Rapporto Annuale 2012 - Palazzo Strozzi
Rapporto Annuale 2012 - Palazzo Strozzi
Rapporto Annuale 2012 - Palazzo Strozzi
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
CONVEGNO “A PIÙ VOCI”<br />
Negli ultimi vent’anni la cura dei malati di Alzheimer è passata da un approccio basato unicamente sull’assistenza alla “cura<br />
gentile”, la gentle care descritta da Moyra Jones. Questi sono gli strumenti adottati nel programma A più voci, pensato specificamente<br />
per stimolare l’abilità dei pazienti di usare le proprie facoltà di parola e di conversazione, per rispondere al loro bisogno di<br />
esprimere le emozioni più profonde, di essere ascoltati e rispettati, e di essere riconosciuti come individui per recuperare uno<br />
status sociale. A più voci si concentra sulla capacità dei pazienti di osservare, di provare emozioni e di usare l’immaginazione e la<br />
fantasia, abilità che durano più a lungo delle facoltà logiche e cognitive di un individuo, consentendo di partecipare anche a coloro<br />
che hanno subìto un deficit cognitivo importante. Il progetto ha anche lo scopo di innescare un cambiamento nella percezione<br />
della condizione dei malati di Alzheimer nella società, incoraggiando l’incontro con gli altri visitatori della mostra e offrendo<br />
ai malati di Alzheimer e alle loro famiglie nuove occasioni per socializzare, riducendo al minimo il marchio negativo legato alla<br />
malattia. Il 29 novembre <strong>2012</strong> la Fondazione <strong>Palazzo</strong> <strong>Strozzi</strong>, con il contributo di Lilly, ha organizzato un simposio internazionale<br />
e una giornata di studio riunendo esperti di vari musei tra cui il Museum of Modern Art di New York (MoMA), la Royal Academy of<br />
Arts di Londra e la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, per discutere come impiegare al meglio le mostre per sostenere i<br />
malati di Alzheimer e coloro che se ne prendono cura.<br />
“WITH MANY VOICES” CONFERENCE<br />
The past twenty years have seen a move away from a purely assistance-based approach to Alzheimer’s disease, towards the “gentle<br />
care” described by Moyra Jones. These are the tools adopted in the A più voci - With Many Voices programme, which is designed<br />
specifically to stimulate patients’ ability to use their powers of speech and conversation, to meet their need to express their deepseated<br />
emotions, to be heard out and respected, and to be recognised as individuals so as to recover their status in society. A<br />
più voci - With Many Voices focuses on patients’ ability to observe, to experience emotions, and to use their imagination and their<br />
fantasy, all skills that last longer than an individual’s logical and cognitive faculties, thus allowing even those who have built up a<br />
substantial cognitive deficit to take part. The project also aims to prompt a change in the perception of this condition by society<br />
as a whole, encouraging encounters with the exhibition’s visitors and thus offering people with Alzheimer’s and their relatives<br />
new opportunities for socialising while minimising the stigma attached to the disease. On November 29, <strong>2012</strong>, the Fondazione<br />
<strong>Palazzo</strong> <strong>Strozzi</strong>, with the support of Lilly, hosted an international symposium and study day that brought together practitioners<br />
from museums including the Museum of Modern Art, New York (MoMA), the Royal Academy of Arts, London and the Galleria<br />
Nazionale d’Arte Moderna, Rome to discuss how to better use exhibitions to serve those with Alzheimer’s and their carers.<br />
_<br />
35