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Programma Realtà psichica e regole sociali - Roma Futura

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6<br />

di cercare il senso delle libere associazioni del paziente ricorrendo a un’attenzione irregolare e<br />

uttuante, nalizzata a liberarlo dall’inuenza delle opinioni personali e delle teorie ritenute<br />

valide.<br />

Per l’economia, per la sociologia e per le scienze politiche il tema delle <strong>regole</strong> è invece<br />

correlato a una delle più importanti parole d’ordine del pensiero neoliberista: la deregulation.<br />

Ispirate dalle ricerche della Scuola di Chicago (L. von Mises, F. von Hayek e M. Friedman) e<br />

nalizzate a liberare gli ‘animal spirits’ dell’impresa, le politiche di deregolamentazione delle<br />

istituzioni hanno caratterizzato le scelte collettive di numerosi paesi e contribuito in modo<br />

decisivo a determinare il corso degli eventi <strong>sociali</strong> degli ultimi decenni. Il mondo in cui viviamo<br />

non sarebbe quello che è, nel bene e nel male, senza la speranza di liberazione e liberalizzazione<br />

che era l’obiettivo dichiarato della deregulation.<br />

Su questa base concettuale, il compito primario ha potuto essere formulato come segue:<br />

il Congresso intende favorire un confronto interdisciplinare sui processi di decostruzione<br />

e ricostruzione dei sistemi normativi che si osservano nel corpo sociale e nella realtà<br />

soggettiva.<br />

La nalità complessiva dell’iniziativa ha potuto essere a questo punto articolata secondo<br />

questa scansione.<br />

1. La prima giornata sarà dedicata alla discussione dei conitti etici che caratterizzano la vita<br />

<strong>psichica</strong> individuale.<br />

2. La seconda giornata verterà sulle scelte etiche che sono implicite nel funzionamento<br />

istituzionale.<br />

3. La terza avrà come oggetto i problemi clinici e <strong>sociali</strong> prodotti dal ripiegamento narcisistico,<br />

così diuso nelle formazioni economico-<strong>sociali</strong> del mondo occidentale.<br />

La prima plenaria è coordinata da una coppia di Soci e prevede la partecipazione di quattro<br />

relatori: due esterni e due interni alla SPI. Le plenarie conclusive delle prime due giornate,<br />

invece, saranno coordinate da una sola persona e i relatori saranno due.<br />

Nelle settimane precedenti il Congresso, i coordinatori delle plenarie mattutine hanno<br />

cercato di realizzare il compito di lavorare con i relatori allo scopo di rendere gli scambi<br />

congressuali il più interattivi possibile. Ai relatori è stato chiesto di non predisporre una lunga<br />

relazione scritta, ma di articolare il proprio pensiero in una serie di punti schematici e stringati.<br />

Dopo un’esposizione succinta della loro posizione – proposizione d’avvio –, i relatori della<br />

plenaria mattutina interagiranno fra loro e con il pubblico. La successione dei temi in discussione<br />

sarà guidata dai coordinatori in base a un ordine concettuale stabilito sulla base degli scambi<br />

preparatori.<br />

Le plenarie conclusive hanno lo scopo di avviare il lavoro di rielaborazione e di sintesi dei<br />

partecipanti. Coordinate da un Socio SPI, esse saranno animate da due relatori cui è adato<br />

il compito di riassumere quali sono i pensieri emersi nel corso della giornata che li hanno<br />

maggiormente colpiti.<br />

Dato che la vastità dei temi arontati da questo Congresso ha suscitato alcune critiche,<br />

concludiamo la relazione introduttiva con le stringate indicazioni etiche e metodologiche di<br />

cui Shakespeare attribuisce la paternità ad Amleto. Alle obiezioni di Orazio, il quale lamenta la<br />

dicoltà della discussione che i due personaggi stanno sviluppando (“Sarebbe troppa fantasia,<br />

monsignore” Atto V, scena 1, vv. 199 e sgg.), Amleto replica: “No, perché?” (in un’altra traduzione<br />

la formula è più forte: “Neanche per idea.”). La ricerca può essere portata avanti, sostiene<br />

Shakespeare, purché si studino le trasformazioni della materia di cui ci si sta occupando “with<br />

modesty enough and likelihood to lead”: con abbastanza modestia e la verosimiglianza a farci<br />

da guida.<br />

La Commissione Scientica della SPI

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