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5^A TIEL - IPIA - ISIS Polo di Feltre

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ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE<br />

con sezioni associate I.T.Commerciale “A.COLOTTI” e I.P.I. Artigianato “C.RIZZARDA”<br />

32032 F E L T R E (BL)<br />

sez. I.T.C. Via Mazzini, 12 – tel. .0439/317937 – Presidenza 0439/302580<br />

sez. I.P.I.A. Via Martiri della Libertà, 5 – tel. e Fax 0439/840313 – Presidenza 0439/2494<br />

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />

(AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 Legge n. 425 10/12/1997)<br />

5^ A <strong>TIEL</strong><br />

ANNO SCOLASTICO 2011/12


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

SOMMARIO<br />

SOMMARIO............................................................................................................................................. 2<br />

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO ...................................................................................................... 3<br />

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE...................................................................................................... 5<br />

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ................................................................................... 7<br />

PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE ................................................................................................. 8<br />

OBIETTIVI GENERALI EDUCATIVI E FORMATIVI........................................................................... 8<br />

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO.................................................................................................. 12<br />

ATTI RELATIVI ALL’EFFETTUAZIONE DELLA PRIMA PROVA........................................................ 14<br />

ATTI RELATIVI ALL’EFFETTUAZIONE DELLA TERZA PROVA ....................................................... 25<br />

RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI...................................................................................... 38<br />

RELIGIONE........................................................................................................................................... 38<br />

ITALIANO .............................................................................................................................................. 41<br />

STORIA ................................................................................................................................................. 45<br />

INGLESE ............................................................................................................................................... 47<br />

MATEMATICA....................................................................................................................................... 50<br />

ELETTROTECNICA E APPLICAZIONI ................................................................................................ 55<br />

EDUCAZIONE FISICA .......................................................................................................................... 58<br />

2


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO<br />

LA SEZIONE ASSOCIATA<br />

ISTITUTO PROFESSIONALE PER L'INDUSTRIA E L'ARTIGIANATO<br />

L’istituto professionale “Carlo Rizzarda” è operante nel feltrino dai primi anni ’60.<br />

La denominazione attuale <strong>di</strong> Sezione Associata Professionale per l'Industria e l'Artigianato<br />

deriva dall'accorpamento, prima come Scuola Coor<strong>di</strong>nata e quin<strong>di</strong> come Sezione<br />

Associata, all'Istituto Tecnico Commerciale "A. Colotti", avvenuto nel 1995.<br />

Caratteristica <strong>di</strong>stintiva della scuola è sempre stato il forte ra<strong>di</strong>camento nella realtà<br />

produttiva del territorio, costituita per lo più da piccola industria e artigianato. A tal fine<br />

nel corso degli anni sono stati attivati vari corsi <strong>di</strong> qualifica, con l’obiettivo <strong>di</strong> rispondere<br />

alle effettive richieste del mercato del lavoro e alle esigenze<br />

dell’evoluzione tecnologica.<br />

Attualmente sono attivi i corsi triennali per il conferimento delle qualifiche <strong>di</strong> Operatore<br />

Elettrico, <strong>di</strong> Operatore alle macchine utensili e <strong>di</strong> Operatore Servizi Sociali ed i<br />

bienni post-qualifica per il conseguimento dei <strong>di</strong>plomi <strong>di</strong> Tecnico delle Industrie Elettriche<br />

(<strong>TIEL</strong>), Tecnico delle Industrie Meccaniche (TIM) e Tecnico dei servizi Sociali<br />

(TSS).<br />

La sede attuale, in via Martiri della Libertà, recentemente ampliata e ristrutturata, è<br />

fornita <strong>di</strong> numerosi laboratori, dotati <strong>di</strong> apparecchiature e strumentazioni tecnologicamente<br />

all’avanguar<strong>di</strong>a, per consentire l’appren<strong>di</strong>mento delle moderne tecnologie.<br />

Sono attivati:<br />

Per l’area comune<br />

Laboratorio <strong>di</strong> informatica<br />

Aula internet<br />

Per l'in<strong>di</strong>rizzo meccanico:<br />

Laboratorio <strong>di</strong> esercitazioni pratiche<br />

Laboratorio tecnologico<br />

Laboratorio <strong>di</strong> elaborazione pneumatica e oleo<strong>di</strong>namica<br />

Laboratorio <strong>di</strong> programmazione CAD/CAM<br />

Per l'in<strong>di</strong>rizzo elettrico:<br />

Laboratorio <strong>di</strong> esercitazioni pratiche<br />

Laboratorio <strong>di</strong> misure elettriche ed elettroniche<br />

Laboratorio <strong>di</strong> automazione PLC ed elettropneumatica<br />

2 laboratori <strong>di</strong> informatica per il <strong>di</strong>segno al CAD e l’uso <strong>di</strong> software applicativi<br />

3


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

PROFILO PROFESSIONALE DEL TECNICO DELLE INDUSTRIE<br />

ELETTRICHE<br />

Il tecnico delle industrie elettriche svolge un ruolo <strong>di</strong> progettazione, esecuzione <strong>di</strong><br />

compiti, coor<strong>di</strong>namento, organizzazione <strong>di</strong> risorse e gestione <strong>di</strong> unità produttive nei<br />

campi della <strong>di</strong>stribuzione e dell'utilizzazione dell’energia elettrica.<br />

Per adempiere questa funzione deve essere in grado <strong>di</strong>:<br />

progettare impianti elettrici, civili ed industriali <strong>di</strong> comune applicazione<br />

utilizzare la documentazione tecnica relativa alle macchine, ai componenti ed agli<br />

impianti elettrici<br />

intervenire sul controllo dei sistemi <strong>di</strong> potenza<br />

saper scegliere ed utilizzare i normali <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> automazione industriale<br />

gestire la conduzione <strong>di</strong> imprese installatrici <strong>di</strong> impianti elettrici.<br />

L'allievo, alla fine del corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>, dovrà possedere:<br />

Conoscenze<br />

<strong>di</strong> cultura generale supportate da capacità linguistico-espressive e logicointerpretative<br />

dei processi nella gestione delle risorse e dei processi produttivi.<br />

Competenze<br />

nell'utilizzare meto<strong>di</strong>, strumenti, tecniche operative per una corretta rilevazione<br />

dei fenomeni industriali<br />

nell'elaborare dati e rappresentarli in modo efficace per favorire i <strong>di</strong>versi processi<br />

decisionali<br />

nel cogliere alcuni aspetti organizzativi del settore produttivo, controllarli o suggerire<br />

mo<strong>di</strong>fiche<br />

nell'essere consapevole del processo <strong>di</strong> gestione del prodotto in relazione alla<br />

qualità, tempo e costi<br />

nel gestire autonomamente situazioni produttive reali<br />

nello sviluppare capacità gestionali-organizzative per sapere valutare il migliore<br />

utilizzo delle tecnologie.<br />

Capacità<br />

<strong>di</strong> documentare adeguatamente il proprio lavoro<br />

<strong>di</strong> comunicare efficacemente utilizzando linguaggi appropriati<br />

<strong>di</strong> analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali al problema da risolvere<br />

<strong>di</strong> interpretare in modo sistemico strutture e <strong>di</strong>namiche del contesto in cui opera<br />

<strong>di</strong> effettuare scelte e prendere decisioni ricercando ed assumendo le informazioni<br />

opportune<br />

<strong>di</strong> partecipare al lavoro organizzato, in<strong>di</strong>viduale o <strong>di</strong> gruppo, accettando ed esercitando<br />

il coor<strong>di</strong>namento<br />

<strong>di</strong> affrontare i cambiamenti aggiornandosi e ristrutturando le proprie conoscenze.<br />

4


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE<br />

La classe è costituita da 12 allievi. Essa è il frutto <strong>di</strong> tutta una serie <strong>di</strong> cambiamenti<br />

avvenuti nel corso dei cinque anni, dovuti ad abbandoni, a nuove iscrizioni <strong>di</strong> alunni<br />

provenienti da altre classi o da altre scuole e ad uno sdoppiamento effettuato<br />

all’inizio del quarto anno.<br />

Nell’A.S. 2007-08 la classe 1^ si presentava articolata e composta da 28 alunni, in 2^<br />

da 30 e in 3^ da 32. Nell’A.S. 2010-11 la classe 4^ veniva sdoppiata con la costituzione<br />

delle sezioni TIM e <strong>TIEL</strong>, quest’ultima composta da 12 studenti, ridottisi a 10 a<br />

fine anno. L’attuale gruppo classe risulta costituito da 12 allievi per l’inserimento <strong>di</strong> 2<br />

studenti che ripetono la quinta.<br />

In tale contesto risulta evidente che l'integrazione tra gli studenti non sia sempre stata<br />

facile. Il <strong>di</strong>sagio è stato accentuato, peraltro, dal venir meno della continuità <strong>di</strong>dattica<br />

per <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>sciplinare, la classe ha manifestato un comportamento generalmente<br />

corretto, evidenziando però tempi <strong>di</strong> attenzione brevi e interesse e motivazione<br />

verso lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>scontinui; ciò ha portato gli insegnanti <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline a dover<br />

rallentare e/o a ridurre la programmazione prevista.<br />

Per quanto concerne l’aspetto <strong>di</strong>dattico, le situazioni <strong>di</strong> partenza risultavano per<br />

quasi tutti gli allievi me<strong>di</strong>amente sufficienti, ma molti hanno evidenziato tempi lunghi<br />

<strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento e sono arrivati in quinta con incertezze in <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline. Nel<br />

corso dell’anno si sono verificati progressi più o meno apprezzabili a seconda delle<br />

materie; tuttavia, per tanti permangono delle <strong>di</strong>fficoltà, dovute ad uno stu<strong>di</strong>o<br />

domestico scarso o saltuario, a impegno <strong>di</strong>scontinuo e a frequenti assenze.<br />

Viste le carenze formative manifestate nella prima parte dell’anno, nel corso del<br />

secondo quadrimestre sono stati organizzati dei corsi <strong>di</strong> recupero in orario curriculare<br />

ed extracurriculare in <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline.<br />

Per quanto concerne l’esame <strong>di</strong> Stato, il C. <strong>di</strong> C. ritiene opportuno che:<br />

la terza prova scritta abbia una durata <strong>di</strong> 150 minuti per permettere ai can<strong>di</strong>dati<br />

<strong>di</strong> lavorare meglio<br />

nel corso del colloquio i can<strong>di</strong>dati possano utilizzare una scaletta o percorso<br />

dell’argomento scelto, viste le <strong>di</strong>fficoltà evidenziate dagli studenti nella<br />

produzione orale.<br />

1. Aj<strong>di</strong>ni Ersan<br />

2. Bee Tiziano<br />

3. Bortolas Manuel<br />

4. Carazzai Simone<br />

5. Curto Fabrizio<br />

6. Farid Khalil<br />

7. Franceschin Simone<br />

8. Gorza Thomas<br />

9. Ibnou Assaker Yassine<br />

10. Mizane Morad<br />

11. Mohacht Ossama<br />

12. Stefani Mauro<br />

Elenco allievi<br />

5


Materia<br />

Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

SITUAZIONE IN INGRESSO DELLA CLASSE<br />

Risultato dello scrutinio finale della classe IV<br />

Voto =<br />

6<br />

Voto<br />

= 7<br />

Voto<br />

= 8<br />

Voto<br />

= 9<br />

Studenti n.<br />

Debito formativo<br />

Italiano 9 1 - - -<br />

Storia 5 4 - - 1<br />

Matematica 2 4 - - 4<br />

Inglese 6 2 2 - -<br />

Sistemi e<br />

Automazione 5 4<br />

Elettrotecnica<br />

e Applicazioni<br />

Educazione<br />

fisica<br />

Classe<br />

Iscritti alla<br />

stessa<br />

classe<br />

n.<br />

1<br />

- -<br />

7 3 - - -<br />

1 6 3 - -<br />

FLUSSI DEGLI STUDENTI DELLA CLASSE<br />

Iscritti<br />

da altra<br />

classe<br />

(ripetenti)<br />

n.<br />

Promossi<br />

n.<br />

Promossi<br />

con debito<br />

formativo<br />

n.<br />

Non<br />

promossi<br />

o ritirati<br />

n.<br />

IV 12 - 10 2 2<br />

V 10 2 - - -<br />

6


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />

COMPONENTE MATERIE<br />

Prof. Baster Graziano Dirigente Scolastico<br />

Prof. Moretti Tamara Religione<br />

Prof. Condoluci Domenico Italiano e storia<br />

Prof.ssa Lo Cullo Mariella Lingua e civiltà inglese<br />

Prof. ssa Da Rugna Maria Grazia Matematica<br />

Prof. Parenza Vincenzo Sistemi e automazione<br />

Prof. Larese Filon Roberto Elettrotecnica e applicazioni<br />

Prof. Raffone Nicolò ITP Laboratorio elettrotecnica e sistemi<br />

Prof. Vanin Gabriele Educazione fisica<br />

VARIAZIONI DOCENTI NEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />

RELATIVAMENTE AL BIENNIO POST-QUALIFICA<br />

(La variazione viene in<strong>di</strong>cata con SI, la continuità con NO)<br />

DISCIPLINE CURRICOLO CLASSE IV<br />

Religione SI<br />

Italiano NO<br />

Storia NO<br />

Lingua e civiltà inglese SI<br />

Matematica SI<br />

Sistemi e automazione SI<br />

Elettrotecnica e applicazioni NO<br />

Ed. fisica SI<br />

7


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE<br />

OBIETTIVI GENERALI EDUCATIVI E FORMATIVI<br />

Il Consiglio <strong>di</strong> classe ha impostato un percorso formativo mirante ad ottenere una<br />

crescita degli studenti sia dal punto <strong>di</strong> vista educativo che professionale.<br />

L'azione <strong>di</strong>dattica si è pertanto svolta per l'ottenimento dei seguenti obiettivi:<br />

Obiettivi educativi<br />

Consolidare un rapporto positivo ed equilibrato fra compagni e con i docenti, nel<br />

rispetto delle regole fondamentali nella vita <strong>di</strong> gruppo<br />

Acquisizione della consapevolezza della propria identità nel rapporto con gli altri<br />

e con la realtà in generale<br />

Elaborazione <strong>di</strong> un metodo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o personale efficace e produttivo<br />

Potenziamento della crescita culturale e psicologica e della propria personalità<br />

Potenziamento del rapporto sereno e trasparente con la valutazione.<br />

Obiettivi cognitivi<br />

• Potenziamento delle capacità <strong>di</strong> analisi e <strong>di</strong> sintesi<br />

• Consolidamento della padronanza lessicale<br />

• Avvio allo sviluppo della capacità <strong>di</strong> astrazione<br />

• Potenziamento della capacità <strong>di</strong> esprimere un concetto in modo corretto e coerente<br />

in ambito <strong>di</strong>sciplinare<br />

• Potenziamento del metodo scientifico.<br />

Obiettivi <strong>di</strong>dattici<br />

• Apprendere, ricordare, organizzare i contenuti, applicarli e trasferirli, trarre conclusioni,<br />

determinare implicazioni e possibili effetti attraverso il linguaggio specifico<br />

<strong>di</strong> ogni <strong>di</strong>sciplina<br />

• Capacità progettuali: saper pianificare, confrontare, selezionare, valutare le informazioni;<br />

da un insieme <strong>di</strong> conoscenze in<strong>di</strong>viduare gli elementi fondamentali,<br />

analizzarli, metterli in relazione, rielaborarli, darne una valutazione unitaria.<br />

SCELTE PER RENDERE TRASPARENTE LA DIDATTICA<br />

Gli allievi sono stati resi partecipi delle principali scelte <strong>di</strong>dattiche me<strong>di</strong>ante:<br />

l'esposizione degli obiettivi finali e l’organizzazione del corso annuale <strong>di</strong> ogni materia<br />

l'illustrazione prima <strong>di</strong> ogni nuova attività <strong>di</strong>dattica degli obiettivi da raggiungere<br />

l'informazione sulla scelta dei contenuti essenziali e degli obiettivi minimi accettabili<br />

la spiegazione dei criteri <strong>di</strong> valutazione specifici per le varie materie curricolari,<br />

per le prove scritte e per il colloquio d’esame.<br />

8


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

OBIETTIVI RAGGIUNTI<br />

Per quanto riguarda gli obiettivi educativi perseguiti, il livello raggiunto dalla classe è<br />

nel complesso sufficiente. Alcuni studenti hanno preso coscienza delle esigenze del<br />

gruppo <strong>di</strong> appartenenza, altri non sempre hanno rispettato gli impegni presi, tuttavia<br />

la maggior parte degli allievi ha osservato le regole della comunità e ha tenuto un atteggiamento<br />

abbastanza collaborativo nei confronti <strong>di</strong> compagni, docenti e ambiente<br />

scolastico in generale.<br />

Il livello <strong>di</strong> partecipazione alle attività <strong>di</strong>dattiche è stato <strong>di</strong>screto anche se alcuni studenti<br />

si sono <strong>di</strong>mostrati poco inclini ad impegnarsi in modo proficuo. L’impegno<br />

nell’affrontare e svolgere le attività proposte, mettendo a frutto le abilità in<strong>di</strong>viduali e<br />

le risorse offerte dalla scuola, è stato nel complesso sufficiente.<br />

Gli obiettivi cognitivi sono stati me<strong>di</strong>amente raggiunti. Gli studenti sono stati quasi<br />

sempre in grado <strong>di</strong> apprendere e ricordare i contenuti essenziali delle varie <strong>di</strong>scipline<br />

ma hanno <strong>di</strong>mostrato limitate capacità nell’organizzarli, porli in relazione, cogliere le<br />

implicazioni attraverso linguaggi specifici.<br />

STRUMENTI ADOPERATI PER FAVORIRE L’APPRENDIMENTO<br />

STRUMENTI SPESSO QUALCHE VOLTA<br />

Registratore-au<strong>di</strong>o X<br />

Registratore-video X<br />

Fotocopiatrice X<br />

Computer X<br />

Palestra, piste, piccoli e gran<strong>di</strong> attrezzi X<br />

STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO<br />

TIPOLOGIE SPESSO QUALCHE<br />

VOLTA<br />

Interrogazioni orali X<br />

Prove scritte X<br />

Quesiti a risposta singola X<br />

Trattazione sintetica X<br />

Saggio breve – articolo <strong>di</strong> giornale X<br />

Relazioni <strong>di</strong> laboratorio X<br />

Test, cronometraggi, misurazioni sulle <strong>di</strong>scipline sportive X<br />

9


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

USO DEI LABORATORI PER LE MATERIE CHE LO PREVEDONO<br />

Utilizzo CAD X<br />

SI NO<br />

Utilizzo CAM X<br />

Utilizzo PLC X<br />

Esercitazioni in<strong>di</strong>viduali X<br />

Esercitazioni <strong>di</strong> gruppo X<br />

METODI ADOPERATI PER FAVORIRE L’APPRENDIMENTO<br />

METODI SPESSO<br />

Lezione frontale X<br />

Lezione <strong>di</strong>alogata X<br />

QUALCHE<br />

VOLTA<br />

Dibattito X<br />

Esercitazioni in<strong>di</strong>viduali X<br />

Esercitazioni <strong>di</strong> gruppo X<br />

Relazioni su ricerche X<br />

Insegnamento per problemi X<br />

10


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE<br />

(APPROVATI DAL COLLEGIO DEI DOCENTI E FATTI PROPRI DAL<br />

CONSIGLIO DI CLASSE)<br />

Criteri<br />

Valutazione iniziale, formativa e sommativa<br />

Valutare la coerenza e la qualità dei prerequisiti in rapporto agli obiettivi primari<br />

della <strong>di</strong>sciplina<br />

Valutare risorse e capacità in fase <strong>di</strong> recupero<br />

Valutare la capacità <strong>di</strong> attenzione e concentrazione, i livelli <strong>di</strong> autonomia raggiunti<br />

Registrare la capacità <strong>di</strong> autovalutazione<br />

Registrare il grado <strong>di</strong> impegno profuso<br />

Valutare la capacità <strong>di</strong> cogliere gli spunti <strong>di</strong> riflessione dei compagni e<br />

dell’insegnante<br />

Registrare l’or<strong>di</strong>ne e il rigore della gestione degli strumenti <strong>di</strong> lavoro<br />

Valutare l’organizzazione concettuale, pratica, tecnica delle conoscenze acquisite<br />

Valutare la capacità <strong>di</strong> reimpiego o <strong>di</strong> recupero delle conoscenze pregresse o<br />

passate della <strong>di</strong>sciplina in una visione sinergica<br />

Valutare la capacità <strong>di</strong> “curiosare” all’interno della <strong>di</strong>sciplina e dei suoi argomenti<br />

Valutare le occasioni <strong>di</strong> impegno multi/inter<strong>di</strong>sciplinare.<br />

Strumenti<br />

Prove orali: test, verifiche scritte, esercizi <strong>di</strong> analisi-sintesi, interrogazioni frontali,<br />

<strong>di</strong>battiti, domande, ricerche e commenti guidati o concordati<br />

Prove scritte: tre compiti quadrimestrali, prove strutturate a risposta multipla e<br />

singola; tre compiti quadrimestrali e due prove pratiche (ove la <strong>di</strong>sciplina richieda<br />

anche la prova pratica), prove semistrutturate.<br />

11


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO<br />

Nell’in<strong>di</strong>rizzo industria e artigianato dell’istituto professionale “C. Rizzarda” il percorso<br />

<strong>di</strong> alternanza scuola - lavoro, per un numero complessivo <strong>di</strong> 132 ore nel biennio 4^ e<br />

5^, sostituisce il percorso dell'area <strong>di</strong> professionalizzazione (Terza Area).<br />

Il percorso ASL, a integrazione della preparazione curricolare, è così articolato:<br />

• due settimane <strong>di</strong> stage aziendale (80 ore), effettuato al termine delle lezioni della<br />

classe 4^, nel periodo dal 13 al 24/06/2011<br />

• svolgimento in classe 5^ dei seguenti moduli: sicurezza (12 ore), qualità (20 ore),<br />

uso <strong>di</strong> un software applicativo CAD per il <strong>di</strong>segno degli impianti elettrici (20 ore).<br />

Lo stage ha costituito sicuramente un elemento qualificante e complementare del<br />

processo formativo dell’allievo, veicolo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento necessario per raggiungere<br />

pienamente gli obiettivi stabiliti. Si è proceduto ad un’accurata ricerca delle aziende<br />

(tipo, struttura, attività, organizzazione, caratteristiche, qualità, tecnologie), in modo<br />

da permettere all’allievo <strong>di</strong> operare in ambiti professionali stimolanti e - con l’aiuto <strong>di</strong><br />

tecnici aziendali - proseguire con una formazione in<strong>di</strong>vidualizzata relativa al profilo<br />

professionale, all’attività relazionale e <strong>di</strong> ruolo della qualifica.<br />

Durante i corsi sono state realizzate esercitazioni e attività <strong>di</strong> gruppo.<br />

12


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

ATTIVITÀ DI RECUPERO<br />

Nel corso del secondo quadrimestre sono state avviate attività <strong>di</strong> recupero e approfon<strong>di</strong>mento<br />

che si sono svolte sia al mattino durante le ore curriculari sia in orario<br />

pomeri<strong>di</strong>ano.<br />

ATTIVITÀ DI PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO<br />

Oltre agli strumenti <strong>di</strong> valutazione segnalati nelle relazioni finali <strong>di</strong> ciascuna <strong>di</strong>sciplina,<br />

il consiglio <strong>di</strong> Classe ha deliberato <strong>di</strong> effettuare delle prove simulate relative alla<br />

prima e alla terza prova scritte dell’esame <strong>di</strong> Stato. La prova <strong>di</strong> Italiano si è svolta il<br />

24 aprile 2012 in parallelo con la classe 5A TIM. Per la correzione degli elaborati sono<br />

state utilizzate delle griglie <strong>di</strong>verse per ognuna delle tipologie previste dalla legge<br />

Per quanto riguarda, invece, la terza prova, sono state effettuate due simulazioni,<br />

secondo la tipologia B (quesiti a risposta singola), ritenuta più idonea per il nostro tipo<br />

<strong>di</strong> scuola, concedendo 150 minuti per l’esecuzione delle stesse. La prima si è<br />

svolta il 13 gennaio 2012 ed ha interessato le seguenti <strong>di</strong>scipline: Matematica, Inglese,<br />

Elettrotecnica e Applicazioni, Sistemi e automazione; la seconda simulazione, invece,<br />

si è svolta il 30 marzo 2012, sulle stesse <strong>di</strong>scipline ad eccezione <strong>di</strong> Elettrotecnica<br />

e Applicazioni che è stata sostituita con Ed. fisica.<br />

La revisione degli elaborati è stata effettuata collegialmente e le valutazioni sono state<br />

me<strong>di</strong>amente sufficienti.<br />

Il Consiglio <strong>di</strong> Classe ha adottato i criteri <strong>di</strong> valutazione e la relativa tabella <strong>di</strong> conversione,<br />

così come riportati nel frontespizio della terza prova, che si allega assieme ai<br />

testi delle prove stesse.<br />

13


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

ATTI RELATIVI ALL’EFFETTUAZIONE DELLA PRIMA PROVA<br />

PROVA DI ITALIAO<br />

(per tutti gli in<strong>di</strong>rizzi: <strong>di</strong> or<strong>di</strong>namento e sperimentali)<br />

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.<br />

TIPOLOGIA A - AALISI DEL TESTO<br />

Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza <strong>di</strong> Zeno, 1923<br />

E<strong>di</strong>zione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.<br />

Io sono il dottore <strong>di</strong> cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi <strong>di</strong><br />

psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi de<strong>di</strong>ca.<br />

Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi <strong>di</strong> aver indotto<br />

il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong> psico-analisi arricceranno il aso a tanta<br />

novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinver<strong>di</strong>sse, che<br />

l’autobiografia fosse un buon prelu<strong>di</strong>o alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché<br />

mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto<br />

alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi <strong>di</strong> queste memorie.<br />

Le pubblico per vendetta e spero gli <strong>di</strong>spiaccia. Sappia però ch’io sono pronto <strong>di</strong> <strong>di</strong>videre con lui i lauti<br />

onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso <strong>di</strong> se<br />

stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli<br />

ha qui accumulate!...<br />

Dottor<br />

S.<br />

Italo Svevo, pseudonimo <strong>di</strong> Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta <strong>di</strong> Livenza, Treviso, 1928), fece stu<strong>di</strong><br />

commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898<br />

la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò<br />

il romanzo La coscienza <strong>di</strong> Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, comme<strong>di</strong>e, scritti autobiografici,<br />

ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la<br />

conoscenza delle teorie freu<strong>di</strong>ane nella elaborazione del suo terzo romanzo.<br />

1. Comprensione del testo<br />

Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci righe.<br />

2. Analisi del testo<br />

2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?<br />

2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?<br />

2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?<br />

2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?<br />

2.5 Rifletti sulle <strong>di</strong>verse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie” (r. 9).<br />

2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale <strong>di</strong> sufficiente ampiezza.<br />

3. Interpretazione complessiva ed approfon<strong>di</strong>menti<br />

Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfon<strong>di</strong>scila con opportuni collegamenti al romanzo<br />

nella sua interezza o ad altri testi <strong>di</strong> Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni<br />

aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e stu<strong>di</strong>ato.<br />

TIPOLOGIA B - REDAZIOE DI U “SAGGIO BREVE” O DI U “ARTICOLO DI GIORALE”<br />

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)<br />

CONSEGNE<br />

Sviluppa l’argomento scelto o in forma <strong>di</strong> “saggio breve” o <strong>di</strong> “articolo <strong>di</strong> giornale”, utilizzando i documenti e i<br />

dati che lo corredano.<br />

Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi,<br />

argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione e<strong>di</strong>toriale (rivista specialistica,<br />

fascicolo scolastico <strong>di</strong> ricerca e documentazione, rassegna <strong>di</strong> argomento culturale, altro).<br />

Se lo ritieni, organizza la trattazione sud<strong>di</strong>videndola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.<br />

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Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Se scegli la forma dell’ “articolo <strong>di</strong> giornale”, in<strong>di</strong>vidua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che<br />

ti sembrano rilevanti e costruisci su <strong>di</strong> essi il tuo ‘pezzo’.<br />

Da’ all’articolo un titolo appropriato ed in<strong>di</strong>ca il tipo <strong>di</strong> giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quoti<strong>di</strong>ano,<br />

rivista <strong>di</strong>vulgativa, giornale scolastico, altro).<br />

Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o<br />

eventi <strong>di</strong> rilievo).<br />

Per entrambe le forme <strong>di</strong> scrittura non superare le quattro o cinque colonne <strong>di</strong> metà <strong>di</strong> foglio protocollo.<br />

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO<br />

ARGOMENTO: l'amicizia, tema <strong>di</strong> riflessione e motivo <strong>di</strong> ispirazione poetica nella letteratura e nell'arte<br />

DOCUMETI<br />

Tutti sanno che la vita non è vita senza amicizia, se, almeno<br />

in parte, si vuole vivere da uomini liberi. [.] Allo-<br />

Guido, i. vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per<br />

incantamento e messi in un vasel, ch.ad ogni vento per<br />

ra è vero quanto ripeteva, se non erro, Architta <strong>di</strong> Taran-<br />

mare andasse al voler nostro e mio; sì che fortuna od alto<br />

[.] .Se un uomo salisse in cielo e contemplasse la natro<br />

tempo rio non ci potesse dare impe<strong>di</strong>mento, anzi, vitura<br />

dell'universo e la bellezza degli astri, la meraviglia<br />

vendo sempre in un talento, <strong>di</strong> stare insieme crescesse .l<br />

<strong>di</strong> tale visione non gli darebbe la gioia più intensa, come<br />

<strong>di</strong>sio. E monna Vanna e monna Lagia poi con quella<br />

dovrebbe, ma quasi un <strong>di</strong>spiacere, perché non avrebbe<br />

ch.è sul numer de le trenta con noi ponesse il buono in-<br />

nessuno a cui comunicarla.. Così la natura non ama afcantatore:<br />

e quivi ragionar sempre d'amore, e ciascuna <strong>di</strong><br />

fatto l'isolamento e cerca sempre <strong>di</strong> appoggiarsi, per così<br />

lor fosse contenta, sì come i. credo che saremmo noi.<br />

<strong>di</strong>re, a un sostegno, che è tanto più dolce quanto più è<br />

DANTE ALIGHIERI, Le Rime<br />

caro l'amico. CICERONE, De amicitia<br />

Renzo .!. <strong>di</strong>sse quello, esclamando insieme e interrogando. .Proprio,. <strong>di</strong>sse Renzo; e si corsero incontro. .Sei proprio<br />

tu!. <strong>di</strong>sse l'amico, quando furon vicini: .oh che gusto ho <strong>di</strong> vederti! Chi l'avrebbe pensato?. [.] E, dopo<br />

un.assenza <strong>di</strong> forse due anni, si trovarono a un tratto molto più amici <strong>di</strong> quello che avesser mai saputo d'essere nel<br />

tempo che si vedevano quasi ogni giorno; perché all'uno e all'altro [.] eran toccate <strong>di</strong> quelle cose che fanno conoscere<br />

che balsamo sia all'animo la benevolenza; tanto quella che si sente, quanto quella che si trova negli altri. [.]<br />

Raccontò anche lui all'amico le sue vicende, e n.ebbe in contraccambio cento storie, del passaggio dell'esercito,<br />

della peste, d'untori, <strong>di</strong> pro<strong>di</strong>gi. .Son cose brutte,. <strong>di</strong>sse l'amico, accompagnando Renzo in una camera che il contagio<br />

aveva resa <strong>di</strong>sabitata; .cose che non si sarebbe mai creduto <strong>di</strong> vedere; cose da levarvi l'allegria per tutta la<br />

vita; ma però, a parlarne tra amici, è un sollievo..<br />

A. MAZOI, I Promessi Sposi, cap. XXXIII, 1827<br />

Per un raffinamento <strong>di</strong> malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto, venuto a lavorare da<br />

poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte s'era lussato il femore, e non poteva far più il manovale.<br />

[.] Intanto Ranocchio non guariva, e seguitava a sputar sangue, e ad aver la febbre tutti i giorni. Allora Malpelo<br />

prese dei sol<strong>di</strong> della paga della settimana, per comperargli del vino e della minestra calda, e gli <strong>di</strong>ede i suoi<br />

calzoni quasi nuovi, che lo coprivano meglio. Ma Ranocchio tossiva sempre, e alcune volte sembrava soffocasse;<br />

la sera poi non c.era modo <strong>di</strong> vincere il ribrezzo della febbre, né con sacchi, né coprendolo <strong>di</strong> paglia, né mettendolo<br />

<strong>di</strong>nanzi alla fiammata. Malpelo se ne stava zitto ed immobile, chino su <strong>di</strong> lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo<br />

con quei suoi occhiacci spalancati, quasi volesse fargli il ritratto..<br />

G. VERGA, Rosso Malpelo . .Vita dei campi., 1880<br />

Cerco degli amici. Che cosa vuol <strong>di</strong>re .addomesticare.? E. una cosa da molto <strong>di</strong>menticata. Vuol <strong>di</strong>re .creare dei<br />

legami... .Creare dei legami?. .Certo., <strong>di</strong>sse la volpe. .Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a<br />

centomila ragazzini. E non ho bisogno <strong>di</strong> te. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi.Ma se tu<br />

mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore <strong>di</strong> passi che sarà <strong>di</strong>verso da tutti gli altri.<br />

Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda!<br />

Ve<strong>di</strong>, laggiù in fondo, dei campi <strong>di</strong> grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi <strong>di</strong> grano<br />

non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi<br />

avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano..<br />

A. de SAIT EXUPERY, Il piccolo principe, 1943<br />

A me piace parlare con Nuto; adesso siamo uomini e ci conosciamo; ma prima, ai tempi della Mora, del lavoro in<br />

cascina, lui che ha tre anni più <strong>di</strong> me sapeva già fischiare e suonare la chitarra, era cercato e ascoltato, ragionava<br />

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Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

coi gran<strong>di</strong>, con noi ragazzi, strizzava l'occhio alle donne. Già allora gli andavo <strong>di</strong>etro e alle volte scappavo dai<br />

beni per correre con lui nella riva o dentro il Belbo, a caccia <strong>di</strong> ni<strong>di</strong>. Lui mi <strong>di</strong>ceva come fare per essere rispettato<br />

alla Mora; poi la sera veniva in cortile a vegliare con noi della cascina..<br />

C. PAVESE, La luna e i falò, 1950<br />

.Non ricordo esattamente quando decisi che Konra<strong>di</strong>n avrebbe dovuto <strong>di</strong>ventare mio amico, ma non ebbi dubbi<br />

sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe <strong>di</strong>ventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia<br />

classe non c.era nessuno che potesse rispondere all'idea romantica che avevo dell'amicizia, nessuno che ammirassi<br />

davvero o che fosse in grado <strong>di</strong> comprendere il mio bisogno <strong>di</strong> fiducia, <strong>di</strong> lealtà e <strong>di</strong> abnegazione, nessuno per<br />

cui avrei dato volentieri la vita. [.] Ho esitato un po. prima <strong>di</strong> scrivere che .avrei dato volentieri la vita per un amico.,<br />

ma anche ora, a trent.anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, sono convinto che non si trattasse <strong>di</strong> un.esagerazione e che non solo<br />

sarei stato pronto a morire per un amico, ma l'avrei fatto quasi con gioia..<br />

F.UHLMA, l'amico ritrovato, 1971<br />

Mio vecchio amico <strong>di</strong> giorni e pensieri da quanto tempo che ci conosciamo, venticinque anni son tanti e <strong>di</strong>ciamo<br />

un po’. retorici che sembra ieri.<br />

Invece io so che è <strong>di</strong>verso e tu sai quello che il tempo ci ha preso e ci ha dato: io appena giovane sono invecchiato<br />

tu forse giovane non sei stato mai.<br />

Ma d'illusioni non ne abbiamo avute o forse si, ma nemmeno ricordo, tutte parole che si son perdute con la realtà<br />

incontrata ogni giorno.<br />

Quei giorni spesi a parlare <strong>di</strong> niente sdraiati al sole inseguendo la vita, come l'avessimo sempre capita, come<br />

qualcosa capito per sempre. ............<br />

F. GUCCINI, Canzone per Piero, da .Stanze <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana., 1974<br />

E. notevole l'effetto <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>atezza con cui l'artista coinvolge lo spettatore nel suo personale <strong>di</strong>alogo con l'amico<br />

che Raffaello sembra rassicurare con la sua serafica espressione del volto e con la mano appoggiata sulla sua<br />

spalla.<br />

RAFFAELLO, I capolavori, a cura <strong>di</strong> . Bal<strong>di</strong>ni, Rizzoli 2003<br />

RAFFAELLO, Autoritratto con un amico, 1518-1519, Museo del Louvre, Parigi<br />

2. AMBITO SOCIO - ECOOMICO<br />

ARGOMENTO: Il viaggio: esperienza dell’altro, formazione interiore, <strong>di</strong>vertimento e <strong>di</strong>vagazione, in una<br />

parola, metafora della vita.<br />

DOCUMENTI<br />

«La felicità, che il lettore lo sappia, ha molte facce. Viaggiare, probabilmente, è una <strong>di</strong> queste. Affi<strong>di</strong> i fiori a chi<br />

sappia badarvi, e incominci. O ricominci. Nessun viaggio è definitivo».<br />

J. SARAMAGO, Viaggio in Portogallo, Torino, 1999<br />

«Che cosa non è un viaggio? Per poco che si <strong>di</strong>a un’estensione figurata a questo termine – e non ci si è mai trattenuti<br />

dal farlo – il viaggio coincide con la vita, né più né meno: essa è forse altra cosa che un passaggio dalla<br />

nascita alla morte? Lo spostamento nello spazio è il primo segno… Il viaggio nello spazio simboleggia il passaggio<br />

del tempo, lo spostamento fisico, a sua volta, il cambiamento interiore; tutto è viaggio».<br />

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Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

T. TODOROV, Le morali della storia, Torino, 1995<br />

«Oggi più che mai vivere significa viaggiare; la con<strong>di</strong>zione spirituale dell' uomo come viaggiatore, <strong>di</strong> cui parla la<br />

teologia, è anche una situazione concreta per masse sempre più vaste <strong>di</strong> persone. Sempre più incerto, nelle vertiginose<br />

trasformazioni del vivere, appare il ritorno - materiale e sentimentale - a se stessi; l' Ulisse o<strong>di</strong>erno non<br />

assomiglia a quello omerico o joyciano, che alla fine ritorna a casa, bensì piuttosto a quello dantesco che si perde<br />

nell' illimitato».<br />

C. MAGRIS, Tra i cinesi che sognano Ulisse, CORRIERE DELLA SERA, 12/12/2003<br />

«Il bambino che amerà viaggiare comincia a sei anni a guardare i mappamon<strong>di</strong> e le carte geografiche. Inginocchiato<br />

nella sua stanza, in<strong>di</strong>fferente a qualsiasi richiamo della madre e del padre, segna col <strong>di</strong>to la strada lunghissima<br />

che lo conduce per mare e per terra da Roma a Pechino, da Mosca a Città del Capo, lungo gli an<strong>di</strong>rivieni dei<br />

continenti e l’azzurro scuro e chiaro degli oceani. Sfoglia le carte: si innamora del nome <strong>di</strong> Bogotà o <strong>di</strong> Valparaiso,<br />

immagina <strong>di</strong> violare foreste tropicali e deserti, <strong>di</strong> scalare l’Everest e il Kilimangiàro, come gli eroi dei suoi<br />

libri d’avventura. Così l’infinito del mondo <strong>di</strong>venta famigliare e a portata <strong>di</strong> mano… Il ragazzo impara che,<br />

quando viaggiamo, compiamo sempre due viaggi. Nel primo, il più fantastico, egli legge la guida dell’Austria o<br />

della Svezia o dell’Irlanda: città, fiumi, pianure, foreste, opere d’arte, notizie storiche ed economiche. E stu<strong>di</strong>a il<br />

viaggio futuro. Nulla è più <strong>di</strong>vertente che progettarlo: perché il ragazzo muta gli itinerari della guida, stabilisce<br />

nuovi rapporti, insegue luoghi sconosciuti, giunge in Austria dalla Baviera o dalla Boemia, evita città o regioni<br />

che non ama, stabilisce la durata dei percorsi, <strong>di</strong>stingue mattine, pomeriggi e sere. Le ore sono piene <strong>di</strong> cose: in<br />

una piazza <strong>di</strong> Vienna si fermerà, chissà perché, quattro ore. Il tempo viene governato da una gioiosa pedanteria.<br />

Quando inizia il viaggio, il ragazzo si accorge che la realtà non ha nulla o poco da fare coi suoi progetti fantastici.<br />

Il paese che immaginava giallo è verde: quello che pensava rosso è celeste. I due viaggi, quello fantastico e<br />

quello reale, quello delle guide e quello del mondo, ora si accordano, ora si combattono».<br />

P. CITATI, Le guide delle meraviglie, LA REPUBBLICA, 28/12/2004<br />

«In definitiva, che modo <strong>di</strong> viaggiare è questo? Fare un giro per questa città <strong>di</strong> Miranda do Douro, questa Cattedrale,<br />

questo sacrestano, questo cappello a cilindro e questa pecora, dopo<strong>di</strong>ché segnare una croce sulla mappa,<br />

rimettersi in marcia e <strong>di</strong>re, come il barbiere mentre scuote l’asciugamano: «Avanti un altro». Viaggiare dovrebbe<br />

essere tutt’altro, fermarsi più a lungo e girare <strong>di</strong> meno, forse si dovrebbe ad<strong>di</strong>rittura istituire la professione del<br />

viaggiatore, solo per chi ha tanta vocazione, è <strong>di</strong> gran lunga in errore chi crede che sarebbe un lavoro <strong>di</strong> poca responsabilità,<br />

ogni chilometro non vale meno <strong>di</strong> un anno <strong>di</strong> vita. Alle prese con questo filosofare, il viaggiatore<br />

finisce per addormentarsi, e quando al mattino si sveglia, ecco davanti agli occhi la pietra gialla, è il destino delle<br />

pietre, sempre nello stesso posto, a meno che non venga il pittore e se le porti via nel cuore».<br />

J. SARAMAGO, Viaggio in Portogallo, Torino, 1999<br />

«Il viaggiatore aveva un pregiu<strong>di</strong>zio favorevole nei confronti <strong>di</strong> popoli <strong>di</strong> contrade lontane e cercava <strong>di</strong> descriverli<br />

ai suoi compatrioti;… ora l’uomo moderno è incalzato. Il turista farà quin<strong>di</strong>, un’altra scelta: le cose, e non più<br />

gli esseri umani, saranno oggetto della sua pre<strong>di</strong>lezione: paesaggi, monumenti, rovine… Il turista è un visitatore<br />

frettoloso …non solo perché l’uomo moderno lo è in generale, ma anche perché la visita fa parte delle sue vacanze<br />

e non della sua vita professionale; i suoi spostamenti all’estero sono limitati entro le sue ferie retribuite. La<br />

rapi<strong>di</strong>tà del viaggio costituisce già una ragione della sua preferenza per l’inanimato rispetto all’animato: la conoscenza<br />

dei costumi umani, <strong>di</strong>ceva Chateaubriand, richiede tempo. Ma c’è un’altra ragione per questa scelta:<br />

l’assenza <strong>di</strong> incontri con soggetti <strong>di</strong>fferenti, è molto riposante, poiché non mette mai in <strong>di</strong>scussione la nostra identità;<br />

è meno pericoloso osservare cammelli che uomini».<br />

T. TODOROV, oi e gli altri, “L’Esotico”, Torino, 1991, passim<br />

«Ero a Volgograd…Ero a Benares…Ero a Ketchum…Ero a Jàsnaja Poljana…Ero a Colonia…Ero<br />

sull’Ortigara… Tutti gli spostamenti fisici, se l’intelligenza vuole e il cuore lo concede, possono assomigliare a<br />

splen<strong>di</strong><strong>di</strong> incroci magnetici. Attraversare lo spazio eccita il tempo. Sarà per questo che, quando parto, cerco sempre<br />

<strong>di</strong> trovare, innanzitutto, le ragioni del ritorno? Non erano così i viaggi del Novecento! Molti <strong>di</strong> quelli che li<br />

compivano avrebbero voluto smarrirsi in un altrove fantastico capace <strong>di</strong> garantire, a poco prezzo e senza troppi<br />

<strong>di</strong>sagi, chissà quali clamorose scoperte e fulgide ebbrezze… In classe abbiamo una bella carta geografica. Molti<br />

miei alunni, slavi, arabi, africani e asiatici, possono considerarsi esperti viaggiatori. Hanno mangiato la polvere<br />

dei deserti, il catrame delle autostrade. Conoscono la vernice scrostata delle sbarre doganali, i sonni persi con la<br />

testa appoggiata al finestrino dell’autobus, i documenti stropicciati fra le mani… Adesso sono loro a spiegarmi,<br />

con pazienza e lungimiranza, lasciando scorrere il <strong>di</strong>to sulla mappa, le scalcinate periferie <strong>di</strong> Ad<strong>di</strong>s Abeba, la foresta<br />

pluviale poco <strong>di</strong>stante da Lagos, i mercati galleggianti <strong>di</strong> Dacca, gli empori <strong>di</strong> Herat, le feste <strong>di</strong> Rabat, gli<br />

scantinati <strong>di</strong> Bucarest. Ed io compio davvero insieme a loro, senza pagare il biglietto, il giro del mondo in aula».<br />

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Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

E. AFFINATI, Viaggiare con il cuore, CORRIERE DELLA SERA, 4/2/2005<br />

«Si vorrebbe sempre essere: essere stati, mai. E ci ripugna <strong>di</strong> non poter vivere contemporaneamente in due luoghi,<br />

quando e l’uno e l’altro vivono nel nostro pensiero, anzi nel nostro sistema nervoso: nel nostro corpo… Possiamo<br />

infatti metterci in viaggio. Ma mentre la meta si avvicina e <strong>di</strong>venta reale, il luogo <strong>di</strong> partenza si allontana e<br />

sostituisce la meta nell’irrealtà dei ricor<strong>di</strong>; guadagnamo una, e per<strong>di</strong>amo l’altro. La lontananza è in noi, vera con<strong>di</strong>zione<br />

umana… Laggiù si sognava la patria, come dalla patria si sogna l’estero. Ma il primo grande viaggio lascia<br />

nei giovani, <strong>di</strong> qualunque levatura e sensibilità, un <strong>di</strong>ssi<strong>di</strong>o che le abitu<strong>di</strong>ni non possono comporre; precisa<br />

l’idea degli oceani, dei porti, dei <strong>di</strong>stacchi; crea quasi, nella mente, una nuova forma, una nuova categoria: la categoria<br />

della lontananza; la considerazione, ormai, <strong>di</strong> tutte le terre lontane. È forse un vizio. Chi è stato in Cina<br />

vorrebbe provare l’Argentina, il Transvaal, l’Alaska. Chi è stato al Messico si commuove anche quando sente<br />

parlare dell’In<strong>di</strong>a, dell’Australia, della Cina. Questi nomi, una volta al più colorate e melanconiche geografie,<br />

sono ora possibili, reali, affascinanti. Chi ha provato la lontananza <strong>di</strong>fficilmente ne perde il gusto. Il primo viaggio,<br />

la prima sera che il novo-peregrin è in cammino, nasce la nostalgia, per sempre. Ed è il desiderio <strong>di</strong> tornare<br />

non soltanto in patria; ma dappertutto: dove si è stati e dove non si è stati. Due gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>rezioni si alternano: verso<br />

casa, verso fuori… Non capisce, forse, non ama il proprio paese chi non l’ha abbandonato almeno una volta, e<br />

credendo fosse per sempre».<br />

M. SOLDATI, America primo amore, “Lontananza”, 1935<br />

3. AMBITO STORICO - POLITICO<br />

ARGOMENTO: Origine e sviluppi della cultura giovanile<br />

«Gli stili della gioventù americana si <strong>di</strong>ffusero <strong>di</strong>rettamente o attraverso l’amplificazione dei loro segnali me<strong>di</strong>ante<br />

la cultura inglese, che faceva da raccordo tra America ed Europa, per una specie <strong>di</strong> osmosi spontanea. La cultura<br />

giovanile americana si <strong>di</strong>ffuse attraverso i <strong>di</strong>schi e le cassette, il cui più importante strumento promozionale,<br />

allora come prima e dopo, fu la vecchia ra<strong>di</strong>o. Si <strong>di</strong>ffuse attraverso la <strong>di</strong>stribuzione mon<strong>di</strong>ale delle immagini; attraverso<br />

i contatti personali del turismo giovanile internazionale che portava in giro per il mondo gruppi ancora<br />

piccoli, ma sempre più folti e influenti, <strong>di</strong> ragazzi e ragazze in blue jeans; si <strong>di</strong>ffuse attraverso la rete mon<strong>di</strong>ale<br />

delle università, la cui capacità <strong>di</strong> rapida comunicazione internazionale <strong>di</strong>venne evidente negli anni ’60. Infine si<br />

<strong>di</strong>ffuse attraverso il potere con<strong>di</strong>zionante della moda nella società dei consumi, una moda che raggiungeva le<br />

masse e che veniva amplificata dalla spinta a uniformarsi propria dei gruppi giovanili. Era sorta una cultura giovanile<br />

mon<strong>di</strong>ale.»<br />

E.J. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it., Milano 1997<br />

«La cultura giovanile negli ultimi quattro decenni s’è mossa lungo strade nuove, affascinanti, ma al tempo stesso,<br />

anche pericolose. I <strong>di</strong>versi percorsi culturali che i giovani hanno affrontato dagli anni cinquanta ad oggi sono stati<br />

ispirati soprattutto dai desideri e dalle fantasie dell’adolescenza; anche i rapporti spesso conflittuali con gli adulti<br />

e l’esperienza culturale delle generazioni precedenti, tuttavia, hanno profondamente influenzato la loro ricerca.<br />

Essi sono andati fino ai limiti estremi della propria fisicità, hanno esplorato nuove <strong>di</strong>mensioni della mente e della<br />

realtà virtuale, hanno ri<strong>di</strong>segnato la geografia dei rapporti sessuali, affettivi e sociali, hanno scoperto, infine,<br />

nuove forme espressive e comunicative. [...] Le strategie sperimentate dai giovani, in sostanza, propongono tre<br />

<strong>di</strong>fferenti soluzioni. La prima, <strong>di</strong> marca infantile, è fondata sulla regressione e sulla fuga dalla realtà per affrontare<br />

il dolore ed il <strong>di</strong>sagio della crescita. Essa, quin<strong>di</strong>, suggerisce <strong>di</strong> recuperare il piacere ed il benessere<br />

nell’ambito della fantasia e dell’illusione. L’esperienza eccitatoria della musica techno e d’alcune situazioni <strong>di</strong><br />

rischio, il grande spazio onirico aperto dalle droghe e dalla realtà virtuale, la <strong>di</strong>mensione del gioco e del consumo,<br />

sono i luoghi privilegiati in cui si realizza concretamente questo tipo <strong>di</strong> ricerca. [...] La seconda strategia utilizza<br />

la trasgressione e la provocazione per richiamare l’adulto alle sue responsabilità e per elaborare le <strong>di</strong>fficoltà<br />

dell’adolescenza. [...] La terza strategia, infine, la più creativa, prefigura un modo nuovo <strong>di</strong> guardare al futuro,<br />

più carico d’affettività, pace e socialità. Essa s’appoggia sulle capacità intuitive ed artistiche dei giovani, e lascia<br />

intravedere più chiaramente una realtà futura in cui potranno aprirsi nuovi spazi espressivi e comunicativi.»<br />

D. MISCIOSCIA, Miti affettivi e cultura giovanile, Milano 1999<br />

«Oggi il termine “cultura giovanile”, quin<strong>di</strong>, non ha più il significato del passato, non in<strong>di</strong>ca più ribellione, astensionismo<br />

o rifiuto del sistema sociale. Non significa più nemmeno sperimentazione <strong>di</strong>retta dei mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> vivere,<br />

alternativi o marginali rispetto ad un dato sistema sociale. Cultura giovanile sta ad in<strong>di</strong>care l’intrinseca capacità<br />

che i giovani hanno <strong>di</strong> autodefinirsi nei loro comportamenti valoriali all’interno della società della quale sono<br />

parte.»<br />

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Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

L. TOMASI, Introduzione. L’elaborazione della cultura giovanile nell’incerto contesto europeo, in L. TOMA-<br />

SI (a cura <strong>di</strong>), La cultura dei giovani europei alle soglie del 2000, Milano 1998<br />

4. AMBITO TECICO - SCIETIFICO<br />

ARGOMENTO: Social etwork, Internet, ew Me<strong>di</strong>a<br />

DOCUMENTI<br />

«Immagino che qualcuno potrebbe <strong>di</strong>re: “Perché non mi lasciate da solo? Non voglio far parte della vostra Internet,<br />

della vostra civiltà tecnologica, o della vostra società in rete! Voglio solo vivere la mia vita!” Bene, se questa<br />

è la vostra posizione, ho delle brutte notizie per voi. Se non vi occuperete delle reti, in ogni caso saranno le reti<br />

ad occuparsi <strong>di</strong> voi. Se avete intenzione <strong>di</strong> vivere nella società, in questa epoca e in questo posto, dovrete fare i<br />

conti con la società in rete. Perché viviamo nella Galassia Internet.»<br />

M. CASTELLS¸ Galassia Internet, trad. it., Milano 2007 2<br />

«C’è una mutazione in atto ed ha a che fare con la componente “partecipativa” che passa attraverso i me<strong>di</strong>a.<br />

Quelli nuovi caratterizzati dai linguaggi dell’interattività, da <strong>di</strong>namiche immersive e grammatiche connettive. [...]<br />

Questa mutazione sta mettendo in <strong>di</strong>scussione i rapporti consolidati tra produzione e consumo, con ricadute<br />

quin<strong>di</strong> sulle forme e i linguaggi dell’abitare il nostro tempo. Questo processo incide infatti non solo sulle produzioni<br />

culturali, ma anche sulle forme della politica, sulle <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> mercato, sui processi educativi, ecc. [...]<br />

D’altra parte la crescita esponenziale <strong>di</strong> adesione al social network ha consentito <strong>di</strong> sperimentare le forme partecipative<br />

attorno a con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> informazioni e pratiche <strong>di</strong> intrattenimento, moltiplicando ed innovando le occasioni<br />

<strong>di</strong> produzione e riproduzione del capitale sociale.»<br />

G. BOCCIA ARTIERI, Le culture partecipative dei me<strong>di</strong>a. Una introduzione a Henry Jenkins, Prefazione a H.<br />

JENKINS, Fan, Blogger e Videogamers. L’emergere delle culture partecipative nell’era <strong>di</strong>gitale, Milano 2008<br />

«Ciò che conosciamo, il modo in cui conosciamo, quello che pensiamo del mondo e il modo in cui riusciamo a<br />

immaginarlo sono cruciali per la libertà in<strong>di</strong>viduale e la partecipazione politica. Il fatto che oggi così tanta gente<br />

possa parlare, e che si stia raggruppando in reti <strong>di</strong> citazione reciproca, come la blogosfera, fa sì che per ogni in<strong>di</strong>viduo<br />

sia più facile farsi ascoltare ed entrare in una vera conversazione pubblica. Al contempo, sulla Rete ci<br />

sono un sacco <strong>di</strong> sciocchezze. Ma incontrare queste assur<strong>di</strong>tà è positivo. Ci insegna a essere scettici, a cercare<br />

riferimenti incrociati e più in generale a trovare da soli ciò che ci serve. La ricerca <strong>di</strong> fonti <strong>di</strong>fferenti è un’attività<br />

molto più coinvolgente e autonoma rispetto alla ricerca della risposta da parte <strong>di</strong> un’autorità.»<br />

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Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Y. BENKLER, Intervista del 10 maggio 2007, in omniacommunia.org<br />

«Siamo in uno stato <strong>di</strong> connessione permanente e questo è terribilmente interessante e affascinante. È una specie<br />

<strong>di</strong> rie<strong>di</strong>zione del mito <strong>di</strong> Zeus Panopticon che sapeva in ogni momento dove era nel mondo, ma ha insito in sé un<br />

grande problema che cela un grave pericolo: dove inizia il nostro potere <strong>di</strong> connessione inizia il pericolo sulla<br />

nostra libertà in<strong>di</strong>viduale. Oggi con la tecnologia cellulare è possibile controllare chiunque, sapere con chi parla,<br />

dove si trova, come si sposta. Mi viene in mente Victor Hugo che chiamava tomba l’occhio <strong>di</strong> Dio da cui Caino il<br />

grande peccatore non poteva fuggire. Ecco questo è il grande pericolo insito nella tecnologia, quello <strong>di</strong> creare un<br />

grande occhio che seppellisca l’uomo e la sua creatività sotto il suo controllo. [...] Come Zeus <strong>di</strong>sse a Narciso<br />

“guardati da te stesso!” questa frase suona bene in questa fase della storia dell’uomo.»<br />

D. DE KERCKHOVE, Alla ricerca dell’intelligenza connettiva, Intervento tenuto nel Convegno Internazionale<br />

“Professione Giornalista: Nuovi Me<strong>di</strong>a, Nuova Informazione” – Novembre 2001<br />

«Agli anziani le banche non sono mai piaciute un granché. Le hanno sempre guardate col cipiglio <strong>di</strong> chi pensa<br />

che invece che aumentare, in banca i risparmi si <strong>di</strong>ssolvono e poi quando vai a chiederli non ci sono più. [...] È<br />

per una curiosa forma <strong>di</strong> contrappasso che ora sono proprio gli anziani, e non i loro risparmi, a finire dentro una<br />

banca, archiviati come conti correnti. Si chiama “banca della memoria” ed è un sito internet [...] che archivia esperienze<br />

<strong>di</strong> vita raccontate nel formato della videointervista da donne e uomini nati prima del 1940. [...] È una<br />

sorta <strong>di</strong> “YouTube” della terza età.»<br />

A. BAJANI, «YouTube» della terza età, in “Il Sole 24 ORE”, 7 <strong>di</strong>cembre 2008<br />

«Una rivoluzione non nasce dall’introduzione <strong>di</strong> una nuova tecnologia, ma dalla conseguente adozione <strong>di</strong> nuovi<br />

comportamenti. La trasparenza ra<strong>di</strong>cale conterà come forza <strong>di</strong> mercato solo se riuscirà a <strong>di</strong>ventare un fenomeno<br />

<strong>di</strong> massa; è necessario che un alto numero <strong>di</strong> consumatori prendano una quantità enorme <strong>di</strong> piccole decisioni basate<br />

su questo genere <strong>di</strong> informazioni. […] Grazie al social networking, anche la reazione <strong>di</strong> un singolo consumatore<br />

a un prodotto si trasforma in una forza che potrebbe innescare un boicottaggio oppure avviare affari d’oro<br />

per nuove imprese. [...] I più giovani sono sempre in contatto, attraverso Internet, come non è mai accaduto prima<br />

d’ora e si scambiano informazioni affidabili, prendendosi gioco, al contempo, <strong>di</strong> quelle fonti su cui si basavano le<br />

generazioni precedenti. Non appena i consumatori – specialmente quelli delle ultime generazioni – si sentono<br />

compiaciuti o irritati per la cascata <strong>di</strong> rivelazioni che la trasparenza offre sui prodotti, <strong>di</strong>ffondono istantaneamente<br />

le notizie.»<br />

D. GOLEMAN, Un brusio in rapida crescita, in Intelligenza ecologica, Milano 2009<br />

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMETO STORICO<br />

I due volti del Novecento.<br />

Da un lato esso è secolo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall'altro è secolo<br />

<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> trage<strong>di</strong>e storiche.<br />

Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi.<br />

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDIE GEERALE<br />

La famiglia, la prima comunità umana in cui l’in<strong>di</strong>viduo si trova inserito, è oggi al centro <strong>di</strong> profonde<br />

trasformazioni e <strong>di</strong> vivaci <strong>di</strong>scussioni: c’è chi la riconosce come istituzione solo se conforme ai canoni<br />

tra<strong>di</strong>zionali; altri ne accettano anche nuove forme (famiglia allargata, unigenitoriale, formata da<br />

coppie non sposate anche dello stesso sesso, ecc.); chi infine esprime perplessità e si pone interrogativi<br />

sulla funzione della famiglia nel contesto sociale o<strong>di</strong>erno. Esamina la questione sotto i suoi molteplici<br />

aspetti ed esponi il tuo parere sul ruolo della famiglia nella società<br />

20


La comprensione e<br />

l'interpretazione<br />

Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA PROVA D’ITALIANO<br />

Del testo proposto<br />

L'approfon<strong>di</strong>mento Risulta<br />

Competenza<br />

Lessicale<br />

Rispetto delle<br />

regole<br />

sintattiche e<br />

morfologiche<br />

Can<strong>di</strong>dato<br />

Il lessico risulta<br />

L’esposizione<br />

L’uso delle regole<br />

morfologiche,<br />

grammaticali e della<br />

punteggiatura<br />

TIPOLOGIA A<br />

Sono complete 8<br />

Presentano alcune incertezze 7-6<br />

Presentano numerose imprecisioni 5-4<br />

Sono scarse 3-2<br />

Sono inesistenti 1<br />

Ricco, sviluppato in modo organico e con rielaborazione<br />

critica<br />

8<br />

Ricco, ma poco elaborato / sviluppato con superficialità<br />

7-6<br />

Accettabile e con qualche apporto critico 5-4<br />

Superficiale / privo <strong>di</strong> apporti critici 3-2<br />

Assente 1<br />

Appropriato e vario 6<br />

Semplice ma chiaro 5-4<br />

Generico e approssimativo 3-2<br />

Gravemente impreciso 1<br />

Risulta fluida e vivace 5-4<br />

Risulta corretta e scorrevole 3<br />

Presenta incertezze sintattiche 2<br />

Presenta numerosi e gravi errori sintattici 1<br />

È corretto 3<br />

Presenta alcune incertezze 2<br />

Presenta numerosi errori 1<br />

Presenta numerosi e gravi errori 0<br />

VOTO TOTALE ________ /2 = ________/15<br />

21


Aderenza alla<br />

traccia<br />

Organizzazione<br />

del testo<br />

Analisi del<br />

fenomeno e<br />

qualità delle<br />

informazioni<br />

Capacità<br />

critiche e<br />

rielaborazione<br />

dei documenti<br />

forniti<br />

Competenza lessicale<br />

Rispetto delle<br />

regole<br />

sintattiche e<br />

morfologiche<br />

Can<strong>di</strong>dato<br />

Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Il testo<br />

TIPOLOGIA B<br />

Rispetta pienamente la tipologia scelta 3<br />

Fornisce solo in parte le informazioni previste 2-1<br />

Non fornisce le informazioni previste 0<br />

Risulta chiaro, or<strong>di</strong>nato e coeso 2<br />

Il testo Presenta salti logici 1<br />

È <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato e confuso 0<br />

Numerose, pertinenti, sviluppate in modo organico e completo<br />

5<br />

Le argomentazioni so- Pertinenti e organiche 4<br />

no<br />

Pertinenti ma sviluppate con superficialità 3<br />

Povere e poco articolate 2<br />

Assenti 1<br />

È piena 4<br />

La comprensione dei Presenta alcune incertezze 3-2<br />

documenti forniti Presenta numerose imprecisioni 1<br />

È scarsa o assente 0<br />

Sono state utilizzate in modo coerente e adeguato 3<br />

Le informazioni Sono state poco utilizzate 2<br />

ricavate Sono state utilizzate con scarsa originalità 1<br />

Non sono state utilizzate 0<br />

Originale e adeguato all’argomento ed alla tipologia testuale<br />

scelta<br />

5-4<br />

Il lessico risulta Semplice ma chiaro 3<br />

Generico e approssimativo 2<br />

Gravemente impreciso 1<br />

Risulta fluida e vivace 5-4<br />

L’esposizione<br />

Risulta corretta e scorrevole<br />

Presenta incertezze sintattiche<br />

3<br />

2<br />

Presenta numerosi e gravi errori sintattici 1<br />

L’uso delle regole È corretto 3<br />

morfologiche, Presenta alcune incertezze 2<br />

grammaticali e della Presenta numerosi errori 1<br />

punteggiatura Presenta numerosi e gravi errori 0<br />

VOTO TOTALE ________ /2 = ________/15<br />

22


Aderenza<br />

alla traccia<br />

Organizzazione<br />

del testo<br />

Analisi del<br />

fenomeno e<br />

qualità delle<br />

informazioni<br />

Qualità e<br />

quantità delle<br />

informazioni<br />

Competenza<br />

Lessicale<br />

Rispetto delle<br />

regole<br />

sintattiche e<br />

morfologiche<br />

Can<strong>di</strong>dato<br />

Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Il testo<br />

Il testo<br />

Le argomentazioni<br />

sono<br />

Le informazioni sono<br />

Il lessico risulta<br />

L’esposizione<br />

L’uso delle regole<br />

morfologiche, grammaticali<br />

e della pun-<br />

TIPOLOGIA C<br />

Affronta in modo pieno e completo l’argomento in<strong>di</strong>cato<br />

3<br />

Affronta, ma con superficialità, i punti in<strong>di</strong>cati dalla<br />

traccia<br />

2<br />

Affronta solo alcuni aspetti dell’argomento in<strong>di</strong>cato 1<br />

Affronta solo marginalmente l’argomento in<strong>di</strong>cato 0<br />

Risulta chiaro, or<strong>di</strong>nato e coeso 2<br />

Presenta salti logici 1<br />

È <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato e confuso 0<br />

Numerose, pertinenti, sviluppate in modo organico e<br />

7-6<br />

completo<br />

Pertinenti e organiche 5<br />

Pertinenti ma sviluppate con superficialità 4<br />

Povere e poco articolate 3<br />

Fuori luogo e/o contrad<strong>di</strong>ttorie 2<br />

Assenti 1<br />

Numerose e corrette 5<br />

Numerose ma non sempre corrette 4<br />

Essenziali 3<br />

Approssimative 2<br />

Gravemente imprecise o assenti 1<br />

Appropriato e vario 5-4<br />

Semplice ma chiaro 3<br />

Generico e approssimativo 2<br />

Gravemente impreciso 1<br />

Risulta fluida e vivace 5-4<br />

Risulta corretta e scorrevole 3<br />

Presenta incertezze sintattiche 2<br />

Presenta numerosi e gravi errori sintattici 1<br />

È corretto 3<br />

Presenta alcune incertezze 2<br />

Presenta numerosi errori 1<br />

teggiatura Presenta numerosi e gravi errori 0<br />

VOTO TOTALE ________ /2 = ________/15<br />

23


Aderenza alla<br />

traccia<br />

Organizzazione<br />

del<br />

testo<br />

Analisi del<br />

fenomeno e<br />

qualità delle<br />

informazioni<br />

Qualità e<br />

quantità delle<br />

informazioni<br />

Competenza<br />

lessicale<br />

Rispetto delle<br />

regole<br />

sintattiche e<br />

morfologiche<br />

Can<strong>di</strong>dato<br />

Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Il testo<br />

TIPOLOGIA D<br />

Affronta in modo pieno e completo l’argomento in<strong>di</strong>cato 3<br />

Affronta, ma con superficialità, i punti in<strong>di</strong>cati dalla traccia<br />

2<br />

Affronta solo alcuni aspetti dell’argomento in<strong>di</strong>cato 1<br />

Affronta solo marginalmente l’argomento in<strong>di</strong>cato 0<br />

Risulta chiaro, or<strong>di</strong>nato e coeso 2<br />

Il testo Presenta salti logici 1<br />

È <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato e confuso 0<br />

Numerose, pertinenti, sviluppate in modo organico e<br />

completo<br />

7-6<br />

Le argomentazioni sono<br />

Pertinenti e organiche<br />

Pertinenti ma sviluppate con superficialità<br />

Povere e poco articolate<br />

5<br />

4<br />

3<br />

Fuori luogo e/o contrad<strong>di</strong>ttorie 2<br />

Assenti 1<br />

Numerose e corrette 5<br />

Le informazioni<br />

Sono<br />

Numerose ma non sempre corrette<br />

Essenziali<br />

Approssimative<br />

4<br />

3<br />

2<br />

Gravemente imprecise o assenti 1<br />

Appropriato e vario 5-4<br />

Il lessico risulta<br />

Semplice ma chiaro<br />

Generico e approssimativo<br />

3<br />

2<br />

Gravemente impreciso 1<br />

Risulta fluida e vivace 5-4<br />

L’esposizione<br />

Risulta corretta e scorrevole<br />

Presenta incertezze sintattiche<br />

3<br />

2<br />

Presenta numerosi e gravi errori sintattici 1<br />

L’uso delle regole È corretto 3<br />

morfologiche, Presenta alcune incertezze 2<br />

grammaticali e della Presenta numerosi errori 1<br />

punteggiatura Presenta numerosi e gravi errori 0<br />

VOTO TOTALE ________ /2 = ________/15<br />

24


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

ATTI RELATIVI ALL’EFFETTUAZIONE DELLA TERZA PROVA<br />

Prima simulazione<br />

ESAME DI STATO 2011-12 – TERZA PROVA<br />

CLASSE <strong>5^A</strong> <strong>TIEL</strong> - <strong>IPIA</strong> "Rizzarda"<br />

Can<strong>di</strong>dato ________________________________________________Data_______________<br />

CARATTERISTICHE E CRITERI DI VALUTAZIOE DELLA TERZA PRO-<br />

VA<br />

TIPOLOGIA: B – 12 QUESITI A RISPOSTA SIGOLA<br />

MATERIE ITERESSATE: MATEMATICA – INGLESE - ELETTROTECNICA - SISTEMI,<br />

AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE<br />

TEMPO 150 minuti<br />

STRUMETI COSETITI Dizionario <strong>di</strong> inglese (fornito dalla scuola) – Calcolatrice<br />

non programmabile<br />

CRITERI DI MISURAZIOE/VALUTAZIOE<br />

• Per ciascun quesito è previsto un punteggio massimo <strong>di</strong> 5 punti. Il punteggio massimo<br />

raggiungibile è <strong>di</strong> 60 punti.<br />

• I punteggi grezzi realizzati vengono riportati in 15esimi me<strong>di</strong>ante la tabella <strong>di</strong> conversione.<br />

Quesiti a risposta<br />

singola<br />

IDICATORI PER L’ATTRIBUZIOE DEI PUTEGGI<br />

1 Non risponde o risponde in modo completamente errato<br />

2 Risponde in modo lacunoso e approssimato<br />

3 Risponde in modo corretto, ma non approfon<strong>di</strong>to<br />

GRIGLIA DI VALUTAZIOE<br />

Quesiti a risposta singola<br />

Materia<br />

1° 2° 3°<br />

MATEMATICA<br />

INGLESE<br />

ELETTROTECNICA<br />

SISTEMI – AUTOMAZIONE<br />

E ORG, DELLA PROD.<br />

VALUTAZIOE DELL’ELABORATO ______/15<br />

4 Risponde in modo corretto e approfon<strong>di</strong>to<br />

5 Risponde in modo corretto, ampio ed esaustivo<br />

Punteggio totale<br />

Somma in<br />

quin<strong>di</strong>cesimi<br />

TABELLA DI<br />

COVERSIOE<br />

1 - 7 3<br />

8 – 11 4<br />

12 - 15 5<br />

16 - 19 6<br />

20 - 23 7<br />

24 - 27 8<br />

28 - 33 9<br />

34 - 39 10<br />

40 - 43 11<br />

44 - 47 12<br />

48 – 51 13<br />

52 – 55 14<br />

56 - 60 15<br />

25


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Can<strong>di</strong>dato _____________________________________________________Classe 5A <strong>TIEL</strong><br />

MATEMATICA<br />

1. Dopo aver spiegato il significato <strong>di</strong> limite destro e limite sinistro, calcolare i seguenti limiti:<br />

______________________________________________________________________________<br />

______________________________________________________________________________<br />

______________________________________________________________________________<br />

1−<br />

x<br />

lim− x→2<br />

x − 2<br />

1−<br />

x<br />

lim+ x→2<br />

x − 2<br />

=<br />

=<br />

2. Determinare insieme <strong>di</strong> esistenza e segno della seguente funzione:<br />

y =<br />

3<br />

3. Determinare massimi e minimi relativi della seguente funzione: y =<br />

x − 3x<br />

x<br />

2 −<br />

x<br />

4<br />

26


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Can<strong>di</strong>dato _____________________________________________________ Classe 5A <strong>TIEL</strong><br />

ELETTROTECICA E APPLICAZIOI<br />

Elencare i requisiti minimi per tutti i livelli nelle unità abitative, specificati nell’Allegato A<br />

della Norma CEI 64-8/3.<br />

Per gli e<strong>di</strong>fici civili elencare i tipi <strong>di</strong> cavi per energia, all’interno e all’esterno (sigle e descrizioni)<br />

e elencare le prese più <strong>di</strong>ffuse per uso domestico.<br />

Un generatore sincrono ha i seguenti dati:<br />

Pass = 1200 kW; Pecc = 15 kW; Pav = 10 kW; Pfe = 13 kW; Pj1+Padd = 17 kW;<br />

Calcolare Ptrasmessa, Pgenerata Presa e il ren<strong>di</strong>mento.<br />

27


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Can<strong>di</strong>dato _____________________________________________________Classe 5A <strong>TIEL</strong><br />

LIGUA IGLESE<br />

THE KYOTO PROTOCOL<br />

The Kyoto Protocol is an amendment to the United Nations Framework Convention on Climate Change (UN-<br />

FCCC), an international treaty on global warming. Countries which ratify this protocol commit to reduce their<br />

emission of carbon <strong>di</strong>oxide and five other greenhouse gases, or engage in emission tra<strong>di</strong>ng if they maintain or increase<br />

emissions of these gases. A total of 141 countries have ratified the agreement. The formal name of the<br />

agreement is the Kyoto Protocol because it was negotiated in Kyoto, Japan December 1997. Current estimates<br />

are that even if successfully and completely implemented, the Kyoto Protocol is pre<strong>di</strong>cted to reduce the average<br />

global temperature by somewhere between 0.02°C and 0.28°C by the year 2050.<br />

1) The Kyoto Protocol has been signed to adopt all the possible strategies to reduce the emission of pollutants<br />

in the air. Which kind of alternative energy sources can be used for this purpose?<br />

2) How do you think these alternative sources are changing our lifestyle or our industry?<br />

3) What do renewable and non-renewable sources of energy <strong>di</strong>ffer in?<br />

28


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Can<strong>di</strong>dato _____________________________________________________Classe 5A <strong>TIEL</strong><br />

SISTEMI, AUTOMAZIOE E ORGAIZZAZIOE DELLA PRODUZIOE<br />

DIAGRAMMI DI BODE<br />

1) In<strong>di</strong>care le grandezze assegnate agli assi (x,y) e loro definizione.<br />

Confrontando i <strong>di</strong>agrammi <strong>di</strong> poli reali e zeri reali, in<strong>di</strong>care:<br />

2) le analogie<br />

3) le <strong>di</strong>fferenze<br />

29


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Seconda simulazione<br />

ESAME DI STATO 2011-12 – TERZA PROVA<br />

CLASSE <strong>5^A</strong> <strong>TIEL</strong> - <strong>IPIA</strong> "Rizzarda"<br />

Can<strong>di</strong>dato ________________________________________________Data_______________<br />

CARATTERISTICHE E CRITERI DI VALUTAZIOE DELLA TERZA PRO-<br />

VA<br />

TIPOLOGIA: B – 12 QUESITI A RISPOSTA SIGOLA<br />

MATERIE ITERESSATE: MATEMATICA – INGLESE – EDUCAZIONE FISICA - SISTE-<br />

MI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PROD.<br />

TEMPO 150 minuti<br />

STRUMETI COSETITI Dizionario <strong>di</strong> inglese (fornito dalla scuola) – Calcolatrice<br />

non programmabile<br />

CRITERI DI MISURAZIOE/VALUTAZIOE<br />

• Per ciascun quesito è previsto un punteggio massimo <strong>di</strong> 5 punti. Il punteggio massimo<br />

raggiungibile è <strong>di</strong> 60 punti.<br />

• I punteggi grezzi realizzati vengono riportati in 15esimi me<strong>di</strong>ante la tabella <strong>di</strong> conversione.<br />

Quesiti a risposta<br />

singola<br />

IDICATORI PER L’ATTRIBUZIOE DEI PUTEGGI<br />

1 Non risponde o risponde in modo completamente errato<br />

2 Risponde in modo lacunoso e approssimato<br />

3 Risponde in modo corretto, ma non approfon<strong>di</strong>to<br />

4 Risponde in modo corretto e approfon<strong>di</strong>to<br />

5 Risponde in modo corretto, ampio ed esaustivo<br />

GRIGLIA DI VALUTAZIOE<br />

Quesiti a risposta singola<br />

Materia<br />

1° 2° 3°<br />

MATEMATICA<br />

INGLESE<br />

EDUCAZIONE FISICA<br />

SISTEMI – AUTOMAZIONE<br />

E ORG, DELLA PROD.<br />

Punteggio totale<br />

VALUTAZIOE DELL’ELABORATO ______/15<br />

Somma in<br />

quin<strong>di</strong>cesimi<br />

TABELLA DI<br />

COVERSIOE<br />

1 - 7 3<br />

8 – 11 4<br />

12 - 15 5<br />

16 - 19 6<br />

20 - 23 7<br />

24 - 27 8<br />

28 - 33 9<br />

34 - 39 10<br />

40 - 43 11<br />

44 - 47 12<br />

48 – 51 13<br />

52 – 55 14<br />

56 - 60 15<br />

30


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Alunno_______________________________________________________Classe 5A <strong>TIEL</strong><br />

EDUCAZIOE FISICA<br />

1. Spiega quali sono i tre tipi <strong>di</strong> muscoli presenti nel corpo umano, dove sono ubicati e quali<br />

sono le loro funzioni.<br />

2. Elenca quali sono i benefici apportati da un’attività fisica aerobica praticata regolarmente.<br />

3. Spiega la <strong>di</strong>fferenza fra <strong>di</strong>storsione e lussazione e come vanno trattate nel primo soccorso.<br />

31


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Can<strong>di</strong>dato _____________________________________________________Classe 5A <strong>TIEL</strong><br />

LIGUA IGLESE<br />

WHAT IS WORKPLACE SAFETY?<br />

Workplace health and safety is an issue that is becoming more and more important for both big and small companies.<br />

Since hazards are potentially present in any workplace it is extremely important for employers to minimize<br />

risks and implement. But what are the main aspects to take into consideration when thinking about workplace<br />

safety? The first step in formulating a policy to carry out a full risk assessment, evaluating the possible<br />

risks and hazards. Making a proper assessment of risks may be a complex process, and many companies will employ<br />

professional safety experts to help them to draw up an appropriate safety policy. A programme of regular<br />

inspection and maintenance should be carried out on all machines in ad<strong>di</strong>tion to routine daily surveillance.<br />

1) Why is it important to have precautions and regulations?<br />

2) Which are the employers’ responsibilities?<br />

3) Which are the employees’ responsibilities?<br />

32


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Alunno________________________________________________________Classe 5A <strong>TIEL</strong><br />

MATEMATICA<br />

2<br />

x − 4<br />

1. Determinare limiti ed eventuali asintoti della seguente funzione: y =<br />

x<br />

2. Scrivere la definizione <strong>di</strong> primitiva <strong>di</strong> una funzione e spiegare la <strong>di</strong>fferenza che esiste tra primitiva<br />

ed integrale indefinito <strong>di</strong> una funzione.<br />

______________________________________________________________________________<br />

______________________________________________________________________________<br />

______________________________________________________________________________<br />

______________________________________________________________________________<br />

______________________________________________________________________________<br />

______________________________________________________________________________<br />

⎛<br />

3. Calcolare il seguente integrale indefinito: ∫⎜<br />

⎝<br />

1<br />

⎞<br />

x + + 1⎟dx<br />

x ⎠<br />

33


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Can<strong>di</strong>dato _____________________________________________________Classe 5A <strong>TIEL</strong><br />

SISTEMI, AUTOMAZIOE E ORGAIZZAZIOE DELLA PRODUZIOE<br />

1) Definire il termine “tipo <strong>di</strong> sistema “ ed in<strong>di</strong>care quale grandezza influenza <strong>di</strong>rettamente.<br />

2) Definire i margini <strong>di</strong> guadagno e <strong>di</strong> fase.<br />

3) In<strong>di</strong>carli in semplici <strong>di</strong>segni rappresentanti i <strong>di</strong>agrammi <strong>di</strong> Bode del modulo e della fase.<br />

34


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO<br />

Can<strong>di</strong>dato ________________________________________________Data_______________<br />

FASI<br />

ARGOMENTO<br />

PROPOSTO<br />

DAL CANDI-<br />

DATO<br />

TEMATICHE<br />

DISCIPLINARI<br />

DISCUSSIONE<br />

PROVE<br />

SCRITTE<br />

INDICA-<br />

TORI<br />

Conoscenze,competenze <br />

Conoscenze<strong>di</strong>sciplinari<br />

Capacità<br />

espositiva<br />

ed espressiva <br />

Competenzeinter<strong>di</strong>sciplinari<br />

GRIGLIA DI VALUTAZIONE<br />

PUN-<br />

DESCRITTORI<br />

TEG-<br />

GIO<br />

Frammentaria e priva <strong>di</strong> collegamenti 1-3<br />

Parziale e con collegamenti non sempre cor-<br />

4-5<br />

retti<br />

Assimilata, con qualche collegamento tra le<br />

varie <strong>di</strong>scipline coinvolte<br />

6<br />

Ampia, con collegamenti pertinenti 7-8<br />

Approfon<strong>di</strong>ta, ben organizzata nei collegamenti<br />

9<br />

Non conosce i temi proposti 1-2<br />

Conosce i temi proposti in modo frammentario<br />

Conosce i temi proposti in modo sufficiente<br />

Conosce i temi proposti adeguatamente<br />

Conosce i temi proposti approfon<strong>di</strong>tamente<br />

Espone in modo sconnesso con linguaggio<br />

sconnesso e stentato<br />

1-2<br />

Espone in modo non organico e con linguaggio<br />

impreciso e inappropriato<br />

3<br />

Espone in modo sufficiente concetti base<br />

con linguaggio semplice<br />

4<br />

Espone in modo coerente concetti complessi<br />

con linguaggio corretto e appropriato<br />

5<br />

Espone in modo ricco e articolato con linguaggio<br />

appropriato e fluido<br />

6<br />

Non sa cogliere i collegamenti 1-2<br />

Coglie i collegamenti con una certa <strong>di</strong>fficoltà 3<br />

Se guidato, coglie i collegamenti in modo<br />

sufficiente<br />

4<br />

Opera i collegamenti in modo autonomo 5<br />

Opera i collegamenti in modo sicuro e approfon<strong>di</strong>to<br />

6<br />

Non riconosce l’errore 1<br />

Riconosce l’errore 2<br />

Corregge spontaneamente l’errore 3<br />

3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

PUNTEGGIO<br />

ATTRIBUITO<br />

VALUTAZIONE COMPLESSIVA COLLOQUIO ____/30<br />

35


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA<br />

Conoscenza degli argomenti<br />

Proposti<br />

Competenza nel proporre<br />

soluzioni ai problemi proposti<br />

Capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionare le<br />

soluzioni proposte<br />

Capacità <strong>di</strong> giustificare il lavoro e le<br />

scelte operate<br />

Elettrotecnica ed Applicazioni<br />

Gravemente<br />

Insufficiente<br />

Insufficiente<br />

Sufficiente<br />

Discreto<br />

Buono<br />

≤ 2 2,5 3 3,5 4<br />

≤1 1,5 2 2,5 3<br />

0,5 1 1,5 2 2,5<br />

0,5 1 1,5 2 2,5<br />

Chiarezza <strong>di</strong> schemi e grafici ≤ 1 1,5 2 2,5 3<br />

TOTALE 5 7,5 10 12,5 15<br />

Totale<br />

36


<strong>Feltre</strong>, 10 maggio 2012<br />

Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Il Dirigente Scolastico Il Coor<strong>di</strong>natore<br />

Prof. Graziano Baster Prof. Domenico Condoluci<br />

Letto, approvato e sottoscritto dal Consiglio <strong>di</strong> classe della 5^ A <strong>TIEL</strong><br />

Prof. Graziano Baster<br />

Prof. Moretti Tamara<br />

Prof. Condoluci Domenico<br />

Prof.ssa Lo Cullo Mariella<br />

Prof.ssa Da Rugna Maria Grazia<br />

Prof. Parenza Vincenzo<br />

Prof. Larese Filon Roberto<br />

Prof. Raffone Nicolò<br />

Prof. Vanin Gabriele<br />

37


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI<br />

RELIGIONE<br />

RELAZIONE FINALE Docente: MORETTI TAMARA<br />

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI<br />

Conoscenze (gli studenti sanno)<br />

• Conoscenze generali e approfon<strong>di</strong>te sul tema dell'orientamento in uscita, sulla progettualità<br />

e sul mondo del lavoro.<br />

• Conoscenze su alcuni ambiti quali il rispetto della vita, della <strong>di</strong>versità e della <strong>di</strong>sabilità.<br />

Competenze (gli studenti sanno fare/applicare)<br />

• Sa confrontarsi con modelli culturali ed etici <strong>di</strong>fferenti applicando i contenuti<br />

dell’esperienza cristiana alla trattazione delle principali problematiche culturali e sociali<br />

dell’età contemporanea.<br />

Capacità (collegamenti e interazioni)<br />

• E’ capace <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i concetti chiave presenti nella concezione antropologica e morale<br />

dell’insegnamento della Chiesa.<br />

• E’ in grado <strong>di</strong> valutare le scelte etiche in rapporto ad un personale progetto <strong>di</strong> vita sulla<br />

base <strong>di</strong> una obiettiva conoscenza della propria identità personale, delle proprie aspirazioni<br />

e delle proprie attitu<strong>di</strong>ni.<br />

• E’ capace <strong>di</strong> fare gli opportuni collegamenti fra i concetti esposti e rielaborarli tenendo<br />

conto della propria esperienza personale e sociale.<br />

METODI DIDATTICI<br />

(lezione frontale, lezione partecipata, gruppi <strong>di</strong> lavoro, ricerche, ecc.)<br />

• Dialogo educativo per una partecipazione attiva.<br />

• Lezioni frontali.<br />

• Sollecitare le domande e la ricerca in<strong>di</strong>viduale, dando spazio alle riflessioni degli alunni e<br />

all’approfon<strong>di</strong>mento della loro esperienza umana.<br />

MEZZI E STRUMENTI<br />

(testo/i in adozione, altri testi, cassette au<strong>di</strong>o e video, strumenti multime<strong>di</strong>ali, ecc.)<br />

- Libro <strong>di</strong> testo: Rezzaghi R., Brunelli R., “La Sapienza del cuore”, E<strong>di</strong>trice La Scuola, Brescia<br />

1998<br />

- Utilizzo dei supporti au<strong>di</strong>ovisivi e articoli <strong>di</strong> giornale.<br />

VERIFICHE<br />

38


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

(tipologia delle prove effettivamente somministrate nel corso dell'anno: prove scritte, grafiche, pratiche,<br />

orali, ecc.)<br />

La verifica dell’appren<strong>di</strong>mento è stata fatta con modalità <strong>di</strong>fferenziate, prendendo in considerazione:<br />

• il tipo <strong>di</strong> contenuti trattati, la loro modalità <strong>di</strong> esposizione ed il metodo generale <strong>di</strong> insegnamento<br />

adottato;<br />

• il grado <strong>di</strong> complessità degli argomenti e il loro progressivo approfon<strong>di</strong>mento all’interno<br />

del percorso scolastico;<br />

Sono stati utilizzati i seguenti strumenti <strong>di</strong> verifica:<br />

• valutazione degli interventi dell’ alunno, sia spontanei sia strutturati dall’insegnante, la<br />

capacità <strong>di</strong> riflessione e d’osservazione, attraverso: interrogazione orale, partecipazione<br />

in classe.<br />

• per i processi cognitivi sono state valutate: le conoscenze acquisite, l’uso corretto del linguaggio<br />

religioso, la capacità <strong>di</strong> riferimento adeguato alle fonti e ai documenti.<br />

• per gli atteggiamenti si sono valutate: la partecipazione, l’attenzione, il coinvolgimento, le<br />

risposte agli stimoli, la <strong>di</strong>sponibilità al <strong>di</strong>alogo.<br />

RISULTATI RAGGIUNTI<br />

(valore aggiunto dell’azione <strong>di</strong>dattica nell’anno scolastico)<br />

• Atteggiamento <strong>di</strong> apertura e tolleranza nei confronti delle <strong>di</strong>verse opinioni.<br />

• Sviluppo della <strong>di</strong>mensione sociale della persona.<br />

Condotta, interesse e partecipazione<br />

Lo studente ha partecipato alle lezioni rispondendo con <strong>di</strong>screto interesse alle tematiche<br />

proposte.<br />

L’alunno avvalentisi della materia, ha raggiunto, in generale, una conoscenza <strong>di</strong>screta degli<br />

argomenti trattati e si è avvalso dell’insegnamento dell’I.R.C. fino a fine novembre 2011.<br />

Buona l’attenzione e adeguato il comportamento.<br />

L’alunno ha raggiunto <strong>di</strong>screte capacità critiche e una <strong>di</strong>screta maturità umana.<br />

Il lavoro svolto ha voluto fornire alcuni elementi <strong>di</strong> riflessione su problematiche religiose appartenenti<br />

alla sfera dell'attualità e della cultura contemporanea, ricercando le relazioni ed i<br />

nessi più intimi finalizzati alla promozione dell’uomo nella sua specificità morale e <strong>di</strong>alogica.<br />

PROGRAMMA SVOLTO<br />

CONTENUTI DISCIPLINARI E RELATIVI TEMPI DI SVILUPPO<br />

(<strong>di</strong>stinguere tra moduli teorici ed eventuali moduli pratici)<br />

N. 1<br />

Autonomia tra scienza e fede.<br />

La libertà <strong>di</strong> ricerca e il suo significato.<br />

Il tema della tolleranza e del <strong>di</strong>alogo nella cultura o<strong>di</strong>erna.<br />

N. 2<br />

Il tema della cultura.<br />

N. 3<br />

Diversità e <strong>di</strong>sabilità.<br />

L’amore per il prossimo; fraternità e volontariato.<br />

39


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

I giovani e il proprio futuro: l’orientamento scolastico professionale.<br />

<strong>Feltre</strong>, 10.5.2012<br />

I rappresentanti degli studenti Il docente<br />

Curto Fabrizio e Gorza Thomas Moretti Tamara<br />

40


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

ITALIANO<br />

RELAZIONE FINALE Docente: CONDOLUCI DOMENICO<br />

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI<br />

Conoscenze (gli studenti sanno)<br />

Conoscenza, nei tratti fondamentali, del contesto storico letterario del ‘900.<br />

Conoscenza delle procedure e tecniche necessarie per produrre testi corretti e coerenti con la finalità<br />

comunicativa, il contesto e il destinatario.<br />

Competenze (gli studenti sanno fare/applicare)<br />

Leggere, deco<strong>di</strong>ficare, produrre abbastanza correttamente testi informativi, argomentativi, giornalistici.<br />

Leggere e comprendere testi letterari del ‘900 rilevando analogie e <strong>di</strong>fferenze fra opere accostabili<br />

dal punto <strong>di</strong> vista tematico.<br />

Riconoscere le fasi evolutive nell’opera <strong>di</strong> un autore e comprendere l’intreccio dei fattori in<strong>di</strong>viduali<br />

e sociali presenti nella formazione <strong>di</strong> una personalità letteraria.<br />

Capacità (collegamenti e interazioni)<br />

Riconoscere nei tratti essenziali alcuni modelli culturali.<br />

Leggere un testo letterario nel suo complesso cogliendone i contenuti <strong>di</strong> superficie in generale e<br />

rilevando la collocazione nel contesto.<br />

Riconoscere lo scopo della comunicazione: i destinatari, l’emittente e l’intenzione comunicativa.<br />

Attuare operazioni riassuntive <strong>di</strong> riscrittura, secondo le istruzioni date.<br />

Inquadrare sommariamente i maggiori eventi letterari del ‘900.<br />

La capacità espositiva nel rispetto della coesione grammaticale risulta buona.<br />

METODI DIDATTICI<br />

Si è proceduto attraverso: lezioni frontali, supportate anche dal testo, come approccio all’argomento <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o o <strong>di</strong> ricerca; lezioni interattive, per favorire il rapporto <strong>di</strong> interazione alunni-insegnante; la lettura e<br />

analisi testuale e critica <strong>di</strong> testi letterari, ma anche giornalistici, finalizzate alla comprensione del lessico<br />

specifico, all’in<strong>di</strong>viduazione delle informazioni contenute e alla rielaborazione personale. Gli allievi sono<br />

stati stimolati a produrre anche ricerche in<strong>di</strong>viduali sulla vita e le opere degli autori trattati.<br />

Per quanto riguarda l’educazione letteraria si sono letti testi <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi autori al fine <strong>di</strong> potenziare la capacità<br />

<strong>di</strong> analizzare un testo letterario, in prosa e in poesia, nei <strong>di</strong>versi livelli della lingua, in<strong>di</strong>viduando le<br />

tecniche espressive, i temi e i valori concettuali. Per quanto riguarda il modulo dell’educazione linguistica<br />

si è proceduto alla lettura e all’analisi <strong>di</strong> testi delle <strong>di</strong>verse tipologie affrontate, allo scopo <strong>di</strong> evidenziarne<br />

le particolari strutture.<br />

MEZZI E STRUMENTI<br />

Sono stati utilizzati:<br />

Il testo in dotazione: Guglielmino-Grosser, La letteratura del Novecento, Ed. Principato<br />

41


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Schemi <strong>di</strong> sintesi e appunti<br />

Dizionario della lingua italiana<br />

Integrazioni me<strong>di</strong>ante fotocopie<br />

Strumenti multime<strong>di</strong>ali (presentazioni in Powerpoint).<br />

VERIFICHE E VALUTAZIONE<br />

La valutazione formativa ha avuto lo scopo <strong>di</strong> attivare, ogni volta si sia reso necessario, attività <strong>di</strong> rinforzo<br />

o recupero. Essa ha verificato la conoscenza, la comprensione e l’applicazione relativamente alla<br />

situazione <strong>di</strong> partenza e al ritmo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento.<br />

La valutazione sommativa ha avuto lo scopo <strong>di</strong> formulare un giu<strong>di</strong>zio complessivo sull’interesse, la partecipazione,<br />

le capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento, la comprensione e la conoscenza degli argomenti.<br />

Tenuto conto delle tipologie previste dall’esame <strong>di</strong> Stato, sono state effettuate nel corso dell’anno delle<br />

prove scritte <strong>di</strong> verifica, finalizzate soprattutto a migliorare la competenza degli studenti nella stesura<br />

dell’articolo <strong>di</strong> giornale e del saggio breve (tipologie B e D).<br />

Nella produzione scritta sono stati accertati:<br />

L’aderenza alla traccia<br />

L’organizzazione del testo<br />

La ricchezza dei contenuti e la qualità delle argomentazioni/affermazioni<br />

La capacità <strong>di</strong> analisi critica e <strong>di</strong> rielaborazione personale<br />

Le capacità espressive (chiarezza e flui<strong>di</strong>tà espositiva) e la correttezza morfosintattica<br />

La competenza lessicale.<br />

Sono state effettuate interrogazioni orali valutate in base al livello <strong>di</strong> comprensione e conoscenza dei<br />

contenuti, assieme alla capacità <strong>di</strong> esposizione.<br />

RISULTATI RAGGIUNTI<br />

(valore aggiunto dell’azione <strong>di</strong>dattica nell’anno scolastico)<br />

Gli obiettivi previsti nella programmazione iniziale sono stati raggiunti dalla maggioranza degli allievi.<br />

PROGRAMMA SVOLTO<br />

PRIMO QUADRIMESTRE<br />

INDIRIZZI CULTURALI E LETTERARI<br />

La poetica del decadentismo e il simbolismo<br />

L’esteta, il superuomo, l’inetto<br />

O. Wilde, L’artista è il creatore <strong>di</strong> cose belle pag. 41<br />

INCONTRO CON L’AUTORE: GIOVANNI PASCOLI<br />

La vita e le opere<br />

L’ideologia pascoliana e la simbologia del “nido”<br />

Il “fanciullino” e la poetica pascoliana<br />

Le raccolte poetiche: continuità e varietà<br />

Il fanciullino pag. 202<br />

Novembre (da Myricae) pag. 204<br />

Lavandare (da Myricae) pag. 205<br />

X Agosto (da Myricae) pag. 207<br />

Nebbia (da Canti <strong>di</strong> Castelvecchio) pag. 210<br />

La grande proletaria si è mossa pag. 220<br />

• INCONTRO CON L’AUTORE: ITALO SVEVO<br />

La vita e le opere<br />

Ettore Schmitz e Italo Svevo<br />

42


Svevo narratore e come<strong>di</strong>ografo<br />

Svevo romanziere<br />

La coscienza <strong>di</strong> Zeno<br />

Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

INCONTRO CON IL LIBRO: LA COSCIENZA DI ZENO<br />

Come comincia (Cap. 1) pag. 310<br />

Il fumo (Cap. 3) pag. 311<br />

Il padre-antagonista (Cap. 4) pag. 295<br />

Zeno, Augusta e la salute (Cap. 6) pag. 313<br />

La vita attuale è inquinata alle ra<strong>di</strong>ci (Cap. 8) pag. 317<br />

INCONTRO CON L’AUTORE: LUIGI PIRANDELLO<br />

La vita e le opere<br />

Un’opera rivoluzionaria e una vita borghese<br />

La poetica umoristica<br />

La concezione pirandelliana della vita<br />

La destrutturazione delle forme narrative e le novità della narrativa pirandelliana<br />

La carriola (da Novelle per un anno) (fotocopia)<br />

Il treno ha fischiato (da Novelle per un anno) pag. 277<br />

SECONDO QUADRIMESTRE<br />

INCONTRO CON IL LIBRO: IL FU MATTIA PASCAL<br />

Come comincia (Cap. I) pag. 295<br />

“Cambio treno!” (Cap. VII) pag. 296<br />

“Un po’ <strong>di</strong> nebbia” (Cap. IX) pag. 299<br />

Il suici<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Adriano Meis (Cap. XVI) (fotocopia)<br />

L’ultima pagina del romanzo (Cap. XVIII) (fotocopia)<br />

INCONTRO CON L’AUTORE: GABRIELE D’ANNUNZIO<br />

Arte e vita pag. 223<br />

La prima produzione: liriche e romanzi<br />

Dalle Lau<strong>di</strong> al Notturno<br />

Un bozzetto abruzzese (da Terra vergine) pag. 229<br />

La pioggia nel pineto (da Alcyone) pag. 241<br />

INCONTRO CON L’AUTORE: GIUSEPPE UNGARETTI<br />

La vita e le opere<br />

Vita d’un uomo<br />

L’Allegria e la poesia della parola<br />

Dopo L’Allegria<br />

Soldati (da L’Allegria) (fotocopia)<br />

Veglia (da L’Allegria) pag. 449<br />

Fratelli (da L’Allegria) pag. 449<br />

San martino del Carso (da L’Allegria) pag. 451<br />

LE COORDINATE STORICHE<br />

L’Italia repubblicana<br />

Dalla Resistenza agli anni Cinquanta<br />

Dal “miracolo economico ad oggi”<br />

I TEMI: LETTERATURA E INDUSTRIA<br />

O. Ottieri, I test attitu<strong>di</strong>nali (da Donnarumma all’assalto) pag. 826<br />

G. Pirelli, Il Vanguard (da A proposito <strong>di</strong> una macchina, III) pag. 831<br />

P. Levi, “Il mondo cambia, e adesso cambia in fretta ” (da La chiave a stella) pag. 834<br />

MODULO DI EDUCAZIONE LINGUISTICA<br />

43


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Interrogazioni e compiti in classe nonché lavoro <strong>di</strong> recupero ed approfon<strong>di</strong>mento della produzione scritta.<br />

Esercitazioni e produzione <strong>di</strong> testi <strong>di</strong> vario tipo, ma soprattutto secondo le tipologie B e D della prima<br />

prova dell’esame <strong>di</strong> stato.<br />

<strong>Feltre</strong>, 10.5.2012<br />

I rappresentanti degli studenti Il docente<br />

Curto Fabrizio e Gorza Thomas Domenico Condoluci<br />

44


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

STORIA<br />

RELAZIONE FINALE Docente: CONDOLUCI DOMENICO<br />

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI<br />

Conoscenze (gli studenti sanno)<br />

Sufficiente conoscenza ed uso della terminologia specifica.<br />

Conoscenza degli eventi che hanno caratterizzato il ‘900.<br />

Competenze (gli studenti sanno fare/applicare)<br />

Esposizione sufficientemente autonoma, chiara e organizzata <strong>di</strong> argomenti storici in or<strong>di</strong>ne spaziale<br />

e temporale.<br />

Capacità (collegamenti e interazioni)<br />

Capacità, pur con qualche incertezza, <strong>di</strong> operare collegamenti tra cultura, politica e idee.<br />

METODI DIDATTICI<br />

Si è proceduto attraverso lezioni frontali supportate dal testo. Per quanto riguarda la metodologia è stata<br />

la stessa adottata per l’insegnamento della lingua italiana.<br />

E’ stata privilegiata l’analisi degli eventi storici nella loro corretta collocazione spazio-temporale, evidenziando<br />

i rapporti <strong>di</strong> correlazione causa/effetto e cercando gli eventuali raccor<strong>di</strong> con lo stu<strong>di</strong>o della letteratura<br />

italiana.<br />

MEZZI E STRUMENTI<br />

Sono stati utilizzati:<br />

Il testo in dotazione: V. Calvani, Il gusto della storia – L’età del “<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne” mon<strong>di</strong>ale, Mondadori<br />

Schemi temporali e mappe concettuali<br />

Strumenti multime<strong>di</strong>ali per la visione <strong>di</strong> film e documentari <strong>di</strong> carattere storico.<br />

VERIFICHE<br />

La valutazione formativa ha avuto lo scopo <strong>di</strong> attivare, ogni volta si sia reso necessario, attività <strong>di</strong> rinforzo<br />

o recupero. Essa ha verificato la conoscenza, la comprensione e l’applicazione relativamente alla<br />

situazione <strong>di</strong> partenza e al ritmo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento.<br />

La valutazione sommativa ha avuto lo scopo <strong>di</strong> formulare un giu<strong>di</strong>zio complessivo sull’interesse, la partecipazione,<br />

le capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento, la comprensione e la conoscenza degli argomenti.<br />

Sono state effettuate verifiche orali (interrogazioni) e scritte (prove strutturate e semistruturate).<br />

RISULTATI RAGGIUNTI<br />

(valore aggiunto dell’azione <strong>di</strong>dattica nell’anno scolastico)<br />

45


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Gli obiettivi previsti nella programmazione iniziale sono stati raggiunti dalla maggioranza degli allievi.<br />

PROGRAMMA SVOLTO<br />

CONTENUTI DISCIPLINARI E RELATIVI TEMPI DI SVILUPPO<br />

L’ETÀ DEI NAZIONALISMI<br />

L’Italia umbertina<br />

L’Età giolittiana<br />

L’emigrazione italiana<br />

Venti <strong>di</strong> guerra<br />

La Prima guerra mon<strong>di</strong>ale<br />

LA NOTTE DELLA DEMOCRAZIA<br />

Il dopoguerra<br />

La Rivoluzione sovietica<br />

Il fascismo<br />

Lo stalinismo<br />

La Grande depressione<br />

Il nazismo<br />

PRIMO QUADRIMESTRE<br />

SECONDO QUADRIMESTRE<br />

RICOSTRUIRE NELL’EQUILIBRIO DEL TERRORE<br />

La Seconda guerra mon<strong>di</strong>ale<br />

La guerra parallela dell’Italia<br />

<strong>Feltre</strong>, 10.5.2012<br />

I rappresentanti degli studenti Il docente<br />

Curto Fabrizio e Gorza Thomas Domenico Condoluci<br />

46


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

INGLESE<br />

RELAZIONE FINALE DOCENTE: LO CULLO MARIELLA<br />

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI<br />

Conoscenze<br />

Principali strutture morfosintattiche della lingua inglese<br />

Lessico generale<br />

Microlingua relativa al settore specifico d’in<strong>di</strong>rizzo.<br />

Competenze<br />

Comprendere il significato essenziale <strong>di</strong> testi scritti <strong>di</strong> carattere specifico d’in<strong>di</strong>rizzo<br />

Produrre in modo comprensibile e corretto semplici testi scritti <strong>di</strong> carattere specifico d’in<strong>di</strong>rizzo<br />

Sostenere una breve conversazione in L2 su argomenti <strong>di</strong> carattere generale e d’in<strong>di</strong>rizzo<br />

Riconoscere la vali<strong>di</strong>tà delle altre culture in termini <strong>di</strong> scoperte scientifiche e tecnologiche.<br />

Capacità<br />

Comprendere ed elaborare informazioni scientifiche e tecniche tratte da testi autentici<br />

Comprendere l’importanza della lingua e della cultura straniera come mezzo per apprendere nuove<br />

realtà e compararle con la propria<br />

Organizzare dati e trasferirli in situazioni nuove.<br />

METODI DIDATTICI<br />

Lezioni frontali, revisione della lezione frontale me<strong>di</strong>ante schemi, <strong>di</strong>alogo in classe, uso della tecnica<br />

del problem solving, attività a gruppo <strong>di</strong> cooperative learning.<br />

MEZZI E STRUMENTI<br />

Libro <strong>di</strong> testo, fotocopie fornite dall’insegnante.<br />

VERIFICHE<br />

Verifiche orali: letture <strong>di</strong> argomenti <strong>di</strong> carattere tecnico e relativa traduzione; breve esposizione<br />

d’argomenti supportata da domande guida.<br />

Verifiche scritte: domande <strong>di</strong> comprensione del testo, domande aperte a trattazione sintetica, test <strong>di</strong><br />

vocaboli tecnici, verifiche su conoscenze grammaticali.<br />

47


RISULTATI RAGGIUNTI<br />

Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

La maggior parte degli allievi ha <strong>di</strong>mostrato già dalle prime lezioni una preparazione <strong>di</strong> base lacunosa<br />

sul piano grammaticale ed espositivo, e una sufficiente padronanza dell’autonomia operativa. Ho ritenuto<br />

necessario quin<strong>di</strong> una programmazione che prevedesse delle attività in cooperative learning per<br />

attuare il recupero <strong>di</strong> nozioni fondamentali e per proseguire poi con il regolare sviluppo <strong>di</strong> contenuti adeguati<br />

al quinto anno. la classe si è <strong>di</strong>mostrata <strong>di</strong>sponibile e ha seguito con interesse e partecipazione<br />

anche se i risultati sono stati inferiori alle aspettative iniziali.<br />

PROGRAMMA SVOLTO<br />

CONTENUTI DISCIPLINARI E RELATIVI TEMPI DI SVILUPPO<br />

MODULE 1: ELECTRICITY<br />

The atom<br />

Conductors, insulators and semiconductors<br />

What is lightning?<br />

Electric charge, current and field<br />

Electromagnetism<br />

MODULE 2: ENERGY SOURCES<br />

What is energy?<br />

Crude oil<br />

Geothermal energy<br />

Solar energy<br />

Solar cells<br />

Solar collector for water heating<br />

Solar water heating system<br />

How to produce energy at home<br />

Why should we point to solar energy?<br />

The Kyoto Protocol<br />

MODULE 2: NUCLEAR POWER<br />

Nuclear power policy in Italy<br />

Advantages and <strong>di</strong>sadvantages of nuclear power<br />

SAFETY AT WORK<br />

GRAMMAR REVISION<br />

Revisione <strong>di</strong> alcune regole grammaticali basilari della lingua inglese.<br />

TOTALI ORE SVOLTE<br />

84 (fino al 2 maggio 2012). Nel primo quadrimestre sono state svolte 45 ore e nel secondo 39.<br />

<strong>Feltre</strong>, 10.5.2012<br />

48


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

I rappresentanti degli studenti Il docente<br />

Curto Fabrizio e Gorza Thomas Lo Cullo Mariella<br />

49


Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

MATEMATICA<br />

RELAZIONE FINALE Docente: DA RUGNA MARIA GRAZIA<br />

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE<br />

Avendo conosciuto la classe quest’anno, il primo periodo <strong>di</strong> scuola è stato de<strong>di</strong>cato alla conoscenza<br />

<strong>di</strong> potenzialità e limiti degli allievi, con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> partenza e ritmi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento.<br />

Dopo un primo periodo <strong>di</strong> ripasso ed approfon<strong>di</strong>mento degli argomenti svolti in classe quarta, il programma<br />

ha avuto uno svolgimento regolare con il principale obiettivo <strong>di</strong> collegare tra loro le conoscenze<br />

e dare una finalità pratica ai temi trattati.<br />

Pur mostrando in classe un certo interesse, solo alcuni allievi si sono impegnati a casa mentre altri<br />

hanno limitato il lavoro alle ore <strong>di</strong> lezione.<br />

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI<br />

Conoscenze (gli studenti sanno)<br />

• nozione intuitiva <strong>di</strong> limite;<br />

• tecniche per il calcolo <strong>di</strong> limiti <strong>di</strong> funzioni in cui si presentino anche forme indeterminate;<br />

• nozione <strong>di</strong> asintoto <strong>di</strong> una curva piana come applicazione geometrica del concetto <strong>di</strong> limite <strong>di</strong> una<br />

funzione;<br />

• nozione intuitiva <strong>di</strong> derivata;<br />

• tecniche per il calcolo delle derivate delle funzioni;<br />

• utilizzo delle derivate nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> funzione.<br />

• concetto <strong>di</strong> primitiva <strong>di</strong> una funzione e <strong>di</strong> integrale indefinito;<br />

• meto<strong>di</strong> elementari <strong>di</strong> integrazione indefinita;<br />

• definizione <strong>di</strong> integrale definito e significato geometrico.<br />

Competenze (gli studenti sanno fare/applicare)<br />

• classificare le funzioni numeriche reali a partire dalle nozioni <strong>di</strong> base già note;<br />

• determinare l’insieme <strong>di</strong> esistenza e il segno <strong>di</strong> una funzione analitica;<br />

• <strong>di</strong>stinguere le funzioni pari da quelle <strong>di</strong>spari;<br />

• applicare le tecniche appropriate per il calcolo <strong>di</strong> limiti anche in forma indeterminata;<br />

• applicare le tecniche per il calcolo delle derivate delle funzioni;<br />

• applicare la regola <strong>di</strong> De L’Hospital;<br />

• utilizzare i principali meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> integrazione indefinita;<br />

• calcolare l’area <strong>di</strong> una superficie piana.<br />

Capacità (collegamenti e interazioni)<br />

• utilizzare gli strumenti matematici per lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> semplici funzioni (razionali intere e fratte e irrazionali<br />

semplici) e per il tracciamento dei relativi <strong>di</strong>agrammi;<br />

• acquisire gradualmente la capacità <strong>di</strong> analizzare fatti e concetti alla luce degli elementi <strong>di</strong> riflessione<br />

offerti dalla rappresentazione grafica <strong>di</strong> funzione;<br />

• riconoscere semplici situazioni applicative del concetto <strong>di</strong> integrale.<br />

METODI DIDATTICI<br />

(lezione frontale, lezione partecipata, gruppi <strong>di</strong> lavoro, ricerche, ecc.)<br />

La metodologia usata è stato l’insegnamento per problemi introducendo, quando possibile, i<br />

temi trattati a partire, ad esempio, dalle questioni matematiche che li hanno storicamente originati oppure<br />

prendendo spunto da esempi <strong>di</strong> applicazioni geometriche o pratiche.<br />

Non è stato ritenuto opportuno insistere nella <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> proprietà e teoremi considerando le poche<br />

ore a <strong>di</strong>sposizione e lo scarso interesse degli allievi per i ragionamenti astratti.<br />

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Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

In base all’argomento da sviluppare è stata scelta a volte la lezione frontale e a volte il colloquio interattivo.<br />

È stato dato ampio spazio agli esercizi <strong>di</strong> tipo applicativo e sono state de<strong>di</strong>cate alcune ore all’attività <strong>di</strong><br />

rinforzo e <strong>di</strong> recupero, cercando <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidualizzare l’insegnamento.<br />

MEZZI E STRUMENTI<br />

(testo/i in adozione, altri testi, cassette au<strong>di</strong>o e video, strumenti multime<strong>di</strong>ali, ecc.)<br />

Testo in adozione: M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi; “Lineamenti <strong>di</strong> analisi”, seconda e<strong>di</strong>zione; Ed.:<br />

Zanichelli.<br />

Il testo in adozione è stato affiancato da sintesi e schematizzazioni alla lavagna.<br />

VERIFICHE E VALUTAZIONE<br />

(tipologia delle prove effettivamente somministrate nel corso dell'anno: prove scritte, grafiche, pratiche,<br />

orali, ecc.)<br />

I criteri <strong>di</strong> valutazione qualitativa per l’orale e per lo scritto hanno fatto riferimento ai seguenti<br />

punti:<br />

- conoscenza, comprensione e applicazione;<br />

- capacità <strong>di</strong> analisi;<br />

- padronanza nel calcolo e nella misurazione;<br />

- <strong>di</strong>ligenza nello svolgimento dei compiti assegnati;<br />

- abilità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare collegamenti tra argomenti <strong>di</strong>versi della <strong>di</strong>sciplina e tra la matematica ed altre<br />

<strong>di</strong>scipline;<br />

- progressi conseguiti rispetto alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> partenza.<br />

A ciascuna prova è stato attribuito un voto da 1 a 10, secondo quanto in<strong>di</strong>cato nel Piano Offerta Formativa<br />

dell’Istituto.<br />

Nel primo periodo sono state svolte due prove scritte tra<strong>di</strong>zionali ed una verifica in preparazione alla<br />

terza prova scritta dell’esame. Nel secondo periodo sono state effettuate tre prove scritte tra<strong>di</strong>zionali<br />

ed una verifica in preparazione alla terza prova scritta dell’esame.<br />

A <strong>di</strong>sposizione della commissione sono depositate in segreteria le prove effettuate.<br />

Nella valutazione si è tenuto conto dell’esito <strong>di</strong> brevi interrogazioni, esercizi in<strong>di</strong>viduali alla lavagna oppure<br />

interventi significativi in classe.<br />

PROGRAMMA SVOLTO<br />

CONTENUTI DISCIPLINARI E RELATIVI TEMPI DI SVILUPPO<br />

MODULO 1: STUDIO DEL GRAFICO DI UNA FUNZIONE<br />

U.1 RICHIAMI ED APPROFONDIMENTI (settembre, ottobre)<br />

• Esempi applicativi <strong>di</strong> utilizzo dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> funzione.<br />

• Disequazioni.<br />

• Limiti.<br />

• Derivata <strong>di</strong> una funzione: definizione e significato geometrico.<br />

• Formule e regole <strong>di</strong> derivazione.<br />

• Teorema <strong>di</strong> De L’Hospital.<br />

U.2 FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE (ottobre, novembre, <strong>di</strong>cembre)<br />

• Considerazioni generali sulle funzioni reali <strong>di</strong> variabile reale.<br />

• Funzioni continue.<br />

• Asintoti del <strong>di</strong>agramma <strong>di</strong> una funzione.<br />

• Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> funzioni algebriche razionali intere e fratte, irrazionali semplici:<br />

classificazione, insieme <strong>di</strong> esistenza, stu<strong>di</strong>o del segno, simmetrie, intersezioni con gli assi, limiti ed<br />

asintoti.<br />

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Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

U.3 MASSIMI E MINIMI RELATIVI E ASSOLUTI, CONCAVITÀ’ E FLESSI (<strong>di</strong>cembre, gennaio)<br />

• Intervalli <strong>di</strong> crescenza o decrescenza <strong>di</strong> una funzione.<br />

• Massimi e minimi assoluti e relativi.<br />

• Punti stazionari.<br />

• Ricerca <strong>di</strong> massimi, minimi relativi e punti <strong>di</strong> flesso a tangente orizzontale me<strong>di</strong>ante lo stu<strong>di</strong>o del<br />

segno della derivata prima.<br />

• Concavità, convessità, punti <strong>di</strong> flesso.<br />

• Ricerca dei punti <strong>di</strong> flesso me<strong>di</strong>ante lo stu<strong>di</strong>o del segno della derivata seconda.<br />

• Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> funzioni algebriche razionali intere e fratte, irrazionali semplici.<br />

• Esempi <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> massimo e minimo<br />

MODULO 2: CALCOLO INTEGRALE<br />

U.1 INTEGRALI INDEFINITI (febbraio, marzo, aprile)<br />

• Primitiva. Integrale indefinito.<br />

• Integrali indefiniti imme<strong>di</strong>ati.<br />

• Meto<strong>di</strong> elementari <strong>di</strong> integrazione indefinita: integrazione per scomposizione, integrazione per sostituzione,<br />

integrazione per parti.<br />

U.2 INTEGRALE DEFINITO (maggio)<br />

• Problema delle aree. Definizione <strong>di</strong> integrale definito e significato geometrico.<br />

• Proprietà dell’integrale definito.<br />

• Relazione fra integrale indefinito e integrale definito <strong>di</strong> una funzione. Formula <strong>di</strong> Leibniz-Newton.<br />

• Calcolo <strong>di</strong> integrali definiti.<br />

• Cenno alle applicazioni geometriche, meccaniche e fisiche dell’integrale definito. Calcolo <strong>di</strong> semplici<br />

aree.<br />

<strong>Feltre</strong>, 10 maggio 2012<br />

I rappresentanti degli studenti Il docente<br />

Curto Fabrizio e Gorza Thomas Da Rugna Maria Grazia<br />

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Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA<br />

PRODUZIONE<br />

RELAZIONE FINALE Docente: PARENZA VINCENZO<br />

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI<br />

Conoscenze (gli studenti sanno)<br />

Gli alunni possiedono quelle conoscenze minime tali da poter intervenire nel campo della regolazione<br />

industriale.<br />

Competenze (gli studenti sanno fare/applicare)<br />

Limitatamente a casi semplici, gli alunni sono in grado <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i modelli rappresentativi dei sistemi<br />

<strong>di</strong> regolazione, schematizzarli con un <strong>di</strong>agramma a blocchi, ricavarne le funzioni <strong>di</strong> trasferimento<br />

e valutare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stabilità.<br />

Capacità (collegamenti e interazioni)<br />

Gli allievi sono me<strong>di</strong>amente in grado <strong>di</strong> ricomporre le <strong>di</strong>verse conoscenze delle varie <strong>di</strong>scipline.<br />

METODI DIDATTICI<br />

(lezione frontale, lezione partecipata, gruppi <strong>di</strong> lavoro, ricerche, ecc.)<br />

L’insegnamento <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>sciplina tecnico – professionale è stato sviluppato principalmente in aula,<br />

con lezioni frontali, ed in laboratorio <strong>di</strong> informatica.<br />

MEZZI E STRUMENTI<br />

(testo/i in adozione, altri testi, cassette au<strong>di</strong>o e video, strumenti multime<strong>di</strong>ali, ecc.)<br />

Libro <strong>di</strong> testo attrezzature del laboratorio <strong>di</strong> informatica.<br />

VERIFICHE<br />

(tipologia delle prove effettivamente somministrate nel corso dell'anno: prove scritte, grafiche, pratiche,<br />

orali, ecc.)<br />

Interrogazione Relazione Prova semistrutturata<br />

x<br />

x<br />

RISULTATI RAGGIUNTI<br />

(valore aggiunto dell’azione <strong>di</strong>dattica nell’anno scolastico)<br />

x<br />

Prova strutturata<br />

x<br />

Problema Esercizio Progetto<br />

La natura fortemente teorica della materia non ha favorito l’interesse e l’impegno degli studenti. Me<strong>di</strong>amente<br />

i risultati nella parte pratica sono stati sufficienti, nello scritto me<strong>di</strong>ocri, nell’orale scadenti.<br />

x<br />

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Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

PROGRAMMA SVOLTO<br />

COTEUTI DISCIPLIARI E RELATIVI TEMPI DI SVILUPPO<br />

<strong>di</strong>stinguere tra moduli teorici ed eventuali moduli pratici<br />

SCRITTO ORALE<br />

Algebra degli schemi a blocchi<br />

Segnali: gra<strong>di</strong>no, rampa, impulso<br />

MODULI PERIODO<br />

Risposta dei sistemi nel dominio della frequenza<br />

Definizione <strong>di</strong> funzione <strong>di</strong> trasferimento. Diagrammi logaritmici e semilogaritmici. Diagrammi<br />

<strong>di</strong> Bode. Applicazioni a semplici funzioni <strong>di</strong> trasferimento.<br />

Sistemi del primo or<strong>di</strong>ne: grandezza caratteristica, risposta nel tempo all’impulso, al<br />

gra<strong>di</strong>no ed alla parabola. Sistemi del secondo or<strong>di</strong>ne grandezze caratteristiche cenno<br />

a risposta al gra<strong>di</strong>no<br />

Sistemi <strong>di</strong> controllo<br />

Sistemi ad anello aperto e retroazionati: caratteristiche, vantaggi e svantaggi. Errore<br />

statico. Sensibilità al <strong>di</strong>sturbo. Margine <strong>di</strong> guadagno e <strong>di</strong> fase.<br />

Correzione dei margini <strong>di</strong> fase e guadagno con reti correttrici: anticipatrice, ritardatrice,<br />

a sella. Regolatori tipo P, PI, PD, PID.<br />

Applicazioni sistemi controllo<br />

Controllo <strong>di</strong> velocità <strong>di</strong> un motore in c.c.<br />

Comportamento <strong>di</strong> un sistema termico come sistema del primo or<strong>di</strong>ne.<br />

Controllo della velocità <strong>di</strong> un motore asincrono<br />

LABORATORIO<br />

Costruzione dei <strong>di</strong>agrammi <strong>di</strong> Bode <strong>di</strong> semplici funzione <strong>di</strong> trasferimento.<br />

Costruzione <strong>di</strong> un foglio <strong>di</strong> calcolo per il tracciamento dei <strong>di</strong>agrammi <strong>di</strong> Bode.<br />

<strong>Feltre</strong>, 10.5.2012<br />

I rappresentanti degli studenti Il docente<br />

Curto Fabrizio e Gorza Thomas Parenza Vincenzo<br />

1°<br />

Quadrimestre<br />

2°<br />

Quadrimestre<br />

In caso <strong>di</strong> compresenza la parte pratica svolta va<br />

sottofirmata anche dall’insegnante tecnico-pratico<br />

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Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

ELETTROTECNICA E APPLICAZIONI<br />

PROGRAMMA SVOLTO Docente: LARESE FILON ROBERTO<br />

COTEUTI DISCIPLIARI E RELATIVI TEMPI DI SVILUPPO<br />

<strong>di</strong>stinguere tra moduli teorici ed eventuali moduli pratici<br />

Produzione dell’energia elettrica e problematiche ambientali connesse; tipi <strong>di</strong> centrali elettriche e macchine<br />

generatrici;<br />

La struttura funzionale <strong>di</strong> un PLC e un suo linguaggio <strong>di</strong> programmazione;<br />

Impianti elettrici in ambienti speciali, Norme CEI e leggi vigenti;<br />

Elettronica <strong>di</strong> potenza: semiconduttori, circuiti <strong>di</strong> comando e controllo, convertitori AC/DC, DC/AC;<br />

Regolazione <strong>di</strong> velocità nei motori elettrici: asincroni, a corrente continua;<br />

Trazione elettrica su rotaia e impianti <strong>di</strong> sollevamento.<br />

Competenze (gli studenti sanno fare/applicare)<br />

Gli allievi sono in grado <strong>di</strong> affrontare dei quesiti <strong>di</strong> elettrotecnica con particolare riferimento a questi argomenti:<br />

l’alternatore; il motore asincrono trifase; il motore in corrente continua; progettazione, realizzazione<br />

e collaudo <strong>di</strong> impianti elettrici <strong>di</strong> uso civile e/o industriale, con il <strong>di</strong>mensionamento e la protezione<br />

delle linee elettriche, il rifasa mento; la scelta del convertitore statico in funzione<br />

dell’applicazione.<br />

Inoltre sono in grado <strong>di</strong> risolvere dei semplici problemi <strong>di</strong> automazione tramite la stesura <strong>di</strong> GRAFCET<br />

e relativa stesura del programma al PLC.<br />

Capacità (collegamenti e interazioni)<br />

Alcuni allievi sono in grado <strong>di</strong> ricomporre le <strong>di</strong>verse conoscenze delle varie <strong>di</strong>scipline facendo collegamenti<br />

e rielaborazioni con contributi critici personali.<br />

METODI DIDATTICI<br />

L’insegnamento <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>sciplina tecnico – professionale si è sviluppato principalmente in aula, con<br />

lezioni frontali, e in laboratorio <strong>di</strong> informatica per le lezioni riguardanti il PLC e la sua programmazione.<br />

MEZZI E STRUMENTI<br />

Libri, documentazione tecnica, attrezzature dei laboratori (elettrotecnica, informatica e pneumatica),<br />

VERIFICHE<br />

(tipologia delle prove effettivamente somministrate nel corso dell'anno: prove scritte, grafiche, pratiche,<br />

orali, ecc.)<br />

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Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

Interrogazione Relazione Prova semistrutturata<br />

x<br />

RISULTATI RAGGIUNTI<br />

x<br />

x<br />

Prova strutturata<br />

x<br />

Problema Esercizio Progetto<br />

I risultati conseguiti e il profitto della classe non sono stati all’altezza delle aspettative, con risultati finali<br />

che in me<strong>di</strong>a si avvicinano stentatamente alla sufficienza.<br />

Gran parte degli studenti ha <strong>di</strong>mostrato scarso impegno nella <strong>di</strong>sciplina ed ha partecipato piuttosto<br />

svogliatamente alle lezioni.<br />

In sostanza, più della metà degli alunni si è accontentata della sufficienza; un piccolo gruppo si è impegnato<br />

con un po’ più <strong>di</strong> assiduità, maturità e passione nel lavoro scolastico, conseguendo risultati più<br />

che sufficienti.<br />

PROGRAMMA SVOLTO<br />

• Produzione dell’energia elettrica e problematiche ambientali connesse:<br />

- Fonti energetiche primarie;<br />

- Fonti energetiche integrative;<br />

- Tipi <strong>di</strong> centrali elettriche e macchine generatrici: principio <strong>di</strong> funzionamento e circuito equivalente,<br />

bilancio delle potenze.<br />

• Logica programmabile negli impianti <strong>di</strong> utilizzazione:<br />

- Architettura del PLC;<br />

- Utilizzo <strong>di</strong> software <strong>di</strong> programmazione per controllo <strong>di</strong> processi industriali.<br />

• Impianti elettrici in ambienti speciali:<br />

- Norme CEI e leggi vigenti;<br />

- Impianti elettrici in ambienti speciali;<br />

- Alimentazione <strong>di</strong> apparecchi elettronici e informatici;<br />

- Gruppi <strong>di</strong> continuità e gruppi elettrogeni;<br />

- Accumulatori e lampade d’emergenza.<br />

• Elettronica <strong>di</strong> potenza:<br />

- Semiconduttori per elettronica <strong>di</strong> potenza, loro caratteristiche I/O;<br />

- Circuiti <strong>di</strong> comando e controllo;<br />

- Tipi <strong>di</strong> convertitori AC/DC(raddrizzatori), DC/AC (inverter).<br />

• Regolazione <strong>di</strong> velocità nei motori elettrici:<br />

- Regolazione in tensione e frequenza dei motori a induzione con <strong>di</strong>spositivi elettronici;<br />

- Regolazione <strong>di</strong> velocità nei motori a corrente continua.<br />

• Trazione elettrica e impianti <strong>di</strong> sollevamento:<br />

- Trazione elettrica su rotaia;<br />

- Impianti <strong>di</strong> sollevamento.<br />

• Laboratorio <strong>di</strong> elettrotecnica:<br />

Simulazione in laboratorio me<strong>di</strong>ante programmazione al PC e trasferimento del programma al<br />

PLC.<br />

<strong>Feltre</strong>, 10.5.2012<br />

x<br />

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Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

I rappresentanti degli studenti Il docente<br />

Curto Fabrizio e Gorza Thomas Larese Filon Roberto<br />

In caso <strong>di</strong> compresenza la parte pratica svolta va<br />

sottofirmata anche dall’insegnante tecnico-pratico<br />

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Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

EDUCAZIONE FISICA<br />

RELAZIONE FINALE Docente: VANIN GABRIELE<br />

La classe, <strong>di</strong> cui ho fatto la conoscenza quest’anno, è formata da 12 allievi. Il gruppo era formato inizialmente<br />

da allievi con una preparazione abbastanza eterogenea, e purtroppo non sempre <strong>di</strong> buon<br />

livello per quanto riguarda la programmazione che intendevo svolgere quest’anno, essenzialmente a) il<br />

perfezionamento dei fondamentali in<strong>di</strong>viduali <strong>di</strong> pallavolo; b) l’impostazione <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> squadra; c)<br />

completamento dello sviluppo definitivo dell'interiorizzazione del proprio schema corporeo, ovvero miglioramento<br />

della coor<strong>di</strong>nazione. È stato necessario quin<strong>di</strong> riprogrammare parzialmente l’intervento <strong>di</strong>dattico,<br />

alla ricerca <strong>di</strong> un’impostazione più elementare dei fondamentali in<strong>di</strong>viduali, e limitarsi,<br />

nell’affrontare i fondamentali <strong>di</strong> squadra, ai più semplici. Inoltre è stato necessario far svolgere alcune<br />

esercitazioni propedeutiche riguardanti i livelli delle capacità con<strong>di</strong>zionali precedenti la coor<strong>di</strong>nazione<br />

strutturata.<br />

Oltre a ciò, si è agito nell’intento <strong>di</strong> d) far assumere un atteggiamento completamente responsabile<br />

durante l'attività sportiva e lu<strong>di</strong>ca, curando la cooperazione e la collaborazione, e scoraggiando<br />

le pratiche in<strong>di</strong>vidualistiche ed egocentriche, purtroppo ancora presenti; e) portare al raggiungimento <strong>di</strong><br />

un inquadramento completo dei problemi riguardanti il funzionamento del corpo umano; f) introdurre<br />

alla comprensione dei rapporti fra ciò che introduciamo nel nostro corpo (alimenti, acqua, sostanze inorganiche<br />

e organiche, sostanze psicoattive) e il metabolismo organico.<br />

I risultati finali del gruppo, alla fine, sono stati comunque abbastanza sod<strong>di</strong>sfacenti, con un livello<br />

<strong>di</strong> impegno che si è rivelato <strong>di</strong> livello <strong>di</strong>screto per quasi tutti.<br />

Il ricorso alla giustificazione per malattia o infermità passeggere è stato superiore alla norma.<br />

L'interesse <strong>di</strong>mostrato nei confronti dei contenuti proposti ha raggiunto <strong>di</strong>screti livelli, e così pure la<br />

partecipazione al <strong>di</strong>alogo educativo.<br />

Nel corso dell’anno il clima educativo è stato <strong>di</strong>screto, con una <strong>di</strong>screta tendenza alla collaborazione,<br />

all'impegno e alla ricerca della massima prestazione. La <strong>di</strong>sponibilità al <strong>di</strong>alogo con l'insegnante<br />

è stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>screto livello.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista del grado <strong>di</strong> profitto finale raggiunto, la maggioranza ha conseguito risultati<br />

buoni.<br />

Si può <strong>di</strong>re che gli obiettivi proposti sono stati pressoché raggiunti, con un'azione educativa<br />

costituita da lezioni, prevalentemente a carattere teorico-pratico, tendenti a dare non tanto informazioni<br />

o nozioni, quanto acquisizioni pratiche e personali, attraverso il <strong>di</strong>alogo attivo, l'esecuzione <strong>di</strong> esercizi<br />

<strong>di</strong>scussi fra allievi e con l'insegnante. Le metodologie applicate per la realizzazione degli obiettivi sono<br />

andate nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> costituire un rapporto il più possibile coinvolgente, interattivo e partecipato<br />

con gli allievi e un <strong>di</strong>alogo costruttivo, non <strong>di</strong>sgiunti però da un chiaro e consapevole atteggiamento <strong>di</strong><br />

responsabile impegno. I rapporti con l'insegnante sono stati improntati ad un <strong>di</strong>screto rispetto reciproco<br />

e collaborazione.<br />

Le verifiche sono state condotte sul controllo nella progressione degli obiettivi citati, attraverso<br />

verifiche pratiche dell'appren<strong>di</strong>mento nel campo sportivo e una serie <strong>di</strong> test miranti a valutare l'evoluzione<br />

delle capacità fisiche, essenzialmente la coor<strong>di</strong>nazione, nel corso dell'anno scolastico e verifiche<br />

orali sui contenuti teorici impartiti.<br />

I rapporti con i colleghi, sia nel consiglio <strong>di</strong> classe che fuori, sono stati <strong>di</strong> livello buono. Il rapporto<br />

con i genitori degli allievi è stato abbastanza spora<strong>di</strong>co.<br />

Nel secondo periodo, anche in preparazione dell’esame <strong>di</strong> stato, si sono trattati gli aspetti relativi<br />

all’alimentazione umana, con particolare riferimento al fenomeno sportivo e motorio, le principali<br />

sostanze stupefacenti e l’impiego <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong> esse come sostanze dopanti nel campo sportivo.<br />

PROGRAMMA SVOLTO<br />

1) Le qualità fisiche dell'uomo<br />

Criteri per la loro valutazione e misurazione. Metodologia <strong>di</strong> incremento della coor<strong>di</strong>nazione neuromuscolare.<br />

Definizione della coor<strong>di</strong>nazione come somma delle capacità fisiche <strong>di</strong> base. Esecuzione <strong>di</strong><br />

circuit training per la misurazione e il miglioramento della destrezza. Metodologia <strong>di</strong> incremento della<br />

resistenza aerobica: il significato della frequenza car<strong>di</strong>aca. La corsa in steady state: il lungo lento, il<br />

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Documento del Consiglio della Classe 5A <strong>TIEL</strong> - A.S. 2011/12<br />

me<strong>di</strong>o, il corto veloce. Metodologia <strong>di</strong> incremento della resistenza anaerobica: l’allenamento aerobicoanaerobico<br />

alternato o fartlek; l’intervall training e le ripetute.<br />

2) Nozioni fondamentali <strong>di</strong> pronto soccorso e prevenzione degli infortuni.<br />

La prevenzione degli infortuni sportivi: Comportamenti e precauzioni. I principali infortuni sportivi, articolari<br />

(<strong>di</strong>storsione e lussazione), ossei (vari tipi <strong>di</strong> fratture, composte, scomposte ed esposte), muscolari<br />

(contrattura, stiramenti, strappo, crampo); le ferite e le emorragie. Le manovre <strong>di</strong> Gordon ed Heimlich<br />

per la rimozione <strong>di</strong> corpi estranei. Le modalità per la richiesta <strong>di</strong> soccorso; la rianimazione car<strong>di</strong>opolmonare.<br />

3) Sport <strong>di</strong> squadra: La pallavolo<br />

Le regole del gioco. I fondamentali in<strong>di</strong>viduali: palleggio, bagher, schiacciata, muro, servizio <strong>di</strong> sicurezza<br />

e servizio tennis. I fondamentali <strong>di</strong> squadra: la ricezione a W, il doppio palleggiatore e il cambio<br />

d’ala.<br />

4) Il metabolismo del praticante attività motoria<br />

Alimentazione e sport. Digestione e metabolismo dei carboidrati, dei lipi<strong>di</strong>, dei proti<strong>di</strong>. Le sostanze inorganiche.<br />

L’acqua. Le vitamine. Le <strong>di</strong>ete. La termoregolazione. Le mode alimentari. Il mangiar sano.<br />

Il peso ideale, il sovrappeso, l’eccessiva magrezza<br />

5) Le sostanze psicoattive, i loro effetti farmacologici e i loro effetti tossici<br />

Storia e modalità <strong>di</strong> assunzione delle sostanze. Il fenomeno droga oggi. Definizione delle varie droghe.<br />

La tipologia dell’assuntore <strong>di</strong> droga e le sue motivazioni. Anfetamine. Cannabici: hashish e marijuana.<br />

Allucinogeni: naturali e LSD. Il tabacco, piaga sociale dell’umanità. L’alcol e i suoi mici<strong>di</strong>ali effetti sulla<br />

salute. Oppiacei: oppio, morfina ed eroina. Coca e cocaina<br />

6) Il doping: leggenda e realtà<br />

Storia del doping. Effetti sulla prestazione sportiva <strong>di</strong>mostrati in letteratura dei seguenti prodotti: anfetamine,<br />

cocaina, caffeina, efedrina, narcotici, morfina ed eroina, steroi<strong>di</strong> anabolizzanti e testosterone,<br />

ormone umano della crescita, doping ematico, alcool, marijuana. I danni causati dall’uso <strong>di</strong> doping. Alcuni<br />

eclatanti casi <strong>di</strong> doping: il caso italiano, il doping made in USA, il doping <strong>di</strong> stato della DDR.<br />

<strong>Feltre</strong>, 10.5.2012<br />

I rappresentanti degli studenti Il docente<br />

Curto Fabrizio e Gorza Thomas Vanin Gabriele<br />

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