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5° Scientifico sez. B - Istituto Scolastico don Carlo Gnocchi

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LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI - CARATE BRIANZA<br />

ANNO SCOLASTICO 2011 - 2012<br />

CLASSE 5 SEZIONE B<br />

Documento del Consiglio di Classe<br />

15 maggio 2012<br />

1


VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />

DELLA 5^ SCIENTIFICO SEZ. B, 10 MAGGIO 2012<br />

Il giorno 10 maggio 2012, alle ore 16.05 si riunisce nella classe quinta liceo scientifico <strong>sez</strong>. A il<br />

Consiglio di Classe della quinta scientifico <strong>sez</strong>ione B per discutere e deliberare sul seguente O.d.G.:<br />

verifica ed approvazione del Documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame,<br />

come previsto dall’articolo 5 comma 2 del D.P.R. n. 323 dal 23/7/1998 e dall’articolo 6 dell’O.M.<br />

n. 43 dell’11/4/2002.<br />

Sono presenti tutti i docenti della classe, presiede il Preside, prof.Francesco Viganò, funge da<br />

segretario la prof.sa Stefania Pagnussat.<br />

Il Documento è stato impostato nella sua struttura generale già all’inizio dell’anno<br />

scolastico, ed è stato scritto un mese fa da diversi insegnanti, che si sono divisi i compiti secondo un<br />

piano di lavoro precedentemente formulato; il Coordinatore di Classe, professor Gianni Bianchi ha<br />

curato la redazione finale, assemblando le varie parti. Tutti i docenti della classe hanno già avuto<br />

modo di leggere il testo completo e di segnalare al coordinatore le loro osservazioni in merito.<br />

Il professor Gianni Bianchi dà lettura del testo definitivo, durante la lettura vengono di<br />

comune accordo apportate variazioni di entità marginale; al termine il Consiglio approva il<br />

Documento all’unanimità.<br />

Il Preside incarica il segretario di curare che una copia sia posta agli atti della scuola, una<br />

copia sia inviata via email ad ogni alunno e ad ogni insegnante, il testo completo sia inserito sul sito<br />

della scuola ed infine un quantitativo di copie cartacee ai depositato in segreteria per chiunque ne<br />

facesse richiesta.<br />

La seduta viene tolta alle ore 18.<br />

Letto, approvato e sottoscritto.<br />

IL SEGRETARIO<br />

Prof.sa Stefania Pagnussat<br />

I DOCENTI<br />

IL PRESIDENTE<br />

prof. Francesco Viganò<br />

Marina Fumagalli, italiano ___________________________________________<br />

Fosca Dal Bò, latino ___________________________________________<br />

Stefania Pagnussat, inglese ___________________________________________<br />

Gianni Bianchi, storia e filosofia ___________________________________________<br />

Maria Grazia Verderio, scienze ___________________________________________<br />

Paola Balzarotti, matematica e fisica ___________________________________________<br />

Rita Tagliabue, disegno e storia dell’arte ___________________________________________<br />

Chiara Borgonovo, educazione fisica ___________________________________________<br />

Alfonso Villa, educazione fisica ___________________________________________<br />

Villa <strong>don</strong> Ottavio, religione ___________________________________________<br />

2


INDICE<br />

Parte generale<br />

Presentazione della classe e del Consiglio di Classe pag. 4<br />

Obiettivi e Metodi pag. 4<br />

Profilo della classe pag. 6<br />

Criteri e strumenti di misurazione e valutazione pag. 7<br />

Tipologia delle prove utilizzate dal Consiglio di Classe pag. 8<br />

Terza prova pag. 9<br />

Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo pag. 11<br />

Attività realizzate pag. 11<br />

Strumentazioni messe a disposizione della scuola pag. 16<br />

Allegati<br />

Allegato 1: Testi delle terze prove assegnate<br />

Prova del 2/12/2011 pag. 17<br />

Prova del 4/4/2012 pag. 19<br />

Allegato 2: Relazioni personali dei docenti<br />

Italiano pag. 21<br />

Lingua e letteratura latina pag. 24<br />

Lingua e letteratura inglese pag. 28<br />

Storia ed Educazione civica pag. 31<br />

Filosofia pag. 34<br />

Scienze della Terra pag. 36<br />

Matematica pag. 38<br />

Fisica pag. 40<br />

Disegno e storia dell’arte pag. 42<br />

Educazione Fisica femminile pag. 46<br />

Educazione Fisica maschile pag. 48<br />

Allegato 3: Programmi effettivamente svolti:<br />

Italiano pag. 50<br />

Lingua e letteratura latina pag. 57<br />

Lingua e letteratura inglese pag. 61<br />

Storia ed Educazione civica pag. 64<br />

Filosofia pag. 67<br />

Scienze della Terra pag. 69<br />

Matematica pag. 72<br />

Fisica pag. 73<br />

Disegno e storia dell’arte pag. 76<br />

Educazione Fisica femminile pag. 79<br />

Educazione Fisica maschile pag. 80<br />

3


LICEO SCIENTIFICO PARITARIO<br />

“DON CARLO GNOCCHI”- CARATE BRIANZA<br />

ANNO SCOLASTICO 2011 – 2012<br />

CLASSE <strong>5°</strong> B<br />

Documento del Consiglio di Classe<br />

Presentazione della classe e del Consiglio di Classe<br />

La classe attuale è composta da 27 studenti, di cui 25 provengono dal gruppo classe<br />

costituitosi il primo anno di frequenza al liceo.<br />

In prima, i 31 alunni iniziali hanno avuto 1 alunno non ammesso alla classe seconda e 1<br />

alunno che ha lasciato la scuola per trasferirsi ad altro istituto.<br />

In seconda liceo si inserisce 1 elemento, proveniente da altra scuola. Al termine degli<br />

scrutini del secondo anno, 1 alunno risulta respinto, mentre 1 alunno si trasferisce ad altra scuola.<br />

La terza liceo vede l’inserimento di 2 elementi, che portano il totale degli alunni a 30<br />

ragazzi. Gli scrutini finali di terza liceo ve<strong>don</strong>o la promozione di 28, di cui 4 con sospensione del<br />

giudizio a settembre. Due alunni, invece, non vengono ammessi alla classe quarta<br />

In quarta liceo la classe inizia l’anno composta da 28 elementi e al termine dello scrutinio vi<br />

è 1 bocciato e 1 alunno promosso dopo la sospensione del giudizio a settembre. Gli altri 26 alunni<br />

sono promossi a giugno.<br />

L’attuale anno scolastico vive nel novembre 2011 una grave tragedia: uno degli alunni<br />

dell’originale gruppo classe viene a mancare in seguito ad un incidente stradale mortale, evento che<br />

lascia una traccia profonda sia tra gli insegnanti che tra i compagni. Qualche settimana più tardi<br />

avviene l’inserimento di 1 nuovo alunno.<br />

Dalla presentazione risulta che la composizione della classe stessa è stata sufficientemente<br />

omogenea nel suo zoccolo duro ed è stata toccata nel profondo dalla tragica scomparsa di un<br />

compagno: quest’ultimo evento in particolare ha reso più consapevole e maturo l’impegno nel<br />

lavoro di conoscenza da parte di molti membri del gruppo classe.<br />

Al termine sia del terzo sia del quarto anno il Consiglio di Classe ha previsto ed attuato corsi<br />

di recupero estivi per gli studenti che presentavano difficoltà nel percorso di apprendimento durante<br />

l’anno scolastico: nel mese di luglio corsi personalizzati tenuti da docenti esterni, a settembre corsi<br />

collettivi tenuti dai docenti stessi del Consiglio di Classe.<br />

Per gli alunni che mostravano particolari difficoltà di apprendimento sono stati, inoltre,<br />

attivati percorsi individuali pomeridiani paralleli al lavoro mattutino, tenuti dai docenti stessi o da<br />

docenti esterni al Consiglio di Classe, ma coordinati dal docente di materia su direttiva del<br />

Consiglio di Classe.<br />

La composizione del Consiglio di Classe, per quanto si riferisce alla componente docenti,<br />

non ha subito variazioni nel triennio tranne in Religione, con insegnanti diversi negli anni del<br />

triennio.<br />

Obiettivi e metodi<br />

Il Consiglio di Classe riconosce come scopo degli studi liceali la formazione nei giovani di<br />

una capacità di rapporto con la realtà carico di ragioni, quindi consapevole e critico. Parlare di<br />

realtà nell’ambito scolastico corrisponde a riconoscerla nei contenuti e nelle metodologie propri<br />

4


delle discipline scolastiche, il cui apprendimento avviene nella dinamica di rapporti tra adulti e<br />

studenti. La frequentazione delle discipline può favorire negli studenti un tessuto culturale che,<br />

nell’intreccio storico dei tentativi, degli insuccessi e dei traguardi raggiunti, costituisce la<br />

formazione di un pensiero sulla realtà in senso lato e che implica una loro responsabilità nell’ambito<br />

scolastico.<br />

Il Consiglio di classe ha lavorato in questi anni perseguendo gli obiettivi identificati in<br />

termini di conoscenze, competenze e capacità, sia all’interno di singole discipline, sia in più aree<br />

disciplinari collegate.<br />

Si intende per conoscenze il possesso di informazioni note in modo corretto e sicuro,<br />

espresse con chiarezza terminologica, strutturate secondo adeguati criteri disciplinari, modulati dal<br />

docente. Si intende per competenze la consapevolezza del percorso disciplinare svolto, la gestione<br />

della complessità delle conoscenze acquisite e l’elaborazione personale di queste ultime. Si intende<br />

per capacità l’abilità nell’utilizzo degli strumenti pertinenti a ciascuna disciplina.<br />

Pur avendo ciascuna disciplina e area disciplinare una specifica strumentazione, che guida<br />

l’alunno nello strutturare le sue capacità di indagine conoscitiva del reale, si possono individuare<br />

cinque strumenti a tutti comuni: a) l’osservazione; b) la memorizzazione; c) la formalizzazione; d)<br />

l’esposizione; e) l’argomentazione.<br />

Dal momento che ogni oggetto di conoscenza (e perciò il contenuto stesso delle singole<br />

discipline) si presenta alla persona come richiesta di significato e come tale si pone come problema,<br />

i contenuti delle discipline non sono stati presentati come un sapere predefinito, ma come scoperta e<br />

verifica critica di una ipotesi di lettura del reale, secondo un percorso indicato dall’insegnante, per<br />

consentire agli studenti di apprendere nella libertà di un paragone.<br />

Il Consiglio di Classe ha cercato di attuare quanto detto attraverso un metodo di<br />

apprendimento che si struttura nelle seguenti azioni: 1) l’osservazione dei dati in quanto espressione<br />

della realtà; 2) la formulazione di un’ipotesi, ovvero una sua formalizzazione e codificazione; 3)<br />

l’attenta considerazione della tradizione, ovvero l’imitazione critica dei passi di chi ha già studiato<br />

quegli oggetti; 4) la verifica, ovvero la costruzione di una risoluzione interpretativa attraverso il<br />

dialogo docente/studente; 5) la produzione personale.<br />

Il luogo paradigmatico, dove quanto descritto è avvenuto, è stato l’ora di lezione, perché è<br />

nell’ora di lezione che l’oggetto di conoscenza diventa presente allo studente nel rapporto con il<br />

docente, conoscitore della disciplina e dei suoi metodi. I docenti del Consiglio hanno, pertanto,<br />

configurato le ore di lezione come avvenimenti imprescindibili per l’esperienza della conoscenza; in<br />

esse sono accaduti i processi della comprensione perché i percorsi conoscitivi, già sperimentati da<br />

altri e fissati dalla tradizione, sono stati presentati non solo nelle loro conclusioni, ma proprio nel<br />

loro sviluppo, permettendo agli studenti di appropriarsi, contemporaneamente, dei contenuti e del<br />

metodo precipui delle discipline.<br />

Il lavoro personale si è configurato, in prevalenza, come un momento importante di ripresa,<br />

di sviluppo e di ricerca in merito a quanto presentato o proposto durante l’attività didattica<br />

mattutina. Le ore di lezione si sono poste con una fisionomia sia esemplare che propositiva: esse<br />

hanno costituito il momento esemplificativo di come avvenga il processo conoscitivo, hanno<br />

cercato di mettere in movimento le energie intellettuali ed affettive degli studenti e hanno<br />

rappresentato, infine, occasione di valutazione del loro lavoro di personalizzazione.<br />

Le attività di recupero hanno perseguito lo scopo di consentire l’esperienza di un cammino<br />

adeguato a quei ragazzi per i quali, per diverse ragioni, il normale binomio “ora di lezione in classe<br />

- lavoro personale a casa” si fosse rivelato insufficiente a costruire una reale consapevolezza di<br />

percorso. I docenti, avendo tenuto come interlocutori tanto il coordinatore di classe che il Consiglio,<br />

hanno valutato, caso per caso, l’opportunità di predisporre un’attività di recupero, sviluppata con<br />

5


forme diverse: dal tutor pomeridiano, che ha seguito sistematicamente le situazioni più carenti; al<br />

recupero con l’insegnante stesso anche sotto forma di esercitazione assegnata.<br />

Le attività di approfondimento, invece, sono state attuate come occasioni di sviluppo di<br />

percorsi conoscitivi con gruppi di studenti, a partire da domande e/o interessi, sorti all’interno della<br />

attività curricolare mattutina. L’attività di approfondimento è sempre stata concepita non come un<br />

atto estrinseco od aggiuntivo rispetto al lavoro ordinario, ma come uno sviluppo, suggerito dal<br />

docente o richiesto dallo studente, inerente il percorso intrapreso ed offerto a tutta la classe, anche<br />

come lezione tenuta dagli alunni. Da questa attività sono nate occasioni di lavoro personale<br />

significative in relazione alla definizione degli argomenti d’apertura della prova orale.<br />

Profilo della classe<br />

All’inizio del triennio la classe mostrava una capacità di lavoro diffusa ed una buona attitudine<br />

nell’aprirsi alla proposta culturale delle diverse discipline, mostrando un certo numero di elementi<br />

in grado di eccellere nella personalizzazione dei contenuti e dei metodi propri di ogni materia.<br />

Tuttavia non mancavano difficoltà di diverso tipo: da un lato parte della classe viveva un’eccessiva<br />

tensione per la valutazione del lavoro svolto, dall’altro alcuni ragazzi manifestavano una buona<br />

capacità di comprensione unita ad una certa resistenza nell’applicare un tempo adeguato alla<br />

conoscenza analitica dei contenuti necessari ad un cammino di comprensione realmente efficace. In<br />

qualche elemento si manifestava poi anche una difficoltà a raggiungere un’adeguata conoscenza dei<br />

contenuti od una capacità sintetica in alcune materie.<br />

Durante il corso dell’anno le difficoltà si sono via via appianate e vi sono stati diversi ragazzi che si<br />

sono implicati in lavori di approfondimento personale in diverse discipline, mentre gli alunni in<br />

difficoltà hanno recuperato nella quasi totalità le conoscenze di base ed alcune competenze<br />

fondamentali. Tale recupero si deve soprattutto ad un lavoro in classe più consapevole ed omogeneo<br />

nel tempo e ad un clima di apertura e di fiducia diffusa della classe verso la proposta educativa che<br />

veniva indicata, sostenendo un lavoro comune tra i ragazzi di conoscenza più consapevole dei<br />

contenuti.<br />

Questo percorso ha consentito, quindi, una chiusura positiva del lavoro di terza ed ha aperto<br />

prospettive interessanti per il lavoro del restante triennio, con il potenziamento raggiunto da un<br />

buon numero di alunni delle loro capacità e del loro bagaglio di conoscenze ed il conseguimento da<br />

parte degli elementi più in difficoltà di conoscenze e abilità sufficienti nella maggior parte delle<br />

discipline.<br />

L’anno successivo ha evidenziato i dati positivi già emersi, con l’incremento tendenzialmente<br />

diffuso nella classe della capacità di studio personale e di rielaborazione critica del percorso<br />

effettuato nell’ora di lezione. Tale percorso di maturazione ha visto protagonista la maggior parte<br />

della classe, anche se ha conosciuto livelli di interesse e implicazione diversi tra disciplina e<br />

disciplina in ragazzi che manifestavano la tentazione di dettarsi da soli tempi e metodi di studio.<br />

Questa situazione si è andata accentuando in alcuni elementi che sono andati in maggior difficoltà<br />

nel corso del tempo, di fatto sottraendosi in parte ad una ripresa sistematica dei contenuti meno<br />

accessibili e a un’attenzione ben strutturata ai percorsi proposti durante l’ora di lezione.<br />

Solo alcuni alunni, che non si sono applicati continuativamente con la proposta didattica, hanno<br />

faticato a sviluppare in modo completo le proprie capacità ed attitudini; uno tra loro non è stato<br />

ammesso alla classe successiva.<br />

Il percorso di quinta è stato più omogeneo: la classe, dotata di buone doti di comprensione e di<br />

capacità a cogliere personalmente i contenuti, ha seguito in maniera generalmente più costruttiva il<br />

percorso del lavoro mattutino; a ciò si è unita una costanza diffusa nello svolgere personalmente<br />

un’adeguata ripresa dei contenuti proposti.<br />

Questo clima di lavoro positivo ha conosciuto un momento di grande sofferenza all’atto della<br />

scomparsa, a causa di un incidente stradale, di uno degli alunni, Marco Gallo. Tale tragico fatto ha<br />

6


ilanciato tra gli alunni l’interesse personale nelle discipline e un desiderio di giudizio dei contenuti<br />

proposti cui tutti, con esiti diversi, hanno tentato di partecipare.<br />

Permangono alcune difficoltà in quegli elementi che non hanno retto la costanza del lavoro<br />

personale nella conoscenza dei contenuti in tutte le discipline, ma in complesso vari alunni hanno<br />

collaborato nella custodia di un clima di lavoro comune nell’insieme proficuo e non privo di spunti<br />

interessanti e innovativi.<br />

A fronte di questo cammino, la classe arriva all’esame di stato con alcuni elementi in difficoltà in<br />

alcune discipline, ma con un bagaglio di conoscenze e capacità complessivamente adeguato e con<br />

capacità di lavoro positiva, pur presentando valutazioni molto diverse da studente a studente e da<br />

disciplina a disciplina.<br />

Criteri e strumenti di misurazione e valutazione<br />

La valutazione è da noi intesa come la lettura dell’esperienza conoscitiva di un alunno<br />

rispetto alle oggettività che questi ha, di volta in volta, messo in campo; essa ha riguardato perciò<br />

dati oggettivi (ciò che il ragazzo ha detto, scritto, fatto, disegnato, prodotto...), ma in essa si è<br />

sempre cercato di individuare e giudicare l’esperienza conoscitiva compiuta dall’alunno. La<br />

valutazione si è configurata pertanto come un atto in sé complesso. E’ chiaro che, nel descrivere le<br />

ragioni di una valutazione, occorre fare riferimento ai diversi aspetti che la compongono (es.<br />

indicatori e misuratori), ma l’esito finale non è scomponibile, perché la valutazione è anche un atto<br />

unitario nel quale ogni aspetto in evidenza è legato agli altri.<br />

Uno degli aspetti di rilievo della valutazione è l’operazione di misurazione, da noi così<br />

intesa: la misurazione di una prova svolta dall’alunno è l’attestazione della sua distanza-vicinanza<br />

rispetto al raggiungimento degli obiettivi predeterminati dal docente per quella prova. Poiché una<br />

singola prova è uno dei momenti del processo di apprendimento messo in atto dal ragazzo, la<br />

misurazione è meglio espressa con lo studio dell’andamento delle sequenze di misurazione, ovvero<br />

l’individuazione di un trend di apprendimento.<br />

Detta misurazione corrisponde per noi ad uno dei principali indicatori della valutazione. Pur<br />

riconoscendo la possibilità di distinguere i criteri di misurazione in punteggi e livelli, essi vengono<br />

presentati in forma unitaria e si inten<strong>don</strong>o modulati in rapporto alla diversa natura della prova, se<br />

analitica o sintetica. Infatti la valutazione della singola prova si presenta differentemente dalla<br />

valutazione dell’insieme delle singole prove, in quanto in quest’ultima vengono a confluire altri<br />

indicatori, fra i quali individuiamo:<br />

- la partecipazione dell’alunno alla proposta educativa e culturale del docente<br />

- l’interesse promosso dall’alunno nello svolgimento del suo lavoro<br />

- la continuità di lavoro attuata dall’alunno nello svolgersi del lavoro disciplinare e nell’arco delle<br />

diverse discipline proposte.<br />

Nella definizione delle valutazioni assegnate agli alunni, si ritengono infine indicatori:<br />

- la quantità del possesso di informazioni<br />

- la capacità di uso degli strumenti<br />

- la consapevolezza di percorso<br />

- l’organizzazione delle conoscenze in termini di complessità<br />

- l’elaborazione personale<br />

- la significativa produzione culturale<br />

L’attribuzione dei voti nelle singole valutazioni è stata stabilita secondo questi criteri:<br />

voto 2 assoluta mancanza di informazioni.<br />

7


voto 3 insufficiente con elementi di particolare gravità in presenza di diffusi errori che<br />

attestano un approccio disordinato e logicamente scorretto, per una chiara incapacità<br />

di uso degli strumenti propri della disciplina.<br />

voto 4 chiaramente insufficiente, se la carenza di informazioni è significativa ed è aggravata<br />

da errori che compromettono seriamente la coerenza interna del lavoro presentato.<br />

voto 5 insufficienza per la presenza di una conoscenza inadeguata delle informazioni, che<br />

tuttavia non compromette in maniera grave l’esito della prova; oppure insufficienza<br />

in quanto il possesso minimo ma adeguato delle informazioni è condizionato da<br />

errori diffusi o circoscritti che indeboliscono la coerenza del lavoro.<br />

voto 6 sufficienza con fragilità, se c’è un possesso delle principali conoscenze, organizzate<br />

con qualche fragilità nell’utilizzo degli strumenti, ma non tali da indebolire la<br />

coerenza del lavoro presentato.<br />

voto 7 sufficienza piena, se c’è un possesso adeguato delle informazioni, organizzate con<br />

consapevolezza del percorso e degli strumenti.<br />

voto 8 evidente e sicura acquisizione personale dell’argomento, in presenza di un saldo<br />

possesso delle conoscenze e di una spiccata capacità di gestire con consapevolezza i<br />

percorsi sviluppati in classe; oppure pur in presenza di lievi imperfezioni nella<br />

restituzione dell’argomento, rielaborazione personale e pertinente tale da introdurre<br />

accenti nuovi rispetto al lavoro comune.<br />

voto 9 capacità di autonomi e significativi passi in avanti rispetto al lavoro comune, grazie<br />

al sicuro possesso delle conoscenze elaborate in modo personale e coerente e<br />

documentate in modo rigoroso ed espresse con finezza e pertinenza linguistica.<br />

voto 10 le conoscenze, competenze e capacità indicate nel punto precedente sono tali da<br />

permettere allo studente il pieno dominio di percorsi culturali complessi, nel quadro<br />

di una sintesi efficace ed ordinata, elaborata criticamente e sistematicamente, alla<br />

luce di un’ipotesi convincente ed adeguata, rigorosamente verificata ed espressa.<br />

Tipologia delle prove utilizzate dal Consiglio di classe<br />

- tema o composizione scritta<br />

- problema<br />

- compito breve di definizione di termini e concetti<br />

- interrogazione scritta con domanda su tema ampio<br />

- prove scritte di traduzione<br />

- brevi relazioni scritte su argomenti significativi trattati nell’anno di carattere sintetico<br />

- relazioni scritte su esperienze di laboratorio<br />

- colloquio orale<br />

- breve esposizione su contenuti dei programmi<br />

8


Terza prova<br />

La conduzione del percorso scolastico durante l’anno si è sviluppata in modo da tener conto<br />

dello sviluppo organico dei singoli percorsi disciplinari, finalizzati ad una solida acquisizione del<br />

metodo specifico della disciplina, con cura nell’indicare possibilità di connessioni fra diverse<br />

discipline.<br />

Il Consiglio di Classe si è orientato a sviluppare ed esercitare gli alunni su terze prove del<br />

Tipo B (“Quesiti a risposta singola”, “volti ad accertare la conoscenza e i livelli di competenza<br />

raggiunti dal candidato su argomenti riguardanti […] non più di cinque materie […] e composti da 8<br />

a 15 quesiti a risposta singola” come indicato nel D.M. del 18/9/1998, dal D.M. del 8/11/1999 n.<br />

520 e dal D.M.del 20/11/2000).<br />

Il carattere pluridisciplinare delle prove, il lavoro di discussione e di preparazione del<br />

Consiglio di Classe e specifiche considerazioni di opportunità didattica, hanno indirizzato il<br />

Consiglio a sottoporre alla classe tali prove a partire dal mese di dicembre in modo scadenzato<br />

perché tutte le discipline potessero contribuire appieno alla loro preparazione. Sono state proposte a<br />

rotazione tutte le materie. La prima è stata assegnata e svolta in data 2/12/2011; la seconda il<br />

04/04/2011. La modalità scelta di costruzione di queste prove è tale per cui ogni disciplina ha<br />

formulato, a partire dal programma svolto due o tre domande aventi due specifiche caratteristiche:<br />

una di tipo analitico (eventualmente suddivisa in alcuni sotto-quesiti specifici) e l’altra di tipo<br />

sintetico. Per lo svolgimento delle risposte alle domande inerenti ogni disciplina sono state<br />

assegnate un numero massimo totale di 25 righe.<br />

Al fine di una maggior semplificazione all’atto della valutazione, il Consiglio si è orientato<br />

ad assegnare un punteggio equivalente alle domande poste in ciascuna disciplina, a lasciare espresso<br />

in termini di frazione ogni punteggio nella singola disciplina interessata alla prova e a esprimere un<br />

punteggio conclusivo calcolato mediante la media aritmetica e corretto in intero mediante la<br />

maggior vicinanza (per esempio se la media è data dal numero 13, allora il punteggio conclusivo è<br />

13 se 0 < 5, diversamente è 14).<br />

I criteri per la valutazione di queste prove sono stati espressi preventivamente allo<br />

svolgimento delle medesime con la stesura di una griglia di correzione comune a tutte le discipline.<br />

Ogni docente, in base al testo della prova, elabora una griglia di correzione particolare riguardante il<br />

contenuto. In particolare il Consiglio si è attenuto a questi criteri:<br />

a- la presenza o meno delle informazioni previste dalla griglia di correzione predisposta dal<br />

docente (ossia la quantità e la pertinenza delle informazioni fornite); la padronanza del<br />

linguaggio tecnico proprio della disciplina (soprattutto per le materie scientifiche); la<br />

correttezza sintattica, morfologica e lessicale per quanto riguarda la lingua straniera;<br />

b- in mancanza di alcuni elementi previsti dalla griglia di correzione predisposta dal docente si<br />

possono assegnare fino ad un massimo di due punti (fino ad un punteggio complessivo non<br />

superiore a 15), se l’elaborato contiene informazioni non previste dalla griglia di correzione<br />

ma di pregio e pertinenti e/o se l’elaborato presenta una coerenza globale<br />

nell’argomentazione e/o una logica interna tale per cui gli elementi di contenuto mancanti<br />

siano imputabili ad insufficienza di tempo o di numero di righe previste.<br />

La griglia di correzione della terza prova comune alle discipline, viene riportata di seguito.<br />

9


Griglia di correzione per la terza prova<br />

CANDIDATO PUNTEGGIO PUNTEGGIO<br />

ATTRIBUITO<br />

Conoscenze<br />

Il candidato possiede conoscenze:<br />

6<br />

- scorrette, limitate o nulle<br />

0-3<br />

- corrette nonostante qualche errore<br />

4-5<br />

- corrette ed approfondite<br />

6<br />

Correttezza linguistica e terminologica<br />

Il candidato:<br />

2<br />

- non conosce la terminologia specifica ed è scorretto nell’uso della lingua 0-1<br />

- conosce la terminologia, la sa utilizzare in modo accettabile ed è corretto<br />

nell’uso della lingua<br />

1.5<br />

- usa in modo appropriato la terminologia specifica ed è corretto e accurato<br />

nell’uso della lingua<br />

2<br />

Competenze<br />

Il candidato:<br />

4<br />

- non è in grado di dar conto delle nozioni assimilate o si limita ad elencarle 0-2<br />

- sa cogliere i problemi ed organizza i contenuti dello studio in modo<br />

sufficientemente completo<br />

3<br />

- coglie con sicurezza i problemi proposti, sa organizzare i contenuti dello<br />

studio in sintesi complete, efficaci ed organiche<br />

4<br />

Capacità nell’argomentazione<br />

Il candidato:<br />

3<br />

- non sa impostare le questioni o le imposta senza essere in grado di<br />

risolverle<br />

0-1<br />

- tratta i problemi in modo sufficientemente chiaro, nonostante alcune<br />

imprecisioni<br />

2<br />

- organizza in modo chiaro e corretto<br />

3<br />

TOTALE /15<br />

Dalla combinazione dei punteggi attribuiti secondo gli indicatori segnalati nella griglia di<br />

correzione della terza prova si ottiene la seguente griglia di valutazione.<br />

Grave debito nel<br />

lavoro,<br />

mancanza di<br />

informazioni<br />

Gravemente<br />

insufficiente<br />

insufficiente sufficiente Discreto Buono Ottimo<br />

0-4 5-7 8-9 10-11 12 13 14-15<br />

Per ciascuna di queste prove il Consiglio ha deciso di assegnare il tempo di tre ore, al fine di<br />

consentire un’esposizione più controllata: abbiamo stimato in mezz’ora il tempo necessario per<br />

rispondere alle domande in ciascuna delle materie implicate e in mezz’ora il tempo per una rilettura<br />

globale o per eventuali correzioni da apportare.<br />

Ogni docente ha liberamente deciso se tenere in considerazione l’esito di queste prove per la<br />

valutazione dell’apprendimento nella sua materia, riformulando in voto il punteggio, dalla scala in<br />

quindicesimi a quella in decimi secondo un criterio di diretta proporzionalità.<br />

Si allegano i testi delle prove assegnate (Allegato n. 1).<br />

10


Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo<br />

Credito scolastico<br />

Come stabilito dal Collegio Docenti (verbale del 6 settembre 2011) il Consiglio di Classe<br />

della Quinta B utilizzerà i seguenti indicatori per definire il credito scolastico di ogni singolo<br />

alunno:<br />

1) il profitto scolastico, espresso dalla media finale dei voti. Questo indicatore viene utilizzato sia<br />

per stabilire all’interno di quale fascia della tabella si colloca il credito scolastico dello studente in<br />

oggetto, sia per determinare l’oscillazione all’interno della banda.<br />

2) L’assiduità nella frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo<br />

educativo e alle attività complementari ed integrative.<br />

3) I crediti formativi.<br />

Gli ultimi indicatori sono considerati, in linea generale, di pari valore.<br />

Credito formativo<br />

Come stabilito dal Collegio Docenti (verbale del 6 settembre 2011) il Consiglio di Classe<br />

della Quinta B utilizzerà come criteri per la valutazione di ammissibilità delle attestazioni di<br />

esperienze presentate dagli studenti al fine di ottenere un credito formativo e per il peso da attribuire<br />

ad ognuna di esse in sede di definizione del credito scolastico, quelli previsti dalla normativa.<br />

Verranno prese in esame qualificate esperienze dalle quali derivino competenze coerenti con il tipo<br />

di corso cui si riferisce l’Esame di Stato. La coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i<br />

contenuti tematici del corso di studi, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro<br />

concreta attuazione. Per le esperienze relative alla formazione personale, civile e sociale si terrà<br />

conto della rilevanza qualitativa dell’esperienza stessa. Le esperienze che danno luogo<br />

all’acquisizione di crediti formativi sono maturate, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti<br />

e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e<br />

culturale. Parimenti verranno considerati i settori di attività indicati dalla normativa: culturali,<br />

artistici-ricreativi, ambiente, volontariato, solidarietà, cooperazione e sport.<br />

Si terrà conto delle esperienze compiute negli ultimi tre anni.<br />

Attività realizzate<br />

Diversi alunni della classe hanno potuto arricchire la loro formazione e preparazione culturale<br />

grazie ad alcune attività extracurricolari, alcune programmate per tutta la classe e nelle ore della<br />

mattina, altre alle quali hanno liberamente aderito.<br />

Test anticipato per l’ammissione alle facoltà di ingegneria.<br />

Tra gennaio e marzo sono stati programmati 6 incontri in preparazione al test anticipato per<br />

l’accesso alle facoltà di ingegneria del Politecnico di Milano.<br />

Nei primi due incontri sono stati ripresi alcuni elementi di probabilità e statistica e sono stati risolti<br />

e corretti alcuni problemi relativi a questi argomenti.<br />

Negli incontri successivi sono state proposte agli studenti alcune simulazioni del test (per la parte<br />

relativa a matematica e fisica). Le prove sono poi state corrette insieme riprendendo, ove<br />

necessario, i contenuti implicati. Le simulazioni sono fornite direttamente dal Dipartimento di<br />

Matematica del Politecnico di Milano e il corso è tenuto dagli insegnanti di matematica della scuola<br />

di appartenenza. Al termine del corso i ragazzi hanno sostenuto il test di ammissione alle facoltà di<br />

ingegneria in una sessione riservata del Test on Line che si è svolta presso uno dei centri di calcolo<br />

del Politecnico.<br />

Corso in preparazione al test per l’accesso alla facoltà di medicina<br />

11


Nel secondo quadrimestre è stata offerta la possibilità , agli studenti che volessero sostenere il test<br />

per l’accesso alla facoltà di medicina, un corso in preparazione ad esso. La chiusura del corso è<br />

prevista nella seconda metà di Luglio ad esame di maturità concluso. Il corso si è sviluppato (e si<br />

concluderà) con 10 lezioni (nel pomeriggio) di chimica e biologia e quattro simulazioni di test. I<br />

contenuti affrontati nel corso sono stati i seguenti:<br />

- Bioenergetica: i diversi tipi di metabolismo; le reazioni di ossidoriduzione di importanza<br />

biologica; la relazione tra ATP e ‘informazione’.<br />

- Fisiologia cellulare: i diversi tipi di ‘risposta’ di un organismo (impulso nervoso e potenziale di<br />

membrana; risposta immunitaria e selezione clonale; ormoni e recettori).<br />

- Biologia molecolare: l’importanza delle interazioni chimiche deboli; replicazione,<br />

trascrizione e traduzione a livello molecolare; regolazione genica; tecniche del DNA ricombinante.<br />

- Genetica: mappe di ricombinazione; uso degli enzimi di restrizione; genetica evoluzionistica (Evo-<br />

Devo).<br />

- Chimica organica: cenni di nomenclatura; stereoisomeria; gruppi funzionali principali;<br />

macromolecole biologiche.<br />

A scuola con i filosofi<br />

All’interno del percorso di filosofia della classe quinta è stato proposto ai ragazzi sia della scuola<br />

che del territorio un ciclo di incontri con docenti universitari su alcuni autori affrontati in classe o su<br />

argomenti che attraversano in maniera significativa il percorso di storia e filosofia.<br />

La partecipazione a queste attività pomeridiane da parte dei ragazzi è stata libera e volontaria.<br />

Questo il programma degli incontri.<br />

Hegel interprete dell’esperienza umana<br />

prof. Gianfranco Dalmasso, Università degli Studi di Bergamo<br />

Il metodo fenomenologico: un luogo di verifica dell’esperienza<br />

prof. Enzo Costa, Università degli Studi del Molise<br />

Hannah Arendt: razionalità e politica nella storia del Novecento<br />

prof. Sante Maletta, Università degli Studi della Calabria<br />

Incontri interclasse di filosofia<br />

A partire dal mese di maggio le classi quinte di liceo scientifico e classico hanno svolto alcune ore<br />

curricolari di filosofia insieme per seguire delle lezioni preparate dai docenti dell’istituto su 2 autori<br />

della filosofia del Novecento. Tali incontri sono finalizzati sia alla sequela di contenuti<br />

cronologicamente più vicini a noi per autori e temi, sia alla costituzione di un tessuto di linguaggi e<br />

metodi comuni all’interno della scuola nella costituzione della disciplina di filosofia.I ragazzi<br />

seguono con interesse tali iniziative e vi corrispon<strong>don</strong>o con grande determinazione, pur non essendo<br />

oggetto di verifiche specifiche sull’apprendimento dei contenuti svolti. I temi affrontati sono stati:<br />

1. Il neopositivismo e la filosofia di Wittgenstein<br />

2. La filosofia di Martin Heidegger<br />

Serata a teatro su O. Wilde<br />

Nella serata di mercoledì 25 gennaio al Teatro San Rocco di Seregno (MB) un gruppetto di studenti<br />

della classe, accompagnati dall’insegnante, ha assistito alla messa in scena in lingua italiana<br />

dell’opera di O. Wilde “Un Marito Ideale”. Gli studenti hanno così potuto affrontare lo studio<br />

dell’autore e dell’opera “The Importance of Being Earnest” affrontata in classe con maggiore<br />

consapevolezza e completezza, considerando i numerosi punti di contatto tra le due commedie.<br />

Visita al parco astronomico “La torre del sole” di Brembate di sopra, Centro per la Didattica<br />

e la Sperimentazione delle Scienze Astronomiche.<br />

E’ stata proposta un’uscita didattica al Parco Astronomico” La Torre del Sole” di Brembate Sopra<br />

(Bg), durante la quale gli studenti hanno svolto un’attività presso il planetario del centro che ha<br />

12


permesso l’osservazione dei moti del cielo e dei corpi celesti, l’individuazione delle principali<br />

costellazioni e lo svolgimento di attività di orientamento tramite l’utilizzo delle coordinate<br />

astronomiche.<br />

In serata è stato possibile accedere all’osservatorio astronomico per l’osservazione del cielo<br />

autunnale. In particolare c’è stata la possibilità di osservare il pianeta Giove.<br />

Visita alla mostra Cézanne. Les ateliers du Midi, Palazzo Reale, Milano, 22 dicembre 2011.<br />

Cézanne ha capito la luce e il colore, la forma e il disegno, la prospettiva e la libertà. Ha colto il<br />

limite dell'Impressionismo, ha anticipato i movimenti d'avanguardia del primo Novecento con<br />

quadri di una modernità sconcertante. In una vita inquadrata entro l'agiata borghesia di provincia,<br />

lontano dai riflettori della Ville Lumière, solo marginalmente lambito dall'attenzione dei critici,<br />

Cézanne mantiene il profilo di un "artigiano" della pittura. Solo dopo la sua morte, quando gli viene<br />

tributata una mostra retrospettiva, giovani pittori come Picasso e Matisse capiscono il debito nei<br />

confronti di un grande maestro, nei confronti di un "classico" che dà un senso nuovo all'intero corso<br />

dell'arte moderna.<br />

Cézanne apprese che la luce s'impasta nelle cose e nei colori, la stessa luce che si esprime come<br />

contrasti luminosi, come effetti cangianti della natura, come moltitudine di riflessi luminosi. La luce<br />

violenta del Midi, quella filtrata dalle grandi vetrate del suo ateliers ad Aix en Provence, le<br />

sfumature impalpabili dell'en plein air.<br />

Il percorso espositivo ha distribuito la collezione delle opere secondo criteri sia tematici sia<br />

cronologici, partendo dall’autoritratto scuro e minaccioso dell’artista che attende il pubblico<br />

all’entrata come la montagna Sainte-Victoire, spesso ricorrente nella sua iconografia creativa.<br />

Visita alla mostra “Brera incontra il Pushkin, collezionismo russo tra Renoir e Matisse",<br />

capolavori impressionisti, Pinacoteca di Brera, Milano<br />

Le Ninfee di Monet, Le ragazze di Tahiti di Gauguin, Il Ritratto di Ambroise Vollard di Picasso, I<br />

Pesci rossi di Matisse. Diciassette capolavori dell' arte moderna in trasferta da Mosca a Milano.<br />

Abbiamo ammirato opere che campeggiano su tutti i libri di storia dell'arte impressionista,<br />

postimpressionista e cubista. Come La ronda dei carcerati di Van Gogh, il Ponte sulla Marna di<br />

Cézanne, La pergola di Renoir, l' Avenue de l' Opéra di Pissarro. Tutte acquistate a Parigi da due<br />

collezionisti moscoviti e incamerate dallo Stato sovietico all'indomani della Rivoluzione.<br />

Visita alla mostra “Il Simbolismo in Italia”. Padova, in Palazzo Zabarella, 9 febbraio 2012.<br />

A cavallo tra Otto e Novecento, l’inconscio irrompe nell’arte e nulla sarà più come prima. È la<br />

scoperta di un mondo “altro”, affascinante, intrigante, di una nuova lente che vira la percezione di<br />

ogni realtà, si tratti di un paesaggio fisico e di un moto dell’anima.<br />

È la storia di un movimento che si estende su scala europea ma che qui viene indagato nella sua<br />

vicenda italiana, con confronti oltre confine e in particolare con l’ambito austriaco del Simbolismo:<br />

valgano tra tutti la Giuditta Salomè, di Gustav Klimt o Il Peccato, di Franz von Stuck.<br />

Le opere italiane delle otto <strong>sez</strong>ioni di questa mostra, hanno ricostruito quel dibattito sulla missione<br />

dell’arte di quegli anni di decisive mutazioni sociali. Opere che evocano ciò che aleggiava negli<br />

ambienti letterari e filosofici di Gabriele D’Annunzio o di Angelo Conti o nei cenacoli musicali<br />

devoti a Wagner, mentre le Esposizioni portavano in Italia i fermenti dei movimenti europei.<br />

Con la Triennale di Brera del 1891, si apre l’itinerario della mostra che presenta affiancate Le due<br />

madri di Giovanni Segantini e Maternità di Gaetano Previati, quadri che segnano la sintesi fra<br />

divisionismo e contenuti simbolici. Segue una <strong>sez</strong>ione dedicata ai ‘protagonisti’: gli artisti italiani e<br />

stranieri che parteciparono all’avventura poetica cresciuta intorno al Manifesto del 1886 di Jean<br />

Moréas e all’ “arte di pensiero” foriera della poetica degli stati d’animo.<br />

“Un paesaggio è uno stato dell’anima” scriveva Henry-Frédéric Amiel e a questo principio è<br />

ispirata la <strong>sez</strong>ione che, trattando del sentimento panico della natura, espone opere dove prevalgono,<br />

13


nella rappresentazione del paesaggio, la nebbia, i bagliori notturni, la variabilità atmosferica, le<br />

situazioni più facilmente collegabili ai turbamenti psicologici.<br />

Il mistero della vita era soggetto della successiva <strong>sez</strong>ione, con la rappresentazione di azioni<br />

quotidiane: la processione, le gioie materne, il viatico, la partenza mattutina. Emblemi di quell’<br />

“artista veggente” che aveva il compito, secondo le teorie simboliste, di decifrare il mondo dei<br />

fenomeni e di cogliere le affinità latenti e misteriose esistenti tra l’uomo e la realtà circostante,<br />

come nei dipinti di Pellizza da Volpedo, Morbelli e Casorati.<br />

L’ispirazione preraffaellita domina la pittura di Giulio Aristide Sartorio, Adolfo De Carolis realizza<br />

le aspirazioni figurative di D’Annunzio, Galileo Chini intesse sontuose e iridescenti allegorie,<br />

Leonardo Bistolfi interroga la Sfinge, Gaetano Previati riscopre nella storia il dramma di Cleopatra:<br />

le <strong>sez</strong>ioni che illustrano il mito e l’allegoria hanno proposto le opere di questi artisti nel confronto<br />

con le opere di Klimt e di Franz von Stuck.<br />

È nella <strong>sez</strong>ione dedicata al ‘bianco e nero’, cioè alla nutrita produzione grafica degli anni fra Otto e<br />

Novecento, che meglio si comprende il dialogo degli italiani con la cultura figurativa mitteleuropea,<br />

impegnata ad indagare i più riposti sentimenti dell’uomo, i suoi fantasmi interiori. I fogli di Gaetano<br />

Previati, di Alberto Martini, di Romolo Romani, di Giovanni Costetti, di Umberto Boccioni, del<br />

giovane Ottone Rosai, variano dall’allegorico, al fiabesco, al fantastico, all’orrido.<br />

Il percorso della mostra si è concluso nella ‘Sala del Sogno’, che alla Biennale di Venezia del 1907<br />

aveva consacrato le istanze e le realizzazioni della generazione simbolista creando una scenografia<br />

affidata all’ingegno decorativo di Galileo Chini e agli artisti che avevano contribuito ad alimentare<br />

le poetiche del ‘piacere’ e dell’inquietudine, della bellezza e del mito, della spiritualità e degli stati<br />

d’animo, sostenendole fino alle soglie della rivoluzione futurista cui introducono due capolavori<br />

ancora simbolisti di Umberto Boccioni come Il sogno (Paolo e Francesca) e La madre che cuce.<br />

Visita alla Cappella degli Scrovegni, Giotto<br />

La Cappella degli Scrovegni, capolavoro della pittura del Trecento italiano, è considerato il ciclo<br />

più completo di affreschi realizzato dal maestro toscano nella sua maturità. Colore e luce, poesia e<br />

pathos, il senso della natura e della storia, il senso di umanità e di fede fusi insieme per narrare le<br />

storia dilla Ma<strong>don</strong>na e di Cristo. Il ciclo pittorico è sviluppato in tre temi principali: gli episodi della<br />

vita di Maria e della vita e morte di Cristo.<br />

Viaggio di istruzione a Monaco di Baviera<br />

Dal 20 al 24 marzo si è svolto il viaggio di istruzione a Monaco di Baviera.<br />

Obiettivo didattico del viaggio è stato l’incontro con alcuni aspetti particolarmente significativi<br />

della “rivoluzione culturale” che connota l’inizio del Novecento: va in frantumi la certezza<br />

positivista di fine Ottocento in un uomo signore della conoscenza e padrone del futuro e si apre<br />

l’epoca di un rapporto problematico con la realtà d cui si svilupperanno tutti i movimenti culturali<br />

del XX secolo. Abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano frammenti di questo passaggio<br />

decisivo per il nostro presente, in campo scientifico, artistico, storico.<br />

La città offre infatti l’occasione di incontrare documenti straordinari di altre epoche.<br />

Il viaggio di istruzione si è aperto con la visita al campo di Dachau.<br />

Parte della proposta è stata la visita all’<strong>Istituto</strong> Max Planck di Monaco, all’avanguardia nella<br />

ricerca sulle applicazioni della fusione nucleare. Ma l’esistenza di questo ed altri centri di ricerca in<br />

Germania non può essere slegata dal fatto che in quei luoghi hanno lavorato alcuni dei più grandi<br />

fisici del 800 e del 900, fondatori della fisica moderna. In particolare, lo sviluppo della fisica nei<br />

primi anni del 900, così importanti per noi, oggi, non può essere concepito slegato dal contesto<br />

storico e culturale dell’Europa nel medesimo periodo.<br />

I nostri alunni hanno visitato l’<strong>Istituto</strong> di Fisica del Plasma dell’<strong>Istituto</strong> Max Planck di Garching<br />

situato nei pressi di Monaco di Baviera.<br />

L’<strong>Istituto</strong> di Fisica del Plasma è stato fondato nel 1960 ed è uno degli istituti del Max Planck<br />

Society (che è l’analogo del nostro Consiglio Nazionale delle Ricerche) e si occupa attualmente<br />

14


dello sviluppo di diversi progetti nell’ambito della fisica delle particelle elementari e<br />

dell’astrofisica. Abbiamo incontrato due ricercatori del Max Planck Institute che, dopo una lezione<br />

introduttiva di fisica, ci hanno condotti a visitare il reattore. In Garching è infatti situato uno dei più<br />

importanti dispositivi sperimentali (TOKAMAK) che sono impiegati per ricreare le condizioni<br />

perché avvengano delle reazioni di fusione tra nuclei di deuterio e trizio. Una delle condizioni è per<br />

esempio quella di creare un gas ad alta temperatura e fortemente ionizzato (il cosiddetto plasma).<br />

In particolare la divisione scientifica di Garching si occupa di studiare il metodo per il<br />

confinamento del plasma ad alta temperatura. Abbiamo avuto l’occasione di visitare il Tokamak e<br />

la strumentazione legata all’acquisizione dei dati sperimentali sul plasma e sulla fusione.<br />

Il giorno seguente abbiamo visitato il Deutsche Museum (museo di scienza e tecnologia di Monaco<br />

di Baviera).<br />

I ragazzi sono stati guidati alla visita della <strong>sez</strong>ione sulla fisica moderna nella quale sono presenti<br />

molti esperimenti relativi alla fisica del XX secolo e della <strong>sez</strong>ione sulle macchine termiche.<br />

Abbiamo inoltre visitato le stanze contenenti numerosi esperimenti interattivi sulla fisica classica<br />

(meccanica del corpo rigido, meccanica ondulatoria, luce e suono).<br />

I giorni seguenti sono stati occupati dalle visite ai musei:<br />

- La Glyptothek è una meta irrinunciabile per gli studiosi e gli amanti dell'arte classica.<br />

Voluta da Ludwig I nel 1830 per esporre la collezione di marmi classici appartenenti ai reali<br />

di Baviera, oggi rappresenta un importante panorama della scultura greca e romana. Tra i<br />

capolavori citiamo l'Apollo di Tenea (metà VI secolo a.C.), le sculture del tempio di Aphaia<br />

(fine VI - inizio V secolo a.C.), provenienti dai due frontoni e dalla decorazione interna del<br />

tempio situato nell'isola greca di Egina, e il Fauno Barberini.<br />

- la Neue pinakothek (arte tra 800 e 900).<br />

Racchiude nei suoi saloni dipinti e sculture di artisti che hanno lavorato in Europa tra la fine<br />

del XVIII e l'inizio del XX secolo.<br />

- la Pinakothek der Moderne.<br />

Inaugurata il 16 settembre 2002 dopo lunghi anni di lavori ed un costo totale di 121 milioni<br />

di Euro, la Pinakothek der Moderne, situata di fianco alla Alte Pinakothek, è il più<br />

importante museo di arte moderna e contemporanea della Germania.<br />

Attività di orientamento.<br />

Essa è stata prevalentemente finalizzata alle prospettive di uno studio universitario. Si è articolata<br />

nei seguenti momenti.<br />

- Un incontro preparatorio che ha coinvolto gli studenti interessati alla progettazione<br />

dell’attività di orientamento. Scopo della riunione era individuare le richieste dei ragazzi e<br />

strutturare in modo adeguato l’attività, rendendo i ragazzi corresponsabili dell’iniziativa.<br />

- Uno “sportello” di dialogo tra i nostri studenti e gli studenti universitari di tutte le facoltà da<br />

noi richieste che ha permesso una conoscenza più dettagliata delle diverse possibilità di<br />

studio e sui principali cambiamenti in atto nell’Università italiana;<br />

- un’attività di verifica condotta con i docenti del Consiglio di Classe (valutazione dei criteri<br />

adottati, verifica disciplinare delle attitudini e inclinazioni).<br />

- L’opportunità, su richiesta, di una consulenza personale o a gruppi curata da docenti<br />

universitari su natura e contenuti di specifici indirizzi di studio o di aree disciplinari (facoltà<br />

umanistiche, lingue, facoltà scientifiche, facoltà giuridico – politiche, facoltà economico –<br />

statistiche, ingegneria, architettura, medicina) e sulle varie opportunità di studio fornite<br />

dalle università milanesi;<br />

- un’attività di preparazione ai test di ammissione alle facoltà di Ingegneria e di Medicina.<br />

Laboratorio d’informatica<br />

E’ stata offerta la possibilità di frequentare alcuni corsi di informatica aventi per obiettivo il<br />

conseguimento dell’ECDL e la possibilità di sostenere esami in sede. Il diploma ECDL. il Liceo<br />

15


Don <strong>Carlo</strong> <strong>Gnocchi</strong> è stato accreditato dall’A.I.C.A. (Associazione italiana per l’Informatica ed il<br />

Calcolo Automatico) come Test Center per il conferimento dell’ECDL (European Computer<br />

Driving Licence). L’ECDL, o patente europea del computer, è un documento che certifica il<br />

possesso minimo di abilità necessarie per poter lavorare con il personal computer. Il programma<br />

legato all’ECDL fa capo al CEPIS (Council of European Professional Informatics Societies), ente<br />

che riunisce tutte le società europee di informatica di cui l’AICA fa parte. Attualmente l’ECDL è<br />

l’attestato più diffuso e riconosciuto a livello internazionale; in particolare l’Unione Europea<br />

sostiene l’ECDL e ne ha inserito la realizzazione e il perfezionamento nei suoi progetti comunitari.<br />

L’ECDL è riconosciuto dalle principali Università italiane.<br />

Strumentazioni messe a disposizione della scuola<br />

- Laboratorio informatico: 32 postazioni multimediali, con possibilità di accesso a Internet, cui gli<br />

studenti possono accedere liberamente due pomeriggi alla settimana o, se accompagnati<br />

dall’insegnante, anche in altri momenti.<br />

- Laboratorio di Fisica: il laboratorio è a disposizione per l’attività didattica mattutina; è possibile<br />

effettuare, a scelta del docente, attività di gruppo o lezioni frontali di illustrazione di esperienze<br />

relative allo svolgimento del programma su tutto l’arco del triennio. E’ possibile anche l’utilizzo<br />

pomeridiano, se autorizzato dal docente o dal responsabile di laboratorio, per l’effettuazione o<br />

l’allestimento di esperienze di singoli o di gruppi come attività di approfondimento. La dotazione<br />

disponibile è raccolta in un inventario depositato in segreteria e aggiornato annualmente.<br />

- Laboratorio di Scienze: il laboratorio è stato utilizzato prevalentemente nel secondo e quarto<br />

anno di corso, durante lo svolgimento dei programmi di biologia e chimica. Gli strumenti utilizzati<br />

sono stati soprattutto i microscopi, corredati dagli accessori per la microfotografia e la dotazione<br />

standard di reagenti e strumenti per le esperienze di chimica. Nel corso del quinto anno sono state<br />

utilizzate le collezioni mineralogica e petrografica per l’osservazione e il riconoscimento di minerali<br />

e rocce.<br />

- Laboratorio multimediale: 32 postazioni multimediali, con possibilità di accesso a Internet,<br />

proiettore di diapositive, lavagna luminosa, televisione, videoregistratore, videoproiettore, impianto<br />

stereofonico con lettore di cassette e compact disc., cui gli studenti possono accedere liberamente<br />

due pomeriggi alla settimana o, se accompagnati dall’insegnante, anche in altri momenti. Viene<br />

usato abitualmente anche come laboratorio linguistico.<br />

- Biblioteca d’istituto: 2.120 volumi consultabili liberamente (oltre i 1.000 libri di testo, in uso e<br />

non nella classe, disponibili in biblioteca), oltre alle risorse messe a disposizione degli studenti dalla<br />

biblioteca civica di Carate Brianza e dal servizio bibliotecario brianteo.<br />

- Apertura pomeridiana della scuola per attività di studio degli studenti o per iniziative<br />

facoltative di altro genere.<br />

- Accesso personale, regolamentato, degli studenti alle strumentazioni messe a disposizione<br />

(Laboratori e servizio fotocopiatrice).<br />

Unitamente al presente documento si allegano<br />

Allegato n. 1 - Testi delle terze prove assegnate.<br />

Allegato n. 2 - Relazioni personali dei docenti<br />

Allegato n. 3 - Programmi per materia<br />

Carate Brianza, 10 maggio 2012<br />

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ALLEGATO N.1<br />

FISICA<br />

SIMULAZIONI DELLE TERZE PROVE<br />

SIMULAZIONE TERZA PROVA 2 dicembre 2011<br />

1. Una particella carica q positiva e massa m viene immessa in una regione sede di un campo<br />

elettrico uniforme con velocità iniziale inclinata di 4<strong>5°</strong> rispetto alle linee di campo.<br />

Studiare il moto della particella all’interno del campo dopo aver scelto un opportuno sistema<br />

di riferimento. Rappresentare nella figura in modo qualitativo la traiettoria della particella.<br />

17<br />

Circa 10 righe escluso formule e disegni<br />

2. Determinare il campo elettrico (intensità, direzione e verso) generato da una lastra piana<br />

indefinita, carica con densità superficiale di carica σ e in equilibrio elettrostatico.<br />

Circa 10 righe escluso formule e disegni<br />

STORIA<br />

Rispondi alle seguenti domande in un massimo di 12 righe:<br />

1. Quali i principali fatti legati al 1848 in Germania?<br />

2. Il socialismo di Proudhon e Fourier fu considerato utopico da Marx. Perché e cosa significa?<br />

STORIA DELL’ARTE<br />

1) Del movimento Impressionista illustra:<br />

Il nuovo linguaggio formale sulla luce e sul colore (6 righe)<br />

I temi della pittura (4 righe)<br />

2) “...Ho voluto ... essere capace di rappresentare i costumi, le idee, l’aspetto della mia epoca<br />

secondo il mio modo di vedere; ...fare dell’arte viva questo è il mio scopo”.<br />

Attraverso l’analisi dell’opera “Un funerale ad Ornans” commenta questo desiderio dell’artista e<br />

illustra la sua ricerca formale. (15 righe)<br />

autore .....................................................<br />

data .........................................................<br />

tecnica ......................................................


SCIENZE DELLA TERRA<br />

1) Qual è l’ipotesi più accreditata sulla formazione del Sistema Solare? Descrivila nei suoi<br />

principali passaggi. (max. 15 righe)<br />

2) All’interno delle stelle la materia può assumere caratteristiche diverse da quelle degli stati<br />

fisici che si osservano sulla Terra. Spiega come si organizza la materia:<br />

- nel nocciolo di una stella della sequenza principale,<br />

- in una nana bianca e<br />

- in una stella a neutroni. (max. 10 righe)<br />

INGLESE<br />

Read the following extract. Then answer the questions below.<br />

“(…)Poetry turns all things to loveliness; it exalts the beauty of that which is most beautiful, and it<br />

adds beauty to that which is most deformed; it marries exultation and horror, grief and pleasure,<br />

eternity and change; it subdues to union under its light yoke, all irreconcilable things. It transmutes<br />

all that it touches, (…) it strips the veil of familiarity from the world, and lays bare the naked and<br />

sleeping beauty, which is the spirit of its forms.(…) Poetry, as has been said, in this respect differs<br />

from logic, that it is not subject to the control of the active power of the mind, and that its birth and<br />

recurrence has no necessary connections with consciousness or will.(…)”<br />

From “A Defence of Poetry” by P.B. Shelley<br />

1 st Question:<br />

1. Name at least three of the effects P.B. Shelley affirms that poetry has on things.<br />

2. What is the spirit of poetic form?<br />

3. According to this extract, what is the main difference between logic and poetry?<br />

2 nd Question:<br />

1. Considering both the extract and Shelley’s Ode to the West Wind what can be said about the<br />

Poet’s function?<br />

2. In the extract you just read Beauty is a key word. Which Romantic Poet insisted on the great<br />

importance of Beauty in Man’s life? Why? (Support your answer referring to his works)<br />

tot. 25 righe<br />

18


LATINO<br />

SIMULAZIONE TERZA PROVA 4 aprile 2012<br />

1a. Traduci da Lucano, Pharsalia I , 143-150 ( 8 righe )<br />

143 sola tamen colitur. Sed non in Caesare tantum<br />

nomen erat nec fama ducis , sed nescia virtus<br />

145 stare loco, solusque pudor non vincere bello;<br />

acer et indomitus , quo spes quoque ira vocasset,<br />

ferre manum, et numquam temerando parcere ferro,<br />

successus urgere suos, instare favori<br />

numinis, impellens quidquid sibi summa petenti<br />

150 obstaret, gaudenque viam fecisse ruina.<br />

1b. Sotto quali aspetti Lucano opera nella Pharsalia una violazione del codice epico? ( 6 righe )<br />

2 .Illustra brevemente la visione del mondo di Giovenale individuando i temi e le peculiarità<br />

stilistiche delle sue Satire. ( 11 righe )<br />

FILOSOFIA<br />

Rispondi alle seguenti domande in un massimo di 12 righe:<br />

1. Cos’è la “dialettica servo-padrone” in Hegel?<br />

2. Cosa significa che l’antropologia sostituisce la teologia in Feuerbach?<br />

SCIENZE<br />

1) Dopo aver descritto le principali caratteristiche del magma primario e di quello secondario,<br />

spiega in che modo, a partire da due soli tipi di magma, si forma la varietà delle rocce<br />

magmatiche. (max. 15 righe)<br />

2) A- Spiega che cosa si intende con i termini vicarianza e polimorfismo. B-Porta un esempio<br />

di minerale in cui sia evidente il fenomeno della vicarianza. C- Porta un esempio di minerale<br />

in cui sia evidente il fenomeno del polimorfismo. (max. 10 righe)<br />

STORIA DELL’ARTE<br />

1) A . Introduci il movimento Simbolista: date, pubblicazioni, autori (3 righe)<br />

B . Sviluppa, anche attraverso un esempio, l’idea simbolista dell’arte come “seconda vista” (10<br />

righe)<br />

19


2) Nell’arte cubista alla “realtà-vista” gli artisti vogliono sostituire la “realtà-pensata” e la “realtà<br />

creata”, riproponendo la centralità degli elementi formali della pittura.<br />

Chiarisci questi aspetti attraverso l’analisi di due opere cubiste (15 righe)<br />

INGLESE<br />

“(...) Behind all these manifestations of confusion and uncertainty there lay a deeper and more<br />

profound problem – the inability to arrive at a commonly accepted metaphysical picture of Man. To<br />

Freud man was a biological phenomenon, a prey to instinctual desires and their re-direction in the<br />

face of “harsh” reality; he was, therefore, in the Darwinian tradition, simply a part of nature. To<br />

Marx he was the outcome of economic and social forces, the alienated product of an evolutionary<br />

necessity (...) The declining but still manifest rationalistic picture of man rested upon an assumed<br />

harmony among men’s varying rational desires: this view reflected the shrinking but still pervasive<br />

otpimism of the Enlightenment. (...) The Christian notion of man as inherently the child of sin, as<br />

belonging at once to the natural and to the trascendent world, and owing his possibility of salvation<br />

to the grace of God retained only an echo of its former vitality.”<br />

“From James to Eliot” The New Pelican Guide to English Literature, p. 24 (adapted for the test)<br />

1 st Question:<br />

1. What is the main problem according to the extract above? (max. 2 lines)<br />

2. Which different conceptions of man are contained in the text? (use your own words to<br />

tell about them)<br />

2 nd Question:<br />

1. Considering Eliot’s poem The Love Song of J. Alfred Prufrock what general image of man<br />

is suggested?<br />

Tot. 25 righe<br />

20


ALLEGATO N. 2 - RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI<br />

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA<br />

LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI<br />

ANNO SCOLASTICO: 2011-2012<br />

CLASSE: <strong>5°</strong> SCIENTIFICO – SEZ. B<br />

DISCIPLINA: ITALIANO<br />

DOCENTE: MARINA FUMAGALLI<br />

Premessa<br />

Ritengo importante sottolineare tre aspetti che mi pare possano sintetizzare quello che io considero<br />

il valore formativo connesso allo studio della letteratura:<br />

1) leggere significa immergersi in un patrimonio vivo di memoria per rendere il rapporto con la<br />

realtà nel presente più denso, meno esile, meno superficiale, meno reattivo, meno disarmato, meno<br />

solitario. Quanto più è fervido il nesso che costantemente ci lega a questa infinita sorgente da cui<br />

attingiamo ciò che è stato detto, ciò che è stato imparato, ciò che è stato vissuto, tanto più il<br />

rapporto con il presente e con la realtà diventa consapevole, ricco.<br />

2) La letteratura formando una memoria forma una sensibilità culturale, cioè un approccio<br />

consapevole, intelligente, con le cose della realtà. Si tratta di un potenziamento dell’io nella sua<br />

capacità di sentire la realtà, di averla presente, di possedere un’intelligenza , una capacità di<br />

riconoscere le cose e di legarle al mondo e a sé.<br />

3) Il lavoro letterario rende capaci di invenzione: poiché questo lavoro dell’io nel suo rapporto<br />

con la realtà ha un’estensione infinita, non c’è mai un momento in cui tutto quello che doveva<br />

essere “detto, scoperto, visto, vissuto”, è “detto, scoperto, visto, vissuto”.<br />

Osservazioni metodologiche<br />

Ho inteso introdurre i miei alunni alla conoscenza della storia letteraria del periodo considerato nel<br />

programma di studio dell’ultima classe di corso privilegiando un approccio scandito lungo i<br />

seguenti momenti:<br />

a) L’indagine dei testi: ho impostato il mio lavoro attribuendo grande importanza allo studio<br />

diretto dei testi letterari, non certo considerandoli come un’espressione creativa assoluta,<br />

indipendente dalla personalità dell’autore o dalla rilevanza del contesto storico – culturale in cui<br />

sono stati concepiti. Semplicemente ho voluto favorire una dinamica di apprendimento che sia<br />

in grado di sviluppare nei ragazzi un’acquisizione consapevole dei contenuti didattici mediante<br />

un’esperienza e una frequentazione dirette dell’oggetto proprio della disciplina. In questo modo,<br />

il testo è, contemporaneamente, il punto di partenza e di conquista dell’indagine dei ragazzi:<br />

lavorando su di esso, essi possono considerarne il valore artistico, valutarne la portata culturale,<br />

indagarne le relazioni con la vicenda umana dell’autore e il periodo storico in cui essa si<br />

colloca, svilupparne i nessi pluridisciplinari, secondo una prospettiva orizzontale, ma anche<br />

verticale, così da poter ritornare sul testo con una consapevolezza accresciuta, in cui i più attenti<br />

tra loro siano in grado di valutare e discutere anche le implicazioni critiche e le chiavi di lettura<br />

proposte dal libro di testo o suggerite dalle letture da me indicate.<br />

b) Questa prospettiva ha richiesto un’attenzione particolare agli aspetti linguistici e formali<br />

(lessico, sintassi, genere, metro, tono, stile, figure retoriche ecc.), che non sono stati oggetto di<br />

uno studio analitico, ma piuttosto sottoposti all’attenzione dei ragazzi, anche attraverso le<br />

opportunità consentite dal libro di testo, come competenze strumentali essenziali alla natura<br />

21


della disciplina, in considerazione della sostanziale unità di forma e contenuto che caratterizza<br />

l’espressione letteraria.<br />

c) Le relazioni con la vicenda umana dell’autore e con il contesto storico-culturale sono state<br />

evidenziate con attenzione e valutate nel loro valore oggettivo, più che come rigidi schemi<br />

interpretativi di causa – effetto. In questa direzione sono state valorizzate le scoperte e i<br />

suggerimenti dei ragazzi, verificati con l’aiuto degli altri docenti del consiglio di classe.<br />

d) Mi pare che in questo modo sia stato salvaguardato un rigore disciplinare non fine a se stesso,<br />

ma funzionale allo sviluppo di un’autentica capacità critica, fondata su un’esperienza diretta<br />

della materia e nel contempo strumentata con le competenze necessarie a consentire un<br />

itinerario argomentativo compiuto (ipotesi, verifica, sintesi). Ho ritenuto essenziale sottolineare<br />

ai ragazzi l’importanza di una valutazione critica, di un giudizio personale, alla luce della loro<br />

sensibilità e delle loro aspettative, indicando loro le competenze strumentali e metodologiche<br />

necessarie all’espressione di un pensiero non arbitrario, anche se non specialistico, su una<br />

disciplina così ricca di suggestioni e suggerimenti.<br />

e) La classe ha risposto positivamente a questa impostazione, dimostrando attenzione e continuità<br />

nel lavoro, pur in presenza di una incertezza di fondo a esporre il frutto del proprio lavoro<br />

individuale e di una non decisa propensione a condividerlo con i compagni. Questi limiti, non<br />

completamente superati, non hanno tuttavia impedito ai ragazzi di maturare un’adeguata<br />

consapevolezza della natura dell’indagine letteraria: conoscenza dei dati, valutazione del loro<br />

valore, rigore dell’impostazione dell’indagine, documentazione, correttezza e pertinenza<br />

espressiva, riferimenti disciplinari e interdisciplinari. Il profilo globale della classe si attesta su<br />

risultati molto soddisfacenti.<br />

Le due fasi fondamentali di questo lavoro sono state la lettura condotta durante le lezioni e la<br />

lettura condotta personalmente dagli alunni integrata da un’ulteriore ripresa in classe e dai<br />

riferimenti necessari alla vita dell’autore e al contesto storico – culturale. La lettura da me condotta,<br />

che ha avuto anche valore esemplificativo, ha inteso eminentemente mettere in evidenza le<br />

caratteristiche lessicali, sintattiche, stilistiche di ogni testo, secondo il principio dell’intrinseca unità<br />

di forma e contenuto, evitando di perseguire un’eccessiva frantumazione dell’opera in esame, ma<br />

salvaguardan<strong>don</strong>e l’interezza.<br />

Anche la necessaria localizzazione storica e l’approfondimento critico hanno assunto il carattere<br />

di una verifica dell’indagine condotta sul testo, senza sostituirla o sovrapporsi ad essa<br />

meccanicamente.<br />

La lettura condotta personalmente dagli studenti aveva lo scopo di sollecitarli a fissare,<br />

verificare ed approfondire le acquisizioni maturate in classe. Il libro di testo ha favorito questa<br />

impostazione grazie all’ampia scelta antologica, alle preziose analisi linguistiche e stilistiche, al<br />

costante riferimento ai fenomeni storico – culturali e alle numerose indicazioni bibliografiche.<br />

Per quanto riguarda la parte orale della disciplina ho verificato il lavoro dei ragazzi utilizzando le<br />

seguenti opportunità:<br />

a) Il lavoro ordinario sui testi, specialmente in fase di ripresa, condotto sollecitando, attraverso<br />

domande specifiche, di lettura, comprensione e valutazione, il contributo, anche dialogato, dei<br />

ragazzi;<br />

b) Colloqui orali su ampie parti del programma e con riferimenti interdisciplinari pertinenti;<br />

c) Colloqui personali di ripresa di singoli argomenti in presenza di difficoltà di comprensione<br />

denunciate dagli alunni.<br />

Per ciò che concerne lo scritto ho svolto sei verifiche scritte adottando l’impostazione dell’Esame di<br />

Stato:<br />

a) Analisi del testo, su brani letterari secondo la seguente scansione: comprensione complessiva,<br />

analisi del testo, considerazioni conclusive;<br />

b) I tradizionali temi di attualità e storico, formulati, corretti e valutati con la collaborazione degli<br />

altri insegnanti del consiglio di classe, su titoli preparati ad hoc o utilizzando precedenti prove<br />

22


d’esame;<br />

c) Le nuove forme dell’articolo di giornale, della relazione, dell’intervista, del saggio breve, su<br />

argomenti pluridisciplinari o comunque di ampio respiro culturale.<br />

Nella definizione delle valutazioni assegnate agli alunni intendo ho adottato i seguenti indicatori :<br />

la quantità delle informazioni possedute<br />

le competenze strumentali e metodologiche<br />

l’organizzazione delle conoscenze<br />

la consapevolezza del percorso<br />

la pertinenza espressiva<br />

l’elaborazione personale<br />

Nella valutazione dell’insieme delle prove ho aggiunto questi ulteriori indicatori :<br />

la partecipazione dell’alunno all’itinerario didattico-culturale proposto dall’insegnante<br />

l’interesse promosso dall’alunno nello svolgimento del suo lavoro<br />

la continuità e sistematicità del lavoro<br />

la strutturazione organica e consapevole delle conoscenze in una preparazione culturale<br />

complessiva articolata, documentata e persuasiva.<br />

Per quanto riguarda l’attribuzione dei voti mi sono attenuto alla scala dei voti approvata in Collegio.<br />

Note sui contenuti<br />

Mi pare che i contenuti fondamentali del presente corso di studio possano essere così schematizzati:<br />

l’ottocento, secolo di prosa: Manzoni e il romanzo moderno; il rapporto storia - letteratura;<br />

l’anacronismo di Leopardi;<br />

letteratura – scienza: il romanzo sperimentale;<br />

la stagione della crisi: la forma letteraria tra prosa e poesia;<br />

l’anti- prosopopea del primo novecento;<br />

il novecento secolo di poesia?<br />

Carate Brianza, 10 Maggio 2012 Prof.ssa Marina Fumagalli<br />

23


LINGUA E LETTERATURA LATINA<br />

LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI , CARATE BRIANZA<br />

ANNO SCOLASTICO 2011 – 2012<br />

CLASSE : 5^, SEZ. B<br />

DISCIPLINA : LINGUA E LETTERATURA LATINA<br />

DOCENTE: FOSCA DAL BÒ<br />

RELAZIONE DI MATERIA<br />

1. Obbiettivi didattici<br />

Gli obbiettivi di seguito presentati si configurano come analitica descrizione di quanto la<br />

disciplina lingua e letteratura latina si propone di raggiungere nell’ambito della proposta culturale<br />

formulata dal Consiglio di Classe.<br />

Conoscenze:<br />

- acquisizione dei dati fondamentali della struttura metrica dei testi poetici<br />

- possesso degli elementi riguardanti i fenomeni linguistici (strutture morfologiche e<br />

sintattiche , lessico)<br />

- organizzazione dei dati relativi all'indagine sui testi letterari legati all'aspetto biografico,<br />

storico, culturale, stilistico<br />

- comprensione delle linee di sviluppo della storia letteraria tenendo presente i caratteri dei<br />

generi letterari<br />

Competenze:<br />

- lettura metrica dei testi poetici<br />

- traduzione, sia orale sia per iscritto, di passi d'autore sapendo formulare ipotesi di<br />

interpretazione, essendo in grado di verificarle, esercitando l'intuizione e la sensibilità per<br />

tradurre correttamente il passo d’autore producendo un testo conforme alle norme<br />

espressive della lingua italiana, capace di tutelare il messaggio in lingua antica<br />

- analisi adeguata di un testo secondo i vari livelli di approfondimento critico<br />

- comprensione del significato globale del testo nel complesso dell’opera dell'autore<br />

- individuazione e successiva riproposizione delle problematiche culturali che dominano il<br />

periodo in oggetto<br />

- esposizione chiara, corretta, articolata ed esauriente del proprio pensiero<br />

Capacità:<br />

- consapevolezza degli aspetti fonici, ritmici e musicali del linguaggio<br />

- riflessione sui testi letterati analizzati per comprendere pienamente le ragioni di scelte<br />

lessicali, sintattiche, stilistiche, contenutistiche così da sviluppare la facoltà di riconoscere<br />

e motivare il valore letterario e culturale<br />

- elaborazione critica e rigore argomentativo volti ad individuare, documentare e motivare le<br />

problematiche culturali nel confronto tra vari autori o periodi<br />

- sviluppo della capacità espressiva in termini di proprietà lessicale, fluidità espositiva,<br />

efficacia comunicativa<br />

- individuazione e sviluppo di percorsi multidisciplinari<br />

- coscienza della continuità culturale e della diversità specifica del mondo classico<br />

Nel corso del triennio la maggior parte degli studenti ha ottenuto risultati soddisfacenti<br />

nell’approccio analitico ai testi d’autore letti in lingua originale e in traduzione , come<br />

24


nell’elaborazione di contenuti che richie<strong>don</strong>o una trattazione ampia e documentata, pertinente<br />

nei riferimenti e nei nessi , corretta dal punto di vista espressivo.<br />

Per alcuni ha costituito un limite il fatto che a volte il lavoro personale ha tenuto conto delle<br />

scadenze delle prove di verifica, piuttosto che dello sviluppo degli argomenti secondo la<br />

trattazione fatta nelle ore di lezione del mattino. Quando il lavoro personale ha trovato una<br />

scansione adeguata, si è resa evidente a tutti gli studenti la possibilità di pervenire ad<br />

un’elaborazione articolata e documentata dei contenuti proposti.<br />

Un cospicuo numero di percorsi personali si è caratterizzato per una progressiva<br />

maturazione culturale, che ha portato ad una seria motivazione nello studio della lingua e della<br />

cultura latina.<br />

Lo spiccato interesse di alcuni si è a volte manifestato come esigenza di approfondimento.<br />

Alle domande e alle ipotesi interpretative degli alunni si è sempre dato spazio nelle ore di<br />

lezione, anche se ciò ha comportato una dilatazione nella trattazione di alcuni autori e temi<br />

rispetto ai tempi programmati .<br />

2. Metodologia didattica<br />

L’insegnamento della lingua e della letteratura latina è stato svolto correlando il percorso di<br />

storia della letteratura alla lettura in lingua originale di passi d’autore in prosa e poesia ; si è voluto<br />

far acquisire agli studenti gli strumenti fondamentali necessari per una corretta interpretazione dei<br />

messaggi letterari, insistendo sulla collocazione dei testi nel sistema dei generi letterari e nella<br />

cornice storico – letteraria , dedicando contemporaneamente ampio spazio all’analisi linguistico –<br />

espressiva.<br />

La cura della traduzione , come produzione di un nuovo testo capace di tutelare il messaggio in<br />

lingua antica e le norme della lingua d’uso , efficace nella comunicazione e piacevole per un<br />

fruitore moderno , è stato un obbiettivo irrinunciabile nella formazione di ogni studente . Nelle<br />

esercitazioni di traduzione a prima vista e nella correzione dei passi assegnati – tratti da Seneca,<br />

Quintiliano, produzione filosofica di Cicerone - la classe è stata guidata nell’analisi del testo al<br />

fine di acquisire consapevolezza nella traduzione, ma in particolare educare ad una sensibilità<br />

culturale capace di intravedere nel confronto interlinguistico il confronto interculturale .<br />

La lettura dei testi d’autore in lingua originale è stata sviluppata come scelta antologica e tematica;<br />

l’analisi, sempre interamente affrontata in classe, ha tenuto conto dei seguenti elementi:<br />

- Cronologia del testo<br />

- Posizione del passo antologizzato nell’economia dell’opera da cui è tratto<br />

- Contenuto e rapporto con la vita dell’autore e le vicende storiche che la<br />

condizionano, la produzione letteraria contemporanea, la tradizione , il sistema dei<br />

generi letterari, il pensiero filosofico<br />

- Analisi delle strutture morfologiche e sintattiche notevoli<br />

- Analisi linguistica e stilistica, retorica e metrica<br />

- Individuazione degli elementi contenutistici più importanti e della loro collocazione<br />

nel sistema dei valori dell’autore e dell’epoca<br />

La conduzione dell’ora di lezione è stata funzionale alla specificità del tipo di lavoro<br />

proposto . Durante la lezione frontale , utile nel delineare un panorama di riferimento, gli studenti<br />

sono sempre stati chiamati in causa come interlocutori attivi , offrendo continue occasioni di<br />

discussione e riflessione proposte alla e dalla classe e chiedendo agli studenti di formulare ipotesi<br />

sulla base delle conoscenze già acquisite. L’ora di lezione del mattino ha dunque tutelato il<br />

fondamentale carattere di guida al lavoro personale per la sua valenza esemplare e propositiva :<br />

mostrare la dinamica lungo cui si sviluppa il processo conoscitivo, mettere in movimento energie<br />

intellettuali ed affettive , permettere allo studente di valutare il proprio cammino di conoscenza,<br />

25


presentarsi come valida opportunità di paragone e confronto , luogo dove porre e condividere<br />

domande, proposte, spunti di riflessione .<br />

3. Contenuti disciplinari<br />

La trattazione della storia della letteratura latina ha preso in esame gli autori e il rapporto<br />

intercorrente con il potere imperiale ed i movimenti culturali ritenuti più rappresentativi dei periodi<br />

analizzati , secondo una scansione cronologica ed interna alla trattazione per generi. Hanno<br />

costituito strumento fondamentale di lavoro i testi in lingua originale con traduzione a fronte.<br />

- L’età Giulio – Claudia . Caratteri generali. Persio , il confronto con Orazio e il<br />

mutamento del destinatario, la funzione chirurgica della satira ,la iunctura acris . Lucano<br />

e la violazione del codice epico , il rovesciamento del modello virgiliano. Plinio il<br />

Vecchio, i Miracula naturae . Seneca , la saggezza stoica e il difficile rapporto con il<br />

potere, la meditazione sul tempo e sulla morte, la libertà interiore, il rapporto con il fato.<br />

Petronio , la questione petroniana , la complessa definizione del genere letterario, i<br />

modelli letterari, il realismo mimetico.<br />

- L’età dei Flavi . Caratteri generali. Quintiliano , la retorica e la pedagogia in un’epoca di<br />

crisi, la figura dell’oratore, il ritorno programmatico a Cicerone. Marziale , il rapporto con<br />

la tradizione epigrammatica, la polemica contro il contenuto mitologico, il realismo.<br />

- L’età di Nerva e Traiano . Caratteri generali. Giovenale , la poetica dell’ indignatio , il<br />

realismo, il mondo disumanizzato. Tacito , la crisi dell’eloquenza, la necessità<br />

dell’impero, libertà e principato. Dall’Agricola agli Annales : l’evoluzione pessimistica del<br />

pensiero politico di Tacito, l’arte del ritratto (il ritratto paradossale).<br />

- L’età di Adriano e degli Antonini . Caratteri generali. Apuleio , oratore della Seconda<br />

Sofistica e Philosophus . Le Metamorfosi : i modelli letterari , il rapporto con la fabula<br />

milesia, la magia, l’interpretazione misterico – simbolica dell’opera.<br />

Ho rinunciato ai temi “La rinascita della cultura pagana , Ammiano Marcellino” e “La produzione<br />

cristiana nel IV secolo , Agostino” per oggettiva mancanza, in fine anno, di un numero di ore<br />

lezione adeguato a tale trattazione .<br />

Autori in lingua originale<br />

Seneca , passi da De vita beata e da Epistulae ad Lucilium (cfr. Programma analitico). Nuclei<br />

tematici : la riflessione sul tempo e la morte . Il vero bene, il vero male, gli indifferenti. La filosofia,<br />

un’opportunità aperta a tutti.<br />

Lucano , una scelta di passi da Pharsalia ( cfr. Programma analitico) . Nuclei tematici : un tema<br />

tragico per un’opera epica. L’assenza dell’eroe positivo . L’interpretazione apocalittica del mito di<br />

Roma . L’antiprovvidenzialismo. Il contemptus deorum , non più segno di perversione morale, ma<br />

manifestazione dell’incrollabilità del saggio.<br />

4. Tempi di svolgimento<br />

Primo quadrimestre<br />

Letteratura : la produzione di età Giulio- Claudia ( Seneca, Persio, Lucano,Plinio il Vecchio,<br />

Petronio). Autori: Seneca .<br />

Secondo quadrimestre<br />

Letteratura: la produzione dell’età dei Flavi ( Marziale e Quintiliano), dell’età di Nerva e Traiano (<br />

Tacito , Giovenale ), dell’età di Adriano e degli Antonini ( Apuleio ) . Autori : Lucano .<br />

26


5. Testi in adozione<br />

G. Pontiggia - M. C. Grandi, Letteratura Latina, 3 / L’impero, Principato<br />

A. Traina, E. Romano, A. Schiesaro , Umanità e natura nelle lettere latine , Loescher<br />

6. Tipologia delle prove di verfica<br />

- Tre prove scritte di traduzione per quadrimestre, la “versione”.<br />

- Verifiche orali condotte secondo due tipologie. Una prima, di tipo analitico, intesa a<br />

verificare la corretta comprensione dell’argomento trattato, la completezza dei dati<br />

posseduti e la pertinenza della documentazione addotta a sostegno delle affermazioni. Una<br />

seconda, di tipo sintetico, di carattere più ampio e sistematico, volta a verificare e mettere<br />

alla prova le capacità argomentative e critiche dello studente.<br />

- Sono state svolte prove scritte di risposte a quesiti aperti, secondo la tipologia B della<br />

Terza Prova dell’Esame di Stato.<br />

-<br />

7. Criteri di valutazione<br />

Nelle prove scritte di traduzione sono stati considerati come indicatori:<br />

- la comprensione globale del testo<br />

- la capacità di individuare le strutture morfo-sintattiche e di tradurle in forma corretta nel<br />

rispetto insieme delle peculiarità dell’originale e delle norme linguistiche ed espressive<br />

della lingua italiana.<br />

Nelle interrogazioni orali sono stati utilizzati come indicatori:<br />

- la conoscenza delle linee di sviluppo della storia letteraria<br />

- l’individuazione e successiva riproposizione delle problematiche culturali<br />

- il possesso degli elementi riguardanti i fenomeni linguistici<br />

- la capacità di tradurre<br />

- la corretta lettura metrica dei testi in poesia<br />

- la comprensione e la capacità di commentare i brani d’autore nella loro struttura logicoformale<br />

e concettuale<br />

- la capacità espressiva<br />

- l’elaborazione critica e il rigore argomentativo<br />

- l’individuazione e lo sviluppo di percorsi multidisciplinari<br />

Le prove impostate secondo la tipologia B della Terza Prova hanno valutato il possesso dei dati e la<br />

capacità di organizzarli in modo coerente e sintetico.<br />

Nel valutare le singole prove e nell’esprimere un giudizio sintetico si è tenuto conto del<br />

livello di acquisizione degli obiettivi prefissati secondo la scala valutativa fissata dal Collegio dei<br />

Docenti.<br />

Carate Brianza, 10 Maggio 2012 Prof.ssa Fosca Dal Bò<br />

27


LINGUA E LETTERATURA INGLESE<br />

LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI , CARATE BRIANZA<br />

ANNO SCOLASTICO 2011 – 2012<br />

CLASSE : 5^, SEZ. B<br />

DISCIPLINA : LINGUA E LETTERATURA INGLESE<br />

DOCENTE: STEFANIA PAGNUSSAT<br />

1. GIUDIZIO FINALE SULLA CLASSE:<br />

Fin dal biennio la classe ha generalmente mostrato una buona propensione all’apprendimento della<br />

lingua inglese e ha sempre lavorato con serietà e interesse. Naturalmente i livelli raggiunti sono<br />

diversi ma si può individuare un gruppo nutrito di studenti che ha sviluppato delle discrete capacità<br />

e competenze linguistiche, tra i quali spiccano alcuni che hanno dato prova anche di ottimi livelli.<br />

Alla fine del quarto anno più della metà della classe ha sostenuto l’esame del First Certificate of<br />

English confermando per la quasi totalità il raggiungimento del livello B2. Ma anche tra coloro che<br />

non hanno fatto l’esame, vi sono alcuni studenti che hanno affrontato lo studio della lingua inglese<br />

con profitto all’interno di un buon percorso di crescita linguistica. Ci sono poi degli studenti che<br />

hanno sempre avuto delle difficoltà nella lingua, ognuno a livelli diversi e in abilità diverse, ma<br />

nessuno di loro si è sottratto al lavoro sulla lingua, e questo ha permesso loro di raggiungere livelli<br />

di sufficienza, anche se non in tutte le abilità.<br />

Nel corso del quinto anno gli studenti hanno generalmente lavorato con attenzione e interesse,<br />

alternando momenti di coinvolgimento a momenti più passivi come è fisiologico in una classe. I<br />

ragazzi hanno generalmente lavorato con costanza rispondendo alle richieste fatte e non si sono mai<br />

mostrati oppositivi alle proposte didattiche o alle attività svolte. Sicuramente le lezioni hanno potuto<br />

contare soprattutto su alcuni ragazzi particolarmente vivaci e attenti che hanno spesso contribuito<br />

allo svolgimento delle stesse, così come alcuni studenti hanno raramente mostrato attivo interesse o<br />

partecipazione e si sono mantenuti su una posizione passiva nel corso dell’anno.<br />

In conclusione si potrebbe dire che la classe ha affrontato l’anno di quinta con serietà e maturità,<br />

dando prova, soprattutto nei momenti più delicati vissuti insieme, di grande sensibilità e<br />

intelligenza.<br />

2. OBIETTIVI DIDATTICI<br />

Gli obiettivi principali sono articolati in tre punti: conoscenze, competenze e capacità.<br />

Le conoscenze<br />

Si intende come conoscenze:<br />

* Possesso dei dati relativi all’indagine dei testi letterari e legati all’aspetto<br />

biografico/storico/culturale presentati nella dinamica del lavoro didattico e oggetto della singola<br />

prova di verifica (orale/scritta)<br />

* Organizzazione lineare e ordinata dei dati<br />

* Comprensione del contesto culturale e storico di riferimento implicito nella<br />

domanda/quesito/ (prova scritta e orale)<br />

* Ampiezza dell’orizzonte culturale<br />

* Le competenze<br />

Per quanto riguarda le competenze, vengono qui dettagliate le specifiche disciplinari:<br />

* Commento in lingua dei testi oggetto di lavoro comune in classe e individuazione da essi dei<br />

tratti significativi del pensiero dell'autore attraverso l’imitazione e la ricomposizione del metodo di<br />

indagine conoscitiva proposto dal docente .<br />

28


* Comprensione del significato globale del testo in quanto micro-esempio della macro-realtà<br />

dell’autore o del movimento/scuola/periodo<br />

* Individuazione e successiva esposizione delle problematiche culturali che dominano il<br />

periodo/l’autore oggetto di studio;<br />

* Elaborazione dei contenuti proposti nel confronto fra varie scuole e/o autori e/o movimenti<br />

* Elaborazione dei contenuti proposti come capacità di individuare, documentare e motivare<br />

influssi fra i vari momenti del percorso letterario<br />

* Coscienza della diversità culturale e della specificità del mondo anglosassone<br />

Per quanto riguarda le capacità, scopo generale ed unificante è quello dello sviluppo della<br />

capacità espressiva orale in termini di corretta produzione fonetica, proprietà formale (cioè un<br />

accettabile grado di correttezza in ambito morfosintattico, tale da non precludere una<br />

comunicazione efficace), proprietà lessicale e fluidità espositiva; e quello della capacità espressiva<br />

scritta in termini di proprietà formale (cioè un accettabile grado di correttezza in ambito<br />

morfosintattico, tale da non precludere l’efficacia della comunicazione scritta), proprietà lessicale<br />

ed ordine espositivo.<br />

3. METODOLOGIA DIDATTICA.<br />

Il quinto anno prevede un lavoro orientato esclusivamente allo studio della letteratura<br />

abban<strong>don</strong>ando il lavoro specifico sulla lingua conclusosi con il quarto anno. Poiché le ore a<br />

disposizione sono quattro, si è deciso di seguire un ordine cronologico affrontando però<br />

contemporaneamente generi letterari diversi per diversificare il lavoro all’interno della settimana:<br />

per esempio la lettura e lo studio dei poeti romantici in concomitanza con l’analisi di esempi tratti<br />

da romanzi (“Frankenstein” di Mary Shelley) o di estratti dalla commedia “The Importance of<br />

Being Earnest” di Oscar Wilde, in contemporanea alla lettura di romanzieri.<br />

I metodi propri della disciplina sono stati precisamente quelli proposti dal manuale in adozione: il<br />

punto centrale dell’attività didattica è stata sempre la lettura-analisi dei testi svolta durante l’ora di<br />

lezione come momento di avvio ad un indagine conoscitiva che ha poi portato ad una visione<br />

sintetica secondo criteri di estrema economicità.<br />

Il lavoro autonomo dei ragazzi, oltre allo studio di quanto approfondito in classe, è stato<br />

principalmente dedicato alla lettura e analisi delle parti del manuale dedicata alla vita degli autori e,<br />

come già detto, ai periodi storico-letterari, anche se questi ultimi hanno trovato decisamente meno<br />

spazio nell’approfondimento in classe. Come lavoro personale i ragazzi si sono dedicati anche<br />

all’elaborazione scritta in forma di composizione e/o analisi del testo concepita come esercitazione<br />

alla scrittura in L2, anche in vista dell’esame finale. Infatti, nel corso dell’anno gli studenti hanno<br />

dovuto svolgere dei lavori scritti (soprattutto in forma di terza prova) che sono stati poi valutati e<br />

registrati.<br />

Per alcuni autori sono state affrontate anche delle letture di approfondimento poi non riportate nel<br />

programma per scelta dell’insegnante in quanto non sufficientemente analizzate: tra questi testi, per<br />

esempio, vi sono dei sonetti di John Keats (“Why did I laugh tonight?” e “When I have fears that I<br />

may cease to be”).<br />

Le prove di verifiche utilizzate sono state principalmente in forma di terza prova per quanto<br />

riguarda la parte scritta e in forma di interrogazione orale per la parte orale (oltre ai suddetti compiti<br />

assegnati a casa). Per questioni di tempo e poiché la classe è molto numerosa, oltre alle<br />

interrogazioni orali, si è ricorso anche alla forma dell’interrogazione scritta.<br />

Il laboratorio è stato usato per la visione di scene tratte da versioni cinematografiche di opere<br />

affrontate e/o documentari su autori e periodi in programma. Per la precisione i ragazzi hanno visto<br />

tre documentari della BBC curati da Peter Ackroyd sui Poeti Romantici (The Romantics) reperiti su<br />

Youtube in versione integrale(la visione degli stessi è stata anche assegnata a casa e poi ripresa in<br />

29


classe); si sono viste delle scene tratte da una versione televisiva di The Picture of Dorian Gray del<br />

1976; un documentario della BBC four e sempre trovato su Youtube sulla figura di Jane Austen in<br />

rapporto a Pride and Prejudice; delle scene di una versione televisiva di The Importance of Being<br />

Earnest curata dalla BBC del 1986 (in particolar modo dal secondo atto e la fine del terzo) e delle<br />

scene tratte da Pygmalion di G.B.Shaw, nella famosa versione musical My Fair Lady con Audrey<br />

Hepburn (per la precisione la scena iniziale e quelle delle lezioni di fonetica) e brevissime scene da<br />

una rappresentazione teatrale di Mrs Warren’s Profession sempre di G.B.Shaw.<br />

Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento<br />

Per quanto riguarda i contenuti disciplinari svolti, si rimanda al programma analitico in allegato<br />

e si precisano in questa sede i criteri adottati per la programmazione del lavoro didattico nonché i<br />

percorsi formativi con i relativi tempi di svolgimento<br />

Settembre - inizio Dicembre: il Romanticismo del quale sono stati trattati i maggiori poeti con<br />

almeno un’opera analizzata e, contemporaneamente, si è affrontato lo studio del romanzo<br />

sempre dello stesso periodo.<br />

Dicembre - Febbraio: in Dicembre si è introdotta l’Età Vittoriana di cui sono stati considerati<br />

principalmente gli autori di prosa, fatta eccezione per l’analisi della poesia My Last Duchess di R.<br />

Browning come esempio di dramatic monologue e, quindi, come introduzione alla lettura di The<br />

Love Song Of J. Alfred Prufrock di T.S. Eliot. Per quanto riguarda il teatro, ci siamo concentrati più<br />

a lungo sull’opera di O. Wilde “The Importance of Being Earnest”che i ragazzi hanno letto<br />

autonomamente in versione integrale.<br />

Marzo-Maggio: il Novecento (fondamentalmente la prima metà): il criterio di scelta antologica<br />

è stato quello di privilegiare quegli autori che hanno determinato cambiamenti radicali nella poesia,<br />

nel teatro o nella prosa e le opere che hanno espresso il disagio e le contraddizioni dell'età<br />

contemporanea portando a compimento la “crisi” preannunciata nel periodo a cavallo fra i due<br />

secoli. Nel periodo di Marzo e Aprile il ritmo di lavoro ha subito un deciso rallentamento causa<br />

viaggi di istruzione subito seguite dalle vacanze pasquali, nonché altri imprevisti cambiamenti orari,<br />

questo ha comportato alcuni cambiamenti rispetto alle intenzioni programmatiche iniziali.<br />

Carate Brianza, 10 maggio 2012<br />

30<br />

L’insegnante<br />

Stefania Pagnussat


STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA<br />

LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI<br />

ANNO SCOLASTICO 2011-2012<br />

CLASSE: <strong>5°</strong> B SCIENTIFICO<br />

DISCIPLINA: STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA<br />

DOCENTE: GIANNI BIANCHI<br />

Obiettivi<br />

Nell’approcciarsi al mondo dei fatti storici propri del periodo oggetto del nostro lavoro comune,<br />

l’obiettivo principale è stato innanzitutto quello di permettere agli alunni di entrare ragionevolmente<br />

nel merito dei contenuti affrontati. Tale intento va declinato innanzitutto sull’aspetto della<br />

metodologia storica che è stata offerta ai ragazzi, dove lo studio dei fatti e dei personaggi ha avuto<br />

connotazioni analitiche anche serrate, fatte di contestualizzazioni, precisione nella cronologia degli<br />

avvenimenti e enucleazioni di alcune problematiche socio-economiche persistenti lungo l’intero<br />

arco del periodo in esame.<br />

I contenuti, inoltre, sono stati presentati entro un’ipotesi esplicativa di fondo, coincidente con il<br />

tentativo di rendere ragione di alcuni aspetti istituzionali, ideali e sociali propri del nostro tempo,<br />

quali la formazione della nostra identità nazionale, l’emergere delle grandi ideologie del ‘900 e la<br />

creazione di equilibri politico-economici che sono anche il frutto di ben precise scelte dei<br />

protagonisti del recente passato.<br />

Inoltre l’affronto del programma ha cercato di documentare come il primo protagonista della storia<br />

sia l’uomo portatore di tutta la complessità delle sue dimensioni e dei suoi rapporti, irriducibili le<br />

une agli altri, complessità che rende lo studio degli avvenimenti storici un’avventura non facile ed<br />

ancora passibile di innumerevoli scoperte.<br />

La disciplina storica è stata così un tentativo sempre meno approssimato di avvicinare i ragazzi ai<br />

fatti ed ai documenti con senso critico, volto non solo ad evidenziare i termini di una complessità di<br />

fattori non banalizzante, ma anche a rintracciare eventuali piste di rilettura dei dati venuti alla luce<br />

ed a favorire un’immedesimazione sempre più matura degli alunni con i contesti ed i problemi presi<br />

in esame.<br />

Rispetto alla classica tripartizione degli obiettivi didattici perseguiti durante il corrente anno<br />

scolastico, suddivisi in conoscenze, competenze e capacità, ciò cui il lavoro condotto ha mirato è<br />

stato:<br />

- Circa le conoscenze un possesso adeguato, ordinato e sistematico dei fatti storici, della loro<br />

complessità ed articolazione sociale, politica, economica e ideale.<br />

- sul piano delle competenze, un, una elaborazione ed un’esposizione (scritta ed orale)<br />

adeguatamente coerente e precisa dei fatti nelle loro dinamiche complesse, dell'intreccio con le<br />

idee e le interpretazioni, il riconoscimento del materiale documentativo cui essi fanno<br />

riferimento, il confronto della differente modalità di ricostruzione di uno stesso evento.<br />

- sul piano delle capacità, il raggiungimento, oltre che di una rielaborazione personale dei temi<br />

ma soprattutto dei percorsi affrontati, di una consapevolezza della profondità "storica"<br />

dell'esperienza umana; l’utilizzo, quindi, di riferimenti anche pluridisciplinari volti a mettere in<br />

opera una sensibilità ed una capacità consapevolmente e criticamente disponibile nei confronti<br />

di una realtà attuale complessa e storicamente profonda.<br />

31


Giudizio sulla classe<br />

La classe ha seguito i contenuti proposti con attenzione più costante e partecipazione nel tempo<br />

sempre attiva nella maggior parte degli alunni, conseguendo risultati nel complesso adeguati, con<br />

punte diffuse di eccellenza. La maggior parte dei ragazzi è, infatti, in grado di lavorare<br />

autonomamente e ha imparato ad usare del tempo in classe e del lavoro personale a casa in maniera<br />

sempre più adulta. Sono stati, inoltre, capaci di sfruttare adeguatamente le occasioni di recupero<br />

personale che la scuola offre loro e di utilizzare in senso costruttivo le verifiche orali e scritte quali<br />

strumenti di ripresa dei contenuti disciplinari svolti.<br />

Gli alunni hanno generalmente mostrato un’adeguata sistematicità nello studio che, salvo rare<br />

eccezioni, ha portato la maggioranza di loro ad acquisire un buon bagaglio di conoscenze di base.<br />

Inoltre si sono evidenziate capacità di gestione di dati complessi e di fonti storiche soddisfacenti,<br />

fattore che ha permesso l’acquisizione di una capacità critica personale buona in molti alunni. In<br />

questo senso l’unica difficoltà evidente consiste nel tentativo operato da alcuni degli alunni più<br />

brillanti di comprendere contenuti affrontati in maniera fin troppo analitica, scontrandosi con<br />

l’evidenza che sia nei testi che nei fatti incontrati è giusto operare una sintesi significativa ma non<br />

eccessivamente particolareggiata.<br />

Maggiori difficoltà si sono avute in quegli elementi che hanno sofferto, lungo il loro percorso<br />

scolastico, di difficoltà nella continuità del lavoro, dovuta anche a una storia scolastica non sempre<br />

lineare. Tuttavia anche gli elementi più deboli hanno conseguito comunque risultati apprezzabili sia<br />

nelle conoscenze di base che nella capacità di rielaborazione personale di tali conoscenze.<br />

Contenuti disciplinari<br />

Il programma ha attraversato alcuni grandi nuclei tematici: innanzitutto abbiamo visto le grandi<br />

rivoluzioni nazionali del 1830 e del 1848 e le condizioni della società europea durante la diffusione<br />

della rivoluzione industriale e le tematiche sociali ad essa collegate, quali le diverse forme di<br />

socialismo e di interventismo statale volte a contenere i disagi della popolazione. In continuità con<br />

questo tema, abbiamo inoltre attraversato le principali problematiche legate alla diffusione delle<br />

politiche di colonizzazione dell’Africa e dell’Asia da parte delle maggiori potenze europee, fino<br />

all’età dell’imperialismo e al congresso di Berlino.<br />

Un secondo nucleo tematico affrontato nel corso dell’anno ha visto al centro il susseguirsi dei fatti e<br />

delle problematiche proprie all’Italia post-unitaria, l’emergere della questione romana e sociale nel<br />

nostro paese, la destra e la sinistra storica e l’era giolittiana.<br />

Di seguito è stato affrontato il tema della Prima Guerra Mondiale, delle sue cause e dei trattati di<br />

pace ad essa conseguenti.<br />

Siamo quindi passati al costituirsi delle grandi ideologie politiche del ‘900, con la nascita dello stato<br />

sovietico, del fascismo e del nazismo.<br />

Si è quindi trattato delle cause, dello svolgimento e della conclusione della Seconda Guerra<br />

Mondiale, delle ideologie in essa espresse, compresa quella che ha dato origine alla Shoa.<br />

Sul secondo dopoguerra ci siamo soffermati unicamente sul costituirsi della repubblica in Italia,<br />

della nascita dell’Onu e della Guerra Fredda.<br />

Per un maggior dettaglio sul programma e sui suoi contenuti specifici, rinvio al programma<br />

effettivamente svolto allegato alla presente relazione.<br />

Metodi<br />

Al fine di rendere il più efficace possibile il cammino di personalizzazione dei contenuti proposti,<br />

l’insegnamento della storia ha avuto tre modalità principali di svolgimento, applicate in maniera<br />

progressiva e avendo come principale preoccupazione la cura dell’efficacia nell’apprendimento<br />

educativo dei temi via via svolti.<br />

32


Uno spazio significativo è stato innanzitutto dedicato a lezioni frontali, cui è stato affidato<br />

principalmente il compito di introdurre gli argomenti, dare le coordinate temporali fondamentali ed<br />

illustrare i principali avvenimenti in esame. Le difficoltà di partecipazione attiva della classe al<br />

dialogo educativo non hanno comunque impedito lo svolgersi di iniziative volte a valorizzare il<br />

lavoro di quanti liberamente hanno assunto il rischio di letture e approfondimenti personali, poi<br />

comunicati alla classe con buoni risultati sia da parte di quanti si impegnavano in questa attività, sia<br />

per la classe che ha ascoltato queste relazioni.<br />

Il materiale di lavoro è costituito innanzitutto e principalmente dagli appunti presi durante le<br />

lezioni, mentre il libro di testo costituisce un punto di appoggio per quanti abbisognino di una<br />

ripresa più sistematica degli argomenti o abbiano bisogno di recuperare alcuni contenuti rimasti non<br />

risolti.<br />

Da ultimo, grazie alla disponibilità di materiali in questo senso significativi, sono stati utilizzati<br />

alcuni supporti multimediali che, grazie a filmati d’epoca, hanno permesso un maggior<br />

approfondimento di alcuni temi riguardanti in particolare la storia italiana.<br />

Tipologia delle prove di verifica e criteri di valutazione:<br />

Le verifiche sono state condotte sia in modalità orale che scritta. Le interrogazioni orali hanno avuto<br />

da un lato lo scopo di sondare le conoscenze di base degli alunni con domande puntuali e<br />

circostanziate. Ma, sempre all’interno della prova orale, è sempre stata inserita una richiesta di<br />

rielaborazione personale dei contenuti appresi che fosse documentata e capace di chiarire aspetti<br />

non immediatamente evidenti all’interno della problematica affrontata.<br />

Inoltre sono state svolte nel corso dell’anno anche verifiche scritte secondo la tipologia “domanda a<br />

risposta aperta” conforme ai requisiti richiesti per la Terza Prova dell’Esame di Stato e, in<br />

collaborazione con il consiglio di classe, sono state svolte anche delle simulazioni di terza prova<br />

sempre svolte secondo le modalità sopra esposte. Il punteggio espresso in quindicesimi e tradotto in<br />

voti decimali è stato tenuto in adeguata considerazione ai fini della valutazione finale e riportato a<br />

registro.<br />

Per quanto concerne infine i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti a quanto stabilito<br />

nel documento del Consiglio di classe.<br />

Testo in adozione<br />

Traniello, Guasco, Prandi, Storia di mille anni, SEI, vol. 2 e 3.<br />

Carate Brianza, 05.05.2012<br />

33<br />

L’insegnante<br />

Gianni Bianchi


FILOSOFIA<br />

LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI<br />

ANNO SCOLASTICO 2011-2012<br />

CLASSE: <strong>5°</strong> B SCIENTIFICO<br />

DISCIPLINA: FILOSOFIA<br />

DOCENTE: GIANNI BIANCHI<br />

Obiettivi<br />

I contenuti e le metodologie didattiche attraversate nel corso dell’anno hanno avuto come scopo sia<br />

il tentativo di rendere ragione di alcune delle posizioni culturalmente dominanti la nostra età, sia<br />

l’incrementare negli alunni la capacità di formulare giudizi critici complessi e articolati, attinenti ai<br />

contenuti proposti.<br />

Tripartendo le tipologie degli obiettivi perseguiti nel corso del corrente anno scolastico in<br />

conoscenze, competenze e capacità, ciò cui il lavoro condotto ha mirato è stato:<br />

- Dal punto di vista delle conoscenze un possesso adeguato dei contenuti compresi entro la parte<br />

di storia della filosofia presa in considerazione in classe, vale a dire un possesso delle dottrine<br />

dei filosofi nonché dei loro presupposti, del loro contenuto concettuale, terminologico ed<br />

argomentativo, del loro influsso;<br />

- sul piano delle competenze, un approccio, una elaborazione ed un’esposizione (scritta ed orale)<br />

adeguatamente coerente e precisa delle filosofie nonché una attiva familiarità con i concetti, le<br />

caratteristiche logiche ed argomentative specifiche di ciascuna di esse;<br />

- sul piano delle capacità, il raggiungimento di un livello maturo di personalizzazione dei temi,<br />

dei presupposti e delle “soluzioni” offerte dalle filosofie prese in considerazione. Parte<br />

integrante di tutto ciò ho ritenuto fosse il graduale sviluppo da parte della classe, oltre che di<br />

uno sguardo valutante e critico delle dottrine affrontate, anche di una capacità di giungere ad un<br />

certo punto ad approcciare una nuova dottrina con un bagaglio già “pronto” di attese, domande e<br />

previsioni, la capacità quindi di un dialogo preciso ed attento sul “valore” di una soluzione<br />

filosofica.<br />

Giudizio sulla classe<br />

La classe ha evidenziato un profitto positivo diffuso nella maggioranza degli alunni. Innanzitutto<br />

nella quasi totalità degli alunni è normale una frequentazione personale dei contenuti svolti in classe<br />

e la partecipazione alla lezione, con un significativo coinvolgimento pubblico da parte dei ragazzi,<br />

ha avuto nell’iniziativa da parte di alcuni la possibilità di essere svolta e seguita in maniera<br />

continuativa e talvolta profonda e personale.<br />

Non mancano tuttavia i punti di criticità, alcuni dei quali riconducibili ai passaggi più astratti della<br />

disciplina che hanno richiesto percorsi più cadenziati e ripetuti per essere adeguatamente assimilati.<br />

Altre difficoltà sono emerse nel lavoro di quanti o per mancanza di studio su parte del programma o<br />

per lontananza di categorie rispetto ai percorsi proposti hanno dovuto, con l’aiuto dell’insegnante,<br />

strutturare un metodo di studio ed un lessico più adeguato rispetto ai temi proposti.<br />

34


Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento<br />

Dal punto di vista dei nodi tematici affrontati nel corso dell’anno, non si può che notare l’inevitabile<br />

peso che hanno avuto la filosofia kantiana e idealista in generale ed hegeliana in particolare. Questo<br />

perché Kant introduce una novità metodologica e terminologica fondamentale; la filosofia idealista,<br />

a sua volta, è da un lato la fedele erede del kantismo e della sua rivoluzione metodologica, dall’altro<br />

Hegel costituisce l’autore di riferimento delle grandi ideologie del ‘900.<br />

Oltre all’idealismo, sono state analizzate le teorie della sinistra hegeliana e di quanti hanno voluto<br />

criticare l’impostazione di fondo dell’idealismo, soprattutto Schopenhauer e Kiergegaard.<br />

Abbiamo inoltre affrontato l’avvento del positivismo di Comte e della psicanalisi di Freud, correnti<br />

culturali colte però solo nei loro momenti più rilevanti.<br />

Da ultimo è stato affrontato il pensiero di Nietzsche, quale punto di sintesi del secolo XIX e<br />

apertura al XX. Circa la filosofia dell’ultimo secolo, vista la sua complessità e il suo dividersi in<br />

una serie di tematiche molto specialistiche, cenni sono stati dati solo in merito alla filosofia di<br />

Husserl.<br />

Per un quadro analitico dei contenuti disciplinari della materia e delle letture assegnate si rinvia<br />

all’allegato programma effettivamente svolto.<br />

Metodi e strumenti<br />

Al fine di perseguire gli obiettivi sopra indicati, la lezione in classe ha avuto un ruolo centrale,<br />

merito anche della diffusa e costante partecipazione della maggior parte degli alunni.<br />

Le lezioni hanno avuto una struttura tendenzialmente omogenea secondo diverse tipologie, che<br />

possiamo evidenziare con:<br />

- lezioni frontali di introduzione e spiegazione analitica e sintetica dei temi e dei nuclei portanti<br />

del programma.<br />

- momenti di lettura di testi dagli autori presi in considerazione. Tale lettura ha mirato soprattutto<br />

a prendere confidenza, oltre che con la terminologia specifica dell’autore anche con le sue<br />

peculiarità argomentative.<br />

- momenti di confronto attorno a questioni di particolare interesse e centralità del programma, con<br />

ampio ricorso a dialogo ed al contraddittorio.<br />

Il raggiungimento degli obiettivi in ordine ai contenuti disciplinari si è accompagnato ad una<br />

costante preoccupazione metodologica.<br />

Sotto tale aspetto la particolare complessità dei temi trattati, l’articolata sistematicità dei temi trattati<br />

hanno reso possibile che il lavoro in classe, almeno inizialmente sia stato molto guidato nella<br />

scoperta, nell’appropriazione dei contenuti e nella loro esposizione.<br />

La sufficiente familiarità ottenuta grazie al lavoro in classe e da una attività di ripresa a casa ha fatto<br />

sì che si potesse con più facilità sollecitare i ragazzi a sottolineare la rilevanza pluridisciplinare di<br />

molti temi affrontati.<br />

Il materiale di lavoro è costituito innanzitutto e principalmente dagli appunti presi durante le<br />

lezioni, mentre il libro di testo costituisce un punto di appoggio per quanti abbisognino di una<br />

ripresa più sistematica degli argomenti o abbiano bisogno di recuperare alcuni contenuti rimasti non<br />

risolti.<br />

Tipologie delle prove di verifica e criteri di valutazione<br />

Le verifiche hanno avuto una struttura simile a quelle utilizzate per Storia, e sono state condotte sia<br />

in modalità orale che scritta. Le interrogazioni orali hanno avuto da un lato lo scopo di sondare le<br />

conoscenze di base degli alunni con domande puntuali e circostanziate. Ma, sempre all’interno della<br />

prova orale, è sempre stata inserita una richiesta di rielaborazione personale dei contenuti appresi<br />

35


che fosse documentata e capace di chiarire aspetti non immediatamente evidenti all’interno della<br />

problematica affrontata. Soprattutto la prova orale si è inoltre spesso trasformata in un’occasione<br />

non solo di recupero di eventuali lacune per tutti i componenti della classe, ma anche di<br />

approfondimento critico circa i temi proposti non solo da parte di chi era in quel momento<br />

interrogato, ma per buona parte dei componenti della classe.<br />

Inoltre sono state svolte nel corso dell’anno anche verifiche scritte secondo la tipologia “domanda a<br />

risposta aperta” conforme ai requisiti richiesti per la Terza Prova dell’Esame di Stato e, in<br />

collaborazione con il consiglio di classe, sono state svolte anche delle simulazioni di terza prova<br />

sempre svolte secondo le modalità sopra esposte. Il punteggio espresso in quindicesimi e tradotto in<br />

voti decimali è stato tenuto in adeguata considerazione ai fini della valutazione finale e riportato a<br />

registro.<br />

Per quanto concerne infine i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti a quanto stabilito<br />

nel documento del Consiglio di classe.<br />

Testi in adozione<br />

Esposito, Porro, Filosofia, Laterza, vol. 2-3<br />

Carate Brianza, 5.05.2012<br />

L’insegnante<br />

LICEO SCIENTIFICO PARITARIO<br />

DON CARLO GNOCCHI, CARATE BRIANZA<br />

ANNO SCOLASTICO 2011/2012<br />

CLASSE 5B<br />

DISCIPLINA: SCIENZE DELLA TERRA<br />

DOCENTE: MARIA GRAZIA VERDERIO<br />

Profilo della classe<br />

SCIENZE DELLA TERRA<br />

36<br />

Gianni Bianchi<br />

La classe ha seguito con attenzione e interesse le attività didattiche proposte. Le lezioni si sono<br />

svolte in un clima sereno e collaborativo che ha favorito la comprensione e l’assimilazione dei<br />

contenuti. Le lezioni sono sempre state caratterizzate dalla presenza di interventi, domande,<br />

richieste di chiarimenti, soprattutto da parte di alcuni alunni, che hanno permesso di definire meglio<br />

il percorso didattico.<br />

Il profitto raggiunto dalla classe è complessivamente buono. La maggior parte dei ragazzi ha<br />

lavorato in modo costante utilizzando opportunamente capacità analitiche e di sintesi raggiungendo<br />

una buona capacità di rielaborazione e di interpretazione dei fenomeni riuscendo anche a


contestualizzarli in ambiti sufficientemente ampi. Alcuni studenti si sono coinvolti in modo meno<br />

sistematico nel lavoro ottenendo risultati meno soddisfacenti.<br />

Obiettivi disciplinari (conoscenze, competenze, capacità)<br />

Conoscenza dei contenuti e capacità di individuare i collegamenti tra i singoli<br />

argomenti trattati.<br />

Capacità di compiere una sintesi critica dei temi affrontati in modo da raggiungere<br />

una piena consapevolezza del percorso svolto.<br />

Capacità di esprimersi utilizzando una terminologia adeguata ai contenuti studiati.<br />

Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento del programma<br />

Indicazioni più dettagliate sugli argomenti trattati sono contenute nel programma finale.<br />

Le Scienze della Terra racchiu<strong>don</strong>o una serie di discipline autonome (Astronomia, Mineralogia,<br />

Geologia, Paleontologia, Vulcanologia e numerose altre) che sono accomunate dall'oggetto di<br />

indagine che è il pianeta Terra inserito all’interno dell’Universo e di cui ciascuna affronta un<br />

aspetto particolare. E' stato quindi necessario operare una scelta di argomenti che, compatibilmente<br />

con il tempo a disposizione, desse la possibilità di trattare temi connessi tra loro e utili a fornire una<br />

visione globale di alcuni fenomeni.<br />

Nella prima parte dell’anno scolastico si è affrontata la parte di Astronomia dando spazio allo<br />

studio delle stelle, delle galassie, del Sistema Solare.<br />

Successivamente si è affrontato lo studio della composizione della Litosfera (minerali e rocce).<br />

Il lavoro è proseguito con la Vulcanologia e la Sismologia, argomenti che, per essere compresi,<br />

hanno spesso fatto riferimento ai concetti di mineralogia e petrografia precedentemente studiati.<br />

Successivamente, nella trattazione della struttura interna del globo terrestre sono stati messi in<br />

risalto i metodi che permettono di dedurre struttura e composizione delle parti non accessibili allo<br />

studio diretto. Tutto il lavoro descritto è confluito nella trattazione della Tettonica a Zolle, vista<br />

come sintesi di tutte le attuali conoscenze della dinamica e struttura della<br />

litosfera terrestre.<br />

Strumenti e metodi<br />

Lo strumento utilizzato prevalentemente è stato il libro di testo in adozione (Ivo Neviani & Cristina<br />

Pignocchino Feyles - Geografia generale - Ed. SEI, quarta edizione). Gli argomenti sono stati<br />

interamente trattati durante l'ora di lezione. Le lezioni si sono svolte in maniera frontale dando però<br />

sempre spazio a domande, osservazioni, commenti e ponendo interrogativi allo scopo di costruire il<br />

percorso di conoscenza in verificare la comprensione di ciò che veniva detto.<br />

La parte di Petrografia e Mineralogia è stata accompagnata dall'osservazione di campioni<br />

rappresentativi di minerali e di rocce.<br />

Sono stati utilizzati sussidi video.<br />

Valutazione<br />

La verifica del’apprendimento è avvenuta tramite:<br />

prove orali allo scopo di valutare l'esposizione coerente degli argomenti dimostrando l'effettiva<br />

comprensione dei concetti, la capacità di porre nessi e collegamenti, l'inquadramento degli<br />

37


argomenti secondo una visione sintetica, la capacità argomentativa supportata da un linguaggio<br />

i<strong>don</strong>eo ai temi trattati.<br />

Interrogazioni scritte a domande aperte allo scopo di verificare la comprensione degli argomenti<br />

e le capacità sintetiche oltre a quelle analitiche ed espositive, strutturate secondo le modalità<br />

previste per la terza prova dell'Esame di Stato.<br />

Elementi rilevanti nella valutazione del lavoro sono stati il coinvolgimento personale nello<br />

svolgimento dell’ora di lezione e l’impegno costante nello studio a casa.<br />

Attività extra-curricolari<br />

Vedi attività svolte dalla classe.<br />

38<br />

L’insegnante<br />

Carate Brianza, 10 maggio 2012 prof.ssa Maria Grazia Verderio<br />

MATEMATICA<br />

LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI<br />

ANNO SCOLASTICO 2011/2012<br />

CLASSE <strong>5°</strong>B<br />

DISCIPLINA: MATEMATICA<br />

DOCENTE: PROF.sa PAOLA BALZAROTTI<br />

Profilo della classe<br />

La classe è composta da alunni mediamente capaci. Alcuni di loro hanno saputo coltivare e<br />

potenziare le loro personali attitudini attraverso un impegno sistematico ed hanno raggiunto un<br />

ottimo livello di preparazione. Altri, non altrettanto costanti ed anche più fragili, pur con una<br />

preparazione sufficiente, incontrano alcune difficoltà nella risoluzione dei problemi più complessi o<br />

negli studi di funzione in cui si richiede una capacità di indagine più raffinata.<br />

Mediamente la classe è però in grado di risolvere problemi di geometria piana mentre incontra più<br />

difficoltà nell’analisi di aspetti che coinvolgono la geometria solida. Si muovono in maniera<br />

sufficientemente sicura nello studio di funzione e sono in grado di argomentare in modo abbastanza<br />

logico e rigoroso. Non sempre, naturalmente, colgono i punti problematicità più raffinati nello<br />

studio di una funzione. La classe ha accolto con serietà la proposta di lavoro dell’insegnante: tutti si<br />

sono cimentati con serietà ed impegno e molti di loro sono notevolmente maturati nella capacità di<br />

comprensione e gestione dei contenuti matematici.<br />

Obiettivi<br />

L’attività didattica dell’anno si è strutturata al fine di perseguire i seguenti obiettivi:<br />

- conoscenza dei contenuti analitici del programma di analisi.


- Consapevolezza del percorso disciplinare svolto nel corso dell’anno e capacità di applicare le<br />

conoscenze acquisite allo studio di funzioni reali di variabile reale e alla soluzione dei problemi.<br />

- Capacità di argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio sui temi studiati.<br />

- Capacità di adeguata formalizzazione.<br />

Metodo di lavoro<br />

Nello svolgimento del programma ho dedicato una certa cura nel presentare loro innanzitutto quei<br />

problemi che hanno dato origine allo sviluppo della analisi matematica: i problemi di<br />

ottimizzazione, il problema della determinazione della retta tangente, il problema del calcolo delle<br />

aree.<br />

Nell’affronto della prima parte del programma, è stato necessario sviluppare una adeguata capacità<br />

di calcolo, di affronto e lettura del problema e di astrazione. Pertanto, tutti gli aspetti fondamentali<br />

del programma sono stati esplorati a lezione con i ragazzi costruendo ogni argomento attraverso una<br />

successione di passi che risolvevano un problema ed aprivano il successivo.<br />

Il loro libro di testo è strutturato in tal modo ed ha rappresentato, pertanto, un supporto prezioso e<br />

facilmente utilizzabile.<br />

Le verifiche scritte hanno riguardato la risoluzione del problema geometrico, lo studio di funzione,<br />

il calcolo di limiti, di derivate, di primitive. Abbiamo effettuato due prove di simulazione<br />

dell’esame di stato: la prima in maggio e la seconda in giugno (di 5 ore ciascuna).<br />

Nelle verifiche orali ho cercato di favorire l’acquisizione di competenze lessicali e di una minima<br />

capacità argomentativa riguardo ai temi trattati.<br />

L’attività di arricchimento consiste nella proposta di argomenti di approfondimento su alcuni temi<br />

legati all’analisi matematica o alla matematica in generale che solitamente diventano poi argomento<br />

di inizio colloquio all’esame di stato.<br />

Carate Brianza, 10.05.2012<br />

39<br />

Prof.ssa Paola Balzarotti


FISICA<br />

LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI<br />

ANNO SCOLASTICO 2011/2012<br />

CLASSE <strong>5°</strong>B<br />

DISCIPLINA: FISICA<br />

DOCENTE: PROF.sa PAOLA BALZAROTTI<br />

1. OBIETTIVI DIDATTICI.<br />

L’attività didattica dell’anno si è strutturata al fine di perseguire i seguenti obiettivi:<br />

- conoscenza dei contenuti analitici del programma di elettromagnetismo e di fisica moderna.<br />

- Consapevolezza del percorso disciplinare svolto nel corso dell’anno e capacità di applicare le<br />

conoscenze acquisite alla soluzione di alcuni problemi di fisica.<br />

- Capacità di argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio sui temi studiati.<br />

- Capacità di formalizzare in linguaggio matematico le proprietà delle grandezze fisiche<br />

introdotte ed i principi dell’elettromagnetismo.<br />

2. METODOLOGIA DIDATTICA<br />

L’elettromagnetismo conclude in un certo senso lo studio della fisica a livello liceale. Nell’esercizio<br />

del metodo proprio della disciplina ha un ruolo fondamentale e, a mio parere, paradigmatico. Si<br />

tratta infatti di una teoria molto articolata, basata sull’osservazione di esperimenti ma anche<br />

dall’analisi di esperimenti ideali e dallo studio delle proprietà utilizzando un metodo matematico<br />

deduttivo. (Si pensi, per esempio, al teorema di Gauss sul flusso del campo elettrico e al calcolo di<br />

campi elettrici generati da particolari distribuzioni di cariche). Per i ragazzi del liceo è<br />

un’esperienza fondamentale perché tutti gli elementi caratteristici del metodo della disciplina<br />

(osservazione, formulazione di un’ipotesi, verifica, formalizzazione matematica, scoperta di nuove<br />

proprietà) sono presenti con egual peso ed interagiscono continuamente con grande evidenza.<br />

Pertanto, ritengo molto importante presentare (o anche solamente descrivere) gli esperimenti che<br />

storicamente hanno portato alla formulazione di una certa teoria. Il secondo passo è certamente non<br />

tanto illustrare la teoria conseguente, ma suscitare delle domande sulla possibile interpretazione del<br />

dato sperimentale. Il modello teorico si costruisce nelle sue parti essenziali come risposta possibile<br />

alle suddette domande e viene poi sviluppato attraverso una adeguata formalizzazione nella quale la<br />

matematica si rivela sempre più utile e potente.<br />

Il raggiungimento, nel lavoro in classe, dell’ultimo livello descritto è indispensabile e deve essere<br />

curato dall’insegnante perché nell’elettromagnetismo e, ancor più nella fisica del XX secolo, il<br />

linguaggio matematico si rivela essere spesso una forma rivelatrice di un significato.<br />

Ho dovuto operare una selezione dei contenuti per quel che riguarda la fisica del XX secolo.<br />

Ho scelto di trattare quegli argomenti che credo abbiano segnato una svolta nella fisica del<br />

novecento e che siano per un alunno di quinta liceo abbastanza comprensibili: l’effetto fotoelettrico<br />

e l’ipotesi di Einstein del fotone; il modello atomico di Bohr e la quantizzazione dei livelli<br />

energetici nell’atomo di idrogeno e negli atomi idrogenoidi. La scelta è dettata dall’importanza che<br />

gli esperimenti, e le rispettive teorie interpretative, hanno rappresentato nella storia della fisica e<br />

nelle successive evoluzioni del pensiero scientifico.<br />

40


Ho cercato il più possibile di attenermi alla scansione proposta dal loro manuale. Nell’introdurre il<br />

campo magnetico e la descrizione della sua azione sulle correnti (forza di Lorentz) ho adottato un<br />

altro approccio. Siamo partiti dall’analisi del comportamento delle correnti immerse in un campo<br />

magnetico utilizzando, in laboratorio, la bilancia elettrodinamica. Abbiamo misurato la forza agente<br />

sulla spira e cercato di capire da quali grandezze potesse dipendere. Abbiamo osservato che la<br />

“forza magnetica” doveva avere una direzione perpendicolare al campo magnetico e alla corrente ed<br />

<br />

abbiamo ipotizzato che avesse l’espressione data dalla relazione di Lorentz: F l i B . Ho<br />

definito poi in generale il campo magnetico in maniera indiretta a partire dalla forza che esercita su<br />

un filo di lunghezza 1 metro, percorso da una corrente di 1 Ampere disposto perpendicolarmente<br />

alle linee di campo magnetico.<br />

Nel corso dell’anno ho dato spazio a verifiche orali sui contenuti visitati in classe e a prove scritte<br />

sul modello della terza prova dell’esame di stato nonché, almeno nella prima parte dell’anno, a<br />

prove di carattere più analitico.<br />

Nella prima parte dell’anno (fino al fenomeno dell’induzione elettromagnetica) ho proposto,<br />

durante le interrogazioni, anche alcuni problemi. Questo si è rivelato essere il punto di maggior<br />

difficoltà per la classe.<br />

Per quel che concerne la valutazione ho utilizzato tutta la scala in uso con particolare attenzione<br />

all’emergere dei seguenti elementi significativi:<br />

- conoscenza dei contenuti fondamentali ed esposizione degli stessi con pertinenza linguistica e<br />

rigore logico;<br />

- capacità di ripercorrere i nodi fondamentali esplicitando i nessi fra i diversi contenuti studiati.<br />

- Capacità di risolvere, in modo più o meno autonomo, alcuni problemi.<br />

La classe è costituita da alunni di buone capacità e da una preparazione solida almeno sugli<br />

elementi basilari. Molti di loro sono anche molto interessati alle discipline scientifiche e<br />

particolarmente dotati di attitudini in ambito scientifico. I pochi che conclu<strong>don</strong>o il liceo con una<br />

preparazione di fragile sufficienza non si sono mai sottratti ad un impegno con i contenuti proposti.<br />

Nei compiti scritti ho verificato le conoscenze e le competenze ponendo loro alcuni quesiti a<br />

risposta aperta sul modello della terza prova o proponendo alcuni problemi di elettromagnetismo.<br />

Per quel che riguarda l’aspetto sperimentale abbiamo osservato in laboratorio la struttura di alcuni<br />

campi elettrici generati dai conduttori attraverso la “mappatura” delle linee di forza. Abbiamo<br />

verificato la prima legge di Ohm ed eseguito l’esperimento di Millikan. Abbiamo introdotto<br />

l’espressione della forza di Lorentz attraverso alcune osservazioni con la bilancia elettrodinamica.<br />

Abbiamo verificato qualitativamente la legge di Faraday – Neumann - Lenz con alcune esperienze<br />

sull’induzione elettromagnetica.<br />

L’insegnante: Paola Balzarotti Carate Brianza, 15/05/2012.<br />

41


DISEGNO E STORIA DELL’ARTE<br />

LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI, CARATE BRIANZA<br />

ANNO SCOLASTICO 2011-2012<br />

CLASSE 5B SCIENTIFICO<br />

DISEGNO E STORIA DELL’ARTE<br />

PROF. RITA TAGLIABUE<br />

Profilo della classe<br />

Il lavoro con la classe si è svolto in maniera molto soddisfacente nel corso dell’anno: in particolare<br />

grazie alla presenza di numerosi studenti particolarmente affezionati alla disciplina, alcuni con<br />

spiccati interessi verso la storia dell’arte, altri appassionati al disegno e a temi legati alla architettura<br />

moderna. Pochi studenti invece, si sono mostrati più preoccupati di avere dei quadri di riferimento<br />

generali piuttosto che di sviluppare una capacità anche personale di rapporto con le problematiche<br />

culturali poste. Con la guida dell’insegnante alcune lezioni, riguardanti argomenti monografici,<br />

sono state condotte anche da parte degli studenti, con una partecipazione che per diversi alunni è<br />

diventata anche motivo di significativi sviluppi personali. Il livello di resa del lavoro è risultato a<br />

volte differente nelle due parti della materia, storia dell’arte e disegno, a seconda della capacità e<br />

dell’interesse degli studenti verso l’uno o l’altro aspetto della disciplina. Alcuni studenti della classe<br />

manifestano ancora delle fragilità rispetto a uno studio accurato e una continuità nel lavoro<br />

scolastico. Si individuano quindi risultati differenti: accanto ad alcuni studenti che hanno dimostrato<br />

autonomia nello studio e capacità di elaborazione personale, di sintesi e di collegamento fra le<br />

problematiche all’interno della disciplina, altri hanno mostrato una risposta sufficiente nella<br />

conoscenza e capacità di strumentazione sulla disciplina, ma con inferiore competenza sulla<br />

materia. Gli studenti che hanno ottenuto risultati non sufficienti per quanto riguarda la conoscenza<br />

degli argomenti in storia dell’arte, raggiungono risultati buoni per quanto riguarda la conoscenza e<br />

la competenza del lavoro svolto in disegno.<br />

Obiettivi e metodi didattici<br />

In disegno, nel percorso liceale, si è verificata la capacità di autonomia degli studenti nel costruire<br />

il proprio lavoro e la personale verifica dello stesso (svolto singolarmente o per piccoli gruppi),<br />

lasciando libertà di scelta nei soggetti e nella loro restituzione grafica, utilizzando i diversi metodi<br />

di rappresentazione imparati negli anni precedenti e le diverse tecniche di grafica espressiva trattate.<br />

Particolare attenzione si è prestata alla conoscenza dell’impostazione teorica del metodo di<br />

rappresentazione studiato, così come verso l’esemplificazione delle espressioni grafiche (diversi<br />

sono i generi proposti: architettura, ornato, esempi studiati in storia dell’arte). Questi due elementi<br />

sono ritenuti necessari per indirizzare lo studente a sviluppare la competenza sulla disciplina e un<br />

linguaggio grafico personale. Gli obiettivi sono stati anche declinati attraverso l’applicazione ed<br />

elaborazione dei metodi e degli strumenti appresi, ovvero della comprensione e dell’applicazione<br />

del procedimento corretto di risoluzione di un esercizio.<br />

Il lavoro in classe si sviluppa principalmente sulla conoscenza teorica della disciplina, sulle<br />

esemplificazioni da eseguire, sulla risoluzione di casi o problematiche incontrati dagli studenti e<br />

sulla discussione/spiegazione delle correzioni e valutazioni fatte sugli esercizi svolti, sul tipo di<br />

esecuzione grafica adeguata. Il contributo che fornisce lo studente a questo lavoro, indica il livello<br />

di conoscenza e competenza reale sulla disciplina. La scelta del tema di lavoro è proposta dallo<br />

studente e verificato con l’insegnante così come la sua risoluzione rappresentativa, grafica ed<br />

espressiva. L’alunno lavora dagli anni precedenti alla composizione della tavola: come impostarla,<br />

42


come renderla migliore (sostituire ad un segno un altro, declinare diversamente un soggetto), l’uso<br />

del colore, come ottenere un equilibrio, una “bellezza”.<br />

In storia dell’arte lo svolgimento dei fenomeni artistici è stato puntualizzato mediante l’analisi di<br />

opere e di architetture che, per le loro caratteristiche, sono state ritenute indicative di un particolare<br />

ambito culturale e di una fase storica, per far acquisire agli studenti una capacità di lettura dei<br />

caratteri specifici del linguaggio dell’opera d’arte.<br />

Le lezioni in classe hanno cercato di chiarire i periodi presi in esame dal punto di vista artistico,<br />

stimolando la capacità degli studenti di tenere presente un ampio orizzonte culturale e sollecitando i<br />

riferimenti ad altre discipline. La produzione artistica è vista come strumento d'espressione di una<br />

cultura e quindi inserita nel suo tempo: gli argomenti sono introdotti pertanto con un quadro di<br />

riferimento che leghi la problematica artistica a quella storica, letteraria, filosofica, sociale.<br />

Diventano inoltre esemplificative le relazioni fatte dallo studente alla classe, anche per sviluppare<br />

l'impostazione personale di un argomento: lo studente infatti sceglie il tipo di lettura da dare<br />

all’autore secondo i propri interessi o gusto e come costruire il percorso di esposizione del tema<br />

scelto. Queste sono state occasioni significative anche per lavori di approfondimento in vista<br />

dell’Esame di Stato, rispetto alle quali l’insegnante ha dato la disponibilità per incontri individuali<br />

con gli studenti, per eventuali riflessioni sulla costruzione dei loro approfondimenti e per<br />

indicazioni bibliografiche.<br />

Attività proposte<br />

Momenti significativi di apprendimento sono state le visite effettuate, introdotte in classe da lezioni<br />

monografiche.<br />

- 22 dicembre 2011, Visita alla mostra Cézanne. Les ateliers du Midi, Palazzo Reale, Milano<br />

Cézanne ha capito tutto: la luce e il colore, la forma e il disegno, la prospettiva e la libertà. Ha colto<br />

il limite dell'Impressionismo, la parabola discendente di un movimento che si stava specchiando in<br />

se stesso, rischiando di non trovare sbocchi e sviluppi; ha anticipato i movimenti d'avanguardia del<br />

primo Novecento con dichiarazioni secche e folgoranti, ma soprattutto con quadri di una modernità<br />

sconcertante. In una vita inquadrata entro l'agiata borghesia di provincia, lontano dai riflettori della<br />

Ville Lumière, e solo marginalmente lambito dall'attenzione dei critici, Cézanne mantiene il profilo<br />

di un "artigiano" della pittura. Solo dopo la sua morte, quando gli viene tributata una mostra<br />

retrospettiva, giovani pittori come Picasso e Matisse capiscono il debito nei confronti di un grande<br />

maestro, nei confronti di un "classico" che dà un senso nuovo all'intero corso dell'arte moderna.<br />

«La luce é una cosa che non può essere riprodotta ma deve essere rappresentata attraverso un'altra<br />

cosa, attraverso il colore. Sono stato contento di me, quando ho scoperto questo.» (Paul Cézanne).<br />

Così Cézanne apprese che la luce s'impasta nelle cose e nei colori, la stessa luce che si esprime<br />

come contrasti luminosi, come effetti cangianti della natura, come moltitudine di riflessi luminosi.<br />

La luce violenta del Midi, quella filtrata dalle grandi vetrate del suo ateliers ad Aix en Provence, le<br />

sfumature impalpabili dell'en plein air.<br />

Il percorso espositivo ha distribuito la collezione delle opere secondo criteri sia tematici sia<br />

cronologici, partendo dall’autoritratto scuro e minaccioso dell’artista che attende il pubblico<br />

all’entrata come la montagna Sainte-Victoire, spesso ricorrente nella sua iconografia creativa.<br />

- Visita alla mostra “Brera incontra il Pushkin, collezionismo russo tra Renoir e Matisse",<br />

capolavori impressionisti, Pinacoteca di Brera, Milano<br />

Le Ninfee di Monet, Le ragazze di Tahiti di Gauguin, Il Ritratto di Ambroise Vollard di Picasso, I<br />

Pesci rossi di Matisse. Diciassette capolavori dell' arte moderna in trasferta da Mosca a Milano.<br />

Abbiamo ammirato opere che campeggiano su tutti i libri di storia dell'arte impressionista,<br />

postimpressionista e cubista. Come La ronda dei carcerati di Van Gogh, il Ponte sulla Marna di<br />

Cézanne, La pergola di Renoir, l' Avenue de l' Opéra di Pissarro. Tutte acquistate a Parigi da due<br />

collezionisti moscoviti e incamerate dallo Stato sovietico all'indomani della Rivoluzione.<br />

- 9 febbraio 2012, Visita alla mostra “Il Simbolismo in Italia”. Padova, in Palazzo Zabarella.<br />

43


Il tema e l’ambito sono noti: a cavallo tra Otto e Novecento, l’inconscio irrompe nell’arte e nulla<br />

sarà più come prima. È la scoperta di un mondo “altro”, affascinante, intrigante, di una nuova lente<br />

che vira la percezione di ogni realtà, si tratti di un paesaggio fisico e di un moto dell’anima.<br />

È la storia di un movimento che si estende velocemente su scala europea ma che qui viene indagato<br />

nella sua vicenda italiana, non senza proporre confronti oltre confine e in particolare con l’ambito<br />

austriaco del Simbolismo: valgano tra tutti la Giuditta Salomè, di Gustav Klimt o Il Peccato, di<br />

Franz von Stuck.<br />

Le opere italiane delle otto <strong>sez</strong>ioni di questa mostra, nel loro insieme, hanno ricostruito quel<br />

dibattito sulla missione dell’arte che infuocò quegli anni di decisive mutazioni sociali. Opere che<br />

evocano ciò che aleggiava negli ambienti letterari e filosofici di Gabriele D’Annunzio o di Angelo<br />

Conti o nei cenacoli musicali devoti a Wagner, mentre le Esposizioni portavano in Italia i fermenti<br />

dei movimenti europei.<br />

Proprio con una esposizione, la Triennale di Brera del 1891, si apre l’itinerario della mostra che<br />

presenta affiancate Le due madri di Giovanni Segantini e Maternità di Gaetano Previati, quadri che<br />

segnano la sintesi fra divisionismo e contenuti simbolici. Segue una <strong>sez</strong>ione dedicata ai<br />

‘protagonisti’: gli artisti italiani e stranieri che parteciparono direttamente a quell’avventura poetica<br />

cresciuta intorno al Manifesto del 1886 di Jean Moréas e all’ “arte di pensiero” foriera della poetica<br />

degli stati d’animo.<br />

“Un paesaggio è uno stato dell’anima” scriveva Henry-Frédéric Amiel e a questo principio è<br />

ispirata la <strong>sez</strong>ione che, trattando del sentimento panico della natura, espone opere dove prevalgono,<br />

nella rappresentazione del paesaggio, la nebbia, i bagliori notturni, la variabilità atmosferica, le<br />

situazioni insomma più facilmente collegabili ai turbamenti psicologici. A prefazione di questo<br />

tema l’ Isola dei morti di Böcklin nella raffinata ed inedita versione di Otto Vermehren, affiancata<br />

dai dipinti di Vittore Grubicy, di Pellizza da Volpedo, di Plinio Nomellini.<br />

Il mistero della vita era soggetto della successiva <strong>sez</strong>ione, con la rappresentazione di azioni<br />

quotidiane: la processione, le gioie materne, il viatico, la partenza mattutina. Emblemi di quell’<br />

“artista veggente” che aveva il compito, secondo le teorie simboliste, di decifrare il mondo dei<br />

fenomeni e di cogliere le affinità latenti e misteriose esistenti tra l’uomo e la realtà circostante. Alle<br />

soglie del Novecento, Angelo Conti affermava che la natura, anche nelle sue calme apparenze, era<br />

“tutta uno spasimo, una frenesia di rivelarsi ed esprimere, per mezzo dell’uomo il segreto della sua<br />

vita”: un segreto che spesso era demandato a rappresentazioni dense di rimandi letterari, di<br />

evocazioni mitologiche e sensuali, in cui l’artista esibiva la capacità di trasformarne quei contenuti<br />

in immaginazioni coinvolgenti, come nei dipinti di Pellizza da Volpedo, Morbelli e Casorati.<br />

L’ispirazione preraffaellita domina la pittura di Giulio Aristide Sartorio, Adolfo De Carolis realizza<br />

le aspirazioni figurative di D’Annunzio, Galileo Chini intesse sontuose e iridescenti allegorie,<br />

Leonardo Bistolfi interroga la Sfinge, Gaetano Previati riscopre nella storia il dramma di Cleopatra:<br />

le <strong>sez</strong>ioni che illustrano il mito e l’allegoria hanno proposto le opere di questi artisti metten<strong>don</strong>e in<br />

evidenza la portata internazionale attraverso il confronto con le opere di Klimt e di Franz von Stuck.<br />

È nella <strong>sez</strong>ione dedicata al ‘bianco e nero’, cioè alla nutrita produzione grafica degli anni fra Otto e<br />

Novecento, che meglio si comprende il dialogo degli italiani con la cultura figurativa mitteleuropea,<br />

impegnata ad indagare i più riposti sentimenti dell’uomo, i suoi fantasmi interiori. I fogli di Gaetano<br />

Previati, di Alberto Martini, di Romolo Romani, di Giovanni Costetti, di Umberto Boccioni, del<br />

giovane Ottone Rosai, variano dall’allegorico, al fiabesco, al fantastico, all’orrido, confermando<br />

l’idea allora ricorrente che solo attraverso il disegno si riuscisse a preservare la spiritualità della<br />

visione dalle scorie della quotidiana esperienza.<br />

Il percorso della mostra si è concluso nella ‘Sala del Sogno’, che alla Biennale di Venezia del 1907<br />

aveva consacrato le istanze e le realizzazioni della generazione simbolista creando una vera e<br />

propria scenografia affidata all’ingegno decorativo di Galileo Chini e agli artisti che, con la loro<br />

militanza, avevano contribuito ad alimentare le poetiche del ‘piacere’ e dell’inquietudine, della<br />

bellezza e del mito, della spiritualità e degli stati d’animo, sostenendole con tenacia fino alle soglie<br />

44


della rivoluzione futurista cui introducono due capolavori ancora simbolisti di Umberto Boccioni<br />

come Il sogno (Paolo e Francesca) e La madre che cuce.<br />

Visita alla Cappella degli Scrovegni, Giotto<br />

La Cappella degli Scrovegni, capolavoro della pittura del Trecento italiano, è considerato il ciclo<br />

più completo di affreschi realizzato dal maestro toscano nella sua maturità. Colore e luce, poesia e<br />

pathos, il senso della natura e della storia, il senso di umanità e di fede fusi insieme per narrare le<br />

storia dilla Ma<strong>don</strong>na e di Cristo. Il ciclo pittorico è sviluppato in tre temi principali: gli episodi della<br />

vita di Maria e della vita e morte di Cristo.<br />

Contenuti e tempi di svolgimento<br />

Per disegno i temi trattati hanno riguardato lo studio di architetture realizzate a Milano, Como,<br />

Lecco, e nelle provincie, durante il Novecento, dal Razionalismo moderno alle architetture in corso<br />

di edificazione a Milano, illustrando diverse tipologie.<br />

Gli studenti, in piccoli gruppi, hanno proseguito lo studio sulle architetture realizzate l’anno<br />

precedente nel laboratorio di disegno con Autocad 3D, e di cui avevano sviluppato le<br />

rappresentazioni in pianta, alzato, <strong>sez</strong>ione e vista assonometrica. Il lavoro quest’anno andava<br />

sviluppato come “analisi d’opera” dell’architettura in esame secondo alcuni aspetti: biografia<br />

dell’autore, spiegazione della morfologia architettonica e la ricerca poetica dell’architetto.<br />

Il lavoro in disegno è stato svolto nella sua ideazione e sviluppo nella prima parte dell’anno, il<br />

primo quadrimestre. E’ stato ripreso all’inizio del secondo quadrimestre per le integrazioni e per le<br />

correzioni richieste dall’insegnante o per l’impaginazione del lavoro. Per la fine dell’anno è stata<br />

prevista la possibilità di realizzare una piccola esposizione dei materiali realizzati.<br />

In storia dell’arte i temi sono stati:<br />

il Romanticismo, il Realismo e l’Impressionismo, svolti nella prima parte del quadrimestre.<br />

Il postimpressionismo, il passaggio al novecento in architettura, le personalità di P. Cezanne, V.Van<br />

Gogh, P. Gauguin, la Secessione viennese, il Divisionismo: argomenti svolti a gennaio e febbraio.<br />

Marzo, aprile e maggio sono stati dedicati al fenomeno delle Avanguardie storiche del ‘900:<br />

espressionismo, cubismo, astrattismo, futurismo, dadaismo, surrealismo.<br />

Strumenti<br />

Nelle lezioni vengono utilizzati testi tra loro differenti, quali esemplificazioni d'approcci diversi al<br />

prodotto artistico e come repertorio iconografico (per questo citiamo gli ArtDossier della Giunti,<br />

Storia dell’arte italiana di G.C. Argan).<br />

I testi in adozione nella classe sono “Storia dell’arte: l’Ottocento”, “Storia dell’arte: Novecento e<br />

oltre” di G. Dorfles e A. Vettese, Atlas 2000, Bergamo.<br />

In particolare, nell’impostazione del lavoro sulle Avanguardie sono state lette, dall’insegnante in<br />

classe, introduzioni ai movimenti dal volume di Mario de Micheli "Le avanguardie artistiche del<br />

Novecento" (1996), anche per la capacità di fornire spunti di riflessione per comprendere i<br />

movimenti d’Avanguardia e il tempo che li ha prodotti.<br />

Altro strumento significativo come supporto didattico è stato l’uso dell’aula video nella quale è<br />

stato possibile proiettare videocassette e diapositive per una migliore frequentazione dei testi<br />

figurativi in esame e per arricchire il repertorio iconografico.<br />

Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione<br />

La valutazione è stata legata ad interrogazioni scritte ed orali.<br />

Le prove scritte sono state impostate sulla tipologia prevista dal Consiglio di classe per la Terza<br />

prova dell’Esame di Stato: domande specifiche di conoscenza di argomenti trattati, domande<br />

45


sintetiche sulla capacità di sintesi e di spiegazione attraverso un’opera o un autore di una<br />

problematica artistica studiata.<br />

Nei colloqui orali viene verificata l’acquisizione degli argomenti, la loro elaborazione personale, la<br />

capacità di collegamenti all’interno della disciplina e rispetto ad altre discipline.<br />

Altri strumenti di valutazione sono state le relazioni fatte da alcuni alunni alla classe di autori o di<br />

argomenti approfonditi personalmente in storia dell’arte.<br />

In disegno la valutazione è stata significativamente legata alla produzione del lavoro di analisi<br />

d’opere sulle architetture del Novecento.<br />

Per quanto concerne i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti a quanto stabilito dal<br />

Consiglio di Classe ed espresso nel Documento di classe.<br />

Carate B.za, 10-05-2012<br />

EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE<br />

LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI<br />

CARATE BRIANZA<br />

ANNO SCOLASTICO 2011-2012<br />

CLASSE: 5B SCIENTIFICO<br />

DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE<br />

DOCENTE: CHIARA BORGONOVO<br />

46<br />

prof. Rita Tagliabue<br />

RELAZIONE FINALE<br />

La classe, costituita da 15 allieve, è dotata di un livello motorio buono, le capacità motorie sono<br />

distribuite in modo omogeneo nel gruppo. Le allieve si sono mostrate ben disposte al lavoro,<br />

partecipando con impegno e attivamente alle attività proposte. Il clima di lavoro è sempre stato<br />

positivo; anche il rapporto di stima e fiducia che si è instaurato fra allieve e insegnante ha portato ad<br />

un lavoro proficuo. Obiettivo del triennio ed in particolare di quest’ultimo anno è stato<br />

l’approfondimento dell’attività fisica dal punto di vista sportivo e non semplicemente ludico. Le<br />

allieve hanno portato a compimento questo tipo di percorso durante l’intero anno, raggiungendo<br />

conoscenze tecniche e didattiche della disciplina. Nel corso del II quadrimestre le allieve sono state<br />

maggiormente protagoniste nelle lezioni in quanto è stato loro richiesto un intervento didattico di<br />

tirocinio. Nella preparazione del tirocinio sono state guidate dall’insegnante. Oltre al piano di<br />

lezione è stata loro richiesta l’elaborazione di una tesina relativa all’argomento scelto; anche in<br />

questo tipo di lavoro, prettamente teorico, le allieve si sono dimostrate serie ed i risultati ottenuti<br />

nelle tesine sono stati molto buoni.<br />

Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti:<br />

OBIETTIVI EDUCATIVI<br />

Personalizzazione intesa come desiderio di fare propri i contenuti per sviluppare la capacità di<br />

intervento sulla realtà.<br />

Accettazione consapevole della regola, sia sportiva che di lavoro, come metodo indispensabile per<br />

la realizzazione efficace delle proposte: programmazione ed organizzazione del lavoro.


Nell’esperienza di gruppo saper distribuire i ruoli ed i compiti motori, in base alle caratteristiche<br />

personali, attraverso la presa di coscienza dei propri limiti e delle proprie capacità.<br />

Capacità critiche di valutazione del lavoro rispetto a sé ed ai compagni.<br />

OBIETTIVI DIDATTICI<br />

Conoscenza delle nozioni teorico-tecnico-scientifiche, con particolare attenzione agli elementi<br />

fisiologici di base per una comprensione chiara del movimento umano.<br />

Elementi di tecnica, regolamento ed arbitraggio di alcuni giochi sportivi.<br />

Potenziamento fisiologico come condizione indispensabile per la realizzazione delle proposte.<br />

Sviluppo dell’attività sportiva a livello personale e collettivo.<br />

Applicazione adeguata dei metodi di sviluppo delle capacità fisiche.<br />

METODO<br />

Il lavoro è stato proposto inizialmente in forma globale per arrivare in seguito all’analisi tecnica del<br />

gesto. Sono state esaminate le seguenti fasi:<br />

Presentazione in forma globale.<br />

Dimostrazione (quando necessaria).<br />

Attuazione in forma globale.<br />

Correzione ed autocorrezione.<br />

Scomposizione in fasi analitiche.<br />

Attuazione in forma globale.<br />

Pertanto il metodo usato è stato globale-analitico-misto<br />

CRITERI PER LE VERIFICHE<br />

Le verifiche si sono basate su prove oggettive relative alle attività specifiche, accompagnate<br />

dall’osservazione costante del comportamento motorio e sociale di ogni singola allieva e del<br />

rapporto con la disciplina.<br />

La valutazione, intesa come rapporto tra il risultato raggiunto e la persona, ha tenuto conto dei<br />

seguenti criteri:<br />

livello di partenza.<br />

acquisizione dell’abilità richiesta.<br />

impegno personale e partecipazione costruttiva all’attività.<br />

Carate B.za, 02 Maggio 2012 L’insegnante<br />

Prof.ssa Chiara Borgonovo<br />

47


EDUCAZIONE FISICA MASCHILE<br />

LICEO SCIENTIFICO PARITARIO “ DON CARLO GNOCCHI “ DI CARATE BRIANZA<br />

ANNO SCOLASTICO: 2011/2012<br />

CLASSE: 5^B SCIENTIFICO M<br />

DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA<br />

DOCENTE: ALFONSO VILLA<br />

RELAZIONE FINALE<br />

La classe, costituita da 12 alunni, è dotata di un livello motorio ottimo. Gli studenti hanno lavorato<br />

come negli scorsi anni con la parte maschile della 5^A del Liceo scientifico, così da formare una<br />

squadra classe di 23 alunni.<br />

Gli allievi si sono mostrati fin dal primo mese ben disposti al nuovo lavoro, chiaramente differente<br />

rispetto agli altri anni per complessità di obiettivi e percorsi. La richiesta di una maggior presa di<br />

coscienza dell’attività sportiva ha visto diversi ragazzi partecipare con curiosità alle spiegazioni<br />

teoriche (supportate da video inerenti le capacità condizionali) e coinvolgersi motoriamente. C’è<br />

stato un impegno costante, sicuramente differente a seconda delle capacità condizionali affrontate,<br />

ma sempre ad un livello più che buono, così da permettere un miglioramento di resistenza, forza e<br />

velocità.<br />

Interessante è stato il paragone tra i risultati di alcuni test eseguiti in prima liceo e riproposti<br />

quest’anno: il giudicare la propria e altrui prestazione è stata occasione per un approfondimento di<br />

ciò che sostiene le azioni sportive; infatti l’obiettivo di quest’anno è stato quello di portare i ragazzi<br />

a guardare con maggior consapevolezza l’attività fisica in ogni suo aspetto - tecnico, di<br />

motivazione, fisiologico, di limite umano - e non solamente come puro sfogo ludico.<br />

Negli sport di squadra ho insistito particolarmente sulle situazioni di partita: sintesi di quanto uno<br />

ha appreso negli anni precedenti in esercizi e continue ripetizioni.<br />

Nella seconda parte dell’anno è stata affrontata la novità del tirocinio: occasione per vivere e<br />

sperimentare da protagonisti la propria lezione. Ogni alunno, o coppia di alunni, decideva in dialogo<br />

con il docente un argomento da proporre alla classe che partisse da un vissuto sportivo o da una<br />

curiosità personale in un dato sport o gioco sportivo. Oltre al piano di lezione è stata loro richiesta<br />

l’elaborazione di una tesina relativa all’argomento di tirocinio; anche in questo tipo di lavoro gli<br />

allievi si sono dimostrati seri ed i risultati ottenuti nelle tesine sono stati positivi.<br />

Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti:<br />

OBIETTIVI EDUCATIVI<br />

. Personalizzazione, intesa come desiderio di far propri i contenuti per sviluppare la capacità di<br />

intervento sulla realtà.<br />

. Accettazione consapevole delle regole, sia sportive che di lavoro, come metodo<br />

indispensabile per la realizzazione efficace delle proposte.<br />

. Saper rispettare, interpretare ed utilizzare le informazioni della realtà (bisogni ed esigenze<br />

del proprio corpo, indicazioni che emergono dai giochi) per poter costruire adeguatamente il<br />

proprio operato motorio.<br />

. Nelle esperienze di gioco e di squadra saper applicare i ruoli e i compiti motori in base alle<br />

caratteristiche individuali.<br />

. Capacità di autovalutazione e di valutazione delle prove dei compagni sia individuali che<br />

collettive.<br />

. Lettura critica degli avvenimenti sportivi sia negli aspetti tecnici sia morali.<br />

48


. Sviluppo delle attitudini individuali e di gruppo con relativi approfondimenti. Capacità di<br />

organizzare e condurre un lavoro.<br />

OBIETTIVI DIDATTICI<br />

. Conoscenza delle nozioni teorico-scientifico-tecniche per una chiara comprensione del<br />

movimento umano.<br />

. Potenziamento fisiologico come condizione indispensabile per la realizzazione delle<br />

proposte.<br />

. Sviluppo delle attività sportive a livello personale e di squadra, con particolare attenzione agli<br />

aspetti tattici.<br />

. Applicazione adeguata delle metodiche di allenamento sportivo: tecnico e atletico.<br />

. Consolidamento della socialità, del carattere e del senso civico attraverso l'esperienza dei giochi<br />

di squadra.<br />

. Conoscenza delle regole e della simbologia arbitrale nelle diverse discipline affrontate.<br />

. Saper organizzare una lezione di educazione fisica in tutte le sue parti e saper gestire il gruppo<br />

classe.<br />

3. METODOLOGIA DIDATTICA<br />

Il metodo di apprendimento ha stimolato negli alunni una continua presa di coscienza di ciò che<br />

stava via via accadendo, unitamente alle tappe che si sono susseguite per arrivare all'obiettivo.<br />

Il ruolo dell' insegnante è stato quello di creare situazioni di apprendimento reale, di aiuto e di<br />

provocazione all'alunno per far sfruttare al meglio le sue potenzialità.<br />

Il metodo è sempre stato imposto dall' oggetto, cioè dal contesto umano ed ambientale in cui si è<br />

operato, il tutto in relazione alle attività e all'obiettivo immediato da conseguire.<br />

Il metodo utilizzato è stato globale, analitico e misto.<br />

Criteri per le verifiche<br />

le verifiche si sono basate su prove oggettive, relative alle attività specifiche e accompagnate da<br />

un’osservazione costante del comportamento motorio e relazionale di ogni singolo alunno.<br />

La valutazione, intesa come rapporto tra il risultato raggiunto dal ragazzo e il ragazzo stesso, ha<br />

tenuto conto dei seguenti criteri:<br />

- livello di partenza (verificato attraverso dei test)<br />

- acquisizione dell' abilità richiesta<br />

- impegno personale e partecipazione costruttiva alle attività.<br />

Carate Brianza, 10.05.2012 L’insegnante<br />

Alfonso Villa<br />

49


ALLEGATO N. 3 – PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI<br />

ITALIANO<br />

LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI<br />

ANNO SCOLASTICO: 2011-2012<br />

CLASSE: 5 SCIENTIFICO – SEZ. B<br />

DISCIPLINA: ITALIANO<br />

DOCENTE: MARINA FUMAGALLI<br />

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE FINALE<br />

1.IL ROMANTICISMO<br />

Introduzione al romanticismo europeo: linee generali di poetica, temi fondamentali, panoramica sui<br />

principali protagonisti. La polemica classico-romantica.<br />

L’età del Risorgimento: il romanticismo in Italia (linee fondamentali)<br />

GIACOMO LEOPARDI<br />

Vita, personalità ed opera<br />

Dai Canti:<br />

L’infinito ,pag.1063<br />

Alla luna, pag. 1066<br />

La sera del dì di festa, pag.1067<br />

A Silvia, pag.1113<br />

La quiete dopo la tempesta, pag 1126<br />

Il sabato del villaggio, pag. 1129<br />

Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, pag. 1133<br />

Alla sua <strong>don</strong>na (in fotocopia)<br />

A se stesso, pag.1155<br />

La ginestra , pag 1156<br />

Da Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica<br />

Il potere della fantasia nell’infanzia, pag.1052<br />

L’imitazione della natura nella poesia antica, pag.1053<br />

Da Lo Zibal<strong>don</strong>e<br />

La teoria del piacere, pag.1056<br />

Le idee indefinite, pag.1058<br />

Il giardino del dolore, pag.1059<br />

Dalle Operette Morali:<br />

Dialogo della Natura e di un islandese, pag.1091<br />

Dialogo di Federico Ruisch e delle sue mummie, pag.1099<br />

Il cantico del gallo silvestre, pag.1106<br />

50


Dialogo di un Venditore di almanacchi e di un Passeggero (in fotocopia)<br />

L’elogio degli uccelli (in fotocopia)<br />

ALESSANDRO MANZONI<br />

Vita, personalità, opera<br />

dal Carme in morte di <strong>Carlo</strong> Imbonati<br />

Sentir e meditar, vv.203-215, pag 921<br />

Da Il conte di Carmagnola<br />

Prefazione, il rifiuto delle unità di tempo e di luogo; il recupero del coro, pag 936<br />

Coro dell’atto secondo, pag.939<br />

Da Inni Sacri<br />

La Pentecoste, pag.997<br />

Dalle Odi:<br />

Il cinque maggio, pag.989<br />

Da Adelchi:<br />

<strong>Carlo</strong> Magno e il diacono Martino, pag.946<br />

Adelchi e Anfrido, pag.952<br />

Coro dell’atto terzo, pag.957<br />

Delirio di Ermengarda, pag.961<br />

Coro dall’atto quarto, pag.970<br />

La morte di Adelchi, pag.976<br />

Da I Promesssi sposi:<br />

Tavola 167, schema riassuntivo dei capitoli del romanzo, pag.1020<br />

Tentazioni di violenza tentativi legali, cap.III, pag.1022<br />

La famiglia di Gertrude, cap.X, pag.1026<br />

Il prezzo del pane, cap.XII, pag.1028<br />

Il discorso in piazza, cap.XIV, pag.1030<br />

Il conte zio e il padre provinciale, cap.XIX, pag.1032<br />

Don Ferrante, cap.XXVII, pag.1036<br />

La digressione sulla peste, cap. XXXI, pag.1038<br />

Lettura di brevi passi da:<br />

Il rapporto tra la poesia e la storia, in<br />

Lettera a monsieur Chauvet sull’unità di tempo e di luogo nella tragedia ,pag.983<br />

Il fine della letteratura, in<br />

Lettera sul romanticismo al marchese Cesare D’Azeglio, pag.986<br />

L’ETA’ DEL REALISMO<br />

Introduzione al naturalismo francese: poetica e lettura antologica di passi dei principali protagonisti.<br />

Confronto con il verismo italiano.<br />

51


GIOVANNI VERGA<br />

Vita, personalità ed opera<br />

Lettera a salvatore Paolo Verdura (fotocopia)<br />

Prefazione ai Malavoglia (fotocopia)<br />

Lettera a Capuana (fotocopia)<br />

Da Vita dei campi:<br />

Fantasticheria, pag.186<br />

Rosso Malpelo, pag. 193<br />

La Lupa, pag.201<br />

I Malavoglia, lettura integrale:<br />

Il ciclo dei vinti<br />

Confronto col romanzo manzoniano<br />

L’ideale dell’ostrica<br />

Il secondo Ottocento<br />

linee e caratteristiche della poesia:<br />

Carducci e la Scapigliatura<br />

GIOSUE’ CARDUCCI<br />

Vita, personalità, opera<br />

Da Rime Nuove:<br />

Pianto antico, pag.158<br />

San Martino (in fotocopia)<br />

Traversando la maremma toscana, pag.157<br />

Davanti san Guido (in fotocopia)<br />

Da Odi Barbare<br />

Alla stazione in una mattina d’autunno, pag.169<br />

SCAPIGLIATURA E DINTORNI<br />

EMILIO PRAGA<br />

Vita, personalità, opere<br />

Da Penombre<br />

Preludio, pag.143<br />

ARRIGO BOITO<br />

Da Il libro dei versi<br />

Dualismo, pag.146<br />

52


DAL REALISMO AL SIMBOLISMO<br />

IL SIMBOLISMO FRANCESE:<br />

Baudelaire, tavola 177/pag.20<br />

da I fiori del male<br />

Corrispondenze (in fotocopia)<br />

Spleen (in fotocopia)<br />

L’albatro (in fotocopia)<br />

Elevazione (in fotocopia)<br />

Il decadentismo, caratteri e problematiche:<br />

fenomeno europeo<br />

l’estetismo<br />

gli sviluppi in italia: Pascoli e D’Annunzio<br />

GIOVANNI PASCOLI<br />

Vita, personalità ed opera<br />

Da Myricae:<br />

Prefazione alla raccolta (in fotocopia)<br />

Arano, pag.323<br />

Lavandare, pag.327<br />

L’assiuolo, pag.329<br />

X agosto (in fotocopia)<br />

Dialogo (in fotocopia)<br />

Da Primi Poemetti:<br />

Il Libro (in fotocopia)<br />

Il focolare (in fotocopia)<br />

Il cieco (in fotocopia)<br />

I due orfani (in fotocopia)<br />

Digitale purpurea, pag.334<br />

Da Canti di Castelvecchio:<br />

Prefazione alla raccolta (in fotocopia)<br />

Nebbia, pag.341<br />

Il gelsomino notturno, pag.346<br />

La voce (in fotocopia)<br />

Dal Fanciullino<br />

E’ dentro di noi un fanciullino (I, III)<br />

GABRIELE D’ANNUNZIO<br />

Vita, personalità ed opera<br />

Da Novelle della Pescara<br />

53


L’eroe<br />

Il Piacere, lettura integrale<br />

L’estetismo<br />

Il mito del superuomo<br />

Il potere della parola<br />

Istinto e intellettualismo<br />

Da Alcyone:<br />

La sera fiesolana, pag.304<br />

La pioggia nel pineto, pag.307<br />

Da Il notturno<br />

Prima offerta, pag 321<br />

IL PRIMO NOVECENTO<br />

Con riferimento al testo di G. De Benedetti, Il romanzo del Novecento, garzanti :<br />

I maestri italiani del romanzo moderno<br />

Brevi note su :<br />

Joyce, pag.442/ tavola225<br />

Proust, , pag.462/tavola 229<br />

Kafka, pag.460/tavola228<br />

ITALO SVEVO<br />

Vita, personalità ed opere<br />

Da La coscienza di Zeno:<br />

Il fumo, pag.638<br />

Salute individuale e malattia collettiva, pag.642<br />

LUIGI PIRANDELLO<br />

Vita, personalità ed opere<br />

Il fu Mattia Pascal, lettura integrale<br />

Analisi condotta sui saggi già citati di De Benedetti<br />

Da L’umorismo: il sentimento del contrario, pag.595<br />

Da Novelle per un anno<br />

Ciaula scopre la luna (in fotocopia)<br />

La tragedia di un personaggio, pag.604<br />

Il treno ha fischiato, pag.610<br />

Da Sei personaggi in cerca d'autore:<br />

L’irruzione dei personaggi, pag. 619<br />

54


L’ALBA DEL NUOVO SECOLO<br />

La poesia: tra avanguardia ed espressionismo<br />

Linee generali delle correnti poetiche di inizio secolo:<br />

Futuristi, Crepuscolari, Vociani<br />

Crepuscolari<br />

G. GOZZANO<br />

vita opera personalità poetica<br />

da I colloqui<br />

L'amica di nonna Speranza, pag.366<br />

La signorina Felicita ovvero la Felicità, pag.360<br />

Invernale (in fotocopia)<br />

S. CORAZZINI<br />

Da Piccolo Libro inutile<br />

Desolazione del povero poeta sentimentale, pag. 357<br />

La Voce e la letteratura vociana<br />

A. REBORA<br />

vita opera personalità poetica<br />

da Frammenti lirici<br />

Sciorinati giorni dispersi (in fotocopia)<br />

O carro vuoto sul binario morto, pag.691<br />

O poesia nel lucido verso (in fotocopia)<br />

Da Canti anonimi<br />

Dall'immagine tesa (in fotocopia)<br />

Gira la trottola viva (in fotocopia)<br />

Da Canti dell’infermità<br />

Il pioppo (in fotocopia)<br />

TRA LE DUE GUERRE<br />

GIUSEPPE UNGARETTI<br />

Vita, personalità ed opere<br />

Da L’Allegria:<br />

In memoria, pag.719<br />

Veglia (in fotocopia)<br />

Destino (in fotocopia)<br />

Fratelli (in fotocopia)<br />

Commiato (in fotocopia)<br />

I fiumi, pag.722<br />

55


Allegria di naufragi, pag.726<br />

San Martino del Carso (in fotocopia)<br />

Il porto sepolto (in fotocopia)<br />

Soldati, pag.727<br />

Da Sentimento del tempo:<br />

Di luglio (in fotocopia)<br />

La Madre, pag.727<br />

Da Il dolore<br />

Giorno per giorno, pag.728<br />

EUGENIO MONTALE<br />

Vita, personalità ed opere<br />

Da Ossi di seppia:<br />

In limine, pag.737<br />

I limoni, pag.739<br />

Non chiederci la parola, pag.742<br />

Meriggiare pallido e assorto, pag.743<br />

Forse un mattino (in fotocopia)<br />

Spesso il male di vivere ho incontrato (in fotocopia)<br />

Cigola la carrucola nel pozzo (in fotocopia)<br />

Da Le occasioni:<br />

Ti libero la fronte dai ghiaccioli, pag.750<br />

Non recidere, forbice, quel volto (in fotocopia)<br />

La casa dei doganieri, pag.751<br />

Da La bufera e altro<br />

La bufera, pag.754<br />

L'anguilla, pag.756<br />

Iride (in fotocopia)<br />

Da Satura:<br />

Ho sceso dandoti il braccio (in fotocopia)<br />

Incespicare (in fotocopia)<br />

Prima del viaggio (in fotocopia)<br />

Strumenti<br />

G. Ferroni, L’esperienza letteraria in Italia, vol. 2, 3A, 3B Einaudi Scuola<br />

Carate Brianza, 10 maggio 2012 Prof. Marina Fumagalli<br />

56


LINGUA E LETTERATURA LATINA<br />

LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI , CARATE BRIANZA<br />

ANNO SCOLASTICO 2011-2012<br />

CLASSE: 5^, SEZ. B<br />

DISCIPLINA: LINGUA E LETTERATURA LATINA<br />

DOCENTE: FOSCA DAL BÒ<br />

La poesia nell’età giulio-claudia<br />

Storia della letteratura latina<br />

L'ETA' DEI GIULIO-CLAUDI<br />

- Poesia e cultura nell’età di Tiberio, Caligola e Claudio.<br />

- La ripresa del mecenatismo nell’età di Nerone .<br />

- Le resistenze della nobilitas senatoria e l’opposizione stoica.<br />

- La poesia di età neroniana: novitas e ingenium . Gli spettacoli.<br />

PERSIO<br />

- Il libro delle satire<br />

- Il rapporto con la tradizione satirica: il mutato rapporto autore - pubblico<br />

- Satira e pensiero stoico<br />

Choliambi ( Una dichiarazione di poetica )<br />

Saturae III , 60-118 ( Malattie del corpo e malattie dell’animo )<br />

Saturae V , 1 – 51 ( Elogio del maestro Anneo Cornuto )<br />

LUCANO<br />

- La Pharsalia : struttura del poema e rapporto con i modelli della tradizione epica<br />

- Le fonti storiografiche<br />

- La violazione del codice epico . Il tema tragico.<br />

- “Il poema senza eroe” : i personaggi della Pharsalia<br />

- La visione del mondo : stoicismo e antiteismo. Pessimismo storico. Mundi ruina<br />

- Linguaggio poetico e stile: lo “scrivere crudele” di Lucano<br />

Per la scelta dei passi antologizzati letti in traduzione con testo latino a fronte rimando alla<br />

<strong>sez</strong>ione “Testi di autore in originale”<br />

Saperi specialistici e cultura enciclopedica nella prima età imperiale<br />

- Il progetto enciclopedico di Celso<br />

- Agricoltura : il De re rustica di Columella<br />

De re rustica , praefatio 1 – 7 ( La crisi dell’agricoltura italica : analisi e proposte )<br />

- La Naturalis historia di Plinio il Vecchio<br />

Naturalis historia VII , 21 -32 passim ( Miracula naturae : le popolazioni dell’India )<br />

Naturalis historia VII , 188 – 190 ( Varie dicerie sui Mani )<br />

Naturalis historia VIII, 80 – 84 ( Notizie sui lupi )<br />

SENECA<br />

- La saggezza stoica e il suo difficile rapporto con il potere<br />

57


De clementia , I , 1, 1-5 ( Elogio di Nerone )<br />

- Il saggio deve rendersi utile agli uomini<br />

- La scoperta dell’interiorità e lo stile “anticlassico”<br />

- Filosofia e scienza: le Naturales quaestiones<br />

- Una satira menippea: l’ Apokolokyntosis<br />

Apokolokyntosis 5 – 7,1 ( Claudio sale in cielo )<br />

- La produzione tragica<br />

Thyestes 920 – 1068 ( Un nefando banchetto )<br />

PETRONIO<br />

- La questione petroniana<br />

- La difficile definizione del genere letterario<br />

- Struttura del romanzo e strategie narrative<br />

- La parodia<br />

- Il realismo mimetico ed effetti di pluristilismo<br />

Satyricon 1 – 4 ( Una disputa de causis corruptae eloquentiae )<br />

Satyricon ,32 – 34 , Cena Trimalchionis ( L’ingresso di Trimalcione )<br />

Satyricon , 61 – 64 , Cena Trimalchionis ( Il lupo mannaro e altre storie )<br />

Satyricon , 110, 6 – 113, 2 ( La novella della matrona di Efeso )<br />

Satyricon , 118 ( Contro l’epica storica )<br />

L’ETA’ DEI FLAVI E DI TRAIANO<br />

- L’anno dei quattro imperatori. Vespasiano, Tito, Domiziano,Nerva, Traiano.<br />

- Il ritorno alla semplicità dei costumi. Neoclassicismo e manierismo.<br />

QUINTILIANO<br />

- L’Institutio oratoria .<br />

- Le idee pedagogiche. La scuola e l’insegnamento.<br />

- Il perfetto oratore .<br />

- L’oratore e il principe.<br />

- L’indirizzo classicista. Lo stile di Quintiliano.<br />

Institutio oratoria I, 17-29 (Vantaggi della scuola pubblica e gradualità<br />

dell’apprendimento)<br />

Institutio oratoria I, 8, 1-5 ( Il valore formativo delle letture )<br />

Institutio oratoria X, 1, 125-131 (Lo stile corruttore di Seneca)<br />

MARZIALE E LA POESIA EPIGRAMMATICA<br />

- Origini e sviluppi dell’epigramma.<br />

- Il corpus delle opere : Liber de spectaculis , Xenia, Apophoreta, gli Epigrammata .<br />

- La poetica del “ hominem pagina nostra sapit”.<br />

- Il poeta , il pubblico, il committente.<br />

- Epigramma d’intrattenimento, celebrativo, scommatico.<br />

- La struttura dell’epigramma. L’aprosdoketon . Il catalogo . La varietà della lingua e dello<br />

stile.<br />

Epigrammata I, 4 e X,4 ( La poetica) ; XII , 18 ( La vita a Bilbili) ; XII, 32 (Quadri di vita<br />

romana : lo sfratto di Vacerra) ; V , 34 e 37 ( epigrammi funebri) ; I , 10, 47, X , 8 ( epigrammi<br />

scommatici) ; Liber de spectaculis 7 ( Spettacoli: un cruento pantomimo)<br />

GIOVENALE<br />

58


- La poetica dell’indignatio : facit indignatio versum.<br />

- Il realismo di Giovenale.<br />

- Persuasione e retorica.<br />

- Struttura dei cinque libri.<br />

- Temi ricorrenti: realtà e apparenza, i Greci histriones , il denaro, la decadenza del genere<br />

umano ( della nobiltà, della clientela, della religione ).<br />

- La lingua e lo stile. La farrago : la tecnica accumulatoria ed elencatoria. L’evidenza<br />

icastica della rappresentazione . La condensazione espressiva delle sententiae. I paradossi.<br />

Il mondo disumanizzato.<br />

Saturae I , 1-87 ; 147-171 ( Una satira programmatica : facit indignatio versum )<br />

Saturae III, 232-267 (La ridda infernale nelle strade di Roma )<br />

Saturae VI , 434 – 473 ( Ritratti di <strong>don</strong>ne: la letterata saccente e la dama che si fa bella )<br />

TACITO<br />

- Il Dialogus de oratoribus . La corruzione dell’eloquenza e l’ideologia tacitiana.<br />

- Le monografie . Agricola. L’incrocio di generi letterai . Il realismo politico: la via della<br />

medietas al posto del deforme obsequium e dell’abrupta contumacia . Germania . Il<br />

polemico confronto con i costumi romani.<br />

- Le Historiae e gli Annales . Le fonti. L’obbiettività dello storiografo. Il tema politico della<br />

libertà e del principato, il rapporto fra nobilitas senatoria e il principato. Il moralismo della<br />

storiografia tacitiana. Il contributo del fato,della divinità e della fortuna nello sviluppo<br />

degli eventi umani. L’interesse per l’analisi psicologica degli individui e delle folle .La<br />

storiografia drammatica. Lo stile e la lingua : brevitas, inconcinnitas, gravitas , un lessico<br />

raro e arcaizzante.<br />

Dialogus de oratoribus 36 ( L’antica fiamma dell’eloquenza)<br />

Agricola 1-3 (Il proemio dell’Agricola )<br />

Agricola 42 (L’anti-eroismo esemplare di Agricola )<br />

Germania 18-19 (Fierezza e integrità delle <strong>don</strong>ne germaniche)<br />

Historiae I, 1-3 ( Il proemio delle Historiae )<br />

Historiae III,83 ( Il degrado morale del popolo romano)<br />

Historiae III,84,4 – 85 ( Morte ingloriosa di Vitellio)<br />

Annales I, 7-12 passim ( Doppiezza di Tiberio)<br />

Annales XIV , 3-10 (Il matricidio)<br />

L’ETA’ DI ADRIANO E DEGLI ANTONINI<br />

APULEIO<br />

- L’Apologia o De magia . Il processo , l’accusa di magia, il filosofo e il mago.<br />

- Le Metamorfosi ovvero L’asino d’oro . I modelli. La struttura della narrazione. La<br />

curiositas, la magia, le avventure picaresche, il misticismo isiaco e misterico. Le insertae<br />

fabulae . L’ interpretazione e l’ambiguità del romanzo. La lingua e lo stile.<br />

Metamorphoseon I, 1 (Prologo dell’opera)<br />

Metamorphoseon II, 19-30 (Storia di Telifrone )<br />

Metamorphoseon III, 21-25 (Metamorfosi di Lucio in asino)<br />

Metamorphoseon V,21-23 (Amore e Psiche)<br />

Metamorphoseon XI ,1-7 ( Apparizione di Iside)<br />

Metamorphoseon XI ,12-15 ( Nuova metamorfosi di Lucio e svelamento retrospettivo: il<br />

discorso del sacerdote di Iside)<br />

59


Testi di autore in originale<br />

- SENECA<br />

Epistulae ad Lucilium 1 , 1 – 5 : Il tempo e la morte<br />

Epistulae ad Lucilium 44 : La filosofia è per tutti<br />

De vita beata 4 : Il sommo bene<br />

Traduzione e commento linguistico, stilistico,letterario, retorico<br />

- LUCANO<br />

Pharsalia I ,1- 12 : il proemio . (testo in fotocopia)<br />

Pharsalia I, 67-119 : le cause delle guerre civili . Lettura in lingua italiana con testo latino<br />

a fronte (testo in fotocopia )<br />

Pharsalia I , 120-157 : la synkrisis , la quercia e il fulmine .(testo in fotocopia vv.120-128)<br />

Pharsalia I, 605- 672 : la lettura di Arrunte degli exta , la profezia di Nigidio Figulo .<br />

Lettura in lingua italiana con testo latino a fronte . (testo in fotocopia )<br />

Pharsalia I, 673-695 : la profezia della morte di Pompeo . Lettura in lingua italiana con<br />

testo latino a fronte . (testo in fotocopia )<br />

Pharsalia VI, 719-830 : macabro rito di necromanzia . Lettura in lingua italiana con testo<br />

latino a fronte .<br />

Pharsalia VII, 786-846 : Cesare contempla il campo di Farsalo dopo la strage . Lettura in<br />

lingua italiana con testo latino a fronte .<br />

Pharsalia IX , 378-410 : la virtù di Catone .<br />

Lettura e confronto antifrastico in lingua italiana con testo latino a fronte da<br />

Virgilio, Eneide I, 1- 11 ( il proemio) ; I , 254-297 ( la profezia di Giove a Venere); II,<br />

540-557 (la morte di Priamo)<br />

Traduzione e commento linguistico, stilistico,letterario, retorico .<br />

Scansione e lettura dell’esametro dattilico.<br />

Testi in adozione<br />

G. Pontiggia – M.C. Grandi Letteratura latina. Storia e testi. 3/ L’impero. Principato<br />

A.Traina – E. Romano- A. Schiesaro Umanità e natura nelle lettere latine. Loescher<br />

Per la lettura dei passi – forniti in fotocopia - di Lucano e Virgilio sono stati utilizzati<br />

Marco Anneo Lucano Farsaglia o La guerra civile , introduzione e traduzione di Luca Canali ,<br />

BUR Rizzoli Classici greci e latini 1997<br />

Virgilio , Eneide , traduzione di Luca Canali , Mondadori I Classici 2007<br />

Carate B.za,10 Maggio 2012 Prof.ssa Fosca Dal Bò<br />

LINGUA E LETTERATURA INGLESE<br />

60


LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI<br />

ANNO SCOLASTICO. 2011/2012<br />

CLASSE: 5 B<br />

DISCIPLINA: LINGUA E LETTERATURA INGLESE<br />

DOCENTE: STEFANIA PAGNUSSAT<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

Testi in adozione:<br />

“Literary tracks – a modular anthology of literature in English (from the Middle Ages to the<br />

Romantics), di Arturo Cattaneo, Donatella De Flaviis – <strong>Carlo</strong> Signorelli Editore<br />

“Literary tracks – a modular anthology of literature in English (from the Victorians to the Present)<br />

di Arturo Cattaneo, Donatella De Flaviis – <strong>Carlo</strong> Signorelli Editore<br />

Dove viene riportata la dicitura “the writer” significa che sono state assegnate le pagine sulla vita e<br />

le opere dell’autore. I testi non reperibili sul libro sono segnalati con la dicitura “(fotocopia).<br />

19TH CENTURY<br />

The Romantic Age : pp. 180-182; 184-187 ; 190-193<br />

Document: The sublime as the source of Gothic Horror pp. 207, 208<br />

Romantic Poetry<br />

The Romantic Novel<br />

The novel of purpose<br />

M. SHELLEY (1797-1851): the writer<br />

From “FRANKENSTEIN”:<br />

“The creation of the monster”<br />

extracts from Walton’s letters (fotocopia)<br />

The novel of manners:<br />

J.AUSTEN (1775/1817): the writer<br />

From “Pride and Prejudice”:<br />

“Hunting for a husband”<br />

First-generation Romantics<br />

W.BLAKE (1757/1827): the writer<br />

From “SONGS OF INNOCENCE AND OF EXPERIENCE”<br />

“The Lamb”<br />

“The Tyger”<br />

“Lon<strong>don</strong>” (fotocopia)<br />

W.WORDSWORTH (1770/1850): the writer<br />

From “The Lyrical Ballads”<br />

“I wandered lonely as a cloud”<br />

From: the “Immortality Ode” : I/II/V stanzas<br />

Extract from “The Preface to Lyrical Ballads”<br />

S.T. COLERIDGE (1772/1834): the writer<br />

from “The Rime of the Ancient Mariner”: pp. 230-239- (Part1, Part2, Part 4 dal verso<br />

10 e Part 7 dal verso 14)<br />

excerpt from “Biographia Literaria” ch. 14<br />

61


The second-generation Romantics:<br />

G. LORD BYRON (1788/1824): the writer<br />

Extracts from Childe Harold’s Pilgrimage<br />

Canto III stanze 113 e 114 (fotocopia)<br />

P.B.SHELLEY (1792/1822): the writer<br />

“Ode to the West Wind”<br />

(sono state analizzate le ultime due stanze)<br />

J. KEATS (1795/1821): the writer<br />

“Ode on a Grecian Urn”<br />

THE VICTORIAN AGE<br />

pp. 2-9; 11,12; 15,16<br />

Early Victorian Novelists<br />

C. DICKENS (1812/1870): the writer<br />

From Oliver Twist “Oliver is taken to the workhouse”<br />

“Lunch Time” (fotocopia)<br />

from Hard Times “Coketown”<br />

Late Victorian Novelists<br />

R.LOUIS STEVENSON (1850-1894): the writer<br />

From “The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde”<br />

“Jekyll turns into Hyde”<br />

“Jekyll can no longer control Hyde”<br />

O.WILDE (1854-1900): the writer<br />

From “The Picture of Dorian Gray”<br />

“The Preface”<br />

“Life as the greatest of the arts”<br />

Decadentism and Aestheticism: p. 70<br />

British Drama in the Victorian Age:<br />

O.WILDE (1854/1900):<br />

“The Importance of Being Earnest”<br />

(lettura integrale: in classe abbiamo riletto il primo atto e abbiamo visto delle scene dal secondo e<br />

terzo atto tratte da una versione televisiva a cura della BBC del 1986 reperibile su Youtube)<br />

Poetry in the Victorian Age:<br />

R. BROWNING: “My Last Duchess” (come esempio di dramatic monologue)<br />

62


THE MODERN AGE: pp. 108 -113 (solo da leggere); pp. 118-120; pp 124-127<br />

The Theatre of Ideas<br />

G.B.SHAW (1856-1950): the writer<br />

from Pygmalion “ Liza learns how to say the alphabet”<br />

War poets:<br />

W.OWEN (1893-1918): the writer<br />

“Dulce et decorum est”<br />

Modernist Poetry<br />

T.S.ELIOT (1888/1965): the writer<br />

From “Prufrock and other observations”<br />

“The Love Song of J.Alfred Prufrock” (fotocopia)<br />

From “the Waste Land”<br />

“Here is no water “ from V section<br />

Ezra Pound and Imagism; “In a station of the metro” (fotocopia).<br />

From The Sacred Wood “Tradition and the Individual Talent” (fotocopia)<br />

The Modernist novel<br />

J.JOYCE (1882/1940): the writer<br />

From “The Dubliners”<br />

“Eveline” (fotocopia)<br />

From “Ulysses”<br />

lines 57-65 (come esempio di stream of consciousness) pag. 175<br />

V. WOOLF (1882-1941):<br />

From “The Common Reader”: The modern novel (fotocopia)<br />

Second-generation modernists<br />

W. H. AUDEN (1907-1973) : the writer<br />

“Refugee Blues”<br />

Utopian novels and science fiction<br />

G.ORWELL (1903/1950): the writer<br />

From “1984”<br />

“Big Brother is watching you”<br />

H. HUXLEY (1894-1963): the writer (fotocopia)<br />

From “Brave New World”:<br />

inizio del 2° cap. “State Child Conditioning” (fotocopia)<br />

The Fifties<br />

The Theatre of the Absurd :<br />

S.BECKETT (1906/1989): the writer<br />

From “Waiting for Godot”<br />

“Well, that passed the time”<br />

l’insegnante<br />

Stefania Pagnussat<br />

Carate B.za, li 10 maggio 2012<br />

STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA<br />

63


LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI<br />

ANNO SCOLASTICO 2011-2012<br />

CLASSE: 5B SCIENTIFICO<br />

DISCIPLINA: STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA<br />

DOCENTE: GIANNI BIANCHI<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

Libro di testo: Traniello, Guasco, Prandi, Storia di mille anni, SEI, vol. 2 e 3<br />

1. I moti europei degli anni ‘30<br />

- I moti in Francia e l’ascesa di Luigi Filippo d’Orleans (pp. 332-334, vol. 2)<br />

- I moti del 1831 in Italia (pp. 353-354, vol. 2)<br />

- Il movimento mazziniano (pp. 355-359, vol. 2)<br />

- Il movimento neoguelfo e federalista (pp. 363-365, vol. 2)<br />

2. Le rivoluzioni nell’Europa del 1848<br />

- I moti in Francia e l’ascesa di Luigi Napoleone Bonaparte (pp. 378-379, vol. 2)<br />

- La fallita rivoluzione in Germania (pp. 379-380, vol. 2)<br />

- I moti nazionalisti nell’impero austro-ungarico (pp. 381-383, vol. 2)<br />

- La prima guerra di indipendenza e le differenti possibili visioni dell’unità nazionale (pp. 369-<br />

370; pp. 383-390 vol. 2)<br />

3. La rivoluzione industriale in Europa<br />

- La diffusione dell’industrializzazione in Europa (pp. 241-249, vol. 2)<br />

- Disagio sociale ed interventi governativi (pp. 249-253, vol. 2)<br />

- Il socialismo “utopico” (pp. 275-277, vol. 2)<br />

- Il socialismo “scientifico” di K. Marx (pp.171-175; 176-184 vol. 3 di Filosofia)<br />

- Le internazionali socialiste e legislazioni sociali (pp. 448-449; 452-453; 469-472; 478-481; 484-<br />

486, vol. 2)<br />

4. Il colonialismo europeo<br />

- L’espansionismo coloniale francese (pp. 453-454, vol. 2)<br />

- Il colonialismo informale inglese: i protettorati (pp. 448-451, vol. 2)<br />

- L’inserimento della potenza tedesca e il congresso di Berlino (pp. 455-459, vol. 2)<br />

- L’età degli imperialismi (pp. 4-14; 17-19; 22-30 vol. 3)<br />

5. L’Italia unita fino alla crisi di fine secolo (1861-1900)<br />

- La seconda guerra di indipendenza e la nascita dell’Italia unita (pp. 418-433, vol. 2)<br />

64


- la situazione del 1861: i problemi dell’Italia unita<br />

a) il centralismo e l’amministrazione (pp. 433-441, vol. 2)<br />

b) la politica economica (pp. 441-442, vol. 2)<br />

- il completamento dell’Unità<br />

a) la terza guerra di indipendenza (pp. 462-463, vol. 2)<br />

b) la questione romana (pp. 464-466, vol. 2)<br />

- l’Unità come problema politico: la Destra storica<br />

a) la politica interna (pp. 466-468, vol. 2)<br />

b) la questione meridionale (pp. 388-390, vol. 2)<br />

- la Sinistra storica<br />

a) Depretis e la politica interna (pp. 110-116, vol. 3)<br />

b) la politica estera: le alleanze (pp. 116-117, vol. 3)<br />

c) il colonialismo italiano (p. 117, vol. 3)<br />

- Crispi<br />

a) la politica interna e la politica estera (pp. 119-122, vol. 3)<br />

b) movimenti e partiti alla fine dell’800 (pp. 117-119, vol. 3)<br />

c) la nascita del partito socialista italiano (pp. 46-48, vol. 3)<br />

d) la crisi di fine secolo (pp. 122-124, vol. 3)<br />

6. Il Novecento fino alla Prima Guerra Mondiale<br />

- L'Italia giolittiana<br />

a) il liberalismo di Giolitti (pp. 124-125, vol. 3)<br />

b) la politica economica (pp. 130-133, vol. 3)<br />

c) Giolitti e le altre forze politiche: socialisti e cattolici (pp. 127-129, vol. 3)<br />

d) il quarto governo Giolitti: la ripresa del colonialismo e le elezioni del 1913 (pp. 133-135, vol. 3)<br />

- L'Europa e lo scoppio della guerra<br />

a) le cause della guerra (pp. 142-143, vol. 3)<br />

b) i focolai di guerra (pp. 144-146, vol. 3)<br />

c) i fronti di guerra (pp. 146-148; 153-154, vol. 3)<br />

d) dal 1917 alle conferenze di pace (pp. 160-164; 169-173, vol. 3)<br />

- L'Italia dalla guerra alla crisi<br />

a) dalla neutralità all'intervento (pp. 149-152, vol. 3)<br />

b) l'Italia in guerra (pp. 152; 165-167, vol. 3)<br />

c) la crisi dello Stato liberale: i governi fino al 1922 (pp. 208-216, vol. 3)<br />

d) la situazione sociale (pp. 216-220, vol. 3)<br />

e) il movimento fascista (pp. 208-209, vol. 3)<br />

7. La Russia<br />

- la Russia zarista dell’800 (pp. 299; 336-337, p. 400 vol. 2)<br />

- il cauto riformismo degli zar e i conflitti interni (pp. 90-91, vol. 3)<br />

- i moti del 1905 (pp. 91-93)<br />

65


- la rivoluzione del 1917<br />

a) guerra e tensioni sociali (pp. 161-165, vol. 3)<br />

b) i soviet e il ruolo del partito (appunti)<br />

c) Lenin (pp. 164-165, vol. 3)<br />

d)la Rivoluzione d'Ottobre e il potere bolscevico (p. 165; 188- 190, vol. 3)<br />

- l'U.R.S.S.<br />

a)i conflitti interni (pp. 183-185, vol. 3)<br />

b) il comunismi di guerra e la repressione delle opposizioni (pp. 186-188, vol. 3)<br />

c) Stalin: l’abban<strong>don</strong>o della NEP e i piani quinquennali per lo sviluppo (pp. 244-253, vol. 3)<br />

8. L’Italia fascista<br />

- Dalla marcia su Roma al delitto Matteotti: la presa del potere (pp. 223-225; pp. 226-227 vol. 3)<br />

- Il regime<br />

a) le leggi “fascistissime” e la dissoluzione dello Stato liberale (pp. 228-232 vol. 3)<br />

b) il plebiscito del 1929 e i “Patti Lateranensi” (pp. 237-238, vol. 3)<br />

c) la politica economica e il corporativismo: dal liberismo all’autarchia (pp. 235-237, vol. 3)<br />

d) la politica estera: dalla guerra d'Etiopia all'alleanza con la Germania (pp. 274-279, vol. 3)<br />

9. La Germania da Weimar al nazismo<br />

- La repubblica di Weimar (pp. 261-263, vol. 3)<br />

- L’ascesa di Hitler e il nazionalsocialismo al potere (pp. 263-264, vol. 3)<br />

- La supremazia tedesca: l’espansione, il razzismo, il totalitarismo (pp. 264-268; 272-273, vol. 3)<br />

10. La Seconda Guerra mondiale<br />

- Le cause del conflitto (pp. 272-274; 320-326, vol. 3)<br />

- L’andamento della guerra (pp. 327-352, vol. 3)<br />

- I patti tra le potenze alleate (p. 357; 366-374, vol. 3)<br />

- La conclusione del conflitto (pp. 352-360, vol. 3)<br />

11. Il secondo dopoguerra<br />

- La fine della monarchia in Italia e il costituirsi della repubblica (pp. 422-433, vol. 3)<br />

- I blocchi contrapposti: la cortina di ferro (pp. 374-386, vol. 3)<br />

- La guerra di Corea e il comunismo cinese (pp. 390-393, vol. 3)<br />

Contenuti e testi affrontati da singoli ragazzi e di cui vi è stata relazione in classe<br />

- Lo statuto albertino del 1948<br />

- Il Manifesto del Partito Comunista, di Karl Marx (cap 1-2)<br />

- Rerum Novarum, di Leone XIII (piccola antologia)<br />

66


Carate Brianza, 5 maggio 2012 L’insegnante Prof. Gianni Bianchi<br />

FILOSOFIA<br />

LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI<br />

ANNO SCOLASTICO 2011-2012<br />

CLASSE: <strong>5°</strong>B SCIENTIFICO<br />

DISCIPLINA: FILOSOFIA<br />

DOCENTE: GIANNI BIANCHI<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

Libro di testo: Esposito, Porro, Filosofia, Laterza, vol. 2 e 3<br />

1. Il kantismo<br />

- Le problematiche di Kant e l’inizio della prospettiva critica (pp. 424-427; 429-432, vol. 2)<br />

- La Critica della Ragion Pura:<br />

a. La nozione di scienza e i giudizi (pp. 432-436, vol. 2)<br />

b. Estetica trascendentale (pp. 437-438, vol. 2)<br />

c. analitica trascendentale (pp. 438-441, vol. 2)<br />

d. le analogie dell’esperienza e lo schematismo trascendentale [non affrontati assiomi dell’intelletto,<br />

le anticipazioni della percezione e i postulati del pensiero empirico] (pp. 442-443, vol. 2)<br />

e. l’appercezione trascendentale (pp. 440-441, vol. 2)<br />

f. La dialettica trascendentale: i difetti della ragione e le Idee (pp. 444-446, vol. 2)<br />

g. la funzione regolativa delle idee (p. 446-447, vol. 2)<br />

- La Critica alla Ragion Pratica:<br />

a. cosa significa ragion pratica (pp. 448-449, vol. 2)<br />

b. legge, massime e imperativi (pp. 449-451, vol. 2)<br />

c.. i postulati della ragion pratica (pp. 452-453, vol. 2)<br />

2. Fichte<br />

- L’ideale di libertà e le origini kantiane (pp. 497-499, vol. 2)<br />

- La Dottrina della Scienza (pp. 501-54; 506, vol. 2)<br />

- l’ultimo Fichte dei Discorsi alla nazione tedesca e della missione dei dotti (pp. 506-510, vol. 2)<br />

3. Hegel<br />

- l’impostazione del problema hegeliano (pp. 541-544, vol. 2)<br />

67


- le critiche a Kant e agli idealisti (pp. 544-545; 548-550, vol. 2)<br />

- la Fenomenologia dello Spirito<br />

a) Natura e finalità dell’opera (pp. 551-554, vol. 2)<br />

b) la Coscienza e le sue figure (pp. 554-555, vol. 2)<br />

c) l’Autocoscienza e le sue figure (pp. 555-557, vol. 2)<br />

d) La Ragione<br />

e) Lo Spirito, la Religione e il Sapere assoluto (p. 558-561, vol. 2)<br />

- La Logica e la dottrina dell’essere (pp. 561-564, vol. 2)<br />

- la Filosofia della natura<br />

- Filosofia dello Spirito: soggettività e oggettività<br />

- Famiglia, società e stato (572-573, vol. 2)<br />

- lo Spirito Assoluto (arte, religione, filosofia) (pp. 576-580, vol. 2)<br />

4. La sinistra hegeliana<br />

- la differenza tra sinistra e destra hegeliana (pp. 3, vol. 3)<br />

- Feuerbach:<br />

a) il materialismo (pp. 5-6, vol. 3)<br />

b) l’umanità come compimento (pp. 6, vol. 3)<br />

5. La contestazione a Hegel<br />

- Schopenhauer<br />

a) il mondo come volontà e rappresentazione (pp. 48-52, vol. 3)<br />

b) l’uomo: dolore e noia (pp. 52-53, vol. 3)<br />

c) arte, compassione, ascesi (pp. 53-56, vol. 3)<br />

- Kierkegaard<br />

a) La filosofia come riflessione sull’esistenza (pp.64-67 vol. 3)<br />

b) la libertà come scelta (pp. 71-74, vol. 3)<br />

c) vita estetica, etica e religiosa (pp. 74-80, vol. 3)<br />

d) il rapporto con la rivelazione biblica (pp. 80-83, vol. 3)<br />

7. Positivismo e scienze umane<br />

- Comte<br />

a) Che cos’è il Positivismo (pp. 97-98, vol. 3)<br />

b) La religione della Scienza (pp. 98-100, vol. 3)<br />

c) la legge dei tre stadi (pp. 100-101, vol. 3)<br />

d) la nascita delle scienze “umane” (pp.105-109)<br />

- Freud<br />

a) Che cos’è la psicanalisi<br />

b) La struttura della psiche umana: conscio, inconscio e super-io (pp. 455-457, vol. 3)<br />

c) Dinamiche dello sviluppo della persona umana (pp. 458-460, vol. 3)<br />

8. L’esordio del XX secolo<br />

68


- Nietzsche<br />

a) Dioniso e Apollo (pp. 141-143, vol. 3)<br />

b) la morale e la verità (pp. 145-150, vol. 3)<br />

c) il nichilismo attivo e il superuomo (pp. 151-159, vol. 3)<br />

- La fenomenologia di Husserl<br />

a) La formazione del pensiero (pp. 248-252, vol. 3)<br />

b) la nozione di fenomenologia (pp. 252-254; 257-259, vol. 3)<br />

Letture di testi in classe<br />

- Introduzione alla critica della ragion pura (I e II ed.)I, di Kant [antologia]<br />

- Prefazione alla fenomenologia dello Spirito, di Hegle [antologia]<br />

Carate B.za, 05.05.2012 Il docente<br />

Prof. Gianni Bianchi<br />

SCIENZE DELLA TERRA<br />

LICEO SCIENTIFICO PARITARIO<br />

DON CARLO GNOCCHI, CARATE BRIANZA<br />

ANNO SCOLASTICO 2011/2012<br />

CLASSE: 5B<br />

DISCIPLINA: SCIENZE DELLA TERRA<br />

DOCENTE: PROF.SSA MARIA GRAZIA VERDERIO<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

Astronomia<br />

La posizione della Terra nell’Universo; la sfera celeste; elementi di riferimento sulla sfera celeste:<br />

asse del mondo, polo nord e polo sud celesti, equatore celeste, paralleli e meridiani celesti;<br />

coordinate equatoriali: declinazione ed ascensione retta; coordinate altazimutali : altezza e azimut.<br />

la luce: caratteristiche e propagazione; la spettroscopia: spettri di emissione continui, spettri di<br />

emissione a righe; spettri di assorbimento.<br />

Le stelle; la distanza delle stelle; le unità di misura delle distanze in Astronomia (unità<br />

astronomica, anno luce, parsec); luminosità apparente e luminosità assoluta; magnitudine apparente<br />

e magnitudine assoluta; composizione chimica; temperatura; effetto Doppler e gli spettri delle<br />

stelle; massa e volume; il diagramma di Hertzsprung-Russel: la costruzione del diagramma; la<br />

distribuzione delle stelle nel diagramma; l’interpretazione del diagramma; le forze che agiscono<br />

nelle stelle;le reazioni di fusione nucleare nelle stelle; nascita delle stelle; stelle della sequenza<br />

principale; dalla sequenza principale alle giganti rosse; la morte di una stella: stelle piccole che<br />

69


muoiono come nane bianche; stelle massicce che diventano supernovae; stelle a neutroni e buchi<br />

neri; le stelle modificano la composizione chimica dell’Universo.<br />

Le galassie:i movimenti delle galassie; classificazione (galassie ellittiche, a spirale,irregolari,attive);<br />

gli ammassi di galassie; la Via Lattea. Ammassi stellari globulari e aperti; il red-shift delle galassie<br />

e la scoperta dell’espansione dell’Universo; legge di Hubble.<br />

Il Sistema Solare: origine del Sistema Solare; la stella Sole; struttura del Sole: nocciolo, zona<br />

radiativa, zona convettiva, fotosfera, cromosfera, corona solare, vento solare; attività del sole:<br />

macchie solari, protuberanze, facole, brillamenti; fenomeni terrestri legati all’attività solare: aurore<br />

boreali e tempeste magnetiche; leggi di Keplero; altri elementi del Sistema Solare ( asteroidi,<br />

comete, meteore e meteoriti).<br />

La Terra: un pianeta unico nel Sistema Solare; l’interno della Terra: crosta, mantello e nucleo;<br />

calore interno; forma della Terra e campo gravitazionale; la rappresentazione della forma della<br />

Terra: ellissoide di rotazione e geoide; reticolato geografico e coordinate geografiche.<br />

Moto di rotazione terrestre; conseguenze della rotazione terrestre: alternarsi del dì e della notte,<br />

apparente movimento giornaliero della sfera celeste, la forza centrifuga, la forza di Coriolis.<br />

Moto di rivoluzione terrestre; la posizione del circolo di illuminazione, conseguenze della<br />

rivoluzione terrestre: giorno solare e giorno sidereo; le stagioni astronomiche, il movimento<br />

apparente del sole sullo sfondo dello zodiaco; le zone astronomiche del globo terrestre.<br />

Fasi lunari; eclissi di Luna e di Sole.<br />

Mineralogia<br />

Che cos’è un minerale; struttura cristallina e stato amorfo; vicarianza (Fe ++ e Mg ++ nell’Olivina);<br />

polimorfismo (grafite e diamante; calcite e aragonite); le proprietà fisiche: durezza, sfaldatura,<br />

frattura, elasticità, plasticità, malleabilità, duttilità, birifrangenza (calcite), proprietà organolettiche.<br />

I silicati:minerali più abbondanti; silicati sialici e femici; genesi dei minerali: per solidificazione di<br />

una massa fusa, per precipitazione di sostanze disciolte in una soluzione sovrassatura, per<br />

evaporazione del solvente, per sublimazione di un vapore.<br />

Petrografia<br />

Le rocce; rocce omogenee ed eterogenee, coerenti ed incoerenti; rocce magmatiche, sedimentarie e<br />

metamorfiche.<br />

Rocce magmatiche: rocce intrusive, effusive e ipoabissali. Struttura cristallina in relazione alle<br />

condizioni di solidificazione: olocristallina (o granulare), vetrosa, porfirica, pegmatitica;<br />

composizione delle rocce magmatiche: sialiche, intermedie, femiche e ultrafemiche (solo in base al<br />

contenuto in silice).<br />

Dualismo e differenziazione dei magmi : magmi primari e secondari: diversità di origine, diversità<br />

di composizione e di comportamento durante la risalita e la solidificazione (cristallizzazione<br />

frazionata, contaminazione e assimilazione).<br />

Rocce sedimentarie: Il processo sedimentario: degradazione meteorica e l’erosione , trasporto,<br />

sedimentazione e diagenesi.<br />

Struttura e caratteristiche delle rocce sedimentarie ( stratificazione e presenza di fossili)<br />

70


Classificazione delle rocce sedimentarie: caratteristiche principali delle rocce clastiche (ghiaie,<br />

sabbie, silt, argille; conglomerati e arenarie), di deposito chimico ( es. evaporiti e calcari inorganici)<br />

e organogene (carbonatiche, siliciche e fosfatiche).<br />

Rocce metamorfiche: definizione di metamorfismo di contatto, cataclastico e regionale; struttura<br />

delle rocce metamorfiche:ricristallizzazione, orientazione preferenziale dei minerali; frantumazione<br />

delle rocce in granuli.<br />

Ciclo delle rocce.<br />

Vulcanologia<br />

Definizione di vulcano e vulcanesimo; genesi dei magmi, magma primario e secondario: diversa<br />

origine, composizione e comportamento.<br />

Prodotti dell'attività vulcanica: colate laviche, materiali piroclastici (polveri, ceneri, lapilli, bombe);<br />

gas.<br />

Vulcani e i prodotti della loro attività: struttura (vulcani centrali e lineari); eruzioni vulcaniche;<br />

colate laviche; piroclasti, gas.<br />

Struttura dei vulcani centrali (vulcani a scudo, strato vulcani e coni di scorie).<br />

Distribuzione geografica dei vulcani.<br />

Sismologia<br />

Definizione di terremoto, epicentro ed ipocentro. Classificazione dei terremoti in base all’origine<br />

(vulcanici, da crollo, da esplosione, tettonici) e in base alla profondità dell’ipocentro( superficiali,<br />

intermedi e profondi); teoria del rimbalzo elastico; Distribuzione geografica dei terremoti.<br />

Onde sismiche: onde P (longitudinali o di compressione), onde S (trasversali o di distorsione, onde<br />

superficiali di Love e di Rayleigh. Sismografi e sismogrammi; utilizzo dell’analisi dei sismogrammi<br />

per determinare la distanza dall’epicentro; intensità e magnitudo; scala Mercalli e scala Richter.<br />

Teorie per spiegare la dinamica della litosfera<br />

Teoria della deriva dei continenti di Wegener; prove geofisiche, geomorfologiche, paleontologiche,<br />

paleo climatiche a sostegno della teoria.<br />

Morfologia dei fondali oceanici: le dorsali oceaniche, piattaforme continentali, scarpate, pianure<br />

abissali, fosse, archi vulcanici, isole vulcaniche.<br />

Teoria dell'espansione dei fondali oceanici di Hess: correnti convettive nel mantello, fuoriuscita di<br />

materiale dalle dorsali, subduzione in corrispondenza delle fosse oceaniche .<br />

Teoria della tettonica a zolle; margini divergenti: formazione di nuova crosta e fasi di apertura di un<br />

nuovo oceano; margini trascorrenti: es. Faglia di S.Andreas; margini convergenti:collisione tra<br />

litosfera continentale e litosfera oceanica, collisione tra due porzioni di litosfera oceaniche e<br />

collisione tra due porzioni di litosfera continentale; il motore della tettonica a zolle (moti convettivi<br />

nel mantello). Sismicità e vulcanesimo nel quadro della teoria.<br />

Testo adottato<br />

Neviani-Pignocchino Feyles, "Geografia Generale" ed. SEI. Quarta edizione<br />

Carate, 10-05-2012 Prof.ssa Maria Grazia Verderio<br />

71


MATEMATICA<br />

LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI<br />

ANNO SCOLASTICO 2011/2012<br />

CLASSE <strong>5°</strong>B<br />

DISCIPLINA: MATEMATICA<br />

DOCENTE: PROF. PAOLA BALZAROTTI<br />

PROGRAMMA SVOLTO<br />

TESTO IN ADOZIONE.<br />

M.Andreini, R.Manara, F.Prestipino, MATEMATICA CONTROLUCE PER I PROGRAMMI<br />

SPERIMENTALI, ETAS.<br />

Alcuni problemi introduttivi all’analisi. Il problema della soluzione ottimale, il problema della retta<br />

tangente.<br />

Il campo numerico: i numeri reali. Sottoinsiemi di : intervalli e intorni. Punti di accumulazione e<br />

punti isolati. Teorema di Bolzano-Weierstrass. Insiemi numerici limitati o illimitati: estremo<br />

superiore, estremo inferiore, massimo e minimo.<br />

LIMITI<br />

Definizione del limite di una funzione in un punto di accumulazione del suo dominio: definizione<br />

topologica e metrica. Verifica di alcuni limiti mediante la definizione. Limite destro e limite<br />

sinistro. Teorema dell’unicità del limite. Limite di una somma, di un prodotto, di un rapporto: casi<br />

di indecisione: ; 0 ; 0/<br />

0;<br />

/ . Limiti di funzioni composte con potenze, esponenziali<br />

0 0<br />

e logaritmi: casi di indecisione 1 ; 0 ; e ad essi riconducibili. Teorema della permanenza del<br />

segno. Teorema di esistenza e unicità del limite.<br />

Asintoti verticali, orizzontali ed obliqui per una funzione: teorema sugli asintoti di una funzione<br />

Limiti notevoli:<br />

CONTINUITÀ<br />

Definizione locale e globale. Caratterizzazione delle discontinuità: di I, II, II specie. Analisi delle<br />

continuità delle funzioni elementari. Continuità delle funzioni composte delle funzioni continue.<br />

Continuità delle funzioni inverse delle funzioni continue. Teorema di Weierstrass sugli estremanti<br />

di funzioni continue definite su intervalli chiusi e limitati.<br />

Teorema di Bolzano-Darboux.<br />

IL PROBLEMA DELLA RETTA TANGENTE.<br />

Considerazioni qualitative sulla posizione limite di una corda in una curva piana. Analisi di alcuni<br />

x<br />

sen x e 1 ln 1 x<br />

casi generando, per esempio i limiti notevoli seguenti per x 0 : , ; .<br />

x x x<br />

Calcolo di limiti di funzioni riconducibili a limiti notevoli e analisi delle rette tangenti.<br />

DERIVABILITÀ<br />

Definizione locale di derivata prima. Definizione di retta tangente a una curva piana in un suo punto<br />

e localmente rappresentabile dall’equazione funzionale y=f(x). Derivata sinistra e derivata destra.<br />

Derivabilità e continuità. Derivabilità ed estremanti ( condizione necessaria: se x0 è estremante e la<br />

72


funzione è ivi derivabile allora x0 è stazionario). Derivabilità su un aperto. Calcolo delle derivate<br />

delle funzioni elementari. Regole di derivazione: derivata di un prodotto, di un quoziente, della<br />

composta.<br />

Monotonia e segno della derivata prima in un punto xo.<br />

Teoremi di Rolle, di Lagrange.<br />

Monotonia e segno della derivata prima in un intervallo [a;b].<br />

Derivata seconda: caratterizzazione dei punti stazionari. Concavità e punti di flesso. Infinitesimi ed<br />

infiniti e loro confronti: teorema di De L’Hospital.<br />

OPERATORE DERIVATA e INVERSO (L’OPERATORE PRIMITIVA)<br />

Linearità dell’operatore derivata. La primitiva di una funzione. Linearità dell’operatore primitiva.<br />

Calcolo delle primitive delle funzioni elementari e delle funzioni algebriche fratte con denominatore<br />

di secondo grado. Integrazione per parti e per sostituzione.<br />

CALCOLO INTEGRALE<br />

Definizione di funzione integrabile secondo Riemann. Integrabilità e continuità. Integrabilità e<br />

monotonia. L’integrale definito e il problema dell’area. Definizione di media integrale di una<br />

funzione su un intervallo [a;b]. Teorema della media integrale. Teorema di Torricelli. Teorema<br />

fondamentale del calcolo integrale. Funzione integrale e primitive. Calcolo del volume e delle<br />

superfici dei solidi di rotazione.<br />

N.B. I teoremi riportati con sottolineatura sono stati dimostrati.<br />

Carate Brianza, 10.05.2012 Prof. Paola Balzarotti<br />

FISICA<br />

LICEO SCIENTIFICO DON CARLO GNOCCHI<br />

ANNO SCOLASTICO 2011/2012<br />

CLASSE <strong>5°</strong>B<br />

DISCIPLINA: FISICA<br />

DOCENTE: PROF. PAOLA BALZAROTTI<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

.<br />

ELETTROMAGNETISMO<br />

Fenomeni elementari di elettrizzazione. Elettrizzazione per strofinio, elettrizzazione per contatto,<br />

elettrizzazione per induzione.<br />

La forza fra cariche elettriche: la legge di Coulomb. La descrizione dell’esperimento di Coulomb<br />

per la verifica sperimentale della legge. La costante dielettrica del vuoto.<br />

Il campo elettrico: definizione del vettore campo elettrico.<br />

73


Il principio di sovrapposizione per la determinazione del campo elettrico generato da un sistema di<br />

cariche. La rappresentazione del campo attraverso le linee di forza.<br />

Alcune particolari “forme” del campo elettrico. Il campo radiale, il campo generato da un dipolo, il<br />

campo uniforme.<br />

Le proprietà del campo elettrico.<br />

Definizione di flusso del vettore campo elettrico (uniforme) attraverso una superficie piana. Il<br />

teorema di Gauss. Dimostrazione del teorema di Gauss nel caso particolare in cui il campo è radiale<br />

e in cui la gaussiana è una superficie sferica con centro nella carica Q.<br />

Alcune applicazioni del teorema di Gauss: determinazione del vettore campo elettrico generato da<br />

una distribuzione lineare di carica, determinazione del vettore campo elettrico generato da una lastra<br />

piana uniformemente carica.<br />

Energia potenziale elettrica e potenziale elettrostatico: definizione dell’energia potenziale elettrica a<br />

partire dal lavoro compiuto dalla forza colombiana, il potenziale (caso del campo radiale e del<br />

campo uniforme).<br />

Conservatività del campo elettrico. Definizione della circuitazione per il vettore campo. Il teorema<br />

della circuitazione per il campo elettrico. Superfici equipotenziali. Legame tra campo elettrico e<br />

differenza di potenziale nel caso del campo uniforme.<br />

Conduttori carichi in equilibrio elettrostatico.<br />

Distribuzione della carica in un conduttore elettrostatico in equilibrio. Legame tra la densità<br />

superficiale di carica e il raggio di curvatura della superficie.<br />

Potenziale e campo elettrico sulla superficie e all’interno di un conduttore in equilibrio<br />

elettrostatico. Campo elettrico all’esterno di un conduttore carico in equilibrio elettrostatico (in un<br />

punto prossimo alla superficie del conduttore): il teorema di Coulomb.<br />

Definizione della capacità di un conduttore.<br />

I condensatori.<br />

Il condensatore piano. Capacità equivalente di un sistema di condensatori in serie e in parallelo.<br />

Moto di una carica in un campo elettrico.<br />

La misura della carica elettrica: l’esperimento di Millikan.<br />

La definizione di corrente elettrica continua. La prima e la seconda legge di Ohm. La potenza<br />

elettrica. L’effetto Joule. Collegamenti di resistenze in serie e in parallelo.<br />

Energia associata ad un campo elettrico: deduzione della densità di energia associata ad un campo<br />

elettrico nel caso di campo uniforme generato da un condensatore carico.<br />

Il magnetismo. Descrizione dell’esperimento di Oërsted.<br />

Esperienza della bilancia elettrodinamica e deduzione dell’espressione per la forza magnetica che<br />

agisce su un filo rettilineo, di lunghezza l, percorso da corrente immerso in un campo magnetico<br />

uniforme.<br />

La forza magnetica che agisce su una particella carica in moto: la forza di Lorentz. Definizione del<br />

vettore B di induzione magnetica a partire dalla forza di Lorentz. Interpretazione delle azioni<br />

magnetiche su correnti attraverso il vettore B.<br />

Campo generato da un filo indefinito percorso da corrente, da una spira circolare nel suo centro, da<br />

un solenoide (senza dimostrazioni).<br />

74


Proprietà del campo B: teoremi del flusso e della circuitazione. Deduzione del teorema della<br />

circuitazione per il vettore B nel caso particolare di campo generato da un filo indefinito percorso<br />

da corrente o da un solenoide.<br />

Proprietà magnetiche della materia: correnti e poli magnetici. (Non è stato definito il momento<br />

magnetico della spira e degli aghi magnetici).<br />

Moto di una particella carica in un campo elettromagnetico. L’esperimento di Thomson per la<br />

determinazione di e/m per l’elettrone. Il ciclotrone: descrizione del principio di funzionamento.<br />

Azione di un campo magnetico su una spira percorsa da corrente: il principio di funzionamento del<br />

motore elettrico.<br />

Il fenomeno dell’induzione elettromagnetica: interpretazione della corrente indotta mediante la<br />

forza di Lorentz. Generalizzazione: la legge di Faraday -Lenz. Il campo elettromotore indotto e la<br />

non conservatività del campo elettromotore. Circuitazione per il campo elettromotore.<br />

La produzione di corrente alternata: l’alternatore.<br />

La sintesi dell’elettromagnetismo: le equazioni di Maxwell per il campo elettromagnetico. Le onde<br />

elettromagnetiche: equazione dell’onda elettromagnetica in una regione sufficientemente lontana<br />

dalle correnti e dalle cariche elettriche.<br />

FISICA NUCLEARE<br />

Elementi costitutivi del nucleo: protoni e neutroni.<br />

La forza nucleare forte e le sue caratteristiche.<br />

Definizione di isotopo.<br />

La radioattività naturale: decadimento alfa, beta e gamma. Alcuni esempi.<br />

Il problema della stabilità/instabilità dei nuclei (perché alcuni nuclei deca<strong>don</strong>o?).<br />

L’energia di legame di un nucleo e l’energia media di legame per nucleone. La curva dell’energia<br />

media di legame per nucleone. Il ruolo dei neutroni nella stabilità dei nuclei.<br />

La radioattività artificiale: reazioni esoenergetiche ed endoenergetiche, il Q della reazione, la<br />

fissione e la fusione. Il Tokamak: principio di funzionamento.<br />

La fissione nucleare è stata solo descritta nelle sue linee essenziali: non ho fatto cenno al principio<br />

di funzionamento di un reattore ne’ al problema del controllo della reazione a catena. Per quel che<br />

riguarda la fusione, durante la visita al TOKAMAK ASDEX di Monaco di Baviera, si è trattato il<br />

problema del confinamento del plasma e si è accennato alle condizioni per la fusione nucleare.<br />

Carate Brianza, 15/05/2012 prof.sa Paola Balzarotti<br />

75


DISEGNO E STORIA DELL’ARTE<br />

LICEO SCIENTIFICO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI, CARATE BRIANZA<br />

ANNO SCOLASTICO 2011-2012<br />

CLASSE 5B SCIENTIFICO<br />

DISEGNO E STORIA DELL’ARTE<br />

PROF. RITA TAGLIABUE<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

DISEGNO<br />

Per disegno i temi trattati hanno riguardato lo studio di architetture realizzate a Milano, Como,<br />

Lecco e nelle provincie, dal Razionalismo moderno del novecento alle architetture in corso di<br />

edificazione a Milano, illustrando diverse tipologie.<br />

Gli studenti, in piccoli gruppi, hanno proseguito lo studio sulle architetture realizzate l’anno<br />

precedente nel laboratorio di disegno con Autocad 3D, e di cui avevano sviluppato le<br />

rappresentazioni in pianta, alzato, <strong>sez</strong>ione e vista assonometrica. Il lavoro quest’anno andava<br />

sviluppato come “analisi d’opera” dell’architettura in esame secondo alcuni aspetti: biografia<br />

dell’autore, spiegazione della morfologia architettonica e la ricerca poetica dell’architetto.<br />

Il lavoro in disegno è stato svolto nella sua ideazione e sviluppo nella prima parte dell’anno, il<br />

primo quadrimestre. E’ stato ripreso all’inizio del secondo quadrimestre per le integrazioni e per le<br />

correzioni richieste dall’insegnante o per l’impaginazione del lavoro. Per la fine dell’anno è stata<br />

prevista la possibilità di realizzare una piccola esposizione dei materiali realizzati.<br />

I temi trattati sono stati:<br />

- villa Bianca, G. Terragni, Seveso, Milano<br />

- asilo sant’Elia, G. Terragni, Como<br />

- il centro Meridiana, R. Piano, Lecco<br />

- museo d’arte moderna a Lissone, Milano<br />

- palazzo del comune, Canella, Segrate, Milano,<br />

- complesso edilizio per abitazioni e uffici, L. Moretti, Milano<br />

- intervento sulla Scala di Milano, M.Botta<br />

- la stazione centrale di Milano, U. Stacchini<br />

- il grattacielo Pirelli, G. Ponti, Milano<br />

STORIA DELL’ARTE<br />

(Vengono indicate tra parentesi alcune opere conosciute e con immagine sui libri di testo o in<br />

fotocopia distribuita, in grassetto le opere di cui il testo, o il lavoro in classe, ha sviluppato<br />

un’analisi d’opera)<br />

Primi fermenti romantici nella pittura di J.H. Fussli (L’incubo) e di F. Goya (La fucilazione).<br />

La pittura romantica europea attraverso le principali opere di:<br />

in Francia, T. Gericault (La zattera della Medusa, Gli alienati,), E. Delacroix (Massacro di Scio,<br />

La Libertà guida il popolo);<br />

in Germania, C.D. Friedrich (Croce nella montagna, Monaco in riva al mare, Viandante sul mare<br />

di nebbia);<br />

in Inghilterra, W.M. Turner (Pioggia, vapore e velocità), J. Constable (Il mulino di Flatford)).<br />

76


L’esperienza romantica nella pittura italiana: storicismo e medievalismo;<br />

la pittura di storia: F. Hayez (I profughi di Parga, I vespri siciliani, Il bacio).<br />

Naturalismo e realismo in Francia: G. Courbet (Gli spaccapietre, Funerale ad Ornans, L’atelier<br />

del pittore); di J.F. Millet L’angelus, di H.Daumier Il vagone di terza classe.<br />

Impressionismo: le opere di E. Manet (Olympia, Colazione sull’erba, Bar alle “Folies Bergère”),<br />

C. Monet (Impressione, sole nascente, La Gare Saint-Lazare, Le ninfee, la serie della Cattedrale di<br />

Rouen), E. Degas (L’assenzio, Ballerina sulla scena), A. Renoir (Colazione dei canottieri, Ballo al<br />

“Moulin de la Gallette”).<br />

La pittura italiana tra Risorgimento e unità nazionale: i Macchiaioli (A. Cecioni: Il caffè<br />

Michelangelo, R. Sernesi: Tetti al sole, S. Lega: Il Pergolato), le opere di G. Fattori (Il campo<br />

italiano dopo la battaglia di Magenta, In vedetta, La rotonda dei bagni Palmieri),<br />

Tematiche individuate:<br />

- l’architettura, le esposizioni industriali e le arti applicate, le nuove tecniche costruttive;<br />

- le tendenze architettoniche: Neogotico, Eclettismo.<br />

Il Neoimpressionismo di G. Seurat (Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte,Il<br />

bagno) e P. Signac (La boa rossa).<br />

I segni della perdita di unità dell’Ottocento e le radici dell’arte contemporanea:<br />

la ricerca della forma, le opere di P. Cezanne (La casa dell’impiccato, opere con soggetto la<br />

Montagna Sainte-Victorie, Due giocatori di carte, opere con soggetto la Natura morta, la serie<br />

delle Grandi bagnanti);<br />

i segni della crisi, le opere di V.Van Gogh (I mangiatori di patate, I girasoli, La camera dell’artista<br />

ad Arles, La notte stellata, Autoritratti, Campo di grano con corvi);<br />

i miti dell’evasione, le opere di P. Gauguin (La visione dopo il sermone, Il Cristo giallo, Due<br />

<strong>don</strong>ne Tahitiane, Da dove veniamo?Chi siamo?Dove andiamo?).<br />

Le ricerche del Simbolismo (O. Re<strong>don</strong>: Orfeo, G. Moreau: L’apparizione, Orfeo)<br />

Secessioni e modernità: la Secessione di Vienna in pittura (Padiglione della Secessione), le opere<br />

di G. Klimt (Giuditta I e II, Il bacio, Le tre età della <strong>don</strong>na, il Fregio di Beethoven);<br />

Il Divisionismo in Italia nella pittura di G. Previati (Maternità), G. Segantini (Ave Maria a<br />

trasbordo, Le due madri, trittico delle Alpi), Pelizza da Volpedo (Il quarto stato).<br />

Tematiche individuate:<br />

- architettura e arti applicate: Art nouveau, Jugendstil, Liberty;<br />

- le interpretazioni del Modernismo.<br />

Le avanguardie del primo Novecento:<br />

verso l’Espressionismo: E. Munch (L’urlo)<br />

Espressionismo: i Fauves in Francia con H. Matisse (Gioia di vivere, La danza, La tavola<br />

imbandita);<br />

Die Brucke in Germania con E.L. Kirchner (Cinque <strong>don</strong>ne nella strada, Autoritratto come<br />

soldato);<br />

77


l’Espressionismo austriaco con E. Schiele (L’abbraccio, La famiglia) e O. Kokoschka (La sposa del<br />

vento).<br />

Le ricerche del Cubismo, le opere di P. Picasso (Les demoiselles d’Avignon, Ambroise Vollard,<br />

Suonatore di filarmonica, Natura morta con sedia impagliata) e G.P. Braque (Il portoghese,<br />

Nature morte aux banderillas);<br />

dal Cubismo analitico e sintetico al Cubismo orfico (R.Delaunay: La torre Eiffel, Forme circolari).<br />

La riflessione sulla guerra di P. Picasso “Guernica” 1937.<br />

Il Futurismo in Italia nelle opere di U. Boccioni (La città che sale, Stati d’animo:gli addii, Materia,<br />

Forme uniche di continuità nello spazio), G. Balla (Lampada ad arco, Le mani del violinista,<br />

Sequenze dinamiche: volo di rondini, Velocità d’automobile), C. Carrà (Manifestazione<br />

interventista, La Galleria di Milano, Rissa in Galleria); Marinetti e il Manifesto del Futurismo<br />

(1909); l’architettura di Antonio Sant’Elia.<br />

Le immagini dell’Astrattismo: Der Blaue Reiter, il linguaggio dello spirito di V. Kandisky (Primo<br />

acquarello astratto, Composizione II, Tre suoni, Nel riquadro nero), il percorso di P. Klee (Strada<br />

principale e strade secondarie), l’abban<strong>don</strong>o dell’oggetto di P. Mondrian (Composizione in una<br />

cornice, Composizione con rosso, giallo e blu, sequenza immagini dall’albero rosso alla<br />

composizione n.VI, Broadway boogie-woogi), K. Malevic (Quadro nero su fondo bianco).<br />

Le ricerche del Bauhaus<br />

L’arte come libertà e nonsense: il Dadaismo, nuove tecniche di produzione artistica,<br />

le opere di M. Duchamp (Nudo che scende una scala, Fontana, Ruota di bicicletta, L.H.O.O.Q.<br />

Grande vetro).<br />

L’inconscio prende voce: il Surrealismo espresso nelle opere di S. Dalì (Sogno causato dal volo di<br />

un’ape, La persistenza della memoria, La Venere a cassetti), R. Magritte (L’uso della parola,<br />

L’impero delle luci), l’oggetto surrealista.<br />

Carate, 10-05-2012 prof.sa Rita Tagliabue<br />

78


EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE<br />

LICEO SCIENTIFICO l.r. DON CARLO GNOCCHI<br />

ANNO SCOLASTICO 2011-2012<br />

CLASSE 5B SCIENTIFICO<br />

DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE<br />

DOCENTE: CHIARA BORGONOVO<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

Le capacità condizionali<br />

Parte teorica e pratica.<br />

La forza: definizione, classificazione dei vari tipi di forza, metodi di allenamento, test di<br />

valutazione.<br />

La resistenza<br />

La velocità<br />

La mobilità articolare<br />

Le capacità coordinative<br />

Coordinazione dinamico-generale<br />

Coordinazione spazio-temporale<br />

Coordinazione oculo-manuale / podale/ altri segmenti<br />

Giochi pre-sportivi a squadre per l’affinamento della destrezza (palla goal in diverse modalità)<br />

Torneo multisportivo relativamente ai seguenti sport affrontati nel corso dei cinque anni di liceo<br />

come momento di sintesi:<br />

pallavolo, pallagoal, calcio a 5, basket, pallamano, badminton e tennis tavolo<br />

Attività di tirocinio<br />

Giochi popolari e presportivi, pilates, danza moderna, ginnastica artistica, fitness, difesa personale,<br />

acrosport, danze popolari irlandesi, tennis, roller e hockey su roller.<br />

Ogni tirocinio consta di una parte pratica, ovvero la lezione in palestra della durata di un’ora e<br />

mezza ed una parte teorica, ovvero una tesina relativa all’argomento scelto.<br />

Dal punto di vista prettamente teorico sono stati trattati nel corso dell’intero anno scolastico i<br />

seguenti temi:<br />

Avviamento motorio<br />

Modalità corretta di esecuzione dello stretching e della mobilità articolare.<br />

Potenziamento muscolare: varie metodiche di potenziamento, importanza dei carichi, del numero<br />

delle ripetizioni, delle serie di lavoro e dei tempi di recupero.<br />

Conoscenza degli sport sopra citati e dei loro segni convenzionali.<br />

Arbitraggi degli incontri da parte delle allieve.<br />

Saper organizzare una lezione di educazione fisica e saper gestire il gruppo classe. (attraverso le<br />

esercitazioni di tirocinio).<br />

Norme da rispettare nelle attività di potenziamento muscolare.<br />

Dato il nome di un muscolo saper abbinare un esercizio di allungamento.<br />

Carate B.za, 02 Maggio 2012<br />

79<br />

L’insegnante<br />

Chiara Borgonovo


EDUCAZIONE FISICA MASCHILE<br />

LICEO SCIENTIFICO PARITARIO “DON CARLO GNOCCHI” DI CARATE BRIANZA<br />

ANNO SCOLASTICO: 2011/2012<br />

CLASSE: 5^ B <strong>Scientifico</strong><br />

DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA<br />

DOCENTE: ALFONSO VILLA<br />

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO<br />

. LE CAPACITA’ CONDIZIONALI :<br />

resistenza, forza, velocità e mobilità affrontate singolarmente ed in maniera approfondita<br />

attraverso:<br />

la conoscenza teorica (classificazione dei vari tipi e forme di velocità, forza e resistenza),<br />

lo sviluppo personale (potenziamento),<br />

il tutto attraverso le diverse metodologie di allenamento.<br />

test di valutazione.<br />

. PALLACANESTRO:<br />

approfondimento della tecnica dei fondamentali individuali; approfondimento dei<br />

fondamentali di squadra in attacco ed in difesa; schemi offensivi a partire dal cinque fuori.<br />

Regolamento ed arbitraggio.<br />

. PALLAVOLO:<br />

approfondimento della tecnica dei fondamentali individuali; schemi di attacco con doppio<br />

alzatore; schemi di difesa, ricezione a W, regolamento ed arbitraggio.<br />

. ATTIVITA’ COMPLEMENTARE:<br />

Pallagoal, Pallamano, Calcio a 5, Trampolino elastico.<br />

. ATTIVITA’ DI TIROCINIO:<br />

Rugby<br />

Basket<br />

Tennis<br />

Unihoc<br />

Calcio Gaelico<br />

Calcio a 5<br />

Flag Football<br />

Atletica<br />

Pallavolo<br />

Ogni tirocinio è costituito da una parte pratica- lezione in palestra- ed una parte teorica- una<br />

tesina relativa all’argomento scelto-.<br />

Dal punto di vista prettamente teorico gli argomenti trattati nel corso dell’intero anno scolastico<br />

sono stati i seguenti:<br />

- Avviamento motorio: importanza del riscaldamento e dello stretching. Modalità<br />

corretta di esecuzione dello stretching.<br />

80


- Potenziamento muscolare: varie metodiche di potenziamento, importanza dei<br />

carichi, del numero delle ripetizioni, delle serie di lavoro e dei tempi di recupero.<br />

- Conoscenza degli sport affrontati e della simbologia arbitrale.<br />

- Saper organizzare una lezione di educazione fisica e saper gestire il gruppo<br />

classe (attraverso l’esercitazione di tirocinio)<br />

- Dato il nome di un muscolo saper abbinare un esercizio di allungamento e potenziamento.<br />

Carate Brianza, 10.05.2012 L’insegnante<br />

Alfonso Villa<br />

81

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