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TRASFORMAZIONI DELLE PROFESSIONI E REGOLAZIONE IN EUROPA
ve che raccolgono le loro royalties.
3.4. Gli aspetti quantitativi
Nel 2001, secondo la relazione del governo federale (Ministero
federale dell’economia e della tecnologia, 2003), nelle libere
professioni, si registravano, tra professionisti autonomi e
dipendenti, circa 3 milioni di lavoratori, pari al 7%
dell’occupazione totale. Di questi lavoratori, gli autonomi erano
761 mila (25%), i dipendenti 2 milioni, i free lance 154 mila; erano
in tirocinio 157 mila pari al 10% del totale dei tirocinanti.
In particolare, veniva segnalato che il 58% dei professionisti era
costituito da donne, in condizione, tuttavia, di disparità sul piano
del reddito e della crescita professionale. Le libere professioni
inoltre avevano generato circa l’8% del prodotto interno lordo e
contribuito alla crescita dell’occupazione aprendo nuovi campi
di attività professionale e offrendo grandi opportunità di lavoro
autonomo. Nel periodo dal 1978 al 2001, le libere professioni
avevano fatto registrare un incremento di lavoro autonomo pari
a 251 (1978=100) mentre nel settore commerciale il lavoro autonomo
era cresciuto di 145 punti.
Le professioni culturali, già nel 2002, occupavano il numero
più consistente di liberi professionisti (160 mila) sia nei vecchi
Länder che nei nuovi. Infine il rapporto sottolineava come il
campo delle le libere professioni, che avevano costituito un importante
veicolo per lo sviluppo del settore dei servizi, si era arricchito,
negli ultimi anni, di nuove professioni di cui, a titolo
esemplificativo, viene proposto nella citata relazione un elenco
non esaustivo (cfr. approfondimento 2).
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