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Le canzoni sono Angeli - Ipertesto Edizioni

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Claudia Ravaldi<br />

(a cura di)<br />

<strong>Le</strong> <strong>canzoni</strong><br />

<strong>sono</strong> <strong>Angeli</strong><br />

Concorso <strong>Le</strong>tterario 2011<br />

“<strong>Le</strong> Parole dell’Amore”<br />

www.leparoledellamore.info


© 2012 Claudia Ravaldi<br />

© 2012 <strong>Ipertesto</strong> <strong>Edizioni</strong>, Verona<br />

www.iperedizioni.it • info@iperedizioni.it<br />

Tutti i diritti editoriali <strong>sono</strong> riservati. Nessuna parte di questo volume<br />

può essere riprodotta senza il permesso scritto dell’editore.<br />

I testi del presente volume <strong>sono</strong> di esclusiva proprietà dell’autore.<br />

Prima edizione: gennaio 2012<br />

ISBN: 978-88-6216-111-4<br />

Finito di stampare nel mese di gennaio 2012 da<br />

Verona Grafica srl, via Bionde 122, Verona, tel. 045 8904969<br />

In copertina: foto di Giovanni Presutti, www.giovannipresutti.it


Sommario<br />

Prefazione - Claudia Ravaldi 7<br />

Introduzione - Francesco Bargellini 9<br />

Presentazione - Claudia Ravaldi 11<br />

Senza mio figlio - Massimo Capozza 13<br />

20 Gennaio 1994 - Irma Vaccari 15<br />

Alzheimer - Carlo Moiraghi 23<br />

Un battito d’ali - Serafina di Ninno 33<br />

Chiara del Sole - Giovanni Avesani 35<br />

<strong>Le</strong> <strong>canzoni</strong> <strong>sono</strong> <strong>Angeli</strong> - Antonio Agrestini 47<br />

Davide, Amato da Dio - Nicoletta Celotti 63<br />

Racconto - Francesco Cangioli 71<br />

Favola sul fondo del fiume - Federico Manicone 77<br />

Un soffio di vita - Sabrina Sasso 87<br />

5


<strong>Le</strong> parole dell’amore:<br />

quando narrare è prendersi cura<br />

Claudia Ravaldi<br />

Vorrei parlarti del freddo del cuore,<br />

del mio cuore di radice ferita.<br />

Alda Merini<br />

<strong>Le</strong> “Parole dell’Amore” parlano una lingua difficile,<br />

cui l’orecchio a stento si abitua.<br />

Quando fuori-escono, fanno vibrare nell’aria emozioni<br />

spesso pesanti e dolorose, eppure vivissime.<br />

Così forti, da sembrare in-dicibili, così spaventose<br />

da risultare in-ascoltabili.<br />

Se si è molto molto fortunati, o molto distratti, è<br />

sufficiente tapparsi bene le orecchie: così le “Parole<br />

dell’Amore” non ti colpiranno mai e rimbalzeranno<br />

via, lontano da mani chiuse, sguardi bassi e passi<br />

frettolosi che si allontanano.<br />

A volte accade invece che le “Parole dell’Amore”<br />

comincino a germogliarti da dentro: solitamente accade<br />

dopo essere stati investiti in pieno petto dal dolore,<br />

così forte da sembrare in-dicibile, così spaventoso<br />

da sembrare in-ascoltabile.<br />

Ed ecco che, giorno dopo giorno, dopo averci tolto<br />

tutte le altre parole, le “Parole dell’Amore” iniziano a<br />

farsi spazio, al di fuori dei cuori travolti, al di là delle<br />

braccia conserte, oltre le bocche rese mute.<br />

Qualche volta, all’inizio, formano un grido, altre<br />

7


volte un solco perenne sulla fronte, o piegano le spalle<br />

in una postura schiva.<br />

Poi, un giorno, semplicemente succede: le “Parole<br />

dell’Amore”, dopo avere spaventato, ferito, addolorato,<br />

indisposto, isolato, ammutolito, germogliano in<br />

Amore.<br />

Ed è allora che si liberano tutte intorno a noi, e<br />

trasformano vite in racconti e poesie.<br />

“<strong>Le</strong> <strong>canzoni</strong> <strong>sono</strong> <strong>Angeli</strong>” è la prima raccolta di<br />

“Parole dell’Amore”, che dopo lungo peregrinare,<br />

hanno germogliato nel cuore di papà, mamme, zii e<br />

fratelli di bambini non troppo lontani, almeno non<br />

definitivamente.<br />

Spero che la lettura di queste Parole, la loro condivisione,<br />

permetta ad altre parole, nascoste e soffocate<br />

in ciascuno dei nostri cuori, di uscire allo scoperto.<br />

Un abbraccio,<br />

Claudia<br />

8


Introduzione<br />

In un concorso come questo, cui <strong>sono</strong> stato benevolmente<br />

invitato a partecipare in veste di giudice,<br />

l’aspetto letterario dei diversi contributi è sormontato<br />

inevitabilmente da qualcosa di grande e di migliore<br />

che chiamerei vita, a costo di sembrare generico.<br />

È una questione di distinguo: malgrado i fattucchieri<br />

che in ogni tempo e cultura hanno provato a mischiarle,<br />

vita e letteratura <strong>sono</strong> cose diverse, grazie a<br />

Dio. L’una fa ciò che soltanto sa fare e si porta nel<br />

nome, cioè vive; l’altra la guarda vivere, poi la riflette<br />

e infine la surroga. La vita è migliore perché immediata,<br />

in sé conclusa e autonoma; non ha bisogno<br />

della letteratura, che invece ha disperatamente bisogno<br />

di lei per ricavarsi una nicchia e darsi un perché.<br />

In ogni caso l’una non è l’altra, i rispettivi perimetri<br />

(e parametri) non coincidono e non è raro vederle azzuffarsi,<br />

persino, come vecchi amanti che hanno ormai<br />

poco da dirsi ma qualcosa, misteriosamente, li<br />

vincola.<br />

Lo credo, davvero; e credo in conseguenza che i<br />

testi presentati al concorso, anche i più belli, siano<br />

stati schiacciati sul piano formale dalla potenza devastante<br />

dei vissuti, francamente inarginabile, ed è<br />

giusto; tanto più che nessuno degli scritti, a ben vedere,<br />

ne ha patito danno. È letteratura, questa, che<br />

mostra il suo specifico meglio che altrove: fa capire<br />

la sua natura vicaria, compensativa; e dichiara platealmente<br />

una delle sue più luminose funzioni, quella<br />

9


terapeutica. Lo diceva un mio antico maestro, che lo<br />

scrittore è un malato che si cura da sé. Se non fosse<br />

che il supposto malato, al momento in cui può – non<br />

si dice lo faccia, non è l’opera il punto! – esprimere<br />

il male, guardarlo davvero, sentirne, quasi, al tatto la<br />

scabrosità; al momento in cui è pronto, non è già più<br />

tale, è un rischiarato, invece: un battezzato a un ordine<br />

diverso di esistenza.<br />

È difficile dire questo ai genitori che hanno presentato<br />

i loro contributi; è difficile, o piuttosto tremendamente<br />

ingiusto, anche solo presumere. Suppongo<br />

che anche questo dolore, per cui non trovo<br />

paragoni e che provoca negli inesperti la sensazione<br />

di non avere mai davvero sofferto, sia stato addolcito<br />

dalla sua proiezione su carta, magari con il conforto<br />

dell’arte. È una supposizione, io non ne so niente<br />

e non mi stupirebbe sentirmi rinfacciare, per questo,<br />

una certa faciloneria.<br />

Potrei aggiungere che ho trovato, in alcune delle<br />

prove che ho avuto sott’occhio, del vero talento, ma<br />

mi scuserete se insisto a credere che non sia qui la<br />

questione. In tutte, invece, indistintamente, ho letto<br />

coraggio di vivere anche nel dopo, e questo, questo sì<br />

è tutto. L’iniziativa di “<strong>Le</strong> parole dell’Amore” sollecita<br />

questo coraggio, invitando a una testimonianza che<br />

vuol farsi letteratura ma, colga o meno il traguardo, è<br />

già molto di più: una forma di luce spiccata dal buio,<br />

della pena innominabile per chi ha scritto, dell’ignoranza<br />

per gli altri. Una benemerenza, autentica.<br />

10<br />

Francesco Bargellini, poeta


Presentazione<br />

L’associazione CiaoLapo Onlus ha tra i suoi obiettivi<br />

la diffusione della cultura sul lutto perinatale e<br />

sui temi inerenti a esso.<br />

Allo scopo di delineare un momento di speciale<br />

riflessione e creatività su questo tema, nel gennaio<br />

2011 CiaoLapo ha presentato il suo primo concorso<br />

letterario: “<strong>Le</strong> parole dell’Amore: storie di Maternità<br />

tra Cielo e Terra”, in collaborazione con la casa editrice<br />

<strong>Ipertesto</strong> <strong>Edizioni</strong> di Verona.<br />

Il concorso, aperto a tutti e a partecipazione gratuita,<br />

ha visto pervenire diciotto elaborati.<br />

Al concorso potevano partecipare opere originali,<br />

inedite, e di esclusiva proprietà intellettuale dell’autore.<br />

<strong>Le</strong> opere <strong>sono</strong> state lette da un’apposita commissione<br />

selezionata tra i soci dell’associazione<br />

CiaoLapo Onlus e saranno pubblicate sul sito<br />

web: www.leparoledellamore.info.<br />

<strong>Le</strong> dieci opere ritenute migliori dalla commissione,<br />

<strong>sono</strong> state invece pubblicate in questo libro, diffuso<br />

nelle migliori librerie italiane e sui cataloghi online:<br />

i proventi saranno devoluti all’associazione per sostenere<br />

gli obiettivi e gli scopi statutari.<br />

11

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