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5° Scientifico sez. A - Istituto Scolastico don Carlo Gnocchi

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Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario Anno scolastico 2011 - 2012<br />

Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong> Classe 5 <strong>sez</strong>ione A<br />

Carate Brianza<br />

Documento del Consiglio di Classe<br />

15 maggio 2012


VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />

DELLA 5^ SCIENTIFICO SEZ. A, 10 MAGGIO 2012<br />

Il giorno 10 maggio 2012, alle ore 14.00 si riunisce nella classe quinta liceo scientifico <strong>sez</strong>. A il<br />

Consiglio di Classe della quinta scientifico <strong>sez</strong>ione A per discutere e deliberare sul seguente O.d.G.:<br />

verifica ed approvazione del Documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame,<br />

come previsto dall’articolo 5 comma 2 del D.P.R. n. 323 dal 23/7/1998 e dall’articolo 6 dell’O.M.<br />

n. 43 dell’11/4/2002.<br />

Sono presenti tutti i docenti della classe, presiede il Preside, prof.Francesco Viganò, funge da<br />

segretario la prof. Carla Satta.<br />

Il Documento è stato impostato nella sua struttura generale già all’inizio dell’anno<br />

scolastico, ed è stato scritto un mese fa da diversi insegnanti, che si sono divisi i compiti secondo un<br />

piano di lavoro precedentemente formulato; il Coordinatore di Classe, professoressa Rita Tagliabue<br />

ha curato la redazione finale, assemblando le varie parti. Tutti i docenti della classe hanno già avuto<br />

modo di leggere il testo completo e di segnalare al coordinatore le loro osservazioni in merito.<br />

La Professoressa Tagliabue dà lettura del testo definitivo, durante la lettura vengono di<br />

comune accordo apportate variazioni di entità marginale; al termine il Consiglio approva il<br />

Documento all’unanimità.<br />

Il Preside incarica il segretario di curare che una copia sia posta agli atti della scuola, una<br />

copia sia affissa all’albo, una copia sia consegnata ad ogni insegnante e ad ogni studente.<br />

La seduta viene tolta alle ore 16.<br />

Letto, approvato e sottoscritto.<br />

IL SEGRETARIO<br />

Prof. Carla Satta<br />

IL PRESIDENTE<br />

prof. Francesco Viganò


I DOCENTI<br />

Marina Fumagalli, italiano___________________________________________<br />

Maria Motta, latino_____________________________________________<br />

Paola Colombo, inglese___________________________________________<br />

Gianni Bianchi, storia e filosofia_________________________________<br />

Carla Satta, scienze___________________________________________<br />

Daria Frigerio, matematica e fisica__________________________________<br />

Rita Tagliabue, disegno e storia dell’arte_______________________________<br />

Chiara Borgonovo, educazione fisica ___________________________________<br />

Alfonso Villa, educazione fisica__________________________________<br />

Villa <strong>don</strong> Ottavio, religione___________________________________


INDICE<br />

Parte generale<br />

Presentazione della classe e del Consiglio di Classe pag. 3<br />

Obiettivi e Metodi pag. 4<br />

Profilo della classe pag. 5<br />

Criteri e strumenti di misurazione e valutazione pag. 6<br />

Tipologia delle prove utilizzate dal Consiglio di Classe pag. 7<br />

Terza prova pag. 8<br />

Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo pag. 10<br />

Attività realizzate pag. 10<br />

Strumentazioni messe a disposizione della scuola pag. 15<br />

Allegati<br />

Allegato 1: Testi delle terze prove assegnate<br />

Prova del 2/12/2011 pag. 16<br />

Prova del 4/4/2012 pag. 17<br />

Allegato 2: Relazioni personali dei docenti<br />

Italiano pag. 19<br />

Lingua e letteratura latina pag. 22<br />

Lingua e letteratura inglese pag. 25<br />

Storia ed Educazione civica pag. 28<br />

Filosofia pag. 31<br />

Scienze della Terra pag. 34<br />

Matematica pag. 36<br />

Fisica pag. 38<br />

Disegno e storia dell’arte pag. 40<br />

Educazione Fisica femminile pag. 44<br />

Educazione Fisica maschile pag. 46<br />

Allegato 3: Programmi effettivamente svolti:<br />

Italiano pag. 48<br />

Lingua e letteratura latina pag. 55<br />

Lingua e letteratura inglese pag. 58<br />

Storia ed Educazione civica pag. 62<br />

Filosofia pag. 66<br />

Scienze della Terra pag. 68<br />

Matematica pag. 72<br />

Fisica pag. 74<br />

Disegno e storia dell’arte pag. 77<br />

Educazione Fisica maschile pag. 80<br />

Educazione Fisica femminile pag. 82<br />

.


Liceo scientifico paritario<br />

“Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”, Carate Brianza<br />

Anno scolastico 2011 – 2012, Classe 5 A<br />

Documento del Consiglio di Classe<br />

Presentazione della classe e del Consiglio di Classe<br />

La classe, inizialmente composta da 31 elementi, presenta un nucleo di 21 alunni che hanno<br />

frequentato ininterrottamente il corso fin dalla prima liceo. Durante il primo anno un alunno si è<br />

trasferito ad altra scuola, tre studenti non sono stati ammessi alla classe seconda e un altro alunno si<br />

è trasferito ad altra scuola dopo la conclusione dell’anno scolastico.<br />

In seconda vengono inseriti nella classe, all’inizio dell’anno scolastico, uno studente<br />

proveniente da questa scuola e una studentessa proveniente da una altra scuole, quindi la classe è<br />

diventata di 28 alunni. La classe seconda si conclude con tre non promozioni e il trasferimento alla<br />

fine dell’anno ad altre scuole da parte di due studenti e restano quindi 23 alunni.<br />

Il triennio inizia con l’inserimento di altri cinque studenti, uno dei quali si trasferisce ad altra<br />

scuola a dicembre; un altro studente con diagnosi di autismo seguirà un piano educativo<br />

individualizzato: accolto in maniera molto positiva dai compagni e seguito da una insegnante di<br />

sostegno concluderà l’anno ma in seguito si trasferirà ad altra scuola per seguire un percorso a lui<br />

più affine. L’anno si conclude con una non promozione e con il trasferimento ad altra scuola di un<br />

alunno.<br />

All’inizio della quarta viene inserito uno studente proveniente da un’altra scuola per cui la<br />

classe risulta essere composta da 25 alunni; un nostro alunno decide di frequentare, da dicembre, il<br />

quarto anno negli Stati Uniti. Tutti gli alunni risultano promossi alla fine della quarta e questa<br />

rimane la composizione della classe nel quarto e quinto anno. Gli studenti che hanno compiuto il<br />

triennio liceale insieme risultano quindi essere 24.<br />

Al termine sia del terzo che del quarto anno il Consiglio di Classe ha previsto ed attuato<br />

corsi di recupero estivi per gli studenti che presentavano insufficienze ed hanno perciò avuto la<br />

sospensione del giudizio. La classe terza si conclude con quattro sospensione di giudizio e una non<br />

ammissione, la classe quarta si conclude con una sospensioni di giudizio.<br />

Nel mese di luglio si sono tenuti per questi ragazzi, corsi personalizzati tenuti da docenti<br />

esterni, a settembre corsi collettivi tenuti dai docenti stessi del Consiglio di Classe. Altri alunni, pur<br />

avendo ottenuto un giudizio sufficiente in tutte le discipline, sono stati invitati a frequentare corsi di<br />

recupero a settembre per consolidare la preparazione in quegli ambiti ove le sufficienze risultavano<br />

particolarmente fragili. Queste attività di recupero estive, unitamente a quelle attuate in parallelo<br />

allo svolgimento dei programmi, hanno consentito a tutti gli alunni di colmare le lacune più<br />

importanti relative ai contenuti e agli obiettivi metodologici di terza e di quarta.<br />

L’attuale anno scolastico vive nel novembre 2011 una grave tragedia: uno degli alunni della<br />

classe quinta B viene a mancare in seguito ad un incidente stradale mortale, evento che lascia una<br />

traccia profonda sia tra gli insegnanti che tra gli studenti. La classe è stata toccata nel profondo dalla<br />

tragica scomparsa di un loro amico, quest’ultimo evento in particolare ha reso più consapevole e<br />

maturo l’impegno nel lavoro di conoscenza da parte di molti membri del gruppo classe.<br />

La composizione del Consiglio di Classe, per quanto si riferisce alla componente docenti, non ha<br />

subito variazioni nel triennio tranne in Religione, con insegnanti diversi negli anni del triennio.<br />

3


Obiettivi e metodi<br />

Il Consiglio di Classe riconosce come scopo degli studi liceali la formazione nei giovani di<br />

una capacità di rapporto con la realtà carico di ragioni, quindi consapevole e critico. Parlare di<br />

realtà nell’ambito scolastico corrisponde a riconoscerla nei contenuti e nelle metodologie propri<br />

delle discipline scolastiche, il cui apprendimento avviene nella dinamica di rapporti tra adulti e<br />

studenti. La frequentazione delle discipline può favorire negli studenti un tessuto culturale che,<br />

nell’intreccio storico dei tentativi, degli insuccessi e dei traguardi raggiunti, costituisce la<br />

formazione di un pensiero sulla realtà in senso lato e che implica una loro responsabilità nell’ambito<br />

scolastico.<br />

Il Consiglio di classe ha lavorato in questi anni perseguendo gli obiettivi identificati in<br />

termini di conoscenze, competenze e capacità, sia all’interno di singole discipline, sia in più aree<br />

disciplinari collegate.<br />

Si intende per conoscenze il possesso di informazioni note in modo corretto e sicuro,<br />

espresse con chiarezza terminologica, strutturate secondo adeguati criteri disciplinari, modulati dal<br />

docente. Si intende per competenze la consapevolezza del percorso disciplinare svolto, la gestione<br />

della complessità delle conoscenze acquisite e l’elaborazione personale di queste ultime. Si intende<br />

per capacità l’abilità nell’utilizzo degli strumenti pertinenti a ciascuna disciplina.<br />

Pur avendo ciascuna disciplina e area disciplinare una specifica strumentazione, che guida<br />

l’alunno nello strutturare le sue capacità di indagine conoscitiva del reale, si possono individuare<br />

cinque strumenti a tutti comuni: a) l’osservazione; b) la memorizzazione; c) la formalizzazione; d)<br />

l’esposizione; e) l’argomentazione.<br />

Dal momento che ogni oggetto di conoscenza (e perciò il contenuto stesso delle singole<br />

discipline) si presenta alla persona come richiesta di significato e come tale si pone come problema,<br />

i contenuti delle discipline non sono stati presentati come un sapere predefinito, ma come scoperta e<br />

verifica critica di una ipotesi di lettura del reale, secondo un percorso indicato dall’insegnante, per<br />

consentire agli studenti di apprendere nella libertà di un paragone.<br />

Il Consiglio di Classe ha cercato di attuare quanto detto attraverso un metodo di<br />

apprendimento che si struttura nelle seguenti azioni: 1) l’osservazione dei dati in quanto espressione<br />

della realtà; 2) la formulazione di un’ipotesi, ovvero una sua formalizzazione e codificazione; 3)<br />

l’attenta considerazione della tradizione, ovvero l’imitazione critica dei passi di chi ha già studiato<br />

quegli oggetti; 4) la verifica, ovvero la costruzione di una risoluzione interpretativa attraverso il<br />

dialogo docente/studente; 5) la produzione personale.<br />

Il luogo paradigmatico, dove quanto descritto è avvenuto, è stato l’ora di lezione, perché è<br />

nell’ora di lezione che l’oggetto di conoscenza diventa presente allo studente nel rapporto con il<br />

docente, conoscitore della disciplina e dei suoi metodi. I docenti del Consiglio hanno, pertanto,<br />

configurato le ore di lezione come avvenimenti imprescindibili per l’esperienza della conoscenza; in<br />

esse sono accaduti i processi della comprensione perché i percorsi conoscitivi, già sperimentati da<br />

altri e fissati dalla tradizione, sono stati presentati non solo nelle loro conclusioni, ma proprio nel<br />

loro sviluppo, permettendo agli studenti di appropriarsi, contemporaneamente, dei contenuti e del<br />

metodo precipui delle discipline.<br />

Il lavoro personale si è configurato, in prevalenza, come un momento importante di ripresa,<br />

di sviluppo e di ricerca in merito a quanto presentato o proposto durante l’attività didattica<br />

mattutina. Le ore di lezione si sono poste con una fisionomia sia esemplare che propositiva: esse<br />

hanno costituito il momento esemplificativo di come avvenga il processo conoscitivo, hanno<br />

cercato di mettere in movimento le energie intellettuali ed affettive degli studenti e hanno<br />

rappresentato, infine, occasione di valutazione del loro lavoro di personalizzazione.<br />

4


Le attività di recupero hanno perseguito lo scopo di consentire l’esperienza di un cammino<br />

adeguato a quei ragazzi per i quali, per diverse ragioni, il normale binomio “ora di lezione in classe<br />

- lavoro personale a casa” si fosse rivelato insufficiente a costruire una reale consapevolezza di<br />

percorso. I docenti, avendo tenuto come interlocutori tanto il coordinatore di classe che il Consiglio,<br />

hanno valutato, caso per caso, l’opportunità di predisporre un’attività di recupero, sviluppata con<br />

forme diverse: dal tutor pomeridiano, che ha seguito sistematicamente le situazioni più carenti; al<br />

recupero con l’insegnante stesso anche sotto forma di esercitazione assegnata.<br />

Le attività di approfondimento, invece, sono state attuate come occasioni di sviluppo di<br />

percorsi conoscitivi con gruppi di studenti, a partire da domande e/o interessi, sorti all’interno della<br />

attività curricolare mattutina. L’attività di approfondimento è sempre stata concepita non come un<br />

atto estrinseco od aggiuntivo rispetto al lavoro ordinario, ma come uno sviluppo, suggerito dal<br />

docente o richiesto dallo studente, inerente il percorso intrapreso ed offerto a tutta la classe, anche<br />

come lezione tenuta dagli alunni. Da questa attività sono nate occasioni di lavoro personale<br />

significative in relazione alla definizione degli argomenti d’apertura della prova orale.<br />

Profilo della classe<br />

All’inizio della terza la classe si presentava ben disposta ad accogliere le nuove modalità di<br />

lavoro proprie del triennio. Il clima in classe era positivo, il ritmo di lavoro adeguato e si<br />

evidenziava, in buona parte della classe, un desiderio di confrontarsi con le discipline. Qualche<br />

alunno presentava ancora difficoltà pregresse in alcune discipline e, in generale, era comunque<br />

necessario esplicitare tutti i passi metodologici richiesti dalle varie materie. Le chiare indicazioni di<br />

lavoro offerte dai docenti e il costante richiamo ad una metodologia di studio hanno consentito nel<br />

corso dell’anno di avviare un efficace lavoro di impostazione metodologica solida sia nella<br />

continuità del lavoro che nella consapevolezza dello studio. Tale lavoro di recupero e di<br />

potenziamento, che è stato svolto in itinere e attraverso interventi extracurricolari (revisione<br />

pomeridiana del lavoro con l’insegnante, assistenza di tutor individuali, corsi individuali nel mese<br />

di luglio e collettivi nel mese di settembre), puntava a consolidare negli studenti coinvolti<br />

l’acquisizione dei seguenti obiettivi: metodo e continuità nel lavoro personale, proprietà di<br />

linguaggio disciplinare, cura della strumentazione posseduta.<br />

Al termine della terza si evidenziavano dei passi significativi compiuti dalla classe riguardo alla<br />

sistematicità nel lavoro personale, che rendevano proficue le indicazioni didattiche emerse dal<br />

lavoro mattutino e la possibilità di realizzare sintesi personali motivate. Questo ha consentito a<br />

diversi studenti, anche fragili, di recuperare in buona parte le carenze pregresse, mentre solo un<br />

ristretto numero di studenti ha scelto di rimanere osservatore del percorso proposto.<br />

E’ stato così possibile, nel corso del quarto anno, richiedere un incremento qualitativo del<br />

lavoro, con l’obiettivo di affinare il metodo e sviluppare in modo appropriato i contenuti delle varie<br />

discipline. La maggioranza della classe ha risposto positivamente alla richiesta e ha potuto così<br />

sviluppare la capacità di impostare un problema, svolgerlo e documentarlo, stabilendo in modo<br />

adeguato nessi sia nell’ambito disciplinare che in quello di materie affini. Diversi studenti della<br />

classe hanno posto le premesse per un lavoro culturale significativo, nel quale la dimensione della<br />

personalizzazione dei contenuti è stata possibile. Alcuni ragazzi, pur dotati di capacità, hanno<br />

mostrato una certa trascuratezza e indifferenza nel seguire il percorso. Per altri studenti, meno<br />

capaci di autonomia e personalizzazione nel lavoro ma stabili nell’impegno, lo studio è stato<br />

caratterizzato prevalentemente da un percorso di acquisizione consapevole e ordinata dei dati. Solo<br />

qualche studente ha mostrato una difficoltà personale nella continuità e nel declinare lo specifico<br />

della disciplina.<br />

Il lavoro estivo tra la quarta e la quinta per coloro che ancora mostravano difficoltà o lacune<br />

in particolari discipline è risultato efficace e il Consiglio di classe ha potuto impostare un percorso<br />

regolare e sufficientemente elevato sotto il profilo didattico e culturale per l’anno di quinta.<br />

5


Durante quest’ultimo anno l’attività didattica si è svolta in un contesto positivo, talvolta<br />

arricchito da spunti e riflessioni proposti dagli alunni stessi, segnato per molti da uno studio<br />

regolare, metodologicamente corretto e di rielaborazione personale. La classe, nella maggioranza<br />

degli alunni, è stata in grado di seguire il lavoro con profitti adeguati alle personali capacità. Al<br />

termine del percorso liceale si può dunque affermare che gli studenti hanno maturato personalità<br />

diverse dal punto di vista della capacità e delle attitudini, della sensibilità e degli interessi personali.<br />

In un gruppo circoscritto di alunni permangono difficoltà inerenti la sicura acquisizione dei<br />

dati analitici; ciò è dovuto sostanzialmente alla mancanza di un costante lavoro di assimilazione e<br />

rielaborazione degli argomenti proposti, oppure a difficoltà legate ad elementi pregressi ma<br />

circoscritti ad alcune discipline. Altri alunni presentano ancora difficoltà nel controllo degli aspetti<br />

più complessi della concettualizzazione e formalizzazione di talune discipline, pur avendo<br />

generalmente dimostrato impegno nel lavoro personale di studio e di consolidamento metodologico.<br />

Buona parte della classe, invece, possiede un’adeguata capacità di gestione dei dati analitici e<br />

dimostra di aver progressivamente reso più consapevole la sintesi degli argomenti proposti. Per<br />

alcuni alunni è maturata la capacità di realizzare percorsi autonomi e significativi, caratterizzati da<br />

una sicura gestione degli strumenti e dei metodi disciplinari e da una particolare sensibilità culturale<br />

che li ha condotti ad una rielaborazione critica degli argomenti e alla costruzione di itinerari<br />

personali.<br />

Criteri e strumenti di misurazione e valutazione<br />

La valutazione è da noi intesa come la lettura dell’esperienza conoscitiva di un alunno<br />

rispetto alle oggettività che questi ha, di volta in volta, messo in campo; essa ha riguardato perciò<br />

dati oggettivi (ciò che il ragazzo ha detto, scritto, fatto, disegnato, prodotto...), ma in essa si è<br />

sempre cercato di individuare e giudicare l’esperienza conoscitiva compiuta dall’alunno. La<br />

valutazione si è configurata pertanto come un atto in sé complesso. E’ chiaro che, nel descrivere le<br />

ragioni di una valutazione, occorre fare riferimento ai diversi aspetti che la compongono (es.<br />

indicatori e misuratori), ma l’esito finale non è scomponibile, perché la valutazione è anche un atto<br />

unitario nel quale ogni aspetto in evidenza è legato agli altri.<br />

Uno degli aspetti di rilievo della valutazione è l’operazione di misurazione, da noi così<br />

intesa: la misurazione di una prova svolta dall’alunno è l’attestazione della sua distanza-vicinanza<br />

rispetto al raggiungimento degli obiettivi predeterminati dal docente per quella prova. Poiché una<br />

singola prova è uno dei momenti del processo di apprendimento messo in atto dal ragazzo, la<br />

misurazione è meglio espressa con lo studio dell’andamento delle sequenze di misurazione, ovvero<br />

l’individuazione di un trend di apprendimento.<br />

Detta misurazione corrisponde per noi ad uno dei principali indicatori della valutazione. Pur<br />

riconoscendo la possibilità di distinguere i criteri di misurazione in punteggi e livelli, essi vengono<br />

presentati in forma unitaria e si inten<strong>don</strong>o modulati in rapporto alla diversa natura della prova, se<br />

analitica o sintetica. Infatti la valutazione della singola prova si presenta differentemente dalla<br />

valutazione dell’insieme delle singole prove, in quanto in quest’ultima vengono a confluire altri<br />

indicatori, fra i quali individuiamo:<br />

- la partecipazione dell’alunno alla proposta educativa e culturale del docente<br />

- l’interesse promosso dall’alunno nello svolgimento del suo lavoro<br />

- la continuità di lavoro attuata dall’alunno nello svolgersi del lavoro disciplinare e nell’arco delle<br />

diverse discipline proposte.<br />

Nella definizione delle valutazioni assegnate agli alunni, si ritengono infine indicatori:<br />

- la quantità del possesso di informazioni<br />

- la capacità di uso degli strumenti<br />

- la consapevolezza di percorso<br />

- l’organizzazione delle conoscenze in termini di complessità<br />

6


- l’elaborazione personale<br />

- la significativa produzione culturale<br />

L’attribuzione dei voti nelle singole valutazioni è stata stabilita secondo questi criteri:<br />

voto 2 assoluta mancanza di informazioni.<br />

voto 3 insufficiente con elementi di particolare gravità in presenza di diffusi errori che<br />

attestano un approccio disordinato e logicamente scorretto, per una chiara incapacità<br />

di uso degli strumenti propri della disciplina.<br />

voto 4 chiaramente insufficiente, se la carenza di informazioni è significativa ed è aggravata<br />

da errori che compromettono seriamente la coerenza interna del lavoro presentato.<br />

voto 5 insufficienza per la presenza di una conoscenza inadeguata delle informazioni, che<br />

tuttavia non compromette in maniera grave l’esito della prova; oppure insufficienza<br />

in quanto il possesso minimo ma adeguato delle informazioni è condizionato da<br />

errori diffusi o circoscritti che indeboliscono la coerenza del lavoro.<br />

voto 6 sufficienza con fragilità, se c’è un possesso delle principali conoscenze, organizzate<br />

con qualche fragilità nell’utilizzo degli strumenti, ma non tali da indebolire la<br />

coerenza del lavoro presentato.<br />

voto 7 sufficienza piena, se c’è un possesso adeguato delle informazioni, organizzate con<br />

consapevolezza del percorso e degli strumenti.<br />

voto 8 evidente e sicura acquisizione personale dell’argomento, in presenza di un saldo<br />

possesso delle conoscenze e di una spiccata capacità di gestire con consapevolezza i<br />

percorsi sviluppati in classe; oppure pur in presenza di lievi imperfezioni nella<br />

restituzione dell’argomento, rielaborazione personale e pertinente tale da introdurre<br />

accenti nuovi rispetto al lavoro comune.<br />

voto 9 capacità di autonomi e significativi passi in avanti rispetto al lavoro comune, grazie<br />

al sicuro possesso delle conoscenze elaborate in modo personale e coerente e<br />

documentate in modo rigoroso ed espresse con finezza e pertinenza linguistica.<br />

voto 10 le conoscenze, competenze e capacità indicate nel punto precedente sono tali da<br />

permettere allo studente il pieno dominio di percorsi culturali complessi, nel quadro<br />

di una sintesi efficace ed ordinata, elaborata criticamente e sistematicamente, alla<br />

luce di un’ipotesi convincente ed adeguata, rigorosamente verificata ed espressa.<br />

Tipologia delle prove utilizzate dal Consiglio di classe<br />

- tema o composizione scritta<br />

- problema<br />

- compito breve di definizione di termini e concetti<br />

- interrogazione scritta con domanda su tema ampio<br />

- prove scritte di traduzione<br />

- brevi relazioni scritte su argomenti significativi trattati nell’anno di carattere sintetico<br />

- relazioni scritte su esperienze di laboratorio<br />

7


- colloquio orale<br />

- breve esposizione su contenuti dei programmi<br />

Terza prova<br />

La conduzione del percorso scolastico durante l’anno si è sviluppata in modo da tener conto<br />

dello sviluppo organico dei singoli percorsi disciplinari, finalizzati ad una solida acquisizione del<br />

metodo specifico della disciplina, con cura nell’indicare possibilità di connessioni fra diverse<br />

discipline.<br />

Il Consiglio di Classe si è orientato a sviluppare ed esercitare gli alunni su terze prove del<br />

Tipo B (“Quesiti a risposta singola”, “volti ad accertare la conoscenza e i livelli di competenza<br />

raggiunti dal candidato su argomenti riguardanti […] non più di cinque materie […] e composti da 8<br />

a 15 quesiti a risposta singola” come indicato nel D.M. del 18/9/1998, dal D.M. del 8/11/1999 n.<br />

520 e dal D.M.del 20/11/2000).<br />

Il carattere pluridisciplinare delle prove, il lavoro di discussione e di preparazione del<br />

Consiglio di Classe e specifiche considerazioni di opportunità didattica, hanno indirizzato il<br />

Consiglio a sottoporre alla classe tali prove a partire dal mese di dicembre in modo scadenzato<br />

perché tutte le discipline potessero contribuire appieno alla loro preparazione. Sono state proposte a<br />

rotazione tutte le materie. La prima è stata assegnata e svolta in data 2/12/2011; la seconda il<br />

4/04/2012. La modalità scelta di costruzione di queste prove è tale per cui ogni disciplina ha<br />

formulato, a partire dal programma svolto due o tre domande aventi due specifiche caratteristiche:<br />

una di tipo analitico (eventualmente suddivisa in alcuni sotto-quesiti specifici) e l’altra di tipo<br />

sintetico. Per lo svolgimento delle risposte alle domande inerenti ogni disciplina sono state<br />

assegnate un numero massimo totale di 25 righe.<br />

Al fine di una maggior semplificazione all’atto della valutazione, il Consiglio si è orientato<br />

ad assegnare un punteggio equivalente alle domande poste in ciascuna disciplina, a lasciare espresso<br />

in termini di frazione ogni punteggio nella singola disciplina interessata alla prova e a esprimere un<br />

punteggio conclusivo calcolato mediante la media aritmetica e corretto in intero mediante la<br />

maggior vicinanza (per esempio se la media è data dal numero 13,α allora il punteggio conclusivo è<br />

13 se 0 ≤ α < 5, diversamente è 14).<br />

I criteri per la valutazione di queste prove sono stati espressi preventivamente allo<br />

svolgimento delle medesime con la stesura di una griglia di correzione comune a tutte le discipline.<br />

Ogni docente, in base al testo della prova, elabora una griglia di correzione particolare riguardante il<br />

contenuto. In particolare il Consiglio si è attenuto a questi criteri:<br />

a- la presenza o meno delle informazioni previste dalla griglia di correzione predisposta dal<br />

docente (ossia la quantità e la pertinenza delle informazioni fornite); la padronanza del<br />

linguaggio tecnico proprio della disciplina (soprattutto per le materie scientifiche); la<br />

correttezza sintattica, morfologica e lessicale per quanto riguarda la lingua straniera;<br />

b- in mancanza di alcuni elementi previsti dalla griglia di correzione predisposta dal docente si<br />

possono assegnare fino ad un massimo di due punti (fino ad un punteggio complessivo non<br />

superiore a 15), se l’elaborato contiene informazioni non previste dalla griglia di correzione<br />

ma di pregio e pertinenti e/o se l’elaborato presenta una coerenza globale<br />

nell’argomentazione e/o una logica interna tale per cui gli elementi di contenuto mancanti<br />

siano imputabili ad insufficienza di tempo o di numero di righe previste.<br />

La griglia di correzione della terza prova comune alle discipline, viene riportata di seguito.<br />

8


Griglia di correzione per la terza prova<br />

CANDIDATO PUNTEGGIO PUNTEGGIO<br />

ATTRIBUITO<br />

Conoscenze<br />

Il candidato possiede conoscenze:<br />

6<br />

- scorrette, limitate o nulle<br />

0-3<br />

- corrette nonostante qualche errore<br />

4-5<br />

- corrette ed approfondite<br />

6<br />

Correttezza linguistica e terminologica<br />

Il candidato:<br />

2<br />

- non conosce la terminologia specifica ed è scorretto nell’uso della lingua 0-1<br />

- conosce la terminologia, la sa utilizzare in modo accettabile ed è corretto<br />

nell’uso della lingua<br />

1.5<br />

- usa in modo appropriato la terminologia specifica ed è corretto e accurato<br />

nell’uso della lingua<br />

2<br />

Competenze<br />

Il candidato:<br />

4<br />

- non è in grado di dar conto delle nozioni assimilate o si limita ad elencarle 0-2<br />

- sa cogliere i problemi ed organizza i contenuti dello studio in modo<br />

sufficientemente completo<br />

3<br />

- coglie con sicurezza i problemi proposti, sa organizzare i contenuti dello<br />

studio in sintesi complete, efficaci ed organiche<br />

4<br />

Capacità nell’argomentazione<br />

Il candidato:<br />

3<br />

- non sa impostare le questioni o le imposta senza essere in grado di<br />

risolverle<br />

0-1<br />

- tratta i problemi in modo sufficientemente chiaro, nonostante alcune<br />

imprecisioni<br />

2<br />

- organizza in modo chiaro e corretto<br />

3<br />

TOTALE /15<br />

Dalla combinazione dei punteggi attribuiti secondo gli indicatori segnalati nella griglia di<br />

correzione della terza prova si ottiene la seguente griglia di valutazione.<br />

Grave debito nel<br />

lavoro,<br />

mancanza di<br />

informazioni<br />

Gravemente<br />

insufficiente<br />

insufficiente sufficiente Discreto Buono Ottimo<br />

0-4 5-7 8-9 10-11 12 13 14-15<br />

Per ciascuna di queste prove il Consiglio ha deciso di assegnare il tempo di tre ore, al fine di<br />

consentire un’esposizione più controllata: abbiamo stimato in mezz’ora il tempo necessario per<br />

rispondere alle domande in ciascuna delle materie implicate e in mezz’ora il tempo per una rilettura<br />

globale o per eventuali correzioni da apportare.<br />

Ogni docente ha liberamente deciso se tenere in considerazione l’esito di queste prove per la<br />

valutazione dell’apprendimento nella sua materia, riformulando in voto il punteggio, dalla scala in<br />

quindicesimi a quella in decimi secondo un criterio di diretta proporzionalità.<br />

Si allegano i testi delle prove assegnate (Allegato n. 1).<br />

9


Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo<br />

Credito scolastico<br />

Come stabilito dal Collegio Docenti (verbale del 6 settembre 2011) il Consiglio di Classe<br />

della Quinta B utilizzerà i seguenti indicatori per definire il credito scolastico di ogni singolo<br />

alunno:<br />

1) il profitto scolastico, espresso dalla media finale dei voti. Questo indicatore viene utilizzato sia<br />

per stabilire all’interno di quale fascia della tabella si colloca il credito scolastico dello studente in<br />

oggetto, sia per determinare l’oscillazione all’interno della banda.<br />

2) L’assiduità nella frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo<br />

educativo e alle attività complementari ed integrative.<br />

3) I crediti formativi.<br />

Gli ultimi indicatori sono considerati, in linea generale, di pari valore.<br />

Credito formativo<br />

Come stabilito dal Collegio Docenti (verbale del 6 settembre 2011) il Consiglio di Classe<br />

della Quinta B utilizzerà come criteri per la valutazione di ammissibilità delle attestazioni di<br />

esperienze presentate dagli studenti al fine di ottenere un credito formativo e per il peso da attribuire<br />

ad ognuna di esse in sede di definizione del credito scolastico, quelli previsti dalla normativa.<br />

Verranno prese in esame qualificate esperienze dalle quali derivino competenze coerenti con il tipo<br />

di corso cui si riferisce l’Esame di Stato. La coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i<br />

contenuti tematici del corso di studi, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro<br />

concreta attuazione. Per le esperienze relative alla formazione personale, civile e sociale si terrà<br />

conto della rilevanza qualitativa dell’esperienza stessa. Le esperienze che danno luogo<br />

all’acquisizione di crediti formativi sono maturate, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti<br />

e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e<br />

culturale. Parimenti verranno considerati i settori di attività indicati dalla normativa: culturali,<br />

artistici-ricreativi, ambiente, volontariato, solidarietà, cooperazione e sport.<br />

Si terrà conto delle esperienze compiute negli ultimi tre anni.<br />

Attività realizzate<br />

Diversi alunni della classe hanno potuto arricchire la loro formazione e preparazione culturale<br />

grazie ad alcune attività extracurricolari, alcune programmate per tutta la classe e nelle ore della<br />

mattina, altre alle quali hanno liberamente aderito.<br />

Test anticipato per l’ammissione alle facoltà di ingegneria.<br />

Tra gennaio e marzo sono stati programmati 6 incontri in preparazione al test anticipato per<br />

l’accesso alle facoltà di ingegneria del Politecnico di Milano.<br />

Nei primi due incontri sono stati ripresi alcuni elementi di probabilità e statistica e sono stati risolti<br />

e corretti alcuni problemi relativi a questi argomenti.<br />

Negli incontri successivi sono state proposte agli studenti alcune simulazioni del test (per la parte<br />

relativa a matematica e fisica). Le prove sono poi state corrette insieme riprendendo, ove<br />

necessario, i contenuti implicati. Le simulazioni sono fornite direttamente dal Dipartimento di<br />

Matematica del Politecnico di Milano e il corso è tenuto dagli insegnanti di matematica della scuola<br />

di appartenenza. Al termine del corso i ragazzi hanno sostenuto il test di ammissione alle facoltà di<br />

ingegneria in una sessione riservata del Test on Line che si è svolta presso uno dei centri di calcolo<br />

del Politecnico.<br />

10


Corso in preparazione al test per l’accesso alla facoltà di medicina<br />

Nel secondo quadrimestre è stata offerta la possibilità , agli studenti che volessero sostenere il test<br />

per l’accesso alla facoltà di medicina, un corso in preparazione ad esso. La chiusura del corso è<br />

prevista nella seconda metà di Luglio ad esame di maturità concluso. Il corso si è sviluppato (e si<br />

concluderà) con 10 lezioni (nel pomeriggio) di chimica e biologia e quattro simulazioni di test. I<br />

contenuti affrontati nel corso sono stati i seguenti:<br />

- Bioenergetica: i diversi tipi di metabolismo; le reazioni di ossidoriduzione di importanza<br />

biologica; la relazione tra ATP e ‘informazione’.<br />

- Fisiologia cellulare: i diversi tipi di ‘risposta’ di un organismo (impulso nervoso e potenziale di<br />

membrana; risposta immunitaria e selezione clonale; ormoni e recettori).<br />

- Biologia molecolare: l’importanza delle interazioni chimiche deboli; replicazione,<br />

trascrizione e traduzione a livello molecolare; regolazione genica; tecniche del DNA ricombinante.<br />

- Genetica: mappe di ricombinazione; uso degli enzimi di restrizione; genetica evoluzionistica (Evo-<br />

Devo).<br />

- Chimica organica: cenni di nomenclatura; stereoisomeria; gruppi funzionali principali;<br />

macromolecole biologiche.<br />

A scuola con i filosofi<br />

All’interno del percorso di filosofia della classe quinta è stato proposto ai ragazzi sia della scuola<br />

che del territorio un ciclo di incontri con docenti universitari su alcuni autori affrontati in classe o su<br />

argomenti che attraversano in maniera significativa il percorso di storia e filosofia.<br />

La partecipazione a queste attività pomeridiane da parte dei ragazzi è stata libera e volontaria.<br />

Questo il programma degli incontri.<br />

Hegel interprete dell’esperienza umana<br />

prof. Gianfranco Dalmasso, Università degli Studi di Bergamo<br />

Il metodo fenomenologico: un luogo di verifica dell’esperienza<br />

prof. Enzo Costa, Università degli Studi del Molise<br />

Hannah Arendt: razionalità e politica nella storia del Novecento<br />

prof. Sante Maletta, Università degli Studi della Calabria<br />

Incontri interclasse di filosofia<br />

A partire dal mese di maggio le classi quinte di liceo scientifico e classico hanno svolto alcune ore<br />

curricolari di filosofia insieme per seguire delle lezioni preparate dai docenti dell’istituto su 2 autori<br />

della filosofia del Novecento.<br />

Tali incontri sono finalizzati sia alla sequela di contenuti cronologicamente più vicini a noi per<br />

autori e temi, sia alla costituzione di un tessuto di linguaggi e metodi comuni all’interno della<br />

scuola nella costituzione della disciplina di filosofia.<br />

I ragazzi seguono con interesse tali iniziative e vi corrispon<strong>don</strong>o con grande determinazione, pur<br />

non essendo oggetto di verifiche specifiche sull’apprendimento dei contenuti svolti.<br />

I temi affrontati sono stati<br />

1. Il neopositivismo e la filosofia di Wittgenstein<br />

2. La filosofia di Martin Heidegger<br />

Visita al parco astronomico “La torre del sole” di Brembate di sopra, Centro per la Didattica<br />

e la Sperimentazione delle Scienze Astronomiche.<br />

E’ stata proposta un’uscita didattica al Parco Astronomico” La Torre del Sole” di Brembate Sopra<br />

(Bg), durante la quale gli studenti hanno svolto un’attività presso il planetario del centro che ha<br />

permesso l’osservazione dei moti del cielo e dei corpi celesti, l’individuazione delle principali<br />

costellazioni e lo svolgimento di attività di orientamento tramite l’utilizzo delle coordinate<br />

astronomiche.<br />

11


In serata è stato possibile accedere all’osservatorio astronomico per l’osservazione del cielo<br />

autunnale. In particolare c’è stata la possibilità di osservare il pianeta Giove.<br />

Visita alla mostra Cézanne. Les ateliers du Midi, Palazzo Reale, Milano, 22 dicembre 2011.<br />

Cézanne ha capito la luce e il colore, la forma e il disegno, la prospettiva e la libertà. Ha colto il<br />

limite dell'Impressionismo, ha anticipato i movimenti d'avanguardia del primo Novecento con<br />

quadri di una modernità sconcertante. In una vita inquadrata entro l'agiata borghesia di provincia,<br />

lontano dai riflettori della Ville Lumière, solo marginalmente lambito dall'attenzione dei critici,<br />

Cézanne mantiene il profilo di un "artigiano" della pittura. Solo dopo la sua morte, quando gli viene<br />

tributata una mostra retrospettiva, giovani pittori come Picasso e Matisse capiscono il debito nei<br />

confronti di un grande maestro, nei confronti di un "classico" che dà un senso nuovo all'intero corso<br />

dell'arte moderna.<br />

Cézanne apprese che la luce s'impasta nelle cose e nei colori, la stessa luce che si esprime come<br />

contrasti luminosi, come effetti cangianti della natura, come moltitudine di riflessi luminosi. La luce<br />

violenta del Midi, quella filtrata dalle grandi vetrate del suo ateliers ad Aix en Provence, le<br />

sfumature impalpabili dell'en plein air.<br />

Il percorso espositivo ha distribuito la collezione delle opere secondo criteri sia tematici sia<br />

cronologici, partendo dall’autoritratto scuro e minaccioso dell’artista che attende il pubblico<br />

all’entrata come la montagna Sainte-Victoire, spesso ricorrente nella sua iconografia creativa.<br />

Visita alla mostra “Brera incontra il Pushkin, collezionismo russo tra Renoir e Matisse",<br />

capolavori impressionisti, Pinacoteca di Brera, Milano<br />

Le Ninfee di Monet, Le ragazze di Tahiti di Gauguin, Il Ritratto di Ambroise Vollard di Picasso, I<br />

Pesci rossi di Matisse. Diciassette capolavori dell' arte moderna in trasferta da Mosca a Milano.<br />

Abbiamo ammirato opere che campeggiano su tutti i libri di storia dell'arte impressionista,<br />

postimpressionista e cubista. Come La ronda dei carcerati di Van Gogh, il Ponte sulla Marna di<br />

Cézanne, La pergola di Renoir, l' Avenue de l' Opéra di Pissarro. Tutte acquistate a Parigi da due<br />

collezionisti moscoviti e incamerate dallo Stato sovietico all'indomani della Rivoluzione.<br />

Visita alla mostra “Il Simbolismo in Italia”. Padova, in Palazzo Zabarella, 9 febbraio 2012.<br />

A cavallo tra Otto e Novecento, l’inconscio irrompe nell’arte e nulla sarà più come prima. È la<br />

scoperta di un mondo “altro”, affascinante, intrigante, di una nuova lente che vira la percezione di<br />

ogni realtà, si tratti di un paesaggio fisico e di un moto dell’anima.<br />

È la storia di un movimento che si estende su scala europea ma che qui viene indagato nella sua<br />

vicenda italiana, con confronti oltre confine e in particolare con l’ambito austriaco del Simbolismo:<br />

valgano tra tutti la Giuditta Salomè, di Gustav Klimt o Il Peccato, di Franz von Stuck.<br />

Le opere italiane delle otto <strong>sez</strong>ioni di questa mostra, hanno ricostruito quel dibattito sulla missione<br />

dell’arte di quegli anni di decisive mutazioni sociali. Opere che evocano ciò che aleggiava negli<br />

ambienti letterari e filosofici di Gabriele D’Annunzio o di Angelo Conti o nei cenacoli musicali<br />

devoti a Wagner, mentre le Esposizioni portavano in Italia i fermenti dei movimenti europei.<br />

Con la Triennale di Brera del 1891, si apre l’itinerario della mostra che presenta affiancate Le due<br />

madri di Giovanni Segantini e Maternità di Gaetano Previati, quadri che segnano la sintesi fra<br />

divisionismo e contenuti simbolici. Segue una <strong>sez</strong>ione dedicata ai ‘protagonisti’: gli artisti italiani e<br />

stranieri che parteciparono all’avventura poetica cresciuta intorno al Manifesto del 1886 di Jean<br />

Moréas e all’ “arte di pensiero” foriera della poetica degli stati d’animo.<br />

“Un paesaggio è uno stato dell’anima” scriveva Henry-Frédéric Amiel e a questo principio è<br />

ispirata la <strong>sez</strong>ione che, trattando del sentimento panico della natura, espone opere dove prevalgono,<br />

nella rappresentazione del paesaggio, la nebbia, i bagliori notturni, la variabilità atmosferica, le<br />

situazioni più facilmente collegabili ai turbamenti psicologici.<br />

Il mistero della vita era soggetto della successiva <strong>sez</strong>ione, con la rappresentazione di azioni<br />

quotidiane: la processione, le gioie materne, il viatico, la partenza mattutina. Emblemi di quell’<br />

“artista veggente” che aveva il compito, secondo le teorie simboliste, di decifrare il mondo dei<br />

12


fenomeni e di cogliere le affinità latenti e misteriose esistenti tra l’uomo e la realtà circostante,<br />

come nei dipinti di Pellizza da Volpedo, Morbelli e Casorati.<br />

L’ispirazione preraffaellita domina la pittura di Giulio Aristide Sartorio, Adolfo De Carolis realizza<br />

le aspirazioni figurative di D’Annunzio, Galileo Chini intesse sontuose e iridescenti allegorie,<br />

Leonardo Bistolfi interroga la Sfinge, Gaetano Previati riscopre nella storia il dramma di Cleopatra:<br />

le <strong>sez</strong>ioni che illustrano il mito e l’allegoria hanno proposto le opere di questi artisti nel confronto<br />

con le opere di Klimt e di Franz von Stuck.<br />

È nella <strong>sez</strong>ione dedicata al ‘bianco e nero’, cioè alla nutrita produzione grafica degli anni fra Otto e<br />

Novecento, che meglio si comprende il dialogo degli italiani con la cultura figurativa mitteleuropea,<br />

impegnata ad indagare i più riposti sentimenti dell’uomo, i suoi fantasmi interiori. I fogli di Gaetano<br />

Previati, di Alberto Martini, di Romolo Romani, di Giovanni Costetti, di Umberto Boccioni, del<br />

giovane Ottone Rosai, variano dall’allegorico, al fiabesco, al fantastico, all’orrido.<br />

Il percorso della mostra si è concluso nella ‘Sala del Sogno’, che alla Biennale di Venezia del 1907<br />

aveva consacrato le istanze e le realizzazioni della generazione simbolista creando una scenografia<br />

affidata all’ingegno decorativo di Galileo Chini e agli artisti che avevano contribuito ad alimentare<br />

le poetiche del ‘piacere’ e dell’inquietudine, della bellezza e del mito, della spiritualità e degli stati<br />

d’animo, sostenendole fino alle soglie della rivoluzione futurista cui introducono due capolavori<br />

ancora simbolisti di Umberto Boccioni come Il sogno (Paolo e Francesca) e La madre che cuce.<br />

Visita alla Cappella degli Scrovegni, Giotto<br />

La Cappella degli Scrovegni, capolavoro della pittura del Trecento italiano, è considerato il ciclo<br />

più completo di affreschi realizzato dal maestro toscano nella sua maturità. Colore e luce, poesia e<br />

pathos, il senso della natura e della storia, il senso di umanità e di fede fusi insieme per narrare le<br />

storia dilla Ma<strong>don</strong>na e di Cristo. Il ciclo pittorico è sviluppato in tre temi principali: gli episodi della<br />

vita di Maria e della vita e morte di Cristo.<br />

Viaggio di istruzione a Monaco di Baviera<br />

Dal 20 al 24 marzo si è svolto il viaggio di istruzione a Monaco di Baviera.<br />

Obiettivo didattico del viaggio è stato l’incontro con alcuni aspetti particolarmente significativi<br />

della “rivoluzione culturale” che connota l’inizio del Novecento: va in frantumi la certezza<br />

positivista di fine Ottocento in un uomo signore della conoscenza e padrone del futuro e si apre<br />

l’epoca di un rapporto problematico con la realtà d cui si svilupperanno tutti i movimenti culturali<br />

del XX secolo. Abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano frammenti di questo passaggio<br />

decisivo per il nostro presente, in campo scientifico, artistico, storico.<br />

La città offre infatti l’occasione di incontrare documenti straordinari di altre epoche.<br />

Il viaggio di istruzione si è aperto con la visita al campo di Dachau.<br />

Parte della proposta è stata la visita all’<strong>Istituto</strong> Max Planck di Monaco, all’avanguardia nella<br />

ricerca sulle applicazioni della fusione nucleare. Ma l’esistenza di questo ed altri centri di ricerca in<br />

Germania non può essere slegata dal fatto che in quei luoghi hanno lavorato alcuni dei più grandi<br />

fisici del 800 e del 900, fondatori della fisica moderna. In particolare, lo sviluppo della fisica nei<br />

primi anni del 900, così importanti per noi, oggi, non può essere concepito slegato dal contesto<br />

storico e culturale dell’Europa nel medesimo periodo.<br />

I nostri alunni hanno visitato l’<strong>Istituto</strong> di Fisica del Plasma dell’<strong>Istituto</strong> Max Planck di Garching<br />

situato nei pressi di Monaco di Baviera.<br />

L’<strong>Istituto</strong> di Fisica del Plasma è stato fondato nel 1960 ed è uno degli istituti del Max Planck<br />

Society (che è l’analogo del nostro Consiglio Nazionale delle Ricerche) e si occupa attualmente<br />

dello sviluppo di diversi progetti nell’ambito della fisica delle particelle elementari e<br />

dell’astrofisica. Abbiamo incontrato due ricercatori del Max Planck Institute che, dopo una lezione<br />

introduttiva di fisica, ci hanno condotti a visitare il reattore. In Garching è infatti situato uno dei più<br />

importanti dispositivi sperimentali (TOKAMAK) che sono impiegati per ricreare le condizioni<br />

perché avvengano delle reazioni di fusione tra nuclei di deuterio e trizio. Una delle condizioni è per<br />

esempio quella di creare un gas ad alta temperatura e fortemente ionizzato (il cosiddetto plasma).<br />

13


In particolare la divisione scientifica di Garching si occupa di studiare il metodo per il<br />

confinamento del plasma ad alta temperatura. Abbiamo avuto l’occasione di visitare il Tokamak e<br />

la strumentazione legata all’acquisizione dei dati sperimentali sul plasma e sulla fusione.<br />

Il giorno seguente abbiamo visitato il Deutsche Museum (museo di scienza e tecnologia di Monaco<br />

di Baviera).<br />

I ragazzi sono stati guidati alla visita della <strong>sez</strong>ione sulla fisica moderna nella quale sono presenti<br />

molti esperimenti relativi alla fisica del XX secolo e della <strong>sez</strong>ione sulle macchine termiche.<br />

Abbiamo inoltre visitato le stanze contenenti numerosi esperimenti interattivi sulla fisica classica<br />

(meccanica del corpo rigido, meccanica ondulatoria, luce e suono).<br />

I giorni seguenti sono stati occupati dalle visite ai musei:<br />

- La Glyptothek è una meta irrinunciabile per gli studiosi e gli amanti dell'arte classica.<br />

Voluta da Ludwig I nel 1830 per esporre la collezione di marmi classici appartenenti ai reali<br />

di Baviera, oggi rappresenta un importante panorama della scultura greca e romana. Tra i<br />

capolavori citiamo l'Apollo di Tenea (metà VI secolo a.C.), le sculture del tempio di Aphaia<br />

(fine VI - inizio V secolo a.C.), provenienti dai due frontoni e dalla decorazione interna del<br />

tempio situato nell'isola greca di Egina, e il Fauno Barberini.<br />

- la Neue pinakothek (arte tra 800 e 900).<br />

Racchiude nei suoi saloni dipinti e sculture di artisti che hanno lavorato in Europa tra la fine<br />

del XVIII e l'inizio del XX secolo.<br />

- la Pinakothek der Moderne.<br />

Inaugurata il 16 settembre 2002 dopo lunghi anni di lavori ed un costo totale di 121 milioni<br />

di Euro, la Pinakothek der Moderne, situata di fianco alla Alte Pinakothek, è il più<br />

importante museo di arte moderna e contemporanea della Germania.<br />

Attività di orientamento.<br />

Essa è stata prevalentemente finalizzata alle prospettive di uno studio universitario. Si è articolata<br />

nei seguenti momenti.<br />

- Un incontro preparatorio che ha coinvolto gli studenti interessati alla progettazione<br />

dell’attività di orientamento. Scopo della riunione era individuare le richieste dei ragazzi e<br />

strutturare in modo adeguato l’attività, rendendo i ragazzi corresponsabili dell’iniziativa.<br />

- Uno “sportello” di dialogo tra i nostri studenti e gli studenti universitari di tutte le facoltà da<br />

noi richieste che ha permesso una conoscenza più dettagliata delle diverse possibilità di<br />

studio e sui principali cambiamenti in atto nell’Università italiana;<br />

- un’attività di verifica condotta con i docenti del Consiglio di Classe (valutazione dei criteri<br />

adottati, verifica disciplinare delle attitudini e inclinazioni).<br />

- L’opportunità, su richiesta, di una consulenza personale o a gruppi curata da docenti<br />

universitari su natura e contenuti di specifici indirizzi di studio o di aree disciplinari (facoltà<br />

umanistiche, lingue, facoltà scientifiche, facoltà giuridico – politiche, facoltà economico –<br />

statistiche, ingegneria, architettura, medicina) e sulle varie opportunità di studio fornite<br />

dalle università milanesi;<br />

- un’attività di preparazione ai test di ammissione alle facoltà di Ingegneria e di Medicina.<br />

Laboratorio d’informatica<br />

E’ stata offerta la possibilità di frequentare alcuni corsi di informatica aventi per obiettivo il<br />

conseguimento dell’ECDL e la possibilità di sostenere esami in sede. Il diploma ECDL. il Liceo<br />

Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong> è stato accreditato dall’A.I.C.A. (Associazione italiana per l’Informatica ed il<br />

Calcolo Automatico) come Test Center per il conferimento dell’ECDL (European Computer<br />

Driving Licence). L’ECDL, o patente europea del computer, è un documento che certifica il<br />

possesso minimo di abilità necessarie per poter lavorare con il personal computer. Il programma<br />

legato all’ECDL fa capo al CEPIS (Council of European Professional Informatics Societies), ente<br />

che riunisce tutte le società europee di informatica di cui l’AICA fa parte. Attualmente l’ECDL è<br />

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l’attestato più diffuso e riconosciuto a livello internazionale; in particolare l’Unione Europea<br />

sostiene l’ECDL e ne ha inserito la realizzazione e il perfezionamento nei suoi progetti comunitari.<br />

L’ECDL è riconosciuto dalle principali Università italiane.<br />

Strumentazioni messe a disposizione della scuola<br />

- Laboratorio informatico: 32 postazioni multimediali, con possibilità di accesso a Internet, cui gli<br />

studenti possono accedere liberamente due pomeriggi alla settimana o, se accompagnati<br />

dall’insegnante, anche in altri momenti.<br />

- Laboratorio di Fisica: il laboratorio è a disposizione per l’attività didattica mattutina; è possibile<br />

effettuare, a scelta del docente, attività di gruppo o lezioni frontali di illustrazione di esperienze<br />

relative allo svolgimento del programma su tutto l’arco del triennio. E’ possibile anche l’utilizzo<br />

pomeridiano, se autorizzato dal docente o dal responsabile di laboratorio, per l’effettuazione o<br />

l’allestimento di esperienze di singoli o di gruppi come attività di approfondimento. La dotazione<br />

disponibile è raccolta in un inventario depositato in segreteria e aggiornato annualmente.<br />

- Laboratorio di Scienze: il laboratorio è stato utilizzato prevalentemente nel secondo e quarto<br />

anno di corso, durante lo svolgimento dei programmi di biologia e chimica. Gli strumenti utilizzati<br />

sono stati soprattutto i microscopi, corredati dagli accessori per la microfotografia e la dotazione<br />

standard di reagenti e strumenti per le esperienze di chimica. Nel corso del quinto anno sono state<br />

utilizzate le collezioni mineralogica e petrografica per l’osservazione e il riconoscimento di minerali<br />

e rocce.<br />

- Laboratorio multimediale: 32 postazioni multimediali, con possibilità di accesso a Internet,<br />

proiettore di diapositive, lavagna luminosa, televisione, videoregistratore, videoproiettore, impianto<br />

stereofonico con lettore di cassette e compact disc., cui gli studenti possono accedere liberamente<br />

due pomeriggi alla settimana o, se accompagnati dall’insegnante, anche in altri momenti. Viene<br />

usato abitualmente anche come laboratorio linguistico.<br />

- Biblioteca d’istituto: 2.120 volumi consultabili liberamente (oltre i 1.000 libri di testo, in uso e<br />

non nella classe, disponibili in biblioteca), oltre alle risorse messe a disposizione degli studenti dalla<br />

biblioteca civica di Carate Brianza e dal servizio bibliotecario brianteo.<br />

- Apertura pomeridiana della scuola per attività di studio degli studenti o per iniziative<br />

facoltative di altro genere.<br />

- Accesso personale, regolamentato, degli studenti alle strumentazioni messe a disposizione<br />

(Laboratori e servizio fotocopiatrice).<br />

Unitamente al presente documento si allegano<br />

Allegato n. 1 - Testi delle terze prove assegnate.<br />

Allegato n. 2 - Relazioni personali dei docenti<br />

Allegato n. 3 - Programmi per materia<br />

Carate Brianza, 10 maggio 2012<br />

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ALLEGATO N.1<br />

LATINO<br />

SIMULAZIONI DELLE TERZE PROVE<br />

SIMULAZIONE TERZA PROVA 2 dicembre 2011<br />

1. Elogio di Epicuro (De rerum natura I, 62-79)<br />

Humana ante oculos foede cum vita iaceret<br />

in terris oppressa gravi sub religione<br />

quae caput a caeli regionibus ostendebat<br />

65 horribili super aspectu mortalibus instans,<br />

primum Graius homo mortalis tollere contra<br />

est oculos ausus primusque obsistere contra,<br />

quem neque fama deum nec fulmina nec minitanti<br />

murmure compressit caelum, sed eo magis acrem<br />

70 inritat animi virtutem, effringere ut arta<br />

naturae primus portarum claustra cupiret.<br />

Ergo vivida vis animi pervicit, et extra<br />

processit longe flammantia moenia mundi<br />

atque omne immensum peragravit mente animoque,<br />

75 unde refert nobis victor quid possit oriri,<br />

quid nequeat, finita potestas denique cuique<br />

quanam sit ratione atque alte terminus haerens.<br />

Quare religio pedibus subiecta vicissim<br />

obteritur, nos exaequat victoria caelo.<br />

1a. Traduci i vv. 72 - 77. (max. 5 righe)<br />

1b. In questo primo elogio come viene celebrata la figura di Epicuro e in cosa consiste la sua<br />

vittoria? (max. 10 righe)<br />

2. Illustra brevemente le caratteristiche della prosa di Seneca. Le strategie di scrittura adoperate<br />

da Seneca quale scopo si prefiggono? (max. 10 righe)<br />

STORIA<br />

Rispondi alle seguenti domande in un massimo di 12 righe:<br />

1. Quali fatti portano all’annessione della Lombardia al Piemonte?<br />

2. Il socialismo di Proudhon e Fourier fu considerato utopico da Marx. Perché e cosa significa?<br />

STORIA DELL’ARTE<br />

1) Del movimento Impressionista illustra:<br />

- Il nuovo linguaggio formale sulla luce e sul colore (5 righe)<br />

- I temi della pittura (5 righe)<br />

16


2) Attraverso l’analisi di una/due opere (di cui indicare titolo, data, tecnica) illustra la<br />

rivoluzione formale e tematica del movimento dei Macchiaioli (15 righe)<br />

Autore e titolo ……………………………….<br />

data…………………………………<br />

tecnica pittorica……………………..<br />

SCIENZE DELLA TERRA<br />

1) Qual è l’ipotesi più accreditata sulla formazione del Sistema Solare? Descrivila nei suoi<br />

principali passaggi. (max. 15 righe)<br />

2) All’interno delle stelle la materia può assumere caratteristiche diverse da quelle degli stati<br />

fisici che si osservano sulla Terra. Spiega come si organizza la materia:<br />

- nel nocciolo di una stella della sequenza principale,<br />

- in una nana bianca e<br />

- in una stella a neutroni. (max. 10 righe)<br />

INGLESE<br />

“For some weeks I led a miserable life in the woods, endeavouring to cure the wound which I had<br />

received. The ball had entered my shoulder, and I knew not whether it had remained there or passed<br />

through; at any rate I had no means of extracting it. My sufferings were augmented also by the<br />

oppressive sense of the injustice and ingratitude of their infliction. My daily vows rose for revenge,<br />

such as would alone compensate for the outrages and anguish I had endured”<br />

From Frankenstein, Mary Shelly.<br />

Part one –Comprehension of the extract<br />

Who does the pronoun “I” refer to?<br />

Why does the novelist decide to write “miserable life”?<br />

Why is the monster suffering?<br />

How does the monster react to his condition? (10 righe)<br />

Part two-Analysis<br />

In what sense is Frankenstein a Gothic novel and in what sense it isn’t? (15 righe)<br />

FISICA<br />

SIMULAZIONE TERZA PROVA 4 aprile 2012<br />

1. Si Illustri il principio di funzionamento di un motore elettrico (18 righe esclusi i disegni)<br />

2. Si enunci il teorema della circuitazione di Ampere per il campo magnetico e lo si applichi<br />

per determinare l’intensità del campo entro un solenoide indefinito percorso da una<br />

corrente i e caratterizzato da una densità lineare di spire n (max 7righe).(esclusi disegni)<br />

17


FILOSOFIA<br />

Rispondi alle seguenti domande in un massimo di 12 righe:<br />

1. Cosa significa per Hegel l’arte? Quale scopo ha?<br />

2. Perché in Feuerbach l’antropologia sostituisce la teologia?<br />

SCIENZE<br />

1) Dopo aver descritto le principali caratteristiche del magma primario e di quello secondario,<br />

spiega in che modo, a partire da due soli tipi di magma, si forma la varietà delle rocce<br />

magmatiche. (Max. 15 righe)<br />

2) A- Spiega che cosa si intende con i termini vicarianza e polimorfismo. B-Porta un esempio<br />

di minerale in cui sia evidente il fenomeno della vicarianza. C- Porta un esempio di minerale<br />

in cui sia evidente il fenomeno del polimorfismo. (Max. 10 righe)<br />

STORIA DELL’ARTE<br />

1) Attraverso l’opera “Un dimanche après-midi a l’ile de la Grande-Jatte” (Una domenica<br />

pomeriggio all’isola della Grande-Jatte) illustra le ricerche del Puntinismo (10 righe)<br />

autore……………………………….<br />

data…………………………………<br />

tecnica pittorica……………………..<br />

2) “Un solo grido d’angoscia sale dal nostro tempo. Anche l’arte urla nelle tenebre, chiama<br />

soccorso, invoca lo spirito: è l’espressionismo...” (H. Bahr, “Espresssionismo”, 1916)<br />

Attraverso l’analisi di due opere espressioniste indica alcune caratteristiche del movimento (15 r)<br />

INGLESE<br />

This passage is taken from chapter 11 of Dorian Gray, where Dorian’s He<strong>don</strong>istic philosophy is<br />

fully stated in the theory and in the practice of his life.<br />

…But it appeared to Dorian Gray that the true nature of the senses had never been understood, and<br />

that they had remained savage and animal merely because the world had sought to starve them into<br />

submission or to kill them by pain, instead of aiming at making them element of a new spirituality,<br />

of which a fine instinct for beauty was to be the dominant characteristics.<br />

Part One- Comprehension of the extract<br />

How were senses considered ?<br />

What were senses submitted to?<br />

What is the spirituality mentioned in the extract? (10 righe)<br />

Part Two - Analysis<br />

Sum up why Wilde stated that the senses were the elements of a new spirituality based on the cult<br />

of beauty. (15 righe)<br />

18


ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

Premessa<br />

ITALIANO<br />

RELAZIONE SULLA CLASSE<br />

Prof.ssa Marina Fumagalli<br />

Ritengo importante sottolineare tre aspetti che mi pare possano sintetizzare quello che io considero<br />

il valore formativo connesso allo studio della letteratura:<br />

1) leggere significa immergersi in un patrimonio vivo di memoria per rendere il rapporto con la<br />

realtà nel presente più denso, meno esile, meno superficiale, meno reattivo, meno disarmato, meno<br />

solitario. Quanto più è fervido il nesso che costantemente ci lega a questa infinita sorgente da cui<br />

attingiamo ciò che è stato detto, ciò che è stato imparato, ciò che è stato vissuto, tanto più il<br />

rapporto con il presente e con la realtà diventa consapevole, ricco.<br />

2) La letteratura formando una memoria forma una sensibilità culturale, cioè un approccio<br />

consapevole, intelligente, con le cose della realtà. Si tratta di un potenziamento dell’io nella sua<br />

capacità di sentire la realtà, di averla presente, di possedere un’intelligenza , una capacità di<br />

riconoscere le cose e di legarle al mondo e a sé.<br />

3) Il lavoro letterario rende capaci di invenzione: poiché questo lavoro dell’io nel suo rapporto<br />

con la realtà ha un’estensione infinita, non c’è mai un momento in cui tutto quello che doveva<br />

essere “detto, scoperto, visto, vissuto”, è “detto, scoperto, visto, vissuto”.<br />

Osservazioni metodologiche<br />

Ho inteso introdurre i miei alunni alla conoscenza della storia letteraria del periodo considerato nel<br />

programma di studio dell’ultima classe di corso privilegiando un approccio scandito lungo i<br />

seguenti momenti:<br />

a) L’indagine dei testi: ho impostato il mio lavoro attribuendo grande importanza allo studio<br />

diretto dei testi letterari, non certo considerandoli come un’espressione creativa assoluta,<br />

indipendente dalla personalità dell’autore o dalla rilevanza del contesto storico – culturale in<br />

cui sono stati concepiti. Semplicemente ho voluto favorire una dinamica di apprendimento<br />

che sia in grado di sviluppare nei ragazzi un’acquisizione consapevole dei contenuti didattici<br />

mediante un’esperienza e una frequentazione dirette dell’oggetto proprio della disciplina. In<br />

questo modo, il testo è, contemporaneamente, il punto di partenza e di conquista<br />

dell’indagine dei ragazzi: lavorando su di esso, essi possono considerarne il valore artistico,<br />

valutarne la portata culturale, indagarne le relazioni con la vicenda umana dell’autore e il<br />

periodo storico in cui essa si colloca, svilupparne i nessi pluridisciplinari, secondo una<br />

prospettiva orizzontale, ma anche verticale, così da poter ritornare sul testo con una<br />

consapevolezza accresciuta, in cui i più attenti tra loro siano in grado di valutare e discutere<br />

anche le implicazioni critiche e le chiavi di lettura proposte dal libro di testo o suggerite<br />

dalle letture da me indicate.<br />

b) Questa prospettiva ha richiesto un’attenzione particolare agli aspetti linguistici e formali<br />

(lessico, sintassi, genere, metro, tono, stile, figure retoriche ecc.), che non sono stati oggetto<br />

di uno studio analitico, ma piuttosto sottoposti all’attenzione dei ragazzi, anche attraverso le<br />

19


opportunità consentite dal libro di testo, come competenze strumentali essenziali alla natura<br />

della disciplina, in considerazione della sostanziale unità di forma e contenuto che<br />

caratterizza l’espressione letteraria.<br />

c) Le relazioni con la vicenda umana dell’autore e con il contesto storico-culturale sono state<br />

evidenziate con attenzione e valutate nel loro valore oggettivo, più che come rigidi schemi<br />

interpretativi di causa – effetto. In questa direzione sono state valorizzate le scoperte e i<br />

suggerimenti dei ragazzi, verificati con l’aiuto degli altri docenti del consiglio di classe.<br />

d) Mi pare che in questo modo sia stato salvaguardato un rigore disciplinare non fine a se<br />

stesso, ma funzionale allo sviluppo di un’autentica capacità critica, fondata su un’esperienza<br />

diretta della materia e nel contempo strumentata con le competenze necessarie a consentire<br />

un itinerario argomentativo compiuto (ipotesi, verifica, sintesi). Ho ritenuto essenziale<br />

sottolineare ai ragazzi l’importanza di una valutazione critica, di un giudizio personale, alla<br />

luce della loro sensibilità e delle loro aspettative, indicando loro le competenze strumentali e<br />

metodologiche necessarie all’espressione di un pensiero non arbitrario, anche se non<br />

specialistico, su una disciplina così ricca di suggestioni e suggerimenti.<br />

e) La classe ha risposto positivamente a questa impostazione, dimostrando attenzione e<br />

continuità nel lavoro, pur in presenza di una incertezza di fondo a esporre il frutto del<br />

proprio lavoro individuale e di una non decisa propensione a condividerlo con i compagni.<br />

Questi limiti, non completamente superati, non hanno tuttavia impedito ai ragazzi di<br />

maturare un’adeguata consapevolezza della natura dell’indagine letteraria: conoscenza dei<br />

dati, valutazione del loro valore, rigore dell’impostazione dell’indagine, documentazione,<br />

correttezza e pertinenza espressiva, riferimenti disciplinari e interdisciplinari. Il profilo<br />

globale della classe si attesta su risultati molto soddisfacenti.<br />

Le due fasi fondamentali di questo lavoro sono state la lettura condotta durante le lezioni e la<br />

lettura condotta personalmente dagli alunni integrata da un’ulteriore ripresa in classe e dai<br />

riferimenti necessari alla vita dell’autore e al contesto storico – culturale. La lettura da me condotta,<br />

che ha avuto anche valore esemplificativo, ha inteso eminentemente mettere in evidenza le<br />

caratteristiche lessicali, sintattiche, stilistiche di ogni testo, secondo il principio dell’intrinseca unità<br />

di forma e contenuto, evitando di perseguire un’eccessiva frantumazione dell’opera in esame, ma<br />

salvaguardan<strong>don</strong>e l’interezza.<br />

Anche la necessaria localizzazione storica e l’approfondimento critico hanno assunto il carattere<br />

di una verifica dell’indagine condotta sul testo, senza sostituirla o sovrapporsi ad essa<br />

meccanicamente.<br />

La lettura condotta personalmente dagli studenti aveva lo scopo di sollecitarli a fissare,<br />

verificare ed approfondire le acquisizioni maturate in classe. Il libro di testo ha favorito questa<br />

impostazione grazie all’ampia scelta antologica, alle preziose analisi linguistiche e stilistiche, al<br />

costante riferimento ai fenomeni storico – culturali e alle numerose indicazioni bibliografiche.<br />

Per quanto riguarda la parte orale della disciplina ho verificato il lavoro dei ragazzi utilizzando le<br />

seguenti opportunità:<br />

a) Il lavoro ordinario sui testi, specialmente in fase di ripresa, condotto sollecitando, attraverso<br />

domande specifiche, di lettura, comprensione e valutazione, il contributo, anche dialogato,<br />

dei ragazzi;<br />

b) Colloqui orali su ampie parti del programma e con riferimenti interdisciplinari pertinenti;<br />

c) Colloqui personali di ripresa di singoli argomenti in presenza di difficoltà di<br />

comprensione denunciate dagli alunni.<br />

Per ciò che concerne lo scritto ho svolto sei verifiche scritte adottando l’impostazione dell’Esame di<br />

Stato:<br />

a) Analisi del testo, su brani letterari secondo la seguente scansione: comprensione<br />

complessiva, analisi del testo, considerazioni conclusive;<br />

b) I tradizionali temi di attualità e storico, formulati, corretti e valutati con la collaborazione<br />

20


degli altri insegnanti del consiglio di classe, su titoli preparati ad hoc o utilizzando<br />

precedenti prove d’esame;<br />

c) Le nuove forme dell’articolo di giornale, della relazione, dell’intervista, del saggio breve, su<br />

argomenti pluridisciplinari o comunque di ampio respiro culturale.<br />

Nella definizione delle valutazioni assegnate agli alunni intendo ho adottato i seguenti indicatori :<br />

• la quantità delle informazioni possedute<br />

• le competenze strumentali e metodologiche<br />

• l’organizzazione delle conoscenze<br />

• la consapevolezza del percorso<br />

• la pertinenza espressiva<br />

• l’elaborazione personale<br />

Nella valutazione dell’insieme delle prove ho aggiunto questi ulteriori indicatori :<br />

• la partecipazione dell’alunno all’itinerario didattico-culturale proposto dall’insegnante<br />

• l’interesse promosso dall’alunno nello svolgimento del suo lavoro<br />

• la continuità e sistematicità del lavoro<br />

• la strutturazione organica e consapevole delle conoscenze in una preparazione culturale<br />

complessiva articolata, documentata e persuasiva.<br />

Per quanto riguarda l’attribuzione dei voti mi sono attenuto alla scala dei voti approvata in Collegio.<br />

Note sui contenuti<br />

Mi pare che i contenuti fondamentali del presente corso di studio possano essere così schematizzati:<br />

• l’ottocento, secolo di prosa: Manzoni e il romanzo moderno; il rapporto storia - letteratura;<br />

• l’anacronismo di Leopardi;<br />

• letteratura – scienza: il romanzo sperimentale;<br />

• la stagione della crisi: la forma letteraria tra prosa e poesia;<br />

• l’anti- prosopopea del primo novecento;<br />

• il novecento secolo di poesia?<br />

21<br />

Prof.ssa Marina Fumagalli


ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

LINGUA E LETTERATURA LATINA<br />

RELAZIONE SULLA CLASSE<br />

Prof.ssa Maria Motta<br />

Metodo e contenuti<br />

Tenendo presente che scopo dell'insegnamento della lingua latina è conoscere in modo profondo<br />

e maturo, attraverso il documento scritto, la civiltà antica, notevole sia come cultura in sé sia per<br />

l'importanza che ha assunto nel successivo sviluppo del pensiero occidentale, il lavoro è stato svolto<br />

in modo da far acquisire agli alunni gli strumenti fondamentali necessari per una corretta<br />

interpretazione dei messaggi letterari. Non si è insistito, pertanto, solo sulla collocazione dei vari<br />

testi nell'ambito della cornice storico-letteraria, ma anche sul momento linguistico-espressivo.<br />

La lettura-analisi dei testi (passi tratti dalle opere di Seneca e dal De rerum natura di Lucrezio),<br />

sempre affrontata interamente in classe, ha tenuto conto, per quanto possibile, dei seguenti elementi:<br />

- cronologia del testo,<br />

- posizione del passo antologizzato nell'economia dell'opera da cui è tratto,<br />

- contenuto e rapporto con la biografia dell'autore,<br />

- analisi e traduzione delle strutture morfo-sintattiche,<br />

- analisi stilistica,<br />

- individuazione degli elementi contenutistici più importanti e loro collocazione nell'ambito del<br />

sistema di valori dell'autore e dell'epoca.<br />

Lo studio della storia della letteratura latina ha preso in esame la produzione dell'età Giulio-<br />

Claudia, dell'età dei Flavi, dell'età di Nerva e Traiano e quella dell'età di Adriano e degli Antonini.<br />

Il percorso di storia della letteratura è stato scandito cronologicamente e si è tenuto, sempre, in<br />

considerazione il tipo di rapporto intercorrente fra le varie figure di letterati ed il potere imperiale,<br />

fattore imprescindibile per la comprensione di autori quali ad esempio Seneca o Quintiliano e<br />

comunque elemento fondamentale per valutare il clima culturale dei periodi presi in esame. Ogni<br />

autore analizzato è stato inoltre inserito all'interno di un discorso sui generi letterari (la satira, la<br />

storiografia, l'epos, l'epigramma, il romanzo...) allo scopo di individuare i caratteri dell'evoluzione<br />

dei generi tradizionali in età imperiale. Sono stati oggetto di studio quegli autori ritenuti più<br />

rappresentativi dei periodi analizzati. E' stata omessa la trattazione della letteratura cristiana in<br />

lingua latina perché il tempo a disposizione ne avrebbe permesso solo un superficiale compendio.<br />

La modalità di conduzione della lezione è stata funzionale alla specificità del tipo di lavoro<br />

proposto alla classe. Si è alternata, così, la lezione frontale, utile quando occorre delineare un<br />

panorama di riferimento, con quella partecipata, in cui gli studenti sono stati chiamati a formulare<br />

ipotesi possedendo già il bagaglio di conoscenze necessario. Si è privilegiata la discussione guidata<br />

per il lavoro di scomposizione e ricomposizione dei testi e per la riflessione sulle operazioni della<br />

traduzione. Il metodo induttivo, infine, è risultato efficace per stimolare un determinato percorso<br />

mentale di apprendimento poiché più di altri chiama lo studente ad essere protagonista e rispetta i<br />

suoi tempi e le sue procedure di ragionamento.<br />

22


Obiettivi didattici<br />

La disciplina intende indagare il mondo classico. Con la parola classico affermiamo una<br />

distanza che intercorre tra noi e il mondo romano, e nello stesso tempo una speciale relazione che ci<br />

lega a questo mondo. Il passato fornisce archetipi mitici, così come modelli di pensiero, sistemi di<br />

idee, generi letterari, strutture formali, linguaggi, teorie e modelli politici: un immenso patrimonio<br />

da vagliare, giudicare, rielaborare in modo nuovo, così come, anche, è stato via via nei secoli<br />

vagliato e rielaborato. Ci si propone di rileggere gli antichi, percepen<strong>don</strong>e gli aspetti positivi e<br />

negativi, cercando di capirli e di metterci in sintonia con loro.<br />

Scopo dell'insegnamento di una disciplina classica, quindi, non è soltanto quello di scoprire oggetti<br />

dell'antichità, quanto di aprire un complesso e interattivo processo di lettura, comprensione e<br />

dibattito per definire la natura del nostro legame con la cultura antica e per capire il posto che i<br />

classici hanno all'interno del nostro orizzonte culturale e storico.<br />

Se l'acquisizione di una capacità critica può essere indicata come scopo specifico di una attività<br />

scolastica fondata sull'educazione della ragione, l'interesse per lo studio del mondo classico nasce<br />

dalla necessità di istaurare un rapporto con la realtà del nostro presente problematico e consapevole.<br />

Ci avviciniamo ai classici, quindi, non con l'intento di evocare lo spirito degli antichi, ma per far<br />

fare a loro qualcosa per noi. La conoscenza del passato rende ricco e creativo il presente: il giudizio<br />

sul vissuto presente è potenziato dalla scoperta e dal paragone con quanto hanno vissuto e affermato<br />

uomini che appartengono alla tradizione culturale e civile del nostro popolo.<br />

Il mezzo lasciatoci in eredità attraverso cui è possibile per noi attivare un dialogo con la<br />

classicità è prevalentemente il testo scritto di natura letteraria. Saper leggere in lingua originale e<br />

interpretare i testi degli autori antichi a noi pervenuti è, quindi, il percorso obbligato per accostare in<br />

modo significativo e conoscere con reale consapevolezza la cultura classica.<br />

Gli obiettivi di seguito presentati si configurano come analitica descrizione di quanto la<br />

disciplina latino si è proposta di raggiungere nell'ambito della propria proposta culturale.<br />

Conoscenze:<br />

- acquisizione dei dati fondamentali della struttura metrica dei testi poetici;<br />

- possesso degli elementi riguardanti i fenomeni linguistici (strutture morfo-sintattiche e<br />

lessico);<br />

- organizzazione dei dati relativi all'indagine sui testi letterari legati all'aspetto biografico,<br />

storico, culturale, stilistico;<br />

- comprensione delle linee di sviluppo della storia letteraria tenendo presente i caratteri dei<br />

generi letterari.<br />

Competenze:<br />

- lettura metrica dei testi poetici;<br />

- traduzione, sia orale sia per iscritto, di passi d'autore sapendo formulare ipotesi di<br />

interpretazione, essendo in grado di verificarle, esercitando l'intuizione e la sensibilità per la<br />

ricerca dell'espressione italiana giusta, cioè corretta e aderente all'originale;<br />

- analisi adeguata di un testo secondo i vari livelli di approfondimento critico;<br />

- comprensione del significato globale del testo letto in quanto micro-esempio della macrorealtà<br />

dell'autore o del periodo;<br />

- individuazione e successiva riproposizione delle problematiche culturali che dominano il<br />

periodo in oggetto;<br />

- esposizione chiara, corretta, articolata ed esauriente del proprio pensiero.<br />

Capacità:<br />

- consapevolezza degli aspetti fonici, ritmici e musicali del linguaggio per capire più a fondo i<br />

valori lirici dei testi poetici;<br />

- riflessione sui testi letterari analizzati per comprendere pienamente le ragioni di scelte<br />

lessicali, sintattiche, stilistiche, contenutistiche così da sviluppare la facoltà di riconoscere e<br />

motivare il valore letterario e culturale;<br />

23


- elaborazione critica e rigore argomentativo volti ad individuare, documentare e motivare le<br />

problematiche culturali nel confronto tra vari autori o periodi;<br />

- sviluppo della capacità espressiva in termini di proprietà lessicale, fluidità espositiva, efficacia<br />

comunicativa;<br />

- individuazione e sviluppo di percorsi multidisciplinari;<br />

- coscienza della continuità culturale e della diversità specifica del mondo classico.<br />

Criteri e strumenti di valutazione<br />

Nelle prove scritte di traduzione sono stati considerati come indicatori:<br />

- la comprensione globale del testo,<br />

- la capacità di individuare le strutture morfo-sintattiche e di tradurle in forma corretta nel rispetto<br />

insieme delle peculiarità dell'originale e delle norme linguistiche ed espressive della lingua<br />

italiana.<br />

Nelle interrogazioni, condotte in forma orale o scritta, sono stati utilizzati come indicatori:<br />

- la conoscenza delle linee di sviluppo della storia letteraria,<br />

- l'individuazione e successiva riproposizione delle problematiche culturali,<br />

- il possesso degli elementi riguardanti i fenomeni linguistici,<br />

- la capacità di tradurre,<br />

- la corretta lettura metrica dei testi in poesia,<br />

- la comprensione e la capacità di commentare i brani d'autore nella loro struttura logico-formale<br />

e concettuale,<br />

- la capacità espressiva,<br />

- l'elaborazione critica e il rigore argomentativo,<br />

- l'individuazione e lo sviluppo di percorsi multidisciplinari.<br />

Nel valutare le singole prove e nell'esprimere un giudizio sintetico si è tenuto conto del livello di<br />

acquisizione degli obiettivi prefissati secondo la scala valutativa fissata dal Collegio dei Docenti.<br />

L'interrogazione orale è stata condotta secondo due tipologie. Una prima, di tipo analitico, ha inteso<br />

verificare la corretta comprensione dell'argomento trattato, la completezza dei dati posseduti e la<br />

pertinenza della documentazione addotta a sostegno delle affermazioni. Una seconda, di tipo<br />

sintetico, di carattere più ampio e sistematico ha inteso verificare e mettere alla prova le capacità<br />

argomentative e critiche dell'allievo. Il colloquio ha preso avvio, quasi sempre, da una domanda di<br />

carattere generale che permettesse allo studente di introdurre l'argomento secondo la prospettiva a<br />

lui più familiare; è proseguito attraverso un approfondimento dei contenuti proposti sia nella<br />

direzione di una esplicita richiesta delle ragioni e dei criteri che avessero condotto lo studente alla<br />

tesi interpretativa presentata, sia in quella di una argomentazione ampia in grado di tener conto, in<br />

modo adeguato, dei dati oggettivi relativi al tema e di altre possibili elementi interpretativi.<br />

Profilo della classe<br />

La classe, caratterizzata da positiva vivacità intellettuale e seriamente coinvolta nel lavoro didattico,<br />

in virtù di un costante esercizio ha consolidato un metodo di lavoro ben strutturato raggiungendo un<br />

adeguato livello di comprensione e rielaborazione dei percorsi sviluppati. Anche se permangono<br />

ancora, in alcuni studenti, fragilità di metodo e/o incertezze nella resa adeguata delle strutture<br />

sintattiche, che si manifestano però quasi esclusivamente nella produzione scritta, nel complesso il<br />

percorso conoscitivo compiuto ha reso possibile un paragone adeguato con gli obiettivi disciplinari<br />

fondamentali e ha favorito un miglioramento sia del livello di comprensione dei brani d'autore nella<br />

loro struttura logico-formale e concettuale sia delle competenze linguistiche secondo le attitudini e<br />

le capacità di ciascuno. Alcuni studenti, le cui conoscenze, competenze e capacità si sono sempre<br />

più sviluppate, si sono dimostrati interessati alla materia, esigenti nella comprensione profonda<br />

degli argomenti trattati, partecipi e costruttivi durante l'attività didattica in classe conseguendo, così,<br />

una preparazione solida connotata da un significativo livello di consapevolezza critica e riflessione<br />

personale.<br />

Prof.ssa Maria Motta<br />

24


ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

LINGUA E LETTERATURA INGLESE<br />

RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />

Prof.ssa Paola Colombo<br />

Profilo della classe<br />

Alla fine del triennio liceale la classe si presenta capace di seguire la lezione in lingua, durante la<br />

quale brani letterari vengono letti e commentati con il docente secondo percorsi che preve<strong>don</strong>o una<br />

presentazione sintetica del testo in esame e una successiva trattazione analitica dello stesso che ne<br />

possa evidenziare gli aspetti tematici e strutturali essenziali.<br />

Un buon numero di studenti è in grado di affrontare in modo autonomo lo studio del manuale in<br />

adozione e sa ritrovare nel testo letterario tutte le nozioni fondamentali relative alla produzione del<br />

singolo autore, nonché le caratteristiche essenziali dei movimenti letterari e del loro contesto<br />

storico. Alcuni fra loro, grazie alla regolarità e puntualità del lavoro sia in classe che personale,<br />

hanno sviluppato una buona capacità critica di analisi dei testi presentati nel programma dell’anno<br />

di quinta. Essi si caratterizzano anche per una maggior fluidità e dimestichezza nell’uso della<br />

lingua inglese, richiesta sia nella produzione orale che scritta.<br />

Il resto della classe mediamente possiede le conoscenze e le competenze richieste per esporre<br />

quanto appreso; solo per pochi sono riscontrabili più evidenti e diffuse difficoltà espressive e<br />

metodologiche, legate a carenze pregresse ma soprattutto ad uno studio personale spesso incostante<br />

e superficiale. Con questi studenti è stato impostato un lavoro di recupero- ripresa di alcuni<br />

argomenti trattati nelle ore di lezione fornendo loro indicazioni di studio mirate e occasioni di<br />

rifacimento delle analisi testuali scritte per cercare di ricostruire un percorso minimamente<br />

ordinato nella disciplina.<br />

Obiettivi didattici<br />

Gli obiettivi qui presentati si articolano come conoscenze, competenze e capacità.<br />

Le conoscenze consistono nel possesso dei dati relativi all’analisi di testi letterari legati all’aspetto<br />

biografico, storico, culturale presentati nel lavoro didattico e oggetto delle singole prove di verifica<br />

sia scritta che orale nonché nell’organizzazione lineare e ordinata degli stessi e nella comprensione<br />

del contesto culturale e storico di riferimento al fine di sviluppare un ampio orizzonte culturale.<br />

Per competenze si intende la comprensione del significato globale del testo in quanto microesempio<br />

della macro-realtà dell’autore o del movimento/scuola o periodo, ma anche il commento in<br />

lingua dei testi oggetto di lavoro comune in classe e l’individuazione dei tratti significativi del<br />

pensiero dell’autore attraverso l’imitazione e la rielaborazione del metodo di indagine conoscitiva<br />

proposto dal docente.<br />

Per capacità si intende sia la successiva riproposizione delle problematiche culturali dominanti il<br />

periodo in esame con particolare cura alla loro valenza pluridisciplinare, presentata alla classe sotto<br />

la forma della inevitabile alterità di un diverso contenuto culturale che lo studio dei testi in lingua<br />

rafforza; ed inoltre la capacità di individuare, documentare e motivare le problematiche culturali<br />

note e personalmente acquisite.<br />

25


Tali capacità si definiscono espressività scritta e orale. La capacità espressiva scritta(writing) è da<br />

intendersi in termini di proprietà formale cioè in un’ accettabile correttezza morfosintattica,<br />

proprietà lessicale e ordine espositivo, nonché capacità di reading ovvero comprensione globale<br />

della domanda/quesito/citazione proposta e comprensione del contesto generale di un testo.<br />

La capacità espressiva orale, speaking, è da intendersi in termini di corretta produzione fonetica,<br />

proprietà formale ovvero accettabile grado di correttezza morfosintattica, proprietà lessicale, fluidità<br />

espositiva.<br />

Metodo<br />

Punto qualificante dell’attività didattica è la lettura-analisi dei testi affrontati nell’ora di lezione<br />

come momento di indagine conoscitiva che consente di costruire una visione sintetica procedendo<br />

dall’osservazione del testo e allargandosi al dato biografico, sociale, storico e artistico.<br />

Nel dettaglio per l’analisi e il commento di testi non integrali si è tenuto conto della cronologia del<br />

testo e di una breve presentazione della struttura narrativa o drammatica (plot) o poetica (general<br />

structure and organisation); si è inoltre collocato l’estratto nel percorso narrativo dell’opera da cui<br />

proviene (the extract in the plot and in the context). Questo ha permesso di individuare nel testo i<br />

nodi concettuali fondamentali per un’ipotesi interpretativa, sia a livello contenutistico che stilistico,<br />

e di risalire alle sue proprie caratteristiche come tipiche dell’opera da cui è tratto.<br />

La lettura di testi più consistenti è stata affidata al lavoro personale dei singoli studenti chiamati, in<br />

un secondo tempo, a momenti di riflessione e discussione dei punti qualificanti l’opera durante<br />

l’ora di lezione.<br />

All’interno del metodo disciplinare l’esposizione da parte di alcuni studenti su alcuni autori e<br />

argomenti, usata anche come momento di prova orale, ha permesso un ulteriore consolidamento<br />

della capacità di speaking e fluidità linguistica.<br />

L’attività didattica si è anche avvalsa di momenti di lavoro individuale con singoli studenti con lo<br />

scopo di chiarire meglio le tematiche affrontate e fornire indicazioni bibliografiche essenziali<br />

soprattutto necessari per lavori di approfondimento.<br />

Strumenti e criteri della valutazione<br />

Nelle prove scritte sia analitiche che sintetiche, in cui si è privilegiato il modello “Terza Prova”,<br />

sono stati considerati come indicatori:<br />

-la comprensione globale del quesito inerente ad una parte significativa di un testo, ad un autore o<br />

ad una corrente letteraria;<br />

-conoscenze e capacità di utilizzare strutture morfosintattiche in forma corretta nel rispetto delle<br />

norme linguistiche ed espressive della lingua inglese;<br />

-capacità di analisi e di sintesi.<br />

In merito alla preparazione della Terza Prova, il lavoro del consiglio di classe ha permesso di<br />

orientarsi verso una tipologia che prevedesse la presenza di un breve testo in lingua seguito da<br />

alcuni quesiti di tipo analitico e sintetico e la richiesta di risposte in lingua consentendo l’ uso del<br />

dizionario monolingua.<br />

Nelle interrogazioni orali sono stati utilizzati come indicatori:<br />

-la conoscenza delle linee di sviluppo della storia letteraria;<br />

- l’individuazione e successiva riproposizione delle problematiche culturali;<br />

-la corretta lettura fonetica dei testi in lingua;<br />

- la comprensione e la capacità di commentare i testi letti;<br />

- la capacità espressiva;<br />

- l’elaborazione critica e il rigore argomentativo;<br />

- l’individuazione e lo sviluppo di percorsi multidisciplinari.<br />

L’interrogazione orale è stata condotta secondo due tipologie. Una prima, di tipo analitico,<br />

utilizzata per verificare la corretta comprensione dell’argomento trattato, la completezza e la<br />

pertinenza dei dati posseduti. Una seconda, di tipo sintetico, di carattere più ampio utilizzata per<br />

26


verificare e mettere alla prova le capacità argomentative e critiche dello studente. Il colloquio ha<br />

quasi sempre preso avvio da una domanda di carattere generale che permettesse allo studente di<br />

introdurre l’argomento in modo familiare ed è proseguito con un approfondimento dei contenuti sia<br />

in direzione di una richiesta delle ragioni legate alla tesi interpretativa presentata, sia di una<br />

argomentazione ampia che tenesse conto dei dati oggettivi inerenti al tema e di ogni altro possibile<br />

elemento interpretativo.<br />

L’attribuzione dei voti nelle singole prove scritte e orali è stata stabilita seguendo i criteri fissati<br />

dalla scala valutativa approvata dal Collegio dei Docenti.<br />

Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento<br />

Per quanto riguarda i contenuti disciplinari svolti, si rimanda al programma analitico in allegato e si<br />

precisano in questa sede i criteri adottati per la programmazione del lavoro didattico e i tempi di<br />

svolgimento.<br />

Romanticismo ed età Vittoriana, presentati nel primo quadrimestre, sono stati affrontati attraverso<br />

lo studio di un numero limitato di testi che permettesse di individuare i punti caratterizzanti non<br />

solo del singolo autore ma anche del quadro storico e culturale inglese.<br />

Il Novecento, presentato nel secondo quadrimestre, è stato affrontato mediante una scelta di autori<br />

che hanno determinato radicali cambiamenti in ambito poetico, della prosa o del teatro esprimendo<br />

il disagio e le contraddizioni di un epoca: la “crisi” nel periodo a cavallo tra i due secoli.<br />

La preparazione delle prove scritte è stata distribuita durante l’anno basandosi su quanto svolto in<br />

ambito letterario.<br />

27<br />

Prof.ssa Paola Colombo


ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA<br />

RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />

Prof. Gianni Bianchi<br />

Obiettivi<br />

Nell’approcciarsi al mondo dei fatti storici propri del periodo oggetto del nostro lavoro comune,<br />

l’obiettivo principale è stato innanzitutto quello di permettere agli alunni di entrare ragionevolmente<br />

nel merito dei contenuti affrontati. Tale intento va declinato innanzitutto sull’aspetto della<br />

metodologia storica che è stata offerta ai ragazzi, dove lo studio dei fatti e dei personaggi ha avuto<br />

connotazioni analitiche anche serrate, fatte di contestualizzazioni, precisione nella cronologia degli<br />

avvenimenti e enucleazioni di alcune problematiche socio-economiche persistenti lungo l’intero<br />

arco del periodo in esame.<br />

I contenuti, inoltre, sono stati presentati entro un’ipotesi esplicativa di fondo, coincidente con il<br />

tentativo di rendere ragione di alcuni aspetti istituzionali, ideali e sociali propri del nostro tempo,<br />

quali la formazione della nostra identità nazionale, l’emergere delle grandi ideologie del ‘900 e la<br />

creazione di equilibri politico-economici che sono anche il frutto di ben precise scelte dei<br />

protagonisti del recente passato.<br />

Inoltre l’affronto del programma ha cercato di documentare come il primo protagonista della storia<br />

sia l’uomo portatore di tutta la complessità delle sue dimensioni e dei suoi rapporti, irriducibili le<br />

une agli altri, complessità che rende lo studio degli avvenimenti storici un’avventura non facile ed<br />

ancora passibile di innumerevoli scoperte.<br />

La disciplina storica è stata così un tentativo sempre meno approssimato di avvicinare i ragazzi ai<br />

fatti ed ai documenti con senso critico, volto non solo ad evidenziare i termini di una complessità di<br />

fattori non banalizzante, ma anche a rintracciare eventuali piste di rilettura dei dati venuti alla luce<br />

ed a favorire un’immedesimazione sempre più matura degli alunni con i contesti ed i problemi presi<br />

in esame.<br />

Rispetto alla classica tripartizione degli obiettivi didattici perseguiti durante il corrente anno<br />

scolastico, suddivisi in conoscenze, competenze e capacità, ciò cui il lavoro condotto ha mirato è<br />

stato:<br />

- Circa le conoscenze un possesso adeguato, ordinato e sistematico dei fatti storici, della loro<br />

complessità ed articolazione sociale, politica, economica e ideale.<br />

- sul piano delle competenze, un, una elaborazione ed un’esposizione (scritta ed orale)<br />

adeguatamente coerente e precisa dei fatti nelle loro dinamiche complesse, dell'intreccio con le<br />

idee e le interpretazioni, il riconoscimento del materiale documentativo cui essi fanno<br />

riferimento, il confronto della differente modalità di ricostruzione di uno stesso evento.<br />

- sul piano delle capacità, il raggiungimento, oltre che di una rielaborazione personale dei temi<br />

ma soprattutto dei percorsi affrontati, di una consapevolezza della profondità "storica"<br />

dell'esperienza umana; l’utilizzo, quindi, di riferimenti anche pluridisciplinari volti a mettere in<br />

opera una sensibilità ed una capacità consapevolmente e criticamente disponibile nei confronti<br />

di una realtà attuale complessa e storicamente profonda.<br />

28


Giudizio sulla classe<br />

La classe ha seguito i contenuti proposti con attenzione via via sempre più costante e difficoltà di<br />

partecipazione nel tempo sempre meno presenti attiva, conseguendo risultati adeguati, con punte<br />

diffuse di eccellenza. La maggior parte dei ragazzi è, infatti, in grado di lavorare autonomamente e<br />

ha imparato ad usare del tempo in classe e del lavoro personale a casa in maniera sempre più adulta.<br />

Sono stati, inoltre, capaci di sfruttare adeguatamente le occasioni di recupero personale che la<br />

scuola offre loro e di utilizzare in senso costruttivo le verifiche orali e scritte quali strumenti di<br />

ripresa dei contenuti disciplinari svolti.<br />

Gli alunni hanno generalmente mostrato un’adeguata sistematicità nello studio che, salvo rare<br />

eccezioni, ha portato la maggioranza di loro ad acquisire un buon bagaglio di conoscenze di base.<br />

Inoltre si sono evidenziate capacità di gestione di dati complessi e di fonti storiche generalmente<br />

soddisfacenti, fattore che ha permesso l’acquisizione di una capacità critica personale buona in<br />

molti alunni.<br />

Maggiori difficoltà si sono avute in quegli elementi che hanno sofferto, lungo il loro percorso<br />

scolastico, di difficoltà nella continuità del lavoro, dovuta anche a una storia scolastica non sempre<br />

lineare. Tuttavia anche gli elementi più deboli hanno conseguito comunque risultati apprezzabili sia<br />

nelle conoscenze di base che nella capacità di rielaborazione personale di tali conoscenze.<br />

Contenuti disciplinari<br />

Il programma ha attraversato alcuni grandi nuclei tematici: innanzitutto abbiamo visto le grandi<br />

rivoluzioni nazionali del 1830 e del 1848 e le condizioni della società europea durante la diffusione<br />

della rivoluzione industriale e le tematiche sociali ad essa collegate, quali le diverse forme di<br />

socialismo e di interventismo statale volte a contenere i disagi della popolazione. In continuità con<br />

questo tema, abbiamo inoltre attraversato le principali problematiche legate alla diffusione delle<br />

politiche di colonizzazione dell’Africa e dell’Asia da parte delle maggiori potenze europee, fino<br />

all’età dell’imperialismo e al congresso di Berlino.<br />

Un secondo nucleo tematico affrontato nel corso dell’anno ha visto al centro il susseguirsi dei fatti e<br />

delle problematiche proprie all’Italia post-unitaria, l’emergere della questione romana e sociale nel<br />

nostro paese, la destra e la sinistra storica e l’era giolittiana.<br />

Di seguito è stato affrontato il tema della Prima Guerra Mondiale, delle sue cause e dei trattati di<br />

pace ad essa conseguenti.<br />

Siamo quindi passati al costituirsi delle grandi ideologie politiche del ‘900, con la nascita dello stato<br />

sovietico, del fascismo e del nazismo.<br />

Si è quindi trattato delle cause, dello svolgimento e della conclusione della Seconda Guerra<br />

Mondiale, delle ideologie in essa espresse, compresa quella che ha dato origine alla Shoa.<br />

Sul secondo dopoguerra ci siamo soffermati unicamente sul costituirsi della repubblica in Italia,<br />

della nascita dell’Onu e della Guerra Fredda.<br />

Per un maggior dettaglio sul programma e sui suoi contenuti specifici, rinvio al programma<br />

effettivamente svolto allegato alla presente relazione.<br />

Metodi<br />

Al fine di rendere il più efficace possibile il cammino di personalizzazione dei contenuti proposti,<br />

l’insegnamento della storia ha avuto tre modalità principali di svolgimento, applicate in maniera<br />

progressiva e avendo come principale preoccupazione la cura dell’efficacia nell’apprendimento<br />

educativo dei temi via via svolti.<br />

Uno spazio significativo è stato innanzitutto dedicato a lezioni frontali, cui è stato affidato<br />

principalmente il compito di introdurre gli argomenti, dare le coordinate temporali fondamentali ed<br />

illustrare i principali avvenimenti in esame. Le difficoltà di partecipazione attiva della classe al<br />

dialogo educativo non hanno comunque impedito lo svolgersi di iniziative volte a valorizzare il<br />

lavoro di quanti liberamente hanno assunto il rischio di letture e approfondimenti personali, poi<br />

29


comunicati alla classe con buoni risultati sia da parte di quanti si impegnavano in questa attività, sia<br />

per la classe che ha ascoltato queste relazioni.<br />

Il materiale di lavoro è costituito innanzitutto e principalmente dagli appunti presi durante le<br />

lezioni, mentre il libro di testo costituisce un punto di appoggio per quanti abbisognino di una<br />

ripresa più sistematica degli argomenti o abbiano bisogno di recuperare alcuni contenuti rimasti non<br />

risolti.<br />

Da ultimo, grazie alla disponibilità di materiali in questo senso significativi, sono stati utilizzati<br />

alcuni supporti multimediali che, grazie a filmati d’epoca, hanno permesso un maggior<br />

approfondimento di alcuni temi riguardanti in particolare la storia italiana.<br />

Tipologia delle prove di verifica e criteri di valutazione:<br />

Le verifiche sono state condotte sia in modalità orale che scritta. Le interrogazioni orali hanno avuto<br />

da un lato lo scopo di sondare le conoscenze di base degli alunni con domande puntuali e<br />

circostanziate. Ma, sempre all’interno della prova orale, è sempre stata inserita una richiesta di<br />

rielaborazione personale dei contenuti appresi che fosse documentata e capace di chiarire aspetti<br />

non immediatamente evidenti all’interno della problematica affrontata.<br />

Inoltre sono state svolte nel corso dell’anno anche verifiche scritte secondo la tipologia “domanda a<br />

risposta aperta” conforme ai requisiti richiesti per la Terza Prova dell’Esame di Stato e, in<br />

collaborazione con il consiglio di classe, sono state svolte anche delle simulazioni di terza prova<br />

sempre svolte secondo le modalità sopra esposte. Il punteggio espresso in quindicesimi e tradotto in<br />

voti decimali è stato tenuto in adeguata considerazione ai fini della valutazione finale e riportato a<br />

registro.<br />

Per quanto concerne infine i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti a quanto stabilito<br />

nel documento del Consiglio di classe.<br />

Testo in adozione<br />

Traniello, Guasco, Prandi, Storia di mille anni, SEI, vol. 2 e 3.<br />

30<br />

Prof. Gianni Bianchi


ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

FILOSOFIA<br />

RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />

Prof. Gianni Bianchi<br />

Obiettivi<br />

I contenuti e le metodologie didattiche attraversate nel corso dell’anno hanno avuto come scopo sia<br />

il tentativo di rendere ragione di alcune delle posizioni culturalmente dominanti la nostra età, sia<br />

l’incrementare negli alunni la capacità di formulare giudizi critici complessi e articolati, attinenti ai<br />

contenuti proposti.<br />

Tripartendo le tipologie degli obiettivi perseguiti nel corso del corrente anno scolastico in<br />

conoscenze, competenze e capacità, ciò cui il lavoro condotto ha mirato è stato:<br />

- Dal punto di vista delle conoscenze un possesso adeguato dei contenuti compresi entro la parte<br />

di storia della filosofia presa in considerazione in classe, vale a dire un possesso delle dottrine<br />

dei filosofi nonché dei loro presupposti, del loro contenuto concettuale, terminologico ed<br />

argomentativo, del loro influsso;<br />

- sul piano delle competenze, un approccio, una elaborazione ed un’esposizione (scritta ed orale)<br />

adeguatamente coerente e precisa delle filosofie nonché una attiva familiarità con i concetti, le<br />

caratteristiche logiche ed argomentative specifiche di ciascuna di esse;<br />

- sul piano delle capacità, il raggiungimento di un livello maturo di personalizzazione dei temi,<br />

dei presupposti e delle “soluzioni” offerte dalle filosofie prese in considerazione. Parte<br />

integrante di tutto ciò ho ritenuto fosse il graduale sviluppo da parte della classe, oltre che di<br />

uno sguardo valutante e critico delle dottrine affrontate, anche di una capacità di giungere ad un<br />

certo punto ad approcciare una nuova dottrina con un bagaglio già “pronto” di attese, domande e<br />

previsioni, la capacità quindi di un dialogo preciso ed attento sul “valore” di una soluzione<br />

filosofica.<br />

Giudizio sulla classe<br />

La classe ha evidenziato un profitto positivo diffuso nella maggioranza degli alunni. Innanzitutto<br />

nella quasi totalità degli alunni è normale una frequentazione personale dei contenuti svolti in classe<br />

e la partecipazione alla lezione, con un adeguato coinvolgimento pubblico da parte dei ragazzi, ha<br />

avuto nell’iniziativa da parte di alcuni la possibilità di essere svolta e seguita in maniera<br />

continuativa e talvolta profonda e personale.<br />

Non mancano tuttavia i punti di criticità, alcuni dei quali riconducibili ai passaggi più astratti della<br />

disciplina che hanno richiesto percorsi più cadenziati e ripetuti per essere adeguatamente assimilati.<br />

Altre difficoltà sono emerse nel lavoro di quanti o per mancanza di studio su parte del programma o<br />

per lontananza di categorie rispetto ai percorsi proposti hanno dovuto, con l’aiuto dell’insegnante,<br />

strutturare un metodo di studio ed un lessico più adeguato rispetto ai temi proposti.<br />

31


Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento<br />

Dal punto di vista dei nodi tematici affrontati nel corso dell’anno, non si può che notare l’inevitabile<br />

peso che hanno avuto la filosofia kantiana e idealista in generale ed hegeliana in particolare. Questo<br />

perché Kant introduce una novità metodologica e terminologica fondamentale; la filosofia idealista,<br />

a sua volta, è da un lato la fedele erede del kantismo e della sua rivoluzione metodologica, dall’altro<br />

Hegel costituisce l’autore di riferimento delle grandi ideologie del ‘900.<br />

Oltre all’idealismo, sono state analizzate le teorie della sinistra hegeliana e di quanti hanno voluto<br />

criticare l’impostazione di fondo dell’idealismo, soprattutto Schopenhauer e Kiergegaard.<br />

Abbiamo inoltre affrontato l’avvento del positivismo di Comte e della psicanalisi di Freud, correnti<br />

culturali colte però solo nei loro momenti più rilevanti. Da ultimo è stato affrontato il pensiero di<br />

Nietzsche, quale punto di sintesi del secolo XIX e apertura al XX. Circa la filosofia dell’ultimo<br />

secolo, vista la sua complessità e il suo dividersi in una serie di tematiche molto specialistiche,<br />

cenni sono stati dati solo in merito alla filosofia di Husserl.<br />

Per un quadro analitico dei contenuti disciplinari della materia e delle letture assegnate si rinvia<br />

all’allegato programma effettivamente svolto.<br />

Metodi e strumenti<br />

Al fine di perseguire gli obiettivi sopra indicati, la lezione in classe ha avuto un ruolo centrale,<br />

merito anche della diffusa e costante partecipazione della maggior parte degli alunni.<br />

Le lezioni hanno avuto una struttura tendenzialmente omogenea secondo diverse tipologie, che<br />

possiamo evidenziare con:<br />

- lezioni frontali di introduzione e spiegazione analitica e sintetica dei temi e dei nuclei portanti<br />

del programma.<br />

- momenti di lettura di testi dagli autori presi in considerazione. Tale lettura ha mirato soprattutto<br />

a prendere confidenza, oltre che con la terminologia specifica dell’autore anche con le sue<br />

peculiarità argomentative.<br />

- momenti di confronto attorno a questioni di particolare interesse e centralità del programma, con<br />

ampio ricorso a dialogo ed al contraddittorio.<br />

Il raggiungimento degli obiettivi in ordine ai contenuti disciplinari si è accompagnato ad una<br />

costante preoccupazione metodologica.<br />

Sotto tale aspetto la particolare complessità dei temi trattati, l’articolata sistematicità dei temi trattati<br />

hanno reso possibile che il lavoro in classe, almeno inizialmente sia stato molto guidato nella<br />

scoperta, nell’appropriazione dei contenuti e nella loro esposizione.<br />

La sufficiente familiarità ottenuta grazie al lavoro in classe e da una attività di ripresa a casa ha fatto<br />

sì che si potesse con più facilità sollecitare i ragazzi a sottolineare la rilevanza pluridisciplinare di<br />

molti temi affrontati. Il materiale di lavoro è costituito innanzitutto e principalmente dagli appunti<br />

presi durante le lezioni, mentre il libro di testo costituisce un punto di appoggio per quanti<br />

abbisognino di una ripresa più sistematica degli argomenti o abbiano bisogno di recuperare alcuni<br />

contenuti rimasti non risolti.<br />

Tipologie delle prove di verifica e criteri di valutazione<br />

Le verifiche hanno avuto una struttura simile a quelle utilizzate per Storia, e sono state condotte sia<br />

in modalità orale che scritta. Le interrogazioni orali hanno avuto da un lato lo scopo di sondare le<br />

conoscenze di base degli alunni con domande puntuali e circostanziate. Ma, sempre all’interno della<br />

prova orale, è sempre stata inserita una richiesta di rielaborazione personale dei contenuti appresi<br />

che fosse documentata e capace di chiarire aspetti non immediatamente evidenti all’interno della<br />

problematica affrontata. Soprattutto la prova orale si è inoltre spesso trasformata in un’occasione<br />

non solo di recupero di eventuali lacune per tutti i componenti della classe, ma anche di<br />

approfondimento critico circa i temi proposti non solo da parte di chi era in quel momento<br />

interrogato, ma per buona parte dei componenti della classe.<br />

32


Inoltre sono state svolte nel corso dell’anno anche verifiche scritte secondo la tipologia “domanda a<br />

risposta aperta” conforme ai requisiti richiesti per la Terza Prova dell’Esame di Stato e, in<br />

collaborazione con il consiglio di classe, sono state svolte anche delle simulazioni di terza prova<br />

sempre svolte secondo le modalità sopra esposte. Il punteggio espresso in quindicesimi e tradotto in<br />

voti decimali è stato tenuto in adeguata considerazione ai fini della valutazione finale e riportato a<br />

registro. Per quanto concerne infine i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti a quanto<br />

stabilito nel documento del Consiglio di classe.<br />

Testi in adozione<br />

Esposito, Porro, Filosofia, Laterza, vol. 2-3<br />

33<br />

Prof. Gianni Bianchi


ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

SCIENZE DELLA TERRA<br />

RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />

Prof. Carla Satta<br />

Profilo della classe<br />

Questa classe si è mostrata nel complesso interessata agli argomenti proposti e ha saputo interagire<br />

con l’insegnante dando un contributo positivo allo svolgimento delle lezioni sia attraverso domande<br />

di comprensione sia cercando di formulare ipotesi sulle tematiche affrontate.<br />

Alcuni ragazzi hanno messo in campo le loro potenzialità lavorando con impegno e costanza sia in<br />

classe che a casa ottenendo ottimi risultati e raggiungendo una buona capacità critica.<br />

Un altro gruppo di alunni dotati di buone capacità, non ha saputo esprimerle al meglio e, pur<br />

ottenendo risultati sufficienti, non ha conquistato la medesima consapevolezza delle tematiche<br />

affrontate.<br />

Una piccola parte della classe ha limitato l’impegno lavorando con discontinuità e ottenendo dei<br />

risultati inferiori rispetto alle reali potenzialità.<br />

Obiettivi disciplinari (conoscenze, competenze, capacità)<br />

• Conoscenza dei contenuti disciplinari e capacità di individuare i nessi e i collegamenti fra i<br />

singoli argomenti trattati. E' di fondamentale importanza considerare ogni dato nel contesto in<br />

cui viene inserito e secondo i nessi che lo legano agli altri contenuti come indicato durante le<br />

ore di lezione.<br />

• Capacità di compiere una sintesi critica degli argomenti trattati in modo da raggiungere la<br />

consapevolezza del percorso svolto.<br />

• Essere in grado di riconoscere i dati e da questi valutare le interpretazioni che di essi vengono<br />

date e riconoscere le ipotesi distinguendole dalle assunzioni che si basano sulla sperimentazione<br />

scientifica. Ciò è stato indicato ad esempio affrontando lo studio dell'interno della Terra.<br />

• Essere in grado di esprimersi utilizzando una terminologia adeguata ai contenuti affrontati.<br />

• Conoscere il percorso storico che ha portato alla formulazione di teorie oggi ritenute valide e<br />

che nel corso del tempo sono state modificate grazie a nuove scoperte e strumentazioni. Questo<br />

aspetto è stato sottolineato particolarmente trattando lo studio della Tettonica delle placche che<br />

ha visto riferimenti alle teorie fissiste e alla teoria della deriva dei continenti.<br />

Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento del programma<br />

Indicazioni più dettagliate sugli argomenti trattati sono contenute nel programma finale.<br />

Le Scienze della Terra racchiu<strong>don</strong>o una serie di discipline autonome (Astronomia, Mineralogia,<br />

Geologia, Paleontologia, Vulcanologia e numerose altre) che sono accomunate dall'oggetto di<br />

indagine che è il pianeta Terra inserito all’interno dell’Universo e di cui ciascuna affronta un<br />

aspetto particolare. E' stato quindi necessario operare una scelta di argomenti che, compatibilmente<br />

con il tempo a disposizione, desse la possibilità di trattare temi connessi tra loro e utili a fornire una<br />

visione globale di alcuni fenomeni.<br />

34


Nella prima parte dell’anno scolastico si è affrontata la parte di Astronomia dando spazio allo<br />

studio delle stelle, delle galassie, del Sistema Solare e all’origine dell’Universo.<br />

Successivamente si è affrontato lo studio della composizione della Litosfera (minerali e rocce). Il<br />

lavoro è proseguito con la Vulcanologia e la Sismologia, argomenti che, per essere compresi, hanno<br />

spesso fatto riferimento ai concetti di mineralogia e petrografia precedentemente studiati.<br />

Successivamente, nella trattazione della struttura interna del globo terrestre sono stati messi in<br />

risalto i metodi che permettono di dedurre struttura e composizione delle parti non accessibili allo<br />

studio diretto. Tutto il lavoro descritto è confluito nella trattazione della Tettonica a Zolle, vista sia<br />

in chiave storica che come sintesi di tutte le attuali conoscenze della dinamica e struttura della<br />

litosfera terrestre.<br />

Strumenti e metodi<br />

Lo strumento utilizzato prevalentemente è stato il libro di testo in adozione (Ivo Neviani & Cristina<br />

Pignocchino Feyles - Geografia generale - Ed. SEI). Gli argomenti sono stati interamente trattati<br />

durante l'ora di lezione ad esclusione di brevi parti lasciate al lavoro personale dei ragazzi ma<br />

riprese poi in classe. Le lezioni si sono svolte in maniera frontale dando però sempre spazio a<br />

domande e ponendo interrogativi allo scopo di verificare la comprensione di ciò che veniva detto.<br />

La parte di Petrografia e Mineralogia è stata accompagnata dall'osservazione di campioni<br />

rappresentativi di minerali e di rocce. All'osservazione diretta dei campioni è stata abbinata<br />

l'osservazione guidata delle figure proposte dal testo.<br />

Valutazione<br />

Allo scopo si valutare il percorso didattico dei singoli alunni sono state proposte:<br />

• prove orali allo scopo di valutare l'esposizione coerente degli argomenti dimostrando l'effettiva<br />

comprensione dei concetti, la capacità di porre nessi e collegamenti, l'inquadramento degli<br />

argomenti secondo una visione sintetica, la capacità argomentativa supportata da un linguaggio<br />

i<strong>don</strong>eo ai temi trattati.<br />

• Interrogazioni scritte a domande aperte allo scopo di verificare la comprensione degli argomenti<br />

e le capacità sintetiche oltre a quelle analitiche ed espositive, strutturate secondo le modalità<br />

previste per la terza prova dell'Esame di Stato.<br />

Elemento rilevante nella valutazione del lavoro svolto è stata la partecipazione personale allo<br />

svolgimento dell’ora di lezione.<br />

Attività extra-curricolari<br />

Visita al parco astronomico “La torre del sole” di Brembate di sopra, Centro per la Didattica<br />

e la Sperimentazione delle Scienze Astronomiche.<br />

E’ stata proposta un’uscita didattica al Parco Astronomico” La Torre del Sole” di Brembate Sopra<br />

(Bg), durante la quale gli studenti hanno svolto un’attività presso il planetario del centro che ha<br />

permesso l’osservazione dei moti del cielo e dei corpi celesti, l’individuazione delle principali<br />

costellazioni e lo svolgimento di attività di orientamento tramite l’utilizzo delle coordinate<br />

astronomiche.<br />

In serata è stato possibile accedere all’osservatorio astronomico per l’osservazione del cielo<br />

autunnale. In particolare c’è stata la possibilità di osservare il pianeta Giove.<br />

.<br />

35<br />

Prof. Carla Satta


ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

MATEMATICA<br />

RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />

prof.ssa Daria Frigerio<br />

Profilo della classe<br />

La classe è composta da alunni che nutrono interesse per le cose nuove e per alcuni l’incontro con<br />

l’analisi è stata un’esperienza culturale significativa. Tale interesse e sincero desiderio di conoscere<br />

ha faticato a trovare in tutti sostegno in un’adeguata energia nel lavoro personale. Alcuni di loro<br />

hanno saputo coltivare e potenziare le loro personali attitudini attraverso un impegno sistematico e<br />

un lavoro metodologicamente corretto ed hanno raggiunto un livello soddisfacente di preparazione.<br />

Altri, pur raggiungendo una preparazione nel complesso sufficiente, incontrano alcune difficoltà<br />

nella risoluzione dei problemi più complessi o negli studi di funzione in cui si richiede una capacità<br />

di indagine più raffinata, per la quale è necessaria una certa familiarità con la disciplina che può<br />

formarsi solo in un lavoro ordinato e continuo nel tempo. Alcuni pur essendo fragili avendo<br />

sostenuto un impegno costante e deciso durante tutto l’anno sono riusciti a conseguire una<br />

preparazione sicura e ordinata sugli elementi fondamentali del programma e anche se non sempre<br />

riescono con successo ad affrontare ogni questione problematica proposta, mostrano<br />

consapevolezza dei punti nodali del programma e sono in grado, una volta riconosciuto l’errore, di<br />

intraprendere una nuova strada .Si potrebbe dire che la classe incontra minori difficoltà nella<br />

risoluzione di problemi di geometria piana mentre fatica maggiormente nell’analisi di aspetti che<br />

coinvolgono la geometria solida. Si muovono in maniera sufficientemente sicura nello studio di<br />

funzione differenziandosi nella capacità argomentativa. Alcuni rischiano di bloccarsi di fronte ad<br />

una difficoltà e necessitano di essere sostenuti nel mettere in campo delle ipotesi per uscirne, questi<br />

risultano fragili nell’autonomia di fronte ad una situazione mediamente complessa, altri invece si<br />

sono distinti per la disponibilità nell’accettare qualunque sfida fosse posta, sia quella che si può<br />

ritrovare in problemi complessi ai quali hanno proposto soluzioni interessanti e a volte creative, sia<br />

nell’ incontro con ogni passo nuovo, curiosi di individuare la nuova prospettiva che il contenuto<br />

introduceva riconoscendo i nessi con quanto già si possedeva .<br />

Obiettivi<br />

L’attività didattica dell’anno si è strutturata al fine di perseguire i seguenti obiettivi:<br />

- conoscenza dei contenuti analitici del programma di analisi.<br />

- Consapevolezza del percorso disciplinare svolto nel corso dell’anno e capacità di<br />

applicare le conoscenze acquisite allo studio di funzioni reali di variabile reale e alla<br />

soluzione dei problemi.<br />

- Capacità di argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio sui temi studiati.<br />

- Capacità di adeguata formalizzazione.<br />

36


Metodo di lavoro<br />

Nello svolgimento del programma ho dedicato una certa cura nel presentare loro innanzitutto quei<br />

problemi che hanno dato origine allo sviluppo della analisi matematica: i problemi di<br />

ottimizzazione, il problema della determinazione della retta tangente, il problema del calcolo delle<br />

aree.<br />

Nell’affronto della prima parte del programma, è stato necessario sviluppare una adeguata capacità<br />

di calcolo, di affronto e lettura del problema e di astrazione. Pertanto, tutti gli aspetti fondamentali<br />

del programma sono stati esplorati a lezione con i ragazzi costruendo ogni argomento attraverso una<br />

successione di passi che risolvevano un problema ed aprivano il successivo.<br />

Il loro libro di testo è strutturato in tal modo ed ha rappresentato, pertanto, un supporto prezioso e<br />

facilmente utilizzabile.<br />

Le verifiche scritte hanno riguardato la risoluzione del problema geometrico, lo studio di funzione,<br />

il calcolo di limiti, di derivate, di primitive. Abbiamo effettuato due prove di simulazione<br />

dell’esame di stato: la prima in maggio e la seconda in giugno (di 5 ore ciascuna).<br />

Nelle verifiche orali ho cercato di favorire l’acquisizione di competenze lessicali e di una minima<br />

capacità argomentativa riguardo ai temi trattati.<br />

L’attività di arricchimento consiste nella proposta di argomenti di approfondimento su alcuni temi<br />

legati all’analisi matematica o alla matematica in generale che offrono la possibilità di sviluppo in<br />

un lavoro da presentare come argomento di inizio colloquio all’esame di stato.<br />

37<br />

Prof.ssa Daria Frigerio


ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

FISICA<br />

RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />

Prof.sa Daria Frigerio<br />

Profilo della classe.<br />

La classe è costituita da alcuni alunni con significative capacità e da una gran maggioranza di<br />

ragazzi mediamente capaci ma più deboli dal punto di vista della piena comprensione dei fenomeni<br />

più complessi. In alcuni casi una discreta consapevolezza è stata ostacolata anche da un lavoro non<br />

sempre sistematico, pertanto questi hanno raggiunto sicuramente un livello descrittivo abbastanza<br />

ampio dei contenuti del programma accompagnato da una consapevolezza accettabile laddove è<br />

stato svolto un lavoro di riflessione e rielaborazione completo. Una minoranza della classe, o per<br />

lacune pregresse o per scarsa attitudine agli studi scientifici, raggiunge una preparazione che<br />

sebbene nel complesso possa dirsi sufficiente presenta non poche debolezze in ambito fisicomatematico.<br />

In alcuni casi siamo però in presenza di ragazzi che si sono cimentati fino in fondo e<br />

con serietà con la proposta dell’insegnante pur non riuscendo sempre a comprendere appieno gli<br />

argomenti affrontati. Le lezioni in cui si introducevano i nuovi contenuti spesso sono state vivaci e<br />

ricche, animate da molte domande e da osservazioni interessanti. La risoluzione di un problema è<br />

sempre il punto più delicato ed incontra le più grandi difficoltà. Nella prima parte dell’anno sono<br />

state svolte sia verifiche scritte sia orali in cui maggiormente è stato messo a tema la soluzione dei<br />

dei problemi, mentre nella seconda parte le prove hanno prevalentemente avuto la caratteristica di<br />

quesiti a risposta aperta (sull’esempio di terza prova). Nell’orale ho verificato innanzitutto la<br />

capacità di tenere il livello descrittivo e che questo fosse sostenuto da una pertinenza di linguaggio e<br />

da un’adeguata capacità argomentativa.<br />

Obiettivi didattici<br />

L’attività didattica dell’anno si è strutturata al fine di perseguire i seguenti obiettivi:<br />

- conoscenza dei contenuti analitici del programma di elettromagnetismo e di fisica moderna.<br />

- Consapevolezza del percorso disciplinare svolto nel corso dell’anno e capacità di applicare le<br />

conoscenze acquisite alla soluzione di alcuni problemi di fisica.<br />

- Capacità di argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio sui temi studiati.<br />

- Capacità di formalizzare in linguaggio matematico le proprietà delle grandezze fisiche<br />

introdotte ed i principi dell’elettromagnetismo.<br />

Metodologia didattica<br />

L’elettromagnetismo conclude in un certo senso lo studio della fisica a livello liceale. Nell’esercizio<br />

del metodo proprio della disciplina ha un ruolo fondamentale e, a mio parere, paradigmatico. Si<br />

tratta infatti di una teoria molto articolata, basata sull’osservazione di esperimenti ma anche<br />

dall’analisi di esperimenti ideali e dallo studio delle proprietà utilizzando un metodo matematico<br />

deduttivo. (Si pensi, per esempio, al teorema di Gauss sul flusso del campo elettrico e al calcolo di<br />

campi elettrici generati da particolari distribuzioni di cariche). Per i ragazzi del liceo è<br />

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un’esperienza fondamentale perché tutti gli elementi caratteristici del metodo della disciplina<br />

(osservazione, formulazione di un’ipotesi, verifica, formalizzazione matematica, scoperta di nuove<br />

proprietà) sono presenti con egual peso ed interagiscono continuamente con grande evidenza.<br />

Pertanto, ritengo molto importante presentare (o anche solamente descrivere) gli esperimenti che<br />

storicamente hanno portato alla formulazione di una certa teoria. Il secondo passo è certamente non<br />

tanto illustrare la teoria conseguente, ma suscitare delle domande sulla possibile interpretazione del<br />

dato sperimentale. Il modello teorico si costruisce nelle sue parti essenziali come risposta possibile<br />

alle suddette domande e viene poi sviluppato attraverso una adeguata formalizzazione nella quale la<br />

matematica si rivela sempre più utile e potente.<br />

Il raggiungimento, nel lavoro in classe, dell’ultimo livello descritto è indispensabile e deve essere<br />

curato dall’insegnante perché nell’elettromagnetismo, il linguaggio matematico si rivela essere<br />

spesso una forma rivelatrice di un significato.<br />

Ho cercato il più possibile di attenermi alla scansione proposta dal loro manuale. Nell’introdurre il<br />

campo magnetico e la descrizione della sua azione sulle correnti (forza di Lorentz) ho adottato un<br />

altro approccio. Siamo partiti dall’analisi del comportamento delle correnti immerse in un campo<br />

magnetico utilizzando, in laboratorio, la bilancia elettrodinamica. Abbiamo misurato la forza agente<br />

sulla spira e cercato di capire da quali grandezze potesse dipendere. Abbiamo osservato che la<br />

“forza magnetica” doveva avere una direzione perpendicolare al campo magnetico e alla corrente ed<br />

r r r<br />

abbiamo ipotizzato che avesse l’espressione data dalla relazione: F = l i ∧ B . Ho definito poi in<br />

generale il campo magnetico in maniera indiretta a partire dalla forza che esercita su un filo di<br />

lunghezza 1 metro, percorso da una corrente di 1 Ampere disposto perpendicolarmente alle linee di<br />

campo magnetico.<br />

Purtroppo non ho potuto dare più spazio all’aspetto sperimentale: abbiamo osservato in laboratorio<br />

la struttura di alcuni campi elettrici generati dai conduttori attraverso la “mappatura” delle linee di<br />

forza. Abbiamo verificato qualitativamente la legge di Faraday Lenz con alcune semplici esperienze<br />

sull’induzione elettromagnetica.<br />

Come già anticipato precedentemente nel corso dell’anno ho dato spazio a verifiche orali sui<br />

contenuti visitati in classe e a prove scritte sul modello della terza prova dell’esame di stato nonché,<br />

almeno nella prima parte dell’anno, a prove di carattere più analitico.<br />

In alcune interrogazioni ho proposto anche la risoluzione di alcuni problemi.<br />

Per quel che concerne la valutazione ho utilizzato tutta la scala in uso con particolare attenzione<br />

all’emergere dei seguenti elementi significativi:<br />

- conoscenza dei contenuti fondamentali ed esposizione degli stessi con pertinenza linguistica e<br />

rigore logico;<br />

- capacità di ripercorrere i nodi fondamentali esplicitando i nessi fra i diversi contenuti studiati.<br />

- Capacità di risolvere, in modo più o meno autonomo, alcuni problemi.<br />

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Prof.ssa Daria Frigerio


ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

DISEGNO E STORIA DELL’ARTE<br />

RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />

Prof.ssa Rita Tagliabue<br />

Profilo della classe<br />

Il lavoro con la classe si è svolto in maniera molto soddisfacente nel corso dell’anno: in particolare<br />

grazie alla presenza di numerosi studenti particolarmente affezionati alla disciplina, alcuni con<br />

spiccati interessi verso la storia dell’arte, altri appassionati al disegno e a temi legati alla architettura<br />

moderna. Pochi studenti invece, si sono mostrati più preoccupati di avere dei quadri di riferimento<br />

generali piuttosto che di sviluppare una capacità anche personale di rapporto con le problematiche<br />

culturali poste. Con la guida dell’insegnante alcune lezioni, riguardanti argomenti monografici,<br />

sono state condotte anche da parte degli studenti, con una partecipazione che per diversi alunni è<br />

diventata anche motivo di significativi sviluppi personali. Il livello di resa del lavoro è risultato a<br />

volte differente nelle due parti della materia, storia dell’arte e disegno, a seconda della capacità e<br />

dell’interesse degli studenti verso l’uno o l’altro aspetto della disciplina. Alcuni studenti della classe<br />

manifestano ancora delle fragilità rispetto a uno studio accurato e una continuità nel lavoro<br />

scolastico. Si individuano quindi risultati differenti: accanto ad alcuni studenti che hanno dimostrato<br />

autonomia nello studio e capacità di elaborazione personale, di sintesi e di collegamento fra le<br />

problematiche all’interno della disciplina, altri hanno mostrato una risposta sufficiente nella<br />

conoscenza e capacità di strumentazione sulla disciplina, ma con inferiore competenza sulla<br />

materia. Gli studenti che hanno ottenuto risultati non sufficienti per quanto riguarda la conoscenza<br />

degli argomenti in storia dell’arte, raggiungono risultati buoni per quanto riguarda la conoscenza e<br />

la competenza del lavoro svolto in disegno.<br />

Obiettivi e metodi didattici<br />

In disegno, nel percorso liceale, si è verificata la capacità di autonomia degli studenti nel costruire<br />

il proprio lavoro e la personale verifica dello stesso (svolto singolarmente o per piccoli gruppi),<br />

lasciando libertà di scelta nei soggetti e nella loro restituzione grafica, utilizzando i diversi metodi<br />

di rappresentazione imparati negli anni precedenti e le diverse tecniche di grafica espressiva trattate.<br />

Particolare attenzione si è prestata alla conoscenza dell’impostazione teorica del metodo di<br />

rappresentazione studiato, così come verso l’esemplificazione delle espressioni grafiche (diversi<br />

sono i generi proposti: architettura, ornato, esempi studiati in storia dell’arte). Questi due elementi<br />

sono ritenuti necessari per indirizzare lo studente a sviluppare la competenza sulla disciplina e un<br />

linguaggio grafico personale. Gli obiettivi sono stati anche declinati attraverso l’applicazione ed<br />

elaborazione dei metodi e degli strumenti appresi, ovvero della comprensione e dell’applicazione<br />

del procedimento corretto di risoluzione di un esercizio.<br />

Il lavoro in classe si sviluppa principalmente sulla conoscenza teorica della disciplina, sulle<br />

esemplificazioni da eseguire, sulla risoluzione di casi o problematiche incontrati dagli studenti e<br />

sulla discussione/spiegazione delle correzioni e valutazioni fatte sugli esercizi svolti, sul tipo di<br />

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esecuzione grafica adeguata. Il contributo che fornisce lo studente a questo lavoro, indica il livello<br />

di conoscenza e competenza reale sulla disciplina. La scelta del tema di lavoro è proposta dallo<br />

studente e verificato con l’insegnante così come la sua risoluzione rappresentativa, grafica ed<br />

espressiva. L’alunno lavora dagli anni precedenti alla composizione della tavola: come impostarla,<br />

come renderla migliore (sostituire ad un segno un altro, declinare diversamente un soggetto), l’uso<br />

del colore, come ottenere un equilibrio, una “bellezza”.<br />

In storia dell’arte lo svolgimento dei fenomeni artistici è stato puntualizzato mediante l’analisi di<br />

opere e di architetture che, per le loro caratteristiche, sono state ritenute indicative di un particolare<br />

ambito culturale e di una fase storica, per far acquisire agli studenti una capacità di lettura dei<br />

caratteri specifici del linguaggio dell’opera d’arte.<br />

Le lezioni in classe hanno cercato di chiarire i periodi presi in esame dal punto di vista artistico,<br />

stimolando la capacità degli studenti di tenere presente un ampio orizzonte culturale e sollecitando i<br />

riferimenti ad altre discipline. La produzione artistica è vista come strumento d'espressione di una<br />

cultura e quindi inserita nel suo tempo: gli argomenti sono introdotti pertanto con un quadro di<br />

riferimento che leghi la problematica artistica a quella storica, letteraria, filosofica, sociale.<br />

Diventano inoltre esemplificative le relazioni fatte dallo studente alla classe, anche per sviluppare<br />

l'impostazione personale di un argomento: lo studente infatti sceglie il tipo di lettura da dare<br />

all’autore secondo i propri interessi o gusto e come costruire il percorso di esposizione del tema<br />

scelto. Queste sono state occasioni significative anche per lavori di approfondimento in vista<br />

dell’Esame di Stato, rispetto alle quali l’insegnante ha dato la disponibilità per incontri individuali<br />

con gli studenti, per eventuali riflessioni sulla costruzione dei loro approfondimenti e per<br />

indicazioni bibliografiche.<br />

Attività proposte<br />

Momenti significativi di apprendimento sono state le visite effettuate, introdotte in classe da lezioni<br />

monografiche.<br />

Visita alla mostra Cézanne. Les ateliers du Midi, Palazzo Reale, Milano, 22 dicembre 2011.<br />

Cézanne ha capito la luce e il colore, la forma e il disegno, la prospettiva e la libertà. Ha colto il<br />

limite dell'Impressionismo, ha anticipato i movimenti d'avanguardia del primo Novecento con<br />

quadri di una modernità sconcertante. In una vita inquadrata entro l'agiata borghesia di provincia,<br />

lontano dai riflettori della Ville Lumière, solo marginalmente lambito dall'attenzione dei critici,<br />

Cézanne mantiene il profilo di un "artigiano" della pittura. Solo dopo la sua morte, quando gli viene<br />

tributata una mostra retrospettiva, giovani pittori come Picasso e Matisse capiscono il debito nei<br />

confronti di un grande maestro, nei confronti di un "classico" che dà un senso nuovo all'intero corso<br />

dell'arte moderna.<br />

Cézanne apprese che la luce s'impasta nelle cose e nei colori, la stessa luce che si esprime come<br />

contrasti luminosi, come effetti cangianti della natura, come moltitudine di riflessi luminosi. La luce<br />

violenta del Midi, quella filtrata dalle grandi vetrate del suo ateliers ad Aix en Provence, le<br />

sfumature impalpabili dell'en plein air.<br />

Il percorso espositivo ha distribuito la collezione delle opere secondo criteri sia tematici sia<br />

cronologici, partendo dall’autoritratto scuro e minaccioso dell’artista che attende il pubblico<br />

all’entrata come la montagna Sainte-Victoire, spesso ricorrente nella sua iconografia creativa.<br />

Visita alla mostra “Brera incontra il Pushkin, collezionismo russo tra Renoir e Matisse",<br />

capolavori impressionisti, Pinacoteca di Brera, Milano<br />

Le Ninfee di Monet, Le ragazze di Tahiti di Gauguin, Il Ritratto di Ambroise Vollard di Picasso, I<br />

Pesci rossi di Matisse. Diciassette capolavori dell' arte moderna in trasferta da Mosca a Milano.<br />

Abbiamo ammirato opere che campeggiano su tutti i libri di storia dell'arte impressionista,<br />

postimpressionista e cubista. Come La ronda dei carcerati di Van Gogh, il Ponte sulla Marna di<br />

Cézanne, La pergola di Renoir, l' Avenue de l' Opéra di Pissarro. Tutte acquistate a Parigi da due<br />

collezionisti moscoviti e incamerate dallo Stato sovietico all'indomani della Rivoluzione.<br />

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Visita alla mostra “Il Simbolismo in Italia”. Padova, in Palazzo Zabarella, 9 febbraio 2012.<br />

A cavallo tra Otto e Novecento, l’inconscio irrompe nell’arte e nulla sarà più come prima. È la<br />

scoperta di un mondo “altro”, affascinante, intrigante, di una nuova lente che vira la percezione di<br />

ogni realtà, si tratti di un paesaggio fisico e di un moto dell’anima.<br />

È la storia di un movimento che si estende su scala europea ma che qui viene indagato nella sua<br />

vicenda italiana, con confronti oltre confine e in particolare con l’ambito austriaco del Simbolismo:<br />

valgano tra tutti la Giuditta Salomè, di Gustav Klimt o Il Peccato, di Franz von Stuck.<br />

Le opere italiane delle otto <strong>sez</strong>ioni di questa mostra, hanno ricostruito quel dibattito sulla missione<br />

dell’arte di quegli anni di decisive mutazioni sociali. Opere che evocano ciò che aleggiava negli<br />

ambienti letterari e filosofici di Gabriele D’Annunzio o di Angelo Conti o nei cenacoli musicali<br />

devoti a Wagner, mentre le Esposizioni portavano in Italia i fermenti dei movimenti europei.<br />

Con la Triennale di Brera del 1891, si apre l’itinerario della mostra che presenta affiancate Le due<br />

madri di Giovanni Segantini e Maternità di Gaetano Previati, quadri che segnano la sintesi fra<br />

divisionismo e contenuti simbolici. Segue una <strong>sez</strong>ione dedicata ai ‘protagonisti’: gli artisti italiani e<br />

stranieri che parteciparono all’avventura poetica cresciuta intorno al Manifesto del 1886 di Jean<br />

Moréas e all’ “arte di pensiero” foriera della poetica degli stati d’animo.<br />

“Un paesaggio è uno stato dell’anima” scriveva Henry-Frédéric Amiel e a questo principio è<br />

ispirata la <strong>sez</strong>ione che, trattando del sentimento panico della natura, espone opere dove prevalgono,<br />

nella rappresentazione del paesaggio, la nebbia, i bagliori notturni, la variabilità atmosferica, le<br />

situazioni più facilmente collegabili ai turbamenti psicologici.<br />

Il mistero della vita era soggetto della successiva <strong>sez</strong>ione, con la rappresentazione di azioni<br />

quotidiane: la processione, le gioie materne, il viatico, la partenza mattutina. Emblemi di quell’<br />

“artista veggente” che aveva il compito, secondo le teorie simboliste, di decifrare il mondo dei<br />

fenomeni e di cogliere le affinità latenti e misteriose esistenti tra l’uomo e la realtà circostante,<br />

come nei dipinti di Pellizza da Volpedo, Morbelli e Casorati.<br />

L’ispirazione preraffaellita domina la pittura di Giulio Aristide Sartorio, Adolfo De Carolis realizza<br />

le aspirazioni figurative di D’Annunzio, Galileo Chini intesse sontuose e iridescenti allegorie,<br />

Leonardo Bistolfi interroga la Sfinge, Gaetano Previati riscopre nella storia il dramma di Cleopatra:<br />

le <strong>sez</strong>ioni che illustrano il mito e l’allegoria hanno proposto le opere di questi artisti nel confronto<br />

con le opere di Klimt e di Franz von Stuck.<br />

È nella <strong>sez</strong>ione dedicata al ‘bianco e nero’, cioè alla nutrita produzione grafica degli anni fra Otto e<br />

Novecento, che meglio si comprende il dialogo degli italiani con la cultura figurativa mitteleuropea,<br />

impegnata ad indagare i più riposti sentimenti dell’uomo, i suoi fantasmi interiori. I fogli di Gaetano<br />

Previati, di Alberto Martini, di Romolo Romani, di Giovanni Costetti, di Umberto Boccioni, del<br />

giovane Ottone Rosai, variano dall’allegorico, al fiabesco, al fantastico, all’orrido.<br />

Il percorso della mostra si è concluso nella ‘Sala del Sogno’, che alla Biennale di Venezia del 1907<br />

aveva consacrato le istanze e le realizzazioni della generazione simbolista creando una scenografia<br />

affidata all’ingegno decorativo di Galileo Chini e agli artisti che avevano contribuito ad alimentare<br />

le poetiche del ‘piacere’ e dell’inquietudine, della bellezza e del mito, della spiritualità e degli stati<br />

d’animo, sostenendole fino alle soglie della rivoluzione futurista cui introducono due capolavori<br />

ancora simbolisti di Umberto Boccioni come Il sogno (Paolo e Francesca) e La madre che cuce.<br />

Visita alla Cappella degli Scrovegni, Giotto<br />

La Cappella degli Scrovegni, capolavoro della pittura del Trecento italiano, è considerato il ciclo<br />

più completo di affreschi realizzato dal maestro toscano nella sua maturità. Colore e luce, poesia e<br />

pathos, il senso della natura e della storia, il senso di umanità e di fede fusi insieme per narrare le<br />

storia dilla Ma<strong>don</strong>na e di Cristo. Il ciclo pittorico è sviluppato in tre temi principali: gli episodi della<br />

vita di Maria e della vita e morte di Cristo.<br />

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Contenuti e tempi di svolgimento<br />

Per disegno i temi trattati hanno riguardato lo studio di architetture realizzate a Milano, Como,<br />

Lecco, e nelle province, dal Razionalismo moderno del novecento alle architetture in corso di<br />

edificazione a Milano, illustrando diverse tipologie.<br />

Gli studenti, in piccoli gruppi, hanno proseguito lo studio sulle architetture realizzate l’anno<br />

precedente nel laboratorio di disegno con Autocad 3D, e di cui avevano sviluppato le<br />

rappresentazioni in pianta, alzato, <strong>sez</strong>ione e vista assonometrica. Il lavoro quest’anno andava<br />

sviluppato come “analisi d’opera” dell’architettura in esame secondo alcuni aspetti: biografia<br />

dell’autore, spiegazione della morfologia architettonica e la ricerca poetica dell’architetto.<br />

Il lavoro in disegno è stato svolto nella sua ideazione e sviluppo nella prima parte dell’anno, il<br />

primo quadrimestre. E’ stato ripreso all’inizio del secondo quadrimestre per le integrazioni e per le<br />

correzioni richieste dall’insegnante o per l’impaginazione del lavoro. Per la fine dell’anno è stata<br />

prevista la possibilità di realizzare una piccola esposizione dei materiali realizzati.<br />

In storia dell’arte i temi sono stati:<br />

il Romanticismo, il Realismo e l’Impressionismo, svolti nella prima parte del quadrimestre.<br />

Il postimpressionismo, il passaggio al novecento in architettura, le personalità di P. Cezanne, V.Van<br />

Gogh, P. Gauguin, la Secessione viennese, il Divisionismo: argomenti svolti a gennaio e febbraio.<br />

Marzo, aprile e maggio sono stati dedicati al fenomeno delle Avanguardie storiche del ‘900:<br />

espressionismo, cubismo, astrattismo, futurismo, dadaismo, surrealismo.<br />

Strumenti<br />

Nelle lezioni vengono utilizzati testi tra loro differenti, quali esemplificazioni d'approcci diversi al<br />

prodotto artistico e come repertorio iconografico (per questo citiamo gli ArtDossier della Giunti,<br />

Storia dell’arte italiana di G.C. Argan).<br />

I testi in adozione nella classe sono “Storia dell’arte: l’Ottocento”, “Storia dell’arte: Novecento e<br />

oltre” di G. Dorfles e A. Vettese, Atlas 2000, Bergamo.<br />

In particolare, nell’impostazione del lavoro sulle Avanguardie sono state lette, dall’insegnante in<br />

classe, introduzioni ai movimenti dal volume di Mario de Micheli "Le avanguardie artistiche del<br />

Novecento" (1996), anche per la capacità di fornire spunti di riflessione per comprendere i<br />

movimenti d’Avanguardia e il tempo che li ha prodotti.<br />

Altro strumento significativo come supporto didattico è stato l’uso dell’aula video nella quale è<br />

stato possibile proiettare videocassette e diapositive per una migliore frequentazione dei testi<br />

figurativi in esame e per arricchire il repertorio iconografico.<br />

Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione<br />

La valutazione è stata legata ad interrogazioni scritte ed orali.<br />

Le prove scritte sono state impostate sulla tipologia prevista dal Consiglio di classe per la Terza<br />

prova dell’Esame di Stato: domande specifiche di conoscenza di argomenti trattati, domande<br />

sintetiche sulla capacità di sintesi e di spiegazione attraverso un’opera o un autore di una<br />

problematica artistica studiata.<br />

Nei colloqui orali viene verificata l’acquisizione degli argomenti, la loro elaborazione personale, la<br />

capacità di collegamenti all’interno della disciplina e rispetto ad altre discipline.<br />

Altri strumenti di valutazione sono state le relazioni fatte da alcuni alunni alla classe di autori o di<br />

argomenti approfonditi personalmente in storia dell’arte.<br />

In disegno la valutazione è stata significativamente legata alla produzione del lavoro di analisi<br />

d’opere sulle architetture del Novecento.<br />

Per quanto concerne i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti a quanto stabilito dal<br />

Consiglio di Classe ed espresso nel Documento di classe.<br />

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Prof.ssa. Rita Tagliabue


ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE<br />

RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />

Prof.ssa Chiara Borgonovo<br />

La classe, costituita da 14 allieve, è dotata di un livello motorio buono, le capacità motorie sono<br />

distribuite in modo omogeneo nel gruppo. Le allieve si sono mostrate ben disposte al lavoro,<br />

partecipando con impegno e attivamente alle attività proposte. Il clima di lavoro è sempre stato<br />

positivo; anche il rapporto di stima e fiducia che si è instaurato fra allieve e insegnante ha portato ad<br />

un lavoro proficuo. Obiettivo del triennio ed in particolare di quest’ultimo anno è stato<br />

l’approfondimento dell’attività fisica dal punto di vista sportivo e non semplicemente ludico. Le<br />

allieve hanno portato a compimento questo tipo di percorso durante l’intero anno, raggiungendo<br />

conoscenze tecniche e didattiche della disciplina. Nel corso del II quadrimestre le allieve sono state<br />

maggiormente protagoniste nelle lezioni in quanto è stato loro richiesto un intervento didattico di<br />

tirocinio. Nella preparazione del tirocinio sono state guidate dall’insegnante. Oltre al piano di<br />

lezione è stata loro richiesta l’elaborazione di una tesina relativa all’argomento scelto; anche in<br />

questo tipo di lavoro, prettamente teorico, le allieve si sono dimostrate serie ed i risultati ottenuti<br />

nelle tesine sono stati molto buoni.<br />

Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti<br />

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Obiettivi educativi<br />

Personalizzazione intesa come desiderio di fare propri i contenuti per sviluppare la capacità di<br />

intervento sulla realtà.<br />

Accettazione consapevole della regola, sia sportiva che di lavoro, come metodo indispensabile per<br />

la realizzazione efficace delle proposte: programmazione ed organizzazione del lavoro.<br />

Nell’esperienza di gruppo saper distribuire i ruoli ed i compiti motori, in base alle caratteristiche<br />

personali, attraverso la presa di coscienza dei propri limiti e delle proprie capacità.<br />

Capacità critiche di valutazione del lavoro rispetto a sé ed ai compagni.<br />

Obiettivi didattici<br />

Conoscenza delle nozioni teorico-tecnico-scientifiche, con particolare attenzione agli elementi<br />

fisiologici di base per una comprensione chiara del movimento umano.<br />

Elementi di tecnica, regolamento ed arbitraggio di alcuni giochi sportivi.<br />

Potenziamento fisiologico come condizione indispensabile per la realizzazione delle proposte.<br />

Sviluppo dell’attività sportiva a livello personale e collettivo.<br />

Applicazione adeguata dei metodi di sviluppo delle capacità fisiche.<br />

Metodo<br />

Il lavoro è stato proposto inizialmente in forma globale per arrivare in seguito all’analisi tecnica del<br />

gesto. Sono state esaminate le seguenti fasi:<br />

Presentazione in forma globale.<br />

Dimostrazione (quando necessaria).<br />

Attuazione in forma globale.<br />

Correzione ed autocorrezione.<br />

Scomposizione in fasi analitiche.<br />

Attuazione in forma globale.<br />

Pertanto il metodo usato è stato globale-analitico-misto<br />

Criteri per le verifiche<br />

Le verifiche si sono basate su prove oggettive relative alle attività specifiche, accompagnate<br />

dall’osservazione costante del comportamento motorio e sociale di ogni singola allieva e del<br />

rapporto con la disciplina.<br />

La valutazione, intesa come rapporto tra il risultato raggiunto e la persona, ha tenuto conto dei<br />

seguenti criteri:<br />

livello di partenza.<br />

acquisizione dell’abilità richiesta.<br />

impegno personale e partecipazione costruttiva all’attività.<br />

45<br />

Prof.ssa Chiara Borgonovo


ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

EDUCAZIONE FISICA MASCHILE<br />

RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE<br />

Prof.Alfonso Villa<br />

La classe, costituita 11 alunni, ha lavorato come negli scorsi anni del triennio con la parte maschile<br />

della 5^B del Liceo <strong>Scientifico</strong>, così da formare una squadra classe di 23 alunni.<br />

Gli allievi si sono mostrati fin dal primo mese ben disposti al nuovo lavoro, chiaramente differente<br />

rispetto agli altri anni per complessità di obiettivi e percorsi. La richiesta di una maggior presa di<br />

coscienza dell’attività sportiva ha visto diversi ragazzi partecipare con curiosità alle spiegazioni<br />

teoriche (supportate da video inerenti le capacità condizionali) e coinvolgersi motoriamente. C’è<br />

stato un impegno costante, sicuramente differente a seconda delle capacità condizionali affrontate,<br />

ma sempre ad un livello sufficiente, così da permettere un miglioramento di resistenza, forza e<br />

velocità.<br />

Interessante è stato il paragone tra i risultati di alcuni test eseguiti in prima liceo e riproposti<br />

quest’anno: il giudicare la propria e altrui prestazione è stata occasione per un approfondimento di<br />

ciò che sostiene le azioni sportive; infatti l’obiettivo di quest’anno è stato quello di portare i ragazzi<br />

a guardare con maggior consapevolezza l’attività fisica in ogni suo aspetto - tecnico, di<br />

motivazione, fisiologico, di limite umano - e non solamente come puro sfogo ludico.<br />

Negli sport di squadra ho insistito particolarmente sulle situazioni di partita: sintesi di quanto uno<br />

ha appreso negli anni precedenti in esercizi e continue ripetizioni.<br />

Nella seconda parte dell’anno è stata affrontata la novità del tirocinio: occasione per vivere e<br />

sperimentare da protagonisti la propria lezione. Ogni alunno, o coppia di alunni, decideva in dialogo<br />

con il docente un argomento da proporre alla classe che partisse da un vissuto sportivo o da una<br />

curiosità personale in un dato sport o gioco sportivo. Oltre al piano di lezione è stata loro richiesta<br />

l’elaborazione di una tesina relativa all’argomento di tirocinio; in questo tipo di lavoro, non tutti gli<br />

allievi hanno prodotto elaborati consapevoli e motivati riguardo alla scelta da loro effettuata.<br />

Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti:<br />

Obiettivi educativi<br />

. Personalizzazione, intesa come desiderio di far propri i contenuti per sviluppare la capacità di<br />

intervento sulla realtà.<br />

. Accettazione consapevole delle regole, sia sportive che di lavoro, come metodo<br />

indispensabile per la realizzazione efficace delle proposte.<br />

. Saper rispettare, interpretare ed utilizzare le informazioni della realtà (bisogni ed esigenze<br />

del proprio corpo, indicazioni che emergono dai giochi) per poter costruire adeguatamente il<br />

proprio operato motorio.<br />

. Nelle esperienze di gioco e di squadra saper applicare i ruoli e i compiti motori in base alle<br />

46


caratteristiche individuali.<br />

. Capacità di autovalutazione e di valutazione delle prove dei compagni sia individuali che<br />

collettive.<br />

. Lettura critica degli avvenimenti sportivi sia negli aspetti tecnici sia morali.<br />

. Sviluppo delle attitudini individuali e di gruppo con relativi approfondimenti. Capacità di<br />

organizzare e condurre un lavoro.<br />

Obiettivi didattici<br />

. Conoscenza delle nozioni teorico-scientifico-tecniche per una chiara comprensione del<br />

movimento umano.<br />

. Potenziamento fisiologico come condizione indispensabile per la realizzazione delle<br />

proposte.<br />

. Sviluppo delle attività sportive a livello personale e di squadra, con particolare attenzione agli<br />

aspetti tattici.<br />

. Applicazione adeguata delle metodiche di allenamento sportivo: tecnico e atletico.<br />

. Consolidamento della socialità, del carattere e del senso civico attraverso l'esperienza dei giochi<br />

di squadra.<br />

. Conoscenza delle regole e della simbologia arbitrale nelle diverse discipline affrontate.<br />

. Saper organizzare una lezione di educazione fisica in tutte le sue parti e saper gestire il gruppo<br />

classe.<br />

Metodologia didattica<br />

Il metodo di apprendimento ha stimolato negli alunni una continua presa di coscienza di ciò che<br />

stava via via accadendo, unitamente alle tappe che si sono susseguite per arrivare all'obiettivo.<br />

Il ruolo dell' insegnante è stato quello di creare situazioni di apprendimento reale, di aiuto e di<br />

provocazione all'alunno per far sfruttare al meglio le sue potenzialità.<br />

Il metodo è sempre stato imposto dall' oggetto, cioè dal contesto umano ed ambientale in cui si è<br />

operato, il tutto in relazione alle attività e all'obiettivo immediato da conseguire.<br />

Il metodo utilizzato è stato globale, analitico e misto.<br />

Criteri per le verifiche<br />

Le verifiche si sono basate su prove oggettive, relative alle attività specifiche e accompagnate da<br />

un’osservazione costante del comportamento motorio e relazionale di ogni singolo alunno.<br />

La valutazione, intesa come rapporto tra il risultato raggiunto dal ragazzo e il ragazzo stesso, ha<br />

tenuto conto dei seguenti criteri:<br />

- livello di partenza (verificato attraverso dei test)<br />

- acquisizione dell' abilità richiesta<br />

- impegno personale e partecipazione costruttiva alle attività.<br />

47<br />

Prof. Alfonso Villa


ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

1.IL ROMANTICISMO<br />

ITALIANO<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

Prof.ssa Marina Fumagalli<br />

Introduzione al romanticismo europeo: linee generali di poetica, temi fondamentali, panoramica sui<br />

principali protagonisti. La polemica classico-romantica.<br />

L’età del Risorgimento: il romanticismo in Italia (linee fondamentali)<br />

GIACOMO LEOPARDI<br />

Vita, personalità ed opera<br />

Dai Canti:<br />

L’infinito ,pag.1063<br />

Alla luna, pag. 1066<br />

La sera del dì di festa, pag.1067<br />

A Silvia, pag.1113<br />

La quiete dopo la tempesta, pag 1126<br />

Il sabato del villaggio, pag. 1129<br />

Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, pag. 1133<br />

Alla sua <strong>don</strong>na (in fotocopia)<br />

A se stesso, pag.1155<br />

La ginestra , pag 1156<br />

Da Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica<br />

Il potere della fantasia nell’infanzia, pag.1052<br />

L’imitazione della natura nella poesia antica, pag.1053<br />

Da Lo Zibal<strong>don</strong>e<br />

La teoria del piacere, pag.1056<br />

Le idee indefinite, pag.1058<br />

Il giardino del dolore, pag.1059<br />

Dalle Operette Morali:<br />

Dialogo della Natura e di un islandese, pag.1091<br />

Dialogo di Federico Ruisch e delle sue mummie, pag.1099<br />

Il cantico del gallo silvestre, pag.1106<br />

Dialogo di un Venditore di almanacchi e di un Passeggero (in fotocopia)<br />

L’elogio degli uccelli (in fotocopia)<br />

48


ALESSANDRO MANZONI<br />

Vita, personalità, opera<br />

dal Carme in morte di <strong>Carlo</strong> Imbonati<br />

Sentir e meditar, vv.203-215, pag 921<br />

Da Il conte di Carmagnola<br />

Prefazione, il rifiuto delle unità di tempo e di luogo; il recupero del coro, pag 936<br />

Coro dell’atto secondo, pag.939<br />

Da Inni Sacri<br />

La Pentecoste, pag.997<br />

Dalle Odi:<br />

Il cinque maggio, pag.989<br />

Da Adelchi:<br />

<strong>Carlo</strong> Magno e il diacono Martino, pag.946<br />

Adelchi e Anfrido, pag.952<br />

Coro dell’atto terzo, pag.957<br />

Delirio di Ermengarda, pag.961<br />

Coro dall’atto quarto, pag.970<br />

La morte di Adelchi, pag.976<br />

Da I Promesssi sposi:<br />

Tavola 167, schema riassuntivo dei capitoli del romanzo, pag.1020<br />

Tentazioni di violenza tentativi legali, cap.III, pag.1022<br />

La famiglia di Gertrude, cap.X, pag.1026<br />

Il prezzo del pane, cap.XII, pag.1028<br />

Il discorso in piazza, cap.XIV, pag.1030<br />

Il conte zio e il padre provinciale, cap.XIX, pag.1032<br />

Don Ferrante, cap.XXVII, pag.1036<br />

La digressione sulla peste, cap. XXXI, pag.1038<br />

Lettura di brevi passi da:<br />

Il rapporto tra la poesia e la storia, in<br />

Lettera a monsieur Chauvet sull’unità di tempo e di luogo nella tragedia ,pag.983<br />

Il fine della letteratura, in<br />

Lettera sul romanticismo al marchese Cesare D’Azeglio, pag.986<br />

L’ETA’ DEL REALISMO<br />

Introduzione al naturalismo francese: poetica e lettura antologica di passi dei principali protagonisti.<br />

Confronto con il verismo italiano.<br />

GIOVANNI VERGA<br />

Vita, personalità ed opera<br />

Prefazione ai Malavoglia<br />

Tavola 189, pag.58, Lo stile indiretto libero<br />

49


Da Vita dei campi:<br />

Fantasticheria, pag.186<br />

Rosso Malpelo, pag. 193<br />

La Lupa, pag.201<br />

I Malavoglia, lettura integrale:<br />

Il ciclo dei vinti<br />

Confronto col romanzo manzoniano<br />

L’ideale dell’ostrica<br />

Il secondo Ottocento<br />

linee e caratteristiche della poesia:<br />

Carducci e la Scapigliatura<br />

GIOSUE’ CARDUCCI<br />

Vita, personalità, opera<br />

Da Rime Nuove:<br />

Pianto antico, pag.158<br />

San Martino, pag.159<br />

Traversando la maremma toscana, pag.157<br />

Davanti san Guido (in fotocopia)<br />

Da Odi Barbare<br />

Alla stazione in una mattina d’autunno, pag.169<br />

SCAPIGLIATURA E DINTORNI<br />

EMILIO PRAGA<br />

Vita, personalità, opere<br />

Da Penombre<br />

Preludio, pag.143<br />

ARRIGO BOITO<br />

Da Il libro dei versi<br />

Dualismo, pag.146<br />

DAL REALISMO AL SIMBOLISMO<br />

IL SIMBOLISMO FRANCESE:<br />

Baudelaire, tavola 177/pag.20<br />

da I fiori del male<br />

Corrispondenze (in fotocopia)<br />

Spleen (in fotocopia)<br />

L’albatro (in fotocopia)<br />

50


Il Decadentismo, caratteri e problematiche:<br />

fenomeno europeo<br />

l’estetismo<br />

gli sviluppi in italia: Pascoli e D’Annunzio<br />

GIOVANNI PASCOLI<br />

Vita, personalità ed opera<br />

Da Myricae:<br />

Prefazione alla raccolta (in fotocopia)<br />

Arano, pag.323<br />

Lavandare, pag.327<br />

L’assiuolo, pag.329<br />

X agosto (in fotocopia)<br />

Dialogo (in fotocopia)<br />

Da Primi Poemetti:<br />

Il Libro (in fotocopia)<br />

Il focolare (in fotocopia)<br />

Il cieco (in fotocopia)<br />

I due orfani (in fotocopia)<br />

Digitale purpurea, pag.334<br />

Da Canti di Castelvecchio:<br />

Prefazione alla raccolta (in fotocopia)<br />

Nebbia, pag.341<br />

Il gelsomino notturno, pag.346<br />

La voce (in fotocopia)<br />

Dal Fanciullino<br />

E’ dentro di noi un fanciullino (I, III)<br />

GABRIELE D’ANNUNZIO<br />

Vita, personalità ed opera<br />

Da Novelle della Pescara<br />

L’eroe (in fotocopia)<br />

Il Piacere, lettura integrale<br />

L’estetismo<br />

Il mito del superuomo<br />

Il potere della parola<br />

Istinto e intellettualismo<br />

Da Alcyone:<br />

La sera fiesolana, pag.304<br />

La pioggia nel pineto, pag.307<br />

Da Il notturno<br />

Prima offerta, pag 321<br />

51


IL PRIMO NOVECENTO<br />

Con riferimento al testo di G. De Benedetti, Il romanzo del Novecento, garzanti :<br />

I maestri italiani del romanzo moderno<br />

Brevi note su :<br />

Joyce, pag.442/ tavola225<br />

Proust, , pag.462/tavola 229<br />

Kafka, pag.460/tavola228<br />

ITALO SVEVO<br />

Vita, personalità ed opere<br />

Da La coscienza di Zeno:<br />

Il fumo, pag.638<br />

Salute individuale e malattia collettiva, pag.642<br />

LUIGI PIRANDELLO<br />

Vita, personalità ed opere<br />

Il fu Mattia Pascal, lettura integrale<br />

Analisi condotta sui saggi già citati di De Benedetti<br />

Da L’umorismo: il sentimento del contrario, pag.595<br />

Da Novelle per un anno<br />

Ciaula scopre la luna (in fotocopia)<br />

La tragedia di un personaggio, pag.604<br />

Il treno ha fischiato, pag.610<br />

Da Sei personaggi in cerca d'autore:<br />

L’irruzione dei personaggi, pag. 619<br />

L’ALBA DEL NUOVO SECOLO<br />

La poesia: tra avanguardia ed espressionismo<br />

Linee generali delle correnti poetiche di inizio secolo:<br />

Futuristi, Crepuscolari, Vociani<br />

Crepuscolari<br />

G. GOZZANO<br />

vita opera personalità poetica<br />

da I colloqui<br />

L'amica di nonna Speranza, pag.366<br />

La signorina Felicita ovvero la Felicità, pag.360<br />

Invernale (in fotocopia)<br />

S. CORAZZINI<br />

Da Piccolo Libro inutile<br />

Desolazione del povero poeta sentimentale, pag. 357<br />

52


La Voce e la letteratura vociana<br />

A. REBORA<br />

vita opera personalità poetica<br />

da Frammenti lirici<br />

Sciorinati giorni dispersi (in fotocopia)<br />

O carro vuoto sul binario morto, pag.691<br />

O poesia nel lucido verso (in fotocopia)<br />

Da Canti anonimi<br />

Dall'immagine tesa (in fotocopia)<br />

TRA LE DUE GUERRE<br />

GIUSEPPE UNGARETTI<br />

Vita, personalità ed opere<br />

Da L’Allegria:<br />

In memoria, pag.719<br />

Veglia (in fotocopia)<br />

Destino (in fotocopia)<br />

Fratelli (in fotocopia)<br />

Commiato (in fotocopia)<br />

I fiumi, pag.722<br />

Allegria di naufragi, pag.726<br />

San Martino del Carso (in fotocopia)<br />

Il porto sepolto (in fotocopia)<br />

Da Sentimento del tempo:<br />

Di luglio (in fotocopia)<br />

La Madre, pag.727<br />

EUGENIO MONTALE<br />

Vita, personalità ed opere<br />

Da Ossi di seppia:<br />

In limine, pag.737<br />

I limoni, pag.739<br />

Non chiederci la parola, pag.742<br />

Meriggiare pallido e assorto, pag.743<br />

Forse un mattino (in fotocopia)<br />

Spesso il male di vivere ho incontrato (in fotocopia)<br />

Cigola la carrucola nel pozzo (in fotocopia)<br />

Da Le occasioni:<br />

Ti libero la fronte dai ghiaccioli, pag.750<br />

Non recidere, forbice, quel volto (in fotocopia)<br />

La casa dei doganieri, pag.751<br />

Da La bufera e altro<br />

La bufera, pag.754<br />

53


L'anguilla, pag.756<br />

Da Satura:<br />

Ho sceso dandoti il braccio (in fotocopia)<br />

Incespicare (in fotocopia)<br />

Prima del viaggio (in fotocopia)<br />

Strumenti<br />

G. Ferroni, L’esperienza letteraria in Italia, vol. 2, 3A, 3B Einaudi Scuola<br />

54<br />

Prof.ssa Marina Fumagalli


ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

LINGUA E LETTERATURA LATINA<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

Prof.ssa Maria Motta<br />

Storia della letteratura<br />

L'ETA' DEI GIULIO-CLAUDI<br />

FEDRO<br />

- Il creatore di un nuovo genere letterario<br />

- La favola come denuncia dei vizi umani e protesta contro i potenti<br />

SENECA<br />

- La saggezza stoica e il suo difficile rapporto con il potere<br />

- Il saggio deve rendersi utile agli uomini<br />

- La scoperta dell’interiorità<br />

- Lo stile “anticlassico”<br />

PERSIO<br />

-Il rapporto con la tradizione satirica: il mutato rapporto autore - pubblico<br />

- Satira e pensiero stoico<br />

LUCANO<br />

- Una svolta nel genere epico: rovesciamento del modello virgiliano<br />

- Lucano e lo Stoicismo<br />

- Lucano e il principato<br />

PETRONIO<br />

-La questione petroniana<br />

- La difficile definizione del genere letterario<br />

- La parodia<br />

- Il realismo<br />

L'ETA' DEI FLAVI<br />

MARZIALE<br />

- Il rapporto con la tradizione epigrammatica: realismo, autobiografismo e poesia<br />

d'occasione<br />

- La struttura dell'epigramma di Marziale<br />

PLINIO IL VECCHIO<br />

- L'enciclopedismo<br />

55


- La curiosità scientifica<br />

QUINTILIANO<br />

- Retorica e pedagogia<br />

- Il ritorno programmatico, formale e contenutistico, a Cicerone<br />

L'ETA' DI NERVA E TRAIANO<br />

TACITO<br />

- La crisi dell'eloquenza e l'ineluttabilità del principato<br />

- Libertà e principato: l'evoluzione in senso pessimistico del pensiero politico di Tacito<br />

- L'interesse etnografico<br />

- Cura posteritatis<br />

GIOVENALE<br />

-La poetica dell'indignatio<br />

- Realtà e apparenza: un tema ricorrente<br />

- La tecnica compositiva<br />

L'ETA' DI ADRIANO E DEGLI ANTONINI<br />

APULEIO<br />

-Una personalità complessa: oratore della Seconda Sofistica e filosofo<br />

- Le Metamorfosi: le matrici letterarie, l'interpretazione dell'opera<br />

N. B. Le indicazioni tematiche riferite a ciascun fenomeno letterario e autore vanno intese come<br />

spunti sintetici, che sono stati oggetto di riflessione. Non esauriscono la trattazione dei singoli<br />

argomenti.<br />

Testi di autore in originale<br />

Seneca, Epistulae morales ad Lucilium 1, 1 – 5<br />

Seneca, Epistulae morales ad Lucilium 95, 51 – 53<br />

Seneca, Epistulae morales ad Lucilium 35, 1 – 3<br />

Seneca, Epistulae morales ad Lucilium 16, 3 – 5<br />

Seneca, De beneficiis 6, 3, 1 – 4<br />

Seneca, Epistulae morales ad Lucilium 28, 1 – 4<br />

Lucrezio, De rerum natura, I, 1-43 (Inno a Venere)<br />

Lucrezio, De rerum natura, I, 62-79 (Elogio di Epicuro)<br />

Lucrezio, De rerum natura, I, 80-101 (Sacrificio di Ifigenia)<br />

Lucrezio, De rerum natura, II, 1-19 (La felicità del filosofo)<br />

Lucrezio, De rerum natura, III, 1053-1075 (Non si può fuggire da se stessi)<br />

Teoria e lettura metrica dell'esametro.<br />

56


Testi in adozione<br />

G. Pontiggia - M. C. Grandi, Letteratura Latina Storia e Testi, Principato<br />

L. De Stefanis, Lucrezio De rerum natura, Principato<br />

57<br />

Prof.ssa Maria Motta


ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

LINGUA E LETTERATURA INGLESE<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

Prof.ssa Paola Colombo<br />

Testi in adozione : Literary Tracks from the Middle Ages to the Romantics, Arturo Cattaneo e<br />

Donatella De Flavis , <strong>Carlo</strong> Signorelli Editore<br />

Literary Tracks from the Victorians to the Present, Arturo Cattaneo e Donatella De Flavis , <strong>Carlo</strong><br />

Signorelli Editore<br />

THE 19 th CENTURY<br />

THE ROMANTIC PERIOD (1776-1837)<br />

The context. Visione dei docunentari BBC “The Romantics”: Nature and Eternity<br />

The first generation of Romantic poets:<br />

W.BLAKE(1757-1827)<br />

The man and the poet<br />

From “Songs of Innocence and of Experience”:<br />

The Lamb<br />

The Tiger<br />

Lon<strong>don</strong><br />

The Chimney Sweeper<br />

W. WORDSWORTH (1770-1850)<br />

The man and the poet<br />

From “The Lyrical Ballads”:<br />

I wonder Lonely as a Cloud<br />

Composed upon Westminster Bridge<br />

S.T. COLERIDGE(1772-1834)<br />

The man and the poet<br />

From “The Rime of the Ancient Mariner”:<br />

Parts I ,II, IV, VII.<br />

The second generation of Romantic poets:<br />

LORD BYRON (1788-1824)<br />

The man and the poet<br />

From “Child Harold’s Pilgrimage”:<br />

Where Rose the Mountains to him where Friends fot<br />

58


P.B. SHELLEY (1792-1822)<br />

The man and the poet<br />

Ode To The West Wind<br />

J. KEATS<br />

The man and the poet<br />

Ode to the Grecian Urn<br />

The development of fiction:<br />

The Gothic Novel<br />

M. SHELLEY (1797-1851)<br />

The novelist<br />

From “Frankenstein”:<br />

The Creation of the Monster<br />

An Outcast of Society<br />

The historical Novel<br />

W.SCOTT (1771-1832)<br />

The novelist<br />

From “Ivanhoe”:<br />

The Black Knight and Frair Tack<br />

The Novel of Manners<br />

J. AUSTEN (1775-1817)<br />

From “Pride and Prejudice”:<br />

Chapter 1 fot.<br />

THE VICTORIAN AGE (1837-1901)<br />

The context<br />

Fiction in early Victorian Age<br />

C. DICKENS (1812-1870)<br />

The novelist<br />

From “ Hard Times”:<br />

Coketown<br />

From “Oliver Twist” :<br />

Oliver is taken to the Workhouse<br />

T. HARDY (1840-1928)<br />

The novelist<br />

From “Tess of the D’Ubervilles”:<br />

In the far north-east sky.<br />

Justice was <strong>don</strong>e .<br />

R.L. STEVENSON (1850-1894)<br />

The novelist<br />

From “The Strange Case of Doctor Jekyll and Mr Hide”:<br />

The story of the door<br />

59


Jekyll Turns into Hyde<br />

Jekyll Can no longer Control Hyde<br />

Aestheticism<br />

O. WILDE (1854-1900)<br />

The novelist<br />

From “The Picture of Dorian Gray”:<br />

The Preface<br />

Life as the Greatest of the Arts<br />

The Dramatist( brevi cenni) e visione dell’opera “The Ideal Husband”<br />

THE THEATRE OF IDEAS<br />

G.B. SHAW (1856-1950)<br />

The dramatist<br />

From “Pygmalion”:<br />

Liza learns How to Say Her Alphabet<br />

MODERNISM<br />

Poetry<br />

W.B. YEATS (1865-1939)<br />

The man and the poet<br />

Easter 1916<br />

The Second Coming<br />

R. BROOK (1887-1915)<br />

The man and the poet<br />

“The Soldier”<br />

W. OWEN(1893-1918)<br />

The man and the poet<br />

“Dulce Et Decorum Est”<br />

T.S. ELIOT (1888-1965)<br />

The man and the poet<br />

From “The Waste Land”:<br />

What the thunder said<br />

“ Journey of the Magi”:<br />

W.H.AUDEN (1907-1973)<br />

The man and the poet<br />

Refugee Blues<br />

Musée des Beaux Arts<br />

Fiction<br />

J. JOYCE (1882-1940)<br />

The novelist<br />

From “Dubliners”:<br />

Eveline<br />

60


THE PRESENT AGE<br />

Modern drama<br />

S. BECKETT (1906-1989)<br />

The dramatist<br />

From “Waiting for Godot”:<br />

Well, that Passed the Tim<br />

61<br />

Prof.ssa Paola Colombo


ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

Prof. Gianni Bianchi<br />

Libro di testo: Traniello, Guasco, Prandi, Storia di mille anni, SEI, vol. 2 e 3<br />

1. I moti europei degli anni ‘30<br />

- I moti in Francia e l’ascesa di Luigi Filippo d’Orleans (pp. 332-334, vol. 2)<br />

- I moti del 1831 in Italia (pp. 353-354, vol. 2)<br />

- Il movimento mazziniano (pp. 355-359, vol. 2)<br />

- Il movimento neoguelfo e federalista (pp. 363-365, vol. 2)<br />

2. Le rivoluzioni nell’Europa del 1848<br />

- I moti in Francia e l’ascesa di Luigi Napoleone Bonaparte (pp. 378-379, vol. 2)<br />

- La fallita rivoluzione in Germania (pp. 379-380, vol. 2)<br />

- I moti nazionalisti nell’impero austro-ungarico (pp. 381-383, vol. 2)<br />

- La prima guerra di indipendenza e le differenti possibili visioni dell’unità nazionale (pp. 369-<br />

370; pp. 383-390 vol. 2)<br />

3. La rivoluzione industriale in Europa<br />

- La diffusione dell’industrializzazione in Europa (pp. 241-249, vol. 2)<br />

- Disagio sociale ed interventi governativi (pp. 249-253, vol. 2)<br />

- Il socialismo “utopico” (pp. 275-277, vol. 2)<br />

- Il socialismo “scientifico” di K. Marx (pp.171-175; 176-184 vol. 3 di Filosofia)<br />

- Le internazionali socialiste e legislazioni sociali (pp. 448-449; 452-453; 469-472; 478-481; 484-<br />

486, vol. 2)<br />

4. Il colonialismo europeo<br />

- L’espansionismo coloniale francese (pp. 453-454, vol. 2)<br />

- Il colonialismo informale inglese: i protettorati (pp. 448-451, vol. 2)<br />

- L’inserimento della potenza tedesca e il congresso di Berlino (pp. 455-459, vol. 2)<br />

- L’età degli imperialismi (pp. 4-14; 17-19; 22-30 vol. 3)<br />

62


5. L’Italia unita fino alla crisi di fine secolo (1861-1900)<br />

- La seconda guerra di indipendenza e la nascita dell’Italia unita (pp. 418-433, vol. 2)<br />

- la situazione del 1861: i problemi dell’Italia unita<br />

a) il centralismo e l’amministrazione (pp. 433-441, vol. 2)<br />

b) la politica economica (pp. 441-442, vol. 2)<br />

- il completamento dell’Unità<br />

a) la terza guerra di indipendenza (pp. 462-463, vol. 2)<br />

b) la questione romana (pp. 464-466, vol. 2)<br />

- l’Unità come problema politico: la Destra storica<br />

a) la politica interna (pp. 466-468, vol. 2)<br />

b) la questione meridionale (pp. 388-390, vol. 2)<br />

- la Sinistra storica<br />

a) Depretis e la politica interna (pp. 110-116, vol. 3)<br />

b) la politica estera: le alleanze (pp. 116-117, vol. 3)<br />

c) il colonialismo italiano (p. 117, vol. 3)<br />

- Crispi<br />

a) la politica interna e la politica estera (pp. 119-122, vol. 3)<br />

b) movimenti e partiti alla fine dell’800 (pp. 117-119, vol. 3)<br />

c) la nascita del partito socialista italiano (pp. 46-48, vol. 3)<br />

d) la crisi di fine secolo (pp. 122-124, vol. 3)<br />

6. Il Novecento fino alla Prima Guerra Mondiale<br />

- L'Italia giolittiana<br />

a) il liberalismo di Giolitti (pp. 124-125, vol. 3)<br />

b) la politica economica (pp. 130-133, vol. 3)<br />

c) Giolitti e le altre forze politiche: socialisti e cattolici (pp. 127-129, vol. 3)<br />

d) il quarto governo Giolitti: la ripresa del colonialismo e le elezioni del 1913 (pp. 133-135, vol. 3)<br />

- L'Europa e lo scoppio della guerra<br />

a) le cause della guerra (pp. 142-143, vol. 3)<br />

b) i focolai di guerra (pp. 144-146, vol. 3)<br />

c) i fronti di guerra (pp. 146-148; 153-154, vol. 3)<br />

d) dal 1917 alle conferenze di pace (pp. 160-164; 169-173, vol. 3)<br />

- L'Italia dalla guerra alla crisi<br />

a) dalla neutralità all'intervento (pp. 149-152, vol. 3)<br />

b) l'Italia in guerra (pp. 152; 165-167, vol. 3)<br />

c) la crisi dello Stato liberale: i governi fino al 1922 (pp. 208-216, vol. 3)<br />

d) la situazione sociale (pp. 216-220, vol. 3)<br />

e) il movimento fascista (pp. 208-209, vol. 3)<br />

63


7. La Russia<br />

- la Russia zarista dell’800 (pp. 299; 336-337, p. 400 vol. 2)<br />

- il cauto riformismo degli zar e i conflitti interni (pp. 90-91, vol. 3)<br />

- i moti del 1905 (pp. 91-93)<br />

- la rivoluzione del 1917<br />

a) guerra e tensioni sociali (pp. 161-165, vol. 3)<br />

b) i soviet e il ruolo del partito (appunti)<br />

c) Lenin (pp. 164-165, vol. 3)<br />

d)la Rivoluzione d'Ottobre e il potere bolscevico (p. 165; 188- 190, vol. 3)<br />

- l'U.R.S.S.<br />

a)i conflitti interni (pp. 183-185, vol. 3)<br />

b) il comunismi di guerra e la repressione delle opposizioni (pp. 186-188, vol. 3)<br />

c) Stalin: l’abban<strong>don</strong>o della NEP e i piani quinquennali per lo sviluppo (pp. 244-253, vol. 3)<br />

8. L’Italia fascista<br />

- Dalla marcia su Roma al delitto Matteotti: la presa del potere (pp. 223-225; pp. 226-227 vol. 3)<br />

- Il regime<br />

a) le leggi “fascistissime” e la dissoluzione dello Stato liberale (pp. 228-232 vol. 3)<br />

b) il plebiscito del 1929 e i “Patti Lateranensi” (pp. 237-238, vol. 3)<br />

c) la politica economica e il corporativismo: dal liberismo all’autarchia (pp. 235-237, vol. 3)<br />

d) la politica estera: dalla guerra d'Etiopia all'alleanza con la Germania (pp. 274-279, vol. 3)<br />

9. La Germania da Weimar al nazismo<br />

- La repubblica di Weimar (pp. 261-263, vol. 3)<br />

- L’ascesa di Hitler e il nazionalsocialismo al potere (pp. 263-264, vol. 3)<br />

- La supremazia tedesca: l’espansione, il razzismo, il totalitarismo (pp. 264-268; 272-273, vol. 3)<br />

10. La Seconda Guerra mondiale<br />

- Le cause del conflitto (pp. 272-274; 320-326, vol. 3)<br />

- L’andamento della guerra (pp. 327-352, vol. 3)<br />

- I patti tra le potenze alleate (p. 357; 366-374, vol. 3)<br />

- La conclusione del conflitto (pp. 352-360, vol. 3)<br />

11. Il secondo dopoguerra<br />

- La fine della monarchia in Italia e il costituirsi della repubblica (pp. 422-433, vol. 3)<br />

- I blocchi contrapposti: la cortina di ferro (pp. 374-386, vol. 3)<br />

- La guerra di Corea e il comunismo cinese (pp. 390-393, vol. 3)<br />

64


Contenuti e testi affrontati da singoli ragazzi e di cui vi è stata relazione in classe<br />

- Lo statuto albertino del 1948<br />

- Il Manifesto del Partito Comunista, di Karl Marx (cap 1-2)<br />

- Rerum Novarum, di Leone XIII (piccola antologia)<br />

65<br />

Prof. Gianni Bianchi


ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

FILOSOFIA<br />

Prof. Gianni Bianchi<br />

Libro di testo: Esposito, Porro, Filosofia, Laterza, vol. 2 e 3<br />

1. Il kantismo<br />

- Le problematiche di Kant e l’inizio della prospettiva critica (pp. 424-427; 429-432, vol. 2)<br />

- La Critica della Ragion Pura:<br />

a. La nozione di scienza e i giudizi (pp. 432-436, vol. 2)<br />

b. Estetica trascendentale (pp. 437-438, vol. 2)<br />

c. analitica trascendentale (pp. 438-441, vol. 2)<br />

d. le analogie dell’esperienza e lo schematismo trascendentale [non affrontati assiomi dell’intelletto,<br />

le anticipazioni della percezione e i postulati del pensiero empirico] (pp. 442-443, vol. 2)<br />

e. l’appercezione trascendentale (pp. 440-441, vol. 2)<br />

f. La dialettica trascendentale: i difetti della ragione e le Idee (pp. 444-446, vol. 2)<br />

g. la funzione regolativa delle idee (p. 446-447, vol. 2)<br />

- La Critica alla Ragion Pratica:<br />

a. cosa significa ragion pratica (pp. 448-449, vol. 2)<br />

b. legge, massime e imperativi (pp. 449-451, vol. 2)<br />

c.. i postulati della ragion pratica (pp. 452-453, vol. 2)<br />

2. Fichte<br />

- L’ideale di libertà e le origini kantiane (pp. 497-499, vol. 2)<br />

- La Dottrina della Scienza (pp. 501-54; 506, vol. 2)<br />

- l’ultimo Fichte dei Discorsi alla nazione tedesca e della missione dei dotti (pp. 506-510, vol. 2)<br />

3. Hegel<br />

- l’impostazione del problema hegeliano (pp. 541-544, vol. 2)<br />

- le critiche a Kant e agli idealisti (pp. 544-545; 548-550, vol. 2)<br />

- la Fenomenologia dello Spirito<br />

a) Natura e finalità dell’opera (pp. 551-554, vol. 2)<br />

b) la Coscienza e le sue figure (pp. 554-555, vol. 2)<br />

c) l’Autocoscienza e le sue figure (pp. 555-557, vol. 2)<br />

d) La Ragione<br />

e) Lo Spirito, la Religione e il Sapere assoluto (p. 558-561, vol. 2)<br />

- La Logica e la dottrina dell’essere (pp. 561-564, vol. 2)<br />

- la Filosofia della natura<br />

- Filosofia dello Spirito: soggettività e oggettività<br />

- Famiglia, società e stato (572-573, vol. 2)<br />

66


- lo Spirito Assoluto (arte, religione, filosofia) (pp. 576-580, vol. 2)<br />

4. La sinistra hegeliana<br />

- la differenza tra sinistra e destra hegeliana (pp. 3-4, vol. 3)<br />

- Feuerbach:<br />

a) il materialismo (pp. 5-6, vol. 3)<br />

b) l’umanità come compimento (pp. 6-7, vol. 3)<br />

5. La contestazione a Hegel<br />

- Schopenhauer<br />

a) il mondo come volontà e rappresentazione (pp. 48-52, vol. 3)<br />

b) l’uomo: dolore e noia (pp. 52-53, vol. 3)<br />

c) arte, compassione, ascesi (pp. 53-56, vol. 3)<br />

- Kierkegaard<br />

a) La filosofia come riflessione sull’esistenza (pp.64-67 vol. 3)<br />

b) la libertà come scelta (pp. 71-74, vol. 3)<br />

c) vita estetica, etica e religiosa (pp. 74-80, vol. 3)<br />

d) il rapporto con la rivelazione biblica (pp. 80-83, vol. 3)<br />

7. Positivismo e scienze umane<br />

- Comte<br />

a) Che cos’è il Positivismo (pp. 97-98, vol. 3)<br />

b) La religione della Scienza (pp. 98-100, vol. 3)<br />

c) la legge dei tre stadi (pp. 100-101, vol. 3)<br />

d) la nascita delle scienze “umane” (pp.105-109)<br />

- Freud<br />

a) Che cos’è la psicanalisi (p. 452-454, vol. 3)<br />

b) La struttura della psiche umana: conscio, inconscio e super-io (pp. 455-457, vol. 3)<br />

c) Dinamiche dello sviluppo della persona umana (pp. 458-460, vol. 3)<br />

8. L’esordio del XX secolo<br />

- Nietzsche<br />

a) Dioniso e Apollo (pp. 141-143, vol. 3)<br />

b) la morale e la verità (pp. 145-150, vol. 3)<br />

c) il nichilismo attivo e il superuomo (pp. 151-159, vol. 3)<br />

- La fenomenologia di Husserl<br />

a) La formazione del pensiero (pp. 248-252, vol. 3)<br />

b) la nozione di fenomenologia (pp. 252-254; 257-259, vol. 3)<br />

Letture di testi in classe<br />

- Introduzione alla critica della ragion pura (I e II ed.)I, di Kant [antologia]<br />

- Prefazione alla fenomenologia dello Spirito, di Hegel [antologia]<br />

67<br />

Prof. Gianni Bianchi


ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

ASTRONOMIA E ASTROFISICA<br />

SCIENZE DELLA TERRA<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

Prof.ssa Carla Satta<br />

Osservare il cielo. La posizione della Terra nell’Universo. Gli elementi di riferimento della sfera<br />

celeste: asse del mondo, polo nord e polo sud celeste, equatore celeste, meridiani e paralleli celesti,<br />

parallelo e meridiano celeste fondamentali, piano dell’orizzonte astronomico, Zenit e nadir.I<br />

movimenti apparenti degli astri sulla sfera celeste.<br />

La luce. Caratteristiche della propagazione della luce. La spettroscopia, spettri di emissione continui<br />

e a righe, spettri di assorbimento.<br />

Le stelle. Le distanze stellari: il metodo della parallasse. Luminosità apparente e assoluta,<br />

Magnitudine apparente e assoluta. Le unità di misura delle distanze in astronomia: unità<br />

astronomica, anno luce, parsec. Analisi spettrale della luce delle stelle per la determinazione della<br />

composizione chimica e della temperatura. L’effetto Doppler e gli spettri stellari. Relazione fra la<br />

massa e il volume delle stelle. Il diagramma HR e la sua interpretazione. Le forze che agiscono<br />

nelle stelle. Nascita, vita e morte delle stelle. Le stelle come elementi capaci di modificare la<br />

composizione dell’Universo.<br />

Le galassie. Le galassie nell’Universo. I tipi di galassie. La Via Lattea. Il red shift delle galassie e la<br />

scoperta dell’espansione dell’Universo. L’origine dell’Universo secondo la teoria del Big Bang.<br />

Prove a favore del Big Bang. Possibili evoluzioni dell’Universo: Universo chiuso, aperto e piatto.<br />

Il Sistema Solare. Corpi in movimento uniti dalla forza di gravità. L’origine del Sistema Solare. La<br />

stella Sole. La struttura del Sole. I pianeti e i loro movimenti: le leggi di Keplero.<br />

Il pianeta Terra. La Terra: un pianeta unico nel Sistema Solare. La Terra possiede un campo<br />

gravitazionale. La rappresentazione della forma della Terra (ellissoide di rotazione e geoide). Il<br />

reticolato geografico e le coordinate geografiche.<br />

I movimenti della Terra. Moto di rotazione e di rivoluzione, velocità angolare e velocità lineare di<br />

rotazione. Conseguenze del moto di rotazione: l’alternarsi del dì e della notte, l’apparente<br />

movimento giornaliero della sfera celeste, la forza centrifuga, la forza di Coriolis. Il movimento di<br />

rivoluzione. La posizione del circolo di illuminazione. Conseguenze della rivoluzione terrestre:<br />

giorno solare e giorno sidereo.<br />

68


I MATERIALI DELLA LITOSFERA<br />

I Minerali. Definizioni e proprietà. Definizione di Minerale; struttura cristallina e stato amorfo;<br />

reticolo cristallino e abito cristallino; vicarianza (Fe e Mg nell'Olivina); polimorfismo (diamante e<br />

grafite con ibridazione sp 2 e sp 3 del Carbonio).<br />

Proprietà fisiche: densità, durezza (scala di Mohs), sfaldatura, frattura, malleabilità, duttilità.<br />

conducibilità termica, suscettività magnetica, conducibilità elettrica, colore (minerali idiocromatici<br />

ed allocromatici), lucentezza, birifrangenza (calcite), proprietà organolettiche.<br />

Struttura dei minerali silicatici e loro classificazione. Nesosilicati, sorosilicati, ciclosilicati,<br />

inosilicati, fillosilicati. Genesi dei cristalli: per solidificazione di una massa fusa, per precipitazione<br />

chimica, per solidificazione diretta di un vapore; stato cristallino o amorfo in relazione alla velocità<br />

di raffreddamento.<br />

Le Rocce. Definizione. Rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche. Struttura delle rocce.<br />

Rocce magmatiche. Composizione del magma e sua fluidità in base al contenuto di elementi<br />

volatili; rocce intrusive, effusive e ipoabissali. Struttura cristallina in relazione alle condizioni di<br />

solidificazione : granulare, porfirica, vetrosa e pegmatitica. Classificazione delle rocce magmatiche<br />

su base chimica: minerali essenziali; minerali sialici e femici; definizione di rocce sialiche (o acide),<br />

intermedie, femiche (o basiche), ultrafemiche (o ultrabasiche). Esempi di famiglie: granito e riolite,<br />

diorite e andesite, gabbro e basalto, peridotite. Magmi primari e secondari: diversità di origine,<br />

diversità di composizione e di comportamento durante la risalita e la solidificazione. Influenza<br />

dell’acqua sul comportamento di magmi.<br />

Rocce sedimentarie: Il processo sedimentario: erosione (alterazione fisica o disgregazione,<br />

alterazione chimica o disfacimento), trasporto, sedimentazione (fisica e chimica) e diagenesi.<br />

Classificazione delle rocce sedimentarie: rocce clastiche (forma dei clasti e classazione come<br />

elementi diagnostici), rocce di deposito chimico, rocce organogene, rocce piroclastiche.<br />

Rocce metamorfiche. Il metamorfismo: alterazione della composizione mineralogiche della<br />

struttura. Tipi di metamorfismo: regionale, di contatto, cataclastico. Struttura delle rocce<br />

metamorfiche: orientamento dei cristalli e scistosità. Variazioni della struttura come effetto della<br />

variazione di pressione e temperatura. Esempi: Marmo, micascisto e gneiss.<br />

Il ciclo delle rocce. Processi che portano dall'uno all'altro tipo di roccia.<br />

I fenomeni vulcanici. Definizioni. Definizione di vulcano e vulcanesimo. Magma e lava. Magma<br />

primario e secondario: diversa origine, composizione e comportamento. Camere magmatiche e<br />

plutoni.<br />

Contenuto in silice e acqua come causa della diversa mobilità dei magmi.<br />

Prodotti dell'attività vulcanica. Colate laviche: phaoehoe, a corde, aa (o a blocchi scoriacei), a<br />

cuscini. Materiali piroclastici: polveri, ceneri, lapilli, bombe; rocce piroclastiche: tufi e brecce<br />

vulcaniche. Gas emessi durante le eruzioni vulcaniche.<br />

Strutura dei vulcani e tipi di eruzioni. Tipi di attività: effusiva, esalativa, parossistica, e persistente.<br />

Eruzioni effusive ed esplosive in relazione a fluidità e mobilità del magma. Eruzioni centrali e<br />

lineari. Eruzioni centrali: camera magmatica, camino, cratere, caldera, edificio vulcanico. Vulcani a<br />

scudo e stratovulcani. Tipi di eruzioni vulcaniche. Distribuzione geografica dei vulcani.<br />

I fenomeni sismici. Definizione di terremoto, epicentro ed ipocentro. Teoria del rimbalzo elastico:<br />

forze di compressione e di tensione, accumulo di tensione, deformazione elastica e plastica,<br />

fratturazione. Classificazione dei terremoti in base all'origine (terremoti tettonici, vulcanici, da<br />

69


esplosione, da crollo) e in base alla profondità dell'ipocentro. Distribuzione geografica dei<br />

terremoti.<br />

Onde sismiche: onde P (longitudinali o di compressione), onde S (trasversali o di distorsione), onde<br />

superficiali di Love e di Rayleigh: natura, mezzo in cui si trasmettono le onde, variazione di<br />

velocità in relazione a densità e rigidità del mezzo. Sismografi e loro funzionamento; sismogrammi;<br />

localizzazione dell'epicentro attraverso l'utilizzo delle dromocrone.<br />

Scale sismiche. Intensità, grado e scala MCS; energia liberata, magnitudo e scala Richter; struttura<br />

numerica delle scale.<br />

La struttura interna della Terra e le sue caratteristiche fisiche. Metodi di studio dell'interno della<br />

Terra. Osservazioni dirette (miniere, trivellazioni, magmi). Dati di partenza: densità media della<br />

Terra (calcolata tramite la legge di gravitazione universale di Newton) paragonata alla densità<br />

media della crosta. Natura dei meteoriti come indizio sulla composizione delle parti interne della<br />

Terra; variazione di direzione e velocità delle onde sismiche come indizio sulla struttura delle parti<br />

interne; presenza di un campo magnetico.<br />

Parti interne. Scoperta della discontinuità di Mohorovicic e della discontinuità di Gutemberg in base<br />

allo studio delle onde sismiche. Discontinuità di Lehman. La crosta: differenza fra crosta<br />

continentale e oceanica relativamente a composizione, densità, spessore ed età. Caratteristiche del<br />

mantello e del nucleo.<br />

Calore interno, gravimetria, isostasia e campo magnetico. Diversità del flusso termico in diverse<br />

aree. Ipotesi sull'origine del flusso termico: energia gravitazionale, decadimento degli isotopi<br />

radioattivi, moti convettivi. Modalità di conduzione del calore: conduzione, irraggiamento,<br />

convezione. Decadimento degli isotopi radioattivi e presenza di moti convettivi del mantello come<br />

spiegazione della distribuzione del flusso termico. Temperatura dell'interno della terra: gradiente<br />

geotermico.<br />

Il campo magnetico terrestre: intensità e direzionalità del campo, inversioni magnetiche. Punto di<br />

Curie; magnetizzazione termorimanente e magnetizzazione detritica rimanente; anomalie<br />

magnetiche.<br />

Teoria della deriva dei continenti di Wegener. Enunciato fondamentale; origine delle catene<br />

montuose; meccanismo di deriva; cause della deriva come punto debole della teoria; forza<br />

centrifuga e attrazione lunisolare. Prove della migrazione portate da Wegener. Prove geofisiche,<br />

geomorfologiche, paleontologiche, paleoclimatiche.<br />

Sviluppi successivi alla teoria di Wegener acquisizione di nuovi dati: magnetizzazione<br />

termorimanente e paleomagnetismo (migrazione apparente dei poli).<br />

Teoria dell'espansione dei fondali oceanici di Hess. Prove a favore della teoria: - fasce di<br />

magnetizzazione inversa negli oceani; - età della crosta oceanica; - età e distribuzione dei sedimenti<br />

oceanici.<br />

Teoria della tettonica a zolle. Zolle litosferiche, loro movimento e diversi tipi di margine con<br />

fenomeni relativi. Margini divergenti: formazione di nuova crosta e fasi di apertura di un nuovo<br />

oceano (inarcamento iniziale con esempio della Rift Valley Africana, stadio di golfo protooceanico<br />

con esempio del Mar Rosso, stadio di espansione dell'oceano con esempio dell'Oceano Atlantico).<br />

Dorsali oceaniche con vulcanismo effusivo e terremoti superficiali. Margini trascorrenti: terremoti<br />

superficiali (faglia di S. Andreas). Margini convergenti: subduzione lungo il piano di Benioff, fosse<br />

oceaniche, archi magmatici, attività sismica superficiale, intermedia e profonda; risalita di magmi,<br />

formazione di batoliti e arco magmatico con vulcanesimo esplosivo, formazione di cordigliera o di<br />

arcipelago in seguito alla collisione fra oceano e continente o fra oceano e oceano. Collisione<br />

70


continentale e formazione di una catena montuosa. Il motore della tettonica a zolle. I punti caldi<br />

nella teoria della tettonica a zolle. Sismicità e vulcanesimo nel quadro della teoria<br />

Osservazione di campioni di Minerali e Rocce.<br />

Sono state svolte osservazioni dei seguenti campioni di minerali: zolfo, rame, pirite, gesso, calcite<br />

(spato d’Islanda), aragonite, salgemma, fluorite, malachite, olivina, mica, vermiculite, quarzo.<br />

Sono state svolte osservazioni dei seguenti campioni di rocce: granito, diorite, porfido, pegmatite,<br />

basalto, ossidiana, conglomerato, arenaria, gneiss, micascisto, marmo saccaroide.<br />

Testo adottato<br />

Neviani-Pignocchino Feyles, "Geografia Generale" ed. SEI, 2003<br />

71<br />

Prof.ssa Carla Satta


ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

MATEMATICA<br />

PROGRAMMA EFFETIVAMENTE SVOLTO<br />

Prof.ssa Daria Frigerio<br />

TESTO IN ADOZIONE.<br />

M.Andreini, R.Manara, F.Prestipino, MATEMATICA CONTROLUCE PER I PROGRAMMI<br />

SPERIMENTALI, ETAS.<br />

Alcuni problemi introduttivi all’analisi. Il problema della soluzione ottimale, il problema della retta<br />

tangente.<br />

Il campo numerico: i numeri reali. Sottoinsiemi di ℜ: intervalli e intorni. Punti di accumulazione e<br />

punti isolati. Teorema di Bolzano-Weierstrass. Insiemi numerici limitati o illimitati: estremo<br />

superiore, estremo inferiore, massimo e minimo.<br />

LIMITI<br />

Definizione del limite di una funzione in un punto di accumulazione del suo dominio: definizione<br />

topologica e metrica. Verifica di alcuni limiti mediante la definizione. Limite destro e limite<br />

sinistro. Teorema dell’unicità del limite. Limite di una somma, di un prodotto, di un rapporto: casi<br />

di indecisione: ∞ − ∞;<br />

0 ⋅ ∞;<br />

0 / 0;<br />

∞ / ∞ . Limiti di funzioni composte con potenze, esponenziali<br />

∞<br />

e logaritmi: casi di indecisione 1 ;<br />

0<br />

0 ;<br />

0<br />

∞ e ad essi riconducibili.<br />

Asintoti verticali, orizzontali ed obliqui. Teorema che definisce l’asintoto obliquo.<br />

CONTINUITÀ<br />

Definizione locale e globale. Caratterizzazione delle discontinuità: di I, II, II specie. Analisi delle<br />

continuità delle funzioni elementari. Teorema della permanenza del segno. Continuità delle funzioni<br />

composte delle funzioni continue. Continuità delle funzioni inverse delle funzioni continue.<br />

Teorema di Weierstrass sugli estremanti di funzioni continue definite su intervalli chiusi e limitati.<br />

Teorema di Bolzano-Darboux.<br />

IL PROBLEMA DELLA RETTA TANGENTE.<br />

Considerazioni qualitative sulla posizione limite di una corda in una curva piana. Analisi di alcuni<br />

casi generando, per esempio i limiti notevoli seguenti per x → 0 :<br />

x<br />

sen x e −1 ln(<br />

1+<br />

x)<br />

, ; (ricavarli). Calcolo di limiti di funzioni riconducibili a limiti notevoli e<br />

x x x<br />

analisi delle rette tangenti.<br />

72


DERIVABILITÀ<br />

Definizione locale di derivata prima. Definizione di retta tangente a una curva piana in un suo punto<br />

e localmente rappresentabile dall’equazione funzionale y=f(x). Derivata sinistra e derivata destra.<br />

Casi di non derivabilità (classificazione) Derivabilità e continuità. Derivabilità ed estremanti<br />

Monotonia e derivabilità Calcolo delle derivate delle funzioni elementari. Regole di<br />

derivazione(derivata del prodotto, del quoziente). Derivata della funzione composta<br />

Teoremi di Rolle, di Lagrange.<br />

Derivata seconda: caratterizzazione dei punti stazionari. Concavità e punti di flesso. Infinitesimi ed<br />

infiniti e loro confronti: teorema di De L’Hospital.<br />

OPERATORE DERIVATA e INVERSO (L’OPERATORE PRIMITIVA)<br />

Linearità dell’operatore derivata. Derivata di funzioni composte e di funzioni inverse.<br />

La primitiva di una funzione. Tutte e sole le primitive di una funzione differiscono per una costante.<br />

Linearità dell’operatore primitiva. Calcolo delle primitive delle funzioni elementari e delle funzioni<br />

algebriche fratte con denominatore di secondo grado. Integrazione per parti e per sostituzione.<br />

CALCOLO INTEGRALE<br />

Definizione di funzione integrabile secondo Riemann. Integrabilità e continuità. Integrabilità e<br />

monotonia. L’integrale definito e il problema dell’area. Media integrale. Teorema della media<br />

integrale. Teorema di Torricelli. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Funzione integrale e<br />

primitive. Calcolo del volume e delle superfici dei solidi di rotazione.<br />

N.B. I teoremi riportati con sottolineatura sono stati dimostrati.<br />

73<br />

Prof.ssa Daria Frigerio


ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

FISICA<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

Prof.ssa Daria Frigerio<br />

TESTO IN ADOZIONE<br />

Bergamaschini Marazzini Mazzoni<br />

L’indagine del mondo fisico Vol E ed F; Ed Signorelli<br />

ELETTROMAGNETISMO<br />

Fenomeni elementari di elettrizzazione. Elettrizzazione per strofinio, elettrizzazione per contatto,<br />

elettrizzazione per induzione.<br />

La forza fra cariche elettriche: la legge di Coulomb. La descrizione dell’esperimento di Coulomb<br />

per la verifica sperimentale della legge. La costante dielettrica del vuoto.<br />

Il campo elettrico: definizione del vettore campo elettrico.<br />

Il principio di sovrapposizione per la determinazione del campo elettrico generato da un sistema di<br />

cariche. La rappresentazione del campo attraverso le linee di forza.<br />

Alcune particolari “forme” del campo elettrico. Il campo radiale, il campo generato da un dipolo, il<br />

campo uniforme.<br />

Le proprietà del campo elettrico.<br />

Definizione di flusso del vettore campo elettrico (uniforme) attraverso una superficie piana. Il<br />

teorema di Gauss. Dimostrazione del teorema di Gauss nel caso particolare in cui il campo è radiale<br />

e in cui la gaussiana è una superficie sferica con centro nella carica Q.<br />

Alcune applicazioni del teorema di Gauss: determinazione del vettore campo elettrico generato da<br />

una distribuzione lineare di carica, determinazione del vettore campo elettrico generato da una lastra<br />

piana uniformemente carica.<br />

Energia potenziale elettrica e potenziale elettrostatico: definizione dell’energia potenziale elettrica a<br />

partire dal lavoro compiuto dalla forza colombiana, il potenziale (caso del campo radiale e del<br />

campo uniforme).<br />

Conservatività del campo elettrico. Definizione della circuitazione per il vettore campo. Il teorema<br />

della circuitazione per il campo elettrico. Superfici equipotenziali. Legame tra campo elettrico e<br />

differenza di potenziale nel caso del campo uniforme.<br />

Conduttori carichi in equilibrio elettrostatico.<br />

Distribuzione della carica in un conduttore elettrostatico in equilibrio. Legame tra la densità<br />

superficiale di carica e il raggio di curvatura.<br />

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Potenziale e campo elettrico sulla superficie e all’interno di un conduttore in equilibrio<br />

elettrostatico. Campo elettrico all’esterno di un conduttore carico in equilibrio elettrostatico (in un<br />

punto prossimo alla superficie del conduttore).<br />

Definizione della capacità di un conduttore.<br />

I condensatori.<br />

Il condensatore piano. Capacità equivalente di un sistema di condensatori in serie e in parallelo.<br />

Moto di una carica in un campo elettrico.<br />

La misura della carica elettrica: l’esperimento di Millikan.<br />

La definizione di corrente elettrica continua. La prima e la seconda legge di Ohm. La potenza<br />

elettrica. L’effetto Joule. Collegamenti di resistenze in serie e in parallelo.<br />

Energia associata ad un campo elettrico: deduzione della densità di energia associata ad un campo<br />

elettrico nel caso di campo uniforme generato da un condensatore carico.<br />

Il magnetismo. Descrizione dell’esperimento di Oërsted.<br />

Esperienza della bilancia elettrodinamica e deduzione dell’espressione per la forza magnetica che<br />

agisce su un filo rettilineo, di lunghezza l, percorso da corrente immerso in un campo magnetico<br />

uniforme.<br />

La forza magnetica che agisce su una particella carica in moto: la forza di Lorentz. Definizione del<br />

vettore B di induzione magnetica a partire dalla forza di Lorentz. Interpretazione delle azioni<br />

magnetiche su correnti attraverso il vettore B.<br />

Campo generato da un filo indefinito percorso da corrente, da una spira circolare nel suo centro, da<br />

un solenoide (senza dimostrazioni).<br />

Proprietà del campo B: teoremi del flusso e della circuitazione. Deduzione del teorema della<br />

circuitazione per il vettore B r nel caso particolare di campo generato da un filo indefinito percorso<br />

da corrente. Determinazione dell’intensità del campo B generato da un solenoide applicando il<br />

teorema della circuitazione di Ampere<br />

Proprietà magnetiche della materia: correnti e poli magnetici. (Non è stato definito il momento<br />

magnetico della spira e degli aghi magnetici).<br />

Moto di una particella carica in un campo elettromagnetico. L’esperimento di Thomson per la<br />

determinazione di e/m per l’elettrone. Il ciclotrone.<br />

Azione di un campo magnetico su una spira percorsa da corrente: il principio di funzionamento del<br />

motore elettrico.<br />

Il fenomeno dell’induzione elettromagnetica: interpretazione della corrente indotta mediante la<br />

forza di Lorentz. Generalizzazione: la legge di Faraday -Lenz. Il campo elettromotore indotto e la<br />

non conservatività del campo elettromotore. Circuitazione per il campo elettromotore. Coefficiente<br />

di autoinduzione in un circuito elettrico nell’esempio del solenoide.<br />

Energia associata ad un campo magnetico : deduzione della densità di energia associata ad un<br />

campo magnetico nel caso del solenoide.<br />

La produzione di corrente alternata: l’alternatore.<br />

La sintesi dell’elettromagnetismo: le equazioni di Maxwell per il campo elettromagnetico. Le onde<br />

elettromagnetiche: equazione dell’onda elettromagnetica in una regione sufficientemente lontana<br />

dalle correnti e dalle cariche elettriche.<br />

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Poiché non abbiamo esaminato i circuiti LC e l’induttanza, non abbiamo trattato il problema della<br />

generazione e della rivelazione delle onde elettromagnetiche. Abbiamo solo detto che una soluzione<br />

delle equazioni di Maxwell per i campi, in certe condizioni, è costituita da un campo elettrico ed un<br />

campo magnetico, oscillanti su piani perpendicolari e in fase tra loro.<br />

76<br />

Prof.ssa Daria Frigerio


ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

DISEGNO E STORIA DELL’ARTE<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

Prof.ssa Rita Tagliabue<br />

DISEGNO<br />

Per disegno i temi trattati hanno riguardato lo studio di architetture realizzate a Milano, Como,<br />

Lecco e nelle province, dal Razionalismo moderno del novecento alle architetture in corso di<br />

edificazione a Milano, illustrando diverse tipologie.<br />

Gli studenti, in piccoli gruppi, hanno proseguito lo studio sulle architetture realizzate l’anno<br />

precedente nel laboratorio di disegno con Autocad 3D, e di cui avevano sviluppato le<br />

rappresentazioni in pianta, alzato, <strong>sez</strong>ione e vista assonometrica. Il lavoro quest’anno andava<br />

sviluppato come “analisi d’opera” dell’architettura in esame secondo alcuni aspetti: biografia<br />

dell’autore, spiegazione della morfologia architettonica e la ricerca poetica dell’architetto.<br />

Il lavoro in disegno è stato svolto nella sua ideazione e sviluppo nella prima parte dell’anno, il<br />

primo quadrimestre. E’ stato ripreso all’inizio del secondo quadrimestre per le integrazioni e per le<br />

correzioni richieste dall’insegnante o per l’impaginazione del lavoro. Per la fine dell’anno è stata<br />

prevista la possibilità di realizzare una piccola esposizione dei materiali realizzati.<br />

I temi trattati sono stati:<br />

- villa Bianca, G. Terragni, Seveso, Milano<br />

- la casa del Fascio, G. Terragni, Como,<br />

- il centro Meridiana, R. Piano, Lecco<br />

- museo d’arte moderna a Lissone, Milano<br />

- il teatro degli Arcimboldi, V. Gregotti, Milano<br />

- il palazzo dell’Arte, G. Muzio, Milano<br />

- la stazione centrale di Milano, U. Stacchini<br />

- sede della regione Lombardia, H. Cobb, Milano<br />

- torri Citylife, Milano<br />

STORIA DELL’ARTE<br />

(Vengono indicate tra parentesi alcune opere conosciute e con immagine sui libri di testo o in<br />

fotocopia distribuita, in grassetto le opere di cui il testo, o il lavoro in classe, ha sviluppato<br />

un’analisi d’opera)<br />

Primi fermenti romantici nella pittura di J.H. Fussli (L’incubo) e di F. Goya (La fucilazione).<br />

La pittura romantica europea attraverso le principali opere di:<br />

in Francia, T. Gericault (La zattera della Medusa, Gli alienati,), E. Delacroix (Massacro di Scio,<br />

La Libertà guida il popolo);<br />

in Germania, C.D. Friedrich (Croce nella montagna, Monaco in riva al mare, Viandante sul mare<br />

di nebbia);<br />

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in Inghilterra, W.M. Turner (Pioggia, vapore e velocità), J. Constable (Il mulino di Flatford)).<br />

L’esperienza romantica nella pittura italiana: storicismo e medievalismo;<br />

la pittura di storia: F. Hayez (I profughi di Parga, I vespri siciliani, Il bacio).<br />

Naturalismo e realismo in Francia: G. Courbet (Gli spaccapietre, Funerale ad Ornans, L’atelier<br />

del pittore); di J.F. Millet L’angelus, di H.Daumier Il vagone di terza classe.<br />

Impressionismo: le opere di E. Manet (Olympia, Colazione sull’erba, Bar alle “Folies Bergère”),<br />

C. Monet (Impressione, sole nascente, La Gare Saint-Lazare, Le ninfee, la serie della Cattedrale di<br />

Rouen), E. Degas (L’assenzio, Ballerina sulla scena), A. Renoir (Colazione dei canottieri, Ballo al<br />

“Moulin de la Gallette”).<br />

La pittura italiana tra Risorgimento e unità nazionale: i Macchiaioli (A. Cecioni: Il caffè<br />

Michelangelo, R. Sernesi: Tetti al sole, S. Lega: Il Pergolato), le opere di G. Fattori (Il campo<br />

italiano dopo la battaglia di Magenta, In vedetta, La rotonda dei bagni Palmieri),<br />

Tematiche individuate:<br />

- l’architettura, le esposizioni industriali e le arti applicate, le nuove tecniche costruttive;<br />

- le tendenze architettoniche: Neogotico, Eclettismo.<br />

Il Neoimpressionismo di G. Seurat (Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte,Il<br />

bagno) e P. Signac (La boa rossa).<br />

I segni della perdita di unità dell’Ottocento e le radici dell’arte contemporanea:<br />

la ricerca della forma, le opere di P. Cezanne (La casa dell’impiccato, opere con soggetto la<br />

Montagna Sainte-Victorie, Due giocatori di carte, opere con soggetto la Natura morta, la serie<br />

delle Grandi bagnanti);<br />

i segni della crisi, le opere di V.Van Gogh (I mangiatori di patate, I girasoli, La camera dell’artista<br />

ad Arles, La notte stellata, Autoritratti, Campo di grano con corvi);<br />

i miti dell’evasione, le opere di P. Gauguin (La visione dopo il sermone, Il Cristo giallo, Due<br />

<strong>don</strong>ne Tahitiane, Da dove veniamo?Chi siamo?Dove andiamo?).<br />

Le ricerche del Simbolismo (O. Re<strong>don</strong>: Orfeo, G. Moreau: L’apparizione, Orfeo)<br />

Secessioni e modernità: la Secessione di Vienna in pittura (Padiglione della Secessione), le opere<br />

di G. Klimt (Giuditta I e II, Il bacio, Le tre età della <strong>don</strong>na, il Fregio di Beethoven);<br />

Il Divisionismo in Italia nella pittura di G. Previati (Maternità), G. Segantini (Ave Maria a<br />

trasbordo, Le due madri, trittico delle Alpi), Pelizza da Volpedo (Il quarto stato).<br />

Tematiche individuate:<br />

- architettura e arti applicate: Art nouveau, Jugendstil, Liberty;<br />

- le interpretazioni del Modernismo.<br />

Le avanguardie del primo Novecento:<br />

verso l’Espressionismo: E. Munch (L’urlo)<br />

Espressionismo: i Fauves in Francia con H. Matisse (Gioia di vivere, La danza, La tavola<br />

imbandita);<br />

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Die Brucke in Germania con E.L. Kirchner (Cinque <strong>don</strong>ne nella strada, Autoritratto come<br />

soldato);<br />

l’Espressionismo austriaco con E. Schiele (L’abbraccio, La famiglia) e O. Kokoschka (La sposa del<br />

vento).<br />

Le ricerche del Cubismo, le opere di P. Picasso (Les demoiselles d’Avignon, Ambroise Vollard,<br />

Suonatore di filarmonica, Natura morta con sedia impagliata) e G.P. Braque (Il portoghese,<br />

Nature morte aux banderillas);<br />

dal Cubismo analitico e sintetico al Cubismo orfico (R.Delaunay: La torre Eiffel, Forme circolari).<br />

La riflessione sulla guerra di P. Picasso “Guernica” 1937.<br />

Il Futurismo in Italia nelle opere di U. Boccioni (La città che sale, Stati d’animo:gli addii, Materia,<br />

Forme uniche di continuità nello spazio), G. Balla (Lampada ad arco, Le mani del violinista,<br />

Sequenze dinamiche: volo di rondini, Velocità d’automobile), C. Carrà (Manifestazione<br />

interventista, La Galleria di Milano, Rissa in Galleria); Marinetti e il Manifesto del Futurismo<br />

(1909); l’architettura di Antonio Sant’Elia.<br />

Le immagini dell’Astrattismo: Der Blaue Reiter, il linguaggio dello spirito di V. Kandisky (Primo<br />

acquarello astratto, Composizione II, Tre suoni, Nel riquadro nero), il percorso di P. Klee (Strada<br />

principale e strade secondarie), l’abban<strong>don</strong>o dell’oggetto di P. Mondrian (Composizione in una<br />

cornice, Composizione con rosso, giallo e blu, sequenza immagini dall’albero rosso alla<br />

composizione n.VI, Broadway boogie-woogi), K. Malevic (Quadro nero su fondo bianco).<br />

Le ricerche del Bauhaus<br />

L’arte come libertà e nonsense: il Dadaismo, nuove tecniche di produzione artistica,<br />

le opere di M. Duchamp (Nudo che scende una scala, Fontana, Ruota di bicicletta, L.H.O.O.Q.<br />

Grande vetro).<br />

L’inconscio prende voce: il Surrealismo espresso nelle opere di S. Dalì (Sogno causato dal volo di<br />

un’ape, La persistenza della memoria, La Venere a cassetti), R. Magritte (L’uso della parola,<br />

L’impero delle luci), l’oggetto surrealista.<br />

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Prof.ssa Rita Tagliabue


ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

Prof.ssa Chiara Borgonovo<br />

80


Le capacità condizionali<br />

Parte teorica e pratica.<br />

La forza: definizione, classificazione dei vari tipi di forza, metodi di allenamento, test di<br />

valutazione.<br />

La resistenza<br />

La velocità<br />

La mobilità articolare<br />

Le capacità coordinative<br />

Coordinazione dinamico-generale<br />

Coordinazione spazio-temporale<br />

Coordinazione oculo-manuale / podale/ altri segmenti<br />

Giochi pre-sportivi a squadre per l’affinamento della destrezza (palla goal in diverse modalità)<br />

Torneo multisportivo relativamente ai seguenti sport affrontati nel corso dei cinque anni di liceo<br />

come momento di sintesi:<br />

pallavolo, pallagoal, calcio a 5, basket, pallamano, badminton e tennis tavolo<br />

Attività di tirocinio<br />

Giochi popolari e presportivi, pilates, danza moderna, ginnastica artistica, fitness, difesa personale,<br />

acrosport, danze popolari irlandesi, tennis, roller e hockey su roller.<br />

Ogni tirocinio consta di una parte pratica, ovvero la lezione in palestra della durata di un’ora e<br />

mezza ed una parte teorica, ovvero una tesina relativa all’argomento scelto.<br />

Dal punto di vista prettamente teorico sono stati trattati nel corso dell’intero anno scolastico i<br />

seguenti temi:<br />

Avviamento motorio<br />

Modalità corretta di esecuzione dello stretching e della mobilità articolare.<br />

Potenziamento muscolare: varie metodiche di potenziamento, importanza dei carichi, del numero<br />

delle ripetizioni, delle serie di lavoro e dei tempi di recupero.<br />

Conoscenza degli sport sopra citati e dei loro segni convenzionali.<br />

Arbitraggi degli incontri da parte delle allieve.<br />

Saper organizzare una lezione di educazione fisica e saper gestire il gruppo classe. (attraverso le<br />

esercitazioni di tirocinio).<br />

Norme da rispettare nelle attività di potenziamento muscolare.<br />

Dato il nome di un muscolo saper abbinare un esercizio di allungamento.<br />

81<br />

Prof.ssa Chiara Borgonovo


ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />

Liceo <strong>Scientifico</strong> paritario “Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong>”<br />

di Carate Brianza<br />

Anno <strong>Scolastico</strong> 2011 – 2012<br />

Classe 5 A <strong>Scientifico</strong><br />

EDUCAZIONE FISICA MASCHILE<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

Prof.Alfonso Villa<br />

. LE CAPACITA’ CONDIZIONALI :<br />

resistenza, forza, velocità e mobilità affrontate singolarmente ed in maniera approfondita<br />

attraverso:<br />

la conoscenza teorica (classificazione dei vari tipi e forme di velocità, forza e resistenza),<br />

lo sviluppo personale (potenziamento),<br />

il tutto attraverso le diverse metodologie di allenamento.<br />

test di valutazione.<br />

. PALLACANESTRO:<br />

approfondimento della tecnica dei fondamentali individuali; approfondimento dei<br />

fondamentali di squadra in attacco ed in difesa; schemi offensivi a partire dal cinque fuori.<br />

Regolamento ed arbitraggio.<br />

. PALLAVOLO:<br />

approfondimento della tecnica dei fondamentali individuali; schemi di attacco con doppio<br />

alzatore; schemi di difesa, ricezione a W, regolamento ed arbitraggio.<br />

. ATTIVITA’ COMPLEMENTARE:<br />

Pallagoal, Pallamano, Calcio a 5, Trampolino elastico.<br />

. ATTIVITA’ DI TIROCINIO:<br />

• Rugby<br />

• Basket<br />

• Tennis<br />

• Unihoc<br />

• Calcio Gaelico<br />

• Calcio a 5<br />

• Flag Football<br />

• Atletica<br />

• Pallavolo<br />

Ogni tirocinio è costituito da una parte pratica- lezione in palestra- ed una parte teorica- una<br />

tesina relativa all’argomento scelto-.<br />

82


Dal punto di vista prettamente teorico gli argomenti trattati nel corso dell’intero anno scolastico<br />

sono stati i seguenti:<br />

- Avviamento motorio: importanza del riscaldamento e dello stretching. Modalità<br />

corretta di esecuzione dello stretching.<br />

- Potenziamento muscolare: varie metodiche di potenziamento, importanza dei<br />

carichi, del numero delle ripetizioni, delle serie di lavoro e dei tempi di<br />

recupero.<br />

- Conoscenza degli sport affrontati e della simbologia arbitrale.<br />

- Saper organizzare una lezione di educazione fisica e saper gestire il gruppo<br />

classe (attraverso l’esercitazione di tirocinio)<br />

- Dato il nome di un muscolo saper abbinare un esercizio di allungamento e potenziamento.<br />

83<br />

Prof. Alfonso Villa

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