31.05.2013 Views

12. Formazione, nuove tecnologie e interculturali- tà - Edutic

12. Formazione, nuove tecnologie e interculturali- tà - Edutic

12. Formazione, nuove tecnologie e interculturali- tà - Edutic

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

142<br />

MASSIMILIANO FIORUCCI<br />

3. LA rete internet, Le nUove tecnoLogie e L’edUcAzione intercULtUrALe<br />

La rete Internet può rappresentare un mezzo efficace per attivare i processi educativi e<br />

formativi anche in prospettiva interculturale. Come hanno affermato Ibrahim e Franklin “il solo<br />

navigare attraverso il World Wide Web rappresenta di per sé un’esperienza educativa” poiché<br />

si devono attuare strategie di ricerca e affinare delle abili<strong>tà</strong> (Calvani e Rotta, 1999: 49). E’ evidente,<br />

infatti, che “per muoversi in un ambiente ipertestuale, come il World Wide Web, siano<br />

necessarie abili<strong>tà</strong> che l’ambiente stesso contribuisce a sviluppare” (Calvani e Rotta, 1999: 49).<br />

La rete Internet offre, quindi, <strong>nuove</strong> opportuni<strong>tà</strong> di apprendimento, aumenta la possibili<strong>tà</strong> di<br />

accedere a enormi quanti<strong>tà</strong> di informazioni e/o di risorse fino e la libera esplorazione della rete<br />

con la sua struttura ipertestuale ha una ricaduta sull’apprendimento individuale e collettivo.<br />

La rete Internet, inoltre, può anche contribuire, se opportunamente utilizzata, a ridimensionare<br />

i processi di discriminazione. I pregiudizi di classe, di “razza”, di genere possono essere<br />

attenuati, poiché gli studenti in rete apprendono che si viene giudicati solo per ciò che si dice,<br />

per come lo si dice e per ciò che si conosce 1 . La rete può effettivamente consentire di mettere<br />

lo studente al centro del processo formativo. Uno studente che incontra delle difficol<strong>tà</strong><br />

può confrontarsi e scambiare domande, opinioni e affermazioni con i compagni di scuola o di<br />

corso e con l’intero mondo, proprio perché uno dei punti di forza del Web consiste proprio in<br />

questo: chi sa mette a disposizione le sue conoscenze, chi non sa chiede. I bambini e i ragazzi<br />

capiscono immediatamente che la ricompensa su Internet è proporzionata ai loro sforzi per<br />

apprendere a gestire e utilizzare al meglio la rete. Gli allievi imparano a domandare meglio, ad<br />

argomentare e presentare se stessi in modo più positivo. Non ci sono dubbi, inoltre, sul fatto<br />

che la tecnologia e Internet hanno creato nuovi spazi mettendo in contatto studenti di diverse<br />

nazionali<strong>tà</strong> aumentando il livello di partecipazione internazionale.<br />

Per usare una rete, utilizzare gli ambienti aperti e instaurare una comunicazione mediata<br />

dal computer (Trentin, 1998: 11) occorre necessariamente la conoscenza dei servizi di base.<br />

Un individuo, quindi, deve essere in grado di consultare le pagine Internet ossia saper navigare<br />

e recuperare le informazioni contenute in queste pagine, pertanto deve saper usare un<br />

Browser (un programma che permette di sfogliare queste pagine), deve essere in grado di comunicare<br />

a distanza e deve poter partecipare a incontri virtuali. Solo se in possesso di queste<br />

competenze di base un individuo potrà consultare l’ipertesto telematico distribuito su migliaia<br />

di computer disseminati in tutto il mondo per acquisire informazioni e conoscenze attraverso<br />

la consultazione di banche dati o altre fonti di informazione. L’acquisizione di <strong>nuove</strong> informazioni<br />

e conoscenze attraverso l’interazione in rete non implica necessariamente la presenza<br />

di un’azione di insegnamento a distanza strutturata. Attraverso l’interazione si può procedere<br />

allo scambio e alla condivisione di conoscenze e ad un livello più alto si può anche cooperare<br />

1. E’ evidente che ciò vale solo nella misura in cui si è in grado di superare il problema dell’accesso. Ci si riferisce al cosiddetto<br />

Digital Divide (divario digitale) ossia alle significative differenze nell’accesso alla rete che vi sono tra i paesi del<br />

Nord del mondo e i paesi del Sud del mondo. Analoghe differenze vi sono tra i diversi soggetti di una stessa socie<strong>tà</strong>. Chi<br />

non dispone degli strumenti culturali, sociali ed economici è escluso dalla rete, non la utilizza perché non è in grado di<br />

utilizzarla. Il Digital Divide è riconducibile a un insieme di cause tra cui: l’assenza di infrastrutture; l’analfabetismo informatico<br />

degli utenti, sia riguardo il computer in genere, sia, in particolare, le potenziali<strong>tà</strong> di Internet. Si ripropone come<br />

sempre la questione dei differenti livelli di istruzione della popolazione che condiziona fortemente e decisivamente la<br />

possibili<strong>tà</strong> di accedere alle stesse opportuni<strong>tà</strong> (Dossier, 2002; Zanetti, 2002; Zocchi, 2003; Sartori, 2006; Bentivegna,<br />

2009).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!