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Novembre 2011 - Fiori del Maalox.it

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E c’è la<br />

CONTROGUIDA!!!


Ed<strong>it</strong>oriale de Lo spir<strong>it</strong>o <strong>del</strong> <strong>Maalox</strong><br />

CONTROGUIDA <strong>2011</strong>-2012<br />

Peer education what?<br />

Di Pof<br />

Con la scure in mano<br />

Di Angela Stagni<br />

Salute dietro le sbarre<br />

Di Vale e Sara<br />

Viva le tasse!?!<br />

Di Blackberry<br />

REDAZIONE FdM:<br />

Federica: feffeg@libero.<strong>it</strong><br />

Gabbiano Sognatore:<br />

knightoflight@hotmail.<strong>it</strong><br />

Black Berry: purplecast@libero.<strong>it</strong><br />

Emiliana: emiliana.angilletta@gmail.com<br />

Pof.: papof_87@hotmail.com<br />

Angela: osso_sfenoide@yahoo.<strong>it</strong><br />

Charlie :frenciz@yahoo.<strong>it</strong><br />

sOmmARiO<br />

pag. 3<br />

pp. 4-14<br />

pag. 15<br />

pag. 16<br />

pag. 17<br />

pag. 19<br />

Quando anche la salute diventa una<br />

cosa losca<br />

Di Maria Teresa<br />

Occupy the world<br />

Di Charlie<br />

The constant gardener<br />

Di BlackBerry<br />

Indiscretamente peccatrici<br />

Di Gabbiano Sognatore<br />

Ad occhi chiusi<br />

Di Angela Stagni<br />

COPERTINA: di Pof<br />

IMPAGINAZIONE: di Pof<br />

ISPIRATORE UNICO: Spir<strong>it</strong>o <strong>del</strong> <strong>Maalox</strong>®<br />

Questa e le precedenti copie di FdM sono scaricabili dal s<strong>it</strong>o<br />

www.fiori<strong>del</strong>maalox.<strong>it</strong><br />

Potete commentare gli articoli o esprimere un parere sugli argomenti trattati nel giornalino<br />

scrivendoci all’indirizzo:<br />

buchettax@yahoo.<strong>it</strong><br />

pag. 22<br />

pag. 23<br />

pag. 25<br />

pag. 26<br />

pag. 27


TANTA ROBA<br />

Cari lettori e lettrici, perché non andate a controllare se su Wikipedia sotto la voce<br />

“giornalino superfighissimo” c’è scr<strong>it</strong>to “<strong>Fiori</strong> <strong>del</strong> <strong>Maalox</strong>”?<br />

Se così non è partiamo sub<strong>it</strong>o male perché, e qui lo spiego ai nuovi, i <strong>Fiori</strong> <strong>del</strong> <strong>Maalox</strong> sono<br />

pane di v<strong>it</strong>a eterna per gli studenti di medicina di Bologna. Innanzi tutto do il benvenuto alle<br />

matricole che, a partire da questo numero, avranno modo di saggiare ben bene la mia acid<strong>it</strong>à.<br />

Perché io denuncio e non sto z<strong>it</strong>to. Perché io non mi metto in un angolino tac<strong>it</strong>o, ma<br />

grido a gran voce quello che ho da dire.<br />

Ogni numero ha il suo urlo, la sua cr<strong>it</strong>ica, la sua provocazione.<br />

Proprio il nostro Gabbiano Sognatore a pagina xxx ci sconvolgerà, per esempio, parlandoci<br />

<strong>del</strong> film xxx che, senza peli sulla lingua, scava nelle parti più recond<strong>it</strong>e e peccatrici <strong>del</strong>l’animo<br />

umano.<br />

Inoltre sappiamo tutti che in questi giorni proprio si parla di soldi, di economia. A quanto<br />

pare i nostri pol<strong>it</strong>ici sono impegnati a salvare il PIL, ma sarà vero? Oppure è il sol<strong>it</strong>o "Perepè<br />

qua qua, qua qua perepè" e cioè la sol<strong>it</strong>a aria fr<strong>it</strong>ta che ci camuffano come pranzetto squis<strong>it</strong>o?<br />

Se sia vero o meno questo non posso saperlo, però posso consigliarvi una cosa: su questo<br />

numero troverete l’ inserto <strong>Fiori</strong> <strong>del</strong> <strong>Maalox</strong>: “Facciamoci da Mangiare” che presenta un’ ottima<br />

ricetta soprattutto per gli studenti fuori sede che hanno, in genere, il frigo mezzo vuoto<br />

(e il cesto <strong>del</strong>la biancheria sporca pieno). E questo, ve lo assicuro io, è un ottimo pranzetto,<br />

non solo aria fr<strong>it</strong>ta (per l’appunto). E dopo questa mangiata potete tranquillamente permettervi<br />

di guardare un film. Ma quale? Oltre a quello <strong>del</strong> Gabbiano c’è anche quello di Pixie-<br />

Purple che, a pagina xxx, ci consiglia una storia ambientata in Kenya, storia che tutti i medici<br />

dovrebbero sentire.<br />

Ora so già che le matricole si staranno chiedendo: ma chi è sto qua?sto spir<strong>it</strong>o che con un<br />

tocco di rap - pa pa para para pa pa para – ci presenta un giornalino misconosciuto e apparentemente<br />

inutile? Ecco, proprio qui voi, proprio voi che avete un libretto nuovo di zecca, a<br />

già, quasi dimenticavo che per voi esiste solo alma esami, e non proverete mai l’ebbrezza<br />

<strong>del</strong>l’ultimo voto scr<strong>it</strong>to sul libretto, sfigati! Comunque troverete la magnifica contro guida<br />

per gli esami che dovrete sostenere nel prossimo anno. Non solo cosa bisogna studiare,<br />

quanto bisogna studiare, cosa è utile frequentare, ma anche come sopravvivere a esami apparentemente<br />

impossibili senza dimenticarsi il proprio nome. Perché vedete per me, Spir<strong>it</strong>o<br />

<strong>del</strong> <strong>Maalox</strong>, così come per voi, nulla è impossibile. Un saggio, ormai prossimo alla laurea,<br />

dice “in questi sei anni più che nozioni e numeri e algor<strong>it</strong>mi diagnostici, ho imparato che ciò<br />

che sembra impossibile in realtà possibile è, eccome!”. Quindi non spaventatevi: leggete la<br />

contro guida e vedrete che vi sentirete meno soli in questo viaggio che vi condurrà alla prima<br />

sessione d’esami.<br />

Ma poi, dico io, non penserete mica di passare tutto il vostro prezioso tempo su quella polverosa<br />

scrivania a studiare? Non c’è errore peggiore! Perché l’univers<strong>it</strong>à deve essere vissuta<br />

attivamente, dovete sfruttare tutte le attiv<strong>it</strong>à extra curricolari che vi propone e badate bene<br />

che non sono poche. Ve ne dico due? Una ce l’avete sotto gli occhi: entrare a far parte <strong>del</strong>la<br />

redazione di questo giornale, ora composta,per vostra fortuna giovani a<strong>it</strong>anti maschietti, da<br />

sole donne. Io le ho tutte in mano e loro, ispirate da me, scrivono, correggono, impaginano,<br />

ideano e rilegano, il tutto gratis, pensate quanto potente sono! Perciò se avete qualcosa che<br />

vi frulla per la testa scrivete alla loro mail e fatevi avanti perché non c’è bravo o cattivo articolista.<br />

Basta essere ispirati da me, e tutti diventano degli ottimi giornalisti. E anche se solo<br />

siete bravi a impaginare o se sapete disegnare copertine, avanti, venghino! Le mie donzelle<br />

son lì che vi aspettano, piene di lasagne e tiramisù pronti ad accogliervi!<br />

E poi, la ormai rinomata Peer Education! Scopr<strong>it</strong>e cos’è insieme a Martina (pagina xxx). Ecco<br />

un altro modo per essere parti attive <strong>del</strong>l’UniBo.<br />

Beh ragazzi, vi ho accolto abbastanza, ora lascio a voi il giudizio <strong>del</strong> nostro giornalino. Buona<br />

lettura (para-pà para-pà) perché qui, c’è TANTA ROBA<br />

Lo Spir<strong>it</strong>o <strong>del</strong> <strong>Maalox</strong>


I<br />

a<br />

n<br />

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o<br />

c<br />

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n<br />

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e<br />

A<br />

Chimica e Biochimica Generale-Biochimica Metabolica<br />

Preparatevi per la pietra angolare <strong>del</strong> primo anno: quest’esame non scherza affatto, specialmente perché i voti<br />

<strong>del</strong>le sue parti fanno media tra loro. Si inizia con la Taddei, che spiega su ottime slides e non è cru<strong>del</strong>e all’esame<br />

(concentratevi specialmente su chimica organica e sugli esercizi). La Baracca è precisissima e va assolutamente<br />

segu<strong>it</strong>a, specialmente perché all’esame è feroce e farà di tutto per mettervi a disagio alla prima imperfezione;<br />

i suoi argomenti prefer<strong>it</strong>i sono emoglobina e cinetica di Michaelis Menten. Vi consigliamo spassionatamente<br />

di tentare allo scr<strong>it</strong>to. Solaini va segu<strong>it</strong>o con assidu<strong>it</strong>à in quanto tende a porvi domande di ragionamento<br />

più che nozionismo; per Generale si concentra molto sullo splicing e le Telomerasi, per Metabolica tende a<br />

richiedere formule e processi. Lenaz spiegherà benissimo la sua parte, tanto che non occorrerà quasi il libro,<br />

mentre la Genova spiegherà le vie di segnalazione inserendo molte informazioni non contenute sul libro di testo<br />

e le richiederà tutte all’esame con assoluta precisione. La Pignatti per Biochimica <strong>del</strong>la Nutrizione è tranquilla<br />

e semplice, ma molte cose che dirà non sono sul libro. Ventura porterà una ventata di genial<strong>it</strong>à e vi offrirà<br />

una visione <strong>del</strong> futuro prossimo ined<strong>it</strong>a; è il più tranquillo ma occorre seguirlo e studiarlo.<br />

Materiale didattico: per Chimica sono sufficienti le slides e gli esercizi, se si vuole il Bertoluzza; per tutta Biochimica<br />

il Lehninger è d’obbligo, corredato da fiumi di appunti; per Nutrizione il CD.<br />

Preparazione: Chimica +++ Biochimica Generale +++++ Biochimica +++++<br />

Difficoltà: Chimica ++ Biochimica Generale +++++ Biochimica +++++<br />

Fisica<br />

Bersani è capace di rendere interessante ed accessibile ogni cosa che correda con informazioni e ragionamenti<br />

utilissimi; tiene molto conto <strong>del</strong>le presenze. Consigliamo di non prendere sottogamba le lezioni di esercizi e gli<br />

scr<strong>it</strong>ti, fondati sulle prime, in quanto superati questi si è a cavallo per un ottimo voto. Prendete i suoi lucidi!<br />

Materiale didattico: Scannicchio per i più navigati, Giancoli per tutti.<br />

Preparazione: +++<br />

Difficoltà:+++<br />

Istologia ed Embriologia<br />

La Bonsi è gelida e di geometrica precisione, con buone slides e spiegazioni puntuali e chiare, umana all’esame<br />

per quanto puntigliosa. La Martinelli dispone di ottime slides e sa essere molto esigente: non risparmiatevi<br />

all’esame, in quanto più dati e particolari riusc<strong>it</strong>e ad inserire in una risposta articolata meglio è. Le presenze<br />

sono importanti ed i laboratori essenziali per i vetrini.<br />

Materiale didattico: I<strong>del</strong>son Gnocchi o Rosati, slides, Barbieri e Carinci per embriologia (servirà pure per anatomia.)<br />

Preparazione: ++++<br />

Difficoltà:++++<br />

Biologia e Genetica<br />

Il corso è vasto ed interessante e legherà tutto quanto state studiando in un sistema compiuto. La V<strong>it</strong>ale è<br />

gentile e disponibile, la Frabetti più energica ed ama risposte articolate. Comportatevi bene a lezione e segu<strong>it</strong>e<br />

i laboratori in quanto se ne terrà conto all’esame.<br />

Materiale didattico: slides, dispensa di Strippoli per Genetica ed eventualmente il libro consigliato.<br />

Preparazione: ++<br />

Difficoltà: +++<br />

Anatomia I –Storia <strong>del</strong>la Medicina<br />

Il corso è lungo e pesante, ma pone solide basi per gli incubi che vi attenderanno in segu<strong>it</strong>o, ergo studiate con<br />

ardore ed abnegazione tutte le infin<strong>it</strong>e nozioni. Le lezioni sono d’obbligo, così come il libro di testo e gli utilissimi<br />

laboratori secchi e su cadavere. La Santi e la Faenza possono essere pignole e desiderano risposte veloci e<br />

precise, eventualmente corredate da uno schizzo per dimostrare che avete cap<strong>it</strong>o.<br />

Materiale didattico: il Gray è topografico e professionale, l’EdiErmes sistematico, il Cattaneo un’incogn<strong>it</strong>a (i<br />

docenti lo sconsigliano ma alcuni hanno ottenuto ottimi voti studiando su di esso); per l’atlante il Netter è perfetto.<br />

Preparazione: +++++<br />

4<br />

Difficoltà: ++++


Fisica<br />

Primo esame con cui lo studente novello si trova ad avere a che fare. Le reazioni al corso di fisica possono essere di due tipi: ilar<strong>it</strong>à o disperazione.<br />

Se avete un minimo di ironia e di leggerezza nell’approccio all’univers<strong>it</strong>à, troverete alquanto esilaranti le lezioni di Zannoli, in cui non capirete assolutamente<br />

un accidente di fisica (a meno che non abbiate frequentato uno scientifico), ma apprenderete un sacco di aneddoti divertenti sulla storia<br />

personale <strong>del</strong> professore, da quando defibrillava maiali a quando il suo arrivo ha garant<strong>it</strong>o il Supremo Ordine Universale nel reparto di Cardiologia e<br />

nel comportamento di quelle “insopportabili”, “indisciplinate” infermiere. Se invece siete di quelli che nemmeno una storia su pecore e fulmini può<br />

distrarre dal pensiero che topperanno anche il primo esame <strong>del</strong>la loro carriera univers<strong>it</strong>aria, allora mun<strong>it</strong>evi di un bel thermos di camomilla (una fiala<br />

di valium?), e preparatevi ad assistere impotenti al susseguirsi di slides indecifrabili.<br />

Oltre alle lezioni, i professori offrono una serie di utili “eserc<strong>it</strong>azioni” per prepararsi all’esame, composto da tre parziali scr<strong>it</strong>ti più orale, tutti fattibili.<br />

Materiale didattico: al corso viene consigliato il Testoni-Zannoli (né più né meno una raccolta <strong>del</strong>le slides di Zannoli, altrettanto incomprensibili, e<br />

<strong>del</strong>le sue storielle) o il Borsa-Scannicchio, libro difficile e adatto a chi ha già solide conoscenze in materia. Meglio usare i libri <strong>del</strong> liceo e le slides.<br />

Preparazione: +++ (ci vuole costanza e studio quotidiano), Difficoltà esame: ++<br />

Chimica e biochimica generale/Biochimica<br />

Primo corso “in odore di medicina” che frequenterete. Il corso è diviso in due parti. Nel primo semestre passerete dall’entusiasmo <strong>del</strong>la saltellante e<br />

chiarissima Tinti (le cui slides vi apriranno un mondo insospettato sulla chimica inorganica, che forse pensavate, erroneamente, di conoscere), al<br />

competente ma flemmatico, flemmatico, flemmatico, flemm… insomma, a Bonora (chimica organica), alla pacata e scorrevole Fato, la cui chiarezza<br />

nella spiegazione e pazienza sono davvero impareggiabili.<br />

Il secondo semestre frequenterete invece, prima di tutto, il corso di Biochimica Metabolica di Guarnieri. Il professore è in assoluto uno dei migliori<br />

che avrete il primo anno, competente, cristallino nella spiegazione, divertente, disponibile e serio. Le sue lezioni saranno appassionanti e vi daranno<br />

un approccio clinico alla biochimica molto stimolante. Importante seguire i Casi Clinici. Flamigni tratterà in segu<strong>it</strong>o Biochimica Ormonale: professore<br />

competente, materia interessante ma spiegazione piuttosto flemmatica e difficile da seguire nelle ore post-prandiali senza cadere in semi-trance.<br />

Infine, la Tantini vi spiegherà Biochimica <strong>del</strong>la Nutrizione, mentre Ventura Biologia Molecolare: corsi brevi e interessanti, segu<strong>it</strong>eli con attenzione.<br />

Gli esami saranno scr<strong>it</strong>ti per Chimica e Biochimica generale (cercate di presentarvi al primo appello, è importante familiarizzare con la modal<strong>it</strong>à <strong>del</strong><br />

test scr<strong>it</strong>to che ai primi tentativi dispensa dei gran 21 anche a chi ha una preparazione da Nobel) e orali nel secondo semestre (i professori vi interrogano<br />

in modo da farvi integrare i vari moduli <strong>del</strong> corso senza ripetere a pappagallo).<br />

Materiale didattico: Slides presenti su AMS Campus per tutti i corsi. Di libri è consigliato il Lehninger (l’enciclopedia biochimica di ogni studente<br />

di medicina), o il Marks (con una visione più globale rispetto al Lehninger, è una specie di Guarnieri cartaceo, chiarissimo) mentre potete ev<strong>it</strong>are di<br />

acquistare il Bertoluzza (chimica inorganica e organica) e usare per queste materie il libro <strong>del</strong> liceo o slides più appunti. Preparazione:++++, Difficoltà<br />

esame:+++<br />

Istologia ed Embriologia<br />

Il regno <strong>del</strong>la Caramelli. Questa frizzante ed energica saprà spiegarvi bene ogni mistero di cellule e tessuti, in quello che è un corso affascinante, se<br />

non altro perché, già al primo semestre, vi consente di parlare di qualcosa di medico e di vedere dei vetrini dei vari tessuti (insomma, un po’ di carnazza<br />

e non solo molecole).<br />

L’esame è diviso in due parti: il riconoscimento di tre vetrini (tempo concesso un’ora) e l’orale vero e proprio, che prevede una domanda di istologia,<br />

una di embriologia e una di c<strong>it</strong>ologia. Le opinioni sull’atteggiamento <strong>del</strong>la Caramelli all’esame sono discordanti: la professoressa sembra andare a<br />

simpatia, quindi cercate di mostrarvi spavaldi e un po’ sbruffoni, anche se sotto sotto vi sent<strong>it</strong>e come un tacchino alla vigilia <strong>del</strong> giorno <strong>del</strong> ringraziamento.<br />

Materiale didattico: L’I<strong>del</strong>son-Gnocchi è utile solo per il cap<strong>it</strong>olo sul nucleo (scr<strong>it</strong>to dalla Caramelli, quindi da imparare a menad<strong>it</strong>o), mentre per il<br />

resto è un volume incomprensibile e sgrammaticato. Meglio il chiarissimo Monesi, o in alternativa il Rosati. Per embriologia, il Carinci è uno dei<br />

libri più chiari, limpidi e interessanti che potrebbe cap<strong>it</strong>arvi tra le mani.<br />

Preparazione: +++, Difficoltà esame: ++<br />

Anatomia<br />

Meravigliosa quando la sai, una bestia mentre la studi, è sicuramente il corso più impegnativo <strong>del</strong>l’anno. Alle lezioni frontali si alternano laboratori<br />

di osservazione <strong>del</strong>le ossa, sezione <strong>del</strong> cuore, una lezione su cadavere e alcune lezioni pomeridiane sull’anatomia di superficie. E’ assolutamente<br />

fondamentale studiare volta per volta (se dovete fare tutto a giugno è un massacro), seguire le lezioni e PRENDERE APPUNTI. Più di qualsiasi<br />

libro, più di qualsiasi atlante, dei buoni appunti sono la base per avere un buon voto all’orale e capire cosa le prof vogliono sapere e come. Addir<strong>it</strong>tura,<br />

se sarete stati abbastanza precisi, potrete ev<strong>it</strong>are di studiare sui libri. Le due professoresse che vi illustreranno le meraviglie <strong>del</strong> corpo umano sono<br />

la Manzoli e la Billi: entrambe precise, chiare, competenti, disponibili a ripetere e ripetere, pur di farvi entrare nella zucca ciò che stanno spiegando.<br />

Proprio per questo, tuttavia, non dovete sottovalutare NESSUNA <strong>del</strong>le cose che vi diranno, nemmeno il decorso <strong>del</strong> più piccolo nervo, <strong>del</strong>la più piccola<br />

arteria, <strong>del</strong> fascio muscolare più anonimo. Se lo c<strong>it</strong>ano, va saputo. All’orale sono puntigliose allo sfinimento con quello che hanno spiegato: se<br />

sapete a memoria tutto il Gray, ma non quello che hanno detto a lezione, il vostro destino è segnato.<br />

Materiale didattico: il Gray è un tomo il cui unico pregio è di avere l’approccio topografico che le prof seguiranno all’orale. Per il resto è più un’enciclopedia<br />

che un libro di testo: prolisso, difficile da studiare, pesante come un mattone da tirarsi dietro. L’Anastasi può essere un’alternativa, ma a<br />

vostro rischio e pericolo, perché è molto (troppo) riassuntivo. Consigliabile il Cattaneo: chiaro, completo, comprensibile. Non ha l’approccio topografico,<br />

ma una volta studiati gli apparati, quello segue da solo.<br />

Difficoltà esame:++++, Preparazione: +++++<br />

Biologia e Genetica<br />

Un esame interessante, con professori “interessanti”. Strippoli, per genetica, vi lascerà stup<strong>it</strong>i per il carisma con cui riesce a catturare<br />

l’attenzione nel corso <strong>del</strong>le sue lezioni, molto piacevoli e interessanti. La Marini, di biologia, ha certo il pregio di mettercela tutta nel<br />

cercare di essere chiara nelle sue spiegazioni, purtroppo senza grandi risultati: le slides non sembrano avere un ordine logico, e le<br />

spiegazioni potrebbero apparirvi senza capo né coda. Tuttavia, se farete lo sforzo di prendere appunti e di cercare di capire dove si sta<br />

andando a parare, sarà tutto di guadagnato all’orale, durante il quale la Marini vuole sentire quello che ha spiegato a lezione. All’esame<br />

entrambi i prof sono piuttosto umani, Strippoli estrae la domanda da un pool predefin<strong>it</strong>o e ascolta quello che avete da dire, aiutandovi<br />

se necessario, e la Marini, pur esigente, è piuttosto umana se appena vede in voi <strong>del</strong>l’interesse per la sua materia.<br />

Materiale didattico: ampiamente sufficienti le sue slides per la Marini e le dispense di Strippoli per… Strippoli.<br />

Preparazione: + Difficoltà esame: ++<br />

5<br />

I<br />

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II<br />

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A<br />

ANATOMIA<br />

Come ci disse una volta la prof. Faenza “Il prof. Cocco È l’anatomia”. Ed è vero. Nonostante possa essere non proprio<br />

facilissimo seguire le sue lezioni, vi darà un metodo utile per lo studio casalingo, anche perché la materia è<br />

realmente vasta, e aggirarsi senza una guida è difficile! Per l’esame il consiglio è tentare al preappello, e se non ci<br />

doveste riuscire provate almeno a sostenere il primo scr<strong>it</strong>to, dato che sono di difficoltà crescente e viene considerato<br />

il voto migliore tra i tre, provandoli tutti (ma per sicurezza chiedete ai proff. riguardo questo punto).<br />

Materiale di Studio: Il prof. Cocco consiglia il Gray. Anche se sembra molto “professionale” è parecchio difficile da<br />

seguire come primo approccio all’anatomia ed è molto prolisso (molti lo comprarono e poi studiarono su altri libri).<br />

Meglio quindi l’EdiErmes, anche perché ha un approccio sistematico, come quello fatto a lezione, e non topografico.<br />

Per quanto riguarda il Cattaneo, Cocco lo sconsiglia, ma alcuni hanno brillantemente superato l’esame anche<br />

preparandolo da lì. Infine Netter e relativa guida sono fondamentali! Per micro (su cui interroga la prof. Faenza) e<br />

organogenesi (chiesta raramente all’esame) ok slide e ripasso sul Barbieri-Carinci.<br />

Preparazione: *****<br />

Frequenze: Cocco++++ Faenza++<br />

Difficoltà:+++++<br />

FISIOLOGIA DEI SISTEMI<br />

L’esame non è particolarmente complesso, anche se quel buon uomo di Perez, che non incontrerete a lezione ma<br />

sarà invece presente in sede d’esame (misteri…), vi potrebbe far penare. La prof. Bartesaghi, a lezione, con un’incessante<br />

e martellante ripet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à, sarebbe capace di far entrare nella testa tutte le nozioni persino ad un sasso.<br />

Il programma è articolato in tesine: quando le estrarrete tentate di discutere con Amici, Zamboni o assistenti le<br />

parti non pertinenti all’endocrinologia, se cap<strong>it</strong>ate prima da questi, perché normalmente Perez tende a essere più<br />

tranquillo su quest’ultima.<br />

Materiale di studio: Berne Levy (testo consigliato) ma per la parte di endocrinologia anche il Guyton.<br />

Preparazione: ***<br />

Frequenze: Amici+++++ Zamboni++ Bartesaghi+++(+)<br />

Difficoltà: +++<br />

NEUROANATOMIA<br />

Pur non essendo il programma vastissimo non sarà facile ricordare tutte le nozioni e i nomi strambi inventati dagli<br />

anatomici. La prof. Ruggeri normalmente non dice nulla più di quello scr<strong>it</strong>to sul libro.<br />

Consiglio spassionato: nonostante il caldo atroce <strong>del</strong>l’estate bolognese NON PRESENTATEVI IN BRAGHE CORTE<br />

IN SEDE D’ESAME (nemmeno se siete lì per assistere).<br />

Materiale di studio: terzo volume <strong>del</strong>l’EdiErmes, ma il Cattaneo sul sistema nervoso è ottimo (A parte per occhio<br />

e orecchio che non ci sono)! Il tegumentario (in programma ma concordato a lezione se sarà chiesto o no), lo trovate<br />

come ultimo cap<strong>it</strong>olo nelle vecchie edizione <strong>del</strong> terzo volume <strong>del</strong>l’EdiErmes.<br />

Preparazione: ****<br />

Frequenza: Ruggeri++<br />

Difficoltà: +++<br />

FISIOLOGIA DEGLI APPARATI<br />

Questo esame è un po’ come l’agoghé (ἀγωγή) lacedemone: se sopravvivete potete di dir<strong>it</strong>to entrare a far parte <strong>del</strong>la<br />

società. Rilevamenti storici a parte, è un esame che vi scalfirà l’animo. È diviso in poco più di 25 tesine, ne dovrete<br />

estrarre due come in fisio1 e avrete circa 40 minuti-1 ora per riordinare le idee prima di dover esporre gli argomenti<br />

ai proff. Studiatelo a fondo, è fondamentale!!!<br />

Materiale di studio: Berne-Levy ufficialmente, ma carente per alcuni argomenti, come per rene e polmone per i<br />

quali è molto indicato il West. Naturalmente gli appunti, in particolare di Perez e Amici sono fondamentali, quindi<br />

segu<strong>it</strong>e le lezioni! (Per Amici “un consiglio” è scaricare anche le slide!). Eventualmente Guyton…<br />

Preparazione: *****(+∞)<br />

Frequenze: Perez+++++ Amici+++++ Lenzi+++ Zamboni+(qualcuno le considera utili, ma non si capisce dove…)<br />

Difficoltà: +++++<br />

IMMUNOLOGIA E PATOLOGIA MOLECOLARE<br />

Il voto finale è la media dei voti dei due corsi.<br />

IMMUNOLOGIA: il corso non richiede una grande mole di studio, ma è importante studiare bene la materia soprattutto<br />

per la propedeutic<strong>it</strong>à a Patologia Generale <strong>del</strong> terzo anno. La prova scr<strong>it</strong>ta è corretta con cr<strong>it</strong>eri sconosciuti<br />

che faranno affossare od impennare le medie.<br />

Preparazione: ** - Difficoltà: ** - Frequenze: Licastro: 0/-∞ (inizia tardi e finisce prima)<br />

PATOLOGIA: Il corso è di dubbia util<strong>it</strong>à (imparare nozioni che si dimenticano dopo 15secondi) ma fa muovere i<br />

primi passi nel mondo <strong>del</strong>la Patologia e <strong>del</strong>l’Epidemiologia.<br />

Preparazione: ** - Difficoltà: ** - Frequenze: Lollini ++++ (la lezione è sulle slide che verranno chieste: nulla più,<br />

nulla meno) Nanni ++ (se l’aula non dà segni di v<strong>it</strong>a, il coinvolgimento lat<strong>it</strong>a) Grilli + (sarete sommersi da numeri)<br />

PSICOLOGIA<br />

Semplice e poco approfond<strong>it</strong>a, con qualche sprazzo di v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à riguardo al rapporto medico-paziente (se siete fortunati).<br />

Materiale didattico: Gli appunti di lezione. Il testo consigliato è identico ma dispersivo, quindi superfluo<br />

Difficoltà: ** (ci saranno domande di cui nessuno saprà mai la risposta)<br />

Frequenza: +++<br />

6


ANATOMIA II<br />

Probabilmente saranno sempre la Manzoli e la Billi a tenere l’insegnamento, ma non ci si può giurare. Conoscete già le due professoresse,<br />

ma la Billi potrebbe sorprendervi pos<strong>it</strong>ivamente, dando il meglio di sé durante le lezioni sull’apparato gastrointestinale<br />

ed organi annessi. L’esame non presenta differenze rispetto ad Anatomia I: la Billi interroga sulla microanatomia<br />

e fa anche una domanda o due di anatomia, la Manzoli si sofferma più a lungo sull’anatomia. Unica raccomandazione,<br />

è consigliabile dare sempre Anatomia prima di Fisiologia.<br />

Materiale di studio: Il Gray è molto dettagliato, ma è ottimo se vi interessa approfondire ed entrare nell’Anatomia.<br />

L’Edi Ermes è più chiaro e sintetico e, tutto sommato, va meglio per preparare un esame senza strapparsi i capelli.<br />

Fondamentale l’atlante: consigliato il Netter, che torna sempre utile (ho sent<strong>it</strong>o storie di medici con esperienza decennale<br />

che ogni tanto ancora lo sfogliano per risolvere piccoli dubbi e perpless<strong>it</strong>à).<br />

Preparazione: *****<br />

Tempo di preparazione: da un mese a quattro mesi<br />

Difficoltà: ****<br />

FISIOLOGIA DEI SISTEMI<br />

Esame molto carino e mediamente impegnativo. Utile seguire le lezioni, prevalentemente tenute dalla Bartesaghi, che<br />

spiega proprio con l’obiettivo di farti comprendere interamente i meccanismi alla base dei fenomeni fisiologici.<br />

L‘esame si suddivide in tesine; a ciascuno studente ne cap<strong>it</strong>ano due, estratte a caso dal computer. Dopo aver ricevuto<br />

le vostre tesine, avrete 20 minuti/mezz’ora per buttare giù uno schemino scr<strong>it</strong>to, poi sarete chiamati. Attenti a Lenzi<br />

per quanto riguarda le tesine di fisica (es: muscolo scheletrico, potenziali di riposo e azione): è molto facile che quel che<br />

direte non gli piaccia. Tranquille la Maioli e la Ciani. La Bartesaghi applica, per interrogare, la stessa filosofia utilizzata<br />

durante le lezioni: tende infatti a valutare lo studente per quanto a fondo ha compreso la fisiologia, e può diventare<br />

davvero esigente. Un’ultima raccomandazione: non tralasciate di studiare grafici e tabelle, i “fisiologi” ci tengono molto,<br />

e torna sempre molto utile anche a voi.<br />

Materiale di studio: il Berne-Levy è consigliato, in quanto è il libro che i professori prevalentemente seguono. Ma attenzione: le ultime edizioni si sono rivelate<br />

piene di errori! Se avete fegato, potete cercare l’edizione in lingua originale, che costa un terzo e non presenta molti errori di traduzione. Comunque, per<br />

la parte di Fisiologia dei sistemi, sono di grande aiuto le slides!<br />

Preparazione: ****<br />

Tempo di preparazione: 2 settimane – un mese<br />

Difficoltà: ***<br />

PSICOLOGIA GENERALE<br />

Lezioni decisamente noiose, ma è necessario andarci perché il prof. Codispoti prende le firme, applicando talvolta anche pol<strong>it</strong>iche piuttosto rigide al riguardo.<br />

L’esame (idone<strong>it</strong>à) è a crocette, ma non sottovalutatelo troppo, alcune domande sono piuttosto specifiche.<br />

Materiale di studio: le slides, checché ne dica il prof, POSSONO ASSOLUTAMENTE BASTARE, ma per scrupolo prendete in prest<strong>it</strong>o il libro (Atkinson –<br />

Hilgard), che si trova praticamente in tutte le biblioteche di Bologna e provincia.<br />

Preparazione: **<br />

Tempo di preparazione: una settimana, senza fretta.<br />

Frequenze: ***<br />

Difficoltà: **<br />

IMMUNOLOGIA E PATOLOGIA MOLECOLARE<br />

1) Immunologia<br />

Lezioni decenti quelle di Salvioli, l’assistente, e piuttosto confusionarie quelle di Franceschi. Purtroppo, i professori tendono a fare sovrapposizioni di argomenti,<br />

perciò il rischio che una lezione di Franceschi sia simile a quella di Salvioli <strong>del</strong> giorno prima è reale. L’esame è a crocette, con aggiunta di una domanda<br />

aperta (da tenere a mente per la verbalizzazione, a Patologia Molecolare). Non è un test difficile, il che non significa che si possa anche andare a tentoni.<br />

Materiale di studio: “Fondamenti di Immunologia”, di Abbas-Lichtman, altresì detto “Abbaspiccolo”, da leggere interamente; in alternativa, si trova anche la<br />

versione più approfond<strong>it</strong>a, sempre di Abbas e Lichtman. Le slides sono poco significative.<br />

Preparazione: ***<br />

Tempo di preparazione: da una a due settimane.<br />

Difficoltà: **<br />

2)Patologia molecolare<br />

Molto interessante la parte di Dall’Olio sulle malattie ered<strong>it</strong>arie; piuttosto noioso il modulo di Oncologia, che la Nanni porta avanti inserendo molte nozioni<br />

(che all’esame vuole sapere con abbastanza precisione); interessante anche il prof. Lollini, pur essendo anche la sua parte – immunologia dei tumori, cancerogeni,<br />

epidemiologia- piuttosto nozionistica.<br />

L’esame –orale, il cui voto fa media con quello di Immunologia- è relativamente tranquillo, l’unico più puntiglioso ed esigente è Dall’Olio (astenersi perd<strong>it</strong>empo,<br />

disorganizzati e persone che non hanno le idee perfettamente chiare).<br />

Materiale di studio: Le slides sono ampiamente forn<strong>it</strong>e ed esaurienti, e nella maggior parte nei casi bastano per affrontare l’esame. E’ comunque utile ed<br />

interessante approfondire dal libro (consigliato il Robbins).<br />

Preparazione: ****<br />

Tempo di preparazione: due – tre settimane.<br />

Difficoltà: ***<br />

NEUROANATOMIA<br />

Purtroppo quest’anno non si sa ancora chi vi terrà lezione, probabilmente sarà la professoressa Ruggeri per questo vi rimandiamo alla lettura <strong>del</strong> secondo<br />

anno canale A. nel caso in cui il vostro professore fosse Cocco sappiate che egli incarna l’anatomia stessa, ergo studiate perfettamente e prendete buoni<br />

appunti e soprattutto in sede di esame d<strong>it</strong>e quel che ha detto lui, non quello che dicono i libri!!!<br />

Materiale di studio: qualsiasi libro usiate, è fondamentale avere dei buoni appunti. Cocco raccomanda caldamente il Gray, dove però r<strong>it</strong>rovare tutte le parti<br />

sui plessi ed i nervi si rivela un’impresa notevole. Piuttosto usato, perché chiaro e discorsivo, è il Cattaneo, ma non è un testo cui ci si può affidare completamente,<br />

essendo piuttosto datato.<br />

Preparazione: ****<br />

Tempo di preparazione: due settimane – un mese.<br />

Difficoltà: ***<br />

FISIOLOGIA DEGLI APPARATI<br />

Analogo a Fisiologia dei sistemi, con tuttavia molti più concetti da comprendere e tenere a mente, senza contare le correlazioni tra i vari fenomeni. Le lezioni<br />

saranno tenute da: Lenzi, che prevalentemente segue il libro, pur saltando qua e là tra vari paragrafi ed applicandovi un modo di ragionare tutto personale<br />

(da seguire, perché all’esame vorrà sentirsi dire quanto ha spiegato); Maioli, che segue pedissequamente le sue slides; Bartesaghi, che non si smentisce nelle<br />

sue capac<strong>it</strong>à di approfondimento <strong>del</strong>la materia; Perez (non è certo), che incarna la Fisiologia stessa.<br />

L’esame è analogo a quello di Fisiologia dei Sistemi. La nov<strong>it</strong>à di quest’ anno è che il voto di Fisiologia dei Sistemi e di Fisiologia degli Apparati è unico, ma<br />

nella sostanza non dovrebbe cambiare nulla. Studiatevelo bene, quel che imparerete si rivelerà di fondamentale importanza in futuro. Anche stavolta, i grafici<br />

sono importanti e vanno saputi bene.<br />

Materiale di studio: Berne-Levy, purtroppo talvolta insufficiente, che potrete integrare con altri testi, ad esempio il Guyton, molto buono. Non contate troppo<br />

sul materiale forn<strong>it</strong>o dai professori, ad eccezione <strong>del</strong>le slides <strong>del</strong>la Maioli sul Sistema Nervoso.<br />

Preparazione: *****<br />

Tempo di preparazione: da un mese a tre mesi.<br />

Difficoltà: ****<br />

MICROBIOLOGIA (AL II ANNO DA NUOVO ORDINAMENTO)<br />

La Placa, La Placa, La Placa! Le lezioni sono utilissime, prof nella media, ma sapranno cogliere la vostra attenzione dispensando tra un batterio e l’altro qualche<br />

notizia più interessante! Non trascurate la parte di microbiologia generale perché è chiesta all’ esame molto di frequente. Gli Elminti sono invece chiesti<br />

con minore ostinazione.<br />

7<br />

Materiale di studio: La Placa in toto più slides<br />

Tempo di preparazione: 4/5 settimane<br />

II<br />

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A<br />

MICROBIOLOGIA<br />

Dispersiva e a tratti scoraggiante, il programma è molto vasto («il programma è l'indice <strong>del</strong> La Placa») e va studiato tutto, ma il prof. Gibellini<br />

saprà rallegrare le vostre assonate e fredde mattine autunnali con il suo sorriso contagioso. Oltre a ciò, le lezioni sono molto importanti<br />

proprio per impostare un efficace studio <strong>del</strong>la materia, e per inquadrare un assetto clinico che solo il prof saprà dare (e chiederà<br />

all'esame). La prof.ssa Landini potrebbe fare le lezioni <strong>del</strong>la parte di virologia. L'esame è molto variabile nella composizione <strong>del</strong>la commissione<br />

a seconda degli appelli, ma generalmente sono tutti benevoli - nonostante possa essere chiesto di tutto.<br />

Materiale di studio: La Placa integrato dagli appunti<br />

Difficoltà: ++++<br />

Preparazione: ***/****<br />

Lezioni: Gibellini ****, Landini **<br />

PATOLOGIA GENERALE<br />

L’esame si compone di 2 fasi: un quiz scr<strong>it</strong>to (15 domande in 15 minuti, max 2 errori) la mattina stessa <strong>del</strong>l’esame e la fase orale che pre-<br />

vede anche la descrizione istologica di un vetrino (si è sicuramente interrogati o dalla prof. Battelli o dal prof. Bolognesi). Il quiz può rive-<br />

larsi piuttosto ostico per lo scarso margine d’errore possibile e per i ques<strong>it</strong>i molte volte non strettamente inerenti al programma.<br />

Per l’orale occorre studiare accuratamente le diapos<strong>it</strong>ive forn<strong>it</strong>e integrate con le cose dette a lezione, curando tutti gli elenchi e le varie<br />

eziologie, soprattutto se ad interrogare è l’esigentissima ed imprevedibile professoressa Battelli. Il carico di studio è elevato e<br />

“patologicamente” mnemonico, per i tanti dettagli da ricordare. L’uso <strong>del</strong> libro (il Robbins) è marginale in quanto gli argomenti sono tratta-<br />

ti in maniera molto più approfond<strong>it</strong>a a lezione; utili e ben fatti i video, le simulazioni dei quiz on-line ed il ripasso vetrini.<br />

Valid<strong>it</strong>à frequenza lezioni: 5/5<br />

Tempo preparazione: 1 mese – 1mese e mezzo<br />

Difficoltà: 4+/5<br />

STATISTICA<br />

Idone<strong>it</strong>à a quiz. Se avete fatto lo scientifico, vi sembrerà di sentire parlare di qualcosa che vagamente somiglia a qualche raro ricordo:<br />

scavate nella memoria. Se avete fatto il classico, sarà come andare a lezione di giardinaggio nel Sahara: disperatevi. (Possibili casi [umani]<br />

anche opposti). Si narra di studenti che non abbiano mai studiato, che da semestri immemori tentano ogni appello mettendo crocette a<br />

caso.<br />

Materiale di studio: il libro consigliato (attenzione, manca simpaticamente di parte degli argomenti) + gli (scarsi) appunti che (forse) prenderete.<br />

Difficoltà: +/++<br />

Preparazione: 2 giorni? 2 settimane? 2 mesi? Boh<br />

Lezioni: terribile. */** (almeno verrà “ricompensato” chi avrà la forza di frequentare fino alla fine)<br />

EICR<br />

Esame a quiz! (contenti?). 60 domande in un'ora, 20 per corso. Se si prende sottogamba si rischiano votini scarsi: domande specifiche e<br />

cavillose. Ovviamente chi desidera può riprovarlo finché vuole...<br />

Materiale di studio: Ematologia: il Tura-Baccarani (che comincia ad essere un po' vecchiotto: integrare con appunti). Immunologia<br />

clinica, Reumatologia: slides + appunti + quiz ministeriali “finché non si sanno a memoria”: libri inutili.<br />

Difficoltà: ++<br />

Preparazione: **/***<br />

Lezioni: Ematologia **, Immunologia ****, Reumatologia **<br />

SEMEIOTICA<br />

Tre parti: Semeiotica/metodologia, Fisiopatologia, Chirurgia Generale. Vi permetterà di associare la Conoscenza alla Pratica: fonendoscopio,<br />

pressioni, ecc... Il programma è dispersivo, riguarda un po' tutto e tutti gli apparati, le lezioni cercheranno di dare un po' l'idea di<br />

cosa significhi Essere un Medico. All'esame una domanda “medica” e una “chirurgica”, fatte da un solo prof. (Ma è mai stato bocciato<br />

qualcuno a questo esame?)<br />

PS: comincia l'era <strong>del</strong> «Vi lascio le slide sul desktop...»<br />

Materiale di studio: ci sono libri consigliati, i “grandi classici” <strong>del</strong>la semeiotica medica. Ma chi li ha mai comprati?? E chi li ha comprati li<br />

ha poi usati?? Ecco, ci siamo cap<strong>it</strong>i: slides<br />

Difficoltà: ++ .<br />

Preparazione: **/***<br />

Lezioni: a seconda <strong>del</strong> prof: da * a ***. Attenzione, Borghi testerà logica e conoscenze con domande a sorpresa in amb<strong>it</strong>o MUSICA!<br />

MEDICINA DI LABORATORIO<br />

Tre parti: Microbiologia Clinica, Patologia Clinica, Biochimica Clinica. Argomenti già visti e rivisti, ma tutto con occhio diagnostico clinicolaboratoristico.<br />

Probabilmente è un corso che andrebbe fatto prima di altri, per vari motivi, tra cui quello che Treré spiega alcune stesse<br />

cose <strong>del</strong>la Battelli, ma meglio. All'esame, una sola domanda per ogni prof (veramente buonissimi e professionali).<br />

Materiale di studio: Microbiologia: slide, o libro <strong>del</strong> “Cev” (da cui sono copiate le slide), Patologia: slide ampiamente sufficienti (forse le<br />

migliori slide degli ultimi 3 anni), Biochimica: slide + appunti (ed eventualmente meglio se trovate una dispensina chiarificatrice...)<br />

Difficoltà: ++<br />

Preparazione: **<br />

Lezioni: Cevenini * (lettura <strong>del</strong>le slides copiate dal suo stesso libro), Lodi * (no..! poverino!), Treré ***<br />

ANATOMIA PATOLOGICA<br />

Esame enorme , complesso e male organizzato. Il programma è estesissimo, anche se gli argomenti più gettonati sono quelli trattati a le-<br />

zione.<br />

All’esame si passa da 2 professori i quali pongono 2 domande a testa; la commissione è numerosa e piuttosto eterogenea per richieste (es.<br />

il prof. Tallini è molto esigente sugli aspetti morfologici, mentre al prof. Eusebi interessano di più aspetti clinico-epidemiologici) ma comunque<br />

piuttosto gentile e disponibile. Per quanto riguarda il “temutissimo” prof. Eusebi, benché capace di bocciature-lampo si presenta<br />

sol<strong>it</strong>amente gentile e talvolta addir<strong>it</strong>tura “generoso”; insomma la s<strong>it</strong>uazione è abbastanza imprevedibile. Può essere una buona idea assistere<br />

all’appello primaverile per farsi un idea di come sia l’esame, ev<strong>it</strong>ando ansie inutili; il libro di testo è il Robbins anche se è utile integrarlo<br />

con le diapo dei professori. Le lezioni sono poche e male organizzate: si possono seguire per districarsi meglio nella materia, si possono<br />

non seguire per guadagnare tempo o fare altro; da seguire assolutamente<br />

8<br />

quelle <strong>del</strong> prof. Scarani, una vera macchietta.<br />

Valid<strong>it</strong>à frequenza lezioni 3/5<br />

Tempo preparazione: 1-2 mesi


PATOLOGIA GENERALE<br />

E’ una <strong>del</strong>la materie che saranno alla base dei vostri studi futuri: è importante comprendere<br />

i concetti base e far proprie le nozioni che vi verranno insegnate in questo corso. I professori<br />

sono dall’Olio, Arciola e la coppia Bolognesi/ Battelli (per la parte di microscopica).<br />

Le lezioni vi daranno una giusta guida per lo studio <strong>del</strong>la materia. La frequenza non è indispensabile<br />

poiché l’esame si baserà principalmente sulle nozioni riportate dalle slides.<br />

Consiglio di seguire i laboratori: più vi eserc<strong>it</strong>erete nel riconoscere i vetrini meno difficoltà<br />

incontrerete all’ esame. La prova si compone di due parti: riconoscimento di un vetrino ed<br />

orale. Puntate molto sul riconoscimento <strong>del</strong> vetrino, perché (sol<strong>it</strong>amente) il voto preso non<br />

si discosterà molto dal voto finale, o al massimo tenderà a salire!<br />

Materiale di studio: Slides dei prof con qualche occhio ogni tanto al Robbins, se si vuole!<br />

Molto utile il s<strong>it</strong>o da cui potrete visionare a casa i vetrini come se foste il laboratorio<br />

Preparazione: 4 settimane / Difficoltà: ***<br />

MICROBIOLOGIA<br />

La Placa, La Placa, La Placa! Le lezioni sono utilissime, prof nella media, ma sapranno cogliere la vostra attenzione dispensando<br />

tra un batterio e l’altro qualche notizia più interessante! Non trascurate la parte di microbiologia generale<br />

perché è chiesta all’ esame molto di frequente. Gli Elminti sono invece chiesti con minore ostinazione.<br />

Materiale di studio: La Placa in toto più slides<br />

Preparazione: 4/5 settimane / Difficoltà: ****<br />

STATISTICA<br />

Il consiglio dei “vecchi” è quello di stringere i denti e studiarla, altrimenti al momento <strong>del</strong>la tesi di laurea non capirete<br />

assolutamente nulla di quanto lo statistico <strong>del</strong> vostro reparto sta facendo ai vostri dati. E neppure una parola di quanto<br />

state scrivendo nella sezione “Analisi statistica” <strong>del</strong>la tesi sarà a voi comprensibile. Non disperate!!! Con tanta buona<br />

volontà, pazienza, ed anche un pizzico di fortuna l’esame si supera. La prova è composta da 20 ques<strong>it</strong>i a risposta multipla<br />

per un tempo di mezz’ora e si passa l’esame con 15/20. Il consiglio è quello di concentrarsi più sulle definizioni, che<br />

sono più frequentemente domande d’esame, piuttosto che sui calcoli (superultranoiosi!!!) che vi verranno proposti dal<br />

libro. Attenzione!!! Se vi siete iscr<strong>it</strong>ti all’ esame, e decidete d’ improvviso di non sostenerlo, ricordatevi di cancellatevi su<br />

Almaesami perché l’assenza “ingiustificata” non vi permetterà di sostenere la prova nella stessa sessione d’ esami così<br />

come sappiate che c’è il salto d’appello se alla prova avrete totalizzato meno di 8/20 (regola introdotta in giugno <strong>2011</strong>).<br />

Materiale di studio: il libro Reggiani-Cosseddu-Dormi più la parte dei test che potrete trovare su internet.<br />

Preparazione: 1 settimana / Difficoltà: **<br />

SEMEIOTICA<br />

Il corso è tenuto da diversi docenti non molto coordinati.<br />

Materiale di studio: Appunti, slides e libro. In particolare il Fradà (anche se è un po’ prolisso), o anche il Canniggia<br />

(un dizionario di semeiotica molto più schematico). Per la parte di Semeiotica chirurgica assolutamente esaustive le<br />

loro slides.<br />

Preparazione: 3-4 settimane / Difficoltà: ***<br />

EICR<br />

L’esame si compone di tre parti:Ematologia, Immunologia clinica e Reumatologia. Il corso più utile, e piacevole, da seguire<br />

è quello di Ematologia, in cui il prof Cavo sarà molto chiaro nelle spiegazioni e vi renderà più semplice lo studio<br />

<strong>del</strong>la materia. Per quanto riguarda Reumatologia, il prof vi alleggerirà il lavoro fornendovi ad inizio lezione le dispense<br />

su cui potrete prendere appunti. Immuno senza infamia e senza lode. L’esame si compone di un test a 60 domande a<br />

risposta multipla, equamente divise in tre sezioni. Per raggiungere la sufficienza sarà necessario rispondere correttamente<br />

al 50% di domande per ogni disciplina.<br />

Materiale di studio: slides e libro (Tura-Baccarani)<br />

Preparazione: 2 settimane / Difficoltà: **<br />

MEDICINA DI LABORATORIO<br />

Il corso è un mix di materie che avete già studiato, adesso però le affronterete più da un punto di vista clinico. Il prof di<br />

microbiologia clinica, Sambri, spiega bene, e con il suo approccio renderà lo studio <strong>del</strong>la sua materia più piacevole, facendovi<br />

anche apprezzare ciò che avevate (forse!) disprezzato <strong>del</strong>la microbiologia. All’ esame lui vi chiederà solo ciò che<br />

è stato detto a lezione. Patologia clinica, con Derenzini, è utile e piacevole da seguire. Il prof vi chiarirà inoltre argomenti<br />

<strong>del</strong> corso di Patologia Generale. Invece Barbiroli, di Biochimica clinica, non sarà chiaro quanto gli altri due, ma fate<br />

bene la sua parte (soprattutto RMN!) poiché è quello che all’esame tende ad essere più puntiglioso.<br />

Materiale di studio: slides e appunti più libro “Cevenini-Sembri, Microbiologia clinica”<br />

Preparazione: 2/3 settimane / Difficoltà: ***<br />

ANATOMIA PATOLOGICA<br />

Ogni prof tende a chiedere soprattutto la parte che ha spiegato. In genere solo gli assistenti chiedono le parti <strong>del</strong> programma<br />

che non vengono trattate a lezione (pancreas in particolare). Pileri tratta in maniera molto approfond<strong>it</strong>a la parte<br />

dei linfomi, quindi segu<strong>it</strong>e bene le sue lezioni e studiate le sue slides (inutile il Robbins per questa parte). Se avete<br />

intenzione di dare l’esame al primo appello dovete iniziare a studiare praticamente sub<strong>it</strong>o.<br />

Materiale di studio: Robbins, appunti, slides.<br />

9<br />

Preparazione: 5 settimane / Difficoltà: *****<br />

III<br />

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CARDIO PNEUMO NEFRO<br />

CPN per gli amici, preparatevi ad avere un inverno duro e faticoso a suon di sedie scrivanie caffè e biblioteche. Considerato dai più<br />

“L’Esame”, metterà a dura prova i vostri neuroni in quanto a memoria e comprensione e vi accorgerete che se fino a questo giorno pensate<br />

di aver superato gli esami per fortuna divina (il che è comunque abbastanza raro) i nodi verranno al pettine... Ma non sarà in gran<br />

parte anche un fattore psicologico?! Parte <strong>del</strong>la difficoltà consiste nel fatto che si tratta <strong>del</strong> primo grande esame clinico e come in tutte le<br />

cliniche dovrete cominciare a mettere insieme i pezzi <strong>del</strong> puzzle fatti dall’anatomia, fisiologia, patologia generale, dalla fisiopatologia alla<br />

semeiotica all’anatomia patologica alla medicina di laboratorio ecc. Mettete tutto insieme e... magia! L’esame sarà preparato. Ricordatevi<br />

che andare a sostenere un esame <strong>del</strong> genere sapendo TUTTO è pressoché impossibile perciò imparate bene gli argomenti principali e<br />

accettate di sentirvi meno preparati sugli altri perché se vi farete prendere dal panico finirete solo col rimandare l’esame ad oltranza.<br />

Ricordatevi, inoltre, che ci vuole sempre un pizzico di fortuna! Non fatevi spaventare dalla commissione, molto variabile(ci sarà sempre<br />

un prof di ogni materia o eventualmente un chirurgo al suo posto), che vi farà d’esame: a volte anche professori più temuti possono, superata<br />

la freddezza iniziale, porre <strong>del</strong>le domande più che affrontabili! (e se qualcuno non è proprio affabile non preoccupatevi: spesso è il<br />

carattere, non la vostra preparazione!)<br />

Dato l’avvicendamento previsto per pneum informatevi bene a lezione sul programma di quest’anno e sulla commissione d’esame! Non<br />

sottovalutate la parte di chirurgia, soprattutto urologica, dove le domande non sono sempre prevedibili e semplici. Infine, ricordate: non<br />

c’è commissione che tenga se siete ben preparati!<br />

Consigli: l’elettivo di Rapezzi sull’ECG risolverà gran parte dei vostri problemi con quel maledetto foglio di carta millimetrata, assolutamente<br />

IMPERDIBILE!<br />

Materiale: Cardiologia: per chi vuole c’è L’Harrison di medicina interna, voluminoso costoso e super dettagliato. Non vergognatevi ad<br />

usare solo il Magnani e le slides (meglio se integrate con gli appunti), andranno benissimo! Peccato che il Magnani sia fuori edizione perciò<br />

dovrete cercarlo in giro...Utili anche gli appunti <strong>del</strong>le lezioni. Pneumologia: il libro di Fabbri, i suoi appunti (molto utile anche il suo<br />

tirocinio, uno dei migliori) e le slides <strong>del</strong>la Pacilli, sono tre files, sono stati fin ad ora i capisaldi per la preparazione <strong>del</strong>l’esame... Nefrologia:<br />

slides e appunti Urologia, Chirurgia Vascolare e Toracica: slides e appunti sono sufficienti, per urologia c’è volendo anche un buon<br />

libro “Quaderni di urologia” di Martorana. Preparazione: 2 mesi<br />

Difficoltà: +++++<br />

IGIENE, MEDICINA LEGALE, MEDICINA DEL LAVORO<br />

E’ un voto unico ma l’esame si compone di tre parti che verranno sostenute separatamente. Si possono dare le tre materie anche nello<br />

stessa sessione d’esami e addir<strong>it</strong>tura nello stesso giorno, ma attenzione a non fare passare più di un anno dalla data di sostenimento<br />

<strong>del</strong>l’esame, pena, l’annullamento!!! Per quanto riguarda Igiene è sufficiente sapere abbastanza bene la microbiologia e avere le slides ed<br />

eventualmente il libro che viene consigliato a lezione. L?esame è un orale con 2/3 domande che vi verrano fatte dal prof o dall’ assistente<br />

di turno. Medicina Legale: preparatevi perché dopo quattro anni la mente di uno studente di medicina è geneticamente modificata a<br />

pensare a organi, loro funzioni, sintomi ecc. ma qui gran parte di tutto questo non vi servirà. Dovrete usare quei pochi neuroni indenni<br />

residui per dirigervi nella direzione degli studenti di legge.... AIUTO! Ad ogni modo non preoccupatevi: nessuno dei professori esige l’impossibile<br />

(per fortuna hanno pietà!) però rimane il fatto che per certi versi imparare nuove parole e nuovi concetti potrà risultare difficile.<br />

Materiale didattico: Per studiare c’è il libro “Medicina Legale” di Fallani, ma si possono anche usare gli appunti che si trovano su Hackmed,<br />

che vengono però VIVAMENTE sconsigliati dai prof secondo i quali ci sono errori. L’esame è orale. Medicina <strong>del</strong> lavoro: esame<br />

malefico a quiz con 31 domande e voto a scalare dalla lode. Il corso non è molto appassionante, a meno che non si sia interessati alla<br />

specialistica. L’esame lo si può studiare tranquillamente dalle slides e dai quiz che trovate sul s<strong>it</strong>o <strong>del</strong> Mininterno (sono gli stessi per entrare<br />

in specialistica). Come ogni quiz ricordate: eserc<strong>it</strong>atevi facendo un miliardo di quiz e se avrete fortuna potreste addir<strong>it</strong>tura r<strong>it</strong>rovare<br />

all’esame qualche domanda.<br />

Preparazione: Igiene e legale 2 settimane, lavoro 1 settimana<br />

Difficoltà: ++<br />

MEDICINA GENETICA E GENETICA MEDICA<br />

Se non vi ricordate proprio un tubo di genetica sarà il caso di andare a rinfrescarvi un po’ le idee in mer<strong>it</strong>o... Il corso è articolato in una<br />

prima parte dove si studia la genetica medica (trasmissione <strong>del</strong>le malattie, mappe cromosomiche ecc.) e i prof ogni week end vi darà degli<br />

esercizi per casa che poi verranno dettagliatamente corretti il giorno successivo: tutto ciò è molto utile perché vi aiuterà a passare lo<br />

scr<strong>it</strong>to con facil<strong>it</strong>à.<br />

Una seconda parte più propriamente clinica approfondisce le basi genetiche di alcune malattie e allo scr<strong>it</strong>to sarà valutata con un quiz. La<br />

prova scr<strong>it</strong>ta è facoltativa (ma vivamente consigliata dai professori stessi!) e si può integrare con un orale non obbligatorio che va a modificarne<br />

il voto: mirate in alto e PROVATECI! E se proprio non volete lo scr<strong>it</strong>to si può anche sostenere esclusivamente l’orale, ma tenente<br />

in conto il fatto che non potrete sfuggire agli esercizi, vi potrebbero venire chiesti anche all’orale! Inoltre spesso il prof Stanghellini interroga<br />

contemporaneamente due alunni, per cui preparatevi a questa, eventuale, nuova modal<strong>it</strong>à d’esame.<br />

Materiale: c’è il libro, abbastanza specifico, ma appunti, slides e esercizi sono assolutamente sufficienti.<br />

Preparazione: 2 settimane<br />

Difficoltà: ++<br />

FARMACOLOGIA<br />

Armatevi di tanta memoria e voglia di imparare nomi che inizialmente vi sembreranno incomprensibili ma che poi diventeranno vostri<br />

amici! CORAGGIO! Da comprendere c’è molto poco, a parte la farmacocinetica e dinamica. La materia è molto vasta quindi sapere quello<br />

che viene detto a lezione è importante per poter <strong>del</strong>im<strong>it</strong>are quello che c’è da imparare, infatti ricordate bene che ai prof interessa la TERA-<br />

PIA e non il meccanismo patogenetico. Se potete aiutatevi anche registrando/stenografando le lezioni. Il Prof. De Ponti è molto bravo ed è<br />

consigliabile seguirlo, sia perché capirete quali sono i farmaci che ci si aspetta sappiate all’esame, sia perché saprà darvi un metodo per<br />

impostare la preparazione(non semplice) di questa materia.<br />

L’esame consiste in un orale: come al corso di fisiologia ecco che magicamente riappaiono le m<strong>it</strong>iche tesine, questa volta in numero di 90!<br />

Affidatevi alla sorte ed estraete le vostre 3 tesine, con il programma sotto gli occhi che vi verrà consegnato, non scoraggiatevi, riordinate<br />

le idee e poi esponete senza troppi timori. Importante: dotatevi sub<strong>it</strong>o a lezione <strong>del</strong> programma in modo da verificare bene le tesine e da<br />

poterle così studiare di pari passo.<br />

Materiale: Vi verranno consigliati a lezione il Goodman&Gilman o lo Zanichelli come prime scelte, in alternativa c’è anche il Katzung (per<br />

chi vuole essere proprio puntiglioso).<br />

Appunti importanti, quindi segu<strong>it</strong>e le lezioni più le slides.<br />

Preparazione: 2 mesi<br />

Difficoltà: ++++<br />

ORTOPEDIA<br />

Rispolverate un paio di muscoli e legamenti da anatomia, prendetevi<br />

10<br />

una decina di giorni, andate al ripasso <strong>del</strong>le lastre, fino al Rizzoli


(che fatica!) e lo sforzo maggiore sarà fatto. L’esame è un orale con prima la visione e commento di una lastra<br />

(non sempre, dipende dalla commissione), segu<strong>it</strong>a da 2/3 domanda generali che testeranno le vostre<br />

conoscenze. La difficoltà <strong>del</strong>le domande varia abbastanza a seconda <strong>del</strong>la commissione: quella <strong>del</strong> prof.<br />

Giannini è la più temuta...<br />

Materiale: libro “Traumatologia e Ortopedia” Faldini-Giannini, tranne due o tre argomenti non c<strong>it</strong>ati nel<br />

programma ma che a volte sono stati chiesti più gli appunti <strong>del</strong>le lastre.<br />

Preparazione: 2 settimane<br />

Difficoltà: +<br />

ONCOLOGIA<br />

L’esame è un’idone<strong>it</strong>à sottoforma di quiz piuttosto facile: sono 10 domande a risposta multipla di cui<br />

bisogna farne giuste 6 per avere l’idone<strong>it</strong>à.<br />

Preparazione: poco!<br />

Difficoltà: +<br />

ORGANI DI SENSO<br />

Il corso è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da quattro parti ognuna da 1 cfu. Per audiologia sarà sufficiente avere slides e appunti<br />

presi bene (fateveli passare): gli argomenti non sono troppi, si tratta <strong>del</strong>le sol<strong>it</strong>e cose da sapere a<br />

memoria. Il corso di ORL è già un po’ più complesso ma anche in questo caso bastano le slides. Il prof<br />

Campos vi farà la parte di oculistica, andate ad almeno la metà <strong>del</strong>la lezione poiché prende le firme! La<br />

parte dei denti non è fondamentale da seguire. Nonostante certi argomenti siano un po’ ostici, come in<br />

tutti gli esami a quiz è importante informarsi su come sono in genere strutturate le domande; se vi andasse<br />

male l’esame imparate dai vostri errori.... Un consiglio?! Non accontentatevi di un voto basso! Se<br />

poi con i quiz proprio non ce la potete fare, si può sostenere l’orale che però è più difficile (è consigliabile per chi vuol fare la specialistica).<br />

Secondo consiglio: iscrivetevi al PRIMO appello!<br />

Preparazione: 10 giorni<br />

Difficoltà: ++<br />

ANATOMIA PATOLOGICA SPECIALE<br />

Se avete dato Anatomia Patologica avrete sviluppato l’intelligenza necessaria per darlo: imparare classificazione, gradi e stadi tumorali<br />

(soprattutto quella polmonare!) ecc. Sapete già lo spir<strong>it</strong>o con cui bisogna affiancarsi alla materia. Le lezioni sono molti utili e sufficienti<br />

per prepararlo, in più è uno scr<strong>it</strong>to con idone<strong>it</strong>à quindi non spaventatevi troppo. I quiz possono risultare a volte antipatici quindi preparatelo<br />

bene.<br />

Preparazione: 1 settimana<br />

Difficoltà: ++<br />

G.E.M.M.<br />

Gastroenterologia, Endocrinologia e malattie <strong>del</strong> Metabolismo, il secondo “accorpamento” di cliniche che vi troverete ad affrontare, fortunatamente<br />

però è molto meno pesante di CPN.<br />

Le lezioni di clinica sono utili da seguire, forse un po’ meno quelle di chirurgia ma non sottovalutatela in sede d’esame, soprattutto quella<br />

endocrinologica!<br />

Materiale didattico: bastano slides + appunti (se presi bene) per la parte di Gastro, anche se un’occhiata ad un manuale di Medicina<br />

Interna o all’Unigastro sarebbe meglio darla. La parte chirurgica NON È secondaria, perciò studiatela bene. Per Endocrino conviene utilizzare<br />

i lucidi per la parte svolta a lezione (minimale), ma munirsi <strong>del</strong> libro di Endocrinologia clinica consigliato e lezione o alternativamente<br />

<strong>del</strong> Faglia (che però è poco aggiornato).<br />

Preparazione: 1 mese<br />

Difficoltà: +++<br />

CARDIO PNEUMO NEFRO<br />

CPN per gli amici, preparatevi ad avere un inverno duro e faticoso a suon di sedie scrivanie caffè e biblioteche. Considerato dai più<br />

“L’Esame”, metterà a dura prova i vostri neuroni in quanto a memoria e comprensione e vi accorgerete che se fino a questo giorno pensate<br />

di aver superato gli esami per fortuna divina (il che è comunque abbastanza raro) i nodi verranno al pettine... Ma non sarà in gran<br />

parte anche un fattore psicologico?! Parte <strong>del</strong>la difficoltà consiste nel fatto che si tratta <strong>del</strong> primo grande esame clinico e come in tutte le<br />

cliniche dovrete cominciare a mettere insieme i pezzi <strong>del</strong> puzzle fatti dall’anatomia, fisiologia, patologia generale, dalla fisiopatologia alla<br />

semeiotica all’anatomia patologica alla medicina di laboratorio ecc. Mettete tutto insieme e... magia! L’esame sarà preparato. Ricordatevi<br />

che andare a sostenere un esame <strong>del</strong> genere sapendo TUTTO è pressoché impossibile perciò imparate bene gli argomenti principali e<br />

accettate di sentirvi meno preparati sugli altri perché se vi farete prendere dal panico finirete solo col rimandare l’esame ad oltranza.<br />

Ricordatevi, inoltre, che ci vuole sempre un pizzico di fortuna! Non fatevi spaventare dalla commissione, molto variabile(ci sarà sempre<br />

un prof di ogni materia o eventualmente un chirurgo al suo posto), che vi farà d’esame: a volte anche professori più temuti possono,<br />

superata la freddezza iniziale, porre <strong>del</strong>le domande più che affrontabili! (e se qualcuno non è proprio affabile non preoccupatevi: spesso è<br />

il carattere, non la vostra preparazione!)<br />

Dato l’avvicendamento previsto per pneum informatevi bene a lezione sul programma di quest’anno e sulla commissione d’esame! Non<br />

sottovalutate la parte di chirurgia, soprattutto urologica, dove le domande non sono sempre prevedibili e semplici. Infine, ricordate: non<br />

c’è commissione che tenga se siete ben preparati!<br />

Consigli: l’elettivo di Rapezzi sull’ECG risolverà gran parte dei vostri problemi con quel maledetto foglio di carta millimetrata, assolutamente<br />

IMPERDIBILE!<br />

Materiale: Cardiologia: per chi vuole c’è L’Harrison di medicina interna, voluminoso costoso e super dettagliato. Non vergognatevi ad<br />

usare solo il Magnani e le slides (meglio se integrate con gli appunti), andranno benissimo! Peccato che il Magnani sia fuori edizione<br />

perciò dovrete cercarlo in giro...Utili anche gli appunti <strong>del</strong>le lezioni. Pneumologia: il libro di Fabbri, i suoi appunti (molto utile anche il<br />

suo tirocinio, uno dei migliori) e le slides <strong>del</strong>la Pacilli, sono tre files, sono stati fin ad ora i capisaldi per la preparazione <strong>del</strong>l’esame... Nefrologia:<br />

slides e appunti Urologia, Chirurgia Vascolare e Toracica: slides e appunti sono sufficienti, per urologia c’è volendo anche un<br />

buon libro “Quaderni di urologia” di Martorana. Preparazione: 2 mesi<br />

Difficoltà: +++++<br />

ORGANI DI SENSO<br />

Il corso è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da quattro parti ognuna da 1 cfu. Per audiologia sarà sufficiente avere slides e appunti presi bene (fateveli passare):<br />

11<br />

gli argomenti non sono troppi, si tratta <strong>del</strong>le sol<strong>it</strong>e cose da sapere a memoria.<br />

IV<br />

a<br />

n<br />

n<br />

o


il corso di ORL è già un po’ più complesso ma anche in questo caso bastano le slide. Nonostante certi argomenti<br />

siano un po’ ostici, come in tutti gli esami a quiz è importante informarsi su come sono in genere<br />

strutturate le domande; se vi andasse male l’esame imparate dai vostri errori.... Un consiglio?! Non accontentatevi<br />

di un voto basso! Se poi con i quiz proprio non ce la potete fare, si può sostenere l’orale che però è<br />

più difficile (è consigliabile per chi vuol fare la specialistica).<br />

Preparazione: ***<br />

Difficoltà: ++<br />

IGIENE, MEDICINA LEGALE, MEDICINA DEL LAVORO<br />

E’ un voto unico ma l’esame si compone di tre parti che verranno sostenute separatamente. Si possono<br />

dare le tre materie anche nello stessa sessione d’esame e addir<strong>it</strong>tura nello stesso giorno, ma attenzione a<br />

non fare passare più di un anno dalla data di sostenimento <strong>del</strong>l’esame, pena, l’annullamento!!! Per<br />

quanto riguarda Igiene è sufficiente sapere abbastanza bene la microbiologia e avere le slides ed eventualmente<br />

il libro che viene consigliato a lezione. L?esame è un orale con 2/3 domande che vi verrano<br />

fatte dal prof o dall’ assistente di turno. Medicina Legale: preparatevi perché dopo quattro anni la mente<br />

di uno studente di medicina è geneticamente modificata a pensare a organi, loro funzioni, sintomi<br />

ecc. ma qui gran parte di tutto questo non vi servirà. Dovrete usare quei pochi neuroni indenni residui<br />

per dirigervi nella direzione degli studenti di legge.... AIUTO! Ad ogni modo non preoccupatevi: nessuno<br />

dei professori esige l’impossibile (per fortuna hanno pietà!) però rimane il fatto che per certi versi imparare<br />

nuove parole e nuovi concetti potrà risultare difficile. Materiale didattico: Per studiare c’è il libro<br />

“Medicina Legale” di Fallani, ma si possono anche usare gli appunti che si trovano su Hackmed, che<br />

vengono però VIVAMENTE sconsigliati dai prof secondo i quali ci sono errori. L’esame è orale. Medicina<br />

<strong>del</strong> lavoro: esame malefico a quiz con 31 domande e voto a scalare dalla lode. Il corso non è molto appassionante,<br />

a meno che non si sia interessati alla specialistica. L’esame lo si può studiare tranquillamente<br />

dalle slides e dai quiz che trovate sul s<strong>it</strong>o <strong>del</strong> Mininterno (sono gli stessi per entrare in specialistica). Come ogni quiz ricordate:<br />

eserc<strong>it</strong>atevi facendo un miliardo di quiz e se avrete fortuna potreste addir<strong>it</strong>tura r<strong>it</strong>rovare all’esame qualche domanda.<br />

Preparazione: Igiene e legale 2 settimane, lavoro 1 settimana<br />

Difficoltà: ++<br />

ONCOLOGIA<br />

L’esame è un’idone<strong>it</strong>à sottoforma di quiz piuttosto facile: sono 10 domande a risposta multipla di cui bisogna farne giuste 6 per avere<br />

l’idone<strong>it</strong>à.<br />

Preparazione: poco!<br />

Difficoltà: +<br />

ANATOMIA PATOLOGICA SPECIALE<br />

Se avete dato Anatomia Patologica avrete sviluppato l’intelligenza necessaria per darlo: imparare classificazione, gradi e stadi tumorali<br />

ecc. Sapete già lo spir<strong>it</strong>o con cui bisogna affiancarsi alla materia. Le lezioni sono molti utili e sufficienti per prepararlo, in più è un’idone<strong>it</strong>à<br />

quindi non spaventatevi troppo. Ciononostante i quiz sono abbastanza antipatici quindi preparatelo bene.<br />

Preparazione: *<br />

Difficoltà: ++<br />

G.E.M.M.<br />

Gastroenterologia, Endocrinologia e malattie <strong>del</strong> Metabolismo: l’esame vorrebbe essere il completamento di CPN, ma grazie al cielo è<br />

molto meno pesante.<br />

Materiale didattico: bastano lucidi+appunti (se presi bene) per la parte di Gastro, anche se un’occhiata ad un manuale di Medicina<br />

Interna o all’Unigastro sarebbe meglio darla. La parte chirurgica NON È secondaria, perciò studiatela bene. Per Endocrino conviene utilizzare<br />

i lucidi per la parte svolta a lezione (minimale), ma munirsi <strong>del</strong> Faglia (che comunque è poco aggiornato) o di una altro testo di<br />

Endocrinologia per prepararsi su questo argomen- to; ricordate però che se sarà Pagotto ad interrogarvi dovrete solo sperare nella vostra<br />

capac<strong>it</strong>à di improvvisare: non solo infatti vorrà verificare se siete ferrati sulla fisiologia <strong>del</strong> sistema endocrino in toto, ma vi farà anche<br />

do- mande sulla gestione <strong>del</strong> paziente e sulla terapia (chiede spesso la sindrome <strong>del</strong>l’ovaio policistico: d<strong>it</strong>egli che si usa anche la Metformina<br />

come terapia). Metabolismo viene chiesta di rado.<br />

Preparazione: ***<br />

Difficoltà: +++<br />

MEDICINA GENETICA E GENETICA MEDICA<br />

Facile passare gli esami anche con i soli appunti ma se volete un voto alto si consiglia di seguire le lezioni e fare gli esercizi <strong>del</strong> professor<br />

Sero che verranno dati dal prof Seri da “svolgere a casa” nel week end per poi venire corretti a lezione (non avrete altre occasioni per<br />

imparare quelle 3-4 tipologie di esercizio che,una volta cap<strong>it</strong>o il meccanismo di base,vi sembreranno tutti uguali). Allo scr<strong>it</strong>to il punteggio<br />

degli esercizi è determinante, i quiz invece sono abbastanza facili. In copisterie girano gli esercizi e i comp<strong>it</strong>i degli anni passati, dateci<br />

un’occhiata poiché molti saranno simili all’esame.<br />

Prof. De Giorgio: non ci sono esercizi e i quiz sono più difficili,basta comunque studiare nello specifico le slides <strong>del</strong>le lezioni.<br />

Modal<strong>it</strong>à di esame: a scelta tra scr<strong>it</strong>to, scr<strong>it</strong>to con orale o solo orale (conviene comunque provare sempre lo scr<strong>it</strong>to)<br />

Preparazione: 10gg<br />

Difficoltà:**<br />

FARMACOLOGIA<br />

Rispetto all’anno scorso c’è stato un cambio di professori. Il corso viene svolto in 3 parti uguali dalla prof. Gaiairdi, prof. Vaccheri e Poluzzi,che<br />

sono gli stessi che vi interrogheranno all’esame. L’esame si svolge con l’estrazione di tre tesine su 90,una per professore che<br />

interroga sulla sua parte. Molto tranquilla la Poluzzi, abbastanza la Vaccheri, la Gaiardi è molto precisa ma non scoraggiatevi,alla fine è<br />

abbastanza buona con i voti.<br />

Materiale didattico: sicuramente le slides di lezione, come libro viene consigliato l’Howland Mycek che è molto più sintetico <strong>del</strong> Katzung.<br />

Molto utile una dispensa che si trova alla copisteria Belmeloro che è praticamente il libro con le slides integrate <strong>del</strong>la Gaiardi.<br />

Tempo di preparazione:ampio, più o meno tutti lo rimandano di un appello, contate circa 5-6 settimane. Da tenere presente che c’è il<br />

salto d’appello se non vi presentate,se vi r<strong>it</strong>irate durante l’esame o se siete bocciati. In bocca al lupo!!!<br />

ORTOPEDIA<br />

Non importa andare a lezione per quest’esame. Il programma è reperibile alla segreteria <strong>del</strong> Rizzoli ma molti si rassegnano a studiare<br />

tutto il libro proposto a lezione, il Giannini Faldini. Purtroppo dall’anno scorso l’esame non è più una idone<strong>it</strong>à ma un esame da 2 cred<strong>it</strong>i.<br />

L’es<strong>it</strong>o è molto variabile a seconda di chi vi troverete davanti,per cui ci vuole fortuna, soprattutto con la temutissima commissione Giannini.<br />

Materiale didattico: Manuale di ortopedia e traumatologia, Giannini Faldini più ripasso <strong>del</strong>le lastre che si tiene al Rizzoli un paio di<br />

giorni prima <strong>del</strong>l’esame (andateci!)<br />

12<br />

Tempo di preparazione; 2 settimane<br />

IV<br />

a<br />

n<br />

n<br />

o


V<br />

a<br />

n<br />

n<br />

o<br />

NEUROLOGIA<br />

Estremamente utile ripassare la Neuroanatomia, oramai fin<strong>it</strong>a nel dimenticatoio! Il corso spicca per la buona<br />

organizzazione, tutti sono guidati dalla m<strong>it</strong>ica segretaria Antonella Pollini, quindi chiedete a lei per qualsiasi<br />

problema. L'anno scorso c'è stato solo un piccolo inconveniente con i prof che si sono invert<strong>it</strong>i tra i due canali,<br />

le lezioni non sono brillantissime ma restano pur sempre utili per addentrarsi nel misterioso mondo <strong>del</strong>la<br />

Neurologia.<br />

Argomenti gettonati: Nervi Cranici, Epilessie, Cefalee.<br />

Materiale didattico: Clinica Neurologica di Pazzaglia, libro un po' vecchiotto ma completo.<br />

Tempo di preparazione: ****<br />

Difficoltà <strong>del</strong>l'esame: +++<br />

PEDIATRIA<br />

Esame lunghissimo, utili le lezioni per comprendere gli argomenti più gettonati in sede di esame, ma non attenetevi<br />

solo su questo.<br />

All'esame si passa da 3 prof: 1 pediatra generale o neonatologo, 1 chirurgo, 1 Neuropsichiatra infantile.<br />

La parte di chirurgia è estremamente affascinante, ma attenti al Prof. Lima, è bene impostare l'argomento come<br />

lo ha trattato lui.<br />

Il corso è ben organizzato con appelli praticamente ogni settimana, e le commissioni sono esposte presso la<br />

segreteria di Neuropsichiatra Infantile... Guardateci bene, l'esame cambia sensibilmente da commissione a<br />

commissione!<br />

Materiale didattico: Pediatria Generale e specialistica di Zappulla, è lunghissimo, senza un immagine, ma<br />

permette di aver tutto sotto mano, vale la pena approfondire alcuni argomenti sul Nelson. Per la parte di Chirurgia<br />

Pediatrica usate l'immancabile Domini-Lima, chiaro e conciso.<br />

Tempo di preparazione: *****<br />

Difficoltà <strong>del</strong>l'esame?: Dipende dalla commissione<br />

MALATTIE INFETTIVE E DERMATOLOGIA<br />

Ultimo momento utile per un ripasso sulla microbiologia e malattie connesse. Le lezioni <strong>del</strong> prof. Viale sono<br />

utilissime, pragmatiche, dirette al nocciolo <strong>del</strong>la questione, le altre , quelle di Calza e Prof.sa Verucchi, sono le<br />

sol<strong>it</strong>e con ripasso infin<strong>it</strong>o di microbiologia e scarsissime nozioni cliniche.<br />

Per Dermatologia le lezioni <strong>del</strong>la Prof.sa Patrizi non brillano, mentre quelle <strong>del</strong>la D'Antuono interessanti.<br />

Lezioni di Chirurgia Plastica si consiglia di seguirle.<br />

Per l'esame si può scegliere tra uno scr<strong>it</strong>to a risposta multipla, tempo 45 min. Diventato più difficile negli ultimi<br />

tempi, e un orale, caldamente consigliato.<br />

Materiale didattico: Lezione di Malattie infettive di L.Calza, Dermatologia Mc GrawHill, per Chirurgia Plastica<br />

slides + appunti.<br />

Tempo di preparazione: **/***<br />

Difficoltà <strong>del</strong>l'esame: ++<br />

GINECOLOGIA ED OSTETRICIA<br />

Lezioni molto interessanti quelle <strong>del</strong> Prof. Rizzo, assolutamente da non perdere, anche quelle di De Iaco sono<br />

molto belle.<br />

Esame abbastanza semplice e di facile preparazione, con argomenti nuovi e molto interessanti.<br />

Gli appelli sono piuttosto frequenti, e vengono esposti nella bacheca di Gineco insieme alle commissioni, anche<br />

se non <strong>del</strong> tutto attendibili, visto che fa l'esame chi si trova a passare di lì!<br />

Materiale didattico: per la parte di Ostetricia sufficienti gli appunti di Rizzo, per il resto la dispensa di Barbara<br />

su Splinder canale B è superba!<br />

Tempo di preparazione: **<br />

Difficoltà <strong>del</strong>l'esame: ++<br />

MEDICINA DI COMUNITA' E FAMIGLIA<br />

Esame banale, è un idone<strong>it</strong>à, ma dagli argomenti estremamente importanti!Le lezioni vanno segu<strong>it</strong>e, soprattutto<br />

quelle sui Determinanti Sociali per ampliare un po' le nostre vedute!<br />

Materiale didattico: slides e appunti<br />

Tempo di preparazione: *<br />

Difficoltà <strong>del</strong>l'esame: +<br />

PSICHIATRIA E PSICOLOGIA CLINICA<br />

Argomenti diversi dai sol<strong>it</strong>i e abbastanza intriganti se si è affini alla materia.<br />

Lezioni abbastanza utili, fanno prendere coscienza <strong>del</strong>l'importanza <strong>del</strong>l'aspetto psicologico e comportamentale<br />

di qualsiasi azione e <strong>del</strong>le sue ripercussioni.<br />

Materiale didattico: Introduzione alla Psichiatria Burton, per una preparazione “rapida” testo breve e conciso,<br />

ma per gli appassionati <strong>del</strong>la materia Psichiatria Cutler. Per Psicologia Clinica “Psicologia Clinica” di<br />

N.Rossi.<br />

13<br />

Tempo di preparazione: ***<br />

Difficoltà <strong>del</strong>l'esame: ++


TERAPIA IN MEDICINA E CHIRURGIA<br />

Le lezioni <strong>del</strong> Prof. Zoli sono fantastiche!! E' un prof preciso e puntuale, pronto ad ogni<br />

chiarimento, va diretto alla terapia con solo una breve introduzione riguardo la<br />

patologia. Da seguire assolutamente!<br />

Le lezioni dei prof. Poggioli e Mattioli sono una ripetizione tra Gastro e Semeiotica.<br />

Per la parte sui Farmaci le lezioni <strong>del</strong> Prof. Vaccheri sono inutili, mentre sono da<br />

elogiare quelle <strong>del</strong> Prof. De Ponti.<br />

Materiale didattico: quello già in possesso, utili slides e appunti <strong>del</strong> Prof. Zoli e<br />

quelle sui Farmaci.<br />

Tempo di preparazione: ****<br />

Difficoltà <strong>del</strong>l'esame: +++<br />

MEDICINA INTERNA E DELL'INVECCHIAMENTO<br />

Le lezioni <strong>del</strong> Prof. Muscari sono un po' noiose, ma attenti a quando si arriverà a<br />

trattare l'Ictus, lì le lezioni acquistano uno sprint inaspettato.<br />

La parte di Chirurgia è un po' ripet<strong>it</strong>iva trattando le sol<strong>it</strong>e problematiche <strong>del</strong>l'anziano.<br />

Materiale didattico: per la parte di Fisiatria la dispensa data dalla Prof è utilissima per la preparazione <strong>del</strong>l'esame,<br />

per le altre parti più che sufficienti slides e appunti di lezione.<br />

Tempo di preparazione: **<br />

Difficoltà <strong>del</strong>l'esame: ++<br />

Ricordatevi che potete convertire parte dei tirocini di chirurgia o di medicina interna con la frequenza nel vostro<br />

reparto di tesi. Tuttavia è consigliabile fare bene le settimane di medicina interna, soprattutto per coloro<br />

che faranno una tesi molto specialistica, anche in funzione <strong>del</strong>l’esame di Clinica Medica. Per quanto riguarda<br />

i corsi: sono solo quattro, e molto brevi (per metà dicembre sarà tutto fin<strong>it</strong>o). Il consiglio spassionato è di seguirli<br />

tutti, perché si studia quasi esclusivamente sugli appunti.<br />

CLINICA MEDICA E CLINICA CHIRURGICA<br />

CLINICA MEDICA: per entrambi i canali le lezioni sono validissime e molto intense; a volte i casi presentati<br />

verranno riproposti all’esame, ma soprattutto verranno trattati con una impostazione diversa dal sol<strong>it</strong>o. Il<br />

programma è tutto ciò che avete studiato negli ultimi 5 anni: focalizzatevi sui concetti fondamentali e sull’inquadramento<br />

<strong>del</strong> caso, ma non dimenticate di dare un occhio alle slide <strong>del</strong>le lezioni <strong>del</strong> Prof. Lenzi che esige<br />

precisione sui suoi argomenti (soprattutto SIRS e sepsi!). Fate attenzione perché dovrete studiare in maniera<br />

diversa dal sol<strong>it</strong>o: allenatevi sui i casi che vedete in reparto e imparate ad impostare un <strong>it</strong>er diagnosticoterapeutico,<br />

perché può succedere che si inizi chiedendovi di interpretare un ECG o degli esami di laboratorio!<br />

N.B.: anche se dice di no, a volte Trevisani chiede le lezioni di medicina <strong>del</strong>lo sport!!<br />

CLINICA CHIRURGICA: le lezioni sono meno significative rispetto a quelle di clinica medica, e in gran parte<br />

simili a quelle di Terapia <strong>del</strong> V anno. È comunque molto utile seguirle (in particolare il prof. Minni, Pinna e<br />

collaboratori). Si studia su appunti e lucidi. Se lo preparate sub<strong>it</strong>o dopo a Terapia <strong>del</strong> 5 anno risulterà particolarmente<br />

leggero.<br />

EMERGENZE<br />

È un esame da non sottovalutare, le lezioni sono un po’ noiose, ma i prof all’esame vogliono sentirsi ripetere<br />

testualmente ciò che hanno detto, quindi fatevi forza e prendete appunti!! Per voi <strong>del</strong> canale B, mi raccomando<br />

segu<strong>it</strong>e le lezioni <strong>del</strong> prof Malini: a lezione è bravissimo, anche se all’esame ha più volte ucciso moralmente<br />

lo studente che aveva davanti. Tuttavia il suo voto non viene quasi mai considerato nella media finale; se però<br />

volete stare più tranquilli, preparatevi benissimo la diagnosi differenziale dei comi diabetici, che il prof chiede<br />

spessissimo (domanda tipica: “in cosa si differenziano un coma iperosmolare e un coma chetoacidosico, senza<br />

sapere nulla di esami di laboratorio o strumentali?”)<br />

Materiale didattico: Oltre alla dispensa <strong>del</strong> prof Martinelli (Argomenti di Anestesia e Rianimazione, che trovate<br />

alla libreria Nautilus, o che vi fate prestare da qualche amico) consigliamo Manuale Tascabile di Pronto<br />

Soccorso di Fallani che è una guida sintetica ma completa, sempre utile.<br />

Tempo di preparazione: ** / Difficoltà <strong>del</strong>l’esame: ++<br />

ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI SANITARI<br />

È un’idone<strong>it</strong>à semplice, ma che tratta argomenti importanti. Per superare l’esame (che non è banale) è sufficiente<br />

seguire attentamente le lezioni e riguardarsi gli appunti o consultare il materiale didattico disponibile<br />

sul s<strong>it</strong>o <strong>del</strong> Dipartimento di Medicina e San<strong>it</strong>à Pubblica.<br />

14<br />

VI<br />

a<br />

n<br />

n<br />

o


FdM Società: progetto Peer education, facciamo prevenzione!<br />

Peer education what?<br />

I<br />

l progetto Peer Education è un progetto di prevenzione<br />

alla salute all’interno <strong>del</strong>le scuole liceali.<br />

Nato 3 anni fa all’interno <strong>del</strong> CSI è stato<br />

portato avanti da un gruppo trasversale (e volontario!!!)<br />

di studenti ed ex studenti. Volendo utilizzare<br />

la più semplice <strong>del</strong>le definizioni, la Peer Education<br />

è la “comunicazione mirata fra coetaneo e coetaneo”.<br />

E’ un metodo in base al quale un piccolo gruppo<br />

di “pari”, numericamente inferiore nell’amb<strong>it</strong>o<br />

<strong>del</strong> gruppo d’appartenenza e che fa parte di un determinato<br />

contesto ambientale, opera attivamente<br />

per informare ed influenzare il resto, numericamente<br />

maggior<strong>it</strong>ario, di quel gruppo. La Peer Education<br />

è una strategia comunicativa<br />

che si applica nel per-<br />

corso di autoformazione dei<br />

Peer Tutor così come quando<br />

si va all’interno <strong>del</strong>le scuole<br />

liceali. L’autoformazione dei<br />

Tutor è fondamentale all’interno<br />

<strong>del</strong>la Peer Education,. Il<br />

gruppo bolognese è formato da<br />

ragazzi e ragazze di tutte le<br />

età, dal primo anno fino a medici<br />

abil<strong>it</strong>ati, e proprio su questa<br />

differenza di età, esperienza<br />

personale, preparazione univers<strong>it</strong>aria,<br />

si basa la forza<br />

la Peer Education<br />

è la<br />

“comunicazion<br />

e mirata fra coetaneo<br />

e coetaneo<br />

”<br />

<strong>del</strong> gruppo; poiché ogni componente mette a disposizione<br />

di tutti le proprie conoscenze, ed il libero<br />

scambio di informazioni permette di portare avanti<br />

un percorso di autoformazione attraverso il quale<br />

tutti i tutor arriveranno ad avere a una base comune<br />

di conoscenze. Alcuni impareranno cose nuove,<br />

altri miglioreranno le loro capac<strong>it</strong>à comunicative,<br />

ma soprattutto tutti impareranno a lavorare all’interno<br />

di un gruppo.<br />

Il gruppo di Bologna si è formato in questi anni sugli<br />

argomenti Alcool e Sesso, mentre da quest’ anno<br />

partirà anche il percorso riguardante le Droghe. La<br />

Peer Education alla salute si è “imposta” all’interno<br />

<strong>del</strong>le scuole portando con sé serietà, capac<strong>it</strong>à,<br />

professional<strong>it</strong>à e argomenti che spesso gli insegnanti<br />

non vogliono o proprio non saprebbero come<br />

trattare.<br />

L’esperienza all’interno <strong>del</strong>le scuole avviene alla fine<br />

<strong>del</strong> percorso di autoformazione. Quando si va in<br />

una classe liceale si è normalmente in 2 o 3 (alle<br />

volte anche 4), perché è importante che i ragazzi<br />

non vedano un unico peer tutor come un professore,<br />

ma come un membro di un gruppo che mette le<br />

sue conoscenze a disposizione <strong>del</strong>la comun<strong>it</strong>à. Le<br />

lezioni infatti sono tenute da tutti i tutors, spesso<br />

15<br />

anche con la collaborazione dei ragazzi, che partecipano<br />

attivamente all’intervento di promozione alla<br />

salute che il gruppo porta. Normalmente si fanno<br />

interventi riguardo un solo argomento ovvero<br />

sesso o alcool su richiesta dei professori, spesso è<br />

successo di fare interventi sull’alcool alle prime e<br />

sul sesso alle terze liceali, ma anche viceversa, non<br />

c’è infatti una regola che determini quale argomento<br />

a quale età può essere trattato ma sono i professori<br />

stessi conoscendo la s<strong>it</strong>uazione <strong>del</strong>le loro classi<br />

a scegliere quale argomento sia necessario o utile<br />

trattare.<br />

L’attiv<strong>it</strong>à di Peer Education è gratificante e allo<br />

stesso tempo fa sentire molto utili<br />

quando, dopo due ore di le-<br />

zione, i ragazzi si fermano durante<br />

la loro ricreazione a chiedere<br />

di più, o quando il peer educator<br />

sente di poterli aiutare a<br />

colmare le lacune <strong>del</strong>la loro conoscenza.<br />

E spesso, oltre all’aiutare<br />

loro, il peer educator aiuta<br />

se stesso, perché magari trova<br />

un modo nuovo di spiegare qualcosa,<br />

di renderla più facile o più<br />

divertente, migliora appunto la<br />

sua esposizione, e può anche<br />

trovare spunti nuovi da un intervento<br />

ben riusc<strong>it</strong>o,che metterà in comune con gli<br />

altri <strong>del</strong> gruppo affinchè si migliori sempre di più.<br />

Inoltre, c’è spesso e volentieri la gratificazione personale<br />

che accompagna una lezione riusc<strong>it</strong>a bene,<br />

e ciò sicuramente aumenterà la motivazione <strong>del</strong><br />

peer tutor nel continuare questa attiv<strong>it</strong>à.<br />

L’ attiv<strong>it</strong>à di Peer Educator è basata su un dare e<br />

ricevere costante tra peers, e tra peers e ragazzi, fa<br />

sentire di far parte <strong>del</strong> terr<strong>it</strong>orio grazie al confronto<br />

con il mondo <strong>del</strong>la scuola, ambiente elettivo per le<br />

attiv<strong>it</strong>à di prevenzione, e quindi con il feedback<br />

spesso pos<strong>it</strong>ivo che si riceve dai professori e dagli<br />

alunni, e il mettere le proprie esperienze a disposizione,<br />

aiuta a migliorare la comunicativ<strong>it</strong>à, cosa<br />

fondamentale per un futuro medico.<br />

Ricordo che il gruppo di Bologna è un gruppo volontario,<br />

e che l’attiv<strong>it</strong>à non regala CFU, chi vuol<br />

partecipare è liberissimo, così come è libero di andarsene.<br />

Le attiv<strong>it</strong>à saranno presentate in ottobrenovembre:<br />

sperando di avervi incurios<strong>it</strong>o almeno<br />

un po’, vi aspettiamo numerosi alla presentazione<br />

<strong>del</strong> gruppo.<br />

Pof


FdM Società:<br />

Con la scure in mano<br />

E<br />

’ incredibile, amici: quest’anno su “La Repubblica” <strong>del</strong> 10 Per non dimenti-<br />

agosto non compare il Cavaliere in costume da bagno e carci <strong>del</strong>la benzina!<br />

nemmeno il suo amico Giulio, che gioca a racchettoni sulla L’Unione Petrolifera<br />

battigia insieme alla sua nuova amichetta Mariastella.<br />

ha calcolato che “il<br />

Tutto questo mi stupisce assai! In genere ad agosto tutto si ferma: prezzo <strong>del</strong>la benzi-<br />

i dir<strong>it</strong>ti degli <strong>it</strong>aliani non sono violati, Dio va a Honolulu, quelli che na aumenterà di<br />

soffrono di disturbo bipolare non possono avere una fase mania- 1,2-1,3 centesimi<br />

cale; le crisi epilettiche non ricompaiono e le riacutizzazioni <strong>del</strong>la al l<strong>it</strong>ro”.<br />

sclerosi multipla sono impossibili.<br />

E’ per questo che mi meraviglio nel vedere immagini che mostrano<br />

un Berlusconi con lo sguardo serio, un Tremonti davanti a una<br />

Pensioni: r<strong>it</strong>orna in<br />

scrivania; un Obama che col suo occhio lungimirante dice che<br />

voga l’argomento<br />

andrà tutto bene.<br />

ma ancora non si è<br />

Dev’essere grave! In effetti oggi la pol<strong>it</strong>ica è anche economia, per-<br />

ben cap<strong>it</strong>o. La vociò<br />

se le borse chiudono in negativo è molto preoccupante. È prolontà<br />

sarebbe di<br />

prio questo che sta accadendo: tutte le borse, dalla prima all’ulti-<br />

alzare l’età pensioma,<br />

hanno un terribile meno davanti.<br />

nabile di 1 mese<br />

Ma questo “negativo” scr<strong>it</strong>to sul giornale, ahimè, non è solo<br />

per chi matura i<br />

un numero ma una realtà che, anche se non pensiamo ci toc-<br />

requis<strong>it</strong>i nel 2012, di due mesi per chi li matura nel 2013 e di<br />

cherà qui ed ora, busserà alla nostra porta urlando: “Ehi, tu!<br />

tre mesi per chi li matura nel 2014. E ancora: non sarà più<br />

Io sono qua!”.<br />

possibile riscattare gli anni <strong>del</strong>l'univers<strong>it</strong>à e <strong>del</strong> servizio mili-<br />

Così entrerà nella nostra quotidian<strong>it</strong>à e non potremo più ignorartare<br />

quindi il calcolo <strong>del</strong>l'anzian<strong>it</strong>à si baserà solo sugli anni di<br />

la.<br />

lavoro effettivi.<br />

Il 20 agosto <strong>2011</strong>, i giornali rec<strong>it</strong>avano che il listino milanese aveva<br />

presentato un calo importante soprattutto per quanto riguarda- Condonati insolventi <strong>del</strong> 2002: dovranno pagare entro e non<br />

va le banche: “Unicred<strong>it</strong> ha chiuso in calo <strong>del</strong> 5,8%, Intesa Sanpa- oltre il 31 dicembre <strong>2011</strong> il deb<strong>it</strong>o che hanno. Oltre tale termine è<br />

olo -5.35%, Fiat -4,3%. Oggi non molto è cambiato: proprio il 23 prevista una sanzione pari al 50% <strong>del</strong>le somme.<br />

settembre leggo su “Il Sole 24 ore” che Milano perde il 4,5%. Tutto<br />

questo, per fortuna o purtroppo, non colpisce solo l’Italia: sempre<br />

il 20 agosto Wall Street, dopo un’ora dall’apertura, era già in<br />

negativo e così Francoforte, Parigi, Londra, Zurigo. Stiamo Province: per via cost<strong>it</strong>uzionale saranno abol<strong>it</strong>e tutte con il pas-<br />

parlando di 94 miliardi bruciati in Europa! E ancora non si saggio <strong>del</strong>le loro funzioni alle Regioni. Al contrario sono salvi i<br />

ferma questo incendio: anche oggi 23 settembre, Wall street piccoli comuni i quali però dovranno accorpare i servizi.<br />

chiude con -3,2%!<br />

A tutto questo si associa il fatto che il PIL in Italia, negli ultimi<br />

anni, si è notevolmente ridotto, anzi, più che dimezzato (nel <strong>2011</strong><br />

l’incremento è stato <strong>del</strong>l’ 1,2%, mentre nel 2012 sarà <strong>del</strong>lo 0,6% o Contributo di solidarietà: viene chiamato così perché dovrebbe<br />

forse ancor meno).<br />

derivare dalla grande magnanim<strong>it</strong>à dei nostri pol<strong>it</strong>ici o comunque<br />

Perciò i nostri pol<strong>it</strong>ici devono trovare il modo di risanare questi <strong>del</strong>le persone più abbienti <strong>del</strong> nostro paese. In realtà, in termini<br />

conti, incalzati ancor più dagli altri paesi.<br />

economici, è opportuno chiamarlo super IRPEF. L’IRPEF è l’impo-<br />

Olli Rehn (Commissario europeo degli affari economici e monetari) sta sul redd<strong>it</strong>o <strong>del</strong>le persone fisiche (con cui lo Stato guadagna<br />

asserisce che il destino economico <strong>del</strong> nostro paese influisce e non ab<strong>it</strong>ualmente circa un terzo <strong>del</strong>le sue entrate) che viene pagata da<br />

poco sul destino <strong>del</strong>l’ Europa, ma, allo stesso tempo, enuncia: tutti i c<strong>it</strong>tadini – lavoratori dipendenti, pubblici e privati, lavoratori<br />

“l’Italia ha adottato misure importanti [per gestire la crisi] […] e non autonomi, pensionati – purché il loro redd<strong>it</strong>o oltrepassi una certa<br />

mi aspetto che abbia bisogno di prest<strong>it</strong>i d’emergenza <strong>del</strong>l’ Ue e <strong>del</strong> soglia. Il super IRPEF consiste nel fatto che le persone con redd<strong>it</strong>i<br />

Fondo Monetario”. Quali sono le misure di cui Rehn ha parlato? superiori a 90.000 euro lordi pagheranno il 5 per cento in più ogni<br />

Andiamo a vederle, cercando di capire come i nostri pol<strong>it</strong>ici stanno anno. Chi eccede i 150.000 euro lordi pagherà il 10 per cento in<br />

ponendo rimedio alla s<strong>it</strong>uazione.<br />

più ogni anno e così via. Il “contributo di solidarietà” è, di fatto, un<br />

In questi ultimi mesi, la manovra economica è stata cambiata ogni aumento straordinario <strong>del</strong>l’IRPEF per la durata di tre anni. Fino al<br />

singolo giorno: un dì si parlava di tagli alle pensioni, un altro di 2013, insomma, quando il Governo conta di raggiungere il pareg-<br />

togliere le province e proprio ieri, 23 settembre, si è ricominciato a gio di bilancio.<br />

parlare di alzare l’età pensionabile.<br />

A un certo punto nessuno ci ha cap<strong>it</strong>o più niente: ogni giorno c’era<br />

una telenovela diversa, un t<strong>it</strong>olone nuovo sul giornale, una vignetta<br />

originale su “La Repubblica” con lo stesso le<strong>it</strong> motive ad<br />

Per concludere: si tirerà parecchio la cinghia o, in altri termini, si<br />

accompagnarla: Tremonti con una scure in mano, pronta per ta-<br />

chiuderanno i rubinetti <strong>del</strong>l’acqua calda. O, per usare parole care<br />

gliare incentivi, stipendi e, perché no, teste.<br />

a Berlusconi, ci saranno più tasse per tutti.<br />

Finalmente però, a quanto pare, a una conclusione tutti i nostri<br />

cervelloni ci sono arrivati. Ecco cosa succederà nei prossimi mesi:<br />

Aumento <strong>del</strong>l’ IVA<br />

Fonti“Il sole 24 Ore” ,“La Repubblica”, s<strong>it</strong>o <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Eco-<br />

L’IVA è l’imposta <strong>del</strong> valore aggiunto, cioè una quant<strong>it</strong>à di denaro<br />

nomia e <strong>del</strong>le Finanze www.mef.gov.<strong>it</strong><br />

(calcolata in percentuale) che il vend<strong>it</strong>ore deve dare allo Stato in<br />

base a quello che ha guadagnato. Se aumenta l’IVA, cioè quello<br />

che lo Stato chiede al vend<strong>it</strong>ore, questi aumenterà il prezzo di quel<br />

prodotto per non perdere in guadagno.<br />

Come dicevo prima, la manovra farà toc toc al nostro portone. In<br />

Angela Stagni<br />

effetti frigorifero, scarpe, profumi, tovaglie, tv, ch<strong>it</strong>arre, avvocato,<br />

aff<strong>it</strong>to <strong>del</strong> garage sono solo alcuni degli esempi dei prodotti e servizi<br />

di largo consumo che sono a rischio rincaro con l’aumento<br />

16<br />

<strong>del</strong>l’aliquota<br />

Iva dai 20 a 21 punti percentuali.


FdM Società: uno sguardo su un microcosmo,il carcere<br />

Salute dietro le sbarre<br />

N<br />

egli ultimi anni sono emersi dalle nebbie<br />

<strong>del</strong> silenzio alcuni casi che hanno riportato<br />

all'attenzione collettiva s<strong>it</strong>uazioni di<br />

grave violenza e di non rispetto dei dir<strong>it</strong>ti umani<br />

all'interno <strong>del</strong>le carceri e dei centri detentivi <strong>it</strong>aliani.<br />

I casi di Stefano Cucchi, Aldo Bianzino,<br />

S... Uva sono solo alcune tristemente note vicende<br />

tra le oltre 1700 “morti di carcere” degli<br />

ultimi 10 anni (Vedi Ristretti Orizzonti,<br />

“Morire di Carcere” http://www.ristretti.<strong>it</strong>/<br />

areestudio/disagio/ricerca/<br />

index.htm ).<br />

Oltre a queste morti dovute<br />

a suicidi, carente assistenza<br />

san<strong>it</strong>aria, overdose o a cause<br />

non chiare o non chiar<strong>it</strong>e,<br />

tantissime testimonianze<br />

e report degli<br />

“addetti ai lavori” e dei<br />

detenuti documentano<br />

una quotidiana invivibil<strong>it</strong>à<br />

<strong>del</strong>le carceri e numerosi<br />

“eventi cr<strong>it</strong>ici”che coinvolgono<br />

chi opera nel settore<br />

pen<strong>it</strong>enziario (medici<br />

e san<strong>it</strong>ari inclusi).<br />

Proprio a partire da queste<br />

considerazioni, l'anno scor-<br />

so, un gruppo di studenti di medicina, studenti di<br />

giurisprudenza e medici ha deciso di r<strong>it</strong>rovarsi<br />

per iniziare un percorso di riflessione e autoformazione<br />

sul carcere e sulle condizioni di v<strong>it</strong>a all'interno<br />

di esso.<br />

Abbiamo deciso di chiamare il gruppo “Salute dietro<br />

le sbarre” richiamandoci alla nota definizione<br />

di salute <strong>del</strong>l'Organizzazione Mondiale <strong>del</strong>la San<strong>it</strong>à:<br />

la salute non è un concetto che ha a che<br />

fare solo con le malattie, con l'assistenza san<strong>it</strong>aria<br />

e con il dir<strong>it</strong>to alle cure, ma un dir<strong>it</strong>to<br />

non slegabile da tutti gli altri dir<strong>it</strong>ti e che<br />

coinvolge ogni aspetto <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a <strong>del</strong>l'uomo,<br />

dalla sua corpore<strong>it</strong>à, alle componenti più intime<br />

e spir<strong>it</strong>uali, non escludendo i fattori economici<br />

e sociali che agiscono su di lui.<br />

Questo sfondo concettuale esclude che si possa<br />

ragionare sul carcere solo guardando i puri dati<br />

san<strong>it</strong>ari. Abbiamo pertanto deciso di approcciarci<br />

a questo vastissimo tema partendo dall'ist<strong>it</strong>uzione<br />

stessa <strong>del</strong> carcere, dalla sua presunta necess<strong>it</strong>à<br />

sociale e dal possibile “superamento”, dal quadro<br />

giuridico che lo sottende fino ad arrivare alle esperienze<br />

più dirette di chi ci lavora, di chi lo ha<br />

vissuto come detenuto, di chi lo cr<strong>it</strong>ica strutturalmente<br />

e di chi, pur non escludendone <strong>del</strong> tutto la<br />

sua funzione, vuole renderlo un luogo dove la dign<strong>it</strong>à<br />

è un valore.<br />

tantissime testimonianze<br />

e report degli “addetti ai<br />

lavori” e dei detenuti documentano<br />

una quotidiana<br />

invivibil<strong>it</strong>à <strong>del</strong>le carceri<br />

e numerosi “eventi cr<strong>it</strong>ici”che<br />

coinvolgono chi<br />

opera nel settore pen<strong>it</strong>enziario<br />

(medici e san<strong>it</strong>ari<br />

inclusi).<br />

17<br />

Il nostro percorso si è articolato attraverso incontri<br />

settimanali o quindicinali con scambio di materiali<br />

attraverso la mailing list, lettura e condivisione<br />

di brani o testi scelti, visione di film e documentari<br />

e soprattutto il confronto e lo scambio di<br />

opinioni con i testimoni diretti. A giugno siamo<br />

riusc<strong>it</strong>i anche ad organizzare un dibatt<strong>it</strong>o pubblico<br />

sulle condizioni di v<strong>it</strong>a all'interno <strong>del</strong>le carceri<br />

e sull'ergastolo: a partire dalla lettura di alcuni<br />

brani di un testo <strong>del</strong>la casa ed<strong>it</strong>rice Sensibili alle<br />

Foglie abbiamo inv<strong>it</strong>ato l'au-<br />

tore Nicola Valentino a confrontarsi<br />

direttamente su<br />

questi temi che hanno<br />

“acceso” tutti i partecipanti.<br />

Dato che reputiamo l’esperienza<br />

diretta uno dei cardini<br />

fondamentali di questo<br />

percorso di conoscenza, nelle<br />

prossime righe leggerete<br />

di Sara, una <strong>del</strong>le ragazze<br />

<strong>del</strong> gruppo, che ha trascorso<br />

l’estate nel carcere <strong>del</strong>la<br />

Dozza, proprio qui a Bologna.<br />

Estate in Dozza<br />

“Andare in carcere è un po’<br />

come andare all’estero, non sai bene cosa aspettarti.<br />

Ne hai sent<strong>it</strong>o parlare, ma non sai come saranno<br />

i luoghi che ti r<strong>it</strong>roverai davanti, come saranno<br />

le persone, le loro ab<strong>it</strong>udini, il modo di pensare,<br />

le dinamiche interne. Non sai cosa darà loro fastidio<br />

e cosa li compiacerà, quali atteggiamenti ev<strong>it</strong>are,<br />

i r<strong>it</strong>uali da seguire, il valore che danno a determinati<br />

gesti, alle parole.<br />

Ciò che appare sub<strong>it</strong>o chiaro è che in carcere quello<br />

che succede fuori, nel mondo, arriva in silenzio,<br />

ovattato, mentre ciò che accade dentro è vissuto ed<br />

amplificato al massimo. A volte fa così rumore da<br />

riuscire ad oltrepassare quelle finestrelle che si<br />

aprono nelle mura di cemento armato e si spalancano,<br />

come tanti piccoli occhi, verso i grossi cancelli.<br />

A volte quel rumore raggiunge anche la distesa<br />

di auto blu scure con la scr<strong>it</strong>ta bianca “Polizia Pen<strong>it</strong>enziaria”.<br />

A volte.<br />

La guardiola con l’agente che verifica se puoi<br />

entrare è il confine, un luogo di passaggio<br />

quasi iniziatico, in cui ti spogliano degli oggetti<br />

<strong>del</strong> mondo fuori: è il punto in cui passa<br />

la linea di demarcazione tra Stato Italia e<br />

Stato carcere. Di quest’ultimo mi son rimaste impresse<br />

alcune immagini, n<strong>it</strong>ide. Restano lì dettagli<br />

da niente che riguardano una settimana d’agosto<br />

ed un laboratorio di clownerì nel braccio 1°C <strong>del</strong>la


Dozza, comunemente defin<strong>it</strong>o braccio “tossici”.<br />

Il primo: lunghissimi corridoi, interminabili, con il pavimento<br />

di cemento, i muri bianchi, intervallati solo da<br />

qualche cancello con telecamera annessa e i mazzi<br />

con chiavi enormi, attaccati alla cintura degli agenti.<br />

Non credo che esista il Paradiso ma se così fosse me<br />

lo immagino come il percorso che facevamo per uscire<br />

dal carcere attraverso quei corridoi e quei cancelli dalle<br />

serrature enormi.<br />

La seconda immagine è la zona d’aria che vedevamo<br />

dalla finestrella <strong>del</strong>la saletta dove si svolgeva il nostro<br />

laboratorio: un’area di pochi metri quadrati con il perimetro<br />

segnato dai muri degli edifici dei vari reparti o<br />

da mura molto alte.<br />

Nella zona d’aria, una ventina di detenuti camminavano<br />

in tutte le direzioni a gruppetti di due o tre, per circa<br />

mezz’ora. Li guardavamo dall’alto e ci sembravano<br />

<strong>del</strong>le piccole formichine impaz-<br />

z<strong>it</strong>e che si affrettavano a destra<br />

e a sinistra come per non<br />

sprecare nessun centimetro di<br />

quell’angusto spazio, nessuna<br />

molecola di ossigeno a loro<br />

disposizione. Alcuni poi notavano<br />

che li stavamo fissando,<br />

allora ci sorridevano.<br />

Non posso dimenticare, poi, le<br />

mani di tutti che cercavano<br />

impazienti di ricavare un cagnolino<br />

o un fiore da un palloncino:<br />

mani grandi, segnate<br />

dal tempo e dalla v<strong>it</strong>a, mani<br />

che son state impegnate in<br />

traffici non proprio lec<strong>it</strong>i, mani<br />

di trentenni e di quarantenni.<br />

E tra loro c’è Suan, che in realtà si chiama Francesco<br />

(nome troppo comune nel reparto da dover essere<br />

cambiato in Suan) che sorride dolcemente quando riesce<br />

nell’impresa.<br />

C’è Christian nella prossima immagine seduto a fianco<br />

a me dopo il rilassamento finale. Siamo tutti in cerchio<br />

e dopo la diffidenza dei primi giorni, ora parliamo<br />

tranquilli <strong>del</strong> più o <strong>del</strong> meno. Mi chiede: “ cosa hai fatto<br />

ieri?”<br />

Ed io mi sento in difficoltà, avrei voluto dirgli: “Son<br />

stata al Parco Talon, sai è immenso, c’era il sole ed<br />

ero con il mio fidanzato, che leggeva poesie ad alta<br />

voce per me, poi la sera abbiamo mangiato la pizza e<br />

siamo andati in un locale in via Mascarella con <strong>del</strong>le<br />

costruzioni di carta pesta meravigliose e, prima di tornare<br />

a casa, siamo stati a zonzo per le vie di Bologna,<br />

che è bellissima illuminata di notte senza troppa gente<br />

in giro”. Ho immediatamente pensato che tutte queste<br />

cose normali, banali, erano per lui un privilegio, il sogno<br />

di notti insonni sotto la luce sempre accesa <strong>del</strong>la<br />

cella.<br />

Mi son sent<strong>it</strong>a in imbarazzo e così ho semplicemente<br />

risposto che ero stata a casa a leggere. E lui ha replicato:<br />

“Che peccato! Hai la possibil<strong>it</strong>à di fare tutto e<br />

sprechi così il tuo tempo!?”. Già, Christian, è un vero<br />

peccato.<br />

E poi c’è Massi che mi ha detto: “Come hai visto, noi<br />

la salute non è un concetto che<br />

ha a che fare solo con le malattie,<br />

con l'assistenza san<strong>it</strong>aria e<br />

con il dir<strong>it</strong>to alle cure, ma un dir<strong>it</strong>to<br />

non slegabile da tutti gli altri<br />

dir<strong>it</strong>ti e che coinvolge ogni<br />

aspetto <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a <strong>del</strong>l'uomo, dalla<br />

sua corpore<strong>it</strong>à, alle componenti<br />

più intime e spir<strong>it</strong>uali,<br />

non escludendo i fattori economici<br />

e sociali che agiscono su di<br />

lui.<br />

18<br />

siamo persone normali, ad un certo punto abbiamo<br />

commesso degli errori e ora stiamo pagando,<br />

ma non siamo dei mostri, siamo persone normali”.<br />

Io gli ho sorriso e, non lo nego, avrei voluto tanto<br />

abbracciarlo.<br />

Dietro le sbarre verticali <strong>del</strong>le celle, si intravedevano<br />

letti a castello laterali, due a destra e due a sinistra,<br />

con la montatura rossa ed il lenzuolo bianco. Occupano<br />

quasi tutte le pareti, tant’è che tra loro c’è appena<br />

mezzo metro di spazio fino alla finestra, in fondo alla<br />

cella. Ancora non riesco a immaginare, in quello spazio<br />

lim<strong>it</strong>ato, un angolo dove possa essere collocato il<br />

bagno.<br />

L’ultimo giorno, in perfetto stile Patch Adams, abbiamo<br />

proposto ai detenuti di abbracciarsi per qualche minuto,<br />

come esercizio di fiducia.<br />

E così quegli omoni tatuati e<br />

muscolosi si son fatti piccoli<br />

piccoli. Arross<strong>it</strong>i, cercavano di<br />

nascondere, tra le risate, l’imbarazzo<br />

<strong>del</strong> contatto fisico a<br />

loro negato e tentavano di<br />

mantenersi virili e composti. Io<br />

col mio abbraccio avrei voluto<br />

comunicar loro la felic<strong>it</strong>à di<br />

essere lì e di aver condiviso<br />

insieme quella settimana.<br />

Adesso, a distanza di tempo,<br />

ricordo le storie di v<strong>it</strong>a di ognuna<br />

<strong>del</strong>le quindici persone<br />

che hanno partecipato al laboratorio,<br />

lo spesino, le domandine,<br />

lo spettacolo finale, Massi<br />

con le stampelle, il saluto<br />

clown, le gags, le guardie, la mattina <strong>del</strong>le ispezioni,<br />

la Fanta, la frutta ed il caffè che ci offrivano ogni giorno.<br />

E poi Diego che ha avuto la febbre, i discorsi sulla<br />

pena di morte, Suan che fuori ha un figlio, due case di<br />

proprietà e un conto con diversi zeri in banca ad aspettarlo<br />

(il prezzo <strong>del</strong>la sua libertà). La maggior parte<br />

di loro invece non ha nulla. E poi Carlo ed il gioco <strong>del</strong><br />

pistolero, la sua lettera ed il suo disegno, il campo e<br />

infine Davide che è usc<strong>it</strong>o e che ieri ho incontrato in<br />

Piazza Verdi…<br />

Sara”<br />

PS.Quest'anno ci proponiamo di continuare il nostro<br />

ancor breve percorso e ci auguriamo di allargare il<br />

gruppo convogliando non solo gli studenti di medicina<br />

ma anche tutti quelli che a qualunque t<strong>it</strong>olo e in<br />

qualunque modo sono disposti a mettersi in discussione,<br />

ad ascoltare, imparare e discutere sul carcere.<br />

Il prossimo incontro è fissato per le prime settimane<br />

di novembre e chiunque fosse interessato può scriverci<br />

all'indirizzo mail salutedietrolesbarre@gmail.com<br />

Vi aspettiamo numerosi.<br />

Vale e Sara


FdM Riflessioni sulla società che ci circonda<br />

Viva le tasse?!<br />

T<br />

asse, tasse, tasse rosse e gialle, di vari<br />

colori, forme e dimensioni, un po’ qui ed<br />

un po’ là; tasse a colazione, pranzo, cena,<br />

sotto il cuscino ad augurarti la buonanotte.<br />

Ultimamente, con l’avvento <strong>del</strong>la manovra<br />

(Uh? Quale manovra? Quella di Tremonti sul<br />

vialetto di casa?) si sentono in giro parecchi<br />

nomi strani: patrimoniale, contributo di solidarietà,<br />

sovratassa sul ticket… Tuttavia, seppur<br />

nelle loro mutevoli molteplici sembianze,<br />

sempre di tasse stiamo parlando. Ma che diamine<br />

saranno, poi, queste tasse?<br />

Qualche tempo fa, sono rimasta folgorata, durante<br />

una conversazione con un mio amico,<br />

dalla sua opinione, secondo cui pagare le tasse<br />

equivarrebbe a dire,<br />

in sostanza, buttare<br />

dei soldi. Senza la conversazione<br />

in questione<br />

a monte, il presente<br />

articolo non sarebbe<br />

mai nato. In ver<strong>it</strong>à,<br />

non sarebbe forse valsa<br />

la pena di soffermarsi<br />

sulle idee <strong>del</strong><br />

mio amico (o sì?), se<br />

non fosse che, purtroppo,<br />

sono in parecchi<br />

a pensarla allo<br />

stesso modo.<br />

Ma come? A me è sempre<br />

stato insegnato che<br />

le tasse altro non sono che il nostro contributo<br />

alle spese che lo Stato deve sostenere.<br />

Anzi, i soldi <strong>del</strong>lo Stato, in teoria, sono nella<br />

loro total<strong>it</strong>à soldi dei c<strong>it</strong>tadini. E non vi è nulla<br />

di male che le cose stiano così, nel momento<br />

in cui lo Stato siamo noi, c<strong>it</strong>tadini che lo<br />

componiamo. In una Repubblica (dal latino<br />

“Res Publica”, ossia Stato inteso come cosa<br />

pubblica, appartenente a tutti), ciascun c<strong>it</strong>tadino<br />

è parte <strong>del</strong>lo Stato, e contemporaneamente<br />

lo Stato gli appartiene, perché contribuisce<br />

a crearlo. Certo, arriva il momento in<br />

cui i c<strong>it</strong>tadini, per questioni numeriche, si devono<br />

organizzare ed eleggere dei rappresentanti,<br />

ma tali rappresentanti dovrebbero<br />

“Qualche tempo fa, sono<br />

rimasta folgorata, durante<br />

una conversazione<br />

con un mio amico, dalla<br />

sua opinione, secondo<br />

cui pagare le tasse equivarrebbe<br />

a dire, in sostanza,<br />

buttare dei soldi.”<br />

19<br />

essere semplici interpreti <strong>del</strong>la volontà popolare,<br />

nel loro comp<strong>it</strong>o -impegno!- di prendersi<br />

cura <strong>del</strong>lo Stato (da parte loro, i c<strong>it</strong>tadini<br />

non possono certo affidarsi completamente ad<br />

essi, ma devono essere impegnati in un’opera<br />

di costante sorveglianza).<br />

In un sistema <strong>del</strong> genere, insomma, è naturale<br />

che ciascuno contribuisca, secondo le proprie<br />

possibil<strong>it</strong>à, a sostenere, anche economicamente,<br />

lo Stato di cui fa parte, avendone a<br />

cuore il benessere: infatti, maggiore è la somma<br />

che il c<strong>it</strong>tadino spende (investe) per lo Stato,<br />

maggiori saranno i servizi e le opportun<strong>it</strong>à<br />

che lo Stato potrà offrire (in parole povere, più<br />

persone staranno meglio).<br />

Finora si è parlato soltanto<br />

<strong>del</strong>l’utopia de-<br />

mocratica, cui ci si può<br />

più o meno avvicinare,<br />

a seconda <strong>del</strong>le epoche.<br />

Nel periodo attuale,<br />

si direbbe che ne<br />

siamo parecchio lontani.<br />

Il problema è la distanza<br />

che si crea tra<br />

gli individui senza una<br />

carica ist<strong>it</strong>uzionale ed i<br />

loro rappresentanti,<br />

attualmente abissale.<br />

Utopisticamente, la popolazione<br />

ed i suoi rappresentanti<br />

stanno nello<br />

stesso insieme, quello dei c<strong>it</strong>tadini, praticamente<br />

si suddividono. Da una parte, abbiamo<br />

un gruppo di pol<strong>it</strong>ici incredibilmente ricco e<br />

potente, che si sente “sopra” al popolo, ed agisce<br />

secondo logiche (necessariamente) di conservazione<br />

<strong>del</strong> predominio e dei privilegi. Nota<br />

bene, non si sta parlando di corruzione, concussione<br />

od altro, che sono solo (occasionali?)<br />

conseguenze <strong>del</strong>la s<strong>it</strong>uazione. Sull’altro versante,<br />

troviamo invece una massa di individui<br />

sempre più poveri ma individualisti, che stramaledicono<br />

i pol<strong>it</strong>ici, ma intanto tendono –chi<br />

più, chi meno- a farsi i cavoli loro perché<br />

“tanto di pol<strong>it</strong>ica io non ci capisco niente”,


oppure semplicemente per non affrontare la<br />

realtà <strong>del</strong>la loro povertà (economica, cogn<strong>it</strong>iva,<br />

morale), che fa troppo male. Ed i c<strong>it</strong>tadini? Insieme<br />

vuoto, o almeno a rischio di diventarlo.<br />

E lo Stato? Come può esistere, in tali circostanze,<br />

un “vero” Stato, dato che sono in così<br />

pochi a curarsi di lui, a sentirsi c<strong>it</strong>tadini?<br />

Ma in mezzo a tutto ciò, cosa succede alle tasse?<br />

La popolazione diventa sempre più povera,<br />

dovendo pagare sempre più tasse senza<br />

peraltro veder fruttare i soldi sborsati sotto<br />

forma di servizi, piani di cresc<strong>it</strong>a, aumento<br />

<strong>del</strong>l’occupazione e<br />

quant’ altro, perché il<br />

benessere comune, ai<br />

loro rappresentanti,<br />

non interessa. Allora,<br />

per forza, ci si domanda<br />

se quelli impiegati<br />

in tasse non siano soldi<br />

buttati nel cesso.<br />

Anzi, certamente la<br />

maggior parte <strong>del</strong>le<br />

tasse sono soldi assolutamente<br />

buttati, se<br />

vengono utilizzate, ad<br />

esempio, per stipendiare<br />

un parlamentare<br />

con 15.000 euro al mese,<br />

oppure per finanziare operazioni mil<strong>it</strong>ari in<br />

qualsivoglia Stato con terroristi e petrolio. Ma<br />

intanto sempre più soldi vengono trasfer<strong>it</strong>i da<br />

una parte all’altra <strong>del</strong>la barricata senza via di<br />

r<strong>it</strong>orno, contribuendo ad aumentare la distanza<br />

tra due dimensioni contrapposte, nonché<br />

la loro distanza dalla Cosa Pubblica.<br />

E non esiste nessuno, all’interno di tale circolo<br />

vizioso, che sia immune da responsabil<strong>it</strong>à<br />

per quanto sta accadendo al nostro Stato.<br />

Nemmeno io che scrivo, neppure tu che leggi<br />

(solo che riconoscerlo è un conto, agire di conseguenza<br />

è tutt’altro).<br />

Come se ne esce? Ovviamente, chi è ricco e<br />

potente difficilmente si sognerà di lasciare la<br />

posizione che ricopre all’interno <strong>del</strong>la società;<br />

perciò tocca alla popolazione lo sforzo di<br />

pensarsi insieme da c<strong>it</strong>tadini, ed agire di<br />

conseguenza sui vari aspetti <strong>del</strong>la società. I<br />

francesi, nel 1789, avevano risolto la faccenda<br />

con una rivoluzione (i cui principi sono degenerati,<br />

purtroppo, ma almeno è serv<strong>it</strong>a a far<br />

comprendere al Re che lo Stato NON era lui);<br />

in Italia, sarebbe una soluzione applicabile?<br />

“Allora per forza<br />

ci si domanda<br />

se non siano<br />

soldi buttati<br />

nel cesso ”<br />

20<br />

Di sicuro ci farebbe bene, essendo noi l’unico<br />

popolo che non si è mai preso seriamente la<br />

soddisfazione di ran<strong>del</strong>lare i pezzi grossi. Ma,<br />

senza guardare al nostro piccolo, dobbiamo<br />

riconoscere che il rapporto tra classe pol<strong>it</strong>ica<br />

e società assume dimensioni globali.<br />

Senza urgenza di una rivoluzione, qualcosa di<br />

più semplice si può fare, ossia una riflessione<br />

sulle leggi, sulle tasse, e su vari altri aspetti<br />

<strong>del</strong>la società, con il preciso intento di mettere<br />

in discussione le condizioni cui siamo sottoposti.<br />

Cosa significa questa legge? Mi giova?<br />

Risponde alle mie esigenze,<br />

le stesse esigenze<br />

che ho espresso<br />

quando ho concesso il<br />

mio voto proprio all’individuo,<br />

mio rappresentante,<br />

che l’ha proposta?<br />

Stessa cosa per<br />

le tasse, che sono il<br />

principale strumento<br />

con cui lo stato auto-<br />

amministra la propria<br />

economia: se io pago<br />

una determinata tassa,<br />

mi vedo tornare indietro<br />

un servizio equivalente<br />

ai soldi che ho<br />

speso? E’ giusto continuare a pagare una tassa<br />

anche se tale condizione non si verifica?<br />

Attenzione, mettere in discussione determinate<br />

imposte è diverso da evadere il fisco, oppure<br />

più semplicemente considerare le tasse come<br />

spazzatura in ogni caso; sfortunatamente,<br />

il confine tra le due posizioni è labile, e dettato<br />

principalmente dalla coscienza <strong>del</strong>l’individuo/c<strong>it</strong>tadino.<br />

Ciò detto, tengo a precisare che, siccome nessuno<br />

qui studia economia, legge, e neppure<br />

scienze pol<strong>it</strong>iche, quanto scr<strong>it</strong>to finora non ha<br />

la pretesa di insegnare nulla, né di fungere da<br />

guida; trattasi semplicemente di una riflessione,<br />

anche vagamente autoreferenziale e di<br />

profilo onanistico, e come tale va presa. Anzi,<br />

in caso abbiate deciso di saltare queste pagine,<br />

sappiate che non mi offenderò, perché tutto<br />

sommato le salterei persino io.<br />

BlackBerry


FdM Mafia e san<strong>it</strong>à<br />

Quando anche la salute diventa<br />

una cosa losca<br />

M<br />

afia e san<strong>it</strong>à: un connubio difficilmente<br />

comprensibile.<br />

La prima legata ad interessi personali<br />

di pochi prepotenti, la seconda improntata al<br />

bene pubblico più importante, la salute.<br />

E allora cos’è che le unisce e cosa deriva da questa<br />

interazione?<br />

Innanz<strong>it</strong>utto il denaro. La salute oggigiorno è<br />

diventata una merce come<br />

un’altra da piazzare<br />

in un mercato che ingurg<strong>it</strong>a<br />

anche questo dir<strong>it</strong>to<br />

fondamentale <strong>del</strong>l’essere<br />

umano.<br />

È la mercificazione <strong>del</strong>le<br />

cure e <strong>del</strong>le prestazioni,<br />

favor<strong>it</strong>a dal sistema ormai<br />

dominante dei DRG, a far<br />

sì che il mercato <strong>del</strong>la salute<br />

sia appetibile per i più<br />

grandi invest<strong>it</strong>ori. Il sistema<br />

DRG nasce negli Stati<br />

Un<strong>it</strong>i e consiste in un sistema<br />

di finanziamento che si<br />

basa sulla remunerazione<br />

<strong>del</strong>le prestazioni in base a<br />

tariffe stabil<strong>it</strong>e a priori su<br />

base regionale. Ciò fa sì che spesso si attuino degli<br />

interventi anche quando non strettamente necessari,<br />

in modo da aumentare gli intro<strong>it</strong>i, come<br />

ha dimostrato la condanna di Pier Paolo Brega<br />

Massone, ex primario <strong>del</strong>la clinica Santa R<strong>it</strong>a di<br />

Milano, per aver effettuato <strong>del</strong>le operazioni<br />

“avventate, inutili e dannose”.<br />

E tra questi grandi invest<strong>it</strong>ori, purtroppo, non può<br />

che giungere anche la criminal<strong>it</strong>à organizzata, in<br />

tutte le sue divisioni più importanti.<br />

Già agli inizi degli anni ’80, con l’ist<strong>it</strong>uzione<br />

<strong>del</strong>le USL, Bernardo Provenzano intuì l’importanza<br />

che la salute poteva avere negli affari di<br />

Cosanostra. Ed è così che innumerevoli sono diventati<br />

i casi di infiltrazione mafiosa nelle ASL, tra<br />

cui quello di Locri nel 2006 in segu<strong>it</strong>o alle indagini<br />

svolte per chiarire la vicenda <strong>del</strong>l’omicidio di Franco<br />

Fortugno, medico e vicepresidente <strong>del</strong> consiglio<br />

regionale, ucciso al seggio elettorale il 16 ottobre<br />

2005. Probabilmente la sua elezione avrebbe determinato<br />

grossi cambiamenti non voluti dalle<br />

‘ndrine nell’amb<strong>it</strong>o san<strong>it</strong>ario, che Fortugno conosceva<br />

bene.<br />

21<br />

Il mandante fu un altro medico, Domenico Crea,<br />

che gli subentrò come primo dei non eletti, condannato<br />

poi a 11 anni per il caso di “Villa Anya”<br />

c<strong>it</strong>ato in segu<strong>it</strong>o.<br />

I fenomeni mafiosi correlati alla san<strong>it</strong>à non si<br />

lim<strong>it</strong>ano al Mezzogiorno. Le mafie hanno infatti<br />

trovato anche altrove un fertile humus su<br />

cui innestare le proprie radici. Diversi sono infatti<br />

i casi di infiltrazione<br />

mafiosa anche<br />

“è necessaria una formazione<br />

morale ed etica<br />

<strong>del</strong> c<strong>it</strong>tadino, e nello<br />

specifico <strong>del</strong> medico,<br />

il primo a dover essere<br />

in grado di contrastare<br />

intimidazioni<br />

e ingiustizie.”<br />

al Nord, dove prime<br />

fra tutte la<br />

‘ndrangheta è riusc<strong>it</strong>a<br />

ad occupare diversi<br />

settori e tra questi<br />

(immancabile) anche<br />

il settore san<strong>it</strong>ario.<br />

Recentissima è infatti<br />

la chiamata in causa<br />

di Carlo Antonio Chiriaco,<br />

ex direttore generale<br />

<strong>del</strong>la ASL di Pavia<br />

(il cui processo per<br />

concorso esterno in<br />

associazione mafiosa è<br />

iniziato l’11 Maggio 20-<br />

11), che si è autodefin<strong>it</strong>o<br />

in una intercettazione “il fondatore <strong>del</strong>la<br />

‘ndrangheta a Pavia”.<br />

Ma non è solo alle ASL che le Mafie rivolgono il<br />

loro interesse. Molto vantaggioso è il sistema<br />

degli accred<strong>it</strong>amenti che vengono concessi a<br />

strutture private.<br />

Essi constano di sovvenzioni pubbliche che<br />

spesso vanno a coprire prestazioni gonfiate a<br />

scopo di lucro. Considerando anche l’enorme numero<br />

di cliniche accred<strong>it</strong>ate, è chiaro come questo<br />

business diventi un’enorme fonte di guadagno.<br />

In Calabria 38 sono le cliniche private e di queste,<br />

37 accred<strong>it</strong>ate. Non è un caso che gli scandali<br />

maggiori abbiano come protagonisti proprio i proprietari<br />

di alcune di queste cliniche. Solo per c<strong>it</strong>arne<br />

alcuni: il caso <strong>del</strong>la clinica “Santa Teresa” di<br />

Michele Aiello, (vicenda per la quale è stato condannato<br />

anche l’ex-governatore <strong>del</strong>la Sicilia Totò<br />

Cuffaro)e quello <strong>del</strong>la clinica “Villa Anya” di Domenico<br />

Crea in Calabria.<br />

Questi personaggi sono anche correlati irreversibilmente<br />

alla pol<strong>it</strong>ica.


In Domenico Crea stesso, ad esempio, si incarna<br />

in un unicum la triade mafioso-pol<strong>it</strong>icomedico.<br />

È proprio grazie ad inferenze pol<strong>it</strong>iche che<br />

molti esponenti mafiosi riescono a collocare<br />

parenti ed associati in posti dirigenziali.<br />

Inoltre non bisogna incorrere nell’errore di considerare<br />

solo i prof<strong>it</strong>ti netti che sono ricavati dalle<br />

prestazioni gonfiate, perché è anche attraverso altri<br />

metodi che le associazioni mafiose traggono i<br />

loro vantaggi.<br />

Impiegano, ad esempio, servizi ristorativi, imprese<br />

di pulizia e d<strong>it</strong>te che producono macchinari medici<br />

vicini all’ambiente mafioso<br />

e ciò ha una influenza tangibile<br />

sulla qual<strong>it</strong>à <strong>del</strong> servizio<br />

offerto.<br />

E non è solo il denaro, seppure<br />

rappresenti il motivo<br />

principale, a indirizzare gli<br />

interessi mafiosi verso la<br />

san<strong>it</strong>à. Tra questi vi è anche<br />

il consenso, ottenuto<br />

tram<strong>it</strong>e favor<strong>it</strong>ismi sia nell’acquisizione<br />

di cariche sia<br />

nell’accesso alle cure.<br />

Il consenso è essenziale<br />

nel determinare la transizione,<br />

descr<strong>it</strong>ta da Raffaele<br />

Cantone (magistrato <strong>del</strong>la Direzione Distrettuale<br />

Antimafia nel 1999 e oggi <strong>del</strong> Massimario<br />

<strong>del</strong>la Cassazione) come “fattore c”, CON-<br />

VIVENZA-CONNIVENZA-CONVENIENZA: il punto<br />

di forza di tutte le associazioni a stampo<br />

mafioso.<br />

In tutti i settori infatti, le mafie stanno assumendo<br />

il ruolo di “service”, poiché facil<strong>it</strong>a illegalmente le<br />

vie burocratiche da seguire e garantisce servizi<br />

che dovrebbero essere un dir<strong>it</strong>to forn<strong>it</strong>o dallo Stato.<br />

Questo atteggiamento fa sì che le Mafie ottengano<br />

dei vantaggi di gran lunga superiori a quelli<br />

che otterrebbero senza avere il consenso e il beneplac<strong>it</strong>o<br />

<strong>del</strong>la popolazione, poiché r<strong>it</strong>rovano in essa<br />

un alleato per i loro sporchi affari. È per questo<br />

motivo che spesso, nelle realtà degradate, la mafia<br />

non viene vista per la piaga che realmente<br />

è, ma viene difesa come un’eroina che offre ciò<br />

che lo Stato non riesce a garantire. Questo atteggiamento<br />

si è diffuso anche negli ambienti<br />

<strong>del</strong>l’alta borghesia e sarebbe necessaria dunque<br />

una vera rivoluzione culturale e morale per<br />

cercare di arginare il problema.<br />

Un altro vantaggio che sicuramente le associazioni<br />

mafiose traggono dall’ingerenza nell’amb<strong>it</strong>o<br />

san<strong>it</strong>ario è la possibil<strong>it</strong>à di avere dei medici<br />

compiacenti, capaci anche di garantire <strong>del</strong>le<br />

prestazioni mediche senza correre alcun rischio<br />

giudiziario e di falsificare cartelle cliniche<br />

(come per esempio il medico Salvatore Arago-<br />

“Un altro vantaggio che<br />

sicuramente le associazioni<br />

mafiose traggono dall’ingerenza<br />

nell’amb<strong>it</strong>o san<strong>it</strong>ario<br />

è la possibil<strong>it</strong>à di<br />

avere dei medici compiacenti,<br />

capaci anche di garantire<br />

<strong>del</strong>le prestazioni<br />

mediche senza correre al-<br />

22<br />

na fece per Giovanni Brusca,autore di un centinaio<br />

di <strong>del</strong><strong>it</strong>ti e assassino non solo di Giovanni<br />

Falcone ma anche <strong>del</strong> piccolo Giuseppe di Matteo,<br />

figlio di un pent<strong>it</strong>o).<br />

E’ d’obbligo, a questo punto, osservare anche le<br />

ripercussioni sui pazienti, dato che “la mafiasan<strong>it</strong>à<br />

è sempre mala-san<strong>it</strong>à”, come afferma<br />

Gianluca di Feo, caporedattore de “L’espresso”.<br />

Basta esaminare il caso calabrese. Secondo i dati<br />

riportati da Gianluca di Feo nel libro “I gattopardi”<br />

di Raffaele Cantone, in Calabria 3200 milioni sono<br />

stanziati per 2 milioni di persone e in più ne vengono<br />

spesi altri 700, sfondando i tetti di bilancio.<br />

A questo non segue però<br />

un risvolto pos<strong>it</strong>ivo sulla<br />

salute <strong>del</strong>le persone, tant’è<br />

che l’ISTAT segnala che il<br />

7,3% <strong>del</strong>le famiglie si è comunque<br />

impover<strong>it</strong>o per pagare<br />

da sé i costi <strong>del</strong>le terapie.<br />

Prevalendo scelte economiche<br />

basate solo sui<br />

prof<strong>it</strong>ti, ad essere messa<br />

in ultimo piano è proprio<br />

la salute dei pazienti, minacciata<br />

anche dalla scelta<br />

di personale non secondo<br />

cr<strong>it</strong>eri di mer<strong>it</strong>o<br />

ma attraverso logiche di potere e di gerarchia.<br />

Le “nuove mafie”, quelle che “fanno i soldi con la<br />

testa e non con i muscoli” ( per dirla come il pm<br />

Scarpinato), devono dunque essere contrastate<br />

con nuovi metodi. Controlli più funzionali e sistemi<br />

di selezione <strong>del</strong> personale mer<strong>it</strong>ocratici. Un esempio<br />

è, nel 2009, la proposta <strong>del</strong> Sost<strong>it</strong>uto procuratore<br />

<strong>del</strong>la direzione nazionale antimafia Alberto<br />

Cisterna: ciascun ospedale potrebbe fare l’inventario<br />

<strong>del</strong> personale necessario, ma sarebbe poi<br />

l’assessorato regionale a bandire concorsi unici<br />

aperti a tutti i medici <strong>it</strong>aliani. Almeno così facendo<br />

si renderebbe più difficoltosa l’ingerenza mafiosa.<br />

Ma soprattutto è necessaria una formazione<br />

morale ed etica <strong>del</strong> c<strong>it</strong>tadino, e nello specifico<br />

<strong>del</strong> medico, il primo a dover essere in grado di<br />

contrastare intimidazioni e ingiustizie.<br />

I buoni esempi esistono. Il medico legale Paolo<br />

Giaccone è stato assassinato in segu<strong>it</strong>o al rifiuto<br />

di modificare una perizia. Gli eroi non sono altro<br />

che persone ded<strong>it</strong>e al bene comune e alla legal<strong>it</strong>à<br />

e la più grande ingiustizia nei loro confronti<br />

è quella che diventino martiri solo per il fatto<br />

di fare semplicemente il loro dovere in tutta<br />

onestà.<br />

Maria Teresa


FdM Assenza di un leader e global<strong>it</strong>à: pregi o difetti?<br />

Occupy the World<br />

L<br />

’altro giorno, durante la rassegna<br />

stampa mattutina che conduce su<br />

Rai News24, il direttore <strong>del</strong>la rete<br />

Corradino Mineo ha fatto un commento<br />

interessante, parlando dei manifestanti dei<br />

vari movimenti Oc-<br />

cupy… diffusi ormai a<br />

livello mondiale:<br />

“Questa è una rivoluzione<br />

senza soggetto”<br />

ha detto alla<br />

corrispondente americana<br />

che gli descriveva<br />

entusiasticamente<br />

le proteste negli USA<br />

“e le rivoluzioni senza<br />

soggetto non sono<br />

mai andate da<br />

nessuna parte”.<br />

Viene naturale, inizialmente, assentire a<br />

un’affermazione <strong>del</strong> genere. I dubbi tuttavia<br />

seguono sub<strong>it</strong>o dopo.<br />

In effetti, l’assenza di un leader pol<strong>it</strong>ico<br />

disorienta gli analisti che a vario t<strong>it</strong>olo<br />

cercano di fare previsioni sul futuro di<br />

questi movimenti e sulla loro effettiva<br />

efficacia. Come infatti tradurre in cambiamenti<br />

concreti le ri-<br />

chieste di queste correnti<br />

di protesta, senza<br />

un’interfaccia pol<strong>it</strong>ico<br />

che sostenga le<br />

loro ragioni davanti ai<br />

governi <strong>del</strong> mondo? E<br />

poi quali sono davvero<br />

le richieste dei manifestanti?<br />

Senza un<br />

portavoce ufficiale,<br />

senza uno staff che<br />

diriga le proteste e coordini<br />

i movimenti a<br />

livello internazionale, le rivendicazioni ri<br />

“Non vengo qui per<br />

parlare di quello che<br />

sono in questo momento,<br />

sono qui per<br />

scoprire che cosa posso<br />

diventare insieme<br />

agli altri”.<br />

Questo concetto di<br />

“insieme”, in un<br />

mondo cap<strong>it</strong>alista<br />

dominato dal<br />

“contro”, è la vera rivoluzione<br />

di questi<br />

movimenti.<br />

23<br />

mangono ancora piuttosto confuse: in ogni<br />

paese si protesta per gli specifici problemi<br />

nazionali, e poi genericamente contro il cap<strong>it</strong>alismo,<br />

la “ricchezza nelle mani di pochi”,<br />

la corruzione pol<strong>it</strong>ica, “un’economia<br />

non più sostenibile”. Ad<br />

andare più a fondo però,<br />

pochi manifestanti<br />

(le interviste ai quali<br />

vengono di frequente<br />

pubblicate dai canali<br />

d’informazione) sanno<br />

formulare cr<strong>it</strong>iche precise<br />

su questi argomenti,<br />

e tanto meno proposte<br />

che vadano anche di<br />

poco oltre ad affermazioni<br />

generali.<br />

Il fatto che “il movimento” abbia ormai<br />

dimensioni globali sembra essere un ulteriore<br />

fattore di incertezza e di eventuale<br />

fallimento <strong>del</strong>le proteste. Come infatti<br />

gestire e coordinare l’azione di questi<br />

movimenti sparsi per il mondo, senza che<br />

ci siano specifiche persone deputate a farlo?<br />

Che rivoluzione, che cambiamento nelle<br />

pol<strong>it</strong>iche planetarie potranno mai ottenere<br />

dei manifestanti<br />

senza portavoce pol<strong>it</strong>ici?<br />

Anche volendo, con<br />

chi si potrebbero rapportare<br />

i governi mondiali?<br />

In effetti, se si pensa a<br />

questi eventi come al<br />

tentativo di una rivolta<br />

pol<strong>it</strong>ica mondiale, la cosa<br />

assume aspetti ridicoli<br />

e poco credibili.<br />

Forse tuttavia questo<br />

tipo di approccio anal<strong>it</strong>ico è sbagliato all’origine.


Le caratteristiche dei movimenti di<br />

“occupazione” (prima fra tutti l’insistente<br />

opposizione alla nomina di un leader di<br />

qualunque tipo) fanno pensare che ciò che<br />

i manifestanti cercano non sia affatto<br />

un effetto sui pol<strong>it</strong>ici (quanto meno non<br />

uno diretto), quanto uno sulle persone.<br />

Non a caso, se si ascoltano le interviste ai<br />

ragazzi di Zuccotti Park o di Madrid, l’incertezza<br />

sulle cr<strong>it</strong>iche e le richieste <strong>del</strong> movimento<br />

spariscono sub<strong>it</strong>o quando invece<br />

si chiede loro cosa significhi essere lì, partecipare<br />

alle manifestazioni, alle riunioni.<br />

Molti ammettono che i partecipanti hanno<br />

idee e aspettative diverse sulla s<strong>it</strong>uazione<br />

globale e sui modi<br />

per farvi fronte, ep-<br />

pure tutti sembrano<br />

condividere un’idea<br />

di base (utopistica e<br />

generica quanto vi<br />

pare, ma pur sempre<br />

incredibilmente affascinante)<br />

e cioè l’affermazione<br />

di un<br />

nuovo tipo di relazioni<br />

globali e sociali,<br />

basate sulla profonda<br />

consapevolezza<br />

che le decisioni sul<br />

futuro <strong>del</strong> pianeta<br />

coinvolgeranno tutti gli esseri umani, e<br />

che quindi il modo giusto per prenderle<br />

sia la discussione comune dei problemi,<br />

basate sull’ascolto reciproco, per giungere<br />

a conclusioni condivise da tutti, non cercare<br />

di ottenere il massimo prof<strong>it</strong>to personale<br />

attraverso la prevaricazione altrui e la<br />

propria affermazione sugli altri.<br />

Emblematica è in questo caso la dichiarazione<br />

di uno dei tanti manifestanti intervistati<br />

in questi giorni: “Non vengo qui per<br />

parlare di quello che sono in questo momento,”<br />

dice un giovane indignados spagnolo<br />

andato a New York “sono qui per<br />

scoprire che cosa posso diventare insieme<br />

agli altri”.<br />

Questo concetto di “insieme”, in un<br />

mondo cap<strong>it</strong>alista dominato dal<br />

“contro”, è la vera rivoluzione di questi<br />

Forse l’idea che la nostra<br />

cresc<strong>it</strong>a personale<br />

sia legata al fallimento<br />

di qualcun altro sarà<br />

difficile da sradicare,<br />

ma a quanto pare c’è<br />

chi ci sta già provando<br />

24<br />

movimenti.<br />

Riguardo a questo, emblematica è anche<br />

la modal<strong>it</strong>à di occupazione <strong>del</strong>le piazze: a<br />

Zuccotti Park (New York) è stato costru<strong>it</strong>o<br />

addir<strong>it</strong>tura un comfort center dove i manifestanti<br />

possono rifornirsi, gratu<strong>it</strong>amente,<br />

di biancheria pul<strong>it</strong>a, vest<strong>it</strong>i, cibo e sacchi a<br />

pelo. Nulla viene venduto, tutto è condiviso<br />

senza confl<strong>it</strong>ti, e le modal<strong>it</strong>à di discussione<br />

non sono l’arringa alla folla, ma il<br />

microfono umano, un metodo inventato<br />

per aggirare il divieto di usare i megafoni e<br />

che costringe i manifestanti a guardarsi, a<br />

parlarsi.<br />

Insomma, la chiave di questi movimenti è<br />

il tentativo di affrontare<br />

le questioni glo-<br />

bali senza pensare solo<br />

a cosa è meglio per<br />

sé stessi, ma anche a<br />

come ciò che è meglio<br />

per sé possa integrarsi<br />

a ciò che è meglio<br />

per gli altri. E questo<br />

messaggio è molto più<br />

che pol<strong>it</strong>ico, è una<br />

proposta strutturale e<br />

deve essere recep<strong>it</strong>o<br />

per prima cosa dai<br />

c<strong>it</strong>tadini <strong>del</strong> mondo.<br />

La domanda che ci viene posta dagli occupanti<br />

di più 900 c<strong>it</strong>tà <strong>del</strong> globo, dagli USA<br />

all’Europa alla Corea, sembra essere questa:<br />

“Davvero per risolvere i problemi dobbiamo<br />

lottare gli uni contro gli altri?”.<br />

Davvero le relazioni mondiali devono essere<br />

basate sul confl<strong>it</strong>to, invece che su una<br />

cresc<strong>it</strong>a comune e sostenibile? Perché deve<br />

esistere la lotta tra gli essere umani, quando<br />

grazie alla ragione la nostra “civiltà” potrebbe<br />

crescere in modo soddisfacente per<br />

tutti?<br />

Forse l’idea che la nostra cresc<strong>it</strong>a personale<br />

sia legata al fallimento di qualcun altro<br />

sarà difficile da sradicare, ma a quanto<br />

pare c’è chi ci sta già provando.<br />

Charlie


FdM Recensioni !<br />

The Constant Gardener<br />

Regista: Fernando Meirelles. Con Ralph Fiennes,<br />

Rachel Weisz.<br />

Anno 2005<br />

E<br />

da queste morti noi traiamo i benefici <strong>del</strong>la civiltà,<br />

benefici che possiamo permetterci, perché per quelle<br />

v<strong>it</strong>e abbiamo pagato un prezzo così basso”.<br />

Perché „Il giardiniere“? Non c’entra molto<br />

il giardinaggio con una sordida storia<br />

di case farmaceutiche che sperimentano<br />

un nuovo medicinale contro la tubercolosi<br />

sulla popolazione <strong>del</strong> Kenya, verrebbe<br />

da dire; e neppure con la relazione<br />

tra un diplomatico inglese, in Kenya per<br />

lavoro, e la sua moglie attivista; ed allora,<br />

neanche con la v<strong>it</strong>a ed i problemi<br />

quotidiani di una regione <strong>del</strong>l’Africa depressa<br />

dalla povertà, eppure colorata e<br />

pulsante di v<strong>it</strong>a. O forse sì? Justin<br />

Quayle, diplomatico che lavora per il<br />

servizio san<strong>it</strong>ario inglese, ama le piante,<br />

e passa il suo tempo libero occupandosi<br />

<strong>del</strong> giardino e <strong>del</strong>le proprie serre: tale<br />

sua passione, la maniera in cui tocca le<br />

piante e se ne prende cura, rivelano in effetti la sua reale<br />

natura sensibile e gentile.<br />

Quando sua moglie Tessa muore uccisa in circostanze misteriose,<br />

Justin si r<strong>it</strong>rova, tuttavia, a seguirne le tracce,<br />

facendosi coinvolgere in un pericoloso intrigo nel tentativo<br />

di far luce sulle cause che hanno portato alla scomparsa<br />

<strong>del</strong>la donna. Tessa, infatti, stava svolgendo ricerche a propos<strong>it</strong>o<br />

di s<strong>it</strong>uazioni poco chiare nell’amb<strong>it</strong>o<br />

<strong>del</strong>la san<strong>it</strong>à in Kenya, a partire da una<br />

serie di strane coincidenze avvenute sotto<br />

i suoi occhi: l’offerta apparentemente disinteressata<br />

di un test per la tubercolosi,<br />

associato al test HIV, da parte <strong>del</strong>la casa<br />

farmaceutica KDH, multinazionale che<br />

finanzia i test ed i programmi di cure in<br />

Kenya; i misteriosi accordi tra la KDH ed il<br />

Ministero <strong>del</strong>la San<strong>it</strong>à <strong>del</strong> luogo; la strana<br />

morte di una ragazza madre –di cui, in<br />

segu<strong>it</strong>o, non risulterà traccia all’interno<br />

dei registri san<strong>it</strong>ari <strong>del</strong> luogo; il<br />

“consenso informato – ricatto”, richiesto<br />

agli ab<strong>it</strong>anti <strong>del</strong> terr<strong>it</strong>orio per la somministrazione<br />

di un nuovo farmaco contro la<br />

TBC, senza il quale essi non hanno accesso<br />

nemmeno alle cure mediche<br />

(ricordiamolo, finanziate dalla KDH). Le<br />

indagini di Tessa, riprese in segu<strong>it</strong>o dal<br />

mar<strong>it</strong>o, portano alla scoperta di una grande<br />

sperimentazione farmacologica su soggetti<br />

umani, con le peggiori implicazioni<br />

immaginabili…<br />

La trama si sviluppa sull’intrecciarsi di vari piani. Innanz<strong>it</strong>utto,<br />

vi è la cr<strong>it</strong>ica al sistema <strong>del</strong>le case farmaceutiche,<br />

disposte a passare sopra molti cadaveri pur di fare prof<strong>it</strong>to;<br />

25<br />

anzi, proprio perché la prospettiva <strong>del</strong> prof<strong>it</strong>to prepondera<br />

sulle pol<strong>it</strong>iche di correttezza e sicurezza dei farmaci, l’uman<strong>it</strong>à<br />

viene messa di fronte al paradosso <strong>del</strong>la cura che danneggia,<br />

<strong>del</strong> beneficio ottenuto a discap<strong>it</strong>o <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a altrui.<br />

Ha senso parlare di medicina, allora? Non si tratta di mera<br />

invenzione, realtà <strong>del</strong> genere esistono, o quanto meno il<br />

rapporto tra industrie farmaceutiche e Paesi sottosviluppati<br />

è simile a come viene descr<strong>it</strong>to<br />

nel film*. Contemporaneamente,<br />

entriamo nella dimensione privata<br />

ed affettiva <strong>del</strong> legame tra i<br />

due personaggi principali, dei<br />

n<strong>it</strong>idi ricordi che il protagonista<br />

conserva <strong>del</strong>la compagna, <strong>del</strong>la<br />

sua determinazione nello starle<br />

accanto, nel tentare di raggiungerla<br />

e di capirla; conosciamo<br />

inoltre le molteplici interazioni,<br />

talvolta rapporti di forza, tra i<br />

vari personaggi coinvolti nella<br />

vicenda, rapporti non sempre<br />

semplici da comprendere. Infine,<br />

lo sfondo su cui si svolge la vicenda<br />

è quello di un’Africa disperata,<br />

povera, eppure viva, la cui<br />

anima traboccante calore è in netto contrasto con la freddezza<br />

<strong>del</strong>l’Occidente economicamente sviluppato. In tale<br />

mondo, tanto diverso dal nostro, ed incredibilmente affascinante,<br />

vengono affrontati quotidianamente, talvolta persino<br />

con ironia, problemi come la fame, la mancanza di risorse,<br />

la diffusione <strong>del</strong>l’Aids e di altre malattie; ne è l’esempio una<br />

folkloristica scenetta corale sull’Aids rec<strong>it</strong>ata dagli ab<strong>it</strong>anti<br />

<strong>del</strong> villaggio verso l’inizio <strong>del</strong> film.<br />

“l’uman<strong>it</strong>à viene<br />

messa di fronte al paradosso<br />

<strong>del</strong>la cura<br />

che danneggia, <strong>del</strong><br />

beneficio ottenuto a<br />

discap<strong>it</strong>o <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a<br />

altrui. Ha senso parlare<br />

di medicina, allora?”<br />

L’ambientazione è ben resa tram<strong>it</strong>e inquadrature<br />

mirate, uso di sfocature e di<br />

particolari colori, a seconda <strong>del</strong> contesto<br />

<strong>del</strong>la particolare scena; il regista insiste<br />

molto sull’utilizzo dei colori in maniera<br />

significativa e simbolica di luoghi, s<strong>it</strong>uazioni<br />

e stati d’animo. Colpiscono anche le<br />

inquadrature di alcuni paesaggi, assolutamente<br />

indimenticabili.<br />

*Il film è effettivamente ispirato ad una<br />

vicenda reale, il caso Pfizer: Pfizer è un’azienda<br />

farmaceutica c<strong>it</strong>ata in giudizio per<br />

la conduzione di un trial clinico per un<br />

antibiotico contro la mening<strong>it</strong>e in un villaggio<br />

<strong>del</strong>la Nigeria, durante cui molti<br />

bambini trattati con il farmaco erano<br />

morti o avevano presentato effetti collaterali<br />

gravi. Ecco una fonte: http://<br />

blogs.cgdev.org/globalhealth/2009/08/<br />

potential-us-supreme-court-case-onnigerian-drug-trial-presents-mixed-picture-for-globalhealth.php<br />

BlackBerry


FdM Recensioni<br />

Indiscretamente peccatrici<br />

(Entre tinieblas, 1983)<br />

S<br />

trano come i t<strong>it</strong>oli vengano tradotti dalla lingua originale in<br />

<strong>it</strong>aliano per essere più fruibili e accattivanti. Strano che questa<br />

volta la traduzione sembri riusc<strong>it</strong>a.<br />

“Entre tinieblas” vorrebbe dire “nelle tenebre”, ma questo film di Pedro<br />

Almodovar viene tradotto ne “L’indiscreto fascino <strong>del</strong> peccato”. E,<br />

forse, è una <strong>del</strong>le poche traduzioni che rendono giustizia al soggetto<br />

cinematografico.<br />

Indiscreto è il fascino <strong>del</strong> peccato. Indiscreto è scavare nell’animo<br />

umano alla ricerca di tutte le sue contraddizioni, dei suoi pudori,<br />

dei suoi dogmi. Indiscreto è cercare coerenza in coloro che fanno<br />

<strong>del</strong>la coerenza l’ab<strong>it</strong>o <strong>del</strong>la loro esistenza.<br />

Sembrerebbe che la protagonista <strong>del</strong> film sia Yolanda, affascinante<br />

cantante da night, ex insegnante di biologia, che fugge al vedere il<br />

suo ragazzo collassato sul pavimento in overdose da eroina. Eppure<br />

basta poco per capire che così non è.<br />

Ci troviamo a Madrid nel 1983 (ma potremmo<br />

anche essere a Berlino e la scena sarebbe la<br />

stessa, visto il dilagare <strong>del</strong>le droghe pesanti in<br />

tutta Europa alla fine <strong>del</strong>la Guerra Fredda) e<br />

questa giovane donna cerca rifugio dagli spacciatori<br />

e dalla polizia che l’accusa di omicidio,<br />

all’interno <strong>del</strong> convento <strong>del</strong>le Redentoras Humilladas.<br />

Sub<strong>it</strong>o si comprende (con un certo<br />

disgusto e disappunto) che sono queste suore<br />

le vere protagoniste <strong>del</strong>la pellicola.<br />

La visione di un film <strong>del</strong> genere non è consigliata<br />

a chi abbia troppi scrupoli nel lasciarsi<br />

attraversare da sentimenti di disgusto e di<br />

pieno moralismo recond<strong>it</strong>o, perché Almodovar,<br />

come spesso fa, mette l’uomo davanti ai suoi<br />

stessi lim<strong>it</strong>i di giudizio, davanti al bene e al<br />

male e lascia che si confondano come due<br />

colori qualsiasi sulla tavolozza di un artista.<br />

Non di piacevole visione, ma fuori da ogni logica<br />

di buon senso, il film si muove tra il comico<br />

e il grottesco spinto, in alcuni casi intollerabile<br />

alla cultura occidentale pregna di morale cristiana<br />

e cattolica.<br />

Le suore Redentoriste Umiliate hanno scelto<br />

per sé i nomi più degradanti: Suor Topa, Suor<br />

Maltrattata da tutti (in realtà Suor Ratto di<br />

vicolo), Suor Perduta, Suor Squallida (in originale<br />

Suor Sterco), Suor Vipera.<br />

Inutile affermare che il doppiaggio in <strong>it</strong>aliano ha molto probabilmente<br />

addolc<strong>it</strong>o la sceneggiatura di Almodovar e che la censura ha usato le<br />

sue lamette per limare le unghie <strong>del</strong> regista, ai più sembrato blasfemo.<br />

Blasfemo è osservare <strong>del</strong>le suore che fanno uso di eroina e aiutano<br />

spacciatrici non a redimersi ma a mantenere i loro traffici. Suor Topa<br />

preferisce l’ LSD ed ogni volta che entra in scena, il regista, lasciandoci<br />

guardare attraverso i suoi occhi, colora l’immagine in modo lucente<br />

e imprevedibile, come se volesse farci entrare nell’allucinazione<br />

<strong>del</strong>la donna.<br />

Suor Perduta, invece, accudisce una tigre in giardino e, quando questa<br />

immagine appare per la prima volta, sembra quasi che gli stessi<br />

spettatori siano in preda ad un’allucinazione di massa. La tigre, inoltre,<br />

ha un forte potere evocativo, rimandando ad una <strong>del</strong>le più ard<strong>it</strong>e<br />

e poetiche storie <strong>del</strong>l’ordinaria follia di Charles Bukowski.<br />

Suor Maltrattata Da Tutti scrive romanzi erotici sotto lo pseudonimo<br />

di Concha Torres.<br />

Suor Vipera disegna vest<strong>it</strong>i sgargianti e principeschi per la Madonna,<br />

con l’aiuto <strong>del</strong> sacerdote che amministra i misteri presso la chiesa <strong>del</strong><br />

Convento.<br />

Secondo la suora, la Madonna non può sembrare povera e vestirsi da<br />

pezzente, perché è la madre di Dio e non bisogna farla sfigurare<br />

Infine, la Madre Superiora ha la sua stanza tappezzata di poster di<br />

attrici e cantanti e si scopre innamorata e attratta da Yolanda che<br />

viene non solo tenuta sotto protezione, ma anche corteggiata con<br />

26<br />

regali e mille attenzioni.<br />

Questo non è il primo amore gay <strong>del</strong>la madre Superiora. Ha già nascosto<br />

nel suo convento un’altra donna <strong>del</strong>la quale era innamorata.<br />

Ha avuto una relazione con la spacciatrice di eroina e quando questa<br />

le chiede di nuovo asilo dalla polizia, non può dir di no.<br />

Significativa e peculiare è la scena <strong>del</strong>la Madre Superiora che infila le<br />

scarpe alla spacciatrice, prima che venga trascinata via dalla polizia.<br />

La scena è paragonabile a quella <strong>del</strong>la peccatrice pen<strong>it</strong>ente (in alcune<br />

tradizioni assimilata a Maria Maddalena, in altre a Maria di Betania):<br />

« E, ecco, una donna in c<strong>it</strong>tà, che era una peccatrice, quando lei seppe<br />

che Gesù sedeva nella casa dei Farisei, portò una scatola di unguento,<br />

e si levò in piedi ai suoi piedi dietro lui piangendo, e iniziò a<br />

lavare i suoi piedi, e li pulì con i capelli <strong>del</strong>la sua testa, e baciò i suoi<br />

piedi, e li unse con l'unguento. » (Luca 7:36-50)<br />

Oppure si può pensare alla stessa lavanda dei piedi durante l’ultima<br />

cena (Giovanni: 13,1-15). Nel primo caso è la<br />

Madre Superiora stessa la peccatrice, nel secondo<br />

sarebbe l’umile serva di una peccatrice.<br />

Fatto sta che tutta la vicenda è arricch<strong>it</strong>a di<br />

c<strong>it</strong>azioni e d’inconsuete interpretazioni <strong>del</strong> Vangelo.<br />

Ad esempio, a sostegno <strong>del</strong>l’atto di vendere<br />

le suppellettili <strong>del</strong> convento allo scopo di procurarsi<br />

il denaro per l’eroina, è c<strong>it</strong>ato il Vangelo<br />

secondo Matteo (6,1-6.16-18), “non sappia la<br />

tua sinistra ciò che fa la tua destra”, come se<br />

questa semplice frase potesse giustificare l’atto<br />

di rubare alla chiesa stessa.<br />

Ogni riflessione inser<strong>it</strong>a nel film è una cr<strong>it</strong>ica<br />

arguta e profonda all’ist<strong>it</strong>uzione ecclesiastica e<br />

a quella degli ordini religiosi, quasi Almodovar,<br />

ricalcando la profonda imperfezione <strong>del</strong>l’animo<br />

umano (che forse follemente cerca di rendersi<br />

ciò che non può essere), volesse suggerire a<br />

tutti una riflessione ben più profonda sul concetto<br />

di peccato.<br />

Culturalmente assimilato da chiunque abbia<br />

ricevuto un’educazione cristiana, il concetto<br />

di peccato come trasgressione volontaria di<br />

una norma divina (diz. De Mauro) resta intrinsecamente<br />

attorcigliato intorno alla percezione<br />

profonda che abbiamo di noi stessi.<br />

Basta guardare questo film e mettere alla<br />

prova ogni nostra convinzione.<br />

Le suore descrivono le loro azioni come un atto<br />

dovuto alla Chiesa stessa, perché se non ci fosse il peccato, non esisterebbe<br />

la chiesa e nemmeno chi, per missione, sceglie di salvare<br />

chiunque altro dalle tenebre oscure <strong>del</strong> peccato.<br />

Peccare, per queste suore, è alimentare il loro stesso lavoro. Ed è<br />

come se un medico rendesse i propri pazienti malati per aver sempre<br />

persone da curare.<br />

E questo lascia davvero esterrefatti e sorpresi? Sembrano due cose<br />

diverse, ma ne sentiamo parlare ogni giorno. Si tratta pur sempre di<br />

speculare: c’è chi lo fa sulla prescrizione dei medicinali, c’è chi inventa<br />

malattie nuove per vendere nuovi farmaci, chi specula sui prezzi<br />

degli alimenti e dei capi d’abbigliamento, chi sui depos<strong>it</strong>i di denaro in<br />

banca. Ognuno di questi è un“peccatore”?!<br />

Proprio perché i tempi cambiano e con essi il buon costume, anche la<br />

chiesa ha aggiornato la lista dei peccati. Dalla Pen<strong>it</strong>enziaria Apostolica<br />

(il dicastero vaticano che si occupa di problemi di coscienza) sono<br />

stati aggiunti ai vizi cap<strong>it</strong>ali non solo la fecondazione assist<strong>it</strong>a, gli<br />

studi sul DNA e sulle cellule staminali, ma anche l’evasione fiscale,<br />

l’inquinamento, la corruzione.<br />

E allora, alla fine di tutte queste elucubrazioni, dopo aver visto<br />

questo film degli anni ’80, non possiamo non chiederci perché ci<br />

disgusta di più una suora che si inietta in vena <strong>del</strong>l’eroina che un<br />

odontoiatra professante che evade le tasse.<br />

Questioni di punti di vista? Chi non ha mai peccato, scagli la prima<br />

pietra.<br />

Gabbiano Sognatore


FdM Recensioni<br />

Ad occhi chiusi<br />

E<br />

gli è così. Nulla lo cambierà.<br />

Mai. O forse no.<br />

Nella v<strong>it</strong>a di Guido Guerrieri mai<br />

dire mai, perché certe cose, sì, restano<br />

– le occhiaie, la nebbia in testa, il sacco<br />

<strong>del</strong> pugilato – altre, invece, mutano di<br />

romanzo in romanzo. Sto parlando di<br />

un avvocato che vive<br />

nella Bari dei nostri<br />

giorni, c<strong>it</strong>tà che potrebbe<br />

vedere il sole ma<br />

che ama guardarsi i<br />

piedi.<br />

Perché diventare avvocato?<br />

Per caso, <strong>del</strong> tipo<br />

“che faccio domani?<br />

Non so, magari bevo<br />

un caffè e fumo una sigaretta”<br />

o meglio, “che<br />

faccio da grande? Vediamo,<br />

un…due…tre,<br />

beh, sì, dai, giurisprudenza,<br />

poi si vedrà”.<br />

E così altrettanto casualmente<br />

procede la<br />

sua v<strong>it</strong>a senza che<br />

nemmeno se ne accorga.<br />

Diventa avvocato,<br />

“perché – scrive- non sapevo cosa fare”.<br />

Egli ama stupire sé stesso (e di conseguenza<br />

anche il lettore) accettando cause<br />

perse, difendendo persone che altri<br />

avvocati hanno rifiutato di difendere,<br />

perché sicuramente ree. Ma l’occhio <strong>del</strong><br />

nostro protagonista va oltre: non si ferma<br />

davanti alla prima prova che incastra<br />

il suo cliente. Abbatte muri, spalanca<br />

porte ma sempre stando attento a<br />

non fare rumore.<br />

“Difficile”, direte voi. E infatti ogni tanto<br />

27<br />

qualche mattone cade e il terribile suono<br />

di calcinacci tuona nella c<strong>it</strong>tà e nelle<br />

vie sbagliate, ab<strong>it</strong>ate da quei potenti<br />

che bastonano Bari godendo nel vederla<br />

fissare i suoi piedi.<br />

Le storie <strong>del</strong>l’avvocato si articolano in<br />

ben quattro libri, usc<strong>it</strong>i tra il 2002 e il<br />

2010. L’autore è Gianrico<br />

Carofiglio, avvocato<br />

e procuratore antimafia,<br />

oggi stabile a<br />

Roma. Egli nega qualsiasi<br />

autobiografismo<br />

pur ammettendo che<br />

qualche spunto è preso<br />

dalla sua v<strong>it</strong>a.<br />

Questi romanzi raccontano<br />

vicende giudiziarie<br />

molto originali, assai<br />

lontane dai gialli<br />

che oggi riempiono le<br />

librerie o popolano il<br />

palinsesto televisivo. In<br />

queste pagine si va ben<br />

oltre il preterintenzionale<br />

o il doloso perché<br />

i crimini che Guido<br />

smaschera sono spesso<br />

insospettabili.<br />

Come faccia a risolvere certi casi, se lo<br />

chiedono in molti, soprattutto i suoi nemici.<br />

Ma è proprio questo il trucco: non<br />

lo sa nemmeno lui.<br />

Ed è proprio la sua imprevedibile capac<strong>it</strong>à<br />

investigatrice a rendere la lettura<br />

di questi romanzi un’esperienza avvincente,<br />

seducente e coinvolgente.<br />

Angela Stagni


"Peer education mi aiuta a<br />

raggiungere quell'idea di medico<br />

che vorrei diventare: insomma,<br />

non voglio diventare uno di quei<br />

dottori che sanno tutto e non<br />

sanno nient'altro. E poi è socialmente<br />

utile, ed è divertente."<br />

(Luisella, peer educator)<br />

"L'ho fatto perché<br />

volevo vivere la<br />

facoltà in maniera più<br />

attiva. Al di là dei<br />

libri e <strong>del</strong>lo studio,<br />

da studente di<br />

medicina si possono<br />

fare tante altre cose."<br />

(Noemi, peer educator)<br />

"Abbiamo instaurato un bel<br />

rapporto, sia con i ragazzi<br />

sia con le scuole, che ci<br />

chiedono di riconfermare il<br />

nostro impegno per l'anno<br />

dopo… questo vuol dire<br />

che qualcosa di utile<br />

l'abbiamo fatto."<br />

(Barbara, peer educator)<br />

28<br />

“Se non riesci a farti<br />

capire da dei ragazzini<br />

di quattordici anni<br />

come pensi di farti<br />

capire da un anziano?"<br />

(Angelo, peer educator)

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