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Una storia che continua - jesi e la sua valle

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22 | amministrazione<br />

Semestre di rodaggio<br />

Al termine dei primi sei mesi di governo, il sindaco<br />

Bacci fissa lo sguardo sui progetti realizzati e su quelli<br />

ancora da attuare<br />

di Matteo Tarabelli<br />

Amministrare Jesi è «un’esperienza bellissima e complessa». Il sindaco Massimo Bacci tira<br />

le somme del suo primo semestre sullo scranno più alto del<strong>la</strong> città. La tradizionale conferenza<br />

stampa di fine anno è stata l’occasione per elencare quanto realizzato finora e tracciare<br />

le priorità del 2013. «Le difficoltà sono oggettive, il Comune è una macchina artico<strong>la</strong>ta,<br />

ma dai cittadini <strong>che</strong> incontro quotidianamente traggo <strong>la</strong> forza per provare a tradurre in<br />

pratica il cambiamento. E raggiungere gli obiettivi messi nero su bianco nel programma di<br />

mandato», ha sottolineato Bacci. Al suo fianco, <strong>la</strong> Giunta (era assente solo Cinzia Napolitano<br />

dell’Urbanistica), definita dall’assessore allo sport Ugo Coltorti, già calciatore professionista,<br />

«<strong>la</strong> squadra più forte e importante in cui abbia mai giocato».<br />

Sindaco Bacci, cosa è stato concretizzato in questi primi sei mesi?<br />

«Innanzitutto, abbiamo posto le basi per riorganizzare e rendere maggiormente efficiente il<br />

Comune, grazie al<strong>la</strong> competenza dell’assessore Ro<strong>la</strong>ndo Roncarelli. Abbiamo inoltre tagliato<br />

circa 250 mi<strong>la</strong> euro di spese improduttive e ridotto il numero dei dirigenti, dunque dei<br />

costi a carico dell’Ente. Proseguiremo su questa strada per non alzare <strong>la</strong> tassazione locale.<br />

Sono state avviate poi manutenzioni stradali, sistemazioni di plessi sco<strong>la</strong>stici ed è stato<br />

rimosso il cancello nell’atrio di ingresso del Comune, barriera non esclusivamente fisica. A<br />

breve, accorperemo il Susj (Sportello Unico Servizi Jesi), ora in piazza Spontini, all’Ufficio<br />

Anagrafe di via Mura Occidentali».<br />

È stata an<strong>che</strong> aumentata l’Imu però...<br />

«Purtroppo sì. È <strong>la</strong> so<strong>la</strong> leva <strong>che</strong> abbiamo per far quadrare i conti. Senza il ritocco delle aliquote<br />

avremmo dovuto formalizzare il dissesto finanziario. <strong>Una</strong> scelta presa con grande<br />

preoccupazione. La volontà, ora, è di non innalzare ulteriormente <strong>la</strong> pressione fiscale. E<br />

possiamo farlo solo decurtando le spese non necessarie. Certo è <strong>che</strong> il Governo centrale<br />

non aiuta. Al contrario, considera gli Enti Locali dei soggetti da spremere. Le entrate correnti,<br />

tanto per fornire un dato, sono passate da 42 milioni di euro a 35,5 milioni».<br />

Negli ultimi giorni, <strong>la</strong> questione Sadam ha, di nuovo, tenuto banco...<br />

«La riconversione concordata dai miei predecessori non mi piace, né mi convince. L’iter sta<br />

andando avanti faticosamente. Dal canto nostro, ci stiamo impegnando per trovare alternative<br />

ai centri commerciali. Non credo affatto <strong>che</strong> siano <strong>la</strong> soluzione per generare nuova<br />

occupazione, valide prospettive per i <strong>la</strong>voratori da ricollocare e benessere sul territorio. Ma<br />

comprendo pienamente i timori delle maestranze e ho sempre ribadito <strong>che</strong>, in assenza di<br />

progetti diversi, si procederà come stabilito a livello regionale».<br />

C’è poi il problema sicurezza...<br />

«Probabilmente, i furti sono incrementati, causati an<strong>che</strong> dal contesto economico attuale.<br />

Non penso tuttavia <strong>che</strong> <strong>la</strong> situazione a Jesi sia al<strong>la</strong>rmante. Viviamo ancora in una città tranquil<strong>la</strong>,<br />

monitorata adeguatamente dalle forze dell’ordine. Noi facciamo <strong>la</strong> nostra parte con i<br />

Vigili Urbani».<br />

E <strong>la</strong> sanità?<br />

«Nelle prossime settimane conosceremo le prospettive sanitarie di Jesi e del<strong>la</strong> Vallesina.<br />

Cer<strong>che</strong>remo di sbloccare prima possibile <strong>la</strong> pratica re<strong>la</strong>tiva alle sale operatorie del nuovo<br />

ospedale “Carlo Urbani”, finanziate dal<strong>la</strong> Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. E torneremo<br />

a chiedere al<strong>la</strong> Regione le necessarie delucidazioni sui possibili tagli ai reparti, ai posti<br />

letto e soprattutto sugli aspetti occupazionali».

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