Versione 2012 (Normal) - Le nostre offerte a Pantelleria
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“PANTELLERIA: L'ISOLA DEL TESORO” di Stefano SIBONA<br />
<strong>Le</strong> acque turchesi di Cala Tramontana nascondevano un tesoro di più di 1500 monete di<br />
bronzo risalenti al III secolo a.C. Il ritrovamento è il primo, grande risultato delle indagini<br />
archeologiche iniziate qualche giorno fa per valorizzare e scoprire i siti sommersi di Cala<br />
Tramontana. Il progetto è finanziato da Arcus SpA, società del Ministero dei Beni Culturali, e<br />
realizzato dal Consorzio <strong>Pantelleria</strong> Ricerche, di cui fanno parte anche il Diving Cala <strong>Le</strong>vante<br />
ed Ares Archeologia, dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, della<br />
Soprintendenza dei Beni Culturali di Trapani e dal Dipartimento di Storia dell' Università di<br />
Sassari. Il coordinatore scientifico è il professor Sebastiano Tusa. Secondo il racconto di<br />
<strong>Le</strong>onardo Abelli, archeologo di Ares Archeologia, tutto è cominciato durante una delle tante<br />
ricognizioni che il direttore tecnico del Diving Cala <strong>Le</strong>vante Francesco Spaggiari faceva nella<br />
zona per individuare nuovi siti archeologici nell'ambito del progetto in corso. In una di queste<br />
la sua attenzione venne catturata da uno strano luccichio verdognolo, proveniente da una<br />
roccia appoggiata su un pianoro sabbioso a 14 metri di profondità. Si trattava di una moneta<br />
bronzea e, sotto un velo di sabbia, ce ne erano una piccola manciata. Dopo averle recuperate e<br />
riportate in superficie, ci si rese conto che le monete erano tutte identiche e che recavano la<br />
testa di una donna con lo sguardo rivolto verso sinistra, cinta da una corona di grano. Sul<br />
rovescio c'era invece una testa di cavallo. Il giorno successivo venne organizzata una squadra<br />
che, recatasi sul posto, iniziò una ricerca che ha permesso di riportare alla luce il tesoro. L'effigie<br />
della donna raffigurata è quella della Dea Tanit, nella mitologia cartaginese dea della fertilità,<br />
dell'amore e del piacere. Il cavallo potrebbe invece essere stato il simbolo della città di<br />
Cartagine. Una così grande quantità di monete avrebbe potuto essere a bordo di una nave da<br />
guerra e servire per pagare le milizie cartaginesi impegnate in Sicilia. Ma questa nave è<br />
affondata a causa di una tempesta oppure in seguito ad un'azione militare?Dopo il<br />
ritrovamento di anfore e di parecchi reperti in terracotta, di ceppi di ancore, di scandagli in<br />
pietra e di un ingegno per la raccolta del corallo, le acque di Cala Tramontana e di Cala <strong>Le</strong>vante<br />
continuano a regalarci delle sbalorditive sorprese. La missione è di continuare a ricercare nuovi<br />
tesori che possano far luce su cosa sia successo nel mare di <strong>Pantelleria</strong> circa 2300 anni fa!!<br />
Rivista “SUB” settembre 2011“