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Numero 3 - simsi

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Medicina Subacquea e Iperbarica N. 3 - Settembre 2005 26<br />

L’ambulatorio per la cura delle ulcere difficili:<br />

a proposito di 2 casi “molto difficili”<br />

Nasole E.*,**, Casolino A.*, Giuffreda F.**<br />

* U.O. Dermatologia Ospedale Privato “Villa Chiara” - Casalecchio di Reno (Bo),<br />

** Centro Iperbarico MPM - Bologna<br />

SUMMARy<br />

The Authors report 2 cases, different for etiology (an<br />

ischemic ulcer and a post-traumatic ulcer) but similar<br />

for timing, extension and life quality of patients, treated<br />

at wound healing centre of MPM Hyperbaric Unit of<br />

Bologna. The multidisciplinary work in treating hardto-heal<br />

ulcers and, overall, appropriate medical and surgical<br />

methods can improve the healing time and result<br />

in cost saving.<br />

Keywords: ulcer, hyperbaric oxygenation, skin graft,<br />

wound care, antibiotic therapy.<br />

L’ulcera cutanea cronica è detta difficile quando non risolve<br />

nei tempi e modi fisiologicamente ritenuti normali.<br />

Tuttavia, l’ulcera nasce già difficile se si considerano le dimensioni,<br />

la natura dell’ulcera o il contesto generale patologico;<br />

ma ancora, un’ulcera può non solo nascere come<br />

difficile, ma rimanere o diventare difficile qualora non si<br />

usi il tempo, il materiale e le tecniche corrette per affrontarle.<br />

Per questa ragione è importante la gestione dell’ulcera<br />

cutanea cronica, soprattutto se ritenuta difficile, in<br />

centri di riferimento o eccellenza o in ambulatori dedicati<br />

dove sia possibile trattare in modo multidisciplinare le ferite<br />

e le ulcere cutanee attraverso l’attuazione di atti medici<br />

e chirurgici appropriati. Presso il Nostro Centro Iperbarico<br />

è attivo un servizio di cura delle ulcere cutanee che<br />

si avvale della consulenza di specialisti esterni (in particolar<br />

modo, chirurghi vascolari e ortopedici) e dell’Unità<br />

Operativa di Dermatologia dell’Ospedale Privato “Villa<br />

Indirizzo per la richiesta di estratti:<br />

Dr Emanuele Nasole<br />

Centro Iperbarico<br />

Poliambulatorio Privato MPM<br />

Via T. Cremona, 8 - 40137 Bologna<br />

ciperbar@iperbole.bologna.it<br />

Chiara” di Casalecchio di Reno (Bo), specializzata nella<br />

ricostruzione tissutale mediante innesti cutanei autologhi,<br />

omologhi e bioingegnerizzati. Riportiamo 2 casi apparentemente<br />

diversi dal punto di vista eziologico (un’ulcera<br />

arteriosa e un’ulcera post-traumatica) ma simili per durata<br />

dell’ulcera, per estensione a quasi tutta la circonferenza<br />

della gamba e per la qualità di vita dei pazienti.<br />

Caso 1<br />

Il caso 1, maschio di 64 anni, già portatore di AOCP IV<br />

stadio e sindrome post-flebitica, presenta ulcera di gamba<br />

dx da 4 anni, comparsa a seguito di piccolo trauma accidentale.<br />

Rivascolarizzato con by-pass femoro-popliteo sottoarticolare<br />

in arteria omologa nel febbraio 2005, è successivamente<br />

sottoposto a 30 sedute (2,5 ATA, 25’ O 2 ×<br />

3) di ossigenoterapia iperbarica (OTI), medicazioni avanzate<br />

con idrogeli (Nu.gel ® , J&J) e poliuretano (Ligasano ® ,<br />

Sinimedik) e antibioticoterapia mirata (teicoplanina, 200<br />

mg BID e imipenem, 500 mg BID per 20 giorni) per preparare<br />

la lesione ad un innesto cutaneo che però viene eseguito<br />

a distanza di oltre 2 mesi dalla fine dei precedenti<br />

trattamenti. L’innesto cutaneo, comunque effettuato, non<br />

attecchisce (Figg. 1a-2a).<br />

Il paziente, giunto alla nostra attenzione in ottobre 2004<br />

(un mese dopo l’innesto), è sottoposto a pulizie chirurgiche<br />

con metodiche classiche e con ultrasuoni (SONOCA<br />

180 ® ), ulteriore ciclo di OTI, antibioticoterapia mirata e<br />

infusione di prostanoidi (alprostadil-alfaciclodestrina 60<br />

mcg al dì per 15 gg), quindi a 2 consecutivi innesti omologhi<br />

da donatore (dalla Banca della Cute del Centro<br />

Ustioni dell’Ospedale “Bufalini” di Cesena), per contenere<br />

le perdite siero-ematiche e riavviare una prioritaria<br />

riepitelizzazione dai bordi cutanei, ottenendo buon controllo<br />

dell’infezione e sufficiente preparazione del fondo<br />

ai successivi interventi riparativi (Figg. 3a-4a-5a). Dopo 4<br />

L’ambulatorio per la cura delle ulcere difficili: a proposito di 2 casi “molto difficili” Nasole, Casolino, Giuffreda

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