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“L<br />
’ispettore Manti solo poteva muoversi in<br />
quel marasma, era nato a Zefira, figlio<br />
di poliziotto, oltre che poliziotto; cono-<br />
sceva ogni abitante della città, le storie personali<br />
erano <strong>il</strong> suo pane quotidiano. Manti infierì, entrò<br />
nell’archivio del commissariato e ne uscì con un<br />
foglio datt<strong>il</strong>oscritto...<br />
BUON NATALE. A tutti, ma specialmente ai carcerati ai<br />
quali auguriamo che vivano <strong>il</strong> problema della pena come problema<br />
della speranza. Per non sentirsi soli e abbandonati. E un<br />
augurio persino al Governatore. Poiché ce l’ha, cambi testa ,<br />
volgendola verso gli interessi generali. Sarebbe davvero un bel<br />
Natale. Gesù, pensateci voi. Noi i miracoli non li sappiamo fare.
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 02
Controcopertina<br />
Premio Letterario città di Siderno<br />
Odore di muffa: <strong>il</strong> Premio città di Siderno sa di vecchio e di ultima<br />
provincia. Lontano dal territorio, non scopre nuovi talenti, non promuove<br />
la cultura e appende solo medaglie a petti già ampiamente medagliati<br />
Buttate giù la torre<br />
“<br />
CARMELO CARABETTA<br />
No, non <strong>il</strong> fantino di una<br />
delle blasonate contrade<br />
che disputa <strong>il</strong><br />
palio di Siena. Né la<br />
torre degli scacchi, che è un<br />
gioco, anche se degli elementi in<br />
comune con questa pratica nel<br />
nostro gioco ci sono. Si un gioco,<br />
riservato a pochi, a una elite di<br />
cervelloni, che col popolo non ci<br />
azzeccano nulla. E nulla c’entra<br />
con la gente la torre che vorremmo,<br />
metaforicamente, buttare<br />
giù. <strong>La</strong> cultura, è noto, nei secoli<br />
scorsi era un fatto che riguardava<br />
pochi, solo i ricchi leggevano,<br />
e solo loro avevano accesso<br />
alla cultura e all’intellettualità.<br />
Forse è questo che anima <strong>il</strong> pensiero<br />
di chi da otto anni mette in<br />
vetrina <strong>il</strong> premio letterario <strong>La</strong><br />
Torre. E magari, vista l’età, è<br />
probab<strong>il</strong>e che chi lo anima provenga<br />
dai secoli scorsi, e dei<br />
tempi andati conserva antichi<br />
retaggi. Per carità, buone e<br />
brave persone, valide cultural-<br />
mente, come insigne uomo era<br />
colui che al premio ha dato <strong>il</strong><br />
nome. Ma trovarsi in una splendida<br />
cornice, come quella del<br />
grand hotel<br />
President,<br />
ascoltare<br />
soavi melodie<br />
classiche partenopee,sentire<br />
gli affabula<br />
menti del<br />
bravissimo Di<br />
Mare e assistere<br />
alle<br />
performance,<br />
sempre di<br />
ottima qualità,<br />
della<br />
splendida Maria Teresa<br />
D’Agostino. Tutto questo non<br />
serve a nascondere l’odore di<br />
muffa che <strong>il</strong> premio città di<br />
Siderno emana. Si, sa di vecchio,<br />
come l’età media degli spettatori.<br />
Sa di inut<strong>il</strong>e, perché nulla<br />
aggiunge alla fama dei premiati<br />
già famosi di loro. Sa di provincialismo,<br />
che ogni volta cerca <strong>il</strong><br />
Il vice sindaco Pietro Sgarlato con <strong>il</strong> vincitore dell’ottava<br />
edizione Franco Di Mare con "Non chiedere perché" ed. Rizzoli.<br />
Il premio esiste da<br />
8 anni e potrebbe durare<br />
altri 800, ma continuare<br />
così, con questa<br />
impostazione, è solo<br />
accanimento terapeutico<br />
nome altisonante per uno strapuntino<br />
su giornali altisonanti<br />
che mai c’è stato e mai ci sarà.<br />
Una rut<strong>il</strong>ante autovetrina,<br />
come tanti altri<br />
premi letterari di<br />
provincia, calabresi<br />
e non. Che<br />
non promuovono<br />
cultura, che non<br />
scoprono talenti,<br />
che appendono<br />
medaglie a petti<br />
già ampiamente<br />
medagliati. A<br />
cosa serve una<br />
kermesse letteraria<br />
che non coinvolge<br />
<strong>il</strong> suo contesto<br />
territoriale, che non avvicina<br />
la gente alla cultura, che<br />
non contribuisce alla crescita?<br />
Un gioco per pochi, già ampiamente<br />
acculturati. Un fatto di<br />
classe e non di popolo, con<br />
parate di autorità politiche, religiose<br />
e m<strong>il</strong>itari, come se la cultura<br />
avesse bisogno di visti di<br />
conformità. Il premio <strong>La</strong> Torre,<br />
per come è fatto andrebbe buttato<br />
giù, svecchiato, sostituito. E<br />
questo non vuol dire che chi si<br />
danna per portarlo avanti non<br />
abbia valore, tutt’altro. Proprio<br />
per la caratura di chi lo organizza,<br />
di chi lo presiede, dei giurati<br />
che lo formano. Sono loro stessi<br />
a meritarsi qualcosa di<br />
meglio. Loro devono ut<strong>il</strong>izzare<br />
al meglio le capacità che hanno<br />
e uscire dal provincialismo,<br />
dalle nicchie.<br />
Aprirsi al territorio e aprire <strong>il</strong><br />
territorio alla cultura. Alle cose<br />
vecchie bisogna togliere la<br />
muffa, o metterle definitivamente<br />
sotto naftalina.<br />
Dura da otto anni e potrebbe<br />
farlo per altri ottocento, ma<br />
continuare così sarà solo accanimento<br />
terapeutico. Non schifino<br />
<strong>il</strong> popolo, gli autori sconosciuti<br />
ma di valore, calabresi e<br />
no. Siano cultura indipendente<br />
e non coloniale, e se lo merita<br />
alla Chirico diano <strong>il</strong> premio con<br />
la P maiuscola, non <strong>il</strong> contentino<br />
di partecipazione.<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 03
Parlando<br />
relax<br />
di...<br />
Grande Sud<br />
NORDICI & SUDICI<br />
Uniti per le feste<br />
GIOACCHINO CRIACO<br />
Smettiamola di fare gli ipocriti, usciamo<br />
da sentimenti mielosi e falsi.<br />
Diciamo le cose come stanno.<br />
Nonostante i toni paterni e clericali<br />
di chi occupa cariche istituzionali.<br />
L'Italia è un paese, lontano dall'essere<br />
una nazione unica. Centocinquant'anni sono<br />
trascorsi in un lampo e siamo fermi al palo.<br />
Differenze sociali, economiche, culturali, sanitarie,<br />
giudiziarie.. continuano a tenere <strong>il</strong> paese diviso.<br />
Siamo italiani sulla carta e solo su quella. Ci sentiamo<br />
un popolo solo in certe occasioni, tragiche o<br />
gioiose. Gonfiamo <strong>il</strong> petto per qualche giorno, o<br />
poche ore e poi torniamo a vivere in mondi diversi.<br />
Insieme facciamo da spettatori passivi all'irrazionalità,<br />
pecca atavica e caratteristica necessaria<br />
di chi si sente investito di un qualsivoglia potere di<br />
rappresentanza nel “nostro” paese. L'irrazionalità<br />
che ogni sera irrompe dai salotti televisivi a quelli<br />
degli italiani. Le stesse facce dappertutto.<br />
Ripetono sempre le stesse cose. Finiscono sempre<br />
per litigare. Sembrano scontrarsi su tutto, ma in<br />
definitiva esprimono lo stesso concetto, <strong>il</strong> pensiero<br />
conforme. Tutti i colori danno vita a un solo colore.<br />
L'irrazionalità è la zavorra del paese. Un gigante<br />
con una testa vuota, e un corpo muscoloso che<br />
lavora instancab<strong>il</strong>e. Sotto a una classe dirigente<br />
parolaia, c'è un popolo molto più razionale ed<br />
emotivamente forte, che nonostante loro e nonostante<br />
tutto va avanti senza tentennamenti. <strong>La</strong><br />
forza di questa nazione è <strong>il</strong> suo popolo. Eccola una<br />
cosa che unisce gli italiani, o una parte di essi. <strong>La</strong><br />
voglia di andare avanti, tenacemente, nonostante<br />
tutto e tutti. <strong>La</strong> forza di alzarsi ogni mattina e fare<br />
qualcosa, per se, per gli altri, per tutti. Non sono<br />
buono per le feste. Vi str<strong>il</strong>lo, vi grido, e penso veramente<br />
che una parte di voi, nordici o sudici, non si<br />
alzerà più dai divani. Ma per ogni parassita ci sono<br />
due o tre italiani che si svegliano all'alba, se ne fregano<br />
dei piagnistei, e mandano avanti questo<br />
paese, nonostante i governi, i potenti e nonostante<br />
gli italiani. A questa gente faccio gli auguri, a quelli<br />
che ci porteranno avanti, a loro che soli potranno<br />
dare un posto unico a tutti noi. A loro, che soli<br />
mi potranno far chiudere questa stupida rubrica,<br />
quando non ci saranno più nordici e sudici..<br />
FRANCESCO AZZARÀ<br />
Sudicio buonino<br />
FRANCESCO LADDARINA<br />
Apprezzerete per le feste un po' di sudicio<br />
provincialismo, di un localismo che per i<br />
nordici significa <strong>il</strong> condizionamento di un<br />
decennio di scelte politiche nazionali e vale percentuali<br />
elettorali a due cifre. Mentre da noi è<br />
sinonimo di vittimismo, di rivendicazioni fuori<br />
moda. Francesco Azzarà è a casa con la famiglia,<br />
in quel di Motta. <strong>La</strong> sua vicenda può essere<br />
trattata senza patemi d'animo o sentimentalismi<br />
strumentali. Cerchiamo <strong>il</strong> pelo nell'uovo,<br />
questa settimana, invece di tormentarvi con i<br />
nostri insulti da gr<strong>il</strong>li parlanti, per Natale vi mettiamo<br />
in tavola un po' di pane per i vostri denti.<br />
Smetto di andar per aie e quaglio. Il cooperante<br />
Azzarà è libero, tutti i media ne hanno dato<br />
conto, in modo ampio, anche se in verità durante<br />
le fasi della prigionia non è che i riflettori<br />
siano stati eccessivamente accesi sulla sua vicenda.<br />
Quando però la sua tragedia è ep<strong>il</strong>ogata in<br />
favola, complice <strong>il</strong> periodo, ne hanno parlato in<br />
abbondanza. Azzarà si è visto dappertutto. Solo<br />
CRONACHE DAL NORD di SANTO MOTTA<br />
LA CRESTA DEL<br />
PRIMARIO BELLUNESE<br />
Pretendeva una stecca, consistente<br />
anche, per far superare i criteri<br />
temporali e saltare la f<strong>il</strong>a. Agli<br />
aspiranti genitori, impazienti di<br />
aspettare le consegne a r<strong>il</strong>ento<br />
della cicogna, <strong>il</strong> primario di ostetricia-ginecologia<br />
dell’ospedale di<br />
Belluno prospettava una soluzione<br />
rapida. Soldi, tariffe che andavano<br />
oltre i duem<strong>il</strong>a euro, e <strong>il</strong> pancione<br />
delle future mamme si gonfiava<br />
di colpo. Tutto questo è accaduto<br />
nella civ<strong>il</strong>issima città di<br />
Belluno, manco fosse la Calafrica.<br />
che quasi nessuno ha parlato delle sue origini.<br />
Cooperante italiano, punto. Che sia calabrese è<br />
una cosa irr<strong>il</strong>evante. Bene, dove sta <strong>il</strong> problema,<br />
diranno i meno sudici fra di voi e quasi tutti i<br />
nordici. E in effetti <strong>il</strong> problema non c'è, o non ci<br />
sarebbe. Un uomo è sempre e solo un uomo.<br />
Non c'è specificazione razziale o territoriale che<br />
possa aumentare o deprimere l'essenza umana.<br />
E, ovviamente, non c'è un complotto generale<br />
tendente a occultare l'origine calabrese di<br />
Francesco. Un'abitudine però c'è, in voga fra<br />
giornali e televisioni, di associare sempre <strong>il</strong> calabrese<br />
a un comportamento negativo, di carattere<br />
criminale per esempio. Anzi l'abitudine viene<br />
gioiosamente estesa ai sudici. Allo scippatore, se<br />
lo è, si aggiunge sempre napoletano. Al violentatore<br />
si associa volentieri romeno. Allo spacciatore<br />
si da una pigmentazione, di colore, appunto,<br />
o un origine, marocchino. Diffic<strong>il</strong>mente si<br />
parla di stupratore torinese, corruttore m<strong>il</strong>anese,<br />
rapinatore bresciano. A noi le specificazioni<br />
non piacciono, razza, nazionalità, colore, gusti<br />
sessuali.. non aggiungono ne tolgono qualcosa.<br />
Sono pressoché inut<strong>il</strong>i. Però, per una volta che<br />
c'era un calabrese buonino, con una famiglia che<br />
ha affrontato dignitosamente e senza piagnistei<br />
la faccenda. Per una volta, lo si poteva far notare.<br />
Grazie Francesco.<br />
IL COMMISSARIO<br />
MILANESE<br />
COL VIZIO DEL<br />
FORMAGGIO<br />
Gli avevano affidato le chiavi<br />
dell’ufficio reperti, nonostante<br />
già nel 96 l’avessero scoperto<br />
a portarseli a casa. Lo Stato<br />
c’è ricascato e <strong>il</strong> vice commissario<br />
del distretto Greco-<br />
Turro pure. Ottenute le chiavi<br />
della dispensa ha incominciato<br />
a trasferire di tutto nella<br />
cantina di casa propria. Il<br />
colmo, affidare la dispensa del<br />
formaggio a un topo.<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 04
VINCENZO CARICARI<br />
Sudicio regista<br />
VIOLA COSENTINO<br />
“Il ladro”, girato un anno fa a Locri e dintorni,<br />
scritto e diretto da Vincenzo Caricari<br />
e realizzato dalla Assimetrici<br />
Videoproduzioni, la casa di produzione<br />
fondata dai fratelli Migliaccio Spina e di cui<br />
è socio anche <strong>il</strong> regista sidernese, si è appena<br />
aggiudicato <strong>il</strong> premio come miglior cortometraggio<br />
all’ultima edizione del<br />
Calabria F<strong>il</strong>m Festival. Una bella soddisfazione<br />
per Caricari, i fratelli Bernardo e<br />
Nazzareno Migliaccio Spina e per quanti<br />
hanno lavorato alla realizzazione dell’opera.<br />
Il corto, più intimista rispetto ai precedenti<br />
lavori del regista sidernese, racconta<br />
la storia tutta calabra di un giovane spacciatore,<br />
interpretato dal sempre bravo<br />
Riccardo Fazzolari, e del suo rapporto con<br />
<strong>il</strong> fratellino di otto anni, portato sullo schermo<br />
da un sorprendente e giovanissimo<br />
Pasquale Catalano. Il resto del cast è formato<br />
da da Alberto Gatto, Manuela<br />
IL BOMBER<br />
BERGAMASCO<br />
IN FUGA<br />
SULLA FASCIA<br />
<strong>La</strong> bandiera dell’Atalanta, Cristiano Doni, si<br />
è involato lungo <strong>il</strong> soggiorno e poi in discesa<br />
sopra gli scalini che portavano in cantina.<br />
Ha corso veloce perché gli avversari che<br />
aveva alle costole erano pure armati. Ha puntato<br />
la porta ed è finito nella rete, lui non <strong>il</strong> pallone.<br />
Non cercava di far goal. Stava semplicemente<br />
scappando dalla polizia che gli doveva<br />
notificare un’ordinanza custodiale. Per un<br />
po’ non scommetterà più Doni, e i<br />
goals li farà nelle partitelle fra<br />
detenuti.<br />
Cricelli, Nino Tarzia, Maria Capogreco,<br />
Lucia Lombardo, Giovanni Maiolo, Marco<br />
De Leo e Giuseppe Catalano. Dopo quattro<br />
cortometraggi socialmente impegnati,<br />
Caricari ha voluto concentrarsi su una storia<br />
diversa, che parlasse più da vicino ai sentimenti.<br />
Dopo anni passati in giro per<br />
l’Italia, Vincenzo torna stab<strong>il</strong>mente in<br />
Calabria per lavorare sul territorio.<br />
Anticipiamo uno stralcio dell’intervista al<br />
regista che sarà pubblicata nel prossimo<br />
numero de la <strong>Riviera</strong> : “<strong>La</strong> Calabria è la<br />
terra meno cinematografata d’Italia, ma<br />
forse ora qualcosa sta cambiando. Ho lavo-<br />
rato spesso fuori, ma le mie storie e i miei<br />
personaggi erano comunque calabresi. Ho<br />
sempre scritto o ideato corti che avessero<br />
questa terra e le sue problematiche come<br />
soggetto. Quindi ho pensato: perché non<br />
farlo direttamente da quì? Per questo noi<br />
della Asimmetrici Videoproduzioni ci stiamo<br />
impegnando, giorno dopo giorno, a dar<br />
vita ad una realtà che si occupi di cinema e<br />
non solo, andando a coprire vari segmenti<br />
del settore. E <strong>il</strong> riconoscimento del<br />
Calabria F<strong>il</strong>m Festival è un’altra conferma<br />
che quello che facciamo non può che essere<br />
positivo per tutti. ”<br />
VARESINO IRATO<br />
SPARA AL VICINO<br />
Un pensionato sessantunenne di<br />
Locate Varesino, al culmine di una lite,<br />
ha aperto <strong>il</strong> fuoco contro un vicino,<br />
ferendolo in modo serio, anche se la vittima<br />
non rischia la vita. Anni di liti, sempre<br />
più frequenti, con toni via via più<br />
accessi. Il reo ha confessato di essersi<br />
finalmente tolto un peso, non ne poteva<br />
più del vicino. Addirittura ha aguzzato<br />
l’ingegno, non possedendo un’arma<br />
se l’è costruita da solo in garage, un<br />
fuc<strong>il</strong>e artigianale, col quale poi ha fatto<br />
fuoco. Quando si dice la capacità settentrionale..<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
DIAVOLO NERO<br />
Auguri, dr. Gratteri<br />
A Brontolo, rubrica televisiva condotta<br />
da Oliverio Bea, la mattina del 19<br />
dicembre, <strong>il</strong> dr. Nicola Gratteri ha<br />
detto cose importanti. Due cose<br />
importanti. <strong>La</strong> prima si configura<br />
come l'auspicio che i partiti, cioè i partiti<br />
calabresi, non intercettino l'iniziativa politica dei<br />
giovani. Siccome <strong>il</strong> dr.Nicola Gratteri ama pensare<br />
concretamente- <strong>il</strong> che gli fa onore- ha voluto richiamare<br />
ad esemplazione ciò che avvenne dopo l'assassinio<br />
di Francesco Fortugno. Migliaia e migliaia di<br />
giovani scesero in piazza spontaneamente, ma da<br />
subito i leaders di quel movimento spontaneo furono<br />
“risucchiati” dai partiti e anche- aggiungo io- dai vertici<br />
istituzionali calabresi- Bova e Loiero. Venne su di<br />
loro esercitata una sorta- come a suo tempo fu scritto<br />
sulle pagine di - di pedof<strong>il</strong>ia<br />
politica: i giovani furono avvicinati, allettati, carezzati<br />
e poi respinti quando non servirono più. E davano<br />
anche fastidio. <strong>La</strong> seconda cosa importante detta dal<br />
dr. Nicola Gratteri è che, dopo Fratelli di sangue,<br />
scrivere libri sulla mafia, diversi solo per <strong>il</strong> colore<br />
della copertina e per <strong>il</strong> titolo di copertina, è diventato<br />
una moda. Il genere dei professionisti dell'antimafia<br />
apre la porta alla specie scrittoria. Urlatori e scritturali<br />
insieme. E intoccab<strong>il</strong>i. Come scrittori, per la<br />
miseria. Mai, prima di loro, la Repubblica delle lettere<br />
e i suoi sovrani guardiani avevano sospettato che<br />
potesse prosperare la letteratura dell'obitorio, come<br />
io amo definire certa narrativa infeudata al sangue,<br />
scritta con i piedi e i ritagli dei giornali. Ciò che non<br />
fa <strong>il</strong> bene della democrazia letteraria, ma quello degli<br />
scrittori-incassatori e degli editori, che, acquistati i<br />
carri funebri, si sono trasformati in pompe funebri<br />
editrici. Noi non abbiamo atteso <strong>il</strong> dr. Nicola Gratteri<br />
per esprimere, e non pacatamente, le nostre osservazioni<br />
sulla gioventù antimafia, strumentalizzata dai<br />
partiti, dai vertici istituzionali, dai perpetui gramagliati,<br />
e sulla mafia, mutata in affari e banconote. Ma<br />
ci fa piacere che queste cose oggi le dica <strong>il</strong> dr. Nicola<br />
Gratteri. Almeno finirà la storiella che offra una copertura storicistica alla mala<br />
gente. Quando, invero, noi abbiamo voluto operare<br />
una scopertura della classe dirigente e dei falsi testimoni<br />
del nostro tempo. Grazie, dr. Gratteri, e, dato<br />
che ci siamo, auguri di Buon Natale.<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 05
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 06
la Copertina<br />
Chi è <strong>il</strong> peggiore del 2011?<br />
VOTA SU la <strong>Riviera</strong><br />
MICHELE TRAVERSA EX SINDACO DI CATANZARO<br />
L’ARCANGELO MICHELE<br />
Scrisse Thomas Carlyle, storico, saggista e f<strong>il</strong>osofo scozzese,<br />
che l'uomo splende nell'attrito. Non aveva doti di preveggente<br />
e non poté prevedere che Michele Traversa avrebbe scelto<br />
di vivere nella polvere del Transatlantico di Montecitorio<br />
piuttosto che urtarsi con i problemi della sua Città. Perché<br />
gridare allo scandalo? Michele Traversa s'è intonato in anticipo<br />
di realizzazione con <strong>il</strong> Vangelo: “Polvere eri e polvere<br />
ritornerai”.<br />
MARIA GRAZIA LAGANÀ DEPUTATO<br />
L’ACCUSATRICE<br />
<strong>La</strong> deputata Maria Grazia <strong>La</strong>ganà è apparsa dinnanzi al<br />
Tribunale di Locri in veste di imputata per tentata truffa alla<br />
ASL di Locri di cui era vicedirettore sanitario. Non vorremmo,<br />
ma dobbiamo ricordare che la detta deputata ha guidato<br />
<strong>il</strong> plotone forcaiolo e giustizialista ad ogni notizia criminis:<br />
si trattasse di avvisi di garanzia, di rinvii a giudizio, di arresti.<br />
Se fosse conseguente, dovrebbe dichiararsi colpevole.<br />
LILLO FOTI PRESIDENTE REGGINA CALCIO<br />
IL BROCCO<br />
L'alchimista ci ha <strong>il</strong>lusi. L<strong>il</strong>lo Foti patron del calcio a Reggio<br />
da qualche anno spaccia piombo per oro e offrendoci lucciole<br />
per lanterne ci ha detto che la Fata Morgana esiste: noi<br />
gli abbiamo creduto fino all'arrivo di Babbo Natale. Tempo<br />
scaduto. Alchimista e <strong>il</strong>lusionista, Fata Morgana e Babbo<br />
Natale, troppe, tante incompatib<strong>il</strong>tà. L'esoterica Reggina<br />
non conosce trucchi per sorprendere tifosi e non possiede<br />
bacchette o c<strong>il</strong>indri per ingannare gli avversari. C'è solo un<br />
rimedio: la pura verità sul brocco.<br />
COME VOTARE<br />
SONO STATI NOMINATI<br />
ROSANNA SQUILLACIOTI PRESIDENTE ASP 5<br />
LA SARTA<br />
Non ha fatto che tagliare la signora Rosanna Squ<strong>il</strong>lacioti,<br />
commissario straordinario all'Asp di Reggio. Ha tagliato<br />
interi ospedali, come quello di Siderno. Ha tagliato reparti,<br />
come la neonatologia a Melito. L'unica musica, che fa palpitare<br />
<strong>il</strong> suo cuore, è quella del frastuono delle forbici, che fa<br />
morire le rose. Non comprendo perché non abbia fatto la<br />
sarta piuttosto che la commissaria straordinaria all'Asp.<br />
GIACOMO MANCINI ASSESSORE REGIONALE AL BILANCIO<br />
SCIUSCIÀ<br />
Potremmo ripetere con <strong>il</strong> grande polemista Pierre<br />
Augustin De Beaumarchais che Giacometto Mancini s'è<br />
presa unicamente la fatica di nascere. Dopo di che la strada<br />
è stata lisciata da Giacomo Mancini, che non sta disperato<br />
nel cielo solo perché lassù non si hanno notizie dei<br />
malviventi. Gli scoppierebbe di nuovo <strong>il</strong> cuore se potesse<br />
vedere <strong>il</strong> nipote d<strong>il</strong>etto, che di mestiere fa <strong>il</strong> lustrascarpe.<br />
GIOVANNA D’AGOSTINO PRESIDENTE LADYTERRANNEA<br />
LA FUGGITIVA<br />
Ella fu. Giovanna Agostino, che è già stata l'impromovib<strong>il</strong>e<br />
caporale di Di Pietro, ha lasciato la Calabria ed è andata<br />
al Nord. Da dove, stando in alto, è più fac<strong>il</strong>e bombardare<br />
<strong>il</strong> Sud. Continua la sua rivoluzione, sedendo dietro una<br />
scrivania, ingombrata di computer, Ipad, telefonini. Non<br />
un libro, neppure una misericordiosa grammatica italiana.<br />
Ma, per amare i giovani, stando nel recinto dei capelli<br />
bianchi, non c'è bisogno di saper usare <strong>il</strong> congiuntivo.<br />
Attraverso <strong>il</strong> sondaggio presente sul nostro prof<strong>il</strong>o e sulla fan page di Facebook<br />
o inviando un sms con <strong>il</strong> nome del personaggio al 3402439712<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 07
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 08
In breve<br />
FEO DI VITO<br />
NELLA TEMPESTA<br />
Nuvolaglia su Feo di Vito. Sarà presto<br />
tempesta? Spira una brutta aria attorno<br />
alla figura del rettore, professor<br />
Giovannini. Del resto, già un paio di anni, al<br />
momento del voto per la elezione del rettore, si<br />
erano manifestate frizioni nel corpo docente. E<br />
non solo su quello. Gli scontenti (molti) si<br />
erano costituiti in fazione agguerrita, decisa a<br />
non lasciare spazio a “quelli dell'altra parte”.<br />
Alla fine, Giovannini riusciva a spuntarla. Così<br />
egli andava ad insediarsi nella poltrona più alta,<br />
senza però riuscire - a quanto è dato sapere - ad<br />
operare una salutare saldatura con <strong>il</strong> fronte<br />
della contestazione: Agguerritissimo, secondo<br />
quanto trapela dai tanti spifferi che, al momento,<br />
fanno della Mediterranea, un luogo aperto<br />
a tutte le chiacchiere, persino a quelle meno<br />
benevole (e più velenose). Il primo dato certo<br />
e non contestab<strong>il</strong>e. Con <strong>il</strong> prossimo gennaio ci<br />
si avvicina sempre di più la data di scadenza del<br />
mandato assegnato un paio di anni fa al prof.<br />
Massimo Giovannini<br />
in mezzo al clamore<br />
delle polemiche. Si<br />
voterà, solo allora, non<br />
prima, per <strong>il</strong> rinnovo<br />
nella funzione di vertice.<br />
Ma in quali condizioni?<br />
Vi diamo quì di<br />
seguito le notizie sul<br />
tema, quali trapelano<br />
MASSIMO GIOVANNINI<br />
dagli ambienti universitari<br />
più direttamente<br />
impegnati nell'attuale (infuocato) confronto.<br />
Attraverso una lettera, diretta alla persona del<br />
rettore e sottoscritta dal Senato Accademico,<br />
dal CdA della “Mediterranea”, e da tre presidi<br />
di facoltà (Giurisprudenza, Ingegneria,<br />
Agraria, nelle persone di Att<strong>il</strong>io Gorassini,<br />
Adolfo Santini e Santo Marcello Zimbone)<br />
manifestano totale sfiducia nell'operato del<br />
prof Massimo Giovannini. Al rettore ancora in<br />
carica è stato chiesto per <strong>il</strong> bene primario della<br />
collettività universitaria e per restituire credib<strong>il</strong>ità<br />
all'operato di suddetto ateneo, di rassegnare<br />
le dimissioni dalla carica ancora oggi ricoperta.<br />
Il malcontento nei riguardi dell'attuale<br />
rettore - a giudizio dei suoi critici più schierati -<br />
si starebbe diffondendo per i corridoi dell'ateneo<br />
di viale Diana. A macchia d'olio, almeno<br />
così dicono dal fronte della contestazione<br />
Anche diverse associazioni studentesche, da<br />
anni operanti alla “Mediterranea” - secondo le<br />
stesse fonti - stanno cercando di accodarsi al<br />
folto plotone di quanti apertamente, e non da<br />
ieri, non apprezzano <strong>il</strong> lavoro di Giovannini.<br />
Antonio <strong>La</strong>Tella<br />
TANTO FANGO<br />
SULL’ITALCITRUS<br />
A<br />
REGGIO<br />
Reggio <strong>il</strong> libro della verità è sempre<br />
chiuso, e una volta che la si rende<br />
manifesta e fruib<strong>il</strong>e ai più nel giro di<br />
poco, tutto viene riposto nel dimenticatoio.<br />
Che cosa ne è stato della vicenda Italcitrus?<br />
Cosa è cambiato rispetto a quando a marzo<br />
del 2011 telecamere e teleobiettivi avevano<br />
immortalato un’istantanea di una struttura<br />
in estremo degrado? Nulla. Oggi la situazione<br />
è la stessa, se non peggiorata. Ma al<br />
Comune non se ne parla, specialmente in<br />
questo contesto dove la maggioranza sta<br />
attraversando un periodo di crisi senza precedenti.<br />
Ciò che caratterizza l’ex fabbrica di<br />
agrumi di Catona è una distesa di rifiuti di<br />
ogni genere, una discarica di due ettari che<br />
è rimasta proprio come era al momento<br />
dell’iniquo acquisto da parte del Comune.<br />
Fatiscente, amorfa, in attesa di una bonifica.<br />
Il centro doveva essere destinato ad un<br />
centro polifunzionale e televisivo per la<br />
Rai, ma oggi l’unico intervento tangib<strong>il</strong>e<br />
per salvare <strong>il</strong> salvab<strong>il</strong>e è una misera recinzione,<br />
fac<strong>il</strong>mente superab<strong>il</strong>e. Tuttavia, in<br />
questi ultimi giorni da quell’ammasso di<br />
organico e mondezza è emersa una novità<br />
inaspettata. Udite, udite, <strong>il</strong> Comune ha<br />
deciso di alienare lo stab<strong>il</strong>imento nelle condizioni<br />
di fatto e di diritto in cui si trova. Ma<br />
allora, un dubbio sorge spontaneo: la ragione<br />
della folle spesa dell’attuale governatore<br />
Scopelliti, che acquistò l’ex fabbrica per<br />
quasi 3 m<strong>il</strong>ioni di euro, a danno di tutti i cittadini<br />
reggini, dove sta? Non è dato sapere.<br />
<strong>La</strong> verità non si può mai sapere a Reggio<br />
Calabria. Il rischio è quello di ritrovarsi,<br />
come qualcuno, parte civ<strong>il</strong>e in un processo.<br />
E <strong>il</strong> tutto solo per aver detto le cose come<br />
stanno. Ma ritornando a noi, non si capisce<br />
la ratio dell’acquisto, ed è anche diffic<strong>il</strong>e<br />
credere a quella della vendita. Infatti, l’introito<br />
derivante dall’alienazione della struttura<br />
dovrebbe aiutare ad arginare qualche<br />
falla di questo disavanzo pubblico da<br />
record. Oltre alla vendita dell’ex Italcitrus è<br />
stato previsto anche un altro piano di vendita<br />
ut<strong>il</strong>e al b<strong>il</strong>ancio: resta tuttavia diffic<strong>il</strong>e<br />
credere che dalla vendita di due o quattro<br />
strutture si possa aiutare un disavanzo pubblico<br />
che, nelle migliori delle ipotesi,<br />
AL CAFÈ DE PARIS I CIBI DELLA LEGALITÀ<br />
Un "brindisi della speranza".<br />
Uniti per la legalità e per fare<br />
sistema contro le mani delle<br />
cosche. Il Cafè de Paris di via<br />
Veneto a Roma è un luogo<br />
storico della Dolce Vita, che<br />
tra i suoi tavolini ha ospitato<br />
Federico Fellini, Frank Sinatra<br />
e Domenico Modugno.<br />
Era gestito dalla 'ndrangheta,<br />
a cui era stato prima sequestrato<br />
e poi confiscato. Ora<br />
nello storico bar entrano ora i<br />
prodotti di Libera Terra, frutto<br />
del lavoro dei giovani delle<br />
cooperative che gestiscono i<br />
terreni confiscati ai mafiosi.<br />
Dopo che i cibi della legalità<br />
hanno salvato la Calabria<br />
coprendo antichi sapori e vecchi riti, possono miracolare anche la capitale<br />
delle capitali. Lì, dove le mazzette si chiamano operazioni finanziarie e i<br />
broker non parlano <strong>il</strong> dialetto, l’olio di casa può agevolare <strong>il</strong> nuovo meccanismo<br />
di legalità. Tutto sommato via Veneto è a un passo da Montecitorio<br />
ammonta a quasi 200 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />
Questa ratio doveva essere ut<strong>il</strong>izzata molto<br />
tempo prima, ed esattamente quando l’ex<br />
sindaco Scopelliti, dopo essersi personalmente<br />
occupato della stima della struttura<br />
<strong>il</strong> cui risultato coincideva (misteriosamente)<br />
con <strong>il</strong> prezzo richiesto dal venditore,<br />
decise di acquistare la struttura per la cifra<br />
esorbitante sopra citata. Eppure, la fabbrica<br />
valeva molto meno. E tutti lo sapevano.<br />
<strong>La</strong> stessa Corte dei Conti, nell’anno dell’alienazione,<br />
condannò <strong>il</strong> dirigente Granata<br />
per danno erariale ad un risarcimento in<br />
solido di 1,3 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />
L’amministrazione si giustificò raccontando<br />
le storie che noi tutti sappiamo, del centro<br />
Rai e delle altre meraviglie destinante a<br />
rimanere nel grande album delle menzogne<br />
di palazzo S.Giorgio. Sull’Italcitrus,<br />
attualmente, c’è solo fango.<br />
Antonio Cormaci<br />
CONFINDUSTRIA CALABRIA<br />
GIUSEPPE SPEZIALI<br />
NUOVO PRESIDENTE<br />
Giuseppe Speziali, 48 anni, imprenditore<br />
di Catanzaro, <strong>il</strong> 19 dicembre, e'<br />
stato eletto, dalla Giunta regionale di<br />
Confindustria, Presidente<br />
dell'Associazione. ''Sono onorato –ha<br />
detto Speziali– della fiducia accordatami<br />
dai colleghi e sento tutto <strong>il</strong> peso<br />
della responsab<strong>il</strong>ita', in un momento<br />
economico particolarmente diffic<strong>il</strong>e, di<br />
rappresentare una categoria che e'<br />
perno della stuttura produttiva della<br />
nostra regione''.<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 09
Patacche<br />
Alle origini del<br />
Museo della ‘ndrangheta<br />
PASQUINO CRUPI<br />
Più o meno, si era al principio<br />
degli anni ottanta. Mi<br />
trovavo a Cosenza: o per<br />
<strong>il</strong> Premio S<strong>il</strong>a della cui<br />
eccelsa giurìa per stima smisurata<br />
di Giacomo Mancini facevo<br />
parte, o per un Convegno sulla<br />
vita di pensiero e d'azione di<br />
Pietro Mancini. C'era anche<br />
Gaetano Cingari, la cui memoria<br />
va tenuta perpetua per <strong>il</strong> suo<br />
alto costume morale e per la sua<br />
opera storica alla quale siamo<br />
debitori come meridionali e<br />
come meridionalisti. Fu Gaetano<br />
Cingari a rivelare a noi giovanissimi<br />
la grandezza di Giustino<br />
Fortunato. C'era Michele Cozza,<br />
avvocato, socialista, economista<br />
di polso, direttore della storica<br />
«<strong>La</strong> parola socialista». C'era,<br />
ovviamente, Giacomo Macini,<br />
che al di fuori dei circoli della<br />
politica, si manifestava conversatore<br />
brioso e aperto alla discussione.<br />
Alla chiusura dei lavori o<br />
del Premio o del Convegno ci<br />
ritrovammo, la sera, a cena . Mi<br />
pare all'Albergo Imperiale, che<br />
adesso ha ceduto <strong>il</strong> posto ad una<br />
banca. Si discorreva di<br />
Questione meridionale e di<br />
Questione calabrese. Giacomo<br />
Mancini sembrava non nutrire<br />
grandi speranze. Disse: “<strong>La</strong><br />
Calabria è in agonia”.<br />
Intervenne Miche Cozza:<br />
“Giacomino, però, un modo per<br />
farla risorgere c'è. Puntando sul<br />
turismo. E sai come?”. Poiché<br />
capimmo che si trattava di una<br />
domanda apparente, nessuno di<br />
noi accennò ad una risposta.<br />
“Dobbiamo fare della Calabria<br />
una potente leva d'attrazioneriprese<br />
Michele Cozza- Ma per<br />
questo non dobbiamo puntare<br />
né al mare né ai monti.<br />
Dovremmo imbalsamare<br />
Mommo Piromalli ed esporlo in<br />
una bella sala”. Mancini sorrise,<br />
come noi tutti, e Michele Cozza,<br />
felice della paradossale idea,<br />
nella quale non credeva neppure<br />
Vorrei sapere se la Provincia per la nob<strong>il</strong>e esistenza<br />
del Museo della ndragheta intende continuare a<br />
spendere più di 200m<strong>il</strong>a euro l’anno...<br />
L’antimafia a un<br />
tanto al mese<br />
E Salvatore Magarò, spirito bizzarro,<br />
addolcisce la ndrangheta con i cioccolatini<br />
Si presenta come una scatola di aspirina,<br />
ma in realtà è una confezione di<br />
cioccolatini con la scritta «anti'ndrina»<br />
con tanto di foglietto con le istruzioni<br />
per l’uso e descriione del grande male:<br />
“<strong>La</strong> malattia si manifesta come un cancro<br />
che aggredisce le cellule sane della<br />
società civ<strong>il</strong>e. L'origine e la trasmissione<br />
della malattia sono protette da<br />
una coltre di omertà per questo è necessaria<br />
una terapia d'urto». Alla voce<br />
principio attivo è possib<strong>il</strong>e leggere:<br />
«Antivirale, inibisce la moltiplicazione<br />
di molti tipi di virus, tra cui quello della<br />
'ndrangheta, della mafia, della camor-<br />
ra, della sacra corona unita». Ed infine<br />
sulle dosi consigliate si invita ad<br />
assumere una o più pastiglie di cioccolato<br />
al giorno. L'idea è del presidente<br />
della commissione regionale antimafia,<br />
Salvatore Magarò, che le distribuisce<br />
da alcuni giorni come gadget natalizio.<br />
«Quest'anno mi è venuto in mente di<br />
realizzare questa scatola in favore della<br />
legalità. Se la Regione riterrà significativa<br />
questa mia idea non è escluso che<br />
la scatola si potrà distribuire anche in<br />
tutte le scuole calabresi».<br />
Tanto per non rompere le scatole alla<br />
ndrangheta.<br />
NELLA FOTO<br />
Il Museo della<br />
‘Ndrangheta<br />
alla periferia di<br />
Reggio Calabria<br />
lui, continuava a <strong>il</strong>lustrare i<br />
benefici che ne sarebbero venuti.<br />
Della singolare proposta di<br />
Michele Cozza, che, purtroppo,<br />
non è più tra i viventi, mi sono<br />
ricordato dopo le dichiarazioni<br />
del Procuratore aggiunto di<br />
M<strong>il</strong>ano Ilda Boccassini, e cioè<br />
che l'Antimafia in Calabria non<br />
esiste, che l'Antimafia è stata<br />
ut<strong>il</strong>izzata per fare carriera, e per<br />
dare qualche posto a chi in vita<br />
sua non ha mai lavorato: aggiungo<br />
io.<br />
Quando la conversazione di cui<br />
ho riferito l'essenziale avvenne,<br />
l' assessore provinciale Att<strong>il</strong>io<br />
Tucci, che non è più né assessore<br />
né consigliere provinciale, era<br />
un bimbetto ignaro. Divenuto<br />
adulto non seppe- è chiaro- della<br />
straordinaria conversazione<br />
cosentina, rimasta fin qui inedita.<br />
Contro ogni incredulità,<br />
debbo dire che l'idea d'erigere <strong>il</strong><br />
Museo della'ndrangheta è tutta<br />
sua. In fondo, non si tratta che<br />
della complicazione dell'idea di<br />
Michele Cozza. Quella includeva<br />
nel Santuario <strong>il</strong> solo Mommo<br />
Piromalli, questa l'intero universo<br />
mafioso. Quella non fu applicata<br />
e non diede frutti, questa è<br />
stata realizzata, ma frutti non se<br />
ne vedono davvero, nonostante<br />
lo strepito della stampa e i capitali,<br />
spesi dalla Provincia. Dove<br />
adesso a governare c'è un uomo<br />
del quale ci fidiamo, <strong>il</strong> dr.<br />
Giuseppe Raffa. E da lui vorrei<br />
sapere se la Provincia continuerà<br />
a spendere più di 200m<strong>il</strong>a euro<br />
l’anno per la nob<strong>il</strong>e esistenza del<br />
Museo della ndragheta e, se,<br />
considerata la sua inut<strong>il</strong>ità chiacchierona,<br />
non ritenga di dover<br />
chiudere <strong>il</strong> Santuario. Scrivendo<br />
così la pagina storica, pedagogicamente<br />
alta, che chi aspira ad<br />
uno stipendio, deve guadagnarselo<br />
nel campo del lavoro, non<br />
trasformando la mafia in merce,<br />
volevo dire in mercede.<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 10
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 11
Parlando di<br />
Peste a Reggio Calabria<br />
Per chi suona la campana<br />
RODERIGO DI CASTIGLIA<br />
AReggio non accade nulla. Una frazione<br />
cons<strong>il</strong>iare del Pdl affonda <strong>il</strong> sindaco<br />
Demetrio Arena su problemi fondamentali<br />
della vita amministrativa. Ma non è<br />
successo niente. Pescando parole ingiallite, i<br />
circoli dirigenti del PDL, con al vertice l’ <strong>il</strong>are<br />
Governatore, dichiarano che si è trattato di<br />
normale dialettica. Ma di ciò si sarebbe trattato<br />
se la normale dialettica fosse stata conclusa da<br />
una decisione unanime e non già da un comportamento<br />
che ha fatto naufragare la caravella<br />
del Sindaco.<br />
A Reggio non accade nulla. Vengono fuori dal<br />
Palazzo di Giustizia intercettazioni dalle quali,<br />
senza ombra di dubbio, emerge che l’attuale<br />
assessore ai lavori pubblici, Franco Morisani, è<br />
stato sostenuto da cosche r<strong>il</strong>evanti. Ma non è<br />
successo niente. Nessuno è colpevole, e noi lo<br />
pensiamo davvero, fino a sentenza definitiva.<br />
L’intercettato assessore rimane al suo posto, e <strong>il</strong><br />
coordinatore regionale del PDL, Guseppe<br />
Scopelliti, dottore in economia e commercio,<br />
non in giurisprudenza, fa l’avvocato del diavolo<br />
ed escogita che Franco Morisani, nelle zone<br />
battute dalla ‘ndrangheta, ha preso pochi voti e,<br />
perciò, è puro come un angioletto del buon<br />
Dio. Il coordinatore, però, non dovrebbe<br />
dimenticare che <strong>il</strong> caso è politico, non giuridico.<br />
A Reggio non accade nulla. È stato arrestato,<br />
Per i circoli dirigenti del PDL,<br />
fiduciosi della serenità e<br />
imparzialità della Magistratura,<br />
non è successo niente. Il<br />
Governatore tace e <strong>il</strong> Sindaco<br />
punta l’indice contro Angela<br />
Napoli e Doris Lo Moro<br />
<strong>il</strong> 20 dicembre, Pino Plutino, esponente pdiellino,<br />
già assessore e ora consigliere comunale.<br />
L’imputazione è di concorso esterno in associazione<br />
mafiosa. Un reato giuridicamente tremolante,<br />
che in Calabria ha avuto la sua massima<br />
manifestazione di crollo nell’agguato giudiziario<br />
a Giacomo Mancini, tanto per riprendere<br />
apprositimamente titolo del libro-conversazione<br />
dell’avv. Paolini con Kostener. Non succede<br />
niente. E <strong>il</strong> sindaco Demetrio Arena si dice<br />
fiducioso del sereno operato della magistratura.<br />
Un frase vacua e obbligata, non potendo dire <strong>il</strong><br />
contrario. Ovvero, può un sindaco, può una<br />
giunta avere autorevolezza e credib<strong>il</strong>ità a fronte<br />
delle iniziative della magistratura, che raggiungono<br />
e colpiscono esponenti ragguardevoli<br />
del PDL? Pensa <strong>il</strong> dr. Demetrio Arena di trarsi<br />
d’impaccio , togliendo l’indice dai suoi e puntandolo<br />
contro le parlamentari Doris Lo Moro<br />
e Angela Napoli, le quali recano la responsab<strong>il</strong>ità<br />
di “voler condizionare l’operato delle istituzioni”?<br />
Come questo condionamento- parola che s’adatta<br />
all’operare della ‘ndrangheta- non si sa.<br />
Ma si sa di sicuro che Demetrio Arena a chi gli<br />
chiede :”Dove vai?”, risponde :”Porto pesci”.<br />
Dimenticando, pur con quella vicinanza, che <strong>il</strong><br />
pesce puzza dalla testa. Da chi forma le liste. In<br />
questo senso, <strong>il</strong> Coordinatore regionale del<br />
PDL diventa innominab<strong>il</strong>e. E contro ogni<br />
aspettativa, è diventato anche muto.<br />
Peste a Reggio? Ma a Reggio non è successo<br />
nulla. È un affare che riguarda la magistratura,<br />
non la politica. Sant’Iddio, come si fa a non<br />
comprenderlo?<br />
A Polistena <strong>il</strong> PSC<br />
non è dogma<br />
MARIA BOETI<br />
Un ambizioso quanto credib<strong>il</strong>e progetto e,<br />
speriamo non asimmetrico, quello del<br />
nuovo volto della futura ed<strong>il</strong>izia polistenese.<br />
E se, la costruzione di una città passa attraverso<br />
i suggerimenti, le esigenze, la creatività<br />
dei suoi abitanti, è senz'altro da qui partita<br />
la base da cui l'Amministrazione<br />
Comunale si è mossa, invitando sabato 17<br />
dicembre i cittadini in un'assemblea pubblica,<br />
tenutasi nel Salone delle Feste, per <strong>il</strong>lustrare<br />
la prima parte del percorso che intende<br />
seguire per approvare entro <strong>il</strong> 2012 <strong>il</strong><br />
nuovo Piano Strutturale Comunale.<br />
Questo, sarà lo strumento che ritraccerà la<br />
città per i prossimi vent'anni. Come la ridisegnerà<br />
secondo la visione presentata dall'architetto<br />
Michele Ferrazzo, con <strong>il</strong> supportato<br />
dalla sig.ra Maria Grazia Buffon dal<br />
sindaco Tripodi e dal consigliere<br />
Mammola?! Seguendo un Quadro normativo<br />
e programmatico, un Quadro ambientale,<br />
un Quadro economico e sociale ed un<br />
Quadro strutturale morfologico. Con queste<br />
espressioni si è spiegato aprendo i lavori<br />
<strong>il</strong> consigliere incaricato, a seguire l' intervento<br />
del sindaco che ha toccato vari obiettivi<br />
ed eventuali anomalie in cui ci si potrà<br />
imbattere durante <strong>il</strong> cammino rimarcando<br />
che <strong>il</strong> Piano, che sostituisce <strong>il</strong> vecchio Piano<br />
Regolatore, è uno strumento aperto e non<br />
rigido per appianare e soddisfare tutte le<br />
esigenze. Fra i molti altri aspetti e situazioni<br />
di cui ha parlato da evidenziare: <strong>il</strong> patrimonio<br />
storico, la mob<strong>il</strong>ità pubblica, i rischi<br />
idrogeologici, l' ipotetica conurbazione dei<br />
Comuni vicinori, l'ICI. Da non tralasciare la<br />
presentazione esauriente condotta a scopo<br />
informativo, in questa prima riunione, da<br />
parte dell' architetto Ferrazzo che ancora<br />
una volta ha dimostrato non solo che<br />
Polistena è una cittadina dotata da bravi<br />
tecnici ma anche da grandi conoscitori dell'ambiente,<br />
del paesaggio, del collettivo<br />
sociale, ecc. Inoltre un dato nuovo emerso<br />
nell' incontro è stato l'istituzione dei<br />
<strong>La</strong>boratori Urban Center che servono da<br />
anello di congiunzione da dove può nascere<br />
la concreta condivisione fra <strong>il</strong> territorio,<br />
le istituzioni e la realizzazione del Psc.<br />
Gli interventi: quello dell' arch. Michele<br />
Pronestì che d<strong>il</strong>ungandosi più del dovuto è<br />
stato prontamente interrotto dal consigliere<br />
Mammola, a seguire <strong>il</strong> commercialista<br />
Luciano Guarnieri, l' imprenditore<br />
Domenico Cristofaro, <strong>il</strong> prof. Franco<br />
M<strong>il</strong>eto che si è lanciato in una f<strong>il</strong>ippica di<br />
sapore prettamente sociale. Ha chiuso i<br />
lavori <strong>il</strong> sindaco Tripodi.<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 12
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 13
Immagini<br />
da...<br />
Premio<br />
Internazionale<br />
“Bonifacio<br />
VIII”<br />
a San Luca<br />
Locride<br />
<strong>La</strong> Colonna di Ercole<br />
A TAVOLETTA<br />
Piede calato sull’acceleratore<br />
su quella fusione d’automob<strong>il</strong>e<br />
e caccia da bombardamento.<br />
Si sentiva più grande,<br />
pieno di optional governava l’asfalto:<br />
graffi, scalate e sorpassi al<br />
limite.<br />
Possedere quel mostro gli realizzava<br />
la vita. Anche per pochi giorni.<br />
A tavoletta.<br />
Sedici dicembre. Siderno lato sud,<br />
intorno alle due del pomeriggio: <strong>il</strong><br />
dramma.<br />
In fondo alla strada i 6x3 della<br />
pubblicità freschi di colla annunciano<br />
che è Natale.<br />
L’odore di agrumi si mischia al<br />
primo profumo d’inverno quando<br />
Pietro Pipicelli si lancia sull’appendice<br />
del Corso Garibaldi. <strong>La</strong><br />
terza lascia spazio alla quarta e la<br />
Mercedes classe C, noleggiata dal<br />
giovane, assume le sembianze del<br />
demone.<br />
Macchine parcheggiate impediscono<br />
all’allenatore del Siderno calcio<br />
F<strong>il</strong>ippo <strong>La</strong> Face di vederlo e <strong>il</strong> lato<br />
oscuro si veste da padrone di un<br />
nostro piccolo pezzo di mondo<br />
calando la morte: Antonio Siviglia<br />
32 anni accanto all’amico, nel<br />
posto a destra della Hyundai,<br />
viene colpito. <strong>La</strong> sala rianimazione<br />
dell’ospedale di Locri non può<br />
nulla. <strong>La</strong> seduta d’allenamento del<br />
Asd Siderno viene sospesa.<br />
Il tutto a meno di 500 metri in<br />
linea d’aria dallo stadio F<strong>il</strong>ippo<br />
Raciti.<br />
L’INTERVISTA: F<strong>il</strong>ippo Tedesco ci dice<br />
È la guerra dell’UIL<br />
F<strong>il</strong>ippo Tedesco ha un passato di magno<br />
comunista. È stato protagonista, insieme<br />
ai suoi fratelli, Mimì e Gino, di<br />
tante lotte per <strong>il</strong> riscatto dei lavoratori. Le<br />
lotte più gagliarde furono ingaggiate a S.<br />
Ilario del Jonio, un feudo che appariva inattaccab<strong>il</strong>e.<br />
Anni che furono. Non so se è<br />
ancora comunista, e non gliel’ho chiesto. So<br />
che continua la lotta per <strong>il</strong> bene comune con<br />
<strong>il</strong> suo lavoro di responsab<strong>il</strong>e della<br />
L.ADO.S.<br />
<strong>La</strong> L.A.DO.S. e la Confraternita di misericordia,<br />
che cosa sono? Quando nascono?<br />
Sono due grosse associazioni. L.A.DO.S è<br />
nata nel lontano 1977, e da 15 anni è aff<strong>il</strong>iata<br />
all’ ANPAS, che è un’ associazione<br />
nazionale di pubblica assistenza.<br />
Qual è <strong>il</strong> servizio che espletate effettivamente?<br />
F<strong>il</strong>ippo Tedesco<br />
L’ ANPAS è su scala nazionale e internazio-<br />
responsab<strong>il</strong>e L.A.DO.S<br />
nale, e partecipa a protezione civ<strong>il</strong>e, tra-<br />
sporti, emergenza, cioè tutto quello che è <strong>il</strong><br />
campo socio- sanitario .<br />
Qui nel territorio della Locride, <strong>il</strong> lavoro,<br />
che voi fate, qual è?<br />
Abbiamo un servizio di pronto soccorso con<br />
ambulanze nostre. Chiunque ci chiama ,<br />
anche privatamente, noi siamo pronti ad<br />
intervenire sul posto. Siamo convenzionati<br />
con l’ASP di Locri dal 1998.<br />
RIFIUTI<br />
Assegnati i<br />
contributi per<br />
i Comuni<br />
DIFFERENTI<br />
Ecco a cosa porta l’unione dei<br />
Comuni. Il risultato tra un<br />
anno sarà sotto gli occhi di<br />
tutti, perchè a seguito della partecipazione<br />
dell’unione di alcuni<br />
Comuni della Locride, capof<strong>il</strong>a<br />
Siderno, e relativa assegnazione del<br />
contributo gli Enti, prima dell’estate,<br />
potranno avviare la raccolta differenziata.<br />
L’avviso pubblico per l’assegnazione<br />
di contributi a favore dei Comuni o<br />
raggruppamenti di Comuni per<br />
interventi di progettazione e realizzazione<br />
di servizi di raccolta differenziata<br />
nel rispetto delle norme di<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 14
Immagini<br />
Gioiosa<br />
Città<br />
Mercato<br />
2011<br />
da...<br />
Se non sbaglio, <strong>il</strong> vostro è lavoro di volontariato.<br />
Quindi, lavorate gratis et amore Dei?<br />
In parte lavoriamo gratis, in parte no.<br />
Cioè…<br />
Per <strong>il</strong> nostro lavoro abbiamo semplicemente<br />
un rimborso spese.<br />
Quanto?<br />
Noi abbiamo esibito , carte alla mano, una<br />
contab<strong>il</strong>ità ben precisa all’ASP di Locri.<br />
Questa, con i suoi mezzi, ha speso in 10<br />
riuso, riciclo e recupero dei rifiuti<br />
pubblicato sul bollettino ufficiale<br />
della Regione Calabria , la commissione<br />
regionale del dipartimento<br />
politiche dell’ambiente della<br />
Regione Calabria ha approvato la<br />
graduatoria relativa al Fondo<br />
Europeo- Por Calabria 2007/2013 .<br />
Martedì scorso nella sede di Viale<br />
Isonzo a Catanzaro è stata sottoscritta<br />
la convenzione per la raccolta<br />
differenziata nei comuni di Siderno,<br />
Locri, Antonimina, Portigliola,<br />
Sant’Ilario sullo Jonio, San Luca,<br />
Samo, Ciminà e Placanica.<br />
L’ammontare del contributo erogato<br />
dalla Regione a questo raggruppamento<br />
di comuni è di euro<br />
1.211.133,00. Pertanto, dopo la positiva<br />
esperienza del comune di<br />
Roccella Jonica che ha fatto da<br />
capof<strong>il</strong>a anche in questi comuni ci si<br />
accinge nei prossimi mesi ad affrontare<br />
questa modalità di raccolta e<br />
smaltimento di rifiuti che potrebbe<br />
drasticamente ridurre la problematica<br />
relativa ai costi di trattamento e<br />
stoccaggio degli RSU<br />
mesi, 368,118 euro, a noi ne ha corrisposto<br />
154 m<strong>il</strong>a , che abbiamo accettato. Il<br />
risparmio c’è e si vede: 213,576 euro.<br />
Per chi guarda dall’esterno, è successo un<br />
fatto increscioso. Avete interrotto <strong>il</strong> servizio.<br />
Come mai?<br />
Ma non è stato interrotto bruscamente.<br />
Abbiamo iniziato dalla fine di ottobre a sollecitare<br />
la dottoressa Squ<strong>il</strong>lacioti a corrisponderci<br />
<strong>il</strong> dovuto. Eravamo in seria difficoltà<br />
con i nostri fornitori. Ci ha convocato<br />
dicendoci che avrebbe risolto <strong>il</strong> problema<br />
con un bando nuovo e quindi ci avrebbero<br />
pagato. Allora abbiamo continuato a lavorare<br />
tranqu<strong>il</strong>lamente pensando che tutto<br />
sarebbe andato per <strong>il</strong> meglio. A un certo<br />
punto, <strong>il</strong> sindacato, gestito da Nicola<br />
Simone, ha protestato con la<br />
Squ<strong>il</strong>lacioti , sostenendo che <strong>il</strong> bando non<br />
poteva essere limitato alle associazioni ed<br />
andava esteso anche ai privati. Il bando,<br />
poi, è stato bloccato, revocato e si è dovuta<br />
fare una nuova delibera per modificarlo.<br />
Comunque, noi stiamo continuando <strong>il</strong><br />
nostro lavoro. Lo sciopero, per dir così. è<br />
durato solo 36 ore.<br />
Non capisco le ragioni dell’opposizione<br />
dell’U<strong>il</strong>.<br />
E neppure io<br />
Ho visto un articolo che mi ha colpito. Ha<br />
per titolo “<strong>La</strong> guerra delle ambulanze”….<br />
No, non è vero. Non c’è una guerra tra<br />
ambulanze. Anzi, siamo molto amici tra di<br />
noi ..<br />
Se mai c’è una guerra dell’UIL?<br />
Si, ma non c’ è un perché.<br />
Vi risulta che l’UIL-FPL abbia segnalato<br />
problemi generali. Per esempio, che qui a<br />
Siderno c’è una sola ambulanza per 40 m<strong>il</strong>a<br />
persone.<br />
No, questo mai siamo stati unicamente noi<br />
a dire che non bastano tre postazioni di<br />
emergenza (Locri, Bianco e Caulonia) dotate<br />
di una ambulanza per parte. Nel bando<br />
erano previste altre due postazioni.<br />
Ci sono tanti altri problemi che riguardano<br />
la sanità della Locride…<br />
Si, come quello della donazione del sangue.<br />
L’azienda sanitaria di Locri, e non solo essa,<br />
è finalmente arrivata all’autonomia. Intendo<br />
dire che fino al 1997/ 98 importavamo sangue<br />
dal Nord d’Italia . Circa 2m<strong>il</strong>a unità di<br />
sangue l’anno per un costo in lire sui 250/<br />
300 m<strong>il</strong>ioni, pagati ai Centri di Torino,<br />
M<strong>il</strong>ano eccetera eccetera. Adesso questo<br />
non avviene più.<br />
E anche questa attività è volontaria?<br />
Si, ci danno un rimborso spese. Come previsto<br />
su scala Nazionale.<br />
E questo sangue va in tutti gli ospedali della<br />
Calabria?<br />
Noi lo consegnamo tutto a Locri. Ma doveva<br />
doveva essere completata una Banca dati<br />
a Reggio Calabria, che doveva gestire <strong>il</strong> sangue<br />
di tutta la Calabria.<br />
Questa Banca Dati è completata?<br />
No.<br />
Che bellezza.<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
Mister<br />
Mandarino<br />
Si è svolta sabato 10 e domenica 11<br />
dicembre, presso <strong>il</strong> centro Commerciale<br />
<strong>La</strong> Gru, l'iniziativa legata alla promozione<br />
delle clementine I.G.P. di Calabria realizzata<br />
dalla Organizzazione di Produttori<br />
FRU.J.T. - Frutticoltori Jonici-Tirrrenici ".<br />
Nel corso delle due giornate al fine di<br />
incrementare <strong>il</strong> consumo di prodotti locali<br />
e far conoscere la bontà delle clementine<br />
prodotte dagli oltre 400 soci e 12 cooperative<br />
con sede nell'area jonica e tirrenica,<br />
è stato offerto a tutti i visitatori del<br />
centro <strong>il</strong> succo<br />
delle clementine,<br />
denominati<br />
“Tropical e<br />
Arancia rossa”.<br />
<strong>La</strong> FRUIT opera<br />
sia nel comparto<br />
della trasformazione<br />
industriale degli<br />
Agrumi che nel<br />
settore ortofrutticolo<br />
di qualità<br />
dove, attraverso la<br />
disponib<strong>il</strong>ità di 2<br />
centri di lavorazione,<br />
condizionamento e confezionamento<br />
per <strong>il</strong> prodotto fresco, fra l'altro anche<br />
certificati per le "Clementine I.G.P. di<br />
Calabria" siti in area tirrenica e ionica,<br />
consentono di effettuare la lavorazione<br />
dei prodotti nel più breve tempo possib<strong>il</strong>e<br />
e soprattutto per valorizzare al meglio<br />
le differenti peculiarità delle produzioni<br />
mediterranee. Pertanto, tutti gli associati<br />
FRUJT hanno la possib<strong>il</strong>ità di poter collocare<br />
i prodotti sul mercato nazionale<br />
che in tutta Europa, ed ottenere decisamente<br />
maggiori soddisfazioni dal punto<br />
di vista economico.<br />
Il Consigliere Scopelliti scrive<br />
«Giornalisti<br />
poco attenti»<br />
Abbiamo pubblicato sul nostro sito internet<br />
la lettera di protesta del consigliere comunale<br />
di Siderno, Renato Scopelliti. Lo stesso scrive<br />
“Il grande rispetto che ho per la stampa e la<br />
convinzione dell’importante ruolo che essa<br />
riveste nell’informare e nell’educare di conseguenza<br />
mi spingono a scrivere questa lettera”<br />
e poi aggiunge che “nei resoconti pubblicati<br />
oggi dai quotidiani a proposito dei lavori del<br />
Consiglio Comunale di lunedì 19 dicembre<br />
non c’è traccia dell’intervento del consigliere<br />
Renato Scopelliti che spiega i motivi per i<br />
quali la maggioranza vota a favore della relazione<br />
dell’assessore al b<strong>il</strong>ancio Pietro<br />
Sgarlato”. Continua “E se i cronisti in sala<br />
fossero stati più attenti certamente se ne<br />
sarebbero accorti e avrebbero dato notizia<br />
che la maggioranza, nel preannunciare <strong>il</strong> suo<br />
voto favorevole alle relazioni Sgarlato, ha<br />
ampiamente e in<br />
modo circostanziato<br />
motivato la sua<br />
scelta.<br />
Felice Natale!<br />
Il consigliere<br />
comunale Renato<br />
Scopelliti e la maggioranzacons<strong>il</strong>iare.”<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 15
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SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 17
A proposito<br />
di...<br />
Ritagli * Angela in catene<br />
Madre pellegrina<br />
ANTONIO DELFINO<br />
Angela Casella parla<br />
con <strong>il</strong> Cristo di<br />
Zervò. «Tu sai perché<br />
sono qui!» È un<br />
dialogo a due. È<br />
distesa ed abbozza qualche sorriso.<br />
I biondi capelli legati sulla nuca,<br />
br<strong>il</strong>lano sotto un sole appannato.<br />
Prega e ringrazia. Qualcosa si è<br />
mosso nell’arcipelago variegato dei<br />
misteri dolorosi dove Angela è arrivata<br />
con la potenza di un tornado.<br />
L’Aspromonte ha anche un cuore.<br />
Pieno di umanità. Pastori ed operai<br />
riconoscono Angela. L’abbracciano<br />
sotto <strong>il</strong> ronzio impietoso delle cineprese<br />
venute anche dall’estero.<br />
Angela ha accanto due amici di<br />
Cesare. Si attraversano i piani<br />
d’Aspromonte popolati da centinaia<br />
di soldati, tra gomitoli di f<strong>il</strong>o<br />
spinato, nidi di mitragliatrici, sacchetti<br />
di sabbia. È lo Stato che<br />
risponde con l’esercito. Zona m<strong>il</strong>itare.<br />
Si spara a vista oppure Traffico<br />
m<strong>il</strong>itare intenso. Sono le scritte che<br />
appaiono tra stupende faggete. Una<br />
Kabul all’italiana. «Ma tutti questi<br />
soldati- mi dice Angela- che<br />
fanno?» Si esercitano nel poligono<br />
di tiro tra monte Cannavi e i Piani di<br />
Junco. Poi, la domenica scendono<br />
nei paesi per telefonare alle morose.<br />
Quanto lavoro per la Sip ad<br />
installare decine di cabine! E poi <strong>il</strong><br />
concertino pomeridiano con i sindaci<br />
con coccarda per l’inaugurazione<br />
del monumento ai caduti. <strong>La</strong><br />
mafia si combatte con la Traviata.<br />
Questa è la risposta dello Stato.<br />
Angela, sotto i pini, assapora <strong>il</strong> companatico<br />
dei poveri. Due fette di<br />
pane raffermo spalmate con pomodoro,<br />
olio ed origano. Guarda nel<br />
fitto delle pinete e scruta tra i grovigli<br />
di rovo. Seduta su una panca<br />
legge i titoli dei giornali. Ogni<br />
momento è giustificato. Una madre<br />
errante che cerca <strong>il</strong> proprio figlio<br />
merita soltanto solidarietà, stima,<br />
affetto e comprensione.<br />
Un’iniziativa solitaria, isolata, decisa,<br />
ma soprattutto mirata a colpire<br />
determinati obiettivi. Prima s’incatena,<br />
poi va da Cristo e programma<br />
un pellegrinaggio a Polsi! «Quanto<br />
dista da qui <strong>il</strong> Santuario?» Un paio<br />
d’ore. Per Angela Casella non esistono<br />
distanze. Angela ha travolto<br />
steccati mettendo in crisi le istituzioni<br />
di uno Stato che si regge sulle<br />
stampelle. Ha ricevuto decine di<br />
delegazioni politiche di tutti i partiti.<br />
Gente in doppiopetto gessato.<br />
Sono sf<strong>il</strong>ati nella hall di un albergo.<br />
Ha dato lezioni di comportamento<br />
e di st<strong>il</strong>e, creando le premesse per<br />
far riflettere una classe politica<br />
popolata e declassata al ruolo di<br />
portaborse. Quante violenze su<br />
donne rapite, ma rimaste tappate<br />
nel segreto di una stanza da letto!<br />
Quanti stupri! E le violenze morali<br />
di chi è costretto a dormire per<br />
quattro mesi in una buca abitata da<br />
topi dove <strong>il</strong> guardiano pretendeva di<br />
mettersi con la testa sul petto del<br />
rapito. Angela Casella ha dato bac-<br />
chettate ad uno Stato assente.<br />
Qualcuno ha parlato di schiaffi.<br />
Partono le prime operazioni per<br />
placare l’opinione pubblica. Da<br />
Napoli arriva un generale dei carabinieri,<br />
stracco come un uccello<br />
migratore, mentre Vincenzo Parisi,<br />
capo della Polizia, annunzia al Tg 1<br />
che «l’Aspromonte sarà attaccato<br />
da terra, cielo e mare». Le motovedette<br />
non possono risalire i torrenti.<br />
Sono secchi ed aridi. Si attende<br />
forse l’alta marea. «Calia<br />
sull’Aspromonte», titolano i giornali.<br />
Ma Vincenzo Calia, sostituto procuratore<br />
della repubblica, resta a<br />
Pavia.<br />
Arrivederci, Angela<br />
Del sequestro Casella, alla Procura<br />
di Locri non sanno niente. Le<br />
dichiarazioni di Angela Casella sul<br />
mancato coordinamento volano<br />
come macigni, si abbattono come<br />
valanghe. Parla addirittura la vecchia<br />
‘ndrangheta messa in soffitto.<br />
Sono segnali significativi e chiari<br />
che hanno una precisa direzione.<br />
Non occorre essere mafiologi di<br />
professione per capire certe cose.<br />
<strong>La</strong> gelida banchisa, prima compatta<br />
e solida, si sta sciogliendo. Alcuni<br />
inviati del Nord, giullari dell’antimafia<br />
di professione, di maniera,<br />
d’acquario riescono a criminalizzare<br />
un’intera regione. Pizzicano e<br />
partono. È diffic<strong>il</strong>e capire la<br />
Calabria. Mi viene in mente <strong>il</strong> f<strong>il</strong>m<br />
Salvatore Giuliano di Franco Rosi,<br />
quando <strong>il</strong> giornalista, giunto nella<br />
piazza di Montelepre, fece delle<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 18
domande. Ed un vecchio rispose:<br />
«Lei di dov’è?» «Di Roma». «E<br />
allora che minchia vuole capire<br />
della Sic<strong>il</strong>ia?». Angela Casella,<br />
sull’Aspromonte, aveva lasciato alle<br />
spalle <strong>il</strong> sacco a pelo sulla piazza dei<br />
Martiri, a Locri, con <strong>il</strong> suo mercatino<br />
rionale di Portobello messo su<br />
dalla televisione di Stato. Il presentatore<br />
in sahariana sembra dire:<br />
«Venghino signori a questo spettacolo<br />
... ». E poi la sf<strong>il</strong>ata indecorosa<br />
dove, assieme alla gente dabbene, si<br />
sono esibiti vecchi arnesi, ex-comari<br />
di malavitosi sponsorizzate dall’antimafia.<br />
Un vero campionario.<br />
Tormo alla memoria di studente,<br />
quando arrivò S<strong>il</strong>vio Noto, sulla<br />
piazza, alla ricerca di voci nuove.<br />
Due fatti e due presentatori a confronto.<br />
Un dramma umano che si<br />
trasforma in commedia. Ma torniamo<br />
a voci nuove. Quel giorno <strong>il</strong> liceo<br />
rimase deserto. Arrivò Paolina, <strong>il</strong><br />
bidello, osservatore del Preside,<br />
mentre don Rocco Marzano, vig<strong>il</strong>e<br />
urbano, modulava con <strong>il</strong> fischio un<br />
motivo del Pastore svizzero. Altri<br />
suonavano la chitarra. Al mio professore<br />
di latino e greco facevo da<br />
vice corrispondente per <strong>il</strong> Notiziario<br />
di Messina. Così trattavo i voti. <strong>La</strong><br />
sera, dopo la trasmissione, muore la<br />
madre del nostro rivenditore. Per<br />
un maledetto refuso al mattino<br />
appare <strong>il</strong> titolo: «Lutto in casa<br />
Pellicone». E poi, «Don Rocco<br />
Marzano fischiava, Ciccio<br />
Del sequestro<br />
Casella, alla Procura<br />
di Locri non sanno<br />
niente. Le<br />
dichiarazioni di<br />
Angela Casella sul<br />
mancato<br />
coordinamento<br />
volano come<br />
macigni, si abbattono<br />
come valanghe. Parla<br />
addirittura la vecchia<br />
‘ndrangheta messa in<br />
soffitto. Sono segnali<br />
significativi e chiari<br />
che hanno una precisa<br />
direzione. Non occorre<br />
essere mafiologi di<br />
professione per capire<br />
certe cose.<br />
Capogreco suonava la chitarra ... ».<br />
Che brutti voti quel trimestre per un<br />
refuso. Angela Casella è stata trascinata<br />
via, quasi con la forza, dalla<br />
polizia. Gli ordini tassativi erano<br />
giunti da Roma. L’opinione pubblica<br />
era frastornata per questa donna<br />
es<strong>il</strong>e, ma forte, venuta in Calabria a<br />
cercare <strong>il</strong> figlio rapito. Con commozione,<br />
ha detto «arrivederci». <strong>La</strong><br />
polvere del tempo è stata tolta dai<br />
pinakès, le tavolette votive che ornavano<br />
i santuari sparsi lungo la costa<br />
del mare Jonio. Con Angela viene<br />
rinverdito <strong>il</strong> mito di Cerere che sfida<br />
Plutone, per aver rapito la bellissima<br />
Proserpina. E Cerere, madre<br />
disperata e coraggiosa, cerca la<br />
figlia, giorno e notte, in ogni contrada.<br />
Gli inviati, giunti numerosi da<br />
Roma ed Atene, sono parchi di<br />
notizie. Abitano a Centocamere<br />
dove si pratica la prostituzione<br />
sacra. Attratti dalle belle locresi non<br />
riferiscono se Cerere andò in<br />
Aspromonte o nelle foreste S<strong>il</strong>ane.<br />
Soltanto da un nuovo pentito si è<br />
appreso che Cerere, presa dal panico,<br />
venne a patti con Giove. Ed <strong>il</strong> re<br />
dell’Olimpo, da grande mediatore,<br />
s’impegnò a pagare <strong>il</strong> riscatto a<br />
Plutone, dio degli anfratti, dopo che<br />
le monete erano state regolarmente<br />
registrate nelle banche. Anche in<br />
quel tempo esisteva <strong>il</strong> riciclaggio<br />
combattuto da Zaleuco, legislatore<br />
dell’antichità, un antenato di<br />
Antonio Di Pietro. <strong>La</strong> storia di<br />
Cerere si ripropone per Angela<br />
Casella, madre pellegrina alla ricerca<br />
del figlio perduto. Ma lo Stato,<br />
invece di liberare <strong>il</strong> figlio dai ceppi,<br />
manda un criminologo. Deve convincerla<br />
a desistere dalla sua, missione.<br />
Angela diventa controparte<br />
di uno Stato di cartapesta e deve<br />
lasciare Locri, mentre centinaia di<br />
migliaia di coetanei di Cesare si<br />
apprestano a sostenere gli esami di<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
maturità 22 giugno 1989, prima<br />
prova d’italiano. Si parte imbottiti<br />
con centinaia di temi e l’immagine<br />
di San Giuseppe da Copertino, protettore<br />
degli studenti. Chissà se<br />
Cesare avrà la dimensione del<br />
tempo? Cinquecento giorni in un<br />
anfratto con la catena al collo!<br />
L’anno scorso è stato bocciato da un<br />
presidente di commissione per le<br />
assenze ingiustificate. A Pavia, terra<br />
dei Longobardi, non sanno che l’anonima<br />
sequestri non r<strong>il</strong>ascia attestati<br />
di frequenza. Lo Stato con gli<br />
apparati, le teste di cuoio, i servizi,<br />
l’intelligenze, i visori notturni, i canipoliziotto,<br />
che perdono l’olfatto<br />
all’odore di mentuccia, non è riuscito<br />
a trovarlo.<br />
C’è tanta attesa per <strong>il</strong> tema. In<br />
omaggio a Cesare io assegnerei una<br />
frase di Pirandello: l’invettiva di<br />
Donna Caterina. Commenti <strong>il</strong> candidato:<br />
«Ed eran calati i<br />
Continentali a inciv<strong>il</strong>irli: calate le<br />
soldatesche nuove, quella colonna<br />
infame comandata da un rinnegato,<br />
l’ungherese colonnello Eberhardt,<br />
venuto per la prima volta in Sic<strong>il</strong>ia<br />
con Garibaldi e poi tra i fuc<strong>il</strong>atoci di<br />
lui ad Aspromonte, e quell’altro<br />
tenentino savojardo, Dupuy, l’incendiatore;<br />
calati tutti gli scarti della<br />
burocrazia; e liti e duelli e scene selvagge;<br />
e la prefettura dei Medici ...<br />
E poi era venuta la Sinistra al potere,<br />
e aveva cominciato anch’essa<br />
con provvedimenti eccezionali per<br />
la Sic<strong>il</strong>ia; e usurpazioni e truffe e<br />
concussioni e favori scandalosi e<br />
scandaloso sperpero del denaro<br />
pubblico; prefetti, delegati, magistrati<br />
messi al servizio dei deputati<br />
ministeriali, e clientele spudorate e<br />
brogli elettorali, spese pazze, cortigianerie<br />
e degradanti; l’oppressione<br />
dei vinti e dei lavoratori, assistita e<br />
protetta dalla legge, e assicurata<br />
l’impunità degli oppressori ... ».<br />
Durata della prova: sei ore e sotto<br />
dettato del carceriere.<br />
*“Amo l’Aspomonte” – Editoriale<br />
Progetto 2000 – prima edizione<br />
dicembre 1994 – Biblioteca privata<br />
Avv. Teresa Parisi<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 19
<strong>La</strong><br />
gerenza<br />
www.larivieraonline.com<br />
info@larivieraonline.com<br />
lariviera@lariviera.191.it<br />
Tel 0964/383478<br />
Lettere, note e schermaglie<br />
LOQUI E SPROLOQUI<br />
di F<strong>il</strong>omena Cataldo<br />
RISPONDE <strong>il</strong> direttore<br />
Gli oppositori s’oppongono.<br />
Ma a parole<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
Caro Direttore, su Calabria Ora del 13 dicembre scorso, in merito al taglio dei treni e per scongiurare<br />
l'isolamento della Calabria dal resto d'Italia,l'Onorevole De Gaetano, rivolgendosi alla<br />
Giunta Regionale, ha dichiarato:” ora basta inut<strong>il</strong>i lamentele e finte indignazioni, occorrono<br />
azioni eclatanti”. Da semplice cittadino mi sono chiesto: quali potrebbero essere le azioni eclatanti<br />
reclamate dall'Onorevole De Gaetano? In mancanza di qualche indicazione non ho trovato<br />
risposta. Penso, però, che l'opposizione dovrebbe far conoscere ai cittadini calabresi, che<br />
vivono i problemi che tutti conoscono , non solo la denuncia ma anche e soprattutto le proposte<br />
e le azioni forti ed eclatanti che si vorrebbe che i governi mettessero in pratica.Volendo essere<br />
fiduciosi , penso che forse le proposte delle opposizioni sono in va di elaborazione e forse presto<br />
le conosceremo. Nel frattempo ci sarebbe bisogno che la società calabrese ed in modo particolare<br />
i partiti della sinistra , le parti sociali, la stampa, e i giornali contribuissero ala elaborazione<br />
di proposte concrete fuori dallo ster<strong>il</strong>e politichese, che tanto ha nociuto e ridotto la nostra terra<br />
nelle condizioni in cui si trova, dove i suoi figli sono condannati a non avere futuro per mancanza<br />
di prospettive e di avoro, condannandoli all' emarginazione. Distinti saluti Ottaviano Tripodo<br />
I treni, nonostante le annunciate azioni eclatanti, sono stati soppressi. Le proposte<br />
della Sinistra non ci sono. Come volevasi dimostrare.<br />
AVVISO PER CHI CI SCRIVE<br />
Ricevo di tanto in tanto telefonate di protesta da parte di nostri amici, che non vedono pubblicate<br />
le loro lettere, e da parte anche di collaboratori esterni i cui “pezzi” non appaiono sulle<br />
pagine del nostro settimanale. Noi siamo sempre in grado di replicare a qualunque bastian<br />
contrario e a qualunque posizione, anche la più critica. Non è, dunque, lo spirito di censura<br />
che ci spinge a non pubblicare. Fatto sta che i collaboratori esterni e i lettori ci mandano<br />
lenzuola. Ridico per l’ultima volta che i collaboratori esterni debbono congegnare i loro “pezzi”<br />
dentro 30 righe, e che i lettori non possono andare oltre le 15. E a tutti ricordo che i miei<br />
editoriali e quelli dei collaboratori interni al settimanale sono contenuti entro le dette 30 righe.<br />
Non so se mi sono spiegato. PC<br />
Caro Babbo<br />
Registrazione Tribunale di<br />
Locri (RC)<br />
n. 1 del 19/06/1998<br />
R.O.C. n°11602 del 02/11/98<br />
Questo periodico è associato<br />
all’Unione Stampa Periodica<br />
Italiana AmministratoreUnico<br />
Rosario Vladimir Condarcuri<br />
Direttore responsab<strong>il</strong>e<br />
PASQUINO CRUPI<br />
Editor Director<br />
ERCOLE MACRÌ<br />
In redazione:<br />
MARIA ELENA FILIPPONE, MATTEO<br />
RASCHELLÀ, DOMENICO MACRÌ, ANTONIO<br />
TASSONE, MARIA GIOVANNA COGLIANDRO.<br />
Art Director<br />
PAOLA D’ORSA<br />
Impaginazione<br />
EUGENIO FIMOGNARI<br />
Vorrei iniziare con le parole d’una<br />
fiaba antica “ tanto ma tanto tempo<br />
fa” c’era un bambino che guardava<br />
per ore <strong>il</strong> presepe allestito nella sua<br />
piccola casa.<br />
Si poggiava col mento alla siepe di<br />
mirt<strong>il</strong>li selvatici e guardava un’altro<br />
Bambino adagiato sulla<br />
paglia, in una piccola grotta rischiarata<br />
appena dalla luce d’una lampada ad<br />
olio.Storia di bambini che vissero in un mondo povero,<br />
antico, eterno, quasi uguale nei secoli.<br />
Che mese particolare è dicembre!<br />
Sembra quasi che le morte stagioni della vita si diano<br />
l’appuntamento nel nostro cervello.<br />
Tutto ritorna: volti, canzoni, nenie, ed i Natali passati.<br />
Vedi <strong>il</strong> fiume della vita scorrere .<br />
E’ attuale <strong>il</strong> Natale? Ci parla ancora quella Grotta .collocata<br />
in un antico v<strong>il</strong>laggio palestinese di oltre duem<strong>il</strong>a<br />
anni fa ? A quanti riesce ancora a parlare ?<br />
Io rivedo spesso, soprattutto a dicembre, qual Bambino<br />
adagiato in una piccola casa di contadini, fra tante abitazioni<br />
tutte uguali. Mi piace pensarlo in un Paese povero<br />
abitato da tanti bambini come Lui..<br />
Non mi piace la povertà, è però doveroso ricordare le<br />
ragioni profonde di una scelta.<br />
Sono convinto che la stalla di Betlemme perda molto in<br />
una Chiesa o in un palazzo. <strong>La</strong> grotta assume un significato<br />
intenso dove c’è disuguaglianza, dove c’è razzismo<br />
, dove c’è guerra, dove c’è sfruttamento. In questi<br />
posti <strong>il</strong> messaggio di una Grotta diventa speranza di<br />
riscatto e dice agli uomini che <strong>il</strong> Bene su questa terra ha<br />
più valore della fede.<br />
Diventa di estrema attualità a Firenze dove la furia razzista<br />
ha ucciso due ragazzi solo perché avevano la pelle<br />
nera, nelle stazioni e nelle piazze dove i clochard si riparano<br />
nel freddo coprendosi con cartoni, o ancora nelle<br />
Caro Babbo, sono tempi duri questi ma <strong>il</strong> Natale è sempre <strong>il</strong> Natale. E – grazie a Dio - non si possono tagliare né sogni né<br />
parole. Questo stivale – dopo tanti anni – inizia ad andarmi stretto. Per fortuna – come si suole dire – se Maometto non va<br />
alla montagna, Monti va da Maometto. Ed ecco risolto <strong>il</strong> problema: un ortopedico conclamato per correggermi <strong>il</strong> passo. Il mio<br />
tacco è troppo alto e nessun Ventola del Sud è riuscito a trovare la giusta misura nonostante le giuste parole. <strong>La</strong> punta è troppo<br />
stretta per tutte le dita del piede, che non sono più solo 5 e non vanno tutte nella stessa direzione. Tra Scope e tra Liti – caro<br />
babbo - la partita rimane comunque persa. Il mio calzare, poi, sembra più comodo ma si tratta di eco-pelle. Nulla è più originale.<br />
E’ tutto un Calderoli. Mi è stato consigliato di stringermi le stringhe ma, oh babbo, son già troppo strette. I miei figli non<br />
possono ritirarsi dal lavoro ed i miei nipoti – forse – neppure lavoreranno. Stipati come sardine nelle case dei genitori. Ed intanto<br />
le auto blu mi solleticano <strong>il</strong> tallone. Son troppe, per bacco!E dei priv<strong>il</strong>egi dei politici?Ne vogliamo parlare? Questi, invece di<br />
lavorare mi saltellano sul polpaccio come <strong>il</strong> bac<strong>il</strong>lo della peste. Non ne posso davvero più. Mi verrebbe da mandarli a quel<br />
paese, “sai quanta gente che ce sta” cantava quel grande di Alberto Sordi. Purtroppo, ormai, son tutti dei Trota con <strong>il</strong> medio<br />
alzato. Verso di me, povera nave senza nocchiero! Son finiti i tempi della bella Italia, caro babbo. E cosa mi resta?Un calzare<br />
ri-stretto e degli sgommati come ciabattini. Il mio sogno? Poter camminare scalza con tanta strada dinanzi a me.<br />
L’Italia<br />
COLLABORATORI<br />
Gioacchino Criaco, Lele Nucera,<br />
F<strong>il</strong>ippo Todaro, Anna <strong>La</strong>ura<br />
Tringali, Mara Rechichi,<br />
Benjamin Boson, Nik Spatari,<br />
Maria Giovanna Cogliandro,<br />
Angelo Letizia, Mar<strong>il</strong>ene Bonavita,<br />
Francesca Rappoccio, Mario<br />
<strong>La</strong>bate, Franco Crinò, Ruggero<br />
Brizzi, Marco Andronaco, Isabella<br />
Galimi,Maria Teresa D’agostino,<br />
Giovanna Mangano,<br />
UNA VOCE ANTICA<br />
carceri, nelle mense sociali. ed ovunque un uomo soffre<br />
.<br />
Il presepe con i mirt<strong>il</strong>li selvatici non si usa più nelle case<br />
ed <strong>il</strong> braciere con la fiamma viola h ceduto <strong>il</strong> posto a<br />
moderni sistema di riscaldamento.<br />
Ma esistono tutti le ragioni per le quali quel Bambino è<br />
venuto al mondo in una Grotta.<br />
Da quella stalla riesce ancora a parlarci perché è rimasto<br />
fedele a sé stesso.<br />
Mentre le ideologie, i vess<strong>il</strong>li, gli emblemi sono tristemente<br />
tramontati , quel messaggio antico continua a<br />
giungerci con la stessa intensità. Succede quello che<br />
sembrava assurdo: i comunisti sono diventati liberali, a<br />
volte liberisti, i liberali reazionari, i socialisti conservatori.<br />
I chierici , ed i cardinali, laici o cattolici, credenti o atei,<br />
sono(siamo) portati a tradire tentati dalla sazietà di questo<br />
mondo. Quella Grotta è rimasta ferma, solida,<br />
costruita sulla roccia, sicuro punto di riferimento. Stella<br />
polare per chi non vuole sostituire parole come uguaglianza<br />
con un ordine ingiusto, ritenendo ancora che la<br />
scelta di nascere tra i poveri non sia priva di significato.<br />
Ordine era quello di Erode e dei suoi soldati, uguaglianza<br />
è <strong>il</strong> nuovo ordine che emana da una povera stalla.<br />
Oggi ascoltare “tu scendi dalle stelle..”mi avvince molto<br />
di più rispetto alle canzoni di lotta che ho cantato nella<br />
mia gioventù!<br />
Infine una ultima riflessione:. sono stati tanti i poeti ispirati<br />
dal Natale. Impossib<strong>il</strong>e non ricordare <strong>il</strong> Pascoli che<br />
ascolta le ciaramelle e si scioglie in un pianto. Singhiozzi<br />
di un uomo adulto prima del “grido delle campane”, e<br />
quindi prima che la folle corsa della vita ricominci,<br />
riportandoci nell’aiuola che ci fa tanto feroci.<br />
Perché un uomo sente <strong>il</strong> bisogno di sciogliersi in un<br />
pianto dirotto, amaro e vero? Forse perché l’Uomo in<br />
qualsiasi società sarà sempre prigioniero della sua natura<br />
umana, stretto tra la nascita, le difficoltà della vita e<br />
quindi la morte. Il presidente Obama come l’ultimo<br />
clandestino, tutti legati dalla dimensione umana della<br />
nostra vita<br />
Così , sia pure in maniera inconscia, questo soffice<br />
mese di dicembre ci riporta puntualmente a riflettere<br />
sulla nostra condizione di uomini.<br />
Non possiamo restare schiacciati sulla terra, chiusi nei<br />
nostri egoismi, senza mai pensare su “dove tende questo<br />
nostro vagar breve” .(cito a memoria) Ognuno darà<br />
una risposta diversa, ma, dinanzi al Presepe, dinanzi ai<br />
m<strong>il</strong>le presepi che ci stanno intorno, in un dicembre<br />
immerso nelle ombre di una notte che estende i propri<br />
confini, e sia pure per pochi momenti, guarderemo un<br />
presepe ed alzeremo lo sguardo seguendo la nostra<br />
laica aspirazione a sollevarci verso <strong>il</strong> Cielo.<br />
Ilario Ammendolia<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 20
HANNO COLLABORATO<br />
Francesco <strong>La</strong>ddarina, Ian<br />
Zimirri, Giuseppe Patamia,<br />
Alessandra Bev<strong>il</strong>acqua,Bruno<br />
Gemelli, Carmelo Carabetta,<br />
Valentina Elia, Antonio<br />
Cormaci, Mario <strong>La</strong>bate,<br />
Antonio Tassone, Giulio<br />
Romeo, Ilario Ammendolia,<br />
Sara Caccamo, Giuseppe<br />
Fiorenza, Daniele Mangiola,<br />
Sara Caccamo.<br />
KAPPADUE di RUGGERO CALVANO<br />
Arrivano le lucciole<br />
Non si eccitino gli acculturati dal palato fine. Non<br />
intendo parlare delle lucciole di Pasolini, della loro<br />
sparizione o di un auspicab<strong>il</strong>e ritorno delle p<strong>il</strong>e con le<br />
ali. Né parlerò di insetti, voglio raccontarvi di anime<br />
in pena, che pare siano giunte a <strong>il</strong>luminare le strade<br />
della Locride. Non le luci di Natale, che in tempi di<br />
crisi, ad Africo sono state abolite, a Reggio spente e<br />
a Bianco limitate a una decina di gabbiani in fuga<br />
dalla 106. Donne. Si quelle che aspettano l'autobus<br />
da una vita, in un'esistenza di vita. A dirvi <strong>il</strong> vero non<br />
è che le abbia viste, anzi dopo averne letto sono<br />
andato in giro a cercarle. Scrivono che di loro vi sia<br />
vistosa traccia a Siderno. E ci credo, anche se non ne<br />
ho le prove. Sono<br />
padano, e da noi la<br />
civ<strong>il</strong>izzazione è giunta<br />
da tempo. I viali di<br />
M<strong>il</strong>ano pullulano di<br />
donne e uomini da<br />
decenni, che offrono i<br />
loro corpi in cambio di<br />
soldi, a chi paga per<br />
vizio, bisogno o altro.<br />
Era inevitab<strong>il</strong>e che <strong>il</strong><br />
progresso arrivasse al<br />
sud. Ormai ci è arrivato<br />
tutto, mica ci potevamo<br />
far mancare le<br />
lucciole. Non è che<br />
non ci fossero mestieranti<br />
in loco. Chi non<br />
ha fatto un giro a Bovalino, a Siderno, in tempi andati,<br />
per visite notturne a prostitute ormai mitiche, dai<br />
nomi carichi di voluttuose promesse? In tanti, eh. Le<br />
strade no, però. Le polverose strade della Locride<br />
non avevano mai avuto passeggere statiche a bordo.<br />
Non perché da noi la gente sia migliore e non pratichi<br />
<strong>il</strong> mercimonio del sesso, quello lo si è sempre atto,<br />
da noi e dappertutto. Ma vuoi <strong>il</strong> pudore, o l'ipocrisia,<br />
l'ambiente ristretto, la reciproca conoscenza. Sui<br />
marciapiedi le donne non sono mai state tollerate<br />
nella terra di Zaleuco. Se <strong>il</strong> fatto fosse vero, la svolta<br />
sarebbe epocale, segnerebbe un cambiamento storico,<br />
che farebbe entrare la società locridea nel novero<br />
delle zone più avanzate del paese. Siderno come la<br />
Salaria, uguale alla statale dei Giovi. E noi che <strong>il</strong> male<br />
l'abbiamo sempre e solo esportato per una volta ce lo<br />
siamo portati da fuori. E la mia non vuole essere una<br />
tirata morale, o una fustigazione. Ognuno faccia quel<br />
che gli pare. Ma questa pecca ce la potevamo risparmiare.<br />
Le COLLABORAZIONI non precedute dalla<br />
sottoscrizione di preventivi accordi tra<br />
l’editore e gli autori sono da intendersi<br />
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redazione, anche se non pubblicati, non<br />
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esclusivo di “la <strong>Riviera</strong> Editore” per tutto <strong>il</strong><br />
territorio nazionale ed estero.<br />
GLI AUTORI delle rubriche in cui si<br />
esprimono giudizi o riflessioni personali, sono<br />
da ritenersi direttamente responsab<strong>il</strong>i.<br />
Donne. Sì, quelle che<br />
aspettano l'autobus<br />
da una vita, in un'esistenza<br />
di vita. A dirvi <strong>il</strong> vero non è<br />
che le abbia viste, anzi<br />
dopo averne letto sono<br />
andato in giro a cercarle.<br />
Scrivono che di loro vi sia<br />
vistosa traccia a Siderno.<br />
E ci credo, anche se non ne<br />
ho le prove.<br />
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ASSOCIATO- Unione Stampa Periodica Italiana, Croanache Italiane<br />
Ritratti *<br />
di Diego Cataldo<br />
EMILIO ARGIROFFI<br />
29 gennaio 1922, nasce a<br />
Mandonici (Messina)<br />
Politico, saggista, poeta.<br />
Muore a Taurianova (Reggio<br />
Calabria) <strong>il</strong> 28 maggio 1998.<br />
Medico umanista, a lungo impegnato<br />
nellalotta politica. Fu senatore<br />
del Pci. Ma la poesia veniva<br />
prima di tutto, e le diede respiro<br />
epico. Tra le sue opere: I cari serpenti<br />
(Reggio C. 1981), Madrigale<br />
sic<strong>il</strong>iano con alfabeti e tamburi (Ivi<br />
1984), Epicedio per la signora che si<br />
allontana (Ivi 1984), L’imperatore e<br />
la notte (Ivi 1988), Il cimento della<br />
parola sconosciuta (Ivi 1990) Gli<br />
usignoli di Botonusa (Soveria<br />
Mannelli 1991), Le azzurre sorgenti<br />
dell’Acheronte (Reggio C. 2007).<br />
IL BRIZZOLATO di Ruggero Brizzi<br />
BONNATALE<br />
Vi dico la verità, mi erano passate diverse idee per la mente per l'articolo di questa<br />
settimana natalizia. Avrei voluto scrivere di coloro che si dicono “prestati alla<br />
politica”, ma che sono una cambiale da vent'anni o dei politici di professione che<br />
per dialogare su qualche questione di interesse si devono incontrare a una mostra<br />
di grafica d'arte. Avrei potuto scrivere della difesa, che r<strong>il</strong>ancia in contropiede, cercando<br />
subito l'assist per parlare di anti-politica, come male della nostra società.<br />
Avrei potuto elaborare una seria e attenta riflessione, condita di battuttaccie, sulla<br />
proposta della Democrazia Cristiana di Rotondi per r<strong>il</strong>anciare <strong>il</strong> nostro paese: “un<br />
prestito forzoso ventennale, da parte dei cittadini, che lo Stato restituirà man<br />
mano che vende al miglior offerente i beni che può mettere sul mercato” (è un<br />
titolo di fiducia, su fidatevi di Rotondi, ca vì torna...quando vendiamo la torre di<br />
Pisa ai cinesi.) Avrei potuto scrivere della distruzione delle tradizioni, ormai autentiche<br />
solo in qualche angolo della nostra Calabria, del fatto che se non avesse<br />
fatto freddo questi ultimi giorni, Natale nelle nostre menti era ancora lontanissimo.<br />
Avrei potuto raccontarvi dei volenterosi della novena che non demordono.<br />
Avrei potuto salutare e augurare buon natale ad uno degli ultimi romantici rimasti<br />
nelle nostre strade che dal suo megafonino continua ostinatamente a diffondere i<br />
suoi “polli, galline e ovaiola” o “le sue mitiche cucine a gasse”. Avrei potuto dirvi<br />
tante altre cose, ma “ mo vene Natale, nun tengo denare, me leggio 'o giurnale, e<br />
me vaco a cuccà.” Auguri e basta!<br />
Sul Web<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
LA GIUSTIZIA PADANA<br />
Emblematica è l'immagine del re di<br />
Napoli che si inchina al passaggio del<br />
presidente della corte d'appello della<br />
città. Emblematica perché è la misura<br />
dell'autonomia e della considerazione di<br />
cui godeva <strong>il</strong> potere giudiziario nel<br />
Regno delle Due Sic<strong>il</strong>ie.<br />
103 ANNI FA LO TZUNAMI<br />
SULLO STRETTO<br />
Sul terremoto che, nel primo decennio<br />
del secolo scorso, nel giro di 57<br />
secondi, ha ridotto in cenere Reggio,<br />
Messina e un gran numero di centri<br />
minori sulla sponda calabra ed in<br />
quella sic<strong>il</strong>iana dello Stretto è stato<br />
detto e scritto quasi tutto. Quasi,<br />
abbiamo detto. Molto altro va ancora<br />
studiato e verificato.<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 21
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 22
Sport<br />
Caro<br />
Babbo Natale...<br />
Tempo di Natale, tempo di doni. Anzi, più<br />
corretto scrivere tempo di richieste di<br />
doni. Proviamo per un attimo a vestire i<br />
panni del tifoso tipo e immaginiamo cosa<br />
possa chiedere a Babbo Natale come regalo,<br />
visto che fra una decina di giorni si<br />
aprirà ufficialmente la finestra sulla sessione<br />
invernale del calciomercato. Il tifoso<br />
rossonero chiede essenzialmente due giocatori:<br />
un attaccante e un difensore sinistro.<br />
Per l'attacco, i nomi sono essenzialmente<br />
tre: Carlitos Tevez, Maxi Lopez,<br />
Didier Drogba e, nome dell'ultima ora,<br />
Fernando Torres, la punta spagnola che sta<br />
avendo poca fortuna nei blues londinesi.<br />
Per la difesa non c'è un vero e proprio<br />
nome, ma, azzardo, un Balzaretti o un<br />
Cicinho li metterei nella letterina. Se<br />
potessi sceglierne uno solo di questi,<br />
opterei per la difesa, l'attacco mi sembra <strong>il</strong><br />
reparto che desta meno preoccupazioni.<br />
Il supporter bianconero, dal canto suo, ha<br />
in cima alla lista dei desideri anch'egli due<br />
nomi: un attaccante e un difensore centrale.<br />
Servono entrambi. Per l'attacco,<br />
dopo <strong>il</strong> rifiuto del 2010, potrebbe essere la<br />
volta di Borriello, per la difesa <strong>il</strong> napoletano<br />
Bocchetti, in forza al Rubin Kazan,<br />
sotto l'albero di Vinovo, sarebbe cosa<br />
molta gradita ad Antonio Conte. A Napoli<br />
sperano che <strong>il</strong> c<strong>il</strong>eno Vargas sia già impacchettato<br />
sulla slitta dell'omone vestito di<br />
rosso. A Roma, sponda biancoceleste, per<br />
uno che arriva, uno potrebbe partire: si<br />
vocifera che super Pippo Inzaghi possa<br />
approdare alla corte di Rejia, per sostituire<br />
Cissè, destinazione Auxerre. E dulcis<br />
in fundo, occupiamoci del tifoso interista.<br />
Concretamente più che in <strong>La</strong>pponia, le<br />
lettere andrebbero indirizzate nella sede<br />
di via Vittorio Emanuele, dove Massimo<br />
“Santa Claus” Moratti, ne riceve a centinaia<br />
ogni giorno. Una sf<strong>il</strong>za di nomi, più o<br />
meno noti, sono i regali richiesti. Hazard,<br />
Casemiro, Vargas della Fiorentina, Lucas,<br />
Juan Jesus, l'evergreen Montolivo,<br />
popolano la fantasia del fan nerazzurro. A<br />
onor del vero, non che negli anni passati<br />
Moratti si sia sottratto alle richieste pervenutegli,<br />
ma si sa, <strong>il</strong> tifoso è un po' come<br />
un bambino, esigente e capriccioso.<br />
Sappiamo già che qualche richiesta sarà<br />
esaudita, qualchedun'altra resterà un<br />
sogno. E in clima di festa è lecito sognare.<br />
Dopo tutto, pensiamoci bene, qualora<br />
Babbo Natale non soddisfi tutti, c'è sempre<br />
<strong>il</strong> cinque gennaio a cui aggrapparci.<br />
Magari ci penserà la Befana a portare i<br />
doni. Sarebbe bello vedere l'espressione di<br />
Babbo Natale nel leggere le letterine dei<br />
tifosi. <strong>La</strong> slitta con in testa Rudolf è partita,<br />
mi sembra di sentire in lontananza <strong>il</strong><br />
dindondio della campana. Buon Natale.<br />
Massimo Petrungaro<br />
JUVENTUS - Seconda difesa e terzo<br />
miglior attacco della serie A, i numeri<br />
e non solo danno ragione ad Antonio<br />
Conte. Dopo qualche gol di troppo<br />
in avvio di stagione, con Barzagli centrale<br />
e Chiellini spostato a sinistra<br />
dietro si è trovato <strong>il</strong> bandolo della<br />
matassa ed è iniziata la scalata al vertice.<br />
Pirlo l'uomo in più. Voto 8<br />
UDINESE - Due punti in meno in<br />
classifica rispetto alla Juventus, stesso<br />
voto nei meriti. I friulani ormai sono<br />
una realtà del nostro campionato:<br />
difesa granitica e Totò Di Natale,<br />
ecco la ricetta giusta dell'ennesimo<br />
capolavoro targato Guidolin. In più<br />
tanta corsa, disciplina e sacrificio di<br />
squadra. Voto 8<br />
MILAN - <strong>La</strong> partenza aveva lasciato<br />
più di un dubbio, qualche partita<br />
persa e qualche gol di troppo, poi con<br />
<strong>il</strong> recupero di molti infortunati e <strong>il</strong><br />
miglioramento dello stato di forma è<br />
ritornato <strong>il</strong> M<strong>il</strong>an dell'anno scorso,<br />
letale in attacco e impermeab<strong>il</strong>e in<br />
difesa. Super Ibra sugli scudi, come la<br />
solito. Voto 7,5<br />
LAZIO - Da Cisse forse ci si aspettava<br />
di più, in compenso ad andare oltre<br />
le aspettative c'ha pensato Miroslav<br />
Klose e con lui è lievitato tutto <strong>il</strong> rendimento<br />
della squadra. Quarto posto<br />
e derby vinto finora sono un<br />
bottino di tutto rispetto, ora<br />
serve più costanza da parte<br />
di qualche big, vedi<br />
Hernanes, bravo almeno quanto<br />
discontinuo. Alla fine si vedrà fin<br />
dove avrà osato l'aqu<strong>il</strong>a. Voto 7<br />
CATANIA - Una delle più belle sorprese<br />
della stagione. <strong>La</strong> squadra di<br />
Montella gioca bene e diverte, a volte<br />
rischia più del dovuto ma nessuno si<br />
annoia mai a guardarla ed è un atteggiamento<br />
che paga, in casa e fuori:<br />
l'Aeroplanino sf<strong>il</strong>ati gli scarpini da<br />
gioco e indossati i panni dell'allenatore<br />
non ha dimenticato come si fa, per<br />
lui cambia poco, l'importante è volare<br />
alto. Voto 7<br />
ATALANTA - Partita ad handicap,<br />
la squadra non ha subito <strong>il</strong> colpo, anzi<br />
ne ha tratto slancio e determinazione.<br />
Alcune scelte azzeccate di<br />
Colantuono e i gol a raffica di Denis<br />
hanno fatto ingranare la marcia giusta<br />
e ora l'obbiettivo salvezza<br />
non è più un miraggio ma<br />
una luminosa realtà. Voto<br />
7<br />
CHIEVO - Dei veneti ci<br />
si dimentica quasi sempre,<br />
passano per lo più inosservati,<br />
poi si da uno<br />
sguardo alla classifica<br />
e alle statistiche<br />
ed ecco<br />
che sono<br />
sempre lì,<br />
sempre<br />
s u l<br />
pezzo<br />
e al loro<br />
posto. Di<br />
Carlo parla<br />
poco ma porta<br />
tanta sostanza, la squadra<br />
lo segue e i risultati<br />
arrivano anche con un<br />
Pellissier meno br<strong>il</strong>lante<br />
di altre occasioni. Voto 7<br />
INTER - Dopo l'esonero di<br />
Gasperini più d'uno aveva temuto <strong>il</strong><br />
peggio, <strong>il</strong> baratro sembrava dietro<br />
l'angolo. Per saltare l'ostacolo e<br />
ammorbidire la caduta è allora arrivato<br />
Ranieri: c'è ancora tanto da fare, la<br />
strada sembra però giusta, s'intravedono<br />
equ<strong>il</strong>ibrio e tenuta difensiva, se<br />
poi M<strong>il</strong>ito ritrovasse la via del gol, <strong>il</strong><br />
passo avanti sarebbe deciso. Voto 6<br />
NAPOLI - Degli azzurri si è parlato<br />
tanto e spesso giustamente bene,<br />
numeri alla mano hanno però fatto<br />
un po' poco, almeno non tanto quanto<br />
alla loro portata. In Europa si procede<br />
a gonfie vele, in Italia invece<br />
spesso s'inciampa. Mazzarri però<br />
sembra contento così, avrà ragione lui<br />
alla fine? Intanto <strong>il</strong> primo posto è lontano<br />
10 punti e bisogna far presto, gli<br />
altri scappano. Voto 6<br />
ROMA - I risultati dei giallorossi<br />
sono come le scelte di formazione<br />
del tecnico Luis Enrique:<br />
imprevedib<strong>il</strong>i e nevrotici.<br />
Più stab<strong>il</strong>ità nelle scelte<br />
e nel tabellino<br />
dello score non<br />
guasterebbero di<br />
certo, per ora<br />
si naviga<br />
a vista<br />
in attesa<br />
di quello che<br />
verrà, anche se <strong>il</strong> derby<br />
perso brucia ancora e<br />
<strong>il</strong> Capitano non è più<br />
intoccab<strong>il</strong>e. Voto 6<br />
PALERMO E<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
Dopo l’ultimo turno di campionato si fanno i b<strong>il</strong>anci prima della “virata” per <strong>il</strong> ritorno<br />
Campionato emozionante<br />
M<strong>il</strong>an e Juve sembrano le più accreditate per lo scudetto<br />
di Angelo Letizia<br />
<strong>La</strong> passione, la professionalità e la competenza<br />
del giovane Agente di calciatori Domenico<br />
Mafrica, ha dato i suoi frutti durante questi anni di<br />
duro lavoro portando alla ribalta molti giovani calciatori<br />
che ad oggi fanno parte della sua scuderia .<br />
Incontriamo l'Agente di calciatori in occasione di<br />
un suo ritorno a Reggio. Conosciamo ed apprezziamo<br />
le sue qualità ed <strong>il</strong> suo impegno per lanciare<br />
i nostri giovani. A suo parere cosa c'è bisogno<br />
per lanciare un giovane? Il futuro del nostro calcio<br />
sono i vivai, le scuole calcio e gli Stage.<br />
Considerato <strong>il</strong> momento di grande crisi che vive <strong>il</strong><br />
calcio penso che le società dovrebbero cambiare<br />
mentalità e puntare soprattutto sui giovani. Per<br />
questi motivi io e <strong>il</strong> mio studio S.M.C.in questi<br />
mesi abbiamo progettato e attuato una serie di<br />
Stage che saranno presenti in tutta Italia, “<br />
Regalati un Sogno “, <strong>il</strong> cui scopo è quello di far<br />
emergere più calciatori possib<strong>il</strong>i e quindi rinforza-<br />
GENOA - Entrambe non sembrano<br />
passarsela molto bene, i rosanero<br />
hanno appena dato <strong>il</strong> benservito a<br />
Mangia e a Malesani in Liguria qualcuno<br />
vorrebbe riservare lo stesso trattamento.<br />
<strong>La</strong> classifica però non è malvagia<br />
e allora bisogna prenderne atto:<br />
viste le rose a disposizione, forse più<br />
di tanto da rosanero e rossoblu non si<br />
potrebbe pretendere. Voto 6-<br />
PARMA, FIORENTINA, SIENA,<br />
BOLOGNA E CAGLIARI - Qui si<br />
invece che si sarebbe dovuto fare di<br />
più e meglio. Se Siena, Bologna e<br />
Cagliari sono in parte giustificate da<br />
alcune lacune d'organico, Parma e<br />
Fiorentina avrebbero invece <strong>il</strong> materiale<br />
giusto per stare più in alto.<br />
Colomba, Rossi, Sannino, Pioli e<br />
Ballardini possono far cambiare<br />
passo alla squadra, servono però<br />
determinazione e convinzione, così<br />
non basta. Voto 5,5<br />
CESENA, NOVARA e LECCE -<br />
Ora sarebbero tutte e tre in Serie B, di<br />
tempo però ce n'è ancora, ma bisogna<br />
fare in fretta: occorre rimboccarsi le<br />
maniche per non sprofondare del<br />
tutto e abbandonare anzitempo ogni<br />
proposito di permanenza nella massima<br />
serie. In teoria, analizzando risorse<br />
tecniche e prospettive, <strong>il</strong> Cesena<br />
sembrerebbe avere qualcosa in più, la<br />
classifica però è quella che è e i numeri<br />
non danno quasi mai scampo.<br />
Novara e Lecce sembrano invece stare<br />
decisamente peggio: per Tesser e<br />
Cosmi maggior impegno e volontà<br />
potrebbero pure non bastare. Voto 5<br />
ALLA SCOPERTA DI GIOVANI TALENTI<br />
DOMENICO MAFRICA,<br />
UN MANAGER NEL MONDO DEL CALCIO<br />
re i vivai. Gli Stage hanno come caratteristica principale<br />
la presenza di società importanti di serie A-<br />
B-C e quindi l'intervento di Responsab<strong>il</strong>i e<br />
Osservatori autorevoli che visioneranno tutti i giovani<br />
calciatori che vi parteciperanno. Questo è <strong>il</strong><br />
parere di molti. In particolare ci spieghi l'attuale<br />
situazione?<br />
Il calcio mondiale sta andando incontro ad una<br />
crisi economica che rischia realmente di seppellirlo;<br />
i primi a farne le spese saranno le Società minori<br />
(la lega PRO, per intenderci) ma, se i dirigenti<br />
non operano nella giusta direzione, anche <strong>il</strong> calcio<br />
multim<strong>il</strong>iardario rischia <strong>il</strong> tracollo.<br />
allora bisogna cambiare registro e puntare sui<br />
nostri giovani? E' certamente una scelta coraggiosa<br />
lavorare sui giovani in quanto bisogna avere<br />
pazienza e sapere attendere anche perchè i risultati<br />
non si possono avere nell'immediato.<br />
l.r.<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 23
A proposito<br />
di...<br />
Sport<br />
Commisso: bisogna stringersi<br />
tutti per mantenere l’Eccellenza<br />
Ufficialmente sono passati due anni da quando Enzo Commisso ha deciso<br />
di cedere <strong>il</strong> testimone . Continua però ad essere sempre vicino come<br />
presidente onorario. <strong>La</strong> sua decisione è stata sofferta essendo maturata<br />
dopo quasi trentacinque anni di attività dirigenziale . Eppure smentendo<br />
tutte le voci che lo volevano indissolub<strong>il</strong>mente legato alla “sua" squadra<br />
“<strong>il</strong> presidente" Enzo Commisso ha deciso di lasciare spazio ai nuovi soci .<br />
Lo incontriamo per un' intervista considerando anche le voci circolate in<br />
questi giorni circa un suo possib<strong>il</strong>e ritorno alla presidenza della nuova<br />
società.<br />
Presidente, è vero che ritornerà in società?<br />
Per quello che mi riguarda la squadra è stata<br />
data in gestione quattro anni fa. Per due anni<br />
consecutivi è stata gestita da un nuovo gruppo<br />
dirigenziale di cui facevano parte Alessandro<br />
Panetta, Giovanni Figliomeni e Francesco<br />
Vumbaca ed altri soci che hanno m<strong>il</strong>itato per<br />
due anni consecutivi in Promozione e disputato<br />
le finali play-off . Mi sento di ringraziarli perché<br />
hanno gestito con oculatezza le esigue risorse<br />
economiche raggiungendo anche <strong>il</strong> titolo di<br />
campione regionale juniores a <strong>La</strong>mezia Terme.<br />
Sono stati anni che sono serviti per formare i<br />
giovani calciatori tra cui vorrei ricordare <strong>il</strong> portiere<br />
Marra ( scoperto dall’indimenticab<strong>il</strong>e Zio<br />
Gino Figliomeni) poi i vari Rumbo, Sansalone,<br />
Marulla, Farcomeni,etc. Successivamente siccome<br />
esisteva un’altra società che aveva vinto <strong>il</strong><br />
campionato di terza categoria ed essendo formata da giovani dirigenti più<br />
intraprendenti ho deciso di farmi da parte per lasciare spazio visto che<br />
spesso ho dovuto sostenere da solo <strong>il</strong> peso economico di tanti campionati<br />
anche se debbo ringraziare sempre i tanti sostenitori, comprese anche le<br />
istituzioni che ci sono state sempre vicine.<br />
<strong>La</strong> nuova società ha riportato <strong>il</strong> Siderno in Eccellenza ma l’avvio è stato<br />
deludente?<br />
A mio avviso le cause che hanno determinato l’avvio incerto della squadra<br />
sono da addebitare alla diversità di campionato perché tra l’Eccellenza e<br />
la Promozione c’è un divario notevolissimo. Ci sono giocatori molto forti<br />
in Eccellenza che scendono di categoria e che vivono di questo lavoro .<br />
Diventa necessario organizzarsi con una società forte che possa fare fron-<br />
Prima categoria<br />
Natale “amaro”<br />
in casa Mammola<br />
Natale amaro per <strong>il</strong> Mammola che non riesce<br />
più a conquistare l’intera posta in palio<br />
da più di un mese. Due sconfitte consecutive<br />
e la crisi per i Viola è ormai certificata<br />
con l’ultima posizione in classifica in compagnia<br />
del Taureana. Il tecnico mammolese<br />
non nasconde la propria amarezza per gl’ultimi<br />
risultati negativi. “<strong>La</strong> sconfitta di domenica<br />
contro <strong>il</strong> San Roberto, una nostra diretta<br />
concorrente per evitare la retrocessione, è<br />
stata veramente pesante. Abbiamo cercato<br />
di portare via un risultato positivo ma non ci<br />
siamo riusciti malgrado <strong>il</strong> grande impegno<br />
dei ragazzi” . Domenica <strong>il</strong> Mammola ha<br />
presentato i nuovi arrivati dal mercato di<br />
riparazione : Panetta, Fuda, Gulluni,<br />
Gennaro e Tavernese . Esordio subito da<br />
dimenticare per loro. <strong>La</strong> pausa Natalizia<br />
servirà al Mammola per recuperare i tanti<br />
infortunati e squalificati. In questi giorni<br />
dopo una lunga assenza si è rivisto nelle<br />
sedute di allenamento anche <strong>il</strong> centrocampista<br />
Nicodemo Scali pronto a ritornare a<br />
disposizione del tecnico. Mister Macrì,dopo<br />
la pausa, lavorerà per far ritrovare la giusta<br />
condizione ai suoi ragazzi preparando al<br />
meglio la sfida contro i reggini che potrebbe<br />
essere la partita giusta per cercare di trovare<br />
quella vittoria che manca, ormai, da troppo<br />
tempo.<br />
Nicodemo Bar<strong>il</strong>laro<br />
te agli impegni assunti.<br />
Il Siderno si salverà ?<br />
Io sono convinto che con la volontà dei dirigenti e l’impegno dei calciatori<br />
ed i risultati delle ultime due domeniche di campionato la salvezza sia<br />
diffic<strong>il</strong>issima ma non impossib<strong>il</strong>e da raggiungere. Mister Fiorenza ha fatto<br />
benissimo nel campionato di terza categoria e nell’ultimo di promozione .<br />
Conoscendo l’uomo, sia perché l’ho avuto da ragazzino prima come calciatore<br />
in seconda categoria (tappa importante visto che ha costituito un<br />
trampolino di lancio per <strong>il</strong> professionismo e poi in Promozione dove<br />
abbiamo vinto <strong>il</strong> campionato nello spareggio<br />
finale di Palmi contro la<br />
Vibonese) posso dire che mi hanno sorpreso<br />
le dichiarazioni r<strong>il</strong>asciate ad alcuni<br />
organi d’informazione laddove si era<br />
espresso richiamando alcune mie possib<strong>il</strong>i<br />
ingerenze sulla società. Chiarisco a<br />
lui ed a tutti gli sportivi che negli ultimi<br />
anni non ho mai espresso giudizi anche<br />
se convinto, vedendo i calciatori e conoscendo<br />
l’Eccellenza, che con quell’organico<br />
iniziale, ci sarebbero stati dei seri<br />
problemi nel cercare di raggiungere la<br />
salvezza senza passare dai play-out.<br />
Però sembra che anche <strong>il</strong> destino avverso<br />
si accanisca visto quanto accaduto a<br />
mister <strong>La</strong>face, ai neo acquisti e allo<br />
sfortunato Nunzio Siviglia ?<br />
In questi casi non ci sono parole che possono bastare. Mister <strong>La</strong>face ha<br />
accettato con grande entusiasmo perché <strong>il</strong> Siderno, per lui, era <strong>il</strong> raggiungimento<br />
di un prestigioso obiettivo professionale. Stava riuscendo ad ottenere<br />
anche risultati importanti perché in due gare esterne era riuscito ad<br />
ottenere 4 punti e soprattutto aveva riacceso l’entusiasmo calcistico di una<br />
piazza importante come Siderno. In questo momento mi sento di dire a<br />
tutti i dirigenti del Siderno, ai presidenti, ai soci, ai simpatizzanti ed ai tifosi<br />
di stringersi intorno a questa squadra, me compreso, facendo l’impossib<strong>il</strong>e<br />
per poterla salvare anche in memoria di Nunzio Siviglia e per dare una<br />
soddisfazione al mister. Con l’occasione auguro a tutti i vostri lettori un sincero<br />
augurio di Buon Natale e Felice anno nuovo.<br />
Antonio Tassone<br />
Eccellenza Montalto ok<br />
<strong>La</strong> squadra di Paschetta “vola”<br />
L’ora della verità, nell'ultima di campionato... e<br />
chi l'avrebbe mai pensato e scritto! L'ultima<br />
giornata del massimo campionato ha regalato<br />
tante sfide interessanti, forse decisive, in chiave<br />
vittoria finale. E ben due big match, di fronte,<br />
le prime della classe. Gli occhi erano puntati,<br />
in particolar modo, su Montalto Sersale,<br />
finita 3-1 e campionato virtualmente chiuso,<br />
anche se nel girone di ritorno <strong>il</strong> Montalto giocherà<br />
gli scontri piu' duri quasi tutti fuori casa.<br />
Scalea - Roccella Un tempo inseparab<strong>il</strong>i<br />
dai primi posto della classifica,<br />
non ha regalato forti emozioni,<br />
ma preziosi punti al<br />
Roccella, ora la squadra del<br />
patron Giannitti, (dopo <strong>il</strong> ko interno)<br />
trova serenita' sotto le feste.<br />
Non poteva perdere la squadra di<br />
Tonino Figliomeni e così ' e' stato.<br />
Anche perché, <strong>il</strong> Roccella era<br />
strafavorito, sulla carta, contro i<br />
cosentini sempre peggio in classifica.<br />
Il Guardavalle di Mister Aita<br />
non ha avuto problemi con una Bovalinese falcidiata<br />
dalle assenze. Giallorossi che dopo la<br />
buona prestazione a Sersale, ha distribuito gol<br />
ai tifosi di casa vincendo ampiamente sulla<br />
Bovalinese. Siderno Soverato purtroppo e'<br />
stata rinviata per <strong>il</strong> triste incidente accaduto a<br />
Mister <strong>La</strong>face, <strong>il</strong> suo Vice Siviglia e due suoi<br />
giocatori che come tutti abbuamo appreso gli<br />
e' costata la vita al giovane Nunzio Siviglia.<br />
Alla famiglia, amici e Societa' Siderno Calcio<br />
le piu' sentite condoglianze de <strong>La</strong> <strong>Riviera</strong>. Il<br />
Brancaleone invece, non e' riusciuto nell'impresa<br />
di fermare una lanciata Rossanese. Per i<br />
ragazzi di Mister Brando purtroppo l'impresa<br />
e' sfumata. Per le squadre più vicino a noi bisogna<br />
invertire la rotta, e nonostante i tanti<br />
mugugni che in settimana si sono sentiti per<br />
tutti, nessuna esclusa, <strong>il</strong> girone di ritorno si presenta<br />
in salita. Questa ultima di campionato e'<br />
stata una giornata davvero interessante se non<br />
altro per i quartieri alti, perché<br />
si e' fermata la Palmese, ha<br />
perso punti <strong>il</strong> Sersale, e si e'<br />
capito che per <strong>il</strong> Primo posto<br />
sara' praticamente, impossib<strong>il</strong>e<br />
arrivarci salvo che <strong>il</strong> Montalto<br />
non ci metta del suo. I prossimi<br />
impegni per le prime quattro in<br />
classifica, escluso la capolista,<br />
dopo la sosta ci diranno se<br />
sara' ancora campionato a<br />
parte per alcuni di loro.<br />
Provare per credere. Per Il<br />
quasi imbattuto Montalto, sara' una prova di<br />
forza. Vietato sbagliare a tutti per non perdere<br />
quel treno che porta verso le zone alte. <strong>La</strong><br />
grande differenza, però, è che si affrontano<br />
squadre che ora scoppiano di salute sara'<br />
ancora cosi' dopo la sosta? Per concludere,<br />
tutti sono alla disperata ricerca di punti, e<br />
come sempre succede vincerà la più forte e<br />
organizzata. Buon cammino a tutti.<br />
Antonio Chiera<br />
IN SERIE D SI E’ LAUREATA<br />
CAMPIONE D’INVERNO<br />
Hinterreggio, Rappoccio:<br />
“stiamo facendo bene”<br />
L'Hinterreggio chiude <strong>il</strong> girone d'andata da<br />
campione. Un primo posto sofferto, arrivato<br />
grazie alla zuccata vincente di Ivan<br />
Franceschini. E' la vittoria momentanea di un<br />
gruppo che ci ha creduto, e di una società<br />
capace di allestire un organico di tutto rispetto.<br />
Abbiamo raggiunto telefonicamente <strong>il</strong> dg<br />
dei biancazzurri, Carmelo Rappoccio, che fa <strong>il</strong><br />
punto sommario di tutto <strong>il</strong> girone d'andata.<br />
B<strong>il</strong>ancio complessivo - "Ci eravamo prefissati<br />
di arrivare tra le prime. Ci siamo riusciti, e<br />
credo che non<br />
abbiamo rubato<br />
nulla. Abbiamo<br />
fatto <strong>il</strong> nostro onesto<br />
campionato, e<br />
fino a qui lo abbiamo<br />
condotto<br />
bene. Rivelazioni<br />
in testa? Non<br />
credo, perché se si<br />
esaminano gli<br />
organici del<br />
Palazzolo o della<br />
Battipagliese, ci<br />
sono giocatori validissimi per un campionato<br />
di Serie D. In tal senso, me lo aspettavo e per<br />
me non sono affatto sorprese. Nei campani,<br />
fino a poco tempo fa, per fare un nome, figurava<br />
De Cesare. Nel Palazzolo, invece, c'è<br />
Contino. Insomma, forse le sorprese più grandi<br />
sono Acri e Adrano, anche se in organico<br />
anche loro hanno gente che conosce la categoria".<br />
Fare la differenza - "L'Hinterreggio ha<br />
costruito un progetto, e già a Giugno avevamo<br />
una squadra pronta. Siamo contenti, e sappiamo<br />
che i giocatori continueranno a dare del<br />
loro meglio. Abbiamo un gruppo di 22-23 giocatori<br />
validi che vogliono e possono fare la differenza".<br />
f.m. - rnp<br />
V<strong>il</strong>lese, Rachid:<br />
“Bello <strong>il</strong> Natale in vetta”<br />
Il numero 10 sulle spalle, capitano e bomber<br />
della Virtus, esperienza da vendere e fiuto<br />
inimitab<strong>il</strong>e. Non può che essere lui, Tizaoui<br />
Rachid. E’ lui, in questo campionato, che sta<br />
trascinando la squadra verso un cammino<br />
prospero di risultati. Intervenuto ai microfoni<br />
di reggionelpallone.it, Rachid ha parlato<br />
del suo campionato e di quello della V<strong>il</strong>lese.<br />
CAMPIONI D’INVERNO: “ Stiamo<br />
disputando un bel campionato, la squadra<br />
ha risposto benissimo e i risultati stanno arrivando.<br />
Abbiamo un ottimo gruppo, possiamo<br />
andare lontano. Gli obiettivi di inizio stagione<br />
sono stati modificati in corso d’opera<br />
per l’alto rendimento della squadra e speriamo<br />
di mantenere <strong>il</strong> primato”. L’ARMA<br />
IN PIU’:“ Ho giocato bene sino ad ora, ma<br />
la squadra non dipende solo da me. Il gruppo<br />
alla fine fa la differenza. Metto a disposizione<br />
della squadra la mia esperienza ed <strong>il</strong><br />
mio sacrificio, ma l’arma in più è <strong>il</strong> gruppo.<br />
Siamo uniti, giochiamo bene e ci divertiamo:<br />
questo è <strong>il</strong> calcio. I giovani poi stanno disputando<br />
un campionato al di sopra delle aspettative<br />
e questo non può che essere un bene”.<br />
LOCRI: “Dopo la pausa natalizia affronteremo<br />
<strong>il</strong> Locri, squadra più che temib<strong>il</strong>e.<br />
Andiamo con lo stesso spirito delle partite<br />
precedenti per conquistare tre punti fondamentali<br />
per <strong>il</strong> nostro cammino in questo<br />
campionato. <strong>La</strong> nostra è una posizione priv<strong>il</strong>egiata<br />
e vogliamo mantenerla”.<br />
F<strong>il</strong>ippo Mazzù-<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 24
SERVIZIO DI INFORMAZIONE PER I CITTADINI CITTADINI numero verde: 800 678 910 11<br />
INDIRIZZO<br />
INDIRIZZO<br />
“ CALABRIA CALABRIA<br />
& Europa”<br />
www.eurokomonline.eu<br />
Tutti i bandi sono disponib<strong>il</strong>i sul sito dell’Unione Europea e della Commissione<br />
Europea Rappresentanza in Italia: www.europa.eu.int -<br />
www.europa.eu.in/italia - Per maggiori informazioni è possib<strong>il</strong>e contattare i nostri<br />
uffici: Centro di informazione dell’UE - Europe Direct “Calabria&Europa”<br />
info: Palazzo Ameduri, piazza dei Martiri 89046 Gioiosa Ionica<br />
Tel: 00 39 0964 412400 - fax 0964 342022<br />
ema<strong>il</strong> associazioneeurokom@tiscali. it<br />
Siderno ospiterà a gennaio lo scambio internazionale<br />
del progetto Grundvig “Journey Through Dances”<br />
L’Associazione Eurokom, sede ospitante<br />
dell’Ed “Calabria&Europa”, accoglierà presso<br />
i locali del Grand Hotel President dal quattro<br />
all’otto Gennaio lo scambio internazionale del<br />
progetto Grundvig “Journey Through<br />
Dances”. Un’azione di Learning Partnerships<br />
prevista dal programma LLP Grundvig, che<br />
vede partecipi oltre ad EUROKOM altri quattro<br />
istituzioni europee e non. Il capof<strong>il</strong>a è l’organizzazione<br />
Turca Yofder, agenzia non profit<br />
attiva nel campo dell’educazione culturale ed<br />
artistica dei giovani, specializzata nell’insegnamento<br />
del folklore e della danza popolare, considerati<br />
mezzi di crescita psicosociale ideali per<br />
l’integrazione interculturale e generazionale.<br />
Quindi l’Unirea National College della<br />
Romania scuola secondaria superiore a circa<br />
NOVITÀ DALL'EUROPA<br />
140 km da Bucarest e sempre dalla Romania <strong>il</strong><br />
Grup Scolar Tehnic Targu Frumos agenzia educativa<br />
ad indirizzo tecnico professionale specializzata<br />
in vari campi del commercio e delle arti.<br />
Per l’Italia accanto ad Eurokom è partner di<br />
progetto la Società Cooperativa Sociale a.r.l.<br />
Cerchio di Sant’Angelo in Vado dell’ Alta Valle<br />
del Metauro specializzata in organizzazione di<br />
eventi e meeting turistico culturali. Lo scopo<br />
del progetto è ben chiaro e si propone di creare<br />
le basi affinché i bambini ei giovani dei partner<br />
paesi, pur rappresentanti di diversa religione,<br />
lingua e cultura divengano i delegati ideali<br />
che condurranno le proprie culture ad incontrarsi<br />
e divenire amiche forever. Il linguaggio<br />
prioritario scelto per l’integrazione e <strong>il</strong> mutuo<br />
arricchimento è quello della danza tradizionale<br />
L'UE adotta "Opportunità per i giovani"<br />
Per far fronte alla crescente disoccupazione<br />
giovan<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> cui tasso ha ormai raggiunto <strong>il</strong><br />
21%, la Commissione ha adottato l'iniziativa<br />
"Opportunità per i giovani", nella quale esorta<br />
gli Stati membri a prevenire l'abbandono scolastico<br />
aiutando i giovani a sv<strong>il</strong>uppare competenze<br />
che rispondano alle esigenze del mercato<br />
del lavoro, garantendo la possib<strong>il</strong>ità di esperienze<br />
professionali e di formazione sul posto di<br />
lavoro e agevolando l'ingresso dei giovani nel<br />
mondo del lavoro. In effetti nonostante tutti gli<br />
sforzi messi in atto dall'UE e dai suoi paesi<br />
membri, le prospettive di occupazione per i<br />
giovani europei restano fosche. Un giovane su<br />
cinque sotto i 25 anni e alla ricerca di un lavoro<br />
non riesce a trovarlo. Ci sono poi 7,5 m<strong>il</strong>ioni di<br />
giovani tra i 15 e i 24 anni che non lavorano,<br />
non studiano e non seguono formazioni professionali.<br />
<strong>La</strong> Commissione sollecita gli Stati membri a<br />
fare un miglior uso del Fondo Sociale Europeo,<br />
che dispone di 30 m<strong>il</strong>iardi di euro destinati a<br />
finanziare nuovi progetti non ancora assegnati.<br />
<strong>La</strong> Commissione ha inoltre proposto una serie<br />
di iniziative concrete che saranno finanziate<br />
direttamente dai fondi europei.<br />
Obiettivo finale dell'iniziativa<br />
o Aiutare i giovani disoccupati che hanno<br />
abbandonato la scuola o la formazione prima<br />
di ottenere un diploma di scuola secondaria<br />
superiore a riprendere gli studi o una formazione<br />
professionale che diano loro le competenze<br />
necessarie per trovare un lavoro.<br />
o Permettere ai giovani in possesso di un diploma,<br />
ma che non riescono a trovare lavoro, di<br />
avere accesso ad una prima esperienza lavorativa.<br />
“L'iniziativa Opportunità per i giovani - ha<br />
dichiarato José Manuel Barroso, Presidente<br />
della Commissione europea - vuole dimostrare<br />
con l’intenzione di scambiare tra i partner balli<br />
tradizionali e di eseguire i differenti balli attraverso<br />
i diversi team di danza popolare dei<br />
paesi partner. L’obiettivo principale è quello di<br />
aiutare giovani, gli adulti, i loro amici e le<br />
comunità locali alla consapevolezza dell’importanza<br />
della danza. Questo progetto intende<br />
essere una campagna per migliorare la qualità<br />
della vita di tutte le persone coinvolte. Il contatto<br />
diretto con culture diverse aiuta la comunicazione<br />
armonica degli adulti, la loro mentalità<br />
aperta e l’accettazione degli altri. L’agenda dei<br />
lavori sarà veramente piena e si aprirà <strong>il</strong> 5 con<br />
<strong>il</strong> primo meeting di organizzazione e presentazione<br />
del Progetto. Durante la giornata oltre<br />
alle presentazioni delle azioni specifiche vi<br />
saranno comuni presentazioni dei territori<br />
Per fare fronte alla crisi l'Europa ha varato un'agenda<br />
economica rafforzata, con una maggiore<br />
sorveglianza da parte dell'UE. Ne fanno parte le<br />
priorità e gli obiettivi strategici concordati nell'ambito<br />
della strategia Europa 2020; gli impegni<br />
aggiuntivi presi dagli Stati membri che partecipano<br />
al patto Euro Plus; una maggiore sorveglianza<br />
da parte dell'UE delle politiche economiche<br />
e di b<strong>il</strong>ancio nazionali nell'ambito del<br />
patto di stab<strong>il</strong>ità e crescita, integrato da nuovi<br />
strumenti per affrontare gli squ<strong>il</strong>ibri macroeconomici;<br />
un nuovo metodo di lavoro - <strong>il</strong> semestre<br />
europeo - per discutere le priorità economiche e<br />
di b<strong>il</strong>ancio ogni anno nello stesso periodo.<br />
Interventi per salvaguardare la stab<strong>il</strong>ità dell'area<br />
dell'euro. Nel 2010 l'UE ha reagito alla crisi del<br />
debito sovrano istituendo a favore degli Stati<br />
membri meccanismi di sostegno temporanei,<br />
che nel 2013 saranno sostituiti da uno strumento<br />
permanente, vale a dire <strong>il</strong> meccanismo<br />
europeo di stab<strong>il</strong>ità (ESM). Le misure di sostegno<br />
sono subordinate al risanamento delle<br />
finanze e a programmi di riforma rigorosi e sono<br />
messe a punto in stretta collaborazione con<br />
l'FMI.<br />
Ma cosa comporta in breve l'introduzione del<br />
semestre europeo … con questa dicitura si<br />
intende un periodo, di sei mesi appunto, in cui<br />
ogni anno le politiche strutturali, macroeconomiche<br />
e di b<strong>il</strong>ancio degli Stati membri vengono<br />
coordinate per consentire ai paesi europei<br />
di tener conto delle raccomandazioni dell'UE in<br />
una fase iniziale della loro procedura di b<strong>il</strong>ancio<br />
nazionale e per altri aspetti delle loro politiche<br />
economiche.<br />
Le tappe fondamentali del semestre europeo<br />
sono le seguenti:<br />
A gennaio la Commissione presenta l'analisi<br />
annuale della crescita, in cui fissa le priorità<br />
I 5 obiettivi che l'UE è chiamata a raggiungere entro <strong>il</strong> 2020<br />
1. Occupazione<br />
innalzamento al 75% del tasso di occupazione<br />
(per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64<br />
anni)<br />
2. R&S / innovazione<br />
aumento degli investimenti in ricerca e sv<strong>il</strong>uppo<br />
ed innovazione al 3% del PIL dell'UE<br />
(pubblico e privato insieme)<br />
ai giovani europei che siamo attenti alla loro<br />
situazione. Abbiamo dato ascolto alle loro<br />
richieste, ripetute da Madrid a Bruxelles, di<br />
essere parte attiva della società europea. Per<br />
arrivarci occorre avere un lavoro.. <strong>La</strong> riforma a<br />
lungo termine del mercato del lavoro è una<br />
necessità evidente, ma ci vorrà tempo perché<br />
produca I risultati attesi. Con questa iniziativa<br />
affermiamo la necessità di agire immediatamente<br />
per ridurre la disoccupazione giovan<strong>il</strong>e.”<br />
Cosa cambia concretamente?<br />
o una collaborazione tra Commissione, autorità<br />
nazionali, parti sociali e società civ<strong>il</strong>e, con<br />
finanziamenti europei più mirati, potrà<br />
aumentare le possib<strong>il</strong>ità di lavoro per i giovani.<br />
o almeno 5 000 giovani potranno beneficiare<br />
dell'iniziativa "Il tuo primo posto di lavoro<br />
EURES", pensata per aiutarli a trovare un'occupazione<br />
in un altro paese dell'UE.<br />
o i paesi dell'UE istituiranno meccanismi per<br />
assicurare che, entro quattro mesi dalla fine del<br />
loro percorso scolastico, i giovani abbiano un<br />
lavoro, proseguano gli studi o seguano una formazione.<br />
o la Commissione elaborerà un quadro per<br />
tirocini di alta qualità in modo da rendere più<br />
trasparenti le informazioni sulle opportunità<br />
disponib<strong>il</strong>i a livello europeo, sulle condizioni di<br />
accesso e sugli obiettivi perseguiti. L'obiettivo<br />
per <strong>il</strong> 2012: almeno 130 000 tirocini nell'ambito<br />
dei programmi ERASMUS e Leonardo da<br />
Vinci, con ampie risorse destinate ai tirocini in<br />
azienda;<br />
o la Commissione metterà a disposizione<br />
fondi per l'assistenza tecnica destinati a<br />
sostenere gli Stati membri nell'impiego dei<br />
fondi europei disponib<strong>il</strong>i, in particolare dal<br />
Fondo Sociale Europeo che dispone ancora 30<br />
m<strong>il</strong>iardi di euro per finanziare nuovi progetti.<br />
3. Cambiamenti climatici /energia<br />
riduzione delle emissioni di gas serra del 20%<br />
(o persino del 30%, se le condizioni lo permettono)<br />
rispetto al 1990<br />
20% del fabbisogno di energia ricavato da<br />
fonti rinnovab<strong>il</strong>i<br />
aumento del 20% dell'efficienza energetica<br />
4. Istruzione<br />
coinvolti dall’iniziativa. Nel pomeriggio lo spazio<br />
sarà lasciato alla danza con la partecipazione<br />
di alcuni dancers di balli popolari e folk del<br />
nostro territorio che dimostreranno passi e<br />
significati dei balli tradizionali calabresi al partenariato.<br />
Il sei dopo i lavori mattutini si prevede<br />
la visita alla cittadina di Gerace ed ai suoi<br />
scorci più ameni. Il sette la visita al Sc<strong>il</strong>la ed alla<br />
Città di Reggio Calabria. Lo scopo primario<br />
che Eurokom si propone con l’azione progettuale<br />
è anche quello di fornire ai partner stranieri<br />
una possib<strong>il</strong>ità di conoscere usi luoghi e<br />
costumi della Calabria e della Locride per lanciare<br />
anche un messaggio di accoglienza in<br />
vista di uno sv<strong>il</strong>uppo turistico e culturale futuro.<br />
Alessandra Tuzza<br />
IL NUOVO GOVERNO DELL'ECONOMIA<br />
DELL'UE SI FONDA SU TRE PILASTRI:<br />
riduzione degli abbandoni scolastici al di sotto<br />
del 10%<br />
aumento al 40% dei 30-34enni con<br />
un'istruzione universitaria<br />
5. Povertà / emarginazione<br />
almeno 20 m<strong>il</strong>ioni di persone a rischio o in<br />
situazione di povertà ed emarginazione in<br />
meno.<br />
dell'UE per l'anno successivo per promuovere la<br />
crescita e la creazione di posti di lavoro.<br />
A marzo, sulla base dell'analisi annuale della<br />
crescita, i capi di Stato e di governo dell'UE<br />
definiscono gli orientamenti dell'UE per le<br />
politiche nazionali.<br />
Ad apr<strong>il</strong>e gli Stati membri presentano i loro<br />
piani a favore del risanamento delle finanze pubbliche<br />
(programmi di stab<strong>il</strong>ità o convergenza) e<br />
le riforme e misure che intendono adottare per<br />
conseguire una crescita intelligente, sostenib<strong>il</strong>e e<br />
solidale (programmi nazionali di riforma).<br />
A giugno la Commissione valuta questi programmi<br />
e rivolge a ciascun paese una serie di<br />
raccomandazioni. Il Consiglio discute e <strong>il</strong><br />
Consiglio europeo approva tali raccomandazioni.<br />
Infine, alla fine di giugno o all'inizio di luglio, <strong>il</strong><br />
Consiglio adotta formalmente le raccomandazioni<br />
rivolte ai singoli paesi europei.<br />
Cosa viene verificato<br />
L'Unione europea verifica i passi avanti compiuti<br />
su 3 fronti:<br />
Fattori macroeconomici<br />
Il contesto macroeconomico è stab<strong>il</strong>e e favorevole<br />
alla crescita e alla creazione di posti di<br />
lavoro?<br />
Le politiche adottate affrontano gli squ<strong>il</strong>ibri<br />
macroeconomici, le vulnerab<strong>il</strong>ità macrofinanziarie<br />
e gli aspetti della competitività aventi<br />
una dimensione macroeconomica?<br />
Le economie nazionali hanno prodotto ricadute<br />
(positive o negative), specie nell'area dell'euro?<br />
Riforme portatrici di crescita<br />
Le riforme strutturali promuovono R&S e innovazione,<br />
un uso efficiente delle risorse, un ambiente<br />
imprenditoriale sano, l'occupazione,<br />
l'istruzione e l'integrazione sociale?<br />
Quali passi avanti sono stati compiuti per conseguire<br />
i 5 obiettivi quantitativi dell'UE e i correlati<br />
obiettivi nazionali?<br />
Finanze pubbliche (maggiore sorveglianza dei<br />
b<strong>il</strong>anci nell'ambito del patto di stab<strong>il</strong>ità e crescita)<br />
Cosa viene fatto per ridurre <strong>il</strong> debito pubblico e<br />
<strong>il</strong> disavanzo (risanamento di b<strong>il</strong>ancio) nell'interesse<br />
della sostenib<strong>il</strong>ità delle finanze pubbliche?<br />
Quali vincoli di b<strong>il</strong>ancio impediscono ai governi<br />
di promuovere la crescita? (Individuando questi<br />
vincoli l'UE può fornire adeguate indicazioni<br />
strategiche).<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 25
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 26
la <strong>Riviera</strong><br />
Biblioteca meridionalista<br />
Il paese dei gigli<br />
FERNANDO SAGADO<br />
“L’ispettore Manti solo poteva muoversi in<br />
quel marasma, era nato a Zefira, figlio di<br />
poliziotto, oltre che poliziotto; conosceva ogni<br />
abitante della città, le storie personali erano <strong>il</strong><br />
suo pane quotidiano. Manti infierì, entrò nell’archivio<br />
del commissariato e ne uscì con un<br />
foglio datt<strong>il</strong>oscritto, era una denuncia per<br />
guida senza patente appioppata al figlio del<br />
boss Scorsello, sorpreso a condurre un’auto<br />
in compagnia di Dante Zedi, nipote del sindaco.<br />
Mostrò alcune vecchie foto nelle quali<br />
un adolescente Tito Manti era abbracciato<br />
ad altri due ragazzi che altri non erano se non<br />
i boss Totò Scorsello e Natale Alatti, compagni<br />
di liceo del poliziotto. Manti regalò una<br />
foto al commissario Rustici, nella quale lo<br />
stesso commissario accendeva la sigaretta ad<br />
uno sconosciuto. “Probab<strong>il</strong>mente mi ha chiesto<br />
da accendere” disse <strong>il</strong> commissario. “E’<br />
una tua teoria commissario, le foto non parlano,<br />
ti mostrano in atteggiamento confidenziale<br />
con Pasquale Caravita, <strong>il</strong> mafioso assassinato<br />
ieri”, ribadì Manti in atteggiamento<br />
sbirresco; “sai quante persone si trovano a<br />
dover dar conto di questi indizi davanti a un<br />
pubblico ministero?”. Erano degli evidenti<br />
paradossi quelli significati dall’ispettore<br />
Manti, un giudice da quelle parti non dava<br />
Il figlio di un poliziotto era<br />
nel bene in virtù di quella<br />
condizione di nascita;<br />
<strong>il</strong> discendente di un<br />
malandrino aveva l’onere<br />
della prova in ordine alla<br />
propria moralità...<br />
alcun valore ad elementi di quel tipo. “Ma se<br />
un inquirente di M<strong>il</strong>ano vedesse …. diciamo<br />
dieci foto che ti ritraggono in atteggiamento<br />
equivoco con noti pregiudicati, cosa direbbe?”<br />
chiosò Tito Manti. “Che sono un colluso!”<br />
fu l’ovvia risposta del superiore. Manti<br />
adagiò davanti al collega le foto delle quali<br />
stava parlando. Rustici le guardò allibito,<br />
riconoscendo quasi tutti i suoi compagni di<br />
posa. “Sei proprio uno sbirro!” gli gridò prendendo<br />
l’uscita. Manti lo rincorse, lavorava da<br />
vent’anni in quella città, e a questi si aggiungeva<br />
l’esperienza dei quarant’anni dati alla<br />
polizia dal padre. Era certo che i buoni superassero<br />
di gran lunga i cattivi a Zefira; la sua<br />
tesi dimostrava però quanto arduo fosse per<br />
un uomo onesto dimostrare di essere tale. Il<br />
figlio di un poliziotto era nel bene in virtù di<br />
quella condizione di nascita; <strong>il</strong> discendente di<br />
un malandrino aveva l’onere della prova, in<br />
ordine alla propria moralità, ed era condannato<br />
per tutta la vita a fare professione di<br />
bene”. Questo è un brano tratto da un libro<br />
pubblicato qualche anno fa, ambientato in<br />
un’immaginaria città, posta in un qualsiasi<br />
punto della Calabria. Zefira, una città che<br />
oggi, drammaticamente, potrebbe essere<br />
identificata con Reggio, domani con Locri<br />
e poi con Catanzaro e a salire con Napoli e<br />
a scendere con Palermo. Zefira è la<br />
metafora della città meridionale, di una<br />
società promiscua in cui muovendosi con<br />
una logica m<strong>il</strong>anese non si salverebbe nessuno.<br />
Una logica basata più su giudizi, o<br />
pregiudizi, morali che su regole di diritto.<br />
Una logica che se applicata integralisticamente<br />
escluderebbe da ogni forma di partecipazione<br />
civ<strong>il</strong>e gran parte della popolazione<br />
meridionale. Immaginate una persona<br />
integerrima nata ad Africo, potrebbe<br />
mai fare <strong>il</strong> poliziotto, <strong>il</strong> giudice, <strong>il</strong> politico?<br />
Se qualcuno volesse gli tirerebbe fuori un<br />
parente birichino in un baleno. Una foto, la<br />
partecipazione a un matrimonio, a un funerale,<br />
la bevuta al bar. L’amore per un uomo<br />
o una donna nati in contesti diffic<strong>il</strong>i.<br />
Basterebbe una banale relazione di servizio,<br />
redatta dall’ultimo dei piantoni, per<br />
stroncare sul nascere la carriera di chiunque.<br />
Pensateci, voi che ipocritamente osannate<br />
la Boccassini. Siete sicuri di non avere<br />
un parente, un amico, un amore birba?<br />
Anche voi che fate i giudici, i poliziotti, i<br />
preti, i giornalisti. Anche voi che avete fedine<br />
penali immacolate. Tutti voi candidi<br />
gigli. Se un uomo si ammettesse o si esclu-<br />
... una persona<br />
nata ad Africo, potrebbe<br />
mai fare <strong>il</strong> poliziotto,<br />
<strong>il</strong> giudice, <strong>il</strong> politico? Se<br />
qualcuno volesse, gli tirerebbero<br />
fuori un parente<br />
birichino in un baleno.<br />
desse dalle professioni, dai ruoli, in base<br />
alle colpe altrui, quanti di voi sarebbero<br />
giudici, poliziotti, giornalisti.. Fatevi i conti,<br />
e fatelo seriamente. Prendete la vicenda<br />
del giudice Giglio. Sapremo se è colpevole<br />
solo fra parecchi anni, o forse mai. E quelli<br />
che ha giudicato lui? Avremo mai la certezza<br />
se fossero colpevoli o innocenti, o fossero<br />
solo avversari? E Dio non voglia,<br />
ponete <strong>il</strong> caso che un giorno si scoprissero<br />
strane cose sulla Boccassini, che in fondo<br />
pur agendo per logiche m<strong>il</strong>anesi ha nelle<br />
vene sangue meridionale. Giglio, i condannati<br />
di Giglio? Beh, le cose non sono fac<strong>il</strong>i.<br />
Siamo una società complessa, che gira a<br />
vuoto basandosi sui rapporti di forza più<br />
che su quelli di onestà. E non è che la si<br />
voglia buttare in caciara o far finire tutto<br />
nel buio dove tutte le vacche sono nere. Ma<br />
non possiamo tutti inventarci candidi gigli e<br />
spalare <strong>il</strong> letame solo nelle stalle altrui. Ah,<br />
sapete che io un giglio non lo sono con<br />
documenti di supporto, ma sapete anche<br />
che <strong>il</strong> caffè con me, o con quelli come me,<br />
l’avete preso in migliaia. Occhio alle pose..<br />
e alle rosse.<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 27
Immagini<br />
Telethon<br />
da...<br />
MASSIMO CUSATO,<br />
percussionista di Eugenio<br />
Bennato dal 1995 al 1998, già<br />
fondatore del gruppo di musica<br />
etnica “Quartaumentata”.<br />
Cultura e società<br />
Giochi di<br />
un tempo<br />
Vecchi ricordi di gioventù riecheggiano nella<br />
memoria di chi ha vissuto questa fase della vita<br />
moltissimi anni fa, quando le condizioni economiche<br />
della maggioranza delle famiglie gioiesi non<br />
dava spazio a tante<br />
pretese di beni<br />
superflui e cosi storti.<br />
Al cospetto delle<br />
moderne play station i<br />
vecchi svaghi e passatempi,<br />
'u circu, 'u<br />
palorgiu, assumono<br />
le sembianze di<br />
qualcosa di arcaico lontano<br />
ormai anni luce dalle attuali<br />
e futuristiche possib<strong>il</strong>ità ludiche.<br />
E in effetti quanta differenza<br />
a distanza di alcuni<br />
decenni, quanti passi<br />
avanti ha fatto la<br />
tecnologia e<br />
quanti<br />
indietro<br />
<strong>il</strong> sano<br />
divertimento<br />
che poteva dare <strong>il</strong> giocare<br />
all'aria<br />
A colloquio con <strong>il</strong> musicista locrese Massimo Cusato<br />
I Quarta vino?<br />
Cavallaro birra?<br />
Quello che facciamo noi è<br />
totalmente diverso da quello<br />
che fa <strong>il</strong> bravo Cavallaro.<br />
Considero <strong>il</strong> progetto dei<br />
Quartaumentata musicalmente<br />
più raffinato. E comunque non<br />
sono due cose paragonab<strong>il</strong>i. E’<br />
come voler confrontare la<br />
birra al vino. Non si può, sono<br />
due mondi diversi.<br />
aperta con gli amici.<br />
E' strano per quelli come me che viaggiano con<br />
gli anta , oggi, stare davanti a un monitor, scrivere<br />
con una tastiera e ricordare le giocate con i compagni<br />
d'infanzia 'a menza a strata, sperando di vincere<br />
qualche figurina oppure qualche monetina<br />
da 5 o 10 lire. In mezzo alla strada si giocava ' e<br />
ciappi ,'o singu ,'o battimuru oppure ,assieme alle<br />
ragazzine,'a s<strong>il</strong>oca mentre nelle serate più calde si<br />
sfogavano i bollenti spiriti giocando a spina o pedi,<br />
una variante di quel gioco ancora più antico che<br />
era 'a 'mbucciatedda o 'a cchiappare<br />
Ho pensato e ripensato ai iochi 'i 'na vota , e ne ho<br />
apprezzato <strong>il</strong> senso della semplicità di quei tempi<br />
nei quali <strong>il</strong> gusto dell' accontentarsi di poco, o<br />
nulla, rendeva «i figghi di signuri» da guardare<br />
senza alcuna invidia<br />
Un' armonia assoluta tra <strong>il</strong> corpo, lo spirito e <strong>il</strong><br />
mondo che ci circondandava e che oggi è soffocato<br />
da « 'stu grandi beni chi non dura », un grande<br />
ed effimero benessere che ci aliena e ci condiziona<br />
la vita, fin da giovani, tarpando le ali della<br />
nostra creatività, ingabbiandola nei meandri di un<br />
videogioco o nei labirinti di un microcip. Una<br />
volta i giochi ce li inventavamo dal nulla, bastava<br />
un ramo biforcuto per costruire 'a freccia (la fionda)<br />
o alcune tavole di legno inchiodate con quattro<br />
roti a pallini (cuscinetti di metallo) a far da<br />
ruote per costruire un carrettu con <strong>il</strong> quale lanciarci<br />
nelle discese 'a rùtta di coddu.<br />
Ma quei tempi « di 'na vota non ci su chiù » e oggi<br />
<strong>il</strong> sapore delle cose genuine guadagnate con grandi<br />
sacrifici ha lasciato definitivamente <strong>il</strong><br />
posto al tutto e subito … dalla macchinina<br />
telecomandata e cinque<br />
anni al telefonino a quattordici,<br />
motorino a sedici per finire con<br />
una bella automob<strong>il</strong>e fiammante<br />
a diciotto… e a venti?<br />
Cosa si potrebbe chiedere di<br />
più alla vita… dal punto di<br />
vista esclusivamente venale?<br />
Ma dal punto di vista dei valori<br />
Era mègghiu quàndu si stava peggiu?<br />
Pasquale Patamia<br />
MARGHERITA CATANZARITI<br />
All’indomani del concerto degli Olatuja Project, la band<br />
newyorkese che si è esibita a Locri un paio di settimane<br />
fa, abbiamo incontrato chi quel concerto lo ha<br />
organizzato, armato della stessa dedizione e competenza<br />
artistica con cui da anni lavora nel mondo della<br />
musica. Parliamo di Massimo Cusato, uno dei musicisti più dotati<br />
del nostro panorama, fondatore del gruppo Quartaumentata e<br />
che vanta collaborazioni importanti sia a livello nazionale che<br />
internazionale. Da Eugenio Bennato a Massimo Ranieri, da<br />
Niccolò Fabi a Simone Cristicchi, Massimo e le sue percussioni<br />
hanno risuonato in tutta Italia arrivando anche fino ad un’edizione<br />
del Festivalbar al fianco di Brian Adams. Con i<br />
Quartaumentata e anche come musicista indipendente si è esibito<br />
Grande concerto di Natale<br />
del II° Circolo di Siderno<br />
Si è svolto sabato 17 dicembre presso la chiesa di<br />
Portosalvo <strong>il</strong> concerto di natale, realizzato dagli alunni<br />
delle quinte classi (circa 90 bambini) del II° circolo di<br />
Siderno. “Dolce sentire accanto <strong>il</strong> presepe” era <strong>il</strong> titolo del<br />
concerto realizzato con l’aiuto dei maestri Francesco<br />
Macrì e Maria Rosa Fragomeni, e del dirigente Callipari<br />
Giuseppe.<br />
Teresa Ribuffo, un grande talento reggino<br />
Con la sua arte cura<br />
e coccola l’anima<br />
Usa <strong>il</strong> QRcode<br />
L’intervista di Teresa Ribuffo su<br />
www.larivieraonline.com<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 28
in giro per <strong>il</strong> mondo, arricchendo <strong>il</strong> suo bagaglio personale con<br />
i suoni e le culture musicali più svariate: Europa, Stati Uniti,<br />
America <strong>La</strong>tina e ultimamente anche Africa, dove ha partecipato<br />
al fianco di Paola Turci,in occasione della tournèe della<br />
cantante, ad un festival in Kenya. Per non parlare dell’ ideazione<br />
e direzione artistica della rassegna Ai Confini del Sud, una<br />
manifestazione musicale e non solo che in dieci anni ha portato<br />
a Locri artisti eccezionali. Oggi Massimo, tornato a stab<strong>il</strong>mente<br />
a Locri, continua a lavorare con e per la musica con la sua<br />
società Etna Production, organizzando concerti in Italia e in<br />
Europa.<br />
Massimo, cosa vuol dire essere un musicista nella Locride?<br />
E’una bella sfida. Dopo 18 anni a Roma, dove mi sono formato<br />
musicalmente, sono tornato a Locri per tanti fattori, primo fra<br />
tutti la qualità della vita. Qui si vive bene, se sai crearti la tua<br />
dimensione. Se ti organizzi, in maniera da essere in contatto con<br />
ciò che ti interessa, è come avere una casa in una qualsiasi città<br />
d’Europa. Lo so che è diffic<strong>il</strong>e pensarlo, ma se ci credi è così.<br />
E’come avere la propria isola, dove pensare, creare, studiare.<br />
Certo è anche diffic<strong>il</strong>e, a volte hai a che fare con chi fa di tutto<br />
per rovinarti l’entusiasmo. Qui capita che se vai oltre, puoi dare<br />
fastidio. C’è molta approssimazione in giro, tanti si credono<br />
grandi maestri, ma non hanno le carte per esserlo. E quando<br />
difendi <strong>il</strong> tuo punto di vista, ti guardano anche male. C’è molta<br />
invidia in giro per l’ambiente. E si rischia di veder distruggere<br />
quello che fai. Ma io non mollo, sono un ottimista per natura.<br />
Cosa funziona e cosa no nell’organizzazione di un evento come<br />
<strong>il</strong> concerto degli Olatuja Project?<br />
Ti dirò che per me è stato un successo.<br />
Quando capita di avere artisti di questo calibro a Locri? Bisogna<br />
sapere dove cercare e io ti dirò, senza falsa modestia, che <strong>il</strong> mio<br />
lavoro lo so fare bene.<br />
E per me è stata una soddisfazione, lo sarebbe stata anche se al<br />
concerto fossimo stati in venti, perché avrebbe significato che<br />
quei venti, anche se pochi, hanno scelto di esserci per arricchirsi.<br />
Se poi parliamo conti alla mano, ti dirò che non ha funzionato<br />
<strong>il</strong> fatto che noi organizzatori ci abbiamo rimesso. Ma va bene<br />
Burraco a Locri<br />
“<strong>La</strong> gioia di divenire, ogni giorno,<br />
pellegrini verso quel santuario<br />
chiamato “Persona”, nasce dalla<br />
serenità di chi nasce nonostante la<br />
situazione di dolore riservategli<br />
dalla vita, trova l'energia di sorridere<br />
e dire grazie”. Con queste<br />
parole si sono presentati i soci<br />
dell'Unitalsi ai tanti amici chiamati<br />
in “soccorso” ad un torneo di burraco<br />
organizzato per raccogliere<br />
fondi destinati a rendere lieti, o<br />
meno tristi, i giorni di chi è costretto<br />
a trascorrere <strong>il</strong> suo tempo negli<br />
augusti limiti di un centro per disab<strong>il</strong>i.Il<br />
torneo si è svolto nei sugestivi<br />
locali di Calarro Capogreco a<br />
Moschetta, accolti dalla ospitalità<br />
di padroni di casa Nicola ed<br />
Annalia che, ancora un volta,<br />
LE NOTE di MARA RECHICHI<br />
Riecco <strong>il</strong> Natale! Arrivato puntuale anche quest'anno, nonostante <strong>il</strong> tutto. E puntuali<br />
arrivano i diversi stati d'animo, intrisi di soggettività. <strong>La</strong> si può vedere, la soggettività; si<br />
manifesta con l'atteggiamento che ognuno sceglie di indossare, come un abito. Capita<br />
che, come quest'anno, si corra <strong>il</strong> rischio di farsi vincere dalla tristezza, dalla mancanza di<br />
speranza; può accadere, non si può negare. Ma è in questi momenti che la meravigliosa<br />
macchina che è <strong>il</strong> nostro corpo, nella parte meno fisica che abbiamo, quella che non si può né vedere né toccare, ci spinge a tirar fuori <strong>il</strong> meglio<br />
di noi stessi. Se lo vogliamo. Ho letto un post su Facebook, scritto da una donna: “donne, ribelliamoci al ruolo che le feste di questi giorni ci<br />
impongono: spignattare, servire a tutti piatti prelibati, sorridere e sembrare felici, anche se si ha un magone dentro <strong>il</strong> cuore!!” E giù, pioggia di<br />
commenti a conferma della necessità di ribellarsi alle tradizioni ed alle feste “comandate” che opprimono la donna. Mi dispiace, ma non<br />
ci sto. Scusatemi se appaio presuntuosa, ma rinunciare alla gioia di costruire la festa, mettendo le mani in pasta tra ravioli, pignolata,<br />
cozze, spesa a km zero, tovaglie, tovaglioli, sottopiatti, bicchieri doppi, posate, candele, centrotavola, musica natalizia di sottofondo,<br />
Svelto, Finish, Chante Claire, Dixan (magari alla spina), caffè, ammazzacaffè, regalini sotto l'albero (fatti con poco), sarebbe davvero<br />
un grandissimo sacrificio, non chiedetemelo. Il ricordo di una donna (moglie, madre, nonna, zia, affidataria) indaffarata nel giostrare<br />
i preparativi della festa, dalla decorazione della casa alla preparazione della tavola, al cucinare le tradizionali prelibatezze, a servire<br />
a tavola, a ripulire dai bagordi, è indeleb<strong>il</strong>e e ci accompagna nel percorso della vita. Così come <strong>il</strong> ricordo del concorso di tutta<br />
la famiglia nei preparativi: le donne sanno assegnare i compiti ad ognuno: tutto è più bello, ognuno esprime se stesso. E' <strong>il</strong> Natale<br />
della famiglia, in qualsiasi modo la intendiate. Auguri, Buona Festa!<br />
DON NATALE<br />
lo stesso, io lo faccio perché ci credo . <strong>La</strong> gente ha bisogno di<br />
queste cose.<br />
E del rapporto con le istituzioni cittadine?<br />
Non ho un buon rapporto con le istituzioni, non sono un buon<br />
mediatore. Dico solo che l’organizzazione delle manifestazioni<br />
culturali, a Locri come in tutta Italia, non dovrebbe essere materia<br />
dei politici, ma dovrebbe essere affidata a gente del settore<br />
che sa quello che fa e che punta sulla qualità. Ad esempio, non<br />
si può ridurre la realtà musicale calabrese esclusivamente ad<br />
eventi di “zippuli e tarantella”.<br />
C’è talmente tanto altro su cui lavorare. Questo perché si hanno<br />
delle responsab<strong>il</strong>ità nei confronti del pubblico, bisogna cercare<br />
di offrirgli <strong>il</strong> meglio, l’alternativa valida. Credo anche che tra<br />
l’artista e la città ci siano le stesse regole che fanno funzionare<br />
un rapporto di coppia. E noi musicisti dovremmo agire <strong>il</strong> più<br />
possib<strong>il</strong>e senza altri scopi se non quello di fare buona musica per<br />
<strong>il</strong> nostro pubblico.<br />
Dei tuoi colleghi che ci dici?<br />
Nella Locride c’è un bel fermento musicale, tanta energia. Ma<br />
bisogna stare attenti di non agire sulla scia del boom tarantella,<br />
perché si rischia l’omologazione. Quello può essere un punto di<br />
partenza, ma bisogna andare oltre. C’è bisogno di tanto studio<br />
e soprattutto di non sentirsi mai “arrivati”. C’è la necessità di<br />
creare alternative valide. Mi piacciono ad esempio gli<br />
Scialaruga, l’unico di questi gruppi con cui ho collaborato. E<br />
sono interessanti i Martin Tattoo Lounge Fam<strong>il</strong>y, un gruppo<br />
nuovo che sperimenta un innovativo bras<strong>il</strong>ian jazz. Li considero<br />
più vicini al mio mondo.<br />
Mimmo Cavallaro o i Quartaumentata?<br />
Quello che facciamo noi è totalmente diverso da quello che fa <strong>il</strong><br />
bravo Cavallaro. Considero <strong>il</strong> progetto dei Quartaumentata<br />
musicalmente più raffinato. E comunque non sono due cose<br />
paragonab<strong>il</strong>i. E’come voler confrontare la birra al vino. Non si<br />
può, sono due mondi diversi. Chi poi dei due sia la birra o <strong>il</strong> vino,<br />
non sta a me dirlo.<br />
Un’ultima domanda: che cosa è la musica per te, Massimo?<br />
E’tutto. E’quello di cui sono fatto. Non potrei mai vivere senza.<br />
ringraziamo. Gli amici di Locri,<br />
Siderno, Ardore, Bovalino,<br />
Bianco, e persino qualcuno di<br />
Catanzaro, Reggio o Messina,<br />
hanno vissuto un piacevole<br />
pomeriggio alla insegna della “condivisione”,<br />
in una dolce atmosfera<br />
natalizia sottolineata da una tenerissima<br />
mostra di presepi allestita<br />
nella mangiatoia della stalla adiacente<br />
al palazzo stesso. Il torneo è<br />
stato vinto dalla coppia Francesco<br />
Macrì e Maria Carla Giuffrè, secondi<br />
classificati Tullio Catalani e<br />
Pino Caminiti, terzi Emma Maio e<br />
L<strong>il</strong>lo Maio. A tutti un grazie di<br />
cuore, ancora auguri e….come<br />
siamo soliti salutarci noi… alla<br />
prossima!!!<br />
Unitalsi s/s di Locri<br />
Foto Notizie<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
Pulsioni d’arte<br />
L’Associazione Culturale Edera con <strong>il</strong><br />
patrocinio del Comune di Bovalino,<br />
con la collaborazione di Radio<br />
Venere e della Pro Loco ha inagurato,<br />
nella suggestiva galleria del<br />
Residence Hotel Palazzo Reginella, la mostra<br />
"PULSIONI D'ARTE", alla quale hanno partecipato<br />
<strong>il</strong> pittore Diego Cataldo con la<br />
mostra dei suoi “Percorsi mediterranei”, l’artista<br />
Andrea Bono con la mostra fotografica<br />
della storica FIAT 500 e le serigrafie dell’artista<br />
Giuseppe Albanese. Sarà possib<strong>il</strong>e visitare<br />
la Mostra in tutto <strong>il</strong> periodo natalizio dalle 9<br />
alle 23.<br />
2° promo del Rap<br />
inside a Bovalino<br />
Mostra cinof<strong>il</strong>a<br />
amatoriale a Locri<br />
Riuscitissima ed in uno scenario fantastico<br />
la 1a sf<strong>il</strong>ata cinof<strong>il</strong>a amatoriale organizzata<br />
dall'Associazione di Volontariato<br />
“Oltre l'Arcobaleno” di Siderno tenutasi<br />
a Locri, presso Palazzo Nieddu, del Rio<br />
domenica 18 dicembre. I proprietari dei<br />
cani hanno sf<strong>il</strong>ato come in una vera e propria<br />
passerella di moda con tanto di tappeto<br />
rosso e “giro di boa”. Insomma un<br />
vero e proprio spettacolo ad alti livelli.<br />
M.B.<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 29
Parlando<br />
di<br />
Cinema& musica<br />
APPUNTAMENTI<br />
MONASTERACE<br />
Studio d'Arte e Mostra Mercato di<br />
Artigianato Artistico Calabrese Via<br />
Nazionale aperta da giovedì 8 fino a sabato<br />
31 dicembre dalle ore 16 alle ore 20<br />
GIOIOSA MARINA<br />
Presepio Elettromeccanico realizzato da<br />
Giuseppe Agostino, Via F.lli Rosselli, dalle<br />
ore 16 alle ore 20 aperta fino a domenica 8<br />
Gennaio 2012.<br />
SCILLA<br />
“Il Castello di Sc<strong>il</strong>la. M<strong>il</strong>le albe e una<br />
notte”<br />
Mostra personale di fotografia di Pasquale<br />
Arbitrio aperta fino a sabato 31 dicembre<br />
POLISTENA<br />
Pattinaggio su ghiaccio, V<strong>il</strong>la Italia, aperta<br />
dalle ore 15 alle ore 22, fino a domenica<br />
22.01.2012<br />
MONASTERACE<br />
Il PRESEPE VIVENTE, organizzato nel<br />
suggestivo borgo dall'Associazione "Uniti<br />
per Monasterace"lunedì 26 dicembre.<br />
SIDERNO<br />
Raduno Bande musicali, Piazza Portosalvo.<br />
Sf<strong>il</strong>ata per le vie della Città.<br />
BAGNARA<br />
Lunedì 26 Dicembre 2011 alle ore 16,30<br />
prenderà vita <strong>il</strong> Presepe Vivente.<br />
REGGIO CALABRIA<br />
Museo del Presepio. Mostra Presepi<br />
regionali e di tutto <strong>il</strong> mondo Via F<strong>il</strong>ippini,<br />
46, visitab<strong>il</strong>e fino a sabato 31 dicembre.<br />
CATAFORÌO<br />
Stage itinerante di danza e strumenti<br />
dell’Aspromonte Meridionale fino al<br />
06.01.2012<br />
GERACE<br />
Il Borgo Maggiore farà da scenografia al<br />
Presepe Vivente nelle sere del 25 e 26<br />
dicembre.<br />
LOCRI<br />
Mostra dei Presepi visitab<strong>il</strong>e fino al 6<br />
gennaio, nelle sale di Palazzo Nieddu del<br />
Rio.<br />
ARIETE<br />
dal 21 marzo<br />
al 20 apr<strong>il</strong>e<br />
Strepitosa vig<strong>il</strong>ia di<br />
Natale, con un surplus<br />
energetico che<br />
porterà a volare verso<br />
lidi esotici.<br />
BILANCIA<br />
dal 23 settembre<br />
al 22 ottobre<br />
Il giorno clou della<br />
festività, la Luna non<br />
regalerà forse <strong>il</strong> massimo<br />
del calore, ma<br />
starete bene lo stesso.<br />
<strong>il</strong> minisindaco <strong>La</strong>ura Oliveto<br />
TORO<br />
dal 21 apr<strong>il</strong>e<br />
al 20 maggio<br />
Dopo un pò di affanno<br />
a inizio settimana<br />
finalmente potrete<br />
passare le festività<br />
serenamente.<br />
SCORPIONE<br />
dal 23 ottobre<br />
al 22 novembre<br />
<strong>La</strong> Luna in B<strong>il</strong>ancia di<br />
lunedì un po' vi infastidirà,<br />
con <strong>il</strong> suo eccesso<br />
di formalità. Ottimo <strong>il</strong><br />
weekend.<br />
Il Gatto con<br />
gli Stivali (3D)<br />
Il regista Chris M<strong>il</strong>ler, ha<br />
deciso di raccontarci la sua<br />
storia ossia chi era <strong>il</strong> fantastico<br />
gatto con gli stivali che ci<br />
aveva già fatto innamorare di<br />
sé con la saga di Shrek. Il f<strong>il</strong>m<br />
ci racconta la vita del gatto<br />
prima di conoscere l'orco.<br />
Ecco i bambini<br />
cosa combinano ascuola<br />
LOREDANA ALVARO<br />
Hanno riciclato di tutto. Plastica, stoffe e scampoli in disuso,<br />
pezzetti d’albero, ovatta, pasta e farina, e poi carta, pigne e<br />
quant’altro abbia ideato <strong>il</strong> genio creativo e artistico degli allievi<br />
dell’Istituto secondario di 1° grado “G. Pedulla” di Siderno.<br />
Li abbiamo immaginati a rigirarsi i pollici nell’intento di creare<br />
qualcosa che avesse potuto colpire i giurati, avendo ben<br />
chiara la missione da seguire: parlare del Natale, con<br />
l’albero ed <strong>il</strong> presepe, e riut<strong>il</strong>izzare quello che è<br />
destinato a finire nella spazzatura ma poi,<br />
pensandoci un pò, un’altra vita c’è. Alla<br />
fine, le opere vincitrici (vedete a lato)<br />
sono la sintesi d’impegno e bravura<br />
“smisurata”, per chi segue la falsa<br />
credenza che a quest’età si disdegna<br />
l’arte, ma in verità sono una<br />
chiara e lucida fotografia che tra<br />
le pagine dei libri si nascondono<br />
piccoli artisti. Bravi, bravissimi,<br />
superlativi! A chi pensa all’albero<br />
come un “f<strong>il</strong>o” che unisce la famiglia<br />
e la scuola. A chi<br />
pensa che quest’anno<br />
<strong>il</strong> Natale arriva<br />
sotto la stella dei 150<br />
III a -I<br />
GEMELLI<br />
dal 21 maggio<br />
al 21 giugno<br />
Week-end all'insegna<br />
dell'opposizione della<br />
Luna: non pretendete<br />
troppo da voi stessi<br />
o dal partner.<br />
SAGITTARIO<br />
dal 23 novembre<br />
al 21 dicembre<br />
Lo strepitoso<br />
ingresso di Venere<br />
in Acquario renderà<br />
<strong>il</strong> week-end<br />
indimenticab<strong>il</strong>e.<br />
I piccoli<br />
artisti del<br />
“G.Pedullà”<br />
reinventano la<br />
magia del<br />
Natale,<br />
pensando<br />
all’ambiente<br />
anni d’Unità d’Italia. A<br />
chi pensa che la Sacra Famiglia<br />
è nei “panni” della gente comune. A chi<br />
pensa che una Barbie ed un panino al Mac<br />
non possa oscurare <strong>il</strong> valore del Natale<br />
III a -G<br />
III a -E<br />
CANCRO<br />
dal 22 giugno<br />
al 22 luglio<br />
Il Natale potrebbe<br />
essere più freddo del<br />
previsto: la poesia vi<br />
salverà e i parenti vi<br />
aiuteranno molto.<br />
CAPRICORNO<br />
dal 22 dicmbre<br />
al 20 gennaio<br />
<strong>La</strong> festività natalizia<br />
sarà perfettamente in<br />
linea con <strong>il</strong> vostro<br />
st<strong>il</strong>e austero: armonia<br />
assicurata.<br />
LEONE<br />
dal 23 luglio<br />
al 23 agosto<br />
Un pizzico di moderazione<br />
e di movimento,<br />
e <strong>il</strong> buonumore<br />
tornerà dopo tanto<br />
tempo. Finalmente!<br />
ACQUARIO<br />
dal 21 gennaio<br />
al 19 febbraio<br />
Il week-end si presenta<br />
vagabondo, <strong>il</strong><br />
Natale più intimista<br />
ma altrettanto divertente<br />
e spassoso.<br />
Il figlio di<br />
Babbo Natale<br />
Come può Babbo Natale fare <strong>il</strong><br />
giro del mondo in una sola notte?<br />
<strong>La</strong> risposta è un'operazione<br />
tecnologicamente avanzata al Polo<br />
Nord con un esercito di un m<strong>il</strong>ione<br />
di elfi in campo, un'enorme slitta<br />
supersonica e un vasto centro di<br />
controllo sotto i ghiacci del Polo.<br />
III a -A<br />
AL CINEMA<br />
CINEMA NUOVO<br />
Siderno,info:0964/ 342776<br />
Vacanze di Natale a<br />
Cortina/16.00- 18.00 - 20.00 -<br />
22.00<br />
CINEMA ARENA<br />
Siderno,info:333/ 7672151<br />
Prossima apertura<br />
CINEMA GOLDEN<br />
Roccela J,info:333/ 7672151<br />
Finalmente la felicità/<br />
16.00 - 18.00 - 20.00 - 22.00<br />
CINEMA VITTORIA<br />
Locri,info:339/7153696<br />
Il gatto con gli stivali<br />
(3D)/ 16.00-18.00 - 20.00 -<br />
Campovolo/ 22.00<br />
CINEMA GARIBALDI<br />
Polistena,info:0966/ 932622<br />
I soliti idioti/15:30 - 17.50 -<br />
19.45 - 22.00<br />
CINEMA POLITEAMA<br />
Gioia T.,info:0966/ 51498<br />
Vacanze di Natale a<br />
Cortina/18.00 - 21.00<br />
CINEMA ODEON<br />
Reggio C.,info:0965/ 898168<br />
Finalmente la felicità /<br />
16.00 - 18.00 - 20.00 - 22.00<br />
CINEMA AURORA<br />
Reggio C.,info:0965/ 45373<br />
Gioco di ombre 17.50- 20.10<br />
- 22.30<br />
NUOVA PERGOLA<br />
Reggio C.,info:0965/ 21515<br />
Il figlio di Babbo<br />
Natale/16.00<br />
Capodanno a New<br />
York/18.10- 20.20 - 22.30<br />
MULTISALA LUMIERE<br />
Reggio C.,info:0965/ 51036<br />
Sala de Curtis<br />
Il gatto con gli stivali<br />
(3D)/16.00<br />
Giochi di ombre/17.40 -<br />
20.10 - 22.40<br />
Sala Sordi<br />
Vacanze di Natale a<br />
Cortina/16.30 - 18.40 - 20.50 -<br />
23.00<br />
Sala de Sica<br />
Il gatto con gli stivali/16.10<br />
- 18.00<br />
Il principe del Deserto<br />
20,00-22,00<br />
Sala mastroianni<br />
Il principe del Deserto/<br />
17.50<br />
VERGINE<br />
dal 24 agosto<br />
al 22 settembre<br />
Natale pacato e godib<strong>il</strong>e.<br />
Vi divertirete<br />
molto insieme al<br />
vostro parter e i vostri<br />
cari fam<strong>il</strong>iari.<br />
PESCI<br />
dal 20 febbraio<br />
al 20 marzo<br />
Sul lavoro, sono probab<strong>il</strong>i<br />
richieste supplementari,<br />
anche<br />
stancanti, ma domenica<br />
sarà festa vera.<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 30
Blob of the week<br />
Mario Spina e Franco Fasano<br />
2 “primi” indiscussi<br />
Un “mr. Big” tra i big<br />
Nino Tarzia, Nino Ingrati e Chris<br />
Noth di Sex and the City<br />
Sherlock Holmes<br />
Gioco di ombre<br />
Nel f<strong>il</strong>m Sherlock Holmes 2, una nuova<br />
acuta mente criminale, <strong>il</strong> Professor<br />
Moriarty, con una intelligenza pari a<br />
quella di Holmes e con una<br />
predisposizione al male ed una totale<br />
assenza di coscienza, potrebbe mettere<br />
in grande difficoltà <strong>il</strong> rinomato<br />
detective.<br />
Un grande amico...Maurizio Ritorto!<br />
Cosa sarebbe la domenica<br />
senza “<strong>La</strong> <strong>Riviera</strong>” ???<br />
<strong>La</strong> verità dell’Iride di Benjamin Bowson<br />
Nell’era del digitale...<br />
con Pino si va sulla neve<br />
Davide, non sarà mai alla sua<br />
“altezza”!!!<br />
“Pino Beach” si riposa e pensa<br />
già alla prossima stagione estiva<br />
Dio mi ama<br />
Rosicate beghini. Dio mi ama, anche se sono come<br />
sono. Se ho ucciso, spacciato, saccheggiato. Dio mi<br />
ama, quanto voi che siete sempre stati attenti alle<br />
regole, che avete seguito i vostri cani con paletta e<br />
sacchetto per non sporcare a terra. Per <strong>il</strong> Supremo<br />
non valete più di me, anzi, <strong>il</strong> Cristo in terra è venuto grazie a quelli come me, fosse stato per voi se ne sarebbe<br />
stato in cielo, beato accanto al padre suo. Io sono <strong>il</strong> figliol prodigo per cui si uccide <strong>il</strong> vitello grasso, per<br />
me si fa festa, per <strong>il</strong> mio ritorno a casa, che voi dal desco paterno non vi siete mai mossi di un m<strong>il</strong>limetro.<br />
Per me si apriranno le porte del cielo, e ci ritroveremo un giorno in paradiso. Allora non potrete più puntare<br />
<strong>il</strong> dito, perché lì non potrò scannare nessuno, <strong>il</strong> male mio non ci sarà più. Saremo uguali io e voi, noi<br />
e voi. Voi che per le feste sarete buoni e ci porterete i dolci, che durante <strong>il</strong> Natale ci amerete come fratelli<br />
e vi scorderete dei nostri peccati. Dio mi ama, anche se a lui non ci ho mai creduto, se non sono mai<br />
entrato in chiesa e non l'ho pregato in ginocchio davanti agli altari. Dio mi ama, e per dicembre mi amerete<br />
anche voi, pregherete per me e i miei fratelli. Dio mi ama, ricordatelo, fra un po' è gennaio e a feste<br />
finite vi sentirete meno buoni. In tv torneranno le gogne, la voglia di sangue riprenderà a fremervi in pancia<br />
e non vi sentirete più miei fratelli. Alzerete di nuovo <strong>il</strong> dito e io tornerò a essere <strong>il</strong> solito malfattore.<br />
Vorrete di nuovo forche e galere. E quelli come me pronti a redimersi a ogni Natale, dopo l'Epifania torneranno<br />
a farvi la bua, e continueranno a farvela per tutto l'anno, in attesa del prossimo Natale. Perché<br />
Dio mi ama dice Papa Ratzinger, ma gli unti del Signore mi amano sempre e solo fino a capodanno.<br />
Le idi di marzo<br />
Il f<strong>il</strong>m racconta gli ultimi frenetici<br />
giorni della corsa per le primarie in<br />
Ohio, in cui un giovane addetto stampa<br />
viene coinvolto in uno scandalo politico<br />
che minaccia di compromettere la<br />
campagna elettorale, e finisce<br />
invischiato in una rete di intrighi,<br />
pericolose manipolazioni di veterani<br />
della casta e sedotto da una stagista.<br />
“Ceris...iamo”<br />
Matteo Raschellà<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
Remo Roberto o Lupo de Lupis ?<br />
<strong>La</strong> principessa Federica alla<br />
corte di Re Ruggero<br />
Ave Peppe... Imperatore<br />
Maximo di Roccella<br />
SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 31