natale Candore dell'animo

scurare l’altra parte. È un connubio che non esclude mai il passato; è
sempre una sintesi in libertà.
Intervento: Volevo tornare sulle polarità che si respingono. Penso
che sia una questione temporale: non è che il Bambino nel Vangelo
ha due nomi differenti, ha solamente due sostantivi differenti, come
lei ha detto. Il primo è il neonato che non è ancora stato attaccato al
seno materno e il secondo è il bambino svezzato.
archiati: Fisicamente è un bambino solo o sono due?
Replica. Fisicamente mi sembra uno, razionalmente. Sono solo tempi
diversi.
archiati: Se è lo stesso bambino lo devi fare tornare a nazareth,
al nord della Palestina, poi lo devi fare ritornare a Betlemme in
modo che con i genitori fugga in egitto – se è lo stesso. Perché se
è lo stesso deve fare tutte e due le cose: deve fare quello che è descritto
in luca che torna dopo la nascita a nazareth, e lo stesso
corpo deve...
Replica. non nello stesso momento, dipende dall’età del bambino.
archiati: Sì, però, guarda che resta quattro anni in egitto, finchè
muore erode.
Replica. lei parla del bambino che sta sdraiato e sta ritto, in realtà il
bambino, anche come evoluzione, da neonato sta sdraiato, quindi
non mi sembra che una cosa escluda l’altra; è una rappresentazione
differente. Razionalmente mi sembra più una questione di tempo,
non una questione di diversità di bambino.
archiati: Prendiamo i vari elementi: in luca nasce in una stalla, in
Matteo in una casa.
Replica. Ma è nato per i Re Magi in una casa. Magari si sono stabiliti
nella casa dopo che è nato nella stalla e sono arrivati i pastori.
Cioè, sono proprio momenti differenti. È così importante che siano
due bambini diversi?
archiati: Si può rendere compossibile tutto, basta volerlo. Stiamo
affrontando la domanda se sia possibile comporre storicamente le
due narrazioni col presupposto che sia un solo Gesù Bambino come
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