Le Marcelline - Istituto Marcelline Quadronno
Le Marcelline - Istituto Marcelline Quadronno
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Dal diario di <strong>Quadronno</strong><br />
26 aprile, 1945<br />
La casa felice<br />
Caro diario,<br />
oggi è una giornata molto particolare ma forse anche unica nel suo genere. Infatti qui<br />
nell’istituto stanno girando molti soldati inglesi e vi è un gran trambusto. Tutti sono<br />
felici, le mie compagne, le suore e perfino la madre superiora sembra essere tornata<br />
del suo quotidiano buonumore e sembra aver abbandonato quella tristezza che ormai<br />
da un po’ di tempo le incupiva il viso. Anch’io partecipo a questa festa anche se<br />
non ne conosco bene il motivo, sicuramente è una cosa che ha reso tutti più sereni e<br />
alla quale deve essere giusto prendere parte. Questi stranieri che sono giunti al collegio<br />
parlano una lingua incomprensibile, pare che solo Suor Erminia, la madre superiora,<br />
riesca a capirli e a dialogare con loro. Sono tutti ragazzi molto giovani, alcuni devono<br />
avere diciassette anni come me; però per avere questa età sono tutti molto alti ed<br />
hanno qualcosa che li rende affascinanti: sarà la divisa oppure il colore nero scintillante<br />
come polvere di stelle nei loro occhi, non lo so, non riesco a capire. Sai, oggi la mia<br />
mente è confusa, ma ulteriori pensieri si stanno affollando in essa poiché ho visto un<br />
soldato affiggere un cartello sul quale è scritta la sigla R.A.F. Ti confesso che non ho la<br />
benché minima idea di che cosa voglia significare tale nome. Ho provato a chiederlo<br />
a quel soldato, ma egli purtroppo non mi ha capita, però mi ha sorriso, un sorriso così<br />
dolce e sincero che non avevo mai visto e che è riuscito ad incantarmi. Così, rossa in viso,<br />
mi sono rivolta con voce simile al soffio del vento a Suor Erminia, le ho domandato<br />
che cosa significasse quel cartello e lei mi ha risposto che è la sigla dell’aviazione inglese.<br />
A quel punto mi sono tranquillizzata e finalmente ho capito dai discorsi tra<br />
Suor Erminia e Suor Giuditta che cosa erano venuti a fare nel nostro collegio gli inglesi:<br />
l’Italia stava per essere liberata dai nazifascisti. Adesso per me quei festeggiamenti<br />
hanno acquistato un senso e la mia gioia è motivata. Tra poco andremo nel refettorio<br />
e desineremo con i soldati; chissà se riuscirò a sedermi accanto a quel dolce giovine…<br />
Sono felicissima, oggi è il giorno più bello della mia vita! Adesso però ti devo lasciare<br />
perché Suor Erminia ci sta chiamando con la sua vociona da capitano, se ci saranno<br />
novità però non perderò un attimo e le te racconterò subito. Con affetto, Federica Oggi <strong>Quadronno</strong><br />
<strong>Quadronno</strong> oggi,<br />
dall’alto.<br />
14<br />
Il liceo in gita<br />
sul battello.<br />
Gruppo di suore e<br />
alunne negli anni ’50.<br />
Ettore Pozzoli: chiunque affronti un esame di<br />
conservatorio non può fare a meno di imbattersi<br />
nei suoi testi. Grande didatta, raffinato interprete<br />
e compositore, insegnò in via <strong>Quadronno</strong><br />
per più di cinquant’anni. Con lui un corpo docente<br />
forte e compatto contribuì alla storia dell’<strong>Istituto</strong>.<br />
E poi c’è una figura, finora non citata,<br />
ma che vigilò su tutta la storia di <strong>Quadronno</strong><br />
qui raccontata dagli anni Venti ai Sessanta. Di<br />
lei i genitori delle alunne dicevano: «Non si può<br />
pensare a <strong>Quadronno</strong> senza suor Teresa». Si<br />
tratta di Teresa Mercalli (1875-1962), nipote del<br />
celebre vulcanologo fondatore dell’Osservatorio<br />
Vesuviano, allieva a Roma di Pirandello e della<br />
Montessori, e che forse più di ogni altro raccolse<br />
lo spirito della Videmari, per la quale iniziativa<br />
e audacia sono da considerarsi le apripista<br />
della speranza. Volle per le sue alunne corsi<br />
di pittura, di cucina, di francese, portò l’<strong>Istituto</strong><br />
alla parifica richiesta dallo Stato. Definita “artista<br />
di anime” ha lasciato un prezioso testimone<br />
all’<strong>Istituto</strong>, quel “mai scoraggiare gli alunni”<br />
che fa di <strong>Quadronno</strong> la nostra casa felice.<br />
Un angolo<br />
del cortile<br />
delle palme.<br />
È una scuola orientata al futuro, radicata nella<br />
storia dei suoi 150 anni. Una scuola moderna,<br />
nella continuità educativa dei tre corsi: infanzia,<br />
primaria, secondaria.<br />
Gli alunni di tutte le età, ragazzi e ragazze: un<br />
seme di forza e bellezza per il futuro di Milano.<br />
E di intelligenza. E di simpatia. <strong>Quadronno</strong>, non<br />
lo si può descrivere: bisogna viverci. Con le <strong>Marcelline</strong>,<br />
gli insegnanti, gli alunni, i genitori...<br />
Il Maestro<br />
Ettore Pozzoli.<br />
Curiosità<br />
Quando Teresa Mercalli<br />
entrò dalle <strong>Marcelline</strong><br />
la superiora Rosa Capelli<br />
l’accolse dicendo:<br />
«Per me te set fin tropp<br />
bèla». E ancora: «Non<br />
sarà una robustona, ma<br />
con le sue cure, la scamperà<br />
anca tropp».<br />
I bambini di terza<br />
festeggiano la maestra...<br />
novella sposa.<br />
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