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cai sezione villadossola

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chiesa a eccezione del coro e delle due cappelle. 1771 Sostituzione della campana<br />

del 1695 con una di maggiori dimensioni. XVIII secolo Posizionamento sul campanile<br />

dell’orologio. Particolarissimo il tipo di suoneria installato: nelle 24 ore si ripeteva<br />

per quattro volte una serie da uno a sei rintocchi, seguita, a un minuto di distanza,<br />

da un’altra serie da uno a dodici rintocchi, che si succedeva due volte al giorno, una<br />

nelle ore antimeridiane e l’altra in quelle pomeridiane. Questo uso era caratteristico<br />

della antica orologeria nel Ducato di Milano. Il suono veniva battuto su una delle tre<br />

notevoli campane che costituivano il concerto del campanile di S. Zeno.<br />

37. CIMITERO Costruito nel 1850; in precedenza i morti erano seppelliti intorno<br />

alla chiesa.<br />

38. LA PIÙ ANTICA CASA DI TAPPIA (SECOLO XII)<br />

39. CASA DI ABITAZIONE DEL SECOLO XVII<br />

40. CASE BRUCIATE DAI NAZIFASCISTI NEL 1944<br />

41. LAPIDE SUL LUOGO DOVE CADDE IL PARTIGIANO BOLDRINI<br />

42. TORCHIO PER L’UVA DEL 1776<br />

43. MACINA PER NOCI<br />

44. FORNO PER IL PANE DEL 1871<br />

45. VALPIANA È toponimo eufemistico giacché è proprio difficile intravedere uno<br />

spazio piano nel pendio su cui si allineano le case e le stalle che si affacciano le une<br />

sopra le altre, bene esposte al sole, a guardare la vallata sottostante. ORATORIO DI<br />

S. GIOVANNI EVANGELISTA Nel XIV secolo Viene edificata una semplice cappella.<br />

1617 In seguito a un lascito di Francesco Giavina, inizia la costruzione del nuovo<br />

oratorio. 1690 Risulta costruito soltanto il coro, coperto da una volta. 1715 Viene<br />

concessa la licenza di ultimazione dei lavori. 1717 Conclusione dei lavori; sull’altare<br />

viene posto un quadro raffigurante la Beata Vergine con il Bambino, S. Giuseppe e<br />

S. Rocco. 1755 Durante la famosa alluvione, avviene il ritrovamento, creduto miracoloso,<br />

della preziosa statua lignea della Madonna “del Tarlap” (la IV domenica di ottobre,<br />

questa statua viene esposta e portata in processione).<br />

46. Conserva alcune case di pregevole architettura<br />

47. Poco distante sorge il Circolo di Valpiana, che viene ancora aperto in occasione<br />

delle feste della frazione<br />

48. EX SCUOLA Chiusa nel 1956 per mancanza del numero minimo legale di alunni<br />

iscritti alla scuola. I pochi alunni rimasti vennero dirottati nelle scuole del Villaggio<br />

SISMA. In seguito alle proteste innescate dal provvedimento, il comune si assunse<br />

l’onere delle spese di gestione ancora per un anno; stante il progressivo abbandono<br />

della frazione, nel 1958 la scuola venne chiusa definitivamente.<br />

49. CAPPELLA Dedicata ai caduti nelle guerre. Attorno, ovunque il territorio si presti,<br />

la coltivazione della vite è praticata tenacemente, ottenendo un buon vinello.<br />

Posta sulla mulattiera che conduce a MURATA e quindi al Villaggio SISMA.<br />

Villaggio SISMA II 7 luglio 1938 la Commissione edilizia approva il progetto di case<br />

popolari destinate alle maestranze della S.A. Metallurgica Ossolana in regione Croppo<br />

di Murata, redatto dall’architetto Vietti Violi. Il progetto prevedeva la costruzione<br />

di 400 alloggi in casette singole dotate di giardino; di alloggi collettivi; e di tutti<br />

i servizi necessari per una razionale organizzazione urbanistica, l’ufficio postale, il<br />

circolo, il campo sportivo, l’asilo. A causa dello scoppio della seconda guerra mondiale<br />

il disegno venne ridimensionato, ma ciò non toglie che quest’opera rappresenti<br />

una realizzazione unica al mondo per le soluzioni ambientali proposte e per<br />

l’intelligente utilizzo di materiali tradizionali locali, quali il sarizzo per le colonne e la<br />

beula bianca per la copertura dei tetti. Il 31 marzo 1940 fu posta la prima pietra alla<br />

presenza dell’allora ministro delle Corporazioni Renato Ricci.<br />

50. NOGA È toponimo derivato dalla presenza di una piantagione o di una pianta<br />

di noce. Toponimi analoghi sono frequenti anche altrove (Nogara, Nogaredo ecc.).<br />

È attestato da pergamene del Duecento. CHIESA DELLA BEATA VERGINE DEL RO-<br />

SARIO- Il 28 maggio 1642 II vescovo Antonio Tornielli, negli Ordini di visita pastorale,<br />

decreta che l’antica chiesa di S. Bartolomeo venga ricostruita più ampia e luminosa<br />

per meglio adempiere al decoro liturgico e per rendere l’edificio più accogliente.<br />

11 maggio 1659 II vescovo Giulio Maria Odescalchi con ordine perentorio ingiunge<br />

che venga costruita una nuova parrocchiale. 23 novembre 1659 In una generale “vicinanza”<br />

- tenutasi sul sagrato di S. Bartolomeo, presieduta dal delegato episcopale<br />

Paolo Roabbio, presenti il cappellano del Piaggio, il Console e circa 100 capifamiglia<br />

- la comunità di Villa si impegna a costruire una nuova chiesa parrocchiale sul<br />

colle della Noga. 21 aprile 1662 II vescovo Giulio Maria Odescalchi, con suo rescritto,<br />

approva il progetto dell’edificio disegnato dal capomastro Tommaso Lazzari di vai<br />

d’Intelvi. 1663 Posa della prima pietra. 22 giugno 1692 Sono completati il lavoro di<br />

muratura e il tetto del nuovo edificio e saldati i pagamenti agli eredi del capomastro.<br />

19 maggio 1741 Viene posta al centro del coro la pala a olio con il “Martirio di<br />

San Bartolomeo”, restaurata con forti ridipinture nel 1842 dal pittore villese Giovan<br />

Pietro Tosi. 24 marzo 1743 Decreto del vescovo Bernardino Ignazio Rovere di traslazione<br />

della sede della parrocchia alla nuova chiesa della Noga. 22 settembre 1743 Su<br />

invito del Sindaco, il popolo di Villa viene radunato per trasportare solennemente<br />

alla Noga le suppellettili sacre, custodite nell’antica chiesa di S. Bartolomeo, il fonte<br />

battesimale, la statua della Madonna del Rosario, le SS. Reliquie e gli stendardi delle<br />

Confraternite. L’antica chiesa viene chiusa. 1793 Viene ultimata la Via Crucis, presumibilmente<br />

dipinta dal pittore Arnold Koller, il quale nel 1791 aveva firmato un<br />

quadro della Beata Vergine Maria. 1876 II pittore Bernardino Peretti affresca le volte<br />

della chiesa e dipinge alcune immagini negli altari laterali. 1910 II vescovo Giuseppe<br />

Gamba consacra la chiesa. 1926 La sede della parrocchia ritorna a essere la chiesa<br />

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