Armi e Balistica (01/2013) - Bignami
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086<br />
ARMI LUNGHE
Ruger M77 Mk II calibro .308 Winchester<br />
Ruger M77 Mk II<br />
calibro .308<br />
Winchester<br />
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088<br />
ARMI LUNGHE<br />
Non è facile vedere meccaniche tipo<br />
Mauser su armi americane, specialmente<br />
perché realizzare l’alimentazione guidata<br />
può essere leggermente più costoso; ma<br />
quando si trovano, sono di buona qualità<br />
come nel caso di questo Ruger<br />
di Roberto Allara<br />
Il Ruger M77 ritorna con la versione Mk II, un eccellente<br />
fucile per la caccia che come molte armi di<br />
quel costruttore potrà dare soddisfazioni, in periodo<br />
di caccia chiusa, pure in poligono. Anche se ciò<br />
non accade sempre, quello di Ruger non è il primo nome<br />
che balza alla mente quando si parla di armi statunitensi:<br />
questo è dovuto al fatto che la Casa di Southport – ma<br />
ormai è così ramificata che diventa difficile attribuirle<br />
una sede preminente – non ha investito molto in pubblicità<br />
preferendo dedicarsi a tecnologie che consentissero<br />
di evitare gli aggiustaggi manuali, realizzando così, a un<br />
costo davvero competitivo, buoni prodotti.<br />
Rinomata per questi ultimi, la Casa ha continuato a produrre<br />
il fucile M77 fin dalla sua presentazione nel 1968,<br />
realizzando l’arma nelle due versioni di acciaio brunito<br />
e inossidabile, in configurazione standard o per mancini,<br />
con calcio sintetico o di legno e in ben ventisette<br />
calibri. Numeri e dati che testimoniano di un duraturo<br />
successo. La versione Mk II, realizzata in un numero minore<br />
di calibri di cui qui stiamo esaminando l’ubiquitario<br />
.308 Winchester, si caratterizza per essere un fucile<br />
essenziale, in cui c’è tutto quello che serve (e funziona)<br />
ma non si è lasciato spazio ad abbellimenti puramente<br />
estetici. Il cuore di tutto è un’azione di tipo Mauser<br />
K98. C’è un otturatore con due tenoni in testa, l’arma<br />
chiude con i tenoni disposti in<br />
verticale, l’estrattore ha la molla<br />
esterna al corpo otturatore, è di<br />
significative dimensioni ed effettua<br />
l’alimentazione guidata.<br />
Della meccanica tipo Mauser sono state conservate<br />
quasi tutte le caratteristiche: per estrarre l’otturatore<br />
dall’arma c’è la leva tipo K98<br />
Un insieme di soluzioni che funziona da più di cent’anni<br />
difficilmente richiede motivi, diversi dal contenimento<br />
dei costi, per essere modificata. Ebbene, tra i vari modi<br />
di contenere i costi Ruger ha optato per quello di mantenere<br />
invariata la meccanica cambiandone il processo<br />
produttivo. L’otturatore, per esempio, è monolitico<br />
senza presentare una testina flottante ed è ottenuto<br />
per microfusione, cosa che non rappresenta affatto una<br />
soluzione sbrigativa, perché richiede invece una attentissima<br />
cura progettuale per dare quei buoni risultati<br />
che chiunque abbia una rivoltella Ruger ha sperimentato<br />
di persona.<br />
Qui non abbiamo un progetto originale ma una soluzione<br />
centenaria, che tuttavia si è prestata bene all’im-<br />
Due viste classiche per un fucile che utilizza una meccanica altrettanto classica: l’azione resa famosa da Paul<br />
Mauser con il suo celeberrimo K98
piego delle nuove tecnologie, forse perché fin dall’origine<br />
era efficace ma soprattutto semplice, come del<br />
resto sono pressoché tutte le soluzioni efficaci: basti<br />
pensare al Kalashnikov. Rispetto a un K98 è stata necessariamente<br />
cambiata la forma della manetta dell’otturatore,<br />
che deve lasciare spazio al cannocchiale: l’uso<br />
di quest’ultimo è praticamente obbligatorio, in quanto<br />
l’arma è priva di mire metalliche tradizionali. In compenso,<br />
fanno parte integrale dell’azione le basette alle<br />
quali ancorare gli attacchi dell’ottica.<br />
Nel nostro caso si tratta di uno Zeiss 3-12x50. Teoricamente<br />
persino un po’ eccessivo se rapportato al prezzo<br />
dell’arma, ma non abbiamo mai sentito nessuno<br />
lamentarsi di avere un’ottica troppo buona, mentre<br />
sono numerosi gli esempi del contrario. Chi acquista<br />
un buon cannocchiale per il suo fucile di certo non sta<br />
sprecando soldi.<br />
L’otturatore tipo Mauser<br />
Chi scrive ama le azioni Mauser, perché costringono realmente<br />
a camerare la cartuccia successiva.<br />
È il motivo, insieme alla struttura del serbatoio, che ne<br />
consiglia l’adozione in Africa. Con l’otturatore che deve<br />
essere completamente arretrato perché il fondello del<br />
bossolo incontri l’espulsore, si evita che in manovre<br />
frenetiche per la ricarica in velocità si possa richiudere<br />
l’otturatore di un sistema push feed subito dopo che<br />
il bossolo è volato fuori dall’arma, quando per contro<br />
l’otturatore non è arretrato a sufficienza per poter prelevare<br />
dal serbatoio il fondello della successiva cartuccia.<br />
Poiché la ricarica concitata di solito ha un motivo<br />
urgente e molto sgradevole, come il ferimento di un<br />
animale davvero pericoloso, si può facilmente capire<br />
che l’idea di poter richiudere l’otturatore su una camera<br />
vuota non sia entusiasmante.<br />
Per gli stessi motivi consideriamo validissima la soluzione<br />
che prevede il serbatoio caricatore integrale anziché<br />
quello amovibile a pacchetto. Un serbatoio si può<br />
perdere, ma anche se ciò non avviene è sufficiente che<br />
scenda di qualche millimetro per impedire alla faccia<br />
anteriore dell’otturatore di agganciare il fondello della<br />
prima cartuccia. Anche in questo caso, la conseguenza<br />
sarebbe quella di chiudere l’otturatore su una camera<br />
vuota. Il comando di apertura del fondello del serba-<br />
Ruger M77 Mk II calibro .308 Winchester<br />
Particolare della zona di scorrimento dell’otturatore,<br />
che è lasciata con finitura ruvida e non lucidata<br />
L’otturatore estratto dall’arma: è monolitico, ottenuto<br />
per microfusione e non presenta una testina flottante
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ARMI LUNGHE<br />
Qui l’otturatore si mostra capovolto. Si nota l’ampia<br />
estensione dell’unghia dell’estrattore<br />
Perfetta la lavorazione di questo pezzo che rappresenta<br />
il cuore del sistema: non c’è proprio dubbio che<br />
l’impostazione sia quella di Paul Mauser!<br />
La posizione di sicura è indicata sull’azione dalla dicitura<br />
Safe apposta sulla parte supero-posteriore<br />
toio, per lo scaricamento in contemporanea di tutte<br />
le cartucce in esso contenute, può essere disposto in<br />
posizione tale che sia impossibile il suo azionamento<br />
involontario. Con l’otturatore di tipo Mauser l’alimentazione<br />
è di tipo controllato. In sostanza, il fondello della<br />
cartuccia scivola sotto l’estrattore e a contatto con la<br />
faccia anteriore dell’otturatore nel momento stesso in<br />
cui quella cartuccia si svincola dai labbri del serbatoio:<br />
la cartuccia è quindi trattenuta dall’estrattore e guidata<br />
fino a cameratura completa.<br />
Per la verità avevamo a disposizione una finta cartuccia,<br />
priva di polvere e innesco, che abbiamo provato a introdurre<br />
direttamente in camera per vedere se l’estrattore<br />
riusciva senza problemi a scavalcarne il fondello in fase<br />
di chiusura, come avviene nell’alimentazione a spinta<br />
semplice, cosa che ha fatto senza problemi.<br />
La finestra di alimentazione piuttosto ampia consente<br />
in modo versatile entrambe le possibilità, diretta e dal<br />
serbatoio, per mettere in camera una cartuccia, ma naturalmente<br />
la scelta di alimentare dal serbatoio è alquanto<br />
più comoda.<br />
La sicura si muove orizzontalmente a bandiera – in<br />
questo è diversa dalla tradizionale sicura del K98 – e<br />
può assumere tre posizioni. Oltre a quella di fuoco e<br />
a quella di sicura, quest’ultima ben identificata dalla<br />
scritta Safe sulla parte supero-posteriore dell’azione,<br />
può assumere una posizione intermedia che consente<br />
l’attivazione dell’otturatore per estrarre un eventuale<br />
colpo in canna, mantenendo comunque bloccato il percussore<br />
la cui posizione di fuoco è rilevabile dalla coda<br />
che sporge dalla parte posteriore dell’otturatore.<br />
L’identificazione del percussore armato non è così immediata<br />
come in altri casi e occorre una notevole pratica<br />
per sentirlo al tatto, ma si suppone che il cacciatore,<br />
se non è completamente sprovveduto, conosca sempre<br />
lo stato della propria arma.<br />
L’espulsore, e questa è un’altra differenza rispetto al<br />
K98, è imperniato e si presenta solo a otturatore completamente<br />
arretrato.<br />
Mentre l’azione è brunita, l’otturatore è stato lasciato<br />
bianco creando un piacevole contrasto.<br />
L’azione sembra essere stata ricavata di macchina a<br />
partire da uno sbozzo microfuso e non è stata internamente<br />
lucidata nelle zone di scorrimento dell’otturatore;<br />
tuttavia la manovra di quest’ultimo non è ruvida<br />
e si mantiene veloce e scorrevole. Le tolleranze sono<br />
ristrette e anche alla massima estensione in apertura<br />
l’otturatore non ha praticamente giochi.<br />
Le altre caratteristiche<br />
Lo scatto non è regolabile, ma è pulito e netto per cui<br />
non si sente la mancanza della possibilità di taratura.<br />
Abbiamo valutato la resistenza del grilletto in circa 1,5<br />
chilogrammi, che è una soluzione eccellente per la caccia;<br />
chi proprio non ce la fa a scattare con quel peso troverà<br />
sul mercato numerosi meccanismi intercambiabili<br />
con quello di serie, regolabili e anche muniti di stecher,<br />
ma uno scatto che consenta un riconoscibile appoggio<br />
del dito è sempre preferibile sul terreno.
Le tre posizioni della sicura: fuoco, intermedia e sicura.<br />
Diversamente dalla tradizionale sicura del K98,<br />
il comando si muove orizzontalmente a bandiera; la<br />
posizione intermedia consente l’attivazione dell’otturatore<br />
per estrarre un eventuale colpo in canna, mantenendo<br />
comunque bloccato il percussore<br />
Ruger M77 Mk II calibro .308 Winchester<br />
Il comando di apertura del serbatoio caricatore,<br />
che è fisso e non amovibile, è collocato all’interno del<br />
guardamano<br />
Il serbatoio integrale all’arma ospita quattro cartucce<br />
calibro .308 Winchester; qui è fotografato in posizione<br />
di apertura<br />
La manetta dell’otturatore è sagomata per consentire<br />
l’uso con il cannocchiale: una piccola differenza rispetto<br />
all’archetipo di Mauser<br />
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ARMI LUNGHE<br />
La canna, lunga 42 centimetri (16,5 pollici) è stata<br />
rigata per forgiatura a freddo alla rotomartellatrice;<br />
la superficie interna appare lucidata a specchio e la<br />
camera è molto ben eseguita.<br />
Il calcio, che non presenta l’appoggiaguancia, è di un<br />
buon noce, di corretta pastosità e opportunamente<br />
mineralizzato; pur scelto per la corretta disposizione<br />
delle fibre più che per la bellezza, mostra comunque<br />
una venatura piacevole.<br />
L’astina – se così si può chiamare la porzione anteriore<br />
di un calcio monopezzo – è piacevolmente arrotondata<br />
nella parte inferiore e quasi alla sua estremità<br />
reca l’attacco anteriore per la maglietta portacinghia.<br />
Lo zigrino è eseguito a laser e quello sull’astina conduce<br />
naturalmente la mano a una posizione tale che<br />
quasi tutto il peso dell’arma sia tra le due mani che<br />
la reggono.<br />
Alla base dell’impugnatura a pistola, ben definita e<br />
non eccessivamente pronunciata, una coccia di polimero<br />
riporta il marchio del costruttore. Lo stesso<br />
marchio è riportato sul calciolo di gomma nera, dalla<br />
faccia posteriore corrugata.<br />
In conclusione<br />
La grande longevità del progetto M77 e la naturale<br />
progressione dell’arma fino a confluire nella versione<br />
Mk II che abbiamo descritto dimostrano che Bill Ruger,<br />
nel lontano 1968, aveva visto giusto.<br />
L’arma è robusta, affidabile e sufficientemente ru-<br />
Il calciolo, abbastanza morbido, è corrugato e mostra<br />
anch’esso il logo della celebre Casa di Southport nel<br />
Connecticut<br />
stica; l’azione su cui si basa è stata ampiamente collaudata<br />
da innumerevoli anni e due guerre mondiali<br />
senza avere mai dato origine a malfunzionamenti<br />
neppure in climi e condizioni estreme.<br />
Il tutto, in oltre un secolo di vita. Per riassumere in<br />
breve e senza tema di smentita: siamo di fronte a un<br />
fucile da caccia davvero buono che si può acquistare<br />
anche in tempi di crisi senza timore di svenarsi. n<br />
Scheda tecnica<br />
Costruttore: Sturm, Ruger & Co. Inc., Southport, CT (USA);<br />
internet www.ruger.com<br />
Importatore: <strong>Bignami</strong> spa, via Lahn 1, 39040 Ora (BZ), telefono<br />
0471.803000, fax 0471.810899; internet www.bignami.it,<br />
email@bignami.it<br />
Modello: M77 Mk II<br />
Calibro: .308 Winchester<br />
Canna: 42 cm (16,5”), rigata per rotomartellatura<br />
Alimentazione: serbatoio fisso da 4 colpi<br />
Congegno di scatto: scatto diretto<br />
Sistema di mira: organi assenti; basette integrali per montaggio<br />
dell’ottica<br />
Peso: 3,5 kg circa (piccole variazioni in funzione del legno)<br />
Prezzo: 919 € (IVA compresa, suggerito)<br />
Sotto la pistola del calcio, è riportato sulla coccia di<br />
polimero il marchio del produttore Ruger
Il legno è stato scelto per la corretta disposizione delle fibre, ma si apprezza comunque un poco di piacevole<br />
venatura<br />
Il grilletto è stato lasciato abbastanza grezzo sui<br />
fianchi<br />
La volata è molto ben eseguita, con il foro di egresso<br />
adeguatamente protetto<br />
L’alimentazione guidata è precisa e sicura: l’azione<br />
Mauser costringe realmente a camerare la cartuccia<br />
successiva<br />
Lo zigrino sul legno di noce è realizzato a laser<br />
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