Maresciallo Giuseppe Di Venere - arpa-marche.it
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Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente<br />
- Nucleo Operativo Ecologico di Ancona -<br />
Via C. Colombo n. 106 071895747 071895381 E-Mail: noeancdo@carabinieri.<strong>it</strong><br />
La presentazione sul tema di cui all’oggetto è suddivisa in tre parti:<br />
- presentazione del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente e in particolare del<br />
NOE di Ancona;<br />
- normative di riferimento sui rifiuti agricoli;<br />
- utilizzo dei fanghi in agricoltura.<br />
Parte Prima. I Nuclei Operativi Ecologici (NOE) del Comando Carabinieri per la Tutela<br />
dell’Ambiente hanno il comp<strong>it</strong>o di vigilare, prevenire e reprimere le violazioni compiute in danno<br />
dell’ambiente attraverso accertamenti di P.G. I Carabinieri dei N.O.E. non hanno attribuzioni di<br />
natura tecnica e per questo si avvalgono del SSN, APAT, ARPA e RACIS. Nel 1999 è stato ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
il NOE di Ancona che opera nella regione Marche.<br />
Parte Seconda. La gestione dei rifiuti è disciplinata, in generale, dal D. Lgs. 2 febbraio<br />
1997, n 22 (cd. DECRETO RONCHI). Esso prevede numerose norme di applicazione generale e<br />
diffusa ed alcune eccezioni di interesse per l’imprend<strong>it</strong>ore agricolo. Come noto nel “Ronchi” i<br />
rifiuti sono classificati come Urbani o Speciali (pericolosi e non). Con riferimento all’agricoltura<br />
quelli da ab<strong>it</strong>azione rurale s’inquadrano nella categoria degli urbani, mentre altri, come i conten<strong>it</strong>ori<br />
dei pesticidi, le batterie dei mezzi agricoli, etc., sono da considerarsi rifiuti speciali pericolosi. Dalla<br />
normativa sono esclusi le carogne e altre sostanze naturali non pericolose che sono disciplinate da<br />
norme speciali (D.L.gs. n. 508/92).<br />
Le carcasse sono individuate come materiale ad alto rischio, da gestire attraverso trasformazione<br />
presso appos<strong>it</strong>i stabilimenti, incenerimento, interramento secondo specifiche cautele. La materia è,<br />
comunque, disciplinata dai locali regolamenti comunali e dall’ASL.<br />
In generale, i rifiuti appena prodotti possono essere depos<strong>it</strong>ati temporaneamente, in attesa dello<br />
smaltimento, in luoghi appos<strong>it</strong>i e con modal<strong>it</strong>à ad hoc. Gli oneri dello smaltimento dei rifiuti sono a
carico del detentore. Per i rifiuti speciali si può procedere ad autosmaltimento, a consegna degli<br />
stessi a terzi o al servizio pubblico.<br />
Al fine di una corretta gestione è stato creato il catasto dei rifiuti che richiede da parte del<br />
produttore la compilazione del Modello Unico di <strong>Di</strong>chiarazione ambientale (MUD) e la<br />
presentazione dello stesso annualmente alla Camera di Commercio di competenza. Il MUD deve<br />
essere presentato dagli imprend<strong>it</strong>ori che producono rifiuti pericolosi e con volume d’affari superiore<br />
a 7.746,85 euro/anno.<br />
Insieme al MUD si deve tenere il Registro di Carico e Scarico che va aggiornato periodicamente e<br />
integrato con i formulari relativi al trasporto dei rifiuti e va conservato per almeno 5 anni. Per le<br />
violazioni agli obblighi di dichiarazione e di tenuta dei registri si incorre in sanzioni amministrative.<br />
Se un imprend<strong>it</strong>ore agricolo supera per volume d’affari annuo la soglia dei 7.746,85 euro annui e<br />
produce rifiuti pericolosi, ma li conferisce al servizio pubblico di raccolta, non dovrà osservare gli<br />
obblighi di registri e MUD.<br />
Se si trasportano piccole quant<strong>it</strong>à di rifiuti (30 l/giorno o 30 Kg/giorno) non è necessario l’iscrizione<br />
all’albo dei trasportatori, né l’uso di formulari. Per quant<strong>it</strong>à maggiori invece è necessario che i<br />
rifiuti siano accompagnati da un formulario di identificazione redatto in 4 copie. Le sanzioni<br />
previste per i trasportatori di rifiuti non in regola prevedono, oltre alle sanzioni amministrative,<br />
anche quella penale con la reclusione fino a 2 anni.<br />
E’ fatto, altresì, divieto di miscelazione dei rifiuti pericolosi per diluirli e l’abbandono degli stessi.<br />
Chi viola questi divieti è costretto al ripristino delle condizioni iniziali e le pene per questi reati<br />
contravvenzionali sono l’arresto e l’ammenda.<br />
Sono previste inoltre delle procedure semplificate per quanto riguarda l’autosmaltimento e le<br />
operazioni di recupero dei rifiuti. Tali operazioni devono rispettare determinate condizioni e norme<br />
tecniche.<br />
Parte Terza. L’utilizzo dei fanghi di depurazione come ammendanti in agricoltura è<br />
disciplinato dal D. Lgs. 27 gennaio 1992, n. 99. Il decreto vuole incoraggiare il corretto utilizzo dei<br />
fanghi così da ev<strong>it</strong>are effetti nocivi. Per questo i fanghi devono possedere certe caratteristiche ed<br />
essere utilizzati con appos<strong>it</strong>e accortezze e in determinate condizioni. Per l’utilizzo dei fanghi è<br />
necessario essere mun<strong>it</strong>i di un autorizzazione regionale e notificarne l’inizio dell’utilizzazione<br />
almeno 10 giorni prima alla Regione, Provincia e Comune.<br />
I documenti che vengono richiesti sono:<br />
- scheda di accompagnamento che comprende le fasi di: raccolta, trasporto, stoccaggio,<br />
condizionamento e utilizzazione;
- registro di Carico e Scarico;<br />
- registro di utilizzazione che contiene anche le analisi.<br />
Le sanzioni per la violazione della norma suddetta sono penali e vanno dall’arresto all’ammenda.<br />
Sull’illec<strong>it</strong>o uso degli ammendanti in agricoltura si è basata l’operazione “GREENLAND” del<br />
Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, a segu<strong>it</strong>o della quale sono state segnalate<br />
all’A.G. 90 persone e 1 è stata arrestata, sono stati sequestrati 5 impianti, 6 aziende agricole e 2<br />
autoarticolati. Attraverso la falsificazione di documenti venivano immessi in terreni agricoli, come<br />
fertilizzanti, sostanze inquinanti contenenti grandi quant<strong>it</strong>à di metalli pesanti che avrebbero dovuto<br />
essere smalt<strong>it</strong>i con procedure particolari e a costi elevati.<br />
IL COMANDANTE<br />
(Mar.Ca <strong>Giuseppe</strong> <strong>Di</strong> <strong>Venere</strong>)