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Comprendere la terapia compressiva - Wounds International

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ULCERE VENOSE<br />

SENZA<br />

COMPLICAZIONI<br />

Bendaggi compressivi<br />

Opzioni terapeutiche<br />

raccomandate<br />

COMPRENDERE LA TERAPIA COMPRESSIVA<br />

Bendaggi e<strong>la</strong>stici a elevata compressione<br />

Sono bendaggi e<strong>la</strong>stici a elevata estensibilità che si espandono o si restringono in<br />

corrispondenza delle variazioni geometriche del<strong>la</strong> gamba durante <strong>la</strong> deambu<strong>la</strong>zione<br />

mantenendo le variazioni di pressione sul polpaccio a valori piuttosto trascurabili.<br />

Sono inoltre in grado di esercitare pressione per lunghi periodi, anche quando il<br />

paziente è a riposo.<br />

Bendaggi ane<strong>la</strong>stici a elevata compressione<br />

Sono bendaggi ane<strong>la</strong>stici di cotone a ridotta estensibilità che quando vengono<br />

applicati strettamente non permettono il cambiamento del<strong>la</strong> circonferenza dell’arto. In<br />

tal modo <strong>la</strong> pressione esercitata dai bendaggi di questo tipo tende ad aumentare<br />

durante <strong>la</strong> deambu<strong>la</strong>zione in quanto il polpaccio preme contro <strong>la</strong> benda re<strong>la</strong>tivamente<br />

rigida e inestensibile. Tali bendaggi rinforzano o sostengono l’azione del<strong>la</strong> pompa<br />

musco<strong>la</strong>re del polpaccio 18 .<br />

Questi bendaggi tendono a esercitare pressioni residue o di riposo inferiori rispetto<br />

ai bendaggi e<strong>la</strong>stici e per tale motivo non sono adatti ai pazienti non deambu<strong>la</strong>nti 19 .<br />

Comunque tale caratteristica può renderli più sicuri in presenza di circo<strong>la</strong>zione<br />

arteriosa moderatamente insufficiente. Richiedono inoltre di essere sostituiti con<br />

maggiore frequenza 20 in quanto non si adattano al cambiamento di forma del<strong>la</strong> gamba<br />

dovuto al<strong>la</strong> riduzione dell’edema.<br />

Pare che tali bendaggi abbiano un effetto significativo sull’emodinamica delle vene<br />

profonde in confronto alle calze e<strong>la</strong>stiche compressive che agiscono principalmente<br />

sulle vene superficiali. I bendaggi ane<strong>la</strong>stici possono quindi essere più efficaci nei<br />

pazienti con riflusso venoso profondo (vedi pagina 3).<br />

Bendaggi multistrato<br />

Sono disponibili vari tipi di bendaggi multistrato, quasi tutti a 3-4 strati: bendaggi<br />

compressivi e<strong>la</strong>stici o ane<strong>la</strong>stici, bendaggi coesivi/adesivi, bendaggi in crespo e/o<br />

imbottiti. I componenti di ogni tipo sono diversi e presentano estensibilità, potenza<br />

ed e<strong>la</strong>sticità diverse. Probabilmente l’efficacia dei bendaggi compressivi e<strong>la</strong>stici<br />

multistrato dipende dal fatto che sono di solito composti da diverse bende: le bende<br />

e<strong>la</strong>stiche forniscono compressione costante mentre le bende coesive/adesive<br />

ane<strong>la</strong>stiche forniscono rigidità e migliorano le funzioni del<strong>la</strong> pompa musco<strong>la</strong>re del<br />

polpaccio. Nei bendaggi multistrato <strong>la</strong> pressione viene esercitata a strati: <strong>la</strong> pressione<br />

totale equivale al<strong>la</strong> somma delle pressioni esercitate da ogni strato.<br />

Compressione dinamica<br />

La funzione del<strong>la</strong> compressione dinamica o compressione pneumatica intermittente<br />

nel<strong>la</strong> cura delle ulcere venose delle gambe è stata riesaminata 21 . Nonostante gran parte<br />

delle pubblicazioni mediche riguardino l’impiego del<strong>la</strong> compressione pneumatica<br />

nel<strong>la</strong> prevenzione del<strong>la</strong> trombosi venosa profonda, è provato che il miglioramento del<br />

ritorno venoso causato dal<strong>la</strong> compressione pneumatica può favorire <strong>la</strong> cura delle<br />

ulcere venose delle gambe. Sono stati condotti otto studi di picco<strong>la</strong> entità che hanno<br />

riscontrato l’utilità potenziale del<strong>la</strong> compressione pneumatica in partico<strong>la</strong>re se usata<br />

insieme ai bendaggi compressivi ma non si hanno ancora dati statistici che sostengano<br />

il suo impiego sistematico 22,23 . Secondo quanto suggerito dall’analisi teorica, gli effetti<br />

del<strong>la</strong> compressione pneumatica possono essere positivi nei pazienti immobilizzati con<br />

ulcere croniche o di lenta guarigione 21 .<br />

Cullum et al ha condotto un’ampia ricerca trovando 22 pubblicazioni re<strong>la</strong>tive a prove<br />

di valutazione delle tecniche di compressione 24 . Tali prove hanno riscontrato che <strong>la</strong><br />

<strong>terapia</strong> <strong>compressiva</strong> vanta un tasso superiore di guarigione. Rispetto al<strong>la</strong> non<br />

compressione, <strong>la</strong> compressione a elevata intensità (compressione al<strong>la</strong> caviglia di 35-45<br />

mmHg) si è rive<strong>la</strong>ta più efficace del<strong>la</strong> compressione a intensità inferiore<br />

(compressione al<strong>la</strong> caviglia di 15-25 mmHg) e i bendaggi e<strong>la</strong>stici o ane<strong>la</strong>stici<br />

multistrato sono risultati più efficaci dei bendaggi monostrato. Non sono state<br />

rilevate differenze tra calze, Unna boot (bendaggio eseguito con benda all’ossido di<br />

Zn con rivestimento e<strong>la</strong>stico o ane<strong>la</strong>stico) e bendaggi ane<strong>la</strong>stici ed e<strong>la</strong>stici multistrato<br />

a elevata compressione 24 .<br />

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