ATTI CAPITOLO ANNUALE TEMPLARE - Osmth-It.Org

cavallo, evoca il “signore di se stesso” (magister sibi). La stessa statua equestre mette a fuoco colui
che sta in sella, cioè colui che ha dominato la bestia.
Ogni Ordine Cavalleresco trae origine dal Mito della Cavalleria.
Raimondo Lullo (Ramon Lull), catalano (1236-1315), è il primo che scrive dell’Ordine della
Cavalleria (Libre del Orde de Cavalleria). Lullo fu definito “doctor illuminatus” per la vastità dei
suoi interessi che andavano dalla Teologia, alla Alchimia, alla Scrittura, e alle Scienze Naturali.
Quando fu colto da crisi mistica abbracciò la vita religiosa, sperando di avvicinare il mondo
dell’Islam a quello di Cristo, ma in Algeria, fu lapidato a morte.
Riportando alcune parole di R. Lullo, meglio si comprende la figura del Cavaliere:
dal mondo scomparvero la Lealtà, la Solidarietà, la Verità e la Giustizia… Dilagarono allora la Ingiuria,
la Falsità, provocando orrore e sconcerto nel mondo degli uomini… Quando nel popolo contato tra
migliaia e migliaia di uomini, ne fu scelto uno che si distinguesse dagli altri per Gentilezza d’Animo,
Saggezza e Forza.
Con queste parole fu presentata la figura del Cavaliere. Non tanto l’armato che combatte a cavallo
(heques in turma equitum = l’armato a cavallo nello squadrone di cavalleria), ma è colui che tra i
tanti primeggia per Nobiltà, Coraggio, Tenacia, ed è Devoto ai suoi Ideali che si esprimono con una
Generosità senza limiti, nel rispetto della Parola Data, con la protezione dei Deboli, rifiutando la
inutile Violenza, e disprezzando ogni forma di Tradimento. Il Cavaliere sentirà sempre pietà per
l’Avversario battuto.
Infine nel Cavaliere si scopre il Rito della Investitura che non può essere se non eseguita e
trasmessa da un altro Cavaliere. L’Investitura a Cavaliere altro non è che una vera e propria
Iniziazione Spirituale
Questi Principi Etici, nonostante i cambiamenti sociali, le trasformazioni dei costumi, e la
evoluzione della storia, mai potranno essere svalutati né mai essi potranno essere dimenticati
dall’uomo libero.
I più antichi Ordini Cavallereschi traggono la loro origine dalle Associazioni Monastico-Militari
che sorsero all’epoca delle Crociate, e i cui membri erano vincolati da voti religiosi. Tenuti a
combattere per la riconquista del Santo Sepolcro, contrastavano la espansione dell’Islam verso
Occidente.
Inoltre prestavano cura agli ammalati, ali lebbrosi, agli appestati ed ai feriti. I tre più antichi e più
conosciuti Ordini Monastico-Militari furono:
1) i Gerosolimitani, o di San Giovanni, … poi divenuti Cavalieri di Rodi… poi Cavalieri di
Malta;
2) i Poveri Soldati del Tempio (o Templari);
3) i Cavalieri Teutonici.
Dopo la distruzione dell’Ordine Templare (1312), in Portogallo, il re Denis I, con i Cavalieri
Templari sfuggiti alla persecuzione in Francia, fondò l‘«Ordine Militare del Cavalieri di
Cristo» (1319). Questo fatto diede inizio ad una serie di nuovi Ordini Cavallereschi, che di mano
in mano furono creati dai vari Sovrani, con il tacito consenso della Santa Sede, che rilasciava una
formale approvazione per ogni nuovo Ordine. In contropartita ogni sovrano doveva essere garante
di un sostegno morale e/o armato per la Chiesa di Roma. Dal XIV sec. ad oggi sono stati fondati
(ma per la maggior parte scomparsi) trecento Ordini Cavallereschi. 1
La Decorazione
1 Notizie tratte da F. CUOMO, Gli Ordini Cavallereschi, Newton Compton, 1992).