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MARGHERITA GRAZIOLI - Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ...

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IL MELOGRANO<br />

<strong>Azienda</strong> <strong>Pubblica</strong> <strong>di</strong> <strong>Servizi</strong> <strong>alla</strong> <strong>Persona</strong><br />

<strong>MARGHERITA</strong> <strong>GRAZIOLI</strong><br />

Anno V - n. 3<br />

19 o num. pub.<br />

<strong>di</strong>cembre 2012<br />

Inserto al Perio<strong>di</strong>co Bimestrale Tuttapovo, e<strong>di</strong>to dal Club InterassociativoTuttapovo


IL MELOGRANO<br />

La Redazione, la Direzione ed il<br />

Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione<br />

AUGURANO<br />

a Ospiti, Familiari,<br />

Dipendenti ed a tutti i<br />

lettori del “Melograno”<br />

Buon Natale e Felice<br />

Anno Nuovo<br />

2 Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012


sommario<br />

Convegno sul tema:<br />

“Anziani & continuità assistenziale” . . . . . . . . . . . . .4<br />

Festival della Famiglia a Riva del Garda . . . . . . . . . .7<br />

Inse<strong>di</strong>amento e presentazione del Comitato Etico . .8<br />

Il bel dono del Natale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9<br />

L’importanza della musicoterapia . . . . . . . . . . . . . .11<br />

L’Autunno della RSA e del Centro Diurno . . . . . . . . .13<br />

Professione volontario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .16<br />

Ritorna il grande concorso a premi . . . . . . . . . . . . .18<br />

I vincitori del concorso indovina indovinelli . . . . . .19<br />

Risveglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .20<br />

La serra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .22<br />

Pranzo con i volontari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24<br />

Torneo <strong>di</strong> bocce “Marco Bauer” . . . . . . . . . . . . . . . .25<br />

Se vuoi conoscerci meglio basta un<br />

clic www.apspgrazioli.it<br />

Dicembre 2012 - n. 3<br />

Anno V - XIX num. pubblicato<br />

DIRETTORE:<br />

Paolo Giacomoni<br />

COORDINAMENTO:<br />

Antonio Bernabè<br />

IN REDAZIONE:<br />

Antonio Bernabè - Erica Ciresa -<br />

Giuseppina Ciurletti - Renzo Dori<br />

- Mariarosa Dossi - Innocenzina<br />

Groff - Gerolamo Iob - Roberto<br />

Maestri - Renata Ricci<br />

FOTO:<br />

Antonio Bernabè - Renzo Dori -<br />

Roberto Maestri - Marco Paris<br />

- Fonti varie -<br />

IMPAGINAZIONE E GRAFICA<br />

Carlo Nichelatti<br />

Si ringraziano tutti coloro che a<br />

vario titolo hanno contribuito a<br />

dar vita a questo numero de<br />

“IL MELOGRANO”<br />

STAMPA<br />

Tipografia Arti Grafiche<br />

Publistampa - Pergine Valsugana<br />

Il sito aziendale è stato recentemente aggiornato<br />

attraverso l’inserimento dei testi in pdf delle<br />

carte dei servizi relative alle varie attività. Chi<br />

fosse interessato può verificarne i contenuti<br />

come sempre con un semplice clic.<br />

Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012 3<br />

IL MELOGRANO


IL MELOGRANO<br />

L’evento<br />

Convegno sul tema:<br />

“Anziani & continuità<br />

assistenziale”<br />

<strong>di</strong> Renzo doRi - 5 novembRe 2012<br />

Il cinque novembre scorso, presso<br />

la sala della Cooperazione<br />

<strong>di</strong> Trento si è svolto un importante<br />

convegno dal titolo “Anziani e<br />

Comunità” durante il quale sono<br />

stati illustrati i risultati <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o<br />

effettuato dal sociologo Na<strong>di</strong>o<br />

Delai, Presidente <strong>di</strong> Ermeneia Stu<strong>di</strong><br />

& Strategie <strong>di</strong> Sistema, sull’invecchiamento<br />

della popolazione<br />

trentina e specificatamente del<br />

comune <strong>di</strong> Trento e sui servizi <strong>di</strong><br />

sostegno necessari rispetto <strong>alla</strong><br />

fragilità e non autosufficienza. Lo<br />

stu<strong>di</strong>o, per dare ancor maggior<br />

concretezza ai dati e linee <strong>di</strong> tendenza<br />

presenti all’interno della<br />

nostra società, si è avvalso anche<br />

della analisi effettuata sul campo<br />

d<strong>alla</strong> ricercatrice e docente presso<br />

la Facoltà <strong>di</strong> Economia <strong>di</strong> Trento<br />

Roberta Cuel, attraverso una significativa<br />

percentuale <strong>di</strong> anziani e<br />

familiari intervistati e che si avval-<br />

gono sia <strong>di</strong> servizi domiciliari che<br />

residenziali (Residenza Sanitaria<br />

Assistenziale). Il convegno è stato<br />

introdotto dal Presidente della<br />

nostra <strong>Azienda</strong> <strong>Pubblica</strong> <strong>di</strong> <strong>Servizi</strong><br />

<strong>alla</strong> <strong>Persona</strong> “M. Grazioli” Renzo<br />

Dori che assieme ad alcune cooperative<br />

sociali avevano promosso<br />

sia la ricerca che l’evento.<br />

Riportiamo qui <strong>di</strong> seguito i contenuti<br />

<strong>di</strong> tale intervento.<br />

“ Buon giorno a tutti e grazie della<br />

vostra presenza che conferma il<br />

forte interesse che esiste attorno<br />

alle tematiche poste al centro <strong>di</strong><br />

questa intensa mattinata <strong>di</strong> lavoro.<br />

Quando oltre un anno fa mi incontrai<br />

con Diego Agostini della<br />

SAD per valutare in che modo era<br />

possibile pensare a delle sinergie<br />

fra le azioni della nostra <strong>Azienda</strong><br />

<strong>Pubblica</strong> <strong>di</strong> <strong>Servizi</strong> <strong>alla</strong> <strong>Persona</strong><br />

che gestisce una RSA, un centro<br />

Diurno, degli alloggi protetti e un<br />

Centro servizi e la loro attività rivolta<br />

principalmente <strong>alla</strong> domiciliarità<br />

ben presto giungemmo <strong>alla</strong> reciproca<br />

consapevolezza che la separatezza<br />

degli interventi per quanto<br />

qualificati non riuscivano a dare risposte<br />

adeguate alle esigenze che<br />

un invecchiamento marcato della<br />

popolazione ed il conseguente aumento<br />

della fragilità della persona<br />

anziana ponevano in modo sempre<br />

più esplicito. Entrambi con<strong>di</strong>videmmo<br />

anche la necessità <strong>di</strong> dotarsi,<br />

rispetto ad un problema tanto cogente,<br />

<strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> conoscenza<br />

maggiori e più qualificati.<br />

Dopo alcuni mesi fece seguito<br />

l’incarico da parte delle cooperative<br />

SAD e FAI, al sociologo Na<strong>di</strong>o<br />

Delai esperto in materia sociale e<br />

all’Università <strong>di</strong> Sociologia <strong>di</strong> Trento<br />

(a cui noi aderimmo con molto<br />

interesse, assieme ad altre cooperative<br />

sociali), per la pre<strong>di</strong>sposizione<br />

<strong>di</strong> una ricerca che avesse come<br />

obiettivo quello <strong>di</strong> intersecare e aggregare<br />

i molteplici dati presenti in<br />

modo separato in vari settori e livelli<br />

istituzionali e non (Sanità, Comune,<br />

cooperative sociali, RSA). La “separatezza”<br />

e incomunicabilità dei<br />

dati infatti rendeva particolarmente<br />

arduo il compito <strong>di</strong> costruire una visione<br />

d’insieme dei fenomeni e della<br />

struttura dei servizi presenti a cui<br />

collegare un esame critico dell’esistente<br />

per poi <strong>di</strong>segnare un possibile<br />

percorso futuro. Il lavoro quin<strong>di</strong><br />

non è stato facile, ma <strong>alla</strong> fine ne è<br />

uscito cre<strong>di</strong>amo un buon prodotto<br />

con altrettanto stimolanti osservazioni<br />

e in<strong>di</strong>cazioni.<br />

Le ragioni per le quali siamo qui<br />

oggi noi Aziende Pubbliche <strong>di</strong> <strong>Servizi</strong><br />

<strong>alla</strong> <strong>Persona</strong> (personalmente<br />

faccio parte <strong>di</strong> quel mondo) e le<br />

cooperative sociali, oltre che per<br />

4 Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012


prendere conoscenza in<br />

modo ovviamente sintetico<br />

dei risultati <strong>di</strong> tale ricerca e<br />

delle in<strong>di</strong>cazioni per un percorso<br />

possibile <strong>di</strong> miglioramento<br />

del welfare trentino,<br />

sono anche quelle (per la prima<br />

volta) <strong>di</strong> avviare un comune<br />

ragionamento attorno al<br />

nostro futuro rispetto al trend<br />

<strong>di</strong> invecchiamento della popolazione<br />

ed ai problemi che<br />

tale fenomeno irreversibile<br />

porta con sé.<br />

Abbiamo <strong>di</strong> fronte tre sfide:<br />

• la fragilità della persona<br />

anziana,<br />

• la fragilità della struttura<br />

della famiglia, da sempre<br />

ritenuta una dei punti<br />

centrali del sistema del prendersi<br />

cura<br />

• la <strong>di</strong>minuzione delle risorse<br />

pubbliche <strong>di</strong>sponibili.<br />

Questi tre elementi, queste tre<br />

criticità spesso si accav<strong>alla</strong>no, si<br />

intersecano a volte si sommano<br />

generando non poche <strong>di</strong>fficoltà al<br />

caregiver spesso schiacciato dai<br />

“poteri forti” e dai servizi “sor<strong>di</strong>”<br />

alle sue esigenze. La conseguenza<br />

è che la persona anziché essere<br />

al centro delle scelte sempre più<br />

spesso viene relegata ai margini.<br />

Dobbiamo riuscire a partire sempre<br />

più dai bisogni delle persone anziane<br />

e non dai servizi offerti, poiché<br />

i primi mutano nel tempo e sono<br />

incar<strong>di</strong>nati nella persona, mentre i<br />

secon<strong>di</strong> risultano inevitabilmente<br />

più lenti nell’adeguarsi e spesso<br />

frammentati a seconda dell’ente<br />

o organizzazione che li fornisce.<br />

Non è più tempo <strong>di</strong> chiudersi nel<br />

proprio orticello con atteggiamenti<br />

autoreferenziali. Dobbiamo sapere<br />

immaginare risposte, come det-<br />

to a pag. 21 del testo: che “interpretino<br />

costantemente una realtà<br />

sociale in movimento, <strong>alla</strong> quale si<br />

corre il rischio <strong>di</strong> rispondere con<br />

servizi inappropriati rispetto ai bisogni<br />

emergenti, rinunciando così ad<br />

immaginare e ad organizzare modalità<br />

<strong>di</strong> welfare <strong>di</strong>fferenti rispetto al<br />

passato e maggiormente coerenti<br />

con ciò che serve.”<br />

Dobbiamo avere la consapevolezza<br />

tutti noi che operiamo nel<br />

sociale e nel socio-sanitario, ma<br />

anche i decisori politici che è necessario<br />

intraprendere uno sforzo<br />

straor<strong>di</strong>nario per riuscire a fare meglio<br />

con meno “senza che questo si<br />

traduca <strong>alla</strong> fine in un peggioramento<br />

dei servizi, scaricando il <strong>di</strong>sagio<br />

sugli anziani non autosufficienti e<br />

sulle loro famiglie (senza cioè che<br />

lo sforzo <strong>di</strong> aumentare l’efficienza<br />

finisca per penalizzare l’efficacia...<br />

penalizzando così la componente<br />

più debole” che invece dovrebbe<br />

essere sempre mantenuta al centro<br />

della nostra attenzione.<br />

Dobbiamo avere il coraggio <strong>di</strong><br />

lavorare per una filiera assistenziale<br />

in cui i singoli soggetti che<br />

attualmente offrono e organizzano<br />

servizi e prestazioni rispetto<br />

al mondo della <strong>di</strong>sabilità e della<br />

non autosufficienza operino in<br />

una logica <strong>di</strong> “integrazione” e<br />

non <strong>di</strong> semplice “accostamento”.<br />

Dobbiamo riuscire a fare sistema<br />

in modo da aumentare la<br />

continuità assistenziale e ridurre<br />

il gap delle carenti “giunzioni”<br />

oggi esistenti fra intervento sanitario-ospedaliero<br />

e intervento<br />

assistenziale post ricovero.<br />

Cominciamo a lavorare, a sperimentare<br />

insieme meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> progettazione<br />

e attuazione <strong>di</strong> alcuni<br />

<strong>di</strong> quei principi posti in calce al<br />

testo, sono <strong>di</strong>eci, ma attuandoli<br />

si opererebbe una rivoluzione nel<br />

nostro sistema <strong>di</strong> welfare. Attuandoli<br />

si darebbe corpo ad un modello<br />

<strong>di</strong> welfare comunitario l’unico<br />

oggi capace <strong>di</strong> fornire risposte innovative<br />

rispetto alle necessità.<br />

Ancora una volta solidarietà, empowerment,<br />

reciprocità, capitale<br />

sociale, reti sociali, auto-mutuo<br />

aiuto reti formali e informali <strong>di</strong> sostegno<br />

alle famiglie possono rappresentare<br />

la chiave <strong>di</strong> volta per<br />

affrontare tematiche tanto rilevanti.<br />

Essere qui nella sala della cooperazione<br />

trentina deve rappresentare<br />

per tutti noi un ulteriore significativo<br />

spunto <strong>di</strong> quale deve essere la<br />

strada da intraprendere. Anziani e<br />

comunità - costruire una rete territoriale<br />

<strong>di</strong> sostegno non può essere<br />

solo il titolo <strong>di</strong> un convegnoconfronto-riflessione<br />

che si chiude<br />

nell’arco <strong>di</strong> una mattinata, ma deve<br />

<strong>di</strong>venire un obiettivo sempre più<br />

con<strong>di</strong>viso.<br />

A partire da qui e dalle in<strong>di</strong>cazioni<br />

e riflessioni contenute nella ricerca<br />

Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012 5<br />

IL MELOGRANO


IL MELOGRANO<br />

sappiamo che non sarà sufficiente<br />

questa nuova volontà <strong>di</strong> fare sistema<br />

fra <strong>di</strong>versi attori dei servizi sociali<br />

e socio sanitari ci sarà anche<br />

bisogno altrettanto urgente <strong>di</strong> un<br />

aggiornamento dell’agenda politica<br />

che sappia da un lato cogliere<br />

le priorità vere e dall’altro che sappia<br />

ri<strong>di</strong>segnare la propria visione rispetto<br />

a queste tematiche ancora<br />

oggi non scevre <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> forte<br />

contrad<strong>di</strong>zione.<br />

Basti qui citare due orientamenti<br />

assunti uno meno recente e uno<br />

<strong>di</strong> questi giorni: il passaggio della<br />

competenza dei centri <strong>di</strong>urni dall’a-<br />

Festival della<br />

Famiglia a Riva<br />

del Garda<br />

Un impoRtante Riconoscimento <strong>alla</strong><br />

azienda pUbblica <strong>di</strong> seRvizi <strong>alla</strong><br />

peRsona “maRgheRita gRazioli”<br />

<strong>di</strong> Renzo doRi<br />

Nel quadro delle molteplici iniziative<br />

promosse all’interno del<br />

Festival della Famiglia tenutosi a<br />

Riva del Garda dal 25 al 27 ottobre<br />

scorso, la prima giornata durante la<br />

fase <strong>di</strong> apertura e inaugurazione dei<br />

lavori, ha visto tra gli altri la nostra<br />

<strong>Azienda</strong> come protagonista.<br />

Dopo aver aderito nel <strong>di</strong>cembre<br />

dell’anno scorso al processo <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento<br />

al marchio Family Au<strong>di</strong>t<br />

con l’obiettivo primario <strong>di</strong> promuovere<br />

e sostenere il benessere<br />

familiare nella propria organizzazio-<br />

rea del sociale rappresentata dai<br />

comuni e dalle comunità <strong>di</strong> valle <strong>alla</strong><br />

sanità frutto <strong>di</strong> una visione <strong>di</strong> “sanitarizzazione”<br />

dell’anziano fragile e<br />

l’aver previlegiato, nella fase attuativa<br />

della recente legge sulla non autosufficienza,<br />

il trasferimento verso<br />

le famiglie <strong>di</strong> assegni monetari anziché<br />

<strong>di</strong> “cura” legati ad una ridefinizione<br />

e riqualificazione dei servizi a<br />

domicilio e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> reale aiuto <strong>alla</strong><br />

famiglia, frutto anche questa scelta<br />

<strong>di</strong> una vecchia visione (forse con<strong>di</strong>zionata<br />

da ragioni elettorali) che<br />

tende a privilegiare ancora una volta<br />

il trasferimento monetario come<br />

ne attraverso una migliore conciliazione<br />

famiglia e lavoro ed a seguito<br />

delle verifiche positive effettuate<br />

dall’organo provinciale <strong>di</strong> controllo,<br />

ci è stato assegnato il “Certificato<br />

base”. Grande la sod<strong>di</strong>sfazione per<br />

questo primo obiettivo raggiunto<br />

che ha premiato l’impegno <strong>di</strong> tutta<br />

la nostra organizzazione ai vari<br />

livelli. Le motivazioni e le congratulazioni<br />

che hanno accompagnato<br />

tale riconoscimento espresse dal<br />

<strong>di</strong>rigente provinciale che ha ricordato,<br />

tra l’altro che siamo la prima<br />

risposta anziché il rafforzamento<br />

della rete <strong>di</strong> sostegno alle famiglie.<br />

Vorrei chiudere questo mio breve<br />

intervento con una nota <strong>di</strong> speranza<br />

rivolta verso tutti quei familiari<br />

che giorno dopo giorno si prendono<br />

cura con tanto affetto <strong>di</strong> un<br />

loro congiunto parzialmente o non<br />

autosufficiente per assicurarvi che<br />

insieme noi tutti personale delle<br />

APSP e delle cooperative sociali<br />

sapremo darvi una mano ancora<br />

più forte.<br />

Noi comunque faremo la nostra<br />

parte.<br />

Buon lavoro a tutti.”<br />

ed unica <strong>Azienda</strong> <strong>Pubblica</strong> <strong>di</strong> <strong>Servizi</strong><br />

<strong>alla</strong> <strong>Persona</strong> del Trentino che<br />

abbia effettuato tale percorso, non<br />

debbono farci abbassare l’impegno<br />

per promuovere e perseguire<br />

con determinazione i processi <strong>di</strong><br />

conciliazione fra le esigenze del lavoro<br />

e quelle familiari. In tale contesto<br />

cercheremo <strong>di</strong> operare tutte<br />

quelle scelte che tendono a favorire<br />

un bilanciamento tra la vita personale<br />

e la vita professionale, ai fini <strong>di</strong><br />

assicurare il benessere organizzativo<br />

dei <strong>di</strong>pendenti.<br />

6 Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012


Nel “Piano nazionale per la famiglia”<br />

approvato d<strong>alla</strong> Presidenza<br />

del Consiglio dei Ministri - Dipartimento<br />

per le politiche della famiglia,<br />

si ricorda infatti che “la <strong>di</strong>ffusione<br />

delle forme <strong>di</strong> Au<strong>di</strong>t hanno come<br />

obiettivo la conciliazione tra fami-<br />

Inse<strong>di</strong>amento e<br />

presentazione del<br />

Comitato Etico<br />

<strong>di</strong> maRiaRosa dossi, <strong>di</strong>RettoRe dell’apsp “m. gRazioli”<br />

Lo scorso mese <strong>di</strong> novembre il<br />

Comitato Etico aziendale ha tenuto<br />

la sua prima riunione a seguito<br />

nomina dei componenti da parte del<br />

Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione (deliberazione<br />

n. 26 del 25 settembre<br />

2012).<br />

Si tratta <strong>di</strong> un traguardo molto<br />

significativo per la nostra <strong>Azienda</strong>,<br />

che corona con successo il percorso<br />

<strong>di</strong> formazione sul campo sul tema<br />

“Con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> aspetti bioetici nella<br />

presa in carico e cura dell’anziano<br />

non autosufficiente in una RSA”,<br />

affidato per consulenza e docenza<br />

al “Centro Stu<strong>di</strong> della Fondazione<br />

Lanza” <strong>di</strong> Padova, <strong>di</strong>retto dal dott.<br />

Renzo Pegoraro e finanziato d<strong>alla</strong><br />

Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong><br />

Trento e Rovereto.<br />

La formazione, che aveva coinvolto<br />

il presidente, il <strong>di</strong>rettore, il <strong>di</strong>rigente<br />

me<strong>di</strong>co coor<strong>di</strong>natore e una<br />

decina <strong>di</strong> collaboratori con ruoli <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento nei servizi si era appunto<br />

conclusa con la stesura della<br />

bozza <strong>di</strong> regolamento che, successivamente<br />

<strong>alla</strong> supervisione degli<br />

glia e lavoro, perseguendo le pari<br />

opportunità fra i sessi unitamente<br />

al sostegno della vita familiare ispirata<br />

ad una azione sussi<strong>di</strong>aria fra la<br />

posizione lavorativa e la famiglia del<br />

lavoratore...<br />

Il processo si svolge all’interno<br />

esperti della Fondazione Lanza, è<br />

<strong>di</strong>venuta il testo del “Regolamento<br />

Comitato Etico per la pratica clinicoassistenziale<br />

dell’APSP “M. Grazioli”,<br />

approvato con deliberazione n.<br />

10 del 27/03/2012 dal Consiglio <strong>di</strong><br />

Amministrazione.<br />

Ed ecco i nominativi dei componenti,<br />

ai quali si rinnova il ringraziamento,<br />

per aver accettato <strong>di</strong> percorrere<br />

questo tratto <strong>di</strong> strada insieme:<br />

prof. Lucio Pinkus (teologo, psicoterapeuta),<br />

dott.ssa Lucia Galvagni<br />

(esperta in bioetica della Fondazione<br />

Bruno Kessler), dott.ssa Marta<br />

Tomasi (esperta in materie bio-giuri<strong>di</strong>che<br />

dell’equipe del prof. Casonato<br />

dell’Università <strong>di</strong> Trento), Maria Benini<br />

(assistente sociale esperta sui<br />

problemi degli anziani non autosufficienti<br />

e delle loro famiglie), Alessandra<br />

Faustini (rappresentante esterna<br />

del volontariato, attiva nell’ATMAR),<br />

dott.ssa Rosanna Avi (<strong>di</strong>rigente me<strong>di</strong>co),<br />

Maria Bor<strong>di</strong>n (Operatore socio<br />

sanitario), Elisa Contini (Infermiera),<br />

Chiara Negherbon (fisioterapista),<br />

dott.ssa Michela Toniolo (Funziona-<br />

dell’azienda attraverso sistemi partecipativi<br />

che coinvolgono i lavoratori...<br />

e i datori <strong>di</strong> lavoro... e comporta<br />

l’attribuzione del certificato <strong>di</strong><br />

base, che viene dato subito dopo<br />

la definizione del progetto.”<br />

rio responsabile della qualità; referente<br />

dell’Amministrazione).<br />

Il primo incontro del Comitato<br />

Etico (CE) si è tenuto martedì 6 novembre<br />

ed il Presidente Renzo Dori,<br />

nel portare il saluto dell’Amministrazione,<br />

ha sottolineato la necessità<br />

<strong>di</strong> dotarsi <strong>di</strong> strumenti adeguati per<br />

affrontare con competenza le tematiche<br />

etiche, al fine <strong>di</strong> riuscire a<br />

tradurre nella quoti<strong>di</strong>anità dell’assistenza<br />

all’anziano non autosufficiente<br />

i principi della <strong>di</strong>gnità della vita,<br />

del rispetto della persona e della<br />

con<strong>di</strong>visione delle scelte con il familiare<br />

dell’utente.<br />

“È in questo contesto”, ha riba<strong>di</strong>to<br />

il Presidente Dori, “che il CE <strong>di</strong>venta<br />

strumento e aiuto concreto per la<br />

promozione del rispetto della persona<br />

e per il miglioramento delle prassi<br />

assistenziali in rapporto all’etica nella<br />

gestione <strong>di</strong> casi clinici complessi”. Il<br />

Direttore dell’APSP ha quin<strong>di</strong> ripreso<br />

brevemente alcuni aspetti <strong>di</strong> proce-<br />

Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012 7<br />

IL MELOGRANO


IL MELOGRANO<br />

dura legati al funzionamento del CE<br />

ed ha presentato la proposta <strong>di</strong> un<br />

seminario sui temi della bioetica per<br />

il personale dell’<strong>Azienda</strong>, da tenere<br />

nel mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre 2012.<br />

Entrando nel merito della programmazione<br />

dell’attività del CE si è<br />

definita quin<strong>di</strong> la data dell’11 <strong>di</strong>cembre<br />

per il seminario in plenaria, nel<br />

corso del quale i componenti del CE<br />

si presentano al personale, introducono<br />

ai concetti essenziali che contrad<strong>di</strong>stinguono<br />

l’approccio bioetico<br />

e favoriscono una con<strong>di</strong>visone delle<br />

finalità operative del comitato etico<br />

in generale e nella nostra azienda.<br />

Per l’anno 2013 si prevedono pro-<br />

Il bel dono del Natale<br />

a cURa <strong>di</strong> don geRolamo iob<br />

Il dolore <strong>di</strong> tanta gente, profughi,<br />

bambini, poveri, anziani soli, persone<br />

senza speranza si è riversato<br />

sopra <strong>di</strong> me e mi ha avvolto come<br />

un’ombra oscura... ho provato<br />

angoscia.<br />

Poi ecco la luce del Natale. Nel<br />

buio <strong>di</strong> questa umanità, Dio si è<br />

fatto uomo. Per illuminare e riscaldare,<br />

per lenire, consolare e riaprire<br />

un nuovo cammino per tutti.<br />

Grazie Signore. Senza stancarti<br />

Tu avvolgi la terra con tuo calore<br />

e nasci ancora una volta là dove<br />

c’è un briciolo <strong>di</strong> bontà nella santa<br />

liturgia della vita. Abbiamo veramente<br />

bisogno <strong>di</strong> un nuovo Natale.<br />

Perché la nostra generazione è<br />

oggi davanti ad un bivio.<br />

La paura e l’angoscia che oggi ci<br />

avvolge hanno bisogno <strong>di</strong> luce e <strong>di</strong><br />

speranza. Siamo tutti noi, la nostra<br />

poste <strong>di</strong> riflessione in ambito etico<br />

rivolte a familiari e utenti dell’APSP<br />

“M. Grazioli”, interventi in<strong>di</strong>rizzati al<br />

personale per creare una cultura<br />

bioetica e la prosecuzione del lavoro<br />

<strong>di</strong> autoformazione del CE per acquisire<br />

una metodologia <strong>di</strong> lavoro volta<br />

a favorire il buon funzionamento del<br />

Comitato stesso.<br />

Per segnalazioni ed interrogativi <strong>di</strong><br />

carattere etico da portare all’attenzione<br />

del Comitato gli utenti, i familiari<br />

ed il personale dell’<strong>Azienda</strong> possono<br />

contattare la dott.ssa Michela<br />

Toniolo, responsabile della Qualità<br />

dell’<strong>Azienda</strong> nonché componente<br />

del Comitato stesso.<br />

umanità, la nostra comunità della<br />

Casa “M. Grazioli” che Ti invoca e<br />

Ti accoglie con la speranza <strong>di</strong> tempi<br />

nuovi.<br />

Per questo, tu Signore, sei il nostro<br />

Padre. Tu continui a donarci<br />

Gesù. Grazie Signore per coloro<br />

che ci ricordano gli “inciampi” posti<br />

sul nostro cammino, soprattutto<br />

quelli che le nostre stesse<br />

mani hanno posto sulla retta via: la<br />

mancanza <strong>di</strong> pazienza, la chiusura<br />

nei confronti del prossimo, i nostri<br />

egoismi. E poi le gran<strong>di</strong> “pietre”<br />

che ostacolano il cammino della<br />

fratellanza umana: le ingiustizie, le<br />

violenze, le guerre, il mercato selvaggio,<br />

la povertà <strong>di</strong> troppi che aumenta<br />

a <strong>di</strong>smisura in favore della<br />

ricchezza <strong>di</strong> pochi.<br />

Tu che vieni come luce, aiutaci e<br />

vedere i segni dei tempi che par-<br />

A questa prima fase <strong>di</strong> lavoro<br />

nell’ambito della sensibilizzazione e<br />

formazione in bioetica, farà seguito<br />

lo sviluppo delle altre funzioni del CE<br />

previste dall’art. 2 del Regolamento<br />

ed in particolare dell’attività <strong>di</strong> consulenza<br />

a favore <strong>di</strong> operatori, utenti<br />

e familiari, citta<strong>di</strong>ni ed associazioni<br />

che abbiano come finalità la tutela<br />

della salute del malato, specialmente<br />

anziano e/o <strong>di</strong>sabile.<br />

L’aggiornamento sull’attività del<br />

Comitato Etico sarà garantito attraverso<br />

le pagine de “Il Melograno”<br />

e con gli altri strumenti informativi<br />

aziendali.<br />

lano <strong>di</strong> amore, <strong>di</strong> generoso servizio,<br />

<strong>di</strong> volontariato e <strong>di</strong> gratuità, <strong>di</strong><br />

aiuto fraterno, <strong>di</strong> speranza, <strong>di</strong> fedeltà<br />

e <strong>di</strong> dono. È bello vedere il<br />

mondo dove i popoli si abbracciano,<br />

gli uomini e le donne <strong>di</strong> culture<br />

e religioni <strong>di</strong>verse si incontrano e<br />

fanno nascere una nuova umanità<br />

che partendo da Betlemme arriva<br />

fino agli estremi confini della tua e<br />

nostra madre terra.<br />

Grazie Signore perché in Gesù ci<br />

manifesti il tuo progetto <strong>di</strong> amore.<br />

Con il Natale noi siamo certi che<br />

Tu ci sei Padre e noi figli tuoi. Le<br />

nostre persone, le nostre storie<br />

8 Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012


trovano compimento nella crescita della vita che è<br />

chiamata all’amore, sempre, in qualunque età, anche<br />

come anziani: amore che vogliamo accogliere, amore<br />

che vogliamo donare.<br />

Come il vapore sale d<strong>alla</strong> terra riscaldata, così le<br />

nostre persone tendono verso <strong>di</strong> Te. E la speranza,<br />

seminata nei nostri cuori, <strong>di</strong>venta energia che ci<br />

fa capaci <strong>di</strong> chinarci sugli altri con la dolcezza ed il<br />

coraggio che mosse i poveri pastori palestinesi e i<br />

saggi d’Oriente quando vennero a chinarsi su <strong>di</strong> te<br />

Bambino.<br />

Grazie Signore perché la nascita <strong>di</strong> Gesù, venuta<br />

da donna ed accolto da Giuseppe con fermezza ed<br />

amore, al pari della Resurrezione, sono una straor<strong>di</strong>naria<br />

esplosione <strong>di</strong> luce, <strong>di</strong> vita nuova, <strong>di</strong> energia e <strong>di</strong><br />

grazia che scioglie le catene del male, del peccato e<br />

della morte.<br />

Siamo sereni e felici perché, con questo Natale ancora<br />

una volta tu vieni a chiedere a ciascuno <strong>di</strong> noi un<br />

“si” come chiedesti a Maria e Giuseppe, affinché il tuo<br />

progetto <strong>di</strong> bene, <strong>di</strong> serenità, <strong>di</strong> fiducia, <strong>di</strong> speranza e<br />

<strong>di</strong> redenzione si possa compiere nel mondo.<br />

Ecco allora, Gesù: accogli tutto quello che siamo ed<br />

abbiamo, accogli in particolare le nostre sofferenze, i<br />

nostri limiti, le nostre fragilità fisiche e spirituali. Tutto<br />

questo Ti doniamo affinché il Natale <strong>di</strong> questo 2012<br />

sia felice ed apporti tanta fiducia e coraggio nelle famiglie<br />

dei nostri cari, nelle famiglie <strong>di</strong> quanti lavorano<br />

con noi e per noi, nelle famiglie dove c’è tristezza,<br />

preoccupazione, sofferenza.<br />

Buon Natale Gesù nel cuore e nella vita <strong>di</strong> ogni<br />

uomo, <strong>di</strong> ogni donna, <strong>di</strong> ogni bambino, nel cuore <strong>di</strong><br />

tutta l’umanità che ti cerca e che tanto ami.<br />

An<strong>di</strong>amo a Betlemme<br />

An<strong>di</strong>amo fino a Betlemme,<br />

come i pastori.<br />

L’importante è muoversi.<br />

E se invece <strong>di</strong> un Dio glorioso,<br />

ci imbattiamo nella fragilità<br />

<strong>di</strong> un bambino,<br />

non ci venga il dubbio <strong>di</strong> aver<br />

sbagliato il percorso.<br />

Il volto spaurito degli oppressi,<br />

la solitu<strong>di</strong>ne degli infelici,<br />

l’amarezza <strong>di</strong> tutti gli<br />

uomini della Terra,<br />

sono il luogo dove Egli continua<br />

a vivere in clandestinità.<br />

A noi il compito <strong>di</strong> cercarlo.<br />

Mettiamoci in cammino senza paura.<br />

(don Tonino Bello)<br />

Nota: Antonio Bello (1935—1993), meglio<br />

conosciuto come don Tonino, è stato vescovo<br />

<strong>di</strong> Molfetta. Nel 2007 è stato avviato il<br />

processo <strong>di</strong> beatificazione.<br />

Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012 9<br />

IL MELOGRANO


IL MELOGRANO<br />

L’importanza della musicoterapia<br />

a cURa <strong>di</strong> stefania filippi<br />

Venerdì 5 ottobre 2012, presso<br />

la Sala Incontri del Centro<br />

Polifunzionale <strong>di</strong> Povo, si è tenuto<br />

il convegno “L’utilizzo della musica<br />

e della musicoterapia presso<br />

l’APSP “M. Grazioli”: proposta <strong>di</strong><br />

un modello applicativo, convegno<br />

organizzato dall’APSP <strong>di</strong> Povo.<br />

Da qualche anno presso l’<strong>Azienda</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Servizi</strong> <strong>alla</strong> <strong>Persona</strong> “M.<br />

Grazioli” si sta sperimentando<br />

l’utilizzo della musica e, più nello<br />

specifico, dell’elemento sonoro<br />

nelle sue varie forme, applicandolo<br />

ed integrandolo al progetto<br />

socio-assistenziale sanitario delle<br />

persone che vivono in RSA ed al<br />

progetto <strong>di</strong> supporto per le persone<br />

che frequenta il Centro Diurno.<br />

Alla base <strong>di</strong> questo “Progetto<br />

Attività Musicali e Musicoterapia”<br />

vi è una profonda fiducia nelle potenzialità<br />

dell’elemento sonoromusicale,<br />

innanzitutto da parte<br />

degli Amministratori dell’<strong>Azienda</strong>,<br />

che hanno permesso la nascita e<br />

la continua crescita <strong>di</strong> questo lavoro,<br />

ma anche da parte del <strong>Persona</strong>le<br />

che a vari livelli realizza e/o<br />

collabora nell’esplicazione dello<br />

stesso. Questo credere comune<br />

nelle potenzialità della musica, ha<br />

portato nel corso degli anni ad<br />

un crescendo <strong>di</strong> idee e proposte,<br />

che l’hanno vista declinata, attraverso<br />

<strong>di</strong>verse tecniche e modalità,<br />

in interventi e micro-progetti<br />

<strong>di</strong>fferenti gli uni dagli altri, ma dal<br />

comun denominatore, rappresentato<br />

dall’intenzione <strong>di</strong> voler “sfruttare<br />

la musica al massimo delle<br />

sue possibilità” per metterla al<br />

completo servizio della <strong>Persona</strong>-<br />

Residente (nel caso della RSA) e<br />

della <strong>Persona</strong>-Utente (per il Centro<br />

Diurno).<br />

Il convegno realizzato si è aperto<br />

proprio in questi termini, spiegati<br />

e ripresi più volte durante la giornata<br />

<strong>di</strong> lavoro d<strong>alla</strong> dott.ssa Maria<br />

Videsott - musicoterapeuta e vice-presidente<br />

del Centro Trentino<br />

<strong>di</strong> Musicoterapia, che nel ruolo <strong>di</strong><br />

moderatore del convegno ha portato<br />

anche il contributo dell’esperienza<br />

dei molti musicoterapisti<br />

che operano sul territorio trentino.<br />

10 Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012


Il Presidente dell’<strong>Azienda</strong>, Renzo<br />

Dori, nella sua introduzione ha ricordato<br />

le ra<strong>di</strong>ci e i primi passi del<br />

progetto: da una semplicissima<br />

attività <strong>di</strong> canto in gruppo - che<br />

si effettuava nel 2005 presso la<br />

RSA - il personale aveva osservato<br />

e rilevato che anche la persona<br />

più compromessa dal punto<br />

<strong>di</strong> vista psico-fisico rispondeva<br />

allo stimolo sonoro-musicale e ne<br />

traeva beneficio in termini <strong>di</strong> attivazione<br />

fisica, emozionale/affettiva,<br />

comunicativa e relazionale.<br />

Da quelle prime osservazioni si è<br />

passati <strong>alla</strong> seria documentazione<br />

sul tema e successivamente <strong>alla</strong><br />

formazione <strong>di</strong> personale specializzato<br />

che a tutt’oggi ha portato<br />

<strong>alla</strong> realizzazione <strong>di</strong> un possibile<br />

“modello applicativo” della musica<br />

in un ambito socio-sanitario<br />

assistenziale come un’APSP, che<br />

prevede tanti e <strong>di</strong>versi progetti,<br />

per arrivare alle tante e <strong>di</strong>verse<br />

persone che vivono in RSA e che<br />

frequentano il Centro Diurno. È<br />

seguito l’intervento del Presidente,<br />

Alfredo Raglio - musicoterapeuta,<br />

formatore e ricercatore in<br />

musicoterapia - che ha presentato<br />

un interessante escursus nella<br />

letteratura attuale, fra molteplici<br />

stu<strong>di</strong> e ricerche, che ha permesso<br />

<strong>di</strong> conoscere la cornice scientifica<br />

dentro la quale si realizza il<br />

progetto, ponendo l’accento sul<br />

“quando la musica <strong>di</strong>venta terapia”.<br />

Successivamente il dott. Daniele<br />

Bellan<strong>di</strong> - me<strong>di</strong>co, Direttore<br />

Dipartimento Anziani Fondazione<br />

Sospiro - CR)- ha illustrato, dal<br />

punto <strong>di</strong> vista sanitario, l’importanza<br />

per il benessere psico-fisico<br />

del paziente in fase psico-geriatrico,<br />

dell’attivazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong><br />

natura non farmacologica - come<br />

la musicoterapia - che utilizzano<br />

in senso terapeutico i canali <strong>di</strong><br />

espressione e relazione alternativi<br />

<strong>alla</strong> parola, bypassando così il deficit<br />

cognitivo. Il dottore ha spiegato<br />

che interventi che si basano<br />

sull’approccio espressivo/comunicativo<br />

e relazionale, sono determinanti<br />

nella gestione in particolare<br />

della persona con demenza<br />

che spesso presenta problematiche<br />

psichiche e comportamentali.<br />

La dott.ssa Floriana Giraudo<br />

- neuropsicologa - ha completato<br />

questa prima parte del convegno,<br />

fondamentale per conoscere la<br />

base teorica e scientifica <strong>di</strong> riferimento,<br />

presentando ed approfondendo<br />

gli aspetti che definiscono<br />

il concetto <strong>di</strong> qualità della vita, in<br />

particolare per la persona affetta<br />

da demenza, e sui quali è possibile<br />

incidere positivamente con<br />

interventi, come quello musicoterapeutico,<br />

che operano a livello<br />

della comunicazione/relazione<br />

non verbale.<br />

Stefania Filippi - educatrice<br />

professionale e musicoterapista<br />

dell’<strong>Azienda</strong> - ha presentato nel<br />

dettaglio il “Progetto Attività Musicali<br />

e Musicoterapia”, sottolineando<br />

che i vari progetti che lo<br />

costituiscono sono stati pensati<br />

per raggiungere più persone possibili,<br />

qualunque sia la loro con<strong>di</strong>zione<br />

psico-fisica, fra RSA e Centro<br />

Diurno. L’obiettivo generale<br />

- spiega - è quello <strong>di</strong> contribuire,<br />

attraverso l’attivazione <strong>di</strong> attività<br />

musicali e/o <strong>di</strong> musicoterapia, al<br />

processo <strong>di</strong> continuo accrescimento<br />

della qualità della vita della<br />

persona. Si elencano <strong>di</strong> seguito i<br />

progetti presentati:<br />

Progetto “Ascolto Musicale”<br />

(RSA): attività in piccolo grup-<br />

po, progettata in base <strong>alla</strong> “storia<br />

sonoro-musicale” (preferenze,<br />

abitu<strong>di</strong>ni musicali) dei residenti <strong>di</strong><br />

RSA; l’obiettivo è quello <strong>di</strong> offrire<br />

uno spazio fisico e relazionale intimo<br />

e protetto, in cui la persona<br />

viene guidata e supportata nell’ascolto<br />

<strong>di</strong> se stessa, nell’espressione<br />

delle proprie emozioni, in<br />

un processo <strong>di</strong> rilassamento, <strong>di</strong><br />

socializzazione, <strong>di</strong> reminescenza,<br />

utilizzando il materiale musicale<br />

appositamente scelto e organizzato<br />

in precise sequenze;<br />

Progetto “Animazione Musicale”<br />

(Centro Diurno, sospeso per l’anno<br />

2012): attività in grande gruppo<br />

nella quale la musica viene utilizzata<br />

sottoforma <strong>di</strong> momenti <strong>di</strong><br />

ascolto musicale, attività <strong>di</strong> ballo/<br />

movimento, <strong>di</strong> canto, <strong>di</strong> utilizzo <strong>di</strong><br />

semplici strumenti ritmici e melo<strong>di</strong>ci<br />

al fine <strong>di</strong> stimolare l’espressione,<br />

la creatività, il coor<strong>di</strong>namento<br />

motorio, abilità cognitive e psicorelazionali<br />

in un contesto lu<strong>di</strong>co e<br />

socializzante;<br />

Progetto sperimentale <strong>di</strong> “Utilizzo<br />

dell’elemento sonoro- musicale<br />

durante le ADL” (RSA): progetto<br />

nato dal gruppo <strong>di</strong> formazione<br />

con gli OSS che ha l’intento <strong>di</strong><br />

utilizzare il canto e/o musica preregistrata<br />

durante alcune attività<br />

assistenziali, al fine <strong>di</strong> creare<br />

maggiore benessere psico-fisico<br />

durante gli interventi <strong>di</strong> cura della<br />

persona facilitando la relazione fra<br />

operatore e paziente;<br />

“Musica ed ambiente: il progetto<br />

filo<strong>di</strong>ffusione” (RSA): utilizzo<br />

dell’impianto <strong>di</strong> filo<strong>di</strong>ffusione della<br />

struttura per arricchire gli spazi<br />

comuni <strong>di</strong> melo<strong>di</strong>e e sonorità derivate<br />

dal lavoro <strong>di</strong> raccolta delle<br />

preferenze sonoro-musicali dei<br />

residenti delle RSA; l’obiettivo è<br />

Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012 11<br />

IL MELOGRANO


IL MELOGRANO<br />

quello <strong>di</strong> accrescere la qualità sonora<br />

dell’ambiente <strong>di</strong> vita, accompagnando<br />

il residente nei vari momenti<br />

della giornata, caratterizzati<br />

da attività e ritmi biologici <strong>di</strong>versi;<br />

Progetto “Musicoterapia” (RSA):<br />

rivolto ai residenti con grave <strong>di</strong>sabilità<br />

intellettiva e/o psichica oppure<br />

con patologie neurologiche<br />

che presentano <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> natura<br />

psico-comportamentale e/o comunicativo<br />

relazionale; l’obiettivo<br />

è quello <strong>di</strong> incrementare abilità<br />

espressive, comunicative e relazionali<br />

ed attenuare i sintomi comportamentali;<br />

la tecnica che viene<br />

utilizzata è la libera espressione/<br />

improvvisazione sonoro-musicale<br />

che può aver luogo nella relazione<br />

terapeutica in<strong>di</strong>viduale con il musicoterapista<br />

oppure all’interno <strong>di</strong><br />

piccoli gruppi.<br />

La seconda parte della giornata<br />

<strong>di</strong> lavoro ha lasciato spazio e<br />

voce a chi in prima linea realizza<br />

e conduce sia attività con la<br />

“La musica ci ha insegnato<br />

a vedere con l’orecchio ed<br />

a u<strong>di</strong>re con il cuore”<br />

Gilbram Gibram Kahlil<br />

musica, sia chi con l’intervento<br />

musicoterapeutico. Roberto Maestri<br />

- Animatore della RSA - ha<br />

presentato la sua esperienza <strong>di</strong><br />

conduttore dei piccoli gruppi <strong>di</strong><br />

ascolto musicale rilevando come<br />

i processi espressivi, emozionali,<br />

creativi e <strong>di</strong> reminescenza che accadono<br />

me<strong>di</strong>ante l’ascolto, creino<br />

un contesto facilitante per la persona<br />

nell’ascolto <strong>di</strong> se stessa, nel<br />

rilassamento, nel lasciarsi andare<br />

in un luogo fisico e psichico riservato.<br />

Antonella Rozza e Agnese<br />

Pompermaier - Operatrici Socio-<br />

Sanitarie - hanno presentato la<br />

loro esperienza <strong>di</strong> operatori che<br />

si mettono in gioco nella relazione<br />

con il residente (durante le ADL),<br />

utilizzando un nuovo canale <strong>di</strong><br />

contatto e interazione: l’operatrice<br />

Antonella, me<strong>di</strong>ante la con<strong>di</strong>visione<br />

<strong>di</strong> un ascolto musicale,<br />

l’operatrice Agnese, attraverso<br />

il canto/vocalizzo. Gli aspetti importanti<br />

<strong>di</strong> questa esperienza così<br />

Le potenzialità della musica e della musicoterapia per migliorare la qualità della vita dei residenti<br />

Destinatari:<br />

Me<strong>di</strong>ci – infermieri – educatori – psicologi – animatori – OSS<br />

Direttori ed amministratori impegnati in strutture pubbliche e<br />

private attive in ambito socio-sanitario<br />

Accre<strong>di</strong>tamento ECM: 6 cre<strong>di</strong>ti<br />

Costo: Euro 80+Iva ( se dovuta)<br />

Comprensivo <strong>di</strong> Coffee break e Buffet<br />

L’UTILIZZO DELLA MUSICA E DELLA MUSICOTERAPIA<br />

PRESSO L’A.P.S.P. <strong>MARGHERITA</strong> <strong>GRAZIOLI</strong>: LA<br />

PROPOSTA DI UN MODELLO APPLICATIVO<br />

5 ottobre 2012<br />

APSP Margherita Grazioli<br />

Via della Resistenza 61/f - Povo (TN)<br />

Sala Incontri Centro Polifunzionale<br />

Relatori<br />

Prof. Alfredo Raglio – Musicoterapeuta Consulente APSP M. Grazioli<br />

Dott.ssa Stefania Filippi – Musicoterapista – Educatore professionale<br />

Dott. Daniele Bellan<strong>di</strong> – Me<strong>di</strong>co – Direttore Dipartimento Anziani Fondazione Sospiro<br />

Dott.ssa Floriana Giraudo – Neuropsicologa – Consulente APSP M. Grazioli<br />

nuova e ancora agli inizi, sono stati<br />

quelli del coinvolgimento emotivo<br />

fra operatore e residente, della<br />

maggiore vicinanza e complicità,<br />

del benessere che attraverso la<br />

musica si può accrescere sia nel<br />

residente che nell’operatore.<br />

A conclusione della presentazione<br />

delle varie esperienze, la musicoterapista<br />

Stefania, ha presentato<br />

alcuni trattamenti <strong>di</strong> musicoterapia<br />

al fine <strong>di</strong> far comprendere<br />

approfon<strong>di</strong>tamente quale tipo <strong>di</strong><br />

lavoro si effettua me<strong>di</strong>ante il suono<br />

(timbro, ritmo, melo<strong>di</strong>a, pausa,<br />

etc...), in senso terapeutico, con<br />

persone molto compromesse, instaurando<br />

con loro un <strong>di</strong>alogo sonoro,<br />

ovvero una relazione d’aiuto<br />

in cui <strong>alla</strong> parola si sostituiscono<br />

suoni, ritmi, timbri, etc...<br />

Il progetto è in continua evoluzione<br />

e prosegue nella speranza<br />

<strong>di</strong> riuscire sempre <strong>di</strong> più nel suo<br />

intento.<br />

Moderatore<br />

Dott.ssa Maria Videsott – Musicoterapeuta – Vicepresidente Centro Trentino Musicoterapia<br />

12 Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012


L’Autunno della RSA e del Centro Diurno<br />

Autunno ricco <strong>di</strong> iniziative, come da tra<strong>di</strong>zione,<br />

<strong>alla</strong> APSP “M. Grazioli”. Anche<br />

quest’anno, con l’inizio della stagione fredda si<br />

infittiscono gli appuntamenti “casalinghi” mentre<br />

<strong>di</strong>minuiscono le uscite all’esterno. Riportiamo<br />

<strong>di</strong> seguito una carrellata delle iniziative che già<br />

hanno avuto compimento e che si sono potute<br />

svolgere anche grazie al prezioso aiuto dei volontari<br />

del “M. Grazioli”, sempre presenti a supporto<br />

delle nostre attività.<br />

25 ottobre 2012 - Visita <strong>alla</strong> mostra “Il cavallo d’acciaio”<br />

alle Gallerie <strong>di</strong> Pie<strong>di</strong>castello—Trento.<br />

Il percorso espositivo racconta la storia del ciclismo in<br />

Trentino dal 1885 al 1985. La mostra si sofferma sui gran<strong>di</strong><br />

campioni, sulle biciclette<br />

e sulle storie del ciclismo<br />

trentino legate <strong>alla</strong> nascita<br />

<strong>di</strong> questo sport. Racconta<br />

il mondo dell’associazionismo<br />

sportivo <strong>di</strong> fine Ottocento,<br />

lo sviluppo dei primi<br />

club, la costruzione delle<br />

prime piste per velocipe<strong>di</strong> a<br />

Trento e a Rovereto, le prime<br />

leggi sulla circolazione,<br />

il pagamento della tassa<br />

annuale per le biciclette, il<br />

rapporto tra la donna e la<br />

bicicletta e tra la guerra e<br />

la bicicletta, i gran<strong>di</strong> raduni<br />

e i convegni ciclistici, le<br />

gite, le prime corse locali<br />

e le gran<strong>di</strong> corse a tappe,<br />

le prime botteghe <strong>di</strong><br />

Trento e i primi costruttori<br />

trentini.<br />

7 ottobre 2012 — Abbiamo<br />

partecipato alle celebrazioni<br />

del “Centenario parrocchiale”<br />

nella nostra bella chiesa <strong>di</strong> Povo<br />

de<strong>di</strong>cata ai Santi Pietro e Andrea.<br />

Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012 13<br />

IL MELOGRANO


IL MELOGRANO<br />

17 novembre 2012<br />

- Castagnata in<br />

compagnia del<br />

Circolo Pensionati<br />

e anziani <strong>di</strong> Povo<br />

14 Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012<br />

11 novembre 2012<br />

- Santa Messa<br />

cantata con la<br />

partecipazione<br />

del Coro ANA<br />

<strong>di</strong> Trento


Si giocava con niente<br />

Martedì 13 novembre 2012 nella bella sala<br />

affrescata <strong>di</strong> Villa Mersi a Villazzano si è<br />

tenuto l’incontro <strong>di</strong> presentazione del progetto<br />

narrativo che ha visto partecipare due classi<br />

delle scuole elementari, alcuni anziani del locale<br />

Circolo “La Barchessa” assieme ad una piccola<br />

rappresentanza <strong>di</strong> ospiti del Centro Diurno<br />

e della RSA dell’APSP “Margherita Grazioli”<br />

<strong>di</strong> Povo.<br />

La mattinata ha avuto inizio con il saluto della<br />

Presidente della Commissione Politiche sociali<br />

sig.ra Luigina Bazzanella, a cui ha fatto seguito<br />

una breve presentazione, da parte dell’animatrice<br />

Erica Ciresa, del progetto “Giochi <strong>di</strong> un tempo, il<br />

tempo dei giochi” e <strong>di</strong> coloro che in questi mesi<br />

hanno lavorato <strong>alla</strong> realizzazione dello stesso.<br />

I protagonisti della giornata sono stati i nostri<br />

anziani che, attraverso la proiezione del filmato<br />

“Si giocava con niente”, hanno avuto la possibilità<br />

<strong>di</strong> avvicinarsi ai giovani presenti favorendo<br />

così un piacevole scambio generazionale. Il filmato<br />

ha infatti favorito la trasmissione, attraverso<br />

il racconto e la descrizione, <strong>di</strong> quelli che erano<br />

i giochi <strong>di</strong> una volta e <strong>di</strong> come un tempo ci<br />

si <strong>di</strong>vertiva con poco. La semplicità delle parole<br />

e l’intensità degli sguar<strong>di</strong> degli anziani, hanno<br />

catturato l’attenzione dei bambini che si sono mostrati<br />

curiosi e attenti per tutta la durata della proiezione.<br />

Successivamente, nella seconda parte della mat-<br />

tinata, il Sig. Sergio<br />

Runcher ha presentato alcuni dei giochi tipici<br />

<strong>di</strong> una volta coinvolgendo <strong>di</strong>rettamente i bambini nella<br />

costruzione e sperimentazione degli stessi.<br />

L’incontro è risultato piacevole sia per gli anziani,<br />

che hanno potuto rivivere la loro infanzia attraverso<br />

il ricordo dei tempi passati, sia per i giovani,<br />

che hanno avuto la possibilità <strong>di</strong> entrare in contatto<br />

con una realtà apparentemente lontana ma<br />

facilmente avvicinabile, che trova nel gioco il denominatore<br />

comune.<br />

La mattinata è risultata coinvolgente e ricca <strong>di</strong><br />

emozioni mantenendo alta l’attenzione e la partecipazione<br />

dei presenti ed è terminata con un<br />

gustoso rinfresco.<br />

(relazione a cura <strong>di</strong> Giulia Travan - tirocinante<br />

educatore presso il Centro Diurno)<br />

Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012 15<br />

IL MELOGRANO


IL MELOGRANO<br />

Le pagine del volontariato<br />

Professione volontario<br />

a cURa <strong>di</strong> lUigi maestRelli<br />

Perché? Quale? Come?<br />

Potrebbero essere le parole-chiave<br />

per cercare <strong>di</strong> comprendere<br />

il mondo del volontariato<br />

all’interno della APSP e i<br />

suoi <strong>di</strong>versi servizi: RSA, Centro<br />

Diurno e Alloggi Protetti,<br />

consapevoli che il motore che<br />

muove il tutto è comune a tutte<br />

le manifestazioni <strong>di</strong> questo<br />

tipo.<br />

Perché delle persone, ad un<br />

certo momento della loro vita,<br />

avvertono la <strong>di</strong>sponibilità verso<br />

il prossimo, tanto da de<strong>di</strong>care<br />

parte del loro tempo gratuitamente?<br />

Le risposte potrebbero<br />

essere molte, forse tante quante<br />

sono gli stessi volontari.<br />

Qualcuno lo fa per dare vita<br />

alle proprie profonde convinzioni<br />

religiose cercando,<br />

accanto a chi soffre, il Cristo<br />

che un giorno assicurò<br />

la Sua presenza accanto ai<br />

malati ed ai bisognosi d’aiuto.<br />

Altri ritengono giusto<br />

con<strong>di</strong>videre tempo ed energie<br />

con chi è in <strong>di</strong>fficoltà per<br />

un semplice senso <strong>di</strong> giustizia<br />

civile, nella convinzione<br />

<strong>di</strong> avere avuto già molto d<strong>alla</strong><br />

vita sembra a loro giusto<br />

con<strong>di</strong>videre con chi è meno<br />

fortunato parte della propria<br />

esperienza <strong>di</strong> vita. Altri seguono<br />

una vocazione senza<br />

un’identità precisa per il<br />

semplice piacere <strong>di</strong> aiutare<br />

chi ne ha bisogno. Altri<br />

possono essere attratti dal<br />

Info volontari<br />

senso <strong>di</strong> appartenenza ad un<br />

gruppo nei confronti del quale<br />

hanno sentimenti <strong>di</strong> stima.<br />

Quale è il ruolo del volontario<br />

all’interno <strong>di</strong> una APSP?<br />

Premesso che l’impegno del<br />

volontario non va confuso con<br />

il ruolo delle figure professionali<br />

presenti all’interno della<br />

struttura, definirei il volontario<br />

semplicemente come un’occasione<br />

in più. Un’occasione<br />

in più perché il suo operato,<br />

non vincolato da problematiche<br />

connesse col mondo<br />

del lavoro, si basa su ciò che<br />

la persona sa offrire, senza<br />

con<strong>di</strong>zionamenti <strong>di</strong> nessun<br />

tipo, compatibilmente con le<br />

esigenze degli utenti e della<br />

struttura e questo è proprio<br />

il suo punto <strong>di</strong> forza. Si potrebbe<br />

paragonare l’attività<br />

<strong>di</strong> volontariato ad una scampagnata<br />

dove ognuno fa la<br />

sua parte secondo le proprie<br />

possibilità: chi porta la torta,<br />

chi i tramezzini e così via. Tutti<br />

partecipano <strong>alla</strong> scampagnata<br />

e tutti hanno qualcosa da<br />

portare, a volte manca solo la<br />

spinta a mettersi in gioco e la<br />

consapevolezza <strong>di</strong> possedere<br />

potenzialità preziose.<br />

Ma come si <strong>di</strong>venta<br />

volontari?<br />

Per quanto una persona sia<br />

<strong>di</strong>sponibile ed incline ad aiutare<br />

il prossimo, non è così<br />

scontato l’accostamento al<br />

mondo del volontariato per-<br />

16 Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012


ché nella pratica entrano in gioco moltissimi fattori. È quin<strong>di</strong><br />

necessario un breve percorso <strong>di</strong> formazione che avvicini la<br />

persona a questo mondo. Come è visto dall’esterno questo<br />

mondo? La sensazione è che sia visto superficialmente<br />

come una galassia che vaga autonomamente seguendo delle<br />

strane regole, quale per esempio la gratuità, incurante <strong>di</strong><br />

spred, pil ed altre <strong>di</strong>avolerie del genere. Al volontario che si<br />

rende <strong>di</strong>sponibile per qualche incombenza sono idealmente<br />

delegati i compiti per i quali si è offerto, al pari <strong>di</strong> una professione.<br />

Professione volontario, e così si è snaturata e svilita<br />

l’essenza del fare volontariato. Del resto, con la specializzazione<br />

esasperata in tutte le materie, la creazione <strong>di</strong> orticelli<br />

<strong>di</strong> competenza separati da limiti invalicabili, le responsabilità<br />

oggettive, il concetto <strong>di</strong> delega ha permeato tutti i campi perfino<br />

i più personali <strong>di</strong>ventando la regola base <strong>di</strong> tutti i rapporti<br />

umani. Perché quin<strong>di</strong> anche l’atteggiamento nei confronti del<br />

volontariato dovrebbe esserne esente? Giocano contro anche<br />

preconcetti come: sono sempre i soliti; oppure lo farei<br />

ma penso <strong>di</strong> non riuscirci; non vorrei fare brutte figure; non<br />

<strong>di</strong>spongo <strong>di</strong> tempo libero; gli altri non hanno niente da fare;<br />

mi vergogno ecc.<br />

In realtà basta un po’ <strong>di</strong> tempo, <strong>di</strong>sponibilità a mettersi in<br />

gioco e... voglia <strong>di</strong> fare. Il resto viene da sé, un passo <strong>di</strong>etro<br />

l’altro. Lungo la strada si imparerà a rapportarsi con gli ospiti,<br />

a sincronizzarsi con i ritmi specifici della struttura, a rendersi<br />

consapevoli delle proprie possibilità e limiti. L’importante è<br />

l’esserci, in molti. Il lavoro non manca.<br />

Attenzione!<br />

Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012 17<br />

IL MELOGRANO


IL MELOGRANO<br />

tanto per ridere...<br />

... e <strong>di</strong>vertirsi un po’<br />

Ritorna il grande concorso a premi<br />

Ricchi premi riservati agli ospiti della Rsa e del Centro <strong>di</strong>urno che<br />

sapranno in<strong>di</strong>care le risposte esatte ad almeno uno dei due indovinelli.<br />

Indovinello n. 1: Qual è quella cosa che sa scrivere<br />

e non sa leggere la sua scrittura?<br />

Indovinello n. 2: Brad Pit ce l’ha corto... Swartznegger ce<br />

l’ha lungo... il Papa ce l’ha ma non lo usa... cos’è?<br />

Le soluzioni vanno consegnate agli operatori <strong>di</strong> animazione con<br />

in<strong>di</strong>cato il nome dell’anziano; seguirà la premiazione con nome e<br />

foto del vincitore nel prossimo numero de “IL MELOGRANO”!!<br />

18 Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012


Ecco i vincitori del<br />

concorso indovina<br />

indovinelli n° 18<br />

All’indovinello n. 1: “Lo cogli è verde... lo sbucci è bianco... lo<br />

apri è rosso... lo mangi è dolce cos’è?”<br />

Hanno risposto esattamente: “Il fico” !<br />

✽ Franzinelli Paola (Residenza Rosa),<br />

✽ Contiero Giovanna (Residenza Genziana),<br />

✽ Chini Rita (Residenza Tulipano),<br />

✽ Mariani Nerina (Residenza Primula);<br />

✽ Pedrotti Annamaria (Centro Diurno).<br />

All’indovinello n. 2: “Come si chiamano i pompieri in Giappone?”<br />

Hanno risposto esattamente: “Con il telefono”!<br />

✽ Contiero Giovanna (Residenza Genziana);<br />

✽ Pedrotti Annamaria (Centro Diurno)<br />

Pedrotti Annamaria<br />

Chini Rita<br />

Contiero Giovanna.<br />

Mariani Nerina<br />

Congratulazioni e un applauso a tutti quelli che hanno indovinato e<br />

un incoraggiamento per quelli che non hanno azzeccato la risposta !!<br />

FORZA CONTINUIAMO COSI’ partecipare è facile !!!<br />

Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012 19<br />

IL MELOGRANO


IL MELOGRANO<br />

racconto natalizio<br />

Risveglio<br />

<strong>di</strong> innocenzina gRoff<br />

uando avrai finito <strong>di</strong> stu-<br />

“Q<strong>di</strong>are, faremo per te una<br />

bella festa e ti daremo la possibilità<br />

<strong>di</strong> svagarti all’aria aperta, come ti<br />

meriti”. Così gli avevano promesso<br />

i suoi genitori e, infatti, mantennero<br />

la promessa. Una sera organizzarono<br />

per lui una cena speciale,<br />

furono invitati i suoi amici e per tutti<br />

fu un momento <strong>di</strong> grande gioia.<br />

Qualche giorno dopo lo studentello<br />

si trovò nel cortile <strong>di</strong> casa un<br />

piccolo gregge da portare al pascolo<br />

nei prati e nei boschi che<br />

circondavano il suo paese; là<br />

avrebbe trovato l’aria salubre e<br />

profumata delle erbe e delle piante.<br />

Tutto felice preparò la sua bisaccia:<br />

vi mise del pane, del formaggio,<br />

una ciottola per il latte <strong>di</strong><br />

capra e non <strong>di</strong>menticò il suo libro<br />

preferito, “La Sacra Bibbia”. Da<br />

quel giorno l’ex studente <strong>di</strong>venne<br />

un bravo pastorello.<br />

Il piccolo gregge a lui affidato<br />

seguiva i suoi passi, lentamente,<br />

perché gli agnellini camminavano<br />

piano e s’attardavano a succhiare<br />

il latte delle mamme. Nel gregge<br />

c’era anche un agnello <strong>di</strong>verso da<br />

tutti gli altri, bellissimo, ma <strong>di</strong> colore<br />

nero e fra le pecore nessuna era<br />

<strong>di</strong> quel colore... Tutti lo scansavano,<br />

nessuna pecora accettava <strong>di</strong><br />

dargli il suo latte e sarebbe certamente<br />

morto <strong>di</strong> fame se il pastorello<br />

non si fosse preso amorevole<br />

cura <strong>di</strong> lui. Per questo egli si pose<br />

l’agnellino nero sulle spalle e s’incamminò<br />

verso il verde pascolo del<br />

monte, là dove le limpide acque <strong>di</strong><br />

un ruscello e la frescura degli alberi<br />

rispondevano a tutte le necessità<br />

del suo gregge. Quando tutto gli<br />

sembrò tranquillo, accompagnò la<br />

sua fida capretta dove l’erba era<br />

più rigogliosa, le pose accanto il<br />

nero agnellino, quin<strong>di</strong> con un po’ <strong>di</strong><br />

carezze e qualche parolina dolce e<br />

persuasiva convinse la capretta a<br />

lasciarlo succhiare un po’ <strong>di</strong> latte.<br />

Da quel momento il piccolo che<br />

tutti scansavano non fu più orfano.<br />

Verso sera le pecore si sdraiarono<br />

sazie sulla morbida erba del<br />

pascolo. Allora il pastorello si rifocillò<br />

con il pane ed il formaggio<br />

della bisaccia, poi si poté de<strong>di</strong>care<br />

<strong>alla</strong> lettura del suo libro preferito.<br />

Presto scese il buio e, contando le<br />

stelle che man mano crescevano<br />

in numero e lucentezza, il ragazzo<br />

s’addormentò accanto al suo<br />

agnellino nero.<br />

Un alito <strong>di</strong> vento lo svegliò nel<br />

cuor della notte e aprendo gli occhi<br />

scorse al suo fianco una figura<br />

evanescente, avvolta in bianche<br />

vesti che gli <strong>di</strong>sse: “Alzati e seguimi<br />

perché t’accompagno ad<br />

adorare il Salvatore del mondo, il<br />

Re dei re che è nato da poco e tu<br />

sei il primo a cui affido quest’annuncio”.<br />

Frastornato per quanto<br />

gli stava capitando, il giovane si<br />

alzò, riempì una scodella con il<br />

latte della capretta, prese la bisaccia,<br />

si mise sulle spalle l’agnellino<br />

nero e seguì la luce. Fece un breve<br />

percorso per scorgere una grotta<br />

rischiarata da una strana stella.<br />

Nella grotta un piccolo giaciglio e,<br />

adagiato sulla paglia, un bellissimo<br />

bambino. La giovane mamma<br />

20 Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012


vestita d’azzurro, chinata, lo accarezzava, mentre in<br />

pie<strong>di</strong> un bel giovane osservava la scena con dolcezza<br />

e stupore. Un bue e un asinello intepi<strong>di</strong>vano la st<strong>alla</strong><br />

e dai loro gran<strong>di</strong> occhi spalancati sembrava trasparire<br />

un’emozione. Un profondo silenzio regnava là dentro<br />

perché in tutti era il cuore che parlava.<br />

Il pastorello mise la scodella del latte accanto <strong>alla</strong><br />

giovane madre e offrì pane e formaggio al barbuto<br />

papà. Poi s’inginocchiò davanti al Bambino per pregare<br />

e chiedere lumi sul proprio futuro. E in cuor suo<br />

sentì una voce che gli <strong>di</strong>ceva: “Tu sei buono, generoso<br />

e <strong>di</strong>sponibile ad aiutare il prossimo, per questo<br />

lavorerai per me, sarai uno dei miei pastori, ma <strong>di</strong> uomini,<br />

ed io ti sarò sempre accanto”.<br />

Anche l’agnellino nero volle omaggiare il neonato<br />

offrendogli un ciuffo <strong>di</strong> fiorellini azzurri che aveva brucato<br />

nell’erba durante il tragitto. Poi con la voce del<br />

cuore <strong>di</strong>sse al Bambinello: “Tu sei piccolo e in<strong>di</strong>feso<br />

come una volta ero anch’io; ti voglio bene e vorrei fare<br />

qualcosa per te. Tu avrai certamente freddo ai pie<strong>di</strong>ni,<br />

ma io ti posso riscaldare; fammi sdraiare accanto a te,<br />

così potrai appoggiare e strofinare i pie<strong>di</strong>ni sulla mia<br />

schiena fatta <strong>di</strong> riccioli <strong>di</strong> morbida lana”. Così è stato<br />

e l’agnellino non voleva più ritornare all’ovile finché il<br />

Bambinello non gli promise che un giorno sarebbe<br />

andato a prenderlo per portarlo sempre con Lui.<br />

Dopo i saluti, con il cuore gonfio <strong>di</strong> gioia<br />

il pastore e l’agnello ritornarono all’ovile, là<br />

dove le altre pecore ancora dormivano nel cuor della<br />

notte.<br />

Fu svegliato improvvisamente da una luce abbagliante<br />

e da una voce famigliare che con affetto gli<br />

ricordava che era già mezzogiorno. “Alzati, gli <strong>di</strong>ceva<br />

la mamma, è pronto il pranzo. E nel pomeriggio metterai<br />

a posto la legna nella tettoia, così starai all’aria<br />

aperta”.<br />

Solo a quel punto il ragazzo si rese conto <strong>di</strong> aver<br />

fatto un sogno meraviglioso.<br />

Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012 21<br />

IL MELOGRANO


IL MELOGRANO<br />

i consigli per l’orto<br />

La serra<br />

<strong>di</strong> lino eccheR<br />

Chi esercita l’attività professionale<br />

<strong>di</strong> florovivaista utilizza<br />

serre ben chiuse e riscaldate. Ma<br />

girando per il paese ho osservato<br />

che molti si sono costruiti una<br />

piccola serra per uso familiare e<br />

anche costoro possono permettersi,<br />

durante la stagione invernale,<br />

<strong>di</strong> seminare e trapiantare, quasi<br />

come fosse estate.<br />

Questa fortuna stavolta è capitata<br />

anche a me e così nel nostro<br />

orto in novembre è stata costruita<br />

la piccola serra che si vede in<br />

questa pagina. Adesso potrò finalmente<br />

mettere in pratica quanto<br />

da tempo vado scrivendo circa la<br />

cura dell’orto.<br />

La semina va fatta sempre con<br />

luna calante; in quel periodo si<br />

possono seminare: basilico, cipolla<br />

bianca e rosso/oro, scalogno,<br />

melanzana, aglio, peperone,<br />

cavolo<br />

precoce, insalatina da taglio.<br />

Sono per contro da sconsigliare<br />

le semine <strong>di</strong> rapanelli, in<strong>di</strong>via, carote<br />

rosse, lattuga trentina, barba<br />

del frate, prezzemolo, ecc.<br />

Quando le piantine sono pronte,<br />

si passa al trapianto, che può essere<br />

fatto anche con luna crescente.<br />

I perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> luna calante in questa<br />

stagione sono: dal 29 novembre al<br />

12 <strong>di</strong>cembre e dal 29 <strong>di</strong>cembre al<br />

12 gennaio 2013.<br />

Poiché la mia serra si trova in collina,<br />

sui 500 metri circa, dovrò tener<br />

conto che le temperature sono<br />

normalmente una paio <strong>di</strong> gra<strong>di</strong> più<br />

rigide delle serre che giacciono in<br />

valle.<br />

22 Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012


l’angolo della poesia<br />

Ancor Natale<br />

Duemila anni e più sono passati.<br />

LUI venne al mondo per portare amore,<br />

ma i misfatti non sono mai cessati,<br />

parecchia umanità ha nero il cuore.<br />

Il tristo, ripensando a quel Bambino,<br />

dovrebbe al fin provar ravve<strong>di</strong>mento,<br />

<strong>di</strong>ventare fratello a ogni vicino<br />

e far <strong>di</strong> tutto perché sia contento.<br />

Se la speranza è l’ultima a morire,<br />

accogliamola anche questa volta.<br />

Che quel Bambino non debba più soffrire<br />

sopra una croce, per la gente stolta.<br />

Nonna Renata<br />

Buon Natale<br />

Natale! E’ la festa più bella che ci sia perché<br />

nasce Gesù e dona a tutti la sua bene<strong>di</strong>zione.<br />

Natale! Risveglia l’anima.<br />

Gesù Bambino e Maria vi supplichiamo<br />

fate scendere su noi ammalati<br />

coraggio, forza e la Vostra santa bene<strong>di</strong>zione<br />

per superare il male<br />

per poi un giorno godere<br />

assieme a Gesù Bambino<br />

le meraviglie del Para<strong>di</strong>so.<br />

E’ Natale!<br />

Cantiamo gloria a Gesù Bambino e <strong>alla</strong> Vergine Maria<br />

affinché doni a don Girolamo<br />

e a tutto il personale della Casa <strong>di</strong> Riposo <strong>di</strong> Povo<br />

la sua santa bene<strong>di</strong>zione.<br />

Doni pace, salute, gioia e serenità.<br />

Questo è l’augurio che la<br />

Giuseppina Ciurletti vi fa.<br />

Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012 23<br />

IL MELOGRANO


IL MELOGRANO<br />

dal centro <strong>di</strong>urno <strong>di</strong> Povo<br />

Pranzo con<br />

i volontari<br />

Una bella giornata abbiamo trascorso<br />

martedì 18 settembre assieme ai volontari,<br />

persone impegnate a svolgere attività<br />

<strong>di</strong> supporto ai nostri anziani, spendendo<br />

una parte del proprio tempo e ricevendo in<br />

cambio la gratitu<strong>di</strong>ne dei residenti e l’apprezzamento<br />

della nostra <strong>Azienda</strong> Pubbli-<br />

ca <strong>di</strong> <strong>Servizi</strong> <strong>alla</strong> <strong>Persona</strong> “M.<br />

Grazioli”.<br />

È stato un momento importante<br />

non solo per noi operatori,<br />

in quanto ci ha dato modo<br />

<strong>di</strong> ringraziare personalmente<br />

tutti questi nostri collaboratori,<br />

ma importante anche per i<br />

volontari perché offre occasioni<br />

<strong>di</strong> arricchimento del loro<br />

bagaglio esperienziale al fine<br />

<strong>di</strong> svolgere al meglio le attività<br />

che li vedono coinvolti,<br />

sapendo <strong>di</strong> avere alle spalle<br />

una struttura <strong>di</strong> supporto<br />

24 Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012


che li sostiene.<br />

In queste immagini il pranzo qui al Centro Diurno,<br />

con la collaborazione della nostra cucina e del cuoco<br />

Pio Bort, che ha preparato un ottimo pranzo a<br />

base <strong>di</strong> polenta e carne grigliata.<br />

Torneo <strong>di</strong> bocce “Marco<br />

Bauer” - Borgo Valsugana<br />

S ul campo da bocce dell’AP-<br />

SP <strong>di</strong> Borgo Valsugana si è<br />

svolto lo scorso settembre la XIII<br />

e<strong>di</strong>zione del torneo che vede impegnati<br />

residenti e operatori della<br />

Aziende <strong>di</strong> servizio <strong>alla</strong> persona<br />

del Trentino.<br />

L’e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> quest’anno del<br />

Torneo dell’Amicizia è stata davvero<br />

particolare. Non avevamo<br />

mai visto giocare gli ospiti così<br />

bene. Merito certamente del<br />

nuovissimo campo <strong>di</strong> bocce<br />

situato nel parco dell’APSP <strong>di</strong><br />

Borgo, che è davvero un gioiello<br />

per ospitare questo tipo<br />

<strong>di</strong> manifestazione; merito della<br />

giornata conclusiva organizzata<br />

così bene e che con la Messa<br />

A nome <strong>di</strong> tutti, Giacomina ha ringraziato i volontari<br />

del loro prezioso servizio, mentre Ernesto ha<br />

voluto donare al cuoco Pio una carota gigante, frutto<br />

dell’orto <strong>di</strong> Centro Diurno.<br />

Gli operatori del Centro Diurno<br />

Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012 25<br />

IL MELOGRANO


IL MELOGRANO<br />

finale ha ulteriormente incrementato<br />

la qualità complessiva. Ma sono state<br />

soprattutto le persone a rendere<br />

splen<strong>di</strong>da la manifestazione. Incre<strong>di</strong>bili<br />

gli ospiti che hanno partecipato,<br />

incre<strong>di</strong>bile il loro spirito; straor<strong>di</strong>nari<br />

gli animatori e gli accompagnatori: la<br />

vera anima del torneo sono stati loro<br />

e la formula <strong>di</strong> gioco premia il senso<br />

<strong>di</strong> compartecipazione e <strong>di</strong> appartenenza<br />

delle varie squadre. Funziona<br />

così, le cose davvero belle non sono<br />

mai opera <strong>di</strong> una sola persona ma<br />

avvengono attraverso la compartecipazione<br />

<strong>di</strong> più anime e <strong>di</strong> pensieri<br />

<strong>di</strong>versi, come in un mosaico in cui<br />

ciascuno mette la propria tessera.<br />

Come <strong>Azienda</strong> “M. Grazioli” al torneo abbiamo partecipato<br />

con due squadre: una della RSA che si è<br />

qualificata al X posto ed una squadra del Centro Diurno.<br />

In particolare gli anziani del Centro Diurno sono<br />

stati accompagnati dal volontario Carlo Degasperi e<br />

dal Presidente Renzo Dori; quest’ultimo ha fatto parte<br />

della squadra <strong>di</strong> giocatori. I quattro anziani coinvol-<br />

ti hanno partecipato con entusiasmo e vero spirito<br />

<strong>di</strong> competizione conquistando un onorevole quinto<br />

posto.<br />

Non potendo partecipare <strong>alla</strong> premiazione ufficiale,<br />

prevista nel giorno <strong>di</strong> sabato 29 settembre, si è effettuata<br />

una cerimonia <strong>di</strong> premiazione al nostro interno<br />

con momento <strong>di</strong> gioco e con un’apprezzata merenda.<br />

26 Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012


Si ricorda a tutti che<br />

Il libro della solidarietà<br />

è sempre aperto<br />

e pronto a registrare al proprio interno un atto <strong>di</strong> generosità, una donazione ed ogni sostegno economico<br />

al nostro agire quoti<strong>di</strong>ano per migliorare e qualificare sempre più la risposta verso le persone anziane che si<br />

trovano in una situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà.<br />

I primi che hanno aderito all’iniziativa sono:<br />

• I familiari del dott. Ennio Turri - donata una pianta <strong>di</strong> tiglio sistemata nel giar<strong>di</strong>no (giugno 2012);<br />

• Diego Brunelli - donazione opere pittoriche (gennaio 2012);<br />

• Famiglia baron Salvadori - donazione in denaro (agosto 2011);<br />

• M. B. – donazione in denaro (marzo 2011);<br />

• Ditta MILLS s.r.l. – donazione del mulino a vento in giar<strong>di</strong>no (settembre 2009);<br />

• Cassa Rurale Trento – contributo acquisto automezzo (maggio 2009);<br />

• B. R. – donazione in denaro (febbraio 2009).<br />

Per informazioni su come effettuare eventuali donazioni rivolgersi al nostro economo dott. Fausto Galante; il<br />

nome del donatore verrà inserito nel “Libro della Solidarietà” presente presso il nostro archivio.<br />

Inserto redazionale a cura della A.P.S.P. “M. Grazioli” <strong>di</strong> Povo - Tuttapovo - <strong>di</strong>cembre 2012 27<br />

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