Cannocchiale Nikon ED 82 - Uccelli in Natura

STRUMENTI DI VISIONE
di Antonio Jan
Nell’osservare gli Uccelli nasce l’esigenza di potenziare il nostro campo visivo. I nostri amici alati sono
giustamente sospettosi e tendono ad evitare il contatto con noi umani quanto più possibile. Gli Anatidi,
ad esempio, quando sostano al centro di un lago. O i Rapaci, sempre a distanze proibitive. Alcuni di loro,
poi, amano vivere in luoghi effettivamente inaccessibili. In date situazioni, volano così alti che é molto
difficile distinguerne le fattezze. É un fatto, poi, che in determinate situazioni, neanche un buon binocolo
é sufficiente per riconoscere un dato esemplare. 8-10 ingrandimenti sono spesso insufficienti. É la volta
dunque di mettere in campo un altro importante strumento di visione, il Cannocchiale. Tutti i costruttori
di binocoli offrono ormai potenti cannocchiali adatti alla bisogna. Abbiamo in prova l’esemplare di punta di
una delle marche più impegnate nella produzione di attrezzature per il Birdwatching, Nikon, nome storico
dell’ottica mondiale.
Già il nome di questo strumento parla chiaro.
Quando mette la sigla ED, che sta per Extra
low Dispersion glass, Nikon segnala che si
tratta di un’ottica alto di gamma. Vuol dire vetri a
bassissima dispersione, cioè quanto di meglio esiste
nella tecnica di costruzione delle lunghe focali.
Sono vetri speciali, ottenuti con terre rare, che
consentono prestazioni straordinarie, impensabili
fino a qualche decennio fa. Questo comporta una
drastica diminuzione delle aberrazioni ottiche che
si presentano quando si vuole costruire un lungo
fuoco. E che nel nostro caso si traduce in strumenti
nitidi ed estremamente efficaci.
Il valore 82 invece attiene al diametro in millimetri
della lente frontale. Si tratta di un valore fra i più
elevati. La dimensione della lente frontale è una
caratteristica della massima importanza, in quanto
determina la luminosità del cannocchiale, ossia la
quantità di luce che il sistema riesce a catturare.
Quanto più un cannocchiale é luminoso, tanto più
la scena inquadrata sarà illuminata e chiara. Fra
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BIRDWATCHING
Cannocchiale Nikon ED 82
i numerosissimi raggi di luce che provengono da
un soggetto, più il sistema riesce a convogliarne,
più illuminato apparirà il soggetto stesso. Dunque
tanto più facile sarà la visione e la distinzione dei
particolari.
Forma. I cannocchiali hanno una forma più
standardizzata rispetto ai binocoli. Questo modello
in particolare esiste in versione diritta e angolata.
La scelta è più che altro una questione di uso ma
anche di gusto personale.
Se si ha la tendenza a osservare maggiormente
dall’alto in basso, ad esempio da una scogliera,
oppure se si prediligono uccelli terricoli, è meglio
il modello diritto. Se invece capita più spesso di
osservare dal basso verso l’alto, ad esempio
migratori in volo, o rapaci su alte pareti, allora il
modello angolato è più confortevole. Rimane il fatto
che dovendo seguire le evoluzioni di un uccello in
movimento, col modello diritto la centratura è più
immediata.
In apertura, Nikon ED 82 sul
campo, usato su cavalletto
come è sempre indispensabile
fare.
A lato, il fodero dedicato,
utile in condizioni climatiche
avverse o, in generale, nel
trasporto, per evitare graffi e
abrasioni.
Su cavalletto. Con un minimo di 25 ingrandimenti
è assolutamente indispensabile l’uso del cavalletto.
Allo scopo vi è un idoneo attacco molto compatto.
Poiché il cannocchiale non viene impugnato, non
esiste l’esigenza di creare una guaina isolante utile
nei climi freddi, o di evitare che scivoli dalle mani
con una superficie ad alto attrito. Il rivestimento
pertanto é liscio, con una vernice a buccia d’arancia
piacevole al tatto. Un rivestimento in gomma
potrebbe essere utile solo per aumentare la
protezione nei piccoli urti. In ogni caso, per questi
strumenti sono previste apposite custodie.
Fodero. Nikon prevede appunto un fodero
dedicato, uno per la versione diritta e uno per
quella angolata. Limita la sensazione di freddo al
contatto con le mani nude nei mesi invernali, in
quanto totalmente isolante. È un accessorio molto
tecnico, ben rifinito, con aperture studiate per ogni
esigenza. Una per l’attacco al cavalletto, due per
la messa a fuoco, una perfino per il logo Nikon,
e poi quelle per l’oculare e per la lente frontale,
quest’ultima con cerniera laterale. Due chiusure
con fermo velcro. Infine, una cinghia per tracolla.
COMFORT VISIVO
Oculari. Gli oculari sono un elemento
estremamente importante in un sistema di visione.
Essi sono l’interfaccia tra lo strumento e noi stessi,
attraverso gli occhi. Sono previsti molti oculari,
di cui ben sei a focale fissa, 25x MC, 50x MC, 30x
wide MC, 38x wide MC, 50x wide MC, 75x wide MC.
Hanno tutti trattamento antiriflessi a strati multipli
(MC= multi coated), mentre quelli denominati
anche wide (largo) hanno un campo inquadrato
maggiore. Vi sono poi due zoom, 25-56x zoom MC,
più l’ultimo tipo 25-75x zoom MC II, che è quello
che abbiamo provato. Infine ancora tre modelli
adatti al digiscoping di cui parleremo dopo.
Qualità ottica. Nel Birdwatching può capitare di
osservare uccelli di mole molto diversa, solitamente
da una decina centimetri, fino anche a quasi tre
metri di apertura alare, come nel caso di alcuni
avvoltoi. Inoltre, le distanze a cui si trovano i nostri
soggetti possono andare da una decina di metri a
centinaia o addirittura a qualche migliaio di metri.
Pertanto risulta eccezionalmente pratico usare
questi strumenti coi moderni oculari zoom, in grado
di fornire un’amplissima gamma di ingrandimenti.
Facendo uso di questi oculari, prima di valutare
sul campo la qualità ottica del sistema, occorre
però fare una importante premessa. In tutti i
cannocchiali con oculare zoom, la qualità al minimo
ingrandimento appare di un certo livello, solitamente
molto buono. All’aumentare della focale invece,
si assiste a un progressivo deterioramento della
visione che ingenera spesso delusione nei neofiti.
Attenzione, non bisogna confondere il decadimento
“geometrico” con quello qualitativo. All’aumentare
della focale, infatti, qualsiasi sistema ottico appare
peggiorare, per il semplice fatto che i particolari si
ingrandiscono e dunque tutti gli effetti degenerativi
dell’immagine, dal velo atmosferico all’instabilità,
passando per i vari tipi di aberrazione, vengono
amplificati. E ancor più all’aumentare della distanza
cui si trova l’oggetto della nostra osservazione,
per la maggiore barriera atmosferica che i raggi
luminosi devono attraversare.
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Inoltre, al minimo ingrandimento la luminosità
è massima, mentre al massimo ingrandimento
essa è minima. Nel nostro caso, ad esempio, a
25 ingrandimenti è 82mm:25=3,3mm (diametro
della lente frontale diviso numero di ingrandimenti
uguale diametro dell’immagine resa sulla lente
posteriore, quella da cui si osserva). Dunque
una pupilla d’uscita di ben 3,3mm. Al massimo
ingrandimento invece, è 82mm:75=1,1mm.
Al crescere della focale, dunque, la quantità di luce
che entra diminuisce fino a diventare un terzo.
Questi effetti, maggiore instabilità e amplificazione
dei difetti, diminuzione della luminosità, procurano
un peggioramento dell’immagine, ma fisiologico,
comune a tutti i cannocchiali esistenti, dovuto
a motivi di tipo geometrico, e non a carenza del
sistema ottico. Dunque, lo scadimento qualitativo
che si osserva all’aumentare dell’ingrandimento
e della distanza di osservazione, è perfettamente
normale, funzione delle ferree regole dell’ottica.
Oculare 25-75x zoom MC II. Solitamente l’oculare
zoom standard è un 20-60x, ha cioè un range
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che va da 20 ingrandimenti a 60. Nikon è l’unico
costruttore il cui oculare zoom arriva a 75x , che
vuol dire un incremento di ben 15 ingrandimenti,
il 25%. Dunque se si vuole confrontare questo
cannocchiale con altri, occorre farlo fermandosi a
60 ingrandimenti.
L’oculare 25-75x.
Si tratta di una realizzazione di
grande fattura. All’ottica eccellente
si sposa una meccanica d’alta classe.
Le ghiere ruotano dolcemente e col
giusto freno, senza sforzo alcuno,
prive del benché minimo gioco o
impuntamento.
Montato sui cannocchiali con
diametro da 60mm, fornisce da 20 a
60 ingrandimenti. Sui cannocchiali
da 78 e 82mm invece, da 25 a 75
ingrandimenti.
Unico appunto, all’ottimo e
robustissimo innesto a vite
preferiremmo una più rapida
baionetta. Sarebbe utile nel caso di
utilizzo di più oculari, ad esempio
di un 30x Wide DS, per riprendere
un uccello dopo averlo avvistato
col più versatile 25-75x. Avvitare e
svitare richiede un certo tempo, e
non sempre i nostri amici alati lo
concedono.
Nella pagina a lato, l’oculare
possiede la conchiglia estensibile,
in modo da poter essere usato
indifferentemente con occhiali o
senza
Non si possono confrontare le focali massime, tout
court. Perché il Nikon, quando è al massimo ha
una focale del 25% maggiore, dunque ha subito
un peggioramento geometrico ulteriore. Detto
tutto questo, occorre dire che con questo oculare
si hanno ottime prestazioni. Alla minima focale,
25x, l’immagine è straordinariamente nitida e ben
contrastata, a livello di un eccellente binocolo.
Fino a 40x la diminuzione di qualità avvertibile
visivamente, veramente minima, è da imputare
principalmente alla diminuzione di luminosità,
non a un decadimento di tipo ottico. Oltre 40x il
calo di qualità si comincia ad avvertire, ma fino
a 50x non è particolarmente evidente. Passati i
50 ingrandimenti comincia il vero peggioramento
che continua fino alla massima focale. In sintesi,
qualità eccellente fino a 40x, ottima fino a 50, poi
progressivo calo fisiologico fino a 75x, ma con un
riserva aggiuntiva di ingrandimento del 25% per i
casi estremi. La capacità di risoluzione è notevole.
Per darne un’idea, siamo riusciti a distinguere
microscopici moscerini a centinaia di metri, e in un
giornata luminosa un Passero (Passer domesticus)
maschio da una femmina a un chilometro e mezzo
di distanza, forse anche oltre. Se poi la prova è
fatta in una giornata tersa o in un orario con poche
termiche, l’effetto visivo è veramente notevole.
L’immagine è perfettamente definita, priva di
distorsione e risulta estremamente luminosa fino
ai bordi, senza mostrare alcuna vignettatura,
quel fenomeno per cui l’immagine è più luminosa
al centro e si scurisce progressivamente verso i
bordi.
Messa a fuoco. La messa a fuoco è comandata
da un’ampia ghiera centrale, rivestita in gomma,
situata in posizione arretrata. Ha un movimento
molto fluido e offre la giusta resistenza alla rotazione
che va effettuata con indice, o con indice e medio,
e pollice. La messa a fuoco é completamente
interna. Cioé la rotazione della ghiera comanda
lo spostamento interno di un gruppo di lenti,
evitando così parti esterne in movimento, a favore
della impermeabilizzazione, della compattezza
e della robustezza. Inoltre, il baricentro rimane
praticamente fisso, a favore della stabilità. Buona
la messa a fuoco minima, 5 metri, pari a quella di
un obiettivo macro. Permette di osservare molto
ingranditi piccolissimi particolari distanti alcuni
metri.
Sistema. L’ED 82 fa parte del sistema più completo
nel panorama dei cannocchiali di alto livello. Sono
presenti molti altri tipi di cannocchiale, diritti e
angolati, con vetri speciali e normali, e accessoriati
al meglio. Sono disponibili molti oculari per ogni
tipo di esigenza.
Quello che vorremmo, in questo sistema,
sicuramente alla portata di Nikon, è un super
cannocchiale intorno ai 100mm di diametro o anche
oltre, con oculari adeguati e che superino, anche di
molto, i 75 ingrandimenti.
Digiscoping. Questo aspetto è curatissimo da
Nikon che, non a caso, è un leader mondiale nel
campo della fotografia. Oltre a produrre eccellenti
fotocamere digitali compatte, Nikon rende disponibili
delle ottime montature dedicate all’applicazione sui
suoi cannocchiali.

Nikon è un leader
mondiale nel campo
della fotografia.
Per questo cura in
maniera estrema la
possibilità di eseguire
riprese fotografiche
con le sue attrezzature.
Il sistema per il
Digiscoping creato
da Nikon è quanto
di più completo
esista nel panorama
della fotografia
da cannocchiale.
Ottiche , oculari,
fotocamere compatte
e reflex, analogiche e
digitali, economiche e
professionali.
E tutti gli accessori
atti ad accoppiare alla
perfezione macchine e
cannocchiali.
Inoltre produce una apposita linea di oculari, la
“Wide DS Fieldscope” con una montatura gommata
che consente il montaggio della fotocamera in
maniera facilitata. I modelli sono: 30x Wide DS,
50x Wide DS, 75x Wide DS. Anche qui non sarebbe
male un ulteriore modello. Ossia un oculare
particolarmente corretto e dedicato esclusivamente
alla fotografia, con minor numero di ingrandimenti,
intorno ai 15. Ciò che consentirebbe maggiore
qualità e notevole luminosità (da un punto di vista
fotografico sarebbe equivalente a un teleobiettivo
750mm f/9) e una pupilla d’uscita di ben 5,5mm.
Possibile anche, tramite apposito adattatore, il
montaggio delle ottime fotocamere reflex Nikon,
digitali e analogiche.
TRASPORTABILITÀ
E MANEGGEVOLEZZA
Il cannocchiale ha dimensioni giuste, 327mm
di lunghezza e 82mm di diametro, per 1575g di
massa. Ne risulta un’ottima trasportabilità.
Consigliamo di procurarsi una borsa di tipo
fotografico, imbottita all’interno, nella quale
riporre tutte le attrezzature: cannocchiale, oculari,
binocolo, ed eventualmente kit per digiscoping
(fotocamera, attacco per detta, schede di memoria,
etc). Meglio ancora uno zainetto cui agganciare
esternamente anche il cavalletto.
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DURABILITÀ
È uno strumento realizzato con
estrema cura.
I materiali usati, la tecnologia
meccanica, l’assemblaggio,
portano ad un prodotto robusto,
destinato a durare nel tempo,
anche con un uso intenso.
É riempito di azoto, ad evitare
fastidiosi appannamenti interni
delle lenti che lo metterebbero
temporaneamente fuori uso.
La perfetta tenuta é garantita da
anelli O-ring, ossia guarnizioni a
tenuta stagna che proteggono
il cannocchiale dall’infi ltrazione
di polveri e praticamente
ne fanno uno strumento
resistente a qualsiasi condizione
atmosferica.
Se usato correttamente e con
un minimo di attenzione, come
sempre occorre con strumenti
ottici, questo eccellente
cannocchiale manterrà negli
anni la sua perfetta funzionalità.
MECCANICA
La meccanica é realizzata
con cura. Il cannocchiale
non presenta alcun gioco,
mostrandosi un tutt’uno solido e
compatto.
Della fl uidità della ghiera di
messa a fuoco abbiamo già
detto.
CONCLUSIONI
Il Nikon ED 82 è uno strumento
robusto, affi dabile e di grande
qualità ottica. Ha un prezzo
elevato, ma nettamente inferiore
a quello dei diretti concorrenti.
Alcune peculiarità, come i 75
ingrandimenti dell’oculare zoom,
o il notevole sistema di cui fa
parte, con numerosi accessori
dedicati, ne fanno un prodotto
conveniente e con un imbattibile
rapporto prezzo/prestazioni.
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Qualità ottica
☼☼☼☼☼
Oculare 25x75
☼☼☼☼☼
Messa a fuoco
☼☼☼☼☼
TABELLA RIASSUNTIVA
CANNOCCHIALE NIKON ED 82
Visione a distanza
ravvicinata
☼☼☼☼☼
Ergonomia
☼☼☼☼☼
Rapidità e praticità d’uso
☼☼☼☼☼
Complessione
☼☼☼☼☼
Rifi nitura
☼☼☼☼
Durabilità
☼☼☼☼☼
Dimensione e pesi
☼☼☼☼
Accessori compresi
☼☼
Digiscoping
☼☼☼☼☼
Sistema
☼☼☼☼☼
Garanzia e assistenza
☼☼☼
Prezzo
☼☼☼☼☼
Eccellente, ottenuta con vetri
speciali di tipo ED
Oculare zoom per tutti gli usi.
Consente ottime prestazioni
e notevole ingrandimento
massimo
Ottima realizzazione, fl uida e
precisa
Con una distanza minima di
soli 5 m permette di ingrandire
notevolmente particolari molto
piccoli
Tutto è al posto giusto
Nessun problema, ogni
operazione è facile e intuitiva
Materiali e assemblaggio senza
pecche
Solo il tappo anteriore non ci
ha soddisfatti pienamente
Strumento robusto e affi dabile
Massa 1575 g, lunghezza 327
mm, larghezza 108 mm
L’unico accessorio utile, il
fodero, va acquistato a parte,
a caro prezzo
Particolarmente indicato
per l’accoppiamento con
fotocamere, sia digitali (refl ex
e compatte), che analogiche
(refl ex)
Dispone del sistema
espressamente dedicato al
digiscoping più completo oggi
esistente
Nella norma per questo tipo di
strumenti
È uno strumento caro. Ma
fra i big è quello che costa
meno. Si trova su internet a
1200€, in certi casi la metà dei
concorrenti
Valutazione: ☼☼☼☼☼ Ottimo ☼☼☼☼ Buono
☼☼☼ Discreto ☼☼ Suffi ciente
☼ Insuffi ciente