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Misure di lotta eco-compatibili contro il cancro e il mal dell'inchiostro ...

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<strong>di</strong> 310 x 25 mm al s<strong>eco</strong>ndo r<strong>il</strong>ievo. La totalità delle<br />

piante non trattate ha invece manifestato sintomi molto<br />

estesi (vds paragrafo successivo).<br />

Attività curativa. Il trattamento curativo è stato praticato<br />

<strong>il</strong> 10/7/2003, 14 gg dopo l’inoculazione (27/6) su<br />

piante che presentavano lesioni della <strong>di</strong>mensione<br />

me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 49,1 x 13,7 mm (98,6 mm 2 ).<br />

L’assorbimento della soluzione <strong>di</strong> fosfito <strong>di</strong> potassio è<br />

stata regolare nelle piante che presentavano lesioni<br />

aventi <strong>di</strong>ametro trasversale ridotto e <strong>di</strong>fficoltosa in<br />

quelle con lesioni molto sv<strong>il</strong>uppate trasversalmente. In<br />

un caso la <strong>mal</strong>attia aveva già cinghiato <strong>il</strong> fusto ed in<br />

tale occasione l’assorbimento è risultato ad<strong>di</strong>rittura<br />

incompleto. Al 31/7 P. cinnamomi aveva provocato<br />

lesioni misuranti 106,6 x 18,8 mm (196,9 mm 2 ) nelle<br />

piante trattate per endoterapia e 203,3 x 20,7 mm<br />

(352 mm 2 ) in quelle non trattate, con un incremento del<br />

217% in lunghezza e 200% in superficie e del 414% in<br />

lunghezza e 357% in superficie nelle piante trattate e<br />

non trattate rispettivamente.<br />

Al 3/9 <strong>il</strong> 30% delle piante trattate erano morte, mentre<br />

le rimanenti presentavano lesioni invariate (113,2 x<br />

18,3 mm, pari ad una superficie me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 206,6 mm 2 );<br />

nel caso delle piante non trattate la mortalità aveva<br />

raggiunto <strong>il</strong> 71,43% degli in<strong>di</strong>vidui, mentre i superstiti<br />

manifestavano lesioni variab<strong>il</strong>i da 180 a 450 mm <strong>di</strong> lunghezza.<br />

All’analisi statistica la riduzione della colonizzazione<br />

del fusto è risultata altamente significativa<br />

(P=0,04%) (fig. 5).<br />

Prove <strong>di</strong> campo<br />

• Trattamenti <strong>di</strong> endoterapia<br />

A circa 4 mesi dal trattamento <strong>di</strong> endoterapia ne è<br />

stato r<strong>il</strong>evato l’effetto me<strong>di</strong>ante <strong>il</strong> conteggio delle piante<br />

morte ed una valutazione comparativa del vigore<br />

vegetativo espresso dalle piante superstiti. Va premesso<br />

che un numero r<strong>il</strong>evante degli in<strong>di</strong>vidui trattati si trovava<br />

in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> evidente deperimento, manifestazione<br />

<strong>di</strong> attacchi pesanti e avanzati <strong>di</strong> P. cambivora,<br />

tant’è che l’assorbimento del fitofarmaco in più casi è<br />

avvenuto con <strong>di</strong>fficoltà a causa della per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> funzionalità<br />

del legno. Delle 9 piante trattate in comune <strong>di</strong><br />

Scagnello 3 sono morte, 1 ha manifestato aggravamento<br />

dei sintomi, 4 sintomi stazionari ed 1 remissione<br />

parziale dei sintomi resa evidente dall’emissione <strong>di</strong><br />

foglie aventi lamina espansa e verde. Delle 6 piante<br />

trattate in comune <strong>di</strong> Rob<strong>il</strong>ante 3 sono morte, mentre<br />

le rimanenti hanno manifestato un arresto nella progressione<br />

dei sintomi. Delle 9 piante trattate in comune<br />

<strong>di</strong> V<strong>il</strong>lar Pellice 2 sono morte, 3 hanno manifestato<br />

sintomi stazionari, 4 miglioramento del vigore vegetativo,<br />

più evidente in quelle già trattate nel 2002.<br />

• Lotta biologica al <strong>cancro</strong> del castagno<br />

Quin<strong>di</strong>ci mesi dopo l’inoculazione, l’estensione delle<br />

lesioni provocate dal ceppo virulento cp112 <strong>di</strong> C. parasitica<br />

su polloni <strong>di</strong> castagno è variata da 45,15 a<br />

62,79 cm 2 circa (me<strong>di</strong>a 54,83); quelle provocate dal<br />

ceppo ipovirulento 1 da 3,45 a 11,78 cm 2 (me<strong>di</strong>a<br />

7,35); dal ceppo ipovirulento 2 da 9,11 a 51,83 cm 2<br />

(me<strong>di</strong>a 26,42); dal ceppo ipovirulento 12 da 4,24 a<br />

8,64 cm 2 (me<strong>di</strong>a 6,68); dal ceppo ipovirulento 12 da<br />

6,28 a 11,23 cm 2 (me<strong>di</strong>a 7,68). Nel giro <strong>di</strong> un anno,<br />

l’estensione dei cancri è aumentata <strong>di</strong> 12,8 volte per <strong>il</strong><br />

ceppo virulento cp112 e <strong>di</strong> 2,36, 6,14, 1,97 e 1,81<br />

volte per i ceppi 1, 2, 12 e 10 rispettivamente.<br />

All’analisi statistica sono emerse <strong>di</strong>fferenze significati-<br />

FITOPATOLOGIA 37<br />

Fig. 4. Effetto <strong>di</strong> trattamenti fogliari con Phyto’s (400 ml/hl) sullo sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> lesioni (mm 2 )<br />

causate da C. parasitica e P. cinnamomi a 30 e a 60 dopo l’inoculazione (P=0,2% per<br />

C. parasitica al 2° r<strong>il</strong>ievo; P=0,04% per P. cinnamomi per entrambi i r<strong>il</strong>ievi)<br />

Fig. 5. Attività preventiva e curativa <strong>di</strong> trattamenti endoterapici con fosfito <strong>di</strong> K (0,77<br />

g/cm <strong>di</strong> Ø del tronco) sullo sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> lesioni da P. cinnamomi dopo 1 e 2 mesi circa<br />

dall’inoculazione. Nel caso del trattamento preventivo solo 1 pianta ha manifestato sintomi.<br />

Agricoltura/47

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