Catalogo Fitoterapico Pdf - OfficinalisPet

salvia (Salvia officinalis L.)
Parte utilizzata: vengono impiegate le foglie raccolte poco
prima della fioritura e l’olio essenziale.
Costituenti principali: Olio volatile (1-2,8%) i cui componenti
principali sono: Tujone (50%), Cineolo (1,8%), Canfora,
Pinenene e Borneolo.
Principi amari: Picrosalvina e acido carnasolico (sono ritenuti
i componenti più attivi).
Triterpeni: acido ursolico e Oleanolico.
Acidi fenolici: Rosmaricico, Labiatico, Caffeico e Clorogenico.
Flavonoidi: Genkwanina, 6-metossigenkwanina, Luteolina,
Luteolina-7-metiletere, 6-metossiluteolina-7-metiletere, Ispidulina,
Salvigenina.
Salviatannino.
Steroli: β-sitosterina.
Attività: antibatterica (soprattutto verso lo Staphylococcus aureus),
fungistatica, virustatica, astringente, antiossidante, inibente
la sudorazione, antiandrogena (attività follicolino-simile).
Impiego terapeutico: Per uso interno viene impiegata la tisana,
la tintura, la tintura madre e l’olio essenziale. Utilizzata
per ridurre la sudorazione (perchè ha un effetto sedativo sul
centro della termoregolazione), la secrezione salivare e lattea.
Può essere impiegata come tonico uterino (tisane o tintura
madre) nell’ultimo mese di gravidanza per facilitare il parto (riduce
i dolori). Possiede azione stimolante generale e a livello
di apparato digerente è indicata nelle dispepsie atoniche, nelle
coliti, diarrea e vomito.
Tossicità: il contenuto in tujone ne sconsiglia l’uso nella fase
iniziale della gravidanza e durante l’allattamento. L’olio essenziale,
contenendo tujone e canfora, risulta neurotossico
inibendo il metabolismo ossidativo dei neuroni (azione convulsivante).
I preparati di salvia, soprattutto le tinture, sono incompatibili
con i Sali di ferro o preparati che ne contengano.
Curiosità: gli antichi Egizi facevano bere la salvia in infuso
alle donne per renderle fertili.
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