Novembre 2011 - Fiori del Maalox.it
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E c’è la<br />
CONTROGUIDA!!!
Ed<strong>it</strong>oriale de Lo spir<strong>it</strong>o <strong>del</strong> <strong>Maalox</strong><br />
CONTROGUIDA <strong>2011</strong>-2012<br />
Peer education what?<br />
Di Pof<br />
Con la scure in mano<br />
Di Angela Stagni<br />
Salute dietro le sbarre<br />
Di Vale e Sara<br />
Viva le tasse!?!<br />
Di Blackberry<br />
REDAZIONE FdM:<br />
Federica: feffeg@libero.<strong>it</strong><br />
Gabbiano Sognatore:<br />
knightoflight@hotmail.<strong>it</strong><br />
Black Berry: purplecast@libero.<strong>it</strong><br />
Emiliana: emiliana.angilletta@gmail.com<br />
Pof.: papof_87@hotmail.com<br />
Angela: osso_sfenoide@yahoo.<strong>it</strong><br />
Charlie :frenciz@yahoo.<strong>it</strong><br />
sOmmARiO<br />
pag. 3<br />
pp. 4-14<br />
pag. 15<br />
pag. 16<br />
pag. 17<br />
pag. 19<br />
Quando anche la salute diventa una<br />
cosa losca<br />
Di Maria Teresa<br />
Occupy the world<br />
Di Charlie<br />
The constant gardener<br />
Di BlackBerry<br />
Indiscretamente peccatrici<br />
Di Gabbiano Sognatore<br />
Ad occhi chiusi<br />
Di Angela Stagni<br />
COPERTINA: di Pof<br />
IMPAGINAZIONE: di Pof<br />
ISPIRATORE UNICO: Spir<strong>it</strong>o <strong>del</strong> <strong>Maalox</strong>®<br />
Questa e le precedenti copie di FdM sono scaricabili dal s<strong>it</strong>o<br />
www.fiori<strong>del</strong>maalox.<strong>it</strong><br />
Potete commentare gli articoli o esprimere un parere sugli argomenti trattati nel giornalino<br />
scrivendoci all’indirizzo:<br />
buchettax@yahoo.<strong>it</strong><br />
pag. 22<br />
pag. 23<br />
pag. 25<br />
pag. 26<br />
pag. 27
TANTA ROBA<br />
Cari lettori e lettrici, perché non andate a controllare se su Wikipedia sotto la voce<br />
“giornalino superfighissimo” c’è scr<strong>it</strong>to “<strong>Fiori</strong> <strong>del</strong> <strong>Maalox</strong>”?<br />
Se così non è partiamo sub<strong>it</strong>o male perché, e qui lo spiego ai nuovi, i <strong>Fiori</strong> <strong>del</strong> <strong>Maalox</strong> sono<br />
pane di v<strong>it</strong>a eterna per gli studenti di medicina di Bologna. Innanzi tutto do il benvenuto alle<br />
matricole che, a partire da questo numero, avranno modo di saggiare ben bene la mia acid<strong>it</strong>à.<br />
Perché io denuncio e non sto z<strong>it</strong>to. Perché io non mi metto in un angolino tac<strong>it</strong>o, ma<br />
grido a gran voce quello che ho da dire.<br />
Ogni numero ha il suo urlo, la sua cr<strong>it</strong>ica, la sua provocazione.<br />
Proprio il nostro Gabbiano Sognatore a pagina xxx ci sconvolgerà, per esempio, parlandoci<br />
<strong>del</strong> film xxx che, senza peli sulla lingua, scava nelle parti più recond<strong>it</strong>e e peccatrici <strong>del</strong>l’animo<br />
umano.<br />
Inoltre sappiamo tutti che in questi giorni proprio si parla di soldi, di economia. A quanto<br />
pare i nostri pol<strong>it</strong>ici sono impegnati a salvare il PIL, ma sarà vero? Oppure è il sol<strong>it</strong>o "Perepè<br />
qua qua, qua qua perepè" e cioè la sol<strong>it</strong>a aria fr<strong>it</strong>ta che ci camuffano come pranzetto squis<strong>it</strong>o?<br />
Se sia vero o meno questo non posso saperlo, però posso consigliarvi una cosa: su questo<br />
numero troverete l’ inserto <strong>Fiori</strong> <strong>del</strong> <strong>Maalox</strong>: “Facciamoci da Mangiare” che presenta un’ ottima<br />
ricetta soprattutto per gli studenti fuori sede che hanno, in genere, il frigo mezzo vuoto<br />
(e il cesto <strong>del</strong>la biancheria sporca pieno). E questo, ve lo assicuro io, è un ottimo pranzetto,<br />
non solo aria fr<strong>it</strong>ta (per l’appunto). E dopo questa mangiata potete tranquillamente permettervi<br />
di guardare un film. Ma quale? Oltre a quello <strong>del</strong> Gabbiano c’è anche quello di Pixie-<br />
Purple che, a pagina xxx, ci consiglia una storia ambientata in Kenya, storia che tutti i medici<br />
dovrebbero sentire.<br />
Ora so già che le matricole si staranno chiedendo: ma chi è sto qua?sto spir<strong>it</strong>o che con un<br />
tocco di rap - pa pa para para pa pa para – ci presenta un giornalino misconosciuto e apparentemente<br />
inutile? Ecco, proprio qui voi, proprio voi che avete un libretto nuovo di zecca, a<br />
già, quasi dimenticavo che per voi esiste solo alma esami, e non proverete mai l’ebbrezza<br />
<strong>del</strong>l’ultimo voto scr<strong>it</strong>to sul libretto, sfigati! Comunque troverete la magnifica contro guida<br />
per gli esami che dovrete sostenere nel prossimo anno. Non solo cosa bisogna studiare,<br />
quanto bisogna studiare, cosa è utile frequentare, ma anche come sopravvivere a esami apparentemente<br />
impossibili senza dimenticarsi il proprio nome. Perché vedete per me, Spir<strong>it</strong>o<br />
<strong>del</strong> <strong>Maalox</strong>, così come per voi, nulla è impossibile. Un saggio, ormai prossimo alla laurea,<br />
dice “in questi sei anni più che nozioni e numeri e algor<strong>it</strong>mi diagnostici, ho imparato che ciò<br />
che sembra impossibile in realtà possibile è, eccome!”. Quindi non spaventatevi: leggete la<br />
contro guida e vedrete che vi sentirete meno soli in questo viaggio che vi condurrà alla prima<br />
sessione d’esami.<br />
Ma poi, dico io, non penserete mica di passare tutto il vostro prezioso tempo su quella polverosa<br />
scrivania a studiare? Non c’è errore peggiore! Perché l’univers<strong>it</strong>à deve essere vissuta<br />
attivamente, dovete sfruttare tutte le attiv<strong>it</strong>à extra curricolari che vi propone e badate bene<br />
che non sono poche. Ve ne dico due? Una ce l’avete sotto gli occhi: entrare a far parte <strong>del</strong>la<br />
redazione di questo giornale, ora composta,per vostra fortuna giovani a<strong>it</strong>anti maschietti, da<br />
sole donne. Io le ho tutte in mano e loro, ispirate da me, scrivono, correggono, impaginano,<br />
ideano e rilegano, il tutto gratis, pensate quanto potente sono! Perciò se avete qualcosa che<br />
vi frulla per la testa scrivete alla loro mail e fatevi avanti perché non c’è bravo o cattivo articolista.<br />
Basta essere ispirati da me, e tutti diventano degli ottimi giornalisti. E anche se solo<br />
siete bravi a impaginare o se sapete disegnare copertine, avanti, venghino! Le mie donzelle<br />
son lì che vi aspettano, piene di lasagne e tiramisù pronti ad accogliervi!<br />
E poi, la ormai rinomata Peer Education! Scopr<strong>it</strong>e cos’è insieme a Martina (pagina xxx). Ecco<br />
un altro modo per essere parti attive <strong>del</strong>l’UniBo.<br />
Beh ragazzi, vi ho accolto abbastanza, ora lascio a voi il giudizio <strong>del</strong> nostro giornalino. Buona<br />
lettura (para-pà para-pà) perché qui, c’è TANTA ROBA<br />
Lo Spir<strong>it</strong>o <strong>del</strong> <strong>Maalox</strong>
I<br />
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A<br />
Chimica e Biochimica Generale-Biochimica Metabolica<br />
Preparatevi per la pietra angolare <strong>del</strong> primo anno: quest’esame non scherza affatto, specialmente perché i voti<br />
<strong>del</strong>le sue parti fanno media tra loro. Si inizia con la Taddei, che spiega su ottime slides e non è cru<strong>del</strong>e all’esame<br />
(concentratevi specialmente su chimica organica e sugli esercizi). La Baracca è precisissima e va assolutamente<br />
segu<strong>it</strong>a, specialmente perché all’esame è feroce e farà di tutto per mettervi a disagio alla prima imperfezione;<br />
i suoi argomenti prefer<strong>it</strong>i sono emoglobina e cinetica di Michaelis Menten. Vi consigliamo spassionatamente<br />
di tentare allo scr<strong>it</strong>to. Solaini va segu<strong>it</strong>o con assidu<strong>it</strong>à in quanto tende a porvi domande di ragionamento<br />
più che nozionismo; per Generale si concentra molto sullo splicing e le Telomerasi, per Metabolica tende a<br />
richiedere formule e processi. Lenaz spiegherà benissimo la sua parte, tanto che non occorrerà quasi il libro,<br />
mentre la Genova spiegherà le vie di segnalazione inserendo molte informazioni non contenute sul libro di testo<br />
e le richiederà tutte all’esame con assoluta precisione. La Pignatti per Biochimica <strong>del</strong>la Nutrizione è tranquilla<br />
e semplice, ma molte cose che dirà non sono sul libro. Ventura porterà una ventata di genial<strong>it</strong>à e vi offrirà<br />
una visione <strong>del</strong> futuro prossimo ined<strong>it</strong>a; è il più tranquillo ma occorre seguirlo e studiarlo.<br />
Materiale didattico: per Chimica sono sufficienti le slides e gli esercizi, se si vuole il Bertoluzza; per tutta Biochimica<br />
il Lehninger è d’obbligo, corredato da fiumi di appunti; per Nutrizione il CD.<br />
Preparazione: Chimica +++ Biochimica Generale +++++ Biochimica +++++<br />
Difficoltà: Chimica ++ Biochimica Generale +++++ Biochimica +++++<br />
Fisica<br />
Bersani è capace di rendere interessante ed accessibile ogni cosa che correda con informazioni e ragionamenti<br />
utilissimi; tiene molto conto <strong>del</strong>le presenze. Consigliamo di non prendere sottogamba le lezioni di esercizi e gli<br />
scr<strong>it</strong>ti, fondati sulle prime, in quanto superati questi si è a cavallo per un ottimo voto. Prendete i suoi lucidi!<br />
Materiale didattico: Scannicchio per i più navigati, Giancoli per tutti.<br />
Preparazione: +++<br />
Difficoltà:+++<br />
Istologia ed Embriologia<br />
La Bonsi è gelida e di geometrica precisione, con buone slides e spiegazioni puntuali e chiare, umana all’esame<br />
per quanto puntigliosa. La Martinelli dispone di ottime slides e sa essere molto esigente: non risparmiatevi<br />
all’esame, in quanto più dati e particolari riusc<strong>it</strong>e ad inserire in una risposta articolata meglio è. Le presenze<br />
sono importanti ed i laboratori essenziali per i vetrini.<br />
Materiale didattico: I<strong>del</strong>son Gnocchi o Rosati, slides, Barbieri e Carinci per embriologia (servirà pure per anatomia.)<br />
Preparazione: ++++<br />
Difficoltà:++++<br />
Biologia e Genetica<br />
Il corso è vasto ed interessante e legherà tutto quanto state studiando in un sistema compiuto. La V<strong>it</strong>ale è<br />
gentile e disponibile, la Frabetti più energica ed ama risposte articolate. Comportatevi bene a lezione e segu<strong>it</strong>e<br />
i laboratori in quanto se ne terrà conto all’esame.<br />
Materiale didattico: slides, dispensa di Strippoli per Genetica ed eventualmente il libro consigliato.<br />
Preparazione: ++<br />
Difficoltà: +++<br />
Anatomia I –Storia <strong>del</strong>la Medicina<br />
Il corso è lungo e pesante, ma pone solide basi per gli incubi che vi attenderanno in segu<strong>it</strong>o, ergo studiate con<br />
ardore ed abnegazione tutte le infin<strong>it</strong>e nozioni. Le lezioni sono d’obbligo, così come il libro di testo e gli utilissimi<br />
laboratori secchi e su cadavere. La Santi e la Faenza possono essere pignole e desiderano risposte veloci e<br />
precise, eventualmente corredate da uno schizzo per dimostrare che avete cap<strong>it</strong>o.<br />
Materiale didattico: il Gray è topografico e professionale, l’EdiErmes sistematico, il Cattaneo un’incogn<strong>it</strong>a (i<br />
docenti lo sconsigliano ma alcuni hanno ottenuto ottimi voti studiando su di esso); per l’atlante il Netter è perfetto.<br />
Preparazione: +++++<br />
4<br />
Difficoltà: ++++
Fisica<br />
Primo esame con cui lo studente novello si trova ad avere a che fare. Le reazioni al corso di fisica possono essere di due tipi: ilar<strong>it</strong>à o disperazione.<br />
Se avete un minimo di ironia e di leggerezza nell’approccio all’univers<strong>it</strong>à, troverete alquanto esilaranti le lezioni di Zannoli, in cui non capirete assolutamente<br />
un accidente di fisica (a meno che non abbiate frequentato uno scientifico), ma apprenderete un sacco di aneddoti divertenti sulla storia<br />
personale <strong>del</strong> professore, da quando defibrillava maiali a quando il suo arrivo ha garant<strong>it</strong>o il Supremo Ordine Universale nel reparto di Cardiologia e<br />
nel comportamento di quelle “insopportabili”, “indisciplinate” infermiere. Se invece siete di quelli che nemmeno una storia su pecore e fulmini può<br />
distrarre dal pensiero che topperanno anche il primo esame <strong>del</strong>la loro carriera univers<strong>it</strong>aria, allora mun<strong>it</strong>evi di un bel thermos di camomilla (una fiala<br />
di valium?), e preparatevi ad assistere impotenti al susseguirsi di slides indecifrabili.<br />
Oltre alle lezioni, i professori offrono una serie di utili “eserc<strong>it</strong>azioni” per prepararsi all’esame, composto da tre parziali scr<strong>it</strong>ti più orale, tutti fattibili.<br />
Materiale didattico: al corso viene consigliato il Testoni-Zannoli (né più né meno una raccolta <strong>del</strong>le slides di Zannoli, altrettanto incomprensibili, e<br />
<strong>del</strong>le sue storielle) o il Borsa-Scannicchio, libro difficile e adatto a chi ha già solide conoscenze in materia. Meglio usare i libri <strong>del</strong> liceo e le slides.<br />
Preparazione: +++ (ci vuole costanza e studio quotidiano), Difficoltà esame: ++<br />
Chimica e biochimica generale/Biochimica<br />
Primo corso “in odore di medicina” che frequenterete. Il corso è diviso in due parti. Nel primo semestre passerete dall’entusiasmo <strong>del</strong>la saltellante e<br />
chiarissima Tinti (le cui slides vi apriranno un mondo insospettato sulla chimica inorganica, che forse pensavate, erroneamente, di conoscere), al<br />
competente ma flemmatico, flemmatico, flemmatico, flemm… insomma, a Bonora (chimica organica), alla pacata e scorrevole Fato, la cui chiarezza<br />
nella spiegazione e pazienza sono davvero impareggiabili.<br />
Il secondo semestre frequenterete invece, prima di tutto, il corso di Biochimica Metabolica di Guarnieri. Il professore è in assoluto uno dei migliori<br />
che avrete il primo anno, competente, cristallino nella spiegazione, divertente, disponibile e serio. Le sue lezioni saranno appassionanti e vi daranno<br />
un approccio clinico alla biochimica molto stimolante. Importante seguire i Casi Clinici. Flamigni tratterà in segu<strong>it</strong>o Biochimica Ormonale: professore<br />
competente, materia interessante ma spiegazione piuttosto flemmatica e difficile da seguire nelle ore post-prandiali senza cadere in semi-trance.<br />
Infine, la Tantini vi spiegherà Biochimica <strong>del</strong>la Nutrizione, mentre Ventura Biologia Molecolare: corsi brevi e interessanti, segu<strong>it</strong>eli con attenzione.<br />
Gli esami saranno scr<strong>it</strong>ti per Chimica e Biochimica generale (cercate di presentarvi al primo appello, è importante familiarizzare con la modal<strong>it</strong>à <strong>del</strong><br />
test scr<strong>it</strong>to che ai primi tentativi dispensa dei gran 21 anche a chi ha una preparazione da Nobel) e orali nel secondo semestre (i professori vi interrogano<br />
in modo da farvi integrare i vari moduli <strong>del</strong> corso senza ripetere a pappagallo).<br />
Materiale didattico: Slides presenti su AMS Campus per tutti i corsi. Di libri è consigliato il Lehninger (l’enciclopedia biochimica di ogni studente<br />
di medicina), o il Marks (con una visione più globale rispetto al Lehninger, è una specie di Guarnieri cartaceo, chiarissimo) mentre potete ev<strong>it</strong>are di<br />
acquistare il Bertoluzza (chimica inorganica e organica) e usare per queste materie il libro <strong>del</strong> liceo o slides più appunti. Preparazione:++++, Difficoltà<br />
esame:+++<br />
Istologia ed Embriologia<br />
Il regno <strong>del</strong>la Caramelli. Questa frizzante ed energica saprà spiegarvi bene ogni mistero di cellule e tessuti, in quello che è un corso affascinante, se<br />
non altro perché, già al primo semestre, vi consente di parlare di qualcosa di medico e di vedere dei vetrini dei vari tessuti (insomma, un po’ di carnazza<br />
e non solo molecole).<br />
L’esame è diviso in due parti: il riconoscimento di tre vetrini (tempo concesso un’ora) e l’orale vero e proprio, che prevede una domanda di istologia,<br />
una di embriologia e una di c<strong>it</strong>ologia. Le opinioni sull’atteggiamento <strong>del</strong>la Caramelli all’esame sono discordanti: la professoressa sembra andare a<br />
simpatia, quindi cercate di mostrarvi spavaldi e un po’ sbruffoni, anche se sotto sotto vi sent<strong>it</strong>e come un tacchino alla vigilia <strong>del</strong> giorno <strong>del</strong> ringraziamento.<br />
Materiale didattico: L’I<strong>del</strong>son-Gnocchi è utile solo per il cap<strong>it</strong>olo sul nucleo (scr<strong>it</strong>to dalla Caramelli, quindi da imparare a menad<strong>it</strong>o), mentre per il<br />
resto è un volume incomprensibile e sgrammaticato. Meglio il chiarissimo Monesi, o in alternativa il Rosati. Per embriologia, il Carinci è uno dei<br />
libri più chiari, limpidi e interessanti che potrebbe cap<strong>it</strong>arvi tra le mani.<br />
Preparazione: +++, Difficoltà esame: ++<br />
Anatomia<br />
Meravigliosa quando la sai, una bestia mentre la studi, è sicuramente il corso più impegnativo <strong>del</strong>l’anno. Alle lezioni frontali si alternano laboratori<br />
di osservazione <strong>del</strong>le ossa, sezione <strong>del</strong> cuore, una lezione su cadavere e alcune lezioni pomeridiane sull’anatomia di superficie. E’ assolutamente<br />
fondamentale studiare volta per volta (se dovete fare tutto a giugno è un massacro), seguire le lezioni e PRENDERE APPUNTI. Più di qualsiasi<br />
libro, più di qualsiasi atlante, dei buoni appunti sono la base per avere un buon voto all’orale e capire cosa le prof vogliono sapere e come. Addir<strong>it</strong>tura,<br />
se sarete stati abbastanza precisi, potrete ev<strong>it</strong>are di studiare sui libri. Le due professoresse che vi illustreranno le meraviglie <strong>del</strong> corpo umano sono<br />
la Manzoli e la Billi: entrambe precise, chiare, competenti, disponibili a ripetere e ripetere, pur di farvi entrare nella zucca ciò che stanno spiegando.<br />
Proprio per questo, tuttavia, non dovete sottovalutare NESSUNA <strong>del</strong>le cose che vi diranno, nemmeno il decorso <strong>del</strong> più piccolo nervo, <strong>del</strong>la più piccola<br />
arteria, <strong>del</strong> fascio muscolare più anonimo. Se lo c<strong>it</strong>ano, va saputo. All’orale sono puntigliose allo sfinimento con quello che hanno spiegato: se<br />
sapete a memoria tutto il Gray, ma non quello che hanno detto a lezione, il vostro destino è segnato.<br />
Materiale didattico: il Gray è un tomo il cui unico pregio è di avere l’approccio topografico che le prof seguiranno all’orale. Per il resto è più un’enciclopedia<br />
che un libro di testo: prolisso, difficile da studiare, pesante come un mattone da tirarsi dietro. L’Anastasi può essere un’alternativa, ma a<br />
vostro rischio e pericolo, perché è molto (troppo) riassuntivo. Consigliabile il Cattaneo: chiaro, completo, comprensibile. Non ha l’approccio topografico,<br />
ma una volta studiati gli apparati, quello segue da solo.<br />
Difficoltà esame:++++, Preparazione: +++++<br />
Biologia e Genetica<br />
Un esame interessante, con professori “interessanti”. Strippoli, per genetica, vi lascerà stup<strong>it</strong>i per il carisma con cui riesce a catturare<br />
l’attenzione nel corso <strong>del</strong>le sue lezioni, molto piacevoli e interessanti. La Marini, di biologia, ha certo il pregio di mettercela tutta nel<br />
cercare di essere chiara nelle sue spiegazioni, purtroppo senza grandi risultati: le slides non sembrano avere un ordine logico, e le<br />
spiegazioni potrebbero apparirvi senza capo né coda. Tuttavia, se farete lo sforzo di prendere appunti e di cercare di capire dove si sta<br />
andando a parare, sarà tutto di guadagnato all’orale, durante il quale la Marini vuole sentire quello che ha spiegato a lezione. All’esame<br />
entrambi i prof sono piuttosto umani, Strippoli estrae la domanda da un pool predefin<strong>it</strong>o e ascolta quello che avete da dire, aiutandovi<br />
se necessario, e la Marini, pur esigente, è piuttosto umana se appena vede in voi <strong>del</strong>l’interesse per la sua materia.<br />
Materiale didattico: ampiamente sufficienti le sue slides per la Marini e le dispense di Strippoli per… Strippoli.<br />
Preparazione: + Difficoltà esame: ++<br />
5<br />
I<br />
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II<br />
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A<br />
ANATOMIA<br />
Come ci disse una volta la prof. Faenza “Il prof. Cocco È l’anatomia”. Ed è vero. Nonostante possa essere non proprio<br />
facilissimo seguire le sue lezioni, vi darà un metodo utile per lo studio casalingo, anche perché la materia è<br />
realmente vasta, e aggirarsi senza una guida è difficile! Per l’esame il consiglio è tentare al preappello, e se non ci<br />
doveste riuscire provate almeno a sostenere il primo scr<strong>it</strong>to, dato che sono di difficoltà crescente e viene considerato<br />
il voto migliore tra i tre, provandoli tutti (ma per sicurezza chiedete ai proff. riguardo questo punto).<br />
Materiale di Studio: Il prof. Cocco consiglia il Gray. Anche se sembra molto “professionale” è parecchio difficile da<br />
seguire come primo approccio all’anatomia ed è molto prolisso (molti lo comprarono e poi studiarono su altri libri).<br />
Meglio quindi l’EdiErmes, anche perché ha un approccio sistematico, come quello fatto a lezione, e non topografico.<br />
Per quanto riguarda il Cattaneo, Cocco lo sconsiglia, ma alcuni hanno brillantemente superato l’esame anche<br />
preparandolo da lì. Infine Netter e relativa guida sono fondamentali! Per micro (su cui interroga la prof. Faenza) e<br />
organogenesi (chiesta raramente all’esame) ok slide e ripasso sul Barbieri-Carinci.<br />
Preparazione: *****<br />
Frequenze: Cocco++++ Faenza++<br />
Difficoltà:+++++<br />
FISIOLOGIA DEI SISTEMI<br />
L’esame non è particolarmente complesso, anche se quel buon uomo di Perez, che non incontrerete a lezione ma<br />
sarà invece presente in sede d’esame (misteri…), vi potrebbe far penare. La prof. Bartesaghi, a lezione, con un’incessante<br />
e martellante ripet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à, sarebbe capace di far entrare nella testa tutte le nozioni persino ad un sasso.<br />
Il programma è articolato in tesine: quando le estrarrete tentate di discutere con Amici, Zamboni o assistenti le<br />
parti non pertinenti all’endocrinologia, se cap<strong>it</strong>ate prima da questi, perché normalmente Perez tende a essere più<br />
tranquillo su quest’ultima.<br />
Materiale di studio: Berne Levy (testo consigliato) ma per la parte di endocrinologia anche il Guyton.<br />
Preparazione: ***<br />
Frequenze: Amici+++++ Zamboni++ Bartesaghi+++(+)<br />
Difficoltà: +++<br />
NEUROANATOMIA<br />
Pur non essendo il programma vastissimo non sarà facile ricordare tutte le nozioni e i nomi strambi inventati dagli<br />
anatomici. La prof. Ruggeri normalmente non dice nulla più di quello scr<strong>it</strong>to sul libro.<br />
Consiglio spassionato: nonostante il caldo atroce <strong>del</strong>l’estate bolognese NON PRESENTATEVI IN BRAGHE CORTE<br />
IN SEDE D’ESAME (nemmeno se siete lì per assistere).<br />
Materiale di studio: terzo volume <strong>del</strong>l’EdiErmes, ma il Cattaneo sul sistema nervoso è ottimo (A parte per occhio<br />
e orecchio che non ci sono)! Il tegumentario (in programma ma concordato a lezione se sarà chiesto o no), lo trovate<br />
come ultimo cap<strong>it</strong>olo nelle vecchie edizione <strong>del</strong> terzo volume <strong>del</strong>l’EdiErmes.<br />
Preparazione: ****<br />
Frequenza: Ruggeri++<br />
Difficoltà: +++<br />
FISIOLOGIA DEGLI APPARATI<br />
Questo esame è un po’ come l’agoghé (ἀγωγή) lacedemone: se sopravvivete potete di dir<strong>it</strong>to entrare a far parte <strong>del</strong>la<br />
società. Rilevamenti storici a parte, è un esame che vi scalfirà l’animo. È diviso in poco più di 25 tesine, ne dovrete<br />
estrarre due come in fisio1 e avrete circa 40 minuti-1 ora per riordinare le idee prima di dover esporre gli argomenti<br />
ai proff. Studiatelo a fondo, è fondamentale!!!<br />
Materiale di studio: Berne-Levy ufficialmente, ma carente per alcuni argomenti, come per rene e polmone per i<br />
quali è molto indicato il West. Naturalmente gli appunti, in particolare di Perez e Amici sono fondamentali, quindi<br />
segu<strong>it</strong>e le lezioni! (Per Amici “un consiglio” è scaricare anche le slide!). Eventualmente Guyton…<br />
Preparazione: *****(+∞)<br />
Frequenze: Perez+++++ Amici+++++ Lenzi+++ Zamboni+(qualcuno le considera utili, ma non si capisce dove…)<br />
Difficoltà: +++++<br />
IMMUNOLOGIA E PATOLOGIA MOLECOLARE<br />
Il voto finale è la media dei voti dei due corsi.<br />
IMMUNOLOGIA: il corso non richiede una grande mole di studio, ma è importante studiare bene la materia soprattutto<br />
per la propedeutic<strong>it</strong>à a Patologia Generale <strong>del</strong> terzo anno. La prova scr<strong>it</strong>ta è corretta con cr<strong>it</strong>eri sconosciuti<br />
che faranno affossare od impennare le medie.<br />
Preparazione: ** - Difficoltà: ** - Frequenze: Licastro: 0/-∞ (inizia tardi e finisce prima)<br />
PATOLOGIA: Il corso è di dubbia util<strong>it</strong>à (imparare nozioni che si dimenticano dopo 15secondi) ma fa muovere i<br />
primi passi nel mondo <strong>del</strong>la Patologia e <strong>del</strong>l’Epidemiologia.<br />
Preparazione: ** - Difficoltà: ** - Frequenze: Lollini ++++ (la lezione è sulle slide che verranno chieste: nulla più,<br />
nulla meno) Nanni ++ (se l’aula non dà segni di v<strong>it</strong>a, il coinvolgimento lat<strong>it</strong>a) Grilli + (sarete sommersi da numeri)<br />
PSICOLOGIA<br />
Semplice e poco approfond<strong>it</strong>a, con qualche sprazzo di v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à riguardo al rapporto medico-paziente (se siete fortunati).<br />
Materiale didattico: Gli appunti di lezione. Il testo consigliato è identico ma dispersivo, quindi superfluo<br />
Difficoltà: ** (ci saranno domande di cui nessuno saprà mai la risposta)<br />
Frequenza: +++<br />
6
ANATOMIA II<br />
Probabilmente saranno sempre la Manzoli e la Billi a tenere l’insegnamento, ma non ci si può giurare. Conoscete già le due professoresse,<br />
ma la Billi potrebbe sorprendervi pos<strong>it</strong>ivamente, dando il meglio di sé durante le lezioni sull’apparato gastrointestinale<br />
ed organi annessi. L’esame non presenta differenze rispetto ad Anatomia I: la Billi interroga sulla microanatomia<br />
e fa anche una domanda o due di anatomia, la Manzoli si sofferma più a lungo sull’anatomia. Unica raccomandazione,<br />
è consigliabile dare sempre Anatomia prima di Fisiologia.<br />
Materiale di studio: Il Gray è molto dettagliato, ma è ottimo se vi interessa approfondire ed entrare nell’Anatomia.<br />
L’Edi Ermes è più chiaro e sintetico e, tutto sommato, va meglio per preparare un esame senza strapparsi i capelli.<br />
Fondamentale l’atlante: consigliato il Netter, che torna sempre utile (ho sent<strong>it</strong>o storie di medici con esperienza decennale<br />
che ogni tanto ancora lo sfogliano per risolvere piccoli dubbi e perpless<strong>it</strong>à).<br />
Preparazione: *****<br />
Tempo di preparazione: da un mese a quattro mesi<br />
Difficoltà: ****<br />
FISIOLOGIA DEI SISTEMI<br />
Esame molto carino e mediamente impegnativo. Utile seguire le lezioni, prevalentemente tenute dalla Bartesaghi, che<br />
spiega proprio con l’obiettivo di farti comprendere interamente i meccanismi alla base dei fenomeni fisiologici.<br />
L‘esame si suddivide in tesine; a ciascuno studente ne cap<strong>it</strong>ano due, estratte a caso dal computer. Dopo aver ricevuto<br />
le vostre tesine, avrete 20 minuti/mezz’ora per buttare giù uno schemino scr<strong>it</strong>to, poi sarete chiamati. Attenti a Lenzi<br />
per quanto riguarda le tesine di fisica (es: muscolo scheletrico, potenziali di riposo e azione): è molto facile che quel che<br />
direte non gli piaccia. Tranquille la Maioli e la Ciani. La Bartesaghi applica, per interrogare, la stessa filosofia utilizzata<br />
durante le lezioni: tende infatti a valutare lo studente per quanto a fondo ha compreso la fisiologia, e può diventare<br />
davvero esigente. Un’ultima raccomandazione: non tralasciate di studiare grafici e tabelle, i “fisiologi” ci tengono molto,<br />
e torna sempre molto utile anche a voi.<br />
Materiale di studio: il Berne-Levy è consigliato, in quanto è il libro che i professori prevalentemente seguono. Ma attenzione: le ultime edizioni si sono rivelate<br />
piene di errori! Se avete fegato, potete cercare l’edizione in lingua originale, che costa un terzo e non presenta molti errori di traduzione. Comunque, per<br />
la parte di Fisiologia dei sistemi, sono di grande aiuto le slides!<br />
Preparazione: ****<br />
Tempo di preparazione: 2 settimane – un mese<br />
Difficoltà: ***<br />
PSICOLOGIA GENERALE<br />
Lezioni decisamente noiose, ma è necessario andarci perché il prof. Codispoti prende le firme, applicando talvolta anche pol<strong>it</strong>iche piuttosto rigide al riguardo.<br />
L’esame (idone<strong>it</strong>à) è a crocette, ma non sottovalutatelo troppo, alcune domande sono piuttosto specifiche.<br />
Materiale di studio: le slides, checché ne dica il prof, POSSONO ASSOLUTAMENTE BASTARE, ma per scrupolo prendete in prest<strong>it</strong>o il libro (Atkinson –<br />
Hilgard), che si trova praticamente in tutte le biblioteche di Bologna e provincia.<br />
Preparazione: **<br />
Tempo di preparazione: una settimana, senza fretta.<br />
Frequenze: ***<br />
Difficoltà: **<br />
IMMUNOLOGIA E PATOLOGIA MOLECOLARE<br />
1) Immunologia<br />
Lezioni decenti quelle di Salvioli, l’assistente, e piuttosto confusionarie quelle di Franceschi. Purtroppo, i professori tendono a fare sovrapposizioni di argomenti,<br />
perciò il rischio che una lezione di Franceschi sia simile a quella di Salvioli <strong>del</strong> giorno prima è reale. L’esame è a crocette, con aggiunta di una domanda<br />
aperta (da tenere a mente per la verbalizzazione, a Patologia Molecolare). Non è un test difficile, il che non significa che si possa anche andare a tentoni.<br />
Materiale di studio: “Fondamenti di Immunologia”, di Abbas-Lichtman, altresì detto “Abbaspiccolo”, da leggere interamente; in alternativa, si trova anche la<br />
versione più approfond<strong>it</strong>a, sempre di Abbas e Lichtman. Le slides sono poco significative.<br />
Preparazione: ***<br />
Tempo di preparazione: da una a due settimane.<br />
Difficoltà: **<br />
2)Patologia molecolare<br />
Molto interessante la parte di Dall’Olio sulle malattie ered<strong>it</strong>arie; piuttosto noioso il modulo di Oncologia, che la Nanni porta avanti inserendo molte nozioni<br />
(che all’esame vuole sapere con abbastanza precisione); interessante anche il prof. Lollini, pur essendo anche la sua parte – immunologia dei tumori, cancerogeni,<br />
epidemiologia- piuttosto nozionistica.<br />
L’esame –orale, il cui voto fa media con quello di Immunologia- è relativamente tranquillo, l’unico più puntiglioso ed esigente è Dall’Olio (astenersi perd<strong>it</strong>empo,<br />
disorganizzati e persone che non hanno le idee perfettamente chiare).<br />
Materiale di studio: Le slides sono ampiamente forn<strong>it</strong>e ed esaurienti, e nella maggior parte nei casi bastano per affrontare l’esame. E’ comunque utile ed<br />
interessante approfondire dal libro (consigliato il Robbins).<br />
Preparazione: ****<br />
Tempo di preparazione: due – tre settimane.<br />
Difficoltà: ***<br />
NEUROANATOMIA<br />
Purtroppo quest’anno non si sa ancora chi vi terrà lezione, probabilmente sarà la professoressa Ruggeri per questo vi rimandiamo alla lettura <strong>del</strong> secondo<br />
anno canale A. nel caso in cui il vostro professore fosse Cocco sappiate che egli incarna l’anatomia stessa, ergo studiate perfettamente e prendete buoni<br />
appunti e soprattutto in sede di esame d<strong>it</strong>e quel che ha detto lui, non quello che dicono i libri!!!<br />
Materiale di studio: qualsiasi libro usiate, è fondamentale avere dei buoni appunti. Cocco raccomanda caldamente il Gray, dove però r<strong>it</strong>rovare tutte le parti<br />
sui plessi ed i nervi si rivela un’impresa notevole. Piuttosto usato, perché chiaro e discorsivo, è il Cattaneo, ma non è un testo cui ci si può affidare completamente,<br />
essendo piuttosto datato.<br />
Preparazione: ****<br />
Tempo di preparazione: due settimane – un mese.<br />
Difficoltà: ***<br />
FISIOLOGIA DEGLI APPARATI<br />
Analogo a Fisiologia dei sistemi, con tuttavia molti più concetti da comprendere e tenere a mente, senza contare le correlazioni tra i vari fenomeni. Le lezioni<br />
saranno tenute da: Lenzi, che prevalentemente segue il libro, pur saltando qua e là tra vari paragrafi ed applicandovi un modo di ragionare tutto personale<br />
(da seguire, perché all’esame vorrà sentirsi dire quanto ha spiegato); Maioli, che segue pedissequamente le sue slides; Bartesaghi, che non si smentisce nelle<br />
sue capac<strong>it</strong>à di approfondimento <strong>del</strong>la materia; Perez (non è certo), che incarna la Fisiologia stessa.<br />
L’esame è analogo a quello di Fisiologia dei Sistemi. La nov<strong>it</strong>à di quest’ anno è che il voto di Fisiologia dei Sistemi e di Fisiologia degli Apparati è unico, ma<br />
nella sostanza non dovrebbe cambiare nulla. Studiatevelo bene, quel che imparerete si rivelerà di fondamentale importanza in futuro. Anche stavolta, i grafici<br />
sono importanti e vanno saputi bene.<br />
Materiale di studio: Berne-Levy, purtroppo talvolta insufficiente, che potrete integrare con altri testi, ad esempio il Guyton, molto buono. Non contate troppo<br />
sul materiale forn<strong>it</strong>o dai professori, ad eccezione <strong>del</strong>le slides <strong>del</strong>la Maioli sul Sistema Nervoso.<br />
Preparazione: *****<br />
Tempo di preparazione: da un mese a tre mesi.<br />
Difficoltà: ****<br />
MICROBIOLOGIA (AL II ANNO DA NUOVO ORDINAMENTO)<br />
La Placa, La Placa, La Placa! Le lezioni sono utilissime, prof nella media, ma sapranno cogliere la vostra attenzione dispensando tra un batterio e l’altro qualche<br />
notizia più interessante! Non trascurate la parte di microbiologia generale perché è chiesta all’ esame molto di frequente. Gli Elminti sono invece chiesti<br />
con minore ostinazione.<br />
7<br />
Materiale di studio: La Placa in toto più slides<br />
Tempo di preparazione: 4/5 settimane<br />
II<br />
a<br />
n<br />
n<br />
o<br />
c<br />
a<br />
n<br />
a<br />
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B
III<br />
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n<br />
o<br />
c<br />
a<br />
n<br />
a<br />
l<br />
e<br />
A<br />
MICROBIOLOGIA<br />
Dispersiva e a tratti scoraggiante, il programma è molto vasto («il programma è l'indice <strong>del</strong> La Placa») e va studiato tutto, ma il prof. Gibellini<br />
saprà rallegrare le vostre assonate e fredde mattine autunnali con il suo sorriso contagioso. Oltre a ciò, le lezioni sono molto importanti<br />
proprio per impostare un efficace studio <strong>del</strong>la materia, e per inquadrare un assetto clinico che solo il prof saprà dare (e chiederà<br />
all'esame). La prof.ssa Landini potrebbe fare le lezioni <strong>del</strong>la parte di virologia. L'esame è molto variabile nella composizione <strong>del</strong>la commissione<br />
a seconda degli appelli, ma generalmente sono tutti benevoli - nonostante possa essere chiesto di tutto.<br />
Materiale di studio: La Placa integrato dagli appunti<br />
Difficoltà: ++++<br />
Preparazione: ***/****<br />
Lezioni: Gibellini ****, Landini **<br />
PATOLOGIA GENERALE<br />
L’esame si compone di 2 fasi: un quiz scr<strong>it</strong>to (15 domande in 15 minuti, max 2 errori) la mattina stessa <strong>del</strong>l’esame e la fase orale che pre-<br />
vede anche la descrizione istologica di un vetrino (si è sicuramente interrogati o dalla prof. Battelli o dal prof. Bolognesi). Il quiz può rive-<br />
larsi piuttosto ostico per lo scarso margine d’errore possibile e per i ques<strong>it</strong>i molte volte non strettamente inerenti al programma.<br />
Per l’orale occorre studiare accuratamente le diapos<strong>it</strong>ive forn<strong>it</strong>e integrate con le cose dette a lezione, curando tutti gli elenchi e le varie<br />
eziologie, soprattutto se ad interrogare è l’esigentissima ed imprevedibile professoressa Battelli. Il carico di studio è elevato e<br />
“patologicamente” mnemonico, per i tanti dettagli da ricordare. L’uso <strong>del</strong> libro (il Robbins) è marginale in quanto gli argomenti sono tratta-<br />
ti in maniera molto più approfond<strong>it</strong>a a lezione; utili e ben fatti i video, le simulazioni dei quiz on-line ed il ripasso vetrini.<br />
Valid<strong>it</strong>à frequenza lezioni: 5/5<br />
Tempo preparazione: 1 mese – 1mese e mezzo<br />
Difficoltà: 4+/5<br />
STATISTICA<br />
Idone<strong>it</strong>à a quiz. Se avete fatto lo scientifico, vi sembrerà di sentire parlare di qualcosa che vagamente somiglia a qualche raro ricordo:<br />
scavate nella memoria. Se avete fatto il classico, sarà come andare a lezione di giardinaggio nel Sahara: disperatevi. (Possibili casi [umani]<br />
anche opposti). Si narra di studenti che non abbiano mai studiato, che da semestri immemori tentano ogni appello mettendo crocette a<br />
caso.<br />
Materiale di studio: il libro consigliato (attenzione, manca simpaticamente di parte degli argomenti) + gli (scarsi) appunti che (forse) prenderete.<br />
Difficoltà: +/++<br />
Preparazione: 2 giorni? 2 settimane? 2 mesi? Boh<br />
Lezioni: terribile. */** (almeno verrà “ricompensato” chi avrà la forza di frequentare fino alla fine)<br />
EICR<br />
Esame a quiz! (contenti?). 60 domande in un'ora, 20 per corso. Se si prende sottogamba si rischiano votini scarsi: domande specifiche e<br />
cavillose. Ovviamente chi desidera può riprovarlo finché vuole...<br />
Materiale di studio: Ematologia: il Tura-Baccarani (che comincia ad essere un po' vecchiotto: integrare con appunti). Immunologia<br />
clinica, Reumatologia: slides + appunti + quiz ministeriali “finché non si sanno a memoria”: libri inutili.<br />
Difficoltà: ++<br />
Preparazione: **/***<br />
Lezioni: Ematologia **, Immunologia ****, Reumatologia **<br />
SEMEIOTICA<br />
Tre parti: Semeiotica/metodologia, Fisiopatologia, Chirurgia Generale. Vi permetterà di associare la Conoscenza alla Pratica: fonendoscopio,<br />
pressioni, ecc... Il programma è dispersivo, riguarda un po' tutto e tutti gli apparati, le lezioni cercheranno di dare un po' l'idea di<br />
cosa significhi Essere un Medico. All'esame una domanda “medica” e una “chirurgica”, fatte da un solo prof. (Ma è mai stato bocciato<br />
qualcuno a questo esame?)<br />
PS: comincia l'era <strong>del</strong> «Vi lascio le slide sul desktop...»<br />
Materiale di studio: ci sono libri consigliati, i “grandi classici” <strong>del</strong>la semeiotica medica. Ma chi li ha mai comprati?? E chi li ha comprati li<br />
ha poi usati?? Ecco, ci siamo cap<strong>it</strong>i: slides<br />
Difficoltà: ++ .<br />
Preparazione: **/***<br />
Lezioni: a seconda <strong>del</strong> prof: da * a ***. Attenzione, Borghi testerà logica e conoscenze con domande a sorpresa in amb<strong>it</strong>o MUSICA!<br />
MEDICINA DI LABORATORIO<br />
Tre parti: Microbiologia Clinica, Patologia Clinica, Biochimica Clinica. Argomenti già visti e rivisti, ma tutto con occhio diagnostico clinicolaboratoristico.<br />
Probabilmente è un corso che andrebbe fatto prima di altri, per vari motivi, tra cui quello che Treré spiega alcune stesse<br />
cose <strong>del</strong>la Battelli, ma meglio. All'esame, una sola domanda per ogni prof (veramente buonissimi e professionali).<br />
Materiale di studio: Microbiologia: slide, o libro <strong>del</strong> “Cev” (da cui sono copiate le slide), Patologia: slide ampiamente sufficienti (forse le<br />
migliori slide degli ultimi 3 anni), Biochimica: slide + appunti (ed eventualmente meglio se trovate una dispensina chiarificatrice...)<br />
Difficoltà: ++<br />
Preparazione: **<br />
Lezioni: Cevenini * (lettura <strong>del</strong>le slides copiate dal suo stesso libro), Lodi * (no..! poverino!), Treré ***<br />
ANATOMIA PATOLOGICA<br />
Esame enorme , complesso e male organizzato. Il programma è estesissimo, anche se gli argomenti più gettonati sono quelli trattati a le-<br />
zione.<br />
All’esame si passa da 2 professori i quali pongono 2 domande a testa; la commissione è numerosa e piuttosto eterogenea per richieste (es.<br />
il prof. Tallini è molto esigente sugli aspetti morfologici, mentre al prof. Eusebi interessano di più aspetti clinico-epidemiologici) ma comunque<br />
piuttosto gentile e disponibile. Per quanto riguarda il “temutissimo” prof. Eusebi, benché capace di bocciature-lampo si presenta<br />
sol<strong>it</strong>amente gentile e talvolta addir<strong>it</strong>tura “generoso”; insomma la s<strong>it</strong>uazione è abbastanza imprevedibile. Può essere una buona idea assistere<br />
all’appello primaverile per farsi un idea di come sia l’esame, ev<strong>it</strong>ando ansie inutili; il libro di testo è il Robbins anche se è utile integrarlo<br />
con le diapo dei professori. Le lezioni sono poche e male organizzate: si possono seguire per districarsi meglio nella materia, si possono<br />
non seguire per guadagnare tempo o fare altro; da seguire assolutamente<br />
8<br />
quelle <strong>del</strong> prof. Scarani, una vera macchietta.<br />
Valid<strong>it</strong>à frequenza lezioni 3/5<br />
Tempo preparazione: 1-2 mesi
PATOLOGIA GENERALE<br />
E’ una <strong>del</strong>la materie che saranno alla base dei vostri studi futuri: è importante comprendere<br />
i concetti base e far proprie le nozioni che vi verranno insegnate in questo corso. I professori<br />
sono dall’Olio, Arciola e la coppia Bolognesi/ Battelli (per la parte di microscopica).<br />
Le lezioni vi daranno una giusta guida per lo studio <strong>del</strong>la materia. La frequenza non è indispensabile<br />
poiché l’esame si baserà principalmente sulle nozioni riportate dalle slides.<br />
Consiglio di seguire i laboratori: più vi eserc<strong>it</strong>erete nel riconoscere i vetrini meno difficoltà<br />
incontrerete all’ esame. La prova si compone di due parti: riconoscimento di un vetrino ed<br />
orale. Puntate molto sul riconoscimento <strong>del</strong> vetrino, perché (sol<strong>it</strong>amente) il voto preso non<br />
si discosterà molto dal voto finale, o al massimo tenderà a salire!<br />
Materiale di studio: Slides dei prof con qualche occhio ogni tanto al Robbins, se si vuole!<br />
Molto utile il s<strong>it</strong>o da cui potrete visionare a casa i vetrini come se foste il laboratorio<br />
Preparazione: 4 settimane / Difficoltà: ***<br />
MICROBIOLOGIA<br />
La Placa, La Placa, La Placa! Le lezioni sono utilissime, prof nella media, ma sapranno cogliere la vostra attenzione dispensando<br />
tra un batterio e l’altro qualche notizia più interessante! Non trascurate la parte di microbiologia generale<br />
perché è chiesta all’ esame molto di frequente. Gli Elminti sono invece chiesti con minore ostinazione.<br />
Materiale di studio: La Placa in toto più slides<br />
Preparazione: 4/5 settimane / Difficoltà: ****<br />
STATISTICA<br />
Il consiglio dei “vecchi” è quello di stringere i denti e studiarla, altrimenti al momento <strong>del</strong>la tesi di laurea non capirete<br />
assolutamente nulla di quanto lo statistico <strong>del</strong> vostro reparto sta facendo ai vostri dati. E neppure una parola di quanto<br />
state scrivendo nella sezione “Analisi statistica” <strong>del</strong>la tesi sarà a voi comprensibile. Non disperate!!! Con tanta buona<br />
volontà, pazienza, ed anche un pizzico di fortuna l’esame si supera. La prova è composta da 20 ques<strong>it</strong>i a risposta multipla<br />
per un tempo di mezz’ora e si passa l’esame con 15/20. Il consiglio è quello di concentrarsi più sulle definizioni, che<br />
sono più frequentemente domande d’esame, piuttosto che sui calcoli (superultranoiosi!!!) che vi verranno proposti dal<br />
libro. Attenzione!!! Se vi siete iscr<strong>it</strong>ti all’ esame, e decidete d’ improvviso di non sostenerlo, ricordatevi di cancellatevi su<br />
Almaesami perché l’assenza “ingiustificata” non vi permetterà di sostenere la prova nella stessa sessione d’ esami così<br />
come sappiate che c’è il salto d’appello se alla prova avrete totalizzato meno di 8/20 (regola introdotta in giugno <strong>2011</strong>).<br />
Materiale di studio: il libro Reggiani-Cosseddu-Dormi più la parte dei test che potrete trovare su internet.<br />
Preparazione: 1 settimana / Difficoltà: **<br />
SEMEIOTICA<br />
Il corso è tenuto da diversi docenti non molto coordinati.<br />
Materiale di studio: Appunti, slides e libro. In particolare il Fradà (anche se è un po’ prolisso), o anche il Canniggia<br />
(un dizionario di semeiotica molto più schematico). Per la parte di Semeiotica chirurgica assolutamente esaustive le<br />
loro slides.<br />
Preparazione: 3-4 settimane / Difficoltà: ***<br />
EICR<br />
L’esame si compone di tre parti:Ematologia, Immunologia clinica e Reumatologia. Il corso più utile, e piacevole, da seguire<br />
è quello di Ematologia, in cui il prof Cavo sarà molto chiaro nelle spiegazioni e vi renderà più semplice lo studio<br />
<strong>del</strong>la materia. Per quanto riguarda Reumatologia, il prof vi alleggerirà il lavoro fornendovi ad inizio lezione le dispense<br />
su cui potrete prendere appunti. Immuno senza infamia e senza lode. L’esame si compone di un test a 60 domande a<br />
risposta multipla, equamente divise in tre sezioni. Per raggiungere la sufficienza sarà necessario rispondere correttamente<br />
al 50% di domande per ogni disciplina.<br />
Materiale di studio: slides e libro (Tura-Baccarani)<br />
Preparazione: 2 settimane / Difficoltà: **<br />
MEDICINA DI LABORATORIO<br />
Il corso è un mix di materie che avete già studiato, adesso però le affronterete più da un punto di vista clinico. Il prof di<br />
microbiologia clinica, Sambri, spiega bene, e con il suo approccio renderà lo studio <strong>del</strong>la sua materia più piacevole, facendovi<br />
anche apprezzare ciò che avevate (forse!) disprezzato <strong>del</strong>la microbiologia. All’ esame lui vi chiederà solo ciò che<br />
è stato detto a lezione. Patologia clinica, con Derenzini, è utile e piacevole da seguire. Il prof vi chiarirà inoltre argomenti<br />
<strong>del</strong> corso di Patologia Generale. Invece Barbiroli, di Biochimica clinica, non sarà chiaro quanto gli altri due, ma fate<br />
bene la sua parte (soprattutto RMN!) poiché è quello che all’esame tende ad essere più puntiglioso.<br />
Materiale di studio: slides e appunti più libro “Cevenini-Sembri, Microbiologia clinica”<br />
Preparazione: 2/3 settimane / Difficoltà: ***<br />
ANATOMIA PATOLOGICA<br />
Ogni prof tende a chiedere soprattutto la parte che ha spiegato. In genere solo gli assistenti chiedono le parti <strong>del</strong> programma<br />
che non vengono trattate a lezione (pancreas in particolare). Pileri tratta in maniera molto approfond<strong>it</strong>a la parte<br />
dei linfomi, quindi segu<strong>it</strong>e bene le sue lezioni e studiate le sue slides (inutile il Robbins per questa parte). Se avete<br />
intenzione di dare l’esame al primo appello dovete iniziare a studiare praticamente sub<strong>it</strong>o.<br />
Materiale di studio: Robbins, appunti, slides.<br />
9<br />
Preparazione: 5 settimane / Difficoltà: *****<br />
III<br />
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o<br />
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IV<br />
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o<br />
CARDIO PNEUMO NEFRO<br />
CPN per gli amici, preparatevi ad avere un inverno duro e faticoso a suon di sedie scrivanie caffè e biblioteche. Considerato dai più<br />
“L’Esame”, metterà a dura prova i vostri neuroni in quanto a memoria e comprensione e vi accorgerete che se fino a questo giorno pensate<br />
di aver superato gli esami per fortuna divina (il che è comunque abbastanza raro) i nodi verranno al pettine... Ma non sarà in gran<br />
parte anche un fattore psicologico?! Parte <strong>del</strong>la difficoltà consiste nel fatto che si tratta <strong>del</strong> primo grande esame clinico e come in tutte le<br />
cliniche dovrete cominciare a mettere insieme i pezzi <strong>del</strong> puzzle fatti dall’anatomia, fisiologia, patologia generale, dalla fisiopatologia alla<br />
semeiotica all’anatomia patologica alla medicina di laboratorio ecc. Mettete tutto insieme e... magia! L’esame sarà preparato. Ricordatevi<br />
che andare a sostenere un esame <strong>del</strong> genere sapendo TUTTO è pressoché impossibile perciò imparate bene gli argomenti principali e<br />
accettate di sentirvi meno preparati sugli altri perché se vi farete prendere dal panico finirete solo col rimandare l’esame ad oltranza.<br />
Ricordatevi, inoltre, che ci vuole sempre un pizzico di fortuna! Non fatevi spaventare dalla commissione, molto variabile(ci sarà sempre<br />
un prof di ogni materia o eventualmente un chirurgo al suo posto), che vi farà d’esame: a volte anche professori più temuti possono, superata<br />
la freddezza iniziale, porre <strong>del</strong>le domande più che affrontabili! (e se qualcuno non è proprio affabile non preoccupatevi: spesso è il<br />
carattere, non la vostra preparazione!)<br />
Dato l’avvicendamento previsto per pneum informatevi bene a lezione sul programma di quest’anno e sulla commissione d’esame! Non<br />
sottovalutate la parte di chirurgia, soprattutto urologica, dove le domande non sono sempre prevedibili e semplici. Infine, ricordate: non<br />
c’è commissione che tenga se siete ben preparati!<br />
Consigli: l’elettivo di Rapezzi sull’ECG risolverà gran parte dei vostri problemi con quel maledetto foglio di carta millimetrata, assolutamente<br />
IMPERDIBILE!<br />
Materiale: Cardiologia: per chi vuole c’è L’Harrison di medicina interna, voluminoso costoso e super dettagliato. Non vergognatevi ad<br />
usare solo il Magnani e le slides (meglio se integrate con gli appunti), andranno benissimo! Peccato che il Magnani sia fuori edizione perciò<br />
dovrete cercarlo in giro...Utili anche gli appunti <strong>del</strong>le lezioni. Pneumologia: il libro di Fabbri, i suoi appunti (molto utile anche il suo<br />
tirocinio, uno dei migliori) e le slides <strong>del</strong>la Pacilli, sono tre files, sono stati fin ad ora i capisaldi per la preparazione <strong>del</strong>l’esame... Nefrologia:<br />
slides e appunti Urologia, Chirurgia Vascolare e Toracica: slides e appunti sono sufficienti, per urologia c’è volendo anche un buon<br />
libro “Quaderni di urologia” di Martorana. Preparazione: 2 mesi<br />
Difficoltà: +++++<br />
IGIENE, MEDICINA LEGALE, MEDICINA DEL LAVORO<br />
E’ un voto unico ma l’esame si compone di tre parti che verranno sostenute separatamente. Si possono dare le tre materie anche nello<br />
stessa sessione d’esami e addir<strong>it</strong>tura nello stesso giorno, ma attenzione a non fare passare più di un anno dalla data di sostenimento<br />
<strong>del</strong>l’esame, pena, l’annullamento!!! Per quanto riguarda Igiene è sufficiente sapere abbastanza bene la microbiologia e avere le slides ed<br />
eventualmente il libro che viene consigliato a lezione. L?esame è un orale con 2/3 domande che vi verrano fatte dal prof o dall’ assistente<br />
di turno. Medicina Legale: preparatevi perché dopo quattro anni la mente di uno studente di medicina è geneticamente modificata a<br />
pensare a organi, loro funzioni, sintomi ecc. ma qui gran parte di tutto questo non vi servirà. Dovrete usare quei pochi neuroni indenni<br />
residui per dirigervi nella direzione degli studenti di legge.... AIUTO! Ad ogni modo non preoccupatevi: nessuno dei professori esige l’impossibile<br />
(per fortuna hanno pietà!) però rimane il fatto che per certi versi imparare nuove parole e nuovi concetti potrà risultare difficile.<br />
Materiale didattico: Per studiare c’è il libro “Medicina Legale” di Fallani, ma si possono anche usare gli appunti che si trovano su Hackmed,<br />
che vengono però VIVAMENTE sconsigliati dai prof secondo i quali ci sono errori. L’esame è orale. Medicina <strong>del</strong> lavoro: esame<br />
malefico a quiz con 31 domande e voto a scalare dalla lode. Il corso non è molto appassionante, a meno che non si sia interessati alla<br />
specialistica. L’esame lo si può studiare tranquillamente dalle slides e dai quiz che trovate sul s<strong>it</strong>o <strong>del</strong> Mininterno (sono gli stessi per entrare<br />
in specialistica). Come ogni quiz ricordate: eserc<strong>it</strong>atevi facendo un miliardo di quiz e se avrete fortuna potreste addir<strong>it</strong>tura r<strong>it</strong>rovare<br />
all’esame qualche domanda.<br />
Preparazione: Igiene e legale 2 settimane, lavoro 1 settimana<br />
Difficoltà: ++<br />
MEDICINA GENETICA E GENETICA MEDICA<br />
Se non vi ricordate proprio un tubo di genetica sarà il caso di andare a rinfrescarvi un po’ le idee in mer<strong>it</strong>o... Il corso è articolato in una<br />
prima parte dove si studia la genetica medica (trasmissione <strong>del</strong>le malattie, mappe cromosomiche ecc.) e i prof ogni week end vi darà degli<br />
esercizi per casa che poi verranno dettagliatamente corretti il giorno successivo: tutto ciò è molto utile perché vi aiuterà a passare lo<br />
scr<strong>it</strong>to con facil<strong>it</strong>à.<br />
Una seconda parte più propriamente clinica approfondisce le basi genetiche di alcune malattie e allo scr<strong>it</strong>to sarà valutata con un quiz. La<br />
prova scr<strong>it</strong>ta è facoltativa (ma vivamente consigliata dai professori stessi!) e si può integrare con un orale non obbligatorio che va a modificarne<br />
il voto: mirate in alto e PROVATECI! E se proprio non volete lo scr<strong>it</strong>to si può anche sostenere esclusivamente l’orale, ma tenente<br />
in conto il fatto che non potrete sfuggire agli esercizi, vi potrebbero venire chiesti anche all’orale! Inoltre spesso il prof Stanghellini interroga<br />
contemporaneamente due alunni, per cui preparatevi a questa, eventuale, nuova modal<strong>it</strong>à d’esame.<br />
Materiale: c’è il libro, abbastanza specifico, ma appunti, slides e esercizi sono assolutamente sufficienti.<br />
Preparazione: 2 settimane<br />
Difficoltà: ++<br />
FARMACOLOGIA<br />
Armatevi di tanta memoria e voglia di imparare nomi che inizialmente vi sembreranno incomprensibili ma che poi diventeranno vostri<br />
amici! CORAGGIO! Da comprendere c’è molto poco, a parte la farmacocinetica e dinamica. La materia è molto vasta quindi sapere quello<br />
che viene detto a lezione è importante per poter <strong>del</strong>im<strong>it</strong>are quello che c’è da imparare, infatti ricordate bene che ai prof interessa la TERA-<br />
PIA e non il meccanismo patogenetico. Se potete aiutatevi anche registrando/stenografando le lezioni. Il Prof. De Ponti è molto bravo ed è<br />
consigliabile seguirlo, sia perché capirete quali sono i farmaci che ci si aspetta sappiate all’esame, sia perché saprà darvi un metodo per<br />
impostare la preparazione(non semplice) di questa materia.<br />
L’esame consiste in un orale: come al corso di fisiologia ecco che magicamente riappaiono le m<strong>it</strong>iche tesine, questa volta in numero di 90!<br />
Affidatevi alla sorte ed estraete le vostre 3 tesine, con il programma sotto gli occhi che vi verrà consegnato, non scoraggiatevi, riordinate<br />
le idee e poi esponete senza troppi timori. Importante: dotatevi sub<strong>it</strong>o a lezione <strong>del</strong> programma in modo da verificare bene le tesine e da<br />
poterle così studiare di pari passo.<br />
Materiale: Vi verranno consigliati a lezione il Goodman&Gilman o lo Zanichelli come prime scelte, in alternativa c’è anche il Katzung (per<br />
chi vuole essere proprio puntiglioso).<br />
Appunti importanti, quindi segu<strong>it</strong>e le lezioni più le slides.<br />
Preparazione: 2 mesi<br />
Difficoltà: ++++<br />
ORTOPEDIA<br />
Rispolverate un paio di muscoli e legamenti da anatomia, prendetevi<br />
10<br />
una decina di giorni, andate al ripasso <strong>del</strong>le lastre, fino al Rizzoli
(che fatica!) e lo sforzo maggiore sarà fatto. L’esame è un orale con prima la visione e commento di una lastra<br />
(non sempre, dipende dalla commissione), segu<strong>it</strong>a da 2/3 domanda generali che testeranno le vostre<br />
conoscenze. La difficoltà <strong>del</strong>le domande varia abbastanza a seconda <strong>del</strong>la commissione: quella <strong>del</strong> prof.<br />
Giannini è la più temuta...<br />
Materiale: libro “Traumatologia e Ortopedia” Faldini-Giannini, tranne due o tre argomenti non c<strong>it</strong>ati nel<br />
programma ma che a volte sono stati chiesti più gli appunti <strong>del</strong>le lastre.<br />
Preparazione: 2 settimane<br />
Difficoltà: +<br />
ONCOLOGIA<br />
L’esame è un’idone<strong>it</strong>à sottoforma di quiz piuttosto facile: sono 10 domande a risposta multipla di cui<br />
bisogna farne giuste 6 per avere l’idone<strong>it</strong>à.<br />
Preparazione: poco!<br />
Difficoltà: +<br />
ORGANI DI SENSO<br />
Il corso è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da quattro parti ognuna da 1 cfu. Per audiologia sarà sufficiente avere slides e appunti<br />
presi bene (fateveli passare): gli argomenti non sono troppi, si tratta <strong>del</strong>le sol<strong>it</strong>e cose da sapere a<br />
memoria. Il corso di ORL è già un po’ più complesso ma anche in questo caso bastano le slides. Il prof<br />
Campos vi farà la parte di oculistica, andate ad almeno la metà <strong>del</strong>la lezione poiché prende le firme! La<br />
parte dei denti non è fondamentale da seguire. Nonostante certi argomenti siano un po’ ostici, come in<br />
tutti gli esami a quiz è importante informarsi su come sono in genere strutturate le domande; se vi andasse<br />
male l’esame imparate dai vostri errori.... Un consiglio?! Non accontentatevi di un voto basso! Se<br />
poi con i quiz proprio non ce la potete fare, si può sostenere l’orale che però è più difficile (è consigliabile per chi vuol fare la specialistica).<br />
Secondo consiglio: iscrivetevi al PRIMO appello!<br />
Preparazione: 10 giorni<br />
Difficoltà: ++<br />
ANATOMIA PATOLOGICA SPECIALE<br />
Se avete dato Anatomia Patologica avrete sviluppato l’intelligenza necessaria per darlo: imparare classificazione, gradi e stadi tumorali<br />
(soprattutto quella polmonare!) ecc. Sapete già lo spir<strong>it</strong>o con cui bisogna affiancarsi alla materia. Le lezioni sono molti utili e sufficienti<br />
per prepararlo, in più è uno scr<strong>it</strong>to con idone<strong>it</strong>à quindi non spaventatevi troppo. I quiz possono risultare a volte antipatici quindi preparatelo<br />
bene.<br />
Preparazione: 1 settimana<br />
Difficoltà: ++<br />
G.E.M.M.<br />
Gastroenterologia, Endocrinologia e malattie <strong>del</strong> Metabolismo, il secondo “accorpamento” di cliniche che vi troverete ad affrontare, fortunatamente<br />
però è molto meno pesante di CPN.<br />
Le lezioni di clinica sono utili da seguire, forse un po’ meno quelle di chirurgia ma non sottovalutatela in sede d’esame, soprattutto quella<br />
endocrinologica!<br />
Materiale didattico: bastano slides + appunti (se presi bene) per la parte di Gastro, anche se un’occhiata ad un manuale di Medicina<br />
Interna o all’Unigastro sarebbe meglio darla. La parte chirurgica NON È secondaria, perciò studiatela bene. Per Endocrino conviene utilizzare<br />
i lucidi per la parte svolta a lezione (minimale), ma munirsi <strong>del</strong> libro di Endocrinologia clinica consigliato e lezione o alternativamente<br />
<strong>del</strong> Faglia (che però è poco aggiornato).<br />
Preparazione: 1 mese<br />
Difficoltà: +++<br />
CARDIO PNEUMO NEFRO<br />
CPN per gli amici, preparatevi ad avere un inverno duro e faticoso a suon di sedie scrivanie caffè e biblioteche. Considerato dai più<br />
“L’Esame”, metterà a dura prova i vostri neuroni in quanto a memoria e comprensione e vi accorgerete che se fino a questo giorno pensate<br />
di aver superato gli esami per fortuna divina (il che è comunque abbastanza raro) i nodi verranno al pettine... Ma non sarà in gran<br />
parte anche un fattore psicologico?! Parte <strong>del</strong>la difficoltà consiste nel fatto che si tratta <strong>del</strong> primo grande esame clinico e come in tutte le<br />
cliniche dovrete cominciare a mettere insieme i pezzi <strong>del</strong> puzzle fatti dall’anatomia, fisiologia, patologia generale, dalla fisiopatologia alla<br />
semeiotica all’anatomia patologica alla medicina di laboratorio ecc. Mettete tutto insieme e... magia! L’esame sarà preparato. Ricordatevi<br />
che andare a sostenere un esame <strong>del</strong> genere sapendo TUTTO è pressoché impossibile perciò imparate bene gli argomenti principali e<br />
accettate di sentirvi meno preparati sugli altri perché se vi farete prendere dal panico finirete solo col rimandare l’esame ad oltranza.<br />
Ricordatevi, inoltre, che ci vuole sempre un pizzico di fortuna! Non fatevi spaventare dalla commissione, molto variabile(ci sarà sempre<br />
un prof di ogni materia o eventualmente un chirurgo al suo posto), che vi farà d’esame: a volte anche professori più temuti possono,<br />
superata la freddezza iniziale, porre <strong>del</strong>le domande più che affrontabili! (e se qualcuno non è proprio affabile non preoccupatevi: spesso è<br />
il carattere, non la vostra preparazione!)<br />
Dato l’avvicendamento previsto per pneum informatevi bene a lezione sul programma di quest’anno e sulla commissione d’esame! Non<br />
sottovalutate la parte di chirurgia, soprattutto urologica, dove le domande non sono sempre prevedibili e semplici. Infine, ricordate: non<br />
c’è commissione che tenga se siete ben preparati!<br />
Consigli: l’elettivo di Rapezzi sull’ECG risolverà gran parte dei vostri problemi con quel maledetto foglio di carta millimetrata, assolutamente<br />
IMPERDIBILE!<br />
Materiale: Cardiologia: per chi vuole c’è L’Harrison di medicina interna, voluminoso costoso e super dettagliato. Non vergognatevi ad<br />
usare solo il Magnani e le slides (meglio se integrate con gli appunti), andranno benissimo! Peccato che il Magnani sia fuori edizione<br />
perciò dovrete cercarlo in giro...Utili anche gli appunti <strong>del</strong>le lezioni. Pneumologia: il libro di Fabbri, i suoi appunti (molto utile anche il<br />
suo tirocinio, uno dei migliori) e le slides <strong>del</strong>la Pacilli, sono tre files, sono stati fin ad ora i capisaldi per la preparazione <strong>del</strong>l’esame... Nefrologia:<br />
slides e appunti Urologia, Chirurgia Vascolare e Toracica: slides e appunti sono sufficienti, per urologia c’è volendo anche un<br />
buon libro “Quaderni di urologia” di Martorana. Preparazione: 2 mesi<br />
Difficoltà: +++++<br />
ORGANI DI SENSO<br />
Il corso è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da quattro parti ognuna da 1 cfu. Per audiologia sarà sufficiente avere slides e appunti presi bene (fateveli passare):<br />
11<br />
gli argomenti non sono troppi, si tratta <strong>del</strong>le sol<strong>it</strong>e cose da sapere a memoria.<br />
IV<br />
a<br />
n<br />
n<br />
o
il corso di ORL è già un po’ più complesso ma anche in questo caso bastano le slide. Nonostante certi argomenti<br />
siano un po’ ostici, come in tutti gli esami a quiz è importante informarsi su come sono in genere<br />
strutturate le domande; se vi andasse male l’esame imparate dai vostri errori.... Un consiglio?! Non accontentatevi<br />
di un voto basso! Se poi con i quiz proprio non ce la potete fare, si può sostenere l’orale che però è<br />
più difficile (è consigliabile per chi vuol fare la specialistica).<br />
Preparazione: ***<br />
Difficoltà: ++<br />
IGIENE, MEDICINA LEGALE, MEDICINA DEL LAVORO<br />
E’ un voto unico ma l’esame si compone di tre parti che verranno sostenute separatamente. Si possono<br />
dare le tre materie anche nello stessa sessione d’esame e addir<strong>it</strong>tura nello stesso giorno, ma attenzione a<br />
non fare passare più di un anno dalla data di sostenimento <strong>del</strong>l’esame, pena, l’annullamento!!! Per<br />
quanto riguarda Igiene è sufficiente sapere abbastanza bene la microbiologia e avere le slides ed eventualmente<br />
il libro che viene consigliato a lezione. L?esame è un orale con 2/3 domande che vi verrano<br />
fatte dal prof o dall’ assistente di turno. Medicina Legale: preparatevi perché dopo quattro anni la mente<br />
di uno studente di medicina è geneticamente modificata a pensare a organi, loro funzioni, sintomi<br />
ecc. ma qui gran parte di tutto questo non vi servirà. Dovrete usare quei pochi neuroni indenni residui<br />
per dirigervi nella direzione degli studenti di legge.... AIUTO! Ad ogni modo non preoccupatevi: nessuno<br />
dei professori esige l’impossibile (per fortuna hanno pietà!) però rimane il fatto che per certi versi imparare<br />
nuove parole e nuovi concetti potrà risultare difficile. Materiale didattico: Per studiare c’è il libro<br />
“Medicina Legale” di Fallani, ma si possono anche usare gli appunti che si trovano su Hackmed, che<br />
vengono però VIVAMENTE sconsigliati dai prof secondo i quali ci sono errori. L’esame è orale. Medicina<br />
<strong>del</strong> lavoro: esame malefico a quiz con 31 domande e voto a scalare dalla lode. Il corso non è molto appassionante,<br />
a meno che non si sia interessati alla specialistica. L’esame lo si può studiare tranquillamente<br />
dalle slides e dai quiz che trovate sul s<strong>it</strong>o <strong>del</strong> Mininterno (sono gli stessi per entrare in specialistica). Come ogni quiz ricordate:<br />
eserc<strong>it</strong>atevi facendo un miliardo di quiz e se avrete fortuna potreste addir<strong>it</strong>tura r<strong>it</strong>rovare all’esame qualche domanda.<br />
Preparazione: Igiene e legale 2 settimane, lavoro 1 settimana<br />
Difficoltà: ++<br />
ONCOLOGIA<br />
L’esame è un’idone<strong>it</strong>à sottoforma di quiz piuttosto facile: sono 10 domande a risposta multipla di cui bisogna farne giuste 6 per avere<br />
l’idone<strong>it</strong>à.<br />
Preparazione: poco!<br />
Difficoltà: +<br />
ANATOMIA PATOLOGICA SPECIALE<br />
Se avete dato Anatomia Patologica avrete sviluppato l’intelligenza necessaria per darlo: imparare classificazione, gradi e stadi tumorali<br />
ecc. Sapete già lo spir<strong>it</strong>o con cui bisogna affiancarsi alla materia. Le lezioni sono molti utili e sufficienti per prepararlo, in più è un’idone<strong>it</strong>à<br />
quindi non spaventatevi troppo. Ciononostante i quiz sono abbastanza antipatici quindi preparatelo bene.<br />
Preparazione: *<br />
Difficoltà: ++<br />
G.E.M.M.<br />
Gastroenterologia, Endocrinologia e malattie <strong>del</strong> Metabolismo: l’esame vorrebbe essere il completamento di CPN, ma grazie al cielo è<br />
molto meno pesante.<br />
Materiale didattico: bastano lucidi+appunti (se presi bene) per la parte di Gastro, anche se un’occhiata ad un manuale di Medicina<br />
Interna o all’Unigastro sarebbe meglio darla. La parte chirurgica NON È secondaria, perciò studiatela bene. Per Endocrino conviene utilizzare<br />
i lucidi per la parte svolta a lezione (minimale), ma munirsi <strong>del</strong> Faglia (che comunque è poco aggiornato) o di una altro testo di<br />
Endocrinologia per prepararsi su questo argomen- to; ricordate però che se sarà Pagotto ad interrogarvi dovrete solo sperare nella vostra<br />
capac<strong>it</strong>à di improvvisare: non solo infatti vorrà verificare se siete ferrati sulla fisiologia <strong>del</strong> sistema endocrino in toto, ma vi farà anche<br />
do- mande sulla gestione <strong>del</strong> paziente e sulla terapia (chiede spesso la sindrome <strong>del</strong>l’ovaio policistico: d<strong>it</strong>egli che si usa anche la Metformina<br />
come terapia). Metabolismo viene chiesta di rado.<br />
Preparazione: ***<br />
Difficoltà: +++<br />
MEDICINA GENETICA E GENETICA MEDICA<br />
Facile passare gli esami anche con i soli appunti ma se volete un voto alto si consiglia di seguire le lezioni e fare gli esercizi <strong>del</strong> professor<br />
Sero che verranno dati dal prof Seri da “svolgere a casa” nel week end per poi venire corretti a lezione (non avrete altre occasioni per<br />
imparare quelle 3-4 tipologie di esercizio che,una volta cap<strong>it</strong>o il meccanismo di base,vi sembreranno tutti uguali). Allo scr<strong>it</strong>to il punteggio<br />
degli esercizi è determinante, i quiz invece sono abbastanza facili. In copisterie girano gli esercizi e i comp<strong>it</strong>i degli anni passati, dateci<br />
un’occhiata poiché molti saranno simili all’esame.<br />
Prof. De Giorgio: non ci sono esercizi e i quiz sono più difficili,basta comunque studiare nello specifico le slides <strong>del</strong>le lezioni.<br />
Modal<strong>it</strong>à di esame: a scelta tra scr<strong>it</strong>to, scr<strong>it</strong>to con orale o solo orale (conviene comunque provare sempre lo scr<strong>it</strong>to)<br />
Preparazione: 10gg<br />
Difficoltà:**<br />
FARMACOLOGIA<br />
Rispetto all’anno scorso c’è stato un cambio di professori. Il corso viene svolto in 3 parti uguali dalla prof. Gaiairdi, prof. Vaccheri e Poluzzi,che<br />
sono gli stessi che vi interrogheranno all’esame. L’esame si svolge con l’estrazione di tre tesine su 90,una per professore che<br />
interroga sulla sua parte. Molto tranquilla la Poluzzi, abbastanza la Vaccheri, la Gaiardi è molto precisa ma non scoraggiatevi,alla fine è<br />
abbastanza buona con i voti.<br />
Materiale didattico: sicuramente le slides di lezione, come libro viene consigliato l’Howland Mycek che è molto più sintetico <strong>del</strong> Katzung.<br />
Molto utile una dispensa che si trova alla copisteria Belmeloro che è praticamente il libro con le slides integrate <strong>del</strong>la Gaiardi.<br />
Tempo di preparazione:ampio, più o meno tutti lo rimandano di un appello, contate circa 5-6 settimane. Da tenere presente che c’è il<br />
salto d’appello se non vi presentate,se vi r<strong>it</strong>irate durante l’esame o se siete bocciati. In bocca al lupo!!!<br />
ORTOPEDIA<br />
Non importa andare a lezione per quest’esame. Il programma è reperibile alla segreteria <strong>del</strong> Rizzoli ma molti si rassegnano a studiare<br />
tutto il libro proposto a lezione, il Giannini Faldini. Purtroppo dall’anno scorso l’esame non è più una idone<strong>it</strong>à ma un esame da 2 cred<strong>it</strong>i.<br />
L’es<strong>it</strong>o è molto variabile a seconda di chi vi troverete davanti,per cui ci vuole fortuna, soprattutto con la temutissima commissione Giannini.<br />
Materiale didattico: Manuale di ortopedia e traumatologia, Giannini Faldini più ripasso <strong>del</strong>le lastre che si tiene al Rizzoli un paio di<br />
giorni prima <strong>del</strong>l’esame (andateci!)<br />
12<br />
Tempo di preparazione; 2 settimane<br />
IV<br />
a<br />
n<br />
n<br />
o
V<br />
a<br />
n<br />
n<br />
o<br />
NEUROLOGIA<br />
Estremamente utile ripassare la Neuroanatomia, oramai fin<strong>it</strong>a nel dimenticatoio! Il corso spicca per la buona<br />
organizzazione, tutti sono guidati dalla m<strong>it</strong>ica segretaria Antonella Pollini, quindi chiedete a lei per qualsiasi<br />
problema. L'anno scorso c'è stato solo un piccolo inconveniente con i prof che si sono invert<strong>it</strong>i tra i due canali,<br />
le lezioni non sono brillantissime ma restano pur sempre utili per addentrarsi nel misterioso mondo <strong>del</strong>la<br />
Neurologia.<br />
Argomenti gettonati: Nervi Cranici, Epilessie, Cefalee.<br />
Materiale didattico: Clinica Neurologica di Pazzaglia, libro un po' vecchiotto ma completo.<br />
Tempo di preparazione: ****<br />
Difficoltà <strong>del</strong>l'esame: +++<br />
PEDIATRIA<br />
Esame lunghissimo, utili le lezioni per comprendere gli argomenti più gettonati in sede di esame, ma non attenetevi<br />
solo su questo.<br />
All'esame si passa da 3 prof: 1 pediatra generale o neonatologo, 1 chirurgo, 1 Neuropsichiatra infantile.<br />
La parte di chirurgia è estremamente affascinante, ma attenti al Prof. Lima, è bene impostare l'argomento come<br />
lo ha trattato lui.<br />
Il corso è ben organizzato con appelli praticamente ogni settimana, e le commissioni sono esposte presso la<br />
segreteria di Neuropsichiatra Infantile... Guardateci bene, l'esame cambia sensibilmente da commissione a<br />
commissione!<br />
Materiale didattico: Pediatria Generale e specialistica di Zappulla, è lunghissimo, senza un immagine, ma<br />
permette di aver tutto sotto mano, vale la pena approfondire alcuni argomenti sul Nelson. Per la parte di Chirurgia<br />
Pediatrica usate l'immancabile Domini-Lima, chiaro e conciso.<br />
Tempo di preparazione: *****<br />
Difficoltà <strong>del</strong>l'esame?: Dipende dalla commissione<br />
MALATTIE INFETTIVE E DERMATOLOGIA<br />
Ultimo momento utile per un ripasso sulla microbiologia e malattie connesse. Le lezioni <strong>del</strong> prof. Viale sono<br />
utilissime, pragmatiche, dirette al nocciolo <strong>del</strong>la questione, le altre , quelle di Calza e Prof.sa Verucchi, sono le<br />
sol<strong>it</strong>e con ripasso infin<strong>it</strong>o di microbiologia e scarsissime nozioni cliniche.<br />
Per Dermatologia le lezioni <strong>del</strong>la Prof.sa Patrizi non brillano, mentre quelle <strong>del</strong>la D'Antuono interessanti.<br />
Lezioni di Chirurgia Plastica si consiglia di seguirle.<br />
Per l'esame si può scegliere tra uno scr<strong>it</strong>to a risposta multipla, tempo 45 min. Diventato più difficile negli ultimi<br />
tempi, e un orale, caldamente consigliato.<br />
Materiale didattico: Lezione di Malattie infettive di L.Calza, Dermatologia Mc GrawHill, per Chirurgia Plastica<br />
slides + appunti.<br />
Tempo di preparazione: **/***<br />
Difficoltà <strong>del</strong>l'esame: ++<br />
GINECOLOGIA ED OSTETRICIA<br />
Lezioni molto interessanti quelle <strong>del</strong> Prof. Rizzo, assolutamente da non perdere, anche quelle di De Iaco sono<br />
molto belle.<br />
Esame abbastanza semplice e di facile preparazione, con argomenti nuovi e molto interessanti.<br />
Gli appelli sono piuttosto frequenti, e vengono esposti nella bacheca di Gineco insieme alle commissioni, anche<br />
se non <strong>del</strong> tutto attendibili, visto che fa l'esame chi si trova a passare di lì!<br />
Materiale didattico: per la parte di Ostetricia sufficienti gli appunti di Rizzo, per il resto la dispensa di Barbara<br />
su Splinder canale B è superba!<br />
Tempo di preparazione: **<br />
Difficoltà <strong>del</strong>l'esame: ++<br />
MEDICINA DI COMUNITA' E FAMIGLIA<br />
Esame banale, è un idone<strong>it</strong>à, ma dagli argomenti estremamente importanti!Le lezioni vanno segu<strong>it</strong>e, soprattutto<br />
quelle sui Determinanti Sociali per ampliare un po' le nostre vedute!<br />
Materiale didattico: slides e appunti<br />
Tempo di preparazione: *<br />
Difficoltà <strong>del</strong>l'esame: +<br />
PSICHIATRIA E PSICOLOGIA CLINICA<br />
Argomenti diversi dai sol<strong>it</strong>i e abbastanza intriganti se si è affini alla materia.<br />
Lezioni abbastanza utili, fanno prendere coscienza <strong>del</strong>l'importanza <strong>del</strong>l'aspetto psicologico e comportamentale<br />
di qualsiasi azione e <strong>del</strong>le sue ripercussioni.<br />
Materiale didattico: Introduzione alla Psichiatria Burton, per una preparazione “rapida” testo breve e conciso,<br />
ma per gli appassionati <strong>del</strong>la materia Psichiatria Cutler. Per Psicologia Clinica “Psicologia Clinica” di<br />
N.Rossi.<br />
13<br />
Tempo di preparazione: ***<br />
Difficoltà <strong>del</strong>l'esame: ++
TERAPIA IN MEDICINA E CHIRURGIA<br />
Le lezioni <strong>del</strong> Prof. Zoli sono fantastiche!! E' un prof preciso e puntuale, pronto ad ogni<br />
chiarimento, va diretto alla terapia con solo una breve introduzione riguardo la<br />
patologia. Da seguire assolutamente!<br />
Le lezioni dei prof. Poggioli e Mattioli sono una ripetizione tra Gastro e Semeiotica.<br />
Per la parte sui Farmaci le lezioni <strong>del</strong> Prof. Vaccheri sono inutili, mentre sono da<br />
elogiare quelle <strong>del</strong> Prof. De Ponti.<br />
Materiale didattico: quello già in possesso, utili slides e appunti <strong>del</strong> Prof. Zoli e<br />
quelle sui Farmaci.<br />
Tempo di preparazione: ****<br />
Difficoltà <strong>del</strong>l'esame: +++<br />
MEDICINA INTERNA E DELL'INVECCHIAMENTO<br />
Le lezioni <strong>del</strong> Prof. Muscari sono un po' noiose, ma attenti a quando si arriverà a<br />
trattare l'Ictus, lì le lezioni acquistano uno sprint inaspettato.<br />
La parte di Chirurgia è un po' ripet<strong>it</strong>iva trattando le sol<strong>it</strong>e problematiche <strong>del</strong>l'anziano.<br />
Materiale didattico: per la parte di Fisiatria la dispensa data dalla Prof è utilissima per la preparazione <strong>del</strong>l'esame,<br />
per le altre parti più che sufficienti slides e appunti di lezione.<br />
Tempo di preparazione: **<br />
Difficoltà <strong>del</strong>l'esame: ++<br />
Ricordatevi che potete convertire parte dei tirocini di chirurgia o di medicina interna con la frequenza nel vostro<br />
reparto di tesi. Tuttavia è consigliabile fare bene le settimane di medicina interna, soprattutto per coloro<br />
che faranno una tesi molto specialistica, anche in funzione <strong>del</strong>l’esame di Clinica Medica. Per quanto riguarda<br />
i corsi: sono solo quattro, e molto brevi (per metà dicembre sarà tutto fin<strong>it</strong>o). Il consiglio spassionato è di seguirli<br />
tutti, perché si studia quasi esclusivamente sugli appunti.<br />
CLINICA MEDICA E CLINICA CHIRURGICA<br />
CLINICA MEDICA: per entrambi i canali le lezioni sono validissime e molto intense; a volte i casi presentati<br />
verranno riproposti all’esame, ma soprattutto verranno trattati con una impostazione diversa dal sol<strong>it</strong>o. Il<br />
programma è tutto ciò che avete studiato negli ultimi 5 anni: focalizzatevi sui concetti fondamentali e sull’inquadramento<br />
<strong>del</strong> caso, ma non dimenticate di dare un occhio alle slide <strong>del</strong>le lezioni <strong>del</strong> Prof. Lenzi che esige<br />
precisione sui suoi argomenti (soprattutto SIRS e sepsi!). Fate attenzione perché dovrete studiare in maniera<br />
diversa dal sol<strong>it</strong>o: allenatevi sui i casi che vedete in reparto e imparate ad impostare un <strong>it</strong>er diagnosticoterapeutico,<br />
perché può succedere che si inizi chiedendovi di interpretare un ECG o degli esami di laboratorio!<br />
N.B.: anche se dice di no, a volte Trevisani chiede le lezioni di medicina <strong>del</strong>lo sport!!<br />
CLINICA CHIRURGICA: le lezioni sono meno significative rispetto a quelle di clinica medica, e in gran parte<br />
simili a quelle di Terapia <strong>del</strong> V anno. È comunque molto utile seguirle (in particolare il prof. Minni, Pinna e<br />
collaboratori). Si studia su appunti e lucidi. Se lo preparate sub<strong>it</strong>o dopo a Terapia <strong>del</strong> 5 anno risulterà particolarmente<br />
leggero.<br />
EMERGENZE<br />
È un esame da non sottovalutare, le lezioni sono un po’ noiose, ma i prof all’esame vogliono sentirsi ripetere<br />
testualmente ciò che hanno detto, quindi fatevi forza e prendete appunti!! Per voi <strong>del</strong> canale B, mi raccomando<br />
segu<strong>it</strong>e le lezioni <strong>del</strong> prof Malini: a lezione è bravissimo, anche se all’esame ha più volte ucciso moralmente<br />
lo studente che aveva davanti. Tuttavia il suo voto non viene quasi mai considerato nella media finale; se però<br />
volete stare più tranquilli, preparatevi benissimo la diagnosi differenziale dei comi diabetici, che il prof chiede<br />
spessissimo (domanda tipica: “in cosa si differenziano un coma iperosmolare e un coma chetoacidosico, senza<br />
sapere nulla di esami di laboratorio o strumentali?”)<br />
Materiale didattico: Oltre alla dispensa <strong>del</strong> prof Martinelli (Argomenti di Anestesia e Rianimazione, che trovate<br />
alla libreria Nautilus, o che vi fate prestare da qualche amico) consigliamo Manuale Tascabile di Pronto<br />
Soccorso di Fallani che è una guida sintetica ma completa, sempre utile.<br />
Tempo di preparazione: ** / Difficoltà <strong>del</strong>l’esame: ++<br />
ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI SANITARI<br />
È un’idone<strong>it</strong>à semplice, ma che tratta argomenti importanti. Per superare l’esame (che non è banale) è sufficiente<br />
seguire attentamente le lezioni e riguardarsi gli appunti o consultare il materiale didattico disponibile<br />
sul s<strong>it</strong>o <strong>del</strong> Dipartimento di Medicina e San<strong>it</strong>à Pubblica.<br />
14<br />
VI<br />
a<br />
n<br />
n<br />
o
FdM Società: progetto Peer education, facciamo prevenzione!<br />
Peer education what?<br />
I<br />
l progetto Peer Education è un progetto di prevenzione<br />
alla salute all’interno <strong>del</strong>le scuole liceali.<br />
Nato 3 anni fa all’interno <strong>del</strong> CSI è stato<br />
portato avanti da un gruppo trasversale (e volontario!!!)<br />
di studenti ed ex studenti. Volendo utilizzare<br />
la più semplice <strong>del</strong>le definizioni, la Peer Education<br />
è la “comunicazione mirata fra coetaneo e coetaneo”.<br />
E’ un metodo in base al quale un piccolo gruppo<br />
di “pari”, numericamente inferiore nell’amb<strong>it</strong>o<br />
<strong>del</strong> gruppo d’appartenenza e che fa parte di un determinato<br />
contesto ambientale, opera attivamente<br />
per informare ed influenzare il resto, numericamente<br />
maggior<strong>it</strong>ario, di quel gruppo. La Peer Education<br />
è una strategia comunicativa<br />
che si applica nel per-<br />
corso di autoformazione dei<br />
Peer Tutor così come quando<br />
si va all’interno <strong>del</strong>le scuole<br />
liceali. L’autoformazione dei<br />
Tutor è fondamentale all’interno<br />
<strong>del</strong>la Peer Education,. Il<br />
gruppo bolognese è formato da<br />
ragazzi e ragazze di tutte le<br />
età, dal primo anno fino a medici<br />
abil<strong>it</strong>ati, e proprio su questa<br />
differenza di età, esperienza<br />
personale, preparazione univers<strong>it</strong>aria,<br />
si basa la forza<br />
la Peer Education<br />
è la<br />
“comunicazion<br />
e mirata fra coetaneo<br />
e coetaneo<br />
”<br />
<strong>del</strong> gruppo; poiché ogni componente mette a disposizione<br />
di tutti le proprie conoscenze, ed il libero<br />
scambio di informazioni permette di portare avanti<br />
un percorso di autoformazione attraverso il quale<br />
tutti i tutor arriveranno ad avere a una base comune<br />
di conoscenze. Alcuni impareranno cose nuove,<br />
altri miglioreranno le loro capac<strong>it</strong>à comunicative,<br />
ma soprattutto tutti impareranno a lavorare all’interno<br />
di un gruppo.<br />
Il gruppo di Bologna si è formato in questi anni sugli<br />
argomenti Alcool e Sesso, mentre da quest’ anno<br />
partirà anche il percorso riguardante le Droghe. La<br />
Peer Education alla salute si è “imposta” all’interno<br />
<strong>del</strong>le scuole portando con sé serietà, capac<strong>it</strong>à,<br />
professional<strong>it</strong>à e argomenti che spesso gli insegnanti<br />
non vogliono o proprio non saprebbero come<br />
trattare.<br />
L’esperienza all’interno <strong>del</strong>le scuole avviene alla fine<br />
<strong>del</strong> percorso di autoformazione. Quando si va in<br />
una classe liceale si è normalmente in 2 o 3 (alle<br />
volte anche 4), perché è importante che i ragazzi<br />
non vedano un unico peer tutor come un professore,<br />
ma come un membro di un gruppo che mette le<br />
sue conoscenze a disposizione <strong>del</strong>la comun<strong>it</strong>à. Le<br />
lezioni infatti sono tenute da tutti i tutors, spesso<br />
15<br />
anche con la collaborazione dei ragazzi, che partecipano<br />
attivamente all’intervento di promozione alla<br />
salute che il gruppo porta. Normalmente si fanno<br />
interventi riguardo un solo argomento ovvero<br />
sesso o alcool su richiesta dei professori, spesso è<br />
successo di fare interventi sull’alcool alle prime e<br />
sul sesso alle terze liceali, ma anche viceversa, non<br />
c’è infatti una regola che determini quale argomento<br />
a quale età può essere trattato ma sono i professori<br />
stessi conoscendo la s<strong>it</strong>uazione <strong>del</strong>le loro classi<br />
a scegliere quale argomento sia necessario o utile<br />
trattare.<br />
L’attiv<strong>it</strong>à di Peer Education è gratificante e allo<br />
stesso tempo fa sentire molto utili<br />
quando, dopo due ore di le-<br />
zione, i ragazzi si fermano durante<br />
la loro ricreazione a chiedere<br />
di più, o quando il peer educator<br />
sente di poterli aiutare a<br />
colmare le lacune <strong>del</strong>la loro conoscenza.<br />
E spesso, oltre all’aiutare<br />
loro, il peer educator aiuta<br />
se stesso, perché magari trova<br />
un modo nuovo di spiegare qualcosa,<br />
di renderla più facile o più<br />
divertente, migliora appunto la<br />
sua esposizione, e può anche<br />
trovare spunti nuovi da un intervento<br />
ben riusc<strong>it</strong>o,che metterà in comune con gli<br />
altri <strong>del</strong> gruppo affinchè si migliori sempre di più.<br />
Inoltre, c’è spesso e volentieri la gratificazione personale<br />
che accompagna una lezione riusc<strong>it</strong>a bene,<br />
e ciò sicuramente aumenterà la motivazione <strong>del</strong><br />
peer tutor nel continuare questa attiv<strong>it</strong>à.<br />
L’ attiv<strong>it</strong>à di Peer Educator è basata su un dare e<br />
ricevere costante tra peers, e tra peers e ragazzi, fa<br />
sentire di far parte <strong>del</strong> terr<strong>it</strong>orio grazie al confronto<br />
con il mondo <strong>del</strong>la scuola, ambiente elettivo per le<br />
attiv<strong>it</strong>à di prevenzione, e quindi con il feedback<br />
spesso pos<strong>it</strong>ivo che si riceve dai professori e dagli<br />
alunni, e il mettere le proprie esperienze a disposizione,<br />
aiuta a migliorare la comunicativ<strong>it</strong>à, cosa<br />
fondamentale per un futuro medico.<br />
Ricordo che il gruppo di Bologna è un gruppo volontario,<br />
e che l’attiv<strong>it</strong>à non regala CFU, chi vuol<br />
partecipare è liberissimo, così come è libero di andarsene.<br />
Le attiv<strong>it</strong>à saranno presentate in ottobrenovembre:<br />
sperando di avervi incurios<strong>it</strong>o almeno<br />
un po’, vi aspettiamo numerosi alla presentazione<br />
<strong>del</strong> gruppo.<br />
Pof
FdM Società:<br />
Con la scure in mano<br />
E<br />
’ incredibile, amici: quest’anno su “La Repubblica” <strong>del</strong> 10 Per non dimenti-<br />
agosto non compare il Cavaliere in costume da bagno e carci <strong>del</strong>la benzina!<br />
nemmeno il suo amico Giulio, che gioca a racchettoni sulla L’Unione Petrolifera<br />
battigia insieme alla sua nuova amichetta Mariastella.<br />
ha calcolato che “il<br />
Tutto questo mi stupisce assai! In genere ad agosto tutto si ferma: prezzo <strong>del</strong>la benzi-<br />
i dir<strong>it</strong>ti degli <strong>it</strong>aliani non sono violati, Dio va a Honolulu, quelli che na aumenterà di<br />
soffrono di disturbo bipolare non possono avere una fase mania- 1,2-1,3 centesimi<br />
cale; le crisi epilettiche non ricompaiono e le riacutizzazioni <strong>del</strong>la al l<strong>it</strong>ro”.<br />
sclerosi multipla sono impossibili.<br />
E’ per questo che mi meraviglio nel vedere immagini che mostrano<br />
un Berlusconi con lo sguardo serio, un Tremonti davanti a una<br />
Pensioni: r<strong>it</strong>orna in<br />
scrivania; un Obama che col suo occhio lungimirante dice che<br />
voga l’argomento<br />
andrà tutto bene.<br />
ma ancora non si è<br />
Dev’essere grave! In effetti oggi la pol<strong>it</strong>ica è anche economia, per-<br />
ben cap<strong>it</strong>o. La vociò<br />
se le borse chiudono in negativo è molto preoccupante. È prolontà<br />
sarebbe di<br />
prio questo che sta accadendo: tutte le borse, dalla prima all’ulti-<br />
alzare l’età pensioma,<br />
hanno un terribile meno davanti.<br />
nabile di 1 mese<br />
Ma questo “negativo” scr<strong>it</strong>to sul giornale, ahimè, non è solo<br />
per chi matura i<br />
un numero ma una realtà che, anche se non pensiamo ci toc-<br />
requis<strong>it</strong>i nel 2012, di due mesi per chi li matura nel 2013 e di<br />
cherà qui ed ora, busserà alla nostra porta urlando: “Ehi, tu!<br />
tre mesi per chi li matura nel 2014. E ancora: non sarà più<br />
Io sono qua!”.<br />
possibile riscattare gli anni <strong>del</strong>l'univers<strong>it</strong>à e <strong>del</strong> servizio mili-<br />
Così entrerà nella nostra quotidian<strong>it</strong>à e non potremo più ignorartare<br />
quindi il calcolo <strong>del</strong>l'anzian<strong>it</strong>à si baserà solo sugli anni di<br />
la.<br />
lavoro effettivi.<br />
Il 20 agosto <strong>2011</strong>, i giornali rec<strong>it</strong>avano che il listino milanese aveva<br />
presentato un calo importante soprattutto per quanto riguarda- Condonati insolventi <strong>del</strong> 2002: dovranno pagare entro e non<br />
va le banche: “Unicred<strong>it</strong> ha chiuso in calo <strong>del</strong> 5,8%, Intesa Sanpa- oltre il 31 dicembre <strong>2011</strong> il deb<strong>it</strong>o che hanno. Oltre tale termine è<br />
olo -5.35%, Fiat -4,3%. Oggi non molto è cambiato: proprio il 23 prevista una sanzione pari al 50% <strong>del</strong>le somme.<br />
settembre leggo su “Il Sole 24 ore” che Milano perde il 4,5%. Tutto<br />
questo, per fortuna o purtroppo, non colpisce solo l’Italia: sempre<br />
il 20 agosto Wall Street, dopo un’ora dall’apertura, era già in<br />
negativo e così Francoforte, Parigi, Londra, Zurigo. Stiamo Province: per via cost<strong>it</strong>uzionale saranno abol<strong>it</strong>e tutte con il pas-<br />
parlando di 94 miliardi bruciati in Europa! E ancora non si saggio <strong>del</strong>le loro funzioni alle Regioni. Al contrario sono salvi i<br />
ferma questo incendio: anche oggi 23 settembre, Wall street piccoli comuni i quali però dovranno accorpare i servizi.<br />
chiude con -3,2%!<br />
A tutto questo si associa il fatto che il PIL in Italia, negli ultimi<br />
anni, si è notevolmente ridotto, anzi, più che dimezzato (nel <strong>2011</strong><br />
l’incremento è stato <strong>del</strong>l’ 1,2%, mentre nel 2012 sarà <strong>del</strong>lo 0,6% o Contributo di solidarietà: viene chiamato così perché dovrebbe<br />
forse ancor meno).<br />
derivare dalla grande magnanim<strong>it</strong>à dei nostri pol<strong>it</strong>ici o comunque<br />
Perciò i nostri pol<strong>it</strong>ici devono trovare il modo di risanare questi <strong>del</strong>le persone più abbienti <strong>del</strong> nostro paese. In realtà, in termini<br />
conti, incalzati ancor più dagli altri paesi.<br />
economici, è opportuno chiamarlo super IRPEF. L’IRPEF è l’impo-<br />
Olli Rehn (Commissario europeo degli affari economici e monetari) sta sul redd<strong>it</strong>o <strong>del</strong>le persone fisiche (con cui lo Stato guadagna<br />
asserisce che il destino economico <strong>del</strong> nostro paese influisce e non ab<strong>it</strong>ualmente circa un terzo <strong>del</strong>le sue entrate) che viene pagata da<br />
poco sul destino <strong>del</strong>l’ Europa, ma, allo stesso tempo, enuncia: tutti i c<strong>it</strong>tadini – lavoratori dipendenti, pubblici e privati, lavoratori<br />
“l’Italia ha adottato misure importanti [per gestire la crisi] […] e non autonomi, pensionati – purché il loro redd<strong>it</strong>o oltrepassi una certa<br />
mi aspetto che abbia bisogno di prest<strong>it</strong>i d’emergenza <strong>del</strong>l’ Ue e <strong>del</strong> soglia. Il super IRPEF consiste nel fatto che le persone con redd<strong>it</strong>i<br />
Fondo Monetario”. Quali sono le misure di cui Rehn ha parlato? superiori a 90.000 euro lordi pagheranno il 5 per cento in più ogni<br />
Andiamo a vederle, cercando di capire come i nostri pol<strong>it</strong>ici stanno anno. Chi eccede i 150.000 euro lordi pagherà il 10 per cento in<br />
ponendo rimedio alla s<strong>it</strong>uazione.<br />
più ogni anno e così via. Il “contributo di solidarietà” è, di fatto, un<br />
In questi ultimi mesi, la manovra economica è stata cambiata ogni aumento straordinario <strong>del</strong>l’IRPEF per la durata di tre anni. Fino al<br />
singolo giorno: un dì si parlava di tagli alle pensioni, un altro di 2013, insomma, quando il Governo conta di raggiungere il pareg-<br />
togliere le province e proprio ieri, 23 settembre, si è ricominciato a gio di bilancio.<br />
parlare di alzare l’età pensionabile.<br />
A un certo punto nessuno ci ha cap<strong>it</strong>o più niente: ogni giorno c’era<br />
una telenovela diversa, un t<strong>it</strong>olone nuovo sul giornale, una vignetta<br />
originale su “La Repubblica” con lo stesso le<strong>it</strong> motive ad<br />
Per concludere: si tirerà parecchio la cinghia o, in altri termini, si<br />
accompagnarla: Tremonti con una scure in mano, pronta per ta-<br />
chiuderanno i rubinetti <strong>del</strong>l’acqua calda. O, per usare parole care<br />
gliare incentivi, stipendi e, perché no, teste.<br />
a Berlusconi, ci saranno più tasse per tutti.<br />
Finalmente però, a quanto pare, a una conclusione tutti i nostri<br />
cervelloni ci sono arrivati. Ecco cosa succederà nei prossimi mesi:<br />
Aumento <strong>del</strong>l’ IVA<br />
Fonti“Il sole 24 Ore” ,“La Repubblica”, s<strong>it</strong>o <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Eco-<br />
L’IVA è l’imposta <strong>del</strong> valore aggiunto, cioè una quant<strong>it</strong>à di denaro<br />
nomia e <strong>del</strong>le Finanze www.mef.gov.<strong>it</strong><br />
(calcolata in percentuale) che il vend<strong>it</strong>ore deve dare allo Stato in<br />
base a quello che ha guadagnato. Se aumenta l’IVA, cioè quello<br />
che lo Stato chiede al vend<strong>it</strong>ore, questi aumenterà il prezzo di quel<br />
prodotto per non perdere in guadagno.<br />
Come dicevo prima, la manovra farà toc toc al nostro portone. In<br />
Angela Stagni<br />
effetti frigorifero, scarpe, profumi, tovaglie, tv, ch<strong>it</strong>arre, avvocato,<br />
aff<strong>it</strong>to <strong>del</strong> garage sono solo alcuni degli esempi dei prodotti e servizi<br />
di largo consumo che sono a rischio rincaro con l’aumento<br />
16<br />
<strong>del</strong>l’aliquota<br />
Iva dai 20 a 21 punti percentuali.
FdM Società: uno sguardo su un microcosmo,il carcere<br />
Salute dietro le sbarre<br />
N<br />
egli ultimi anni sono emersi dalle nebbie<br />
<strong>del</strong> silenzio alcuni casi che hanno riportato<br />
all'attenzione collettiva s<strong>it</strong>uazioni di<br />
grave violenza e di non rispetto dei dir<strong>it</strong>ti umani<br />
all'interno <strong>del</strong>le carceri e dei centri detentivi <strong>it</strong>aliani.<br />
I casi di Stefano Cucchi, Aldo Bianzino,<br />
S... Uva sono solo alcune tristemente note vicende<br />
tra le oltre 1700 “morti di carcere” degli<br />
ultimi 10 anni (Vedi Ristretti Orizzonti,<br />
“Morire di Carcere” http://www.ristretti.<strong>it</strong>/<br />
areestudio/disagio/ricerca/<br />
index.htm ).<br />
Oltre a queste morti dovute<br />
a suicidi, carente assistenza<br />
san<strong>it</strong>aria, overdose o a cause<br />
non chiare o non chiar<strong>it</strong>e,<br />
tantissime testimonianze<br />
e report degli<br />
“addetti ai lavori” e dei<br />
detenuti documentano<br />
una quotidiana invivibil<strong>it</strong>à<br />
<strong>del</strong>le carceri e numerosi<br />
“eventi cr<strong>it</strong>ici”che coinvolgono<br />
chi opera nel settore<br />
pen<strong>it</strong>enziario (medici<br />
e san<strong>it</strong>ari inclusi).<br />
Proprio a partire da queste<br />
considerazioni, l'anno scor-<br />
so, un gruppo di studenti di medicina, studenti di<br />
giurisprudenza e medici ha deciso di r<strong>it</strong>rovarsi<br />
per iniziare un percorso di riflessione e autoformazione<br />
sul carcere e sulle condizioni di v<strong>it</strong>a all'interno<br />
di esso.<br />
Abbiamo deciso di chiamare il gruppo “Salute dietro<br />
le sbarre” richiamandoci alla nota definizione<br />
di salute <strong>del</strong>l'Organizzazione Mondiale <strong>del</strong>la San<strong>it</strong>à:<br />
la salute non è un concetto che ha a che<br />
fare solo con le malattie, con l'assistenza san<strong>it</strong>aria<br />
e con il dir<strong>it</strong>to alle cure, ma un dir<strong>it</strong>to<br />
non slegabile da tutti gli altri dir<strong>it</strong>ti e che<br />
coinvolge ogni aspetto <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a <strong>del</strong>l'uomo,<br />
dalla sua corpore<strong>it</strong>à, alle componenti più intime<br />
e spir<strong>it</strong>uali, non escludendo i fattori economici<br />
e sociali che agiscono su di lui.<br />
Questo sfondo concettuale esclude che si possa<br />
ragionare sul carcere solo guardando i puri dati<br />
san<strong>it</strong>ari. Abbiamo pertanto deciso di approcciarci<br />
a questo vastissimo tema partendo dall'ist<strong>it</strong>uzione<br />
stessa <strong>del</strong> carcere, dalla sua presunta necess<strong>it</strong>à<br />
sociale e dal possibile “superamento”, dal quadro<br />
giuridico che lo sottende fino ad arrivare alle esperienze<br />
più dirette di chi ci lavora, di chi lo ha<br />
vissuto come detenuto, di chi lo cr<strong>it</strong>ica strutturalmente<br />
e di chi, pur non escludendone <strong>del</strong> tutto la<br />
sua funzione, vuole renderlo un luogo dove la dign<strong>it</strong>à<br />
è un valore.<br />
tantissime testimonianze<br />
e report degli “addetti ai<br />
lavori” e dei detenuti documentano<br />
una quotidiana<br />
invivibil<strong>it</strong>à <strong>del</strong>le carceri<br />
e numerosi “eventi cr<strong>it</strong>ici”che<br />
coinvolgono chi<br />
opera nel settore pen<strong>it</strong>enziario<br />
(medici e san<strong>it</strong>ari<br />
inclusi).<br />
17<br />
Il nostro percorso si è articolato attraverso incontri<br />
settimanali o quindicinali con scambio di materiali<br />
attraverso la mailing list, lettura e condivisione<br />
di brani o testi scelti, visione di film e documentari<br />
e soprattutto il confronto e lo scambio di<br />
opinioni con i testimoni diretti. A giugno siamo<br />
riusc<strong>it</strong>i anche ad organizzare un dibatt<strong>it</strong>o pubblico<br />
sulle condizioni di v<strong>it</strong>a all'interno <strong>del</strong>le carceri<br />
e sull'ergastolo: a partire dalla lettura di alcuni<br />
brani di un testo <strong>del</strong>la casa ed<strong>it</strong>rice Sensibili alle<br />
Foglie abbiamo inv<strong>it</strong>ato l'au-<br />
tore Nicola Valentino a confrontarsi<br />
direttamente su<br />
questi temi che hanno<br />
“acceso” tutti i partecipanti.<br />
Dato che reputiamo l’esperienza<br />
diretta uno dei cardini<br />
fondamentali di questo<br />
percorso di conoscenza, nelle<br />
prossime righe leggerete<br />
di Sara, una <strong>del</strong>le ragazze<br />
<strong>del</strong> gruppo, che ha trascorso<br />
l’estate nel carcere <strong>del</strong>la<br />
Dozza, proprio qui a Bologna.<br />
Estate in Dozza<br />
“Andare in carcere è un po’<br />
come andare all’estero, non sai bene cosa aspettarti.<br />
Ne hai sent<strong>it</strong>o parlare, ma non sai come saranno<br />
i luoghi che ti r<strong>it</strong>roverai davanti, come saranno<br />
le persone, le loro ab<strong>it</strong>udini, il modo di pensare,<br />
le dinamiche interne. Non sai cosa darà loro fastidio<br />
e cosa li compiacerà, quali atteggiamenti ev<strong>it</strong>are,<br />
i r<strong>it</strong>uali da seguire, il valore che danno a determinati<br />
gesti, alle parole.<br />
Ciò che appare sub<strong>it</strong>o chiaro è che in carcere quello<br />
che succede fuori, nel mondo, arriva in silenzio,<br />
ovattato, mentre ciò che accade dentro è vissuto ed<br />
amplificato al massimo. A volte fa così rumore da<br />
riuscire ad oltrepassare quelle finestrelle che si<br />
aprono nelle mura di cemento armato e si spalancano,<br />
come tanti piccoli occhi, verso i grossi cancelli.<br />
A volte quel rumore raggiunge anche la distesa<br />
di auto blu scure con la scr<strong>it</strong>ta bianca “Polizia Pen<strong>it</strong>enziaria”.<br />
A volte.<br />
La guardiola con l’agente che verifica se puoi<br />
entrare è il confine, un luogo di passaggio<br />
quasi iniziatico, in cui ti spogliano degli oggetti<br />
<strong>del</strong> mondo fuori: è il punto in cui passa<br />
la linea di demarcazione tra Stato Italia e<br />
Stato carcere. Di quest’ultimo mi son rimaste impresse<br />
alcune immagini, n<strong>it</strong>ide. Restano lì dettagli<br />
da niente che riguardano una settimana d’agosto<br />
ed un laboratorio di clownerì nel braccio 1°C <strong>del</strong>la
Dozza, comunemente defin<strong>it</strong>o braccio “tossici”.<br />
Il primo: lunghissimi corridoi, interminabili, con il pavimento<br />
di cemento, i muri bianchi, intervallati solo da<br />
qualche cancello con telecamera annessa e i mazzi<br />
con chiavi enormi, attaccati alla cintura degli agenti.<br />
Non credo che esista il Paradiso ma se così fosse me<br />
lo immagino come il percorso che facevamo per uscire<br />
dal carcere attraverso quei corridoi e quei cancelli dalle<br />
serrature enormi.<br />
La seconda immagine è la zona d’aria che vedevamo<br />
dalla finestrella <strong>del</strong>la saletta dove si svolgeva il nostro<br />
laboratorio: un’area di pochi metri quadrati con il perimetro<br />
segnato dai muri degli edifici dei vari reparti o<br />
da mura molto alte.<br />
Nella zona d’aria, una ventina di detenuti camminavano<br />
in tutte le direzioni a gruppetti di due o tre, per circa<br />
mezz’ora. Li guardavamo dall’alto e ci sembravano<br />
<strong>del</strong>le piccole formichine impaz-<br />
z<strong>it</strong>e che si affrettavano a destra<br />
e a sinistra come per non<br />
sprecare nessun centimetro di<br />
quell’angusto spazio, nessuna<br />
molecola di ossigeno a loro<br />
disposizione. Alcuni poi notavano<br />
che li stavamo fissando,<br />
allora ci sorridevano.<br />
Non posso dimenticare, poi, le<br />
mani di tutti che cercavano<br />
impazienti di ricavare un cagnolino<br />
o un fiore da un palloncino:<br />
mani grandi, segnate<br />
dal tempo e dalla v<strong>it</strong>a, mani<br />
che son state impegnate in<br />
traffici non proprio lec<strong>it</strong>i, mani<br />
di trentenni e di quarantenni.<br />
E tra loro c’è Suan, che in realtà si chiama Francesco<br />
(nome troppo comune nel reparto da dover essere<br />
cambiato in Suan) che sorride dolcemente quando riesce<br />
nell’impresa.<br />
C’è Christian nella prossima immagine seduto a fianco<br />
a me dopo il rilassamento finale. Siamo tutti in cerchio<br />
e dopo la diffidenza dei primi giorni, ora parliamo<br />
tranquilli <strong>del</strong> più o <strong>del</strong> meno. Mi chiede: “ cosa hai fatto<br />
ieri?”<br />
Ed io mi sento in difficoltà, avrei voluto dirgli: “Son<br />
stata al Parco Talon, sai è immenso, c’era il sole ed<br />
ero con il mio fidanzato, che leggeva poesie ad alta<br />
voce per me, poi la sera abbiamo mangiato la pizza e<br />
siamo andati in un locale in via Mascarella con <strong>del</strong>le<br />
costruzioni di carta pesta meravigliose e, prima di tornare<br />
a casa, siamo stati a zonzo per le vie di Bologna,<br />
che è bellissima illuminata di notte senza troppa gente<br />
in giro”. Ho immediatamente pensato che tutte queste<br />
cose normali, banali, erano per lui un privilegio, il sogno<br />
di notti insonni sotto la luce sempre accesa <strong>del</strong>la<br />
cella.<br />
Mi son sent<strong>it</strong>a in imbarazzo e così ho semplicemente<br />
risposto che ero stata a casa a leggere. E lui ha replicato:<br />
“Che peccato! Hai la possibil<strong>it</strong>à di fare tutto e<br />
sprechi così il tuo tempo!?”. Già, Christian, è un vero<br />
peccato.<br />
E poi c’è Massi che mi ha detto: “Come hai visto, noi<br />
la salute non è un concetto che<br />
ha a che fare solo con le malattie,<br />
con l'assistenza san<strong>it</strong>aria e<br />
con il dir<strong>it</strong>to alle cure, ma un dir<strong>it</strong>to<br />
non slegabile da tutti gli altri<br />
dir<strong>it</strong>ti e che coinvolge ogni<br />
aspetto <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a <strong>del</strong>l'uomo, dalla<br />
sua corpore<strong>it</strong>à, alle componenti<br />
più intime e spir<strong>it</strong>uali,<br />
non escludendo i fattori economici<br />
e sociali che agiscono su di<br />
lui.<br />
18<br />
siamo persone normali, ad un certo punto abbiamo<br />
commesso degli errori e ora stiamo pagando,<br />
ma non siamo dei mostri, siamo persone normali”.<br />
Io gli ho sorriso e, non lo nego, avrei voluto tanto<br />
abbracciarlo.<br />
Dietro le sbarre verticali <strong>del</strong>le celle, si intravedevano<br />
letti a castello laterali, due a destra e due a sinistra,<br />
con la montatura rossa ed il lenzuolo bianco. Occupano<br />
quasi tutte le pareti, tant’è che tra loro c’è appena<br />
mezzo metro di spazio fino alla finestra, in fondo alla<br />
cella. Ancora non riesco a immaginare, in quello spazio<br />
lim<strong>it</strong>ato, un angolo dove possa essere collocato il<br />
bagno.<br />
L’ultimo giorno, in perfetto stile Patch Adams, abbiamo<br />
proposto ai detenuti di abbracciarsi per qualche minuto,<br />
come esercizio di fiducia.<br />
E così quegli omoni tatuati e<br />
muscolosi si son fatti piccoli<br />
piccoli. Arross<strong>it</strong>i, cercavano di<br />
nascondere, tra le risate, l’imbarazzo<br />
<strong>del</strong> contatto fisico a<br />
loro negato e tentavano di<br />
mantenersi virili e composti. Io<br />
col mio abbraccio avrei voluto<br />
comunicar loro la felic<strong>it</strong>à di<br />
essere lì e di aver condiviso<br />
insieme quella settimana.<br />
Adesso, a distanza di tempo,<br />
ricordo le storie di v<strong>it</strong>a di ognuna<br />
<strong>del</strong>le quindici persone<br />
che hanno partecipato al laboratorio,<br />
lo spesino, le domandine,<br />
lo spettacolo finale, Massi<br />
con le stampelle, il saluto<br />
clown, le gags, le guardie, la mattina <strong>del</strong>le ispezioni,<br />
la Fanta, la frutta ed il caffè che ci offrivano ogni giorno.<br />
E poi Diego che ha avuto la febbre, i discorsi sulla<br />
pena di morte, Suan che fuori ha un figlio, due case di<br />
proprietà e un conto con diversi zeri in banca ad aspettarlo<br />
(il prezzo <strong>del</strong>la sua libertà). La maggior parte<br />
di loro invece non ha nulla. E poi Carlo ed il gioco <strong>del</strong><br />
pistolero, la sua lettera ed il suo disegno, il campo e<br />
infine Davide che è usc<strong>it</strong>o e che ieri ho incontrato in<br />
Piazza Verdi…<br />
Sara”<br />
PS.Quest'anno ci proponiamo di continuare il nostro<br />
ancor breve percorso e ci auguriamo di allargare il<br />
gruppo convogliando non solo gli studenti di medicina<br />
ma anche tutti quelli che a qualunque t<strong>it</strong>olo e in<br />
qualunque modo sono disposti a mettersi in discussione,<br />
ad ascoltare, imparare e discutere sul carcere.<br />
Il prossimo incontro è fissato per le prime settimane<br />
di novembre e chiunque fosse interessato può scriverci<br />
all'indirizzo mail salutedietrolesbarre@gmail.com<br />
Vi aspettiamo numerosi.<br />
Vale e Sara
FdM Riflessioni sulla società che ci circonda<br />
Viva le tasse?!<br />
T<br />
asse, tasse, tasse rosse e gialle, di vari<br />
colori, forme e dimensioni, un po’ qui ed<br />
un po’ là; tasse a colazione, pranzo, cena,<br />
sotto il cuscino ad augurarti la buonanotte.<br />
Ultimamente, con l’avvento <strong>del</strong>la manovra<br />
(Uh? Quale manovra? Quella di Tremonti sul<br />
vialetto di casa?) si sentono in giro parecchi<br />
nomi strani: patrimoniale, contributo di solidarietà,<br />
sovratassa sul ticket… Tuttavia, seppur<br />
nelle loro mutevoli molteplici sembianze,<br />
sempre di tasse stiamo parlando. Ma che diamine<br />
saranno, poi, queste tasse?<br />
Qualche tempo fa, sono rimasta folgorata, durante<br />
una conversazione con un mio amico,<br />
dalla sua opinione, secondo cui pagare le tasse<br />
equivarrebbe a dire,<br />
in sostanza, buttare<br />
dei soldi. Senza la conversazione<br />
in questione<br />
a monte, il presente<br />
articolo non sarebbe<br />
mai nato. In ver<strong>it</strong>à,<br />
non sarebbe forse valsa<br />
la pena di soffermarsi<br />
sulle idee <strong>del</strong><br />
mio amico (o sì?), se<br />
non fosse che, purtroppo,<br />
sono in parecchi<br />
a pensarla allo<br />
stesso modo.<br />
Ma come? A me è sempre<br />
stato insegnato che<br />
le tasse altro non sono che il nostro contributo<br />
alle spese che lo Stato deve sostenere.<br />
Anzi, i soldi <strong>del</strong>lo Stato, in teoria, sono nella<br />
loro total<strong>it</strong>à soldi dei c<strong>it</strong>tadini. E non vi è nulla<br />
di male che le cose stiano così, nel momento<br />
in cui lo Stato siamo noi, c<strong>it</strong>tadini che lo<br />
componiamo. In una Repubblica (dal latino<br />
“Res Publica”, ossia Stato inteso come cosa<br />
pubblica, appartenente a tutti), ciascun c<strong>it</strong>tadino<br />
è parte <strong>del</strong>lo Stato, e contemporaneamente<br />
lo Stato gli appartiene, perché contribuisce<br />
a crearlo. Certo, arriva il momento in<br />
cui i c<strong>it</strong>tadini, per questioni numeriche, si devono<br />
organizzare ed eleggere dei rappresentanti,<br />
ma tali rappresentanti dovrebbero<br />
“Qualche tempo fa, sono<br />
rimasta folgorata, durante<br />
una conversazione<br />
con un mio amico, dalla<br />
sua opinione, secondo<br />
cui pagare le tasse equivarrebbe<br />
a dire, in sostanza,<br />
buttare dei soldi.”<br />
19<br />
essere semplici interpreti <strong>del</strong>la volontà popolare,<br />
nel loro comp<strong>it</strong>o -impegno!- di prendersi<br />
cura <strong>del</strong>lo Stato (da parte loro, i c<strong>it</strong>tadini<br />
non possono certo affidarsi completamente ad<br />
essi, ma devono essere impegnati in un’opera<br />
di costante sorveglianza).<br />
In un sistema <strong>del</strong> genere, insomma, è naturale<br />
che ciascuno contribuisca, secondo le proprie<br />
possibil<strong>it</strong>à, a sostenere, anche economicamente,<br />
lo Stato di cui fa parte, avendone a<br />
cuore il benessere: infatti, maggiore è la somma<br />
che il c<strong>it</strong>tadino spende (investe) per lo Stato,<br />
maggiori saranno i servizi e le opportun<strong>it</strong>à<br />
che lo Stato potrà offrire (in parole povere, più<br />
persone staranno meglio).<br />
Finora si è parlato soltanto<br />
<strong>del</strong>l’utopia de-<br />
mocratica, cui ci si può<br />
più o meno avvicinare,<br />
a seconda <strong>del</strong>le epoche.<br />
Nel periodo attuale,<br />
si direbbe che ne<br />
siamo parecchio lontani.<br />
Il problema è la distanza<br />
che si crea tra<br />
gli individui senza una<br />
carica ist<strong>it</strong>uzionale ed i<br />
loro rappresentanti,<br />
attualmente abissale.<br />
Utopisticamente, la popolazione<br />
ed i suoi rappresentanti<br />
stanno nello<br />
stesso insieme, quello dei c<strong>it</strong>tadini, praticamente<br />
si suddividono. Da una parte, abbiamo<br />
un gruppo di pol<strong>it</strong>ici incredibilmente ricco e<br />
potente, che si sente “sopra” al popolo, ed agisce<br />
secondo logiche (necessariamente) di conservazione<br />
<strong>del</strong> predominio e dei privilegi. Nota<br />
bene, non si sta parlando di corruzione, concussione<br />
od altro, che sono solo (occasionali?)<br />
conseguenze <strong>del</strong>la s<strong>it</strong>uazione. Sull’altro versante,<br />
troviamo invece una massa di individui<br />
sempre più poveri ma individualisti, che stramaledicono<br />
i pol<strong>it</strong>ici, ma intanto tendono –chi<br />
più, chi meno- a farsi i cavoli loro perché<br />
“tanto di pol<strong>it</strong>ica io non ci capisco niente”,
oppure semplicemente per non affrontare la<br />
realtà <strong>del</strong>la loro povertà (economica, cogn<strong>it</strong>iva,<br />
morale), che fa troppo male. Ed i c<strong>it</strong>tadini? Insieme<br />
vuoto, o almeno a rischio di diventarlo.<br />
E lo Stato? Come può esistere, in tali circostanze,<br />
un “vero” Stato, dato che sono in così<br />
pochi a curarsi di lui, a sentirsi c<strong>it</strong>tadini?<br />
Ma in mezzo a tutto ciò, cosa succede alle tasse?<br />
La popolazione diventa sempre più povera,<br />
dovendo pagare sempre più tasse senza<br />
peraltro veder fruttare i soldi sborsati sotto<br />
forma di servizi, piani di cresc<strong>it</strong>a, aumento<br />
<strong>del</strong>l’occupazione e<br />
quant’ altro, perché il<br />
benessere comune, ai<br />
loro rappresentanti,<br />
non interessa. Allora,<br />
per forza, ci si domanda<br />
se quelli impiegati<br />
in tasse non siano soldi<br />
buttati nel cesso.<br />
Anzi, certamente la<br />
maggior parte <strong>del</strong>le<br />
tasse sono soldi assolutamente<br />
buttati, se<br />
vengono utilizzate, ad<br />
esempio, per stipendiare<br />
un parlamentare<br />
con 15.000 euro al mese,<br />
oppure per finanziare operazioni mil<strong>it</strong>ari in<br />
qualsivoglia Stato con terroristi e petrolio. Ma<br />
intanto sempre più soldi vengono trasfer<strong>it</strong>i da<br />
una parte all’altra <strong>del</strong>la barricata senza via di<br />
r<strong>it</strong>orno, contribuendo ad aumentare la distanza<br />
tra due dimensioni contrapposte, nonché<br />
la loro distanza dalla Cosa Pubblica.<br />
E non esiste nessuno, all’interno di tale circolo<br />
vizioso, che sia immune da responsabil<strong>it</strong>à<br />
per quanto sta accadendo al nostro Stato.<br />
Nemmeno io che scrivo, neppure tu che leggi<br />
(solo che riconoscerlo è un conto, agire di conseguenza<br />
è tutt’altro).<br />
Come se ne esce? Ovviamente, chi è ricco e<br />
potente difficilmente si sognerà di lasciare la<br />
posizione che ricopre all’interno <strong>del</strong>la società;<br />
perciò tocca alla popolazione lo sforzo di<br />
pensarsi insieme da c<strong>it</strong>tadini, ed agire di<br />
conseguenza sui vari aspetti <strong>del</strong>la società. I<br />
francesi, nel 1789, avevano risolto la faccenda<br />
con una rivoluzione (i cui principi sono degenerati,<br />
purtroppo, ma almeno è serv<strong>it</strong>a a far<br />
comprendere al Re che lo Stato NON era lui);<br />
in Italia, sarebbe una soluzione applicabile?<br />
“Allora per forza<br />
ci si domanda<br />
se non siano<br />
soldi buttati<br />
nel cesso ”<br />
20<br />
Di sicuro ci farebbe bene, essendo noi l’unico<br />
popolo che non si è mai preso seriamente la<br />
soddisfazione di ran<strong>del</strong>lare i pezzi grossi. Ma,<br />
senza guardare al nostro piccolo, dobbiamo<br />
riconoscere che il rapporto tra classe pol<strong>it</strong>ica<br />
e società assume dimensioni globali.<br />
Senza urgenza di una rivoluzione, qualcosa di<br />
più semplice si può fare, ossia una riflessione<br />
sulle leggi, sulle tasse, e su vari altri aspetti<br />
<strong>del</strong>la società, con il preciso intento di mettere<br />
in discussione le condizioni cui siamo sottoposti.<br />
Cosa significa questa legge? Mi giova?<br />
Risponde alle mie esigenze,<br />
le stesse esigenze<br />
che ho espresso<br />
quando ho concesso il<br />
mio voto proprio all’individuo,<br />
mio rappresentante,<br />
che l’ha proposta?<br />
Stessa cosa per<br />
le tasse, che sono il<br />
principale strumento<br />
con cui lo stato auto-<br />
amministra la propria<br />
economia: se io pago<br />
una determinata tassa,<br />
mi vedo tornare indietro<br />
un servizio equivalente<br />
ai soldi che ho<br />
speso? E’ giusto continuare a pagare una tassa<br />
anche se tale condizione non si verifica?<br />
Attenzione, mettere in discussione determinate<br />
imposte è diverso da evadere il fisco, oppure<br />
più semplicemente considerare le tasse come<br />
spazzatura in ogni caso; sfortunatamente,<br />
il confine tra le due posizioni è labile, e dettato<br />
principalmente dalla coscienza <strong>del</strong>l’individuo/c<strong>it</strong>tadino.<br />
Ciò detto, tengo a precisare che, siccome nessuno<br />
qui studia economia, legge, e neppure<br />
scienze pol<strong>it</strong>iche, quanto scr<strong>it</strong>to finora non ha<br />
la pretesa di insegnare nulla, né di fungere da<br />
guida; trattasi semplicemente di una riflessione,<br />
anche vagamente autoreferenziale e di<br />
profilo onanistico, e come tale va presa. Anzi,<br />
in caso abbiate deciso di saltare queste pagine,<br />
sappiate che non mi offenderò, perché tutto<br />
sommato le salterei persino io.<br />
BlackBerry
FdM Mafia e san<strong>it</strong>à<br />
Quando anche la salute diventa<br />
una cosa losca<br />
M<br />
afia e san<strong>it</strong>à: un connubio difficilmente<br />
comprensibile.<br />
La prima legata ad interessi personali<br />
di pochi prepotenti, la seconda improntata al<br />
bene pubblico più importante, la salute.<br />
E allora cos’è che le unisce e cosa deriva da questa<br />
interazione?<br />
Innanz<strong>it</strong>utto il denaro. La salute oggigiorno è<br />
diventata una merce come<br />
un’altra da piazzare<br />
in un mercato che ingurg<strong>it</strong>a<br />
anche questo dir<strong>it</strong>to<br />
fondamentale <strong>del</strong>l’essere<br />
umano.<br />
È la mercificazione <strong>del</strong>le<br />
cure e <strong>del</strong>le prestazioni,<br />
favor<strong>it</strong>a dal sistema ormai<br />
dominante dei DRG, a far<br />
sì che il mercato <strong>del</strong>la salute<br />
sia appetibile per i più<br />
grandi invest<strong>it</strong>ori. Il sistema<br />
DRG nasce negli Stati<br />
Un<strong>it</strong>i e consiste in un sistema<br />
di finanziamento che si<br />
basa sulla remunerazione<br />
<strong>del</strong>le prestazioni in base a<br />
tariffe stabil<strong>it</strong>e a priori su<br />
base regionale. Ciò fa sì che spesso si attuino degli<br />
interventi anche quando non strettamente necessari,<br />
in modo da aumentare gli intro<strong>it</strong>i, come<br />
ha dimostrato la condanna di Pier Paolo Brega<br />
Massone, ex primario <strong>del</strong>la clinica Santa R<strong>it</strong>a di<br />
Milano, per aver effettuato <strong>del</strong>le operazioni<br />
“avventate, inutili e dannose”.<br />
E tra questi grandi invest<strong>it</strong>ori, purtroppo, non può<br />
che giungere anche la criminal<strong>it</strong>à organizzata, in<br />
tutte le sue divisioni più importanti.<br />
Già agli inizi degli anni ’80, con l’ist<strong>it</strong>uzione<br />
<strong>del</strong>le USL, Bernardo Provenzano intuì l’importanza<br />
che la salute poteva avere negli affari di<br />
Cosanostra. Ed è così che innumerevoli sono diventati<br />
i casi di infiltrazione mafiosa nelle ASL, tra<br />
cui quello di Locri nel 2006 in segu<strong>it</strong>o alle indagini<br />
svolte per chiarire la vicenda <strong>del</strong>l’omicidio di Franco<br />
Fortugno, medico e vicepresidente <strong>del</strong> consiglio<br />
regionale, ucciso al seggio elettorale il 16 ottobre<br />
2005. Probabilmente la sua elezione avrebbe determinato<br />
grossi cambiamenti non voluti dalle<br />
‘ndrine nell’amb<strong>it</strong>o san<strong>it</strong>ario, che Fortugno conosceva<br />
bene.<br />
21<br />
Il mandante fu un altro medico, Domenico Crea,<br />
che gli subentrò come primo dei non eletti, condannato<br />
poi a 11 anni per il caso di “Villa Anya”<br />
c<strong>it</strong>ato in segu<strong>it</strong>o.<br />
I fenomeni mafiosi correlati alla san<strong>it</strong>à non si<br />
lim<strong>it</strong>ano al Mezzogiorno. Le mafie hanno infatti<br />
trovato anche altrove un fertile humus su<br />
cui innestare le proprie radici. Diversi sono infatti<br />
i casi di infiltrazione<br />
mafiosa anche<br />
“è necessaria una formazione<br />
morale ed etica<br />
<strong>del</strong> c<strong>it</strong>tadino, e nello<br />
specifico <strong>del</strong> medico,<br />
il primo a dover essere<br />
in grado di contrastare<br />
intimidazioni<br />
e ingiustizie.”<br />
al Nord, dove prime<br />
fra tutte la<br />
‘ndrangheta è riusc<strong>it</strong>a<br />
ad occupare diversi<br />
settori e tra questi<br />
(immancabile) anche<br />
il settore san<strong>it</strong>ario.<br />
Recentissima è infatti<br />
la chiamata in causa<br />
di Carlo Antonio Chiriaco,<br />
ex direttore generale<br />
<strong>del</strong>la ASL di Pavia<br />
(il cui processo per<br />
concorso esterno in<br />
associazione mafiosa è<br />
iniziato l’11 Maggio 20-<br />
11), che si è autodefin<strong>it</strong>o<br />
in una intercettazione “il fondatore <strong>del</strong>la<br />
‘ndrangheta a Pavia”.<br />
Ma non è solo alle ASL che le Mafie rivolgono il<br />
loro interesse. Molto vantaggioso è il sistema<br />
degli accred<strong>it</strong>amenti che vengono concessi a<br />
strutture private.<br />
Essi constano di sovvenzioni pubbliche che<br />
spesso vanno a coprire prestazioni gonfiate a<br />
scopo di lucro. Considerando anche l’enorme numero<br />
di cliniche accred<strong>it</strong>ate, è chiaro come questo<br />
business diventi un’enorme fonte di guadagno.<br />
In Calabria 38 sono le cliniche private e di queste,<br />
37 accred<strong>it</strong>ate. Non è un caso che gli scandali<br />
maggiori abbiano come protagonisti proprio i proprietari<br />
di alcune di queste cliniche. Solo per c<strong>it</strong>arne<br />
alcuni: il caso <strong>del</strong>la clinica “Santa Teresa” di<br />
Michele Aiello, (vicenda per la quale è stato condannato<br />
anche l’ex-governatore <strong>del</strong>la Sicilia Totò<br />
Cuffaro)e quello <strong>del</strong>la clinica “Villa Anya” di Domenico<br />
Crea in Calabria.<br />
Questi personaggi sono anche correlati irreversibilmente<br />
alla pol<strong>it</strong>ica.
In Domenico Crea stesso, ad esempio, si incarna<br />
in un unicum la triade mafioso-pol<strong>it</strong>icomedico.<br />
È proprio grazie ad inferenze pol<strong>it</strong>iche che<br />
molti esponenti mafiosi riescono a collocare<br />
parenti ed associati in posti dirigenziali.<br />
Inoltre non bisogna incorrere nell’errore di considerare<br />
solo i prof<strong>it</strong>ti netti che sono ricavati dalle<br />
prestazioni gonfiate, perché è anche attraverso altri<br />
metodi che le associazioni mafiose traggono i<br />
loro vantaggi.<br />
Impiegano, ad esempio, servizi ristorativi, imprese<br />
di pulizia e d<strong>it</strong>te che producono macchinari medici<br />
vicini all’ambiente mafioso<br />
e ciò ha una influenza tangibile<br />
sulla qual<strong>it</strong>à <strong>del</strong> servizio<br />
offerto.<br />
E non è solo il denaro, seppure<br />
rappresenti il motivo<br />
principale, a indirizzare gli<br />
interessi mafiosi verso la<br />
san<strong>it</strong>à. Tra questi vi è anche<br />
il consenso, ottenuto<br />
tram<strong>it</strong>e favor<strong>it</strong>ismi sia nell’acquisizione<br />
di cariche sia<br />
nell’accesso alle cure.<br />
Il consenso è essenziale<br />
nel determinare la transizione,<br />
descr<strong>it</strong>ta da Raffaele<br />
Cantone (magistrato <strong>del</strong>la Direzione Distrettuale<br />
Antimafia nel 1999 e oggi <strong>del</strong> Massimario<br />
<strong>del</strong>la Cassazione) come “fattore c”, CON-<br />
VIVENZA-CONNIVENZA-CONVENIENZA: il punto<br />
di forza di tutte le associazioni a stampo<br />
mafioso.<br />
In tutti i settori infatti, le mafie stanno assumendo<br />
il ruolo di “service”, poiché facil<strong>it</strong>a illegalmente le<br />
vie burocratiche da seguire e garantisce servizi<br />
che dovrebbero essere un dir<strong>it</strong>to forn<strong>it</strong>o dallo Stato.<br />
Questo atteggiamento fa sì che le Mafie ottengano<br />
dei vantaggi di gran lunga superiori a quelli<br />
che otterrebbero senza avere il consenso e il beneplac<strong>it</strong>o<br />
<strong>del</strong>la popolazione, poiché r<strong>it</strong>rovano in essa<br />
un alleato per i loro sporchi affari. È per questo<br />
motivo che spesso, nelle realtà degradate, la mafia<br />
non viene vista per la piaga che realmente<br />
è, ma viene difesa come un’eroina che offre ciò<br />
che lo Stato non riesce a garantire. Questo atteggiamento<br />
si è diffuso anche negli ambienti<br />
<strong>del</strong>l’alta borghesia e sarebbe necessaria dunque<br />
una vera rivoluzione culturale e morale per<br />
cercare di arginare il problema.<br />
Un altro vantaggio che sicuramente le associazioni<br />
mafiose traggono dall’ingerenza nell’amb<strong>it</strong>o<br />
san<strong>it</strong>ario è la possibil<strong>it</strong>à di avere dei medici<br />
compiacenti, capaci anche di garantire <strong>del</strong>le<br />
prestazioni mediche senza correre alcun rischio<br />
giudiziario e di falsificare cartelle cliniche<br />
(come per esempio il medico Salvatore Arago-<br />
“Un altro vantaggio che<br />
sicuramente le associazioni<br />
mafiose traggono dall’ingerenza<br />
nell’amb<strong>it</strong>o san<strong>it</strong>ario<br />
è la possibil<strong>it</strong>à di<br />
avere dei medici compiacenti,<br />
capaci anche di garantire<br />
<strong>del</strong>le prestazioni<br />
mediche senza correre al-<br />
22<br />
na fece per Giovanni Brusca,autore di un centinaio<br />
di <strong>del</strong><strong>it</strong>ti e assassino non solo di Giovanni<br />
Falcone ma anche <strong>del</strong> piccolo Giuseppe di Matteo,<br />
figlio di un pent<strong>it</strong>o).<br />
E’ d’obbligo, a questo punto, osservare anche le<br />
ripercussioni sui pazienti, dato che “la mafiasan<strong>it</strong>à<br />
è sempre mala-san<strong>it</strong>à”, come afferma<br />
Gianluca di Feo, caporedattore de “L’espresso”.<br />
Basta esaminare il caso calabrese. Secondo i dati<br />
riportati da Gianluca di Feo nel libro “I gattopardi”<br />
di Raffaele Cantone, in Calabria 3200 milioni sono<br />
stanziati per 2 milioni di persone e in più ne vengono<br />
spesi altri 700, sfondando i tetti di bilancio.<br />
A questo non segue però<br />
un risvolto pos<strong>it</strong>ivo sulla<br />
salute <strong>del</strong>le persone, tant’è<br />
che l’ISTAT segnala che il<br />
7,3% <strong>del</strong>le famiglie si è comunque<br />
impover<strong>it</strong>o per pagare<br />
da sé i costi <strong>del</strong>le terapie.<br />
Prevalendo scelte economiche<br />
basate solo sui<br />
prof<strong>it</strong>ti, ad essere messa<br />
in ultimo piano è proprio<br />
la salute dei pazienti, minacciata<br />
anche dalla scelta<br />
di personale non secondo<br />
cr<strong>it</strong>eri di mer<strong>it</strong>o<br />
ma attraverso logiche di potere e di gerarchia.<br />
Le “nuove mafie”, quelle che “fanno i soldi con la<br />
testa e non con i muscoli” ( per dirla come il pm<br />
Scarpinato), devono dunque essere contrastate<br />
con nuovi metodi. Controlli più funzionali e sistemi<br />
di selezione <strong>del</strong> personale mer<strong>it</strong>ocratici. Un esempio<br />
è, nel 2009, la proposta <strong>del</strong> Sost<strong>it</strong>uto procuratore<br />
<strong>del</strong>la direzione nazionale antimafia Alberto<br />
Cisterna: ciascun ospedale potrebbe fare l’inventario<br />
<strong>del</strong> personale necessario, ma sarebbe poi<br />
l’assessorato regionale a bandire concorsi unici<br />
aperti a tutti i medici <strong>it</strong>aliani. Almeno così facendo<br />
si renderebbe più difficoltosa l’ingerenza mafiosa.<br />
Ma soprattutto è necessaria una formazione<br />
morale ed etica <strong>del</strong> c<strong>it</strong>tadino, e nello specifico<br />
<strong>del</strong> medico, il primo a dover essere in grado di<br />
contrastare intimidazioni e ingiustizie.<br />
I buoni esempi esistono. Il medico legale Paolo<br />
Giaccone è stato assassinato in segu<strong>it</strong>o al rifiuto<br />
di modificare una perizia. Gli eroi non sono altro<br />
che persone ded<strong>it</strong>e al bene comune e alla legal<strong>it</strong>à<br />
e la più grande ingiustizia nei loro confronti<br />
è quella che diventino martiri solo per il fatto<br />
di fare semplicemente il loro dovere in tutta<br />
onestà.<br />
Maria Teresa
FdM Assenza di un leader e global<strong>it</strong>à: pregi o difetti?<br />
Occupy the World<br />
L<br />
’altro giorno, durante la rassegna<br />
stampa mattutina che conduce su<br />
Rai News24, il direttore <strong>del</strong>la rete<br />
Corradino Mineo ha fatto un commento<br />
interessante, parlando dei manifestanti dei<br />
vari movimenti Oc-<br />
cupy… diffusi ormai a<br />
livello mondiale:<br />
“Questa è una rivoluzione<br />
senza soggetto”<br />
ha detto alla<br />
corrispondente americana<br />
che gli descriveva<br />
entusiasticamente<br />
le proteste negli USA<br />
“e le rivoluzioni senza<br />
soggetto non sono<br />
mai andate da<br />
nessuna parte”.<br />
Viene naturale, inizialmente, assentire a<br />
un’affermazione <strong>del</strong> genere. I dubbi tuttavia<br />
seguono sub<strong>it</strong>o dopo.<br />
In effetti, l’assenza di un leader pol<strong>it</strong>ico<br />
disorienta gli analisti che a vario t<strong>it</strong>olo<br />
cercano di fare previsioni sul futuro di<br />
questi movimenti e sulla loro effettiva<br />
efficacia. Come infatti tradurre in cambiamenti<br />
concreti le ri-<br />
chieste di queste correnti<br />
di protesta, senza<br />
un’interfaccia pol<strong>it</strong>ico<br />
che sostenga le<br />
loro ragioni davanti ai<br />
governi <strong>del</strong> mondo? E<br />
poi quali sono davvero<br />
le richieste dei manifestanti?<br />
Senza un<br />
portavoce ufficiale,<br />
senza uno staff che<br />
diriga le proteste e coordini<br />
i movimenti a<br />
livello internazionale, le rivendicazioni ri<br />
“Non vengo qui per<br />
parlare di quello che<br />
sono in questo momento,<br />
sono qui per<br />
scoprire che cosa posso<br />
diventare insieme<br />
agli altri”.<br />
Questo concetto di<br />
“insieme”, in un<br />
mondo cap<strong>it</strong>alista<br />
dominato dal<br />
“contro”, è la vera rivoluzione<br />
di questi<br />
movimenti.<br />
23<br />
mangono ancora piuttosto confuse: in ogni<br />
paese si protesta per gli specifici problemi<br />
nazionali, e poi genericamente contro il cap<strong>it</strong>alismo,<br />
la “ricchezza nelle mani di pochi”,<br />
la corruzione pol<strong>it</strong>ica, “un’economia<br />
non più sostenibile”. Ad<br />
andare più a fondo però,<br />
pochi manifestanti<br />
(le interviste ai quali<br />
vengono di frequente<br />
pubblicate dai canali<br />
d’informazione) sanno<br />
formulare cr<strong>it</strong>iche precise<br />
su questi argomenti,<br />
e tanto meno proposte<br />
che vadano anche di<br />
poco oltre ad affermazioni<br />
generali.<br />
Il fatto che “il movimento” abbia ormai<br />
dimensioni globali sembra essere un ulteriore<br />
fattore di incertezza e di eventuale<br />
fallimento <strong>del</strong>le proteste. Come infatti<br />
gestire e coordinare l’azione di questi<br />
movimenti sparsi per il mondo, senza che<br />
ci siano specifiche persone deputate a farlo?<br />
Che rivoluzione, che cambiamento nelle<br />
pol<strong>it</strong>iche planetarie potranno mai ottenere<br />
dei manifestanti<br />
senza portavoce pol<strong>it</strong>ici?<br />
Anche volendo, con<br />
chi si potrebbero rapportare<br />
i governi mondiali?<br />
In effetti, se si pensa a<br />
questi eventi come al<br />
tentativo di una rivolta<br />
pol<strong>it</strong>ica mondiale, la cosa<br />
assume aspetti ridicoli<br />
e poco credibili.<br />
Forse tuttavia questo<br />
tipo di approccio anal<strong>it</strong>ico è sbagliato all’origine.
Le caratteristiche dei movimenti di<br />
“occupazione” (prima fra tutti l’insistente<br />
opposizione alla nomina di un leader di<br />
qualunque tipo) fanno pensare che ciò che<br />
i manifestanti cercano non sia affatto<br />
un effetto sui pol<strong>it</strong>ici (quanto meno non<br />
uno diretto), quanto uno sulle persone.<br />
Non a caso, se si ascoltano le interviste ai<br />
ragazzi di Zuccotti Park o di Madrid, l’incertezza<br />
sulle cr<strong>it</strong>iche e le richieste <strong>del</strong> movimento<br />
spariscono sub<strong>it</strong>o quando invece<br />
si chiede loro cosa significhi essere lì, partecipare<br />
alle manifestazioni, alle riunioni.<br />
Molti ammettono che i partecipanti hanno<br />
idee e aspettative diverse sulla s<strong>it</strong>uazione<br />
globale e sui modi<br />
per farvi fronte, ep-<br />
pure tutti sembrano<br />
condividere un’idea<br />
di base (utopistica e<br />
generica quanto vi<br />
pare, ma pur sempre<br />
incredibilmente affascinante)<br />
e cioè l’affermazione<br />
di un<br />
nuovo tipo di relazioni<br />
globali e sociali,<br />
basate sulla profonda<br />
consapevolezza<br />
che le decisioni sul<br />
futuro <strong>del</strong> pianeta<br />
coinvolgeranno tutti gli esseri umani, e<br />
che quindi il modo giusto per prenderle<br />
sia la discussione comune dei problemi,<br />
basate sull’ascolto reciproco, per giungere<br />
a conclusioni condivise da tutti, non cercare<br />
di ottenere il massimo prof<strong>it</strong>to personale<br />
attraverso la prevaricazione altrui e la<br />
propria affermazione sugli altri.<br />
Emblematica è in questo caso la dichiarazione<br />
di uno dei tanti manifestanti intervistati<br />
in questi giorni: “Non vengo qui per<br />
parlare di quello che sono in questo momento,”<br />
dice un giovane indignados spagnolo<br />
andato a New York “sono qui per<br />
scoprire che cosa posso diventare insieme<br />
agli altri”.<br />
Questo concetto di “insieme”, in un<br />
mondo cap<strong>it</strong>alista dominato dal<br />
“contro”, è la vera rivoluzione di questi<br />
Forse l’idea che la nostra<br />
cresc<strong>it</strong>a personale<br />
sia legata al fallimento<br />
di qualcun altro sarà<br />
difficile da sradicare,<br />
ma a quanto pare c’è<br />
chi ci sta già provando<br />
24<br />
movimenti.<br />
Riguardo a questo, emblematica è anche<br />
la modal<strong>it</strong>à di occupazione <strong>del</strong>le piazze: a<br />
Zuccotti Park (New York) è stato costru<strong>it</strong>o<br />
addir<strong>it</strong>tura un comfort center dove i manifestanti<br />
possono rifornirsi, gratu<strong>it</strong>amente,<br />
di biancheria pul<strong>it</strong>a, vest<strong>it</strong>i, cibo e sacchi a<br />
pelo. Nulla viene venduto, tutto è condiviso<br />
senza confl<strong>it</strong>ti, e le modal<strong>it</strong>à di discussione<br />
non sono l’arringa alla folla, ma il<br />
microfono umano, un metodo inventato<br />
per aggirare il divieto di usare i megafoni e<br />
che costringe i manifestanti a guardarsi, a<br />
parlarsi.<br />
Insomma, la chiave di questi movimenti è<br />
il tentativo di affrontare<br />
le questioni glo-<br />
bali senza pensare solo<br />
a cosa è meglio per<br />
sé stessi, ma anche a<br />
come ciò che è meglio<br />
per sé possa integrarsi<br />
a ciò che è meglio<br />
per gli altri. E questo<br />
messaggio è molto più<br />
che pol<strong>it</strong>ico, è una<br />
proposta strutturale e<br />
deve essere recep<strong>it</strong>o<br />
per prima cosa dai<br />
c<strong>it</strong>tadini <strong>del</strong> mondo.<br />
La domanda che ci viene posta dagli occupanti<br />
di più 900 c<strong>it</strong>tà <strong>del</strong> globo, dagli USA<br />
all’Europa alla Corea, sembra essere questa:<br />
“Davvero per risolvere i problemi dobbiamo<br />
lottare gli uni contro gli altri?”.<br />
Davvero le relazioni mondiali devono essere<br />
basate sul confl<strong>it</strong>to, invece che su una<br />
cresc<strong>it</strong>a comune e sostenibile? Perché deve<br />
esistere la lotta tra gli essere umani, quando<br />
grazie alla ragione la nostra “civiltà” potrebbe<br />
crescere in modo soddisfacente per<br />
tutti?<br />
Forse l’idea che la nostra cresc<strong>it</strong>a personale<br />
sia legata al fallimento di qualcun altro<br />
sarà difficile da sradicare, ma a quanto<br />
pare c’è chi ci sta già provando.<br />
Charlie
FdM Recensioni !<br />
The Constant Gardener<br />
Regista: Fernando Meirelles. Con Ralph Fiennes,<br />
Rachel Weisz.<br />
Anno 2005<br />
E<br />
da queste morti noi traiamo i benefici <strong>del</strong>la civiltà,<br />
benefici che possiamo permetterci, perché per quelle<br />
v<strong>it</strong>e abbiamo pagato un prezzo così basso”.<br />
Perché „Il giardiniere“? Non c’entra molto<br />
il giardinaggio con una sordida storia<br />
di case farmaceutiche che sperimentano<br />
un nuovo medicinale contro la tubercolosi<br />
sulla popolazione <strong>del</strong> Kenya, verrebbe<br />
da dire; e neppure con la relazione<br />
tra un diplomatico inglese, in Kenya per<br />
lavoro, e la sua moglie attivista; ed allora,<br />
neanche con la v<strong>it</strong>a ed i problemi<br />
quotidiani di una regione <strong>del</strong>l’Africa depressa<br />
dalla povertà, eppure colorata e<br />
pulsante di v<strong>it</strong>a. O forse sì? Justin<br />
Quayle, diplomatico che lavora per il<br />
servizio san<strong>it</strong>ario inglese, ama le piante,<br />
e passa il suo tempo libero occupandosi<br />
<strong>del</strong> giardino e <strong>del</strong>le proprie serre: tale<br />
sua passione, la maniera in cui tocca le<br />
piante e se ne prende cura, rivelano in effetti la sua reale<br />
natura sensibile e gentile.<br />
Quando sua moglie Tessa muore uccisa in circostanze misteriose,<br />
Justin si r<strong>it</strong>rova, tuttavia, a seguirne le tracce,<br />
facendosi coinvolgere in un pericoloso intrigo nel tentativo<br />
di far luce sulle cause che hanno portato alla scomparsa<br />
<strong>del</strong>la donna. Tessa, infatti, stava svolgendo ricerche a propos<strong>it</strong>o<br />
di s<strong>it</strong>uazioni poco chiare nell’amb<strong>it</strong>o<br />
<strong>del</strong>la san<strong>it</strong>à in Kenya, a partire da una<br />
serie di strane coincidenze avvenute sotto<br />
i suoi occhi: l’offerta apparentemente disinteressata<br />
di un test per la tubercolosi,<br />
associato al test HIV, da parte <strong>del</strong>la casa<br />
farmaceutica KDH, multinazionale che<br />
finanzia i test ed i programmi di cure in<br />
Kenya; i misteriosi accordi tra la KDH ed il<br />
Ministero <strong>del</strong>la San<strong>it</strong>à <strong>del</strong> luogo; la strana<br />
morte di una ragazza madre –di cui, in<br />
segu<strong>it</strong>o, non risulterà traccia all’interno<br />
dei registri san<strong>it</strong>ari <strong>del</strong> luogo; il<br />
“consenso informato – ricatto”, richiesto<br />
agli ab<strong>it</strong>anti <strong>del</strong> terr<strong>it</strong>orio per la somministrazione<br />
di un nuovo farmaco contro la<br />
TBC, senza il quale essi non hanno accesso<br />
nemmeno alle cure mediche<br />
(ricordiamolo, finanziate dalla KDH). Le<br />
indagini di Tessa, riprese in segu<strong>it</strong>o dal<br />
mar<strong>it</strong>o, portano alla scoperta di una grande<br />
sperimentazione farmacologica su soggetti<br />
umani, con le peggiori implicazioni<br />
immaginabili…<br />
La trama si sviluppa sull’intrecciarsi di vari piani. Innanz<strong>it</strong>utto,<br />
vi è la cr<strong>it</strong>ica al sistema <strong>del</strong>le case farmaceutiche,<br />
disposte a passare sopra molti cadaveri pur di fare prof<strong>it</strong>to;<br />
25<br />
anzi, proprio perché la prospettiva <strong>del</strong> prof<strong>it</strong>to prepondera<br />
sulle pol<strong>it</strong>iche di correttezza e sicurezza dei farmaci, l’uman<strong>it</strong>à<br />
viene messa di fronte al paradosso <strong>del</strong>la cura che danneggia,<br />
<strong>del</strong> beneficio ottenuto a discap<strong>it</strong>o <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a altrui.<br />
Ha senso parlare di medicina, allora? Non si tratta di mera<br />
invenzione, realtà <strong>del</strong> genere esistono, o quanto meno il<br />
rapporto tra industrie farmaceutiche e Paesi sottosviluppati<br />
è simile a come viene descr<strong>it</strong>to<br />
nel film*. Contemporaneamente,<br />
entriamo nella dimensione privata<br />
ed affettiva <strong>del</strong> legame tra i<br />
due personaggi principali, dei<br />
n<strong>it</strong>idi ricordi che il protagonista<br />
conserva <strong>del</strong>la compagna, <strong>del</strong>la<br />
sua determinazione nello starle<br />
accanto, nel tentare di raggiungerla<br />
e di capirla; conosciamo<br />
inoltre le molteplici interazioni,<br />
talvolta rapporti di forza, tra i<br />
vari personaggi coinvolti nella<br />
vicenda, rapporti non sempre<br />
semplici da comprendere. Infine,<br />
lo sfondo su cui si svolge la vicenda<br />
è quello di un’Africa disperata,<br />
povera, eppure viva, la cui<br />
anima traboccante calore è in netto contrasto con la freddezza<br />
<strong>del</strong>l’Occidente economicamente sviluppato. In tale<br />
mondo, tanto diverso dal nostro, ed incredibilmente affascinante,<br />
vengono affrontati quotidianamente, talvolta persino<br />
con ironia, problemi come la fame, la mancanza di risorse,<br />
la diffusione <strong>del</strong>l’Aids e di altre malattie; ne è l’esempio una<br />
folkloristica scenetta corale sull’Aids rec<strong>it</strong>ata dagli ab<strong>it</strong>anti<br />
<strong>del</strong> villaggio verso l’inizio <strong>del</strong> film.<br />
“l’uman<strong>it</strong>à viene<br />
messa di fronte al paradosso<br />
<strong>del</strong>la cura<br />
che danneggia, <strong>del</strong><br />
beneficio ottenuto a<br />
discap<strong>it</strong>o <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a<br />
altrui. Ha senso parlare<br />
di medicina, allora?”<br />
L’ambientazione è ben resa tram<strong>it</strong>e inquadrature<br />
mirate, uso di sfocature e di<br />
particolari colori, a seconda <strong>del</strong> contesto<br />
<strong>del</strong>la particolare scena; il regista insiste<br />
molto sull’utilizzo dei colori in maniera<br />
significativa e simbolica di luoghi, s<strong>it</strong>uazioni<br />
e stati d’animo. Colpiscono anche le<br />
inquadrature di alcuni paesaggi, assolutamente<br />
indimenticabili.<br />
*Il film è effettivamente ispirato ad una<br />
vicenda reale, il caso Pfizer: Pfizer è un’azienda<br />
farmaceutica c<strong>it</strong>ata in giudizio per<br />
la conduzione di un trial clinico per un<br />
antibiotico contro la mening<strong>it</strong>e in un villaggio<br />
<strong>del</strong>la Nigeria, durante cui molti<br />
bambini trattati con il farmaco erano<br />
morti o avevano presentato effetti collaterali<br />
gravi. Ecco una fonte: http://<br />
blogs.cgdev.org/globalhealth/2009/08/<br />
potential-us-supreme-court-case-onnigerian-drug-trial-presents-mixed-picture-for-globalhealth.php<br />
BlackBerry
FdM Recensioni<br />
Indiscretamente peccatrici<br />
(Entre tinieblas, 1983)<br />
S<br />
trano come i t<strong>it</strong>oli vengano tradotti dalla lingua originale in<br />
<strong>it</strong>aliano per essere più fruibili e accattivanti. Strano che questa<br />
volta la traduzione sembri riusc<strong>it</strong>a.<br />
“Entre tinieblas” vorrebbe dire “nelle tenebre”, ma questo film di Pedro<br />
Almodovar viene tradotto ne “L’indiscreto fascino <strong>del</strong> peccato”. E,<br />
forse, è una <strong>del</strong>le poche traduzioni che rendono giustizia al soggetto<br />
cinematografico.<br />
Indiscreto è il fascino <strong>del</strong> peccato. Indiscreto è scavare nell’animo<br />
umano alla ricerca di tutte le sue contraddizioni, dei suoi pudori,<br />
dei suoi dogmi. Indiscreto è cercare coerenza in coloro che fanno<br />
<strong>del</strong>la coerenza l’ab<strong>it</strong>o <strong>del</strong>la loro esistenza.<br />
Sembrerebbe che la protagonista <strong>del</strong> film sia Yolanda, affascinante<br />
cantante da night, ex insegnante di biologia, che fugge al vedere il<br />
suo ragazzo collassato sul pavimento in overdose da eroina. Eppure<br />
basta poco per capire che così non è.<br />
Ci troviamo a Madrid nel 1983 (ma potremmo<br />
anche essere a Berlino e la scena sarebbe la<br />
stessa, visto il dilagare <strong>del</strong>le droghe pesanti in<br />
tutta Europa alla fine <strong>del</strong>la Guerra Fredda) e<br />
questa giovane donna cerca rifugio dagli spacciatori<br />
e dalla polizia che l’accusa di omicidio,<br />
all’interno <strong>del</strong> convento <strong>del</strong>le Redentoras Humilladas.<br />
Sub<strong>it</strong>o si comprende (con un certo<br />
disgusto e disappunto) che sono queste suore<br />
le vere protagoniste <strong>del</strong>la pellicola.<br />
La visione di un film <strong>del</strong> genere non è consigliata<br />
a chi abbia troppi scrupoli nel lasciarsi<br />
attraversare da sentimenti di disgusto e di<br />
pieno moralismo recond<strong>it</strong>o, perché Almodovar,<br />
come spesso fa, mette l’uomo davanti ai suoi<br />
stessi lim<strong>it</strong>i di giudizio, davanti al bene e al<br />
male e lascia che si confondano come due<br />
colori qualsiasi sulla tavolozza di un artista.<br />
Non di piacevole visione, ma fuori da ogni logica<br />
di buon senso, il film si muove tra il comico<br />
e il grottesco spinto, in alcuni casi intollerabile<br />
alla cultura occidentale pregna di morale cristiana<br />
e cattolica.<br />
Le suore Redentoriste Umiliate hanno scelto<br />
per sé i nomi più degradanti: Suor Topa, Suor<br />
Maltrattata da tutti (in realtà Suor Ratto di<br />
vicolo), Suor Perduta, Suor Squallida (in originale<br />
Suor Sterco), Suor Vipera.<br />
Inutile affermare che il doppiaggio in <strong>it</strong>aliano ha molto probabilmente<br />
addolc<strong>it</strong>o la sceneggiatura di Almodovar e che la censura ha usato le<br />
sue lamette per limare le unghie <strong>del</strong> regista, ai più sembrato blasfemo.<br />
Blasfemo è osservare <strong>del</strong>le suore che fanno uso di eroina e aiutano<br />
spacciatrici non a redimersi ma a mantenere i loro traffici. Suor Topa<br />
preferisce l’ LSD ed ogni volta che entra in scena, il regista, lasciandoci<br />
guardare attraverso i suoi occhi, colora l’immagine in modo lucente<br />
e imprevedibile, come se volesse farci entrare nell’allucinazione<br />
<strong>del</strong>la donna.<br />
Suor Perduta, invece, accudisce una tigre in giardino e, quando questa<br />
immagine appare per la prima volta, sembra quasi che gli stessi<br />
spettatori siano in preda ad un’allucinazione di massa. La tigre, inoltre,<br />
ha un forte potere evocativo, rimandando ad una <strong>del</strong>le più ard<strong>it</strong>e<br />
e poetiche storie <strong>del</strong>l’ordinaria follia di Charles Bukowski.<br />
Suor Maltrattata Da Tutti scrive romanzi erotici sotto lo pseudonimo<br />
di Concha Torres.<br />
Suor Vipera disegna vest<strong>it</strong>i sgargianti e principeschi per la Madonna,<br />
con l’aiuto <strong>del</strong> sacerdote che amministra i misteri presso la chiesa <strong>del</strong><br />
Convento.<br />
Secondo la suora, la Madonna non può sembrare povera e vestirsi da<br />
pezzente, perché è la madre di Dio e non bisogna farla sfigurare<br />
Infine, la Madre Superiora ha la sua stanza tappezzata di poster di<br />
attrici e cantanti e si scopre innamorata e attratta da Yolanda che<br />
viene non solo tenuta sotto protezione, ma anche corteggiata con<br />
26<br />
regali e mille attenzioni.<br />
Questo non è il primo amore gay <strong>del</strong>la madre Superiora. Ha già nascosto<br />
nel suo convento un’altra donna <strong>del</strong>la quale era innamorata.<br />
Ha avuto una relazione con la spacciatrice di eroina e quando questa<br />
le chiede di nuovo asilo dalla polizia, non può dir di no.<br />
Significativa e peculiare è la scena <strong>del</strong>la Madre Superiora che infila le<br />
scarpe alla spacciatrice, prima che venga trascinata via dalla polizia.<br />
La scena è paragonabile a quella <strong>del</strong>la peccatrice pen<strong>it</strong>ente (in alcune<br />
tradizioni assimilata a Maria Maddalena, in altre a Maria di Betania):<br />
« E, ecco, una donna in c<strong>it</strong>tà, che era una peccatrice, quando lei seppe<br />
che Gesù sedeva nella casa dei Farisei, portò una scatola di unguento,<br />
e si levò in piedi ai suoi piedi dietro lui piangendo, e iniziò a<br />
lavare i suoi piedi, e li pulì con i capelli <strong>del</strong>la sua testa, e baciò i suoi<br />
piedi, e li unse con l'unguento. » (Luca 7:36-50)<br />
Oppure si può pensare alla stessa lavanda dei piedi durante l’ultima<br />
cena (Giovanni: 13,1-15). Nel primo caso è la<br />
Madre Superiora stessa la peccatrice, nel secondo<br />
sarebbe l’umile serva di una peccatrice.<br />
Fatto sta che tutta la vicenda è arricch<strong>it</strong>a di<br />
c<strong>it</strong>azioni e d’inconsuete interpretazioni <strong>del</strong> Vangelo.<br />
Ad esempio, a sostegno <strong>del</strong>l’atto di vendere<br />
le suppellettili <strong>del</strong> convento allo scopo di procurarsi<br />
il denaro per l’eroina, è c<strong>it</strong>ato il Vangelo<br />
secondo Matteo (6,1-6.16-18), “non sappia la<br />
tua sinistra ciò che fa la tua destra”, come se<br />
questa semplice frase potesse giustificare l’atto<br />
di rubare alla chiesa stessa.<br />
Ogni riflessione inser<strong>it</strong>a nel film è una cr<strong>it</strong>ica<br />
arguta e profonda all’ist<strong>it</strong>uzione ecclesiastica e<br />
a quella degli ordini religiosi, quasi Almodovar,<br />
ricalcando la profonda imperfezione <strong>del</strong>l’animo<br />
umano (che forse follemente cerca di rendersi<br />
ciò che non può essere), volesse suggerire a<br />
tutti una riflessione ben più profonda sul concetto<br />
di peccato.<br />
Culturalmente assimilato da chiunque abbia<br />
ricevuto un’educazione cristiana, il concetto<br />
di peccato come trasgressione volontaria di<br />
una norma divina (diz. De Mauro) resta intrinsecamente<br />
attorcigliato intorno alla percezione<br />
profonda che abbiamo di noi stessi.<br />
Basta guardare questo film e mettere alla<br />
prova ogni nostra convinzione.<br />
Le suore descrivono le loro azioni come un atto<br />
dovuto alla Chiesa stessa, perché se non ci fosse il peccato, non esisterebbe<br />
la chiesa e nemmeno chi, per missione, sceglie di salvare<br />
chiunque altro dalle tenebre oscure <strong>del</strong> peccato.<br />
Peccare, per queste suore, è alimentare il loro stesso lavoro. Ed è<br />
come se un medico rendesse i propri pazienti malati per aver sempre<br />
persone da curare.<br />
E questo lascia davvero esterrefatti e sorpresi? Sembrano due cose<br />
diverse, ma ne sentiamo parlare ogni giorno. Si tratta pur sempre di<br />
speculare: c’è chi lo fa sulla prescrizione dei medicinali, c’è chi inventa<br />
malattie nuove per vendere nuovi farmaci, chi specula sui prezzi<br />
degli alimenti e dei capi d’abbigliamento, chi sui depos<strong>it</strong>i di denaro in<br />
banca. Ognuno di questi è un“peccatore”?!<br />
Proprio perché i tempi cambiano e con essi il buon costume, anche la<br />
chiesa ha aggiornato la lista dei peccati. Dalla Pen<strong>it</strong>enziaria Apostolica<br />
(il dicastero vaticano che si occupa di problemi di coscienza) sono<br />
stati aggiunti ai vizi cap<strong>it</strong>ali non solo la fecondazione assist<strong>it</strong>a, gli<br />
studi sul DNA e sulle cellule staminali, ma anche l’evasione fiscale,<br />
l’inquinamento, la corruzione.<br />
E allora, alla fine di tutte queste elucubrazioni, dopo aver visto<br />
questo film degli anni ’80, non possiamo non chiederci perché ci<br />
disgusta di più una suora che si inietta in vena <strong>del</strong>l’eroina che un<br />
odontoiatra professante che evade le tasse.<br />
Questioni di punti di vista? Chi non ha mai peccato, scagli la prima<br />
pietra.<br />
Gabbiano Sognatore
FdM Recensioni<br />
Ad occhi chiusi<br />
E<br />
gli è così. Nulla lo cambierà.<br />
Mai. O forse no.<br />
Nella v<strong>it</strong>a di Guido Guerrieri mai<br />
dire mai, perché certe cose, sì, restano<br />
– le occhiaie, la nebbia in testa, il sacco<br />
<strong>del</strong> pugilato – altre, invece, mutano di<br />
romanzo in romanzo. Sto parlando di<br />
un avvocato che vive<br />
nella Bari dei nostri<br />
giorni, c<strong>it</strong>tà che potrebbe<br />
vedere il sole ma<br />
che ama guardarsi i<br />
piedi.<br />
Perché diventare avvocato?<br />
Per caso, <strong>del</strong> tipo<br />
“che faccio domani?<br />
Non so, magari bevo<br />
un caffè e fumo una sigaretta”<br />
o meglio, “che<br />
faccio da grande? Vediamo,<br />
un…due…tre,<br />
beh, sì, dai, giurisprudenza,<br />
poi si vedrà”.<br />
E così altrettanto casualmente<br />
procede la<br />
sua v<strong>it</strong>a senza che<br />
nemmeno se ne accorga.<br />
Diventa avvocato,<br />
“perché – scrive- non sapevo cosa fare”.<br />
Egli ama stupire sé stesso (e di conseguenza<br />
anche il lettore) accettando cause<br />
perse, difendendo persone che altri<br />
avvocati hanno rifiutato di difendere,<br />
perché sicuramente ree. Ma l’occhio <strong>del</strong><br />
nostro protagonista va oltre: non si ferma<br />
davanti alla prima prova che incastra<br />
il suo cliente. Abbatte muri, spalanca<br />
porte ma sempre stando attento a<br />
non fare rumore.<br />
“Difficile”, direte voi. E infatti ogni tanto<br />
27<br />
qualche mattone cade e il terribile suono<br />
di calcinacci tuona nella c<strong>it</strong>tà e nelle<br />
vie sbagliate, ab<strong>it</strong>ate da quei potenti<br />
che bastonano Bari godendo nel vederla<br />
fissare i suoi piedi.<br />
Le storie <strong>del</strong>l’avvocato si articolano in<br />
ben quattro libri, usc<strong>it</strong>i tra il 2002 e il<br />
2010. L’autore è Gianrico<br />
Carofiglio, avvocato<br />
e procuratore antimafia,<br />
oggi stabile a<br />
Roma. Egli nega qualsiasi<br />
autobiografismo<br />
pur ammettendo che<br />
qualche spunto è preso<br />
dalla sua v<strong>it</strong>a.<br />
Questi romanzi raccontano<br />
vicende giudiziarie<br />
molto originali, assai<br />
lontane dai gialli<br />
che oggi riempiono le<br />
librerie o popolano il<br />
palinsesto televisivo. In<br />
queste pagine si va ben<br />
oltre il preterintenzionale<br />
o il doloso perché<br />
i crimini che Guido<br />
smaschera sono spesso<br />
insospettabili.<br />
Come faccia a risolvere certi casi, se lo<br />
chiedono in molti, soprattutto i suoi nemici.<br />
Ma è proprio questo il trucco: non<br />
lo sa nemmeno lui.<br />
Ed è proprio la sua imprevedibile capac<strong>it</strong>à<br />
investigatrice a rendere la lettura<br />
di questi romanzi un’esperienza avvincente,<br />
seducente e coinvolgente.<br />
Angela Stagni
"Peer education mi aiuta a<br />
raggiungere quell'idea di medico<br />
che vorrei diventare: insomma,<br />
non voglio diventare uno di quei<br />
dottori che sanno tutto e non<br />
sanno nient'altro. E poi è socialmente<br />
utile, ed è divertente."<br />
(Luisella, peer educator)<br />
"L'ho fatto perché<br />
volevo vivere la<br />
facoltà in maniera più<br />
attiva. Al di là dei<br />
libri e <strong>del</strong>lo studio,<br />
da studente di<br />
medicina si possono<br />
fare tante altre cose."<br />
(Noemi, peer educator)<br />
"Abbiamo instaurato un bel<br />
rapporto, sia con i ragazzi<br />
sia con le scuole, che ci<br />
chiedono di riconfermare il<br />
nostro impegno per l'anno<br />
dopo… questo vuol dire<br />
che qualcosa di utile<br />
l'abbiamo fatto."<br />
(Barbara, peer educator)<br />
28<br />
“Se non riesci a farti<br />
capire da dei ragazzini<br />
di quattordici anni<br />
come pensi di farti<br />
capire da un anziano?"<br />
(Angelo, peer educator)