5° Scientifico sez. A - Istituto Scolastico don Carlo Gnocchi
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Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario Anno scolastico 2011 - 2012<br />
Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong> Classe 5 <strong>sez</strong>ione A<br />
Carate Brianza<br />
Documento del Consiglio di Classe<br />
15 maggio 2012
VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />
DELLA 5^ SCIENTIFICO SEZ. A, 10 MAGGIO 2012<br />
Il giorno 10 maggio 2012, alle ore 14.00 si riunisce nella classe quinta liceo scientifico <strong>sez</strong>. A il<br />
Consiglio di Classe della quinta scientifico <strong>sez</strong>ione A per discutere e deliberare sul seguente O.d.G.:<br />
verifica ed approvazione del Documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame,<br />
come previsto dall’articolo 5 comma 2 del D.P.R. n. 323 dal 23/7/1998 e dall’articolo 6 dell’O.M.<br />
n. 43 dell’11/4/2002.<br />
Sono presenti tutti i docenti della classe, presiede il Preside, prof.Francesco Viganò, funge da<br />
segretario la prof. Carla Satta.<br />
Il Documento è stato impostato nella sua struttura generale già all’inizio dell’anno<br />
scolastico, ed è stato scritto un mese fa da diversi insegnanti, che si sono divisi i compiti secondo un<br />
piano di lavoro precedentemente formulato; il Coordinatore di Classe, professoressa Rita Tagliabue<br />
ha curato la redazione finale, assemblando le varie parti. Tutti i docenti della classe hanno già avuto<br />
modo di leggere il testo completo e di segnalare al coordinatore le loro osservazioni in merito.<br />
La Professoressa Tagliabue dà lettura del testo definitivo, durante la lettura vengono di<br />
comune accordo apportate variazioni di entità marginale; al termine il Consiglio approva il<br />
Documento all’unanimità.<br />
Il Preside incarica il segretario di curare che una copia sia posta agli atti della scuola, una<br />
copia sia affissa all’albo, una copia sia consegnata ad ogni insegnante e ad ogni studente.<br />
La seduta viene tolta alle ore 16.<br />
Letto, approvato e sottoscritto.<br />
IL SEGRETARIO<br />
Prof. Carla Satta<br />
IL PRESIDENTE<br />
prof. Francesco Viganò
I DOCENTI<br />
Marina Fumagalli, italiano___________________________________________<br />
Maria Motta, latino_____________________________________________<br />
Paola Colombo, inglese___________________________________________<br />
Gianni Bianchi, storia e filosofia_________________________________<br />
Carla Satta, scienze___________________________________________<br />
Daria Frigerio, matematica e fisica__________________________________<br />
Rita Tagliabue, disegno e storia dell’arte_______________________________<br />
Chiara Borgonovo, educazione fisica ___________________________________<br />
Alfonso Villa, educazione fisica__________________________________<br />
Villa <strong>don</strong> Ottavio, religione___________________________________
INDICE<br />
Parte generale<br />
Presentazione della classe e del Consiglio di Classe pag. 3<br />
Obiettivi e Metodi pag. 4<br />
Profilo della classe pag. 5<br />
Criteri e strumenti di misurazione e valutazione pag. 6<br />
Tipologia delle prove utilizzate dal Consiglio di Classe pag. 7<br />
Terza prova pag. 8<br />
Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo pag. 10<br />
Attività realizzate pag. 10<br />
Strumentazioni messe a disposizione della scuola pag. 15<br />
Allegati<br />
Allegato 1: Testi delle terze prove assegnate<br />
Prova del 2/12/2011 pag. 16<br />
Prova del 4/4/2012 pag. 17<br />
Allegato 2: Relazioni personali dei docenti<br />
Italiano pag. 19<br />
Lingua e letteratura latina pag. 22<br />
Lingua e letteratura inglese pag. 25<br />
Storia ed Educazione civica pag. 28<br />
Filosofia pag. 31<br />
Scienze della Terra pag. 34<br />
Matematica pag. 36<br />
Fisica pag. 38<br />
Disegno e storia dell’arte pag. 40<br />
Educazione Fisica femminile pag. 44<br />
Educazione Fisica maschile pag. 46<br />
Allegato 3: Programmi effettivamente svolti:<br />
Italiano pag. 48<br />
Lingua e letteratura latina pag. 55<br />
Lingua e letteratura inglese pag. 58<br />
Storia ed Educazione civica pag. 62<br />
Filosofia pag. 66<br />
Scienze della Terra pag. 68<br />
Matematica pag. 72<br />
Fisica pag. 74<br />
Disegno e storia dell’arte pag. 77<br />
Educazione Fisica maschile pag. 80<br />
Educazione Fisica femminile pag. 82<br />
.
Liceo scientifico paritario<br />
“Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”, Carate Brianza<br />
Anno scolastico 2011 – 2012, Classe 5 A<br />
Documento del Consiglio di Classe<br />
Presentazione della classe e del Consiglio di Classe<br />
La classe, inizialmente composta da 31 elementi, presenta un nucleo di 21 alunni che hanno<br />
frequentato ininterrottamente il corso fin dalla prima liceo. Durante il primo anno un alunno si è<br />
trasferito ad altra scuola, tre studenti non sono stati ammessi alla classe seconda e un altro alunno si<br />
è trasferito ad altra scuola dopo la conclusione dell’anno scolastico.<br />
In seconda vengono inseriti nella classe, all’inizio dell’anno scolastico, uno studente<br />
proveniente da questa scuola e una studentessa proveniente da una altra scuole, quindi la classe è<br />
diventata di 28 alunni. La classe seconda si conclude con tre non promozioni e il trasferimento alla<br />
fine dell’anno ad altre scuole da parte di due studenti e restano quindi 23 alunni.<br />
Il triennio inizia con l’inserimento di altri cinque studenti, uno dei quali si trasferisce ad altra<br />
scuola a dicembre; un altro studente con diagnosi di autismo seguirà un piano educativo<br />
individualizzato: accolto in maniera molto positiva dai compagni e seguito da una insegnante di<br />
sostegno concluderà l’anno ma in seguito si trasferirà ad altra scuola per seguire un percorso a lui<br />
più affine. L’anno si conclude con una non promozione e con il trasferimento ad altra scuola di un<br />
alunno.<br />
All’inizio della quarta viene inserito uno studente proveniente da un’altra scuola per cui la<br />
classe risulta essere composta da 25 alunni; un nostro alunno decide di frequentare, da dicembre, il<br />
quarto anno negli Stati Uniti. Tutti gli alunni risultano promossi alla fine della quarta e questa<br />
rimane la composizione della classe nel quarto e quinto anno. Gli studenti che hanno compiuto il<br />
triennio liceale insieme risultano quindi essere 24.<br />
Al termine sia del terzo che del quarto anno il Consiglio di Classe ha previsto ed attuato<br />
corsi di recupero estivi per gli studenti che presentavano insufficienze ed hanno perciò avuto la<br />
sospensione del giudizio. La classe terza si conclude con quattro sospensione di giudizio e una non<br />
ammissione, la classe quarta si conclude con una sospensioni di giudizio.<br />
Nel mese di luglio si sono tenuti per questi ragazzi, corsi personalizzati tenuti da docenti<br />
esterni, a settembre corsi collettivi tenuti dai docenti stessi del Consiglio di Classe. Altri alunni, pur<br />
avendo ottenuto un giudizio sufficiente in tutte le discipline, sono stati invitati a frequentare corsi di<br />
recupero a settembre per consolidare la preparazione in quegli ambiti ove le sufficienze risultavano<br />
particolarmente fragili. Queste attività di recupero estive, unitamente a quelle attuate in parallelo<br />
allo svolgimento dei programmi, hanno consentito a tutti gli alunni di colmare le lacune più<br />
importanti relative ai contenuti e agli obiettivi metodologici di terza e di quarta.<br />
L’attuale anno scolastico vive nel novembre 2011 una grave tragedia: uno degli alunni della<br />
classe quinta B viene a mancare in seguito ad un incidente stradale mortale, evento che lascia una<br />
traccia profonda sia tra gli insegnanti che tra gli studenti. La classe è stata toccata nel profondo dalla<br />
tragica scomparsa di un loro amico, quest’ultimo evento in particolare ha reso più consapevole e<br />
maturo l’impegno nel lavoro di conoscenza da parte di molti membri del gruppo classe.<br />
La composizione del Consiglio di Classe, per quanto si riferisce alla componente docenti, non ha<br />
subito variazioni nel triennio tranne in Religione, con insegnanti diversi negli anni del triennio.<br />
3
Obiettivi e metodi<br />
Il Consiglio di Classe riconosce come scopo degli studi liceali la formazione nei giovani di<br />
una capacità di rapporto con la realtà carico di ragioni, quindi consapevole e critico. Parlare di<br />
realtà nell’ambito scolastico corrisponde a riconoscerla nei contenuti e nelle metodologie propri<br />
delle discipline scolastiche, il cui apprendimento avviene nella dinamica di rapporti tra adulti e<br />
studenti. La frequentazione delle discipline può favorire negli studenti un tessuto culturale che,<br />
nell’intreccio storico dei tentativi, degli insuccessi e dei traguardi raggiunti, costituisce la<br />
formazione di un pensiero sulla realtà in senso lato e che implica una loro responsabilità nell’ambito<br />
scolastico.<br />
Il Consiglio di classe ha lavorato in questi anni perseguendo gli obiettivi identificati in<br />
termini di conoscenze, competenze e capacità, sia all’interno di singole discipline, sia in più aree<br />
disciplinari collegate.<br />
Si intende per conoscenze il possesso di informazioni note in modo corretto e sicuro,<br />
espresse con chiarezza terminologica, strutturate secondo adeguati criteri disciplinari, modulati dal<br />
docente. Si intende per competenze la consapevolezza del percorso disciplinare svolto, la gestione<br />
della complessità delle conoscenze acquisite e l’elaborazione personale di queste ultime. Si intende<br />
per capacità l’abilità nell’utilizzo degli strumenti pertinenti a ciascuna disciplina.<br />
Pur avendo ciascuna disciplina e area disciplinare una specifica strumentazione, che guida<br />
l’alunno nello strutturare le sue capacità di indagine conoscitiva del reale, si possono individuare<br />
cinque strumenti a tutti comuni: a) l’osservazione; b) la memorizzazione; c) la formalizzazione; d)<br />
l’esposizione; e) l’argomentazione.<br />
Dal momento che ogni oggetto di conoscenza (e perciò il contenuto stesso delle singole<br />
discipline) si presenta alla persona come richiesta di significato e come tale si pone come problema,<br />
i contenuti delle discipline non sono stati presentati come un sapere predefinito, ma come scoperta e<br />
verifica critica di una ipotesi di lettura del reale, secondo un percorso indicato dall’insegnante, per<br />
consentire agli studenti di apprendere nella libertà di un paragone.<br />
Il Consiglio di Classe ha cercato di attuare quanto detto attraverso un metodo di<br />
apprendimento che si struttura nelle seguenti azioni: 1) l’osservazione dei dati in quanto espressione<br />
della realtà; 2) la formulazione di un’ipotesi, ovvero una sua formalizzazione e codificazione; 3)<br />
l’attenta considerazione della tradizione, ovvero l’imitazione critica dei passi di chi ha già studiato<br />
quegli oggetti; 4) la verifica, ovvero la costruzione di una risoluzione interpretativa attraverso il<br />
dialogo docente/studente; 5) la produzione personale.<br />
Il luogo paradigmatico, dove quanto descritto è avvenuto, è stato l’ora di lezione, perché è<br />
nell’ora di lezione che l’oggetto di conoscenza diventa presente allo studente nel rapporto con il<br />
docente, conoscitore della disciplina e dei suoi metodi. I docenti del Consiglio hanno, pertanto,<br />
configurato le ore di lezione come avvenimenti imprescindibili per l’esperienza della conoscenza; in<br />
esse sono accaduti i processi della comprensione perché i percorsi conoscitivi, già sperimentati da<br />
altri e fissati dalla tradizione, sono stati presentati non solo nelle loro conclusioni, ma proprio nel<br />
loro sviluppo, permettendo agli studenti di appropriarsi, contemporaneamente, dei contenuti e del<br />
metodo precipui delle discipline.<br />
Il lavoro personale si è configurato, in prevalenza, come un momento importante di ripresa,<br />
di sviluppo e di ricerca in merito a quanto presentato o proposto durante l’attività didattica<br />
mattutina. Le ore di lezione si sono poste con una fisionomia sia esemplare che propositiva: esse<br />
hanno costituito il momento esemplificativo di come avvenga il processo conoscitivo, hanno<br />
cercato di mettere in movimento le energie intellettuali ed affettive degli studenti e hanno<br />
rappresentato, infine, occasione di valutazione del loro lavoro di personalizzazione.<br />
4
Le attività di recupero hanno perseguito lo scopo di consentire l’esperienza di un cammino<br />
adeguato a quei ragazzi per i quali, per diverse ragioni, il normale binomio “ora di lezione in classe<br />
- lavoro personale a casa” si fosse rivelato insufficiente a costruire una reale consapevolezza di<br />
percorso. I docenti, avendo tenuto come interlocutori tanto il coordinatore di classe che il Consiglio,<br />
hanno valutato, caso per caso, l’opportunità di predisporre un’attività di recupero, sviluppata con<br />
forme diverse: dal tutor pomeridiano, che ha seguito sistematicamente le situazioni più carenti; al<br />
recupero con l’insegnante stesso anche sotto forma di esercitazione assegnata.<br />
Le attività di approfondimento, invece, sono state attuate come occasioni di sviluppo di<br />
percorsi conoscitivi con gruppi di studenti, a partire da domande e/o interessi, sorti all’interno della<br />
attività curricolare mattutina. L’attività di approfondimento è sempre stata concepita non come un<br />
atto estrinseco od aggiuntivo rispetto al lavoro ordinario, ma come uno sviluppo, suggerito dal<br />
docente o richiesto dallo studente, inerente il percorso intrapreso ed offerto a tutta la classe, anche<br />
come lezione tenuta dagli alunni. Da questa attività sono nate occasioni di lavoro personale<br />
significative in relazione alla definizione degli argomenti d’apertura della prova orale.<br />
Profilo della classe<br />
All’inizio della terza la classe si presentava ben disposta ad accogliere le nuove modalità di<br />
lavoro proprie del triennio. Il clima in classe era positivo, il ritmo di lavoro adeguato e si<br />
evidenziava, in buona parte della classe, un desiderio di confrontarsi con le discipline. Qualche<br />
alunno presentava ancora difficoltà pregresse in alcune discipline e, in generale, era comunque<br />
necessario esplicitare tutti i passi metodologici richiesti dalle varie materie. Le chiare indicazioni di<br />
lavoro offerte dai docenti e il costante richiamo ad una metodologia di studio hanno consentito nel<br />
corso dell’anno di avviare un efficace lavoro di impostazione metodologica solida sia nella<br />
continuità del lavoro che nella consapevolezza dello studio. Tale lavoro di recupero e di<br />
potenziamento, che è stato svolto in itinere e attraverso interventi extracurricolari (revisione<br />
pomeridiana del lavoro con l’insegnante, assistenza di tutor individuali, corsi individuali nel mese<br />
di luglio e collettivi nel mese di settembre), puntava a consolidare negli studenti coinvolti<br />
l’acquisizione dei seguenti obiettivi: metodo e continuità nel lavoro personale, proprietà di<br />
linguaggio disciplinare, cura della strumentazione posseduta.<br />
Al termine della terza si evidenziavano dei passi significativi compiuti dalla classe riguardo alla<br />
sistematicità nel lavoro personale, che rendevano proficue le indicazioni didattiche emerse dal<br />
lavoro mattutino e la possibilità di realizzare sintesi personali motivate. Questo ha consentito a<br />
diversi studenti, anche fragili, di recuperare in buona parte le carenze pregresse, mentre solo un<br />
ristretto numero di studenti ha scelto di rimanere osservatore del percorso proposto.<br />
E’ stato così possibile, nel corso del quarto anno, richiedere un incremento qualitativo del<br />
lavoro, con l’obiettivo di affinare il metodo e sviluppare in modo appropriato i contenuti delle varie<br />
discipline. La maggioranza della classe ha risposto positivamente alla richiesta e ha potuto così<br />
sviluppare la capacità di impostare un problema, svolgerlo e documentarlo, stabilendo in modo<br />
adeguato nessi sia nell’ambito disciplinare che in quello di materie affini. Diversi studenti della<br />
classe hanno posto le premesse per un lavoro culturale significativo, nel quale la dimensione della<br />
personalizzazione dei contenuti è stata possibile. Alcuni ragazzi, pur dotati di capacità, hanno<br />
mostrato una certa trascuratezza e indifferenza nel seguire il percorso. Per altri studenti, meno<br />
capaci di autonomia e personalizzazione nel lavoro ma stabili nell’impegno, lo studio è stato<br />
caratterizzato prevalentemente da un percorso di acquisizione consapevole e ordinata dei dati. Solo<br />
qualche studente ha mostrato una difficoltà personale nella continuità e nel declinare lo specifico<br />
della disciplina.<br />
Il lavoro estivo tra la quarta e la quinta per coloro che ancora mostravano difficoltà o lacune<br />
in particolari discipline è risultato efficace e il Consiglio di classe ha potuto impostare un percorso<br />
regolare e sufficientemente elevato sotto il profilo didattico e culturale per l’anno di quinta.<br />
5
Durante quest’ultimo anno l’attività didattica si è svolta in un contesto positivo, talvolta<br />
arricchito da spunti e riflessioni proposti dagli alunni stessi, segnato per molti da uno studio<br />
regolare, metodologicamente corretto e di rielaborazione personale. La classe, nella maggioranza<br />
degli alunni, è stata in grado di seguire il lavoro con profitti adeguati alle personali capacità. Al<br />
termine del percorso liceale si può dunque affermare che gli studenti hanno maturato personalità<br />
diverse dal punto di vista della capacità e delle attitudini, della sensibilità e degli interessi personali.<br />
In un gruppo circoscritto di alunni permangono difficoltà inerenti la sicura acquisizione dei<br />
dati analitici; ciò è dovuto sostanzialmente alla mancanza di un costante lavoro di assimilazione e<br />
rielaborazione degli argomenti proposti, oppure a difficoltà legate ad elementi pregressi ma<br />
circoscritti ad alcune discipline. Altri alunni presentano ancora difficoltà nel controllo degli aspetti<br />
più complessi della concettualizzazione e formalizzazione di talune discipline, pur avendo<br />
generalmente dimostrato impegno nel lavoro personale di studio e di consolidamento metodologico.<br />
Buona parte della classe, invece, possiede un’adeguata capacità di gestione dei dati analitici e<br />
dimostra di aver progressivamente reso più consapevole la sintesi degli argomenti proposti. Per<br />
alcuni alunni è maturata la capacità di realizzare percorsi autonomi e significativi, caratterizzati da<br />
una sicura gestione degli strumenti e dei metodi disciplinari e da una particolare sensibilità culturale<br />
che li ha condotti ad una rielaborazione critica degli argomenti e alla costruzione di itinerari<br />
personali.<br />
Criteri e strumenti di misurazione e valutazione<br />
La valutazione è da noi intesa come la lettura dell’esperienza conoscitiva di un alunno<br />
rispetto alle oggettività che questi ha, di volta in volta, messo in campo; essa ha riguardato perciò<br />
dati oggettivi (ciò che il ragazzo ha detto, scritto, fatto, disegnato, prodotto...), ma in essa si è<br />
sempre cercato di individuare e giudicare l’esperienza conoscitiva compiuta dall’alunno. La<br />
valutazione si è configurata pertanto come un atto in sé complesso. E’ chiaro che, nel descrivere le<br />
ragioni di una valutazione, occorre fare riferimento ai diversi aspetti che la compongono (es.<br />
indicatori e misuratori), ma l’esito finale non è scomponibile, perché la valutazione è anche un atto<br />
unitario nel quale ogni aspetto in evidenza è legato agli altri.<br />
Uno degli aspetti di rilievo della valutazione è l’operazione di misurazione, da noi così<br />
intesa: la misurazione di una prova svolta dall’alunno è l’attestazione della sua distanza-vicinanza<br />
rispetto al raggiungimento degli obiettivi predeterminati dal docente per quella prova. Poiché una<br />
singola prova è uno dei momenti del processo di apprendimento messo in atto dal ragazzo, la<br />
misurazione è meglio espressa con lo studio dell’andamento delle sequenze di misurazione, ovvero<br />
l’individuazione di un trend di apprendimento.<br />
Detta misurazione corrisponde per noi ad uno dei principali indicatori della valutazione. Pur<br />
riconoscendo la possibilità di distinguere i criteri di misurazione in punteggi e livelli, essi vengono<br />
presentati in forma unitaria e si inten<strong>don</strong>o modulati in rapporto alla diversa natura della prova, se<br />
analitica o sintetica. Infatti la valutazione della singola prova si presenta differentemente dalla<br />
valutazione dell’insieme delle singole prove, in quanto in quest’ultima vengono a confluire altri<br />
indicatori, fra i quali individuiamo:<br />
- la partecipazione dell’alunno alla proposta educativa e culturale del docente<br />
- l’interesse promosso dall’alunno nello svolgimento del suo lavoro<br />
- la continuità di lavoro attuata dall’alunno nello svolgersi del lavoro disciplinare e nell’arco delle<br />
diverse discipline proposte.<br />
Nella definizione delle valutazioni assegnate agli alunni, si ritengono infine indicatori:<br />
- la quantità del possesso di informazioni<br />
- la capacità di uso degli strumenti<br />
- la consapevolezza di percorso<br />
- l’organizzazione delle conoscenze in termini di complessità<br />
6
- l’elaborazione personale<br />
- la significativa produzione culturale<br />
L’attribuzione dei voti nelle singole valutazioni è stata stabilita secondo questi criteri:<br />
voto 2 assoluta mancanza di informazioni.<br />
voto 3 insufficiente con elementi di particolare gravità in presenza di diffusi errori che<br />
attestano un approccio disordinato e logicamente scorretto, per una chiara incapacità<br />
di uso degli strumenti propri della disciplina.<br />
voto 4 chiaramente insufficiente, se la carenza di informazioni è significativa ed è aggravata<br />
da errori che compromettono seriamente la coerenza interna del lavoro presentato.<br />
voto 5 insufficienza per la presenza di una conoscenza inadeguata delle informazioni, che<br />
tuttavia non compromette in maniera grave l’esito della prova; oppure insufficienza<br />
in quanto il possesso minimo ma adeguato delle informazioni è condizionato da<br />
errori diffusi o circoscritti che indeboliscono la coerenza del lavoro.<br />
voto 6 sufficienza con fragilità, se c’è un possesso delle principali conoscenze, organizzate<br />
con qualche fragilità nell’utilizzo degli strumenti, ma non tali da indebolire la<br />
coerenza del lavoro presentato.<br />
voto 7 sufficienza piena, se c’è un possesso adeguato delle informazioni, organizzate con<br />
consapevolezza del percorso e degli strumenti.<br />
voto 8 evidente e sicura acquisizione personale dell’argomento, in presenza di un saldo<br />
possesso delle conoscenze e di una spiccata capacità di gestire con consapevolezza i<br />
percorsi sviluppati in classe; oppure pur in presenza di lievi imperfezioni nella<br />
restituzione dell’argomento, rielaborazione personale e pertinente tale da introdurre<br />
accenti nuovi rispetto al lavoro comune.<br />
voto 9 capacità di autonomi e significativi passi in avanti rispetto al lavoro comune, grazie<br />
al sicuro possesso delle conoscenze elaborate in modo personale e coerente e<br />
documentate in modo rigoroso ed espresse con finezza e pertinenza linguistica.<br />
voto 10 le conoscenze, competenze e capacità indicate nel punto precedente sono tali da<br />
permettere allo studente il pieno dominio di percorsi culturali complessi, nel quadro<br />
di una sintesi efficace ed ordinata, elaborata criticamente e sistematicamente, alla<br />
luce di un’ipotesi convincente ed adeguata, rigorosamente verificata ed espressa.<br />
Tipologia delle prove utilizzate dal Consiglio di classe<br />
- tema o composizione scritta<br />
- problema<br />
- compito breve di definizione di termini e concetti<br />
- interrogazione scritta con domanda su tema ampio<br />
- prove scritte di traduzione<br />
- brevi relazioni scritte su argomenti significativi trattati nell’anno di carattere sintetico<br />
- relazioni scritte su esperienze di laboratorio<br />
7
- colloquio orale<br />
- breve esposizione su contenuti dei programmi<br />
Terza prova<br />
La conduzione del percorso scolastico durante l’anno si è sviluppata in modo da tener conto<br />
dello sviluppo organico dei singoli percorsi disciplinari, finalizzati ad una solida acquisizione del<br />
metodo specifico della disciplina, con cura nell’indicare possibilità di connessioni fra diverse<br />
discipline.<br />
Il Consiglio di Classe si è orientato a sviluppare ed esercitare gli alunni su terze prove del<br />
Tipo B (“Quesiti a risposta singola”, “volti ad accertare la conoscenza e i livelli di competenza<br />
raggiunti dal candidato su argomenti riguardanti […] non più di cinque materie […] e composti da 8<br />
a 15 quesiti a risposta singola” come indicato nel D.M. del 18/9/1998, dal D.M. del 8/11/1999 n.<br />
520 e dal D.M.del 20/11/2000).<br />
Il carattere pluridisciplinare delle prove, il lavoro di discussione e di preparazione del<br />
Consiglio di Classe e specifiche considerazioni di opportunità didattica, hanno indirizzato il<br />
Consiglio a sottoporre alla classe tali prove a partire dal mese di dicembre in modo scadenzato<br />
perché tutte le discipline potessero contribuire appieno alla loro preparazione. Sono state proposte a<br />
rotazione tutte le materie. La prima è stata assegnata e svolta in data 2/12/2011; la seconda il<br />
4/04/2012. La modalità scelta di costruzione di queste prove è tale per cui ogni disciplina ha<br />
formulato, a partire dal programma svolto due o tre domande aventi due specifiche caratteristiche:<br />
una di tipo analitico (eventualmente suddivisa in alcuni sotto-quesiti specifici) e l’altra di tipo<br />
sintetico. Per lo svolgimento delle risposte alle domande inerenti ogni disciplina sono state<br />
assegnate un numero massimo totale di 25 righe.<br />
Al fine di una maggior semplificazione all’atto della valutazione, il Consiglio si è orientato<br />
ad assegnare un punteggio equivalente alle domande poste in ciascuna disciplina, a lasciare espresso<br />
in termini di frazione ogni punteggio nella singola disciplina interessata alla prova e a esprimere un<br />
punteggio conclusivo calcolato mediante la media aritmetica e corretto in intero mediante la<br />
maggior vicinanza (per esempio se la media è data dal numero 13,α allora il punteggio conclusivo è<br />
13 se 0 ≤ α < 5, diversamente è 14).<br />
I criteri per la valutazione di queste prove sono stati espressi preventivamente allo<br />
svolgimento delle medesime con la stesura di una griglia di correzione comune a tutte le discipline.<br />
Ogni docente, in base al testo della prova, elabora una griglia di correzione particolare riguardante il<br />
contenuto. In particolare il Consiglio si è attenuto a questi criteri:<br />
a- la presenza o meno delle informazioni previste dalla griglia di correzione predisposta dal<br />
docente (ossia la quantità e la pertinenza delle informazioni fornite); la padronanza del<br />
linguaggio tecnico proprio della disciplina (soprattutto per le materie scientifiche); la<br />
correttezza sintattica, morfologica e lessicale per quanto riguarda la lingua straniera;<br />
b- in mancanza di alcuni elementi previsti dalla griglia di correzione predisposta dal docente si<br />
possono assegnare fino ad un massimo di due punti (fino ad un punteggio complessivo non<br />
superiore a 15), se l’elaborato contiene informazioni non previste dalla griglia di correzione<br />
ma di pregio e pertinenti e/o se l’elaborato presenta una coerenza globale<br />
nell’argomentazione e/o una logica interna tale per cui gli elementi di contenuto mancanti<br />
siano imputabili ad insufficienza di tempo o di numero di righe previste.<br />
La griglia di correzione della terza prova comune alle discipline, viene riportata di seguito.<br />
8
Griglia di correzione per la terza prova<br />
CANDIDATO PUNTEGGIO PUNTEGGIO<br />
ATTRIBUITO<br />
Conoscenze<br />
Il candidato possiede conoscenze:<br />
6<br />
- scorrette, limitate o nulle<br />
0-3<br />
- corrette nonostante qualche errore<br />
4-5<br />
- corrette ed approfondite<br />
6<br />
Correttezza linguistica e terminologica<br />
Il candidato:<br />
2<br />
- non conosce la terminologia specifica ed è scorretto nell’uso della lingua 0-1<br />
- conosce la terminologia, la sa utilizzare in modo accettabile ed è corretto<br />
nell’uso della lingua<br />
1.5<br />
- usa in modo appropriato la terminologia specifica ed è corretto e accurato<br />
nell’uso della lingua<br />
2<br />
Competenze<br />
Il candidato:<br />
4<br />
- non è in grado di dar conto delle nozioni assimilate o si limita ad elencarle 0-2<br />
- sa cogliere i problemi ed organizza i contenuti dello studio in modo<br />
sufficientemente completo<br />
3<br />
- coglie con sicurezza i problemi proposti, sa organizzare i contenuti dello<br />
studio in sintesi complete, efficaci ed organiche<br />
4<br />
Capacità nell’argomentazione<br />
Il candidato:<br />
3<br />
- non sa impostare le questioni o le imposta senza essere in grado di<br />
risolverle<br />
0-1<br />
- tratta i problemi in modo sufficientemente chiaro, nonostante alcune<br />
imprecisioni<br />
2<br />
- organizza in modo chiaro e corretto<br />
3<br />
TOTALE /15<br />
Dalla combinazione dei punteggi attribuiti secondo gli indicatori segnalati nella griglia di<br />
correzione della terza prova si ottiene la seguente griglia di valutazione.<br />
Grave debito nel<br />
lavoro,<br />
mancanza di<br />
informazioni<br />
Gravemente<br />
insufficiente<br />
insufficiente sufficiente Discreto Buono Ottimo<br />
0-4 5-7 8-9 10-11 12 13 14-15<br />
Per ciascuna di queste prove il Consiglio ha deciso di assegnare il tempo di tre ore, al fine di<br />
consentire un’esposizione più controllata: abbiamo stimato in mezz’ora il tempo necessario per<br />
rispondere alle domande in ciascuna delle materie implicate e in mezz’ora il tempo per una rilettura<br />
globale o per eventuali correzioni da apportare.<br />
Ogni docente ha liberamente deciso se tenere in considerazione l’esito di queste prove per la<br />
valutazione dell’apprendimento nella sua materia, riformulando in voto il punteggio, dalla scala in<br />
quindicesimi a quella in decimi secondo un criterio di diretta proporzionalità.<br />
Si allegano i testi delle prove assegnate (Allegato n. 1).<br />
9
Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo<br />
Credito scolastico<br />
Come stabilito dal Collegio Docenti (verbale del 6 settembre 2011) il Consiglio di Classe<br />
della Quinta B utilizzerà i seguenti indicatori per definire il credito scolastico di ogni singolo<br />
alunno:<br />
1) il profitto scolastico, espresso dalla media finale dei voti. Questo indicatore viene utilizzato sia<br />
per stabilire all’interno di quale fascia della tabella si colloca il credito scolastico dello studente in<br />
oggetto, sia per determinare l’oscillazione all’interno della banda.<br />
2) L’assiduità nella frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo<br />
educativo e alle attività complementari ed integrative.<br />
3) I crediti formativi.<br />
Gli ultimi indicatori sono considerati, in linea generale, di pari valore.<br />
Credito formativo<br />
Come stabilito dal Collegio Docenti (verbale del 6 settembre 2011) il Consiglio di Classe<br />
della Quinta B utilizzerà come criteri per la valutazione di ammissibilità delle attestazioni di<br />
esperienze presentate dagli studenti al fine di ottenere un credito formativo e per il peso da attribuire<br />
ad ognuna di esse in sede di definizione del credito scolastico, quelli previsti dalla normativa.<br />
Verranno prese in esame qualificate esperienze dalle quali derivino competenze coerenti con il tipo<br />
di corso cui si riferisce l’Esame di Stato. La coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i<br />
contenuti tematici del corso di studi, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro<br />
concreta attuazione. Per le esperienze relative alla formazione personale, civile e sociale si terrà<br />
conto della rilevanza qualitativa dell’esperienza stessa. Le esperienze che danno luogo<br />
all’acquisizione di crediti formativi sono maturate, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti<br />
e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e<br />
culturale. Parimenti verranno considerati i settori di attività indicati dalla normativa: culturali,<br />
artistici-ricreativi, ambiente, volontariato, solidarietà, cooperazione e sport.<br />
Si terrà conto delle esperienze compiute negli ultimi tre anni.<br />
Attività realizzate<br />
Diversi alunni della classe hanno potuto arricchire la loro formazione e preparazione culturale<br />
grazie ad alcune attività extracurricolari, alcune programmate per tutta la classe e nelle ore della<br />
mattina, altre alle quali hanno liberamente aderito.<br />
Test anticipato per l’ammissione alle facoltà di ingegneria.<br />
Tra gennaio e marzo sono stati programmati 6 incontri in preparazione al test anticipato per<br />
l’accesso alle facoltà di ingegneria del Politecnico di Milano.<br />
Nei primi due incontri sono stati ripresi alcuni elementi di probabilità e statistica e sono stati risolti<br />
e corretti alcuni problemi relativi a questi argomenti.<br />
Negli incontri successivi sono state proposte agli studenti alcune simulazioni del test (per la parte<br />
relativa a matematica e fisica). Le prove sono poi state corrette insieme riprendendo, ove<br />
necessario, i contenuti implicati. Le simulazioni sono fornite direttamente dal Dipartimento di<br />
Matematica del Politecnico di Milano e il corso è tenuto dagli insegnanti di matematica della scuola<br />
di appartenenza. Al termine del corso i ragazzi hanno sostenuto il test di ammissione alle facoltà di<br />
ingegneria in una sessione riservata del Test on Line che si è svolta presso uno dei centri di calcolo<br />
del Politecnico.<br />
10
Corso in preparazione al test per l’accesso alla facoltà di medicina<br />
Nel secondo quadrimestre è stata offerta la possibilità , agli studenti che volessero sostenere il test<br />
per l’accesso alla facoltà di medicina, un corso in preparazione ad esso. La chiusura del corso è<br />
prevista nella seconda metà di Luglio ad esame di maturità concluso. Il corso si è sviluppato (e si<br />
concluderà) con 10 lezioni (nel pomeriggio) di chimica e biologia e quattro simulazioni di test. I<br />
contenuti affrontati nel corso sono stati i seguenti:<br />
- Bioenergetica: i diversi tipi di metabolismo; le reazioni di ossidoriduzione di importanza<br />
biologica; la relazione tra ATP e ‘informazione’.<br />
- Fisiologia cellulare: i diversi tipi di ‘risposta’ di un organismo (impulso nervoso e potenziale di<br />
membrana; risposta immunitaria e selezione clonale; ormoni e recettori).<br />
- Biologia molecolare: l’importanza delle interazioni chimiche deboli; replicazione,<br />
trascrizione e traduzione a livello molecolare; regolazione genica; tecniche del DNA ricombinante.<br />
- Genetica: mappe di ricombinazione; uso degli enzimi di restrizione; genetica evoluzionistica (Evo-<br />
Devo).<br />
- Chimica organica: cenni di nomenclatura; stereoisomeria; gruppi funzionali principali;<br />
macromolecole biologiche.<br />
A scuola con i filosofi<br />
All’interno del percorso di filosofia della classe quinta è stato proposto ai ragazzi sia della scuola<br />
che del territorio un ciclo di incontri con docenti universitari su alcuni autori affrontati in classe o su<br />
argomenti che attraversano in maniera significativa il percorso di storia e filosofia.<br />
La partecipazione a queste attività pomeridiane da parte dei ragazzi è stata libera e volontaria.<br />
Questo il programma degli incontri.<br />
Hegel interprete dell’esperienza umana<br />
prof. Gianfranco Dalmasso, Università degli Studi di Bergamo<br />
Il metodo fenomenologico: un luogo di verifica dell’esperienza<br />
prof. Enzo Costa, Università degli Studi del Molise<br />
Hannah Arendt: razionalità e politica nella storia del Novecento<br />
prof. Sante Maletta, Università degli Studi della Calabria<br />
Incontri interclasse di filosofia<br />
A partire dal mese di maggio le classi quinte di liceo scientifico e classico hanno svolto alcune ore<br />
curricolari di filosofia insieme per seguire delle lezioni preparate dai docenti dell’istituto su 2 autori<br />
della filosofia del Novecento.<br />
Tali incontri sono finalizzati sia alla sequela di contenuti cronologicamente più vicini a noi per<br />
autori e temi, sia alla costituzione di un tessuto di linguaggi e metodi comuni all’interno della<br />
scuola nella costituzione della disciplina di filosofia.<br />
I ragazzi seguono con interesse tali iniziative e vi corrispon<strong>don</strong>o con grande determinazione, pur<br />
non essendo oggetto di verifiche specifiche sull’apprendimento dei contenuti svolti.<br />
I temi affrontati sono stati<br />
1. Il neopositivismo e la filosofia di Wittgenstein<br />
2. La filosofia di Martin Heidegger<br />
Visita al parco astronomico “La torre del sole” di Brembate di sopra, Centro per la Didattica<br />
e la Sperimentazione delle Scienze Astronomiche.<br />
E’ stata proposta un’uscita didattica al Parco Astronomico” La Torre del Sole” di Brembate Sopra<br />
(Bg), durante la quale gli studenti hanno svolto un’attività presso il planetario del centro che ha<br />
permesso l’osservazione dei moti del cielo e dei corpi celesti, l’individuazione delle principali<br />
costellazioni e lo svolgimento di attività di orientamento tramite l’utilizzo delle coordinate<br />
astronomiche.<br />
11
In serata è stato possibile accedere all’osservatorio astronomico per l’osservazione del cielo<br />
autunnale. In particolare c’è stata la possibilità di osservare il pianeta Giove.<br />
Visita alla mostra Cézanne. Les ateliers du Midi, Palazzo Reale, Milano, 22 dicembre 2011.<br />
Cézanne ha capito la luce e il colore, la forma e il disegno, la prospettiva e la libertà. Ha colto il<br />
limite dell'Impressionismo, ha anticipato i movimenti d'avanguardia del primo Novecento con<br />
quadri di una modernità sconcertante. In una vita inquadrata entro l'agiata borghesia di provincia,<br />
lontano dai riflettori della Ville Lumière, solo marginalmente lambito dall'attenzione dei critici,<br />
Cézanne mantiene il profilo di un "artigiano" della pittura. Solo dopo la sua morte, quando gli viene<br />
tributata una mostra retrospettiva, giovani pittori come Picasso e Matisse capiscono il debito nei<br />
confronti di un grande maestro, nei confronti di un "classico" che dà un senso nuovo all'intero corso<br />
dell'arte moderna.<br />
Cézanne apprese che la luce s'impasta nelle cose e nei colori, la stessa luce che si esprime come<br />
contrasti luminosi, come effetti cangianti della natura, come moltitudine di riflessi luminosi. La luce<br />
violenta del Midi, quella filtrata dalle grandi vetrate del suo ateliers ad Aix en Provence, le<br />
sfumature impalpabili dell'en plein air.<br />
Il percorso espositivo ha distribuito la collezione delle opere secondo criteri sia tematici sia<br />
cronologici, partendo dall’autoritratto scuro e minaccioso dell’artista che attende il pubblico<br />
all’entrata come la montagna Sainte-Victoire, spesso ricorrente nella sua iconografia creativa.<br />
Visita alla mostra “Brera incontra il Pushkin, collezionismo russo tra Renoir e Matisse",<br />
capolavori impressionisti, Pinacoteca di Brera, Milano<br />
Le Ninfee di Monet, Le ragazze di Tahiti di Gauguin, Il Ritratto di Ambroise Vollard di Picasso, I<br />
Pesci rossi di Matisse. Diciassette capolavori dell' arte moderna in trasferta da Mosca a Milano.<br />
Abbiamo ammirato opere che campeggiano su tutti i libri di storia dell'arte impressionista,<br />
postimpressionista e cubista. Come La ronda dei carcerati di Van Gogh, il Ponte sulla Marna di<br />
Cézanne, La pergola di Renoir, l' Avenue de l' Opéra di Pissarro. Tutte acquistate a Parigi da due<br />
collezionisti moscoviti e incamerate dallo Stato sovietico all'indomani della Rivoluzione.<br />
Visita alla mostra “Il Simbolismo in Italia”. Padova, in Palazzo Zabarella, 9 febbraio 2012.<br />
A cavallo tra Otto e Novecento, l’inconscio irrompe nell’arte e nulla sarà più come prima. È la<br />
scoperta di un mondo “altro”, affascinante, intrigante, di una nuova lente che vira la percezione di<br />
ogni realtà, si tratti di un paesaggio fisico e di un moto dell’anima.<br />
È la storia di un movimento che si estende su scala europea ma che qui viene indagato nella sua<br />
vicenda italiana, con confronti oltre confine e in particolare con l’ambito austriaco del Simbolismo:<br />
valgano tra tutti la Giuditta Salomè, di Gustav Klimt o Il Peccato, di Franz von Stuck.<br />
Le opere italiane delle otto <strong>sez</strong>ioni di questa mostra, hanno ricostruito quel dibattito sulla missione<br />
dell’arte di quegli anni di decisive mutazioni sociali. Opere che evocano ciò che aleggiava negli<br />
ambienti letterari e filosofici di Gabriele D’Annunzio o di Angelo Conti o nei cenacoli musicali<br />
devoti a Wagner, mentre le Esposizioni portavano in Italia i fermenti dei movimenti europei.<br />
Con la Triennale di Brera del 1891, si apre l’itinerario della mostra che presenta affiancate Le due<br />
madri di Giovanni Segantini e Maternità di Gaetano Previati, quadri che segnano la sintesi fra<br />
divisionismo e contenuti simbolici. Segue una <strong>sez</strong>ione dedicata ai ‘protagonisti’: gli artisti italiani e<br />
stranieri che parteciparono all’avventura poetica cresciuta intorno al Manifesto del 1886 di Jean<br />
Moréas e all’ “arte di pensiero” foriera della poetica degli stati d’animo.<br />
“Un paesaggio è uno stato dell’anima” scriveva Henry-Frédéric Amiel e a questo principio è<br />
ispirata la <strong>sez</strong>ione che, trattando del sentimento panico della natura, espone opere dove prevalgono,<br />
nella rappresentazione del paesaggio, la nebbia, i bagliori notturni, la variabilità atmosferica, le<br />
situazioni più facilmente collegabili ai turbamenti psicologici.<br />
Il mistero della vita era soggetto della successiva <strong>sez</strong>ione, con la rappresentazione di azioni<br />
quotidiane: la processione, le gioie materne, il viatico, la partenza mattutina. Emblemi di quell’<br />
“artista veggente” che aveva il compito, secondo le teorie simboliste, di decifrare il mondo dei<br />
12
fenomeni e di cogliere le affinità latenti e misteriose esistenti tra l’uomo e la realtà circostante,<br />
come nei dipinti di Pellizza da Volpedo, Morbelli e Casorati.<br />
L’ispirazione preraffaellita domina la pittura di Giulio Aristide Sartorio, Adolfo De Carolis realizza<br />
le aspirazioni figurative di D’Annunzio, Galileo Chini intesse sontuose e iridescenti allegorie,<br />
Leonardo Bistolfi interroga la Sfinge, Gaetano Previati riscopre nella storia il dramma di Cleopatra:<br />
le <strong>sez</strong>ioni che illustrano il mito e l’allegoria hanno proposto le opere di questi artisti nel confronto<br />
con le opere di Klimt e di Franz von Stuck.<br />
È nella <strong>sez</strong>ione dedicata al ‘bianco e nero’, cioè alla nutrita produzione grafica degli anni fra Otto e<br />
Novecento, che meglio si comprende il dialogo degli italiani con la cultura figurativa mitteleuropea,<br />
impegnata ad indagare i più riposti sentimenti dell’uomo, i suoi fantasmi interiori. I fogli di Gaetano<br />
Previati, di Alberto Martini, di Romolo Romani, di Giovanni Costetti, di Umberto Boccioni, del<br />
giovane Ottone Rosai, variano dall’allegorico, al fiabesco, al fantastico, all’orrido.<br />
Il percorso della mostra si è concluso nella ‘Sala del Sogno’, che alla Biennale di Venezia del 1907<br />
aveva consacrato le istanze e le realizzazioni della generazione simbolista creando una scenografia<br />
affidata all’ingegno decorativo di Galileo Chini e agli artisti che avevano contribuito ad alimentare<br />
le poetiche del ‘piacere’ e dell’inquietudine, della bellezza e del mito, della spiritualità e degli stati<br />
d’animo, sostenendole fino alle soglie della rivoluzione futurista cui introducono due capolavori<br />
ancora simbolisti di Umberto Boccioni come Il sogno (Paolo e Francesca) e La madre che cuce.<br />
Visita alla Cappella degli Scrovegni, Giotto<br />
La Cappella degli Scrovegni, capolavoro della pittura del Trecento italiano, è considerato il ciclo<br />
più completo di affreschi realizzato dal maestro toscano nella sua maturità. Colore e luce, poesia e<br />
pathos, il senso della natura e della storia, il senso di umanità e di fede fusi insieme per narrare le<br />
storia dilla Ma<strong>don</strong>na e di Cristo. Il ciclo pittorico è sviluppato in tre temi principali: gli episodi della<br />
vita di Maria e della vita e morte di Cristo.<br />
Viaggio di istruzione a Monaco di Baviera<br />
Dal 20 al 24 marzo si è svolto il viaggio di istruzione a Monaco di Baviera.<br />
Obiettivo didattico del viaggio è stato l’incontro con alcuni aspetti particolarmente significativi<br />
della “rivoluzione culturale” che connota l’inizio del Novecento: va in frantumi la certezza<br />
positivista di fine Ottocento in un uomo signore della conoscenza e padrone del futuro e si apre<br />
l’epoca di un rapporto problematico con la realtà d cui si svilupperanno tutti i movimenti culturali<br />
del XX secolo. Abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano frammenti di questo passaggio<br />
decisivo per il nostro presente, in campo scientifico, artistico, storico.<br />
La città offre infatti l’occasione di incontrare documenti straordinari di altre epoche.<br />
Il viaggio di istruzione si è aperto con la visita al campo di Dachau.<br />
Parte della proposta è stata la visita all’<strong>Istituto</strong> Max Planck di Monaco, all’avanguardia nella<br />
ricerca sulle applicazioni della fusione nucleare. Ma l’esistenza di questo ed altri centri di ricerca in<br />
Germania non può essere slegata dal fatto che in quei luoghi hanno lavorato alcuni dei più grandi<br />
fisici del 800 e del 900, fondatori della fisica moderna. In particolare, lo sviluppo della fisica nei<br />
primi anni del 900, così importanti per noi, oggi, non può essere concepito slegato dal contesto<br />
storico e culturale dell’Europa nel medesimo periodo.<br />
I nostri alunni hanno visitato l’<strong>Istituto</strong> di Fisica del Plasma dell’<strong>Istituto</strong> Max Planck di Garching<br />
situato nei pressi di Monaco di Baviera.<br />
L’<strong>Istituto</strong> di Fisica del Plasma è stato fondato nel 1960 ed è uno degli istituti del Max Planck<br />
Society (che è l’analogo del nostro Consiglio Nazionale delle Ricerche) e si occupa attualmente<br />
dello sviluppo di diversi progetti nell’ambito della fisica delle particelle elementari e<br />
dell’astrofisica. Abbiamo incontrato due ricercatori del Max Planck Institute che, dopo una lezione<br />
introduttiva di fisica, ci hanno condotti a visitare il reattore. In Garching è infatti situato uno dei più<br />
importanti dispositivi sperimentali (TOKAMAK) che sono impiegati per ricreare le condizioni<br />
perché avvengano delle reazioni di fusione tra nuclei di deuterio e trizio. Una delle condizioni è per<br />
esempio quella di creare un gas ad alta temperatura e fortemente ionizzato (il cosiddetto plasma).<br />
13
In particolare la divisione scientifica di Garching si occupa di studiare il metodo per il<br />
confinamento del plasma ad alta temperatura. Abbiamo avuto l’occasione di visitare il Tokamak e<br />
la strumentazione legata all’acquisizione dei dati sperimentali sul plasma e sulla fusione.<br />
Il giorno seguente abbiamo visitato il Deutsche Museum (museo di scienza e tecnologia di Monaco<br />
di Baviera).<br />
I ragazzi sono stati guidati alla visita della <strong>sez</strong>ione sulla fisica moderna nella quale sono presenti<br />
molti esperimenti relativi alla fisica del XX secolo e della <strong>sez</strong>ione sulle macchine termiche.<br />
Abbiamo inoltre visitato le stanze contenenti numerosi esperimenti interattivi sulla fisica classica<br />
(meccanica del corpo rigido, meccanica ondulatoria, luce e suono).<br />
I giorni seguenti sono stati occupati dalle visite ai musei:<br />
- La Glyptothek è una meta irrinunciabile per gli studiosi e gli amanti dell'arte classica.<br />
Voluta da Ludwig I nel 1830 per esporre la collezione di marmi classici appartenenti ai reali<br />
di Baviera, oggi rappresenta un importante panorama della scultura greca e romana. Tra i<br />
capolavori citiamo l'Apollo di Tenea (metà VI secolo a.C.), le sculture del tempio di Aphaia<br />
(fine VI - inizio V secolo a.C.), provenienti dai due frontoni e dalla decorazione interna del<br />
tempio situato nell'isola greca di Egina, e il Fauno Barberini.<br />
- la Neue pinakothek (arte tra 800 e 900).<br />
Racchiude nei suoi saloni dipinti e sculture di artisti che hanno lavorato in Europa tra la fine<br />
del XVIII e l'inizio del XX secolo.<br />
- la Pinakothek der Moderne.<br />
Inaugurata il 16 settembre 2002 dopo lunghi anni di lavori ed un costo totale di 121 milioni<br />
di Euro, la Pinakothek der Moderne, situata di fianco alla Alte Pinakothek, è il più<br />
importante museo di arte moderna e contemporanea della Germania.<br />
Attività di orientamento.<br />
Essa è stata prevalentemente finalizzata alle prospettive di uno studio universitario. Si è articolata<br />
nei seguenti momenti.<br />
- Un incontro preparatorio che ha coinvolto gli studenti interessati alla progettazione<br />
dell’attività di orientamento. Scopo della riunione era individuare le richieste dei ragazzi e<br />
strutturare in modo adeguato l’attività, rendendo i ragazzi corresponsabili dell’iniziativa.<br />
- Uno “sportello” di dialogo tra i nostri studenti e gli studenti universitari di tutte le facoltà da<br />
noi richieste che ha permesso una conoscenza più dettagliata delle diverse possibilità di<br />
studio e sui principali cambiamenti in atto nell’Università italiana;<br />
- un’attività di verifica condotta con i docenti del Consiglio di Classe (valutazione dei criteri<br />
adottati, verifica disciplinare delle attitudini e inclinazioni).<br />
- L’opportunità, su richiesta, di una consulenza personale o a gruppi curata da docenti<br />
universitari su natura e contenuti di specifici indirizzi di studio o di aree disciplinari (facoltà<br />
umanistiche, lingue, facoltà scientifiche, facoltà giuridico – politiche, facoltà economico –<br />
statistiche, ingegneria, architettura, medicina) e sulle varie opportunità di studio fornite<br />
dalle università milanesi;<br />
- un’attività di preparazione ai test di ammissione alle facoltà di Ingegneria e di Medicina.<br />
Laboratorio d’informatica<br />
E’ stata offerta la possibilità di frequentare alcuni corsi di informatica aventi per obiettivo il<br />
conseguimento dell’ECDL e la possibilità di sostenere esami in sede. Il diploma ECDL. il Liceo<br />
Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong> è stato accreditato dall’A.I.C.A. (Associazione italiana per l’Informatica ed il<br />
Calcolo Automatico) come Test Center per il conferimento dell’ECDL (European Computer<br />
Driving Licence). L’ECDL, o patente europea del computer, è un documento che certifica il<br />
possesso minimo di abilità necessarie per poter lavorare con il personal computer. Il programma<br />
legato all’ECDL fa capo al CEPIS (Council of European Professional Informatics Societies), ente<br />
che riunisce tutte le società europee di informatica di cui l’AICA fa parte. Attualmente l’ECDL è<br />
14
l’attestato più diffuso e riconosciuto a livello internazionale; in particolare l’Unione Europea<br />
sostiene l’ECDL e ne ha inserito la realizzazione e il perfezionamento nei suoi progetti comunitari.<br />
L’ECDL è riconosciuto dalle principali Università italiane.<br />
Strumentazioni messe a disposizione della scuola<br />
- Laboratorio informatico: 32 postazioni multimediali, con possibilità di accesso a Internet, cui gli<br />
studenti possono accedere liberamente due pomeriggi alla settimana o, se accompagnati<br />
dall’insegnante, anche in altri momenti.<br />
- Laboratorio di Fisica: il laboratorio è a disposizione per l’attività didattica mattutina; è possibile<br />
effettuare, a scelta del docente, attività di gruppo o lezioni frontali di illustrazione di esperienze<br />
relative allo svolgimento del programma su tutto l’arco del triennio. E’ possibile anche l’utilizzo<br />
pomeridiano, se autorizzato dal docente o dal responsabile di laboratorio, per l’effettuazione o<br />
l’allestimento di esperienze di singoli o di gruppi come attività di approfondimento. La dotazione<br />
disponibile è raccolta in un inventario depositato in segreteria e aggiornato annualmente.<br />
- Laboratorio di Scienze: il laboratorio è stato utilizzato prevalentemente nel secondo e quarto<br />
anno di corso, durante lo svolgimento dei programmi di biologia e chimica. Gli strumenti utilizzati<br />
sono stati soprattutto i microscopi, corredati dagli accessori per la microfotografia e la dotazione<br />
standard di reagenti e strumenti per le esperienze di chimica. Nel corso del quinto anno sono state<br />
utilizzate le collezioni mineralogica e petrografica per l’osservazione e il riconoscimento di minerali<br />
e rocce.<br />
- Laboratorio multimediale: 32 postazioni multimediali, con possibilità di accesso a Internet,<br />
proiettore di diapositive, lavagna luminosa, televisione, videoregistratore, videoproiettore, impianto<br />
stereofonico con lettore di cassette e compact disc., cui gli studenti possono accedere liberamente<br />
due pomeriggi alla settimana o, se accompagnati dall’insegnante, anche in altri momenti. Viene<br />
usato abitualmente anche come laboratorio linguistico.<br />
- Biblioteca d’istituto: 2.120 volumi consultabili liberamente (oltre i 1.000 libri di testo, in uso e<br />
non nella classe, disponibili in biblioteca), oltre alle risorse messe a disposizione degli studenti dalla<br />
biblioteca civica di Carate Brianza e dal servizio bibliotecario brianteo.<br />
- Apertura pomeridiana della scuola per attività di studio degli studenti o per iniziative<br />
facoltative di altro genere.<br />
- Accesso personale, regolamentato, degli studenti alle strumentazioni messe a disposizione<br />
(Laboratori e servizio fotocopiatrice).<br />
Unitamente al presente documento si allegano<br />
Allegato n. 1 - Testi delle terze prove assegnate.<br />
Allegato n. 2 - Relazioni personali dei docenti<br />
Allegato n. 3 - Programmi per materia<br />
Carate Brianza, 10 maggio 2012<br />
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ALLEGATO N.1<br />
LATINO<br />
SIMULAZIONI DELLE TERZE PROVE<br />
SIMULAZIONE TERZA PROVA 2 dicembre 2011<br />
1. Elogio di Epicuro (De rerum natura I, 62-79)<br />
Humana ante oculos foede cum vita iaceret<br />
in terris oppressa gravi sub religione<br />
quae caput a caeli regionibus ostendebat<br />
65 horribili super aspectu mortalibus instans,<br />
primum Graius homo mortalis tollere contra<br />
est oculos ausus primusque obsistere contra,<br />
quem neque fama deum nec fulmina nec minitanti<br />
murmure compressit caelum, sed eo magis acrem<br />
70 inritat animi virtutem, effringere ut arta<br />
naturae primus portarum claustra cupiret.<br />
Ergo vivida vis animi pervicit, et extra<br />
processit longe flammantia moenia mundi<br />
atque omne immensum peragravit mente animoque,<br />
75 unde refert nobis victor quid possit oriri,<br />
quid nequeat, finita potestas denique cuique<br />
quanam sit ratione atque alte terminus haerens.<br />
Quare religio pedibus subiecta vicissim<br />
obteritur, nos exaequat victoria caelo.<br />
1a. Traduci i vv. 72 - 77. (max. 5 righe)<br />
1b. In questo primo elogio come viene celebrata la figura di Epicuro e in cosa consiste la sua<br />
vittoria? (max. 10 righe)<br />
2. Illustra brevemente le caratteristiche della prosa di Seneca. Le strategie di scrittura adoperate<br />
da Seneca quale scopo si prefiggono? (max. 10 righe)<br />
STORIA<br />
Rispondi alle seguenti domande in un massimo di 12 righe:<br />
1. Quali fatti portano all’annessione della Lombardia al Piemonte?<br />
2. Il socialismo di Proudhon e Fourier fu considerato utopico da Marx. Perché e cosa significa?<br />
STORIA DELL’ARTE<br />
1) Del movimento Impressionista illustra:<br />
- Il nuovo linguaggio formale sulla luce e sul colore (5 righe)<br />
- I temi della pittura (5 righe)<br />
16
2) Attraverso l’analisi di una/due opere (di cui indicare titolo, data, tecnica) illustra la<br />
rivoluzione formale e tematica del movimento dei Macchiaioli (15 righe)<br />
Autore e titolo ……………………………….<br />
data…………………………………<br />
tecnica pittorica……………………..<br />
SCIENZE DELLA TERRA<br />
1) Qual è l’ipotesi più accreditata sulla formazione del Sistema Solare? Descrivila nei suoi<br />
principali passaggi. (max. 15 righe)<br />
2) All’interno delle stelle la materia può assumere caratteristiche diverse da quelle degli stati<br />
fisici che si osservano sulla Terra. Spiega come si organizza la materia:<br />
- nel nocciolo di una stella della sequenza principale,<br />
- in una nana bianca e<br />
- in una stella a neutroni. (max. 10 righe)<br />
INGLESE<br />
“For some weeks I led a miserable life in the woods, endeavouring to cure the wound which I had<br />
received. The ball had entered my shoulder, and I knew not whether it had remained there or passed<br />
through; at any rate I had no means of extracting it. My sufferings were augmented also by the<br />
oppressive sense of the injustice and ingratitude of their infliction. My daily vows rose for revenge,<br />
such as would alone compensate for the outrages and anguish I had endured”<br />
From Frankenstein, Mary Shelly.<br />
Part one –Comprehension of the extract<br />
Who does the pronoun “I” refer to?<br />
Why does the novelist decide to write “miserable life”?<br />
Why is the monster suffering?<br />
How does the monster react to his condition? (10 righe)<br />
Part two-Analysis<br />
In what sense is Frankenstein a Gothic novel and in what sense it isn’t? (15 righe)<br />
FISICA<br />
SIMULAZIONE TERZA PROVA 4 aprile 2012<br />
1. Si Illustri il principio di funzionamento di un motore elettrico (18 righe esclusi i disegni)<br />
2. Si enunci il teorema della circuitazione di Ampere per il campo magnetico e lo si applichi<br />
per determinare l’intensità del campo entro un solenoide indefinito percorso da una<br />
corrente i e caratterizzato da una densità lineare di spire n (max 7righe).(esclusi disegni)<br />
17
FILOSOFIA<br />
Rispondi alle seguenti domande in un massimo di 12 righe:<br />
1. Cosa significa per Hegel l’arte? Quale scopo ha?<br />
2. Perché in Feuerbach l’antropologia sostituisce la teologia?<br />
SCIENZE<br />
1) Dopo aver descritto le principali caratteristiche del magma primario e di quello secondario,<br />
spiega in che modo, a partire da due soli tipi di magma, si forma la varietà delle rocce<br />
magmatiche. (Max. 15 righe)<br />
2) A- Spiega che cosa si intende con i termini vicarianza e polimorfismo. B-Porta un esempio<br />
di minerale in cui sia evidente il fenomeno della vicarianza. C- Porta un esempio di minerale<br />
in cui sia evidente il fenomeno del polimorfismo. (Max. 10 righe)<br />
STORIA DELL’ARTE<br />
1) Attraverso l’opera “Un dimanche après-midi a l’ile de la Grande-Jatte” (Una domenica<br />
pomeriggio all’isola della Grande-Jatte) illustra le ricerche del Puntinismo (10 righe)<br />
autore……………………………….<br />
data…………………………………<br />
tecnica pittorica……………………..<br />
2) “Un solo grido d’angoscia sale dal nostro tempo. Anche l’arte urla nelle tenebre, chiama<br />
soccorso, invoca lo spirito: è l’espressionismo...” (H. Bahr, “Espresssionismo”, 1916)<br />
Attraverso l’analisi di due opere espressioniste indica alcune caratteristiche del movimento (15 r)<br />
INGLESE<br />
This passage is taken from chapter 11 of Dorian Gray, where Dorian’s He<strong>don</strong>istic philosophy is<br />
fully stated in the theory and in the practice of his life.<br />
…But it appeared to Dorian Gray that the true nature of the senses had never been understood, and<br />
that they had remained savage and animal merely because the world had sought to starve them into<br />
submission or to kill them by pain, instead of aiming at making them element of a new spirituality,<br />
of which a fine instinct for beauty was to be the dominant characteristics.<br />
Part One- Comprehension of the extract<br />
How were senses considered ?<br />
What were senses submitted to?<br />
What is the spirituality mentioned in the extract? (10 righe)<br />
Part Two - Analysis<br />
Sum up why Wilde stated that the senses were the elements of a new spirituality based on the cult<br />
of beauty. (15 righe)<br />
18
ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
Premessa<br />
ITALIANO<br />
RELAZIONE SULLA CLASSE<br />
Prof.ssa Marina Fumagalli<br />
Ritengo importante sottolineare tre aspetti che mi pare possano sintetizzare quello che io considero<br />
il valore formativo connesso allo studio della letteratura:<br />
1) leggere significa immergersi in un patrimonio vivo di memoria per rendere il rapporto con la<br />
realtà nel presente più denso, meno esile, meno superficiale, meno reattivo, meno disarmato, meno<br />
solitario. Quanto più è fervido il nesso che costantemente ci lega a questa infinita sorgente da cui<br />
attingiamo ciò che è stato detto, ciò che è stato imparato, ciò che è stato vissuto, tanto più il<br />
rapporto con il presente e con la realtà diventa consapevole, ricco.<br />
2) La letteratura formando una memoria forma una sensibilità culturale, cioè un approccio<br />
consapevole, intelligente, con le cose della realtà. Si tratta di un potenziamento dell’io nella sua<br />
capacità di sentire la realtà, di averla presente, di possedere un’intelligenza , una capacità di<br />
riconoscere le cose e di legarle al mondo e a sé.<br />
3) Il lavoro letterario rende capaci di invenzione: poiché questo lavoro dell’io nel suo rapporto<br />
con la realtà ha un’estensione infinita, non c’è mai un momento in cui tutto quello che doveva<br />
essere “detto, scoperto, visto, vissuto”, è “detto, scoperto, visto, vissuto”.<br />
Osservazioni metodologiche<br />
Ho inteso introdurre i miei alunni alla conoscenza della storia letteraria del periodo considerato nel<br />
programma di studio dell’ultima classe di corso privilegiando un approccio scandito lungo i<br />
seguenti momenti:<br />
a) L’indagine dei testi: ho impostato il mio lavoro attribuendo grande importanza allo studio<br />
diretto dei testi letterari, non certo considerandoli come un’espressione creativa assoluta,<br />
indipendente dalla personalità dell’autore o dalla rilevanza del contesto storico – culturale in<br />
cui sono stati concepiti. Semplicemente ho voluto favorire una dinamica di apprendimento<br />
che sia in grado di sviluppare nei ragazzi un’acquisizione consapevole dei contenuti didattici<br />
mediante un’esperienza e una frequentazione dirette dell’oggetto proprio della disciplina. In<br />
questo modo, il testo è, contemporaneamente, il punto di partenza e di conquista<br />
dell’indagine dei ragazzi: lavorando su di esso, essi possono considerarne il valore artistico,<br />
valutarne la portata culturale, indagarne le relazioni con la vicenda umana dell’autore e il<br />
periodo storico in cui essa si colloca, svilupparne i nessi pluridisciplinari, secondo una<br />
prospettiva orizzontale, ma anche verticale, così da poter ritornare sul testo con una<br />
consapevolezza accresciuta, in cui i più attenti tra loro siano in grado di valutare e discutere<br />
anche le implicazioni critiche e le chiavi di lettura proposte dal libro di testo o suggerite<br />
dalle letture da me indicate.<br />
b) Questa prospettiva ha richiesto un’attenzione particolare agli aspetti linguistici e formali<br />
(lessico, sintassi, genere, metro, tono, stile, figure retoriche ecc.), che non sono stati oggetto<br />
di uno studio analitico, ma piuttosto sottoposti all’attenzione dei ragazzi, anche attraverso le<br />
19
opportunità consentite dal libro di testo, come competenze strumentali essenziali alla natura<br />
della disciplina, in considerazione della sostanziale unità di forma e contenuto che<br />
caratterizza l’espressione letteraria.<br />
c) Le relazioni con la vicenda umana dell’autore e con il contesto storico-culturale sono state<br />
evidenziate con attenzione e valutate nel loro valore oggettivo, più che come rigidi schemi<br />
interpretativi di causa – effetto. In questa direzione sono state valorizzate le scoperte e i<br />
suggerimenti dei ragazzi, verificati con l’aiuto degli altri docenti del consiglio di classe.<br />
d) Mi pare che in questo modo sia stato salvaguardato un rigore disciplinare non fine a se<br />
stesso, ma funzionale allo sviluppo di un’autentica capacità critica, fondata su un’esperienza<br />
diretta della materia e nel contempo strumentata con le competenze necessarie a consentire<br />
un itinerario argomentativo compiuto (ipotesi, verifica, sintesi). Ho ritenuto essenziale<br />
sottolineare ai ragazzi l’importanza di una valutazione critica, di un giudizio personale, alla<br />
luce della loro sensibilità e delle loro aspettative, indicando loro le competenze strumentali e<br />
metodologiche necessarie all’espressione di un pensiero non arbitrario, anche se non<br />
specialistico, su una disciplina così ricca di suggestioni e suggerimenti.<br />
e) La classe ha risposto positivamente a questa impostazione, dimostrando attenzione e<br />
continuità nel lavoro, pur in presenza di una incertezza di fondo a esporre il frutto del<br />
proprio lavoro individuale e di una non decisa propensione a condividerlo con i compagni.<br />
Questi limiti, non completamente superati, non hanno tuttavia impedito ai ragazzi di<br />
maturare un’adeguata consapevolezza della natura dell’indagine letteraria: conoscenza dei<br />
dati, valutazione del loro valore, rigore dell’impostazione dell’indagine, documentazione,<br />
correttezza e pertinenza espressiva, riferimenti disciplinari e interdisciplinari. Il profilo<br />
globale della classe si attesta su risultati molto soddisfacenti.<br />
Le due fasi fondamentali di questo lavoro sono state la lettura condotta durante le lezioni e la<br />
lettura condotta personalmente dagli alunni integrata da un’ulteriore ripresa in classe e dai<br />
riferimenti necessari alla vita dell’autore e al contesto storico – culturale. La lettura da me condotta,<br />
che ha avuto anche valore esemplificativo, ha inteso eminentemente mettere in evidenza le<br />
caratteristiche lessicali, sintattiche, stilistiche di ogni testo, secondo il principio dell’intrinseca unità<br />
di forma e contenuto, evitando di perseguire un’eccessiva frantumazione dell’opera in esame, ma<br />
salvaguardan<strong>don</strong>e l’interezza.<br />
Anche la necessaria localizzazione storica e l’approfondimento critico hanno assunto il carattere<br />
di una verifica dell’indagine condotta sul testo, senza sostituirla o sovrapporsi ad essa<br />
meccanicamente.<br />
La lettura condotta personalmente dagli studenti aveva lo scopo di sollecitarli a fissare,<br />
verificare ed approfondire le acquisizioni maturate in classe. Il libro di testo ha favorito questa<br />
impostazione grazie all’ampia scelta antologica, alle preziose analisi linguistiche e stilistiche, al<br />
costante riferimento ai fenomeni storico – culturali e alle numerose indicazioni bibliografiche.<br />
Per quanto riguarda la parte orale della disciplina ho verificato il lavoro dei ragazzi utilizzando le<br />
seguenti opportunità:<br />
a) Il lavoro ordinario sui testi, specialmente in fase di ripresa, condotto sollecitando, attraverso<br />
domande specifiche, di lettura, comprensione e valutazione, il contributo, anche dialogato,<br />
dei ragazzi;<br />
b) Colloqui orali su ampie parti del programma e con riferimenti interdisciplinari pertinenti;<br />
c) Colloqui personali di ripresa di singoli argomenti in presenza di difficoltà di<br />
comprensione denunciate dagli alunni.<br />
Per ciò che concerne lo scritto ho svolto sei verifiche scritte adottando l’impostazione dell’Esame di<br />
Stato:<br />
a) Analisi del testo, su brani letterari secondo la seguente scansione: comprensione<br />
complessiva, analisi del testo, considerazioni conclusive;<br />
b) I tradizionali temi di attualità e storico, formulati, corretti e valutati con la collaborazione<br />
20
degli altri insegnanti del consiglio di classe, su titoli preparati ad hoc o utilizzando<br />
precedenti prove d’esame;<br />
c) Le nuove forme dell’articolo di giornale, della relazione, dell’intervista, del saggio breve, su<br />
argomenti pluridisciplinari o comunque di ampio respiro culturale.<br />
Nella definizione delle valutazioni assegnate agli alunni intendo ho adottato i seguenti indicatori :<br />
• la quantità delle informazioni possedute<br />
• le competenze strumentali e metodologiche<br />
• l’organizzazione delle conoscenze<br />
• la consapevolezza del percorso<br />
• la pertinenza espressiva<br />
• l’elaborazione personale<br />
Nella valutazione dell’insieme delle prove ho aggiunto questi ulteriori indicatori :<br />
• la partecipazione dell’alunno all’itinerario didattico-culturale proposto dall’insegnante<br />
• l’interesse promosso dall’alunno nello svolgimento del suo lavoro<br />
• la continuità e sistematicità del lavoro<br />
• la strutturazione organica e consapevole delle conoscenze in una preparazione culturale<br />
complessiva articolata, documentata e persuasiva.<br />
Per quanto riguarda l’attribuzione dei voti mi sono attenuto alla scala dei voti approvata in Collegio.<br />
Note sui contenuti<br />
Mi pare che i contenuti fondamentali del presente corso di studio possano essere così schematizzati:<br />
• l’ottocento, secolo di prosa: Manzoni e il romanzo moderno; il rapporto storia - letteratura;<br />
• l’anacronismo di Leopardi;<br />
• letteratura – scienza: il romanzo sperimentale;<br />
• la stagione della crisi: la forma letteraria tra prosa e poesia;<br />
• l’anti- prosopopea del primo novecento;<br />
• il novecento secolo di poesia?<br />
21<br />
Prof.ssa Marina Fumagalli
ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
LINGUA E LETTERATURA LATINA<br />
RELAZIONE SULLA CLASSE<br />
Prof.ssa Maria Motta<br />
Metodo e contenuti<br />
Tenendo presente che scopo dell'insegnamento della lingua latina è conoscere in modo profondo<br />
e maturo, attraverso il documento scritto, la civiltà antica, notevole sia come cultura in sé sia per<br />
l'importanza che ha assunto nel successivo sviluppo del pensiero occidentale, il lavoro è stato svolto<br />
in modo da far acquisire agli alunni gli strumenti fondamentali necessari per una corretta<br />
interpretazione dei messaggi letterari. Non si è insistito, pertanto, solo sulla collocazione dei vari<br />
testi nell'ambito della cornice storico-letteraria, ma anche sul momento linguistico-espressivo.<br />
La lettura-analisi dei testi (passi tratti dalle opere di Seneca e dal De rerum natura di Lucrezio),<br />
sempre affrontata interamente in classe, ha tenuto conto, per quanto possibile, dei seguenti elementi:<br />
- cronologia del testo,<br />
- posizione del passo antologizzato nell'economia dell'opera da cui è tratto,<br />
- contenuto e rapporto con la biografia dell'autore,<br />
- analisi e traduzione delle strutture morfo-sintattiche,<br />
- analisi stilistica,<br />
- individuazione degli elementi contenutistici più importanti e loro collocazione nell'ambito del<br />
sistema di valori dell'autore e dell'epoca.<br />
Lo studio della storia della letteratura latina ha preso in esame la produzione dell'età Giulio-<br />
Claudia, dell'età dei Flavi, dell'età di Nerva e Traiano e quella dell'età di Adriano e degli Antonini.<br />
Il percorso di storia della letteratura è stato scandito cronologicamente e si è tenuto, sempre, in<br />
considerazione il tipo di rapporto intercorrente fra le varie figure di letterati ed il potere imperiale,<br />
fattore imprescindibile per la comprensione di autori quali ad esempio Seneca o Quintiliano e<br />
comunque elemento fondamentale per valutare il clima culturale dei periodi presi in esame. Ogni<br />
autore analizzato è stato inoltre inserito all'interno di un discorso sui generi letterari (la satira, la<br />
storiografia, l'epos, l'epigramma, il romanzo...) allo scopo di individuare i caratteri dell'evoluzione<br />
dei generi tradizionali in età imperiale. Sono stati oggetto di studio quegli autori ritenuti più<br />
rappresentativi dei periodi analizzati. E' stata omessa la trattazione della letteratura cristiana in<br />
lingua latina perché il tempo a disposizione ne avrebbe permesso solo un superficiale compendio.<br />
La modalità di conduzione della lezione è stata funzionale alla specificità del tipo di lavoro<br />
proposto alla classe. Si è alternata, così, la lezione frontale, utile quando occorre delineare un<br />
panorama di riferimento, con quella partecipata, in cui gli studenti sono stati chiamati a formulare<br />
ipotesi possedendo già il bagaglio di conoscenze necessario. Si è privilegiata la discussione guidata<br />
per il lavoro di scomposizione e ricomposizione dei testi e per la riflessione sulle operazioni della<br />
traduzione. Il metodo induttivo, infine, è risultato efficace per stimolare un determinato percorso<br />
mentale di apprendimento poiché più di altri chiama lo studente ad essere protagonista e rispetta i<br />
suoi tempi e le sue procedure di ragionamento.<br />
22
Obiettivi didattici<br />
La disciplina intende indagare il mondo classico. Con la parola classico affermiamo una<br />
distanza che intercorre tra noi e il mondo romano, e nello stesso tempo una speciale relazione che ci<br />
lega a questo mondo. Il passato fornisce archetipi mitici, così come modelli di pensiero, sistemi di<br />
idee, generi letterari, strutture formali, linguaggi, teorie e modelli politici: un immenso patrimonio<br />
da vagliare, giudicare, rielaborare in modo nuovo, così come, anche, è stato via via nei secoli<br />
vagliato e rielaborato. Ci si propone di rileggere gli antichi, percepen<strong>don</strong>e gli aspetti positivi e<br />
negativi, cercando di capirli e di metterci in sintonia con loro.<br />
Scopo dell'insegnamento di una disciplina classica, quindi, non è soltanto quello di scoprire oggetti<br />
dell'antichità, quanto di aprire un complesso e interattivo processo di lettura, comprensione e<br />
dibattito per definire la natura del nostro legame con la cultura antica e per capire il posto che i<br />
classici hanno all'interno del nostro orizzonte culturale e storico.<br />
Se l'acquisizione di una capacità critica può essere indicata come scopo specifico di una attività<br />
scolastica fondata sull'educazione della ragione, l'interesse per lo studio del mondo classico nasce<br />
dalla necessità di istaurare un rapporto con la realtà del nostro presente problematico e consapevole.<br />
Ci avviciniamo ai classici, quindi, non con l'intento di evocare lo spirito degli antichi, ma per far<br />
fare a loro qualcosa per noi. La conoscenza del passato rende ricco e creativo il presente: il giudizio<br />
sul vissuto presente è potenziato dalla scoperta e dal paragone con quanto hanno vissuto e affermato<br />
uomini che appartengono alla tradizione culturale e civile del nostro popolo.<br />
Il mezzo lasciatoci in eredità attraverso cui è possibile per noi attivare un dialogo con la<br />
classicità è prevalentemente il testo scritto di natura letteraria. Saper leggere in lingua originale e<br />
interpretare i testi degli autori antichi a noi pervenuti è, quindi, il percorso obbligato per accostare in<br />
modo significativo e conoscere con reale consapevolezza la cultura classica.<br />
Gli obiettivi di seguito presentati si configurano come analitica descrizione di quanto la<br />
disciplina latino si è proposta di raggiungere nell'ambito della propria proposta culturale.<br />
Conoscenze:<br />
- acquisizione dei dati fondamentali della struttura metrica dei testi poetici;<br />
- possesso degli elementi riguardanti i fenomeni linguistici (strutture morfo-sintattiche e<br />
lessico);<br />
- organizzazione dei dati relativi all'indagine sui testi letterari legati all'aspetto biografico,<br />
storico, culturale, stilistico;<br />
- comprensione delle linee di sviluppo della storia letteraria tenendo presente i caratteri dei<br />
generi letterari.<br />
Competenze:<br />
- lettura metrica dei testi poetici;<br />
- traduzione, sia orale sia per iscritto, di passi d'autore sapendo formulare ipotesi di<br />
interpretazione, essendo in grado di verificarle, esercitando l'intuizione e la sensibilità per la<br />
ricerca dell'espressione italiana giusta, cioè corretta e aderente all'originale;<br />
- analisi adeguata di un testo secondo i vari livelli di approfondimento critico;<br />
- comprensione del significato globale del testo letto in quanto micro-esempio della macrorealtà<br />
dell'autore o del periodo;<br />
- individuazione e successiva riproposizione delle problematiche culturali che dominano il<br />
periodo in oggetto;<br />
- esposizione chiara, corretta, articolata ed esauriente del proprio pensiero.<br />
Capacità:<br />
- consapevolezza degli aspetti fonici, ritmici e musicali del linguaggio per capire più a fondo i<br />
valori lirici dei testi poetici;<br />
- riflessione sui testi letterari analizzati per comprendere pienamente le ragioni di scelte<br />
lessicali, sintattiche, stilistiche, contenutistiche così da sviluppare la facoltà di riconoscere e<br />
motivare il valore letterario e culturale;<br />
23
- elaborazione critica e rigore argomentativo volti ad individuare, documentare e motivare le<br />
problematiche culturali nel confronto tra vari autori o periodi;<br />
- sviluppo della capacità espressiva in termini di proprietà lessicale, fluidità espositiva, efficacia<br />
comunicativa;<br />
- individuazione e sviluppo di percorsi multidisciplinari;<br />
- coscienza della continuità culturale e della diversità specifica del mondo classico.<br />
Criteri e strumenti di valutazione<br />
Nelle prove scritte di traduzione sono stati considerati come indicatori:<br />
- la comprensione globale del testo,<br />
- la capacità di individuare le strutture morfo-sintattiche e di tradurle in forma corretta nel rispetto<br />
insieme delle peculiarità dell'originale e delle norme linguistiche ed espressive della lingua<br />
italiana.<br />
Nelle interrogazioni, condotte in forma orale o scritta, sono stati utilizzati come indicatori:<br />
- la conoscenza delle linee di sviluppo della storia letteraria,<br />
- l'individuazione e successiva riproposizione delle problematiche culturali,<br />
- il possesso degli elementi riguardanti i fenomeni linguistici,<br />
- la capacità di tradurre,<br />
- la corretta lettura metrica dei testi in poesia,<br />
- la comprensione e la capacità di commentare i brani d'autore nella loro struttura logico-formale<br />
e concettuale,<br />
- la capacità espressiva,<br />
- l'elaborazione critica e il rigore argomentativo,<br />
- l'individuazione e lo sviluppo di percorsi multidisciplinari.<br />
Nel valutare le singole prove e nell'esprimere un giudizio sintetico si è tenuto conto del livello di<br />
acquisizione degli obiettivi prefissati secondo la scala valutativa fissata dal Collegio dei Docenti.<br />
L'interrogazione orale è stata condotta secondo due tipologie. Una prima, di tipo analitico, ha inteso<br />
verificare la corretta comprensione dell'argomento trattato, la completezza dei dati posseduti e la<br />
pertinenza della documentazione addotta a sostegno delle affermazioni. Una seconda, di tipo<br />
sintetico, di carattere più ampio e sistematico ha inteso verificare e mettere alla prova le capacità<br />
argomentative e critiche dell'allievo. Il colloquio ha preso avvio, quasi sempre, da una domanda di<br />
carattere generale che permettesse allo studente di introdurre l'argomento secondo la prospettiva a<br />
lui più familiare; è proseguito attraverso un approfondimento dei contenuti proposti sia nella<br />
direzione di una esplicita richiesta delle ragioni e dei criteri che avessero condotto lo studente alla<br />
tesi interpretativa presentata, sia in quella di una argomentazione ampia in grado di tener conto, in<br />
modo adeguato, dei dati oggettivi relativi al tema e di altre possibili elementi interpretativi.<br />
Profilo della classe<br />
La classe, caratterizzata da positiva vivacità intellettuale e seriamente coinvolta nel lavoro didattico,<br />
in virtù di un costante esercizio ha consolidato un metodo di lavoro ben strutturato raggiungendo un<br />
adeguato livello di comprensione e rielaborazione dei percorsi sviluppati. Anche se permangono<br />
ancora, in alcuni studenti, fragilità di metodo e/o incertezze nella resa adeguata delle strutture<br />
sintattiche, che si manifestano però quasi esclusivamente nella produzione scritta, nel complesso il<br />
percorso conoscitivo compiuto ha reso possibile un paragone adeguato con gli obiettivi disciplinari<br />
fondamentali e ha favorito un miglioramento sia del livello di comprensione dei brani d'autore nella<br />
loro struttura logico-formale e concettuale sia delle competenze linguistiche secondo le attitudini e<br />
le capacità di ciascuno. Alcuni studenti, le cui conoscenze, competenze e capacità si sono sempre<br />
più sviluppate, si sono dimostrati interessati alla materia, esigenti nella comprensione profonda<br />
degli argomenti trattati, partecipi e costruttivi durante l'attività didattica in classe conseguendo, così,<br />
una preparazione solida connotata da un significativo livello di consapevolezza critica e riflessione<br />
personale.<br />
Prof.ssa Maria Motta<br />
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ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
LINGUA E LETTERATURA INGLESE<br />
RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />
Prof.ssa Paola Colombo<br />
Profilo della classe<br />
Alla fine del triennio liceale la classe si presenta capace di seguire la lezione in lingua, durante la<br />
quale brani letterari vengono letti e commentati con il docente secondo percorsi che preve<strong>don</strong>o una<br />
presentazione sintetica del testo in esame e una successiva trattazione analitica dello stesso che ne<br />
possa evidenziare gli aspetti tematici e strutturali essenziali.<br />
Un buon numero di studenti è in grado di affrontare in modo autonomo lo studio del manuale in<br />
adozione e sa ritrovare nel testo letterario tutte le nozioni fondamentali relative alla produzione del<br />
singolo autore, nonché le caratteristiche essenziali dei movimenti letterari e del loro contesto<br />
storico. Alcuni fra loro, grazie alla regolarità e puntualità del lavoro sia in classe che personale,<br />
hanno sviluppato una buona capacità critica di analisi dei testi presentati nel programma dell’anno<br />
di quinta. Essi si caratterizzano anche per una maggior fluidità e dimestichezza nell’uso della<br />
lingua inglese, richiesta sia nella produzione orale che scritta.<br />
Il resto della classe mediamente possiede le conoscenze e le competenze richieste per esporre<br />
quanto appreso; solo per pochi sono riscontrabili più evidenti e diffuse difficoltà espressive e<br />
metodologiche, legate a carenze pregresse ma soprattutto ad uno studio personale spesso incostante<br />
e superficiale. Con questi studenti è stato impostato un lavoro di recupero- ripresa di alcuni<br />
argomenti trattati nelle ore di lezione fornendo loro indicazioni di studio mirate e occasioni di<br />
rifacimento delle analisi testuali scritte per cercare di ricostruire un percorso minimamente<br />
ordinato nella disciplina.<br />
Obiettivi didattici<br />
Gli obiettivi qui presentati si articolano come conoscenze, competenze e capacità.<br />
Le conoscenze consistono nel possesso dei dati relativi all’analisi di testi letterari legati all’aspetto<br />
biografico, storico, culturale presentati nel lavoro didattico e oggetto delle singole prove di verifica<br />
sia scritta che orale nonché nell’organizzazione lineare e ordinata degli stessi e nella comprensione<br />
del contesto culturale e storico di riferimento al fine di sviluppare un ampio orizzonte culturale.<br />
Per competenze si intende la comprensione del significato globale del testo in quanto microesempio<br />
della macro-realtà dell’autore o del movimento/scuola o periodo, ma anche il commento in<br />
lingua dei testi oggetto di lavoro comune in classe e l’individuazione dei tratti significativi del<br />
pensiero dell’autore attraverso l’imitazione e la rielaborazione del metodo di indagine conoscitiva<br />
proposto dal docente.<br />
Per capacità si intende sia la successiva riproposizione delle problematiche culturali dominanti il<br />
periodo in esame con particolare cura alla loro valenza pluridisciplinare, presentata alla classe sotto<br />
la forma della inevitabile alterità di un diverso contenuto culturale che lo studio dei testi in lingua<br />
rafforza; ed inoltre la capacità di individuare, documentare e motivare le problematiche culturali<br />
note e personalmente acquisite.<br />
25
Tali capacità si definiscono espressività scritta e orale. La capacità espressiva scritta(writing) è da<br />
intendersi in termini di proprietà formale cioè in un’ accettabile correttezza morfosintattica,<br />
proprietà lessicale e ordine espositivo, nonché capacità di reading ovvero comprensione globale<br />
della domanda/quesito/citazione proposta e comprensione del contesto generale di un testo.<br />
La capacità espressiva orale, speaking, è da intendersi in termini di corretta produzione fonetica,<br />
proprietà formale ovvero accettabile grado di correttezza morfosintattica, proprietà lessicale, fluidità<br />
espositiva.<br />
Metodo<br />
Punto qualificante dell’attività didattica è la lettura-analisi dei testi affrontati nell’ora di lezione<br />
come momento di indagine conoscitiva che consente di costruire una visione sintetica procedendo<br />
dall’osservazione del testo e allargandosi al dato biografico, sociale, storico e artistico.<br />
Nel dettaglio per l’analisi e il commento di testi non integrali si è tenuto conto della cronologia del<br />
testo e di una breve presentazione della struttura narrativa o drammatica (plot) o poetica (general<br />
structure and organisation); si è inoltre collocato l’estratto nel percorso narrativo dell’opera da cui<br />
proviene (the extract in the plot and in the context). Questo ha permesso di individuare nel testo i<br />
nodi concettuali fondamentali per un’ipotesi interpretativa, sia a livello contenutistico che stilistico,<br />
e di risalire alle sue proprie caratteristiche come tipiche dell’opera da cui è tratto.<br />
La lettura di testi più consistenti è stata affidata al lavoro personale dei singoli studenti chiamati, in<br />
un secondo tempo, a momenti di riflessione e discussione dei punti qualificanti l’opera durante<br />
l’ora di lezione.<br />
All’interno del metodo disciplinare l’esposizione da parte di alcuni studenti su alcuni autori e<br />
argomenti, usata anche come momento di prova orale, ha permesso un ulteriore consolidamento<br />
della capacità di speaking e fluidità linguistica.<br />
L’attività didattica si è anche avvalsa di momenti di lavoro individuale con singoli studenti con lo<br />
scopo di chiarire meglio le tematiche affrontate e fornire indicazioni bibliografiche essenziali<br />
soprattutto necessari per lavori di approfondimento.<br />
Strumenti e criteri della valutazione<br />
Nelle prove scritte sia analitiche che sintetiche, in cui si è privilegiato il modello “Terza Prova”,<br />
sono stati considerati come indicatori:<br />
-la comprensione globale del quesito inerente ad una parte significativa di un testo, ad un autore o<br />
ad una corrente letteraria;<br />
-conoscenze e capacità di utilizzare strutture morfosintattiche in forma corretta nel rispetto delle<br />
norme linguistiche ed espressive della lingua inglese;<br />
-capacità di analisi e di sintesi.<br />
In merito alla preparazione della Terza Prova, il lavoro del consiglio di classe ha permesso di<br />
orientarsi verso una tipologia che prevedesse la presenza di un breve testo in lingua seguito da<br />
alcuni quesiti di tipo analitico e sintetico e la richiesta di risposte in lingua consentendo l’ uso del<br />
dizionario monolingua.<br />
Nelle interrogazioni orali sono stati utilizzati come indicatori:<br />
-la conoscenza delle linee di sviluppo della storia letteraria;<br />
- l’individuazione e successiva riproposizione delle problematiche culturali;<br />
-la corretta lettura fonetica dei testi in lingua;<br />
- la comprensione e la capacità di commentare i testi letti;<br />
- la capacità espressiva;<br />
- l’elaborazione critica e il rigore argomentativo;<br />
- l’individuazione e lo sviluppo di percorsi multidisciplinari.<br />
L’interrogazione orale è stata condotta secondo due tipologie. Una prima, di tipo analitico,<br />
utilizzata per verificare la corretta comprensione dell’argomento trattato, la completezza e la<br />
pertinenza dei dati posseduti. Una seconda, di tipo sintetico, di carattere più ampio utilizzata per<br />
26
verificare e mettere alla prova le capacità argomentative e critiche dello studente. Il colloquio ha<br />
quasi sempre preso avvio da una domanda di carattere generale che permettesse allo studente di<br />
introdurre l’argomento in modo familiare ed è proseguito con un approfondimento dei contenuti sia<br />
in direzione di una richiesta delle ragioni legate alla tesi interpretativa presentata, sia di una<br />
argomentazione ampia che tenesse conto dei dati oggettivi inerenti al tema e di ogni altro possibile<br />
elemento interpretativo.<br />
L’attribuzione dei voti nelle singole prove scritte e orali è stata stabilita seguendo i criteri fissati<br />
dalla scala valutativa approvata dal Collegio dei Docenti.<br />
Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento<br />
Per quanto riguarda i contenuti disciplinari svolti, si rimanda al programma analitico in allegato e si<br />
precisano in questa sede i criteri adottati per la programmazione del lavoro didattico e i tempi di<br />
svolgimento.<br />
Romanticismo ed età Vittoriana, presentati nel primo quadrimestre, sono stati affrontati attraverso<br />
lo studio di un numero limitato di testi che permettesse di individuare i punti caratterizzanti non<br />
solo del singolo autore ma anche del quadro storico e culturale inglese.<br />
Il Novecento, presentato nel secondo quadrimestre, è stato affrontato mediante una scelta di autori<br />
che hanno determinato radicali cambiamenti in ambito poetico, della prosa o del teatro esprimendo<br />
il disagio e le contraddizioni di un epoca: la “crisi” nel periodo a cavallo tra i due secoli.<br />
La preparazione delle prove scritte è stata distribuita durante l’anno basandosi su quanto svolto in<br />
ambito letterario.<br />
27<br />
Prof.ssa Paola Colombo
ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA<br />
RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />
Prof. Gianni Bianchi<br />
Obiettivi<br />
Nell’approcciarsi al mondo dei fatti storici propri del periodo oggetto del nostro lavoro comune,<br />
l’obiettivo principale è stato innanzitutto quello di permettere agli alunni di entrare ragionevolmente<br />
nel merito dei contenuti affrontati. Tale intento va declinato innanzitutto sull’aspetto della<br />
metodologia storica che è stata offerta ai ragazzi, dove lo studio dei fatti e dei personaggi ha avuto<br />
connotazioni analitiche anche serrate, fatte di contestualizzazioni, precisione nella cronologia degli<br />
avvenimenti e enucleazioni di alcune problematiche socio-economiche persistenti lungo l’intero<br />
arco del periodo in esame.<br />
I contenuti, inoltre, sono stati presentati entro un’ipotesi esplicativa di fondo, coincidente con il<br />
tentativo di rendere ragione di alcuni aspetti istituzionali, ideali e sociali propri del nostro tempo,<br />
quali la formazione della nostra identità nazionale, l’emergere delle grandi ideologie del ‘900 e la<br />
creazione di equilibri politico-economici che sono anche il frutto di ben precise scelte dei<br />
protagonisti del recente passato.<br />
Inoltre l’affronto del programma ha cercato di documentare come il primo protagonista della storia<br />
sia l’uomo portatore di tutta la complessità delle sue dimensioni e dei suoi rapporti, irriducibili le<br />
une agli altri, complessità che rende lo studio degli avvenimenti storici un’avventura non facile ed<br />
ancora passibile di innumerevoli scoperte.<br />
La disciplina storica è stata così un tentativo sempre meno approssimato di avvicinare i ragazzi ai<br />
fatti ed ai documenti con senso critico, volto non solo ad evidenziare i termini di una complessità di<br />
fattori non banalizzante, ma anche a rintracciare eventuali piste di rilettura dei dati venuti alla luce<br />
ed a favorire un’immedesimazione sempre più matura degli alunni con i contesti ed i problemi presi<br />
in esame.<br />
Rispetto alla classica tripartizione degli obiettivi didattici perseguiti durante il corrente anno<br />
scolastico, suddivisi in conoscenze, competenze e capacità, ciò cui il lavoro condotto ha mirato è<br />
stato:<br />
- Circa le conoscenze un possesso adeguato, ordinato e sistematico dei fatti storici, della loro<br />
complessità ed articolazione sociale, politica, economica e ideale.<br />
- sul piano delle competenze, un, una elaborazione ed un’esposizione (scritta ed orale)<br />
adeguatamente coerente e precisa dei fatti nelle loro dinamiche complesse, dell'intreccio con le<br />
idee e le interpretazioni, il riconoscimento del materiale documentativo cui essi fanno<br />
riferimento, il confronto della differente modalità di ricostruzione di uno stesso evento.<br />
- sul piano delle capacità, il raggiungimento, oltre che di una rielaborazione personale dei temi<br />
ma soprattutto dei percorsi affrontati, di una consapevolezza della profondità "storica"<br />
dell'esperienza umana; l’utilizzo, quindi, di riferimenti anche pluridisciplinari volti a mettere in<br />
opera una sensibilità ed una capacità consapevolmente e criticamente disponibile nei confronti<br />
di una realtà attuale complessa e storicamente profonda.<br />
28
Giudizio sulla classe<br />
La classe ha seguito i contenuti proposti con attenzione via via sempre più costante e difficoltà di<br />
partecipazione nel tempo sempre meno presenti attiva, conseguendo risultati adeguati, con punte<br />
diffuse di eccellenza. La maggior parte dei ragazzi è, infatti, in grado di lavorare autonomamente e<br />
ha imparato ad usare del tempo in classe e del lavoro personale a casa in maniera sempre più adulta.<br />
Sono stati, inoltre, capaci di sfruttare adeguatamente le occasioni di recupero personale che la<br />
scuola offre loro e di utilizzare in senso costruttivo le verifiche orali e scritte quali strumenti di<br />
ripresa dei contenuti disciplinari svolti.<br />
Gli alunni hanno generalmente mostrato un’adeguata sistematicità nello studio che, salvo rare<br />
eccezioni, ha portato la maggioranza di loro ad acquisire un buon bagaglio di conoscenze di base.<br />
Inoltre si sono evidenziate capacità di gestione di dati complessi e di fonti storiche generalmente<br />
soddisfacenti, fattore che ha permesso l’acquisizione di una capacità critica personale buona in<br />
molti alunni.<br />
Maggiori difficoltà si sono avute in quegli elementi che hanno sofferto, lungo il loro percorso<br />
scolastico, di difficoltà nella continuità del lavoro, dovuta anche a una storia scolastica non sempre<br />
lineare. Tuttavia anche gli elementi più deboli hanno conseguito comunque risultati apprezzabili sia<br />
nelle conoscenze di base che nella capacità di rielaborazione personale di tali conoscenze.<br />
Contenuti disciplinari<br />
Il programma ha attraversato alcuni grandi nuclei tematici: innanzitutto abbiamo visto le grandi<br />
rivoluzioni nazionali del 1830 e del 1848 e le condizioni della società europea durante la diffusione<br />
della rivoluzione industriale e le tematiche sociali ad essa collegate, quali le diverse forme di<br />
socialismo e di interventismo statale volte a contenere i disagi della popolazione. In continuità con<br />
questo tema, abbiamo inoltre attraversato le principali problematiche legate alla diffusione delle<br />
politiche di colonizzazione dell’Africa e dell’Asia da parte delle maggiori potenze europee, fino<br />
all’età dell’imperialismo e al congresso di Berlino.<br />
Un secondo nucleo tematico affrontato nel corso dell’anno ha visto al centro il susseguirsi dei fatti e<br />
delle problematiche proprie all’Italia post-unitaria, l’emergere della questione romana e sociale nel<br />
nostro paese, la destra e la sinistra storica e l’era giolittiana.<br />
Di seguito è stato affrontato il tema della Prima Guerra Mondiale, delle sue cause e dei trattati di<br />
pace ad essa conseguenti.<br />
Siamo quindi passati al costituirsi delle grandi ideologie politiche del ‘900, con la nascita dello stato<br />
sovietico, del fascismo e del nazismo.<br />
Si è quindi trattato delle cause, dello svolgimento e della conclusione della Seconda Guerra<br />
Mondiale, delle ideologie in essa espresse, compresa quella che ha dato origine alla Shoa.<br />
Sul secondo dopoguerra ci siamo soffermati unicamente sul costituirsi della repubblica in Italia,<br />
della nascita dell’Onu e della Guerra Fredda.<br />
Per un maggior dettaglio sul programma e sui suoi contenuti specifici, rinvio al programma<br />
effettivamente svolto allegato alla presente relazione.<br />
Metodi<br />
Al fine di rendere il più efficace possibile il cammino di personalizzazione dei contenuti proposti,<br />
l’insegnamento della storia ha avuto tre modalità principali di svolgimento, applicate in maniera<br />
progressiva e avendo come principale preoccupazione la cura dell’efficacia nell’apprendimento<br />
educativo dei temi via via svolti.<br />
Uno spazio significativo è stato innanzitutto dedicato a lezioni frontali, cui è stato affidato<br />
principalmente il compito di introdurre gli argomenti, dare le coordinate temporali fondamentali ed<br />
illustrare i principali avvenimenti in esame. Le difficoltà di partecipazione attiva della classe al<br />
dialogo educativo non hanno comunque impedito lo svolgersi di iniziative volte a valorizzare il<br />
lavoro di quanti liberamente hanno assunto il rischio di letture e approfondimenti personali, poi<br />
29
comunicati alla classe con buoni risultati sia da parte di quanti si impegnavano in questa attività, sia<br />
per la classe che ha ascoltato queste relazioni.<br />
Il materiale di lavoro è costituito innanzitutto e principalmente dagli appunti presi durante le<br />
lezioni, mentre il libro di testo costituisce un punto di appoggio per quanti abbisognino di una<br />
ripresa più sistematica degli argomenti o abbiano bisogno di recuperare alcuni contenuti rimasti non<br />
risolti.<br />
Da ultimo, grazie alla disponibilità di materiali in questo senso significativi, sono stati utilizzati<br />
alcuni supporti multimediali che, grazie a filmati d’epoca, hanno permesso un maggior<br />
approfondimento di alcuni temi riguardanti in particolare la storia italiana.<br />
Tipologia delle prove di verifica e criteri di valutazione:<br />
Le verifiche sono state condotte sia in modalità orale che scritta. Le interrogazioni orali hanno avuto<br />
da un lato lo scopo di sondare le conoscenze di base degli alunni con domande puntuali e<br />
circostanziate. Ma, sempre all’interno della prova orale, è sempre stata inserita una richiesta di<br />
rielaborazione personale dei contenuti appresi che fosse documentata e capace di chiarire aspetti<br />
non immediatamente evidenti all’interno della problematica affrontata.<br />
Inoltre sono state svolte nel corso dell’anno anche verifiche scritte secondo la tipologia “domanda a<br />
risposta aperta” conforme ai requisiti richiesti per la Terza Prova dell’Esame di Stato e, in<br />
collaborazione con il consiglio di classe, sono state svolte anche delle simulazioni di terza prova<br />
sempre svolte secondo le modalità sopra esposte. Il punteggio espresso in quindicesimi e tradotto in<br />
voti decimali è stato tenuto in adeguata considerazione ai fini della valutazione finale e riportato a<br />
registro.<br />
Per quanto concerne infine i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti a quanto stabilito<br />
nel documento del Consiglio di classe.<br />
Testo in adozione<br />
Traniello, Guasco, Prandi, Storia di mille anni, SEI, vol. 2 e 3.<br />
30<br />
Prof. Gianni Bianchi
ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
FILOSOFIA<br />
RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />
Prof. Gianni Bianchi<br />
Obiettivi<br />
I contenuti e le metodologie didattiche attraversate nel corso dell’anno hanno avuto come scopo sia<br />
il tentativo di rendere ragione di alcune delle posizioni culturalmente dominanti la nostra età, sia<br />
l’incrementare negli alunni la capacità di formulare giudizi critici complessi e articolati, attinenti ai<br />
contenuti proposti.<br />
Tripartendo le tipologie degli obiettivi perseguiti nel corso del corrente anno scolastico in<br />
conoscenze, competenze e capacità, ciò cui il lavoro condotto ha mirato è stato:<br />
- Dal punto di vista delle conoscenze un possesso adeguato dei contenuti compresi entro la parte<br />
di storia della filosofia presa in considerazione in classe, vale a dire un possesso delle dottrine<br />
dei filosofi nonché dei loro presupposti, del loro contenuto concettuale, terminologico ed<br />
argomentativo, del loro influsso;<br />
- sul piano delle competenze, un approccio, una elaborazione ed un’esposizione (scritta ed orale)<br />
adeguatamente coerente e precisa delle filosofie nonché una attiva familiarità con i concetti, le<br />
caratteristiche logiche ed argomentative specifiche di ciascuna di esse;<br />
- sul piano delle capacità, il raggiungimento di un livello maturo di personalizzazione dei temi,<br />
dei presupposti e delle “soluzioni” offerte dalle filosofie prese in considerazione. Parte<br />
integrante di tutto ciò ho ritenuto fosse il graduale sviluppo da parte della classe, oltre che di<br />
uno sguardo valutante e critico delle dottrine affrontate, anche di una capacità di giungere ad un<br />
certo punto ad approcciare una nuova dottrina con un bagaglio già “pronto” di attese, domande e<br />
previsioni, la capacità quindi di un dialogo preciso ed attento sul “valore” di una soluzione<br />
filosofica.<br />
Giudizio sulla classe<br />
La classe ha evidenziato un profitto positivo diffuso nella maggioranza degli alunni. Innanzitutto<br />
nella quasi totalità degli alunni è normale una frequentazione personale dei contenuti svolti in classe<br />
e la partecipazione alla lezione, con un adeguato coinvolgimento pubblico da parte dei ragazzi, ha<br />
avuto nell’iniziativa da parte di alcuni la possibilità di essere svolta e seguita in maniera<br />
continuativa e talvolta profonda e personale.<br />
Non mancano tuttavia i punti di criticità, alcuni dei quali riconducibili ai passaggi più astratti della<br />
disciplina che hanno richiesto percorsi più cadenziati e ripetuti per essere adeguatamente assimilati.<br />
Altre difficoltà sono emerse nel lavoro di quanti o per mancanza di studio su parte del programma o<br />
per lontananza di categorie rispetto ai percorsi proposti hanno dovuto, con l’aiuto dell’insegnante,<br />
strutturare un metodo di studio ed un lessico più adeguato rispetto ai temi proposti.<br />
31
Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento<br />
Dal punto di vista dei nodi tematici affrontati nel corso dell’anno, non si può che notare l’inevitabile<br />
peso che hanno avuto la filosofia kantiana e idealista in generale ed hegeliana in particolare. Questo<br />
perché Kant introduce una novità metodologica e terminologica fondamentale; la filosofia idealista,<br />
a sua volta, è da un lato la fedele erede del kantismo e della sua rivoluzione metodologica, dall’altro<br />
Hegel costituisce l’autore di riferimento delle grandi ideologie del ‘900.<br />
Oltre all’idealismo, sono state analizzate le teorie della sinistra hegeliana e di quanti hanno voluto<br />
criticare l’impostazione di fondo dell’idealismo, soprattutto Schopenhauer e Kiergegaard.<br />
Abbiamo inoltre affrontato l’avvento del positivismo di Comte e della psicanalisi di Freud, correnti<br />
culturali colte però solo nei loro momenti più rilevanti. Da ultimo è stato affrontato il pensiero di<br />
Nietzsche, quale punto di sintesi del secolo XIX e apertura al XX. Circa la filosofia dell’ultimo<br />
secolo, vista la sua complessità e il suo dividersi in una serie di tematiche molto specialistiche,<br />
cenni sono stati dati solo in merito alla filosofia di Husserl.<br />
Per un quadro analitico dei contenuti disciplinari della materia e delle letture assegnate si rinvia<br />
all’allegato programma effettivamente svolto.<br />
Metodi e strumenti<br />
Al fine di perseguire gli obiettivi sopra indicati, la lezione in classe ha avuto un ruolo centrale,<br />
merito anche della diffusa e costante partecipazione della maggior parte degli alunni.<br />
Le lezioni hanno avuto una struttura tendenzialmente omogenea secondo diverse tipologie, che<br />
possiamo evidenziare con:<br />
- lezioni frontali di introduzione e spiegazione analitica e sintetica dei temi e dei nuclei portanti<br />
del programma.<br />
- momenti di lettura di testi dagli autori presi in considerazione. Tale lettura ha mirato soprattutto<br />
a prendere confidenza, oltre che con la terminologia specifica dell’autore anche con le sue<br />
peculiarità argomentative.<br />
- momenti di confronto attorno a questioni di particolare interesse e centralità del programma, con<br />
ampio ricorso a dialogo ed al contraddittorio.<br />
Il raggiungimento degli obiettivi in ordine ai contenuti disciplinari si è accompagnato ad una<br />
costante preoccupazione metodologica.<br />
Sotto tale aspetto la particolare complessità dei temi trattati, l’articolata sistematicità dei temi trattati<br />
hanno reso possibile che il lavoro in classe, almeno inizialmente sia stato molto guidato nella<br />
scoperta, nell’appropriazione dei contenuti e nella loro esposizione.<br />
La sufficiente familiarità ottenuta grazie al lavoro in classe e da una attività di ripresa a casa ha fatto<br />
sì che si potesse con più facilità sollecitare i ragazzi a sottolineare la rilevanza pluridisciplinare di<br />
molti temi affrontati. Il materiale di lavoro è costituito innanzitutto e principalmente dagli appunti<br />
presi durante le lezioni, mentre il libro di testo costituisce un punto di appoggio per quanti<br />
abbisognino di una ripresa più sistematica degli argomenti o abbiano bisogno di recuperare alcuni<br />
contenuti rimasti non risolti.<br />
Tipologie delle prove di verifica e criteri di valutazione<br />
Le verifiche hanno avuto una struttura simile a quelle utilizzate per Storia, e sono state condotte sia<br />
in modalità orale che scritta. Le interrogazioni orali hanno avuto da un lato lo scopo di sondare le<br />
conoscenze di base degli alunni con domande puntuali e circostanziate. Ma, sempre all’interno della<br />
prova orale, è sempre stata inserita una richiesta di rielaborazione personale dei contenuti appresi<br />
che fosse documentata e capace di chiarire aspetti non immediatamente evidenti all’interno della<br />
problematica affrontata. Soprattutto la prova orale si è inoltre spesso trasformata in un’occasione<br />
non solo di recupero di eventuali lacune per tutti i componenti della classe, ma anche di<br />
approfondimento critico circa i temi proposti non solo da parte di chi era in quel momento<br />
interrogato, ma per buona parte dei componenti della classe.<br />
32
Inoltre sono state svolte nel corso dell’anno anche verifiche scritte secondo la tipologia “domanda a<br />
risposta aperta” conforme ai requisiti richiesti per la Terza Prova dell’Esame di Stato e, in<br />
collaborazione con il consiglio di classe, sono state svolte anche delle simulazioni di terza prova<br />
sempre svolte secondo le modalità sopra esposte. Il punteggio espresso in quindicesimi e tradotto in<br />
voti decimali è stato tenuto in adeguata considerazione ai fini della valutazione finale e riportato a<br />
registro. Per quanto concerne infine i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti a quanto<br />
stabilito nel documento del Consiglio di classe.<br />
Testi in adozione<br />
Esposito, Porro, Filosofia, Laterza, vol. 2-3<br />
33<br />
Prof. Gianni Bianchi
ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
SCIENZE DELLA TERRA<br />
RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />
Prof. Carla Satta<br />
Profilo della classe<br />
Questa classe si è mostrata nel complesso interessata agli argomenti proposti e ha saputo interagire<br />
con l’insegnante dando un contributo positivo allo svolgimento delle lezioni sia attraverso domande<br />
di comprensione sia cercando di formulare ipotesi sulle tematiche affrontate.<br />
Alcuni ragazzi hanno messo in campo le loro potenzialità lavorando con impegno e costanza sia in<br />
classe che a casa ottenendo ottimi risultati e raggiungendo una buona capacità critica.<br />
Un altro gruppo di alunni dotati di buone capacità, non ha saputo esprimerle al meglio e, pur<br />
ottenendo risultati sufficienti, non ha conquistato la medesima consapevolezza delle tematiche<br />
affrontate.<br />
Una piccola parte della classe ha limitato l’impegno lavorando con discontinuità e ottenendo dei<br />
risultati inferiori rispetto alle reali potenzialità.<br />
Obiettivi disciplinari (conoscenze, competenze, capacità)<br />
• Conoscenza dei contenuti disciplinari e capacità di individuare i nessi e i collegamenti fra i<br />
singoli argomenti trattati. E' di fondamentale importanza considerare ogni dato nel contesto in<br />
cui viene inserito e secondo i nessi che lo legano agli altri contenuti come indicato durante le<br />
ore di lezione.<br />
• Capacità di compiere una sintesi critica degli argomenti trattati in modo da raggiungere la<br />
consapevolezza del percorso svolto.<br />
• Essere in grado di riconoscere i dati e da questi valutare le interpretazioni che di essi vengono<br />
date e riconoscere le ipotesi distinguendole dalle assunzioni che si basano sulla sperimentazione<br />
scientifica. Ciò è stato indicato ad esempio affrontando lo studio dell'interno della Terra.<br />
• Essere in grado di esprimersi utilizzando una terminologia adeguata ai contenuti affrontati.<br />
• Conoscere il percorso storico che ha portato alla formulazione di teorie oggi ritenute valide e<br />
che nel corso del tempo sono state modificate grazie a nuove scoperte e strumentazioni. Questo<br />
aspetto è stato sottolineato particolarmente trattando lo studio della Tettonica delle placche che<br />
ha visto riferimenti alle teorie fissiste e alla teoria della deriva dei continenti.<br />
Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento del programma<br />
Indicazioni più dettagliate sugli argomenti trattati sono contenute nel programma finale.<br />
Le Scienze della Terra racchiu<strong>don</strong>o una serie di discipline autonome (Astronomia, Mineralogia,<br />
Geologia, Paleontologia, Vulcanologia e numerose altre) che sono accomunate dall'oggetto di<br />
indagine che è il pianeta Terra inserito all’interno dell’Universo e di cui ciascuna affronta un<br />
aspetto particolare. E' stato quindi necessario operare una scelta di argomenti che, compatibilmente<br />
con il tempo a disposizione, desse la possibilità di trattare temi connessi tra loro e utili a fornire una<br />
visione globale di alcuni fenomeni.<br />
34
Nella prima parte dell’anno scolastico si è affrontata la parte di Astronomia dando spazio allo<br />
studio delle stelle, delle galassie, del Sistema Solare e all’origine dell’Universo.<br />
Successivamente si è affrontato lo studio della composizione della Litosfera (minerali e rocce). Il<br />
lavoro è proseguito con la Vulcanologia e la Sismologia, argomenti che, per essere compresi, hanno<br />
spesso fatto riferimento ai concetti di mineralogia e petrografia precedentemente studiati.<br />
Successivamente, nella trattazione della struttura interna del globo terrestre sono stati messi in<br />
risalto i metodi che permettono di dedurre struttura e composizione delle parti non accessibili allo<br />
studio diretto. Tutto il lavoro descritto è confluito nella trattazione della Tettonica a Zolle, vista sia<br />
in chiave storica che come sintesi di tutte le attuali conoscenze della dinamica e struttura della<br />
litosfera terrestre.<br />
Strumenti e metodi<br />
Lo strumento utilizzato prevalentemente è stato il libro di testo in adozione (Ivo Neviani & Cristina<br />
Pignocchino Feyles - Geografia generale - Ed. SEI). Gli argomenti sono stati interamente trattati<br />
durante l'ora di lezione ad esclusione di brevi parti lasciate al lavoro personale dei ragazzi ma<br />
riprese poi in classe. Le lezioni si sono svolte in maniera frontale dando però sempre spazio a<br />
domande e ponendo interrogativi allo scopo di verificare la comprensione di ciò che veniva detto.<br />
La parte di Petrografia e Mineralogia è stata accompagnata dall'osservazione di campioni<br />
rappresentativi di minerali e di rocce. All'osservazione diretta dei campioni è stata abbinata<br />
l'osservazione guidata delle figure proposte dal testo.<br />
Valutazione<br />
Allo scopo si valutare il percorso didattico dei singoli alunni sono state proposte:<br />
• prove orali allo scopo di valutare l'esposizione coerente degli argomenti dimostrando l'effettiva<br />
comprensione dei concetti, la capacità di porre nessi e collegamenti, l'inquadramento degli<br />
argomenti secondo una visione sintetica, la capacità argomentativa supportata da un linguaggio<br />
i<strong>don</strong>eo ai temi trattati.<br />
• Interrogazioni scritte a domande aperte allo scopo di verificare la comprensione degli argomenti<br />
e le capacità sintetiche oltre a quelle analitiche ed espositive, strutturate secondo le modalità<br />
previste per la terza prova dell'Esame di Stato.<br />
Elemento rilevante nella valutazione del lavoro svolto è stata la partecipazione personale allo<br />
svolgimento dell’ora di lezione.<br />
Attività extra-curricolari<br />
Visita al parco astronomico “La torre del sole” di Brembate di sopra, Centro per la Didattica<br />
e la Sperimentazione delle Scienze Astronomiche.<br />
E’ stata proposta un’uscita didattica al Parco Astronomico” La Torre del Sole” di Brembate Sopra<br />
(Bg), durante la quale gli studenti hanno svolto un’attività presso il planetario del centro che ha<br />
permesso l’osservazione dei moti del cielo e dei corpi celesti, l’individuazione delle principali<br />
costellazioni e lo svolgimento di attività di orientamento tramite l’utilizzo delle coordinate<br />
astronomiche.<br />
In serata è stato possibile accedere all’osservatorio astronomico per l’osservazione del cielo<br />
autunnale. In particolare c’è stata la possibilità di osservare il pianeta Giove.<br />
.<br />
35<br />
Prof. Carla Satta
ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
MATEMATICA<br />
RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />
prof.ssa Daria Frigerio<br />
Profilo della classe<br />
La classe è composta da alunni che nutrono interesse per le cose nuove e per alcuni l’incontro con<br />
l’analisi è stata un’esperienza culturale significativa. Tale interesse e sincero desiderio di conoscere<br />
ha faticato a trovare in tutti sostegno in un’adeguata energia nel lavoro personale. Alcuni di loro<br />
hanno saputo coltivare e potenziare le loro personali attitudini attraverso un impegno sistematico e<br />
un lavoro metodologicamente corretto ed hanno raggiunto un livello soddisfacente di preparazione.<br />
Altri, pur raggiungendo una preparazione nel complesso sufficiente, incontrano alcune difficoltà<br />
nella risoluzione dei problemi più complessi o negli studi di funzione in cui si richiede una capacità<br />
di indagine più raffinata, per la quale è necessaria una certa familiarità con la disciplina che può<br />
formarsi solo in un lavoro ordinato e continuo nel tempo. Alcuni pur essendo fragili avendo<br />
sostenuto un impegno costante e deciso durante tutto l’anno sono riusciti a conseguire una<br />
preparazione sicura e ordinata sugli elementi fondamentali del programma e anche se non sempre<br />
riescono con successo ad affrontare ogni questione problematica proposta, mostrano<br />
consapevolezza dei punti nodali del programma e sono in grado, una volta riconosciuto l’errore, di<br />
intraprendere una nuova strada .Si potrebbe dire che la classe incontra minori difficoltà nella<br />
risoluzione di problemi di geometria piana mentre fatica maggiormente nell’analisi di aspetti che<br />
coinvolgono la geometria solida. Si muovono in maniera sufficientemente sicura nello studio di<br />
funzione differenziandosi nella capacità argomentativa. Alcuni rischiano di bloccarsi di fronte ad<br />
una difficoltà e necessitano di essere sostenuti nel mettere in campo delle ipotesi per uscirne, questi<br />
risultano fragili nell’autonomia di fronte ad una situazione mediamente complessa, altri invece si<br />
sono distinti per la disponibilità nell’accettare qualunque sfida fosse posta, sia quella che si può<br />
ritrovare in problemi complessi ai quali hanno proposto soluzioni interessanti e a volte creative, sia<br />
nell’ incontro con ogni passo nuovo, curiosi di individuare la nuova prospettiva che il contenuto<br />
introduceva riconoscendo i nessi con quanto già si possedeva .<br />
Obiettivi<br />
L’attività didattica dell’anno si è strutturata al fine di perseguire i seguenti obiettivi:<br />
- conoscenza dei contenuti analitici del programma di analisi.<br />
- Consapevolezza del percorso disciplinare svolto nel corso dell’anno e capacità di<br />
applicare le conoscenze acquisite allo studio di funzioni reali di variabile reale e alla<br />
soluzione dei problemi.<br />
- Capacità di argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio sui temi studiati.<br />
- Capacità di adeguata formalizzazione.<br />
36
Metodo di lavoro<br />
Nello svolgimento del programma ho dedicato una certa cura nel presentare loro innanzitutto quei<br />
problemi che hanno dato origine allo sviluppo della analisi matematica: i problemi di<br />
ottimizzazione, il problema della determinazione della retta tangente, il problema del calcolo delle<br />
aree.<br />
Nell’affronto della prima parte del programma, è stato necessario sviluppare una adeguata capacità<br />
di calcolo, di affronto e lettura del problema e di astrazione. Pertanto, tutti gli aspetti fondamentali<br />
del programma sono stati esplorati a lezione con i ragazzi costruendo ogni argomento attraverso una<br />
successione di passi che risolvevano un problema ed aprivano il successivo.<br />
Il loro libro di testo è strutturato in tal modo ed ha rappresentato, pertanto, un supporto prezioso e<br />
facilmente utilizzabile.<br />
Le verifiche scritte hanno riguardato la risoluzione del problema geometrico, lo studio di funzione,<br />
il calcolo di limiti, di derivate, di primitive. Abbiamo effettuato due prove di simulazione<br />
dell’esame di stato: la prima in maggio e la seconda in giugno (di 5 ore ciascuna).<br />
Nelle verifiche orali ho cercato di favorire l’acquisizione di competenze lessicali e di una minima<br />
capacità argomentativa riguardo ai temi trattati.<br />
L’attività di arricchimento consiste nella proposta di argomenti di approfondimento su alcuni temi<br />
legati all’analisi matematica o alla matematica in generale che offrono la possibilità di sviluppo in<br />
un lavoro da presentare come argomento di inizio colloquio all’esame di stato.<br />
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Prof.ssa Daria Frigerio
ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
FISICA<br />
RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />
Prof.sa Daria Frigerio<br />
Profilo della classe.<br />
La classe è costituita da alcuni alunni con significative capacità e da una gran maggioranza di<br />
ragazzi mediamente capaci ma più deboli dal punto di vista della piena comprensione dei fenomeni<br />
più complessi. In alcuni casi una discreta consapevolezza è stata ostacolata anche da un lavoro non<br />
sempre sistematico, pertanto questi hanno raggiunto sicuramente un livello descrittivo abbastanza<br />
ampio dei contenuti del programma accompagnato da una consapevolezza accettabile laddove è<br />
stato svolto un lavoro di riflessione e rielaborazione completo. Una minoranza della classe, o per<br />
lacune pregresse o per scarsa attitudine agli studi scientifici, raggiunge una preparazione che<br />
sebbene nel complesso possa dirsi sufficiente presenta non poche debolezze in ambito fisicomatematico.<br />
In alcuni casi siamo però in presenza di ragazzi che si sono cimentati fino in fondo e<br />
con serietà con la proposta dell’insegnante pur non riuscendo sempre a comprendere appieno gli<br />
argomenti affrontati. Le lezioni in cui si introducevano i nuovi contenuti spesso sono state vivaci e<br />
ricche, animate da molte domande e da osservazioni interessanti. La risoluzione di un problema è<br />
sempre il punto più delicato ed incontra le più grandi difficoltà. Nella prima parte dell’anno sono<br />
state svolte sia verifiche scritte sia orali in cui maggiormente è stato messo a tema la soluzione dei<br />
dei problemi, mentre nella seconda parte le prove hanno prevalentemente avuto la caratteristica di<br />
quesiti a risposta aperta (sull’esempio di terza prova). Nell’orale ho verificato innanzitutto la<br />
capacità di tenere il livello descrittivo e che questo fosse sostenuto da una pertinenza di linguaggio e<br />
da un’adeguata capacità argomentativa.<br />
Obiettivi didattici<br />
L’attività didattica dell’anno si è strutturata al fine di perseguire i seguenti obiettivi:<br />
- conoscenza dei contenuti analitici del programma di elettromagnetismo e di fisica moderna.<br />
- Consapevolezza del percorso disciplinare svolto nel corso dell’anno e capacità di applicare le<br />
conoscenze acquisite alla soluzione di alcuni problemi di fisica.<br />
- Capacità di argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio sui temi studiati.<br />
- Capacità di formalizzare in linguaggio matematico le proprietà delle grandezze fisiche<br />
introdotte ed i principi dell’elettromagnetismo.<br />
Metodologia didattica<br />
L’elettromagnetismo conclude in un certo senso lo studio della fisica a livello liceale. Nell’esercizio<br />
del metodo proprio della disciplina ha un ruolo fondamentale e, a mio parere, paradigmatico. Si<br />
tratta infatti di una teoria molto articolata, basata sull’osservazione di esperimenti ma anche<br />
dall’analisi di esperimenti ideali e dallo studio delle proprietà utilizzando un metodo matematico<br />
deduttivo. (Si pensi, per esempio, al teorema di Gauss sul flusso del campo elettrico e al calcolo di<br />
campi elettrici generati da particolari distribuzioni di cariche). Per i ragazzi del liceo è<br />
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un’esperienza fondamentale perché tutti gli elementi caratteristici del metodo della disciplina<br />
(osservazione, formulazione di un’ipotesi, verifica, formalizzazione matematica, scoperta di nuove<br />
proprietà) sono presenti con egual peso ed interagiscono continuamente con grande evidenza.<br />
Pertanto, ritengo molto importante presentare (o anche solamente descrivere) gli esperimenti che<br />
storicamente hanno portato alla formulazione di una certa teoria. Il secondo passo è certamente non<br />
tanto illustrare la teoria conseguente, ma suscitare delle domande sulla possibile interpretazione del<br />
dato sperimentale. Il modello teorico si costruisce nelle sue parti essenziali come risposta possibile<br />
alle suddette domande e viene poi sviluppato attraverso una adeguata formalizzazione nella quale la<br />
matematica si rivela sempre più utile e potente.<br />
Il raggiungimento, nel lavoro in classe, dell’ultimo livello descritto è indispensabile e deve essere<br />
curato dall’insegnante perché nell’elettromagnetismo, il linguaggio matematico si rivela essere<br />
spesso una forma rivelatrice di un significato.<br />
Ho cercato il più possibile di attenermi alla scansione proposta dal loro manuale. Nell’introdurre il<br />
campo magnetico e la descrizione della sua azione sulle correnti (forza di Lorentz) ho adottato un<br />
altro approccio. Siamo partiti dall’analisi del comportamento delle correnti immerse in un campo<br />
magnetico utilizzando, in laboratorio, la bilancia elettrodinamica. Abbiamo misurato la forza agente<br />
sulla spira e cercato di capire da quali grandezze potesse dipendere. Abbiamo osservato che la<br />
“forza magnetica” doveva avere una direzione perpendicolare al campo magnetico e alla corrente ed<br />
r r r<br />
abbiamo ipotizzato che avesse l’espressione data dalla relazione: F = l i ∧ B . Ho definito poi in<br />
generale il campo magnetico in maniera indiretta a partire dalla forza che esercita su un filo di<br />
lunghezza 1 metro, percorso da una corrente di 1 Ampere disposto perpendicolarmente alle linee di<br />
campo magnetico.<br />
Purtroppo non ho potuto dare più spazio all’aspetto sperimentale: abbiamo osservato in laboratorio<br />
la struttura di alcuni campi elettrici generati dai conduttori attraverso la “mappatura” delle linee di<br />
forza. Abbiamo verificato qualitativamente la legge di Faraday Lenz con alcune semplici esperienze<br />
sull’induzione elettromagnetica.<br />
Come già anticipato precedentemente nel corso dell’anno ho dato spazio a verifiche orali sui<br />
contenuti visitati in classe e a prove scritte sul modello della terza prova dell’esame di stato nonché,<br />
almeno nella prima parte dell’anno, a prove di carattere più analitico.<br />
In alcune interrogazioni ho proposto anche la risoluzione di alcuni problemi.<br />
Per quel che concerne la valutazione ho utilizzato tutta la scala in uso con particolare attenzione<br />
all’emergere dei seguenti elementi significativi:<br />
- conoscenza dei contenuti fondamentali ed esposizione degli stessi con pertinenza linguistica e<br />
rigore logico;<br />
- capacità di ripercorrere i nodi fondamentali esplicitando i nessi fra i diversi contenuti studiati.<br />
- Capacità di risolvere, in modo più o meno autonomo, alcuni problemi.<br />
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Prof.ssa Daria Frigerio
ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE<br />
RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />
Prof.ssa Rita Tagliabue<br />
Profilo della classe<br />
Il lavoro con la classe si è svolto in maniera molto soddisfacente nel corso dell’anno: in particolare<br />
grazie alla presenza di numerosi studenti particolarmente affezionati alla disciplina, alcuni con<br />
spiccati interessi verso la storia dell’arte, altri appassionati al disegno e a temi legati alla architettura<br />
moderna. Pochi studenti invece, si sono mostrati più preoccupati di avere dei quadri di riferimento<br />
generali piuttosto che di sviluppare una capacità anche personale di rapporto con le problematiche<br />
culturali poste. Con la guida dell’insegnante alcune lezioni, riguardanti argomenti monografici,<br />
sono state condotte anche da parte degli studenti, con una partecipazione che per diversi alunni è<br />
diventata anche motivo di significativi sviluppi personali. Il livello di resa del lavoro è risultato a<br />
volte differente nelle due parti della materia, storia dell’arte e disegno, a seconda della capacità e<br />
dell’interesse degli studenti verso l’uno o l’altro aspetto della disciplina. Alcuni studenti della classe<br />
manifestano ancora delle fragilità rispetto a uno studio accurato e una continuità nel lavoro<br />
scolastico. Si individuano quindi risultati differenti: accanto ad alcuni studenti che hanno dimostrato<br />
autonomia nello studio e capacità di elaborazione personale, di sintesi e di collegamento fra le<br />
problematiche all’interno della disciplina, altri hanno mostrato una risposta sufficiente nella<br />
conoscenza e capacità di strumentazione sulla disciplina, ma con inferiore competenza sulla<br />
materia. Gli studenti che hanno ottenuto risultati non sufficienti per quanto riguarda la conoscenza<br />
degli argomenti in storia dell’arte, raggiungono risultati buoni per quanto riguarda la conoscenza e<br />
la competenza del lavoro svolto in disegno.<br />
Obiettivi e metodi didattici<br />
In disegno, nel percorso liceale, si è verificata la capacità di autonomia degli studenti nel costruire<br />
il proprio lavoro e la personale verifica dello stesso (svolto singolarmente o per piccoli gruppi),<br />
lasciando libertà di scelta nei soggetti e nella loro restituzione grafica, utilizzando i diversi metodi<br />
di rappresentazione imparati negli anni precedenti e le diverse tecniche di grafica espressiva trattate.<br />
Particolare attenzione si è prestata alla conoscenza dell’impostazione teorica del metodo di<br />
rappresentazione studiato, così come verso l’esemplificazione delle espressioni grafiche (diversi<br />
sono i generi proposti: architettura, ornato, esempi studiati in storia dell’arte). Questi due elementi<br />
sono ritenuti necessari per indirizzare lo studente a sviluppare la competenza sulla disciplina e un<br />
linguaggio grafico personale. Gli obiettivi sono stati anche declinati attraverso l’applicazione ed<br />
elaborazione dei metodi e degli strumenti appresi, ovvero della comprensione e dell’applicazione<br />
del procedimento corretto di risoluzione di un esercizio.<br />
Il lavoro in classe si sviluppa principalmente sulla conoscenza teorica della disciplina, sulle<br />
esemplificazioni da eseguire, sulla risoluzione di casi o problematiche incontrati dagli studenti e<br />
sulla discussione/spiegazione delle correzioni e valutazioni fatte sugli esercizi svolti, sul tipo di<br />
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esecuzione grafica adeguata. Il contributo che fornisce lo studente a questo lavoro, indica il livello<br />
di conoscenza e competenza reale sulla disciplina. La scelta del tema di lavoro è proposta dallo<br />
studente e verificato con l’insegnante così come la sua risoluzione rappresentativa, grafica ed<br />
espressiva. L’alunno lavora dagli anni precedenti alla composizione della tavola: come impostarla,<br />
come renderla migliore (sostituire ad un segno un altro, declinare diversamente un soggetto), l’uso<br />
del colore, come ottenere un equilibrio, una “bellezza”.<br />
In storia dell’arte lo svolgimento dei fenomeni artistici è stato puntualizzato mediante l’analisi di<br />
opere e di architetture che, per le loro caratteristiche, sono state ritenute indicative di un particolare<br />
ambito culturale e di una fase storica, per far acquisire agli studenti una capacità di lettura dei<br />
caratteri specifici del linguaggio dell’opera d’arte.<br />
Le lezioni in classe hanno cercato di chiarire i periodi presi in esame dal punto di vista artistico,<br />
stimolando la capacità degli studenti di tenere presente un ampio orizzonte culturale e sollecitando i<br />
riferimenti ad altre discipline. La produzione artistica è vista come strumento d'espressione di una<br />
cultura e quindi inserita nel suo tempo: gli argomenti sono introdotti pertanto con un quadro di<br />
riferimento che leghi la problematica artistica a quella storica, letteraria, filosofica, sociale.<br />
Diventano inoltre esemplificative le relazioni fatte dallo studente alla classe, anche per sviluppare<br />
l'impostazione personale di un argomento: lo studente infatti sceglie il tipo di lettura da dare<br />
all’autore secondo i propri interessi o gusto e come costruire il percorso di esposizione del tema<br />
scelto. Queste sono state occasioni significative anche per lavori di approfondimento in vista<br />
dell’Esame di Stato, rispetto alle quali l’insegnante ha dato la disponibilità per incontri individuali<br />
con gli studenti, per eventuali riflessioni sulla costruzione dei loro approfondimenti e per<br />
indicazioni bibliografiche.<br />
Attività proposte<br />
Momenti significativi di apprendimento sono state le visite effettuate, introdotte in classe da lezioni<br />
monografiche.<br />
Visita alla mostra Cézanne. Les ateliers du Midi, Palazzo Reale, Milano, 22 dicembre 2011.<br />
Cézanne ha capito la luce e il colore, la forma e il disegno, la prospettiva e la libertà. Ha colto il<br />
limite dell'Impressionismo, ha anticipato i movimenti d'avanguardia del primo Novecento con<br />
quadri di una modernità sconcertante. In una vita inquadrata entro l'agiata borghesia di provincia,<br />
lontano dai riflettori della Ville Lumière, solo marginalmente lambito dall'attenzione dei critici,<br />
Cézanne mantiene il profilo di un "artigiano" della pittura. Solo dopo la sua morte, quando gli viene<br />
tributata una mostra retrospettiva, giovani pittori come Picasso e Matisse capiscono il debito nei<br />
confronti di un grande maestro, nei confronti di un "classico" che dà un senso nuovo all'intero corso<br />
dell'arte moderna.<br />
Cézanne apprese che la luce s'impasta nelle cose e nei colori, la stessa luce che si esprime come<br />
contrasti luminosi, come effetti cangianti della natura, come moltitudine di riflessi luminosi. La luce<br />
violenta del Midi, quella filtrata dalle grandi vetrate del suo ateliers ad Aix en Provence, le<br />
sfumature impalpabili dell'en plein air.<br />
Il percorso espositivo ha distribuito la collezione delle opere secondo criteri sia tematici sia<br />
cronologici, partendo dall’autoritratto scuro e minaccioso dell’artista che attende il pubblico<br />
all’entrata come la montagna Sainte-Victoire, spesso ricorrente nella sua iconografia creativa.<br />
Visita alla mostra “Brera incontra il Pushkin, collezionismo russo tra Renoir e Matisse",<br />
capolavori impressionisti, Pinacoteca di Brera, Milano<br />
Le Ninfee di Monet, Le ragazze di Tahiti di Gauguin, Il Ritratto di Ambroise Vollard di Picasso, I<br />
Pesci rossi di Matisse. Diciassette capolavori dell' arte moderna in trasferta da Mosca a Milano.<br />
Abbiamo ammirato opere che campeggiano su tutti i libri di storia dell'arte impressionista,<br />
postimpressionista e cubista. Come La ronda dei carcerati di Van Gogh, il Ponte sulla Marna di<br />
Cézanne, La pergola di Renoir, l' Avenue de l' Opéra di Pissarro. Tutte acquistate a Parigi da due<br />
collezionisti moscoviti e incamerate dallo Stato sovietico all'indomani della Rivoluzione.<br />
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Visita alla mostra “Il Simbolismo in Italia”. Padova, in Palazzo Zabarella, 9 febbraio 2012.<br />
A cavallo tra Otto e Novecento, l’inconscio irrompe nell’arte e nulla sarà più come prima. È la<br />
scoperta di un mondo “altro”, affascinante, intrigante, di una nuova lente che vira la percezione di<br />
ogni realtà, si tratti di un paesaggio fisico e di un moto dell’anima.<br />
È la storia di un movimento che si estende su scala europea ma che qui viene indagato nella sua<br />
vicenda italiana, con confronti oltre confine e in particolare con l’ambito austriaco del Simbolismo:<br />
valgano tra tutti la Giuditta Salomè, di Gustav Klimt o Il Peccato, di Franz von Stuck.<br />
Le opere italiane delle otto <strong>sez</strong>ioni di questa mostra, hanno ricostruito quel dibattito sulla missione<br />
dell’arte di quegli anni di decisive mutazioni sociali. Opere che evocano ciò che aleggiava negli<br />
ambienti letterari e filosofici di Gabriele D’Annunzio o di Angelo Conti o nei cenacoli musicali<br />
devoti a Wagner, mentre le Esposizioni portavano in Italia i fermenti dei movimenti europei.<br />
Con la Triennale di Brera del 1891, si apre l’itinerario della mostra che presenta affiancate Le due<br />
madri di Giovanni Segantini e Maternità di Gaetano Previati, quadri che segnano la sintesi fra<br />
divisionismo e contenuti simbolici. Segue una <strong>sez</strong>ione dedicata ai ‘protagonisti’: gli artisti italiani e<br />
stranieri che parteciparono all’avventura poetica cresciuta intorno al Manifesto del 1886 di Jean<br />
Moréas e all’ “arte di pensiero” foriera della poetica degli stati d’animo.<br />
“Un paesaggio è uno stato dell’anima” scriveva Henry-Frédéric Amiel e a questo principio è<br />
ispirata la <strong>sez</strong>ione che, trattando del sentimento panico della natura, espone opere dove prevalgono,<br />
nella rappresentazione del paesaggio, la nebbia, i bagliori notturni, la variabilità atmosferica, le<br />
situazioni più facilmente collegabili ai turbamenti psicologici.<br />
Il mistero della vita era soggetto della successiva <strong>sez</strong>ione, con la rappresentazione di azioni<br />
quotidiane: la processione, le gioie materne, il viatico, la partenza mattutina. Emblemi di quell’<br />
“artista veggente” che aveva il compito, secondo le teorie simboliste, di decifrare il mondo dei<br />
fenomeni e di cogliere le affinità latenti e misteriose esistenti tra l’uomo e la realtà circostante,<br />
come nei dipinti di Pellizza da Volpedo, Morbelli e Casorati.<br />
L’ispirazione preraffaellita domina la pittura di Giulio Aristide Sartorio, Adolfo De Carolis realizza<br />
le aspirazioni figurative di D’Annunzio, Galileo Chini intesse sontuose e iridescenti allegorie,<br />
Leonardo Bistolfi interroga la Sfinge, Gaetano Previati riscopre nella storia il dramma di Cleopatra:<br />
le <strong>sez</strong>ioni che illustrano il mito e l’allegoria hanno proposto le opere di questi artisti nel confronto<br />
con le opere di Klimt e di Franz von Stuck.<br />
È nella <strong>sez</strong>ione dedicata al ‘bianco e nero’, cioè alla nutrita produzione grafica degli anni fra Otto e<br />
Novecento, che meglio si comprende il dialogo degli italiani con la cultura figurativa mitteleuropea,<br />
impegnata ad indagare i più riposti sentimenti dell’uomo, i suoi fantasmi interiori. I fogli di Gaetano<br />
Previati, di Alberto Martini, di Romolo Romani, di Giovanni Costetti, di Umberto Boccioni, del<br />
giovane Ottone Rosai, variano dall’allegorico, al fiabesco, al fantastico, all’orrido.<br />
Il percorso della mostra si è concluso nella ‘Sala del Sogno’, che alla Biennale di Venezia del 1907<br />
aveva consacrato le istanze e le realizzazioni della generazione simbolista creando una scenografia<br />
affidata all’ingegno decorativo di Galileo Chini e agli artisti che avevano contribuito ad alimentare<br />
le poetiche del ‘piacere’ e dell’inquietudine, della bellezza e del mito, della spiritualità e degli stati<br />
d’animo, sostenendole fino alle soglie della rivoluzione futurista cui introducono due capolavori<br />
ancora simbolisti di Umberto Boccioni come Il sogno (Paolo e Francesca) e La madre che cuce.<br />
Visita alla Cappella degli Scrovegni, Giotto<br />
La Cappella degli Scrovegni, capolavoro della pittura del Trecento italiano, è considerato il ciclo<br />
più completo di affreschi realizzato dal maestro toscano nella sua maturità. Colore e luce, poesia e<br />
pathos, il senso della natura e della storia, il senso di umanità e di fede fusi insieme per narrare le<br />
storia dilla Ma<strong>don</strong>na e di Cristo. Il ciclo pittorico è sviluppato in tre temi principali: gli episodi della<br />
vita di Maria e della vita e morte di Cristo.<br />
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Contenuti e tempi di svolgimento<br />
Per disegno i temi trattati hanno riguardato lo studio di architetture realizzate a Milano, Como,<br />
Lecco, e nelle province, dal Razionalismo moderno del novecento alle architetture in corso di<br />
edificazione a Milano, illustrando diverse tipologie.<br />
Gli studenti, in piccoli gruppi, hanno proseguito lo studio sulle architetture realizzate l’anno<br />
precedente nel laboratorio di disegno con Autocad 3D, e di cui avevano sviluppato le<br />
rappresentazioni in pianta, alzato, <strong>sez</strong>ione e vista assonometrica. Il lavoro quest’anno andava<br />
sviluppato come “analisi d’opera” dell’architettura in esame secondo alcuni aspetti: biografia<br />
dell’autore, spiegazione della morfologia architettonica e la ricerca poetica dell’architetto.<br />
Il lavoro in disegno è stato svolto nella sua ideazione e sviluppo nella prima parte dell’anno, il<br />
primo quadrimestre. E’ stato ripreso all’inizio del secondo quadrimestre per le integrazioni e per le<br />
correzioni richieste dall’insegnante o per l’impaginazione del lavoro. Per la fine dell’anno è stata<br />
prevista la possibilità di realizzare una piccola esposizione dei materiali realizzati.<br />
In storia dell’arte i temi sono stati:<br />
il Romanticismo, il Realismo e l’Impressionismo, svolti nella prima parte del quadrimestre.<br />
Il postimpressionismo, il passaggio al novecento in architettura, le personalità di P. Cezanne, V.Van<br />
Gogh, P. Gauguin, la Secessione viennese, il Divisionismo: argomenti svolti a gennaio e febbraio.<br />
Marzo, aprile e maggio sono stati dedicati al fenomeno delle Avanguardie storiche del ‘900:<br />
espressionismo, cubismo, astrattismo, futurismo, dadaismo, surrealismo.<br />
Strumenti<br />
Nelle lezioni vengono utilizzati testi tra loro differenti, quali esemplificazioni d'approcci diversi al<br />
prodotto artistico e come repertorio iconografico (per questo citiamo gli ArtDossier della Giunti,<br />
Storia dell’arte italiana di G.C. Argan).<br />
I testi in adozione nella classe sono “Storia dell’arte: l’Ottocento”, “Storia dell’arte: Novecento e<br />
oltre” di G. Dorfles e A. Vettese, Atlas 2000, Bergamo.<br />
In particolare, nell’impostazione del lavoro sulle Avanguardie sono state lette, dall’insegnante in<br />
classe, introduzioni ai movimenti dal volume di Mario de Micheli "Le avanguardie artistiche del<br />
Novecento" (1996), anche per la capacità di fornire spunti di riflessione per comprendere i<br />
movimenti d’Avanguardia e il tempo che li ha prodotti.<br />
Altro strumento significativo come supporto didattico è stato l’uso dell’aula video nella quale è<br />
stato possibile proiettare videocassette e diapositive per una migliore frequentazione dei testi<br />
figurativi in esame e per arricchire il repertorio iconografico.<br />
Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione<br />
La valutazione è stata legata ad interrogazioni scritte ed orali.<br />
Le prove scritte sono state impostate sulla tipologia prevista dal Consiglio di classe per la Terza<br />
prova dell’Esame di Stato: domande specifiche di conoscenza di argomenti trattati, domande<br />
sintetiche sulla capacità di sintesi e di spiegazione attraverso un’opera o un autore di una<br />
problematica artistica studiata.<br />
Nei colloqui orali viene verificata l’acquisizione degli argomenti, la loro elaborazione personale, la<br />
capacità di collegamenti all’interno della disciplina e rispetto ad altre discipline.<br />
Altri strumenti di valutazione sono state le relazioni fatte da alcuni alunni alla classe di autori o di<br />
argomenti approfonditi personalmente in storia dell’arte.<br />
In disegno la valutazione è stata significativamente legata alla produzione del lavoro di analisi<br />
d’opere sulle architetture del Novecento.<br />
Per quanto concerne i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti a quanto stabilito dal<br />
Consiglio di Classe ed espresso nel Documento di classe.<br />
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Prof.ssa. Rita Tagliabue
ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE<br />
RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />
Prof.ssa Chiara Borgonovo<br />
La classe, costituita da 14 allieve, è dotata di un livello motorio buono, le capacità motorie sono<br />
distribuite in modo omogeneo nel gruppo. Le allieve si sono mostrate ben disposte al lavoro,<br />
partecipando con impegno e attivamente alle attività proposte. Il clima di lavoro è sempre stato<br />
positivo; anche il rapporto di stima e fiducia che si è instaurato fra allieve e insegnante ha portato ad<br />
un lavoro proficuo. Obiettivo del triennio ed in particolare di quest’ultimo anno è stato<br />
l’approfondimento dell’attività fisica dal punto di vista sportivo e non semplicemente ludico. Le<br />
allieve hanno portato a compimento questo tipo di percorso durante l’intero anno, raggiungendo<br />
conoscenze tecniche e didattiche della disciplina. Nel corso del II quadrimestre le allieve sono state<br />
maggiormente protagoniste nelle lezioni in quanto è stato loro richiesto un intervento didattico di<br />
tirocinio. Nella preparazione del tirocinio sono state guidate dall’insegnante. Oltre al piano di<br />
lezione è stata loro richiesta l’elaborazione di una tesina relativa all’argomento scelto; anche in<br />
questo tipo di lavoro, prettamente teorico, le allieve si sono dimostrate serie ed i risultati ottenuti<br />
nelle tesine sono stati molto buoni.<br />
Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti<br />
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Obiettivi educativi<br />
Personalizzazione intesa come desiderio di fare propri i contenuti per sviluppare la capacità di<br />
intervento sulla realtà.<br />
Accettazione consapevole della regola, sia sportiva che di lavoro, come metodo indispensabile per<br />
la realizzazione efficace delle proposte: programmazione ed organizzazione del lavoro.<br />
Nell’esperienza di gruppo saper distribuire i ruoli ed i compiti motori, in base alle caratteristiche<br />
personali, attraverso la presa di coscienza dei propri limiti e delle proprie capacità.<br />
Capacità critiche di valutazione del lavoro rispetto a sé ed ai compagni.<br />
Obiettivi didattici<br />
Conoscenza delle nozioni teorico-tecnico-scientifiche, con particolare attenzione agli elementi<br />
fisiologici di base per una comprensione chiara del movimento umano.<br />
Elementi di tecnica, regolamento ed arbitraggio di alcuni giochi sportivi.<br />
Potenziamento fisiologico come condizione indispensabile per la realizzazione delle proposte.<br />
Sviluppo dell’attività sportiva a livello personale e collettivo.<br />
Applicazione adeguata dei metodi di sviluppo delle capacità fisiche.<br />
Metodo<br />
Il lavoro è stato proposto inizialmente in forma globale per arrivare in seguito all’analisi tecnica del<br />
gesto. Sono state esaminate le seguenti fasi:<br />
Presentazione in forma globale.<br />
Dimostrazione (quando necessaria).<br />
Attuazione in forma globale.<br />
Correzione ed autocorrezione.<br />
Scomposizione in fasi analitiche.<br />
Attuazione in forma globale.<br />
Pertanto il metodo usato è stato globale-analitico-misto<br />
Criteri per le verifiche<br />
Le verifiche si sono basate su prove oggettive relative alle attività specifiche, accompagnate<br />
dall’osservazione costante del comportamento motorio e sociale di ogni singola allieva e del<br />
rapporto con la disciplina.<br />
La valutazione, intesa come rapporto tra il risultato raggiunto e la persona, ha tenuto conto dei<br />
seguenti criteri:<br />
livello di partenza.<br />
acquisizione dell’abilità richiesta.<br />
impegno personale e partecipazione costruttiva all’attività.<br />
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Prof.ssa Chiara Borgonovo
ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
EDUCAZIONE FISICA MASCHILE<br />
RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />
Prof.Alfonso Villa<br />
La classe, costituita 11 alunni, ha lavorato come negli scorsi anni del triennio con la parte maschile<br />
della 5^B del Liceo <strong>Scientifico</strong>, così da formare una squadra classe di 23 alunni.<br />
Gli allievi si sono mostrati fin dal primo mese ben disposti al nuovo lavoro, chiaramente differente<br />
rispetto agli altri anni per complessità di obiettivi e percorsi. La richiesta di una maggior presa di<br />
coscienza dell’attività sportiva ha visto diversi ragazzi partecipare con curiosità alle spiegazioni<br />
teoriche (supportate da video inerenti le capacità condizionali) e coinvolgersi motoriamente. C’è<br />
stato un impegno costante, sicuramente differente a seconda delle capacità condizionali affrontate,<br />
ma sempre ad un livello sufficiente, così da permettere un miglioramento di resistenza, forza e<br />
velocità.<br />
Interessante è stato il paragone tra i risultati di alcuni test eseguiti in prima liceo e riproposti<br />
quest’anno: il giudicare la propria e altrui prestazione è stata occasione per un approfondimento di<br />
ciò che sostiene le azioni sportive; infatti l’obiettivo di quest’anno è stato quello di portare i ragazzi<br />
a guardare con maggior consapevolezza l’attività fisica in ogni suo aspetto - tecnico, di<br />
motivazione, fisiologico, di limite umano - e non solamente come puro sfogo ludico.<br />
Negli sport di squadra ho insistito particolarmente sulle situazioni di partita: sintesi di quanto uno<br />
ha appreso negli anni precedenti in esercizi e continue ripetizioni.<br />
Nella seconda parte dell’anno è stata affrontata la novità del tirocinio: occasione per vivere e<br />
sperimentare da protagonisti la propria lezione. Ogni alunno, o coppia di alunni, decideva in dialogo<br />
con il docente un argomento da proporre alla classe che partisse da un vissuto sportivo o da una<br />
curiosità personale in un dato sport o gioco sportivo. Oltre al piano di lezione è stata loro richiesta<br />
l’elaborazione di una tesina relativa all’argomento di tirocinio; in questo tipo di lavoro, non tutti gli<br />
allievi hanno prodotto elaborati consapevoli e motivati riguardo alla scelta da loro effettuata.<br />
Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti:<br />
Obiettivi educativi<br />
. Personalizzazione, intesa come desiderio di far propri i contenuti per sviluppare la capacità di<br />
intervento sulla realtà.<br />
. Accettazione consapevole delle regole, sia sportive che di lavoro, come metodo<br />
indispensabile per la realizzazione efficace delle proposte.<br />
. Saper rispettare, interpretare ed utilizzare le informazioni della realtà (bisogni ed esigenze<br />
del proprio corpo, indicazioni che emergono dai giochi) per poter costruire adeguatamente il<br />
proprio operato motorio.<br />
. Nelle esperienze di gioco e di squadra saper applicare i ruoli e i compiti motori in base alle<br />
46
caratteristiche individuali.<br />
. Capacità di autovalutazione e di valutazione delle prove dei compagni sia individuali che<br />
collettive.<br />
. Lettura critica degli avvenimenti sportivi sia negli aspetti tecnici sia morali.<br />
. Sviluppo delle attitudini individuali e di gruppo con relativi approfondimenti. Capacità di<br />
organizzare e condurre un lavoro.<br />
Obiettivi didattici<br />
. Conoscenza delle nozioni teorico-scientifico-tecniche per una chiara comprensione del<br />
movimento umano.<br />
. Potenziamento fisiologico come condizione indispensabile per la realizzazione delle<br />
proposte.<br />
. Sviluppo delle attività sportive a livello personale e di squadra, con particolare attenzione agli<br />
aspetti tattici.<br />
. Applicazione adeguata delle metodiche di allenamento sportivo: tecnico e atletico.<br />
. Consolidamento della socialità, del carattere e del senso civico attraverso l'esperienza dei giochi<br />
di squadra.<br />
. Conoscenza delle regole e della simbologia arbitrale nelle diverse discipline affrontate.<br />
. Saper organizzare una lezione di educazione fisica in tutte le sue parti e saper gestire il gruppo<br />
classe.<br />
Metodologia didattica<br />
Il metodo di apprendimento ha stimolato negli alunni una continua presa di coscienza di ciò che<br />
stava via via accadendo, unitamente alle tappe che si sono susseguite per arrivare all'obiettivo.<br />
Il ruolo dell' insegnante è stato quello di creare situazioni di apprendimento reale, di aiuto e di<br />
provocazione all'alunno per far sfruttare al meglio le sue potenzialità.<br />
Il metodo è sempre stato imposto dall' oggetto, cioè dal contesto umano ed ambientale in cui si è<br />
operato, il tutto in relazione alle attività e all'obiettivo immediato da conseguire.<br />
Il metodo utilizzato è stato globale, analitico e misto.<br />
Criteri per le verifiche<br />
Le verifiche si sono basate su prove oggettive, relative alle attività specifiche e accompagnate da<br />
un’osservazione costante del comportamento motorio e relazionale di ogni singolo alunno.<br />
La valutazione, intesa come rapporto tra il risultato raggiunto dal ragazzo e il ragazzo stesso, ha<br />
tenuto conto dei seguenti criteri:<br />
- livello di partenza (verificato attraverso dei test)<br />
- acquisizione dell' abilità richiesta<br />
- impegno personale e partecipazione costruttiva alle attività.<br />
47<br />
Prof. Alfonso Villa
ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
1.IL ROMANTICISMO<br />
ITALIANO<br />
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />
Prof.ssa Marina Fumagalli<br />
Introduzione al romanticismo europeo: linee generali di poetica, temi fondamentali, panoramica sui<br />
principali protagonisti. La polemica classico-romantica.<br />
L’età del Risorgimento: il romanticismo in Italia (linee fondamentali)<br />
GIACOMO LEOPARDI<br />
Vita, personalità ed opera<br />
Dai Canti:<br />
L’infinito ,pag.1063<br />
Alla luna, pag. 1066<br />
La sera del dì di festa, pag.1067<br />
A Silvia, pag.1113<br />
La quiete dopo la tempesta, pag 1126<br />
Il sabato del villaggio, pag. 1129<br />
Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, pag. 1133<br />
Alla sua <strong>don</strong>na (in fotocopia)<br />
A se stesso, pag.1155<br />
La ginestra , pag 1156<br />
Da Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica<br />
Il potere della fantasia nell’infanzia, pag.1052<br />
L’imitazione della natura nella poesia antica, pag.1053<br />
Da Lo Zibal<strong>don</strong>e<br />
La teoria del piacere, pag.1056<br />
Le idee indefinite, pag.1058<br />
Il giardino del dolore, pag.1059<br />
Dalle Operette Morali:<br />
Dialogo della Natura e di un islandese, pag.1091<br />
Dialogo di Federico Ruisch e delle sue mummie, pag.1099<br />
Il cantico del gallo silvestre, pag.1106<br />
Dialogo di un Venditore di almanacchi e di un Passeggero (in fotocopia)<br />
L’elogio degli uccelli (in fotocopia)<br />
48
ALESSANDRO MANZONI<br />
Vita, personalità, opera<br />
dal Carme in morte di <strong>Carlo</strong> Imbonati<br />
Sentir e meditar, vv.203-215, pag 921<br />
Da Il conte di Carmagnola<br />
Prefazione, il rifiuto delle unità di tempo e di luogo; il recupero del coro, pag 936<br />
Coro dell’atto secondo, pag.939<br />
Da Inni Sacri<br />
La Pentecoste, pag.997<br />
Dalle Odi:<br />
Il cinque maggio, pag.989<br />
Da Adelchi:<br />
<strong>Carlo</strong> Magno e il diacono Martino, pag.946<br />
Adelchi e Anfrido, pag.952<br />
Coro dell’atto terzo, pag.957<br />
Delirio di Ermengarda, pag.961<br />
Coro dall’atto quarto, pag.970<br />
La morte di Adelchi, pag.976<br />
Da I Promesssi sposi:<br />
Tavola 167, schema riassuntivo dei capitoli del romanzo, pag.1020<br />
Tentazioni di violenza tentativi legali, cap.III, pag.1022<br />
La famiglia di Gertrude, cap.X, pag.1026<br />
Il prezzo del pane, cap.XII, pag.1028<br />
Il discorso in piazza, cap.XIV, pag.1030<br />
Il conte zio e il padre provinciale, cap.XIX, pag.1032<br />
Don Ferrante, cap.XXVII, pag.1036<br />
La digressione sulla peste, cap. XXXI, pag.1038<br />
Lettura di brevi passi da:<br />
Il rapporto tra la poesia e la storia, in<br />
Lettera a monsieur Chauvet sull’unità di tempo e di luogo nella tragedia ,pag.983<br />
Il fine della letteratura, in<br />
Lettera sul romanticismo al marchese Cesare D’Azeglio, pag.986<br />
L’ETA’ DEL REALISMO<br />
Introduzione al naturalismo francese: poetica e lettura antologica di passi dei principali protagonisti.<br />
Confronto con il verismo italiano.<br />
GIOVANNI VERGA<br />
Vita, personalità ed opera<br />
Prefazione ai Malavoglia<br />
Tavola 189, pag.58, Lo stile indiretto libero<br />
49
Da Vita dei campi:<br />
Fantasticheria, pag.186<br />
Rosso Malpelo, pag. 193<br />
La Lupa, pag.201<br />
I Malavoglia, lettura integrale:<br />
Il ciclo dei vinti<br />
Confronto col romanzo manzoniano<br />
L’ideale dell’ostrica<br />
Il secondo Ottocento<br />
linee e caratteristiche della poesia:<br />
Carducci e la Scapigliatura<br />
GIOSUE’ CARDUCCI<br />
Vita, personalità, opera<br />
Da Rime Nuove:<br />
Pianto antico, pag.158<br />
San Martino, pag.159<br />
Traversando la maremma toscana, pag.157<br />
Davanti san Guido (in fotocopia)<br />
Da Odi Barbare<br />
Alla stazione in una mattina d’autunno, pag.169<br />
SCAPIGLIATURA E DINTORNI<br />
EMILIO PRAGA<br />
Vita, personalità, opere<br />
Da Penombre<br />
Preludio, pag.143<br />
ARRIGO BOITO<br />
Da Il libro dei versi<br />
Dualismo, pag.146<br />
DAL REALISMO AL SIMBOLISMO<br />
IL SIMBOLISMO FRANCESE:<br />
Baudelaire, tavola 177/pag.20<br />
da I fiori del male<br />
Corrispondenze (in fotocopia)<br />
Spleen (in fotocopia)<br />
L’albatro (in fotocopia)<br />
50
Il Decadentismo, caratteri e problematiche:<br />
fenomeno europeo<br />
l’estetismo<br />
gli sviluppi in italia: Pascoli e D’Annunzio<br />
GIOVANNI PASCOLI<br />
Vita, personalità ed opera<br />
Da Myricae:<br />
Prefazione alla raccolta (in fotocopia)<br />
Arano, pag.323<br />
Lavandare, pag.327<br />
L’assiuolo, pag.329<br />
X agosto (in fotocopia)<br />
Dialogo (in fotocopia)<br />
Da Primi Poemetti:<br />
Il Libro (in fotocopia)<br />
Il focolare (in fotocopia)<br />
Il cieco (in fotocopia)<br />
I due orfani (in fotocopia)<br />
Digitale purpurea, pag.334<br />
Da Canti di Castelvecchio:<br />
Prefazione alla raccolta (in fotocopia)<br />
Nebbia, pag.341<br />
Il gelsomino notturno, pag.346<br />
La voce (in fotocopia)<br />
Dal Fanciullino<br />
E’ dentro di noi un fanciullino (I, III)<br />
GABRIELE D’ANNUNZIO<br />
Vita, personalità ed opera<br />
Da Novelle della Pescara<br />
L’eroe (in fotocopia)<br />
Il Piacere, lettura integrale<br />
L’estetismo<br />
Il mito del superuomo<br />
Il potere della parola<br />
Istinto e intellettualismo<br />
Da Alcyone:<br />
La sera fiesolana, pag.304<br />
La pioggia nel pineto, pag.307<br />
Da Il notturno<br />
Prima offerta, pag 321<br />
51
IL PRIMO NOVECENTO<br />
Con riferimento al testo di G. De Benedetti, Il romanzo del Novecento, garzanti :<br />
I maestri italiani del romanzo moderno<br />
Brevi note su :<br />
Joyce, pag.442/ tavola225<br />
Proust, , pag.462/tavola 229<br />
Kafka, pag.460/tavola228<br />
ITALO SVEVO<br />
Vita, personalità ed opere<br />
Da La coscienza di Zeno:<br />
Il fumo, pag.638<br />
Salute individuale e malattia collettiva, pag.642<br />
LUIGI PIRANDELLO<br />
Vita, personalità ed opere<br />
Il fu Mattia Pascal, lettura integrale<br />
Analisi condotta sui saggi già citati di De Benedetti<br />
Da L’umorismo: il sentimento del contrario, pag.595<br />
Da Novelle per un anno<br />
Ciaula scopre la luna (in fotocopia)<br />
La tragedia di un personaggio, pag.604<br />
Il treno ha fischiato, pag.610<br />
Da Sei personaggi in cerca d'autore:<br />
L’irruzione dei personaggi, pag. 619<br />
L’ALBA DEL NUOVO SECOLO<br />
La poesia: tra avanguardia ed espressionismo<br />
Linee generali delle correnti poetiche di inizio secolo:<br />
Futuristi, Crepuscolari, Vociani<br />
Crepuscolari<br />
G. GOZZANO<br />
vita opera personalità poetica<br />
da I colloqui<br />
L'amica di nonna Speranza, pag.366<br />
La signorina Felicita ovvero la Felicità, pag.360<br />
Invernale (in fotocopia)<br />
S. CORAZZINI<br />
Da Piccolo Libro inutile<br />
Desolazione del povero poeta sentimentale, pag. 357<br />
52
La Voce e la letteratura vociana<br />
A. REBORA<br />
vita opera personalità poetica<br />
da Frammenti lirici<br />
Sciorinati giorni dispersi (in fotocopia)<br />
O carro vuoto sul binario morto, pag.691<br />
O poesia nel lucido verso (in fotocopia)<br />
Da Canti anonimi<br />
Dall'immagine tesa (in fotocopia)<br />
TRA LE DUE GUERRE<br />
GIUSEPPE UNGARETTI<br />
Vita, personalità ed opere<br />
Da L’Allegria:<br />
In memoria, pag.719<br />
Veglia (in fotocopia)<br />
Destino (in fotocopia)<br />
Fratelli (in fotocopia)<br />
Commiato (in fotocopia)<br />
I fiumi, pag.722<br />
Allegria di naufragi, pag.726<br />
San Martino del Carso (in fotocopia)<br />
Il porto sepolto (in fotocopia)<br />
Da Sentimento del tempo:<br />
Di luglio (in fotocopia)<br />
La Madre, pag.727<br />
EUGENIO MONTALE<br />
Vita, personalità ed opere<br />
Da Ossi di seppia:<br />
In limine, pag.737<br />
I limoni, pag.739<br />
Non chiederci la parola, pag.742<br />
Meriggiare pallido e assorto, pag.743<br />
Forse un mattino (in fotocopia)<br />
Spesso il male di vivere ho incontrato (in fotocopia)<br />
Cigola la carrucola nel pozzo (in fotocopia)<br />
Da Le occasioni:<br />
Ti libero la fronte dai ghiaccioli, pag.750<br />
Non recidere, forbice, quel volto (in fotocopia)<br />
La casa dei doganieri, pag.751<br />
Da La bufera e altro<br />
La bufera, pag.754<br />
53
L'anguilla, pag.756<br />
Da Satura:<br />
Ho sceso dandoti il braccio (in fotocopia)<br />
Incespicare (in fotocopia)<br />
Prima del viaggio (in fotocopia)<br />
Strumenti<br />
G. Ferroni, L’esperienza letteraria in Italia, vol. 2, 3A, 3B Einaudi Scuola<br />
54<br />
Prof.ssa Marina Fumagalli
ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
LINGUA E LETTERATURA LATINA<br />
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />
Prof.ssa Maria Motta<br />
Storia della letteratura<br />
L'ETA' DEI GIULIO-CLAUDI<br />
FEDRO<br />
- Il creatore di un nuovo genere letterario<br />
- La favola come denuncia dei vizi umani e protesta contro i potenti<br />
SENECA<br />
- La saggezza stoica e il suo difficile rapporto con il potere<br />
- Il saggio deve rendersi utile agli uomini<br />
- La scoperta dell’interiorità<br />
- Lo stile “anticlassico”<br />
PERSIO<br />
-Il rapporto con la tradizione satirica: il mutato rapporto autore - pubblico<br />
- Satira e pensiero stoico<br />
LUCANO<br />
- Una svolta nel genere epico: rovesciamento del modello virgiliano<br />
- Lucano e lo Stoicismo<br />
- Lucano e il principato<br />
PETRONIO<br />
-La questione petroniana<br />
- La difficile definizione del genere letterario<br />
- La parodia<br />
- Il realismo<br />
L'ETA' DEI FLAVI<br />
MARZIALE<br />
- Il rapporto con la tradizione epigrammatica: realismo, autobiografismo e poesia<br />
d'occasione<br />
- La struttura dell'epigramma di Marziale<br />
PLINIO IL VECCHIO<br />
- L'enciclopedismo<br />
55
- La curiosità scientifica<br />
QUINTILIANO<br />
- Retorica e pedagogia<br />
- Il ritorno programmatico, formale e contenutistico, a Cicerone<br />
L'ETA' DI NERVA E TRAIANO<br />
TACITO<br />
- La crisi dell'eloquenza e l'ineluttabilità del principato<br />
- Libertà e principato: l'evoluzione in senso pessimistico del pensiero politico di Tacito<br />
- L'interesse etnografico<br />
- Cura posteritatis<br />
GIOVENALE<br />
-La poetica dell'indignatio<br />
- Realtà e apparenza: un tema ricorrente<br />
- La tecnica compositiva<br />
L'ETA' DI ADRIANO E DEGLI ANTONINI<br />
APULEIO<br />
-Una personalità complessa: oratore della Seconda Sofistica e filosofo<br />
- Le Metamorfosi: le matrici letterarie, l'interpretazione dell'opera<br />
N. B. Le indicazioni tematiche riferite a ciascun fenomeno letterario e autore vanno intese come<br />
spunti sintetici, che sono stati oggetto di riflessione. Non esauriscono la trattazione dei singoli<br />
argomenti.<br />
Testi di autore in originale<br />
Seneca, Epistulae morales ad Lucilium 1, 1 – 5<br />
Seneca, Epistulae morales ad Lucilium 95, 51 – 53<br />
Seneca, Epistulae morales ad Lucilium 35, 1 – 3<br />
Seneca, Epistulae morales ad Lucilium 16, 3 – 5<br />
Seneca, De beneficiis 6, 3, 1 – 4<br />
Seneca, Epistulae morales ad Lucilium 28, 1 – 4<br />
Lucrezio, De rerum natura, I, 1-43 (Inno a Venere)<br />
Lucrezio, De rerum natura, I, 62-79 (Elogio di Epicuro)<br />
Lucrezio, De rerum natura, I, 80-101 (Sacrificio di Ifigenia)<br />
Lucrezio, De rerum natura, II, 1-19 (La felicità del filosofo)<br />
Lucrezio, De rerum natura, III, 1053-1075 (Non si può fuggire da se stessi)<br />
Teoria e lettura metrica dell'esametro.<br />
56
Testi in adozione<br />
G. Pontiggia - M. C. Grandi, Letteratura Latina Storia e Testi, Principato<br />
L. De Stefanis, Lucrezio De rerum natura, Principato<br />
57<br />
Prof.ssa Maria Motta
ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
LINGUA E LETTERATURA INGLESE<br />
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />
Prof.ssa Paola Colombo<br />
Testi in adozione : Literary Tracks from the Middle Ages to the Romantics, Arturo Cattaneo e<br />
Donatella De Flavis , <strong>Carlo</strong> Signorelli Editore<br />
Literary Tracks from the Victorians to the Present, Arturo Cattaneo e Donatella De Flavis , <strong>Carlo</strong><br />
Signorelli Editore<br />
THE 19 th CENTURY<br />
THE ROMANTIC PERIOD (1776-1837)<br />
The context. Visione dei docunentari BBC “The Romantics”: Nature and Eternity<br />
The first generation of Romantic poets:<br />
W.BLAKE(1757-1827)<br />
The man and the poet<br />
From “Songs of Innocence and of Experience”:<br />
The Lamb<br />
The Tiger<br />
Lon<strong>don</strong><br />
The Chimney Sweeper<br />
W. WORDSWORTH (1770-1850)<br />
The man and the poet<br />
From “The Lyrical Ballads”:<br />
I wonder Lonely as a Cloud<br />
Composed upon Westminster Bridge<br />
S.T. COLERIDGE(1772-1834)<br />
The man and the poet<br />
From “The Rime of the Ancient Mariner”:<br />
Parts I ,II, IV, VII.<br />
The second generation of Romantic poets:<br />
LORD BYRON (1788-1824)<br />
The man and the poet<br />
From “Child Harold’s Pilgrimage”:<br />
Where Rose the Mountains to him where Friends fot<br />
58
P.B. SHELLEY (1792-1822)<br />
The man and the poet<br />
Ode To The West Wind<br />
J. KEATS<br />
The man and the poet<br />
Ode to the Grecian Urn<br />
The development of fiction:<br />
The Gothic Novel<br />
M. SHELLEY (1797-1851)<br />
The novelist<br />
From “Frankenstein”:<br />
The Creation of the Monster<br />
An Outcast of Society<br />
The historical Novel<br />
W.SCOTT (1771-1832)<br />
The novelist<br />
From “Ivanhoe”:<br />
The Black Knight and Frair Tack<br />
The Novel of Manners<br />
J. AUSTEN (1775-1817)<br />
From “Pride and Prejudice”:<br />
Chapter 1 fot.<br />
THE VICTORIAN AGE (1837-1901)<br />
The context<br />
Fiction in early Victorian Age<br />
C. DICKENS (1812-1870)<br />
The novelist<br />
From “ Hard Times”:<br />
Coketown<br />
From “Oliver Twist” :<br />
Oliver is taken to the Workhouse<br />
T. HARDY (1840-1928)<br />
The novelist<br />
From “Tess of the D’Ubervilles”:<br />
In the far north-east sky.<br />
Justice was <strong>don</strong>e .<br />
R.L. STEVENSON (1850-1894)<br />
The novelist<br />
From “The Strange Case of Doctor Jekyll and Mr Hide”:<br />
The story of the door<br />
59
Jekyll Turns into Hyde<br />
Jekyll Can no longer Control Hyde<br />
Aestheticism<br />
O. WILDE (1854-1900)<br />
The novelist<br />
From “The Picture of Dorian Gray”:<br />
The Preface<br />
Life as the Greatest of the Arts<br />
The Dramatist( brevi cenni) e visione dell’opera “The Ideal Husband”<br />
THE THEATRE OF IDEAS<br />
G.B. SHAW (1856-1950)<br />
The dramatist<br />
From “Pygmalion”:<br />
Liza learns How to Say Her Alphabet<br />
MODERNISM<br />
Poetry<br />
W.B. YEATS (1865-1939)<br />
The man and the poet<br />
Easter 1916<br />
The Second Coming<br />
R. BROOK (1887-1915)<br />
The man and the poet<br />
“The Soldier”<br />
W. OWEN(1893-1918)<br />
The man and the poet<br />
“Dulce Et Decorum Est”<br />
T.S. ELIOT (1888-1965)<br />
The man and the poet<br />
From “The Waste Land”:<br />
What the thunder said<br />
“ Journey of the Magi”:<br />
W.H.AUDEN (1907-1973)<br />
The man and the poet<br />
Refugee Blues<br />
Musée des Beaux Arts<br />
Fiction<br />
J. JOYCE (1882-1940)<br />
The novelist<br />
From “Dubliners”:<br />
Eveline<br />
60
THE PRESENT AGE<br />
Modern drama<br />
S. BECKETT (1906-1989)<br />
The dramatist<br />
From “Waiting for Godot”:<br />
Well, that Passed the Tim<br />
61<br />
Prof.ssa Paola Colombo
ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA<br />
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />
Prof. Gianni Bianchi<br />
Libro di testo: Traniello, Guasco, Prandi, Storia di mille anni, SEI, vol. 2 e 3<br />
1. I moti europei degli anni ‘30<br />
- I moti in Francia e l’ascesa di Luigi Filippo d’Orleans (pp. 332-334, vol. 2)<br />
- I moti del 1831 in Italia (pp. 353-354, vol. 2)<br />
- Il movimento mazziniano (pp. 355-359, vol. 2)<br />
- Il movimento neoguelfo e federalista (pp. 363-365, vol. 2)<br />
2. Le rivoluzioni nell’Europa del 1848<br />
- I moti in Francia e l’ascesa di Luigi Napoleone Bonaparte (pp. 378-379, vol. 2)<br />
- La fallita rivoluzione in Germania (pp. 379-380, vol. 2)<br />
- I moti nazionalisti nell’impero austro-ungarico (pp. 381-383, vol. 2)<br />
- La prima guerra di indipendenza e le differenti possibili visioni dell’unità nazionale (pp. 369-<br />
370; pp. 383-390 vol. 2)<br />
3. La rivoluzione industriale in Europa<br />
- La diffusione dell’industrializzazione in Europa (pp. 241-249, vol. 2)<br />
- Disagio sociale ed interventi governativi (pp. 249-253, vol. 2)<br />
- Il socialismo “utopico” (pp. 275-277, vol. 2)<br />
- Il socialismo “scientifico” di K. Marx (pp.171-175; 176-184 vol. 3 di Filosofia)<br />
- Le internazionali socialiste e legislazioni sociali (pp. 448-449; 452-453; 469-472; 478-481; 484-<br />
486, vol. 2)<br />
4. Il colonialismo europeo<br />
- L’espansionismo coloniale francese (pp. 453-454, vol. 2)<br />
- Il colonialismo informale inglese: i protettorati (pp. 448-451, vol. 2)<br />
- L’inserimento della potenza tedesca e il congresso di Berlino (pp. 455-459, vol. 2)<br />
- L’età degli imperialismi (pp. 4-14; 17-19; 22-30 vol. 3)<br />
62
5. L’Italia unita fino alla crisi di fine secolo (1861-1900)<br />
- La seconda guerra di indipendenza e la nascita dell’Italia unita (pp. 418-433, vol. 2)<br />
- la situazione del 1861: i problemi dell’Italia unita<br />
a) il centralismo e l’amministrazione (pp. 433-441, vol. 2)<br />
b) la politica economica (pp. 441-442, vol. 2)<br />
- il completamento dell’Unità<br />
a) la terza guerra di indipendenza (pp. 462-463, vol. 2)<br />
b) la questione romana (pp. 464-466, vol. 2)<br />
- l’Unità come problema politico: la Destra storica<br />
a) la politica interna (pp. 466-468, vol. 2)<br />
b) la questione meridionale (pp. 388-390, vol. 2)<br />
- la Sinistra storica<br />
a) Depretis e la politica interna (pp. 110-116, vol. 3)<br />
b) la politica estera: le alleanze (pp. 116-117, vol. 3)<br />
c) il colonialismo italiano (p. 117, vol. 3)<br />
- Crispi<br />
a) la politica interna e la politica estera (pp. 119-122, vol. 3)<br />
b) movimenti e partiti alla fine dell’800 (pp. 117-119, vol. 3)<br />
c) la nascita del partito socialista italiano (pp. 46-48, vol. 3)<br />
d) la crisi di fine secolo (pp. 122-124, vol. 3)<br />
6. Il Novecento fino alla Prima Guerra Mondiale<br />
- L'Italia giolittiana<br />
a) il liberalismo di Giolitti (pp. 124-125, vol. 3)<br />
b) la politica economica (pp. 130-133, vol. 3)<br />
c) Giolitti e le altre forze politiche: socialisti e cattolici (pp. 127-129, vol. 3)<br />
d) il quarto governo Giolitti: la ripresa del colonialismo e le elezioni del 1913 (pp. 133-135, vol. 3)<br />
- L'Europa e lo scoppio della guerra<br />
a) le cause della guerra (pp. 142-143, vol. 3)<br />
b) i focolai di guerra (pp. 144-146, vol. 3)<br />
c) i fronti di guerra (pp. 146-148; 153-154, vol. 3)<br />
d) dal 1917 alle conferenze di pace (pp. 160-164; 169-173, vol. 3)<br />
- L'Italia dalla guerra alla crisi<br />
a) dalla neutralità all'intervento (pp. 149-152, vol. 3)<br />
b) l'Italia in guerra (pp. 152; 165-167, vol. 3)<br />
c) la crisi dello Stato liberale: i governi fino al 1922 (pp. 208-216, vol. 3)<br />
d) la situazione sociale (pp. 216-220, vol. 3)<br />
e) il movimento fascista (pp. 208-209, vol. 3)<br />
63
7. La Russia<br />
- la Russia zarista dell’800 (pp. 299; 336-337, p. 400 vol. 2)<br />
- il cauto riformismo degli zar e i conflitti interni (pp. 90-91, vol. 3)<br />
- i moti del 1905 (pp. 91-93)<br />
- la rivoluzione del 1917<br />
a) guerra e tensioni sociali (pp. 161-165, vol. 3)<br />
b) i soviet e il ruolo del partito (appunti)<br />
c) Lenin (pp. 164-165, vol. 3)<br />
d)la Rivoluzione d'Ottobre e il potere bolscevico (p. 165; 188- 190, vol. 3)<br />
- l'U.R.S.S.<br />
a)i conflitti interni (pp. 183-185, vol. 3)<br />
b) il comunismi di guerra e la repressione delle opposizioni (pp. 186-188, vol. 3)<br />
c) Stalin: l’abban<strong>don</strong>o della NEP e i piani quinquennali per lo sviluppo (pp. 244-253, vol. 3)<br />
8. L’Italia fascista<br />
- Dalla marcia su Roma al delitto Matteotti: la presa del potere (pp. 223-225; pp. 226-227 vol. 3)<br />
- Il regime<br />
a) le leggi “fascistissime” e la dissoluzione dello Stato liberale (pp. 228-232 vol. 3)<br />
b) il plebiscito del 1929 e i “Patti Lateranensi” (pp. 237-238, vol. 3)<br />
c) la politica economica e il corporativismo: dal liberismo all’autarchia (pp. 235-237, vol. 3)<br />
d) la politica estera: dalla guerra d'Etiopia all'alleanza con la Germania (pp. 274-279, vol. 3)<br />
9. La Germania da Weimar al nazismo<br />
- La repubblica di Weimar (pp. 261-263, vol. 3)<br />
- L’ascesa di Hitler e il nazionalsocialismo al potere (pp. 263-264, vol. 3)<br />
- La supremazia tedesca: l’espansione, il razzismo, il totalitarismo (pp. 264-268; 272-273, vol. 3)<br />
10. La Seconda Guerra mondiale<br />
- Le cause del conflitto (pp. 272-274; 320-326, vol. 3)<br />
- L’andamento della guerra (pp. 327-352, vol. 3)<br />
- I patti tra le potenze alleate (p. 357; 366-374, vol. 3)<br />
- La conclusione del conflitto (pp. 352-360, vol. 3)<br />
11. Il secondo dopoguerra<br />
- La fine della monarchia in Italia e il costituirsi della repubblica (pp. 422-433, vol. 3)<br />
- I blocchi contrapposti: la cortina di ferro (pp. 374-386, vol. 3)<br />
- La guerra di Corea e il comunismo cinese (pp. 390-393, vol. 3)<br />
64
Contenuti e testi affrontati da singoli ragazzi e di cui vi è stata relazione in classe<br />
- Lo statuto albertino del 1948<br />
- Il Manifesto del Partito Comunista, di Karl Marx (cap 1-2)<br />
- Rerum Novarum, di Leone XIII (piccola antologia)<br />
65<br />
Prof. Gianni Bianchi
ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />
FILOSOFIA<br />
Prof. Gianni Bianchi<br />
Libro di testo: Esposito, Porro, Filosofia, Laterza, vol. 2 e 3<br />
1. Il kantismo<br />
- Le problematiche di Kant e l’inizio della prospettiva critica (pp. 424-427; 429-432, vol. 2)<br />
- La Critica della Ragion Pura:<br />
a. La nozione di scienza e i giudizi (pp. 432-436, vol. 2)<br />
b. Estetica trascendentale (pp. 437-438, vol. 2)<br />
c. analitica trascendentale (pp. 438-441, vol. 2)<br />
d. le analogie dell’esperienza e lo schematismo trascendentale [non affrontati assiomi dell’intelletto,<br />
le anticipazioni della percezione e i postulati del pensiero empirico] (pp. 442-443, vol. 2)<br />
e. l’appercezione trascendentale (pp. 440-441, vol. 2)<br />
f. La dialettica trascendentale: i difetti della ragione e le Idee (pp. 444-446, vol. 2)<br />
g. la funzione regolativa delle idee (p. 446-447, vol. 2)<br />
- La Critica alla Ragion Pratica:<br />
a. cosa significa ragion pratica (pp. 448-449, vol. 2)<br />
b. legge, massime e imperativi (pp. 449-451, vol. 2)<br />
c.. i postulati della ragion pratica (pp. 452-453, vol. 2)<br />
2. Fichte<br />
- L’ideale di libertà e le origini kantiane (pp. 497-499, vol. 2)<br />
- La Dottrina della Scienza (pp. 501-54; 506, vol. 2)<br />
- l’ultimo Fichte dei Discorsi alla nazione tedesca e della missione dei dotti (pp. 506-510, vol. 2)<br />
3. Hegel<br />
- l’impostazione del problema hegeliano (pp. 541-544, vol. 2)<br />
- le critiche a Kant e agli idealisti (pp. 544-545; 548-550, vol. 2)<br />
- la Fenomenologia dello Spirito<br />
a) Natura e finalità dell’opera (pp. 551-554, vol. 2)<br />
b) la Coscienza e le sue figure (pp. 554-555, vol. 2)<br />
c) l’Autocoscienza e le sue figure (pp. 555-557, vol. 2)<br />
d) La Ragione<br />
e) Lo Spirito, la Religione e il Sapere assoluto (p. 558-561, vol. 2)<br />
- La Logica e la dottrina dell’essere (pp. 561-564, vol. 2)<br />
- la Filosofia della natura<br />
- Filosofia dello Spirito: soggettività e oggettività<br />
- Famiglia, società e stato (572-573, vol. 2)<br />
66
- lo Spirito Assoluto (arte, religione, filosofia) (pp. 576-580, vol. 2)<br />
4. La sinistra hegeliana<br />
- la differenza tra sinistra e destra hegeliana (pp. 3-4, vol. 3)<br />
- Feuerbach:<br />
a) il materialismo (pp. 5-6, vol. 3)<br />
b) l’umanità come compimento (pp. 6-7, vol. 3)<br />
5. La contestazione a Hegel<br />
- Schopenhauer<br />
a) il mondo come volontà e rappresentazione (pp. 48-52, vol. 3)<br />
b) l’uomo: dolore e noia (pp. 52-53, vol. 3)<br />
c) arte, compassione, ascesi (pp. 53-56, vol. 3)<br />
- Kierkegaard<br />
a) La filosofia come riflessione sull’esistenza (pp.64-67 vol. 3)<br />
b) la libertà come scelta (pp. 71-74, vol. 3)<br />
c) vita estetica, etica e religiosa (pp. 74-80, vol. 3)<br />
d) il rapporto con la rivelazione biblica (pp. 80-83, vol. 3)<br />
7. Positivismo e scienze umane<br />
- Comte<br />
a) Che cos’è il Positivismo (pp. 97-98, vol. 3)<br />
b) La religione della Scienza (pp. 98-100, vol. 3)<br />
c) la legge dei tre stadi (pp. 100-101, vol. 3)<br />
d) la nascita delle scienze “umane” (pp.105-109)<br />
- Freud<br />
a) Che cos’è la psicanalisi (p. 452-454, vol. 3)<br />
b) La struttura della psiche umana: conscio, inconscio e super-io (pp. 455-457, vol. 3)<br />
c) Dinamiche dello sviluppo della persona umana (pp. 458-460, vol. 3)<br />
8. L’esordio del XX secolo<br />
- Nietzsche<br />
a) Dioniso e Apollo (pp. 141-143, vol. 3)<br />
b) la morale e la verità (pp. 145-150, vol. 3)<br />
c) il nichilismo attivo e il superuomo (pp. 151-159, vol. 3)<br />
- La fenomenologia di Husserl<br />
a) La formazione del pensiero (pp. 248-252, vol. 3)<br />
b) la nozione di fenomenologia (pp. 252-254; 257-259, vol. 3)<br />
Letture di testi in classe<br />
- Introduzione alla critica della ragion pura (I e II ed.)I, di Kant [antologia]<br />
- Prefazione alla fenomenologia dello Spirito, di Hegel [antologia]<br />
67<br />
Prof. Gianni Bianchi
ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
ASTRONOMIA E ASTROFISICA<br />
SCIENZE DELLA TERRA<br />
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />
Prof.ssa Carla Satta<br />
Osservare il cielo. La posizione della Terra nell’Universo. Gli elementi di riferimento della sfera<br />
celeste: asse del mondo, polo nord e polo sud celeste, equatore celeste, meridiani e paralleli celesti,<br />
parallelo e meridiano celeste fondamentali, piano dell’orizzonte astronomico, Zenit e nadir.I<br />
movimenti apparenti degli astri sulla sfera celeste.<br />
La luce. Caratteristiche della propagazione della luce. La spettroscopia, spettri di emissione continui<br />
e a righe, spettri di assorbimento.<br />
Le stelle. Le distanze stellari: il metodo della parallasse. Luminosità apparente e assoluta,<br />
Magnitudine apparente e assoluta. Le unità di misura delle distanze in astronomia: unità<br />
astronomica, anno luce, parsec. Analisi spettrale della luce delle stelle per la determinazione della<br />
composizione chimica e della temperatura. L’effetto Doppler e gli spettri stellari. Relazione fra la<br />
massa e il volume delle stelle. Il diagramma HR e la sua interpretazione. Le forze che agiscono<br />
nelle stelle. Nascita, vita e morte delle stelle. Le stelle come elementi capaci di modificare la<br />
composizione dell’Universo.<br />
Le galassie. Le galassie nell’Universo. I tipi di galassie. La Via Lattea. Il red shift delle galassie e la<br />
scoperta dell’espansione dell’Universo. L’origine dell’Universo secondo la teoria del Big Bang.<br />
Prove a favore del Big Bang. Possibili evoluzioni dell’Universo: Universo chiuso, aperto e piatto.<br />
Il Sistema Solare. Corpi in movimento uniti dalla forza di gravità. L’origine del Sistema Solare. La<br />
stella Sole. La struttura del Sole. I pianeti e i loro movimenti: le leggi di Keplero.<br />
Il pianeta Terra. La Terra: un pianeta unico nel Sistema Solare. La Terra possiede un campo<br />
gravitazionale. La rappresentazione della forma della Terra (ellissoide di rotazione e geoide). Il<br />
reticolato geografico e le coordinate geografiche.<br />
I movimenti della Terra. Moto di rotazione e di rivoluzione, velocità angolare e velocità lineare di<br />
rotazione. Conseguenze del moto di rotazione: l’alternarsi del dì e della notte, l’apparente<br />
movimento giornaliero della sfera celeste, la forza centrifuga, la forza di Coriolis. Il movimento di<br />
rivoluzione. La posizione del circolo di illuminazione. Conseguenze della rivoluzione terrestre:<br />
giorno solare e giorno sidereo.<br />
68
I MATERIALI DELLA LITOSFERA<br />
I Minerali. Definizioni e proprietà. Definizione di Minerale; struttura cristallina e stato amorfo;<br />
reticolo cristallino e abito cristallino; vicarianza (Fe e Mg nell'Olivina); polimorfismo (diamante e<br />
grafite con ibridazione sp 2 e sp 3 del Carbonio).<br />
Proprietà fisiche: densità, durezza (scala di Mohs), sfaldatura, frattura, malleabilità, duttilità.<br />
conducibilità termica, suscettività magnetica, conducibilità elettrica, colore (minerali idiocromatici<br />
ed allocromatici), lucentezza, birifrangenza (calcite), proprietà organolettiche.<br />
Struttura dei minerali silicatici e loro classificazione. Nesosilicati, sorosilicati, ciclosilicati,<br />
inosilicati, fillosilicati. Genesi dei cristalli: per solidificazione di una massa fusa, per precipitazione<br />
chimica, per solidificazione diretta di un vapore; stato cristallino o amorfo in relazione alla velocità<br />
di raffreddamento.<br />
Le Rocce. Definizione. Rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche. Struttura delle rocce.<br />
Rocce magmatiche. Composizione del magma e sua fluidità in base al contenuto di elementi<br />
volatili; rocce intrusive, effusive e ipoabissali. Struttura cristallina in relazione alle condizioni di<br />
solidificazione : granulare, porfirica, vetrosa e pegmatitica. Classificazione delle rocce magmatiche<br />
su base chimica: minerali essenziali; minerali sialici e femici; definizione di rocce sialiche (o acide),<br />
intermedie, femiche (o basiche), ultrafemiche (o ultrabasiche). Esempi di famiglie: granito e riolite,<br />
diorite e andesite, gabbro e basalto, peridotite. Magmi primari e secondari: diversità di origine,<br />
diversità di composizione e di comportamento durante la risalita e la solidificazione. Influenza<br />
dell’acqua sul comportamento di magmi.<br />
Rocce sedimentarie: Il processo sedimentario: erosione (alterazione fisica o disgregazione,<br />
alterazione chimica o disfacimento), trasporto, sedimentazione (fisica e chimica) e diagenesi.<br />
Classificazione delle rocce sedimentarie: rocce clastiche (forma dei clasti e classazione come<br />
elementi diagnostici), rocce di deposito chimico, rocce organogene, rocce piroclastiche.<br />
Rocce metamorfiche. Il metamorfismo: alterazione della composizione mineralogiche della<br />
struttura. Tipi di metamorfismo: regionale, di contatto, cataclastico. Struttura delle rocce<br />
metamorfiche: orientamento dei cristalli e scistosità. Variazioni della struttura come effetto della<br />
variazione di pressione e temperatura. Esempi: Marmo, micascisto e gneiss.<br />
Il ciclo delle rocce. Processi che portano dall'uno all'altro tipo di roccia.<br />
I fenomeni vulcanici. Definizioni. Definizione di vulcano e vulcanesimo. Magma e lava. Magma<br />
primario e secondario: diversa origine, composizione e comportamento. Camere magmatiche e<br />
plutoni.<br />
Contenuto in silice e acqua come causa della diversa mobilità dei magmi.<br />
Prodotti dell'attività vulcanica. Colate laviche: phaoehoe, a corde, aa (o a blocchi scoriacei), a<br />
cuscini. Materiali piroclastici: polveri, ceneri, lapilli, bombe; rocce piroclastiche: tufi e brecce<br />
vulcaniche. Gas emessi durante le eruzioni vulcaniche.<br />
Strutura dei vulcani e tipi di eruzioni. Tipi di attività: effusiva, esalativa, parossistica, e persistente.<br />
Eruzioni effusive ed esplosive in relazione a fluidità e mobilità del magma. Eruzioni centrali e<br />
lineari. Eruzioni centrali: camera magmatica, camino, cratere, caldera, edificio vulcanico. Vulcani a<br />
scudo e stratovulcani. Tipi di eruzioni vulcaniche. Distribuzione geografica dei vulcani.<br />
I fenomeni sismici. Definizione di terremoto, epicentro ed ipocentro. Teoria del rimbalzo elastico:<br />
forze di compressione e di tensione, accumulo di tensione, deformazione elastica e plastica,<br />
fratturazione. Classificazione dei terremoti in base all'origine (terremoti tettonici, vulcanici, da<br />
69
esplosione, da crollo) e in base alla profondità dell'ipocentro. Distribuzione geografica dei<br />
terremoti.<br />
Onde sismiche: onde P (longitudinali o di compressione), onde S (trasversali o di distorsione), onde<br />
superficiali di Love e di Rayleigh: natura, mezzo in cui si trasmettono le onde, variazione di<br />
velocità in relazione a densità e rigidità del mezzo. Sismografi e loro funzionamento; sismogrammi;<br />
localizzazione dell'epicentro attraverso l'utilizzo delle dromocrone.<br />
Scale sismiche. Intensità, grado e scala MCS; energia liberata, magnitudo e scala Richter; struttura<br />
numerica delle scale.<br />
La struttura interna della Terra e le sue caratteristiche fisiche. Metodi di studio dell'interno della<br />
Terra. Osservazioni dirette (miniere, trivellazioni, magmi). Dati di partenza: densità media della<br />
Terra (calcolata tramite la legge di gravitazione universale di Newton) paragonata alla densità<br />
media della crosta. Natura dei meteoriti come indizio sulla composizione delle parti interne della<br />
Terra; variazione di direzione e velocità delle onde sismiche come indizio sulla struttura delle parti<br />
interne; presenza di un campo magnetico.<br />
Parti interne. Scoperta della discontinuità di Mohorovicic e della discontinuità di Gutemberg in base<br />
allo studio delle onde sismiche. Discontinuità di Lehman. La crosta: differenza fra crosta<br />
continentale e oceanica relativamente a composizione, densità, spessore ed età. Caratteristiche del<br />
mantello e del nucleo.<br />
Calore interno, gravimetria, isostasia e campo magnetico. Diversità del flusso termico in diverse<br />
aree. Ipotesi sull'origine del flusso termico: energia gravitazionale, decadimento degli isotopi<br />
radioattivi, moti convettivi. Modalità di conduzione del calore: conduzione, irraggiamento,<br />
convezione. Decadimento degli isotopi radioattivi e presenza di moti convettivi del mantello come<br />
spiegazione della distribuzione del flusso termico. Temperatura dell'interno della terra: gradiente<br />
geotermico.<br />
Il campo magnetico terrestre: intensità e direzionalità del campo, inversioni magnetiche. Punto di<br />
Curie; magnetizzazione termorimanente e magnetizzazione detritica rimanente; anomalie<br />
magnetiche.<br />
Teoria della deriva dei continenti di Wegener. Enunciato fondamentale; origine delle catene<br />
montuose; meccanismo di deriva; cause della deriva come punto debole della teoria; forza<br />
centrifuga e attrazione lunisolare. Prove della migrazione portate da Wegener. Prove geofisiche,<br />
geomorfologiche, paleontologiche, paleoclimatiche.<br />
Sviluppi successivi alla teoria di Wegener acquisizione di nuovi dati: magnetizzazione<br />
termorimanente e paleomagnetismo (migrazione apparente dei poli).<br />
Teoria dell'espansione dei fondali oceanici di Hess. Prove a favore della teoria: - fasce di<br />
magnetizzazione inversa negli oceani; - età della crosta oceanica; - età e distribuzione dei sedimenti<br />
oceanici.<br />
Teoria della tettonica a zolle. Zolle litosferiche, loro movimento e diversi tipi di margine con<br />
fenomeni relativi. Margini divergenti: formazione di nuova crosta e fasi di apertura di un nuovo<br />
oceano (inarcamento iniziale con esempio della Rift Valley Africana, stadio di golfo protooceanico<br />
con esempio del Mar Rosso, stadio di espansione dell'oceano con esempio dell'Oceano Atlantico).<br />
Dorsali oceaniche con vulcanismo effusivo e terremoti superficiali. Margini trascorrenti: terremoti<br />
superficiali (faglia di S. Andreas). Margini convergenti: subduzione lungo il piano di Benioff, fosse<br />
oceaniche, archi magmatici, attività sismica superficiale, intermedia e profonda; risalita di magmi,<br />
formazione di batoliti e arco magmatico con vulcanesimo esplosivo, formazione di cordigliera o di<br />
arcipelago in seguito alla collisione fra oceano e continente o fra oceano e oceano. Collisione<br />
70
continentale e formazione di una catena montuosa. Il motore della tettonica a zolle. I punti caldi<br />
nella teoria della tettonica a zolle. Sismicità e vulcanesimo nel quadro della teoria<br />
Osservazione di campioni di Minerali e Rocce.<br />
Sono state svolte osservazioni dei seguenti campioni di minerali: zolfo, rame, pirite, gesso, calcite<br />
(spato d’Islanda), aragonite, salgemma, fluorite, malachite, olivina, mica, vermiculite, quarzo.<br />
Sono state svolte osservazioni dei seguenti campioni di rocce: granito, diorite, porfido, pegmatite,<br />
basalto, ossidiana, conglomerato, arenaria, gneiss, micascisto, marmo saccaroide.<br />
Testo adottato<br />
Neviani-Pignocchino Feyles, "Geografia Generale" ed. SEI, 2003<br />
71<br />
Prof.ssa Carla Satta
ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
MATEMATICA<br />
PROGRAMMA EFFETIVAMENTE SVOLTO<br />
Prof.ssa Daria Frigerio<br />
TESTO IN ADOZIONE.<br />
M.Andreini, R.Manara, F.Prestipino, MATEMATICA CONTROLUCE PER I PROGRAMMI<br />
SPERIMENTALI, ETAS.<br />
Alcuni problemi introduttivi all’analisi. Il problema della soluzione ottimale, il problema della retta<br />
tangente.<br />
Il campo numerico: i numeri reali. Sottoinsiemi di ℜ: intervalli e intorni. Punti di accumulazione e<br />
punti isolati. Teorema di Bolzano-Weierstrass. Insiemi numerici limitati o illimitati: estremo<br />
superiore, estremo inferiore, massimo e minimo.<br />
LIMITI<br />
Definizione del limite di una funzione in un punto di accumulazione del suo dominio: definizione<br />
topologica e metrica. Verifica di alcuni limiti mediante la definizione. Limite destro e limite<br />
sinistro. Teorema dell’unicità del limite. Limite di una somma, di un prodotto, di un rapporto: casi<br />
di indecisione: ∞ − ∞;<br />
0 ⋅ ∞;<br />
0 / 0;<br />
∞ / ∞ . Limiti di funzioni composte con potenze, esponenziali<br />
∞<br />
e logaritmi: casi di indecisione 1 ;<br />
0<br />
0 ;<br />
0<br />
∞ e ad essi riconducibili.<br />
Asintoti verticali, orizzontali ed obliqui. Teorema che definisce l’asintoto obliquo.<br />
CONTINUITÀ<br />
Definizione locale e globale. Caratterizzazione delle discontinuità: di I, II, II specie. Analisi delle<br />
continuità delle funzioni elementari. Teorema della permanenza del segno. Continuità delle funzioni<br />
composte delle funzioni continue. Continuità delle funzioni inverse delle funzioni continue.<br />
Teorema di Weierstrass sugli estremanti di funzioni continue definite su intervalli chiusi e limitati.<br />
Teorema di Bolzano-Darboux.<br />
IL PROBLEMA DELLA RETTA TANGENTE.<br />
Considerazioni qualitative sulla posizione limite di una corda in una curva piana. Analisi di alcuni<br />
casi generando, per esempio i limiti notevoli seguenti per x → 0 :<br />
x<br />
sen x e −1 ln(<br />
1+<br />
x)<br />
, ; (ricavarli). Calcolo di limiti di funzioni riconducibili a limiti notevoli e<br />
x x x<br />
analisi delle rette tangenti.<br />
72
DERIVABILITÀ<br />
Definizione locale di derivata prima. Definizione di retta tangente a una curva piana in un suo punto<br />
e localmente rappresentabile dall’equazione funzionale y=f(x). Derivata sinistra e derivata destra.<br />
Casi di non derivabilità (classificazione) Derivabilità e continuità. Derivabilità ed estremanti<br />
Monotonia e derivabilità Calcolo delle derivate delle funzioni elementari. Regole di<br />
derivazione(derivata del prodotto, del quoziente). Derivata della funzione composta<br />
Teoremi di Rolle, di Lagrange.<br />
Derivata seconda: caratterizzazione dei punti stazionari. Concavità e punti di flesso. Infinitesimi ed<br />
infiniti e loro confronti: teorema di De L’Hospital.<br />
OPERATORE DERIVATA e INVERSO (L’OPERATORE PRIMITIVA)<br />
Linearità dell’operatore derivata. Derivata di funzioni composte e di funzioni inverse.<br />
La primitiva di una funzione. Tutte e sole le primitive di una funzione differiscono per una costante.<br />
Linearità dell’operatore primitiva. Calcolo delle primitive delle funzioni elementari e delle funzioni<br />
algebriche fratte con denominatore di secondo grado. Integrazione per parti e per sostituzione.<br />
CALCOLO INTEGRALE<br />
Definizione di funzione integrabile secondo Riemann. Integrabilità e continuità. Integrabilità e<br />
monotonia. L’integrale definito e il problema dell’area. Media integrale. Teorema della media<br />
integrale. Teorema di Torricelli. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Funzione integrale e<br />
primitive. Calcolo del volume e delle superfici dei solidi di rotazione.<br />
N.B. I teoremi riportati con sottolineatura sono stati dimostrati.<br />
73<br />
Prof.ssa Daria Frigerio
ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
FISICA<br />
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />
Prof.ssa Daria Frigerio<br />
TESTO IN ADOZIONE<br />
Bergamaschini Marazzini Mazzoni<br />
L’indagine del mondo fisico Vol E ed F; Ed Signorelli<br />
ELETTROMAGNETISMO<br />
Fenomeni elementari di elettrizzazione. Elettrizzazione per strofinio, elettrizzazione per contatto,<br />
elettrizzazione per induzione.<br />
La forza fra cariche elettriche: la legge di Coulomb. La descrizione dell’esperimento di Coulomb<br />
per la verifica sperimentale della legge. La costante dielettrica del vuoto.<br />
Il campo elettrico: definizione del vettore campo elettrico.<br />
Il principio di sovrapposizione per la determinazione del campo elettrico generato da un sistema di<br />
cariche. La rappresentazione del campo attraverso le linee di forza.<br />
Alcune particolari “forme” del campo elettrico. Il campo radiale, il campo generato da un dipolo, il<br />
campo uniforme.<br />
Le proprietà del campo elettrico.<br />
Definizione di flusso del vettore campo elettrico (uniforme) attraverso una superficie piana. Il<br />
teorema di Gauss. Dimostrazione del teorema di Gauss nel caso particolare in cui il campo è radiale<br />
e in cui la gaussiana è una superficie sferica con centro nella carica Q.<br />
Alcune applicazioni del teorema di Gauss: determinazione del vettore campo elettrico generato da<br />
una distribuzione lineare di carica, determinazione del vettore campo elettrico generato da una lastra<br />
piana uniformemente carica.<br />
Energia potenziale elettrica e potenziale elettrostatico: definizione dell’energia potenziale elettrica a<br />
partire dal lavoro compiuto dalla forza colombiana, il potenziale (caso del campo radiale e del<br />
campo uniforme).<br />
Conservatività del campo elettrico. Definizione della circuitazione per il vettore campo. Il teorema<br />
della circuitazione per il campo elettrico. Superfici equipotenziali. Legame tra campo elettrico e<br />
differenza di potenziale nel caso del campo uniforme.<br />
Conduttori carichi in equilibrio elettrostatico.<br />
Distribuzione della carica in un conduttore elettrostatico in equilibrio. Legame tra la densità<br />
superficiale di carica e il raggio di curvatura.<br />
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Potenziale e campo elettrico sulla superficie e all’interno di un conduttore in equilibrio<br />
elettrostatico. Campo elettrico all’esterno di un conduttore carico in equilibrio elettrostatico (in un<br />
punto prossimo alla superficie del conduttore).<br />
Definizione della capacità di un conduttore.<br />
I condensatori.<br />
Il condensatore piano. Capacità equivalente di un sistema di condensatori in serie e in parallelo.<br />
Moto di una carica in un campo elettrico.<br />
La misura della carica elettrica: l’esperimento di Millikan.<br />
La definizione di corrente elettrica continua. La prima e la seconda legge di Ohm. La potenza<br />
elettrica. L’effetto Joule. Collegamenti di resistenze in serie e in parallelo.<br />
Energia associata ad un campo elettrico: deduzione della densità di energia associata ad un campo<br />
elettrico nel caso di campo uniforme generato da un condensatore carico.<br />
Il magnetismo. Descrizione dell’esperimento di Oërsted.<br />
Esperienza della bilancia elettrodinamica e deduzione dell’espressione per la forza magnetica che<br />
agisce su un filo rettilineo, di lunghezza l, percorso da corrente immerso in un campo magnetico<br />
uniforme.<br />
La forza magnetica che agisce su una particella carica in moto: la forza di Lorentz. Definizione del<br />
vettore B di induzione magnetica a partire dalla forza di Lorentz. Interpretazione delle azioni<br />
magnetiche su correnti attraverso il vettore B.<br />
Campo generato da un filo indefinito percorso da corrente, da una spira circolare nel suo centro, da<br />
un solenoide (senza dimostrazioni).<br />
Proprietà del campo B: teoremi del flusso e della circuitazione. Deduzione del teorema della<br />
circuitazione per il vettore B r nel caso particolare di campo generato da un filo indefinito percorso<br />
da corrente. Determinazione dell’intensità del campo B generato da un solenoide applicando il<br />
teorema della circuitazione di Ampere<br />
Proprietà magnetiche della materia: correnti e poli magnetici. (Non è stato definito il momento<br />
magnetico della spira e degli aghi magnetici).<br />
Moto di una particella carica in un campo elettromagnetico. L’esperimento di Thomson per la<br />
determinazione di e/m per l’elettrone. Il ciclotrone.<br />
Azione di un campo magnetico su una spira percorsa da corrente: il principio di funzionamento del<br />
motore elettrico.<br />
Il fenomeno dell’induzione elettromagnetica: interpretazione della corrente indotta mediante la<br />
forza di Lorentz. Generalizzazione: la legge di Faraday -Lenz. Il campo elettromotore indotto e la<br />
non conservatività del campo elettromotore. Circuitazione per il campo elettromotore. Coefficiente<br />
di autoinduzione in un circuito elettrico nell’esempio del solenoide.<br />
Energia associata ad un campo magnetico : deduzione della densità di energia associata ad un<br />
campo magnetico nel caso del solenoide.<br />
La produzione di corrente alternata: l’alternatore.<br />
La sintesi dell’elettromagnetismo: le equazioni di Maxwell per il campo elettromagnetico. Le onde<br />
elettromagnetiche: equazione dell’onda elettromagnetica in una regione sufficientemente lontana<br />
dalle correnti e dalle cariche elettriche.<br />
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Poiché non abbiamo esaminato i circuiti LC e l’induttanza, non abbiamo trattato il problema della<br />
generazione e della rivelazione delle onde elettromagnetiche. Abbiamo solo detto che una soluzione<br />
delle equazioni di Maxwell per i campi, in certe condizioni, è costituita da un campo elettrico ed un<br />
campo magnetico, oscillanti su piani perpendicolari e in fase tra loro.<br />
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Prof.ssa Daria Frigerio
ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE<br />
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />
Prof.ssa Rita Tagliabue<br />
DISEGNO<br />
Per disegno i temi trattati hanno riguardato lo studio di architetture realizzate a Milano, Como,<br />
Lecco e nelle province, dal Razionalismo moderno del novecento alle architetture in corso di<br />
edificazione a Milano, illustrando diverse tipologie.<br />
Gli studenti, in piccoli gruppi, hanno proseguito lo studio sulle architetture realizzate l’anno<br />
precedente nel laboratorio di disegno con Autocad 3D, e di cui avevano sviluppato le<br />
rappresentazioni in pianta, alzato, <strong>sez</strong>ione e vista assonometrica. Il lavoro quest’anno andava<br />
sviluppato come “analisi d’opera” dell’architettura in esame secondo alcuni aspetti: biografia<br />
dell’autore, spiegazione della morfologia architettonica e la ricerca poetica dell’architetto.<br />
Il lavoro in disegno è stato svolto nella sua ideazione e sviluppo nella prima parte dell’anno, il<br />
primo quadrimestre. E’ stato ripreso all’inizio del secondo quadrimestre per le integrazioni e per le<br />
correzioni richieste dall’insegnante o per l’impaginazione del lavoro. Per la fine dell’anno è stata<br />
prevista la possibilità di realizzare una piccola esposizione dei materiali realizzati.<br />
I temi trattati sono stati:<br />
- villa Bianca, G. Terragni, Seveso, Milano<br />
- la casa del Fascio, G. Terragni, Como,<br />
- il centro Meridiana, R. Piano, Lecco<br />
- museo d’arte moderna a Lissone, Milano<br />
- il teatro degli Arcimboldi, V. Gregotti, Milano<br />
- il palazzo dell’Arte, G. Muzio, Milano<br />
- la stazione centrale di Milano, U. Stacchini<br />
- sede della regione Lombardia, H. Cobb, Milano<br />
- torri Citylife, Milano<br />
STORIA DELL’ARTE<br />
(Vengono indicate tra parentesi alcune opere conosciute e con immagine sui libri di testo o in<br />
fotocopia distribuita, in grassetto le opere di cui il testo, o il lavoro in classe, ha sviluppato<br />
un’analisi d’opera)<br />
Primi fermenti romantici nella pittura di J.H. Fussli (L’incubo) e di F. Goya (La fucilazione).<br />
La pittura romantica europea attraverso le principali opere di:<br />
in Francia, T. Gericault (La zattera della Medusa, Gli alienati,), E. Delacroix (Massacro di Scio,<br />
La Libertà guida il popolo);<br />
in Germania, C.D. Friedrich (Croce nella montagna, Monaco in riva al mare, Viandante sul mare<br />
di nebbia);<br />
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in Inghilterra, W.M. Turner (Pioggia, vapore e velocità), J. Constable (Il mulino di Flatford)).<br />
L’esperienza romantica nella pittura italiana: storicismo e medievalismo;<br />
la pittura di storia: F. Hayez (I profughi di Parga, I vespri siciliani, Il bacio).<br />
Naturalismo e realismo in Francia: G. Courbet (Gli spaccapietre, Funerale ad Ornans, L’atelier<br />
del pittore); di J.F. Millet L’angelus, di H.Daumier Il vagone di terza classe.<br />
Impressionismo: le opere di E. Manet (Olympia, Colazione sull’erba, Bar alle “Folies Bergère”),<br />
C. Monet (Impressione, sole nascente, La Gare Saint-Lazare, Le ninfee, la serie della Cattedrale di<br />
Rouen), E. Degas (L’assenzio, Ballerina sulla scena), A. Renoir (Colazione dei canottieri, Ballo al<br />
“Moulin de la Gallette”).<br />
La pittura italiana tra Risorgimento e unità nazionale: i Macchiaioli (A. Cecioni: Il caffè<br />
Michelangelo, R. Sernesi: Tetti al sole, S. Lega: Il Pergolato), le opere di G. Fattori (Il campo<br />
italiano dopo la battaglia di Magenta, In vedetta, La rotonda dei bagni Palmieri),<br />
Tematiche individuate:<br />
- l’architettura, le esposizioni industriali e le arti applicate, le nuove tecniche costruttive;<br />
- le tendenze architettoniche: Neogotico, Eclettismo.<br />
Il Neoimpressionismo di G. Seurat (Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte,Il<br />
bagno) e P. Signac (La boa rossa).<br />
I segni della perdita di unità dell’Ottocento e le radici dell’arte contemporanea:<br />
la ricerca della forma, le opere di P. Cezanne (La casa dell’impiccato, opere con soggetto la<br />
Montagna Sainte-Victorie, Due giocatori di carte, opere con soggetto la Natura morta, la serie<br />
delle Grandi bagnanti);<br />
i segni della crisi, le opere di V.Van Gogh (I mangiatori di patate, I girasoli, La camera dell’artista<br />
ad Arles, La notte stellata, Autoritratti, Campo di grano con corvi);<br />
i miti dell’evasione, le opere di P. Gauguin (La visione dopo il sermone, Il Cristo giallo, Due<br />
<strong>don</strong>ne Tahitiane, Da dove veniamo?Chi siamo?Dove andiamo?).<br />
Le ricerche del Simbolismo (O. Re<strong>don</strong>: Orfeo, G. Moreau: L’apparizione, Orfeo)<br />
Secessioni e modernità: la Secessione di Vienna in pittura (Padiglione della Secessione), le opere<br />
di G. Klimt (Giuditta I e II, Il bacio, Le tre età della <strong>don</strong>na, il Fregio di Beethoven);<br />
Il Divisionismo in Italia nella pittura di G. Previati (Maternità), G. Segantini (Ave Maria a<br />
trasbordo, Le due madri, trittico delle Alpi), Pelizza da Volpedo (Il quarto stato).<br />
Tematiche individuate:<br />
- architettura e arti applicate: Art nouveau, Jugendstil, Liberty;<br />
- le interpretazioni del Modernismo.<br />
Le avanguardie del primo Novecento:<br />
verso l’Espressionismo: E. Munch (L’urlo)<br />
Espressionismo: i Fauves in Francia con H. Matisse (Gioia di vivere, La danza, La tavola<br />
imbandita);<br />
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Die Brucke in Germania con E.L. Kirchner (Cinque <strong>don</strong>ne nella strada, Autoritratto come<br />
soldato);<br />
l’Espressionismo austriaco con E. Schiele (L’abbraccio, La famiglia) e O. Kokoschka (La sposa del<br />
vento).<br />
Le ricerche del Cubismo, le opere di P. Picasso (Les demoiselles d’Avignon, Ambroise Vollard,<br />
Suonatore di filarmonica, Natura morta con sedia impagliata) e G.P. Braque (Il portoghese,<br />
Nature morte aux banderillas);<br />
dal Cubismo analitico e sintetico al Cubismo orfico (R.Delaunay: La torre Eiffel, Forme circolari).<br />
La riflessione sulla guerra di P. Picasso “Guernica” 1937.<br />
Il Futurismo in Italia nelle opere di U. Boccioni (La città che sale, Stati d’animo:gli addii, Materia,<br />
Forme uniche di continuità nello spazio), G. Balla (Lampada ad arco, Le mani del violinista,<br />
Sequenze dinamiche: volo di rondini, Velocità d’automobile), C. Carrà (Manifestazione<br />
interventista, La Galleria di Milano, Rissa in Galleria); Marinetti e il Manifesto del Futurismo<br />
(1909); l’architettura di Antonio Sant’Elia.<br />
Le immagini dell’Astrattismo: Der Blaue Reiter, il linguaggio dello spirito di V. Kandisky (Primo<br />
acquarello astratto, Composizione II, Tre suoni, Nel riquadro nero), il percorso di P. Klee (Strada<br />
principale e strade secondarie), l’abban<strong>don</strong>o dell’oggetto di P. Mondrian (Composizione in una<br />
cornice, Composizione con rosso, giallo e blu, sequenza immagini dall’albero rosso alla<br />
composizione n.VI, Broadway boogie-woogi), K. Malevic (Quadro nero su fondo bianco).<br />
Le ricerche del Bauhaus<br />
L’arte come libertà e nonsense: il Dadaismo, nuove tecniche di produzione artistica,<br />
le opere di M. Duchamp (Nudo che scende una scala, Fontana, Ruota di bicicletta, L.H.O.O.Q.<br />
Grande vetro).<br />
L’inconscio prende voce: il Surrealismo espresso nelle opere di S. Dalì (Sogno causato dal volo di<br />
un’ape, La persistenza della memoria, La Venere a cassetti), R. Magritte (L’uso della parola,<br />
L’impero delle luci), l’oggetto surrealista.<br />
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Prof.ssa Rita Tagliabue
ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE<br />
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />
Prof.ssa Chiara Borgonovo<br />
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Le capacità condizionali<br />
Parte teorica e pratica.<br />
La forza: definizione, classificazione dei vari tipi di forza, metodi di allenamento, test di<br />
valutazione.<br />
La resistenza<br />
La velocità<br />
La mobilità articolare<br />
Le capacità coordinative<br />
Coordinazione dinamico-generale<br />
Coordinazione spazio-temporale<br />
Coordinazione oculo-manuale / podale/ altri segmenti<br />
Giochi pre-sportivi a squadre per l’affinamento della destrezza (palla goal in diverse modalità)<br />
Torneo multisportivo relativamente ai seguenti sport affrontati nel corso dei cinque anni di liceo<br />
come momento di sintesi:<br />
pallavolo, pallagoal, calcio a 5, basket, pallamano, badminton e tennis tavolo<br />
Attività di tirocinio<br />
Giochi popolari e presportivi, pilates, danza moderna, ginnastica artistica, fitness, difesa personale,<br />
acrosport, danze popolari irlandesi, tennis, roller e hockey su roller.<br />
Ogni tirocinio consta di una parte pratica, ovvero la lezione in palestra della durata di un’ora e<br />
mezza ed una parte teorica, ovvero una tesina relativa all’argomento scelto.<br />
Dal punto di vista prettamente teorico sono stati trattati nel corso dell’intero anno scolastico i<br />
seguenti temi:<br />
Avviamento motorio<br />
Modalità corretta di esecuzione dello stretching e della mobilità articolare.<br />
Potenziamento muscolare: varie metodiche di potenziamento, importanza dei carichi, del numero<br />
delle ripetizioni, delle serie di lavoro e dei tempi di recupero.<br />
Conoscenza degli sport sopra citati e dei loro segni convenzionali.<br />
Arbitraggi degli incontri da parte delle allieve.<br />
Saper organizzare una lezione di educazione fisica e saper gestire il gruppo classe. (attraverso le<br />
esercitazioni di tirocinio).<br />
Norme da rispettare nelle attività di potenziamento muscolare.<br />
Dato il nome di un muscolo saper abbinare un esercizio di allungamento.<br />
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Prof.ssa Chiara Borgonovo
ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />
Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />
di Carate Brianza<br />
Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />
Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />
EDUCAZIONE FISICA MASCHILE<br />
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />
Prof.Alfonso Villa<br />
. LE CAPACITA’ CONDIZIONALI :<br />
resistenza, forza, velocità e mobilità affrontate singolarmente ed in maniera approfondita<br />
attraverso:<br />
la conoscenza teorica (classificazione dei vari tipi e forme di velocità, forza e resistenza),<br />
lo sviluppo personale (potenziamento),<br />
il tutto attraverso le diverse metodologie di allenamento.<br />
test di valutazione.<br />
. PALLACANESTRO:<br />
approfondimento della tecnica dei fondamentali individuali; approfondimento dei<br />
fondamentali di squadra in attacco ed in difesa; schemi offensivi a partire dal cinque fuori.<br />
Regolamento ed arbitraggio.<br />
. PALLAVOLO:<br />
approfondimento della tecnica dei fondamentali individuali; schemi di attacco con doppio<br />
alzatore; schemi di difesa, ricezione a W, regolamento ed arbitraggio.<br />
. ATTIVITA’ COMPLEMENTARE:<br />
Pallagoal, Pallamano, Calcio a 5, Trampolino elastico.<br />
. ATTIVITA’ DI TIROCINIO:<br />
• Rugby<br />
• Basket<br />
• Tennis<br />
• Unihoc<br />
• Calcio Gaelico<br />
• Calcio a 5<br />
• Flag Football<br />
• Atletica<br />
• Pallavolo<br />
Ogni tirocinio è costituito da una parte pratica- lezione in palestra- ed una parte teorica- una<br />
tesina relativa all’argomento scelto-.<br />
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Dal punto di vista prettamente teorico gli argomenti trattati nel corso dell’intero anno scolastico<br />
sono stati i seguenti:<br />
- Avviamento motorio: importanza del riscaldamento e dello stretching. Modalità<br />
corretta di esecuzione dello stretching.<br />
- Potenziamento muscolare: varie metodiche di potenziamento, importanza dei<br />
carichi, del numero delle ripetizioni, delle serie di lavoro e dei tempi di<br />
recupero.<br />
- Conoscenza degli sport affrontati e della simbologia arbitrale.<br />
- Saper organizzare una lezione di educazione fisica e saper gestire il gruppo<br />
classe (attraverso l’esercitazione di tirocinio)<br />
- Dato il nome di un muscolo saper abbinare un esercizio di allungamento e potenziamento.<br />
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Prof. Alfonso Villa