Numero 3 - simsi
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Medicina Subacquea e Iperbarica N. 3 - Settembre 2005 18<br />
Per quanto pubblicati su una rivista di notevolissimo “Impact<br />
Factor”, non sembra che i due lavori soprariportati<br />
abbiano avuto il giusto rilievo.<br />
Rapporti tra EBM e TI<br />
Da “Tempo Medico” (n. 617, 20/01/99): “Il nostro lavoro<br />
parla chiaro. I risultati degli studi clinici controllati, randomizzati,<br />
presi in considerazione, indicano che le prove scientifiche<br />
a supporto dell’ossigenoterapia iperbarica sono deboli,<br />
per non dire assenti”.<br />
Di fronte a questa posizione così categorica, esiste un’altra<br />
ricerca epidemiologica (7) condotta da due studiosi<br />
canadesi sempre nel 1999: C. Mitton della University of<br />
Calgary Health Economics Program e D. Hailey dell’Alberta<br />
Heritage Foundation for Medical Research.<br />
Si riporta il risultato del loro lavoro nella tabella alla pagina<br />
successiva (Tab. 1), segnalando che è stato adottato il criterio<br />
della gerarchia dell’evidenza del dottor Sackett, il più<br />
“evidenziatore” e che le indicazioni al trattamento iperbarico<br />
sono quelle della UHMS.<br />
Conclusione<br />
È molto difficile, almeno attualmente, organizzare SCR in<br />
quasi tutte le patologie che trovano indicazione alla TI,<br />
Tabella 1 (7).<br />
questo non ci esime dal dovere di compiere altri tipi di<br />
studi. Senza strapparci le vesti per la mancanza di SCR,<br />
organizziamo studi prospettici (o retrospettivi) osservazionali<br />
con controllo storico dalla letteratura o da fonti<br />
del nostro ospedale. Questi studi hanno una loro validità,<br />
un loro grado di evidenza, non sarà massimo, ma sulla gerarchia<br />
delle evidenze si potrà sempre discutere, come s’è<br />
visto dalle pagine precedenti, mentre se non “evidenzieremo<br />
nessuna evidenza”, non potremo mai liberarci dalla<br />
nomea di praticare una branca della medicina di nessuna<br />
o scarsa attendibilità scientifica!<br />
Riassunto<br />
L’Autore, analizzando le varie metodologie di ricerca, chiarifica<br />
il peso clinico dell’EBM e affronta il rapporto esistente<br />
fra EBM e TI. Poiché è molto difficile, attualmente,<br />
organizzare studi controllati randomizzati (SCR) in quasi<br />
tutte le patologie che trovano indicazione alla TI, l’Autore<br />
propone di analizzare e/o organizzare (qualora mancanti)<br />
studi prospettici (o retrospettivi) osservazionali con<br />
controllo storico dalla letteratura (SOC). Benché non di<br />
massima evidenza, anche gli SOC possono essere considerati<br />
di pari efficacia, non sovrastimando effetti o risultati<br />
inaspettati dagli SCR.<br />
Patologie Livelli di evidenza Commenti<br />
Malattia da decompressione<br />
EGA<br />
Reviews e studi di livello V<br />
(8, 9, 10, 11)<br />
Intossicazione da CO ** Uno studio di livello I e due di livello<br />
II. (12, 13, 14)<br />
Gangrena gassosa Reviews e uno studio di livello IV (15,<br />
16, 17)<br />
Osteoradionecrosi e lesioni postattiniche<br />
dei tessuti molli<br />
Guarigione delle ferite<br />
(piede diabetico, ulcere arteriose<br />
e venose degli arti inferiori)<br />
Uno studio di livello IV e due di livello<br />
V (18, 19, 20)<br />
Uno studio di livello I, uno di livello<br />
II, e uno di livello III (21, 22, 23)<br />
Evidenza fisiologica* e l’uso molto diffuso,<br />
indicano nella TI il trattamento di<br />
scelta<br />
Non chiare indicazioni sulla riduzione<br />
della frequenza della sindrome post-intervallare<br />
con TI<br />
Forte razionale per l’uso della TI l’evidenza<br />
suggerisce significative riduzioni della<br />
mortalità e morbilità<br />
Risultati promettenti; sono necessari ulteriori<br />
studi per chiarire meglio l’efficacia<br />
della TI<br />
Forte evidenza di beneficio per il piede<br />
diabetico e per le ulcere acute degli arti<br />
inferiori. Qualche evidenza per le ulcere<br />
croniche degli arti inferiori<br />
Può essere efficace in alcune infezioni, è<br />
necessaria una maggiore evidenza<br />
Infezioni necrosanti dei tessuti Due studi di livello III, e uno di livello<br />
molli<br />
IV (24, 25, 26)<br />
Lembi e innesti cutanei sofferenti *** Uno studio di livello II (27) Non vi sono SCR dal 1967<br />
L’efficacia di TI non è chiara<br />
Osteomielite cronica refrattaria **** Uno studio di livello III (28) TI può essere di aiuto in qualche paziente,<br />
è richiesta una migliore evidenza<br />
Ischemie periferiche traumatiche ***** Uno studio di livello I (29) Studio promettente; sono necessari ulteriori<br />
studi<br />
Evidence-Based Medicine e Terapia Iperbarica Vezzani