ATTI CAPITOLO ANNUALE TEMPLARE - Osmth-It.Org
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I Templari sono stati dunque, vittime sacrificali per la Chiesa ed attendono una riabilitazione<br />
completa in seno alla Chiesa che tanto amarono da offrirle la loro vita.<br />
Gli ideali templari sono oggi ancora vivi: la Fede, la Cavalleria e la Fedeltà alla Chiesa sono<br />
professati dai “ neo Templari ” che tengono viva la memoria dell’Ordine ed agiscono nel segno<br />
della tradizione templare di matrice cattolica.<br />
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Un atto di somma ingiustizia innalzò i Templari alle altezze del mito, da monaci – soldati ad<br />
illuminati e saggi cavalieri del Tempio della Saggezza.<br />
La presenza Templare nel punto di contatto tra Occidente ed Oriente, fortemente caratterizzato dalla<br />
storia ebraica ha alimentato un sapere templare fondato sulla cabala giudaica, sulla tradizione<br />
islamica e sull’esegesi biblica – cristiana.<br />
I Templari sono stati l’anello di congiunzione tra le culture gnostiche cristiane, ebraiche e<br />
musulmane sufiste perché operarono nel cuore spirituale delle tre religioni monoteiste.<br />
Alcune ammissioni di colpevolezza su particolari riti iniziatici al momento della cerimonia ufficiale<br />
per l’ingresso nell’Ordine rivelano dei riti segreti di incerte origini: per esempio, essi, come da<br />
documenti, celebravano la Pasqua sotto la sola specie del vino, come sangue di Cristo e bevanda di<br />
eternità; era, probabilmente, un rituale paleocristiano orientale ma, per tradizione, i Templari<br />
saranno considerati i “ custodi del Graal ”, cioè del santo calice del sangue di Cristo.<br />
Più grave e, apparentemente, inspiegabile è il rinnegamento del Cristo crocifisso con il calpestarne<br />
l’immagine o sputare su di essa che veniva imposto, a volte, al nuovo Templare: era una voluta<br />
professione di assoluta ubbidienza e abnegazione verso i superiori, per saggiare il coraggio e la<br />
lealtà all’Ordine, ma desidero ricordare che la crocifissione, presso i Romani, era considerata una<br />
pena infamante: un civis romanus non poteva subire una pena riservata ai ladri della peggiore<br />
specie, tanto che, sia nelle catacombe che in epoca paleocristiana non esiste la rappresentazione<br />
della crocifissione. La prima ed unica immagine risale alla fine del V secolo, sulla porta in legno di<br />
S. Sabina in Roma, dove si vedono le tre croci e che le immagini medievali del Cristo crocifisso<br />
presentano il “ Cristo triunfans ”, vestito regalmente, con i piedi posati come a terra, in atto<br />
benedicente, e bisogna giungere a Giunta Pisano per vedere un “ Cristo patiens ” nudo con il<br />
perizoma ed i segni ben visibili delle ferite e della sofferenza 1 .<br />
In ogni caso non si trattava di eresie ma di comportamenti eterodossi.<br />
La giusta reintegrazione dei monaci nella comunione cristiana, e l’innocenza provata, la fedeltà alla<br />
Chiesa ed il sangue sparso per la cristianità, non hanno, però, ancora portato alla completa<br />
reintegrazione dell’Ordine ed alla sua nuova riconosciuta attività.<br />
L’Ordine del Tempio, che dopo secoli di clandestinità è riapparso pubblicamente nel Convegno<br />
Generale del 1705, a Versailles, per opera del Duca d’Orleans e che oggi opera con il nome di<br />
O.S.M.T.H., per difendere gli stessi principi di un tempo, naturalmente adattati alla nostra epoca,<br />
non hanno ancora un pieno riconoscimento papale: noi, oggi, difendiamo i valori cristiani non con<br />
1 Forse si voleva rinnegare l’infamia insita in quella pena riservata al proprio Dio