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“L<br />

’ispettore Manti solo poteva muoversi in<br />

quel marasma, era nato a Zefira, figlio<br />

di poliziotto, oltre che poliziotto; cono-<br />

sceva ogni abitante della città, le storie personali<br />

erano <strong>il</strong> suo pane quotidiano. Manti infierì, entrò<br />

nell’archivio del commissariato e ne uscì con un<br />

foglio datt<strong>il</strong>oscritto...<br />

BUON NATALE. A tutti, ma specialmente ai carcerati ai<br />

quali auguriamo che vivano <strong>il</strong> problema della pena come problema<br />

della speranza. Per non sentirsi soli e abbandonati. E un<br />

augurio persino al Governatore. Poiché ce l’ha, cambi testa ,<br />

volgendola verso gli interessi generali. Sarebbe davvero un bel<br />

Natale. Gesù, pensateci voi. Noi i miracoli non li sappiamo fare.


SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 02


Controcopertina<br />

Premio Letterario città di Siderno<br />

Odore di muffa: <strong>il</strong> Premio città di Siderno sa di vecchio e di ultima<br />

provincia. Lontano dal territorio, non scopre nuovi talenti, non promuove<br />

la cultura e appende solo medaglie a petti già ampiamente medagliati<br />

Buttate giù la torre<br />

“<br />

CARMELO CARABETTA<br />

No, non <strong>il</strong> fantino di una<br />

delle blasonate contrade<br />

che disputa <strong>il</strong><br />

palio di Siena. Né la<br />

torre degli scacchi, che è un<br />

gioco, anche se degli elementi in<br />

comune con questa pratica nel<br />

nostro gioco ci sono. Si un gioco,<br />

riservato a pochi, a una elite di<br />

cervelloni, che col popolo non ci<br />

azzeccano nulla. E nulla c’entra<br />

con la gente la torre che vorremmo,<br />

metaforicamente, buttare<br />

giù. <strong>La</strong> cultura, è noto, nei secoli<br />

scorsi era un fatto che riguardava<br />

pochi, solo i ricchi leggevano,<br />

e solo loro avevano accesso<br />

alla cultura e all’intellettualità.<br />

Forse è questo che anima <strong>il</strong> pensiero<br />

di chi da otto anni mette in<br />

vetrina <strong>il</strong> premio letterario <strong>La</strong><br />

Torre. E magari, vista l’età, è<br />

probab<strong>il</strong>e che chi lo anima provenga<br />

dai secoli scorsi, e dei<br />

tempi andati conserva antichi<br />

retaggi. Per carità, buone e<br />

brave persone, valide cultural-<br />

mente, come insigne uomo era<br />

colui che al premio ha dato <strong>il</strong><br />

nome. Ma trovarsi in una splendida<br />

cornice, come quella del<br />

grand hotel<br />

President,<br />

ascoltare<br />

soavi melodie<br />

classiche partenopee,sentire<br />

gli affabula<br />

menti del<br />

bravissimo Di<br />

Mare e assistere<br />

alle<br />

performance,<br />

sempre di<br />

ottima qualità,<br />

della<br />

splendida Maria Teresa<br />

D’Agostino. Tutto questo non<br />

serve a nascondere l’odore di<br />

muffa che <strong>il</strong> premio città di<br />

Siderno emana. Si, sa di vecchio,<br />

come l’età media degli spettatori.<br />

Sa di inut<strong>il</strong>e, perché nulla<br />

aggiunge alla fama dei premiati<br />

già famosi di loro. Sa di provincialismo,<br />

che ogni volta cerca <strong>il</strong><br />

Il vice sindaco Pietro Sgarlato con <strong>il</strong> vincitore dell’ottava<br />

edizione Franco Di Mare con "Non chiedere perché" ed. Rizzoli.<br />

Il premio esiste da<br />

8 anni e potrebbe durare<br />

altri 800, ma continuare<br />

così, con questa<br />

impostazione, è solo<br />

accanimento terapeutico<br />

nome altisonante per uno strapuntino<br />

su giornali altisonanti<br />

che mai c’è stato e mai ci sarà.<br />

Una rut<strong>il</strong>ante autovetrina,<br />

come tanti altri<br />

premi letterari di<br />

provincia, calabresi<br />

e non. Che<br />

non promuovono<br />

cultura, che non<br />

scoprono talenti,<br />

che appendono<br />

medaglie a petti<br />

già ampiamente<br />

medagliati. A<br />

cosa serve una<br />

kermesse letteraria<br />

che non coinvolge<br />

<strong>il</strong> suo contesto<br />

territoriale, che non avvicina<br />

la gente alla cultura, che<br />

non contribuisce alla crescita?<br />

Un gioco per pochi, già ampiamente<br />

acculturati. Un fatto di<br />

classe e non di popolo, con<br />

parate di autorità politiche, religiose<br />

e m<strong>il</strong>itari, come se la cultura<br />

avesse bisogno di visti di<br />

conformità. Il premio <strong>La</strong> Torre,<br />

per come è fatto andrebbe buttato<br />

giù, svecchiato, sostituito. E<br />

questo non vuol dire che chi si<br />

danna per portarlo avanti non<br />

abbia valore, tutt’altro. Proprio<br />

per la caratura di chi lo organizza,<br />

di chi lo presiede, dei giurati<br />

che lo formano. Sono loro stessi<br />

a meritarsi qualcosa di<br />

meglio. Loro devono ut<strong>il</strong>izzare<br />

al meglio le capacità che hanno<br />

e uscire dal provincialismo,<br />

dalle nicchie.<br />

Aprirsi al territorio e aprire <strong>il</strong><br />

territorio alla cultura. Alle cose<br />

vecchie bisogna togliere la<br />

muffa, o metterle definitivamente<br />

sotto naftalina.<br />

Dura da otto anni e potrebbe<br />

farlo per altri ottocento, ma<br />

continuare così sarà solo accanimento<br />

terapeutico. Non schifino<br />

<strong>il</strong> popolo, gli autori sconosciuti<br />

ma di valore, calabresi e<br />

no. Siano cultura indipendente<br />

e non coloniale, e se lo merita<br />

alla Chirico diano <strong>il</strong> premio con<br />

la P maiuscola, non <strong>il</strong> contentino<br />

di partecipazione.<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 03


Parlando<br />

relax<br />

di...<br />

Grande Sud<br />

NORDICI & SUDICI<br />

Uniti per le feste<br />

GIOACCHINO CRIACO<br />

Smettiamola di fare gli ipocriti, usciamo<br />

da sentimenti mielosi e falsi.<br />

Diciamo le cose come stanno.<br />

Nonostante i toni paterni e clericali<br />

di chi occupa cariche istituzionali.<br />

L'Italia è un paese, lontano dall'essere<br />

una nazione unica. Centocinquant'anni sono<br />

trascorsi in un lampo e siamo fermi al palo.<br />

Differenze sociali, economiche, culturali, sanitarie,<br />

giudiziarie.. continuano a tenere <strong>il</strong> paese diviso.<br />

Siamo italiani sulla carta e solo su quella. Ci sentiamo<br />

un popolo solo in certe occasioni, tragiche o<br />

gioiose. Gonfiamo <strong>il</strong> petto per qualche giorno, o<br />

poche ore e poi torniamo a vivere in mondi diversi.<br />

Insieme facciamo da spettatori passivi all'irrazionalità,<br />

pecca atavica e caratteristica necessaria<br />

di chi si sente investito di un qualsivoglia potere di<br />

rappresentanza nel “nostro” paese. L'irrazionalità<br />

che ogni sera irrompe dai salotti televisivi a quelli<br />

degli italiani. Le stesse facce dappertutto.<br />

Ripetono sempre le stesse cose. Finiscono sempre<br />

per litigare. Sembrano scontrarsi su tutto, ma in<br />

definitiva esprimono lo stesso concetto, <strong>il</strong> pensiero<br />

conforme. Tutti i colori danno vita a un solo colore.<br />

L'irrazionalità è la zavorra del paese. Un gigante<br />

con una testa vuota, e un corpo muscoloso che<br />

lavora instancab<strong>il</strong>e. Sotto a una classe dirigente<br />

parolaia, c'è un popolo molto più razionale ed<br />

emotivamente forte, che nonostante loro e nonostante<br />

tutto va avanti senza tentennamenti. <strong>La</strong><br />

forza di questa nazione è <strong>il</strong> suo popolo. Eccola una<br />

cosa che unisce gli italiani, o una parte di essi. <strong>La</strong><br />

voglia di andare avanti, tenacemente, nonostante<br />

tutto e tutti. <strong>La</strong> forza di alzarsi ogni mattina e fare<br />

qualcosa, per se, per gli altri, per tutti. Non sono<br />

buono per le feste. Vi str<strong>il</strong>lo, vi grido, e penso veramente<br />

che una parte di voi, nordici o sudici, non si<br />

alzerà più dai divani. Ma per ogni parassita ci sono<br />

due o tre italiani che si svegliano all'alba, se ne fregano<br />

dei piagnistei, e mandano avanti questo<br />

paese, nonostante i governi, i potenti e nonostante<br />

gli italiani. A questa gente faccio gli auguri, a quelli<br />

che ci porteranno avanti, a loro che soli potranno<br />

dare un posto unico a tutti noi. A loro, che soli<br />

mi potranno far chiudere questa stupida rubrica,<br />

quando non ci saranno più nordici e sudici..<br />

FRANCESCO AZZARÀ<br />

Sudicio buonino<br />

FRANCESCO LADDARINA<br />

Apprezzerete per le feste un po' di sudicio<br />

provincialismo, di un localismo che per i<br />

nordici significa <strong>il</strong> condizionamento di un<br />

decennio di scelte politiche nazionali e vale percentuali<br />

elettorali a due cifre. Mentre da noi è<br />

sinonimo di vittimismo, di rivendicazioni fuori<br />

moda. Francesco Azzarà è a casa con la famiglia,<br />

in quel di Motta. <strong>La</strong> sua vicenda può essere<br />

trattata senza patemi d'animo o sentimentalismi<br />

strumentali. Cerchiamo <strong>il</strong> pelo nell'uovo,<br />

questa settimana, invece di tormentarvi con i<br />

nostri insulti da gr<strong>il</strong>li parlanti, per Natale vi mettiamo<br />

in tavola un po' di pane per i vostri denti.<br />

Smetto di andar per aie e quaglio. Il cooperante<br />

Azzarà è libero, tutti i media ne hanno dato<br />

conto, in modo ampio, anche se in verità durante<br />

le fasi della prigionia non è che i riflettori<br />

siano stati eccessivamente accesi sulla sua vicenda.<br />

Quando però la sua tragedia è ep<strong>il</strong>ogata in<br />

favola, complice <strong>il</strong> periodo, ne hanno parlato in<br />

abbondanza. Azzarà si è visto dappertutto. Solo<br />

CRONACHE DAL NORD di SANTO MOTTA<br />

LA CRESTA DEL<br />

PRIMARIO BELLUNESE<br />

Pretendeva una stecca, consistente<br />

anche, per far superare i criteri<br />

temporali e saltare la f<strong>il</strong>a. Agli<br />

aspiranti genitori, impazienti di<br />

aspettare le consegne a r<strong>il</strong>ento<br />

della cicogna, <strong>il</strong> primario di ostetricia-ginecologia<br />

dell’ospedale di<br />

Belluno prospettava una soluzione<br />

rapida. Soldi, tariffe che andavano<br />

oltre i duem<strong>il</strong>a euro, e <strong>il</strong> pancione<br />

delle future mamme si gonfiava<br />

di colpo. Tutto questo è accaduto<br />

nella civ<strong>il</strong>issima città di<br />

Belluno, manco fosse la Calafrica.<br />

che quasi nessuno ha parlato delle sue origini.<br />

Cooperante italiano, punto. Che sia calabrese è<br />

una cosa irr<strong>il</strong>evante. Bene, dove sta <strong>il</strong> problema,<br />

diranno i meno sudici fra di voi e quasi tutti i<br />

nordici. E in effetti <strong>il</strong> problema non c'è, o non ci<br />

sarebbe. Un uomo è sempre e solo un uomo.<br />

Non c'è specificazione razziale o territoriale che<br />

possa aumentare o deprimere l'essenza umana.<br />

E, ovviamente, non c'è un complotto generale<br />

tendente a occultare l'origine calabrese di<br />

Francesco. Un'abitudine però c'è, in voga fra<br />

giornali e televisioni, di associare sempre <strong>il</strong> calabrese<br />

a un comportamento negativo, di carattere<br />

criminale per esempio. Anzi l'abitudine viene<br />

gioiosamente estesa ai sudici. Allo scippatore, se<br />

lo è, si aggiunge sempre napoletano. Al violentatore<br />

si associa volentieri romeno. Allo spacciatore<br />

si da una pigmentazione, di colore, appunto,<br />

o un origine, marocchino. Diffic<strong>il</strong>mente si<br />

parla di stupratore torinese, corruttore m<strong>il</strong>anese,<br />

rapinatore bresciano. A noi le specificazioni<br />

non piacciono, razza, nazionalità, colore, gusti<br />

sessuali.. non aggiungono ne tolgono qualcosa.<br />

Sono pressoché inut<strong>il</strong>i. Però, per una volta che<br />

c'era un calabrese buonino, con una famiglia che<br />

ha affrontato dignitosamente e senza piagnistei<br />

la faccenda. Per una volta, lo si poteva far notare.<br />

Grazie Francesco.<br />

IL COMMISSARIO<br />

MILANESE<br />

COL VIZIO DEL<br />

FORMAGGIO<br />

Gli avevano affidato le chiavi<br />

dell’ufficio reperti, nonostante<br />

già nel 96 l’avessero scoperto<br />

a portarseli a casa. Lo Stato<br />

c’è ricascato e <strong>il</strong> vice commissario<br />

del distretto Greco-<br />

Turro pure. Ottenute le chiavi<br />

della dispensa ha incominciato<br />

a trasferire di tutto nella<br />

cantina di casa propria. Il<br />

colmo, affidare la dispensa del<br />

formaggio a un topo.<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 04


VINCENZO CARICARI<br />

Sudicio regista<br />

VIOLA COSENTINO<br />

“Il ladro”, girato un anno fa a Locri e dintorni,<br />

scritto e diretto da Vincenzo Caricari<br />

e realizzato dalla Assimetrici<br />

Videoproduzioni, la casa di produzione<br />

fondata dai fratelli Migliaccio Spina e di cui<br />

è socio anche <strong>il</strong> regista sidernese, si è appena<br />

aggiudicato <strong>il</strong> premio come miglior cortometraggio<br />

all’ultima edizione del<br />

Calabria F<strong>il</strong>m Festival. Una bella soddisfazione<br />

per Caricari, i fratelli Bernardo e<br />

Nazzareno Migliaccio Spina e per quanti<br />

hanno lavorato alla realizzazione dell’opera.<br />

Il corto, più intimista rispetto ai precedenti<br />

lavori del regista sidernese, racconta<br />

la storia tutta calabra di un giovane spacciatore,<br />

interpretato dal sempre bravo<br />

Riccardo Fazzolari, e del suo rapporto con<br />

<strong>il</strong> fratellino di otto anni, portato sullo schermo<br />

da un sorprendente e giovanissimo<br />

Pasquale Catalano. Il resto del cast è formato<br />

da da Alberto Gatto, Manuela<br />

IL BOMBER<br />

BERGAMASCO<br />

IN FUGA<br />

SULLA FASCIA<br />

<strong>La</strong> bandiera dell’Atalanta, Cristiano Doni, si<br />

è involato lungo <strong>il</strong> soggiorno e poi in discesa<br />

sopra gli scalini che portavano in cantina.<br />

Ha corso veloce perché gli avversari che<br />

aveva alle costole erano pure armati. Ha puntato<br />

la porta ed è finito nella rete, lui non <strong>il</strong> pallone.<br />

Non cercava di far goal. Stava semplicemente<br />

scappando dalla polizia che gli doveva<br />

notificare un’ordinanza custodiale. Per un<br />

po’ non scommetterà più Doni, e i<br />

goals li farà nelle partitelle fra<br />

detenuti.<br />

Cricelli, Nino Tarzia, Maria Capogreco,<br />

Lucia Lombardo, Giovanni Maiolo, Marco<br />

De Leo e Giuseppe Catalano. Dopo quattro<br />

cortometraggi socialmente impegnati,<br />

Caricari ha voluto concentrarsi su una storia<br />

diversa, che parlasse più da vicino ai sentimenti.<br />

Dopo anni passati in giro per<br />

l’Italia, Vincenzo torna stab<strong>il</strong>mente in<br />

Calabria per lavorare sul territorio.<br />

Anticipiamo uno stralcio dell’intervista al<br />

regista che sarà pubblicata nel prossimo<br />

numero de la <strong>Riviera</strong> : “<strong>La</strong> Calabria è la<br />

terra meno cinematografata d’Italia, ma<br />

forse ora qualcosa sta cambiando. Ho lavo-<br />

rato spesso fuori, ma le mie storie e i miei<br />

personaggi erano comunque calabresi. Ho<br />

sempre scritto o ideato corti che avessero<br />

questa terra e le sue problematiche come<br />

soggetto. Quindi ho pensato: perché non<br />

farlo direttamente da quì? Per questo noi<br />

della Asimmetrici Videoproduzioni ci stiamo<br />

impegnando, giorno dopo giorno, a dar<br />

vita ad una realtà che si occupi di cinema e<br />

non solo, andando a coprire vari segmenti<br />

del settore. E <strong>il</strong> riconoscimento del<br />

Calabria F<strong>il</strong>m Festival è un’altra conferma<br />

che quello che facciamo non può che essere<br />

positivo per tutti. ”<br />

VARESINO IRATO<br />

SPARA AL VICINO<br />

Un pensionato sessantunenne di<br />

Locate Varesino, al culmine di una lite,<br />

ha aperto <strong>il</strong> fuoco contro un vicino,<br />

ferendolo in modo serio, anche se la vittima<br />

non rischia la vita. Anni di liti, sempre<br />

più frequenti, con toni via via più<br />

accessi. Il reo ha confessato di essersi<br />

finalmente tolto un peso, non ne poteva<br />

più del vicino. Addirittura ha aguzzato<br />

l’ingegno, non possedendo un’arma<br />

se l’è costruita da solo in garage, un<br />

fuc<strong>il</strong>e artigianale, col quale poi ha fatto<br />

fuoco. Quando si dice la capacità settentrionale..<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

DIAVOLO NERO<br />

Auguri, dr. Gratteri<br />

A Brontolo, rubrica televisiva condotta<br />

da Oliverio Bea, la mattina del 19<br />

dicembre, <strong>il</strong> dr. Nicola Gratteri ha<br />

detto cose importanti. Due cose<br />

importanti. <strong>La</strong> prima si configura<br />

come l'auspicio che i partiti, cioè i partiti<br />

calabresi, non intercettino l'iniziativa politica dei<br />

giovani. Siccome <strong>il</strong> dr.Nicola Gratteri ama pensare<br />

concretamente- <strong>il</strong> che gli fa onore- ha voluto richiamare<br />

ad esemplazione ciò che avvenne dopo l'assassinio<br />

di Francesco Fortugno. Migliaia e migliaia di<br />

giovani scesero in piazza spontaneamente, ma da<br />

subito i leaders di quel movimento spontaneo furono<br />

“risucchiati” dai partiti e anche- aggiungo io- dai vertici<br />

istituzionali calabresi- Bova e Loiero. Venne su di<br />

loro esercitata una sorta- come a suo tempo fu scritto<br />

sulle pagine di - di pedof<strong>il</strong>ia<br />

politica: i giovani furono avvicinati, allettati, carezzati<br />

e poi respinti quando non servirono più. E davano<br />

anche fastidio. <strong>La</strong> seconda cosa importante detta dal<br />

dr. Nicola Gratteri è che, dopo Fratelli di sangue,<br />

scrivere libri sulla mafia, diversi solo per <strong>il</strong> colore<br />

della copertina e per <strong>il</strong> titolo di copertina, è diventato<br />

una moda. Il genere dei professionisti dell'antimafia<br />

apre la porta alla specie scrittoria. Urlatori e scritturali<br />

insieme. E intoccab<strong>il</strong>i. Come scrittori, per la<br />

miseria. Mai, prima di loro, la Repubblica delle lettere<br />

e i suoi sovrani guardiani avevano sospettato che<br />

potesse prosperare la letteratura dell'obitorio, come<br />

io amo definire certa narrativa infeudata al sangue,<br />

scritta con i piedi e i ritagli dei giornali. Ciò che non<br />

fa <strong>il</strong> bene della democrazia letteraria, ma quello degli<br />

scrittori-incassatori e degli editori, che, acquistati i<br />

carri funebri, si sono trasformati in pompe funebri<br />

editrici. Noi non abbiamo atteso <strong>il</strong> dr. Nicola Gratteri<br />

per esprimere, e non pacatamente, le nostre osservazioni<br />

sulla gioventù antimafia, strumentalizzata dai<br />

partiti, dai vertici istituzionali, dai perpetui gramagliati,<br />

e sulla mafia, mutata in affari e banconote. Ma<br />

ci fa piacere che queste cose oggi le dica <strong>il</strong> dr. Nicola<br />

Gratteri. Almeno finirà la storiella che offra una copertura storicistica alla mala<br />

gente. Quando, invero, noi abbiamo voluto operare<br />

una scopertura della classe dirigente e dei falsi testimoni<br />

del nostro tempo. Grazie, dr. Gratteri, e, dato<br />

che ci siamo, auguri di Buon Natale.<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 05


SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 06


la Copertina<br />

Chi è <strong>il</strong> peggiore del 2011?<br />

VOTA SU la <strong>Riviera</strong><br />

MICHELE TRAVERSA EX SINDACO DI CATANZARO<br />

L’ARCANGELO MICHELE<br />

Scrisse Thomas Carlyle, storico, saggista e f<strong>il</strong>osofo scozzese,<br />

che l'uomo splende nell'attrito. Non aveva doti di preveggente<br />

e non poté prevedere che Michele Traversa avrebbe scelto<br />

di vivere nella polvere del Transatlantico di Montecitorio<br />

piuttosto che urtarsi con i problemi della sua Città. Perché<br />

gridare allo scandalo? Michele Traversa s'è intonato in anticipo<br />

di realizzazione con <strong>il</strong> Vangelo: “Polvere eri e polvere<br />

ritornerai”.<br />

MARIA GRAZIA LAGANÀ DEPUTATO<br />

L’ACCUSATRICE<br />

<strong>La</strong> deputata Maria Grazia <strong>La</strong>ganà è apparsa dinnanzi al<br />

Tribunale di Locri in veste di imputata per tentata truffa alla<br />

ASL di Locri di cui era vicedirettore sanitario. Non vorremmo,<br />

ma dobbiamo ricordare che la detta deputata ha guidato<br />

<strong>il</strong> plotone forcaiolo e giustizialista ad ogni notizia criminis:<br />

si trattasse di avvisi di garanzia, di rinvii a giudizio, di arresti.<br />

Se fosse conseguente, dovrebbe dichiararsi colpevole.<br />

LILLO FOTI PRESIDENTE REGGINA CALCIO<br />

IL BROCCO<br />

L'alchimista ci ha <strong>il</strong>lusi. L<strong>il</strong>lo Foti patron del calcio a Reggio<br />

da qualche anno spaccia piombo per oro e offrendoci lucciole<br />

per lanterne ci ha detto che la Fata Morgana esiste: noi<br />

gli abbiamo creduto fino all'arrivo di Babbo Natale. Tempo<br />

scaduto. Alchimista e <strong>il</strong>lusionista, Fata Morgana e Babbo<br />

Natale, troppe, tante incompatib<strong>il</strong>tà. L'esoterica Reggina<br />

non conosce trucchi per sorprendere tifosi e non possiede<br />

bacchette o c<strong>il</strong>indri per ingannare gli avversari. C'è solo un<br />

rimedio: la pura verità sul brocco.<br />

COME VOTARE<br />

SONO STATI NOMINATI<br />

ROSANNA SQUILLACIOTI PRESIDENTE ASP 5<br />

LA SARTA<br />

Non ha fatto che tagliare la signora Rosanna Squ<strong>il</strong>lacioti,<br />

commissario straordinario all'Asp di Reggio. Ha tagliato<br />

interi ospedali, come quello di Siderno. Ha tagliato reparti,<br />

come la neonatologia a Melito. L'unica musica, che fa palpitare<br />

<strong>il</strong> suo cuore, è quella del frastuono delle forbici, che fa<br />

morire le rose. Non comprendo perché non abbia fatto la<br />

sarta piuttosto che la commissaria straordinaria all'Asp.<br />

GIACOMO MANCINI ASSESSORE REGIONALE AL BILANCIO<br />

SCIUSCIÀ<br />

Potremmo ripetere con <strong>il</strong> grande polemista Pierre<br />

Augustin De Beaumarchais che Giacometto Mancini s'è<br />

presa unicamente la fatica di nascere. Dopo di che la strada<br />

è stata lisciata da Giacomo Mancini, che non sta disperato<br />

nel cielo solo perché lassù non si hanno notizie dei<br />

malviventi. Gli scoppierebbe di nuovo <strong>il</strong> cuore se potesse<br />

vedere <strong>il</strong> nipote d<strong>il</strong>etto, che di mestiere fa <strong>il</strong> lustrascarpe.<br />

GIOVANNA D’AGOSTINO PRESIDENTE LADYTERRANNEA<br />

LA FUGGITIVA<br />

Ella fu. Giovanna Agostino, che è già stata l'impromovib<strong>il</strong>e<br />

caporale di Di Pietro, ha lasciato la Calabria ed è andata<br />

al Nord. Da dove, stando in alto, è più fac<strong>il</strong>e bombardare<br />

<strong>il</strong> Sud. Continua la sua rivoluzione, sedendo dietro una<br />

scrivania, ingombrata di computer, Ipad, telefonini. Non<br />

un libro, neppure una misericordiosa grammatica italiana.<br />

Ma, per amare i giovani, stando nel recinto dei capelli<br />

bianchi, non c'è bisogno di saper usare <strong>il</strong> congiuntivo.<br />

Attraverso <strong>il</strong> sondaggio presente sul nostro prof<strong>il</strong>o e sulla fan page di Facebook<br />

o inviando un sms con <strong>il</strong> nome del personaggio al 3402439712<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 07


SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 08


In breve<br />

FEO DI VITO<br />

NELLA TEMPESTA<br />

Nuvolaglia su Feo di Vito. Sarà presto<br />

tempesta? Spira una brutta aria attorno<br />

alla figura del rettore, professor<br />

Giovannini. Del resto, già un paio di anni, al<br />

momento del voto per la elezione del rettore, si<br />

erano manifestate frizioni nel corpo docente. E<br />

non solo su quello. Gli scontenti (molti) si<br />

erano costituiti in fazione agguerrita, decisa a<br />

non lasciare spazio a “quelli dell'altra parte”.<br />

Alla fine, Giovannini riusciva a spuntarla. Così<br />

egli andava ad insediarsi nella poltrona più alta,<br />

senza però riuscire - a quanto è dato sapere - ad<br />

operare una salutare saldatura con <strong>il</strong> fronte<br />

della contestazione: Agguerritissimo, secondo<br />

quanto trapela dai tanti spifferi che, al momento,<br />

fanno della Mediterranea, un luogo aperto<br />

a tutte le chiacchiere, persino a quelle meno<br />

benevole (e più velenose). Il primo dato certo<br />

e non contestab<strong>il</strong>e. Con <strong>il</strong> prossimo gennaio ci<br />

si avvicina sempre di più la data di scadenza del<br />

mandato assegnato un paio di anni fa al prof.<br />

Massimo Giovannini<br />

in mezzo al clamore<br />

delle polemiche. Si<br />

voterà, solo allora, non<br />

prima, per <strong>il</strong> rinnovo<br />

nella funzione di vertice.<br />

Ma in quali condizioni?<br />

Vi diamo quì di<br />

seguito le notizie sul<br />

tema, quali trapelano<br />

MASSIMO GIOVANNINI<br />

dagli ambienti universitari<br />

più direttamente<br />

impegnati nell'attuale (infuocato) confronto.<br />

Attraverso una lettera, diretta alla persona del<br />

rettore e sottoscritta dal Senato Accademico,<br />

dal CdA della “Mediterranea”, e da tre presidi<br />

di facoltà (Giurisprudenza, Ingegneria,<br />

Agraria, nelle persone di Att<strong>il</strong>io Gorassini,<br />

Adolfo Santini e Santo Marcello Zimbone)<br />

manifestano totale sfiducia nell'operato del<br />

prof Massimo Giovannini. Al rettore ancora in<br />

carica è stato chiesto per <strong>il</strong> bene primario della<br />

collettività universitaria e per restituire credib<strong>il</strong>ità<br />

all'operato di suddetto ateneo, di rassegnare<br />

le dimissioni dalla carica ancora oggi ricoperta.<br />

Il malcontento nei riguardi dell'attuale<br />

rettore - a giudizio dei suoi critici più schierati -<br />

si starebbe diffondendo per i corridoi dell'ateneo<br />

di viale Diana. A macchia d'olio, almeno<br />

così dicono dal fronte della contestazione<br />

Anche diverse associazioni studentesche, da<br />

anni operanti alla “Mediterranea” - secondo le<br />

stesse fonti - stanno cercando di accodarsi al<br />

folto plotone di quanti apertamente, e non da<br />

ieri, non apprezzano <strong>il</strong> lavoro di Giovannini.<br />

Antonio <strong>La</strong>Tella<br />

TANTO FANGO<br />

SULL’ITALCITRUS<br />

A<br />

REGGIO<br />

Reggio <strong>il</strong> libro della verità è sempre<br />

chiuso, e una volta che la si rende<br />

manifesta e fruib<strong>il</strong>e ai più nel giro di<br />

poco, tutto viene riposto nel dimenticatoio.<br />

Che cosa ne è stato della vicenda Italcitrus?<br />

Cosa è cambiato rispetto a quando a marzo<br />

del 2011 telecamere e teleobiettivi avevano<br />

immortalato un’istantanea di una struttura<br />

in estremo degrado? Nulla. Oggi la situazione<br />

è la stessa, se non peggiorata. Ma al<br />

Comune non se ne parla, specialmente in<br />

questo contesto dove la maggioranza sta<br />

attraversando un periodo di crisi senza precedenti.<br />

Ciò che caratterizza l’ex fabbrica di<br />

agrumi di Catona è una distesa di rifiuti di<br />

ogni genere, una discarica di due ettari che<br />

è rimasta proprio come era al momento<br />

dell’iniquo acquisto da parte del Comune.<br />

Fatiscente, amorfa, in attesa di una bonifica.<br />

Il centro doveva essere destinato ad un<br />

centro polifunzionale e televisivo per la<br />

Rai, ma oggi l’unico intervento tangib<strong>il</strong>e<br />

per salvare <strong>il</strong> salvab<strong>il</strong>e è una misera recinzione,<br />

fac<strong>il</strong>mente superab<strong>il</strong>e. Tuttavia, in<br />

questi ultimi giorni da quell’ammasso di<br />

organico e mondezza è emersa una novità<br />

inaspettata. Udite, udite, <strong>il</strong> Comune ha<br />

deciso di alienare lo stab<strong>il</strong>imento nelle condizioni<br />

di fatto e di diritto in cui si trova. Ma<br />

allora, un dubbio sorge spontaneo: la ragione<br />

della folle spesa dell’attuale governatore<br />

Scopelliti, che acquistò l’ex fabbrica per<br />

quasi 3 m<strong>il</strong>ioni di euro, a danno di tutti i cittadini<br />

reggini, dove sta? Non è dato sapere.<br />

<strong>La</strong> verità non si può mai sapere a Reggio<br />

Calabria. Il rischio è quello di ritrovarsi,<br />

come qualcuno, parte civ<strong>il</strong>e in un processo.<br />

E <strong>il</strong> tutto solo per aver detto le cose come<br />

stanno. Ma ritornando a noi, non si capisce<br />

la ratio dell’acquisto, ed è anche diffic<strong>il</strong>e<br />

credere a quella della vendita. Infatti, l’introito<br />

derivante dall’alienazione della struttura<br />

dovrebbe aiutare ad arginare qualche<br />

falla di questo disavanzo pubblico da<br />

record. Oltre alla vendita dell’ex Italcitrus è<br />

stato previsto anche un altro piano di vendita<br />

ut<strong>il</strong>e al b<strong>il</strong>ancio: resta tuttavia diffic<strong>il</strong>e<br />

credere che dalla vendita di due o quattro<br />

strutture si possa aiutare un disavanzo pubblico<br />

che, nelle migliori delle ipotesi,<br />

AL CAFÈ DE PARIS I CIBI DELLA LEGALITÀ<br />

Un "brindisi della speranza".<br />

Uniti per la legalità e per fare<br />

sistema contro le mani delle<br />

cosche. Il Cafè de Paris di via<br />

Veneto a Roma è un luogo<br />

storico della Dolce Vita, che<br />

tra i suoi tavolini ha ospitato<br />

Federico Fellini, Frank Sinatra<br />

e Domenico Modugno.<br />

Era gestito dalla 'ndrangheta,<br />

a cui era stato prima sequestrato<br />

e poi confiscato. Ora<br />

nello storico bar entrano ora i<br />

prodotti di Libera Terra, frutto<br />

del lavoro dei giovani delle<br />

cooperative che gestiscono i<br />

terreni confiscati ai mafiosi.<br />

Dopo che i cibi della legalità<br />

hanno salvato la Calabria<br />

coprendo antichi sapori e vecchi riti, possono miracolare anche la capitale<br />

delle capitali. Lì, dove le mazzette si chiamano operazioni finanziarie e i<br />

broker non parlano <strong>il</strong> dialetto, l’olio di casa può agevolare <strong>il</strong> nuovo meccanismo<br />

di legalità. Tutto sommato via Veneto è a un passo da Montecitorio<br />

ammonta a quasi 200 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />

Questa ratio doveva essere ut<strong>il</strong>izzata molto<br />

tempo prima, ed esattamente quando l’ex<br />

sindaco Scopelliti, dopo essersi personalmente<br />

occupato della stima della struttura<br />

<strong>il</strong> cui risultato coincideva (misteriosamente)<br />

con <strong>il</strong> prezzo richiesto dal venditore,<br />

decise di acquistare la struttura per la cifra<br />

esorbitante sopra citata. Eppure, la fabbrica<br />

valeva molto meno. E tutti lo sapevano.<br />

<strong>La</strong> stessa Corte dei Conti, nell’anno dell’alienazione,<br />

condannò <strong>il</strong> dirigente Granata<br />

per danno erariale ad un risarcimento in<br />

solido di 1,3 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />

L’amministrazione si giustificò raccontando<br />

le storie che noi tutti sappiamo, del centro<br />

Rai e delle altre meraviglie destinante a<br />

rimanere nel grande album delle menzogne<br />

di palazzo S.Giorgio. Sull’Italcitrus,<br />

attualmente, c’è solo fango.<br />

Antonio Cormaci<br />

CONFINDUSTRIA CALABRIA<br />

GIUSEPPE SPEZIALI<br />

NUOVO PRESIDENTE<br />

Giuseppe Speziali, 48 anni, imprenditore<br />

di Catanzaro, <strong>il</strong> 19 dicembre, e'<br />

stato eletto, dalla Giunta regionale di<br />

Confindustria, Presidente<br />

dell'Associazione. ''Sono onorato –ha<br />

detto Speziali– della fiducia accordatami<br />

dai colleghi e sento tutto <strong>il</strong> peso<br />

della responsab<strong>il</strong>ita', in un momento<br />

economico particolarmente diffic<strong>il</strong>e, di<br />

rappresentare una categoria che e'<br />

perno della stuttura produttiva della<br />

nostra regione''.<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 09


Patacche<br />

Alle origini del<br />

Museo della ‘ndrangheta<br />

PASQUINO CRUPI<br />

Più o meno, si era al principio<br />

degli anni ottanta. Mi<br />

trovavo a Cosenza: o per<br />

<strong>il</strong> Premio S<strong>il</strong>a della cui<br />

eccelsa giurìa per stima smisurata<br />

di Giacomo Mancini facevo<br />

parte, o per un Convegno sulla<br />

vita di pensiero e d'azione di<br />

Pietro Mancini. C'era anche<br />

Gaetano Cingari, la cui memoria<br />

va tenuta perpetua per <strong>il</strong> suo<br />

alto costume morale e per la sua<br />

opera storica alla quale siamo<br />

debitori come meridionali e<br />

come meridionalisti. Fu Gaetano<br />

Cingari a rivelare a noi giovanissimi<br />

la grandezza di Giustino<br />

Fortunato. C'era Michele Cozza,<br />

avvocato, socialista, economista<br />

di polso, direttore della storica<br />

«<strong>La</strong> parola socialista». C'era,<br />

ovviamente, Giacomo Macini,<br />

che al di fuori dei circoli della<br />

politica, si manifestava conversatore<br />

brioso e aperto alla discussione.<br />

Alla chiusura dei lavori o<br />

del Premio o del Convegno ci<br />

ritrovammo, la sera, a cena . Mi<br />

pare all'Albergo Imperiale, che<br />

adesso ha ceduto <strong>il</strong> posto ad una<br />

banca. Si discorreva di<br />

Questione meridionale e di<br />

Questione calabrese. Giacomo<br />

Mancini sembrava non nutrire<br />

grandi speranze. Disse: “<strong>La</strong><br />

Calabria è in agonia”.<br />

Intervenne Miche Cozza:<br />

“Giacomino, però, un modo per<br />

farla risorgere c'è. Puntando sul<br />

turismo. E sai come?”. Poiché<br />

capimmo che si trattava di una<br />

domanda apparente, nessuno di<br />

noi accennò ad una risposta.<br />

“Dobbiamo fare della Calabria<br />

una potente leva d'attrazioneriprese<br />

Michele Cozza- Ma per<br />

questo non dobbiamo puntare<br />

né al mare né ai monti.<br />

Dovremmo imbalsamare<br />

Mommo Piromalli ed esporlo in<br />

una bella sala”. Mancini sorrise,<br />

come noi tutti, e Michele Cozza,<br />

felice della paradossale idea,<br />

nella quale non credeva neppure<br />

Vorrei sapere se la Provincia per la nob<strong>il</strong>e esistenza<br />

del Museo della ndragheta intende continuare a<br />

spendere più di 200m<strong>il</strong>a euro l’anno...<br />

L’antimafia a un<br />

tanto al mese<br />

E Salvatore Magarò, spirito bizzarro,<br />

addolcisce la ndrangheta con i cioccolatini<br />

Si presenta come una scatola di aspirina,<br />

ma in realtà è una confezione di<br />

cioccolatini con la scritta «anti'ndrina»<br />

con tanto di foglietto con le istruzioni<br />

per l’uso e descriione del grande male:<br />

“<strong>La</strong> malattia si manifesta come un cancro<br />

che aggredisce le cellule sane della<br />

società civ<strong>il</strong>e. L'origine e la trasmissione<br />

della malattia sono protette da<br />

una coltre di omertà per questo è necessaria<br />

una terapia d'urto». Alla voce<br />

principio attivo è possib<strong>il</strong>e leggere:<br />

«Antivirale, inibisce la moltiplicazione<br />

di molti tipi di virus, tra cui quello della<br />

'ndrangheta, della mafia, della camor-<br />

ra, della sacra corona unita». Ed infine<br />

sulle dosi consigliate si invita ad<br />

assumere una o più pastiglie di cioccolato<br />

al giorno. L'idea è del presidente<br />

della commissione regionale antimafia,<br />

Salvatore Magarò, che le distribuisce<br />

da alcuni giorni come gadget natalizio.<br />

«Quest'anno mi è venuto in mente di<br />

realizzare questa scatola in favore della<br />

legalità. Se la Regione riterrà significativa<br />

questa mia idea non è escluso che<br />

la scatola si potrà distribuire anche in<br />

tutte le scuole calabresi».<br />

Tanto per non rompere le scatole alla<br />

ndrangheta.<br />

NELLA FOTO<br />

Il Museo della<br />

‘Ndrangheta<br />

alla periferia di<br />

Reggio Calabria<br />

lui, continuava a <strong>il</strong>lustrare i<br />

benefici che ne sarebbero venuti.<br />

Della singolare proposta di<br />

Michele Cozza, che, purtroppo,<br />

non è più tra i viventi, mi sono<br />

ricordato dopo le dichiarazioni<br />

del Procuratore aggiunto di<br />

M<strong>il</strong>ano Ilda Boccassini, e cioè<br />

che l'Antimafia in Calabria non<br />

esiste, che l'Antimafia è stata<br />

ut<strong>il</strong>izzata per fare carriera, e per<br />

dare qualche posto a chi in vita<br />

sua non ha mai lavorato: aggiungo<br />

io.<br />

Quando la conversazione di cui<br />

ho riferito l'essenziale avvenne,<br />

l' assessore provinciale Att<strong>il</strong>io<br />

Tucci, che non è più né assessore<br />

né consigliere provinciale, era<br />

un bimbetto ignaro. Divenuto<br />

adulto non seppe- è chiaro- della<br />

straordinaria conversazione<br />

cosentina, rimasta fin qui inedita.<br />

Contro ogni incredulità,<br />

debbo dire che l'idea d'erigere <strong>il</strong><br />

Museo della'ndrangheta è tutta<br />

sua. In fondo, non si tratta che<br />

della complicazione dell'idea di<br />

Michele Cozza. Quella includeva<br />

nel Santuario <strong>il</strong> solo Mommo<br />

Piromalli, questa l'intero universo<br />

mafioso. Quella non fu applicata<br />

e non diede frutti, questa è<br />

stata realizzata, ma frutti non se<br />

ne vedono davvero, nonostante<br />

lo strepito della stampa e i capitali,<br />

spesi dalla Provincia. Dove<br />

adesso a governare c'è un uomo<br />

del quale ci fidiamo, <strong>il</strong> dr.<br />

Giuseppe Raffa. E da lui vorrei<br />

sapere se la Provincia continuerà<br />

a spendere più di 200m<strong>il</strong>a euro<br />

l’anno per la nob<strong>il</strong>e esistenza del<br />

Museo della ndragheta e, se,<br />

considerata la sua inut<strong>il</strong>ità chiacchierona,<br />

non ritenga di dover<br />

chiudere <strong>il</strong> Santuario. Scrivendo<br />

così la pagina storica, pedagogicamente<br />

alta, che chi aspira ad<br />

uno stipendio, deve guadagnarselo<br />

nel campo del lavoro, non<br />

trasformando la mafia in merce,<br />

volevo dire in mercede.<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 10


SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 11


Parlando di<br />

Peste a Reggio Calabria<br />

Per chi suona la campana<br />

RODERIGO DI CASTIGLIA<br />

AReggio non accade nulla. Una frazione<br />

cons<strong>il</strong>iare del Pdl affonda <strong>il</strong> sindaco<br />

Demetrio Arena su problemi fondamentali<br />

della vita amministrativa. Ma non è<br />

successo niente. Pescando parole ingiallite, i<br />

circoli dirigenti del PDL, con al vertice l’ <strong>il</strong>are<br />

Governatore, dichiarano che si è trattato di<br />

normale dialettica. Ma di ciò si sarebbe trattato<br />

se la normale dialettica fosse stata conclusa da<br />

una decisione unanime e non già da un comportamento<br />

che ha fatto naufragare la caravella<br />

del Sindaco.<br />

A Reggio non accade nulla. Vengono fuori dal<br />

Palazzo di Giustizia intercettazioni dalle quali,<br />

senza ombra di dubbio, emerge che l’attuale<br />

assessore ai lavori pubblici, Franco Morisani, è<br />

stato sostenuto da cosche r<strong>il</strong>evanti. Ma non è<br />

successo niente. Nessuno è colpevole, e noi lo<br />

pensiamo davvero, fino a sentenza definitiva.<br />

L’intercettato assessore rimane al suo posto, e <strong>il</strong><br />

coordinatore regionale del PDL, Guseppe<br />

Scopelliti, dottore in economia e commercio,<br />

non in giurisprudenza, fa l’avvocato del diavolo<br />

ed escogita che Franco Morisani, nelle zone<br />

battute dalla ‘ndrangheta, ha preso pochi voti e,<br />

perciò, è puro come un angioletto del buon<br />

Dio. Il coordinatore, però, non dovrebbe<br />

dimenticare che <strong>il</strong> caso è politico, non giuridico.<br />

A Reggio non accade nulla. È stato arrestato,<br />

Per i circoli dirigenti del PDL,<br />

fiduciosi della serenità e<br />

imparzialità della Magistratura,<br />

non è successo niente. Il<br />

Governatore tace e <strong>il</strong> Sindaco<br />

punta l’indice contro Angela<br />

Napoli e Doris Lo Moro<br />

<strong>il</strong> 20 dicembre, Pino Plutino, esponente pdiellino,<br />

già assessore e ora consigliere comunale.<br />

L’imputazione è di concorso esterno in associazione<br />

mafiosa. Un reato giuridicamente tremolante,<br />

che in Calabria ha avuto la sua massima<br />

manifestazione di crollo nell’agguato giudiziario<br />

a Giacomo Mancini, tanto per riprendere<br />

apprositimamente titolo del libro-conversazione<br />

dell’avv. Paolini con Kostener. Non succede<br />

niente. E <strong>il</strong> sindaco Demetrio Arena si dice<br />

fiducioso del sereno operato della magistratura.<br />

Un frase vacua e obbligata, non potendo dire <strong>il</strong><br />

contrario. Ovvero, può un sindaco, può una<br />

giunta avere autorevolezza e credib<strong>il</strong>ità a fronte<br />

delle iniziative della magistratura, che raggiungono<br />

e colpiscono esponenti ragguardevoli<br />

del PDL? Pensa <strong>il</strong> dr. Demetrio Arena di trarsi<br />

d’impaccio , togliendo l’indice dai suoi e puntandolo<br />

contro le parlamentari Doris Lo Moro<br />

e Angela Napoli, le quali recano la responsab<strong>il</strong>ità<br />

di “voler condizionare l’operato delle istituzioni”?<br />

Come questo condionamento- parola che s’adatta<br />

all’operare della ‘ndrangheta- non si sa.<br />

Ma si sa di sicuro che Demetrio Arena a chi gli<br />

chiede :”Dove vai?”, risponde :”Porto pesci”.<br />

Dimenticando, pur con quella vicinanza, che <strong>il</strong><br />

pesce puzza dalla testa. Da chi forma le liste. In<br />

questo senso, <strong>il</strong> Coordinatore regionale del<br />

PDL diventa innominab<strong>il</strong>e. E contro ogni<br />

aspettativa, è diventato anche muto.<br />

Peste a Reggio? Ma a Reggio non è successo<br />

nulla. È un affare che riguarda la magistratura,<br />

non la politica. Sant’Iddio, come si fa a non<br />

comprenderlo?<br />

A Polistena <strong>il</strong> PSC<br />

non è dogma<br />

MARIA BOETI<br />

Un ambizioso quanto credib<strong>il</strong>e progetto e,<br />

speriamo non asimmetrico, quello del<br />

nuovo volto della futura ed<strong>il</strong>izia polistenese.<br />

E se, la costruzione di una città passa attraverso<br />

i suggerimenti, le esigenze, la creatività<br />

dei suoi abitanti, è senz'altro da qui partita<br />

la base da cui l'Amministrazione<br />

Comunale si è mossa, invitando sabato 17<br />

dicembre i cittadini in un'assemblea pubblica,<br />

tenutasi nel Salone delle Feste, per <strong>il</strong>lustrare<br />

la prima parte del percorso che intende<br />

seguire per approvare entro <strong>il</strong> 2012 <strong>il</strong><br />

nuovo Piano Strutturale Comunale.<br />

Questo, sarà lo strumento che ritraccerà la<br />

città per i prossimi vent'anni. Come la ridisegnerà<br />

secondo la visione presentata dall'architetto<br />

Michele Ferrazzo, con <strong>il</strong> supportato<br />

dalla sig.ra Maria Grazia Buffon dal<br />

sindaco Tripodi e dal consigliere<br />

Mammola?! Seguendo un Quadro normativo<br />

e programmatico, un Quadro ambientale,<br />

un Quadro economico e sociale ed un<br />

Quadro strutturale morfologico. Con queste<br />

espressioni si è spiegato aprendo i lavori<br />

<strong>il</strong> consigliere incaricato, a seguire l' intervento<br />

del sindaco che ha toccato vari obiettivi<br />

ed eventuali anomalie in cui ci si potrà<br />

imbattere durante <strong>il</strong> cammino rimarcando<br />

che <strong>il</strong> Piano, che sostituisce <strong>il</strong> vecchio Piano<br />

Regolatore, è uno strumento aperto e non<br />

rigido per appianare e soddisfare tutte le<br />

esigenze. Fra i molti altri aspetti e situazioni<br />

di cui ha parlato da evidenziare: <strong>il</strong> patrimonio<br />

storico, la mob<strong>il</strong>ità pubblica, i rischi<br />

idrogeologici, l' ipotetica conurbazione dei<br />

Comuni vicinori, l'ICI. Da non tralasciare la<br />

presentazione esauriente condotta a scopo<br />

informativo, in questa prima riunione, da<br />

parte dell' architetto Ferrazzo che ancora<br />

una volta ha dimostrato non solo che<br />

Polistena è una cittadina dotata da bravi<br />

tecnici ma anche da grandi conoscitori dell'ambiente,<br />

del paesaggio, del collettivo<br />

sociale, ecc. Inoltre un dato nuovo emerso<br />

nell' incontro è stato l'istituzione dei<br />

<strong>La</strong>boratori Urban Center che servono da<br />

anello di congiunzione da dove può nascere<br />

la concreta condivisione fra <strong>il</strong> territorio,<br />

le istituzioni e la realizzazione del Psc.<br />

Gli interventi: quello dell' arch. Michele<br />

Pronestì che d<strong>il</strong>ungandosi più del dovuto è<br />

stato prontamente interrotto dal consigliere<br />

Mammola, a seguire <strong>il</strong> commercialista<br />

Luciano Guarnieri, l' imprenditore<br />

Domenico Cristofaro, <strong>il</strong> prof. Franco<br />

M<strong>il</strong>eto che si è lanciato in una f<strong>il</strong>ippica di<br />

sapore prettamente sociale. Ha chiuso i<br />

lavori <strong>il</strong> sindaco Tripodi.<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 12


SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 13


Immagini<br />

da...<br />

Premio<br />

Internazionale<br />

“Bonifacio<br />

VIII”<br />

a San Luca<br />

Locride<br />

<strong>La</strong> Colonna di Ercole<br />

A TAVOLETTA<br />

Piede calato sull’acceleratore<br />

su quella fusione d’automob<strong>il</strong>e<br />

e caccia da bombardamento.<br />

Si sentiva più grande,<br />

pieno di optional governava l’asfalto:<br />

graffi, scalate e sorpassi al<br />

limite.<br />

Possedere quel mostro gli realizzava<br />

la vita. Anche per pochi giorni.<br />

A tavoletta.<br />

Sedici dicembre. Siderno lato sud,<br />

intorno alle due del pomeriggio: <strong>il</strong><br />

dramma.<br />

In fondo alla strada i 6x3 della<br />

pubblicità freschi di colla annunciano<br />

che è Natale.<br />

L’odore di agrumi si mischia al<br />

primo profumo d’inverno quando<br />

Pietro Pipicelli si lancia sull’appendice<br />

del Corso Garibaldi. <strong>La</strong><br />

terza lascia spazio alla quarta e la<br />

Mercedes classe C, noleggiata dal<br />

giovane, assume le sembianze del<br />

demone.<br />

Macchine parcheggiate impediscono<br />

all’allenatore del Siderno calcio<br />

F<strong>il</strong>ippo <strong>La</strong> Face di vederlo e <strong>il</strong> lato<br />

oscuro si veste da padrone di un<br />

nostro piccolo pezzo di mondo<br />

calando la morte: Antonio Siviglia<br />

32 anni accanto all’amico, nel<br />

posto a destra della Hyundai,<br />

viene colpito. <strong>La</strong> sala rianimazione<br />

dell’ospedale di Locri non può<br />

nulla. <strong>La</strong> seduta d’allenamento del<br />

Asd Siderno viene sospesa.<br />

Il tutto a meno di 500 metri in<br />

linea d’aria dallo stadio F<strong>il</strong>ippo<br />

Raciti.<br />

L’INTERVISTA: F<strong>il</strong>ippo Tedesco ci dice<br />

È la guerra dell’UIL<br />

F<strong>il</strong>ippo Tedesco ha un passato di magno<br />

comunista. È stato protagonista, insieme<br />

ai suoi fratelli, Mimì e Gino, di<br />

tante lotte per <strong>il</strong> riscatto dei lavoratori. Le<br />

lotte più gagliarde furono ingaggiate a S.<br />

Ilario del Jonio, un feudo che appariva inattaccab<strong>il</strong>e.<br />

Anni che furono. Non so se è<br />

ancora comunista, e non gliel’ho chiesto. So<br />

che continua la lotta per <strong>il</strong> bene comune con<br />

<strong>il</strong> suo lavoro di responsab<strong>il</strong>e della<br />

L.ADO.S.<br />

<strong>La</strong> L.A.DO.S. e la Confraternita di misericordia,<br />

che cosa sono? Quando nascono?<br />

Sono due grosse associazioni. L.A.DO.S è<br />

nata nel lontano 1977, e da 15 anni è aff<strong>il</strong>iata<br />

all’ ANPAS, che è un’ associazione<br />

nazionale di pubblica assistenza.<br />

Qual è <strong>il</strong> servizio che espletate effettivamente?<br />

F<strong>il</strong>ippo Tedesco<br />

L’ ANPAS è su scala nazionale e internazio-<br />

responsab<strong>il</strong>e L.A.DO.S<br />

nale, e partecipa a protezione civ<strong>il</strong>e, tra-<br />

sporti, emergenza, cioè tutto quello che è <strong>il</strong><br />

campo socio- sanitario .<br />

Qui nel territorio della Locride, <strong>il</strong> lavoro,<br />

che voi fate, qual è?<br />

Abbiamo un servizio di pronto soccorso con<br />

ambulanze nostre. Chiunque ci chiama ,<br />

anche privatamente, noi siamo pronti ad<br />

intervenire sul posto. Siamo convenzionati<br />

con l’ASP di Locri dal 1998.<br />

RIFIUTI<br />

Assegnati i<br />

contributi per<br />

i Comuni<br />

DIFFERENTI<br />

Ecco a cosa porta l’unione dei<br />

Comuni. Il risultato tra un<br />

anno sarà sotto gli occhi di<br />

tutti, perchè a seguito della partecipazione<br />

dell’unione di alcuni<br />

Comuni della Locride, capof<strong>il</strong>a<br />

Siderno, e relativa assegnazione del<br />

contributo gli Enti, prima dell’estate,<br />

potranno avviare la raccolta differenziata.<br />

L’avviso pubblico per l’assegnazione<br />

di contributi a favore dei Comuni o<br />

raggruppamenti di Comuni per<br />

interventi di progettazione e realizzazione<br />

di servizi di raccolta differenziata<br />

nel rispetto delle norme di<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 14


Immagini<br />

Gioiosa<br />

Città<br />

Mercato<br />

2011<br />

da...<br />

Se non sbaglio, <strong>il</strong> vostro è lavoro di volontariato.<br />

Quindi, lavorate gratis et amore Dei?<br />

In parte lavoriamo gratis, in parte no.<br />

Cioè…<br />

Per <strong>il</strong> nostro lavoro abbiamo semplicemente<br />

un rimborso spese.<br />

Quanto?<br />

Noi abbiamo esibito , carte alla mano, una<br />

contab<strong>il</strong>ità ben precisa all’ASP di Locri.<br />

Questa, con i suoi mezzi, ha speso in 10<br />

riuso, riciclo e recupero dei rifiuti<br />

pubblicato sul bollettino ufficiale<br />

della Regione Calabria , la commissione<br />

regionale del dipartimento<br />

politiche dell’ambiente della<br />

Regione Calabria ha approvato la<br />

graduatoria relativa al Fondo<br />

Europeo- Por Calabria 2007/2013 .<br />

Martedì scorso nella sede di Viale<br />

Isonzo a Catanzaro è stata sottoscritta<br />

la convenzione per la raccolta<br />

differenziata nei comuni di Siderno,<br />

Locri, Antonimina, Portigliola,<br />

Sant’Ilario sullo Jonio, San Luca,<br />

Samo, Ciminà e Placanica.<br />

L’ammontare del contributo erogato<br />

dalla Regione a questo raggruppamento<br />

di comuni è di euro<br />

1.211.133,00. Pertanto, dopo la positiva<br />

esperienza del comune di<br />

Roccella Jonica che ha fatto da<br />

capof<strong>il</strong>a anche in questi comuni ci si<br />

accinge nei prossimi mesi ad affrontare<br />

questa modalità di raccolta e<br />

smaltimento di rifiuti che potrebbe<br />

drasticamente ridurre la problematica<br />

relativa ai costi di trattamento e<br />

stoccaggio degli RSU<br />

mesi, 368,118 euro, a noi ne ha corrisposto<br />

154 m<strong>il</strong>a , che abbiamo accettato. Il<br />

risparmio c’è e si vede: 213,576 euro.<br />

Per chi guarda dall’esterno, è successo un<br />

fatto increscioso. Avete interrotto <strong>il</strong> servizio.<br />

Come mai?<br />

Ma non è stato interrotto bruscamente.<br />

Abbiamo iniziato dalla fine di ottobre a sollecitare<br />

la dottoressa Squ<strong>il</strong>lacioti a corrisponderci<br />

<strong>il</strong> dovuto. Eravamo in seria difficoltà<br />

con i nostri fornitori. Ci ha convocato<br />

dicendoci che avrebbe risolto <strong>il</strong> problema<br />

con un bando nuovo e quindi ci avrebbero<br />

pagato. Allora abbiamo continuato a lavorare<br />

tranqu<strong>il</strong>lamente pensando che tutto<br />

sarebbe andato per <strong>il</strong> meglio. A un certo<br />

punto, <strong>il</strong> sindacato, gestito da Nicola<br />

Simone, ha protestato con la<br />

Squ<strong>il</strong>lacioti , sostenendo che <strong>il</strong> bando non<br />

poteva essere limitato alle associazioni ed<br />

andava esteso anche ai privati. Il bando,<br />

poi, è stato bloccato, revocato e si è dovuta<br />

fare una nuova delibera per modificarlo.<br />

Comunque, noi stiamo continuando <strong>il</strong><br />

nostro lavoro. Lo sciopero, per dir così. è<br />

durato solo 36 ore.<br />

Non capisco le ragioni dell’opposizione<br />

dell’U<strong>il</strong>.<br />

E neppure io<br />

Ho visto un articolo che mi ha colpito. Ha<br />

per titolo “<strong>La</strong> guerra delle ambulanze”….<br />

No, non è vero. Non c’è una guerra tra<br />

ambulanze. Anzi, siamo molto amici tra di<br />

noi ..<br />

Se mai c’è una guerra dell’UIL?<br />

Si, ma non c’ è un perché.<br />

Vi risulta che l’UIL-FPL abbia segnalato<br />

problemi generali. Per esempio, che qui a<br />

Siderno c’è una sola ambulanza per 40 m<strong>il</strong>a<br />

persone.<br />

No, questo mai siamo stati unicamente noi<br />

a dire che non bastano tre postazioni di<br />

emergenza (Locri, Bianco e Caulonia) dotate<br />

di una ambulanza per parte. Nel bando<br />

erano previste altre due postazioni.<br />

Ci sono tanti altri problemi che riguardano<br />

la sanità della Locride…<br />

Si, come quello della donazione del sangue.<br />

L’azienda sanitaria di Locri, e non solo essa,<br />

è finalmente arrivata all’autonomia. Intendo<br />

dire che fino al 1997/ 98 importavamo sangue<br />

dal Nord d’Italia . Circa 2m<strong>il</strong>a unità di<br />

sangue l’anno per un costo in lire sui 250/<br />

300 m<strong>il</strong>ioni, pagati ai Centri di Torino,<br />

M<strong>il</strong>ano eccetera eccetera. Adesso questo<br />

non avviene più.<br />

E anche questa attività è volontaria?<br />

Si, ci danno un rimborso spese. Come previsto<br />

su scala Nazionale.<br />

E questo sangue va in tutti gli ospedali della<br />

Calabria?<br />

Noi lo consegnamo tutto a Locri. Ma doveva<br />

doveva essere completata una Banca dati<br />

a Reggio Calabria, che doveva gestire <strong>il</strong> sangue<br />

di tutta la Calabria.<br />

Questa Banca Dati è completata?<br />

No.<br />

Che bellezza.<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

Mister<br />

Mandarino<br />

Si è svolta sabato 10 e domenica 11<br />

dicembre, presso <strong>il</strong> centro Commerciale<br />

<strong>La</strong> Gru, l'iniziativa legata alla promozione<br />

delle clementine I.G.P. di Calabria realizzata<br />

dalla Organizzazione di Produttori<br />

FRU.J.T. - Frutticoltori Jonici-Tirrrenici ".<br />

Nel corso delle due giornate al fine di<br />

incrementare <strong>il</strong> consumo di prodotti locali<br />

e far conoscere la bontà delle clementine<br />

prodotte dagli oltre 400 soci e 12 cooperative<br />

con sede nell'area jonica e tirrenica,<br />

è stato offerto a tutti i visitatori del<br />

centro <strong>il</strong> succo<br />

delle clementine,<br />

denominati<br />

“Tropical e<br />

Arancia rossa”.<br />

<strong>La</strong> FRUIT opera<br />

sia nel comparto<br />

della trasformazione<br />

industriale degli<br />

Agrumi che nel<br />

settore ortofrutticolo<br />

di qualità<br />

dove, attraverso la<br />

disponib<strong>il</strong>ità di 2<br />

centri di lavorazione,<br />

condizionamento e confezionamento<br />

per <strong>il</strong> prodotto fresco, fra l'altro anche<br />

certificati per le "Clementine I.G.P. di<br />

Calabria" siti in area tirrenica e ionica,<br />

consentono di effettuare la lavorazione<br />

dei prodotti nel più breve tempo possib<strong>il</strong>e<br />

e soprattutto per valorizzare al meglio<br />

le differenti peculiarità delle produzioni<br />

mediterranee. Pertanto, tutti gli associati<br />

FRUJT hanno la possib<strong>il</strong>ità di poter collocare<br />

i prodotti sul mercato nazionale<br />

che in tutta Europa, ed ottenere decisamente<br />

maggiori soddisfazioni dal punto<br />

di vista economico.<br />

Il Consigliere Scopelliti scrive<br />

«Giornalisti<br />

poco attenti»<br />

Abbiamo pubblicato sul nostro sito internet<br />

la lettera di protesta del consigliere comunale<br />

di Siderno, Renato Scopelliti. Lo stesso scrive<br />

“Il grande rispetto che ho per la stampa e la<br />

convinzione dell’importante ruolo che essa<br />

riveste nell’informare e nell’educare di conseguenza<br />

mi spingono a scrivere questa lettera”<br />

e poi aggiunge che “nei resoconti pubblicati<br />

oggi dai quotidiani a proposito dei lavori del<br />

Consiglio Comunale di lunedì 19 dicembre<br />

non c’è traccia dell’intervento del consigliere<br />

Renato Scopelliti che spiega i motivi per i<br />

quali la maggioranza vota a favore della relazione<br />

dell’assessore al b<strong>il</strong>ancio Pietro<br />

Sgarlato”. Continua “E se i cronisti in sala<br />

fossero stati più attenti certamente se ne<br />

sarebbero accorti e avrebbero dato notizia<br />

che la maggioranza, nel preannunciare <strong>il</strong> suo<br />

voto favorevole alle relazioni Sgarlato, ha<br />

ampiamente e in<br />

modo circostanziato<br />

motivato la sua<br />

scelta.<br />

Felice Natale!<br />

Il consigliere<br />

comunale Renato<br />

Scopelliti e la maggioranzacons<strong>il</strong>iare.”<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 15


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A proposito<br />

di...<br />

Ritagli * Angela in catene<br />

Madre pellegrina<br />

ANTONIO DELFINO<br />

Angela Casella parla<br />

con <strong>il</strong> Cristo di<br />

Zervò. «Tu sai perché<br />

sono qui!» È un<br />

dialogo a due. È<br />

distesa ed abbozza qualche sorriso.<br />

I biondi capelli legati sulla nuca,<br />

br<strong>il</strong>lano sotto un sole appannato.<br />

Prega e ringrazia. Qualcosa si è<br />

mosso nell’arcipelago variegato dei<br />

misteri dolorosi dove Angela è arrivata<br />

con la potenza di un tornado.<br />

L’Aspromonte ha anche un cuore.<br />

Pieno di umanità. Pastori ed operai<br />

riconoscono Angela. L’abbracciano<br />

sotto <strong>il</strong> ronzio impietoso delle cineprese<br />

venute anche dall’estero.<br />

Angela ha accanto due amici di<br />

Cesare. Si attraversano i piani<br />

d’Aspromonte popolati da centinaia<br />

di soldati, tra gomitoli di f<strong>il</strong>o<br />

spinato, nidi di mitragliatrici, sacchetti<br />

di sabbia. È lo Stato che<br />

risponde con l’esercito. Zona m<strong>il</strong>itare.<br />

Si spara a vista oppure Traffico<br />

m<strong>il</strong>itare intenso. Sono le scritte che<br />

appaiono tra stupende faggete. Una<br />

Kabul all’italiana. «Ma tutti questi<br />

soldati- mi dice Angela- che<br />

fanno?» Si esercitano nel poligono<br />

di tiro tra monte Cannavi e i Piani di<br />

Junco. Poi, la domenica scendono<br />

nei paesi per telefonare alle morose.<br />

Quanto lavoro per la Sip ad<br />

installare decine di cabine! E poi <strong>il</strong><br />

concertino pomeridiano con i sindaci<br />

con coccarda per l’inaugurazione<br />

del monumento ai caduti. <strong>La</strong><br />

mafia si combatte con la Traviata.<br />

Questa è la risposta dello Stato.<br />

Angela, sotto i pini, assapora <strong>il</strong> companatico<br />

dei poveri. Due fette di<br />

pane raffermo spalmate con pomodoro,<br />

olio ed origano. Guarda nel<br />

fitto delle pinete e scruta tra i grovigli<br />

di rovo. Seduta su una panca<br />

legge i titoli dei giornali. Ogni<br />

momento è giustificato. Una madre<br />

errante che cerca <strong>il</strong> proprio figlio<br />

merita soltanto solidarietà, stima,<br />

affetto e comprensione.<br />

Un’iniziativa solitaria, isolata, decisa,<br />

ma soprattutto mirata a colpire<br />

determinati obiettivi. Prima s’incatena,<br />

poi va da Cristo e programma<br />

un pellegrinaggio a Polsi! «Quanto<br />

dista da qui <strong>il</strong> Santuario?» Un paio<br />

d’ore. Per Angela Casella non esistono<br />

distanze. Angela ha travolto<br />

steccati mettendo in crisi le istituzioni<br />

di uno Stato che si regge sulle<br />

stampelle. Ha ricevuto decine di<br />

delegazioni politiche di tutti i partiti.<br />

Gente in doppiopetto gessato.<br />

Sono sf<strong>il</strong>ati nella hall di un albergo.<br />

Ha dato lezioni di comportamento<br />

e di st<strong>il</strong>e, creando le premesse per<br />

far riflettere una classe politica<br />

popolata e declassata al ruolo di<br />

portaborse. Quante violenze su<br />

donne rapite, ma rimaste tappate<br />

nel segreto di una stanza da letto!<br />

Quanti stupri! E le violenze morali<br />

di chi è costretto a dormire per<br />

quattro mesi in una buca abitata da<br />

topi dove <strong>il</strong> guardiano pretendeva di<br />

mettersi con la testa sul petto del<br />

rapito. Angela Casella ha dato bac-<br />

chettate ad uno Stato assente.<br />

Qualcuno ha parlato di schiaffi.<br />

Partono le prime operazioni per<br />

placare l’opinione pubblica. Da<br />

Napoli arriva un generale dei carabinieri,<br />

stracco come un uccello<br />

migratore, mentre Vincenzo Parisi,<br />

capo della Polizia, annunzia al Tg 1<br />

che «l’Aspromonte sarà attaccato<br />

da terra, cielo e mare». Le motovedette<br />

non possono risalire i torrenti.<br />

Sono secchi ed aridi. Si attende<br />

forse l’alta marea. «Calia<br />

sull’Aspromonte», titolano i giornali.<br />

Ma Vincenzo Calia, sostituto procuratore<br />

della repubblica, resta a<br />

Pavia.<br />

Arrivederci, Angela<br />

Del sequestro Casella, alla Procura<br />

di Locri non sanno niente. Le<br />

dichiarazioni di Angela Casella sul<br />

mancato coordinamento volano<br />

come macigni, si abbattono come<br />

valanghe. Parla addirittura la vecchia<br />

‘ndrangheta messa in soffitto.<br />

Sono segnali significativi e chiari<br />

che hanno una precisa direzione.<br />

Non occorre essere mafiologi di<br />

professione per capire certe cose.<br />

<strong>La</strong> gelida banchisa, prima compatta<br />

e solida, si sta sciogliendo. Alcuni<br />

inviati del Nord, giullari dell’antimafia<br />

di professione, di maniera,<br />

d’acquario riescono a criminalizzare<br />

un’intera regione. Pizzicano e<br />

partono. È diffic<strong>il</strong>e capire la<br />

Calabria. Mi viene in mente <strong>il</strong> f<strong>il</strong>m<br />

Salvatore Giuliano di Franco Rosi,<br />

quando <strong>il</strong> giornalista, giunto nella<br />

piazza di Montelepre, fece delle<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 18


domande. Ed un vecchio rispose:<br />

«Lei di dov’è?» «Di Roma». «E<br />

allora che minchia vuole capire<br />

della Sic<strong>il</strong>ia?». Angela Casella,<br />

sull’Aspromonte, aveva lasciato alle<br />

spalle <strong>il</strong> sacco a pelo sulla piazza dei<br />

Martiri, a Locri, con <strong>il</strong> suo mercatino<br />

rionale di Portobello messo su<br />

dalla televisione di Stato. Il presentatore<br />

in sahariana sembra dire:<br />

«Venghino signori a questo spettacolo<br />

... ». E poi la sf<strong>il</strong>ata indecorosa<br />

dove, assieme alla gente dabbene, si<br />

sono esibiti vecchi arnesi, ex-comari<br />

di malavitosi sponsorizzate dall’antimafia.<br />

Un vero campionario.<br />

Tormo alla memoria di studente,<br />

quando arrivò S<strong>il</strong>vio Noto, sulla<br />

piazza, alla ricerca di voci nuove.<br />

Due fatti e due presentatori a confronto.<br />

Un dramma umano che si<br />

trasforma in commedia. Ma torniamo<br />

a voci nuove. Quel giorno <strong>il</strong> liceo<br />

rimase deserto. Arrivò Paolina, <strong>il</strong><br />

bidello, osservatore del Preside,<br />

mentre don Rocco Marzano, vig<strong>il</strong>e<br />

urbano, modulava con <strong>il</strong> fischio un<br />

motivo del Pastore svizzero. Altri<br />

suonavano la chitarra. Al mio professore<br />

di latino e greco facevo da<br />

vice corrispondente per <strong>il</strong> Notiziario<br />

di Messina. Così trattavo i voti. <strong>La</strong><br />

sera, dopo la trasmissione, muore la<br />

madre del nostro rivenditore. Per<br />

un maledetto refuso al mattino<br />

appare <strong>il</strong> titolo: «Lutto in casa<br />

Pellicone». E poi, «Don Rocco<br />

Marzano fischiava, Ciccio<br />

Del sequestro<br />

Casella, alla Procura<br />

di Locri non sanno<br />

niente. Le<br />

dichiarazioni di<br />

Angela Casella sul<br />

mancato<br />

coordinamento<br />

volano come<br />

macigni, si abbattono<br />

come valanghe. Parla<br />

addirittura la vecchia<br />

‘ndrangheta messa in<br />

soffitto. Sono segnali<br />

significativi e chiari<br />

che hanno una precisa<br />

direzione. Non occorre<br />

essere mafiologi di<br />

professione per capire<br />

certe cose.<br />

Capogreco suonava la chitarra ... ».<br />

Che brutti voti quel trimestre per un<br />

refuso. Angela Casella è stata trascinata<br />

via, quasi con la forza, dalla<br />

polizia. Gli ordini tassativi erano<br />

giunti da Roma. L’opinione pubblica<br />

era frastornata per questa donna<br />

es<strong>il</strong>e, ma forte, venuta in Calabria a<br />

cercare <strong>il</strong> figlio rapito. Con commozione,<br />

ha detto «arrivederci». <strong>La</strong><br />

polvere del tempo è stata tolta dai<br />

pinakès, le tavolette votive che ornavano<br />

i santuari sparsi lungo la costa<br />

del mare Jonio. Con Angela viene<br />

rinverdito <strong>il</strong> mito di Cerere che sfida<br />

Plutone, per aver rapito la bellissima<br />

Proserpina. E Cerere, madre<br />

disperata e coraggiosa, cerca la<br />

figlia, giorno e notte, in ogni contrada.<br />

Gli inviati, giunti numerosi da<br />

Roma ed Atene, sono parchi di<br />

notizie. Abitano a Centocamere<br />

dove si pratica la prostituzione<br />

sacra. Attratti dalle belle locresi non<br />

riferiscono se Cerere andò in<br />

Aspromonte o nelle foreste S<strong>il</strong>ane.<br />

Soltanto da un nuovo pentito si è<br />

appreso che Cerere, presa dal panico,<br />

venne a patti con Giove. Ed <strong>il</strong> re<br />

dell’Olimpo, da grande mediatore,<br />

s’impegnò a pagare <strong>il</strong> riscatto a<br />

Plutone, dio degli anfratti, dopo che<br />

le monete erano state regolarmente<br />

registrate nelle banche. Anche in<br />

quel tempo esisteva <strong>il</strong> riciclaggio<br />

combattuto da Zaleuco, legislatore<br />

dell’antichità, un antenato di<br />

Antonio Di Pietro. <strong>La</strong> storia di<br />

Cerere si ripropone per Angela<br />

Casella, madre pellegrina alla ricerca<br />

del figlio perduto. Ma lo Stato,<br />

invece di liberare <strong>il</strong> figlio dai ceppi,<br />

manda un criminologo. Deve convincerla<br />

a desistere dalla sua, missione.<br />

Angela diventa controparte<br />

di uno Stato di cartapesta e deve<br />

lasciare Locri, mentre centinaia di<br />

migliaia di coetanei di Cesare si<br />

apprestano a sostenere gli esami di<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

maturità 22 giugno 1989, prima<br />

prova d’italiano. Si parte imbottiti<br />

con centinaia di temi e l’immagine<br />

di San Giuseppe da Copertino, protettore<br />

degli studenti. Chissà se<br />

Cesare avrà la dimensione del<br />

tempo? Cinquecento giorni in un<br />

anfratto con la catena al collo!<br />

L’anno scorso è stato bocciato da un<br />

presidente di commissione per le<br />

assenze ingiustificate. A Pavia, terra<br />

dei Longobardi, non sanno che l’anonima<br />

sequestri non r<strong>il</strong>ascia attestati<br />

di frequenza. Lo Stato con gli<br />

apparati, le teste di cuoio, i servizi,<br />

l’intelligenze, i visori notturni, i canipoliziotto,<br />

che perdono l’olfatto<br />

all’odore di mentuccia, non è riuscito<br />

a trovarlo.<br />

C’è tanta attesa per <strong>il</strong> tema. In<br />

omaggio a Cesare io assegnerei una<br />

frase di Pirandello: l’invettiva di<br />

Donna Caterina. Commenti <strong>il</strong> candidato:<br />

«Ed eran calati i<br />

Continentali a inciv<strong>il</strong>irli: calate le<br />

soldatesche nuove, quella colonna<br />

infame comandata da un rinnegato,<br />

l’ungherese colonnello Eberhardt,<br />

venuto per la prima volta in Sic<strong>il</strong>ia<br />

con Garibaldi e poi tra i fuc<strong>il</strong>atoci di<br />

lui ad Aspromonte, e quell’altro<br />

tenentino savojardo, Dupuy, l’incendiatore;<br />

calati tutti gli scarti della<br />

burocrazia; e liti e duelli e scene selvagge;<br />

e la prefettura dei Medici ...<br />

E poi era venuta la Sinistra al potere,<br />

e aveva cominciato anch’essa<br />

con provvedimenti eccezionali per<br />

la Sic<strong>il</strong>ia; e usurpazioni e truffe e<br />

concussioni e favori scandalosi e<br />

scandaloso sperpero del denaro<br />

pubblico; prefetti, delegati, magistrati<br />

messi al servizio dei deputati<br />

ministeriali, e clientele spudorate e<br />

brogli elettorali, spese pazze, cortigianerie<br />

e degradanti; l’oppressione<br />

dei vinti e dei lavoratori, assistita e<br />

protetta dalla legge, e assicurata<br />

l’impunità degli oppressori ... ».<br />

Durata della prova: sei ore e sotto<br />

dettato del carceriere.<br />

*“Amo l’Aspomonte” – Editoriale<br />

Progetto 2000 – prima edizione<br />

dicembre 1994 – Biblioteca privata<br />

Avv. Teresa Parisi<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 19


<strong>La</strong><br />

gerenza<br />

www.larivieraonline.com<br />

info@larivieraonline.com<br />

lariviera@lariviera.191.it<br />

Tel 0964/383478<br />

Lettere, note e schermaglie<br />

LOQUI E SPROLOQUI<br />

di F<strong>il</strong>omena Cataldo<br />

RISPONDE <strong>il</strong> direttore<br />

Gli oppositori s’oppongono.<br />

Ma a parole<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

Caro Direttore, su Calabria Ora del 13 dicembre scorso, in merito al taglio dei treni e per scongiurare<br />

l'isolamento della Calabria dal resto d'Italia,l'Onorevole De Gaetano, rivolgendosi alla<br />

Giunta Regionale, ha dichiarato:” ora basta inut<strong>il</strong>i lamentele e finte indignazioni, occorrono<br />

azioni eclatanti”. Da semplice cittadino mi sono chiesto: quali potrebbero essere le azioni eclatanti<br />

reclamate dall'Onorevole De Gaetano? In mancanza di qualche indicazione non ho trovato<br />

risposta. Penso, però, che l'opposizione dovrebbe far conoscere ai cittadini calabresi, che<br />

vivono i problemi che tutti conoscono , non solo la denuncia ma anche e soprattutto le proposte<br />

e le azioni forti ed eclatanti che si vorrebbe che i governi mettessero in pratica.Volendo essere<br />

fiduciosi , penso che forse le proposte delle opposizioni sono in va di elaborazione e forse presto<br />

le conosceremo. Nel frattempo ci sarebbe bisogno che la società calabrese ed in modo particolare<br />

i partiti della sinistra , le parti sociali, la stampa, e i giornali contribuissero ala elaborazione<br />

di proposte concrete fuori dallo ster<strong>il</strong>e politichese, che tanto ha nociuto e ridotto la nostra terra<br />

nelle condizioni in cui si trova, dove i suoi figli sono condannati a non avere futuro per mancanza<br />

di prospettive e di avoro, condannandoli all' emarginazione. Distinti saluti Ottaviano Tripodo<br />

I treni, nonostante le annunciate azioni eclatanti, sono stati soppressi. Le proposte<br />

della Sinistra non ci sono. Come volevasi dimostrare.<br />

AVVISO PER CHI CI SCRIVE<br />

Ricevo di tanto in tanto telefonate di protesta da parte di nostri amici, che non vedono pubblicate<br />

le loro lettere, e da parte anche di collaboratori esterni i cui “pezzi” non appaiono sulle<br />

pagine del nostro settimanale. Noi siamo sempre in grado di replicare a qualunque bastian<br />

contrario e a qualunque posizione, anche la più critica. Non è, dunque, lo spirito di censura<br />

che ci spinge a non pubblicare. Fatto sta che i collaboratori esterni e i lettori ci mandano<br />

lenzuola. Ridico per l’ultima volta che i collaboratori esterni debbono congegnare i loro “pezzi”<br />

dentro 30 righe, e che i lettori non possono andare oltre le 15. E a tutti ricordo che i miei<br />

editoriali e quelli dei collaboratori interni al settimanale sono contenuti entro le dette 30 righe.<br />

Non so se mi sono spiegato. PC<br />

Caro Babbo<br />

Registrazione Tribunale di<br />

Locri (RC)<br />

n. 1 del 19/06/1998<br />

R.O.C. n°11602 del 02/11/98<br />

Questo periodico è associato<br />

all’Unione Stampa Periodica<br />

Italiana AmministratoreUnico<br />

Rosario Vladimir Condarcuri<br />

Direttore responsab<strong>il</strong>e<br />

PASQUINO CRUPI<br />

Editor Director<br />

ERCOLE MACRÌ<br />

In redazione:<br />

MARIA ELENA FILIPPONE, MATTEO<br />

RASCHELLÀ, DOMENICO MACRÌ, ANTONIO<br />

TASSONE, MARIA GIOVANNA COGLIANDRO.<br />

Art Director<br />

PAOLA D’ORSA<br />

Impaginazione<br />

EUGENIO FIMOGNARI<br />

Vorrei iniziare con le parole d’una<br />

fiaba antica “ tanto ma tanto tempo<br />

fa” c’era un bambino che guardava<br />

per ore <strong>il</strong> presepe allestito nella sua<br />

piccola casa.<br />

Si poggiava col mento alla siepe di<br />

mirt<strong>il</strong>li selvatici e guardava un’altro<br />

Bambino adagiato sulla<br />

paglia, in una piccola grotta rischiarata<br />

appena dalla luce d’una lampada ad<br />

olio.Storia di bambini che vissero in un mondo povero,<br />

antico, eterno, quasi uguale nei secoli.<br />

Che mese particolare è dicembre!<br />

Sembra quasi che le morte stagioni della vita si diano<br />

l’appuntamento nel nostro cervello.<br />

Tutto ritorna: volti, canzoni, nenie, ed i Natali passati.<br />

Vedi <strong>il</strong> fiume della vita scorrere .<br />

E’ attuale <strong>il</strong> Natale? Ci parla ancora quella Grotta .collocata<br />

in un antico v<strong>il</strong>laggio palestinese di oltre duem<strong>il</strong>a<br />

anni fa ? A quanti riesce ancora a parlare ?<br />

Io rivedo spesso, soprattutto a dicembre, qual Bambino<br />

adagiato in una piccola casa di contadini, fra tante abitazioni<br />

tutte uguali. Mi piace pensarlo in un Paese povero<br />

abitato da tanti bambini come Lui..<br />

Non mi piace la povertà, è però doveroso ricordare le<br />

ragioni profonde di una scelta.<br />

Sono convinto che la stalla di Betlemme perda molto in<br />

una Chiesa o in un palazzo. <strong>La</strong> grotta assume un significato<br />

intenso dove c’è disuguaglianza, dove c’è razzismo<br />

, dove c’è guerra, dove c’è sfruttamento. In questi<br />

posti <strong>il</strong> messaggio di una Grotta diventa speranza di<br />

riscatto e dice agli uomini che <strong>il</strong> Bene su questa terra ha<br />

più valore della fede.<br />

Diventa di estrema attualità a Firenze dove la furia razzista<br />

ha ucciso due ragazzi solo perché avevano la pelle<br />

nera, nelle stazioni e nelle piazze dove i clochard si riparano<br />

nel freddo coprendosi con cartoni, o ancora nelle<br />

Caro Babbo, sono tempi duri questi ma <strong>il</strong> Natale è sempre <strong>il</strong> Natale. E – grazie a Dio - non si possono tagliare né sogni né<br />

parole. Questo stivale – dopo tanti anni – inizia ad andarmi stretto. Per fortuna – come si suole dire – se Maometto non va<br />

alla montagna, Monti va da Maometto. Ed ecco risolto <strong>il</strong> problema: un ortopedico conclamato per correggermi <strong>il</strong> passo. Il mio<br />

tacco è troppo alto e nessun Ventola del Sud è riuscito a trovare la giusta misura nonostante le giuste parole. <strong>La</strong> punta è troppo<br />

stretta per tutte le dita del piede, che non sono più solo 5 e non vanno tutte nella stessa direzione. Tra Scope e tra Liti – caro<br />

babbo - la partita rimane comunque persa. Il mio calzare, poi, sembra più comodo ma si tratta di eco-pelle. Nulla è più originale.<br />

E’ tutto un Calderoli. Mi è stato consigliato di stringermi le stringhe ma, oh babbo, son già troppo strette. I miei figli non<br />

possono ritirarsi dal lavoro ed i miei nipoti – forse – neppure lavoreranno. Stipati come sardine nelle case dei genitori. Ed intanto<br />

le auto blu mi solleticano <strong>il</strong> tallone. Son troppe, per bacco!E dei priv<strong>il</strong>egi dei politici?Ne vogliamo parlare? Questi, invece di<br />

lavorare mi saltellano sul polpaccio come <strong>il</strong> bac<strong>il</strong>lo della peste. Non ne posso davvero più. Mi verrebbe da mandarli a quel<br />

paese, “sai quanta gente che ce sta” cantava quel grande di Alberto Sordi. Purtroppo, ormai, son tutti dei Trota con <strong>il</strong> medio<br />

alzato. Verso di me, povera nave senza nocchiero! Son finiti i tempi della bella Italia, caro babbo. E cosa mi resta?Un calzare<br />

ri-stretto e degli sgommati come ciabattini. Il mio sogno? Poter camminare scalza con tanta strada dinanzi a me.<br />

L’Italia<br />

COLLABORATORI<br />

Gioacchino Criaco, Lele Nucera,<br />

F<strong>il</strong>ippo Todaro, Anna <strong>La</strong>ura<br />

Tringali, Mara Rechichi,<br />

Benjamin Boson, Nik Spatari,<br />

Maria Giovanna Cogliandro,<br />

Angelo Letizia, Mar<strong>il</strong>ene Bonavita,<br />

Francesca Rappoccio, Mario<br />

<strong>La</strong>bate, Franco Crinò, Ruggero<br />

Brizzi, Marco Andronaco, Isabella<br />

Galimi,Maria Teresa D’agostino,<br />

Giovanna Mangano,<br />

UNA VOCE ANTICA<br />

carceri, nelle mense sociali. ed ovunque un uomo soffre<br />

.<br />

Il presepe con i mirt<strong>il</strong>li selvatici non si usa più nelle case<br />

ed <strong>il</strong> braciere con la fiamma viola h ceduto <strong>il</strong> posto a<br />

moderni sistema di riscaldamento.<br />

Ma esistono tutti le ragioni per le quali quel Bambino è<br />

venuto al mondo in una Grotta.<br />

Da quella stalla riesce ancora a parlarci perché è rimasto<br />

fedele a sé stesso.<br />

Mentre le ideologie, i vess<strong>il</strong>li, gli emblemi sono tristemente<br />

tramontati , quel messaggio antico continua a<br />

giungerci con la stessa intensità. Succede quello che<br />

sembrava assurdo: i comunisti sono diventati liberali, a<br />

volte liberisti, i liberali reazionari, i socialisti conservatori.<br />

I chierici , ed i cardinali, laici o cattolici, credenti o atei,<br />

sono(siamo) portati a tradire tentati dalla sazietà di questo<br />

mondo. Quella Grotta è rimasta ferma, solida,<br />

costruita sulla roccia, sicuro punto di riferimento. Stella<br />

polare per chi non vuole sostituire parole come uguaglianza<br />

con un ordine ingiusto, ritenendo ancora che la<br />

scelta di nascere tra i poveri non sia priva di significato.<br />

Ordine era quello di Erode e dei suoi soldati, uguaglianza<br />

è <strong>il</strong> nuovo ordine che emana da una povera stalla.<br />

Oggi ascoltare “tu scendi dalle stelle..”mi avvince molto<br />

di più rispetto alle canzoni di lotta che ho cantato nella<br />

mia gioventù!<br />

Infine una ultima riflessione:. sono stati tanti i poeti ispirati<br />

dal Natale. Impossib<strong>il</strong>e non ricordare <strong>il</strong> Pascoli che<br />

ascolta le ciaramelle e si scioglie in un pianto. Singhiozzi<br />

di un uomo adulto prima del “grido delle campane”, e<br />

quindi prima che la folle corsa della vita ricominci,<br />

riportandoci nell’aiuola che ci fa tanto feroci.<br />

Perché un uomo sente <strong>il</strong> bisogno di sciogliersi in un<br />

pianto dirotto, amaro e vero? Forse perché l’Uomo in<br />

qualsiasi società sarà sempre prigioniero della sua natura<br />

umana, stretto tra la nascita, le difficoltà della vita e<br />

quindi la morte. Il presidente Obama come l’ultimo<br />

clandestino, tutti legati dalla dimensione umana della<br />

nostra vita<br />

Così , sia pure in maniera inconscia, questo soffice<br />

mese di dicembre ci riporta puntualmente a riflettere<br />

sulla nostra condizione di uomini.<br />

Non possiamo restare schiacciati sulla terra, chiusi nei<br />

nostri egoismi, senza mai pensare su “dove tende questo<br />

nostro vagar breve” .(cito a memoria) Ognuno darà<br />

una risposta diversa, ma, dinanzi al Presepe, dinanzi ai<br />

m<strong>il</strong>le presepi che ci stanno intorno, in un dicembre<br />

immerso nelle ombre di una notte che estende i propri<br />

confini, e sia pure per pochi momenti, guarderemo un<br />

presepe ed alzeremo lo sguardo seguendo la nostra<br />

laica aspirazione a sollevarci verso <strong>il</strong> Cielo.<br />

Ilario Ammendolia<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 20


HANNO COLLABORATO<br />

Francesco <strong>La</strong>ddarina, Ian<br />

Zimirri, Giuseppe Patamia,<br />

Alessandra Bev<strong>il</strong>acqua,Bruno<br />

Gemelli, Carmelo Carabetta,<br />

Valentina Elia, Antonio<br />

Cormaci, Mario <strong>La</strong>bate,<br />

Antonio Tassone, Giulio<br />

Romeo, Ilario Ammendolia,<br />

Sara Caccamo, Giuseppe<br />

Fiorenza, Daniele Mangiola,<br />

Sara Caccamo.<br />

KAPPADUE di RUGGERO CALVANO<br />

Arrivano le lucciole<br />

Non si eccitino gli acculturati dal palato fine. Non<br />

intendo parlare delle lucciole di Pasolini, della loro<br />

sparizione o di un auspicab<strong>il</strong>e ritorno delle p<strong>il</strong>e con le<br />

ali. Né parlerò di insetti, voglio raccontarvi di anime<br />

in pena, che pare siano giunte a <strong>il</strong>luminare le strade<br />

della Locride. Non le luci di Natale, che in tempi di<br />

crisi, ad Africo sono state abolite, a Reggio spente e<br />

a Bianco limitate a una decina di gabbiani in fuga<br />

dalla 106. Donne. Si quelle che aspettano l'autobus<br />

da una vita, in un'esistenza di vita. A dirvi <strong>il</strong> vero non<br />

è che le abbia viste, anzi dopo averne letto sono<br />

andato in giro a cercarle. Scrivono che di loro vi sia<br />

vistosa traccia a Siderno. E ci credo, anche se non ne<br />

ho le prove. Sono<br />

padano, e da noi la<br />

civ<strong>il</strong>izzazione è giunta<br />

da tempo. I viali di<br />

M<strong>il</strong>ano pullulano di<br />

donne e uomini da<br />

decenni, che offrono i<br />

loro corpi in cambio di<br />

soldi, a chi paga per<br />

vizio, bisogno o altro.<br />

Era inevitab<strong>il</strong>e che <strong>il</strong><br />

progresso arrivasse al<br />

sud. Ormai ci è arrivato<br />

tutto, mica ci potevamo<br />

far mancare le<br />

lucciole. Non è che<br />

non ci fossero mestieranti<br />

in loco. Chi non<br />

ha fatto un giro a Bovalino, a Siderno, in tempi andati,<br />

per visite notturne a prostitute ormai mitiche, dai<br />

nomi carichi di voluttuose promesse? In tanti, eh. Le<br />

strade no, però. Le polverose strade della Locride<br />

non avevano mai avuto passeggere statiche a bordo.<br />

Non perché da noi la gente sia migliore e non pratichi<br />

<strong>il</strong> mercimonio del sesso, quello lo si è sempre atto,<br />

da noi e dappertutto. Ma vuoi <strong>il</strong> pudore, o l'ipocrisia,<br />

l'ambiente ristretto, la reciproca conoscenza. Sui<br />

marciapiedi le donne non sono mai state tollerate<br />

nella terra di Zaleuco. Se <strong>il</strong> fatto fosse vero, la svolta<br />

sarebbe epocale, segnerebbe un cambiamento storico,<br />

che farebbe entrare la società locridea nel novero<br />

delle zone più avanzate del paese. Siderno come la<br />

Salaria, uguale alla statale dei Giovi. E noi che <strong>il</strong> male<br />

l'abbiamo sempre e solo esportato per una volta ce lo<br />

siamo portati da fuori. E la mia non vuole essere una<br />

tirata morale, o una fustigazione. Ognuno faccia quel<br />

che gli pare. Ma questa pecca ce la potevamo risparmiare.<br />

Le COLLABORAZIONI non precedute dalla<br />

sottoscrizione di preventivi accordi tra<br />

l’editore e gli autori sono da intendersi<br />

gratuite.<br />

FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla<br />

redazione, anche se non pubblicati, non<br />

verranno restituiti.<br />

I SERVIZI sono coperti da copyright diritto<br />

esclusivo di “la <strong>Riviera</strong> Editore” per tutto <strong>il</strong><br />

territorio nazionale ed estero.<br />

GLI AUTORI delle rubriche in cui si<br />

esprimono giudizi o riflessioni personali, sono<br />

da ritenersi direttamente responsab<strong>il</strong>i.<br />

Donne. Sì, quelle che<br />

aspettano l'autobus<br />

da una vita, in un'esistenza<br />

di vita. A dirvi <strong>il</strong> vero non è<br />

che le abbia viste, anzi<br />

dopo averne letto sono<br />

andato in giro a cercarle.<br />

Scrivono che di loro vi sia<br />

vistosa traccia a Siderno.<br />

E ci credo, anche se non ne<br />

ho le prove.<br />

PUBBLICITÀ<br />

Per richieste di pubblicità rivolgersi a: Pi Greco Comunication srl info<br />

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DIFFUSIONE S.P. servizi - Gioiosa J.<br />

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(RC) 0964383478<br />

ASSOCIATO- Unione Stampa Periodica Italiana, Croanache Italiane<br />

Ritratti *<br />

di Diego Cataldo<br />

EMILIO ARGIROFFI<br />

29 gennaio 1922, nasce a<br />

Mandonici (Messina)<br />

Politico, saggista, poeta.<br />

Muore a Taurianova (Reggio<br />

Calabria) <strong>il</strong> 28 maggio 1998.<br />

Medico umanista, a lungo impegnato<br />

nellalotta politica. Fu senatore<br />

del Pci. Ma la poesia veniva<br />

prima di tutto, e le diede respiro<br />

epico. Tra le sue opere: I cari serpenti<br />

(Reggio C. 1981), Madrigale<br />

sic<strong>il</strong>iano con alfabeti e tamburi (Ivi<br />

1984), Epicedio per la signora che si<br />

allontana (Ivi 1984), L’imperatore e<br />

la notte (Ivi 1988), Il cimento della<br />

parola sconosciuta (Ivi 1990) Gli<br />

usignoli di Botonusa (Soveria<br />

Mannelli 1991), Le azzurre sorgenti<br />

dell’Acheronte (Reggio C. 2007).<br />

IL BRIZZOLATO di Ruggero Brizzi<br />

BONNATALE<br />

Vi dico la verità, mi erano passate diverse idee per la mente per l'articolo di questa<br />

settimana natalizia. Avrei voluto scrivere di coloro che si dicono “prestati alla<br />

politica”, ma che sono una cambiale da vent'anni o dei politici di professione che<br />

per dialogare su qualche questione di interesse si devono incontrare a una mostra<br />

di grafica d'arte. Avrei potuto scrivere della difesa, che r<strong>il</strong>ancia in contropiede, cercando<br />

subito l'assist per parlare di anti-politica, come male della nostra società.<br />

Avrei potuto elaborare una seria e attenta riflessione, condita di battuttaccie, sulla<br />

proposta della Democrazia Cristiana di Rotondi per r<strong>il</strong>anciare <strong>il</strong> nostro paese: “un<br />

prestito forzoso ventennale, da parte dei cittadini, che lo Stato restituirà man<br />

mano che vende al miglior offerente i beni che può mettere sul mercato” (è un<br />

titolo di fiducia, su fidatevi di Rotondi, ca vì torna...quando vendiamo la torre di<br />

Pisa ai cinesi.) Avrei potuto scrivere della distruzione delle tradizioni, ormai autentiche<br />

solo in qualche angolo della nostra Calabria, del fatto che se non avesse<br />

fatto freddo questi ultimi giorni, Natale nelle nostre menti era ancora lontanissimo.<br />

Avrei potuto raccontarvi dei volenterosi della novena che non demordono.<br />

Avrei potuto salutare e augurare buon natale ad uno degli ultimi romantici rimasti<br />

nelle nostre strade che dal suo megafonino continua ostinatamente a diffondere i<br />

suoi “polli, galline e ovaiola” o “le sue mitiche cucine a gasse”. Avrei potuto dirvi<br />

tante altre cose, ma “ mo vene Natale, nun tengo denare, me leggio 'o giurnale, e<br />

me vaco a cuccà.” Auguri e basta!<br />

Sul Web<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

LA GIUSTIZIA PADANA<br />

Emblematica è l'immagine del re di<br />

Napoli che si inchina al passaggio del<br />

presidente della corte d'appello della<br />

città. Emblematica perché è la misura<br />

dell'autonomia e della considerazione di<br />

cui godeva <strong>il</strong> potere giudiziario nel<br />

Regno delle Due Sic<strong>il</strong>ie.<br />

103 ANNI FA LO TZUNAMI<br />

SULLO STRETTO<br />

Sul terremoto che, nel primo decennio<br />

del secolo scorso, nel giro di 57<br />

secondi, ha ridotto in cenere Reggio,<br />

Messina e un gran numero di centri<br />

minori sulla sponda calabra ed in<br />

quella sic<strong>il</strong>iana dello Stretto è stato<br />

detto e scritto quasi tutto. Quasi,<br />

abbiamo detto. Molto altro va ancora<br />

studiato e verificato.<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 21


SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 22


Sport<br />

Caro<br />

Babbo Natale...<br />

Tempo di Natale, tempo di doni. Anzi, più<br />

corretto scrivere tempo di richieste di<br />

doni. Proviamo per un attimo a vestire i<br />

panni del tifoso tipo e immaginiamo cosa<br />

possa chiedere a Babbo Natale come regalo,<br />

visto che fra una decina di giorni si<br />

aprirà ufficialmente la finestra sulla sessione<br />

invernale del calciomercato. Il tifoso<br />

rossonero chiede essenzialmente due giocatori:<br />

un attaccante e un difensore sinistro.<br />

Per l'attacco, i nomi sono essenzialmente<br />

tre: Carlitos Tevez, Maxi Lopez,<br />

Didier Drogba e, nome dell'ultima ora,<br />

Fernando Torres, la punta spagnola che sta<br />

avendo poca fortuna nei blues londinesi.<br />

Per la difesa non c'è un vero e proprio<br />

nome, ma, azzardo, un Balzaretti o un<br />

Cicinho li metterei nella letterina. Se<br />

potessi sceglierne uno solo di questi,<br />

opterei per la difesa, l'attacco mi sembra <strong>il</strong><br />

reparto che desta meno preoccupazioni.<br />

Il supporter bianconero, dal canto suo, ha<br />

in cima alla lista dei desideri anch'egli due<br />

nomi: un attaccante e un difensore centrale.<br />

Servono entrambi. Per l'attacco,<br />

dopo <strong>il</strong> rifiuto del 2010, potrebbe essere la<br />

volta di Borriello, per la difesa <strong>il</strong> napoletano<br />

Bocchetti, in forza al Rubin Kazan,<br />

sotto l'albero di Vinovo, sarebbe cosa<br />

molta gradita ad Antonio Conte. A Napoli<br />

sperano che <strong>il</strong> c<strong>il</strong>eno Vargas sia già impacchettato<br />

sulla slitta dell'omone vestito di<br />

rosso. A Roma, sponda biancoceleste, per<br />

uno che arriva, uno potrebbe partire: si<br />

vocifera che super Pippo Inzaghi possa<br />

approdare alla corte di Rejia, per sostituire<br />

Cissè, destinazione Auxerre. E dulcis<br />

in fundo, occupiamoci del tifoso interista.<br />

Concretamente più che in <strong>La</strong>pponia, le<br />

lettere andrebbero indirizzate nella sede<br />

di via Vittorio Emanuele, dove Massimo<br />

“Santa Claus” Moratti, ne riceve a centinaia<br />

ogni giorno. Una sf<strong>il</strong>za di nomi, più o<br />

meno noti, sono i regali richiesti. Hazard,<br />

Casemiro, Vargas della Fiorentina, Lucas,<br />

Juan Jesus, l'evergreen Montolivo,<br />

popolano la fantasia del fan nerazzurro. A<br />

onor del vero, non che negli anni passati<br />

Moratti si sia sottratto alle richieste pervenutegli,<br />

ma si sa, <strong>il</strong> tifoso è un po' come<br />

un bambino, esigente e capriccioso.<br />

Sappiamo già che qualche richiesta sarà<br />

esaudita, qualchedun'altra resterà un<br />

sogno. E in clima di festa è lecito sognare.<br />

Dopo tutto, pensiamoci bene, qualora<br />

Babbo Natale non soddisfi tutti, c'è sempre<br />

<strong>il</strong> cinque gennaio a cui aggrapparci.<br />

Magari ci penserà la Befana a portare i<br />

doni. Sarebbe bello vedere l'espressione di<br />

Babbo Natale nel leggere le letterine dei<br />

tifosi. <strong>La</strong> slitta con in testa Rudolf è partita,<br />

mi sembra di sentire in lontananza <strong>il</strong><br />

dindondio della campana. Buon Natale.<br />

Massimo Petrungaro<br />

JUVENTUS - Seconda difesa e terzo<br />

miglior attacco della serie A, i numeri<br />

e non solo danno ragione ad Antonio<br />

Conte. Dopo qualche gol di troppo<br />

in avvio di stagione, con Barzagli centrale<br />

e Chiellini spostato a sinistra<br />

dietro si è trovato <strong>il</strong> bandolo della<br />

matassa ed è iniziata la scalata al vertice.<br />

Pirlo l'uomo in più. Voto 8<br />

UDINESE - Due punti in meno in<br />

classifica rispetto alla Juventus, stesso<br />

voto nei meriti. I friulani ormai sono<br />

una realtà del nostro campionato:<br />

difesa granitica e Totò Di Natale,<br />

ecco la ricetta giusta dell'ennesimo<br />

capolavoro targato Guidolin. In più<br />

tanta corsa, disciplina e sacrificio di<br />

squadra. Voto 8<br />

MILAN - <strong>La</strong> partenza aveva lasciato<br />

più di un dubbio, qualche partita<br />

persa e qualche gol di troppo, poi con<br />

<strong>il</strong> recupero di molti infortunati e <strong>il</strong><br />

miglioramento dello stato di forma è<br />

ritornato <strong>il</strong> M<strong>il</strong>an dell'anno scorso,<br />

letale in attacco e impermeab<strong>il</strong>e in<br />

difesa. Super Ibra sugli scudi, come la<br />

solito. Voto 7,5<br />

LAZIO - Da Cisse forse ci si aspettava<br />

di più, in compenso ad andare oltre<br />

le aspettative c'ha pensato Miroslav<br />

Klose e con lui è lievitato tutto <strong>il</strong> rendimento<br />

della squadra. Quarto posto<br />

e derby vinto finora sono un<br />

bottino di tutto rispetto, ora<br />

serve più costanza da parte<br />

di qualche big, vedi<br />

Hernanes, bravo almeno quanto<br />

discontinuo. Alla fine si vedrà fin<br />

dove avrà osato l'aqu<strong>il</strong>a. Voto 7<br />

CATANIA - Una delle più belle sorprese<br />

della stagione. <strong>La</strong> squadra di<br />

Montella gioca bene e diverte, a volte<br />

rischia più del dovuto ma nessuno si<br />

annoia mai a guardarla ed è un atteggiamento<br />

che paga, in casa e fuori:<br />

l'Aeroplanino sf<strong>il</strong>ati gli scarpini da<br />

gioco e indossati i panni dell'allenatore<br />

non ha dimenticato come si fa, per<br />

lui cambia poco, l'importante è volare<br />

alto. Voto 7<br />

ATALANTA - Partita ad handicap,<br />

la squadra non ha subito <strong>il</strong> colpo, anzi<br />

ne ha tratto slancio e determinazione.<br />

Alcune scelte azzeccate di<br />

Colantuono e i gol a raffica di Denis<br />

hanno fatto ingranare la marcia giusta<br />

e ora l'obbiettivo salvezza<br />

non è più un miraggio ma<br />

una luminosa realtà. Voto<br />

7<br />

CHIEVO - Dei veneti ci<br />

si dimentica quasi sempre,<br />

passano per lo più inosservati,<br />

poi si da uno<br />

sguardo alla classifica<br />

e alle statistiche<br />

ed ecco<br />

che sono<br />

sempre lì,<br />

sempre<br />

s u l<br />

pezzo<br />

e al loro<br />

posto. Di<br />

Carlo parla<br />

poco ma porta<br />

tanta sostanza, la squadra<br />

lo segue e i risultati<br />

arrivano anche con un<br />

Pellissier meno br<strong>il</strong>lante<br />

di altre occasioni. Voto 7<br />

INTER - Dopo l'esonero di<br />

Gasperini più d'uno aveva temuto <strong>il</strong><br />

peggio, <strong>il</strong> baratro sembrava dietro<br />

l'angolo. Per saltare l'ostacolo e<br />

ammorbidire la caduta è allora arrivato<br />

Ranieri: c'è ancora tanto da fare, la<br />

strada sembra però giusta, s'intravedono<br />

equ<strong>il</strong>ibrio e tenuta difensiva, se<br />

poi M<strong>il</strong>ito ritrovasse la via del gol, <strong>il</strong><br />

passo avanti sarebbe deciso. Voto 6<br />

NAPOLI - Degli azzurri si è parlato<br />

tanto e spesso giustamente bene,<br />

numeri alla mano hanno però fatto<br />

un po' poco, almeno non tanto quanto<br />

alla loro portata. In Europa si procede<br />

a gonfie vele, in Italia invece<br />

spesso s'inciampa. Mazzarri però<br />

sembra contento così, avrà ragione lui<br />

alla fine? Intanto <strong>il</strong> primo posto è lontano<br />

10 punti e bisogna far presto, gli<br />

altri scappano. Voto 6<br />

ROMA - I risultati dei giallorossi<br />

sono come le scelte di formazione<br />

del tecnico Luis Enrique:<br />

imprevedib<strong>il</strong>i e nevrotici.<br />

Più stab<strong>il</strong>ità nelle scelte<br />

e nel tabellino<br />

dello score non<br />

guasterebbero di<br />

certo, per ora<br />

si naviga<br />

a vista<br />

in attesa<br />

di quello che<br />

verrà, anche se <strong>il</strong> derby<br />

perso brucia ancora e<br />

<strong>il</strong> Capitano non è più<br />

intoccab<strong>il</strong>e. Voto 6<br />

PALERMO E<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

Dopo l’ultimo turno di campionato si fanno i b<strong>il</strong>anci prima della “virata” per <strong>il</strong> ritorno<br />

Campionato emozionante<br />

M<strong>il</strong>an e Juve sembrano le più accreditate per lo scudetto<br />

di Angelo Letizia<br />

<strong>La</strong> passione, la professionalità e la competenza<br />

del giovane Agente di calciatori Domenico<br />

Mafrica, ha dato i suoi frutti durante questi anni di<br />

duro lavoro portando alla ribalta molti giovani calciatori<br />

che ad oggi fanno parte della sua scuderia .<br />

Incontriamo l'Agente di calciatori in occasione di<br />

un suo ritorno a Reggio. Conosciamo ed apprezziamo<br />

le sue qualità ed <strong>il</strong> suo impegno per lanciare<br />

i nostri giovani. A suo parere cosa c'è bisogno<br />

per lanciare un giovane? Il futuro del nostro calcio<br />

sono i vivai, le scuole calcio e gli Stage.<br />

Considerato <strong>il</strong> momento di grande crisi che vive <strong>il</strong><br />

calcio penso che le società dovrebbero cambiare<br />

mentalità e puntare soprattutto sui giovani. Per<br />

questi motivi io e <strong>il</strong> mio studio S.M.C.in questi<br />

mesi abbiamo progettato e attuato una serie di<br />

Stage che saranno presenti in tutta Italia, “<br />

Regalati un Sogno “, <strong>il</strong> cui scopo è quello di far<br />

emergere più calciatori possib<strong>il</strong>i e quindi rinforza-<br />

GENOA - Entrambe non sembrano<br />

passarsela molto bene, i rosanero<br />

hanno appena dato <strong>il</strong> benservito a<br />

Mangia e a Malesani in Liguria qualcuno<br />

vorrebbe riservare lo stesso trattamento.<br />

<strong>La</strong> classifica però non è malvagia<br />

e allora bisogna prenderne atto:<br />

viste le rose a disposizione, forse più<br />

di tanto da rosanero e rossoblu non si<br />

potrebbe pretendere. Voto 6-<br />

PARMA, FIORENTINA, SIENA,<br />

BOLOGNA E CAGLIARI - Qui si<br />

invece che si sarebbe dovuto fare di<br />

più e meglio. Se Siena, Bologna e<br />

Cagliari sono in parte giustificate da<br />

alcune lacune d'organico, Parma e<br />

Fiorentina avrebbero invece <strong>il</strong> materiale<br />

giusto per stare più in alto.<br />

Colomba, Rossi, Sannino, Pioli e<br />

Ballardini possono far cambiare<br />

passo alla squadra, servono però<br />

determinazione e convinzione, così<br />

non basta. Voto 5,5<br />

CESENA, NOVARA e LECCE -<br />

Ora sarebbero tutte e tre in Serie B, di<br />

tempo però ce n'è ancora, ma bisogna<br />

fare in fretta: occorre rimboccarsi le<br />

maniche per non sprofondare del<br />

tutto e abbandonare anzitempo ogni<br />

proposito di permanenza nella massima<br />

serie. In teoria, analizzando risorse<br />

tecniche e prospettive, <strong>il</strong> Cesena<br />

sembrerebbe avere qualcosa in più, la<br />

classifica però è quella che è e i numeri<br />

non danno quasi mai scampo.<br />

Novara e Lecce sembrano invece stare<br />

decisamente peggio: per Tesser e<br />

Cosmi maggior impegno e volontà<br />

potrebbero pure non bastare. Voto 5<br />

ALLA SCOPERTA DI GIOVANI TALENTI<br />

DOMENICO MAFRICA,<br />

UN MANAGER NEL MONDO DEL CALCIO<br />

re i vivai. Gli Stage hanno come caratteristica principale<br />

la presenza di società importanti di serie A-<br />

B-C e quindi l'intervento di Responsab<strong>il</strong>i e<br />

Osservatori autorevoli che visioneranno tutti i giovani<br />

calciatori che vi parteciperanno. Questo è <strong>il</strong><br />

parere di molti. In particolare ci spieghi l'attuale<br />

situazione?<br />

Il calcio mondiale sta andando incontro ad una<br />

crisi economica che rischia realmente di seppellirlo;<br />

i primi a farne le spese saranno le Società minori<br />

(la lega PRO, per intenderci) ma, se i dirigenti<br />

non operano nella giusta direzione, anche <strong>il</strong> calcio<br />

multim<strong>il</strong>iardario rischia <strong>il</strong> tracollo.<br />

allora bisogna cambiare registro e puntare sui<br />

nostri giovani? E' certamente una scelta coraggiosa<br />

lavorare sui giovani in quanto bisogna avere<br />

pazienza e sapere attendere anche perchè i risultati<br />

non si possono avere nell'immediato.<br />

l.r.<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 23


A proposito<br />

di...<br />

Sport<br />

Commisso: bisogna stringersi<br />

tutti per mantenere l’Eccellenza<br />

Ufficialmente sono passati due anni da quando Enzo Commisso ha deciso<br />

di cedere <strong>il</strong> testimone . Continua però ad essere sempre vicino come<br />

presidente onorario. <strong>La</strong> sua decisione è stata sofferta essendo maturata<br />

dopo quasi trentacinque anni di attività dirigenziale . Eppure smentendo<br />

tutte le voci che lo volevano indissolub<strong>il</strong>mente legato alla “sua" squadra<br />

“<strong>il</strong> presidente" Enzo Commisso ha deciso di lasciare spazio ai nuovi soci .<br />

Lo incontriamo per un' intervista considerando anche le voci circolate in<br />

questi giorni circa un suo possib<strong>il</strong>e ritorno alla presidenza della nuova<br />

società.<br />

Presidente, è vero che ritornerà in società?<br />

Per quello che mi riguarda la squadra è stata<br />

data in gestione quattro anni fa. Per due anni<br />

consecutivi è stata gestita da un nuovo gruppo<br />

dirigenziale di cui facevano parte Alessandro<br />

Panetta, Giovanni Figliomeni e Francesco<br />

Vumbaca ed altri soci che hanno m<strong>il</strong>itato per<br />

due anni consecutivi in Promozione e disputato<br />

le finali play-off . Mi sento di ringraziarli perché<br />

hanno gestito con oculatezza le esigue risorse<br />

economiche raggiungendo anche <strong>il</strong> titolo di<br />

campione regionale juniores a <strong>La</strong>mezia Terme.<br />

Sono stati anni che sono serviti per formare i<br />

giovani calciatori tra cui vorrei ricordare <strong>il</strong> portiere<br />

Marra ( scoperto dall’indimenticab<strong>il</strong>e Zio<br />

Gino Figliomeni) poi i vari Rumbo, Sansalone,<br />

Marulla, Farcomeni,etc. Successivamente siccome<br />

esisteva un’altra società che aveva vinto <strong>il</strong><br />

campionato di terza categoria ed essendo formata da giovani dirigenti più<br />

intraprendenti ho deciso di farmi da parte per lasciare spazio visto che<br />

spesso ho dovuto sostenere da solo <strong>il</strong> peso economico di tanti campionati<br />

anche se debbo ringraziare sempre i tanti sostenitori, comprese anche le<br />

istituzioni che ci sono state sempre vicine.<br />

<strong>La</strong> nuova società ha riportato <strong>il</strong> Siderno in Eccellenza ma l’avvio è stato<br />

deludente?<br />

A mio avviso le cause che hanno determinato l’avvio incerto della squadra<br />

sono da addebitare alla diversità di campionato perché tra l’Eccellenza e<br />

la Promozione c’è un divario notevolissimo. Ci sono giocatori molto forti<br />

in Eccellenza che scendono di categoria e che vivono di questo lavoro .<br />

Diventa necessario organizzarsi con una società forte che possa fare fron-<br />

Prima categoria<br />

Natale “amaro”<br />

in casa Mammola<br />

Natale amaro per <strong>il</strong> Mammola che non riesce<br />

più a conquistare l’intera posta in palio<br />

da più di un mese. Due sconfitte consecutive<br />

e la crisi per i Viola è ormai certificata<br />

con l’ultima posizione in classifica in compagnia<br />

del Taureana. Il tecnico mammolese<br />

non nasconde la propria amarezza per gl’ultimi<br />

risultati negativi. “<strong>La</strong> sconfitta di domenica<br />

contro <strong>il</strong> San Roberto, una nostra diretta<br />

concorrente per evitare la retrocessione, è<br />

stata veramente pesante. Abbiamo cercato<br />

di portare via un risultato positivo ma non ci<br />

siamo riusciti malgrado <strong>il</strong> grande impegno<br />

dei ragazzi” . Domenica <strong>il</strong> Mammola ha<br />

presentato i nuovi arrivati dal mercato di<br />

riparazione : Panetta, Fuda, Gulluni,<br />

Gennaro e Tavernese . Esordio subito da<br />

dimenticare per loro. <strong>La</strong> pausa Natalizia<br />

servirà al Mammola per recuperare i tanti<br />

infortunati e squalificati. In questi giorni<br />

dopo una lunga assenza si è rivisto nelle<br />

sedute di allenamento anche <strong>il</strong> centrocampista<br />

Nicodemo Scali pronto a ritornare a<br />

disposizione del tecnico. Mister Macrì,dopo<br />

la pausa, lavorerà per far ritrovare la giusta<br />

condizione ai suoi ragazzi preparando al<br />

meglio la sfida contro i reggini che potrebbe<br />

essere la partita giusta per cercare di trovare<br />

quella vittoria che manca, ormai, da troppo<br />

tempo.<br />

Nicodemo Bar<strong>il</strong>laro<br />

te agli impegni assunti.<br />

Il Siderno si salverà ?<br />

Io sono convinto che con la volontà dei dirigenti e l’impegno dei calciatori<br />

ed i risultati delle ultime due domeniche di campionato la salvezza sia<br />

diffic<strong>il</strong>issima ma non impossib<strong>il</strong>e da raggiungere. Mister Fiorenza ha fatto<br />

benissimo nel campionato di terza categoria e nell’ultimo di promozione .<br />

Conoscendo l’uomo, sia perché l’ho avuto da ragazzino prima come calciatore<br />

in seconda categoria (tappa importante visto che ha costituito un<br />

trampolino di lancio per <strong>il</strong> professionismo e poi in Promozione dove<br />

abbiamo vinto <strong>il</strong> campionato nello spareggio<br />

finale di Palmi contro la<br />

Vibonese) posso dire che mi hanno sorpreso<br />

le dichiarazioni r<strong>il</strong>asciate ad alcuni<br />

organi d’informazione laddove si era<br />

espresso richiamando alcune mie possib<strong>il</strong>i<br />

ingerenze sulla società. Chiarisco a<br />

lui ed a tutti gli sportivi che negli ultimi<br />

anni non ho mai espresso giudizi anche<br />

se convinto, vedendo i calciatori e conoscendo<br />

l’Eccellenza, che con quell’organico<br />

iniziale, ci sarebbero stati dei seri<br />

problemi nel cercare di raggiungere la<br />

salvezza senza passare dai play-out.<br />

Però sembra che anche <strong>il</strong> destino avverso<br />

si accanisca visto quanto accaduto a<br />

mister <strong>La</strong>face, ai neo acquisti e allo<br />

sfortunato Nunzio Siviglia ?<br />

In questi casi non ci sono parole che possono bastare. Mister <strong>La</strong>face ha<br />

accettato con grande entusiasmo perché <strong>il</strong> Siderno, per lui, era <strong>il</strong> raggiungimento<br />

di un prestigioso obiettivo professionale. Stava riuscendo ad ottenere<br />

anche risultati importanti perché in due gare esterne era riuscito ad<br />

ottenere 4 punti e soprattutto aveva riacceso l’entusiasmo calcistico di una<br />

piazza importante come Siderno. In questo momento mi sento di dire a<br />

tutti i dirigenti del Siderno, ai presidenti, ai soci, ai simpatizzanti ed ai tifosi<br />

di stringersi intorno a questa squadra, me compreso, facendo l’impossib<strong>il</strong>e<br />

per poterla salvare anche in memoria di Nunzio Siviglia e per dare una<br />

soddisfazione al mister. Con l’occasione auguro a tutti i vostri lettori un sincero<br />

augurio di Buon Natale e Felice anno nuovo.<br />

Antonio Tassone<br />

Eccellenza Montalto ok<br />

<strong>La</strong> squadra di Paschetta “vola”<br />

L’ora della verità, nell'ultima di campionato... e<br />

chi l'avrebbe mai pensato e scritto! L'ultima<br />

giornata del massimo campionato ha regalato<br />

tante sfide interessanti, forse decisive, in chiave<br />

vittoria finale. E ben due big match, di fronte,<br />

le prime della classe. Gli occhi erano puntati,<br />

in particolar modo, su Montalto Sersale,<br />

finita 3-1 e campionato virtualmente chiuso,<br />

anche se nel girone di ritorno <strong>il</strong> Montalto giocherà<br />

gli scontri piu' duri quasi tutti fuori casa.<br />

Scalea - Roccella Un tempo inseparab<strong>il</strong>i<br />

dai primi posto della classifica,<br />

non ha regalato forti emozioni,<br />

ma preziosi punti al<br />

Roccella, ora la squadra del<br />

patron Giannitti, (dopo <strong>il</strong> ko interno)<br />

trova serenita' sotto le feste.<br />

Non poteva perdere la squadra di<br />

Tonino Figliomeni e così ' e' stato.<br />

Anche perché, <strong>il</strong> Roccella era<br />

strafavorito, sulla carta, contro i<br />

cosentini sempre peggio in classifica.<br />

Il Guardavalle di Mister Aita<br />

non ha avuto problemi con una Bovalinese falcidiata<br />

dalle assenze. Giallorossi che dopo la<br />

buona prestazione a Sersale, ha distribuito gol<br />

ai tifosi di casa vincendo ampiamente sulla<br />

Bovalinese. Siderno Soverato purtroppo e'<br />

stata rinviata per <strong>il</strong> triste incidente accaduto a<br />

Mister <strong>La</strong>face, <strong>il</strong> suo Vice Siviglia e due suoi<br />

giocatori che come tutti abbuamo appreso gli<br />

e' costata la vita al giovane Nunzio Siviglia.<br />

Alla famiglia, amici e Societa' Siderno Calcio<br />

le piu' sentite condoglianze de <strong>La</strong> <strong>Riviera</strong>. Il<br />

Brancaleone invece, non e' riusciuto nell'impresa<br />

di fermare una lanciata Rossanese. Per i<br />

ragazzi di Mister Brando purtroppo l'impresa<br />

e' sfumata. Per le squadre più vicino a noi bisogna<br />

invertire la rotta, e nonostante i tanti<br />

mugugni che in settimana si sono sentiti per<br />

tutti, nessuna esclusa, <strong>il</strong> girone di ritorno si presenta<br />

in salita. Questa ultima di campionato e'<br />

stata una giornata davvero interessante se non<br />

altro per i quartieri alti, perché<br />

si e' fermata la Palmese, ha<br />

perso punti <strong>il</strong> Sersale, e si e'<br />

capito che per <strong>il</strong> Primo posto<br />

sara' praticamente, impossib<strong>il</strong>e<br />

arrivarci salvo che <strong>il</strong> Montalto<br />

non ci metta del suo. I prossimi<br />

impegni per le prime quattro in<br />

classifica, escluso la capolista,<br />

dopo la sosta ci diranno se<br />

sara' ancora campionato a<br />

parte per alcuni di loro.<br />

Provare per credere. Per Il<br />

quasi imbattuto Montalto, sara' una prova di<br />

forza. Vietato sbagliare a tutti per non perdere<br />

quel treno che porta verso le zone alte. <strong>La</strong><br />

grande differenza, però, è che si affrontano<br />

squadre che ora scoppiano di salute sara'<br />

ancora cosi' dopo la sosta? Per concludere,<br />

tutti sono alla disperata ricerca di punti, e<br />

come sempre succede vincerà la più forte e<br />

organizzata. Buon cammino a tutti.<br />

Antonio Chiera<br />

IN SERIE D SI E’ LAUREATA<br />

CAMPIONE D’INVERNO<br />

Hinterreggio, Rappoccio:<br />

“stiamo facendo bene”<br />

L'Hinterreggio chiude <strong>il</strong> girone d'andata da<br />

campione. Un primo posto sofferto, arrivato<br />

grazie alla zuccata vincente di Ivan<br />

Franceschini. E' la vittoria momentanea di un<br />

gruppo che ci ha creduto, e di una società<br />

capace di allestire un organico di tutto rispetto.<br />

Abbiamo raggiunto telefonicamente <strong>il</strong> dg<br />

dei biancazzurri, Carmelo Rappoccio, che fa <strong>il</strong><br />

punto sommario di tutto <strong>il</strong> girone d'andata.<br />

B<strong>il</strong>ancio complessivo - "Ci eravamo prefissati<br />

di arrivare tra le prime. Ci siamo riusciti, e<br />

credo che non<br />

abbiamo rubato<br />

nulla. Abbiamo<br />

fatto <strong>il</strong> nostro onesto<br />

campionato, e<br />

fino a qui lo abbiamo<br />

condotto<br />

bene. Rivelazioni<br />

in testa? Non<br />

credo, perché se si<br />

esaminano gli<br />

organici del<br />

Palazzolo o della<br />

Battipagliese, ci<br />

sono giocatori validissimi per un campionato<br />

di Serie D. In tal senso, me lo aspettavo e per<br />

me non sono affatto sorprese. Nei campani,<br />

fino a poco tempo fa, per fare un nome, figurava<br />

De Cesare. Nel Palazzolo, invece, c'è<br />

Contino. Insomma, forse le sorprese più grandi<br />

sono Acri e Adrano, anche se in organico<br />

anche loro hanno gente che conosce la categoria".<br />

Fare la differenza - "L'Hinterreggio ha<br />

costruito un progetto, e già a Giugno avevamo<br />

una squadra pronta. Siamo contenti, e sappiamo<br />

che i giocatori continueranno a dare del<br />

loro meglio. Abbiamo un gruppo di 22-23 giocatori<br />

validi che vogliono e possono fare la differenza".<br />

f.m. - rnp<br />

V<strong>il</strong>lese, Rachid:<br />

“Bello <strong>il</strong> Natale in vetta”<br />

Il numero 10 sulle spalle, capitano e bomber<br />

della Virtus, esperienza da vendere e fiuto<br />

inimitab<strong>il</strong>e. Non può che essere lui, Tizaoui<br />

Rachid. E’ lui, in questo campionato, che sta<br />

trascinando la squadra verso un cammino<br />

prospero di risultati. Intervenuto ai microfoni<br />

di reggionelpallone.it, Rachid ha parlato<br />

del suo campionato e di quello della V<strong>il</strong>lese.<br />

CAMPIONI D’INVERNO: “ Stiamo<br />

disputando un bel campionato, la squadra<br />

ha risposto benissimo e i risultati stanno arrivando.<br />

Abbiamo un ottimo gruppo, possiamo<br />

andare lontano. Gli obiettivi di inizio stagione<br />

sono stati modificati in corso d’opera<br />

per l’alto rendimento della squadra e speriamo<br />

di mantenere <strong>il</strong> primato”. L’ARMA<br />

IN PIU’:“ Ho giocato bene sino ad ora, ma<br />

la squadra non dipende solo da me. Il gruppo<br />

alla fine fa la differenza. Metto a disposizione<br />

della squadra la mia esperienza ed <strong>il</strong><br />

mio sacrificio, ma l’arma in più è <strong>il</strong> gruppo.<br />

Siamo uniti, giochiamo bene e ci divertiamo:<br />

questo è <strong>il</strong> calcio. I giovani poi stanno disputando<br />

un campionato al di sopra delle aspettative<br />

e questo non può che essere un bene”.<br />

LOCRI: “Dopo la pausa natalizia affronteremo<br />

<strong>il</strong> Locri, squadra più che temib<strong>il</strong>e.<br />

Andiamo con lo stesso spirito delle partite<br />

precedenti per conquistare tre punti fondamentali<br />

per <strong>il</strong> nostro cammino in questo<br />

campionato. <strong>La</strong> nostra è una posizione priv<strong>il</strong>egiata<br />

e vogliamo mantenerla”.<br />

F<strong>il</strong>ippo Mazzù-<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 24


SERVIZIO DI INFORMAZIONE PER I CITTADINI CITTADINI numero verde: 800 678 910 11<br />

INDIRIZZO<br />

INDIRIZZO<br />

“ CALABRIA CALABRIA<br />

& Europa”<br />

www.eurokomonline.eu<br />

Tutti i bandi sono disponib<strong>il</strong>i sul sito dell’Unione Europea e della Commissione<br />

Europea Rappresentanza in Italia: www.europa.eu.int -<br />

www.europa.eu.in/italia - Per maggiori informazioni è possib<strong>il</strong>e contattare i nostri<br />

uffici: Centro di informazione dell’UE - Europe Direct “Calabria&Europa”<br />

info: Palazzo Ameduri, piazza dei Martiri 89046 Gioiosa Ionica<br />

Tel: 00 39 0964 412400 - fax 0964 342022<br />

ema<strong>il</strong> associazioneeurokom@tiscali. it<br />

Siderno ospiterà a gennaio lo scambio internazionale<br />

del progetto Grundvig “Journey Through Dances”<br />

L’Associazione Eurokom, sede ospitante<br />

dell’Ed “Calabria&Europa”, accoglierà presso<br />

i locali del Grand Hotel President dal quattro<br />

all’otto Gennaio lo scambio internazionale del<br />

progetto Grundvig “Journey Through<br />

Dances”. Un’azione di Learning Partnerships<br />

prevista dal programma LLP Grundvig, che<br />

vede partecipi oltre ad EUROKOM altri quattro<br />

istituzioni europee e non. Il capof<strong>il</strong>a è l’organizzazione<br />

Turca Yofder, agenzia non profit<br />

attiva nel campo dell’educazione culturale ed<br />

artistica dei giovani, specializzata nell’insegnamento<br />

del folklore e della danza popolare, considerati<br />

mezzi di crescita psicosociale ideali per<br />

l’integrazione interculturale e generazionale.<br />

Quindi l’Unirea National College della<br />

Romania scuola secondaria superiore a circa<br />

NOVITÀ DALL'EUROPA<br />

140 km da Bucarest e sempre dalla Romania <strong>il</strong><br />

Grup Scolar Tehnic Targu Frumos agenzia educativa<br />

ad indirizzo tecnico professionale specializzata<br />

in vari campi del commercio e delle arti.<br />

Per l’Italia accanto ad Eurokom è partner di<br />

progetto la Società Cooperativa Sociale a.r.l.<br />

Cerchio di Sant’Angelo in Vado dell’ Alta Valle<br />

del Metauro specializzata in organizzazione di<br />

eventi e meeting turistico culturali. Lo scopo<br />

del progetto è ben chiaro e si propone di creare<br />

le basi affinché i bambini ei giovani dei partner<br />

paesi, pur rappresentanti di diversa religione,<br />

lingua e cultura divengano i delegati ideali<br />

che condurranno le proprie culture ad incontrarsi<br />

e divenire amiche forever. Il linguaggio<br />

prioritario scelto per l’integrazione e <strong>il</strong> mutuo<br />

arricchimento è quello della danza tradizionale<br />

L'UE adotta "Opportunità per i giovani"<br />

Per far fronte alla crescente disoccupazione<br />

giovan<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> cui tasso ha ormai raggiunto <strong>il</strong><br />

21%, la Commissione ha adottato l'iniziativa<br />

"Opportunità per i giovani", nella quale esorta<br />

gli Stati membri a prevenire l'abbandono scolastico<br />

aiutando i giovani a sv<strong>il</strong>uppare competenze<br />

che rispondano alle esigenze del mercato<br />

del lavoro, garantendo la possib<strong>il</strong>ità di esperienze<br />

professionali e di formazione sul posto di<br />

lavoro e agevolando l'ingresso dei giovani nel<br />

mondo del lavoro. In effetti nonostante tutti gli<br />

sforzi messi in atto dall'UE e dai suoi paesi<br />

membri, le prospettive di occupazione per i<br />

giovani europei restano fosche. Un giovane su<br />

cinque sotto i 25 anni e alla ricerca di un lavoro<br />

non riesce a trovarlo. Ci sono poi 7,5 m<strong>il</strong>ioni di<br />

giovani tra i 15 e i 24 anni che non lavorano,<br />

non studiano e non seguono formazioni professionali.<br />

<strong>La</strong> Commissione sollecita gli Stati membri a<br />

fare un miglior uso del Fondo Sociale Europeo,<br />

che dispone di 30 m<strong>il</strong>iardi di euro destinati a<br />

finanziare nuovi progetti non ancora assegnati.<br />

<strong>La</strong> Commissione ha inoltre proposto una serie<br />

di iniziative concrete che saranno finanziate<br />

direttamente dai fondi europei.<br />

Obiettivo finale dell'iniziativa<br />

o Aiutare i giovani disoccupati che hanno<br />

abbandonato la scuola o la formazione prima<br />

di ottenere un diploma di scuola secondaria<br />

superiore a riprendere gli studi o una formazione<br />

professionale che diano loro le competenze<br />

necessarie per trovare un lavoro.<br />

o Permettere ai giovani in possesso di un diploma,<br />

ma che non riescono a trovare lavoro, di<br />

avere accesso ad una prima esperienza lavorativa.<br />

“L'iniziativa Opportunità per i giovani - ha<br />

dichiarato José Manuel Barroso, Presidente<br />

della Commissione europea - vuole dimostrare<br />

con l’intenzione di scambiare tra i partner balli<br />

tradizionali e di eseguire i differenti balli attraverso<br />

i diversi team di danza popolare dei<br />

paesi partner. L’obiettivo principale è quello di<br />

aiutare giovani, gli adulti, i loro amici e le<br />

comunità locali alla consapevolezza dell’importanza<br />

della danza. Questo progetto intende<br />

essere una campagna per migliorare la qualità<br />

della vita di tutte le persone coinvolte. Il contatto<br />

diretto con culture diverse aiuta la comunicazione<br />

armonica degli adulti, la loro mentalità<br />

aperta e l’accettazione degli altri. L’agenda dei<br />

lavori sarà veramente piena e si aprirà <strong>il</strong> 5 con<br />

<strong>il</strong> primo meeting di organizzazione e presentazione<br />

del Progetto. Durante la giornata oltre<br />

alle presentazioni delle azioni specifiche vi<br />

saranno comuni presentazioni dei territori<br />

Per fare fronte alla crisi l'Europa ha varato un'agenda<br />

economica rafforzata, con una maggiore<br />

sorveglianza da parte dell'UE. Ne fanno parte le<br />

priorità e gli obiettivi strategici concordati nell'ambito<br />

della strategia Europa 2020; gli impegni<br />

aggiuntivi presi dagli Stati membri che partecipano<br />

al patto Euro Plus; una maggiore sorveglianza<br />

da parte dell'UE delle politiche economiche<br />

e di b<strong>il</strong>ancio nazionali nell'ambito del<br />

patto di stab<strong>il</strong>ità e crescita, integrato da nuovi<br />

strumenti per affrontare gli squ<strong>il</strong>ibri macroeconomici;<br />

un nuovo metodo di lavoro - <strong>il</strong> semestre<br />

europeo - per discutere le priorità economiche e<br />

di b<strong>il</strong>ancio ogni anno nello stesso periodo.<br />

Interventi per salvaguardare la stab<strong>il</strong>ità dell'area<br />

dell'euro. Nel 2010 l'UE ha reagito alla crisi del<br />

debito sovrano istituendo a favore degli Stati<br />

membri meccanismi di sostegno temporanei,<br />

che nel 2013 saranno sostituiti da uno strumento<br />

permanente, vale a dire <strong>il</strong> meccanismo<br />

europeo di stab<strong>il</strong>ità (ESM). Le misure di sostegno<br />

sono subordinate al risanamento delle<br />

finanze e a programmi di riforma rigorosi e sono<br />

messe a punto in stretta collaborazione con<br />

l'FMI.<br />

Ma cosa comporta in breve l'introduzione del<br />

semestre europeo … con questa dicitura si<br />

intende un periodo, di sei mesi appunto, in cui<br />

ogni anno le politiche strutturali, macroeconomiche<br />

e di b<strong>il</strong>ancio degli Stati membri vengono<br />

coordinate per consentire ai paesi europei<br />

di tener conto delle raccomandazioni dell'UE in<br />

una fase iniziale della loro procedura di b<strong>il</strong>ancio<br />

nazionale e per altri aspetti delle loro politiche<br />

economiche.<br />

Le tappe fondamentali del semestre europeo<br />

sono le seguenti:<br />

A gennaio la Commissione presenta l'analisi<br />

annuale della crescita, in cui fissa le priorità<br />

I 5 obiettivi che l'UE è chiamata a raggiungere entro <strong>il</strong> 2020<br />

1. Occupazione<br />

innalzamento al 75% del tasso di occupazione<br />

(per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64<br />

anni)<br />

2. R&S / innovazione<br />

aumento degli investimenti in ricerca e sv<strong>il</strong>uppo<br />

ed innovazione al 3% del PIL dell'UE<br />

(pubblico e privato insieme)<br />

ai giovani europei che siamo attenti alla loro<br />

situazione. Abbiamo dato ascolto alle loro<br />

richieste, ripetute da Madrid a Bruxelles, di<br />

essere parte attiva della società europea. Per<br />

arrivarci occorre avere un lavoro.. <strong>La</strong> riforma a<br />

lungo termine del mercato del lavoro è una<br />

necessità evidente, ma ci vorrà tempo perché<br />

produca I risultati attesi. Con questa iniziativa<br />

affermiamo la necessità di agire immediatamente<br />

per ridurre la disoccupazione giovan<strong>il</strong>e.”<br />

Cosa cambia concretamente?<br />

o una collaborazione tra Commissione, autorità<br />

nazionali, parti sociali e società civ<strong>il</strong>e, con<br />

finanziamenti europei più mirati, potrà<br />

aumentare le possib<strong>il</strong>ità di lavoro per i giovani.<br />

o almeno 5 000 giovani potranno beneficiare<br />

dell'iniziativa "Il tuo primo posto di lavoro<br />

EURES", pensata per aiutarli a trovare un'occupazione<br />

in un altro paese dell'UE.<br />

o i paesi dell'UE istituiranno meccanismi per<br />

assicurare che, entro quattro mesi dalla fine del<br />

loro percorso scolastico, i giovani abbiano un<br />

lavoro, proseguano gli studi o seguano una formazione.<br />

o la Commissione elaborerà un quadro per<br />

tirocini di alta qualità in modo da rendere più<br />

trasparenti le informazioni sulle opportunità<br />

disponib<strong>il</strong>i a livello europeo, sulle condizioni di<br />

accesso e sugli obiettivi perseguiti. L'obiettivo<br />

per <strong>il</strong> 2012: almeno 130 000 tirocini nell'ambito<br />

dei programmi ERASMUS e Leonardo da<br />

Vinci, con ampie risorse destinate ai tirocini in<br />

azienda;<br />

o la Commissione metterà a disposizione<br />

fondi per l'assistenza tecnica destinati a<br />

sostenere gli Stati membri nell'impiego dei<br />

fondi europei disponib<strong>il</strong>i, in particolare dal<br />

Fondo Sociale Europeo che dispone ancora 30<br />

m<strong>il</strong>iardi di euro per finanziare nuovi progetti.<br />

3. Cambiamenti climatici /energia<br />

riduzione delle emissioni di gas serra del 20%<br />

(o persino del 30%, se le condizioni lo permettono)<br />

rispetto al 1990<br />

20% del fabbisogno di energia ricavato da<br />

fonti rinnovab<strong>il</strong>i<br />

aumento del 20% dell'efficienza energetica<br />

4. Istruzione<br />

coinvolti dall’iniziativa. Nel pomeriggio lo spazio<br />

sarà lasciato alla danza con la partecipazione<br />

di alcuni dancers di balli popolari e folk del<br />

nostro territorio che dimostreranno passi e<br />

significati dei balli tradizionali calabresi al partenariato.<br />

Il sei dopo i lavori mattutini si prevede<br />

la visita alla cittadina di Gerace ed ai suoi<br />

scorci più ameni. Il sette la visita al Sc<strong>il</strong>la ed alla<br />

Città di Reggio Calabria. Lo scopo primario<br />

che Eurokom si propone con l’azione progettuale<br />

è anche quello di fornire ai partner stranieri<br />

una possib<strong>il</strong>ità di conoscere usi luoghi e<br />

costumi della Calabria e della Locride per lanciare<br />

anche un messaggio di accoglienza in<br />

vista di uno sv<strong>il</strong>uppo turistico e culturale futuro.<br />

Alessandra Tuzza<br />

IL NUOVO GOVERNO DELL'ECONOMIA<br />

DELL'UE SI FONDA SU TRE PILASTRI:<br />

riduzione degli abbandoni scolastici al di sotto<br />

del 10%<br />

aumento al 40% dei 30-34enni con<br />

un'istruzione universitaria<br />

5. Povertà / emarginazione<br />

almeno 20 m<strong>il</strong>ioni di persone a rischio o in<br />

situazione di povertà ed emarginazione in<br />

meno.<br />

dell'UE per l'anno successivo per promuovere la<br />

crescita e la creazione di posti di lavoro.<br />

A marzo, sulla base dell'analisi annuale della<br />

crescita, i capi di Stato e di governo dell'UE<br />

definiscono gli orientamenti dell'UE per le<br />

politiche nazionali.<br />

Ad apr<strong>il</strong>e gli Stati membri presentano i loro<br />

piani a favore del risanamento delle finanze pubbliche<br />

(programmi di stab<strong>il</strong>ità o convergenza) e<br />

le riforme e misure che intendono adottare per<br />

conseguire una crescita intelligente, sostenib<strong>il</strong>e e<br />

solidale (programmi nazionali di riforma).<br />

A giugno la Commissione valuta questi programmi<br />

e rivolge a ciascun paese una serie di<br />

raccomandazioni. Il Consiglio discute e <strong>il</strong><br />

Consiglio europeo approva tali raccomandazioni.<br />

Infine, alla fine di giugno o all'inizio di luglio, <strong>il</strong><br />

Consiglio adotta formalmente le raccomandazioni<br />

rivolte ai singoli paesi europei.<br />

Cosa viene verificato<br />

L'Unione europea verifica i passi avanti compiuti<br />

su 3 fronti:<br />

Fattori macroeconomici<br />

Il contesto macroeconomico è stab<strong>il</strong>e e favorevole<br />

alla crescita e alla creazione di posti di<br />

lavoro?<br />

Le politiche adottate affrontano gli squ<strong>il</strong>ibri<br />

macroeconomici, le vulnerab<strong>il</strong>ità macrofinanziarie<br />

e gli aspetti della competitività aventi<br />

una dimensione macroeconomica?<br />

Le economie nazionali hanno prodotto ricadute<br />

(positive o negative), specie nell'area dell'euro?<br />

Riforme portatrici di crescita<br />

Le riforme strutturali promuovono R&S e innovazione,<br />

un uso efficiente delle risorse, un ambiente<br />

imprenditoriale sano, l'occupazione,<br />

l'istruzione e l'integrazione sociale?<br />

Quali passi avanti sono stati compiuti per conseguire<br />

i 5 obiettivi quantitativi dell'UE e i correlati<br />

obiettivi nazionali?<br />

Finanze pubbliche (maggiore sorveglianza dei<br />

b<strong>il</strong>anci nell'ambito del patto di stab<strong>il</strong>ità e crescita)<br />

Cosa viene fatto per ridurre <strong>il</strong> debito pubblico e<br />

<strong>il</strong> disavanzo (risanamento di b<strong>il</strong>ancio) nell'interesse<br />

della sostenib<strong>il</strong>ità delle finanze pubbliche?<br />

Quali vincoli di b<strong>il</strong>ancio impediscono ai governi<br />

di promuovere la crescita? (Individuando questi<br />

vincoli l'UE può fornire adeguate indicazioni<br />

strategiche).<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 25


SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 26


la <strong>Riviera</strong><br />

Biblioteca meridionalista<br />

Il paese dei gigli<br />

FERNANDO SAGADO<br />

“L’ispettore Manti solo poteva muoversi in<br />

quel marasma, era nato a Zefira, figlio di<br />

poliziotto, oltre che poliziotto; conosceva ogni<br />

abitante della città, le storie personali erano <strong>il</strong><br />

suo pane quotidiano. Manti infierì, entrò nell’archivio<br />

del commissariato e ne uscì con un<br />

foglio datt<strong>il</strong>oscritto, era una denuncia per<br />

guida senza patente appioppata al figlio del<br />

boss Scorsello, sorpreso a condurre un’auto<br />

in compagnia di Dante Zedi, nipote del sindaco.<br />

Mostrò alcune vecchie foto nelle quali<br />

un adolescente Tito Manti era abbracciato<br />

ad altri due ragazzi che altri non erano se non<br />

i boss Totò Scorsello e Natale Alatti, compagni<br />

di liceo del poliziotto. Manti regalò una<br />

foto al commissario Rustici, nella quale lo<br />

stesso commissario accendeva la sigaretta ad<br />

uno sconosciuto. “Probab<strong>il</strong>mente mi ha chiesto<br />

da accendere” disse <strong>il</strong> commissario. “E’<br />

una tua teoria commissario, le foto non parlano,<br />

ti mostrano in atteggiamento confidenziale<br />

con Pasquale Caravita, <strong>il</strong> mafioso assassinato<br />

ieri”, ribadì Manti in atteggiamento<br />

sbirresco; “sai quante persone si trovano a<br />

dover dar conto di questi indizi davanti a un<br />

pubblico ministero?”. Erano degli evidenti<br />

paradossi quelli significati dall’ispettore<br />

Manti, un giudice da quelle parti non dava<br />

Il figlio di un poliziotto era<br />

nel bene in virtù di quella<br />

condizione di nascita;<br />

<strong>il</strong> discendente di un<br />

malandrino aveva l’onere<br />

della prova in ordine alla<br />

propria moralità...<br />

alcun valore ad elementi di quel tipo. “Ma se<br />

un inquirente di M<strong>il</strong>ano vedesse …. diciamo<br />

dieci foto che ti ritraggono in atteggiamento<br />

equivoco con noti pregiudicati, cosa direbbe?”<br />

chiosò Tito Manti. “Che sono un colluso!”<br />

fu l’ovvia risposta del superiore. Manti<br />

adagiò davanti al collega le foto delle quali<br />

stava parlando. Rustici le guardò allibito,<br />

riconoscendo quasi tutti i suoi compagni di<br />

posa. “Sei proprio uno sbirro!” gli gridò prendendo<br />

l’uscita. Manti lo rincorse, lavorava da<br />

vent’anni in quella città, e a questi si aggiungeva<br />

l’esperienza dei quarant’anni dati alla<br />

polizia dal padre. Era certo che i buoni superassero<br />

di gran lunga i cattivi a Zefira; la sua<br />

tesi dimostrava però quanto arduo fosse per<br />

un uomo onesto dimostrare di essere tale. Il<br />

figlio di un poliziotto era nel bene in virtù di<br />

quella condizione di nascita; <strong>il</strong> discendente di<br />

un malandrino aveva l’onere della prova, in<br />

ordine alla propria moralità, ed era condannato<br />

per tutta la vita a fare professione di<br />

bene”. Questo è un brano tratto da un libro<br />

pubblicato qualche anno fa, ambientato in<br />

un’immaginaria città, posta in un qualsiasi<br />

punto della Calabria. Zefira, una città che<br />

oggi, drammaticamente, potrebbe essere<br />

identificata con Reggio, domani con Locri<br />

e poi con Catanzaro e a salire con Napoli e<br />

a scendere con Palermo. Zefira è la<br />

metafora della città meridionale, di una<br />

società promiscua in cui muovendosi con<br />

una logica m<strong>il</strong>anese non si salverebbe nessuno.<br />

Una logica basata più su giudizi, o<br />

pregiudizi, morali che su regole di diritto.<br />

Una logica che se applicata integralisticamente<br />

escluderebbe da ogni forma di partecipazione<br />

civ<strong>il</strong>e gran parte della popolazione<br />

meridionale. Immaginate una persona<br />

integerrima nata ad Africo, potrebbe<br />

mai fare <strong>il</strong> poliziotto, <strong>il</strong> giudice, <strong>il</strong> politico?<br />

Se qualcuno volesse gli tirerebbe fuori un<br />

parente birichino in un baleno. Una foto, la<br />

partecipazione a un matrimonio, a un funerale,<br />

la bevuta al bar. L’amore per un uomo<br />

o una donna nati in contesti diffic<strong>il</strong>i.<br />

Basterebbe una banale relazione di servizio,<br />

redatta dall’ultimo dei piantoni, per<br />

stroncare sul nascere la carriera di chiunque.<br />

Pensateci, voi che ipocritamente osannate<br />

la Boccassini. Siete sicuri di non avere<br />

un parente, un amico, un amore birba?<br />

Anche voi che fate i giudici, i poliziotti, i<br />

preti, i giornalisti. Anche voi che avete fedine<br />

penali immacolate. Tutti voi candidi<br />

gigli. Se un uomo si ammettesse o si esclu-<br />

... una persona<br />

nata ad Africo, potrebbe<br />

mai fare <strong>il</strong> poliziotto,<br />

<strong>il</strong> giudice, <strong>il</strong> politico? Se<br />

qualcuno volesse, gli tirerebbero<br />

fuori un parente<br />

birichino in un baleno.<br />

desse dalle professioni, dai ruoli, in base<br />

alle colpe altrui, quanti di voi sarebbero<br />

giudici, poliziotti, giornalisti.. Fatevi i conti,<br />

e fatelo seriamente. Prendete la vicenda<br />

del giudice Giglio. Sapremo se è colpevole<br />

solo fra parecchi anni, o forse mai. E quelli<br />

che ha giudicato lui? Avremo mai la certezza<br />

se fossero colpevoli o innocenti, o fossero<br />

solo avversari? E Dio non voglia,<br />

ponete <strong>il</strong> caso che un giorno si scoprissero<br />

strane cose sulla Boccassini, che in fondo<br />

pur agendo per logiche m<strong>il</strong>anesi ha nelle<br />

vene sangue meridionale. Giglio, i condannati<br />

di Giglio? Beh, le cose non sono fac<strong>il</strong>i.<br />

Siamo una società complessa, che gira a<br />

vuoto basandosi sui rapporti di forza più<br />

che su quelli di onestà. E non è che la si<br />

voglia buttare in caciara o far finire tutto<br />

nel buio dove tutte le vacche sono nere. Ma<br />

non possiamo tutti inventarci candidi gigli e<br />

spalare <strong>il</strong> letame solo nelle stalle altrui. Ah,<br />

sapete che io un giglio non lo sono con<br />

documenti di supporto, ma sapete anche<br />

che <strong>il</strong> caffè con me, o con quelli come me,<br />

l’avete preso in migliaia. Occhio alle pose..<br />

e alle rosse.<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 27


Immagini<br />

Telethon<br />

da...<br />

MASSIMO CUSATO,<br />

percussionista di Eugenio<br />

Bennato dal 1995 al 1998, già<br />

fondatore del gruppo di musica<br />

etnica “Quartaumentata”.<br />

Cultura e società<br />

Giochi di<br />

un tempo<br />

Vecchi ricordi di gioventù riecheggiano nella<br />

memoria di chi ha vissuto questa fase della vita<br />

moltissimi anni fa, quando le condizioni economiche<br />

della maggioranza delle famiglie gioiesi non<br />

dava spazio a tante<br />

pretese di beni<br />

superflui e cosi storti.<br />

Al cospetto delle<br />

moderne play station i<br />

vecchi svaghi e passatempi,<br />

'u circu, 'u<br />

palorgiu, assumono<br />

le sembianze di<br />

qualcosa di arcaico lontano<br />

ormai anni luce dalle attuali<br />

e futuristiche possib<strong>il</strong>ità ludiche.<br />

E in effetti quanta differenza<br />

a distanza di alcuni<br />

decenni, quanti passi<br />

avanti ha fatto la<br />

tecnologia e<br />

quanti<br />

indietro<br />

<strong>il</strong> sano<br />

divertimento<br />

che poteva dare <strong>il</strong> giocare<br />

all'aria<br />

A colloquio con <strong>il</strong> musicista locrese Massimo Cusato<br />

I Quarta vino?<br />

Cavallaro birra?<br />

Quello che facciamo noi è<br />

totalmente diverso da quello<br />

che fa <strong>il</strong> bravo Cavallaro.<br />

Considero <strong>il</strong> progetto dei<br />

Quartaumentata musicalmente<br />

più raffinato. E comunque non<br />

sono due cose paragonab<strong>il</strong>i. E’<br />

come voler confrontare la<br />

birra al vino. Non si può, sono<br />

due mondi diversi.<br />

aperta con gli amici.<br />

E' strano per quelli come me che viaggiano con<br />

gli anta , oggi, stare davanti a un monitor, scrivere<br />

con una tastiera e ricordare le giocate con i compagni<br />

d'infanzia 'a menza a strata, sperando di vincere<br />

qualche figurina oppure qualche monetina<br />

da 5 o 10 lire. In mezzo alla strada si giocava ' e<br />

ciappi ,'o singu ,'o battimuru oppure ,assieme alle<br />

ragazzine,'a s<strong>il</strong>oca mentre nelle serate più calde si<br />

sfogavano i bollenti spiriti giocando a spina o pedi,<br />

una variante di quel gioco ancora più antico che<br />

era 'a 'mbucciatedda o 'a cchiappare<br />

Ho pensato e ripensato ai iochi 'i 'na vota , e ne ho<br />

apprezzato <strong>il</strong> senso della semplicità di quei tempi<br />

nei quali <strong>il</strong> gusto dell' accontentarsi di poco, o<br />

nulla, rendeva «i figghi di signuri» da guardare<br />

senza alcuna invidia<br />

Un' armonia assoluta tra <strong>il</strong> corpo, lo spirito e <strong>il</strong><br />

mondo che ci circondandava e che oggi è soffocato<br />

da « 'stu grandi beni chi non dura », un grande<br />

ed effimero benessere che ci aliena e ci condiziona<br />

la vita, fin da giovani, tarpando le ali della<br />

nostra creatività, ingabbiandola nei meandri di un<br />

videogioco o nei labirinti di un microcip. Una<br />

volta i giochi ce li inventavamo dal nulla, bastava<br />

un ramo biforcuto per costruire 'a freccia (la fionda)<br />

o alcune tavole di legno inchiodate con quattro<br />

roti a pallini (cuscinetti di metallo) a far da<br />

ruote per costruire un carrettu con <strong>il</strong> quale lanciarci<br />

nelle discese 'a rùtta di coddu.<br />

Ma quei tempi « di 'na vota non ci su chiù » e oggi<br />

<strong>il</strong> sapore delle cose genuine guadagnate con grandi<br />

sacrifici ha lasciato definitivamente <strong>il</strong><br />

posto al tutto e subito … dalla macchinina<br />

telecomandata e cinque<br />

anni al telefonino a quattordici,<br />

motorino a sedici per finire con<br />

una bella automob<strong>il</strong>e fiammante<br />

a diciotto… e a venti?<br />

Cosa si potrebbe chiedere di<br />

più alla vita… dal punto di<br />

vista esclusivamente venale?<br />

Ma dal punto di vista dei valori<br />

Era mègghiu quàndu si stava peggiu?<br />

Pasquale Patamia<br />

MARGHERITA CATANZARITI<br />

All’indomani del concerto degli Olatuja Project, la band<br />

newyorkese che si è esibita a Locri un paio di settimane<br />

fa, abbiamo incontrato chi quel concerto lo ha<br />

organizzato, armato della stessa dedizione e competenza<br />

artistica con cui da anni lavora nel mondo della<br />

musica. Parliamo di Massimo Cusato, uno dei musicisti più dotati<br />

del nostro panorama, fondatore del gruppo Quartaumentata e<br />

che vanta collaborazioni importanti sia a livello nazionale che<br />

internazionale. Da Eugenio Bennato a Massimo Ranieri, da<br />

Niccolò Fabi a Simone Cristicchi, Massimo e le sue percussioni<br />

hanno risuonato in tutta Italia arrivando anche fino ad un’edizione<br />

del Festivalbar al fianco di Brian Adams. Con i<br />

Quartaumentata e anche come musicista indipendente si è esibito<br />

Grande concerto di Natale<br />

del II° Circolo di Siderno<br />

Si è svolto sabato 17 dicembre presso la chiesa di<br />

Portosalvo <strong>il</strong> concerto di natale, realizzato dagli alunni<br />

delle quinte classi (circa 90 bambini) del II° circolo di<br />

Siderno. “Dolce sentire accanto <strong>il</strong> presepe” era <strong>il</strong> titolo del<br />

concerto realizzato con l’aiuto dei maestri Francesco<br />

Macrì e Maria Rosa Fragomeni, e del dirigente Callipari<br />

Giuseppe.<br />

Teresa Ribuffo, un grande talento reggino<br />

Con la sua arte cura<br />

e coccola l’anima<br />

Usa <strong>il</strong> QRcode<br />

L’intervista di Teresa Ribuffo su<br />

www.larivieraonline.com<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 28


in giro per <strong>il</strong> mondo, arricchendo <strong>il</strong> suo bagaglio personale con<br />

i suoni e le culture musicali più svariate: Europa, Stati Uniti,<br />

America <strong>La</strong>tina e ultimamente anche Africa, dove ha partecipato<br />

al fianco di Paola Turci,in occasione della tournèe della<br />

cantante, ad un festival in Kenya. Per non parlare dell’ ideazione<br />

e direzione artistica della rassegna Ai Confini del Sud, una<br />

manifestazione musicale e non solo che in dieci anni ha portato<br />

a Locri artisti eccezionali. Oggi Massimo, tornato a stab<strong>il</strong>mente<br />

a Locri, continua a lavorare con e per la musica con la sua<br />

società Etna Production, organizzando concerti in Italia e in<br />

Europa.<br />

Massimo, cosa vuol dire essere un musicista nella Locride?<br />

E’una bella sfida. Dopo 18 anni a Roma, dove mi sono formato<br />

musicalmente, sono tornato a Locri per tanti fattori, primo fra<br />

tutti la qualità della vita. Qui si vive bene, se sai crearti la tua<br />

dimensione. Se ti organizzi, in maniera da essere in contatto con<br />

ciò che ti interessa, è come avere una casa in una qualsiasi città<br />

d’Europa. Lo so che è diffic<strong>il</strong>e pensarlo, ma se ci credi è così.<br />

E’come avere la propria isola, dove pensare, creare, studiare.<br />

Certo è anche diffic<strong>il</strong>e, a volte hai a che fare con chi fa di tutto<br />

per rovinarti l’entusiasmo. Qui capita che se vai oltre, puoi dare<br />

fastidio. C’è molta approssimazione in giro, tanti si credono<br />

grandi maestri, ma non hanno le carte per esserlo. E quando<br />

difendi <strong>il</strong> tuo punto di vista, ti guardano anche male. C’è molta<br />

invidia in giro per l’ambiente. E si rischia di veder distruggere<br />

quello che fai. Ma io non mollo, sono un ottimista per natura.<br />

Cosa funziona e cosa no nell’organizzazione di un evento come<br />

<strong>il</strong> concerto degli Olatuja Project?<br />

Ti dirò che per me è stato un successo.<br />

Quando capita di avere artisti di questo calibro a Locri? Bisogna<br />

sapere dove cercare e io ti dirò, senza falsa modestia, che <strong>il</strong> mio<br />

lavoro lo so fare bene.<br />

E per me è stata una soddisfazione, lo sarebbe stata anche se al<br />

concerto fossimo stati in venti, perché avrebbe significato che<br />

quei venti, anche se pochi, hanno scelto di esserci per arricchirsi.<br />

Se poi parliamo conti alla mano, ti dirò che non ha funzionato<br />

<strong>il</strong> fatto che noi organizzatori ci abbiamo rimesso. Ma va bene<br />

Burraco a Locri<br />

“<strong>La</strong> gioia di divenire, ogni giorno,<br />

pellegrini verso quel santuario<br />

chiamato “Persona”, nasce dalla<br />

serenità di chi nasce nonostante la<br />

situazione di dolore riservategli<br />

dalla vita, trova l'energia di sorridere<br />

e dire grazie”. Con queste<br />

parole si sono presentati i soci<br />

dell'Unitalsi ai tanti amici chiamati<br />

in “soccorso” ad un torneo di burraco<br />

organizzato per raccogliere<br />

fondi destinati a rendere lieti, o<br />

meno tristi, i giorni di chi è costretto<br />

a trascorrere <strong>il</strong> suo tempo negli<br />

augusti limiti di un centro per disab<strong>il</strong>i.Il<br />

torneo si è svolto nei sugestivi<br />

locali di Calarro Capogreco a<br />

Moschetta, accolti dalla ospitalità<br />

di padroni di casa Nicola ed<br />

Annalia che, ancora un volta,<br />

LE NOTE di MARA RECHICHI<br />

Riecco <strong>il</strong> Natale! Arrivato puntuale anche quest'anno, nonostante <strong>il</strong> tutto. E puntuali<br />

arrivano i diversi stati d'animo, intrisi di soggettività. <strong>La</strong> si può vedere, la soggettività; si<br />

manifesta con l'atteggiamento che ognuno sceglie di indossare, come un abito. Capita<br />

che, come quest'anno, si corra <strong>il</strong> rischio di farsi vincere dalla tristezza, dalla mancanza di<br />

speranza; può accadere, non si può negare. Ma è in questi momenti che la meravigliosa<br />

macchina che è <strong>il</strong> nostro corpo, nella parte meno fisica che abbiamo, quella che non si può né vedere né toccare, ci spinge a tirar fuori <strong>il</strong> meglio<br />

di noi stessi. Se lo vogliamo. Ho letto un post su Facebook, scritto da una donna: “donne, ribelliamoci al ruolo che le feste di questi giorni ci<br />

impongono: spignattare, servire a tutti piatti prelibati, sorridere e sembrare felici, anche se si ha un magone dentro <strong>il</strong> cuore!!” E giù, pioggia di<br />

commenti a conferma della necessità di ribellarsi alle tradizioni ed alle feste “comandate” che opprimono la donna. Mi dispiace, ma non<br />

ci sto. Scusatemi se appaio presuntuosa, ma rinunciare alla gioia di costruire la festa, mettendo le mani in pasta tra ravioli, pignolata,<br />

cozze, spesa a km zero, tovaglie, tovaglioli, sottopiatti, bicchieri doppi, posate, candele, centrotavola, musica natalizia di sottofondo,<br />

Svelto, Finish, Chante Claire, Dixan (magari alla spina), caffè, ammazzacaffè, regalini sotto l'albero (fatti con poco), sarebbe davvero<br />

un grandissimo sacrificio, non chiedetemelo. Il ricordo di una donna (moglie, madre, nonna, zia, affidataria) indaffarata nel giostrare<br />

i preparativi della festa, dalla decorazione della casa alla preparazione della tavola, al cucinare le tradizionali prelibatezze, a servire<br />

a tavola, a ripulire dai bagordi, è indeleb<strong>il</strong>e e ci accompagna nel percorso della vita. Così come <strong>il</strong> ricordo del concorso di tutta<br />

la famiglia nei preparativi: le donne sanno assegnare i compiti ad ognuno: tutto è più bello, ognuno esprime se stesso. E' <strong>il</strong> Natale<br />

della famiglia, in qualsiasi modo la intendiate. Auguri, Buona Festa!<br />

DON NATALE<br />

lo stesso, io lo faccio perché ci credo . <strong>La</strong> gente ha bisogno di<br />

queste cose.<br />

E del rapporto con le istituzioni cittadine?<br />

Non ho un buon rapporto con le istituzioni, non sono un buon<br />

mediatore. Dico solo che l’organizzazione delle manifestazioni<br />

culturali, a Locri come in tutta Italia, non dovrebbe essere materia<br />

dei politici, ma dovrebbe essere affidata a gente del settore<br />

che sa quello che fa e che punta sulla qualità. Ad esempio, non<br />

si può ridurre la realtà musicale calabrese esclusivamente ad<br />

eventi di “zippuli e tarantella”.<br />

C’è talmente tanto altro su cui lavorare. Questo perché si hanno<br />

delle responsab<strong>il</strong>ità nei confronti del pubblico, bisogna cercare<br />

di offrirgli <strong>il</strong> meglio, l’alternativa valida. Credo anche che tra<br />

l’artista e la città ci siano le stesse regole che fanno funzionare<br />

un rapporto di coppia. E noi musicisti dovremmo agire <strong>il</strong> più<br />

possib<strong>il</strong>e senza altri scopi se non quello di fare buona musica per<br />

<strong>il</strong> nostro pubblico.<br />

Dei tuoi colleghi che ci dici?<br />

Nella Locride c’è un bel fermento musicale, tanta energia. Ma<br />

bisogna stare attenti di non agire sulla scia del boom tarantella,<br />

perché si rischia l’omologazione. Quello può essere un punto di<br />

partenza, ma bisogna andare oltre. C’è bisogno di tanto studio<br />

e soprattutto di non sentirsi mai “arrivati”. C’è la necessità di<br />

creare alternative valide. Mi piacciono ad esempio gli<br />

Scialaruga, l’unico di questi gruppi con cui ho collaborato. E<br />

sono interessanti i Martin Tattoo Lounge Fam<strong>il</strong>y, un gruppo<br />

nuovo che sperimenta un innovativo bras<strong>il</strong>ian jazz. Li considero<br />

più vicini al mio mondo.<br />

Mimmo Cavallaro o i Quartaumentata?<br />

Quello che facciamo noi è totalmente diverso da quello che fa <strong>il</strong><br />

bravo Cavallaro. Considero <strong>il</strong> progetto dei Quartaumentata<br />

musicalmente più raffinato. E comunque non sono due cose<br />

paragonab<strong>il</strong>i. E’come voler confrontare la birra al vino. Non si<br />

può, sono due mondi diversi. Chi poi dei due sia la birra o <strong>il</strong> vino,<br />

non sta a me dirlo.<br />

Un’ultima domanda: che cosa è la musica per te, Massimo?<br />

E’tutto. E’quello di cui sono fatto. Non potrei mai vivere senza.<br />

ringraziamo. Gli amici di Locri,<br />

Siderno, Ardore, Bovalino,<br />

Bianco, e persino qualcuno di<br />

Catanzaro, Reggio o Messina,<br />

hanno vissuto un piacevole<br />

pomeriggio alla insegna della “condivisione”,<br />

in una dolce atmosfera<br />

natalizia sottolineata da una tenerissima<br />

mostra di presepi allestita<br />

nella mangiatoia della stalla adiacente<br />

al palazzo stesso. Il torneo è<br />

stato vinto dalla coppia Francesco<br />

Macrì e Maria Carla Giuffrè, secondi<br />

classificati Tullio Catalani e<br />

Pino Caminiti, terzi Emma Maio e<br />

L<strong>il</strong>lo Maio. A tutti un grazie di<br />

cuore, ancora auguri e….come<br />

siamo soliti salutarci noi… alla<br />

prossima!!!<br />

Unitalsi s/s di Locri<br />

Foto Notizie<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

Pulsioni d’arte<br />

L’Associazione Culturale Edera con <strong>il</strong><br />

patrocinio del Comune di Bovalino,<br />

con la collaborazione di Radio<br />

Venere e della Pro Loco ha inagurato,<br />

nella suggestiva galleria del<br />

Residence Hotel Palazzo Reginella, la mostra<br />

"PULSIONI D'ARTE", alla quale hanno partecipato<br />

<strong>il</strong> pittore Diego Cataldo con la<br />

mostra dei suoi “Percorsi mediterranei”, l’artista<br />

Andrea Bono con la mostra fotografica<br />

della storica FIAT 500 e le serigrafie dell’artista<br />

Giuseppe Albanese. Sarà possib<strong>il</strong>e visitare<br />

la Mostra in tutto <strong>il</strong> periodo natalizio dalle 9<br />

alle 23.<br />

2° promo del Rap<br />

inside a Bovalino<br />

Mostra cinof<strong>il</strong>a<br />

amatoriale a Locri<br />

Riuscitissima ed in uno scenario fantastico<br />

la 1a sf<strong>il</strong>ata cinof<strong>il</strong>a amatoriale organizzata<br />

dall'Associazione di Volontariato<br />

“Oltre l'Arcobaleno” di Siderno tenutasi<br />

a Locri, presso Palazzo Nieddu, del Rio<br />

domenica 18 dicembre. I proprietari dei<br />

cani hanno sf<strong>il</strong>ato come in una vera e propria<br />

passerella di moda con tanto di tappeto<br />

rosso e “giro di boa”. Insomma un<br />

vero e proprio spettacolo ad alti livelli.<br />

M.B.<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 29


Parlando<br />

di<br />

Cinema& musica<br />

APPUNTAMENTI<br />

MONASTERACE<br />

Studio d'Arte e Mostra Mercato di<br />

Artigianato Artistico Calabrese Via<br />

Nazionale aperta da giovedì 8 fino a sabato<br />

31 dicembre dalle ore 16 alle ore 20<br />

GIOIOSA MARINA<br />

Presepio Elettromeccanico realizzato da<br />

Giuseppe Agostino, Via F.lli Rosselli, dalle<br />

ore 16 alle ore 20 aperta fino a domenica 8<br />

Gennaio 2012.<br />

SCILLA<br />

“Il Castello di Sc<strong>il</strong>la. M<strong>il</strong>le albe e una<br />

notte”<br />

Mostra personale di fotografia di Pasquale<br />

Arbitrio aperta fino a sabato 31 dicembre<br />

POLISTENA<br />

Pattinaggio su ghiaccio, V<strong>il</strong>la Italia, aperta<br />

dalle ore 15 alle ore 22, fino a domenica<br />

22.01.2012<br />

MONASTERACE<br />

Il PRESEPE VIVENTE, organizzato nel<br />

suggestivo borgo dall'Associazione "Uniti<br />

per Monasterace"lunedì 26 dicembre.<br />

SIDERNO<br />

Raduno Bande musicali, Piazza Portosalvo.<br />

Sf<strong>il</strong>ata per le vie della Città.<br />

BAGNARA<br />

Lunedì 26 Dicembre 2011 alle ore 16,30<br />

prenderà vita <strong>il</strong> Presepe Vivente.<br />

REGGIO CALABRIA<br />

Museo del Presepio. Mostra Presepi<br />

regionali e di tutto <strong>il</strong> mondo Via F<strong>il</strong>ippini,<br />

46, visitab<strong>il</strong>e fino a sabato 31 dicembre.<br />

CATAFORÌO<br />

Stage itinerante di danza e strumenti<br />

dell’Aspromonte Meridionale fino al<br />

06.01.2012<br />

GERACE<br />

Il Borgo Maggiore farà da scenografia al<br />

Presepe Vivente nelle sere del 25 e 26<br />

dicembre.<br />

LOCRI<br />

Mostra dei Presepi visitab<strong>il</strong>e fino al 6<br />

gennaio, nelle sale di Palazzo Nieddu del<br />

Rio.<br />

ARIETE<br />

dal 21 marzo<br />

al 20 apr<strong>il</strong>e<br />

Strepitosa vig<strong>il</strong>ia di<br />

Natale, con un surplus<br />

energetico che<br />

porterà a volare verso<br />

lidi esotici.<br />

BILANCIA<br />

dal 23 settembre<br />

al 22 ottobre<br />

Il giorno clou della<br />

festività, la Luna non<br />

regalerà forse <strong>il</strong> massimo<br />

del calore, ma<br />

starete bene lo stesso.<br />

<strong>il</strong> minisindaco <strong>La</strong>ura Oliveto<br />

TORO<br />

dal 21 apr<strong>il</strong>e<br />

al 20 maggio<br />

Dopo un pò di affanno<br />

a inizio settimana<br />

finalmente potrete<br />

passare le festività<br />

serenamente.<br />

SCORPIONE<br />

dal 23 ottobre<br />

al 22 novembre<br />

<strong>La</strong> Luna in B<strong>il</strong>ancia di<br />

lunedì un po' vi infastidirà,<br />

con <strong>il</strong> suo eccesso<br />

di formalità. Ottimo <strong>il</strong><br />

weekend.<br />

Il Gatto con<br />

gli Stivali (3D)<br />

Il regista Chris M<strong>il</strong>ler, ha<br />

deciso di raccontarci la sua<br />

storia ossia chi era <strong>il</strong> fantastico<br />

gatto con gli stivali che ci<br />

aveva già fatto innamorare di<br />

sé con la saga di Shrek. Il f<strong>il</strong>m<br />

ci racconta la vita del gatto<br />

prima di conoscere l'orco.<br />

Ecco i bambini<br />

cosa combinano ascuola<br />

LOREDANA ALVARO<br />

Hanno riciclato di tutto. Plastica, stoffe e scampoli in disuso,<br />

pezzetti d’albero, ovatta, pasta e farina, e poi carta, pigne e<br />

quant’altro abbia ideato <strong>il</strong> genio creativo e artistico degli allievi<br />

dell’Istituto secondario di 1° grado “G. Pedulla” di Siderno.<br />

Li abbiamo immaginati a rigirarsi i pollici nell’intento di creare<br />

qualcosa che avesse potuto colpire i giurati, avendo ben<br />

chiara la missione da seguire: parlare del Natale, con<br />

l’albero ed <strong>il</strong> presepe, e riut<strong>il</strong>izzare quello che è<br />

destinato a finire nella spazzatura ma poi,<br />

pensandoci un pò, un’altra vita c’è. Alla<br />

fine, le opere vincitrici (vedete a lato)<br />

sono la sintesi d’impegno e bravura<br />

“smisurata”, per chi segue la falsa<br />

credenza che a quest’età si disdegna<br />

l’arte, ma in verità sono una<br />

chiara e lucida fotografia che tra<br />

le pagine dei libri si nascondono<br />

piccoli artisti. Bravi, bravissimi,<br />

superlativi! A chi pensa all’albero<br />

come un “f<strong>il</strong>o” che unisce la famiglia<br />

e la scuola. A chi<br />

pensa che quest’anno<br />

<strong>il</strong> Natale arriva<br />

sotto la stella dei 150<br />

III a -I<br />

GEMELLI<br />

dal 21 maggio<br />

al 21 giugno<br />

Week-end all'insegna<br />

dell'opposizione della<br />

Luna: non pretendete<br />

troppo da voi stessi<br />

o dal partner.<br />

SAGITTARIO<br />

dal 23 novembre<br />

al 21 dicembre<br />

Lo strepitoso<br />

ingresso di Venere<br />

in Acquario renderà<br />

<strong>il</strong> week-end<br />

indimenticab<strong>il</strong>e.<br />

I piccoli<br />

artisti del<br />

“G.Pedullà”<br />

reinventano la<br />

magia del<br />

Natale,<br />

pensando<br />

all’ambiente<br />

anni d’Unità d’Italia. A<br />

chi pensa che la Sacra Famiglia<br />

è nei “panni” della gente comune. A chi<br />

pensa che una Barbie ed un panino al Mac<br />

non possa oscurare <strong>il</strong> valore del Natale<br />

III a -G<br />

III a -E<br />

CANCRO<br />

dal 22 giugno<br />

al 22 luglio<br />

Il Natale potrebbe<br />

essere più freddo del<br />

previsto: la poesia vi<br />

salverà e i parenti vi<br />

aiuteranno molto.<br />

CAPRICORNO<br />

dal 22 dicmbre<br />

al 20 gennaio<br />

<strong>La</strong> festività natalizia<br />

sarà perfettamente in<br />

linea con <strong>il</strong> vostro<br />

st<strong>il</strong>e austero: armonia<br />

assicurata.<br />

LEONE<br />

dal 23 luglio<br />

al 23 agosto<br />

Un pizzico di moderazione<br />

e di movimento,<br />

e <strong>il</strong> buonumore<br />

tornerà dopo tanto<br />

tempo. Finalmente!<br />

ACQUARIO<br />

dal 21 gennaio<br />

al 19 febbraio<br />

Il week-end si presenta<br />

vagabondo, <strong>il</strong><br />

Natale più intimista<br />

ma altrettanto divertente<br />

e spassoso.<br />

Il figlio di<br />

Babbo Natale<br />

Come può Babbo Natale fare <strong>il</strong><br />

giro del mondo in una sola notte?<br />

<strong>La</strong> risposta è un'operazione<br />

tecnologicamente avanzata al Polo<br />

Nord con un esercito di un m<strong>il</strong>ione<br />

di elfi in campo, un'enorme slitta<br />

supersonica e un vasto centro di<br />

controllo sotto i ghiacci del Polo.<br />

III a -A<br />

AL CINEMA<br />

CINEMA NUOVO<br />

Siderno,info:0964/ 342776<br />

Vacanze di Natale a<br />

Cortina/16.00- 18.00 - 20.00 -<br />

22.00<br />

CINEMA ARENA<br />

Siderno,info:333/ 7672151<br />

Prossima apertura<br />

CINEMA GOLDEN<br />

Roccela J,info:333/ 7672151<br />

Finalmente la felicità/<br />

16.00 - 18.00 - 20.00 - 22.00<br />

CINEMA VITTORIA<br />

Locri,info:339/7153696<br />

Il gatto con gli stivali<br />

(3D)/ 16.00-18.00 - 20.00 -<br />

Campovolo/ 22.00<br />

CINEMA GARIBALDI<br />

Polistena,info:0966/ 932622<br />

I soliti idioti/15:30 - 17.50 -<br />

19.45 - 22.00<br />

CINEMA POLITEAMA<br />

Gioia T.,info:0966/ 51498<br />

Vacanze di Natale a<br />

Cortina/18.00 - 21.00<br />

CINEMA ODEON<br />

Reggio C.,info:0965/ 898168<br />

Finalmente la felicità /<br />

16.00 - 18.00 - 20.00 - 22.00<br />

CINEMA AURORA<br />

Reggio C.,info:0965/ 45373<br />

Gioco di ombre 17.50- 20.10<br />

- 22.30<br />

NUOVA PERGOLA<br />

Reggio C.,info:0965/ 21515<br />

Il figlio di Babbo<br />

Natale/16.00<br />

Capodanno a New<br />

York/18.10- 20.20 - 22.30<br />

MULTISALA LUMIERE<br />

Reggio C.,info:0965/ 51036<br />

Sala de Curtis<br />

Il gatto con gli stivali<br />

(3D)/16.00<br />

Giochi di ombre/17.40 -<br />

20.10 - 22.40<br />

Sala Sordi<br />

Vacanze di Natale a<br />

Cortina/16.30 - 18.40 - 20.50 -<br />

23.00<br />

Sala de Sica<br />

Il gatto con gli stivali/16.10<br />

- 18.00<br />

Il principe del Deserto<br />

20,00-22,00<br />

Sala mastroianni<br />

Il principe del Deserto/<br />

17.50<br />

VERGINE<br />

dal 24 agosto<br />

al 22 settembre<br />

Natale pacato e godib<strong>il</strong>e.<br />

Vi divertirete<br />

molto insieme al<br />

vostro parter e i vostri<br />

cari fam<strong>il</strong>iari.<br />

PESCI<br />

dal 20 febbraio<br />

al 20 marzo<br />

Sul lavoro, sono probab<strong>il</strong>i<br />

richieste supplementari,<br />

anche<br />

stancanti, ma domenica<br />

sarà festa vera.<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 30


Blob of the week<br />

Mario Spina e Franco Fasano<br />

2 “primi” indiscussi<br />

Un “mr. Big” tra i big<br />

Nino Tarzia, Nino Ingrati e Chris<br />

Noth di Sex and the City<br />

Sherlock Holmes<br />

Gioco di ombre<br />

Nel f<strong>il</strong>m Sherlock Holmes 2, una nuova<br />

acuta mente criminale, <strong>il</strong> Professor<br />

Moriarty, con una intelligenza pari a<br />

quella di Holmes e con una<br />

predisposizione al male ed una totale<br />

assenza di coscienza, potrebbe mettere<br />

in grande difficoltà <strong>il</strong> rinomato<br />

detective.<br />

Un grande amico...Maurizio Ritorto!<br />

Cosa sarebbe la domenica<br />

senza “<strong>La</strong> <strong>Riviera</strong>” ???<br />

<strong>La</strong> verità dell’Iride di Benjamin Bowson<br />

Nell’era del digitale...<br />

con Pino si va sulla neve<br />

Davide, non sarà mai alla sua<br />

“altezza”!!!<br />

“Pino Beach” si riposa e pensa<br />

già alla prossima stagione estiva<br />

Dio mi ama<br />

Rosicate beghini. Dio mi ama, anche se sono come<br />

sono. Se ho ucciso, spacciato, saccheggiato. Dio mi<br />

ama, quanto voi che siete sempre stati attenti alle<br />

regole, che avete seguito i vostri cani con paletta e<br />

sacchetto per non sporcare a terra. Per <strong>il</strong> Supremo<br />

non valete più di me, anzi, <strong>il</strong> Cristo in terra è venuto grazie a quelli come me, fosse stato per voi se ne sarebbe<br />

stato in cielo, beato accanto al padre suo. Io sono <strong>il</strong> figliol prodigo per cui si uccide <strong>il</strong> vitello grasso, per<br />

me si fa festa, per <strong>il</strong> mio ritorno a casa, che voi dal desco paterno non vi siete mai mossi di un m<strong>il</strong>limetro.<br />

Per me si apriranno le porte del cielo, e ci ritroveremo un giorno in paradiso. Allora non potrete più puntare<br />

<strong>il</strong> dito, perché lì non potrò scannare nessuno, <strong>il</strong> male mio non ci sarà più. Saremo uguali io e voi, noi<br />

e voi. Voi che per le feste sarete buoni e ci porterete i dolci, che durante <strong>il</strong> Natale ci amerete come fratelli<br />

e vi scorderete dei nostri peccati. Dio mi ama, anche se a lui non ci ho mai creduto, se non sono mai<br />

entrato in chiesa e non l'ho pregato in ginocchio davanti agli altari. Dio mi ama, e per dicembre mi amerete<br />

anche voi, pregherete per me e i miei fratelli. Dio mi ama, ricordatelo, fra un po' è gennaio e a feste<br />

finite vi sentirete meno buoni. In tv torneranno le gogne, la voglia di sangue riprenderà a fremervi in pancia<br />

e non vi sentirete più miei fratelli. Alzerete di nuovo <strong>il</strong> dito e io tornerò a essere <strong>il</strong> solito malfattore.<br />

Vorrete di nuovo forche e galere. E quelli come me pronti a redimersi a ogni Natale, dopo l'Epifania torneranno<br />

a farvi la bua, e continueranno a farvela per tutto l'anno, in attesa del prossimo Natale. Perché<br />

Dio mi ama dice Papa Ratzinger, ma gli unti del Signore mi amano sempre e solo fino a capodanno.<br />

Le idi di marzo<br />

Il f<strong>il</strong>m racconta gli ultimi frenetici<br />

giorni della corsa per le primarie in<br />

Ohio, in cui un giovane addetto stampa<br />

viene coinvolto in uno scandalo politico<br />

che minaccia di compromettere la<br />

campagna elettorale, e finisce<br />

invischiato in una rete di intrighi,<br />

pericolose manipolazioni di veterani<br />

della casta e sedotto da una stagista.<br />

“Ceris...iamo”<br />

Matteo Raschellà<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

Remo Roberto o Lupo de Lupis ?<br />

<strong>La</strong> principessa Federica alla<br />

corte di Re Ruggero<br />

Ave Peppe... Imperatore<br />

Maximo di Roccella<br />

SABATO 24 DICEMBRE 2011 LA RIVIERA 31

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