Una storia che continua - jesi e la sua valle
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Quindicinale d’informazione n. 11 / 12 gennaio 2013 / euro 2,00 / anno LII - Poste italiane s.p.a. - spedizione in a.p. - d.l. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art 1, comma 1, dcb Ancona<br />
50<br />
Jesi e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> Valle dal 1962<br />
°<br />
<strong>Una</strong> <strong>storia</strong><br />
<strong>che</strong> <strong>continua</strong>
La Pace è un valore per tutti<br />
di Ro<strong>la</strong>ndo Romagnoli<br />
editoriale | 3<br />
Sono rimasto molto sorpreso per <strong>la</strong> decisione dell’Amministrazione comunale e del<strong>la</strong><br />
Consulta per <strong>la</strong> Pace di non <strong>continua</strong>re l’iniziativa del <strong>la</strong>ncio dei palloncini <strong>la</strong> mattina del 6<br />
gennaio. Ho visto <strong>che</strong> an<strong>che</strong> altri hanno espresso il loro disappunto. Cambiare il tipo di<br />
iniziativa trentennale del <strong>la</strong>ncio dei palloncini con i messaggi di pace è stato un errore.<br />
L’iniziativa <strong>che</strong> si è svolta quest’anno, al di là del numero dei partecipanti e di qual<strong>che</strong><br />
disfunzione organizzativa, ha avuto una valenza inferiore. Ricordo articoli del<strong>la</strong> nostra<br />
rivista sui bigliettini partiti dal<strong>la</strong> Piazza del<strong>la</strong> Repubblica di Jesi e ritrovati a tanti chilometri<br />
di distanza, in terre al di là dell’Adriatico, una volta perfino in Ungheria. Seguirono scambi<br />
episto<strong>la</strong>ri fra sindaci e scuole. Fatti <strong>che</strong> rimangono nel<strong>la</strong> cronaca storica di una città.<br />
Era diventato un appuntamento importante, molti genitori <strong>che</strong> oggi accompagnano i loro<br />
bambini sono gli stessi <strong>che</strong> <strong>la</strong>nciarono i primi palloncini. Sono tanti i ragazzi di Jesi <strong>che</strong><br />
ricordano questa iniziativa vissuta per anni, si davano appuntamento intere c<strong>la</strong>ssi<br />
coinvolgendo i genitori. I primi anni era l’appuntamento fisso del Primo giorno dell’anno,<br />
magari un po’ assonati, ma non si voleva mancare. Poi <strong>la</strong> festa è stata spostata,<br />
portando<strong>la</strong> al 6 gennaio. Ma l’importanza è rimasta, non per niente il telegiornale<br />
regionale, ogni anno, dava spazio all’iniziativa con riprese ed interviste al sindaco.<br />
Ma oltre all’iniziativa dei palloncini si è voluto cambiare an<strong>che</strong> <strong>la</strong> manifestazione per <strong>la</strong> pace<br />
<strong>che</strong> si svolgeva da alcuni anni nel pomeriggio dello stesso 6 gennaio, trasformando<strong>la</strong> in una<br />
conferenza, pur sempre interessante, ma non con <strong>la</strong> stessa valenza.<br />
L’attuale Giunta comunale afferma di voler dare a Jesi il giusto risalto nel panorama<br />
regionale <strong>che</strong> <strong>la</strong> nostra città merita. Fa bene. Però non si doveva chiudere una<br />
manifestazione <strong>che</strong> riempiva il Pa<strong>la</strong>zzetto dello Sport con 3-4 mi<strong>la</strong> persone provenienti da<br />
tutta <strong>la</strong> regione, sempre con servizio del<strong>la</strong> Rai regionale assicurato.<br />
Era diventato un appuntamento <strong>che</strong> gli <strong>jesi</strong>ni, e non solo, aspettavano: si ritrovavano<br />
anziani e giovani consapevoli <strong>che</strong> solo con <strong>la</strong> partecipazione e con l’impegno di ognuno<br />
si possono trasmettere le idee di pace e si possono sconfiggere tutte le violenze.<br />
Solo chi ha partecipato alle varie Giornate per <strong>la</strong> Pace può ricordare l’entusiasmo<br />
trasmesso dagli interventi di Gino Strada, Alex Zanotelli, don Luigi Ciotti, Manue<strong>la</strong> Dviri,<br />
delle Madri di P<strong>la</strong>za de Mayo, degli studenti del<strong>la</strong> Locride per <strong>la</strong> lotta contro le mafie.<br />
Le parole di queste persone ridavano entusiasmo a chi si impegnava ogni giorno nelle<br />
attività di volontariato, erano aria fresca, ossigeno per andare avanti.<br />
Penso <strong>che</strong> <strong>la</strong> questione non debba essere chiusa. Importante è non farne un argomento<br />
di scontro politico. Il valore del<strong>la</strong> Pace è un bene comune, di tutti. Iniziative autonome non<br />
servono, sul<strong>la</strong> pace <strong>la</strong> città si deve muovere unita.<br />
La Consulta per <strong>la</strong> Pace torni a riunirsi e ascolti le proposte <strong>che</strong> vengono dai cittadini; siano<br />
coinvolti circoli, associazioni, parrocchie, si faccia uno sforzo comune. Si vada al di là dei<br />
pregiudizi e ci si confronti sui temi del<strong>la</strong> pace, del<strong>la</strong> partecipazione, del<strong>la</strong> democrazia. Ne<br />
abbiamo davvero bisogno in questo momento in cui <strong>la</strong> politica non sembra in grado di aiutarci.
4 | lettere<br />
Camerini senza “bollitore”<br />
Ci scrive il sig. Sedulio Brazzini<br />
Dieci anni or sono quello <strong>che</strong> era un tempio religioso dedicato al compatrono del<strong>la</strong> città,<br />
San Floriano, fu trasformato in teatro, furono in molti a gioire; finalmente, si disse, Jesi<br />
potrà contare su due teatri, uno, prestigioso come il Pergolesi, dove rappresentare<br />
spettacoli di richiamo, l’altro, successivamente intito<strong>la</strong>to a Valeria Moriconi, per spettacoli<br />
più elitari. È forse da quell’ormai lontano 2002 <strong>che</strong> lo scaldabagno montato nei “camerini”<br />
del Moriconi non è mai stato sostituito e chissà da quanto tempo si trova nelle condizioni<br />
attuali. La grossa caldaia bollitore, apparentemente integra, sta perdendo acqua e lo sta<br />
facendo, con molta probabilità, da non si sa quanti mesi; sta di fatto <strong>che</strong> è ben visibile una<br />
grossa chiazza di colore rosso acceso <strong>che</strong> conferma il lungo periodo di perdita. Non solo.<br />
Quello <strong>che</strong> inizialmente doveva essere un servizio igienico decoroso e funzionale, oggi<br />
appare una sorta di deposito; valige più o meno ingombranti sono accatastate in modo<br />
tale da coprire persino il bidet rendendolo inutilizzabile. Basterebbe così poco per ridare<br />
decoro all’unico servizio igienico presente nei camerini del Moriconi; soltanto un po’ di<br />
buona volontà e qual<strong>che</strong> centinaio di euro per sostituire il bollitore.<br />
Le nostre firme:<br />
SALDI<br />
FINO<br />
al 40%<br />
Amianto abbandonato<br />
in via Crete di Gangalia<br />
Scrive il sig. Aldo Pieralisi di<br />
Chiara<strong>valle</strong><br />
Mi riferisco al<strong>la</strong> segna<strong>la</strong>zione del Sig. Rosati<br />
riguardo all’oggetto, pubblicata in data<br />
08.12.2012, per evidenziare se lo stesso<br />
Rosati si sente offeso nel più profondo del<br />
suo animo an<strong>che</strong> nei confronti di uno Stato<br />
<strong>che</strong> senza troppe sottigliezze ha<br />
autorizzato una vera e propria fabbrica di<br />
morte, se il suo sdegno si espande nei<br />
confronti di uno Stato <strong>che</strong> stenta<br />
spudoratamente a far risarcire le decine e<br />
decine di morti succedutesi negli anni,<br />
mentre l’Eternit accumu<strong>la</strong>va enormi profitti<br />
sul<strong>la</strong> pelle di inermi <strong>la</strong>voratori.<br />
Se queste stesse istituzioni per tentare di<br />
correggere almeno in parte il danno<br />
avessero disposto norme e “soprattutto<br />
contributi” per lo smaltimento del prodotto<br />
tossico nocivo, allora forse, sig. Rosati,<br />
glielo assicuro <strong>che</strong> noi tutti oggi saremmo<br />
meno indifferenti, meno menefreghisti e<br />
meno ignoranti.<br />
Invece no, al danno ci hanno aggiunto <strong>la</strong><br />
beffa, e oggi per smaltire un materiale in<br />
eternit occorrono cifre da capogiro<br />
unitamente a prati<strong>che</strong> burocrati<strong>che</strong> fuori di<br />
testa. Cosa restava da fare all’anonimo<br />
signore di Gangalia se non abbandonare le<br />
sue <strong>la</strong>stre di amianto sul ciglio di una<br />
strada, come a dire questo prodotto l’ho<br />
comprato, l’ho pagato, con il suo uso ci ho<br />
rischiato <strong>la</strong> pelle, forse nel<strong>la</strong> <strong>sua</strong><br />
fabbricazione ci è morto an<strong>che</strong> qualcuno, e<br />
adesso per disfarmene ci devo pure<br />
ripagare sopra?<br />
Questo “maleducato” ha semplicemente<br />
restituito al mittente il suo prodotto di<br />
morte.
Rispetto del dolore<br />
Pubblichiamo <strong>la</strong> lettera <strong>che</strong> Danie<strong>la</strong> Cesarini, madre di Diego Piersantelli,<br />
prematuramente scomparso lo scorso 3 gennaio, ci ha inviato<br />
Non è possibile accettare infamie re<strong>la</strong>tive al<strong>la</strong> morte di mio figlio <strong>che</strong> dichiarano dovuta a un<br />
mix di alcool e droga poiché a tutt’oggi si sa soltanto <strong>che</strong> è morto per morte cerebrale ma <strong>la</strong><br />
causa non si conosce e forse non si conoscerà mai.<br />
Le notizie false e tendenziose <strong>che</strong> sono apparse sul<strong>la</strong> stampa e addirittura sulle televisioni<br />
nazionali, non hanno risparmiato a Diego e a me l’ulteriore sofferenza dell’autopsia da cui poi a<br />
detta dei medici non risulterà niente poiché, per cercare di salvargli <strong>la</strong> vita, gli sono stati iniettati<br />
tali e tanti farmaci <strong>che</strong> non sarà più possibile accertare niente.<br />
Mi hanno detto <strong>che</strong> <strong>la</strong> notorietà si paga, ma quale notorietà se le mie battaglie sono state<br />
sempre all’insegna di affermare diritti a chi li aveva soltanto sul<strong>la</strong> carta, a partecipare per cercare<br />
di modificare <strong>la</strong> città in modo <strong>che</strong> tutti potessero usufruirne, a migliorare ed estendere i servizi<br />
pubblici in un’ottica di efficienza e a favore di chi ne aveva più bisogno senza mai chiedere e<br />
ricavarne niente per me e per <strong>la</strong> mia famiglia. Queste battaglie dovrebbero essere di tutti!<br />
Mi sembra di dover pagare troppo caro tutto questo visto quello <strong>che</strong> ho letto in seguito al<strong>la</strong><br />
morte di mio figlio. Ma non mi meraviglia considerando <strong>che</strong> purtroppo oggi i personalismi e<br />
l’aspetto mediatico sono quelli <strong>che</strong> contano.<br />
Bastava invece <strong>che</strong> fossero guardate le telecamere <strong>che</strong> ci sono fuori e dentro il pronto soccorso<br />
dell’ospedale di Jesi per accertare i ragazzi <strong>che</strong> avevano accompagnato Diego e interrogarli per<br />
capire come erano andate le cose.<br />
Vi chiedo quindi di rispettare il dolore di una madre chiunque essa sia, sia oggi <strong>che</strong> in futuro, il<br />
dolore degli amici veri <strong>che</strong> si sentono in colpa per non aver capito prima <strong>che</strong> Diego si sentiva<br />
male. Diego era come me, difficilmente chiedeva aiuto a qualcuno.<br />
Saranno tutti gli amici e tutti quelli <strong>che</strong> hanno conosciuto Diego a dire <strong>che</strong> persona era.<br />
La mamma<br />
Dopo tante parole, un po’ di silenzio e di pietas per una giovane vita <strong>che</strong> s’è spenta e un<br />
forte abbraccio al<strong>la</strong> Mamma dal<strong>la</strong> direzione del giornale.<br />
Il silenzio (Federico García Lorca)<br />
Ascolta, figlio mio, il silenzio.<br />
È ondu<strong>la</strong>to il silenzio,<br />
un silenzio,<br />
dove scorrono valli ed echi<br />
e <strong>che</strong> abbassa le fronti<br />
verso il suolo.<br />
L’ultima di Woodstock<br />
<strong>la</strong> stoccata<br />
voce del lettore | 5<br />
Le nuove strisce pedonali si<br />
staccano. E il Comune cambia<br />
strategia. Saranno consegnate<br />
direttamente ai cittadini, <strong>che</strong><br />
potranno appiccicarle dove<br />
vogliono. A patto <strong>che</strong> poi, appena<br />
attraversata <strong>la</strong> strada, se le<br />
riprendano.<br />
An<strong>che</strong> a Jesi arriva l’imposta di<br />
soggiorno. Venezia e Roma<br />
rischiano di perdere il primato sul<br />
gettito annuo!<br />
Straripa il Fiume Esino. E fugge<br />
dal suo letto. Ha sentito an<strong>che</strong> lui<br />
dell’imposta di soggiorno e,<br />
essendo di passaggio, teme di<br />
dover<strong>la</strong> pagare!<br />
Nonostante il divieto di<br />
Capodanno, qualcuno ha sparato<br />
petardi in piazza del<strong>la</strong> Repubblica.<br />
Ma i trasgressori hanno le ore<br />
contate: basterà verificare le<br />
impronte digitali!<br />
Rimosso il cancello nell’atrio del<br />
Comune. È <strong>la</strong> prima forte presa di<br />
distanza del<strong>la</strong> Giunta Bacci<br />
dall’operato dell’amministrazione<br />
precedente. Dopo sei mesi di<br />
governo.<br />
Guerra aperta a caminetti e stufe<br />
termi<strong>che</strong>. Ma il Comune p<strong>la</strong>ca le<br />
polemi<strong>che</strong>: verranno distribuite<br />
calde coperte di <strong>la</strong>na.<br />
Parking Mercantini strapieno solo<br />
se gratuito: il difficile è capire<br />
dove cavolo par<strong>che</strong>ggiano tutte<br />
’ste persone a parchimetri accesi!
informazioni promozionali
RITROVI D’AUTORE<br />
A San Marcello (Ristorante Le Stagioni)<br />
sabato 12 gennaio<br />
Per il ciclo “Ritrovi d’autore”, presentazione del<br />
romanzo storico “Il testamento di Costanza” di<br />
Stefano Esuperanzi, ore 18. Info: 0731/267926<br />
CAVOLI A MERENDA<br />
A Senigallia (Rotonda a Mare)<br />
domenica 13 gennaio<br />
Stagione Teatrale La Fenice CAVOLI A<br />
MERENDA, Teatro al<strong>la</strong> Panna, spettacolo di<br />
burattini tradizionali: il piacere del racconto è<br />
l’elemento fondamentale degli spettacoli<br />
dove <strong>la</strong> vicenda è sostenuta dal ritmo e dal<strong>la</strong><br />
forza con cui gli avvenimenti prendono i<br />
personaggi; ore 17. Info: 335/1776042<br />
LE AVVENTURE DI PULCINO<br />
A Santa Maria Nuova (ex Teatro Comunale)<br />
domenica 13 gennaio<br />
Rassegna Teatro Ragazzi LE AVVENTURE DI<br />
PULCINO, Teatro Pirata, Teatro d’attore, pupazzi<br />
e magi<strong>che</strong> scenografie con protagonista un<br />
tenero pulcino; ore 17. Info: 0731/206888<br />
DOMENICA 20 GENNAIO<br />
A Jesi (Teatro Pergolesi)<br />
domenica 20 gennaio<br />
Rassegna Teatro Ragazzi CAPPUCCETTO<br />
ROSSO E IL LUPO SOLITARIO, Coltelleria<br />
Einstein, comicità ed emozioni per raccontare<br />
<strong>la</strong> <strong>storia</strong> dell’incontro tra un lupo e una<br />
bambina; ore 17. Info: 0731/206888<br />
APPUNTI - ARTE PITTORICA A FABRIANO<br />
DAL 1800 AL 1950<br />
A Fabriano (Pinacoteca Civica Bruno<br />
Mo<strong>la</strong>joli) fino a domenica 27 gennaio<br />
La mostra nasce da una ricerca di Tobia<br />
Battelli e Sebastiano Paglialunga. Aperta dal<br />
martedì al<strong>la</strong> domenica, orari 10-12, 16-19.<br />
Info: 348/3890843<br />
BALLATA DI UOMINI E CANI<br />
A Senigallia (Teatro La Fenice)<br />
domenica 27 gennaio<br />
Spettacolo di Marco Paolini ispirato<br />
liberamente ai racconti di Jack London. Un<br />
progetto speciale per raccontare il rapporto<br />
tra uomo e natura, per par<strong>la</strong>re del senso del<br />
limite oggi. Musi<strong>che</strong> di Lorenzo Monguzzi,<br />
animazioni video di Simone Massi; ore 17.<br />
Info: 335/1776042<br />
FUORIsera<br />
Eventi<br />
appuntamenti e più<br />
SABATO 12 GENNAIO<br />
• A Jesi (Teatro Pergolesi) Stagione di Prosa<br />
LA TORRE D’AVORIO con Luca Zingaretti,<br />
ore 21. An<strong>che</strong> domenica 13 gennaio, ore 17.<br />
Info: 0731/206888<br />
• A Montemarciano (Teatro Alfieri) Stagione<br />
di Prosa DECAMERONE amori e sghignazzi<br />
di Giovanni Boccaccio, ore 21.15.<br />
Info: 071/2072439<br />
VENERDÌ 18 GENNAIO<br />
• A Jesi (Teatro Pergolesi) Stagione Teatro<br />
Dialettale CHI È FORI È FORI, CHI È<br />
DENTRO È DENTRO! <strong>Una</strong> commedia in<br />
“dialetto <strong>jesi</strong>no corrente” de I filetti rossi<br />
sperluccicosi; ore 21.15. An<strong>che</strong> sabato 19<br />
gennaio. Info: 0731/206888<br />
SABATO 19 GENNAIO<br />
• A Pesaro (Adriatic Arena) TUTTO SUO<br />
PADRE… E UN PÒ SUA MADRE!, Enrico<br />
Brignano espone con ironia vizi, difetti e<br />
pregi di amici, senza tra<strong>la</strong>sciare l’autoironia<br />
<strong>che</strong> lo contraddistingue; ore 21.<br />
Info: www.ticketone.it<br />
MERCOLEDÌ 23 GENNAIO<br />
• Ad Ancona (Teatro Le Muse) Stagione di<br />
Prosa IL NIPOTE DI RAMEAU una bril<strong>la</strong>nte<br />
commedia di Diderot di e con Silvio Or<strong>la</strong>ndo;<br />
ore 20,45. Fino a sabato 26 gennaio.<br />
Domenica 27 gennaio, ore 16.30.<br />
Info: 071/207841
ELEZIONI POLITICHE 2013<br />
comunicato preventivo per propaganda elettorale<br />
Ai sensi di legge, GRUPPO EDITORIALE INFORMAZIONE dichiara di aver depositato un documento analitico, a<br />
disposizione di chiunque abbia interesse a prenderne visione, presso <strong>la</strong> propria sede/redazione di “Jesi e <strong>la</strong> <strong>sua</strong><br />
Valle” sita in Jesi (AN), via Petrucci n. 11 (tel. 0731 4855), per <strong>la</strong> pubblicità re<strong>la</strong>tiva a messaggi politici ed elettorali.<br />
TARIFFE (iva 4% esclusa)<br />
1 pagina (cm 21x27) euro 400,00<br />
1/2 pagina (cm 18x11,3) euro 208,00<br />
1/4 pagina (cm 8,8x11,3) euro 136,00<br />
I prezzi sono stati scontati del 20% rispetto ai normali prezzi di listino.<br />
USCITE<br />
• 26 gennaio (prenotazione spazio entro 18 gennaio)<br />
• 9 febbraio (prenotazione spazio entro 1 febbraio)<br />
• 23 febbraio (prenotazione spazio entro 15 febbraio)<br />
rivolgersi al<strong>la</strong> redazione di Jesi e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> Valle<br />
via Petrucci 11 • tel. 0731 4855 • e-mail: marcofocante@gruppogei.it
La curva in lutto<br />
Grande partecipazione, domenica 6 gennaio, nel<strong>la</strong> curva<br />
del<strong>la</strong> Jesina calcio, di fronte al<strong>la</strong> quale si è svolta <strong>la</strong> cerimonia<br />
funebre per Diego Piersantelli morto a soli 29 anni.<br />
Al gran completo i supporter del<strong>la</strong> squadra <strong>jesi</strong>na <strong>che</strong>, al<br />
grido di “Red per sempre con noi”, hanno dato il loro saluto<br />
ad uno di loro. Presenti an<strong>che</strong> tifosi dell’Aurora basket e una<br />
gran fol<strong>la</strong> di cittadini <strong>che</strong> hanno voluto stringersi intorno al<strong>la</strong><br />
mamma Danie<strong>la</strong> così duramente colpita.<br />
In calo le nascite, in crescita gli stranieri<br />
Meno bambini, più famiglie. Mentre, <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione <strong>jesi</strong>na rimane stabile a quota 40.646.<br />
Queste alcune delle informazioni rese note dall’ultimo report e<strong>la</strong>borato dall’Ufficio<br />
statistica del Comune di Jesi, su dati aggiornati al 31 dicembre 2012.<br />
Negativo il saldo, -156 unità, tra i nuovi nati e i morti: 336 i bambini venuti al<strong>la</strong> luce (155<br />
maschi, 181 femmine, con un decremento di quasi il 10% rispetto all’anno prima), a<br />
fronte di 492 cittadini deceduti.<br />
A compensare questa riduzione c’è il saldo attivo tra immigrati ed emigrati: i primi sono<br />
stati 1212, i secondi 1047. Di quanti hanno scelto di venire a vivere in città, 849<br />
provengono da altri Comuni italiani e 311 dall’estero.<br />
Cresce il numero dei nuclei familiari <strong>che</strong> sono 17.844, 789 unità in più rispetto all’anno<br />
precedente. Le famiglie con un figlio sono 3407, 2504 quelle con due, con tre 585. In 73<br />
nuclei familiari si registrano 7 o più componenti. I cittadini da 0 a 6 anni sono circa 2500,<br />
gli over 65 sono oltre 10 mi<strong>la</strong>, di cui 80 hanno oltre 96 anni.<br />
Nel corso del 2012 si sono celebrati 110 matrimoni, di cui 63 con rito religioso e 47 con<br />
rito civile. La popo<strong>la</strong>zione straniera è composta da 4626 unità, 340 in più rispetto allo<br />
scorso anno (+9,27%), con prevalenza di donne (2507) rispetto agli uomini (2119); 84 le<br />
cittadinanze presenti (10 in più dell’anno precedente). I paesi di provenienza più<br />
rappresentati sono <strong>la</strong> Romania con 1068 immigrati (23,08%), il Bang<strong>la</strong>desh con 473<br />
(10,22%), l’Albania con 442 (9,55%), il Marocco con 336 (7,26%), <strong>la</strong> Nigeria con 270<br />
(5,83%), <strong>la</strong> Tunisia con 251 (5,42%), <strong>la</strong> Cina con 242 (5,23%) e <strong>la</strong> Polonia con 218<br />
immigrati (4,71%).<br />
Comune di Jesi, addio al<br />
cancello<br />
news | 9<br />
Rimosso il cancello all’entrata del<br />
municipio cittadino. Ora l’atrio si presenta<br />
libero dalle inferriate e con due totem<br />
<strong>la</strong>terali <strong>che</strong> informano su orari di apertura<br />
e ubicazione degli assessorati. E su<br />
decisione del Consiglio comunale vi è<br />
stata posta <strong>la</strong> seguente scritta “Il primo<br />
passo per cambiare il mondo è dare<br />
fiducia agli altri”. “<strong>Una</strong> frase con <strong>la</strong> quale<br />
l’amministrazione comunale intende<br />
mandare un doppio messaggio: fiducia nei<br />
cittadini, per il rispetto degli orari di<br />
ingresso al pubblico negli uffici, e fiducia<br />
dei cittadini, per il <strong>la</strong>voro <strong>che</strong> viene svolto<br />
dagli uffici a servizio del<strong>la</strong> comunità”,<br />
spiega in una nota l’ente.<br />
Per ricevere assistenza rimane attiva <strong>la</strong><br />
portineria posta sul <strong>la</strong>to degli uffici del<strong>la</strong><br />
polizia municipale.<br />
A distanza di quasi quattro anni dal<strong>la</strong> <strong>sua</strong><br />
instal<strong>la</strong>zione, sparisce, dunque, il cancello<br />
in ferro <strong>che</strong>, nel<strong>la</strong> mozione approvata<br />
all’unanimità dal Consiglio comunale<br />
veniva considerato “an<strong>che</strong> figurativamente,<br />
come un ostacolo posto al libero accesso<br />
dei cittadini al<strong>la</strong> sede municipale,<br />
compulsando lo spirito e l’idea di<br />
partecipazione e di coinvolgimento al<strong>la</strong> vita<br />
cittadina”.
CENTRO REVISIONE VEICOLI<br />
MOTOCICLI E CICLOMOTORI<br />
Jesi - Via Bocconi 9 - Tel e Fax 0731 57943
Dove siamo capitati. L’opera prima di Paolo Termentini<br />
>> Paolo<br />
Termentini e <strong>la</strong><br />
copertina del libro.<br />
Fragili esistenze <strong>che</strong> si aggrovigliano, vissuti <strong>che</strong> cingono respiri e prospettive. Sfumature<br />
nitide <strong>che</strong> incedono ovunque attorno ai riflettori: non è <strong>la</strong> luce ciò <strong>che</strong> cercano,<br />
rigurgitata in abbondanza da centri commerciali, impalpabili periferie e re<strong>la</strong>zioni<br />
adulterate, ma l’ago di una busso<strong>la</strong> <strong>che</strong> non conosce direzioni.<br />
Poi, in un nanosecondo, l’irruenza del<strong>la</strong> vita spazza via tutto. Per errore, disattenzione, o a<br />
causa di un’incomprensione, un rimpianto. Dove siamo capitati, opera prima dell’autore e<br />
giornalista <strong>jesi</strong>no Paolo Termentini, è l’accorata presa di coscienza di una società <strong>che</strong> ha<br />
confinato i sogni nelle precarie riserve del<strong>la</strong> vacua ridondanza.<br />
Sette racconti di un romanzo <strong>che</strong> fotografa impietosamente le inquietudini <strong>la</strong>tenti del<strong>la</strong><br />
normalità, proiettili <strong>che</strong> attendono il bersaglio sbagliato per liquefarsi. Pubblicato dal<strong>la</strong><br />
casa editrice Italic Pequod, Dove siamo capitati è orizzontale: non prospetta soluzioni, né<br />
dispensa redenzioni. Gli eroi se ne sono andati tutti. È un racconto <strong>che</strong> non si chiude mai.<br />
Sbircia fra le inferriate di un pa<strong>la</strong>zzone polveroso, dietro ai vetri di un appartamento di<br />
lusso, dentro ad un ospedale. Poi si insinua nel sottobosco conformista, avido,<br />
egocentrico, disperato. Senza e<strong>la</strong>rgire lezioni. È uno spioncino sui tanti pianerottoli<br />
imbrattati dal<strong>la</strong> realtà. Dove siamo capitati non è tuttavia un grido pessimista, an<strong>che</strong> se<br />
così, ad una superficiale lettura, si manifesta. Non mancano dolcezza e passione,<br />
sensibilità ed amore, rabbia. Pur stordite dal<strong>la</strong> coltre di contemporaneità. Ciascun<br />
personaggio è accanto e dentro di noi. Qui ed ora. Il futuro è un macigno. E <strong>la</strong> vendetta<br />
viene rivolta contro se stessi. Ma non è banale indolenza. Dove siamo capitati avanza<br />
nel<strong>la</strong> polvere. Eppur si muove. Sta qui buona parte del suo intenso vigore. m.t.<br />
Marchigiani, in pochi si sposano, ma si vive oltre gli 80 anni<br />
Si preoccupano per <strong>la</strong> qualità dell’acqua <strong>che</strong> bevono, vivono soprattutto lungo <strong>la</strong> costa,<br />
spendono al mese per gli alimenti, in media, 486,67 euro a famiglia, ma solo tre su mille<br />
decidono di sposarsi, e chi lo fa sceglie, per il 62% dei casi il rito religioso. Il numero medio<br />
di figli per donna è pari a 1,40. Sono queste alcune del<strong>la</strong> caratteristi<strong>che</strong> emerse dall’Annuario<br />
Istat sulle Mar<strong>che</strong> riferito al 2011. Per quanto riguarda <strong>la</strong> demografia, il rapporto evidenzia<br />
<strong>che</strong> 109.050 marchigiani vivono in montagna; 337.842 in collina e 1.095.264 sul litorale. I<br />
marchigiani hanno un’elevata speranza di lunga vita <strong>che</strong> per le donne si attesta a 85 anni,<br />
mentre per gli uomini intorno agli 80. I pensionati sono 700.194 e l’importo totale del<strong>la</strong> loro<br />
pensione è pari a 6.866.753.000 euro. Ogni abitante del<strong>la</strong> regione, produce, inoltre, 536,5<br />
chilogrammi di rifiuti di cui il 39,2% viene differenziata. Nel 2011 le forze <strong>la</strong>voro sono state<br />
651mi<strong>la</strong>, quelle in cerca di occupazione 47mi<strong>la</strong>. 70.701 i delitti denunciati e 18.549 le persone<br />
denunciate. E per finire alcune curiosità: marzo è il mese in cui è caduta più pioggia (89 mm)<br />
seguito da luglio e agosto; il mese più caldo agosto e quello più freddo gennaio.<br />
Il Romanico nelle Mar<strong>che</strong><br />
news | 11<br />
La tradizione del libro strenna natalizio, <strong>che</strong><br />
Banca Mar<strong>che</strong> propone da anni ai propri<br />
clienti, si arricchisce quest’anno con<br />
Il Romanico nelle Mar<strong>che</strong> di Paolo Piva,<br />
col<strong>la</strong>borazione di Cristiano Cerioni.<br />
«Celebrare il romanico con questo volume<br />
significa – ha motivato il presidente di<br />
Banca Mar<strong>che</strong>, Lauro Costa, nel<strong>la</strong><br />
prefazione del volume, – al di là del<strong>la</strong><br />
valenza culturale dell’opera, ricordare <strong>la</strong><br />
nostra <strong>storia</strong>, soprattutto in un momento in<br />
cui l’Europa attraversa un momento difficile.<br />
Ma il romanico, quello marchigiano, <strong>che</strong> è il<br />
tema di questo volume, è an<strong>che</strong> <strong>la</strong><br />
celebrazione del territorio delle Mar<strong>che</strong><br />
dopo l’anno Mille e ci aiuta a ricordare chi<br />
erano e <strong>che</strong> cosa sono stati capaci di<br />
costruire i nostri antenati».<br />
L’opera, di 264 pagine, si presenta ricca di<br />
immagini delle chiese romani<strong>che</strong><br />
marchigiane riprese dall’alto.<br />
«Questa visione a volo d’uccello ci ha<br />
restituito una prospettiva del<strong>la</strong> nostra<br />
regione di assoluto fascino, così come non<br />
l’avevamo mai vista né immaginata».<br />
>> La copertina del libro di Banca Mar<strong>che</strong> e<br />
una veduta aerea del<strong>la</strong> Cattedrale di San<br />
Ciriaco.
12 | news<br />
Novità al Ristorante Pepito<br />
Con <strong>la</strong> befana il Ristorante Pepito di Jesi ha inaugurato un nuovo e interessante percorso<br />
del pranzo domenicale. Il cantante lirico Marcello Bedoni, il gruppo Karaokisti per kaso e<br />
Figaro hanno deliziato l’evento con le loro esibizioni. In questa prima occasione, insieme<br />
ai tartufi di Acqua<strong>la</strong>gna e i vini Sant’Amico, è stato proposto un antipasto casereccio con<br />
polenta in piedi. A seguire due assaggi di primi (uno al tartufo e uno al cinghiale), degli<br />
assaggi di carni varie, dolce e caffè. Un grazie da parte di “Pepito” a tutti i partecipanti e<br />
a tutti coloro <strong>che</strong> hanno contribuito al<strong>la</strong> buona riuscita dell’evento <strong>che</strong> si vorrebbe<br />
ripetere ogni mese. La prossima festa con pranzo, musica, ospiti a sorpresa e altre novità<br />
è quindi prevista per il 10 febbraio. Info: 0731/213480.<br />
Complesso Sant’Agostino,<br />
niente alloggi ma spazi per gli<br />
artigiani<br />
Niente più case popo<strong>la</strong>ri al primo e al<br />
secondo piano, dove erano previsti dodici<br />
alloggi, ma, solo <strong>la</strong> riqualificazione del<br />
chiostro ed il recupero dei locali al piano<br />
terra da destinare a botteghe artigiane.<br />
Così, il complesso <strong>jesi</strong>no diventa il luogo<br />
per rivalutare i mestieri artigiani cittadini.<br />
Ora con l’Erap (Ente regionale per<br />
l’abitazione pubblica) c’è l’accordo per <strong>la</strong><br />
vendita e <strong>la</strong> ristrutturazione di altri tre<br />
edifici di proprietà comunale. Gli interventi<br />
per due di questi sono previsti in un altro<br />
programma di riqualificazione presentato<br />
dal Comune di Jesi, il Piperru (Programma<br />
integrato di promozione edilizia<br />
residenziale e riqualificazione urbana del<br />
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti<br />
e del<strong>la</strong> Regione Mar<strong>che</strong>). Le risorse<br />
generate da tale vendita saranno utilizzate<br />
per <strong>la</strong> ristrutturazione del piano terra del<br />
complesso Sant’Agostino e per sistemare<br />
vie e piazze del centro storico.<br />
rivenditori autorizzati<br />
dal 1955<br />
FOCARELLI<br />
Jesi - corso Matteotti 40 - tel. 0731/207195
Abbonarsi a Jesi e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> Valle<br />
Ricordiamo ai lettori le modalità di sottoscrizione dell’abbonamento al<strong>la</strong> rivista Jesi e <strong>la</strong> <strong>sua</strong><br />
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intestato a Gei Gruppo Editoriale Informazione c/c 12544607 e nelle tre edicole del centro:<br />
l’edico<strong>la</strong> di Piazza del<strong>la</strong> Repubblica, l’edico<strong>la</strong> Marani di Corso Matteotti e l’edico<strong>la</strong> di piazza<br />
Pergolesi (davanti al<strong>la</strong> chiesa delle Grazie).<br />
Nel ringraziare i tito<strong>la</strong>ri delle tre edicole per <strong>la</strong> loro disponibilità, ricordiamo <strong>che</strong> il costo<br />
dell’abbonamento ordinario è di 35 euro, sostenitore 70 euro, estero 90 euro.<br />
È possibile inoltre sottoscrivere un<br />
abbonamento benemerito a partire da 100<br />
euro. Ai vecchi e nuovi abbonati,<br />
indipendentemente dal luogo dove è<br />
sottoscritto l’abbonamento, verranno<br />
consegnati in omaggio <strong>la</strong> Jv card 2013 (<strong>la</strong><br />
tessera <strong>che</strong> dà diritto ad agevo<strong>la</strong>zioni e<br />
sconti negli esercizi commerciali<br />
convenzionati) e il tradizionale volumetto in<br />
dialetto <strong>jesi</strong>no.<br />
>> Dall’alto: l’edico<strong>la</strong> di piazza del<strong>la</strong> Repubblica, l’edico<strong>la</strong> Marani e l’edico<strong>la</strong> delle Grazie.<br />
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riparatore autorizzato Citroën<br />
ALBERTO AMADIO<br />
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news | 13<br />
In scena “Lo Sberleffo”. Si alza<br />
il sipario sul dialetto <strong>jesi</strong>no<br />
Arrivano al Pergolesi tre<br />
nuove commedie delle<br />
compagnie dialettali<br />
<strong>jesi</strong>ne. La Fondazione<br />
Pergolesi Spontini, in<br />
col<strong>la</strong>borazione con<br />
l’assessorato al<strong>la</strong> Cultura del<br />
Comune di Jesi, infatti, dà il<br />
via all’edizione numero dieci<br />
del<strong>la</strong> rassegna di teatro<br />
amatoriale in vernacolo <strong>jesi</strong>no “Lo<br />
Sberleffo”, da gennaio a marzo. Si parte<br />
venerdì 18 gennaio, alle 21,15, in replica<br />
sabato 19, al<strong>la</strong> stessa ora, con <strong>la</strong><br />
compagnia di teatro amatoriale “I Filetti<br />
Rossi Sperluccicosi” nel<strong>la</strong> commedia<br />
bril<strong>la</strong>nte, in due atti, scritta e diretta da<br />
Andrea Giuliani, dal titolo “Chi è fori è fori,<br />
chi è dentro è dentro!”. Il cartellone<br />
prosegue sabato 26, ore 21,15, e<br />
domenica 27, ore 17,15: l’associazione<br />
culturale “Sipario” propone “Mejo morì co<br />
le scarpe ‘l<strong>la</strong>cciade” di Emanue<strong>la</strong> Corsetti.<br />
Chiude <strong>la</strong> rassegna <strong>la</strong> compagnia<br />
“El Passì”, sabato 2 marzo, alle ore 21,15, e<br />
domenica 3, alle 17,15, con “Que s’ha da<br />
fa pé campà”, libero adattamento del<strong>la</strong><br />
commedia “Era vecchiu... eppure fera!!” di<br />
C<strong>la</strong>udio Conti per <strong>la</strong> regia Walter Ricci.<br />
Biglietti e carnet sono in vendita nel<strong>la</strong><br />
biglietteria del Teatro Pergolesi.
e<br />
FLASH economia<br />
Pmi artigiane, negli investimenti <strong>la</strong> risposta al<strong>la</strong> crisi<br />
Un 2012 <strong>che</strong> si chiude con un aumento delle imprese artigiane in difficoltà, soprattutto<br />
nel settore edile. Ma crescono gli investimenti e per gli esperti, questo, è un segnale<br />
positivo per chi <strong>la</strong> crisi ha deciso di affrontar<strong>la</strong> da protagonista e non subir<strong>la</strong>. A scattare<br />
<strong>la</strong> fotografia alle imprese del<strong>la</strong> provincia anconetana e del<strong>la</strong> Vallesina, <strong>la</strong> Cna con il suo<br />
Centro Studi Sistema. Secondo l’analisi, nel<strong>la</strong> provincia di Ancona, tra le imprese di micro<br />
e picco<strong>la</strong> dimensione <strong>la</strong> crisi si aggrava. «L’area di Jesi – dice il segretario Cna Elisabetta<br />
Grilli – mostra una maggiore po<strong>la</strong>rizzazione del dato provinciale tra casi di miglioramento<br />
e peggioramento. In partico<strong>la</strong>re, il numero delle imprese con attività in discesa supera <strong>la</strong><br />
metà dei casi, pari al 54,5%, risultando così ben superiore al dato medio provinciale <strong>che</strong><br />
è del 47,5%». Le imprese <strong>che</strong> hanno investito nel primo semestre 2012 e <strong>che</strong><br />
prevedevano di investire an<strong>che</strong> nel secondo semestre, a livello provinciale, sono in<br />
diminuzione, dal 23,7% al 21,1%, invece, nell’area di Jesi, sono in crescita, dal 20,5% al<br />
24,4%. In Vallesina le perdite di imprese nelle costruzioni e nel primario sono in parte<br />
compensate dal<strong>la</strong> crescita di quelle nel terziario (+32). «La situazione – conclude<br />
Nazzareno Baioni, presidente Cna Vallesina – è quel<strong>la</strong> di un grande attivismo<br />
imprenditoriale <strong>che</strong> denota voglia di fare e di reazione al<strong>la</strong> crisi, ma <strong>che</strong> da solo non è<br />
sufficiente per avviare un percorso virtuoso di uscita da questo stato. È necessaria, infatti,<br />
una riduzione del<strong>la</strong> pressione fiscale. Nelle mutate condizioni del<strong>la</strong> globalità non si può<br />
competere senza un fisco capace di contrastare l’evasione e l’elusione in modo efficace».<br />
Corridoio Baltico, l’ok di<br />
Pesaresi al prolungamento<br />
«La notizia dell’approvazione in<br />
commissione Trasporti del Par<strong>la</strong>mento<br />
europeo di un emendamento <strong>che</strong> prevede<br />
il prolungamento del Corridoio Baltico-<br />
Adriatico fino ad Ancona va salutata come<br />
una grande vittoria e, an<strong>che</strong> se l’iter non è<br />
ancora concluso, non sfugga il valore del<br />
successo». Questo il commento di Roberto<br />
Pesaresi, presidente di Interporto Mar<strong>che</strong><br />
dopo <strong>la</strong> votazione a Strasburgo. «Ora<br />
occorre procedere speditamente an<strong>che</strong><br />
nei <strong>la</strong>vori per <strong>la</strong> realizzazione del bypass<br />
ferroviario di Falconara. Si deve, infatti,<br />
ricordare <strong>che</strong> i corridoi Ten-T, Helsinki-<br />
Valletta e Baltico-Adriatico, sono<br />
soprattutto ferroviari e sono finalizzati al<br />
potenziamento dell’intermodalità su cui noi<br />
stiamo <strong>la</strong>vorando con grande impegno».
CLASSE 1ª A / SCUOLA FEDERICO CONTI<br />
IInn ppiiedi,, ddaa ssinissttraa: Davide Fur<strong>la</strong>ni, Giovanni Trosini, Federico Tonti, Sofia Pascucci, Giorgia Boari, Luca Piersigilli,<br />
Giovanni Spendolini, Edoardo Tonti. Inn ggiinnocccchiioo: Sofia Mar<strong>che</strong>giani, Giulia Sofia Cardinali, Elisa Chiucchi, Emma<br />
Bel<strong>la</strong>gamba, Mario Davide Lanza, Marco Mazzarini, Fabrizio Massaccesi, Alberto Rescigno. Seedduttii:: Giovanni<br />
Balducci, Cecchi Mucci Eimy Yulieth, Alice Stronati, Epih Faith, Tobia Giuliani, Giovanni Anibaldi, Luca Pirani.<br />
IInnsseeggnnanti: Elisiana Romagnoli, Antonel<strong>la</strong> Casci Ceccacci, Cinzia Bambini.<br />
CLASSE 1ª B / SCUOLA FEDERICO CONTI<br />
Inn ppiieeddii,, ddaa ssiinistrraa:: Francesco Maria Scarabotti, Irene Termentini, Lorenzo Bordoni, C<strong>la</strong>udia Azzurra Liuti, Rocco<br />
Barchiesi, Alessandro Granata, Tuduroiu Marian Denis Rafael. IInn gginoocchhiio:: Alessandra Zitti, Elisa Federici,<br />
Samuele Giuliani, Alessio Marconi, Andrea Chiaramonti, Alessandro Famiglini, Luca Pucci. SSedduutii:: Martyna<br />
Aleksandra Chrzaszcz, Sebastiano Ferrara, Mi<strong>che</strong>le Rosi, Enea Costarelli, Emma Mazzarini, Joanna Siler Ne<strong>la</strong>,<br />
Tommaso Rosi. IInnseegnnaantti:: Silveria Fabbri, Tiziana Fabbretti, Laura Gherardi.
16 | f<strong>la</strong>sh sport<br />
a cura di Fabrizio Romagnoli<br />
RISULTATI E CLASSIFICHE<br />
BASKET – Serie A2 maschile<br />
Fileni BPA Jesi – Pistoia 74-72<br />
Trento – Fileni BPA Jesi 105-106<br />
Fileni BPA Jesi – Ferentino 72-75<br />
C<strong>la</strong>ssifica<br />
Casale Monferrato 20, Barcellona 18, Pistoia 18,<br />
Scafati 18, Bologna 16, Forlì 14, Brescia 14, Verona<br />
14, Trieste 14, Trento 10, Veroli 10, Fileni BPA Jesi<br />
10, Ferentino 8, Capo d’Or<strong>la</strong>ndo 8, Imo<strong>la</strong> 4<br />
CALCIO – Serie D girone F<br />
Vis Pesaro – Jesina 1-0<br />
Ce<strong>la</strong>no – Jesina 1-3<br />
C<strong>la</strong>ssifica<br />
San Cesareo 42, Sambenedettese 40, Maceratese<br />
36, Ancona 34, Termoli 34, Vis Pesaro 31,<br />
Agnonese 27, Astrea 25, Jesina 24, Fidene 23,<br />
Amiternina 21, Civitanovese 20, Ce<strong>la</strong>no 18, Isernia<br />
18, Ango<strong>la</strong>na 17, Città di Marino 15, Recanatese<br />
12, San Nicolò 9<br />
VOLLEY FEMMINILE – Serie B2 girone F<br />
Monteschiavo Jesi – Fabriano 3-2<br />
Edil Ceccacci Moie – Pagliare 3-2<br />
Omg Perugia – Monteschiavo Jesi 0-3<br />
Rieti – Edil Ceccacci Moie 2-3<br />
C<strong>la</strong>ssifica<br />
Pagliare 29, Ternana 24, Edil Ceccacci Moie 25,<br />
Terni 25, Fabriano 23, Recanati 21, Gabicce 20,<br />
Omg Perugia 18, Monteschiavo Jesi 14, Macerata<br />
13, Rieti 13, Marsciano 12, Montecchio 12,<br />
Nautilus Roma 6, Madebus Fermo 0<br />
RUGBY – Serie C Elite<br />
C<strong>la</strong>ssifica<br />
Parma 43, Terni 34, Imo<strong>la</strong> 29, Jesi 28, Forlì 26,<br />
Bologna 18, San Benedetto 17, Cesena 16, Siena<br />
16, Firenze 11, Città di Castello 1<br />
Basket, feste dolci a metà per<br />
<strong>la</strong> Fileni Bpa<br />
Un buon Natale, un bel Capodanno,<br />
un’Epifania amara. È il ruolino di marcia<br />
del<strong>la</strong> Fileni Bpa a cavallo delle Festività.<br />
L’antivigilia di Natale, l’Aurora riceve a Jesi<br />
Pistoia e spezza, contro <strong>la</strong> capolista, una<br />
serie di quattro stop: 74-72 Fileni Bpa.<br />
Il 30 dicembre, trasferta a Trento e partita<br />
da urlo: dopo una battaglia, occorrono<br />
due tempi supplementari per decidere un<br />
vincitore, <strong>la</strong> spunta Jesi grazie ai decisivi<br />
tiri liberi finali di Griffin, 105-106. Arriva <strong>la</strong><br />
Befana a portare carbone al<strong>la</strong> squadra di<br />
Cioppi. Al Pa<strong>la</strong>Triccoli, il 6 gennaio, contro<br />
Ferentino, passo indietro del<strong>la</strong> Fileni Bpa e<br />
successo degli ospiti, 72-75.<br />
Club S<strong>che</strong>rma Jesi, Ingargio<strong>la</strong><br />
vincente in Coppa del Mondo<br />
Il Club S<strong>che</strong>rma Jesi inaugura l’inizio del<strong>la</strong><br />
nuova stagione agonistica internazionale<br />
Calcio, <strong>la</strong> Jesina torna a vincere e saluta “Red”<br />
con uno splendido successo. Il giovane<br />
Francesco Ingargio<strong>la</strong>, seguito dal maestro<br />
Maria Elena Proietti Mosca, conquista <strong>la</strong><br />
vetta del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica finale del<strong>la</strong> coppa del<br />
mondo under 20 nel<strong>la</strong> seconda giornata<br />
del<strong>la</strong> prova italiana del circuito di Coppa<br />
del Mondo giovani ad Udine. Ingargio<strong>la</strong> si<br />
aggiudica <strong>la</strong> prova individuale di fioretto,<br />
primo successo azzurro. L’atleta del Club<br />
S<strong>che</strong>rma Jesi, c<strong>la</strong>sse 1996, campione<br />
europeo e vicecampione del Mondo<br />
Cadetti a Mosca 2012, ha superanto in<br />
finale l’ungherese Andras Nemeth (15-<br />
13). Nel suo cammino, Ingargio<strong>la</strong>, aveva<br />
battuto il belga Navas (15-6), l’italiano<br />
Francel<strong>la</strong> (15-5), l’americano Kaneshige<br />
(15-14), l’azzurro Nista (15-12) ed in finale<br />
lo statunitense Woo (15-10).<br />
Nel giorno del lutto, col saluto pubblico al Carotti a Diego Piersantelli, “Red”, tifoso leoncello<br />
prematuramente scomparso, <strong>la</strong> Jesina ritrova <strong>la</strong> vittoria a Ce<strong>la</strong>no. La squadra di Amaolo<br />
aveva chiuso 2012 e girone di andata con un solo punto nelle ultime quattro partite e <strong>la</strong><br />
sconfitta pre natalizia nel derby di Pesaro (1-0). Al<strong>la</strong> ripresa, Jesina in trasferta sul campo di<br />
una delle squadre più in forma del momento per uno scontro diretto delicato: con le reti di<br />
Marotta, Stefanelli e, su rigore, di D’Aniello i leoncelli vincono (1-3) e dedicano a Red il<br />
successo. Domenica 13 derby al Carotti contro l’Ancona a porte chiuse.<br />
Volley, B2: bene Jesi e Moie al<strong>la</strong> ripresa<br />
Prime vittorie nel 2013 per Monte Schiavo ed Edilceccacci nel campionato di pal<strong>la</strong>volo<br />
femminile di B2. Le <strong>jesi</strong>ne vincono (0-3) in trasferta sul campo di Perugia. An<strong>che</strong> Moie<br />
vince in trasferta, 2-3 sul campo di Rieti. Prima di Natale, da segna<strong>la</strong>re l’iniziativa del<strong>la</strong><br />
Scuo<strong>la</strong> Federale di Pal<strong>la</strong>volo del<strong>la</strong> Monte Schiavo, “Voi nel nostro cuore, noi nei vostri<br />
piedi”. Obiettivo, <strong>la</strong> raccolta di scarpe sportive usate da destinare ai giovani atleti<br />
camerunensi, tramite Orizzonti Sportivi – Sport in Progress Onlus, associazione <strong>che</strong> si<br />
occupa di portare sorriso e speranza ai bimbi dei Paesi più disagiati. Orizzonti Sportivi<br />
opera prevalentemente in Camerun dove, dal 2006, ha iniziato a costruire campi<br />
multidisciplinari per pal<strong>la</strong>canestro, pal<strong>la</strong>volo, pal<strong>la</strong>mano, calcio e formare istruttori locali, in<br />
col<strong>la</strong>borazione con le scuole del posto.
f<strong>la</strong>sh sport | 17<br />
Al<strong>la</strong> Novelli, va a Brindisi il<br />
Torneo “Paradisi” dell’Epifania<br />
Il fine settimana dell’Epifania, al<strong>la</strong> palestra<br />
Primo Novelli di via del Prato, è stato dedicato<br />
al<strong>la</strong> seconda edizione del Torneo “Paradisi”,<br />
quest’anno, dopo <strong>la</strong> prima volta del 2012 con<br />
in campo gli under 13, riservato al<strong>la</strong> categoria<br />
Under 17.<br />
Semifinali il sabato e finali <strong>la</strong> domenica, con le<br />
quattro squadre coinvolte, le <strong>jesi</strong>ne Aurora<br />
Basket ed Aesis e le ospiti Recanati ed<br />
Aurora Basket Brindisi, quindi invitate al<strong>la</strong> fine<br />
dei giochi al Pa<strong>la</strong>Triccoli per assistere al<strong>la</strong> gara<br />
di Legadue fra Fileni Bpa e Ferentino.<br />
Ad aggiudicarsi il trofeo è stata <strong>la</strong> formazione<br />
brindisina, vincente in finale sui padroni di<br />
casa. Nelle semifinali, l’Aurora Basket Brindisi<br />
(foto Candolfi)<br />
aveva avuto <strong>la</strong> meglio su Recanati (85-80)<br />
mentre nel derby <strong>jesi</strong>no gli aurorini arancioblu avevano superato i pari età del<strong>la</strong> Aesis per 79-60. Nel<strong>la</strong> calza del<strong>la</strong> Befana del<strong>la</strong> domenica<br />
mattina dell’Epifania, le due finali: terzo posto appannaggio di Recanati (90-47 al<strong>la</strong> Aesis), successo 71-55 di Brindisi nell’ultimo atto contro<br />
l’Aurora Basket Jesi. A premiare tutte le contendenti del<strong>la</strong> due giorni di canestri giovanili, Sandro Paradisi ed Altero Lardinelli, amministratore<br />
unico dell’Aurora Basket.
18 | città<br />
Duemi<strong>la</strong>dodici<br />
I FATTI DI UN ANNO<br />
di F<strong>la</strong>vio Donati<br />
GGEENNNNAAIIOO<br />
NNell seegnoo dell<strong>la</strong> ppaace<br />
Com’è ormai consuetudine per <strong>la</strong> nostra<br />
città, il giorno del<strong>la</strong> befana si celebra <strong>la</strong><br />
giornata del<strong>la</strong> pace, ancora una volta dedicata<br />
ad Emergency ed al prezioso <strong>la</strong>voro<br />
<strong>che</strong> l’associazione svolge per curare i civili,<br />
spesso bambini, vittime delle troppe guerre<br />
<strong>che</strong> ancora insanguinano il mondo.<br />
Insieme a Giulio Cristoffanini, cofondatore<br />
di Emergency, è presente a Jesi Mario<br />
Dondero, uno dei maestri del fotogiornalismo<br />
italiano, autore di uno straordinario<br />
reportage realizzato in Afghanistan le cui<br />
immagini vengono proiettate al teatro studio<br />
Valeria Moriconi.<br />
DDifffferreennzziiataa aavvantti tuttttaa<br />
Spirito civico ed organizzazione: sono questi<br />
i due elementi <strong>che</strong> consentono al<strong>la</strong> città<br />
di raggiungere già all’inizio dell’anno <strong>la</strong><br />
soglia del 65% di raccolta differenziata fissata<br />
dal<strong>la</strong> legge per il 2012. Da un <strong>la</strong>to i cittadini<br />
stanno ormai comprendendo <strong>che</strong> <strong>la</strong><br />
corretta gestione dei rifiuti è interesse di<br />
tutti, dall’altro <strong>la</strong> raccolta porta a porta ha<br />
fornito quello strumento essenziale perché<br />
<strong>la</strong> differenziazione dei rifiuti domestici potesse<br />
realizzarsi in maniera corretta e senza<br />
eccessivi problemi per le famiglie. Conferma<br />
l’andamento positivo del<strong>la</strong> raccolta differenziata,<br />
<strong>la</strong> notizia <strong>che</strong> Jesi ha <strong>la</strong> più alta quota<br />
di recupero di carta e cartone rispetto ad<br />
ogni altra città del centro Italia.<br />
FFEBBRRAAIIOO<br />
Neeviiccaate ecccceezzioonnalli<br />
Per intensità e durata, le nevicate <strong>che</strong> a partire<br />
dal<strong>la</strong> fine di gennaio e per i primi 15<br />
giorni di febbraio colpiscono Jesi e l’Italia<br />
centro meridionale, hanno ben pochi riscontri<br />
negli annali di meteorologia. Il freddo<br />
eccezionale ed una coltre nevosa <strong>che</strong> ha<br />
addirittura sfiorato il metro, paralizzano il<br />
traffico cittadino ed iso<strong>la</strong>no per molti giorni<br />
alcuni comuni del<strong>la</strong> Vallesina. Eccezionale<br />
<strong>la</strong>voro per gli spa<strong>la</strong>neve, <strong>che</strong> hanno cercato<br />
di mantenere agibili almeno le strade principali,<br />
e per i vigili del fuoco e per gli operai<br />
del comune, chiamati a rimuovere i nume-<br />
rosi alberi abbattuti dal peso del<strong>la</strong> neve.<br />
Unici contenti del<strong>la</strong> situazione i ragazzi <strong>che</strong>,<br />
date le scuole chiuse, negli spiragli di tregua<br />
del maltempo, hanno invaso i parchi<br />
del<strong>la</strong> città per improvvisate gare sul<strong>la</strong> neve.<br />
MMuuooree Giaannnneetttoo MMuugiiaaneessii<br />
A 81 anni muore Giannetto Mugianesi.<br />
Colpito da poliomielite, era stato instancabile<br />
nel<strong>la</strong> difesa dei diritti dei diversamente<br />
abili e personalità di spicco nel<strong>la</strong> vita sociale<br />
del<strong>la</strong> città. Nel 1981 aveva fondato <strong>la</strong> prima<br />
cooperativa sociale di Jesi e del<strong>la</strong> Vallesina,<br />
quel<strong>la</strong> tipografia Coa<strong>la</strong>, <strong>che</strong> tuttora<br />
<strong>continua</strong> ad assicurare <strong>la</strong>voro a tante persone<br />
diversamente abili, restandone presidente<br />
fino all’ultimo. Un impegno <strong>che</strong> il Comune<br />
di Jesi aveva premiato nel 2010 con<br />
<strong>la</strong> seguente motivazione: “A Giannetto Mugianesi,<br />
pioniere del<strong>la</strong> cooperazione sociale<br />
con riconoscenza e gratitudine”.<br />
MARRZZOO<br />
Faabbriiaanoo sseddee ddeellll’’aaziieenndaa saaniittaarriiaa<br />
Parte <strong>la</strong> riorganizzazione del<strong>la</strong> sanità regio-
nale e per <strong>la</strong> nostra città è subito una delusione.<br />
La sede dell’Area Vasta, l’artico<strong>la</strong>zione<br />
territoriale coincidente all’incirca con <strong>la</strong><br />
provincia di Ancona, viene assegnata a Fabriano.<br />
Decisione abbastanza incomprensibile<br />
sul piano funzionale – Fabriano non è<br />
certo il principale polo sanitario del<strong>la</strong> provincia<br />
ed è assolutamente decentrato rispetto<br />
alle altre città <strong>che</strong> ne fanno parte –<br />
<strong>che</strong> trova giustificazione soltanto in una<br />
sorta di compensazione per quel territorio<br />
fortemente penalizzato dal<strong>la</strong> crisi delle<br />
industrie Merloni.<br />
Muoorre ill ppooettaa ddiiaalettaalee RRennaato FFazii<br />
A 92 anni muore il poeta dialettale Renato<br />
Fazi, Zafi Rateno come si firmava anagrammando<br />
il suo nome. Poeta delicato e sensibile,<br />
aveva dedicato molte delle sue poesie<br />
a San Pietro, il cuore antico del<strong>la</strong> nostra<br />
città. La <strong>sua</strong> poesia più nota, Il <strong>la</strong>mento di<br />
Federico, l’aveva scritta nel 1996 in occasione<br />
del<strong>la</strong> sistemazione del<strong>la</strong> statua del<br />
grande imperatore fuori delle mura, praticamente<br />
“in castigo”.<br />
APRIILEE<br />
Unn ascennsorree iinuuttile<br />
Suscita forti perplessità e vivaci proteste da<br />
parte di associazioni culturali di tutti gli orientamenti,<br />
<strong>la</strong> scelta di istal<strong>la</strong>re un ascensore<br />
all’interno delle mura stori<strong>che</strong> del<strong>la</strong> città.<br />
Destinato a collegare par<strong>che</strong>ggi inesistenti<br />
con una parte del<strong>la</strong> città, le vecchie carceri,<br />
bellissima ma fuori dai percorsi pedonali,<br />
viene vissuto come un inutile scempio. Né<br />
serve ad attenuare il danno il fatto <strong>che</strong> l’opera<br />
sia in gran parte finanziata con fondi statali:<br />
quando un’opera è inutile lo è a prescindere<br />
da chi se ne accol<strong>la</strong> <strong>la</strong> spesa. An<strong>che</strong><br />
perché sempre di soldi nostri si tratta!<br />
MMuuoorre iil ggioorrnnaliisstaa Lucaa AAnniimmoboonnoo<br />
Per una emorragia cerebrale, a soli 43 anni<br />
muore Luca Animobono, giornalista del<br />
Corriere Adriatico. Fabrianese, nel<strong>la</strong> nostra<br />
città risiedeva e <strong>la</strong>vorava ormai da moltissimo<br />
tempo per curare <strong>la</strong> pagina locale del<br />
suo giornale. Ed an<strong>che</strong> nel<strong>la</strong> nostra città<br />
aveva ricevuto tantissimi apprezzamenti per<br />
<strong>la</strong> serietà con cui svolgeva il proprio <strong>la</strong>voro<br />
di cronista.<br />
MAGGGIIOO<br />
Siinddaaco: ssi ccaambbiia. RRaadiccallmmenntte!!<br />
Il 21 maggio, dopo il turno di ballottaggio,<br />
Jesi elegge sindaco Massimo Bacci, candidato<br />
da liste civi<strong>che</strong>, <strong>che</strong> <strong>la</strong> spunta su<br />
Augusto Me<strong>la</strong>ppioni del partito democratico.<br />
<strong>Una</strong> svolta storica per <strong>la</strong> nostra città in<br />
cui da ben 37 anni si erano succeduti sindaci<br />
sostenuti dal centrosinistra ed espressione<br />
diretta del maggior partito di quello<br />
città | 19<br />
schieramento. Ma non è questa l’unica sorpresa<br />
<strong>che</strong> ci riserva le elezioni amministrative.<br />
Confermano infatti <strong>la</strong> stan<strong>che</strong>zza per <strong>la</strong><br />
politica, l’altissimo livello dell’astensione, un<br />
35% <strong>che</strong> rappresenta il record storico per <strong>la</strong><br />
nostra città, ed il successo trasversale <strong>che</strong><br />
ha premiato tutte le liste civi<strong>che</strong> e punito i<br />
partiti tradizionali. Con le due punte massime:<br />
il successo del Movimento 5 stelle <strong>che</strong><br />
con quasi il 18% diventa il secondo partito<br />
del<strong>la</strong> città, e il Pdl <strong>che</strong> con poco più del 6%<br />
esce praticamente di scena.<br />
I ffioorraaii ddeel cciimitteerro ccaammbiiannoo caassaa<br />
Dopo tanti rinvii, i fiorai <strong>che</strong> hanno i propri<br />
esercizi commerciali presso il cimitero principale<br />
<strong>la</strong>sciano i vecchi box nel par<strong>che</strong>ggio<br />
per trasferirsi nei cinque negozi realizzati<br />
nel<strong>la</strong> recinzione del nuovo cimitero, sul <strong>la</strong>to<br />
opposto di via Santa Lucia. Lo scopo, oltre<br />
quello di dare una migliore e più gradevole<br />
sistemazione ai fiorai, è ovviamente di liberare<br />
il piazzale antistante il cimitero per<br />
destinarlo interamente a par<strong>che</strong>ggio.<br />
TToorrnnannoo lee limmiitaazziioonnee ppeerr ii meezzzzii pessaantti<br />
Sempre più difficile trovare una sintesi tra le<br />
esigenze produttive e il diritto al<strong>la</strong> salute dei<br />
cittadini. Nell’Asse Sud lo sforamento dei<br />
limiti di legge riguardo al<strong>la</strong> concentrazione<br />
di polveri sottili purtroppo è ormai <strong>la</strong> rego<strong>la</strong>.<br />
Eppure soltanto a maggio si riesce a trovare<br />
una sintesi per ripristinare i limiti al traffico<br />
dei mezzi pesanti lungo questa via. Limiti<br />
in verità modesti, visto <strong>che</strong> il transito di questi<br />
mezzi partico<strong>la</strong>rmente inquinanti, viene<br />
limitato soltanto nelle ore di punta. Un po’<br />
di sollievo per chi abita nel<strong>la</strong> zona ma certo<br />
non <strong>la</strong> soluzione del problema.
20 | città<br />
GGIUUGGNNOO<br />
Unn ccoonsiiglliioo communaalee tutttoo nnuuovvoo<br />
È nuovo ed in buona misura insolito nel<strong>la</strong><br />
<strong>sua</strong> composizione, il consiglio comunale<br />
<strong>che</strong> ascolta <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione programmatica del<br />
nuovo sindaco. Soltanto sette, sei del partito<br />
democratico ed uno dell’Italia dei Valori, i<br />
consiglieri <strong>che</strong> rappresentano i partiti tradizionali.<br />
Tutti gli altri, benché non pochi siano<br />
reduci di passate appartenenze, sono ora<br />
espressione di liste civi<strong>che</strong>. A parte l’assessore<br />
allo sport Ugo Coltorti, fino a maggio<br />
consigliere comunale del partito democratico,<br />
an<strong>che</strong> <strong>la</strong> nuova giunta è formata da persone<br />
estranee al<strong>la</strong> politica tradizionale: Luca<br />
Butini, vice sindaco ed assessore al<strong>la</strong><br />
cultura, è medico; Sergio Garofoli, ai <strong>la</strong>vori<br />
pubblici, è dipendente provinciale; Cinzia<br />
Napolitano, all’urbanistica, è dipendente regionale;<br />
Ro<strong>la</strong>ndo Roncarelli, al personale, è<br />
un bancario in pensione; Barbara Traversi,<br />
ai servizi socio educativi, è insegnante.<br />
AAzzienddaa nnuuoovaa, nuuoovvo ppreesiiddeentee<br />
Nel<strong>la</strong> scelta di indicare Paolo Cingo<strong>la</strong>ni come<br />
nuovo presidente dell’Asp (l’azienda dei<br />
comuni del<strong>la</strong> Vallesina per i servizi sociali)<br />
c’è sicuramente attenzione agli equilibri interni<br />
al<strong>la</strong> nuova amministrazione comunale.<br />
Paolo Cingo<strong>la</strong>ni è un tecnico del settore e,<br />
prima di abbracciare <strong>la</strong> lista civica <strong>che</strong> ha<br />
portato all’elezione a sindaco di Massimo<br />
Bacci, ha avuto ruoli importanti nelle precedenti<br />
amministrazioni comunali, contribuendo<br />
in modo certo non marginale al<strong>la</strong> stessa<br />
nascita dell’azienda.<br />
MMuuoorre Zaannnninni<br />
A 69 anni muore Gianfranco Zannini. Da<br />
molto tempo era ospite del<strong>la</strong> casa di riposo<br />
di Mergo e non era dunque più così frequente<br />
incontrarlo nel<strong>la</strong> nostra città. I più lo<br />
ricordano per il suo cagnolino sistemato nel<br />
cestino del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> strana bicicletta. Altri per<br />
<strong>la</strong> tuta mimetica con cui si vestiva in occasione<br />
di feste ufficiali e con <strong>la</strong> quale si<br />
poneva accanto ai pic<strong>che</strong>tti d’onore dei<br />
carabinieri. A tutti strappava un sorriso e<br />
certo ci man<strong>che</strong>rà.<br />
LUGGLLIIO<br />
Poorrtaabaanddieraa<br />
Dopo Giovanna Trillini nel 1996 ad At<strong>la</strong>nta,<br />
tocca ancora ad un’atleta <strong>jesi</strong>na l’onore di<br />
essere <strong>la</strong> portabandiera olimpica. Sarà infatti<br />
Valentina Vezzali ad aprire il corteo degli<br />
atleti italiani alle olimpiadi di Londra. Per<br />
celebrare l’evento, all’arco Clementino viene<br />
affisso un grande striscione con i cinque<br />
cerchi olimpici, con <strong>la</strong> scritta “Jesi portabandiera<br />
olimpica” ed i nomi delle due atlete.<br />
SSuu ppeerr lle antiic<strong>che</strong>e sscaallee<br />
Nell’ambito di Jesi estate, il Fondo Ambiente<br />
Italiano (FAI) di Jesi organizza visite guidate<br />
agli antichi scaloni dei pa<strong>la</strong>zzi storici cittadini<br />
come Pianetti, Ripanti, Amici-Honorati. La<br />
competenza con cui vengono illustrati i pregi<br />
di questi scaloni monumentali consente ai<br />
molti <strong>che</strong> hanno approfittato dell’iniziativa di<br />
coglierne appieno <strong>la</strong> bellezza.<br />
AAGGOOSSTOO<br />
OOliimmpiaaddii:: è ssuubito ooroo<br />
La s<strong>che</strong>rma rega<strong>la</strong> all’Italia e a Jesi nuove<br />
intense emozioni olimpi<strong>che</strong>. Nel fioretto<br />
femminile individuale occupa tutti e tre i<br />
gradini, due dei quali con atlete <strong>jesi</strong>ne: una<br />
straordinaria Elisa di Francisca si aggiudica<br />
l’oro mentre Valentina Vezzali si deve accontentare,<br />
si fa per dire, del bronzo. Splendide<br />
protagoniste, rega<strong>la</strong>no all’Italia l’oro<br />
an<strong>che</strong> nel fioretto a squadre. Prestazione<br />
trionfale e tuttavia né facile né scontata, ha<br />
anzi richiesto il massimo dell’impegno da<br />
parte delle nostre atlete <strong>che</strong> sono al<strong>la</strong> fine<br />
riuscite ad avere <strong>la</strong> meglio proprio su quel<strong>la</strong><br />
squadra russa <strong>che</strong> quattro anni fa, alle<br />
olimpiadi di Pechino, le aveva costrette ad<br />
accontentarsi del bronzo.<br />
SSETTTTEMBBRREE<br />
CCaassa, caarraa ccaasaa<br />
Era nell’aria. Le difficoltà di bi<strong>la</strong>ncio hanno<br />
costretto molti comuni, tra cui il nostro, ad<br />
alzare le aliquote IMU e, specialmente sulle<br />
seconde case, è stata una vera stangata.<br />
<strong>Una</strong> micidiale rivalutazione dei valori catastali<br />
del 60% ed aliquote molto alte, a Jesi<br />
quel<strong>la</strong> massima del 10,6 per mille sulle<br />
seconde case, hanno costretto i contribuenti<br />
ad esborsi considerevoli. Benché<br />
causata da gestioni del bi<strong>la</strong>ncio comunale<br />
di cui l’attuale giunta non ha colpe, <strong>la</strong> scelta<br />
di applicare le aliquote massime ha deluso<br />
molti <strong>che</strong> pure avevano voluto cogliere<br />
nei nuovi amministratori elementi di novità.<br />
Troppppee oottoo ceentrraalli iin Vaalllesina<br />
La regione vara il nuovo piano energetico<br />
<strong>che</strong> prevede il blocco pressoché totale per<br />
ogni nuova grande centrale elettrica aprendo<br />
però <strong>la</strong> strada a moltissime piccole centrali<br />
a biogas. Sono addirittura otto quelle
previste in Vallesina. Decisamente troppe<br />
per i vari comitati spontanei <strong>che</strong> immediatamente<br />
si mobilitano per contestarne <strong>la</strong> realizzazione.<br />
OOTTOOBRE<br />
Cammbbioo all<strong>la</strong>a FFonddazziioonne Colocccii<br />
Luca Butini, vice sindaco ed assessore al<strong>la</strong><br />
cultura del comune, è il nuovo presidente<br />
del<strong>la</strong> Fondazione Colocci <strong>che</strong> gestisce in<br />
città 3 corsi di <strong>la</strong>urea dell’università di Macerata.<br />
Prende il posto di Gabriele Fava <strong>che</strong><br />
ha ricoperto l’incarico per due mandati<br />
consecutivi. La scelta, abbastanza insolita,<br />
di designare al<strong>la</strong> presidenza del<strong>la</strong> Fondazione<br />
un amministratore comunale, trova <strong>la</strong><br />
<strong>sua</strong> giustificazione nel<strong>la</strong> necessità di ridefinirne<br />
il ruolo in vista di una riorganizzazione<br />
complessiva dei corsi universitari.<br />
MMeennse ssccool<strong>la</strong>sstticchhe:: ddenttrroo oo ffuoorii?<br />
Come ogni anno, all’inizio di ottobre riaprono<br />
le mense sco<strong>la</strong>sti<strong>che</strong>. E, come ogni anno,<br />
riprendono le polemi<strong>che</strong> sui pasti, un<br />
terzo del totale, <strong>la</strong> cui preparazione è appaltata<br />
ad una ditta esterna. In campagna elettorale<br />
i nuovi amministratori avevano promesso<br />
di realizzare i centri di cottura comunali<br />
a suo tempo previsti in modo da garantire<br />
a tutti i bambini lo stesso trattamento.<br />
Tra il dire il fare c’è però di mezzo il costo<br />
del servizio e dopo incontri con tecnici e<br />
genitori, commissioni e valutazione dei costi/benefici,<br />
il sindaco cambia opinione ed<br />
individua nell’appalto integrale del servizio<br />
di preparazione dei pasti <strong>la</strong> soluzione del<br />
problema.<br />
NNOOVEMBRREE<br />
Giaacaannii pprressiiddenttee FFoondazziionee CCAARRIISSJJ<br />
Ad appena sei mesi dal<strong>la</strong> nomina avvenuta<br />
in maggio, Tonino Perini viene sfiduciato dal<br />
consiglio di amministrazione del<strong>la</strong> Fondazione<br />
Cassa di Risparmio di Jesi e deve dimettersi.<br />
Perini, ex sindaco di Ripe, era<br />
espressione dell’area senigalliese del<strong>la</strong> Fondazione<br />
e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> nomina era stata mal digerita<br />
dall’area maggioritaria <strong>che</strong> è invece<br />
quel<strong>la</strong> <strong>jesi</strong>na. <strong>Una</strong> sfiducia a base “territoriale”<br />
dunque, <strong>che</strong> arriva però senza un<br />
accordo preventivo sul nome del suo successore.<br />
Dopo l’ipotesi Alfio Bassotti, fortemente<br />
osteggiata dal sindaco di Jesi, a<br />
mettere tutti d’accordo emerge infine il<br />
nome di Giancarlo Giacani.<br />
Primmarriee ccennttrrossiinnisttrra<br />
Comunque <strong>la</strong> si pensi, le primarie per scegliere<br />
il candidato Premier del centrosinistra<br />
sono una bel<strong>la</strong> festa per <strong>la</strong> democrazia.<br />
An<strong>che</strong> perché, questa volta, non si tratta di<br />
un rito scontato, volto a sancire equilibri già<br />
definiti, bensì di una contesa vera tra il<br />
segretario Bersani ed il giovane Renzi.<br />
Nel<strong>la</strong> nostra città vanno a votare circa 2.700<br />
persone <strong>che</strong> sia al primo turno <strong>che</strong> al<br />
secondo scelgono Bersani.<br />
Viioleennzza ccoonttrro lle ddonnnnee<br />
Sono 113 le donne uccise quest’anno, spesso<br />
da uomini <strong>che</strong> le consideravano una proprietà,<br />
vittime di un modo distorto di vivere il<br />
rapporto di coppia. E allora il 25 novembre,<br />
giornata internazionale contro <strong>la</strong> violenze<br />
sulle donne, assume una valenza partico<strong>la</strong>re<br />
<strong>che</strong> viene celebrata an<strong>che</strong> nel<strong>la</strong> nostra città<br />
con un’iniziativa singo<strong>la</strong>re: <strong>la</strong> corsa sui tacchi.<br />
Sui tacchi, per sottolineare <strong>la</strong> difficoltà di<br />
muoversi in un mondo ancora troppo a<br />
misura di uomo e per rivendicare il diritto di<br />
vivere con serenità <strong>la</strong> propria femminilità.<br />
DDICEEMMBBRREE<br />
SStteefaannoo CCerriionnii conqquisstaa l<strong>la</strong>a RRuusssiia<br />
La notizia arriva improvvisa ma non impre-<br />
città | 21<br />
vista: Stefano Cerioni <strong>la</strong>scia il proprio incarico<br />
nel<strong>la</strong> nazionale azzurra di s<strong>che</strong>rma per<br />
andare ad allenare quel<strong>la</strong> russa, evidentemente<br />
più prodiga di riconoscimenti economici<br />
di quanto non possa essere <strong>la</strong><br />
nostra in questi tempi di crisi. Da un <strong>la</strong>to<br />
l’orgoglio cittadino per il riconoscimento di<br />
grande professionalità, dall’altro il dispiacere<br />
per <strong>la</strong> rottura di quel “dream team” in<br />
<strong>la</strong>rga misura <strong>jesi</strong>no <strong>che</strong>, da ultimo, ha portato<br />
al grande trionfo di Londra 2012.<br />
A JJessii iill liceeoo sporrtiivo<br />
Manca soltanto <strong>la</strong> ratifica dell’assemblea<br />
poi il parere già espresso in commissione<br />
diventerà operativo e Jesi sarà <strong>la</strong> sede del<br />
liceo sportivo, il nuovo indirizzo sco<strong>la</strong>stico<br />
recentemente istituito. Difficile del resto<br />
pensare ad una sede più idonea di quel<strong>la</strong><br />
<strong>jesi</strong>na, vista <strong>la</strong> quantità di autentici campioni<br />
<strong>che</strong> <strong>la</strong> nostra città è stata in grado di formare.<br />
Con l’evidente eccellenza del<strong>la</strong> s<strong>che</strong>rma<br />
certo, ma an<strong>che</strong> con oltre 60 società<br />
sportive, 7.500 atleti tesserati e 30 impianti<br />
sportivi pubblici per un’attività capil<strong>la</strong>rmente<br />
diffusa.<br />
NNaatallee iinn cennttro<br />
Nonostante <strong>la</strong> crisi, il centro di Jesi si anima<br />
per il Natale. Spese magari più leggere ma<br />
grande fol<strong>la</strong> per godere di tanti piccoli ma<br />
gradevoli eventi nel salotto buono del<strong>la</strong> città.<br />
Dal<strong>la</strong> corsa dei babbi natale guidata da Elisa<br />
di Francisca <strong>la</strong> domenica mattina, al gioco di<br />
luci e suoni sul<strong>la</strong> facciata del teatro Pergolesi<br />
<strong>la</strong> sera; dall’or<strong>che</strong>strina pop dei babbi natale<br />
lungo il corso, al<strong>la</strong> biciclettona alta 3 metri<br />
anch’essa guidata da un babbo natale.
22 | amministrazione<br />
Semestre di rodaggio<br />
Al termine dei primi sei mesi di governo, il sindaco<br />
Bacci fissa lo sguardo sui progetti realizzati e su quelli<br />
ancora da attuare<br />
di Matteo Tarabelli<br />
Amministrare Jesi è «un’esperienza bellissima e complessa». Il sindaco Massimo Bacci tira<br />
le somme del suo primo semestre sullo scranno più alto del<strong>la</strong> città. La tradizionale conferenza<br />
stampa di fine anno è stata l’occasione per elencare quanto realizzato finora e tracciare<br />
le priorità del 2013. «Le difficoltà sono oggettive, il Comune è una macchina artico<strong>la</strong>ta,<br />
ma dai cittadini <strong>che</strong> incontro quotidianamente traggo <strong>la</strong> forza per provare a tradurre in<br />
pratica il cambiamento. E raggiungere gli obiettivi messi nero su bianco nel programma di<br />
mandato», ha sottolineato Bacci. Al suo fianco, <strong>la</strong> Giunta (era assente solo Cinzia Napolitano<br />
dell’Urbanistica), definita dall’assessore allo sport Ugo Coltorti, già calciatore professionista,<br />
«<strong>la</strong> squadra più forte e importante in cui abbia mai giocato».<br />
Sindaco Bacci, cosa è stato concretizzato in questi primi sei mesi?<br />
«Innanzitutto, abbiamo posto le basi per riorganizzare e rendere maggiormente efficiente il<br />
Comune, grazie al<strong>la</strong> competenza dell’assessore Ro<strong>la</strong>ndo Roncarelli. Abbiamo inoltre tagliato<br />
circa 250 mi<strong>la</strong> euro di spese improduttive e ridotto il numero dei dirigenti, dunque dei<br />
costi a carico dell’Ente. Proseguiremo su questa strada per non alzare <strong>la</strong> tassazione locale.<br />
Sono state avviate poi manutenzioni stradali, sistemazioni di plessi sco<strong>la</strong>stici ed è stato<br />
rimosso il cancello nell’atrio di ingresso del Comune, barriera non esclusivamente fisica. A<br />
breve, accorperemo il Susj (Sportello Unico Servizi Jesi), ora in piazza Spontini, all’Ufficio<br />
Anagrafe di via Mura Occidentali».<br />
È stata an<strong>che</strong> aumentata l’Imu però...<br />
«Purtroppo sì. È <strong>la</strong> so<strong>la</strong> leva <strong>che</strong> abbiamo per far quadrare i conti. Senza il ritocco delle aliquote<br />
avremmo dovuto formalizzare il dissesto finanziario. <strong>Una</strong> scelta presa con grande<br />
preoccupazione. La volontà, ora, è di non innalzare ulteriormente <strong>la</strong> pressione fiscale. E<br />
possiamo farlo solo decurtando le spese non necessarie. Certo è <strong>che</strong> il Governo centrale<br />
non aiuta. Al contrario, considera gli Enti Locali dei soggetti da spremere. Le entrate correnti,<br />
tanto per fornire un dato, sono passate da 42 milioni di euro a 35,5 milioni».<br />
Negli ultimi giorni, <strong>la</strong> questione Sadam ha, di nuovo, tenuto banco...<br />
«La riconversione concordata dai miei predecessori non mi piace, né mi convince. L’iter sta<br />
andando avanti faticosamente. Dal canto nostro, ci stiamo impegnando per trovare alternative<br />
ai centri commerciali. Non credo affatto <strong>che</strong> siano <strong>la</strong> soluzione per generare nuova<br />
occupazione, valide prospettive per i <strong>la</strong>voratori da ricollocare e benessere sul territorio. Ma<br />
comprendo pienamente i timori delle maestranze e ho sempre ribadito <strong>che</strong>, in assenza di<br />
progetti diversi, si procederà come stabilito a livello regionale».<br />
C’è poi il problema sicurezza...<br />
«Probabilmente, i furti sono incrementati, causati an<strong>che</strong> dal contesto economico attuale.<br />
Non penso tuttavia <strong>che</strong> <strong>la</strong> situazione a Jesi sia al<strong>la</strong>rmante. Viviamo ancora in una città tranquil<strong>la</strong>,<br />
monitorata adeguatamente dalle forze dell’ordine. Noi facciamo <strong>la</strong> nostra parte con i<br />
Vigili Urbani».<br />
E <strong>la</strong> sanità?<br />
«Nelle prossime settimane conosceremo le prospettive sanitarie di Jesi e del<strong>la</strong> Vallesina.<br />
Cer<strong>che</strong>remo di sbloccare prima possibile <strong>la</strong> pratica re<strong>la</strong>tiva alle sale operatorie del nuovo<br />
ospedale “Carlo Urbani”, finanziate dal<strong>la</strong> Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. E torneremo<br />
a chiedere al<strong>la</strong> Regione le necessarie delucidazioni sui possibili tagli ai reparti, ai posti<br />
letto e soprattutto sugli aspetti occupazionali».
Questa è<br />
JESI,<br />
come <strong>la</strong><br />
vedo io<br />
Con <strong>la</strong> pubblicazione del<br />
libro “An<strong>che</strong> questa è Jesi”,<br />
Corrado Olmi scopre aspetti<br />
inediti del<strong>la</strong> città.<br />
di Augusta Franco Cardinali<br />
libri | 23<br />
La lontananza è come il vento, dice il saggio. Può spegnere gli affetti o farli avvampare.<br />
Proprio questo è accaduto a Corrado Olmi, nato a Jesi, ma residente da chissà quanti anni<br />
a Roma, <strong>che</strong> tuttavia spesso ha <strong>la</strong>scato per ritornare in patria. Non da profeta esiliato,<br />
comunque, tant’è <strong>che</strong> a Jesi gli è stata conferita <strong>la</strong> cittadinanza benemerita.<br />
Il fatto è <strong>che</strong> Corrado Olmi a Jesi ha un’infinità di amici da rivedere, luoghi da ritrovare, novità<br />
da scoprire. È stato appunto il distacco a rinsaldare le amicizie e a sollecitare lo spirito di<br />
osservazione <strong>che</strong> gli ha suggerito le immagini di An<strong>che</strong> questa è Jesi, l’ultimo dei libri da lui<br />
interamente scritto, chiosato e illustrato. Edito dal<strong>la</strong> GEI, <strong>che</strong> su Jesi e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> Valle aveva<br />
precedentemente pubblicato in pillole i disegni e le didascalie ora inserite nel libro, fa pendant<br />
con Questa è Jesi, apparso quarant’anni fa in occasione del decennale del<strong>la</strong> rivista<br />
<strong>jesi</strong>na, giunta ormai al traguardo dei cinquanta.<br />
Identici il formato e <strong>la</strong> veste tipografica; analoga <strong>la</strong> copertina. Su quel<strong>la</strong> del primo volume<br />
appariva un vigile urbano <strong>che</strong> sorrideva indulgente e compiaciuto: sul secondo è in mostra<br />
adesso una piccante vigilessa dal sorriso furbetto e scanzonato.<br />
«Come passa il tempo!» ha esc<strong>la</strong>mato Corrado Olmi il giorno del<strong>la</strong> presentazione del libro,<br />
il 18 dicembre. Erano in molti ad accoglierlo e a fargli festa nell’Enoteca Regionale: al tavolo<br />
d’onore, accanto a lui, l’assessore Ro<strong>la</strong>ndo Roncarelli, in rappresentanza del Comune di<br />
Jesi; Anna Quaglieri, presidente dello IOM a cui sarà devoluto parte del ricavato dal<strong>la</strong> vendita<br />
dei libri; gli sponsor Enrico Loccioni (in rappresentanza dell’azienda Loccioni e del<strong>la</strong><br />
Banca Popo<strong>la</strong>re) e Pietro Balducci per <strong>la</strong> Banca Mar<strong>che</strong>. Non potevano mancare l’editore<br />
GEI, lo staff di Jesi e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> Valle e i giornalisti di diverse testate.<br />
Il nostro benemerito si è presentato in buona compagnia; con due delle otto donne <strong>che</strong><br />
compongono il suo gineceo familiare - <strong>la</strong> figlia Veronica e <strong>la</strong> nipotina Matilde - e con suo<br />
genero Enrico: appoggiato ad un bastone da passeggio da ‘grand seigneur’ e sempre di<br />
ottimo umore, tant’è <strong>che</strong> non ha mancato di offrire agli intervenuti <strong>la</strong> lettura di una delle<br />
pagine di più fresca poesia scritte da Martin Ca<strong>la</strong>ndra: il Canto di primavera.<br />
Confidenzialmente ha rive<strong>la</strong>to <strong>la</strong> motivazione <strong>che</strong> lo convinse anni fa a pubblicare Questa è<br />
Jesi. L’idea gli venne quando i Fratelli Fabbri diffusero una col<strong>la</strong>na dedicata a città e ambienti<br />
metropolitani illustrati da Miros<strong>la</strong>w Sasek. “A Jesi penserò io” si disse allora Corrado. E<br />
così ha fatto.<br />
Chi sfoglia il libro riconoscerà immediatamente l’inconfondibile stile dell’autore, sia nelle<br />
immagini, sia nelle didascalie, alcune in uno schietto e saporoso dialetto <strong>jesi</strong>no, altre in un<br />
sussiegoso, scanzonato italiano. Corrado Olmi si è ben documentato, scegliendo luoghi<br />
<strong>che</strong> spesso l’autista o il passante attraversa distrattamente. Chi vive in una città in effetti non<br />
si accorge delle sue trasformazioni tanto quanto chi ad essa ritorna dopo qual<strong>che</strong> tempo.<br />
È prevedibile <strong>che</strong> An<strong>che</strong> questa è Jesi diventerà un libro prezioso. Così è avvenuto per il<br />
precedente, oggi introvabile, <strong>che</strong> si auspica in abbinamento con questo possa essere<br />
ristampato. Si presenta non solo come una piacevole lettura, ma an<strong>che</strong> come una nuova<br />
guida del<strong>la</strong> città al<strong>la</strong> cui scoperta l’autore invita attraverso itinerari inconsueti.
24 | imprese e territorio<br />
La So.ge.nu.s. Spa dal 1989 è impegnata<br />
nel<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> dell’ambiente e per fornire ai cittadini,<br />
alle imprese e agli enti pubblici un riferimento<br />
di primo ordine per <strong>la</strong> gestione dei<br />
rifiuti, principalmente lo smaltimento di rifiuti<br />
speciali e urbani, conducendo <strong>la</strong> propria attività<br />
nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente.<br />
La So.ge.nu.s. ha avviato il processo di sviluppo<br />
del suo sistema di gestione con un<br />
percorso <strong>che</strong> l’ha portata inizialmente al<br />
conseguimento del<strong>la</strong> certificazione di assicurazione<br />
del<strong>la</strong> qualità ISO 9002 il<br />
28/12/2000; nel febbraio 2002 è passata al<br />
sistema di gestione ambientale ISO<br />
9001:2000; nel 2003 al<strong>la</strong> registrazione<br />
EMAS e nel 2005 al<strong>la</strong> certificazione OHSAS<br />
18001 e poi <strong>la</strong> SA8000.<br />
A marzo 2006 il sistema qualità è stato integrato<br />
e nuovamente certificato BEST4.<br />
SEDE LEGALE E OPERATIVA<br />
Via Cornacchia, 12 60030 Moie di Maio<strong>la</strong>ti Spontini<br />
tel. 0731 703418 / fax 0731 703419<br />
infoimpianto@sogenus.com<br />
SEDE AMMINISTRATIVA<br />
Via Petrarca, 5/7/9 60030 Moie di Maio<strong>la</strong>ti Spontini<br />
tel. 0731 705088 / fax 0731 705111<br />
info@sogenus.com<br />
Con <strong>la</strong> registrazione EMAS <strong>la</strong> So.ge.nu.s.<br />
Spa ha voluto dare un’ulteriore conferma<br />
del<strong>la</strong> massima trasparenza e piena col<strong>la</strong>borazione<br />
con le autorità e con gli organi di<br />
controllo.<br />
La So.ge.nu.s. Spa ha costruito e consolidato<br />
nel tempo un rapporto con i suoi clienti e<br />
fornitori, basato sul<strong>la</strong> corretta e fattiva col<strong>la</strong>borazione,<br />
ponendosi all’ascolto del mercato,<br />
dei suoi protagonisti e delle loro esigenze.<br />
Il desiderio di So.ge.nu.s. Spa è di operare,<br />
an<strong>che</strong> nel futuro, in armonia e nel<br />
rispetto degli interessi diffusi dei produttori<br />
ed, in modo partico<strong>la</strong>re, delle aziende <strong>che</strong><br />
seriamente <strong>la</strong>vorano nel ciclo dei rifiuti, pur<br />
sapendo <strong>che</strong> il mercato per <strong>sua</strong> natura è<br />
dinamico e competitivo. La compagine<br />
societaria di So.ge.nu.s. Spa, con capitale<br />
interamente pubblico, è costituita da impor-<br />
AL SERVIZO DEL<br />
SUO TERRITORIO<br />
E DELLE MARCHE<br />
www.sogenus.com<br />
tanti società ed enti pubblici, dei quali il CIS<br />
S.r.l. (Consorzio Intercomunale Servizi), <strong>che</strong><br />
rappresenta i 12 Comuni del<strong>la</strong> Vallesina, è il<br />
socio di riferimento. Il Comune di Maio<strong>la</strong>ti<br />
Spontini è socio e proprietario degli<br />
impianti di smaltimento affidati in concessione<br />
al<strong>la</strong> stessa So.ge.nu.s Spa. Gli altri<br />
importanti soci sono: Anconambiente Spa,<br />
il Comune di Jesi, i Comuni di Castelbellino,<br />
Monteroberto, San Paolo di Jesi, Staffolo,<br />
Cupramontana, Serra San Quirico, Mergo,<br />
Rosora, Castelp<strong>la</strong>nio, Poggio San Marcello,<br />
Montecarotto. La So.ge.nu.s Spa gestisce il<br />
servizio di raccolta differenziata dei rifiuti<br />
solidi urbani nei dodici comuni del<strong>la</strong><br />
Vallesina con risultati più <strong>che</strong> apprezzabili<br />
per quanto riguarda <strong>la</strong> percentuale di raccolta<br />
<strong>che</strong> oggi mediamente si colloca oltre il<br />
54%.
Lettera di ringraziamento al<strong>la</strong> SO.GE.NU.S.<br />
per i traguardi raggiunti.<br />
Il sindaco Giancarlo Carbini ha inviato una lettera ai vertici del<strong>la</strong> SOGENUS, <strong>la</strong> società <strong>che</strong><br />
gestisce <strong>la</strong> discarica di Moie, cioè il presidente Eddi Ceccarelli e il direttore generale Mauro<br />
Ragaini, per ringraziarli «degli importanti, per non dire straordinari, traguardi raggiunti dal<br />
Comune di Maio<strong>la</strong>ti Spontini». Traguardi, come <strong>la</strong> realizzazione del nuovo polo sco<strong>la</strong>stico e<br />
l’annul<strong>la</strong>mento dei debiti, <strong>che</strong> hanno fatto conquistare al Comune una ribalta nazionale, non<br />
solo con l’intera pagina uscita sul quotidiano “<strong>la</strong> Repubblica”, ma an<strong>che</strong> con servizi televisivi<br />
e interviste radiofoni<strong>che</strong> di importanti emittenti nazionali. «Tali traguardi – sottolinea Il sindaco<br />
Carbini – sono stati possibili grazie ai proventi derivanti dal<strong>la</strong> discarica Cornacchia,<br />
gestita in maniera ineccepibile dal<strong>la</strong> SOGENUS SpA: una eccellenza nel settore, consolidata<br />
ogni giorno, nell’assoluto rispetto dell’ambiente e del<strong>la</strong> salute dei <strong>la</strong>voratori e dei cittadini.<br />
In tutti questi anni <strong>la</strong> SOGENUS è stata il partner ideale e una sicura garanzia non solo per<br />
il Comune di Maio<strong>la</strong>ti Spontini ma per tutto il territorio e in partico<strong>la</strong>re per i comuni soci CIS.<br />
Insieme stiamo gettando le basi per dare continuità a questo progetto <strong>che</strong> garantirà a lungo<br />
l’alto livello di qualità di vita ai nostri cittadini e il raggiungimento di altri strategici obbiettivi<br />
come quelli di cui oggi vantiamo il merito. Ma i meriti vanno correttamente attribuiti a tutta<br />
<strong>la</strong> “squadra” e in questa “squadra” SOGENUS ha svolto e svolge un ruolo fondamentale». Il<br />
sindaco spiega di «voler condividere <strong>la</strong> nostra soddisfazione con tutta <strong>la</strong> SOGENUS, <strong>la</strong><br />
Presidente, il CDA, il direttore generale e tutta <strong>la</strong> struttura a cui vi chiedo cortesemente di<br />
estendere il nostro vivo apprezzamento per quanto ogni giorno fanno, a dispetto an<strong>che</strong> di<br />
una minoranza incivilmente testarda <strong>che</strong> <strong>continua</strong> a non rispettare le regole e a tentare di<br />
offuscare il comune impegno e quello di tanti cittadini. Un riferimento quest’ultimo, a chi non<br />
esegue correttamente <strong>la</strong> raccolta differenziata compromettendo i risultati e l’impegno degli<br />
altri cittadini». La lettera si chiude rinnovando <strong>la</strong> fiducia al<strong>la</strong> SOGENUS e «nel<strong>la</strong> prospettiva,<br />
<strong>che</strong> è una certezza, di realizzare insieme altre importanti iniziative».<br />
>> Interno ed esterno del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> di Maio<strong>la</strong>ti Spontini costruita<br />
con i soldi del<strong>la</strong> discarica.<br />
imprese e territorio | 25<br />
La scuo<strong>la</strong> realizzata<br />
con i proventi del<strong>la</strong><br />
discarica diventa un<br />
caso nazionale<br />
Il caso del Polo sco<strong>la</strong>stico di Via Venezia,<br />
realizzato coi proventi del<strong>la</strong> discarica, è finito<br />
in prima pagina su La Repubblica dello<br />
scorso 28 novembre. Il primo quotidiano<br />
nazionale ha sottolineato come, attraverso i<br />
ricavi dello stoccaggio dei rifiuti, è stata realizzata<br />
quel<strong>la</strong> <strong>che</strong> il titolo di richiamo del<strong>la</strong><br />
prima pagina definisce La scuo<strong>la</strong> perfetta.<br />
Al caso di Maio<strong>la</strong>ti Spontini è stata dedicata,<br />
all’interno del quotidiano, un’intera pagina,<br />
dove è stato messo in evidenza “Il miracolo<br />
del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> dei sogni costruita con i<br />
soldi del<strong>la</strong> discarica”.
Km<br />
0<br />
Autosufficiente a livello energetico e ad<br />
impatto zero. Il futuro è sbarcato a Monsano.<br />
Enrico Cappanera, presidente del<strong>la</strong><br />
Energy Resources (società leader nel settore<br />
delle rinnovabili), ha reso autonoma <strong>la</strong><br />
<strong>sua</strong> abitazione dalle tradizionali forniture<br />
elettri<strong>che</strong> e di gas. Niente più costi per<br />
l’energia, né insostenibili rincari causati<br />
dalle fluttuazioni internazionali dei prezzi.<br />
Stop all’inquinamento. Da consumatore ad<br />
autoproduttore del<strong>la</strong> propria energia, preludio<br />
del<strong>la</strong> Terza Rivoluzione Industriale teorizzata<br />
dall’economista Jeremy Rifkin.<br />
Con un investimento di poco superiore ai<br />
40 mi<strong>la</strong> euro, <strong>la</strong> casa, ubicata nelle colline di<br />
Monsano, è stata dotata di pannelli so<strong>la</strong>ri<br />
termici e fotovoltaici, pompe di calore e di<br />
un micro-impianto eolico per rispondere a<br />
tutte le esigenze domesti<strong>che</strong>: elettricità, climatizzazione<br />
ed acqua calda sanitaria. È<br />
A Monsano<br />
<strong>la</strong> prima casa autosufficiente.<br />
Dove le bollette<br />
sono a carico del sole.<br />
Energia<br />
a chilometri zero<br />
di Matteo Tarabelli<br />
operativo inoltre un apposito sistema di<br />
accumulo, denominato SeS, <strong>che</strong> permette<br />
di utilizzare di notte l’energia prodotta in<br />
eccesso durante il giorno, soprattutto<br />
d'estate. Il risparmio appare notevole.<br />
«Prima di rendere autosufficiente <strong>la</strong> mia abitazione<br />
spendevo attorno ai 2.600 euro<br />
annui in bollette tra elettricità e gas. Ora<br />
appena 400 euro di soli costi fissi – rive<strong>la</strong><br />
Cappanera. – Il risparmio annuale supera<br />
quindi i 2.000 euro <strong>che</strong>, sommati agli incentivi<br />
in Conto Energia ed ai risparmi fiscali<br />
per <strong>la</strong> riqualificazione energetica dell’edificio,<br />
agevoleranno un rientro dell’investimento<br />
in circa 8 anni».<br />
Azzerate ovviamente le emissioni in atmosfera.<br />
«Le tecnologie esistenti nel campo<br />
delle rinnovabili rappresentano un grandissimo<br />
passo in avanti verso una reale democrazia<br />
energetica – sostiene Cappanera. –<br />
Operazioni come queste rendono più concreti<br />
i concetti legati al<strong>la</strong> terza rivoluzione<br />
industriale ed aprono le porte ad una nuova<br />
stagione per l’umanità dove sarà <strong>la</strong> microgenerazione<br />
distribuita di energia da fonti<br />
rinnovabili a ripristinare l’equilibrio tra uomo<br />
e pianeta».<br />
L’abitazione di Monsano può contare, nel<br />
dettaglio, su due impianti fotovoltaici,<br />
rispettivamente da 2,1 ed 8,2 kWp di<br />
potenza sul<strong>la</strong> copertura, integrati al posto<br />
delle normali tegole, e su di una struttura<br />
adibita a box auto. Ci sono poi un impianto<br />
so<strong>la</strong>re termico di 5 metri quadrati sul tetto,<br />
un impianto microeolico da 1kW ad asse<br />
verticale, ed una pompa di calore per il<br />
riscaldamento, posizionata in un vano tecnico<br />
nel giardino. I consumi elettrici diurni si<br />
aggirano sui 10 kWh al giorno, mentre<br />
quelli notturni si attestano su 2,5 kWh.<br />
Mediante un sistema di accumulo intelligente,<br />
è possibile utilizzare di notte fino a<br />
circa 4 kWh di energia sovraprodotta nelle<br />
ore di sole.<br />
«Ormai si può par<strong>la</strong>re di energia a chilometro<br />
zero, autoprodotta, gestita ed utilizzata<br />
sul luogo senza nessun intermediario, riducendo<br />
drasticamente <strong>la</strong> dipendenza dalle<br />
fonti fossili – rimarca Cappanera. – Credo<br />
stia maturando <strong>la</strong> consapevolezza <strong>che</strong><br />
l’energia è un bene di tutti e <strong>che</strong> le tecnologie<br />
sono a disposizione dell’umanità per<br />
migliorarne lo stile di vita. E non per limitare<br />
<strong>la</strong> possibilità di accesso alle risorse.<br />
Quello <strong>che</strong> fino ad oggi è stato definito<br />
Consumatore deve trasformarsi finalmente
in Autoproduttore, per orientare le proprie scelte energeti<strong>che</strong> in modo consapevole. Sapere<br />
quanta energia si ha <strong>la</strong> possibilità di produrre, e quindi di utilizzare, è fondamentale an<strong>che</strong><br />
per ri<strong>la</strong>nciare i concetti di risparmio energetico e riduzione delle emissioni inquinanti».<br />
Nell’anno appena concluso, i costi per l’elettricità ed il gas sono cresciuti esponenzialmente<br />
rispetto al passato. Ed il trend non sembra affatto in diminuzione. Balzano all'occhio, tuttavia,<br />
le previsioni dell’Agenzia internazionale dell’Energia (Aie), messe nero su bianco nell'ultimo<br />
World Energy Outlook. Le rinnovabili, stando alle stime dell’autorevole istituzione,<br />
diventeranno <strong>la</strong> seconda maggiore fonte di produzione energetica al mondo entro il 2015<br />
e si avvicineranno al carbone come prima fonte entro il 2035. Un vero e proprio colpo di<br />
scena, evidenziano gli analisti, tenendo conto <strong>che</strong> fino a pochi anni fa i giudizi dell’Aie erano<br />
caratterizzati da un’estrema prudenza sul fronte dell’energia pulita.<br />
Al momento i combustibili fossili restano in testa nel mix energetico mondiale, supportati da<br />
sussidi <strong>che</strong> nel 2011 hanno raggiunto i 523 miliardi di dol<strong>la</strong>ri, in aumento di circa il 30 per<br />
cento rispetto al 2010 e sei volte superiori ai contributi erogati in favore delle fonti rinnovabili.<br />
Ma le Nazioni Unite stanno sollecitando un’inversione di rotta. L’Italia ha recuperato svariate<br />
posizioni negli ultimi anni, sviluppando più di 100 mi<strong>la</strong> posti di <strong>la</strong>voro “verdi”. Cappanera<br />
fra l’altro, assieme ad altri suoi colleghi del<strong>la</strong> Energy Resources, ha già <strong>la</strong>nciato un appello al<br />
Governo, ed in partico<strong>la</strong>re al premier Mario Monti, suggerendo <strong>la</strong> strada giusta da intraprendere<br />
per ri<strong>la</strong>nciare l’Italia, caratterizzata da green economy, sostenibilità ambientale e consenso<br />
popo<strong>la</strong>re, piuttosto <strong>che</strong> da lobbies, cambiamenti climatici e combustibili fossili. Non si<br />
esclude <strong>che</strong> l’iniziativa venga riproposta successivamente alle elezioni di fine febbraio.<br />
«La rivoluzione energetica non potrà <strong>che</strong> partire dal basso – rimarca Cappanera. - Il benessere<br />
non può esser misurato esclusivamente dai parametri tradizionali del Pil. La sostenibilità<br />
sarà il fulcro dei prossimi anni, un’opportunità etica e morale, prima <strong>che</strong> economica ed<br />
occupazionale, tenuto conto dei posti di <strong>la</strong>voro in grado di generare. Ed è una strada obbligata.<br />
Le rinnovabili, abbinate all’efficienza energetica e all’abbattimento degli attuali consumi,<br />
sarebbero più <strong>che</strong> sufficienti in Italia, il Paese del sole. Il futuro è nelle nostre mani.<br />
Dobbiamo esserne convinti. Trust, Faith and Believe».<br />
È di pochi giorni fa, <strong>la</strong> notizia dell'accordo fra Eni ed Enel per <strong>la</strong> predisposizione nelle stazioni<br />
di servizio dell’ente petrolifero di ben 5 mi<strong>la</strong> colonnine di ricarica per le auto elettri<strong>che</strong>,<br />
su rete stradale e autostradale. Si potrà fare il pieno in appena mezzora, con una ricarica<br />
rapida a corrente alternata da 43 Kilowatt per circa 25 euro al mese, grazie a specifi<strong>che</strong><br />
tariffe messe a punto da Enel. Restano ancora piuttosto elevati i prezzi dei veicoli elettrici.<br />
Ma <strong>la</strong> disponibilità dei punti di ricarica sul territorio potrebbe fornire <strong>la</strong> spinta decisiva all'atteso<br />
boom del<strong>la</strong> mobilità sostenibile, fra i pochi antidoti in grado di abbattere gli alti livelli di<br />
polveri sottili delle nostre città.<br />
ambiente | 27<br />
>> Nel<strong>la</strong> pagina accanto, Enrico Cappanera,<br />
presidente del<strong>la</strong> Energy Resources.
28 | sport<br />
UUnnaa<br />
cchhee<br />
STORIA<br />
CONTINUA<br />
Stefano Cerioni <strong>la</strong>scia l’Italia.<br />
Giovanna Trillini sarà il nuovo maestro<br />
per Elisa Di Francisca<br />
di Fabrizio Romagnoli<br />
Il Maestro <strong>che</strong> nel<strong>la</strong> tradizione ultra sessantenaria del Club S<strong>che</strong>rma Jesi aveva preso il<br />
posto del mitico padre fondatore Ezio Triccoli, ed allo stesso tempo il Commissario Tecnico<br />
del<strong>la</strong> Nazionale italiana di fioretto <strong>che</strong>, alle ultime Olimpiadi di Londra, fra maschi e femmine<br />
aveva vinto quasi tutto, insomma Stefano Cerioni, se ne va in Russia.<br />
Troppo allettanti sfida professionale ed offerta economica del<strong>la</strong> federazione russa perché<br />
almeno Cerioni potesse resistere alle sirene estere <strong>che</strong> negli ultimi tempi hanno fatto incetta<br />
di tecnici e professionalità italiane del<strong>la</strong> s<strong>che</strong>rma. Come Cerioni, maestro del doppio oro<br />
olimpico <strong>jesi</strong>no a Londra di Elisa Di Francisca, an<strong>che</strong> altri prima di lui avevano scelto <strong>la</strong> via<br />
dell’esperienza estera: Giulio Tomassini, storico maestro del<strong>la</strong> sempiterna Valentina Vezzali,<br />
bronzo individuale ed oro a squadre negli ultimi Giochi ed oggi in dolce attesa del secondo<br />
figlio per poi rimettersi in pedana; Giovanni Borto<strong>la</strong>so, maestro dell’altra azzurra del<strong>la</strong><br />
squadra trionfante in Inghilterra, Arianna Errigo. Hanno tutti fatto le valigie: il primo in direzione<br />
Avignone, in Francia, il secondo per Tauber, in Germania.<br />
Che ne sarà, di quell’esempio di un’Italia c<strong>la</strong>morosamente vincente <strong>che</strong> è stato in questi<br />
anni il fioretto azzurro, al<strong>la</strong> luce degli addii? E <strong>che</strong> ne sarà del Club S<strong>che</strong>rma Jesi, senza il<br />
maestro Stefano Cerioni?<br />
Intanto, <strong>la</strong> notizia è <strong>che</strong> Elisa Di Francisca ha scelto di andare avanti con Giovanna Trillini<br />
come nuovo maestro. Un binomio suggestivo, fra <strong>la</strong> campionessa di Londra ed una leggenda<br />
del Club S<strong>che</strong>rma Jesi e dello sport azzurro come Giovanna, nei confronti del<strong>la</strong> nascita<br />
del quale da molti sono giunti apprezzamento e soddisfazione. A partire dal presidente del<strong>la</strong><br />
Feders<strong>che</strong>rma, Giorgio Scarso. Alcuni pensano già a Giovanna come possibile nuovo commissario<br />
tecnico del<strong>la</strong> Nazionale. Ma di più sul<strong>la</strong> cosa potrà dire il Consiglio Federale in programma<br />
a metà gennaio. Intanto restano i punti interrogativi sul<strong>la</strong> s<strong>che</strong>rma azzurra e <strong>jesi</strong>na<br />
chiamate a rivisitare <strong>la</strong> formu<strong>la</strong> vincente <strong>che</strong> ne ha segnato un’era.<br />
«Ma già da qual<strong>che</strong> anno, da quando ero diventato commissario tecnico del<strong>la</strong> Nazionale italiana<br />
e dunque, atleti azzurri a parte, non potevo <strong>la</strong>vorare in sa<strong>la</strong> con gli atleti del Club<br />
S<strong>che</strong>rma Jesi, <strong>la</strong> società si era attrezzata e preparata per andare avanti senza di me – rassicura<br />
il neo Ct del<strong>la</strong> Russia Stefano Cerioni – sono abituati a questo, con l’impegno di Giovanna<br />
e del gruppo storico di sempre, da Maria Elena Proietti Mosca ad Annarita Sparaciari e<br />
Doriana Pigliapoco. Insieme a loro, giovani tecnici <strong>che</strong> in questi anni sono cresciuti a contatto<br />
coi grandi. Il Club S<strong>che</strong>rma Jesi continuerà a cavarse<strong>la</strong> bene come è già riuscito a fare».<br />
Come ci si avvicina ad una nuova sfida come quel<strong>la</strong> <strong>che</strong> <strong>la</strong> attende in Russia?<br />
«Le incognite sono tante, perché non so bene <strong>che</strong> cosa troverò. Ma c’è pure tanto entusia-
smo per il rimettersi in gioco in una nuova<br />
realtà e cercare di metterci del mio per far<strong>la</strong><br />
migliorare».<br />
Intanto, <strong>la</strong> <strong>sua</strong> allieva Elisa Di Francisca ha<br />
scelto Giovanna Trillini come nuovo maestro.<br />
«<strong>Una</strong> col<strong>la</strong>borazione <strong>che</strong> mi fa molto piacere<br />
fra due ragazze <strong>che</strong> conosco benissimo<br />
come allieve e come atlete. Penso proprio<br />
<strong>che</strong> sia stata una buona soluzione – dice<br />
Cerioni. – Elisa è molto cresciuta e per Giovanna<br />
sarà un’ottima esperienza di crescita<br />
come tecnico, potersi confrontare con una<br />
atleta di quel livello. Prima di partire (al<strong>la</strong><br />
fine di gennaio, n.d.r.), sarò pronto a dare<br />
loro gli ultimi consigli utili. Spero <strong>che</strong> tutto<br />
vada bene ed il loro rapporto migliori di<br />
giorno in giorno».<br />
A vigi<strong>la</strong>re su questo rivolgimento, c’è il presidente<br />
del Club S<strong>che</strong>rma Jesi Alberto<br />
Proietti Mosca.<br />
«Il tecnico Cerioni certo è una eccellenza<br />
non solo <strong>jesi</strong>na ma nazionale <strong>che</strong> va a <strong>la</strong>vorare<br />
all’estero. Ma per quanto riguarda il<br />
<strong>la</strong>voro di sa<strong>la</strong> del Club, grosse ripercussioni<br />
non ce ne saranno. Già quando Cerioni<br />
diventò Ct del<strong>la</strong> Nazionale, qui in pedana<br />
<strong>la</strong>vorava solo con Elisa e qual<strong>che</strong> altro atleta<br />
delle Fiamme Azzurre, non potendo fare<br />
altro. A livello tecnico, già da tempo ci<br />
siamo preparati per andare avanti an<strong>che</strong><br />
senza Stefano. Ed infatti nel tempo sono<br />
emersi i nuovi talenti di Ingargio<strong>la</strong> o Zenobi,<br />
maschietti <strong>che</strong> promettono di rinverdire i<br />
fasti da atleta proprio dello stesso Cerioni. Il<br />
problema maggiore questo cambiamento lo<br />
ha portato al<strong>la</strong> Di Francisca, risolto però<br />
con l’ottima scelta fatta di puntare su<br />
Giovanna. Ed il Club S<strong>che</strong>rma conferma <strong>la</strong><br />
propria tradizione, coi campioni <strong>che</strong> diventano<br />
maestri e creano nuovi campioni. La<br />
partenza di Cerioni dispiace ma inorgoglisce,<br />
è il segnale <strong>che</strong> qui c’è una vera e propria<br />
scuo<strong>la</strong> radicata capace di sfornare<br />
medaglie ma an<strong>che</strong> tecnici <strong>la</strong> cui capacità<br />
di insegnare s<strong>che</strong>rma è richiesta in tutto il<br />
mondo. Il Club prosegue nel solco del<strong>la</strong> <strong>sua</strong><br />
<strong>storia</strong>, con al fianco il fondamentale sostegno<br />
del<strong>la</strong> Banca Popo<strong>la</strong>re di Ancona <strong>che</strong> ci<br />
dà forza da vent’anni».<br />
Giovanna Trillini intanto ha iniziato il suo<br />
nuovo impegno di maestro al fianco di Elisa<br />
Di Francisca. Già dal 2 gennaio. «Le avevo<br />
detto di godersi le ultime feste e poi farsi<br />
trovare pronta a rimettersi in pista – dice<br />
Giovanna. – Con Elisa c’era un ottimo rapporto<br />
già da avversarie, in palestra ci sono<br />
sempre stati aiuto e col<strong>la</strong>borazione. È in un<br />
momento partico<strong>la</strong>re, un’atleta arrivata in<br />
alto <strong>che</strong> deve provare a restarci, anzi crescere<br />
e migliorare. Ora sta <strong>la</strong>vorando molto<br />
dal punto di vista atletico, l’ho trovata molto<br />
disponibile ed era ciò <strong>che</strong> aveva chiesto,<br />
disponibilità al confronto. Forse l’inizio è<br />
an<strong>che</strong> facilitato dal fatto <strong>che</strong> ci conosciamo<br />
già molto bene».<br />
>> Nel<strong>la</strong> pagina a fianco, sopra:<br />
Giovanna Trillini insieme ad Elisa Di Francisca;<br />
sotto: il presidente del Club S<strong>che</strong>rma Jesi<br />
Alberto Proietti Mosca e Stefano Cerioni neo<br />
Ct del<strong>la</strong> Nazionale russa.<br />
Intanto il presidente del<strong>la</strong> Feders<strong>che</strong>rma<br />
Giorgio Scarso ha utilizzato parole lusinghiere<br />
per questa col<strong>la</strong>borazione. «La s<strong>che</strong>rma<br />
italiana ha ottime potenzialità – ha detto<br />
Scarso. – La scelta di Elisa Di Francisca di<br />
farsi allenare da una ex campionessa come<br />
Giovanna Trillini risponde all'esigenza di<br />
dare continuità al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> di Jesi. Quando<br />
noi puntammo su Cerioni, nessuno avrebbe<br />
mai pensato <strong>che</strong> sarebbe diventato il tecnico<br />
<strong>che</strong> è diventato. Quindi è una nuova<br />
scommessa per <strong>la</strong> s<strong>che</strong>rma italiana».<br />
Giovanna Trillini dice: «Le parole del presidente<br />
Scarso mi fanno molto piacere. Come<br />
molto piacere mi ha fatto ricevere <strong>la</strong> proposta<br />
di Elisa. Con <strong>la</strong> partenza di tanti tecnici,<br />
<strong>la</strong> Federazione sta vivendo una situazione<br />
partico<strong>la</strong>re, non facile da gestire, con una<br />
squadra poi <strong>che</strong> ha vinto. Il compito è<br />
arduo. Io al momento sto <strong>la</strong>vorando coi<br />
bimbi del Club S<strong>che</strong>rma Jesi. La proposta di<br />
Elisa l’ho accettata con entusiasmo».<br />
Intanto il passaggio in Russia di Cerioni ha<br />
creato intorno al<strong>la</strong> disciplina un c<strong>la</strong>more di<br />
mercato non u<strong>sua</strong>le per <strong>la</strong> s<strong>che</strong>rma. «Ero fra<br />
quanti pensavano <strong>che</strong> al<strong>la</strong> fine Cerioni in<br />
Russia non sarebbe andato, non me<br />
l’aspettavo – dice Trillini, – ma Stefano avrà<br />
avuto le sue buone ragioni, an<strong>che</strong> per <strong>la</strong><br />
nuova scommessa <strong>la</strong>vorativa <strong>che</strong> va ad<br />
affrontare. Sarà partico<strong>la</strong>re averlo contro da<br />
avversario, speriamo di iniziare presto a<br />
batterlo».<br />
guarda il video su www.<strong>valle</strong>sina.tv<br />
nel<strong>la</strong> sezione dedicata a Jesi e <strong>la</strong> <strong>sua</strong> Valle
30 | ricordi<br />
Poeti dialettali <strong>jesi</strong>ni<br />
Carlo Loreti<br />
(ricordiamo in questa pagina Carlo Loreti recentemente scomparso)<br />
LA CITTÀ MIA<br />
Te camino ’ntorno sensa fa’ rumore,<br />
alzo ll’occhi, si bel<strong>la</strong> da chi sotta,<br />
’na meravija digo, ’no splendore<br />
de quelli <strong>che</strong> te po’ fa’ pia’ ’na cotta.<br />
L’antenadi co’ tanta fantasia<br />
t’ha creado sensa ’na sbavatura,<br />
pensann’a quel doma’ co’ gelosia<br />
se fosse conservada ’sta braura,<br />
braura <strong>che</strong> s’i ’l core de ’sta <strong>valle</strong>,<br />
ornada da ’n insieme de castelli<br />
tutti contenti de forma’ ’no scialle.<br />
Odori tanto e solo <strong>che</strong> de vecchio,<br />
sempre fiera de’<strong>la</strong> bellezza tua<br />
da n’ consulta’ siguro mai ’no specchio.<br />
L’album di Jv<br />
Borghi, piazze, vigoli e scalette<br />
<strong>che</strong> m’accompagn’a Porta Garibaldi,<br />
facennome ’mmira’ ’n sacco de spaldi<br />
passanno propio lì le Monnighette.<br />
I Spiazzi, Piazza Nov’e <strong>la</strong> Rincrocca<br />
tanto ricchi de quel <strong>che</strong> c’era ieri,<br />
via de’le Terme, Porta Bersajeri<br />
ndo’ i passi mia lì ’ncora rintocca.<br />
Quanno me stringio a te tra lumescuro<br />
fra <strong>la</strong> bombace piena de sognado,<br />
penso a chi co’ ’l modo be’ siguro<br />
quelle de lora ha muntobe’ cantado,<br />
ma ’sti tesori tua modestamente<br />
n’ se po’ paragona’ propio co’ gnente.<br />
I CANTINÙ DE IERI<br />
“Na o’ ’sta città nostra me ricordo<br />
era tutta ’na cantina padronale,<br />
per aria c’era sempre quel segnale<br />
<strong>che</strong> te colcava pe’ quant’era ’ngordo.<br />
De ’sti tempi Lù ’ncora bullia<br />
<strong>che</strong> già le prime sbornie se sognava,<br />
’l vi’ novo pe’ noa’ se colorava<br />
’nte que’le grotte ndo’ ’l pensa’ sparia.<br />
Cantinù nadi pe’ <strong>la</strong> spremidura,<br />
culle dell’uà co’ ’l marchio più normale<br />
botte ’mpregnade solo de cultura.<br />
Adesso c’è ’l quarti’ co’ ll’edighetta,<br />
un francobollo ndo’ c’è scritto doc<strong>che</strong><br />
pe’ fatte paga’ d’oro ’na foetta.<br />
<strong>Una</strong> foto ritrovata –<br />
1981 - Ci è stata<br />
inviata questa foto<br />
rinvenuta negli archivi<br />
fotografici di Walter<br />
Darini. Si tratta di una<br />
squadra di ragazzi<br />
dell’anno 1981,<br />
sponsorizzata dal<strong>la</strong><br />
Silc di Darini.<br />
La squadra dei<br />
ragazzi, oggi sicuro<br />
uomini maturi, è<br />
accompagnata da Ivo<br />
Bini, indimenticabile<br />
sportivo, oltre <strong>che</strong><br />
serio professionista di<br />
quegli anni, purtroppo<br />
scomparso<br />
prematuramente.<br />
Chi è in grado di<br />
riconoscersi o dare<br />
informazioni sui<br />
ragazzi presenti può<br />
comunicarlo al<strong>la</strong><br />
nostra redazione.
La scomparsa<br />
del prof. Egisto Ciardi<br />
Il Rotary Club di Jesi ricorda il caro socio<br />
Egisto Ciardi, deceduto presso l'Ospedale<br />
di Torrette a 89 anni. Il prof. Ciardi è<br />
ricordato per <strong>la</strong> <strong>sua</strong> attività di cardiologo<br />
presso il locale nosocomio. Giunto a Jesi<br />
dal<strong>la</strong> nativa Siena nel 1950, aprì qui il<br />
reparto di Cardiologia e <strong>la</strong> prima Unità<br />
coronarica. Nel 1971 fu nominato primario<br />
del reparto divenendo una valida guida<br />
professionale per molti colleghi. Per <strong>la</strong> <strong>sua</strong><br />
attività svolta, il Rotary, di cui fu an<strong>che</strong><br />
presidente, gli aveva conferito il<br />
prestigioso premio “Paul Harris Fellow”.<br />
GINO ROSSETTI<br />
2° anniversario<br />
16.01.2011 16.01.2013<br />
Le persone <strong>che</strong> si amano non si<br />
perdono mai, si allontanano solo da noi.<br />
A noi, resta il compito di tenere vivo<br />
il tuo ricordo. Ti vogliamo bene.<br />
Tua moglie, i tuoi figli e tutti i tuoi cari<br />
GIANCARLO AMICI<br />
Nel 7° anniversario del<strong>la</strong> scomparsa del<br />
compianto Giancarlo Amici, il figlio Andrea,<br />
<strong>la</strong> moglie Cinzia, <strong>la</strong> nuora Romina e gli<br />
adorati nipotini Loris e Mirco lo ricordano<br />
con immutato rimpianto e profonda<br />
nostalgia a quanti in vita lo conobbero ed<br />
ebbero modo di stimare le sue qualità.<br />
JESI E LA SUA VALLE<br />
quindicinale d’informazione<br />
n. 01_12/01/2013<br />
Direttore responsabile<br />
Dino Mogianesi<br />
Direttore Ro<strong>la</strong>ndo Romagnoli<br />
In redazione Marina Marini<br />
Segretaria di redazione<br />
Samanta Vecci<br />
Grafica Elisabetta Carletti -<br />
Valentina Quagliatini<br />
Fotografia Augusto Giglietti<br />
Pubblicità Marco Focante<br />
Amministrazione Pao<strong>la</strong> Perlini<br />
Gruppo Editoriale Informazione<br />
via Petrucci, 11 Jesi (An)<br />
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stampa TJ, Jesi<br />
LINA FIORETTI<br />
agenda | 31<br />
12.01.1985 12.01.2013<br />
In ricordo di Lina Fioretti<br />
...l’alba di ogni giorno<br />
ti porti il nostro sorriso...<br />
Noi vogliamo ricordarti così, cara Lina.<br />
I tuoi cari<br />
LUIGI MARCHEGIANI<br />
Il 7 gennaio è ricorso<br />
il 21° anniversario del<strong>la</strong> scomparsa<br />
di Luigi Mar<strong>che</strong>giani.<br />
Lo ricordano con immutato affetto<br />
il figlio Mario, <strong>la</strong> moglie C<strong>la</strong>ra e quanti<br />
lo conobbero.<br />
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