ad applicare tecniche <strong>di</strong> procedure cognitivo comportamentali<br />
per mo<strong>di</strong>ficare le problematiche psicologiche che<br />
possono contribuire al mantenimento del <strong>di</strong>sturbo (concetto <strong>di</strong><br />
sè, relazioni interpersonali e familiari <strong>di</strong>sturbate). È possibile<br />
anche avere saltuariamente dei colloqui in<strong>di</strong>viduali <strong>di</strong> supporto,<br />
che possono essere richiesti dalla paziente o dagli psicoterapeuti<br />
che conducono il gruppo.<br />
Gruppi psicoeducazionali<br />
Una volta la settimana i me<strong>di</strong>ci della nostra equipe conducono<br />
dei gruppi a carattere psicoeducazionale, ai quali partecipano<br />
tutte le pazienti ricoverate. L’intervento psicoeducativo, che è<br />
stato inserito come tecnica aggiuntiva alla psicoterapia <strong>di</strong> gruppo,<br />
ha l’obiettivo <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare alcune convinzioni erronee sui<br />
fattori che causano e mantengono i Disturbi dell’Alimentazione.<br />
L’approccio psicoeducativo consiste in lezioni della durata <strong>di</strong> 60<br />
minuti, accompagnate da vario materiale <strong>di</strong>dattico (<strong>di</strong>apositive,<br />
luci<strong>di</strong>, <strong>di</strong>spense); le partecipanti sono incoraggiate a fare<br />
domande e ad esprimere la loro opinione ma è loro chiesto <strong>di</strong><br />
non rivelare informazioni personali. Le lezioni comprendono la<br />
<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> materiale educativo che informa la paziente sul<br />
suo <strong>di</strong>sturbo e sui meto<strong>di</strong> per combatterlo.<br />
Gruppi <strong>di</strong> educazione sessuale<br />
Nei gruppi <strong>di</strong> educazione sessuale, condotti una volta alla settimana<br />
da un me<strong>di</strong>co donna che ha completato uno speciale training<br />
in quest’area, particolare attenzione viene riservata al tema<br />
della sessualità; con l’aiuto <strong>di</strong> vario materiale si forniscono<br />
informazioni sulla sessualità e vengono <strong>di</strong>scusse le esperienze e<br />
i problemi in<strong>di</strong>viduali.<br />
Gruppi <strong>di</strong> immagine corporea<br />
Quasi tutti clinici, che si occupano <strong>di</strong> Disturbi dell’Alimentazione,<br />
concordano che la riduzione della preoccupazione per il<br />
peso e le forme corporee sia un “prerequisito essenziale per la<br />
guarigione”. Il <strong>di</strong>sturbo dell’immagine corporea è molto <strong>di</strong>fficile<br />
da mo<strong>di</strong>ficare, ma può essere affrontato con successo utilizzando<br />
specifiche tecniche cognitive e comportamentali. Le pazienti<br />
20<br />
nel nostro programma entrano nel gruppo <strong>di</strong> immagine corporea<br />
al termine del secondo mese <strong>di</strong> ricovero. L’intervento è svolto in<br />
incontri <strong>di</strong> gruppo che hanno la durata <strong>di</strong> un’ora. Gli scopi dei<br />
gruppi <strong>di</strong> immagine corporea sono:<br />
•Comprendere le <strong>di</strong>fferenze esistenti tra aspetto fisico e<br />
immagine corporea<br />
•Comprendere lo sviluppo della propria immagine corporea<br />
•Comprendere i motivi che hanno favorito l’utilizzo della<br />
magrezza per far fronte ai problemi psicologici incontrati nell’adolescenza<br />
•Identificare e sintetizzare le implicazioni personali legate<br />
all’adozione degli standard attuali riguardanti il peso e le forme<br />
corporee<br />
•Analizzare tutti i messaggi culturali che associano il valore<br />
<strong>di</strong> una persona al peso e all’aspetto fisico<br />
•Sviluppare una controcultura enfatizzante che il valore <strong>di</strong><br />
una persona non <strong>di</strong>pende né dal peso né dall’aspetto fisico.<br />
Gruppi <strong>di</strong> attività alternative<br />
Ogni giorno vengono effettuati dei gruppi <strong>di</strong> attività alternative<br />
della durata <strong>di</strong> un’ora, dopo il pranzo, la merenda e la cena. I<br />
gruppi hanno tre scopi:<br />
•Fornire <strong>di</strong>strazione e così aiutare a ridurre la preoccupazione<br />
nei confronti del cibo, del peso e delle forme corporee<br />
•Aiutare ad usare delle attività alternative per gestire l’ansia<br />
legata all’assunzione del cibo, al posto <strong>di</strong> utilizzare gli abituali<br />
mezzi <strong>di</strong> compenso (vomito autoindotto, iperattività, ecc.)<br />
•Incoraggiare lo svolgimento <strong>di</strong> attività piacevoli e rilassanti.<br />
Un gruppo è assistito dalla <strong>di</strong>etista, gli altri sono autogestiti<br />
dalle pazienti. La <strong>di</strong>etista, che coor<strong>di</strong>na questi gruppi, ogni 15<br />
giorni sceglie, a rotazione, tre rappresentanti tra le pazienti.<br />
Questi rappresentanti preparano i fogli per le firme d’accesso al<br />
gruppo e sono, inoltre, responsabili del materiale a loro <strong>di</strong>sposizione.<br />
Le attività svolte in questi gruppi includono la visione <strong>di</strong><br />
un film, origami, pasta <strong>di</strong> sale, giochi vari, cruciverba, <strong>di</strong>segno,<br />
ballo con insegnante, ecc. Durante il gruppo non è permesso<br />
uscire dalla sala in cui si svolgono le attività alternative ed andare<br />
in bagno, che rimane chiuso per un’ora dopo ogni pasto.<br />
Gruppi <strong>di</strong> fitness e <strong>di</strong> rilassamento<br />
Dopo la prima settimana, se le vostre con<strong>di</strong>zioni me<strong>di</strong>che lo consentiranno,<br />
parteciperete due volte la settimana a gruppi <strong>di</strong> fitness.<br />
Questi prevedono esercizi <strong>di</strong> ginnastica e <strong>di</strong> piccoli pesi ed<br />
21<br />
Al termine del secondo<br />
mese per ridurre la<br />
vostra preoccupazione<br />
nei confronti<br />
del peso e delle forme<br />
corporee, parteciperete<br />
ai gruppi<br />
d’immagine corperea.
I gruppi dei genitori<br />
Si tengono ogni<br />
15giorni e<br />
vi partecipano<br />
i genitori delle figlie<br />
ricoverate.<br />
hanno un duplice obiettivo: (1) favorire il recupero della massa<br />
muscolare; (2) ridurre la tendenza all’iperattività.<br />
È possibile partecipare anche a due incontri settimanali <strong>di</strong><br />
rilassamento dove si possono imparare delle tecniche per gestire<br />
lo stress e i sintomi d’ansia.<br />
Intervento sulla famiglia<br />
Nelle prime quattro settimane <strong>di</strong> ricovero, fino a quando non<br />
scompaiono i sintomi da denutrizione, è preferibile che i genitori<br />
non abbiano contatti con la figlia ricoverata.<br />
Questa fase <strong>di</strong> separazione ha l’obiettivo specifico <strong>di</strong> favorire<br />
l’autonomia, la responsabilizzazione e l’interruzione <strong>di</strong> alcuni<br />
fattori <strong>di</strong> mantenimento presenti nella famiglia.<br />
I genitori, comunque, fin dalle prime fasi del trattamento<br />
devono partecipare a uno o più colloqui <strong>di</strong>agnostici iniziali che<br />
prevedono anche la somministrazione <strong>di</strong> alcuni test, e poi sono<br />
invitati a seguire un programma che, a seconda dei casi, può<br />
essere una terapia della singola coppia (quattro – otto incontri<br />
ogni 15 - 20 giorni) o una terapia <strong>di</strong> gruppo. I gruppi sono<br />
chiusi, hanno una durata prefissata (10 incontri, <strong>di</strong> 90 minuti<br />
ciascuno, ogni 15 giorni) e ogni coppia, prima <strong>di</strong> iniziare la<br />
terapia, firma un contratto in cui si impegna a partecipare a<br />
tutti gli incontri previsti. Gli scopi della terapia <strong>di</strong> gruppo sono<br />
i seguenti:<br />
•Fornire informazioni sui Disturbi dell’Alimentazione<br />
•Focalizzare l’attenzione sulla coppia genitoriale e non solo<br />
sulla figlia per favorire il processo <strong>di</strong> guarigione<br />
•Favorire lo sviluppo <strong>di</strong> un supporto reciproco fra i componenti<br />
del gruppo<br />
•Acquisire abilità <strong>di</strong> supporto nei confronti della figlia<br />
migliorando:<br />
- La comunicazione verbale e non-verbale<br />
- L’espressione coerente delle emozioni<br />
- Le capacità <strong>di</strong> risoluzione dei problemi<br />
- La gestione delle crisi<br />
- La gestione e l’espressione della propria emotività (emotività<br />
espressa)<br />
- La comprensione dei propri comportamenti ed emozioni<br />
secondo il modello cognitivo.<br />
Il lavoro del gruppo utilizza modalità e tecniche d’intervento<br />
<strong>di</strong> tipo cognitivo comportamentale, integrando alcune tecniche<br />
e teorie derivate dall’approccio familiare sistemico. Agli incontri<br />
in<strong>di</strong>viduali e <strong>di</strong> gruppo può partecipare anche il coniuge.<br />
22<br />
Ultima settimana <strong>di</strong> ricovero<br />
Nell’ultimo periodo della fase ospedaliera, se non esistono controin<strong>di</strong>cazioni,<br />
sarete invitate a scegliere l’alloggio in cui risiedere<br />
durante la successiva fase del day-hospital. È preferibile scegliere<br />
un appartamento non isolato e possibilmente con telefono.<br />
L’in<strong>di</strong>rizzo dovrà essere comunicato al centralino della <strong>Casa</strong><br />
<strong>di</strong> Cura e all’infermiera Capo Sala <strong>di</strong> reparto.<br />
Alla <strong>di</strong>missione riceverete una lettera in cui sarà riportato<br />
quanto è stato fatto durante il periodo <strong>di</strong> degenza.<br />
Fase Del Day-Hospital (durata 7 settimane)<br />
La fase del day-hospital, che è stata inserita nel programma per<br />
consentire un passaggio graduale alla terapia ambulatoriale, è<br />
stata strutturata come momento <strong>di</strong> transizione tra la situazione<br />
completamente protetta della <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura e l’inserimento nell’ambiente<br />
esterno. In casi particolari, su parere dell’équipe,<br />
questa fase può non essere necessaria.<br />
Una volta passate alla fase <strong>di</strong> day-hospital, sperimenterete<br />
sempre <strong>di</strong> più la pianificazione dei pasti e l’alimentazione meccanica<br />
responsabile. Gradualmente consumerete i pasti al <strong>di</strong><br />
fuori della <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura (dapprima la colazione e poi la merenda,<br />
la cena ed il pranzo) per arrivare, nell’ultima settimana <strong>di</strong><br />
ricovero, a consumarli tutti al <strong>di</strong> fuori della <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura.<br />
Nella fase del day-hospital parteciperete al giro <strong>di</strong> reparto<br />
due volte la settimana; l’équipe è comunque <strong>di</strong>sponibile tutti i<br />
giorni per eventuali problemi. Per tutto il periodo del dayhospital<br />
continueranno le terapie iniziate durante la fase <strong>di</strong><br />
ospedalizzazione (psicoterapia <strong>di</strong> gruppo, gruppi psicoeducazionali,<br />
gruppi <strong>di</strong> educazione sessuale, gruppi <strong>di</strong> immagine corporea,<br />
gruppi <strong>di</strong> fitness e gruppi con le <strong>di</strong>etiste).<br />
Verso la fine del day-hospital saranno programmate delle<br />
sedute con l’intera famiglia, sia con la <strong>di</strong>etista sia con il me<strong>di</strong>co,<br />
al fine <strong>di</strong> preparare il rientro a casa. In particolare, si <strong>di</strong>scuterà<br />
sul modo <strong>di</strong> comportarsi nei confronti <strong>di</strong> tutto ciò che riguarda<br />
la pianificazione dei pasti e l’alimentazione meccanica, la scuola<br />
o il lavoro, il luogo dove si andrà a vivere, il tipo <strong>di</strong> terapia<br />
ambulatoriale che sarà effettuata.<br />
Prima della <strong>di</strong>missione passerete un fine settimana in famiglia,<br />
ritornando in <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura durante i giorni feriali. Sempre<br />
prima della <strong>di</strong>missione con ogni paziente sarà stabilito un programma<br />
terapeutico ambulatoriale.<br />
La figura 2 riporta, a titolo <strong>di</strong> esempio, lo schema settimanale<br />
del trattamento riabilitativo ospedaliero <strong>di</strong> <strong>Villa</strong> <strong>Garda</strong>.<br />
23<br />
Il day-hospital<br />
É un momento<br />
<strong>di</strong> transizione tra<br />
la situazione<br />
completamente protetta<br />
della <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura<br />
e l’inserimento<br />
nell’ambiente esterno.<br />
Il rientro a casa<br />
Non costituisce la fine<br />
della terapia, ma l’inizio<br />
<strong>di</strong> una nuova fase.
Figura 2 - Schema settimanale<br />
del trattamento ospedaliero <strong>di</strong> <strong>Villa</strong> <strong>Garda</strong><br />
Ora Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica<br />
8.30 8.30 - 8.45 8.30 - 8.45<br />
8.45 colazione colazione<br />
9.00<br />
9.00 - 10.00<br />
9.15<br />
gruppo<br />
9.30<br />
9.45 9.45 - 10.45<br />
psicoeducazionale<br />
10.00 psicoterapia<br />
10.15<br />
10.30<br />
<strong>di</strong> gruppo<br />
10.45 10.45 - 11.45<br />
11.00 <strong>di</strong>ario<br />
11.15<br />
11.30<br />
alimentare<br />
11.45 11.45 - 12.50 11.45 - 12.50<br />
12.00 pranzo pranzo<br />
12.15<br />
gruppo gruppo<br />
12.30 attività attività<br />
12.45<br />
13.00<br />
13.15<br />
alternative alternative<br />
13.30<br />
13.30 - 14.30<br />
13.45<br />
immagine<br />
14.00 14.00 - 14.30<br />
corporea<br />
14.15<br />
14.30<br />
inserimento<br />
im. corporea<br />
14.30 - 15.20<br />
14.45 14.45 - 15.45 fitness<br />
15.00 rilassamento<br />
15.15<br />
15.30<br />
(facoltativo)<br />
15.45 15.45 - 17.15 15.45 - 17.15<br />
16.00 merenda merenda<br />
16.15<br />
16.30<br />
gruppo<br />
attività<br />
gruppo<br />
attività<br />
16.45<br />
17.00<br />
alternative alternative<br />
17.15 17.15<br />
17.30 gruppo<br />
17.45<br />
18.00<br />
18.15<br />
cucina<br />
teorico<br />
18.30 18.30 - 20.30 18.30 - 20.30<br />
18.45 cena cena<br />
19.00<br />
19.15<br />
gruppo<br />
attività<br />
gruppo<br />
attività<br />
19.30<br />
20.00<br />
20.15<br />
20.30<br />
alternative alternative<br />
8.30 - 8.45<br />
colazione<br />
9.00 - 10.00<br />
psicoterapia<br />
<strong>di</strong> gruppo<br />
11.45 - 12.50<br />
pranzo<br />
gruppo<br />
attività<br />
alternative<br />
13.45 - 14.45<br />
educazione<br />
sessuale<br />
15.45 - 17.15<br />
merenda<br />
gruppo<br />
attività<br />
alternative<br />
18.30 - 20.30<br />
cena<br />
gruppo<br />
attività<br />
alternative<br />
18.30 - 20.30<br />
cena<br />
gruppo<br />
attività<br />
alternative<br />
24<br />
8.30 - 8.45<br />
colazione<br />
11.45 - 12.50<br />
pranzo<br />
gruppo<br />
attività<br />
alternative<br />
14.30-15.20<br />
fitness<br />
15.45 - 17.15<br />
merenda<br />
gruppo<br />
attività<br />
alternative<br />
8.30 - 8.45<br />
colazione<br />
9.45 - 10.45<br />
psicoterapia<br />
<strong>di</strong> gruppo<br />
10.45 - 11.45<br />
gruppo<br />
cucina<br />
pratico<br />
11.45 - 12.50<br />
pranzo<br />
gruppo<br />
attività<br />
alternative<br />
14.45 - 15.45<br />
rilassamento<br />
(facoltativo)<br />
15.45 - 17.15<br />
merenda<br />
gruppo<br />
attività<br />
alternative<br />
(ballo)<br />
18.30 - 20.30<br />
cena<br />
gruppo<br />
attività<br />
alternative<br />
8.30 - 8.45<br />
colazione<br />
11.45 - 12.50<br />
pranzo<br />
gruppo<br />
attività<br />
alternative<br />
15.45 - 17.15<br />
merenda<br />
gruppo<br />
attività<br />
alternative<br />
18.30 - 20.30<br />
cena<br />
gruppo<br />
attività<br />
alternative<br />
8.30 - 8.45<br />
colazione<br />
11.45 - 12.50<br />
pranzo<br />
gruppo<br />
attività<br />
alternative<br />
15.45 - 17.15<br />
merenda<br />
gruppo<br />
attività<br />
alternative<br />
18.30 - 20.30<br />
cena<br />
gruppo<br />
attività<br />
alternative<br />
Regolamento <strong>di</strong> reparto<br />
Qui <strong>di</strong> seguito sono esposte alcune informazioni riguardanti<br />
l’organizzazione del programma e il regolamento <strong>di</strong> reparto che<br />
occorre leggere con estrema attenzione prima <strong>di</strong> accettare l’ospedalizzazzione.<br />
Assegnazione al gruppo <strong>di</strong> terapia<br />
Nel nostro programma sono previsti tre gruppi <strong>di</strong> pazienti (1 -<br />
2 - 3). All’entrata si è assegnati ad uno dei tre gruppi e si parteciperà<br />
alle attività del gruppo <strong>di</strong> appartenenza per tutta la durata<br />
del ricovero.<br />
Calendario settimanale<br />
(gli orari sono esposti nella bacheca)<br />
Durante la settimana sono previsti:<br />
a. incontri in comune ai 3 gruppi<br />
- 1 gruppo psicoeducazionale<br />
- 1 gruppo <strong>di</strong> educazione sessuale<br />
- 2 sedute <strong>di</strong> fitness<br />
- 1 gruppo <strong>di</strong> rilassamento (facoltativo)<br />
- 1 gruppo <strong>di</strong> immagine corporea (la partecipazione a questo<br />
gruppo sarà comunicata dall’équipe)<br />
- 1 gruppo teorico/pratico <strong>di</strong> cucina (nella fase della pianificazione<br />
dei pasti)<br />
- 3 gruppi al giorno <strong>di</strong> attività alternative<br />
b. incontri in singoli gruppi<br />
- 3 gruppi <strong>di</strong> psicoterapia<br />
- 1 gruppo per il <strong>di</strong>ario alimentare (nella fase della pianificazione<br />
dei pasti).<br />
La partecipazione a tutte le attività avrà inizio già nei primi<br />
giorni <strong>di</strong> ricovero, ad eccezione del fitness, della psicoterapia e<br />
delle attività <strong>di</strong> cui, sopra, è già stato specificato l’inizio. Per<br />
quanto riguarda il fitness l’accesso verrà stabilito dai me<strong>di</strong>ci in<br />
relazione alle con<strong>di</strong>zioni fisiche. La partecipazione ai gruppi <strong>di</strong><br />
psicoterapia verrà comunicata alla paziente dopo alcuni colloqui<br />
in<strong>di</strong>viduali con lo psicoterapeuta.<br />
Giro me<strong>di</strong>co<br />
Il giro me<strong>di</strong>co ha luogo tutti i giorni nella prima settimana <strong>di</strong><br />
ricovero, tre volte alla settimana durante il resto del ricovero, due<br />
volte la settimana nel periodo <strong>di</strong> day-hospital. Alle pazienti, il<br />
25<br />
Nel programma<br />
<strong>di</strong> <strong>Villa</strong> <strong>Garda</strong><br />
sono previsti<br />
tre gruppi<br />
<strong>di</strong> pazienti.
La partecipazione<br />
alle attività<br />
del programma<br />
è obbligatoria.<br />
giorno dell’entrata, verrà comunicato il me<strong>di</strong>co con cui faranno il<br />
giro ed a cui potranno fare riferimento durante tutto il ricovero.<br />
Gli orari del giro me<strong>di</strong>co sono affissi nella bacheca del reparto.<br />
Partecipazione alle attività del programma<br />
La partecipazione alle attività del programma e ai vari incontri<br />
<strong>di</strong> gruppo è obbligatoria. Soltanto in casi eccezionali una<br />
paziente potrà essere esonerata dal prendere parte ad una specifica<br />
attività, a giu<strong>di</strong>zio insindacabile dell’équipe; tali eccezioni<br />
non devono costituire argomento <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione nè <strong>di</strong> confronto<br />
per le altre pazienti.<br />
Le presenze verranno regolarmente registrate con la firma<br />
che verrà apposta sul foglio <strong>di</strong> presenza messo a <strong>di</strong>sposizione<br />
delle pazienti all’inizio <strong>di</strong> ogni incontro. Sono ammesse soltanto<br />
le assenze giustificate, per le quali va richiesto un permesso ad<br />
uno dei me<strong>di</strong>ci presenti al mattino.<br />
Dopo due assenze ingiustificate la paziente viene temporaneamente<br />
sospesa da tutte le attività del programma (tranne dai<br />
pasti e dalle attività alternative) per una settimana (time-out):<br />
tale interruzione ha il significato <strong>di</strong> una pausa riflessiva, perché<br />
sia l’équipe sia la paziente possano riflettere sull’opportunità <strong>di</strong><br />
proseguire nel programma.<br />
Le pazienti sono vivamente invitate a presentarsi a tutti gli<br />
incontri con cinque minuti <strong>di</strong> anticipo. Ad incontro iniziato<br />
non sarà concesso <strong>di</strong> accedervi: tale ritardo, <strong>di</strong> conseguenza,<br />
costituirà a tutti gli effetti un’assenza. Inoltre non è consentito<br />
uscire in anticipo.<br />
Regole <strong>di</strong> comportamento basilari<br />
Ogni paziente si impegna a prendersi <strong>cura</strong> della propria salute e a<br />
evitare comportamenti autolesivi (abbuffarsi, vomitare, nascondere<br />
cibo, fare iperattività, bere in eccesso, dormire in eccesso durante il<br />
giorno, girare per la casa <strong>di</strong> <strong>cura</strong> <strong>di</strong> notte, farsi male, ecc.).<br />
Durante il ricovero non è permesso fare uso <strong>di</strong> sostanze stupefacenti<br />
o alcool o farmaci psicotropi. I farmaci vanno assunti<br />
solo sotto il controllo del me<strong>di</strong>co e vengono somministrati dall’infermiera<br />
<strong>di</strong> reparto.<br />
Non è permesso parlare <strong>di</strong> cibo durante i pasti e con gli altri<br />
pazienti ricoverati. Non è permesso andare in bagno per 1 ora<br />
dopo ogni pasto.<br />
Non è permesso, infine, vedere o contattare un terapeuta<br />
che non lavora nella nostra équipe, salvo che questo sia stato<br />
precedentemente concordato. Durante il trattamento ogni<br />
26<br />
paziente deve fare riferimento allo psicoterapeuta del proprio<br />
gruppo per ogni problema che abbia a che vedere con la psicoterapia,<br />
mentre per i problemi me<strong>di</strong>ci ci si deve rivolgere all’infermiera<br />
o ai me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> reparto.<br />
Procedure basilari <strong>di</strong> autocontrollo<br />
Per riuscire a seguire queste regole <strong>di</strong> reparto ogni paziente<br />
dovrà applicare quattro procedure basilari <strong>di</strong> autocontrollo, che<br />
vi verranno spiegate in dettaglio dal vostro terapeuta:<br />
- Compilare un <strong>di</strong>ario<br />
- Usare attività alternative<br />
- Usare le tecniche <strong>di</strong> riattribuzione<br />
- Chiedere aiuto all’infermiera o al me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> reparto<br />
La mancata applicazione delle procedure <strong>di</strong> autocontrollo e<br />
il non rispetto delle regole <strong>di</strong> comportamento basilari comportano<br />
la sospensione da tutte le attività del programma per una<br />
settimana (time-out) e l’eventuale <strong>di</strong>missione.<br />
Ci teniamo a precisare che il significato <strong>di</strong> tutte queste regole<br />
è quello <strong>di</strong> creare per voi una cornice <strong>di</strong> stabilità in cui lavorare<br />
nel modo più tranquillo e sicuro.<br />
Alcune notizie pratiche<br />
Visite<br />
Durante le prime quattro settimane i genitori non possono fare<br />
visita o telefonare alla figlia ricoverata. La famiglia, per avere<br />
notizie sull’andamento del programma riabilitativo, può contattare<br />
settimanalmente, ad un giorno fissato, l’équipe me<strong>di</strong>ca. Gli<br />
altri (familiari e non) possono fare vista alla paziente ricoverata<br />
fin dalle prime fasi del ricovero solo al <strong>di</strong> fuori delle attività <strong>di</strong><br />
reparto e degli orari dei pasti. In casi particolari i me<strong>di</strong>ci possono<br />
bloccare le viste per un breve periodo <strong>di</strong> tempo.<br />
Verso la fine del ricovero, al momento del passaggio alla fase<br />
<strong>di</strong> day-hospital, i genitori verranno invitati insieme alla paziente<br />
ad un incontro con il me<strong>di</strong>co per fare il punto della situazione e<br />
per stabilire le tappe successive che porteranno al ritorno a casa.<br />
Questi incontri si ripeteranno durante il day-hospital a<br />
seconda delle esigenze della singola paziente, dalla quale, da<br />
questo momento in poi, <strong>di</strong>penderanno i contatti con la famiglia:<br />
sarà lei a decidere, con il consiglio dell’équipe, la frequenza<br />
e la modalità degli stessi.<br />
27<br />
Ad ogni paziente<br />
verrà comunicato<br />
il me<strong>di</strong>co con cui<br />
farà il giro.
Abbigliamento<br />
Dovrete tenere conto<br />
delle con<strong>di</strong>zioni<br />
climatiche.<br />
Meglio portare con sé<br />
un abbigliamento<br />
sportivo e “casual”.<br />
Per tutta la durata del programma sono permesse visite e<br />
telefonate da parte <strong>di</strong> coetanei ed amici, compatibilmente con le<br />
esigenze <strong>di</strong> reparto e gli orari della <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura.<br />
Sol<strong>di</strong> per le piccole spese<br />
Per le piccole spese settimanali (giornali, ecc.), i genitori sono<br />
pregati <strong>di</strong> lasciare un deposito presso l’Amministrazione della<br />
<strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura o <strong>di</strong> inviare un vaglia postale in<strong>di</strong>rizzato alla figlia.<br />
I sol<strong>di</strong> possono, poi, essere ritirati in Amministrazione da<br />
lunedì a venerdì, in orari specifici.<br />
Attività ricreative e scuola<br />
Il Reparto <strong>di</strong> Riabilitazione Nutrizionale <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> una sala per<br />
le attività ricreative (TV, videoregistratore, giochi <strong>di</strong> società, piccoli<br />
lavori, stu<strong>di</strong>o). In casi particolari è possibile mantenere un<br />
contatto con i professori e il preside della scuola d’origine: dopo<br />
otto settimane, se le con<strong>di</strong>zioni me<strong>di</strong>che lo consentono, è possibile<br />
usufruire <strong>di</strong> permessi per frequentare la scuola e per avere i<br />
compiti da fare a casa; in qualche caso esiste anche la possibilità<br />
<strong>di</strong> frequentare alcuni corsi presso le scuole superiori della zona<br />
o <strong>di</strong> avere degli educatori privati. È sempre lasciata la possibilità<br />
<strong>di</strong> sostenere gli esami (università, maturità).<br />
Farmaci<br />
I farmaci sono abitualmente usati con molta parsimonia nel<br />
nostro programma. È possibile che, nelle prime fasi <strong>di</strong> trattamento,<br />
vi siano prescritte vitamine o sali minerali.<br />
Possono essere assunte solo le me<strong>di</strong>cine prescritte dal me<strong>di</strong>co<br />
e somministrate dall’infermiera. Non è permesso assumere lassativi<br />
o <strong>di</strong>uretici né consumare alcol, né tenerli in camera.<br />
Gli orari <strong>di</strong> somministrazione delle me<strong>di</strong>cine vi saranno comunicati<br />
dall’infermiera Capo Sala.<br />
Vestiti e cambi <strong>di</strong> biancheria<br />
La <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura è un Centro Riabilitativo, per cui si consiglia <strong>di</strong><br />
portare con sé un abbigliamento sportivo e casual, possibilmente<br />
una o più tute con scarpe e vestiti da ginnastica.<br />
Durante il giorno si consiglia <strong>di</strong> non rimanere vestite con il<br />
pigiama o la camicia da notte. Nella stagione invernale, poiché<br />
fa abbastanza freddo, è necessario portare indumenti pesanti<br />
(cappotti, giacche a vento, ecc.).<br />
Per il ricambio dei vestiti esiste un servizio <strong>di</strong> lavanderia<br />
esterno. Perio<strong>di</strong>camente potrete fare una lista <strong>di</strong> cose che vi ser-<br />
28<br />
vono da casa (vestiti, libri, <strong>di</strong>schi ed altro materiale, ma non<br />
cibo) e la consegnerete alla <strong>di</strong>etista che ne informerà i vostri<br />
familiari. Il materiale richiesto potrà essere inviato tramite<br />
pacco postale.<br />
Peso, pasti e permessi <strong>di</strong> uscita<br />
Fase ospedaliera<br />
Il peso verrà misurato due volte la settimana; dovrete presentarvi<br />
dall’infermiera alle 7,30 circa.<br />
L’orario dei pasti è il seguente:<br />
8,30 - 8,45 colazione<br />
11,45 - 12,45 pranzo<br />
15,45 - 16,00 merenda<br />
18,30 - 19,30 cena<br />
Il reparto non è una struttura chiusa: quando le con<strong>di</strong>zioni<br />
fisiche lo permetteranno, sarà possibile ottenere dei permessi <strong>di</strong><br />
uscita, in orari che non coincidano con quelli dei pasti e delle<br />
varie terapie. Le richieste <strong>di</strong> uscita andranno presentate settimanalmente<br />
all’infermiera entro le ore 9,00 del lunedì. I me<strong>di</strong>ci, <strong>di</strong><br />
volta in volta, decideranno sull’opportunità o meno <strong>di</strong> concedervi<br />
questi permessi; quelli per il sabato e la domenica andranno<br />
richiesti il venerdì.<br />
Nel week-end dopo 4 settimane si può consumare la merenda<br />
fuori dalla clinica insieme a parenti o amici e dopo 6 settimane<br />
anche il pranzo o la cena.<br />
Fase <strong>di</strong> Day-Hospital<br />
Il peso verrà misurato una volta la settimana prima delle visite<br />
me<strong>di</strong>che. Gli orari dei pasti sono gli stessi della fase del ricovero.<br />
Durata del trattamento<br />
e modalità <strong>di</strong> ammissione<br />
La durata del trattamento è standard: 90 giorni per la fase <strong>di</strong><br />
ricovero e sette settimane per quella <strong>di</strong> day hospital. Il trattamento<br />
solo in day-hospital ha una durata <strong>di</strong> 15 settimane. Il<br />
ricovero e il day-hospital sono completamente convenzionati<br />
con il Servizio Sanitario Nazionale. Per essere ammessi è, perciò,<br />
necessaria la carta <strong>di</strong> ricovero del me<strong>di</strong>co <strong>cura</strong>nte.<br />
Problemi burocratici e amministrativi<br />
Per qualsiasi problema burocratico (pagamenti, proroghe, assi<strong>cura</strong>zioni,<br />
ecc.) il personale dell’Amministrazione è <strong>di</strong>sponibile dal lunedì al<br />
venerdì, dalle ore 10,30 alle 11,30.<br />
29
Referenze bibliografiche<br />
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comportamentale dei <strong>di</strong>sturbi dell’alimentazione. Positive Press:<br />
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Dalle Grave R. (1998); Alle mie pazienti <strong>di</strong>co... Informazione e<br />
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R & Manara F (Eds). I <strong>di</strong>sturbi del comportamento alimentare.<br />
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hospital after inpatient: a strategy to reduce the relapse. Eating<br />
Disorders International Symposium. Paris, France. Abstract.<br />
31
<strong>Casa</strong> <strong>di</strong> Cura<br />
VILLA GARDA<br />
Via Monte Baldo, 89 - 37016 <strong>Garda</strong> (VR)<br />
Tel. 045/6208611 - Fax 045/7256132