maison LaVEZZi - Ezequiel Lavezzi
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cover story/<strong>Ezequiel</strong> <strong>Lavezzi</strong><br />
Un lunghissimo vialone a<br />
doppio senso di marcia e<br />
quattro corsie: pensavi a<br />
una strada residenziale e<br />
trovi una specie di tangenziale.<br />
Tra le due carreggiate, una fila di<br />
pini e platani restituisce ossigeno a polmoni<br />
stremati dallo scarico delle auto. A<br />
destra e a sinistra, anonimi palazzi rettangolari<br />
bianchi e grigi separati da<br />
qualche casetta colorata di fine ’800-inizi<br />
’900: un velo di trucco a un quartiere<br />
altrimenti ridotto a dormitorio. In fondo,<br />
un incrocio con un semaforo in mezzo:<br />
svoltando a destra, ancora 150 metri ed<br />
è già Parigi.<br />
Ti stai ancora chiedendo per quale motivo<br />
uno che non dovrebbe spaventarsi<br />
del caos perché abituato a Napoli<br />
e provvisto di risparmi<br />
sufficienti a prendere casa a<br />
Place des Vosges – il salotto<br />
buono della città – scelga invece<br />
di nascondersi in questa<br />
triste lingua d’asfalto, quando,<br />
dietro a un cancello grigio antracite,<br />
appare la villetta a tre<br />
piani dove <strong>Ezequiel</strong> <strong>Lavezzi</strong>,<br />
27 anni, si è sistemato da luglio<br />
insieme alla sua Yanina:<br />
e lì cominci a capire. Poi metti<br />
piede dentro e hai tutte le risposte.<br />
Cinque camere da letto, 6 (o 7?)<br />
bagni, una matrimoniale<br />
grande quasi quanto metà<br />
campo da calcio, giardino interno,<br />
spazi, luce naturale diffusa<br />
esaltata dal bianco dei<br />
mobili, arredo essenziale e di<br />
gusto. Colonne e capitelli,<br />
quelli, già c’erano. Insomma,<br />
un’oasi di lusso nel deserto della periferia.<br />
Dopo 5 anni il Pocho (diminutivo di<br />
Pocholo, il nome del cane che aveva da<br />
bambino) ha lasciato l’Italia per stabilirsi<br />
qui, in Boulevard Bineau, a Neuillysur-Seine.<br />
Soprattutto, ha lasciato il<br />
Napoli di un produttore cinematografico<br />
(Aurelio De Laurentiis) per il Paris Saint<br />
Germain di uno sceicco (Al Thani): carriera,<br />
conto in banca e contorno ambientale<br />
alla mano, la sua rimane in ogni<br />
caso una vita da film, della quale mercoledì<br />
10, nel ritorno dei quarti di Champions,<br />
girerà a Barcellona una scena cult.<br />
Una vita diversa dalla precedente, ripeterà<br />
l’argentino durante l’intervista. Diversa<br />
e basta. Non dirà mai: migliore.<br />
Un anno fa, a Napoli, ci ospitò nella<br />
sua abitazione affacciata sul Golfo:<br />
perché ora si è stabilito fuori città?<br />
«A me piace vivere in villa, perciò ho<br />
36<br />
salta, bello!<br />
<strong>Lavezzi</strong> con la sua<br />
collezione di scarpe<br />
sportive e, sotto,<br />
con Camilo, un<br />
labrador di 2 anni.<br />
detto a Yanina: o ne trovi una oppure<br />
scegliamo un appartamento al centro di<br />
Parigi. Lei ha trovato la villa: il proprietario<br />
è spagnolo e l’ha ristrutturata poco<br />
alla volta; Yanina, che studia architettura<br />
d’interni, l’ha arredata. Sono a 20 minuti<br />
dal centro di allenamento del Psg, a<br />
Saint-Germain-en-Laye. I compagni abitano<br />
in zona oppure nel Sedicesimo, uno<br />
dei posti più belli di Parigi, dietro alla<br />
Tour Eiffel e vicino allo stadio».