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FISIOPATOLOGIA E SEMEIOTICA DEL DOLORE

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<strong>FISIOPATOLOGIA</strong> E<br />

<strong>SEMEIOTICA</strong> <strong>DEL</strong> <strong>DOLORE</strong><br />

Dott. Saltari Maria Rita<br />

Servizio di Terapia del Dolore e Cure<br />

Palliative<br />

Ospedale di Rovigo


Che cos’è il dolore?<br />

Secondo la Iasp dolore =<br />

spiacevole esperienza<br />

sensoriale ed emozionale<br />

associata ad un danno<br />

tessutale reale o<br />

potenziale e descritta in<br />

termini di tale danno.


Che cos’è il dolore?<br />

Dolore = complessa<br />

esperienza sensoriale cioè è<br />

un’emozione.<br />

Dolore è associato al<br />

concetto di danno tessutale<br />

attuale, potenziale, ipotetico.<br />

Non vi è un solo<br />

meccanismo patogenetico<br />

alla base del dolore.


Cosa provoca lo stimolo doloroso?<br />

Stimolo nocicettivo determina attivazione dei<br />

nocicettori locali.<br />

Stimoli bassa intensità eccitano recettori connessi<br />

alle fibre Aß mentre gli stimoli di elevata intensità o<br />

nocicettivi eccitano i recettori corpuscolati delle fibre<br />

Aß e le terminazioni libere delle Aδ A e C.


Cosa determina l’intensità dello<br />

stimolo?


Trasmissione dell’impulso doloroso<br />

Nocicettori<br />

Midollo spinale<br />

Riflesso segmentale<br />

Talamo<br />

Corteccia sensitiva<br />

Lobi limbico e frontale


Meccanismi di modulazione del<br />

dolore


Meccanismi discendenti di controllo del<br />

dolore


Dolore acuto<br />

<strong>DOLORE</strong> ACUTO: di breve<br />

durata con rapporto<br />

causa/effetto. E’ fisiologico e si<br />

esaurisce quando cessa<br />

l’applicazione dello stimolo, ha<br />

una distribuzione topografica<br />

ben precisa. E’ il dolore post-<br />

operatorio o il dolore da trauma.<br />

Evoca: spasmo muscolare ed<br />

ipersimpaticotonia.<br />

ipersimpaticotonia.


Le funzioni del dolore<br />

Funzione protettiva del dolore. In 2<br />

casi il dolore non è un sintomo ma una<br />

malattia:<br />

1)quando persiste dopo aver segnalato<br />

un danno (paz ( paz neoplastico);<br />

2)quando esprime l’alterato<br />

funzionamento del dispositivo di<br />

segnalazione (dolore neuropatico,<br />

nevralgia post-herpetica<br />

post herpetica). ).


Dolore cronico<br />

Dolore cronico: perdura dopo la risoluzione della<br />

causa. Dolore che dura oltre i 6 mesi. E’ uno stato<br />

di malattia. E’ sostenuto da una modificazione<br />

plastica dei circuiti neuronali centrali che facilita<br />

l’elaborazione di stimoli nocicettivi e non, in<br />

percezione di dolore. Si associa a modificazioni<br />

della personalità e dello stile di vita.


Dolore cronico<br />

Dolore cronico provoca disturbi<br />

del sonno e dell’appetito (perdita<br />

dell’appetito), stipsi, disturbi<br />

dell’umore (depressione),<br />

rallentamento psicomotorio ed il<br />

medical shopping (ricerca<br />

continua di medici ed ospedali<br />

disponibili a terapie più efficaci<br />

e sempre più cruente.


Classificazione del dolore<br />

In base alla sede della<br />

lesione algogena<br />

distinguiamo il dolore in<br />

tessutale, neuropatico,<br />

psicogeno. psicogeno.


Dolore tessutale<br />

Dolore tessutale = dolore<br />

fisiologico provocato dalla<br />

stimolazione dei<br />

nocicettori tessutali da<br />

parte di stimoli esogeni<br />

meccanici, termici e<br />

chimici. Superficiale o<br />

profondo.


Dolore tessutale superficiale<br />

Dolore tessutale superficiale = dolore<br />

da traumi su cute e mucose, da ustioni,<br />

da ulcere e gangrene ischemiche, ischemiche,<br />

da<br />

infiltrazione tumorale. Nell’ustione il<br />

dolore è dato da una flogosi locale<br />

sostenuta dalla liberazione di mediatori<br />

chimici come istamina, bradichinina,<br />

bradichinina,<br />

PGs che sensibilizzano i nocicettori<br />

(iperalgesia iperalgesia, , allodinia) allodinia)<br />

e dal danno<br />

delle terminazioni nervose.


Dolore tessutale profondo somatico<br />

Dolore tessutale profondo somatico = dolore<br />

muscoloscheletrico (muscoli, ossa, articolazioni, vasi)<br />

e nerve trunk pain. pain.<br />

Ad es. la S.miofasciale = dolore<br />

riferito a determinati gruppi muscolari sede dei trigger<br />

points. points.<br />

Questi sono circoscritte zone miofasciali in cui<br />

i nocicettori sono ipereccitabili. Sono attivi o latenti.


Dolore miofasciale<br />

Trigger points = area muscolare che è dolente alla<br />

pressione,tipico è il segno del salto ed il dolore riferito<br />

alla target area. I trigger points più attivi sono nel<br />

trapezio, SCM, elevatore della scapola e quadrato dei<br />

lombi. I trigger points attivi provocano dolore, rigidità<br />

muscolare (soprattutto dopo periodo di immobilità del<br />

muscolo come la mattina al risveglio), quelli latenti<br />

danno debolezza muscolare e diminuzione dell’ampiezza<br />

del movimento.


Dolore neuropatico<br />

Tipo di dolore molto frequente.<br />

Conseguenza di lesioni o disfunzione del<br />

SNC.<br />

Non nocicettivo ma da attivazione ectopica<br />

neuroni periferici.<br />

Persiste per mesi o anni dopo l’evento che<br />

ha prodotto la lesione nervosa.


Dolore neuropatico<br />

Uniforme o parossistico<br />

Spontaneo o provocato<br />

Urente o disestesico<br />

Tipico della nevralgia post-herpetica<br />

post herpetica e della<br />

nevralgia trigeminale<br />

Caratterizzato da disturbi della sensibilità:<br />

ipoestesia (minor sensibilità), iperalgesia<br />

(aumentata risposta a stimolo doloroso),<br />

allodinia (dolore dovuto a stimolo non<br />

doloroso)


Nevralgia post-herpetica<br />

post herpetica<br />

Replicazione del virus =<br />

<br />

radicolite (con danno neuronale) neuronale)<br />

che interessa un metamero.<br />

Eruzione herpetica (vescicole).<br />

Dolore = sensazioni di bruciore,<br />

di spilli, di scarica elettrica<br />

scatenate dal contatto della cute.


Il dolore neuropatico è sensibile alla<br />

Il dolore neuropatico è<br />

poco sensibile alla<br />

morfina. Quest’ultima<br />

Quest’ ultima<br />

contrasta invece il<br />

dolore nocicettivo ad<br />

eccezione del dolore<br />

incident.<br />

incident<br />

morfina?


Dolore Incident<br />

E’ causato da treni di<br />

impulsi che massivamente<br />

raggiungono il corno dorsale<br />

del midollo per cui il filtro<br />

antinocicettivo midollare<br />

non è in grado di<br />

contrastare. In realtà ogni<br />

dolore ha una quota incident<br />

più o meno importante. > è<br />

la quota incident < è la<br />

sensibilità alla morfina.


Dolore psicogeno<br />

E’ dovuto ad anomala interpretazione dei<br />

messaggi percettivi.<br />

Si distingue il dolore da tensione muscolare (tipico<br />

di uno stato d’ansia), il dolore da conversione (non<br />

sostenuto da cause organiche) ed il dolore<br />

allucinatorio (da malattie psichiatriche come la<br />

schizofrenia e la depressine grave).<br />

E’ diverso dal rinforzo psicologico del dolore,<br />

meccanismo di amplificazione della percezione<br />

dolorosa, forse alla base del fenomeno di<br />

cronicizzazione del dolore.


Dolore sternale<br />

Impone la d.d. fra varie patologie viscerali (cardiaca,<br />

esofagea, aortica) aortica)<br />

ed alcune patologie articolari<br />

(articolazioni costosternali).<br />

costosternali).<br />

Valutare da quanto tempo è esordito il dolore, la<br />

modalità di esordio, le sue irradiazioni (quella dorsale<br />

depone per un’origine esofagea), la durata, i fattori che<br />

lo modificano ( in rapporto con i pasti se di origine<br />

esofagea; in rapporto con l’attività fisica se di origine<br />

cardiaca).<br />

Valutare i caratteri qualitativi del dolore: gravativo se<br />

proviene dalle coronarie, urente dall’esofago.


Dolore sternale irradiato all’arto superiore<br />

Cardiaco se dallo sterno s’irradia alla parte mediale<br />

del braccio, avambraccio e mano sinistra, al collo ed<br />

ai trapezi. Rara è l’irradiazione posteriore spinale<br />

toracica (frequente nel dolore esofageo). Il carattere<br />

urente è tipico del dolore esofageo. Il dolore<br />

cardiaco ha esordio recente, carattere continuo,<br />

gravativo, gravativo,<br />

ed è provocato dalla fatica fisica. E’<br />

confermato dalla positività dell’ECG, dalla ricerca<br />

degli enzimi cardiaci e dalla regressione del dolore<br />

con trinitrina sub-linguale.<br />

sub linguale.


Dolore sternale


Dolore delle regioni laterali del<br />

torace<br />

Se ha distribuzione locale, senza deficit neurologici, il<br />

dolore può essere:<br />

Da lesione algogena nelle coste.<br />

Da lesione in diverse strutture parietali del torace.<br />

Da lesione nella pleura, se c’è un dolore continuo,<br />

puntorio o a pugnalata, aggravato dall’ inspirazione,<br />

dalla tosse, dallo starnuto e dal movimento<br />

soprattutto se è associato ad un dolore nelle regioni<br />

mammaria, deltoidea o sovrascapolare.<br />

sovrascapolare


Dolore pleurico


Dolore lombare<br />

Nel dolore lombare spinale con possibile irradiazione<br />

alla regione paraspinale e/o all’arto inferiore la<br />

lesione algogena può essere: nelle vertebre lombari<br />

(se vi è dolore a pugnalata, incident, incident,<br />

con tender area)<br />

(da osteoporosi, spondilite anchilosante, tumori); nei<br />

dischi intervertebrali (il dolore aumenta nella flesso-<br />

deflessione del tronco,RMN); nei legamenti<br />

longitudinale posteriore, interspinoso,<br />

interspinoso,<br />

sovraspinoso<br />

(se si aggrava ad ogni movimento della colonna e si<br />

associa ad elevata rigidità) se all’anamnesi si<br />

evidenzia un recente sforzo fisico come il<br />

sollevamento di un peso.


Dolore lombare


Dolore lombare<br />

Da interessamento del legamento longitudinale<br />

anteriore nella spondilolistesi o instabilità vertebrale<br />

(se Rx della colonna evidenzia spondilolistesi è<br />

consigliabile una RMN per un’eventuale correzione<br />

chirurgica).


Fisiopatologia del dolore discale


Dolore lombare<br />

Origina da alcuni visceri se ha carattere profondo, più<br />

evidente nel clinostatismo. clinostatismo.<br />

Il pancreas da un dolore<br />

persistente, l’aorta da un dolore acuto.


Dolore paraspinale<br />

Se il dolore è paraspinale<br />

laterale la lesione algogena<br />

può essere nell’erector nell’ erector<br />

spinae o nelle articolazioni<br />

zigoapofisarie. zigoapofisarie.<br />

Il dolore<br />

aumenta nell’estensione<br />

tronco, nella rotazione<br />

controlaterale,<br />

controlaterale,<br />

nell’ortostatismo<br />

nell’ ortostatismo, , nella<br />

posizione seduta, si attenua<br />

a riposo.


Dolore paraspinale<br />

Nel rene e nell’uretere se dalla<br />

regione lombare paraspinale il<br />

dolore si irradia ad inguine ed alla<br />

parte prossimale della regione<br />

mediale della coscia. Presenza di<br />

tender area nella regione lombare<br />

paraspinale evidenziabili con la<br />

manovra del Giordano.


Dolore della coscia


Dolore della coscia con distribuzione<br />

metamerica completa<br />

Se si associa ipoestesia nel<br />

territorio del dolore,<br />

iporeflessia rotulea (L3-L4), (L3 L4),<br />

positività della manovra di<br />

Wasserman e provocabilità<br />

del dolore con la flessione<br />

anteriore del tronco la<br />

diagnosi è di radicolopatia<br />

lombosacrale L3.


Dolore regione posteriore della gamba<br />

Da lacerazione di fibrocellule muscolari. Si<br />

evidenzia edema e versamento emorragico. Se<br />

l’ematoma progredisce si può avere la sindrome<br />

compartimentale della gamba. gamba.<br />

Quest’ultima<br />

compare anche per rottura di una cisti di Baker<br />

con reazione infiammatoria del polpaccio,<br />

associata a calore e rossore.<br />

Da ischemia per ostruzione del tratto popliteo-<br />

tibiale.


Dolore regione posteriore della gamba<br />

Dolore,pallore e scomparsa<br />

dei polsi periferici<br />

aumentati nella<br />

deambulazione ed alleviati<br />

nella posizione<br />

seduta(ischemia<br />

seduta( ischemia<br />

transitoria). Se dolore<br />

alleviato dalla posizione<br />

declive (ischemia ( ischemia<br />

persistente)


Meralgia parestesica<br />

Da dolore urente o formicolio nella<br />

regione laterale coscia, più intenso<br />

nella posizione eretta, nella<br />

deambulazione, nell’adduzione<br />

della coscia. Il dolore aumenta alla<br />

digitopressione sotto e<br />

medialmente la spina iliaca antero-<br />

superiore poiché la lesione<br />

algogena è nel nervo cutaneo<br />

laterale della coscia.


Radicolopatia lombare


Dolore craniale associato a sintomi<br />

sospetti di lesione intracranica<br />

Dolore craniale da lesione neoplastica se associato<br />

a nausea, vomito a getto, turbe della coscienza,<br />

deficit neurologici,diplopia. Il dolore ha un esordio<br />

graduale, aumenta nel clinostatismo (specie nella<br />

seconda parte della notte).<br />

Dolore da patologia meningea se sono associati<br />

febbre e vomito.<br />

Da patologia vascolare (ESA, ematoma<br />

intracerebrale) se compare un dolore<br />

improvviso,violento,dopo trauma o sforzo fisico<br />

con sintomi neurologici. E’ indicata una TAC<br />

URGENTE e nel dubbio anche esame del liquor.


Dolore craniale da lesione funzionale<br />

Emicrania: dolore regione temporale, frontale, orbitaria, orbitaria,<br />

spesso unilaterale, pulsante + nausea, vomito, fotofobia,<br />

preceduto o no dall’aura, aggravato da attività fisica,<br />

stimoli emotivi, particolari cibi e bevande.<br />

Cefalea muscolotensiva: dolore nelle regioni frontale,<br />

orbitaria ed occipitale. Ha carattere uniforme e gravativo. gravativo<br />

Cefalea a grappolo: più frequente negli uomini, dolore<br />

lancinante,solo unilaterale nelle regioni<br />

temporale,frontale ed orbitaria. orbitaria.<br />

Si associa a lacrimazione,<br />

miosi, miosi,<br />

ptosi palpebrale. Ha decorso periodico : periodi<br />

sintomatici (2-12 (2 12 settimane) e periodi asintomatici (6-18 (6 18<br />

mesi).


Lesione algogena nella radice trigeminale<br />

Se il dolore ha distribuzione metamerica sul<br />

territorio della I, II,o III branca trigeminale la<br />

lesione algogena va cercata nel ganglio di Gasser<br />

o in una delle 3 branche.


Lesione algogena nella radice trigeminale<br />

Nella nevralgia del trigemino il dolore è<br />

parossistico, a scossa elettrica, monolaterale nel<br />

95% dei casi, scatenato dal lieve toccamento delle<br />

trigger areas, areas,<br />

dal masticare, e dall’esposizione al<br />

freddo, SENZA DEFICIT SENSITIVI.<br />

SENSITIVI.


Nevralgia trigeminale atipica<br />

Se si evidenzia marcata riduzione della<br />

sensibilità, alterazione del riflesso corneale<br />

sospettare nevralgia trigeminale secondaria<br />

a lesioni del sistema nervoso centrale.<br />

Indicata la TAC o RMN specificando lo<br />

studio della fossa cranica media ed angolo<br />

ponto-cerebellare<br />

ponto cerebellare.


<strong>DOLORE</strong> COLLO-ARTO COLLO ARTO SUPERIORE<br />

TENDINITE del SOVRASPINATO.<br />

Dolore con distribuzione locale,<br />

profondo, continuo, senza deficit<br />

neurologici. In regione acromiale<br />

irradiato a regione deltoidea e parte<br />

prossimale della regione posteriore del<br />

braccio. Il dolore aumenta<br />

nell’abduzione e nell’ extrarotazione<br />

del braccio. Possibile la rottura<br />

tendinea con s. da lacerazione della<br />

cuffia dei rotatori.


S. TUNNEL CARPALE<br />

S. tunnel carpale : dolore alla metà laterale del<br />

palmo della mano, al pollice, indice, medio ed<br />

alla metà laterale dell’ anulare, irradiato alla<br />

regione anteriore dell’avambraccio. Aumenta<br />

nella notte e si associa ad intense parestesie.


S. TUNNEL CUBITALE<br />

S. tunnel cubitale : dolore alla porzione mediale della<br />

regione anteriore del gomito ed alla parte ulnare della<br />

regione anteriore dell’avambraccio, all’anulare ed al<br />

mignolo, con parestesie. Da intrappolamento del nervo<br />

ulnare nel tunnel che chiude il solco trocleare. trocleare.


RADICOLOPATIA CERVICOBRACHIALE<br />

Le cause + frequenti sono : ernia del disco<br />

cervicale (aumento del dolore nel clinostatismo,<br />

clinostatismo,<br />

nella torsione, nella flesso-estensione flesso estensione del<br />

rachide cervicale, in presenza di tosse e starnuti<br />

), herpes zoster, s. sbocco toracico, s.tumore di<br />

Pancoast. Pancoast.


RADICOLOPATIA CERVICOBRACHIALE<br />

C6: dolore e disturbi sensitivi in regione deltoidea, deltoidea,<br />

ant<br />

del braccio, lat avambraccio e mano. Deficit bicipitale. bicipitale<br />

C7: dolore e disturbi sensitivi nella regione posteriore<br />

braccio, avambraccio, dorso mano e II-III II III-IV IV dito con<br />

deficit estensione avambraccio sul braccio e deficit<br />

estensione mano.<br />

C8: dolore e disturbi sensitivi nelle regioni<br />

posteromediali braccio, mediale avambraccio e mano, IV<br />

e V dito. Difficoltà ad intraruotare avambraccio ed a<br />

flettere la mano.


Sindrome stretto toracico<br />

Dolore al polso, mano, avambraccio nel territorio del<br />

n.ulnare o più raramente n. radiale, PAROSSISTICO.<br />

Dolore urente, che cresce d’intensità e si mantiene x<br />

ore con gonfiore, calore, pallore della mano. Nelle<br />

stesse zone del primo ma con carattere vascolare ed<br />

ACROPARESTESIE NOTTURNE.<br />

Dolore gravativo, continuo sul bicipite, tricipite,<br />

trapezio e pettorale.<br />

Per danno nervoso nello spazio compreso tra<br />

triangolo interscalenico e strettoia tra I costa e<br />

clavicola da meccanismo compressivo (megaapofisi<br />

trasversa, trasversa,<br />

costa cervicale)


Sindrome stretto toracico


S. TUMORE di PANCOAST<br />

Da tumore primitivo o metastatico (mammella,<br />

polmone, linfomi) in corrispondenza dell’apice<br />

polmonare. E’ il 5% delle neoplasie polmonari, ha<br />

prognosi infausta ed importante sintomatologia<br />

dolorosa. Spesso confuso con dolore da artrosi o<br />

tendinite sovraspinato!! sovraspinato!!<br />

IL <strong>DOLORE</strong><br />

PERSISTENTE IN REGIONE SCAPOLARE,<br />

CERVICOBRACHIALE C7-T1 C7 T1 RICHIEDE<br />

APPROFONDIMENTI!!! La S. di Horner incontra precocemente solo nel 50% dei casi!!<br />

si


S. di Pancoast<br />

1^ fase : dolore sordo, profondo nella parte superiore<br />

del torace (scapola, regione pettorale alta ). Raro in<br />

questa fase il dolore nella parte mediale arto superiore.<br />

Attenzione al dolore SCAPOLARE insistente!!<br />

2^ fase : compressione primi 3 nn. intercostali (dolore<br />

scapola, regione pettorale alta, e/o versante mediale<br />

braccio ed avambraccio).<br />

3^ fase : dolore arto superiore fino alla regione ulnare<br />

della mano, violento, incident, ribelle a terapia<br />

(chemio, radio, morfina). Utile la cordotomia.<br />

Evidente la s. di Horner e la compressione del n.<br />

laringeo (raucedine). Possibile la compressione<br />

epidurale del midollo con gravi disturbi motori.


Sindrome di Pancoast


Dolore viscerale vero<br />

Evocato dalla distensione della parete viscerale,<br />

dalla contrazione muscolare, dalla distensione<br />

rapida della capsula, dall’ischemia<br />

dall’ ischemia, , dalla trazione<br />

sui legamenti viscerali.<br />

La nocicezione in fase iniziale da il dolore<br />

viscerale vero. Esso è mal localizzato, profondo<br />

rispetto alla sede del viscere, con fenomeni<br />

neurovegetativi come: nausea, vomito,<br />

sudorazione, tachicardia, pallore. Tali sintomi<br />

sono tipici del dolore viscerale vero.


Dolore viscerale riferito<br />

Dolore viscerale riferito: si manifesta quando<br />

il dolore viscerale vero dura da tempo. Può<br />

diventare il dolore prevalente e mascherare<br />

quello vero. Il dolore pancreatico vero è in<br />

sede epigastrica, quello riferito in sede<br />

lombare alta. Nel dolore riferito non vi sono<br />

distorsioni della sensibilità.


Dolore viscerale riflesso<br />

Dolore parietale, ben localizzato, avvertito<br />

sulle strutture muscolo-scheletriche muscolo scheletriche o sulla<br />

cute nelle aree metamericamente correlate<br />

col viscere sofferente. Si associa ad<br />

iperalgesia primaria, allodinia superficiale e<br />

profonda. E’ dato dall’impegno dei<br />

nocicettori superficiali.<br />

viscerali, muscoloscheletrici e


<strong>DOLORE</strong> ADDOMINALE-PELVICO<br />

ADDOMINALE PELVICO


<strong>DOLORE</strong> ADDOMINALE-PELVICO<br />

ADDOMINALE PELVICO


<strong>DOLORE</strong> ADDOMINALE-PELVICO<br />

ADDOMINALE PELVICO


<strong>DOLORE</strong> ADDOMINALE-PELVICO<br />

ADDOMINALE PELVICO


Lesioni algogene nocicettive


Distrofia simpatico riflessa<br />

Recentemente ridefinita come Complex Regional Pain<br />

Syndrome di tipo I e la causalgia Complex Pain Syndrome<br />

di tipo II.<br />

Compare nella mano o nel piede dopo trauma lieve o<br />

periodo di immobilità<br />

1 fase calda per >vascolarizzazione<br />

2 fase: vasocostrizione, ipotermia, ipersudorazione, ipersudorazione,<br />

edema<br />

mano o piede, perdita degli annessi cutanei, dolore mano<br />

o piede sproporzionato rispetto alla causa (ad es frattura<br />

che è già in via di guarigione), urente, incident (aggravato<br />

dal movimento)


Distrofia simpatico-riflessa<br />

simpatico riflessa<br />

Spettacolare risoluzione con il blocco del simpatico loco-<br />

regionale.<br />

Se non riconosciuto evoluzione nella fase conclusiva<br />

atrofica : edema si organizza in tessuto fibroso, retrazioni<br />

capsulari, capsulari,<br />

limitazione all’ampiezza dei movimenti<br />

articolari.<br />

Ipotesi patogenetica: patogenetica:<br />

danno tessutale produce<br />

eccitazione dei nocicettori con liberazione di<br />

neurotrasmettitori che sensibilizzano i terminali delle<br />

fibre C. Reazione a catena con estensione del danno e<br />

del dolore.


Dolore da amputazione<br />

E’ il dolore più<br />

sconcertante.<br />

Non vi è ancora un’unica<br />

interpretazione<br />

patogenetica.<br />

Nei distubi d’amputazione<br />

si distinguono: la phantom<br />

sensation, sensation,<br />

lo stump pain e<br />

il phantom pain.<br />

pain


Disturbi d’amputazione<br />

Phantom sensation :sensazione di possedere ancora<br />

l’arto amputato per la conservazione del proprio<br />

schema corporeo. Generalmente svanisce nel giro di<br />

settimane ma può restare anche tutta la vita.<br />

Dolore del moncone, si ha sul moncone ed è<br />

evocabile con la palpazione.<br />

Phantom pain: dolore urente, senso di tensione<br />

dolorosa. Aumentato dalla protesi o dai movimenti<br />

del moncone.<br />

Forse da ipereccitabilità centrale per input anomalo<br />

del moncone.


Dolore ginocchio<br />

Segno del cassetto anteriore e posteriore per<br />

ricercare la lesione nei legamenti collaterali<br />

anteriore, posteriore, mediale e laterale.


Corso Aziendale<br />

Ospedale e Territorio Senza<br />

Dolore<br />

CENNI DI FARMACOLOGIA<br />

<strong>DEL</strong> <strong>DOLORE</strong>


<strong>DOLORE</strong><br />

“esperienza esperienza spiacevole, sensoriale<br />

ed emotiva, associata ad un<br />

danno attuale o potenziale<br />

dell’organismo”<br />

(Associazione internazionale per lo studio del dolore)


TERAPIA <strong>DEL</strong> <strong>DOLORE</strong><br />

Cura della malattia<br />

Farmaci analgesici<br />

Interruzione di vie nervose


I FARMACI ANALGESICI<br />

Analgesici-antipiretici<br />

Analgesici<br />

FANS)<br />

antipiretici (paracetamolo<br />

paracetamolo, ,<br />

Oppioidi ( “deboli” e “forti” )<br />

Adiuvanti


Scala OMS per il Dolore Cronico<br />

Libertà dal dolore<br />

Oppioidi per dolore moderato - severo<br />

± Non oppioidi<br />

± Adiuvanti<br />

Dolore che persiste o cresce<br />

Oppioidi per dolore lieve - moderato<br />

± Non oppioidi<br />

± Adiuvanti<br />

Dolore che persiste o cresce<br />

Non oppioidi<br />

± Adiuvanti<br />

Le terapie mediche rimangono il fondamento<br />

per la gestione del Dolore<br />

The World Health Organization Ladder for Chronic Cancer Pain Management<br />

3<br />

1<br />

2


Gli Analgesici - Antipiretici<br />

Dolore lieve-medio,<br />

lieve medio,<br />

infiammatorio, osseo<br />

FANS (inibitori COX1 e<br />

COX2)<br />

gastrolesività, gastrolesività,<br />

diminuzione<br />

della filtrazione glomerulare,<br />

glomerulare,<br />

inibizione piastrine<br />

PARACETAMOLO<br />

epatotossicità per<br />

sovradosaggio<br />

(evitare di superare 3-4 3 4 g/die g/ die)


FANS<br />

• Presentano un meccanismo centrale, a livello<br />

del sistema nervoso (azione analgesica<br />

centrale) ed uno periferico a livello del tessuto<br />

lesionato (azione antinfiammatoria)<br />

• Tutti questi farmaci hanno un effetto tetto<br />

• Agiscono sul dolore interferendo sulla<br />

produzione di PGs (ciclooxygenase 1 and 2<br />

inhibitors - COX-1 and COX-2)<br />

• L’azione inibitoria sulla COX-1 sembra anche<br />

responsabile di molti degli effetti collaterali di tali<br />

farmaci compresa l’ulcera gastrica.


FANS: linee guida<br />

• Indicati nel dolore moderato prima dell’uso<br />

di oppioidi<br />

• Indicati anche nel dolore di elevata intensità<br />

in quanto in grado di abolire parte del dolore<br />

(è stato evidenziato un sinergismo tra FANS<br />

e oppioidi)<br />

• Nel dolore in cui è richiesto l’impiego di<br />

oppioidi può quindi essere utile associare<br />

un farmaco antinfiammatorio considerando<br />

che i meccanismi di azione sono differenti


FANS: linee guida<br />

Associazione FANS + paracetamolo<br />

– Accettabile (maggiore analgesia senza<br />

aumento di effetti collaterali)<br />

Associazione FANS + FANS<br />

– Non raccommandabile (il risultato antalgico è<br />

minimo e il rischio di sommazione degli effetti<br />

collaterali è considerevole)<br />

Associazione FANS + Corticosteroidi<br />

– Attenzione (aumento del rischio di ulcera<br />

gastrica e di altri effetti collaterali)


Epidemiologia del Dolore in<br />

Geriatria<br />

Fenomeno con prevalenza del 25%-80% 25% 80% in<br />

rapporto all’età, setting assistenziale,<br />

popolazione studiata.<br />

Un anziano su quattro riferisce dolore<br />

incompatibile con lo svolgimento delle attività<br />

quotidiane.<br />

Polipatologia, Polipatologia,<br />

aumentata prevalenza del<br />

deficit cognitivo sensoriale, depressione,<br />

sono fattori che possono sottostimare la<br />

sintomatologia dolorosa.


Analgesici – Antipiretici<br />

-Paziente Paziente Anziano- Anziano<br />

Attenzione alla tachifilassi ( dosi = effetti<br />

collaterali)<br />

Possono provocare ritenzione idrica, stato<br />

confusionale, diarrea, IRA o IRC: (attenzione<br />

con estrogeni, benzodiazepine,<br />

benzodiazepine,<br />

ACEinibitori.<br />

ACEinibitori<br />

Attenzione ad associare con induttori del Cit<br />

P450 (rifampicina<br />

( rifampicina, , fenitoina, fenitoina,<br />

carbamazepina,<br />

carbamazepina,<br />

fenobarbitale) fenobarbitale)<br />

o inibitori del Cit P450<br />

(cimetidina cimetidina, , fluvoxamina).<br />

fluvoxamina).<br />

Ketorolac – Piroxicam: Piroxicam:<br />

sconsigliati per<br />

aumentato rischio di ulcera gastroduodenale,<br />

emorragia e perforazione.


FARMACI IN PTO<br />

M01 Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici<br />

M01AB - derivati dell’acido acetico e sostanze correlate<br />

derivati dell’acido acetico e sostanze correlate<br />

Diclofenac<br />

Indometacina<br />

Ketorolac<br />

M01AE – derivati dell’acido propionico<br />

Ibuprofene<br />

Ketoprofene<br />

Naprossene sodico<br />

N02B Altri analgesici ed antipiretici<br />

Acido acetilsalicilico<br />

Lisina acetilsalicilato<br />

Paracetamolo<br />

Paracetamolo/codeina<br />

Paracetamolo/codeina<br />

N02B Altri analgesici ed antipiretici

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