oikos autopoietico ∑ophy - Sigmasophy
oikos autopoietico ∑ophy - Sigmasophy
oikos autopoietico ∑ophy - Sigmasophy
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Nello MANGIAMELI<br />
_____________________________________________________<br />
LA CARAVELLA EDITORE
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
2<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
3<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
4<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
5<br />
PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA<br />
l’opera letteraria<br />
L’OIKOS AUTOPOIETICO ∑OPHY<br />
scritta da Nello Mangiameli<br />
e pubblicata da La Caravella Editore<br />
è di esclusiva proprietà dell’autore.<br />
Tutti i diritti sono riservati, per tutti i paesi, a norma delle vigenti convenzioni<br />
internazionali. Questa opera è tutelata dal diritto d’autore<br />
(ai sensi e per gli effetti dell’articolo 171, legge 22 aprile<br />
1941, N° 633, della legge 22 maggio 1993, N° 159 e del Codice Civile)<br />
Qualsiasi riproduzione, anche parziale sotto qualunque forma e<br />
denominazione e con qualsivoglia sistema effettuata, anche per<br />
uso interno o didattico, senza la preventiva autorizzazione ed il permesso<br />
scritto dell’autore,<br />
è rigorosamente vietata e penalmente perseguibile.<br />
Ogni abuso, verrà perseguito esercitando i diritti sanciti dalle leggi<br />
nelle opportune sedi civili e penali.<br />
DICHIARAZIONE D’AUTENTICITÀ<br />
l’Opera letteraria<br />
L’OIKOS AUTOPOIETICO ∑OPHY<br />
è stata realizzata in N. 200 (duecento) esemplari, non ristampabili, con testi ed<br />
elaborazioni inediti, tutelati dal seguente nonchè sigillati attraverso i seguenti marchi di<br />
autenticità<br />
,<br />
firmate ad inchiostro, da Nello Mangiameli (autore) e dalla dott.ssa Paola Tombini<br />
(Direzione editoriale La Caravella Editrice sas) e contrassegnate con numerazione<br />
progressiva in numeri arabi espressi in cifre e lettere<br />
Gli esemplari che non presentano le caratteristiche indicate non si riconoscono come<br />
autentiche e sono da ritenersi contraffatte.<br />
SIGILLO DI AUTENTICITA’<br />
Il presente volume reca il numero:<br />
_____________ (in cifre)<br />
_______________________(in lettere)<br />
_______________________ ________________________<br />
(FIRMA AUTORE) (FIRMA EDITORE)<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
6<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
7<br />
LO STATO COSCIENZIALE SIGMASOFIA<br />
∑OPHY<br />
L’OIKOS AUTOPOIETICO<br />
che si è rivelato fondamentale<br />
per la comprensione degli Universi-parte, noi stessi,<br />
si evidenzia come<br />
un transfinito campo coscienziale <strong>autopoietico</strong><br />
che, nel sensibile, assume le morfologie riconoscibili<br />
nella natura complessiva<br />
(di<br />
Nello MANGIAMELI)
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
8<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
9<br />
RINGRAZIAMENTI<br />
Ci sono diversi amici che hanno collaborato alla realizzazione di questo<br />
volume. Senza di loro, i tempi di realizzazione e di completamento sarebbero<br />
stati notevolmente più lunghi e alcuni paragrafi non avrebbero potuto essere<br />
scritti, con la completezza che hanno saputo raggiungere.<br />
Il mio pensiero va ai liberi ricercatori in Sigmasofia che, aprendosi alla<br />
formazione, mi hanno, direttamente e indirettamente, orientato verso la<br />
necessità di creare l’Oikos interiore ed esterno: la naturale evoluzione e<br />
transmutazione del Tempio.<br />
Il primo ringraziamento va alla ricercatrice, futura Maieuta, Elena LIBERATI<br />
per il fondamentale e indispensabile lavoro di creazione artistica e<br />
d’avanguardia dei disegni che compongono l’Opera Oikos. Senza la Sua<br />
coscienza artistica e d’avanguardia, questa opera sarebbe stata,<br />
probabilmente, pubblicata tra molti anni. Sono lieto che sia stata proprio Lei<br />
a creare il primo pavimento a mosaico dell’Oikos. Un grazie <strong>autopoietico</strong><br />
incondizionato.<br />
Un grazie <strong>autopoietico</strong> alla dott.ssa Franca MIONETTO, per la capacità<br />
artistico-intuitiva e la conoscenza che ha voluto donarmi, attraverso la<br />
realizzazione delle schede informative sui maggiori pensatori di sempre di<br />
cui si abbia conoscenza sul pianeta Terra. Grazie alla Sua opera, la ∑igma<br />
sfera della coscienza dell’ontos-sophos-logos troverà preziosi e selezionati<br />
contenuti.<br />
Un altro grazie al dott. Francesco DI MARIO, per aver creato campo con il<br />
suo lavoro di scavo interiore e ed esterno, attraverso cui sta creando lo<br />
spazio di evidenziazione architettonica dell’Oikos.<br />
Una particolare considerazione va alla dott.ssa Piera IADE e alla dott.ssa<br />
Gaia RUIA che ho già ampiamente ringraziato olisticamente in ogni altra<br />
mia Opera. In questo caso, la continuità di aiuto, preziosissimo, mi è stato<br />
donato attraverso la correzione di Oikos e attraverso il lavoro di stesura e di<br />
correzione delle note. Aiuti donati dalla posizione di muse autopoietiche<br />
ispiratrici.<br />
Un grazie al prof. Mario BRUSCHI, per avermi donato il cifrario-Fibonacci,<br />
che troverete sulla porta dell’Oikos!<br />
Grazie ai liberi ricercatori in Sigmasofia, che hanno voluto essere presenti al<br />
momento della posa della prima pietra dell’Oikos, Flavio ANZIDEI, Michele<br />
MEGNA, Alessandro FERRARA, Annalisa ORONI, Flavia CHIRICOZZI.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
10<br />
AUTOPOIETI DELL’OIKOS<br />
21 giugno 2009<br />
-Il sulcus primigenius <strong>autopoietico</strong>-<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
11<br />
MESSAGGIO AUTOPOIETICO<br />
al libero ricercatore sulla coscienza e sui significati-significanti dell’esistenza ettore<br />
L’Oikos <strong>autopoietico</strong> <strong>∑ophy</strong> include la conoscenza<br />
olistico-autopoietica che l’essere umano, l’Io-psichè,<br />
riconosciuti come Universi-parte, hanno saputo raggiungere,<br />
attraverso il vissuto diretto, integrale.<br />
L’Oikos, un’opera unica nel suo genere, evidenzia la<br />
teoria nascente dal vissuto, in base alla quale la coscienza<br />
olistico-autopoietica è posta a fondamento dell’Universi, di se<br />
stessi.<br />
L’Oikos, quindi, rappresenta l’Universi, di cui siamo<br />
parte integrante e inscindibile e in cui sono inscritte tutte le<br />
leggi autopoietiche innate, che lo regolano e che, ad oggi,<br />
abbiamo saputo scoprire e vivere.<br />
La conoscenza autopoietica sigmasofica può essere<br />
descritta soltanto parzialmente, attraverso gli scritti. Infatti, è<br />
esclusivamente attraverso il vissuto diretto, non intellettuale,<br />
che la conoscenza vissuta dell’innato si rivelerà: gli insights<br />
intuitivi e sincronici, lo stato di Entanglement Coscienziale<br />
Autopoietico, lo stato Sigmasofia, finora sperimentati, sono lì, a<br />
dimostracelo. L’Oikos ha la funzione di creare l’atmosfera<br />
autopoietica a tale azione maieutica, a tale pratica,<br />
autoformatrice.<br />
L’Oikos, la casa dove è custodita la S.T.o.E. (la<br />
<strong>Sigmasophy</strong> Theory of Everything) comunica il significatosignificante<br />
olistico <strong>autopoietico</strong> dell’Universi-parte<br />
transfinito, di noi stessi.<br />
La manifestazione sensibile, la parte-Universi, che<br />
riconosciamo nel sensorio percettivo, si evidenzia come la<br />
densificazione del campo coscienziale olistico-<strong>autopoietico</strong>.<br />
L’Oikos è, quindi, il risultato di una lunga formazione<br />
dell’Io psichè a se stesso, alle proprie estensioni non locali,<br />
transfinite, da cui si evidenzia.<br />
L’Oikos, interiore ed esterno, rinchiude in sé il pensiero<br />
sigmasofico o ∑igma-logic, rappresentata, come opera<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
12<br />
letteraria, attraverso più di 300 immagini che olosdirezionano<br />
il libero ricercatore sulla coscienza, alla<br />
comprensione dei significati significanti, sensibili e<br />
sovrasensibili, locali e non locali, transfiniti, dell’esistenza.<br />
L’OIKOS È LA NATURALE TRANSMUTAZIONE DEL<br />
TEMPIO,<br />
è una miniera inesauribile che apre a innovative forme di<br />
autoconoscenza.<br />
L’Opera di Nello Mangiameli, in arte <strong>∑ophy</strong>, ci può rendere<br />
consapevoli della chiave che apre la porta che conduce verso la<br />
presa di consapevolezza di se stessi, l’Universi-parte transfinito.<br />
L’opera si compone di due volumi:<br />
il primo racchiude tutti i vissuti, tutte le<br />
consapevolezze, che hanno dato il via alla costruzione<br />
interiore ed esterna (un campo unico) dell’Oikos;<br />
il secondo volume descriverà, nei minimi dettagli, dal<br />
punto di vista architettonico, l’Oikos, effettivamente<br />
edificato.<br />
L’edificazione architettonica, sensorio percettiva, è basata<br />
sul volontariato <strong>autopoietico</strong>, sull’assunzione del libero<br />
ricercatore di investire sulla propria autoconsapevolezza. Si<br />
muoverà per insights intuitivi e sincronici, per stati E.C.A. e<br />
stati Sigmasofia, raggiunti dagli autopoieti dell’Oikos (i<br />
costruttori): per questo motivo, non è possibile tradurne in<br />
tempo convenzionale, la realizzazione e, quindi, la<br />
pubblicazione del secondo volume.<br />
Ciò dipenderà anche da Te, l’Universi-parte, se stessi!<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
13<br />
Nello MANGIAMELI<br />
L’OIKOS AUTOPOIETICO<br />
∑OPHY<br />
La Caravella<br />
Editore<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
14<br />
∑OPHY
denominato<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
15<br />
INCIPIT AUTOPOIETICO<br />
L’Oikos è il mezzo che l’Universi<br />
utilizza per autoriconoscersi:<br />
la creazione che ha operato per<br />
divenire consapevole di se stessa.<br />
L’<br />
Oikos <strong>autopoietico</strong> 1<br />
Σophy<br />
è una<br />
struttura coscienziale e architettonica,<br />
utilizzata come luogo di formazione vissuta a<br />
se stessi, l’Universi-parte. 2<br />
Tale struttura è la<br />
1 Autopoiesi: vedi nota n. 18, pagina n. 405;<br />
2 Universi-parte:vedi nota 114, pagina 431;<br />
3 Sigmasofia Io-somato-autopoietica: vedi nota 99, pagina 427;<br />
∑OPHY<br />
casa della<br />
Sigmasofia<br />
Io-somato-<br />
autopoietica. 3<br />
E’ il luogo<br />
fondamentale<br />
riconosciuto dalla<br />
Sigmasofia, per<br />
formare
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
16<br />
autoconsapevolezza su base vissuta.<br />
Oikos significa casa-ambiente e si riferisce, quindi, sia<br />
alla manifestazione sensibile che a quella sovrasensibile, di cui<br />
siamo parte integrante e inscindibile.<br />
L’Oikos <strong>autopoietico</strong> è l’Universi-parte, noi stessi.<br />
L’Universi-parte è l’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
L’Oikos architettonico è utilizzato per creare e per<br />
praticare le tecno-ontos-sophos-logie, 4 proposte dalla<br />
Sigmasofia, ed è utilizzato dai ricercatori interessati, quindi,<br />
potenzialmente, da ogni Io acquisito. 5<br />
Pur esprimendo<br />
l’unico stato<br />
coscienziale<br />
Io-somato-<br />
<strong>autopoietico</strong><br />
Sigmasofia, 6<br />
l’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />
Σophy può essere<br />
suddiviso in<br />
Sigma,<br />
ossia in specifici stati<br />
di autoconsapevolezza che, architettonicamente,<br />
coincidono con le stanze e con gli ambienti dell’Oikos e,<br />
nell’azione bioetica quotidiana, 7 con le situazioni esistenziali.<br />
4 Tecno-ontos-sophos-logia Io-somato-autopoietica: vedi nota 112, pagina 431;<br />
5 Autocoscienza acquisita (Io acquisito): vedi nota 16, pagina 405;<br />
6 Stato coscienziale Sigmasofia: vedi nota 107, pagina 430;<br />
7 Azione bioetica: vedi nota 21, pagina 407;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
17<br />
L’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy è stato realizzato<br />
secondo i<br />
principi attivi, 8 non locali, 9 transfiniti 10<br />
che operano in noi stessi e che coincidono, esattamente, con le<br />
stesse leggi autopoietiche (innate), attraverso cui è stata<br />
edificata la parte denominata essere umano (o altre), e l’Io<br />
acquisito che veicola.<br />
che siamo,<br />
∑OPHY<br />
L’Io-somaautopoiesi<br />
umana, la sua<br />
antropomorfologia, è<br />
geometria frattale<br />
autopoietica.<br />
E’ espressione dei<br />
principi attivi<br />
autopoietici in atto, ed è<br />
la stessa che ritroviamo<br />
nell’<br />
Oikos della Sigmasofia.<br />
All’essenza<br />
dell’Universi-parte, di se<br />
stessi, del<br />
Tutto è atomicamente e<br />
coscienzialmente legato<br />
8 Principi attivi autopoietici o fisiologia autopoietica: vedi nota 78, pagina<br />
422;<br />
9 Non località (o autonomia dell’Io dal sistema nervoso): vedi nota 64,<br />
pagina 418;<br />
10 Principio attivo <strong>autopoietico</strong> di transfinitezza: vedi nota 80, pagina 423;
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
troviamo un principio attivo, pressoché presente ovunque:<br />
l’autocoscienza autopoietica-acquisita. 11<br />
18<br />
L’essere umano è parte integrante dell’Universi.<br />
E’, quindi, un luogo di conoscenza autopoietica, un<br />
esempio di principi attivi non locali<br />
inseriti nella propria<br />
architettura visibile.<br />
Lì, vi è racchiusa la<br />
saggezza autopoietica transfinitamente in vita<br />
dell’Universi-parte.<br />
La sua antropomorfologia risulta essere il sistema che ci porta<br />
ad averne consapevolezza e a trasmetterla, attraverso le<br />
azioni.<br />
In questo periodo storico, l’Io acquisito dell’essere<br />
umano sembra non far sostenere più la propria azione da<br />
questi processi archetipici, autopoietici, transfiniti e la<br />
sua autoconsapevolezza dei significati-significanti 12<br />
dell’esistenza ne risulta incompleta.<br />
Gli oggetti esterni che crea (architetture, monumenti,<br />
relazioni, scienze, religioni, quadri, statue, chiese ecc.)<br />
riflettono proprio quell’inconsapevolezza di essere Universiparte:<br />
è ormai raro trovare e veder edificare costruzioni<br />
transfinitamente in vita<br />
come<br />
l’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy!<br />
11 Archetipo autocoscienza autopoietica: vedi nota 5, pagina 401;<br />
12 Significati-significanti acquisiti e autopoietici: vedi nota 102, pagina<br />
428;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
19<br />
Malgrado questa situazione d’inconsapevolezza di sé,<br />
l’essere umano resta comunque il documento, la prova, che il<br />
metabisogno innato,<br />
pulsione autopoietica a vivere e a conoscere, 13<br />
è in azione. I principi attivi, che irradiano e muovono nelle<br />
meccaniche sub-quantistiche e quantistiche, negli atomi, nelle<br />
cellule, nel DNA (…) determinandone il funzionamento, lo<br />
provano.<br />
L’Oikos è il mezzo che l’Universi utilizza per<br />
autoriconoscersi:<br />
la creazione che ha operato<br />
per divenire consapevole di se stessa.<br />
In definitiva, ci dice che la sua morfologia è abitata<br />
dall’autocoscienza autopoietica e che ciò che la abita è parte<br />
integrante, anche se allo stesso tempo indipendente, dalla<br />
forma che assume.<br />
Gli Universi-parte che si forma a se stesso è<br />
l’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy<br />
13 Pulsione autopoietica (Bios): vedi nota 83, pagina 424;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
20<br />
Una delle prime rappresentazioni dell’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
21<br />
IL PRIMO SCHIZZO DELL’OIKOS AUTOPOIETICO<br />
∑OPHY<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
22<br />
PRESENTAZIONE<br />
Si possono trovare i<br />
significati-significanti della vitaautopoiesi<br />
e dello stato<br />
coscienziale punto morte 14<br />
creati dall’Io acquisito dell'essere<br />
umano, nella<br />
S.T.o.E.<br />
<strong>Sigmasophy</strong> Theory of<br />
Everything. 15<br />
Lì, nel cielo-terra scelto<br />
dalla Sigmasofia, nacquero<br />
possibilità di vissuti diretti della<br />
cosiddetta<br />
saggezza autopoietica<br />
o<br />
<strong>Sigmasophy</strong><br />
∑OPHY<br />
Allorchè si intuisce il<br />
metabisogno pulsione<br />
autopoietica a vivere a conoscere,<br />
si apre l’Io acquisito di colui che è<br />
pronto a formarsi a se stesso:<br />
14 Stato coscienziale punto morte: vedi nota 106, pagina 430;<br />
l’Universi-parte<br />
15 S.T.o.E. <strong>Sigmasophy</strong> Theory of Everything: vedi nota 109, pagina 430;
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
23<br />
ΣOPHY.<br />
Tali possibilità di vissuti sono il frutto di esperienze<br />
dirette, praticate dai ricercatori in<br />
Sigmasofia<br />
significa<br />
Io-somato-autopoietica.<br />
Uno di loro, riconosciuto con il nome, appunto, di<br />
Σophy,<br />
La lettera<br />
Σ<br />
(sigma)<br />
è<br />
Nello Mangiameli,<br />
fondatore della Sigmasofia.<br />
sommatoria<br />
più<br />
proprietà emergente,<br />
nel senso di integrazione in un'unica<br />
unità funzionale di tutti gli stati di<br />
coscienza di cui siamo consapevoli.<br />
Tale formazione a se stessi è<br />
realizzata dai ricercatori che<br />
vogliono intraprenderla.<br />
E' questa la principale<br />
caratteristica della S.T.o.E.:<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
24<br />
l’apertura olosdirezionale 16 al non localistico<br />
transfinito, incondizionata,<br />
che ci consente di mantenere vivo l’insegnamento<br />
sigmasofico, evitandone l'estinzione.<br />
Simbolo-segno di tale consapevolezza olistica è<br />
l’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy:<br />
è grazie a lui che i principi attivi innati, fondamentali della<br />
Sigmasofia sono sigillati e adeguatamente custoditi.<br />
Il termine Sigmasofia, che individua questa<br />
particolare formazione a se stessi, include l'essenza e coincide<br />
con l’individuazione vissuta dei principi attivi autopoietici<br />
sintetizzati, anche, nella<br />
Sigma-logic, 17<br />
talvolta incomprensibile ai più e chiara soltanto agli Io<br />
acquisiti realmente formati a<br />
loro stessi,<br />
l’Universi-parte.<br />
L'essenza della formazione sigmasofica consiste, tra<br />
l’altro, in un processo di formazione dell’Io acquisito e alle sue<br />
estensioni non locali, facendo nascere, così, la consapevolezza<br />
del campo unico transfinito, denominato<br />
Io <strong>autopoietico</strong>-acquisito<br />
(o autocoscienza autopoietica-acquisita, sono<br />
sinonimi)<br />
Si tratta della consapevolezza, conseguente alla pratica<br />
integrale delle<br />
16 Olosdirezionalità autopietica Olos-olosgrafico: vedi nota 66, pagina 419;<br />
17 Sigma-logic (o Pensiero sigmasofico): vedi nota 96, pagina 426;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
25<br />
tecno-ontos-sophos-logie sigmasofiche<br />
o<br />
Autopoiesi olosgrafiche,<br />
applicate agli stati coscienziali acquisiti, sensibili, consci,<br />
attraverso cui è possibile raggiungere la percezione dei<br />
principi attivi autopoietici, il campo morfo-atomicocoscienziale<br />
18 di provenienza.<br />
Tale pratica vissuta formerà il<br />
cifrario <strong>autopoietico</strong> 19<br />
di riferimento, immanente, che respireremo e intuiremo nell’<br />
Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy<br />
Entriamo.<br />
18 Inconscio <strong>autopoietico</strong> o campo M.A.C.: vedi nota 49, pagina 415;<br />
19 Cifrario o Tavola autopoietica sigmasofica: vedi nota 29, pagina 409;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
26<br />
LA STORIA DELL’OIKOS AUTOPOIETICO ∑OPHY<br />
L’intensità della motivazione,<br />
dell’intenzionalità autopoietica<br />
sono essenziali per edificare l’Oikos<br />
La prima azione, che fece nascere<br />
l’intenzionalità autopoietica 20<br />
a creare l’Oikos, accadde il 15 settembre del 1975.<br />
Mosso dalla pulsione autopoietica a conoscere, a<br />
vivere, intrapresi consapevolmente la<br />
Via che conduce a se stessi: l’Universi-parte.<br />
Non vissi, non ebbi segnali esterni come fonte d’ispirazione,<br />
soltanto la mia intenzionalità (a quel tempo non ben<br />
compresa), nascente dalle viscere.<br />
L’intensità della motivazione,<br />
dell’intenzionalità-intento autopoietici<br />
sono essenziali per edificare l’Oikos.<br />
La manifestazione di tale intenzionalità è il momento<br />
perfetto per formarsi a se stessi,<br />
per edificare l’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
Ogni Oikos è unico e irripetibile,<br />
20 Intenzionalità autopoietica: vedi nota 52, pagina 415;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
27<br />
come la propria identità, autonomia ma è sempre nascente dai<br />
principi attivi autopoietici dell’Universi transfiniti, di cui<br />
siamo parte: per questo,<br />
Oikos è sinonimo di Universi-parte.<br />
Iniziai così a<br />
scolpire me stesso,<br />
a produrre azioni sensibili e sovrasensibili, locali e non locali,<br />
giorno e notte, notte e giorno, continuamente. Scavare,<br />
formarsi a se stessi è azione esistenziale significativa ed è<br />
possibile manifestare tale atto nel sensorio percettivo,<br />
esattamente per come lo si è vissuto e compreso: fondamento<br />
propedeutico all’Oikos. Dopo trent’anni di azioni esistenziali<br />
auto formative, la prima tappa era raggiunta. Avevo<br />
accumulato esperienza adeguata a manifestare l’Oikos, anche<br />
architettonicamente, il che includeva l’Universi di cui tutti<br />
sono parti integranti. Per questo tale costruzione è dell’Io<br />
acquisito di ogni ricercatore che senta e che riconosca<br />
l’intenzionalità autopoietica a voler farlo, intenzione che andrà<br />
ad unirsi a quella assunta da me, Σophy (il mio nome d’arte).<br />
In otto, abbiamo così iniziato l’avventura della<br />
costruzione sensorio percettiva dell’Oikos, con specifiche<br />
simmetrie e risonanze rispetto alla formazione a se stessi,<br />
fondamento che ci indica che cosa fare: evidenziare gli stati<br />
coscienziali, le consapevolezze che ci formano.<br />
La costruzione è totalmente aperta, ma nello stesso<br />
tempo riservata, essendo basata sull’automotivazione, sul<br />
principio di autodeterminazione effettivamente riconosciuto.<br />
La formazione a se stessi è continua e non si identifica né si<br />
fissa sulla convenzione socio-politico-culturale dell’epoca. Per<br />
questo motivo, abbiamo deciso di dare continuità alla<br />
formazione autopoietica e di trascurare così la convenzione<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
28<br />
legislativa da seguire, che comporterebbe troppe soste,<br />
attese e possibili negazioni che non sarebbero simmetriche e<br />
sincroniche con l’intenzionalità di partenza. Pertanto,<br />
abbiamo deciso di procedere nel<br />
silenzio-suono <strong>autopoietico</strong>.<br />
Non si tratta del<br />
segreto di Caporipa,<br />
ma semplicemente di formazione a noi stessi. Al di là della<br />
manifestazione architettonica, i principi attivi autopoietici che<br />
costituiscono l’Oikos sono compresi e vissuti, per cui è<br />
tecnicamente possibile costruire un Oikos ovunque.<br />
Si tratta di uno strumento utile alla formazione a se<br />
stessi, ad aprirsi, come base minima indispensabile,<br />
all’esperienza dell’<br />
insight intutitivo 21 e sincronico 22<br />
nonché, progredendo, dello stato di<br />
Entanglerment Coscienziale Autopoietico, 23<br />
per arrivare allo<br />
stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> Sigmasofia.<br />
Ogni ricercatore può richiedere di utilizzarlo, poiché<br />
trasmette innovative modalità per l’uso dell’autocreazione<br />
attraverso la Sigmasofia artistica. 24<br />
I diversi ambienti, che sembrano suddividere quello che,<br />
in realtà, è un unico ambiente sono, come detto, denominati<br />
∑igma,<br />
21 Insight intuitivo: vedi nota 50, pagina 415;<br />
22 Synchronicity insight: vedi nota 110, pagina 430;<br />
23 Entanglement Coscienziale Autopoietico (E.C.A.): vedi nota 40, pagina<br />
412;<br />
24 Sigma-Art: vedi nota 94, pagina 426;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
e rappresentano la<br />
costruzione della propria teoria, conseguente al<br />
29<br />
vissuto. 25<br />
Le opere d’arte autopoietiche, rappresentate in modo<br />
simbolico-reale, guidano l’Io acquisito verso se stesso, verso la<br />
riscoperta delle proprie<br />
facoltà autopoietiche. 26<br />
L’Oikos della Sigmasofia è già edificato e operativo<br />
nelle meccaniche quantistiche, sub quantistiche ed<br />
autopoietiche ed è, quindi, un patrimonio inalienabile<br />
dell’Universi-parte. Trova la propria rappresentazione<br />
prototipica sensorio-percettiva in quello della Sigmasofia, sito<br />
a Caporipa, che sarà l’insight intuitivo, sincronico ed<br />
entangled, per la<br />
nascita di altri<br />
Oikos, realizzati,<br />
con i propri<br />
orientamenti, dalle<br />
Palestre<br />
dell’autocoscienz<br />
a 27 collegate e dai<br />
liberi ricercatori.<br />
Il nome Σophy<br />
Per<br />
comprendere il<br />
nome dell’Oikos, è<br />
necessario spiegare<br />
25 Costruzione della propriua teoria: vedi nota 52, pagina 410;<br />
26 Facoltà autopoietiche o facoltà sigma: vedi nota 43, pagina 412;<br />
27 Palestra dell’autocoscienza: vedi nota 72, pagina 421;<br />
∑OPHY
l’accezione della lettera<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
30<br />
Σ (sigma)<br />
che forma il nuovo conio Σophy.<br />
Sigma è una lettera dell’alfabeto greco e, quando<br />
maiuscola, è riprodotta graficamente nel simbolo già indicato:<br />
Σ.<br />
Oltre ad essere un grafema di utilizzo linguistico,<br />
Σigma viene impiegata in vari ambiti e discipline: in questo<br />
caso, interessa l’accezione di sommatoria, che sintetizza la<br />
somma degli addendi, ossia le esperienze realizzate dal<br />
ricercatore, dal concepimento al momento storico attuale più<br />
tutte le funzionalità, innate, ecologiche, sensibili e<br />
sovrasensibili, consce e inconsce, locali e non locali. La somma<br />
degli addendi-esperienze-innate dà luogo alla somma, a cui<br />
vengono aggiunte tante esperienze quante sono quelle<br />
praticate e le funzionalità ecologiche, di cui si è consapevoli.<br />
La somma finale è Sigma. Lo stato di sommatoria<br />
transmuta 28 le caratteristiche, i singoli significati-<br />
significanti e le intensità istintivo-emozionali ed autopoietiche<br />
degli addendi-esperienze-innate praticate, vissute. La loro<br />
unione permette al sistema, formato dalle esperienze<br />
complessive, di evidenziare proprietà peculiari, non per<br />
intero spiegabili, ma simmetriche, ossia conseguenti ai<br />
significati significanti e alle caratteristiche funzionali delle<br />
singole esperienze. Tra loro, esistono interazioni non<br />
lineari, soprattutto tra i principi attivi autopoietici, da cui è<br />
possibile creare il processo della facoltà del produrre<br />
esperienze.<br />
28 Concentrazione-transmutazione autopoietica: vedi nota 31, pagina 409;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
31<br />
Le proprietà emergenti peculiari sono complesse,<br />
perché i principi attivi autopoietici sovrasensibili non locali<br />
sono dello stesso tipo.<br />
Le leggi autopoietiche non locali e locali, che<br />
regolano l’Universi-parte, conducono ad evidenze sensoriopercettive<br />
a loro volta assai complesse.<br />
La proprietà emergente si evidenzia sempre in ogni Io<br />
acquisito, in conseguenza dei principi attivi autopoietici, in<br />
esso agenti, della sommatoria delle esperienze praticate e del<br />
suo stato di autoconsapevolezza: tutto dà sempre origine ad<br />
altre azioni e, quindi, esperienze che coinvolgono l’Universiparte.<br />
La proprietà emergente dalla sommatoria, in molte sue<br />
componenti non è predicibile e può non avere caratteristiche,<br />
individuabili in quelle delle esperienze precedenti, il che<br />
rappresenta un nuovo ed intuitivo-sincronico stato di<br />
possibile autoconsapevolezza di quel sistema.<br />
Tale proprietà emergente è complessa, nel senso che<br />
non coincide con singole proprietà proprie delle esperienze<br />
praticate o del principio attivo <strong>autopoietico</strong>. Classico è<br />
l’esempio della morfologia e del comportamento di uno<br />
stormo di uccelli, per cui l’esperienza del singolo contribuisce<br />
a formare la proprietà emergente dalla sommatoria delle<br />
circumnvoluzioni di volo che agisce sincronicamente con altri,<br />
evidenziando morfologie geometriche, volumi e sincronicità di<br />
movimenti.<br />
Una delle ragioni della proprietà emergente, peculiare<br />
per ogni ricercatore, dipende dal fatto che l’Io acquisito<br />
evidenzia un certo numero di interazioni e questo è stabilito<br />
dallo stato di autoconsapevolezza del momento (perché in<br />
realtà è presente l’unica proprietà emergente del sistema<br />
Universi-parte complessivo, transfinito). Ma,<br />
l’autoconsapevolezza di ogni singolo Io acquisito può<br />
evidenziare soltanto ciò che, allo stato raggiunto nella sua<br />
formazione, può esprimere in quel momento storico, quindi<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
32<br />
mette in sommatoria il numero delle esperienze, di cui è<br />
consapevole, consentendo così soltanto quel peculiare<br />
comportamento, veicolante sempre nuovi impercettibili e<br />
percettibili tipologie di azione di comportamento.<br />
L’azione, il comportamento emergente è formato dalla<br />
sommatoria e dalla consapevolezza veicolata: può accadere<br />
che alcuni addendi-esperienze possano annullarsi l’uno con<br />
l’altro, mentre in altri casi si mettono in fase o danno somme<br />
risultanti dalla mediazione.<br />
Si osserva che molti fattori evidenziano la proprietà<br />
emergente: in ciò, svolge un ruolo importante il proprio modo<br />
di organizzare quella sommatoria e l’autoconsapevolezza<br />
raggiunta. Un esempio: identità di ricercatori che si sono<br />
organizzati l’interiorità in modo gerarchico, in base a priorità,<br />
possono generare forme di burocrazia Io-somatica<br />
esistenziale, molto diversa da alcune caratteristiche di<br />
singole esperienze che formano quell’organizzazione.<br />
Gli Universi-parte, atomicamente e coscienzialmente<br />
legati, esprimono sommatoria più proprietà emergente,<br />
che, essendo una funzionalità non localistica, transfinita e<br />
localistica, evidenzia uno stato che include ogni entropia, in<br />
quanto generatrice di ogni singolo stato, esperienza. Eessendo<br />
un sistema transfinito, se ne estrapola l’elemento nascente,<br />
sempre diverso, essendo mai finito. Troviamo<br />
dettagliatamente e simultaneamente espresso tutto ciò<br />
nell’Oikos. L’intelligenza autopoietica 29 dell’Universi-<br />
parte si evidenzia dalle funzionalità dei principi attivi<br />
autopoietici coesi, inscindibili, grazie alla cui azione si spiega<br />
perchè le connessioni tra neuroni che formano il cervello, a<br />
loro volta, non possono non veicolare intelligenza localistica<br />
29 Intelligenza autopoietica: vedi nota 51, pagina 415;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
33<br />
della parte stessa. Quindi, i singoli neuroni sono intelligenti,<br />
per funzionalità sovrasensibili non locali e per funzionalità<br />
localistiche acquisite.<br />
Le proprietà emergenti sono, perciò, create dall’unico<br />
singolo evento che è l’Universi-parte transfinito: tale<br />
determinismo <strong>autopoietico</strong> 30 può formare qualunque<br />
schema, qualunque parte, le cui interazioni producono sigma.<br />
Ma, essendo collegate a quelle dell’Universi-parte<br />
complessivi, se ne deduce che tutti gli stati Sigmasofia di<br />
sommatoria danno vita sempre a qualche cosa che è più di una<br />
mera somma di addendi-esperienze, appunto perché<br />
funzionante con l’interi Universi-parte taransfiniti. Tale<br />
caratteristica è evidenziata dall’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy.<br />
Di conseguenza, lo stato coscienziale Io-somato<strong>autopoietico</strong>,<br />
denominato Sigmasofia (Σophy) dell’Universiparte<br />
transfiniti, è l’ente che, non può non trovare evidenza<br />
ridotta, collassata 31 nella parte, formando gli stati<br />
sigmasofia localistici, condizione sintetizzata nello scettro 32<br />
con la parte a psi che, se posizionata orizzontalmente,<br />
evidenzia il simbolo di sommatoria, che è possibile individuare<br />
anche in se stessi, nell’Oikos. Tale stato di sintesi (che, ripeto,<br />
non consiste nella mera somma delle parti, ma è sempre un<br />
insight intuitivo-sincronico, di entanglement coscienziale, di<br />
olospresenza in più) rappresenta il potere reale<br />
<strong>autopoietico</strong> 33 , racchiuso ed esprimibile dall’uso dello<br />
scettro, di se stessi.<br />
30 Determinismo <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 34, pagina 410;<br />
31 Collasso-riduzione della funzione campo M.A.C.: vedi nota 30, pagina 409;<br />
32 Scettro <strong>∑ophy</strong>: vedi nota 92, pagina 425;<br />
33 Potere <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 77, pagina 422;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
34<br />
Il ricercatore è formato ad agire dallo stato Sigmasofia<br />
localistico, assumendo l’intenzionalità di formarsi<br />
continuamente a quello non localistico, motivo per cui il lituo<br />
Ypsilambd assume la denominazione definitiva, dopo la<br />
formazione di base, di<br />
scettro Σophy:<br />
la saggezza dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, di se stessi,<br />
da cui ho evidenziato il nome.<br />
Il tempo <strong>autopoietico</strong> dell’Oikos<br />
Essendo espressione<br />
dell’Universi-parte ed essendo ogni<br />
parte differente per ognuno, l’Oikos<br />
potrà assumere diverse morfologie<br />
ed identità. Dal tempo<br />
<strong>autopoietico</strong>, 34 in cui opera, può<br />
generare qualunque spazio-tempo,<br />
qualunque manifestazione sensibile.<br />
Tali differenziazioni, nascenti da<br />
una stessa scaturigine, sono il<br />
messaggio <strong>autopoietico</strong>, 35<br />
la<br />
funzione Ypsi 36<br />
e il kairos della funzione Ypsi in<br />
azione.<br />
34 Tempo <strong>autopoietico</strong>, continuo presente : vedi nota 113, pagina 431;<br />
35 Messaggio <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 60, pagina 417;<br />
36 Archetipo acquisito funzione Ypsi: vedi nota 4, pagina 401;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
35<br />
Ci sono potenzialmente tanti Oikos, quante sono le<br />
parti-Universi esistenti e, nello stesso tempo, l’Oikos è uno, è<br />
Universi-parte.<br />
E’ la casa degli Universi-parte che può includere<br />
qualunque Io acquisito, per cui le diversità della funzione<br />
Ypsi, delle varie identità sono espressione dell’unità: principio<br />
attivo fondamentale, appartenente ad ogni Oikos, tanto che<br />
viene individuato come la casa locale e non locale, transfinita,<br />
dell’Universi-parte, di se stessi.<br />
E’ questa la sua autopoiesi, che determinerà, in modo<br />
evidente, che ogni parte-Universi è perfettamente compatibile<br />
con ogni altra, in quanto sono tutte emanazione dell’unico<br />
corpo:<br />
l’integrazione, l’autonomia fusionale autopoietica 37<br />
all’opera,<br />
lo spazio sensorio-percettivo, attraverso cui l’essere umano e<br />
la società autopoietici 38 potranno deliberare le loro<br />
intenzionalità.<br />
Lungo il perimetro esterno dell’Oikos, si può osservare<br />
l’espressione artistica, d’avanguardia scientifica e coscienziale,<br />
autopoietica di ogni<br />
Ontos-sophos-logos dell’autocoscienza<br />
e<br />
autocoscienza dell’Ontos-sophos-logos,<br />
intese nell’accezione più ampia, dell’Universi-parte<br />
conosciuta, sperimentata. Saranno evidenziati i testi e le<br />
37 Autonomia fusionale autopoietica: vedi nota 17, pagina 405;<br />
38 Essere umano e società autopoietici: vedi nota 38, pagina 411;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
36<br />
tecno-ontos-sophos-logie d’avanguardia, utilizzati da ogni<br />
parte-Universi: la<br />
Σigma-sfera dell’Ontos-sophos-logos dell’autocoscienza e<br />
dell’autocoscienza dell’ontos-sophos-logos.<br />
Così come trova evidenza l’espressione sensoriopercettiva,<br />
di riduzione-collasso ostacolante, discrasia 39<br />
deteriorabile, prodotta dagli stati identificativi e parossistici,<br />
espressi dalle parti-Universi, tale Σigma è denominato la<br />
Σigmasfera dell’identificazione entropica.<br />
L’Oikos dell’Universi-parte, se stessi, è una costruzione<br />
ipogea che si apre olosdirezionalmente, è un’opera<br />
autopoietica che evidenzia<br />
bellezza e semplicità,<br />
realizzata interamente a<br />
funzione Ypsi-mano.<br />
Le parti-Universi si dischiudono una dopo l’altra,<br />
dall’ipogeo verso l’olosdirezionalità, creando risonanze e<br />
simmetrie con l’Io-soma-autopoiesi di ognuna, appunto perché<br />
evidenziano principi attivi autopoietici che sono già parte<br />
integrante e inscindibile di ogni Io acquisito. Infatti, l’Oikos<br />
parla ad ogni parte-Universi. Viverlo, significa vivere se<br />
stessi: è la riproduzione di funzionalità innate, ecosistemiche<br />
di ognuno, attraverso cui il genoma umano e quello<br />
coscienziale fungeranno da olosdirezionalità di riferimento,<br />
una formazione a se stessi né laica, né religiosa, bensì<br />
autopoietica, in quanto l’Oikos trascende quelle peculiarità<br />
identificative.<br />
Il nome Oikos <strong>autopoietico</strong> celebra l’autopoiesi<br />
dell’Universi, in tutte le sue possibili manifestazioni: è<br />
39 Discrasia autopoietica:: vedi nota 35, pagina 411;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
37<br />
l’attivazione della Sigmasofia pedagogica-psicagogica 40<br />
rivolta a se stessi.<br />
I principi attivi autopoietici presentati sono ecologici,<br />
cioè includono ogni manifestazione della natura riconoscibile<br />
dal sensorio-percettivo in tutto l’Universi-parte, a partire<br />
dagli elementi maggiormente e semplicemente riconoscibili<br />
quali<br />
l’acqua, la terra, il fuoco, l’aria<br />
a finire con gli elementi sovrasensibili, da cui tali elementi si<br />
evidenziano:<br />
il campo nucleare 41 , elettromagnetico 42 , elettrodebole 43 ,<br />
gravitazionale, 44 nonché morfo-genetico 45 e<br />
coscienziale, il campo MAC o inconscio <strong>autopoietico</strong>.<br />
Attraversando la cupola e le pareti realizzate in vetro<br />
Tiffany, la vita-autopoiesi dell’Oikos proviene<br />
dall’olosdirezionalità. Non prevalgono sfumature dominanti,<br />
ma i colori dello spettro visibile e le combinazioni peculiari<br />
che indicano il transfinito spettro sovrasensibile. Si ha la<br />
sensazione che tali spettri si diffondano in ogni parte della<br />
struttura tridimensionale degli Universi-parte.<br />
Rappresentazioni di meccaniche quantistiche, subquantistiche<br />
e autopoietiche esterne ed interiori sono<br />
osservabili dal<br />
Σigma della non località.<br />
40 Sigmasofia psicagogica didattica: vedi nota 100, pagina 428;<br />
41 Campo nuclerae <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 28, pagina 408;<br />
42 Campo elettromagnetico <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 24, pagina 407;<br />
43 Campo elettrodebole <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 23, pagina 407;<br />
44 Campo gravitazionale <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 25, pagina 407;<br />
45 Campo morfo-genetico <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 27, pagina 408;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
38<br />
Ogni parete in muratura e in vetro evidenzia possibili<br />
passaggi autoformativi vissuti, in cui trova specifica<br />
espressione il mondo del<br />
sonno-sogno e del sonno senza sogno 46 ;<br />
la musica autopoietica 47 emessa in maniera olosforme può<br />
innescare simmetrie con geni coscienziali che formano l’Io<br />
acquisito.<br />
L’Oikos include ed evidenzia<br />
l’androginia autopoietica 48 dell’Universi-parte,<br />
il superamento del maschile e del femminile in favore del<br />
sigma inscindibile, dell’androginia di ogni parte-Universi e<br />
dell’Universi-parte: nelle morfologie autopoietiche che<br />
esprime, include il recipiente e il prominente come unica<br />
funzionalità. Diffusioni olosdirezionali di luce viola indicano il<br />
colore di confine da quello visibile all’ultravioletto (non<br />
vidsibile): è l’atmosfera della reintegrazione consapevole tra<br />
sensibile e sovrasensibile, tra locale e non locale, tra finito e<br />
transfinito. Le pareti evidenziano i geni coscienziali, un<br />
campo transfinito da cui estrapolare insights intuitivi e<br />
sincronici, memorie di ogni spazio-tempo. La simultaneità<br />
tra acquisito e <strong>autopoietico</strong>, sia nel sensibile che nel<br />
sovrasensibile, indica la<br />
linea del destino olosdirezionale dell’Universi-parte,<br />
evidenziandone la funzionalità all’unisono di se stessi: la vitaautopoiesi,<br />
sempre in ontos, in sophos, in logos e in<br />
Kraino 49 .<br />
46 Sonno-sogno lucido <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 105, pagina 429;<br />
47 Danza e musica autopoietica: vedi nota 35, pagina 410;<br />
48 Androginia Io-somato-autopoietica: vedi nota 2, pagina 401;<br />
49 Ontos-sophos-logos e Kraino: vedi nota 68, pagina 420;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
39<br />
L’Oikos è utilizzato come amplificatore della<br />
formazione a se stessi. E’ il transfinito in azione,<br />
rappresentato dai<br />
pavimenti-soffitti ad ottagono, in ferro e vetro,<br />
che suddividono in ∑igma la struttura complessiva.<br />
L’Oikos è panspermia 50 e autoconcepimento<br />
autopoietici 51<br />
50 Panspermia autopoietica: vedi nota 73, pagina 421;<br />
51 Autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 14, pagina 405;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
40<br />
è transfinitamente autofecondantesi, è danza di micro<br />
particelle in transfinite sfumature e morfologie geometricofrattali,<br />
esprimendo l’ordine implicito. I dipinti raccontano,<br />
inoltre, la storia dell’Universi-parte e dello stato della sua<br />
funzione Ypsi complessiva, di cui è autoconsapevole. La<br />
simmetria tra i principi attivi autopoietici di<br />
autodeterminazione-realizzazione, di autoguarigione-<br />
rigenerazione 52 , omeostatici 53 , di conoscenza sono<br />
indicatori dell’<br />
intenzionalità-determinismo autopoietici<br />
La pratica delle autopoiesi olosgrafiche locali e non<br />
locali fa parte degli strumenti necessari a riconoscere le<br />
morfologie visibili e non visibili rappresentate.<br />
Indicazioni sui vissuti integrali Io-somato-autopoietici,<br />
atti a superare gli ostacolatori-discrasie 54 , per vivere il<br />
campo istintivo emozionale e aggredior 55 , per estendere<br />
l’autoconsapevolezza dell’Io acquisito alle sue funzionalità<br />
sovrasensibili, per penetrare lo spazio-tempo, in cui ci<br />
riconosciamo, rappresentano il<br />
viaggio verso A-thanatos,<br />
lo<br />
stato coscienziale punto-morte,<br />
parte integrante della vita-autopoiesi: è lo stato Io-somato<strong>autopoietico</strong>,<br />
integralmente rappresentato dal<br />
Σigma del Mausoleo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico,<br />
52 Autorigenerazione autoguarigione autopoietica: vedi nota 20, pagina 406;<br />
53 Principo omeostatico <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 81, pagina 423;<br />
54 Ostacolatori-discrasie: vedi nota 71, pagina 421;<br />
55 Campo istintivo-emozionale e aggredior: vedi nota 26, pagina 408;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
41<br />
la cui porta d’ingresso è posizionata a levante, a dimostrare<br />
come lo stato coscienziale punto morte sia un contenuto, un<br />
incluso esprimibile dalla vita-autopoiesi. Il Σigma del<br />
Mausoleo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico è, a sua volta, l’ingresso<br />
dell’Oikos del transfinito,<br />
che verrà edificato, soltanto dopo il manifestarsi di tre<br />
sincronicità di eventi che potranno verificarsi dopo la reale<br />
costruzione dell’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy.<br />
Tale conoscenza vissuta, che ci indica la necessità della<br />
risalita-transmutazione di ogni enantiodromia,<br />
di ogni opposto-complementare<br />
è il raggiungimento della<br />
bioetica autopoietica pre-manifestazione degli<br />
opposti-complementari:<br />
una volta vissuta, può ricadere nell’azione bioetica quotidiana,<br />
la nascita dei processi di autopoiesi continua.<br />
Il Σigma della non località,<br />
dell’entanglement coscienziale autopoeitico<br />
è il luogo dell’<br />
è pulsazione dell’Oikos,<br />
effetto Sigma,<br />
è la composizione del mosaico formato dalle parti-Universi.<br />
L’intelligent design <strong>autopoietico</strong> degli Universi-parte,<br />
che danza e riconosce se stesso,<br />
è rappresentato attraverso dalle strutture della conoscenza,<br />
anche di<br />
parti-Universi non specificamente terrestri.<br />
L’Oikos è complemento di se stesso.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
42<br />
E’ formato da processi auto realizzanti, anche se<br />
include quelli sensibili, localistici, di passaggio:<br />
azioni propedeutiche all’entrata nei<br />
significati-significanti autopoietici e acquisiti<br />
dell’esistenza.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
43<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
Il Maieuta dell’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />
44<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
45<br />
La parola maieutica autopoietica sigmasofica 56<br />
nasce dal greco maieutiké (sottinteso: techné) e significa<br />
letteralmente arte-technè ostetricia. Attraverso l'arte-<br />
technè maieutica Io-somato-autopoietica sigmasofica, è<br />
possibile<br />
formarsi a se stessi, ossia prendere consapevolezza<br />
dell’Universi-parte, sensibili e sovrasensibili, locali e<br />
non locali, transfiniti.<br />
Maieuta dell’Oikos <strong>autopoietico</strong> può essere<br />
qualunque Io che si sia formato, attraverso il vissuto diretto, a<br />
se stesso e che abbia vissuto e transmutato le proprie discrasie<br />
Io-somato-autopoietiche.<br />
Il Maieuta è in grado di vivere e riconoscere lo stato di<br />
autoconsapevolezza d’ingresso (o funzione Ypsi) in qualunque<br />
situazione esistenziale. E’ consapevole che tutti gli stati<br />
identificativi, discrasici, abbiano un’eziologia rigorosamente<br />
Io-somato-autopoietica inscindibile. Tale consapevolezza<br />
consente di trattare in se stesso ogni tipologia di conoscenza e<br />
di discrasia, non eludendo la condizione olistica autopoietica,<br />
unitaria, che li produce.<br />
La Maieutica procede, presa di consapevolezza dopo<br />
presa di consapevolezza, al superamento di ogni stato<br />
identificativo nel solo sensibile, di ogni ostacolatore, fino al<br />
naturale fluire Io-somato-<strong>autopoietico</strong>. Si prende coscienza<br />
dell’incompletezza di tutte quelle identificazioni acquisite,<br />
individuali, localistiche, che ricorsivamente,<br />
stereotipatamente, agiamo. Tale techné è fondata sull’azione<br />
bioetica autopoietica che conduce il ricercatore a vivere in sé<br />
la non località che compone l’autocoscienza, fino a intuire la<br />
56 Maieuta, Maieutica sigmasofica: vedi nota 58, pagina 417;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
46<br />
transfinitezza dell’inconscio <strong>autopoietico</strong> e, quindi, dell’azione<br />
di ricerca.<br />
Il Maieuta orienta se stesso verso l’arte della<br />
pragmatica della disidentificazione, soprattutto per<br />
quanto concerne le stereotipie ricorsive, tradizionali<br />
dell’epoca e della storia acquisita, di cui si è consapevoli. Il<br />
metodo autoformativo che non trasmette informazioni, ma<br />
che le vive in sé e le fa nascere, esattamente come una mamma<br />
dà alla luce un bambino, crea la base autopoietica<br />
fondamentale per ogni altra applicazione didattica,<br />
pedagogica-psicagogica, filosofica,-scientifica, intesa in<br />
qualunque modo.<br />
Si opera in modo che l’inconscio <strong>autopoietico</strong> possa<br />
essere partecipato empatonicamente 57 e non descritto con<br />
racconti o intellettualizzato o mitizzato. Si entra in processi,<br />
per cui ogni conflitto, ogni opposizione, ogni dipendenza<br />
acquisita va in remissione e ciò che scaturisce è un Universiparte<br />
che produce<br />
l’azione bioetica autopoietica,<br />
su tutti i piani della manifestazione.<br />
E ci si sente parte integrante dell’Universi.<br />
E’ la condizione vissuta di autoriconoscimento quali<br />
Maieuti dell’Oikos Autopoietico.<br />
Il rasoio di Occam <strong>autopoietico</strong><br />
In questo senso e con questi significati-significanti,<br />
l’Oikos insegna al Maieuta che, dopo il vissuto penetrato, la<br />
costruzione della propria teoria ad esso conseguente dovrà<br />
essere quella più autopoieticamente semplice e necessaria<br />
a spiegarlo: è il<br />
57 Empatonia autopoietica: vedi nota 39, pagina 412;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
47<br />
principio attivo di semplicità autopoietica 58<br />
nascente dal vissuto penetrato. L’Oikos insegna a:<br />
non moltiplicare gli eventi, perché essi sono sempre<br />
parte e generati dall’unico Universi-parte<br />
vivere che la pluralità è parte dell’intelligent<br />
design <strong>autopoietico</strong> che, per variazione-contrasto,<br />
ci insegna a prendere coscienza dell’unità<br />
vivere che è inutile fare con la molteplicità ciò<br />
che necessariamente dovrà essere riconosciuto come<br />
fatto dall’unità.<br />
In altri termini, non vi è motivo alcuno per complicare la<br />
semplicità autopoietica.<br />
Il rasoio di Occam <strong>autopoietico</strong> esprime una novità, in<br />
quanto riconosce la semplicità autopoietica, non come<br />
opposto complementare della difficoltà, ma come condizione<br />
innata dell’Universi-parte, da cui nascono semplicità e<br />
difficoltà-molteplicità localistiche.<br />
La costruzione della propria teoria, conseguente al<br />
vissuto penetrato, è la scelta autopoieticamente semplice e,<br />
ove non fosse la semplicità autopoietica intesa come principi<br />
attivo <strong>autopoietico</strong>, innato, mostrerebbe comunque di poter<br />
essere facilmente vissuta e verificata rispetto a quelle più<br />
complicate.<br />
In sostanza, il rasoio di Occam <strong>autopoietico</strong> serve al<br />
Maieuta Sigmasofico e al ricercatore, come regola pratica per<br />
58 Semplicità autopoietica: vedi nota 93, pagina 426;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
48<br />
scegliere tra i vissuti, che hanno la stessa capacità di far<br />
raggiungere uno o più stati coscienziali, prese di<br />
consapevolezza che si vogliono raggiungere: quello della<br />
semplicità autopoietica. Inoltre, poiché per ogni vissuto dei<br />
ricercatori esistono generalmente diverse costruzioni della<br />
propria teoria conseguente, egualmente consistenti, si utilizza<br />
per edificare la tavola autopoietica della Sigmasofia, che<br />
è la sintesi-integrazione-sommatoria dei vissuti, delle<br />
esperienze da cui si estrapola funzione Ypsi. Senza di esso, il<br />
ricercatore, l’Io acquisito, la funzione Ypsi non avrebbero<br />
orientamenti utili a ricondurre la costruzione della propria<br />
teoria conseguente al vissuto alla praticabilità più<br />
autopoieticamente semplice inducendo, così inutili e poco<br />
sintetici ostacolatori. La costruzione della propria teoria<br />
conseguente al vissuto non è quindi quella più semplice<br />
rispetto ad una complessa, complicata, molteplice, ma quella<br />
autopoieticamente semplice ossia quella che evidenzia<br />
funzionalità innate (la S.T.o.E, pur veicolando il principio<br />
attivo di semplicità autopoietica è da taluni considerata<br />
come difficile!)<br />
Algoritmo <strong>autopoietico</strong><br />
Il termine algoritmo <strong>autopoietico</strong> definisce la<br />
sequenza di azioni autopoietiche da compiere, per creare un<br />
processo, uno stato coscienziale, una presa di consapevolezza,<br />
più o meno complessi.<br />
Per prendere consapevolezza della somma di due<br />
esperienze, ne utilizziamo uno semplice, ossia determinate<br />
istruzioni che, se eseguite nel corretto ordine, ci fanno<br />
ottenere il risultato.<br />
L’Oikos <strong>autopoietico</strong> ha una propria capacità di<br />
elaborazione creativa. Se ben costruito e vissuto, come<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
49<br />
ecologicamente e innatamente è, (cioè parte integrante e<br />
inscindibile dell’Io <strong>autopoietico</strong>-acquisito, che lo partecipa e lo<br />
istruisce), è in grado di eseguire alcune operazioni e di<br />
rivelare insights intuitivi e sincronici.<br />
Spetta al campo coscienziale viverlo in termini formali,<br />
ossia individuare dati e incognite (gli elementi non evidenti,<br />
simbolici da decodificare, vivere in se stessi), razionalizzare<br />
tutti i passaggi, prevedere i possibili casi che si possono<br />
presentare e olosdirezionarli verso la Via da seguire, in modo<br />
che l’Io <strong>autopoietico</strong>-acquisito possa produrre la soluzione, la<br />
consapevolezza.<br />
È il vissuto della sequenza ordinata, delle istruzioni che<br />
portano alla consapevolezza, alla risoluzione dello stato<br />
identificativo nel solo sensorio-percettivo<br />
l’algoritmo <strong>autopoietico</strong>,<br />
attraverso cui l’Oikos si occupa della presa di consapevolezza<br />
dell’Universi-parte, se stessi, ossia di:<br />
evidenza dell’Uno, dell’Universi-parte che,<br />
interpretabile in un unico modo, non può essere<br />
dicotomico, duale, enantiodromico<br />
collegamento al rasoio di Occam, ossia a<br />
consapevolezze auto poieticamente semplici. Nel caso<br />
fossero complesse dovranno essere ricondotte ad<br />
istruzioni più semplici, in modo da poter essere<br />
partecipate naturalmente<br />
finitezza, in numero finito, sempre nella<br />
consapevolezza che il processo sia transfinito:<br />
si raggiunge la presa di consapevolezza definita, che diviene la<br />
base della successiva.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
50<br />
Il diagramma di flusso dell’algoritmo <strong>autopoietico</strong> è<br />
rappresentato dall’architettura stessa dell’Oikos. Uno dei<br />
modi utilizzati per rappresentarla è quello per cui ogni<br />
singolo componente dell’architettura ha un significato-<br />
significante <strong>autopoietico</strong> determinato.<br />
Definiamo meglio.<br />
L’algoritmo <strong>autopoietico</strong> è la sequenza logico-<br />
razionale di stati di autoconsapevolezza, di istruzioni,<br />
lavorate al rasoio di Occam, e rese univocamente<br />
interpretabili che, agite applicando l’ordine<br />
<strong>autopoietico</strong>, vissuto, consentono di prendere<br />
consapevolezza di un nuovo insight intuitivo e<br />
sincronico e di porre in remissione un ostacolatore, un<br />
problema, in un numero finito di azioni.<br />
Se queste vengono compiute, accade che:<br />
la progressione delle azioni da realizzare risulta essere<br />
finita (ma consapevole della transfinitezza)<br />
la progressione ottiene sempre l’effettività della presa di<br />
consapevolezza<br />
le azioni sono sempre eseguibili, realizzabili anche sul piano<br />
sensorio-percettivo,<br />
le azioni sono compatte, veicolano tensegrità e non<br />
sono dualiste, scisse, dicotomiche, enantiodromiche,<br />
ambigue, perverse.<br />
Affermando che le azioni, costituenti l’algoritmo<br />
<strong>autopoietico</strong>, sono evidenza del rasoio di Occam, cioè<br />
semplici, significa che risulteranno evidenti ad ogni libero<br />
ricercatore che si formerà a se stesso, all’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
51<br />
La grande rilevanza che assume in Sigmasofia, dipende dal<br />
fatto che ogni<br />
autopoiesi olosgrafica<br />
è, di fatto,<br />
un algoritmo <strong>autopoietico</strong><br />
che può essere utilizzato, come progressione, per porre in<br />
remissione<br />
l’ostacolatore alla scoperta vissuta dei significati-<br />
significanti dell’esistenza.<br />
Ogni Io acquisito evidenzia stati ostacolanti, caratterizzati<br />
da molte variabili. Ad esempio, la presa di consapevolezza<br />
dello stato discrasico di anaffettività può dipendere da diversi<br />
stati coscienziali correlati che, in questo senso, non formano<br />
una famiglia di ostacolatori, ma ingredienti peculiari dello<br />
stesso processo complessivo (che si scoprirà trascendente<br />
l’anaffettività stessa, anch’essa un semplice ingrediente, una<br />
parte-Universi).<br />
L’algoritmo <strong>autopoietico</strong> pone in remissione l’ostacolatore,<br />
utilizzando una sequenza finita di azioni che, applicate<br />
indifferentemente a qualunque ingrediente dell’elemento su<br />
cui si stanno applicando, producono, in un tempo finito, la<br />
remissione desiderata (pur sempre nella consapevolezza che si<br />
tratta della base per altri passi, azioni transfinite).<br />
L’algoritmo <strong>autopoietico</strong> ha nel sensorio-percettivo una<br />
progressione, per così dire, infallibile, che può essere descritta<br />
in modo non ambiguo, fino nei minimi dettagli, e conduce<br />
sempre alla presa di consapevolezza innovativa, in un tempo<br />
finito. Durante questa progressione, in questo momento di<br />
passaggio, ci autoformiamo a noi stessi come se fossimo un<br />
computer (ripeto, è soltanto una fase propedeutica di<br />
passaggio. Computer, dal latino computare ,calcolare). E’<br />
un dispositivo Io-somatico (l’essere umano) che implementa il<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
52<br />
funzionamento di un sistema formale, che può riconoscersi e<br />
trovarsi in stati di coscienza determinati, e che opera in base a<br />
leggi autopoietiche innate, costituendo un modello di presa di<br />
consapevolezza. Tale sistema è retto da leggi ecologiche,<br />
sensorio -percettivamente relativamente semplici, che è<br />
possibile presentare con accurate descrizioni calcolabili, ma<br />
consapevoli di evidenziarsi, integrarsi ed essere inscindibili da<br />
altre sovrasensibili e non locali, a cui si tende e che siamo. Si<br />
tratta di azioni propedeutiche autopoietiche.<br />
In tale computer, l’essere umano Io-somatico, si sperimenta<br />
l’autopoiesi olosgrafica, ossia l’algoritmo <strong>autopoietico</strong>,<br />
attraverso una forma: è il linguaggio <strong>autopoietico</strong> adatto ad<br />
essere agito dall’Universi-parte stesso.<br />
E’ una forma-sequenza logicamente ordinata di azioni<br />
e di movimenti interiori-esterni, che producono la<br />
remissione dello stato identificatvo nel solo sensibile.<br />
La pratica sigmasofica è un programma, una progressione<br />
eseguibile, scritta nel linguaggio estrapolato da genoma<br />
coscienziale, che può essere agito soltanto se si è<br />
consapevoli, attraverso il vissuto, di che cosa sia la maieutica<br />
autopoietica, il sorgente, da cui nasce il linguaggio<br />
<strong>autopoietico</strong> dell’Oikos, noi stessi.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
53<br />
L’OIKOS AUTOPOIETICO ΣOPHY<br />
∑OPHY<br />
L’Oikos <strong>autopoietico</strong> è<br />
olosdirezionalmente orientato e<br />
consente di percepire tutte le<br />
funzionalità-facoltà esprimibili in<br />
un solo atto di percezione<br />
consapevole.<br />
Oikos <strong>autopoietico</strong>: dal greco οίκος, <strong>oikos</strong>, casa o<br />
anche ambiente; l’aggettivo <strong>autopoietico</strong> significa<br />
autocreato, dai termini greci autos, se stessi, e poiesis,<br />
creazione. Si tratta, inoltre, di un processo, di un campo, che<br />
transmuta e ridefinisce continuamente se stesso ed è<br />
tecnicamente in grado di autosostenersi e di<br />
autoriprodursi.<br />
L’essere umano e l’Universi, di cui è parte integrante e<br />
inscindibile, è un sistema <strong>autopoietico</strong> composto da parti,<br />
ossia un insieme di processi intrecciati di autocreazione,<br />
autotrasformazione e autoremissione di parti-funzioni che,<br />
interagendo tra loro, sostengono e autorigenerano<br />
transfinitamente lo stesso sistema.<br />
Il sistema Universi-parte, noi stessi, autodefinisce e<br />
autorigenera se stesso, ad indicare un sistema olisticamente<br />
autoreferenziale (tutto è atomicamente e coscienzialmente<br />
legato e inscindibile) quindi, ciò che esiste è un unico corpo,<br />
ciò che è denominato, appunto,
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
54<br />
Universi-parte<br />
(parte che include noi stessi e ogni Oikos, casa<br />
localistici...).<br />
L’Oikos <strong>autopoietico</strong> è, di fatto, la natura complessiva,<br />
l’Universi intero, in cui la<br />
delimitazione è la non località transfinita<br />
ed è appunto la scoperta vissuta, empatonica,<br />
dell’autodeterminazione di autoedificarsi in tale morfologia e<br />
funzionalità che il Maieuta Sigmasofico (parte-Universi) cerca<br />
di partecipare, vivere e, perché no, ove possibile, di<br />
transmutare.<br />
Ogni singolo atomo, meccanica quantistica, subquantistica<br />
e autopoietica, nonché la manifestazione sensibile,<br />
sono luoghi partecipabili attraverso vissuti di ogni genere,<br />
autocreati (autopoietici). Per questi motivi,<br />
l’Oikos <strong>autopoietico</strong> non delimita e non divide,<br />
in quanto è l’Universi-parte transfiniti, non locali in cui si<br />
svolge la formazione a se stessi.<br />
Include integralmente ogni manifestazione esistente,<br />
attraverso il<br />
porre in remissione le mura.<br />
Nel registro simbolico-reale, la remissione delle mura<br />
orienta ogni Io acquisito verso la propria partecipazione, il<br />
riconoscimento viscerale della non località e quindi, non può<br />
tecnicamente essere profanato.<br />
Riconoscendo l’Oikos <strong>autopoietico</strong> in loro stessi, i<br />
ricercatori possono individuarlo in ogni luogo della natura, di<br />
cui sono parte inscindibile, e possono evocarlo, invocarlo, o<br />
guidare se stessi per produrre insights intuitivi e sincronici,<br />
ovunque. Riguardando la consapevolezza di processi non<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
55<br />
localistici, l’Oikos <strong>autopoietico</strong> è necessariamente senza<br />
mura che, però, sono funzionalmente e temporaneamente<br />
costruibili per far emergere i<br />
volumi, le estensioni più che<br />
tridimensionali,<br />
olosdirezionali, Io-somato-<br />
autopoietiche<br />
anche, individuabili e utilizzabili<br />
nella decodifica di passaggio,<br />
come<br />
momento analitico<br />
<strong>autopoietico</strong> 59 di se stessi.<br />
L’Oikos <strong>autopoietico</strong> non ha<br />
alcun riferimento<br />
con ipotesi, quali dio (e<br />
similia),<br />
ossia con la denominazione,<br />
anacronistica, tuttora utilizzata<br />
dalle religioni monoteiste e da<br />
altri, per indicare, genericamente,<br />
un essere supremo, concepito<br />
come il Creatore dell’Universo,<br />
di tutte le realtà, investendo su<br />
tale termine, valenze di bene, di<br />
positivo e riconoscendolo quale fondamento della morale. Tali<br />
concezioni sono proprie del<br />
Tempio,<br />
59 Momento analitico <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 62, pagina 418;<br />
∑OPHY<br />
Sono Universi-parte,<br />
transfinito.<br />
Consapevolmente genero.<br />
Dal tempo <strong>autopoietico</strong>,<br />
fusionalmente, spaziotempi<br />
includo. Sono<br />
parte-Universi,<br />
disidentificato dalla<br />
convenzione vigente nelle<br />
epoche, dal solo sensoriopercettivo.<br />
Ponendo in<br />
remissione, definitiva,<br />
l’ipotesi denominata dio,<br />
libertà Bios-etica<br />
autopoietica autocreo<br />
<strong>∑ophy</strong>
di cui<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
56<br />
l’Oikos <strong>autopoietico</strong> è la transmutazione.<br />
Dalla sperimentazione dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, se stessi,<br />
emergono evidenze che pongono in remissione spontanea tale<br />
ipotesi concettuale, intellettuale e talvolta proiettiva.<br />
L’Oikos <strong>autopoietico</strong> è olosdirezionalmente orientato e<br />
consente di percepire tutte le funzionalità-facoltà<br />
esprimibili in un solo atto di percezione consapevole.<br />
Ogni singolo Io-acquisito<br />
è una delle porte dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />
che si apre alla propria<br />
scaturigine<br />
(il volume)<br />
non locale transfinita.<br />
Lo stato Sigmasofia dell’Universi-parte è uno, ma<br />
partecipabile dalla reale autoconsapevolezza di ogni singolo<br />
ricercatore che, attraverso l’Oikos <strong>autopoietico</strong>, appunto, si<br />
riconosce come parte-Universi, esprimendo il proprio ordine<br />
che, attraverso il processo di autopoiesi continua, tenderà a<br />
reintegrarsi come<br />
Universi, da cui ogni parte si evidenzia.<br />
Tutte le funzioni dell’Oikos <strong>autopoietico</strong> indicate<br />
possono essere concretizzate in azioni, in enti sensibili<br />
funzionali, processo utilizzato in Sigmasofia nell’ergosofia 60 ,<br />
ossia nell’azione di rendere concrete, realizzate, tali forme: è la<br />
costruzione architettonica dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, su cui ogni<br />
ricercatore trasferisce gli stati di consapevolezza maturati,<br />
sperimentando la vita. A loro volta, tali realizzazioni<br />
parleranno ai<br />
60 Ergosofia autopoietica: vedi nota 37, pagina 411;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
57<br />
costruttori dell’Oikos,<br />
fornendo input da sperimentare e da ritradurre, nel<br />
virtuosismo sinergico sigmasofico 61 :<br />
un’altra funzione di se stessi. Ed ecco che l’Oikos è<br />
riconosciuto anche come casa, in cui si evidenzia l’esperienza<br />
e la consapevolezza maturate:<br />
il re-ligo et resurgo <strong>autopoietico</strong>,<br />
utilizzato nell’accezione di riunione-resurrezione dell’Io<br />
acquisito a se stesso, alla propria estensione non locale,<br />
condizione che include ogni manifestazione esistente, da cui si<br />
evidenzia la funzione di<br />
antidoto ad ogni forma settoriale, religiosa o laica,<br />
ad ogni figura di maestro-discepolo,<br />
terapeuta-cliente,<br />
sacerdote-fedele ecc.<br />
Il ricercatore, se così si autodetermina, potrà<br />
“consapevolizzare” tale operazione nell’ontos-sophos-<br />
logos <strong>autopoietico</strong> di se stesso (l’Universi-parte, l’Oikos<br />
<strong>autopoietico</strong>) e, parallelamente e simultaneamente, traslare<br />
tale consapevolizzare nell’Oikos <strong>autopoietico</strong> sensorio-<br />
percettivo, architettonico, che costruisce a Caporipa al solo<br />
scopo di porre in remissione se stesso, per determinare la<br />
condizione di consapevolezza che anche nel sensoriopercettivo<br />
non ha bisogno di riconoscersi in termini<br />
riduzionisti soltanto localistici: l’Oikos <strong>autopoietico</strong>, come<br />
principio attivo acquisito formatore, attraverso cui<br />
porre in remissione definitiva ogni forma di<br />
61 Virtuosismo sigmasofico: vedi nota 115, pagina 431;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
58<br />
Oikos solo localistico.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
Σigma della funzione Ypsi d’ingresso<br />
59<br />
∑OPHY<br />
(…) è l'essere umano non<br />
consapevole,<br />
al di fuori di se stesso,<br />
al di fuori dell’Oikos,<br />
ma che sente, intuisce l’Oikos.<br />
Quando l'essere umano, l’Universi-parte, immerso nel<br />
fluire della vita e dello stato coscienziale punto morte, decide<br />
di ampliare il proprio<br />
cammino <strong>autopoietico</strong><br />
(il cammino verso se stesso, autocreato),<br />
il senso e i significati-significanti dell'esistenza,<br />
anche se ancora, in parte, immersi nell’<br />
enantiodromia<br />
la corsa all’opposto attuata dagli stati coscienziali,<br />
nella<br />
polarità-dicotomia,<br />
sanno di trovarsi, in quel momento, nel proseguimento,<br />
assunto, del proprio intento autoformativo:<br />
verso l’ampliamento del<br />
risveglio a se stessi.<br />
In quello spazio-tempo riflessivo sui significatisignificanti<br />
dell’esistenza e, quindi, più consapevole di<br />
essere Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />
può percorrere, più speditamente e consapevolmente, la<br />
via che lo sta conducendo verso se stesso.
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
La Via che potrà seguire è soltanto una,<br />
olosdirezionale:<br />
60<br />
essere aderente alla funzione Ypsi scaturente da<br />
insegnamenti tradizionali: educazione, società,<br />
genitori, amici, religioni e modelli vigenti in quel<br />
periodo storico (…) integrati alla formazione<br />
Sigmasofica dell’Io acquisito a se stesso, non<br />
tradizionale, ossia da insights intuitivi e<br />
sincronici, dall’entanglement coscienziale<br />
<strong>autopoietico</strong>, dall’olospresenza, dallo stato Io-<br />
somato-<strong>autopoietico</strong> Sigmasofia (…).<br />
Si integreranno, così,<br />
la ragione-esperienza e il <strong>∑ophy</strong>-insight.<br />
E’ l’orientamento che dà la spinta a procedere verso la<br />
comprensione delle cose, degli eventi, delle situazioni (…) che<br />
cerchiamo, il che può essere tradotto nelle seguenti domande:<br />
qual è il significato dell’<br />
Universi di cui siamo parte?<br />
Da dove viene?<br />
Chi è?<br />
Qual’è il suo fine?<br />
Cosa è lo stato coscienziale punto morte e il post-<br />
mortem?<br />
Processi che, di fatto, vogliamo comprendere attraverso l’Io<br />
acquisito stesso, visto che è lui che si pone la domanda.<br />
Per questo motivo, è importante proseguire la<br />
formazione dell’Io-acquisito a se stesso, sia alle sue<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
61<br />
funzionalità complessive Io-somatiche acquisite e soprattutto<br />
a quelle autopoietiche, sovrasensibili, non locali: la<br />
palestra dell’autocoscienza,<br />
da cui si proviene, assume di transmutarsi in<br />
∑igma della funzione Ypsi d’ingresso,<br />
per arrivare a rispondere visceralmente, empatonicamente,<br />
fusionalmente (non intellettualmente, non con il solo<br />
pensiero-sensorialità), alle domande formulate. Se così non<br />
fosse il ricercatore vivrebbe stati ostacolatori che non gli<br />
consentirebbero di tendere verso la remissione dello stato di<br />
incompletezza sul piano dell’autoconsapevolezza<br />
dell’Universi-parte, di se stesso. Non riconoscerebbe<br />
pienamente le funzioni della<br />
transmutazione da Palestra dell’autocoscienza<br />
in<br />
Σigma della funzione Ypsi d’ingresso.<br />
Il ricercatore vede la<br />
Porta del Σigma della funzione Ypsi d’ingresso<br />
La parte-Universi, l’Io acquisito dell’essere umano ha<br />
sempre generato la consapevolezza dell’esistenza di principi<br />
attivi autopoietici archetipici, evidenziatori del sensoriopercettivo,<br />
proveniente dalla manifestazione sensibile. La<br />
Sigmasofia afferma esplicitamente l’esistenza del campo<br />
coscienziale olistico-<strong>autopoietico</strong> dell’Universi-parte<br />
transfinito, come<br />
campo di potere <strong>autopoietico</strong> generatore di<br />
conoscenza olistica.<br />
Per questo motivo, la porta del ∑igma della<br />
funzione Ypsi d’ingresso (la prima porta dell’Oikos),<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
62<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
evidenzia dei simboli peculiari:<br />
la sequenza-cifrario autopoietica,<br />
63<br />
144.610.987.46368<br />
10946.34.121393.6765.8.233.13 !<br />
posizionata alla base della porta, significa in codice e in<br />
inglese:<br />
know thyself<br />
(gnothi seauton, temet nosce, conosci te stesso)<br />
e subito sotto,<br />
l’Universi-parte, transfinitamente<br />
quindi,<br />
conosci te stesso,<br />
l'Universi-parte ,<br />
in modo mai finito.<br />
Il codice numerico è scritto con la sequenza dei numeri<br />
di Fibonacci (…).<br />
N (sequenza interi) Sequenza fibonacci Sequenza alfabetica<br />
inglese<br />
1 1 a<br />
2 2 b<br />
3 3 c<br />
4 5 d<br />
5 8 e<br />
6 13 f<br />
7 21 g<br />
8 34 h<br />
9 55 i<br />
10 89 j<br />
11 144 k<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
12 233 l<br />
13 377 m<br />
14 610 n<br />
15 987 o<br />
16 1597 p<br />
17 2584 q<br />
18 4181 r<br />
19 6765 s<br />
20 10946 t<br />
21 17711 u<br />
22 28657 v<br />
23 46368 w<br />
24 75025 x<br />
25 121393 y<br />
26 196418 z<br />
64<br />
La porta invita all’assunzione della formazione-ricerca<br />
continua, evidenziando la motivazione 62 che fonda la linea<br />
del destino autopoietica 63 dell’Universi-parte, se stessi.<br />
Il libero ricercatore intuisce sempre più che deve<br />
formarsi a se stesso, sente che può auto-offrirsi la remissione<br />
dell’identificazione nel solo sensorio-percettivo. Questa<br />
assunzione vissuta, conduce a viversi quali<br />
autorigeneratori-guaritori e autoconoscitori.<br />
Tale processo è sentito particolarmente vero in quanto si<br />
proviene da un’ampia formazione vissuta che ha implicato il<br />
riconoscimento di<br />
essere amanti dell’ontos, del sophos, del logos e del kraino<br />
insiti nel bios, nella vita-autopoiesi,<br />
62 Motivazione autopoietica: vedi nota 63, pagina 418;<br />
63 Linea del destino autopoietica: vedi nota 56, pagina 416;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
assunto ed evidenziato dalla scritta posizionata sulle colonne<br />
Agathoi iatroi<br />
e dal seguente simbolo<br />
attraverso cui si rappresenta che<br />
le prese di consapevolezza dell’espansione della<br />
65<br />
coscienza<br />
includono e procedono, secondo la sequenza di Fibonacci,<br />
1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21<br />
(vedi tabella sopra)<br />
Si tratta della successione numerico-coscienziale che<br />
ha la proprietà innata, per cui<br />
ogni esperienza vissuta, consapevolizzata, è uguale<br />
alla somma (più proprietà emergente) delle due<br />
esperienze precedenti.<br />
Usando questo modo di procedere, è possibile estendere la<br />
sequenza, lo stato coscienziale, la presa di consapevolezza,<br />
all’olosdirezionale, al transfinito.<br />
Lo stato di coscienza ha un’altra proprietà matematicocoscienziale<br />
che si può conoscere, vivendo la<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
66<br />
simmetria coscienziale autopoietica 64<br />
di ogni esperienza con quelle di cui è la somma (più<br />
proprietà emergente).<br />
Se partiamo dalla prime due, la simmetria è 1 a 1; la<br />
seconda 2 a 1, la terza, 3 a 2, la quarta, 5 a 3, la quinta, 8 a 5.<br />
Si arriva, quindi, a scoprire che ogni espansione della<br />
consapevolezza è massimo 1,618034 volte più grande di quella<br />
di cui è la somma (più proprietà emergente). Si tratta,<br />
ovviamente e soltanto, di un riferimento simbolico-reale,<br />
per significare che l’espansione di consapevolezza, di norma<br />
sensorio-percettiva, non può superare tale<br />
numero quantità di simmetria coscienziale.<br />
Questo andamento viene<br />
transmutato nell’Oikos,<br />
quando si arriva a<br />
(in se stessi)<br />
vivere la non località,<br />
lo stato coscienziale Sigmasofia,<br />
luogo in cui ogni esperienza è<br />
autopoieticamente simultanea<br />
tale<br />
inscindibile:<br />
un’unica proprietà emergente.<br />
Nel sensorio-percettivo, l’Io acquisito si forma, secondo<br />
proporzione autopoietica innata,<br />
sintetizzabile nella proporzione estrema e media<br />
64 Simmetria o autosomiglianza autopoietica: vedi nota 103, pagina 429;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
67<br />
AB fratto AC è uguale ad AC fratto CB.<br />
Come detto, tale proporzione autopoietica corrisponde a<br />
1,6180339887….., cioé al numero privo di sequenze ripetitive,<br />
non esprimibile per frazione.<br />
È la peculiarità dell’autonomia fusionale<br />
autopoietica<br />
che possiamo riconoscere, partecipare anche nel sensoriopercettivo.<br />
Tale proporzione si trova nei principi attivi che<br />
partecipiamo in noi stessi, l’Universi-parte:<br />
nella propagazione dei suoni e del linguaggio emessi<br />
nei rapporti di crescita costanti e armoniosi delle parti–<br />
Universi,<br />
la disposizione dei petali di un fiore<br />
la simmetria di una conchiglia<br />
la struttura di un echinoderma<br />
la proporzione umana<br />
Questa legge innata è negli Universi-parte transfiniti, nel<br />
campo coscienziale <strong>autopoietico</strong>: è la<br />
spirale della vita-autopoiesi,<br />
del campo coscienziale, ossia il<br />
mezzo attraverso cui riconoscere in se stessi<br />
l’Universi-parte.<br />
Le colonne autopoietiche sotengono lo<br />
scudo della Sigmasofia<br />
<strong>∑ophy</strong>,<br />
il nome dell’Oikos, che trova ampie spiegazioni più avanti.<br />
Il libero ricercatore può produrre l’intenzionalità<br />
autopoietica ad entrare in se stesso.<br />
Entra!<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
68<br />
Se si trova in quel luogo significa che ha già saputo<br />
ntegrare il significato-significante della<br />
porta autopoietica simbolica-reale di provenienza,<br />
presente nella<br />
Palestra dell’autocoscienza<br />
di ogni Io acquisito,<br />
può procedere oltre la<br />
porta autopoietica reale dell’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy.<br />
E’ consapevole della propria storia di provenienza.<br />
Sente, intuisce che la Palestra dell’autocoscienza da<br />
cui proviene e l’Oikos in cui si trova, sono lo stesso processo<br />
in atto è consapevole di trovarsi<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
69<br />
nell’interiorità dell’Universi-parte, di se stesso.<br />
Il guardiano<br />
della leggerezza autopoietica,<br />
orientato verso il transfinito,<br />
sostenuto dall’androgino <strong>autopoietico</strong>,<br />
immerso nel fuoco perenne,<br />
∑OPHY
e i<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
70<br />
con all’estremità il delfino, il serpente, il ghepardo,<br />
l’aquila<br />
che vede di fronte a se, gli indica che lì sono custoditi e<br />
sigillati la S.T.o.E<br />
principi attivi archetipici, autopoietici,<br />
che la formano. Si partecipa<br />
l’hatanor <strong>autopoietico</strong> sigmasofico<br />
per creare<br />
Sente di<br />
A-Thanatos.<br />
essere vestito<br />
di<br />
sola nudità<br />
la base minima, pre-immagine, da vivere e da cui finalmente<br />
iniziare nuove possibilità di formazione a se stessi, suggerite<br />
dall’aforisma sul pavimento:<br />
Dallo spazio –tempo<br />
olosdirezionalmente<br />
Verso il Kairos 65 e il<br />
Tempo <strong>autopoietico</strong><br />
65 Kairos: è una parola che significa momento giusto o opportuno . E’ il tempo<br />
in cui qualche cosa di speciale accade<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
71<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
72<br />
Il libero ricercatore sulla coscienza inizia a riconoscere<br />
il significato-significante dell’esistenza,<br />
la linea del destino autopoietica<br />
E’ consapevole che proviene ed evidenzia il mondo dell’<br />
Ontos-sophos-logos dell’autocoscienza<br />
e<br />
dell’ontos-sophos-logos dell’autocoscienza<br />
ma nello stesso tempo intuisce che tutto ciò si evidenzia<br />
dall’<strong>autopoietico</strong> sovrasensibile, non locale e sente<br />
due richiami.<br />
E’ una rampa di lancio che può indurlo a<br />
vivere di rendita, mettendo a frutto il sapere<br />
conquistato<br />
spingerlo nello stesso tempo verso ulteriori<br />
estensioni, verso l’apertura della porta del<br />
guardiano <strong>autopoietico</strong>.<br />
Non vede ancora la legge autopoietica:<br />
ma sente di essere in marcia,<br />
ed è consapevole che sta penetrando e non sta solo<br />
dialettificando, sa di essere in forme di ascesi reale. E’ sulla via<br />
della remissione degli stati identificativi.<br />
Vive una forma di<br />
libertà di (…) e libertà da (…)<br />
tranquillizzante, dopo gli opposti-complementari,<br />
la sospensione autopoietica.<br />
Non si consente più all’Io acquisito la coazione a<br />
ripetere transfinitamente uguale a se stessa. Qualunque cosa<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
73<br />
accada, ha abbandonato la coazione a ripetere, le apparenze,<br />
emerge lo stato di coscienza denominato<br />
fonte di acqua viva,<br />
per cui si occupa a tempo pieno di<br />
e di<br />
Ontos-sophos-logos dell’autocoscienza<br />
autocoscienza dell’ontos-sophos-logos.<br />
L’Oikos <strong>autopoietico</strong> è, comunque, la testimonianza<br />
coscienziale e architettonica di una transmutazione<br />
autoformativa realizzata che veicola lo stato coscienziale di<br />
avanguardia di autoconsapevolezza dell’Universi-parte, se<br />
stessi.<br />
Soltanto attraverso il Σigma delle esperienze realizzate<br />
dall’Io acquisito dell’Universi-parte, può evidenziarsi l’attuale<br />
suo stato di autoconsapevolezza,<br />
l’avanguardia autopoietica.<br />
Superato il guardiano, può iniziare a percorrere<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
La scala autopoietica discendente-ascendente<br />
74<br />
Tale discesa in se stessi, nell’Universi-parte, non è<br />
completamente al buio, perché molto lavoro formativo su se<br />
stessi si è già svolto e intenzionalità e leggerezza<br />
autopoietiche possono essere agite. Il ricercatore, l’Io<br />
acquisito, vive la propria<br />
autoconsapevolezza d’ingresso,<br />
l’Ontos-sophos-logos dell’autocoscienza e<br />
l’autocoscienza dell’ontos-sophos-logos<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
75<br />
sono lì rappresentate, ed è ciò da cui sta scaturendo la prima<br />
edificazione dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
L’Oikos è costruito dall’Io acquisito dell’Universi-parte<br />
ed è per questo motivo che sintetizza il<br />
neo-paradigma esistenziale<br />
dell’essere umano e della società autopoietici,<br />
di cui è la concretizzazione reale. Tale condizione è<br />
rappresentata sul piano simbolico-reale dai volumi di scienza<br />
dell’autocoscienza e di autocoscienza della scienza, che<br />
sintetizzano la base da cui edificare la<br />
bibliosofia autopoietica universale<br />
custodita nelle librerie posizionate ai lati destro e sinistro<br />
della scala autopoietica discendente-ascendente<br />
Funzione Ypsi della bibliosofia autopoietica universale 66<br />
N. AUTORE E<br />
OPERA<br />
1<br />
ALIGHIERI<br />
DANTE<br />
Opere<br />
principali:<br />
LA<br />
DIVINA<br />
COMMEDI<br />
A,<br />
CITAZIONE FUNZIONE YPSI<br />
Considerate la<br />
vostra semenza:<br />
fatti non foste a<br />
viver come bruti<br />
ma per seguir<br />
virtute e<br />
conoscenza<br />
Purgatorio,<br />
Canto I Libertà<br />
va cercando, ch'è<br />
sì cara, come sa<br />
66 Questo elenco rappresenta la bibliografia di questa opera.<br />
∑OPHY<br />
Presa di coscienza dei<br />
principi attivi<br />
autopoietici, da cui ci<br />
evidenziamo, e per cui<br />
possiamo renderci<br />
conto di essere mossi,<br />
generati dalla<br />
pulsione autopoietica<br />
a vivere, a conoscere<br />
Ricerca di stati di<br />
disidentificazione dal<br />
solo acquisito<br />
La vita-autopoiesi<br />
genera e muove<br />
l’Universi, noi stessi!.
2<br />
3<br />
ARISTOFAN<br />
E<br />
Opere<br />
principali:<br />
COMMEDI<br />
E<br />
LISISTRA<br />
TA<br />
EPICURO<br />
Samo 341 a.C.<br />
Atene 271 a.C.<br />
Filosofo greco antico<br />
fondatore di una delle<br />
maggiori scuole<br />
filosofiche dell'età<br />
ellenistica e romana.<br />
L’epicureismo, che si<br />
diffuse dal IV secolo<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
76<br />
chi per lei vita<br />
rifiuta<br />
Paradiso,<br />
explicit l'alta<br />
fantasia qui<br />
mancò possa;ma<br />
già volgeva il<br />
mio disio e 'l<br />
velle,sì come rota<br />
ch'igualmente è<br />
mossa, l’amor<br />
che move il sole e<br />
l'altre stelle<br />
L'uomo saggio in<br />
breve sa esporre<br />
molti pensieri.<br />
Non si è mai<br />
troppo vecchi o<br />
troppo giovani per<br />
essere felici.<br />
Bisogni naturali<br />
e necessari, come<br />
∑OPHY<br />
Veicolando la<br />
consapevolezza<br />
autopoietica, la<br />
coscienza dell’essere<br />
umano, può<br />
sintetizzare e<br />
comunicare<br />
verbalmente ogni<br />
stato coscienziale,<br />
ogni pensiero.<br />
Universi-parte, trans<br />
finitamente esistente,<br />
produttore di ogni<br />
stato coscienziale<br />
Metabisogni<br />
autopoietici, bisogni,<br />
desideri, insieme<br />
nascente dagli
4<br />
a.C. fino al II secolo<br />
d.C.<br />
Opere principali:<br />
LA LETTERA AD<br />
ERODOTO<br />
SULLA FISICA<br />
LA LETTERA A<br />
MENECEO CHE<br />
TRATTA DI<br />
ETICA<br />
LA LETTERA A<br />
PITOCLE SULLA<br />
CONOSCENZA<br />
LE MASSIME<br />
CAPITALI<br />
ANASSAGORA<br />
CLAZOMENE<br />
496 A.C.<br />
LAMPSACO 428 A.C.<br />
Filosogo greco antico<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
77<br />
ad esempio bere<br />
acqua per<br />
dissetarsi: questi<br />
soddisfano<br />
interamente<br />
poiché essendo<br />
limitati possono<br />
essere<br />
completamente<br />
colmati.<br />
Bisogni né<br />
naturali né<br />
necessari, come ad<br />
esempio il<br />
desiderio di gloria<br />
e di ricchezze:<br />
questi non sono<br />
naturali, non<br />
hanno limite e<br />
quindi non<br />
potranno mai<br />
essere soddisfatti.<br />
Nulla si crea<br />
nulla si<br />
distrugge, tutto<br />
ciò che esiste è<br />
soltanto<br />
l’unione o la<br />
separazione di<br />
∑OPHY<br />
Uniniversi di cui siamo<br />
parte, da riconoscere<br />
come facoltà<br />
generabile e come<br />
facoltà da porre uin<br />
remissione<br />
Tutto si autocrea e<br />
tutto si reintegra in<br />
ciò che è stato creato.<br />
Ogni parte-Universi<br />
esistente, che sia<br />
percepita unita o<br />
separata che sia<br />
percepita, resta<br />
inscindibilmente<br />
evidenza<br />
dell’Universi-parte.
5<br />
Opere principali:<br />
VENTIDUE<br />
FRAMMENTI,<br />
SCRITTI SULLA<br />
NATURA.<br />
ABBOTT EDWIN<br />
Londra 1838<br />
Londra 1926<br />
scrittore, teologo e<br />
pedagogo inglese<br />
Opere principali:<br />
FLATLANDIA:<br />
Racconto fantastico a più<br />
dimensioni<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
78<br />
oggetti che<br />
esistevano già<br />
prima…<br />
Osserva quella<br />
miserabile<br />
creatura. Quel<br />
Punto è un Essere<br />
come noi, ma<br />
confinato nel<br />
baratro<br />
adimensionale.<br />
Egli stesso è tutto<br />
il suo Mondo,<br />
tutto il suo<br />
Universo; egli non<br />
può concepire<br />
altri fuor di se<br />
stesso: egli non<br />
conosce<br />
lunghezza, né<br />
larghezza, né<br />
altezza, poiché<br />
non ne ha<br />
esperienza; non<br />
ha cognizione<br />
nemmeno del<br />
numero Due; né<br />
ha un'idea della<br />
∑OPHY<br />
L’Universi-parte<br />
transfintamente in<br />
vita-autopoiesi<br />
genera parti-Universi.<br />
Partecipa osservando<br />
quella parte-Universi.<br />
Quell’essere<br />
quadrimensionale è<br />
un ontos-sophoslogos<br />
come Io, ma è<br />
confinato nel baratro,<br />
più che<br />
quadrimensionale.<br />
Quella parte-Universi<br />
spesso riferisce di<br />
essere Tutto il suo<br />
mondo, tutto<br />
l’universo che<br />
sensorialmente<br />
riconosce, che sembra<br />
non concepisca<br />
l’estensione non<br />
locale di se stesso.<br />
Non conosce la<br />
pluridimensionalità,<br />
la non località, perché<br />
non ne ha esperienza.<br />
Non ha cognizione di<br />
essere remissione del<br />
molteplice, che è Uno<br />
e che include, in<br />
realtà, ogni parte.<br />
Non essere<br />
soddisfatto, nemmeno<br />
di questo<br />
raggiungimento!<br />
L’Uno non basta:<br />
l’Universi-parte è<br />
transfinito. E’ meglio<br />
produrre<br />
intenzionalità
6<br />
ISAAC ASIMOV<br />
Petrovici 1920<br />
New York 1992<br />
Biochimico e scrittore<br />
statunitense di origine<br />
russa.<br />
Le sue opere sono<br />
considerate una pietra<br />
miliare sia nel campo<br />
della fantascienza<br />
che della divulgazione<br />
scientifica<br />
È autore di una<br />
vastissima e variegata<br />
produzione, stimata<br />
intorno ai 500 volumi<br />
pubblicati.<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
79<br />
pluralità, poiché<br />
egli è in se stesso il<br />
suo Uno e il suo<br />
Tutto, essendo in<br />
realtà Niente.<br />
Eppure nota la<br />
sua soddisfazione<br />
totale, e traine<br />
questa lezione:<br />
che l'essere<br />
soddisfatti di sé<br />
significa essere<br />
vili e ignoranti, e<br />
che è meglio<br />
aspirare a<br />
qualcosa che essere<br />
ciecamente, e<br />
impotentemente,<br />
felici.<br />
Ardo dal desiderio<br />
di spiegare, e la<br />
mia massima<br />
soddisfazione è<br />
prendere qualcosa<br />
di<br />
ragionevolmente<br />
intricato e<br />
renderlo chiaro<br />
passo dopo passo. È<br />
∑OPHY<br />
autopoietica da<br />
ricercatori che essere<br />
ciecamente l’Uno<br />
senza rendersi conto<br />
della tran finitezza!<br />
Pulsione<br />
autopoiestica a<br />
vivere, a conoscere,<br />
per transmutare la<br />
complessità in<br />
semplicità, per<br />
rendere consapevoli la<br />
parti-Universi a<br />
mestesso, l’Universiparte.<br />
Non è<br />
nell’ordine<br />
<strong>autopoietico</strong> delle<br />
cose il predominiuo<br />
della parte sugli<br />
Universi, in quanto
OPERE<br />
PRINCIPALI:<br />
CICLO DEI<br />
ROBOT<br />
CICLO<br />
DELL’IMPERO<br />
CICLO DELLA<br />
FONDAZIONE<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
80<br />
il modo più facile<br />
per chiarire le cose<br />
a me stesso. Mai e<br />
poi mai avrei<br />
permesso a uno dei<br />
miei robot di<br />
rivoltarsi<br />
stoltamente<br />
contro il suo<br />
creatore. In ogni<br />
secolo gli esseri<br />
umani hanno<br />
pensato di aver<br />
capito<br />
definitivamente<br />
l'Universo e, in<br />
ogni secolo, si è<br />
capito che<br />
avevano<br />
sbagliato. Da ciò<br />
segue che l'unica<br />
cosa certa che<br />
possiamo dire oggi<br />
sulle nostre<br />
attuali<br />
conoscenze è che<br />
sono sbagliate. Se<br />
la conoscenza può<br />
creare dei<br />
problemi, non è<br />
∑OPHY<br />
siamo Universi-parte.<br />
Non possiamo<br />
consapevolizzare<br />
completamente<br />
l’Universi, in quanto è<br />
transfinito. Ogni volta<br />
che l’Io attua tale<br />
amplificazione<br />
onnipotente dovrà<br />
porla in remissione.<br />
Ogni consapevolezza<br />
è, di fatto, incompleta<br />
ed è la base per la<br />
successiva.
7<br />
LUCIO APULEIO<br />
o<br />
APULEIO DA<br />
MADAURA<br />
Madaura 125<br />
Madaura 170 circa<br />
Scrittore, filosofo,<br />
retore, mago,<br />
alchimista di scuola<br />
platonica<br />
Opere principali:<br />
LE METAMORFOSI<br />
O<br />
L’ASINO D’ORO<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
81<br />
con l’ignoranza<br />
che possiamo<br />
risolverli.<br />
(…) se mi<br />
presterai il tuo<br />
benevolo orecchio<br />
te lo accarezzerò<br />
col divertente<br />
mormorio della<br />
mia storia,<br />
perché tu non<br />
disdegni di dare<br />
un'occhiata a<br />
questo papiro<br />
egizio, vergato<br />
con l'arguzia di<br />
una penna<br />
nilotica.<br />
Ammirerai<br />
creature e destini<br />
umani<br />
tramutati in<br />
forme diverse, e<br />
poi di nuovo<br />
riportati alla<br />
loro natura, con<br />
alterna vicenda.<br />
Cominciamo. La<br />
demenza non<br />
∑OPHY<br />
Se presterai<br />
partecipazione<br />
fusionale a te stesso,<br />
con il parlare della<br />
Tua storia,<br />
evidenzierai la tua<br />
arguzia. Potrai vivere<br />
in te stesso ogni parte-<br />
Universi, ogni linea<br />
del destino acquisita e<br />
poi farle assumere i<br />
significati di della<br />
linea del destino<br />
autopoietica. In<br />
transfinita<br />
osservazionepartecipazione,<br />
prenderai coscienza<br />
che l’Io acquisito,<br />
qualunque stato di<br />
coscienza produca,<br />
può assumere e<br />
riconoscere se stesso<br />
anche nelle estensioni<br />
non locali, transfinite.
8<br />
AVERROÈ<br />
il cui nome arabo era<br />
ABU L-WALID<br />
MUHAMMAD IBN<br />
AHMAD<br />
MUHAMMAD IBN<br />
RUSHD<br />
diventato nel Medioevo<br />
AVEN ROSHD e infine<br />
AVERROES<br />
Cordova 1126<br />
Marrakesh 1198<br />
Filosofo, medico,<br />
matematico e<br />
giurisperito arabo<br />
OPERE<br />
PRINCIPALI:<br />
L'INCOERENZA<br />
DELL'INCOEREN<br />
ZA<br />
(TAHĀFUT AL-<br />
TAHĀFUT),<br />
diventata in lingua<br />
latina la<br />
DESTRUCTIO<br />
DESTRUCTIONIS<br />
PHILOSOPHORU<br />
M<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
82<br />
può riconoscere sé<br />
stessa, Nello<br />
stesso modo con<br />
cui la cecità non<br />
può vedersi<br />
Chi pensa è<br />
immortale, chi<br />
non pensa muore<br />
La percezione del<br />
sensibile, da cui<br />
gli uomini<br />
astraggono gli<br />
intelligibili,<br />
essendo legata<br />
alla fantasia e<br />
alla<br />
immaginazione,<br />
varia da uomo a<br />
uomo e produce<br />
l’individualità<br />
della conoscenza.<br />
Compito<br />
essenziale<br />
dell’Intelletto<br />
Agente è, in<br />
questo contesto,<br />
quello di rendere<br />
possibile<br />
l’astrazione. E’<br />
∑OPHY<br />
Prendere coscienza dei<br />
principi attivi<br />
autopoietici che<br />
generano l’Io<br />
acquisito, gli stati<br />
coscienziali, è rendersi<br />
transfinitamente in<br />
vita-autopoiesi.<br />
Disidentificati dalla<br />
sola individualità,<br />
veicolata dalla<br />
conoscenza, per<br />
renderla autopoietica
9<br />
ARISTOTELE,<br />
in greco,<br />
ARISTOTÉLES<br />
Stagira 384 a.C.<br />
Calcide 322 a.C.<br />
Noto come il<br />
"filosofo<br />
dell'immanenza". È<br />
considerato uno dei più<br />
innovativi e prolifici<br />
uomini di cultura del<br />
mondo antico e una<br />
delle menti filosofiche<br />
più stimate e influenti,<br />
nonché un precursore<br />
di scoperte in vari<br />
campi della conoscenza<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
83<br />
l’unione<br />
dell’Intelletto<br />
Agente con<br />
l’intelletto<br />
possibile a rendere<br />
immortale la<br />
parte<br />
intellettiva<br />
dell’anima, cioè<br />
l’intelletto<br />
speculativo, che<br />
costituisce<br />
l’attualizzazion<br />
e della<br />
conoscenza<br />
nell’uomo<br />
La dignità non<br />
consiste nel<br />
possedere onori ma<br />
nella coscienza di<br />
meritarli.<br />
E alcuni<br />
affermano che<br />
l'anima è<br />
mescolata proprio<br />
nell'universo, per<br />
cui forse anche<br />
Talete ritenne<br />
che tutte le cose<br />
∑OPHY<br />
Prendere coscienza<br />
che possiamo prendere<br />
coscienza è<br />
consapevolezza che<br />
nutre ogni accezione<br />
di dignità.<br />
Tutto è atomicamente<br />
e coscienzialmente<br />
legato: nel cuore delle<br />
meccaniche subquantistiche,<br />
si<br />
dischiude il campo<br />
coscienziale<br />
<strong>autopoietico</strong><br />
transfinito, da cui si<br />
evidenzia l’Io psichè.,<br />
tanto da poter<br />
affermare che ogni<br />
parte-Universi è
10<br />
OPERE<br />
PRINCIPALI:<br />
DE<br />
PHILOSOPHIA<br />
ORGANON<br />
ASPASIA DI<br />
MILETO<br />
universalmente nota<br />
come ASPASIA<br />
c. 470 a.C.<br />
c. 400 a.C.<br />
OPERE<br />
PRINCIPALI:<br />
MAESTRA DI<br />
RETORICA<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
84<br />
sono piene di dei.<br />
(da Sull'anima)<br />
Si distinse la<br />
figura<br />
magistrale di<br />
Aspasia di<br />
Mileto, Donna di<br />
grande talento e<br />
bellezza, maestra<br />
di retorica per<br />
uomini e filosofi<br />
del tempo.<br />
Platone, nel<br />
Menesseno, svela<br />
anche il rapporto<br />
tra Aspasia e<br />
Socrate del quale<br />
fu maestra.<br />
Anche Aspasia<br />
come Socrate fu<br />
messa sotto<br />
accusa<br />
∑OPHY<br />
pregna di coscienza, è<br />
la densificazione<br />
stessa della coscienza.<br />
Manifestazioni<br />
sensorio-percettive<br />
significative<br />
dell’androgino donna
11<br />
AVICENNA IBN<br />
SINA,<br />
alias<br />
ABU ALI AL-USAYN<br />
IBN ABD ALLAH<br />
IBN SINA PUR-SINA<br />
Balkh 980<br />
Hamad 1037<br />
OPERE PRINCIPALI:<br />
Medico, filosofo,<br />
matematico e fisico<br />
persiano.<br />
Scrisse circa 450 libri<br />
su una grande varietà<br />
di soggetti.<br />
È considerato da<br />
molti come il padre<br />
della medicina<br />
moderna e come il più<br />
famoso<br />
scienziato dell’ Islam<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
85<br />
pubblicamente<br />
per la sua<br />
autorevolezza e<br />
la sua libertà<br />
Aspasia fu<br />
maestra di<br />
Socrate nella<br />
sapienza erotica.<br />
L’intelletto<br />
santo, proprio del<br />
profeta, è quello<br />
capace di unirsi<br />
in maniera<br />
immediata con<br />
l’Intelletto<br />
Agente:<br />
prescindendo cioè<br />
dalla percezione<br />
sensibile e dai<br />
gradi della<br />
conoscenza<br />
razionale<br />
(sensazione,<br />
immaginazione,<br />
estimazione),<br />
nonché dagli<br />
altri tipi di<br />
intelletto. La<br />
conoscenza<br />
∑OPHY<br />
L’’insight intuitivo e<br />
sincronico è proprio<br />
dell’Io che si è formato<br />
a se stesso, alle<br />
proprie estensioni, non<br />
locali. E prescinde,<br />
come scaturigine,<br />
dalla parte-Universi,<br />
dall’acquisito.<br />
La conoscenza<br />
autopoietica<br />
sigmasofica, la si vive<br />
quando, esprimendo<br />
consapevolmente le<br />
facoltà sovrasensibili<br />
autopoietiche e non<br />
locali, si è in grado di<br />
riconoscere l’acquisito<br />
stesso, il sensoriopercettivo,<br />
come<br />
funzione Ypsi, ossia<br />
come il potenziamento<br />
dell’Io stesso, utile a<br />
riconoscersi: ed ecco<br />
che l’Io pone in<br />
remissione l’ignoranza,<br />
scambiata per sapere e<br />
non aiuta la proiezione<br />
sulla morte, ma la<br />
pone in remissione.
e uno dei più famosi<br />
di tutti i luoghi e i<br />
tempi.<br />
LIBRO DELLA<br />
GUARIGIONE<br />
IL LIBRO DELLA<br />
LIBERAZIONE<br />
IL CANONE<br />
DELLA<br />
MEDICINA<br />
HENRI LOUIS<br />
BERGSON<br />
Parigi 1859<br />
Auteil 1941<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
86<br />
realizzata<br />
dall’intelletto<br />
santo è di tipo<br />
intuitivo ed è<br />
interamente<br />
fondata sulla<br />
facoltà della<br />
immaginazione<br />
che (oltre a<br />
rappresentare<br />
uno stadio della<br />
conoscenza<br />
discorsiva) è una<br />
facoltà<br />
conoscitiva che si<br />
attiva nei<br />
momenti di<br />
indipendenza<br />
dall’esistenza<br />
sensibile<br />
(durante il<br />
sonno, nei sogni,<br />
nelle visioni. Un<br />
dottore ignorante<br />
è l'aiutante di<br />
campo della<br />
morte.<br />
Le opinioni alle<br />
quali teniamo di<br />
∑OPHY<br />
Gli stati di coscienza<br />
Io-somatoautopoietici,<br />
in cui<br />
siamo maggiormente
12<br />
filosofo francese<br />
massimo esponente dello<br />
Spiritualismo<br />
ottocentesco.<br />
Fu insignito del<br />
Premio Nobel<br />
per la<br />
letteratura nel<br />
1927.<br />
Opere principali:<br />
SAGGIO SUI<br />
DATI IMMEDIATI<br />
DELLA<br />
COSCIENZA<br />
IL RISO<br />
LA FILOSOFIA<br />
DELL'INTUIZION<br />
E<br />
DURATA E<br />
SIMULTANEITÀ<br />
(A PROPOSITO<br />
DELLA TEORIA<br />
DI EINSTEIN)<br />
e altri testi sulla teoria<br />
della relatività<br />
L’ENERGI<br />
A<br />
SPIRITUA<br />
LE<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
87<br />
più sono quelle di<br />
cui più<br />
difficilmente<br />
potremmo rendere<br />
conto ÉLAN<br />
VITAL Come<br />
nell'evoluzione<br />
creatrice, così<br />
anche nelle<br />
società umane<br />
avviene che<br />
alcune si<br />
blocchino e si<br />
fissino in società<br />
chiuse,<br />
conservatrici,<br />
espressioni<br />
dell'egoismo<br />
individuale:<br />
queste però<br />
possono essere<br />
liberate e rese<br />
aperte da una<br />
società di uomini<br />
liberi e creatori<br />
che si<br />
compenetrano tra<br />
loro. Con<br />
l'emozione<br />
∑OPHY<br />
identificati, veicolano<br />
sempre ELAN VITAL,<br />
lo slancio di vita,<br />
l’impeto, la forza<br />
vitale, nell’Oikos<br />
individuata nel<br />
metabisogno, pulsione<br />
autopoietica a vivere, a<br />
conoscere. Accade che<br />
proprio l’intensità di<br />
tale pulsione, non<br />
vissuta nella sua<br />
scaturigine non locale,<br />
olistica, possa<br />
contribuire ad<br />
ampliare stati<br />
identificativi dell’Io<br />
acquisito che, ricaduti<br />
nella società,<br />
contribuiscono a<br />
cristallizzarla, a<br />
renderla discrasia.<br />
Funzione dell’Oikos è<br />
porre in remissione<br />
tale processo,<br />
evidenziando in tal<br />
modo simpatia,<br />
empatia, empatonia,<br />
fusdionalità, le<br />
condizioni innate degli<br />
Universi-parte, se<br />
stessi.
13<br />
HELENA PETROVNA<br />
HAHN<br />
(ANCHE HÉLÈNE),<br />
meglio nota come<br />
HELENA<br />
BLAVATSKY,<br />
o<br />
MADAME<br />
BLAVATSKY<br />
o con le iniziali del suo<br />
pseudonimo<br />
HPB<br />
Ekaterinoslav oggi<br />
Dnipropetrovs’k in<br />
Ucraina 1831 Londra<br />
1891<br />
Filosofa ucraina,<br />
fondatrice della Società<br />
Teosofica.<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
88<br />
creatrice essi<br />
daranno vita ad<br />
una "simpatia"<br />
(sun pathos, un<br />
sentire insieme)<br />
una<br />
indifferenziata<br />
unità di passioni<br />
interiori, per<br />
spezzare, «come<br />
una carica di<br />
cavalleria», il<br />
cerchio ferreo di<br />
quelle società che<br />
vogliono bloccare<br />
lo slancio vitale<br />
della civiltà<br />
umana.<br />
Sii perseverante<br />
come chi dura<br />
eterno. Le tue<br />
ombre vivono e<br />
svaniscono, ciò<br />
che in te vivrà<br />
per sempre, ciò che<br />
in te conosce<br />
perché è la<br />
conoscenza stessa<br />
non è della vita<br />
∑OPHY<br />
Prendi coscienza di essere<br />
trans finitamente in vitaautopoiesi,<br />
da li, nasce lo<br />
stato coscienziale che<br />
denomini continuità,<br />
perseveranza. Soltanto<br />
questo porrà in remissione<br />
le proiezioni che<br />
somministri allo stato<br />
coscienziale punto vita e<br />
allo stato coscienziale<br />
punto morte, entrambi<br />
inclusi e generati<br />
dall’Universi-parte, te<br />
stesso.
14<br />
Creduta morta, venne<br />
gettata in una fossa<br />
comune. Venne salvata<br />
da alcuni non ben<br />
identificati maestri.<br />
Opere principali:<br />
ISIDE SVELATA<br />
(ISIS UNVEILED)<br />
LA DOTTRINA<br />
SEGRETA (THE<br />
SECRET<br />
DOCTRINE)<br />
MARIO BRUSCHI<br />
Fisico teorico presso<br />
l'Università "La<br />
Sapienza" di Roma, si<br />
occupa<br />
professionalmente di<br />
Dinamica<br />
Nonlineare. E' autore di<br />
numerose pubblicazioni<br />
scientifiche su riviste<br />
internazionali<br />
Tra gli altri<br />
interessiricerca con<br />
metodologia scientifica<br />
nel campo del cosiddetto<br />
"paranormale",<br />
correlazioni<br />
ed analogie tra scienza<br />
moderna ed antiche<br />
tradizioni "sapienziali",<br />
investigazione dei sogni.<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
89<br />
fuggevole.<br />
È l'uomo che era,<br />
che è, e che sarà,<br />
l'ora del quale<br />
non<br />
suonerà mai.<br />
Accetta i dolori<br />
della nascita<br />
(…) La Fisica<br />
attuale ci dice<br />
categoricamente<br />
che le 4<br />
dimensioni dello<br />
spazio – tempo<br />
non sono<br />
sufficienti per<br />
spiegare tutta<br />
una serie di<br />
fenomeni che<br />
osserviamo<br />
∑OPHY<br />
Universi-parte include<br />
le dimensioni esistenti:<br />
il sensorio-percettivo<br />
le riduce a quattro. Per<br />
questo motivo, è<br />
incompleto, è<br />
riduzionista, è<br />
collassante. Non<br />
importa il numero<br />
delle dimensioni<br />
esistenti, perchè<br />
qualunque siano sono<br />
incluse in una sola,<br />
l’Universi-parte, se<br />
stessi in cui tutto è in<br />
stato di Entanglement<br />
coscienziale<br />
<strong>autopoietico</strong>, il luogo
Opere principali:<br />
METAFAU<br />
ST raccolta<br />
di liriche<br />
e lo stesso cadere è<br />
menzogna<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
90<br />
sperimentalmente<br />
o che deduciamo<br />
teoricamente: in<br />
altri termini noi<br />
viviamo in un<br />
Universo che ha<br />
sicuramente più<br />
di 4 dimensioni.<br />
L’Universo è<br />
dunque molto più<br />
complicato di<br />
quanto possiamo<br />
anche<br />
immaginare e se<br />
la nostra<br />
coscienza avesse<br />
accesso anche ad<br />
una sola di queste<br />
dimensioni<br />
nascoste, avrebbe<br />
ipso facto accesso<br />
all’eterno presente<br />
(ecco per inciso,<br />
una possibile<br />
spiegazione di<br />
fenomeni<br />
paranormali come<br />
la precognizione,<br />
la<br />
∑OPHY<br />
da cui si evidenziano le<br />
facoltà autopoietiche<br />
dell’Oikos, il tempo<br />
<strong>autopoietico</strong>.
15<br />
ABU ABDULLAH<br />
MUHAMMAD IBN<br />
ABDULLAH AL<br />
LAWATI AL TANJI<br />
IBN BATTUTA<br />
in arabo:o<br />
semplicemente IBN<br />
BATTUTA<br />
Tangeri 1304<br />
Marocco1368 o 1369<br />
Berbero<br />
marocchino<br />
mussulman<br />
o,<br />
viaggiatore<br />
Opere<br />
principali:<br />
Viaggiò per quasi 30<br />
anni per quasi tutto il<br />
mondo allora conosciuto:<br />
Nord Africa, Africa<br />
Occidentale,<br />
Europa Meridionale,<br />
Europa Orientale, Medio<br />
Oriente, India, Sri<br />
Lanka, Asia Centrale,<br />
Asia Meridionale, Cina.<br />
Superò in distanze<br />
percorse il suo quasi<br />
contemporaneo e<br />
predecessore Marco<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
91<br />
chiaroveggenza ed<br />
altri).<br />
Lo sheikh<br />
giureconsulto, il<br />
viaggiatore<br />
fidato e veridico,<br />
il giramondo che<br />
ha traversato in<br />
lungo e in largo i<br />
continenti,<br />
Battuta, e noto<br />
nei paesi<br />
d'Oriente col nome<br />
di Shams ad-din:<br />
questi è colui che<br />
ha girato la terra<br />
da osservatore<br />
sagace, che ha<br />
percorso i paesi<br />
traendone<br />
esperienza, che<br />
ha studiato le<br />
diverse genti, e<br />
scrutato i modi di<br />
vita di Arabi e<br />
non Arabi"<br />
∑OPHY<br />
L’Io acquisito<br />
esploratore di<br />
spazio-tempi,<br />
tempo <strong>autopoietico</strong><br />
e conoscenze
16<br />
Polo.<br />
Viene considerato uno<br />
dei maggiori viaggiatori<br />
della storia.<br />
Famoso per il racconto<br />
dei suoi viaggi dal titolo<br />
RIHLA<br />
(viaggio, itinerario in<br />
arabo),<br />
GIOVANNI<br />
BOCCACCIO<br />
Certaldo o Firenze 1313<br />
Certaldo 1375<br />
Opere<br />
principali:<br />
IL<br />
DECAMERO<br />
N<br />
BRUNO GIORDANO<br />
NOLA 1548<br />
ROMA 1600<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
92<br />
Umana cosa è<br />
l'aver<br />
compassione agli<br />
afflitti; e come<br />
che a ciascuna<br />
persona stea<br />
bene, a coloro è<br />
massimamente<br />
richiesto li quali<br />
già hanno di<br />
conforto avuto<br />
mestiere, e<br />
hannol trovato<br />
in alcuni: fra'<br />
quali, se alcuno<br />
mai n'ebbe<br />
bisogno, o gli fu<br />
caro, o già ne<br />
ricevette piacere,<br />
io son uno di<br />
quegli-.<br />
L'universo è uno,<br />
infinito,<br />
∑OPHY<br />
Universi-parte, produttore<br />
di compassione verso le<br />
parti evidenziatrici di<br />
dolore, di afflizione, verso<br />
se stesso.<br />
L’Universi-parte è<br />
transfinito, è<br />
nell’immobilità e in
17<br />
de umbris idearum<br />
(1582); sigillus<br />
sigillorum (1583); de<br />
l’infinito, universo e<br />
mondi (1583, 1591);<br />
la cena de le ceneri<br />
(1583); de la causa,<br />
principio et uno<br />
(1584); degli eroici<br />
furori (1585); de<br />
monade numero et<br />
figura (1591) de<br />
immenso et<br />
innumerabilibus (<br />
1591).<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
93<br />
immobile...<br />
Non è in grado di<br />
comprensione<br />
alcuna, è senza<br />
fine e limiti, si<br />
estende<br />
all'infinito, e di<br />
conseguenza è<br />
immobile.<br />
Il tempo tutto<br />
toglie e tutto dà;<br />
ogni cosa si muta,<br />
nulla<br />
s'annichila.<br />
Non è la materia<br />
che genera il<br />
pensiero, è il<br />
pensiero che<br />
genera la<br />
materia.<br />
Verrà un giorno<br />
che l'uomo si<br />
sveglierà<br />
dall'oblio e<br />
finalmente<br />
comprenderà chi è<br />
veramente e a chi<br />
ha ceduto le<br />
redini della sua<br />
∑OPHY<br />
continuo movimento.<br />
Produce principi attivi<br />
autopoietici<br />
,coscienziali, da cui<br />
nasce la facoltà di<br />
comprendere<br />
Il tempo <strong>autopoietico</strong><br />
genera spazio-tempi,<br />
transfinitamente<br />
nascenti e morenti,<br />
ogni parte-Universi si<br />
auto-transmnuta,<br />
l’annichilazione è un<br />
ingradiente dell’autotransmutazione<br />
Coscienza e materia:<br />
un campo unico<br />
<strong>autopoietico</strong> che si<br />
autocrea.<br />
L’Universi-parte è<br />
scevro dall’oblio, dalla<br />
dimenticanza: ogni<br />
parte-Universi è<br />
transfinita e trascende<br />
i limiti, è il<br />
fondamento di<br />
autocoscienza<br />
autopoietica che sta<br />
evidenziandosi.<br />
La parte, inscindibile<br />
da Universi, è<br />
anch’essa transfinita,<br />
nonostante l’Io possa<br />
interpretarla come<br />
finita<br />
Ogni parte è<br />
un’espressione, un<br />
contenuto di Universi.<br />
E’ l’Universi-parte<br />
transfinito stesso il<br />
centro, e non rispetto
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
94<br />
esistenza, a una<br />
mente fallace,<br />
menzognera, che<br />
lo rende e lo tiene<br />
schiavo... l'uomo<br />
non ha limiti e<br />
quando un giorno<br />
se ne renderà<br />
conto, sarà libero<br />
anche qui in<br />
questo mondo Io<br />
dico l'universo<br />
tutto infinito,<br />
perché non ha<br />
margine,<br />
termine, né<br />
superficie.<br />
Dico l'universo<br />
non essere<br />
totalmente<br />
infinito, perché<br />
ciascuna parte<br />
che di quello<br />
possiamo prendere<br />
è finita, e de'<br />
mondi<br />
innumerabili che<br />
contiene,<br />
ciascuno è finito.<br />
∑OPHY<br />
ad una periferia
ERACLITO<br />
EFESO 535<br />
475 A.C.<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
95<br />
Se il punto non<br />
differisce dal<br />
corpo, il centro da<br />
la circonferenza,<br />
il finito da<br />
l'infinito, il<br />
massimo dal<br />
minimo,<br />
sicuramente<br />
possiamo<br />
affirmare che<br />
l'universo è tutto<br />
centro, o che il<br />
centro de<br />
l'universo è per<br />
tutto; e che la<br />
circonferenza<br />
non è in parte<br />
alcuna, per<br />
quanto è<br />
differente dal<br />
centro; o pur che<br />
la circonferenza è<br />
per tutto, ma il<br />
centro non si<br />
trova in quanto<br />
che è differente<br />
da quella<br />
Panta rei. Tutto L’Universi-parte<br />
genera e si bagna nello<br />
∑OPHY
18<br />
Die fragmente der<br />
vorsokratiker, hrg von<br />
h. diels e w. kranz,<br />
berlin 1954<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
96<br />
scorre.<br />
Nessun uomo può<br />
bagnarsi nello<br />
stesso fiume per<br />
due volte, perché<br />
né l'uomo né le<br />
acque del fiume<br />
sono gli stessi.<br />
La stessa cosa<br />
sono il vivente e<br />
il morto, lo<br />
sveglio e il<br />
dormiente, il<br />
giovane e il<br />
vecchio: questi<br />
infatti mutando<br />
son quelli e<br />
quelli mutando<br />
son questi.<br />
Comune infatti è<br />
il principio e la<br />
fine nella<br />
circonferenza del<br />
cerchio.<br />
Non troverai mai<br />
la verità se non<br />
sei disposto ad<br />
accettare anche<br />
ciò che non ti<br />
∑OPHY<br />
stesso fiume perché gli<br />
Universi-parte è<br />
sempre auto creatore<br />
di ogni parte-Universi.<br />
La vita-autopoiesi<br />
include gli opposticomplementari:<br />
ogni<br />
enantiodromia<br />
simmetricamente<br />
ricorsiva.<br />
Simultaneo,<br />
continuamente<br />
presente è infatti ogni<br />
oppostocomplementare.<br />
Potrai creare<br />
consapevolmente<br />
verità autopoietica,<br />
quando assumerai di<br />
accettare<br />
integralmente te<br />
stesso.<br />
L’Io <strong>autopoietico</strong>acquisito<br />
è generatore<br />
dei pensieri e dei colori<br />
che questi esprimono.<br />
Pensa il processo del<br />
pensare, perché questo,<br />
indipendentemente dal<br />
colore, è simmetrico<br />
con i principi attivi<br />
autopoietici da cui si<br />
evidenzia. In questo<br />
modo, determini il<br />
contenuto della tua<br />
autonomia fusionale<br />
autopoietica.<br />
E così prenderari<br />
consapevolezza,<br />
diverrai ciò che già sei<br />
e fai L’integrità<br />
autopoioetica è la linea
19<br />
EINSTEIN ALBERT<br />
ULMA 1879<br />
PRINCETON 1955<br />
Autobiografia<br />
scientifica<br />
Significato della<br />
relatività .<br />
Come io vedo il<br />
mondo<br />
Pensieri, idee,<br />
opinion<br />
Pensieri di un uomo<br />
curioso<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
97<br />
aspetti .<br />
L’anima è tinta<br />
del colore dei suoi<br />
pensieri…<br />
Tu puoi scegliere<br />
il contenuto<br />
della tua<br />
personalità<br />
Giorno dopo giorno<br />
divieni ciò che<br />
scegli, ciò che<br />
pensi e ciò che fai<br />
L'importante è<br />
non smettere di<br />
fare domande.<br />
Solo quelli che<br />
sono così folli da<br />
pensare di<br />
cambiare il<br />
mondo, lo<br />
cambiano<br />
davvero.<br />
La ricerca della<br />
verità è più<br />
preziosa del suo<br />
possesso.<br />
Non hai<br />
veramente capito<br />
qualcosa fino a<br />
∑OPHY<br />
del destino<br />
consapevolizzata, la<br />
conoscenza vissuta che<br />
illumina te stesso,<br />
l’Universi-parte.<br />
Il metabisogno<br />
fondamentale della<br />
parte-Universi essere<br />
umano è pulsione<br />
autopoietica a vivere,<br />
colei che vive di<br />
ricerca di se stessa, di<br />
intenzionalità<br />
autopoietica.<br />
La ricerca pone in<br />
remissione il possesso<br />
della verità, anche di<br />
quella faticosamente<br />
raggiunta.<br />
La semplicità<br />
autopoietica è<br />
riconoscersi,<br />
attraverso il vissuto<br />
diretto, ricercatori.<br />
Universo e ciò che<br />
denominano stupidità<br />
(e ogni altra parte-<br />
Universi) sono<br />
inscindibilmente un<br />
unico processo. Un
20<br />
ENZO MARCO BIAGI<br />
Pianaccio di Lizzano in<br />
Belvedere, 1920<br />
Milano, 2007<br />
giornalista, scrittore,<br />
conduttore televisivo,<br />
uno dei giornalisti più<br />
popolari del XX secolo<br />
Opere principali<br />
TESTIMONE<br />
DEL TEMPO<br />
I COME<br />
ITALIA<br />
COEM SI<br />
DICE AMORE<br />
LA STORIA<br />
D’TALIA A<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
98<br />
quando non sei in<br />
grado di spiegarlo<br />
a tua nonna<br />
È più facile<br />
spezzare un<br />
atomo che un<br />
pregiudizio.<br />
Tutti sanno che<br />
una cosa è<br />
impossibile da<br />
realizzare,<br />
finché arriva<br />
uno sprovveduto<br />
che non lo sa e la<br />
inventa.<br />
Non si può<br />
raccontare<br />
nessuna storia<br />
senza un punto<br />
di vista.<br />
Il giornalista è<br />
un signore che<br />
racconta le storie<br />
degli altri.<br />
La società è<br />
permissiva nelle<br />
cose che non<br />
costano nulla.<br />
Si può essere a<br />
∑OPHY<br />
atomo e un pregiudizio<br />
fanno parte dello<br />
stesso ontos:<br />
destrutturarne uno<br />
equivale a<br />
destrutturarne l’altro.<br />
Niente è impossibile<br />
per un Io che ricerca in<br />
se stesso, l’Universiparte<br />
Non si possono<br />
generere significatisignificanti,<br />
senza aver<br />
prodotto esperienza<br />
Il giornalista<br />
<strong>autopoietico</strong> è unn<br />
essere umano, una<br />
parte-Universi che<br />
racconta la storia di se<br />
stesso anche quando<br />
racconta di altri<br />
La società autopoietica<br />
è permissiva e<br />
riconosce ciò che può<br />
generere.<br />
Si può essere<br />
consapevoli di<br />
olospresenza, anche del<br />
buonsesnso.<br />
La vita-autopoiesi è un<br />
processo da cui non si
21<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
FUMETTI sinistra di tutto,<br />
GAUTAMA BUDDHA<br />
Religioso, monaco e<br />
asceta indiano.Gautama<br />
Buddha,<br />
al secolo Siddhattha<br />
Gotama), fondatore del<br />
Buddhismo<br />
OPERE PRINCIPALI<br />
QUATTRO NOBILI<br />
VERITÀ<br />
BUDDHACARITA<br />
(GLI ATTI DI<br />
BUDDHA;<br />
PROPRIAMENTE<br />
BUDDHACARITA_,<br />
DEVANAGARI<br />
UN POEMA EPICO<br />
SULLA VITA DI<br />
BUDDHA SCRITTO<br />
DA<br />
99<br />
ma non del buon<br />
senso.<br />
La vita è un<br />
rischio che non si<br />
può fare a meno<br />
di correre.<br />
Mi sento come le<br />
foglie su un<br />
albero in<br />
autunno... ma<br />
tira un forte<br />
vento<br />
Noi siamo quello<br />
che pensiamo.<br />
L'attenzione<br />
conduce<br />
all'immortalità,<br />
la disattenzione<br />
alla morte; gli<br />
attenti non<br />
muoiono mai, i<br />
disattenti sono<br />
come morti<br />
La morte sarà<br />
bellissima, se sai<br />
comunicare con<br />
la morte. È un<br />
dissolversi, cadi di<br />
∑OPHY<br />
può far a meno di<br />
evidenziarsi<br />
Vivo, includendo lo<br />
stato coscienziale<br />
punto morte<br />
La parte Universi è ciò<br />
che, come stato<br />
coscienziale, produce<br />
La formazione a se<br />
stessi, continua, a sua<br />
volta, conduce alla<br />
presa di<br />
consapevolezza di<br />
essere transfinitamente<br />
in vita-autopoiesi.<br />
Riconoscersi come<br />
ontos-sophos-logos<br />
transfinitamente in<br />
vita, è bellezza<br />
autopoietica,<br />
l’inclusione<br />
consapevole dello stato<br />
coscienziale punto<br />
morte
22<br />
ASVAHOSA IN<br />
SANSCRITO NEL II<br />
SECOLO D.C<br />
BAUMAN ZYGMUNT<br />
POZNAN, 1925<br />
sociologo e filosofo<br />
britannico di origini<br />
ebraico-polacche<br />
VITA LIQUIDA<br />
PAURA LIQUIDA<br />
CONSUMO,<br />
DUNQUE SONO<br />
MODERNITÀ E<br />
GLOBALIZZAZIO<br />
NE<br />
ERASMO DA<br />
ROTTERDAM<br />
nome latinizzato di<br />
GEERT GEERTSZ<br />
Rotterdam 1466<br />
Basilea 1536<br />
Teologo, umanista e<br />
filosofo olandese<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
100<br />
nuovo nella<br />
fonte dell'essere<br />
per rilassarti e per<br />
rinnovarti.<br />
Non c'è niente di<br />
costante, tranne<br />
il cambiamento<br />
La cultura<br />
consiste da sempre<br />
nella gestione<br />
delle scelte<br />
umane.<br />
Il successo nella<br />
vita di uomini e<br />
donne<br />
postmoderni<br />
dipende dalla<br />
velocità con cui<br />
riescono a<br />
sbarazzarsi di<br />
vecchie abitudini<br />
piuttosto che da<br />
quella con cui ne<br />
acquisiscono di<br />
nuove.<br />
(…) io sola, ve lo<br />
posso garantire,<br />
ho il dono di<br />
riuscire a<br />
∑OPHY<br />
La cultura<br />
autopoietica, da<br />
sempre, consiste nel<br />
vivere che ogni scelta<br />
umana ha sempre un<br />
principio attivo che la<br />
genera e che è proprio<br />
l’integrazione tra il<br />
significato-significante<br />
della scelta con tali<br />
processi generanti<br />
innati ciò che produrrà<br />
la remissione di<br />
vecchie abitudine,<br />
vecchie culture solo<br />
acquisite,<br />
La nuova cultura<br />
autopoietica<br />
evidenzierà ciò che è<br />
sempre stata, cio che è<br />
e ciò che sarà<br />
transfinitamente, presa<br />
di consapevolezza degli<br />
universi-parte.<br />
Sovrapposizioni<br />
integrate di stati di<br />
memorie acquisite e<br />
innate dell’Universi,<br />
remissione dello stato<br />
identificativo nella<br />
convenzione vigent
23<br />
24<br />
Firmò i suoi scritti con<br />
lo pseundonimo di<br />
DESIDERIUS<br />
ERASMUS.<br />
Opere principali<br />
l' Elogio della follia<br />
SIMONE-LUCIE-<br />
ERNESTINE-MARIE<br />
BERTRAND de<br />
BEAUVOIR<br />
o più semplicemente<br />
SIMONE de<br />
BEAUVOIR<br />
Parigi 1908<br />
Parigi 1986<br />
scrittrice, filosofa,<br />
romanziera e femminista<br />
francese<br />
Opere principali<br />
IL SECONDO<br />
SESSO<br />
UNA DONNA<br />
SPEZZATA<br />
LA FORZA DELLE<br />
COSE<br />
CHARLES PIERRE<br />
BAUDELAIRE<br />
Parigi 1821<br />
Parigi 1867<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
101<br />
rallegrare gli dèi<br />
e gli uomini.<br />
La fortuna ama<br />
le persone non<br />
troppo sensate.<br />
Le idee migliori<br />
non vengono<br />
dalla ragione,<br />
ma da una<br />
lucida,<br />
visionaria follia<br />
Non si nasce<br />
donne: si diventa.<br />
[...] non si<br />
trasforma la<br />
propria vita<br />
senza<br />
trasformare se<br />
stessi.<br />
Una donna libera<br />
è il contrario di<br />
una donna<br />
leggera.<br />
Là non c'é nulla che<br />
non sia beltà, ordine<br />
e lusso, calma e<br />
∑OPHY<br />
enell’epoca, sono la<br />
lucida visionaria follia?<br />
Sono una<br />
manifestazione di Sofia<br />
e vi rallegro, perché<br />
veicolo senso e<br />
significati dell’esistere.<br />
Siamo Universi-parte,<br />
siamo androginia<br />
autopoietica e<br />
possiamo manifestarci<br />
nelle morfologie che<br />
denominate uomo o<br />
donna. E’ questa<br />
consapevolezza che ci<br />
farà evidenziare la<br />
vita-autopoiesi, trans<br />
finitamente in essere in<br />
continue<br />
transmutazioni, prese<br />
di consapevolezze di<br />
noi stessi.<br />
Un essere umano,<br />
l’Universi-parte<br />
include ogni leggero e<br />
ogni pesante<br />
Là c’è olos, cosmos<br />
<strong>autopoietico</strong>,<br />
L’Universi-parte luce<br />
autopoietica che nutre ed
25<br />
26<br />
poeta, scrittore, critico<br />
letterario, traduttore<br />
francese<br />
Opere principali:<br />
I FIORI DEL<br />
MALE<br />
EN HEDU'ANNA<br />
(circa 2354 a.C.).<br />
OPERE PRINCIPALI<br />
48 POEMI.<br />
FRAMMENTI:<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
102<br />
voluttà.<br />
Vedi, su quei canali<br />
dormire bastimenti<br />
d'animo vagabondo,<br />
qui a soddisfare i<br />
minimi tuoi desideri<br />
accorsi dai confini<br />
del mondo. Nel<br />
giacinto e nell'oro<br />
avvolgono i calanti<br />
soli canali e campi e<br />
l'intera città; il<br />
mondo trova pace in<br />
una calda luce. Là,<br />
tout n'est qu'ordre et<br />
beuté, luxe, calme et<br />
volupté<br />
Nella storia<br />
dell'umanità En<br />
Hedu'Anna è la<br />
prima donna che si<br />
sia occupata di<br />
scienza di cui vi sia<br />
una testimonianza<br />
(circa 2354 a.C.).<br />
Venne nominata<br />
alta sacerdotessa<br />
“EN” della dea della<br />
luna della città,<br />
una carica molto<br />
prestigiosa. La vera<br />
donna che possiede<br />
grande saggezza /<br />
ella consulta una<br />
∑OPHY<br />
evidenzia bellezza<br />
L’androgino <strong>autopoietico</strong>,<br />
donna, partecipatrice<br />
consapevole degli<br />
Universi-parte, agisce<br />
studi e ricerche, anche<br />
utilizzando lapislazzuli,<br />
una delle pietre<br />
considerate preziose. E’ di<br />
colore azzurro. Lapis<br />
significa pietra e lazuli<br />
significa azzurro veniva<br />
utilizzata, per indicare<br />
uno dei sette tesori<br />
coscienziali, la coscienza<br />
di sé. E’ il colore che si<br />
riferisce al cielo stellato e<br />
quindi è stata abbinata<br />
poeticamente al cielo, è<br />
l’azione formatrice<br />
propedeutica verso
27<br />
JOHN DAVID<br />
BARROW<br />
Londra 1952<br />
cosmologo inglese,<br />
professore di matematica<br />
a Cambridge<br />
Opere principali<br />
IL MONDO<br />
DENTRO IL<br />
MONDO<br />
TEORIE DEL<br />
TUTTO. LA<br />
RICERCA DELLA<br />
SPIEGAZIONE<br />
ULTIMA<br />
LA LUNA NEL<br />
POZZO COSMICO<br />
L'UNIVERSO<br />
COME OPERA<br />
D'ARTE<br />
IL PRINCIPIO<br />
ANTROPICO<br />
DA ZERO A<br />
INFINITO - LA<br />
GRANDE STORIA<br />
DEL NULLA<br />
L'INFINITO<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
103<br />
tavoletta di lapis<br />
lazuli / da il suo<br />
consiglio a tutti i<br />
paesi / misura i cieli<br />
/ mette un metro<br />
attorno alla terra<br />
per misurarla<br />
Se si considerano i<br />
problemi cruciali<br />
che hanno<br />
stimolato il<br />
progresso lungo le<br />
direttrici più<br />
antiche e battute<br />
della ricerca<br />
umana, si<br />
ritrova il nulla,<br />
di volta in volta<br />
adeguatamente<br />
travestito da<br />
qualcosa, sempre<br />
prossimo al centro<br />
delle questioni.<br />
Da Zero a<br />
infinito, la<br />
grande storia del<br />
nulla<br />
∑OPHY<br />
l’autoconsapevolezza.<br />
La storia umana ha<br />
prodotto funzione Ypsi<br />
e, tramite essa,<br />
possiamo affermare<br />
che il nulla è<br />
inconcepibilmente<br />
pieno di Tutto e che<br />
Tutto è<br />
inconcepibilmente<br />
pieno di nulla e che<br />
entrambi sono<br />
produzionei della<br />
funzione Ypsi,<br />
consapevole di se<br />
stessa.<br />
Da transfinito a<br />
transfinito la grande<br />
storia della funzione<br />
Ypsi.
28<br />
ANICIO MANLIO<br />
TORQUATO<br />
SEVERINO BOEZIO<br />
latino:<br />
ANICIUS MANLIUS<br />
TORQUATUS<br />
SEVERINUS<br />
BOETHIUS<br />
Noto semplicemente<br />
come<br />
BOEZIO<br />
Roma, 476<br />
Pavia 525<br />
filosofo romano<br />
Opere principali<br />
DE<br />
CONSOLATIONE<br />
PHILOSOPHIAE<br />
DE GEOMETRIA<br />
DE<br />
HEBDOMADIBUS<br />
DE ARTE<br />
ARITHMETICA<br />
DE<br />
INSTITUTIONE<br />
MUSICA<br />
DE<br />
INTERPRETATIO<br />
NE<br />
DE SANCTA<br />
TRINITATE<br />
LIBER CONTRA<br />
EUTYCHEN ET<br />
NESTORIUM<br />
EUGEN BERTHOLD<br />
FRIEDRICH BRECHT<br />
detto BERTOLT<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
104<br />
L’uomo è un<br />
mondo in<br />
miniatura.<br />
L'uomo è un<br />
animale bipede<br />
raziocinante.<br />
Nulla è più<br />
fugace della<br />
forma esteriore,<br />
che appassisce e<br />
muta come i fiori<br />
di campo<br />
all'apparire<br />
dell'autunno.<br />
Raccolti I miei<br />
pensieri, mi volsi<br />
a scrutare il<br />
volto della mia<br />
guaritrice. Girai<br />
gli occhi e fissai lo<br />
sguardo su di lei,<br />
e mi avvidi che<br />
era la nutrice<br />
nella cui dimora<br />
ero stato nutrito<br />
fin dalla<br />
giovinezza: la<br />
filosofia.<br />
∑OPHY<br />
La parte-Universiu<br />
coincide sempore con<br />
l’Universi-parte.<br />
L’Universi-parte, noi<br />
stessi è è un ontossophos-logos<br />
che<br />
evidenzia razionalità.<br />
Fluttuazioni<br />
dell’inconscio<br />
<strong>autopoietico</strong><br />
transfinito, l’invarianza<br />
dell’acquisito.<br />
E mi avvidi che sono<br />
creatore e creato<br />
Prima di tutti, Parti-Universi verso la<br />
necessaria e
29<br />
Augusta 1898<br />
Berlino 1956<br />
drammaturgo, poeta e<br />
regista teatrale<br />
tedesco, considerato il<br />
più influente del XX<br />
secolo<br />
Opere principali<br />
TAMBURI NELLA<br />
NOTTE<br />
LIBRO DI<br />
DEVOZIONI<br />
DOMESTICHE<br />
L’OPERA DA TRE<br />
SOLDI<br />
ASCESA E<br />
CADUTA DELLA<br />
CITTÀ DI<br />
MAHAGONNY<br />
LINEA DI<br />
CONDOTTA<br />
L’ECCEZIONE E<br />
LA REGOLA<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
105<br />
vennero a<br />
prendere gli<br />
zingari e fui<br />
contento perché<br />
rubacchiavano.<br />
Poi vennero a<br />
prendere gli ebrei e<br />
stetti zitto perché<br />
mi stavano<br />
antipatici. Poi<br />
vennero a<br />
prendere gli<br />
omosessuali e fui<br />
sollevato perché<br />
mi erano<br />
fastidiosi. Poi<br />
vennero a<br />
prendere i<br />
comunisti ed io<br />
non dissi niente<br />
perché non ero<br />
comunista. Un<br />
giorno vennero a<br />
prendermi e non<br />
c'era rimasto<br />
nessuno a<br />
protestare.<br />
Ci sedemmo dalla<br />
parte del torto<br />
∑OPHY<br />
indispensabile presa di<br />
consapevolezza.<br />
Stati identificativi, da<br />
transmutare<br />
Esitazioni per prendere<br />
consapevolezza<br />
Dubbio e fascino di<br />
azionie transfiniteo
30<br />
31<br />
CERVANTES<br />
MIGUEL DE ALCALÁ<br />
DE HENARES,<br />
1547<br />
MADRID, 1616<br />
OPERE PRINCIPALI<br />
DON<br />
CHISCIOTTE<br />
DELLA MANCIA<br />
PEDRO CALDERÓN<br />
DE LA BARCA<br />
Madrid 1600<br />
Madrid 1681<br />
Drammaturgo e<br />
religioso spagnolo<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
106<br />
visto che tutti gli<br />
altri posti erano<br />
occupati.<br />
Esitare va<br />
benissimo, se poi<br />
fai quello che devi<br />
fare.<br />
Tra le cose sicure,<br />
la più sicura è il<br />
dubbio.<br />
Giace qui<br />
l'hidalgo forte<br />
che i più forti<br />
superò, e che pure<br />
nella morte la<br />
sua vita trionfò.<br />
Fu del mondo, ad<br />
ogni tratto,lo<br />
spavento e la<br />
paura; Fu per lui<br />
la gran ventura<br />
morir savio e<br />
viver matto<br />
Perché adesso che<br />
dormo credo di<br />
sognare di essere<br />
sveglio<br />
L’esperienza<br />
m’insegna che<br />
∑OPHY<br />
Transfinitamente in<br />
vita-autopoiesi è la<br />
remissione dello stato<br />
coscienziale punto vita<br />
e punto morte<br />
Veglio dormendo,<br />
dormo vegliando e,<br />
svegliandomi, veglia e<br />
sonno-sogno genero.
32<br />
Opere principali<br />
LA VITA È SOGNO<br />
CONFUCIO<br />
(K_ngz_ (孔子) o K_ng<br />
Fuz_ (孔夫子) --<br />
Maestro Kong)<br />
Chuehli, Shantung Cina<br />
551 a.C.<br />
Chufu Cina 479 a.C.<br />
Filosofo cinese<br />
La sua speculazione<br />
filosofica ha dato origine<br />
ad una intera tradizione<br />
culturale Il<br />
Concucianesimo (Rújia<br />
儒家): i suoi<br />
insegnamenti<br />
influenzato<br />
hanno<br />
profondamente il<br />
pensiero e lo stile di vita<br />
cinese, coreano,<br />
giapponese e vietnamita<br />
Opere principali<br />
DIALOGHI 論語<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
107<br />
l’uomo che vive<br />
sogna quello che<br />
egli è, sino al<br />
risveglio.<br />
Meglio stare zitti<br />
dando<br />
l'impressione di<br />
essere stupidi, che<br />
parlare togliendo<br />
ogni dubbio.<br />
Acquisisci nuove<br />
conoscenze<br />
mentre rifletti<br />
sulle vecchie, e<br />
forse potrai<br />
insegnare ad<br />
altri.<br />
Se vedi un<br />
affamato non<br />
dargli del riso:<br />
insegnagli a<br />
coltivarlo.<br />
Se incontrerai<br />
qualcuno<br />
persuaso di sapere<br />
tutto e di essere<br />
capace di fare<br />
tutto non potrai<br />
sbagliare,costui è<br />
∑OPHY<br />
Lo stato di<br />
incompletezza sul<br />
piano<br />
dell’autoconsapevolezz<br />
a è caratteristica<br />
dell’Universi-parte<br />
transfinito, se stessi-<br />
Insights intuitivi e<br />
sincronici in sigma con<br />
la storia, a sostegno<br />
l’avanguardia della<br />
maieutica.<br />
Se devi soddisfare un<br />
metabisogno<br />
autoapprrendi l’arte<br />
autopoietica, per farlo.<br />
In un universi-parte<br />
transfinito,<br />
l’autoconsapevolezza è<br />
dello stesso tipo: mai<br />
finita.<br />
L’avanguardia e<br />
l’allungamento della<br />
consapevolezza<br />
consistono nel<br />
processo, per cui ogni<br />
stato identificativo può<br />
essere posto in<br />
remissione,<br />
esattamente<br />
procedendo a ritroso,<br />
nel modo in cui lo si è<br />
generato.<br />
Essendo Universiparte,<br />
chi si
33<br />
SIGMUND FREUD<br />
Pribor 1856<br />
Londra 1939<br />
stato un neurologo e<br />
psicoanalista austriaco,<br />
fondatore della<br />
psicoanalisi.<br />
Ha elaborato una teoria<br />
scientifica, secondo la<br />
quale l inconscio esercita<br />
influssi determinanti<br />
sul comportamento e<br />
sul pensiero umano, e<br />
sulle interazioni tra<br />
individui.<br />
Opere principali:<br />
INTRODUZIONE<br />
ALLA<br />
PSICOANALISI<br />
L'INTERPRETAZI<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
108<br />
un imbecille!<br />
La felicità più<br />
grande non sta<br />
nel non cadere<br />
mai, ma nel<br />
risollevarsi<br />
sempre dopo una<br />
caduta.<br />
Chi desidera<br />
procurare il bene<br />
altrui ha già<br />
assicurato il<br />
proprio<br />
L’animismo è un<br />
sistema di<br />
pensiero; esso non<br />
si limita a fornire<br />
la spiegazione di<br />
un fenomeno<br />
singolo, ma<br />
consente di vedere<br />
in una certa<br />
prospettiva<br />
l’intero universo<br />
come un<br />
complesso unico.<br />
Dove sono<br />
coinvolte<br />
questioni<br />
∑OPHY<br />
autorigenera e produce<br />
la remissione del<br />
proprio male essendo<br />
Universi.parte lo sta<br />
facendo, anche per<br />
quella parte di sé che<br />
denomina l’altro.<br />
Sì, l’intero Universiparte,<br />
se stessi è Uno<br />
Dove agiscono Io<br />
acquisiti, identificati<br />
soltanto in se stessi, lì<br />
nasce il conflitto
34<br />
ONE DEI SOGNI<br />
PSICOPATOLOGIA<br />
DELLA VITA<br />
QUOTIDIAN<br />
TOTEM E TABU<br />
GEOFFREY<br />
CHAUCER<br />
Londra ca. 1343<br />
Londra 1400<br />
Scrittore, poeta, filosofo,<br />
buricrate e diplomatico<br />
inglese.<br />
Viene spesso<br />
riconosciuto come il<br />
padre della letteratura<br />
inglese..<br />
Opere principali<br />
I RACCONTI DI<br />
CANTERBURY<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
109<br />
religiose, gli<br />
uomini si rendono<br />
colpevoli di ogni<br />
sorta di disonestà<br />
e di illecito<br />
intellettuale.<br />
Quando aprile<br />
con le sue dolci<br />
piogge ha<br />
penetrato fino<br />
alla radice la<br />
siccità di marzo,<br />
impregnando ogni<br />
vena di<br />
quell'umore che<br />
la virtù di dar ai<br />
fiori, quando<br />
anche Zeffiro col<br />
suo dolce flauto<br />
ha rianimato per<br />
ogni bosco e ogni<br />
brughiera i teneri<br />
germogli, e il<br />
nuovo sole ha<br />
percorso metà del<br />
suo cammino in<br />
Ariete, e<br />
cantando<br />
melodiosi gli<br />
∑OPHY<br />
Io sono<br />
Universi-parte e azione<br />
e<br />
azione nell’Universi-parte.
35<br />
FULCANELLI<br />
è lo pseudonimo di un<br />
autore di libri di alchimia<br />
del XX secolo, la cui<br />
identità non è mai stata<br />
resa nota. Si è supposto<br />
potesse trattarsi di<br />
JEAN JULIEN<br />
CHAMPAGNE o RENÉ<br />
ADOLPHE<br />
SCHWALLER DE<br />
LUBICZ o CAMILLE<br />
FLAMMARION o<br />
PIERRE DUjOL o<br />
JULES VIOLLE, medico<br />
francese. EUGÈNE<br />
CANSELIET (nato nel<br />
1899) si è sempre<br />
dichiarato discepolo di<br />
FULCANELLI che<br />
parlò sempre attraverso<br />
CANSELIET che a sua<br />
volta curò le prefazioni<br />
dei suoi libri.<br />
Personaggio fra i più<br />
enigmatici e affascinanti<br />
del XX secolo, Fulcanelli<br />
chiunque si nasconda<br />
dietro a questo<br />
pseudonimo,<br />
soprannome o gioco di<br />
parole (Ndr forse Jean<br />
Julien Champagne 1877-<br />
1932 o anche René<br />
Adolphe Schwaller De<br />
Lubicz) – è stato l’ultimo<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
110<br />
uccelletti che<br />
dormono tutta la<br />
notte ad occhi<br />
aperti la gente è<br />
allora presa dal<br />
desiderio di<br />
mettersi in<br />
pellegrinaggio..<br />
Forte impressione<br />
suscitò l'emozione<br />
provocata dalla<br />
vista d'una<br />
cattedrale gotica.<br />
Muti capolavori,<br />
di veri maestri<br />
senza parole e<br />
senza voce.<br />
Senza parole e<br />
senza voce? -<br />
Cosa stiamo<br />
dicendo! Se questi<br />
libri di pietra<br />
hanno le loro<br />
pietre scolpite –<br />
frasi in<br />
bassorilievi e<br />
pensieri in ogive -<br />
non per questo<br />
non si esprimono<br />
∑OPHY<br />
Linguaggio<br />
autopoiietico innato,<br />
transmutato in arte<br />
Silenzio-suono, emessi<br />
da consapevolezze<br />
inscritte mnella pietra<br />
e, ora, l’Oikos
36<br />
grande alchimista di cui<br />
abbiamo avuto notizia.<br />
Opere principali<br />
Il mistero delle<br />
cattedrali<br />
Le dimore filosofali<br />
ERNESTO<br />
BALDUCCI<br />
Santa Fiora 1922<br />
Cesena 1992<br />
scrittore, presbitero,<br />
editore italiano<br />
Opere principali:<br />
IL CERCHIO CHE<br />
SI CHIUDE<br />
L'UOMO<br />
PLANETARIO<br />
LA TERRA DEL<br />
TRAMONTO.<br />
SAGGIO SULLA<br />
TRANSIZIONE<br />
IL SOGNO DI UNA<br />
COSA.<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
111<br />
per mezzo dello<br />
spirito imperituro<br />
che proviene<br />
dalle loro pagine.<br />
Libri più che<br />
chiari dei loro<br />
fratelli minori, -<br />
manoscritti e<br />
stampati,<br />
posseggono su di<br />
essi il vantaggio<br />
di tradurre un<br />
unico significato,<br />
assoluto e di<br />
facile espressione,<br />
Agisci in modo<br />
che nella<br />
massima della<br />
tua azione il<br />
genere umano<br />
trovi le ragioni e<br />
le garanzie della<br />
propria<br />
sopravvivenza .<br />
La qualifica di<br />
cristiano mi pesa<br />
(...) Chi ancora<br />
si professa ateo, o<br />
marxista o laico e<br />
∑OPHY<br />
Io sono Universi-parte<br />
e<br />
parte-Universi
37<br />
38<br />
DAL VILLAGGIO<br />
ALL'ETÀ<br />
PLANETARIA<br />
PIANETA TERRA,<br />
CASA COMUNE<br />
JAMES GEORGE<br />
FRAZER Sir<br />
Glasgow 1854<br />
Cambridge 1891<br />
Antropologo e storico<br />
delle religioni, scozzese<br />
Opere principali<br />
Il ramo d’oro<br />
(The Golden Bough)<br />
FRITJOF CAPRA<br />
Vienna 1939<br />
Fisico e saggista<br />
austriaco,<br />
teorico dei sistemi di<br />
fama internazionale.<br />
Si è occupato anche di<br />
sviluppo sostenibile,<br />
ecologia e<br />
teoria della complessità.<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
112<br />
ha bisogno di un<br />
cristiano per<br />
completare la<br />
serie elle<br />
rappresentanze<br />
sul proscenio<br />
della cultura,<br />
non mi cerchi. Io<br />
non sono che un<br />
uomo.<br />
La magia è tanto<br />
un falso sistema di<br />
leggi naturali<br />
quanto una guida<br />
fallace della<br />
condotta; tanto una<br />
falsa scienza<br />
quanto un'arte<br />
abortita.<br />
La visione del<br />
mondo che emerge<br />
dalla fisica<br />
moderna può<br />
essere<br />
caratterizzata<br />
con parole come<br />
organica, olistica<br />
ed ecologica..<br />
∑OPHY<br />
La magia è un esistente<br />
generato dall’Io e reale, in<br />
quanto creazione dell’Io e<br />
delle leggi innate, da cui<br />
tale Io si evidenzia, la<br />
magia è una delle tante<br />
creazioni<br />
In molte parti-<br />
Universi, si evidenzia<br />
la visione olisticoautopoietica,<br />
la stessa<br />
evidenziata,<br />
trappresentatata<br />
dall’Oikos,
39<br />
IL TAO DELLA<br />
FISICA<br />
IL PUNTO DI<br />
SVOLTA<br />
LA RETE DELLA<br />
VITA<br />
LA SCIENZA<br />
DELLA VITA<br />
LA SCIENZA<br />
UNIVERSAL.<br />
ARTE E NATURA<br />
NEL GENIO DI<br />
LEONARDO<br />
VERSO<br />
NUOVA<br />
SAGGEZZA<br />
L’UNIVERSO<br />
UNA<br />
COME DIMORA<br />
(CON<br />
RAST)<br />
STEINDL-<br />
ECOALFABETO<br />
LEONARDO<br />
FIBONACCI<br />
(filius Bonacci)<br />
detto Leonardo da Pisa<br />
Pisa 1170<br />
Pisa 1250<br />
matematico italiano<br />
OPERE PRINCIPALI<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
113<br />
L’universo non è<br />
visto più come<br />
una macchina<br />
composta da una<br />
moltitudine di<br />
oggetti, ma deve<br />
essere raffigurato<br />
come un tutto<br />
indivisibile,<br />
dinamico, le cui<br />
parti sono<br />
essenzialmente<br />
interconnesse e<br />
possono essere<br />
intese solo come<br />
strutture di un<br />
processo cosmico.<br />
Fibonacci è noto<br />
soprattutto per la<br />
sequenza di<br />
numeri da lui<br />
individuata e<br />
conosciuta,<br />
appunto, come<br />
successione di<br />
Fibonacci, in cui<br />
ogni termine, a<br />
∑OPHY<br />
Si tratta della<br />
successione numericocoscienziale<br />
che ha la<br />
proprietà innata, per<br />
cui ogni esperienza<br />
vissuta,<br />
consapevolizzata, è<br />
uguale alla somma (più<br />
proprietà emergente<br />
delle due esperienze<br />
precedenti
Liber abbaci<br />
Ci sono nove figure degli<br />
indiani: 9 8 7 6 5 4 3 2 1.<br />
Con queste nove figure,<br />
e con il simbolo 0, che<br />
gli arabi chiamano<br />
zephiro, qualsiasi numero<br />
può essere scritto, come<br />
dimostreremo<br />
TENZIN GYATSO<br />
nato LHAMO<br />
DONDRUB<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
114<br />
parte i primi due,<br />
è la somma dei<br />
due che lo<br />
precedono.<br />
Sembra che<br />
questa sequenza<br />
sia presente in<br />
diverse forme<br />
naturali (per<br />
esempio, negli<br />
sviluppi delle<br />
spirali delle<br />
conchiglie,<br />
ecc...).Una<br />
particolarità di<br />
questa sequenza<br />
è che il rapporto<br />
tra due termini<br />
successivi<br />
diminuisce<br />
progressivamente<br />
per poi tendere<br />
molto<br />
rapidamente al<br />
numero 1,61803...,<br />
noto col nome di<br />
rapporto aureo o<br />
sezione aurea<br />
Le creature che Ogni parte-Universi<br />
∑OPHY
40<br />
XIV DALAI LAMA<br />
Qinghai 1935<br />
Leader politico e<br />
spirituale del popolo<br />
tibetano, autorità<br />
religiosa, voce tra le più<br />
ascoltate<br />
del pacifismo mondiale,<br />
nel 1989 è stato<br />
insignito del Premio<br />
Nobel per la pace.<br />
Dal 1959 vive in<br />
India, a Dharamsala,<br />
sede del governo<br />
tibetano in esilio.<br />
Opere principali:<br />
AUTOBIOGRAFIA<br />
SPIRITUALE<br />
IL NOSTRO<br />
BISOGNO<br />
D’AMORE<br />
LETTERA ALLE<br />
DONNE<br />
FELICITÀ E<br />
MEDITAZIONE<br />
CONOSCI TE<br />
STESSO<br />
LA VIA DELLA<br />
LIBERAZIONE<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
115<br />
abitano questa<br />
terra - siano essi<br />
animali o esseri<br />
umani - sono qui<br />
per contribuire,<br />
ciascuno nel suo<br />
modo particolare,<br />
alla bellezza e<br />
alla prosperità<br />
del mondo<br />
L'Io esiste anche<br />
se non riuscite ad<br />
identificarlo.<br />
Ci sono solo due<br />
giorni all'anno<br />
in cui non puoi<br />
fare niente: uno<br />
si chiama ieri,<br />
l'altro si chiama<br />
domani, perciò<br />
oggi è il giorno<br />
giusto per amare,<br />
credere, fare e,<br />
principalmente,<br />
vivere.<br />
Ma credo che, a<br />
poco a poco,<br />
possiamo operare<br />
cambiamenti<br />
∑OPHY<br />
veicola funzione Ypsi<br />
L’Oikos, per percepire<br />
la percezione, per<br />
conoscere la<br />
conoscenza, l’Io che<br />
percepisce se stesso<br />
Dal tempo<br />
<strong>autopoietico</strong> insights<br />
intuitivi e sincronici,<br />
per il qui ed ora
41<br />
SAN FRANCESCO<br />
D’ASSISI<br />
BERNARDONE<br />
GIOVANNI DI<br />
PIETRO<br />
ASSISI 1182<br />
ASSISI 1226<br />
Opere principali:<br />
REGOLE ED<br />
ESORTAZIONI<br />
LETTERE<br />
LODI E<br />
PREGHIERE<br />
CAGLIOSTRO, al<br />
secolo GIUSEPPE<br />
BALSAMO,<br />
conosciuto soprattutto<br />
con il nome di<br />
ALESSANDRO conte<br />
di CAGLIOSTRO<br />
Palermo 1743<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
116<br />
positivi.<br />
Ogni giorno,<br />
quando ci<br />
alziamo,<br />
cerchiamo di<br />
orientare bene i<br />
nostri intenti,<br />
pensando: Vivrò<br />
questa giornata<br />
in maniera più<br />
positiva. Non<br />
devo sprecarla..<br />
Cominciate col<br />
fare il necessario,<br />
poi ciò che e'<br />
possibile e<br />
all'improvviso vi<br />
sorprenderete a<br />
fare l’impossibile.<br />
Desidero poco e<br />
quel poco che<br />
desidero lo desidero<br />
poco<br />
Io non sono di<br />
nessuna epoca e di<br />
nessun luogo: al di<br />
fuori del tempo e<br />
dello spazio, il mio<br />
∑OPHY<br />
Si sedes non is,<br />
si non sedes is<br />
Io sono Universi-parte<br />
questa è <strong>∑ophy</strong><br />
l’unica legge<br />
autopoietica
42 San Leo 1795<br />
Alchimista, esoterista,<br />
massone e avventuriero<br />
italiano<br />
43<br />
Opere complete:<br />
MAÇONNERIE<br />
EGYPTIENNE<br />
JIDDU<br />
KRISHNAMURTI<br />
Madanapalle, India 1865<br />
Ojai, U.S.A. 1986<br />
filosofo apolide. Di<br />
origine indiana,<br />
non volle appartenere a<br />
nessuna organizzazione,<br />
nazionalità o religione<br />
Opere principali:<br />
LA PRIMA E<br />
ULTIMA LIBERTÀ<br />
VERSO LA<br />
LIBERAZIONE<br />
INTERIORE<br />
LA SOLA<br />
RIVOLUZIONE<br />
LA DOMANDA<br />
IMPOSSIBILE<br />
DOMANDE E<br />
RISPOSTE<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
117<br />
essere spirituale<br />
vivela sua eterna<br />
esistenza<br />
Il compito<br />
dell'educazione<br />
consiste proprio<br />
nel risvegliare<br />
l'individuo.<br />
Ciò che siete, ciò<br />
che pensate e<br />
sentite, ciò che<br />
fate nella vostra<br />
esistenza<br />
quotidiana,<br />
viene proiettato<br />
fuori di voi e va a<br />
costituire il<br />
mondo.<br />
Non c'è alcuna<br />
via verso la<br />
verità, sia essa<br />
storica o religiosa.<br />
∑OPHY<br />
La pedagogia e la<br />
psicagogia insegnata<br />
nell’Oikos: il risveglio<br />
a se stessi, l’Universiparte<br />
L’Oikos , ti imbatti in<br />
esso quando l’Io<br />
acquisito ha saputo<br />
porre in remissione i<br />
significati-significanti<br />
che veicola
44<br />
ALDO CAPITINI<br />
Perugia 1899<br />
Perugia 1968<br />
Filosofo, politico,<br />
antifascista, educatore<br />
italiano. Fu uno tra i<br />
primi in Italia a cogliere<br />
e a teorizzare il pensiero<br />
nonviolento gandhiano,<br />
al punto da essere<br />
appellato come il Gandhi<br />
italiano.<br />
Nel 1961 organizza la<br />
Marcia per la Pace e la<br />
fratellanza tra i popoli,<br />
un corteo nonviolento<br />
che si snoda per le strade<br />
che da<br />
Perugia portano verso<br />
Assisi, una marcia<br />
tuttora proposta con<br />
cadenza biennale dalle<br />
associazioni e dai<br />
movimenti per la pace.<br />
In questa occasione<br />
viene per la prima volta<br />
utilizzata la BANDIERA<br />
DELLA PACE, simbolo<br />
dell'opposizione<br />
nonviolenta a tutte le<br />
guerre<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
118<br />
Non è da esperire o<br />
da trovare nella<br />
dialettica, né da<br />
vedere in opinioni<br />
mutevoli<br />
credenze.<br />
Ti imbatti in essa<br />
quando la mente<br />
è libera da tutte<br />
le cose che ha<br />
messo insieme.<br />
Solo il fiore che<br />
lasci sulla<br />
pianta è tuo.<br />
Sono convinto<br />
che gli uomini<br />
arriveranno<br />
veramente a non<br />
uccidersi tra loro,<br />
quando<br />
arriveranno a<br />
non uccidere più<br />
gli animali<br />
∑OPHY<br />
Solo la parte-Universi<br />
che vive se stessa pone<br />
in remissione il<br />
possedere<br />
Le parti-Universi non<br />
possono tecnicamente<br />
uccidersi in quanto<br />
sono Universi-parte<br />
trans finitamente in<br />
vita-autopoiesi
45<br />
Opere principali:<br />
Il potere di tutti, La<br />
Nuova Italia,<br />
Firenze.<br />
Scritti sulla<br />
nonviolenza,<br />
Protagon, Perugia<br />
Le ragioni della<br />
nonviolenza<br />
CARROLL LEWIS<br />
PSEUDONIMO DI<br />
CHARLES<br />
LUTWIDGE<br />
DODGSON<br />
Daresbury 1832<br />
Guildford 1898<br />
Scrittore, matematico,<br />
fotografo e logico<br />
britannico.<br />
Opere principali:<br />
ALICE NEL PAESE<br />
DELLE<br />
MERAVIGLIE<br />
ATTRAVERSO LO<br />
SPECCHIO E<br />
QUEL CHE ALICE<br />
VI TROVÒ.<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
119<br />
Alice rise: «È<br />
inutile che ci<br />
provi», disse;<br />
«non si può<br />
credere a una<br />
cosa impossibile.<br />
Oserei dire che<br />
non ti sei<br />
allenata<br />
molto», ribatté<br />
la Regina.<br />
«Quando ero<br />
giovane, mi<br />
esercitavo sempre<br />
mezz'ora al<br />
giorno. A volte<br />
riuscivo a credere<br />
anche a sei cose<br />
∑OPHY<br />
Per comprendere come<br />
generare l’impossibile:<br />
l’Oikos
46<br />
OMAR _HAYYAM<br />
Nîsâshapûr 1048<br />
Nîsâshapûr 1131<br />
matematico, astronomo,<br />
poeta e filosofo persiano<br />
IL NOME<br />
COMPLETO,<br />
TRASLITTERATO<br />
ANCHE COME OMAR<br />
KHAYYAM,<br />
È POSTO<br />
NELL’INTESTAZION<br />
E DELLA SUA OPERA<br />
MAGGIORE È<br />
GHIYATH AL-DIN<br />
ABU L-FAT_ 1UMAR<br />
IBN IBRAHIM AL-<br />
NISABURI<br />
AL-KHAYYAMI (O<br />
AL-KHAYYAM)<br />
L’ULTIMA<br />
DENOMINAZIONE<br />
SIGNIFICA<br />
COSTRUTTORE DI<br />
TENDE,<br />
PROBABILE<br />
ATTIVITÀ DI SUO<br />
PADRE IBRAHIM<br />
Opere principali:<br />
TRATTATO<br />
SULLA<br />
DIMOSTRAZIONE<br />
DEI PROBLEMI DI<br />
ALGEBRA<br />
QUARTINE<br />
CATULLO GAIO<br />
VALERIO<br />
in latino: GAIUS<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
120<br />
impossibili prima<br />
di colazione.<br />
Il dito in<br />
movimento scrive<br />
e avendo scritto<br />
avanza.<br />
Tutta la tua<br />
pietà o arguzia<br />
non lo<br />
indurranno a<br />
cancellare mezza<br />
riga, né tutte le<br />
tue lacrime<br />
laveranno via<br />
una sola parola.<br />
Non ricordare il<br />
giorno trascorso e<br />
non perderti in<br />
lacrime sul<br />
domani che<br />
viene: su passato<br />
e futuro non far<br />
fondamento vivi<br />
dell'oggi e non<br />
perdere al vento<br />
la vita.<br />
Il sole può<br />
tramontare e poi<br />
∑OPHY<br />
Parti-Universi in<br />
transfinito movimento<br />
Ciò che esite è<br />
incancellabilmente<br />
memorizzato<br />
Vivi consapevolmente,<br />
olisticamente nel<br />
tempo <strong>autopoietico</strong><br />
Ostacolatore<br />
enantiodromia,<br />
l’impenetrazione dello
47<br />
48<br />
49<br />
VALERIUS<br />
CATULLUS<br />
Verona 84 a.C.<br />
Roma 54 a.C.<br />
poeta romano<br />
Opere principali<br />
LIBER<br />
CATULLIANO<br />
(116 carmi)<br />
CHARLES ROBERT<br />
DARWIN<br />
SHREWSBURY, 1809<br />
LONDRA, 1882<br />
Opere principali<br />
L'ORIGINE<br />
DELLE SPECIE<br />
JOHANN<br />
WOLFGANG VON<br />
GOETHE<br />
FRANCOFORTE SUL<br />
MENO 1749<br />
WEIMAR 1832<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
121<br />
risorgere. Noi,<br />
invece, una<br />
volta che il<br />
nostro breve<br />
giorno si spegne,<br />
abbiamo davanti<br />
il sonno di una<br />
notte senza fine.<br />
Odio e amo. Forse<br />
chiedi perché lo<br />
faccia. Non lo so,<br />
ma sento e mi<br />
tormento.<br />
Non è la più forte<br />
delle specie che<br />
sopravvive, né la<br />
più intelligente,<br />
ma quella più<br />
reattiva ai<br />
cambiamenti<br />
Qualunque cosa<br />
tu possa fare, o<br />
sognare di fare,<br />
incominciala.<br />
La vita<br />
appartiene ai<br />
∑OPHY<br />
stato coscienziale punto<br />
morte: opposticomplemenatri<br />
che, se<br />
penetrati, consentono di<br />
riconoscere l’Oikos, se<br />
stessi<br />
Ogni specie,<br />
indipendentemente<br />
dagli stati<br />
coscienziali che<br />
evidenzia,<br />
transfinitamente<br />
come principio<br />
attivo, vive,<br />
Potenzia la funzione<br />
Ypsi, attraverso<br />
l’audacia<br />
La vita-autopoiesi,<br />
transfinitamente in<br />
cambiamento, questa<br />
la sua invarianza, a<br />
cui non può non<br />
essere
50<br />
FAUST<br />
I DOLORI DEL<br />
GIOVANE<br />
WERTHER<br />
LE AFFINITÀ<br />
ELETTIVE<br />
POESIE<br />
MOHANDAS<br />
KARAMCHAND<br />
GANDHI<br />
Porbandar 1869<br />
Nuova Delhi 1948<br />
Politico e filosofo<br />
indiano<br />
Importante guida<br />
spirituale per il suo<br />
paese,<br />
lo si conosce soprattutto<br />
col nome di<br />
MAHATMA (grande<br />
anima)<br />
GALILEO GALILEI<br />
Pisa 1564<br />
Arcetri 1642<br />
fisico, filosofo,<br />
astronomo, matematico<br />
italiano<br />
padre della scienza<br />
moderna<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
122<br />
viventi, e chi vive<br />
deve essere<br />
preparato ai<br />
cambiamenti.<br />
Dove c'è molta<br />
luce, l'ombra è più<br />
nera.<br />
Il dubbio cresce con<br />
la conoscenza<br />
Ci sono cose per cui<br />
sono disposto a<br />
morire, ma non ce<br />
ne è nessuna per<br />
cui sarei disposto ad<br />
uccidere.<br />
Occhio per occhio...<br />
e il mondo diventa<br />
cieco.<br />
Perché cambiare il<br />
mondo quando<br />
possiamo cambiare<br />
noi stessi?<br />
Quello, che noi ci<br />
immaginiamo,<br />
bisogna che sia o<br />
una delle cose già<br />
∑OPHY<br />
strutturalmente<br />
preparata<br />
Dove c’è principio<br />
attivo <strong>autopoietico</strong>,<br />
luce ed ombra,<br />
indipendentemente<br />
dallo loro intesnità,<br />
possono essere<br />
generate o poste in<br />
remissione.<br />
La conoscenza<br />
autopoietica<br />
transfinita, appunto<br />
perché tale, è<br />
generatrice di spinta<br />
a conoscere.<br />
Pur se non incide<br />
sulla transfinita<br />
continuità di vita<br />
autopoiesi<br />
dell’Universi-parte, è<br />
fondamentale essere<br />
fusionalmente<br />
empatonici con la<br />
parte<br />
Cambiare se stessi? È<br />
prendere coscienza<br />
dell’impossibilità di<br />
cambiare i principi<br />
attivi autopoietici<br />
dell’Universi-parte<br />
La creatività,<br />
differentemente dalla<br />
creazione, è formata<br />
da ingredienti, da<br />
parti-Universi note,<br />
assemblate in modo
51<br />
52<br />
SIDERUS<br />
NUNCIUS<br />
DISCORSI E<br />
DIMOSTRAZIONI<br />
MATEMATICHE<br />
INTORNO A DUE<br />
NUOVE SCIENZE<br />
DIALOGO SOPRA I<br />
DUE MASSIMI<br />
SISTEMI<br />
GALIMBERTI<br />
UMBERTO<br />
Monza 1942<br />
Filosofo, psicologo,<br />
psicoanalista e docente<br />
universitario italiano<br />
Opere principali:<br />
PSICHIATRIA E<br />
FENOMENOLOGI<br />
DALL'INCONSCIO<br />
AL SIMBOLO<br />
GLI EQUIVOCI<br />
DELL'ANIMA<br />
PAESAGGI<br />
DELL'ANIMA<br />
PSICHE E<br />
TECHNE. L'UOMO<br />
NELL'ETÀ DELLA<br />
TECNICA<br />
ORME DEL<br />
SACRO.<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
123<br />
vedute, o un<br />
composto di cose o di<br />
parti delle cose<br />
altra volta<br />
vedute.<br />
Parlare<br />
oscuramente lo sa<br />
fare ognuno, ma<br />
chiaro pochissimi<br />
Maledetta quella<br />
servetta che è la<br />
logica.<br />
E se "filo-sofia"<br />
non volesse dire<br />
"amore della<br />
saggezza" ma<br />
"saggezza<br />
dell'amore",<br />
[...] Sotto ogni<br />
filosofo sottintendo<br />
un folle che vuole<br />
giocare un po' con<br />
la sua follia, e al<br />
tempo stesso non<br />
vuole diventar<br />
∑OPHY<br />
innovativo<br />
Solo linguaggio<br />
verbale? Meccanismo<br />
di fuga dal<br />
linguaggio olistico<strong>autopoietico</strong><br />
La logica senza<br />
consapevolezza dei<br />
processi sensibili e<br />
sovrasensibili, da cui<br />
nasce e si evidenzia,<br />
si asserva<br />
all’acquisito<br />
incompletoe<br />
L’Universi-parte<br />
produce amore per la<br />
saggezza, in quanto<br />
Sofia è la<br />
conseguenza di<br />
processi che<br />
includono anche ciò<br />
che denominiamo<br />
amore. La saggezza<br />
dell’amore sarebbe<br />
incompleta, sofia<br />
indica un’avanguardia<br />
che include amore
53<br />
I VIZI CAPITALI E<br />
I NUOVI VIZI<br />
LE COSE<br />
DELL'AMORE<br />
LA CASA DI<br />
PSICHE. DALLA<br />
PSICOANALISI<br />
ALLA PRATICA<br />
FILOSOFICA.<br />
AMADOU HAMPÂTÉ<br />
BA<br />
Mali Bandiagara 1901<br />
Mali Bandiagara 1991<br />
OPERE PRINCIPALI<br />
Sono allo stesso tempo<br />
religioso, poeta peul,<br />
tradizionalista, iniziato<br />
alle scienze segrete peul<br />
e bambara, storico,<br />
linguista, etnologo,<br />
sociologo, teologo,<br />
mistico, mussulmano,<br />
antropologo. Mi piace<br />
ridere e far ridere. In<br />
questo senso non sono<br />
molto diverso da un<br />
commediante. Sono un<br />
cantastorie Dogon<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
124<br />
Ripetevo loro tutto<br />
quello che sentivo<br />
raccontare alla<br />
corte di Tadjani e<br />
che costituiva<br />
l’essenza stessa<br />
della tradizione<br />
orale. C’era la<br />
poesia epica la<br />
poesia bucolica e<br />
contadina, gli elogi<br />
e gli onori di certe<br />
famiglie e gesti di<br />
coraggio, le poesie<br />
che parlavano di<br />
mestieri e le satire<br />
per censurare i<br />
costumi senza<br />
parlare degli<br />
insegnamenti<br />
pratici come la<br />
farmacopea, per<br />
esempio. Per tutta<br />
∑OPHY<br />
Insights intuitivi e<br />
sincronici<br />
dall’Universi-parte<br />
che non è capace di<br />
autodefinirsi,<br />
completamente, in<br />
quanto transfinito
54<br />
JUNG CARL<br />
GUSTAV<br />
Kesswil 1875<br />
Küsnacht 1961<br />
Psichiatra e psicoanalista<br />
svizzero<br />
Fenomeni occulti<br />
L'analisi dei sogni<br />
Psicoanalisi<br />
L'inconscio<br />
Energetica psichica.<br />
Psicologia e Alchimia<br />
La sincronicità<br />
L'uomo e i suoi<br />
simboli<br />
La saggezza orientale<br />
DIDEROT DENIS<br />
Langres 1713<br />
Parigi 1784<br />
Filosofo, enciclopedista e<br />
scrittore francese<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
125<br />
la mia vita mi<br />
sono cercato senza<br />
trovarmi. Non<br />
sarei capace di<br />
definirmi<br />
Quel che viene dopo<br />
la morte è qualcosa<br />
di uno splendore<br />
talmente<br />
indicibile, che la<br />
nostra<br />
immaginazione e<br />
la nostra<br />
sensibilità non<br />
potrebbero concepire<br />
nemmeno<br />
approssimativamen<br />
te. prima o poi, i<br />
morti diventeranno<br />
un tutt'uno con<br />
noi.<br />
Tutto ciò che ci<br />
irrita negli altri<br />
può portarci a<br />
capire noi stessi.<br />
Tutti gli esseri<br />
circolano gli uni<br />
negli altri….tutto<br />
è perpetuo fluire:<br />
∑OPHY<br />
Quel che si vive come<br />
Universi-parte, come<br />
colui che include lo<br />
stato coscienziale<br />
punto morte,<br />
coincide con la<br />
bellezza autopoietica<br />
Non c’è che un solo<br />
transfinito grande<br />
ontos-sophos-logoskraino,l’universi-
55<br />
Opere principali<br />
ENCICLOPEDIA<br />
KONRAD<br />
ZACHARIAS<br />
LORENZ<br />
Vienna 1903<br />
Altenberg 1989<br />
Etologo e filosofo<br />
austriaco. Viene<br />
considerato il fondatore<br />
della moderna<br />
etologia scientifica, da<br />
lui stesso definita come<br />
ricerca comparata sul<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
126<br />
ogni animale è più<br />
meno un uomo,<br />
ogni minerale e più<br />
o meno una<br />
pianta, ogni<br />
pianta è più o<br />
meno un<br />
animale… Ogni<br />
cosa è più o meno<br />
una qualunque<br />
altra cosa, più o<br />
meno terra, più o<br />
meno acqua, più o<br />
meno fuoco, più o<br />
meno<br />
appartenente<br />
all’uno o all’altro<br />
regno della<br />
natura…. Non c’è<br />
che un solo grande<br />
individuo: IL<br />
TUTTO.<br />
È molto probabile<br />
che una tappa<br />
decisiva nel<br />
misterioso processo<br />
dell'evoluzione<br />
dell'uomo sia<br />
rappresentata dal<br />
∑OPHY<br />
parte, se stessi<br />
Oikos è trans<br />
finitamente<br />
attenzione e<br />
partecipazione e<br />
presa di<br />
consapevolezza di se<br />
stessi<br />
L’Oikos: la risposta<br />
alle domande prima<br />
che queste vengano
56<br />
57<br />
comportamento<br />
Opere principali:<br />
L’anello di Re<br />
Salomone<br />
E l’uomo incontrò il<br />
cane)<br />
L'aggressività<br />
Il cosiddetto male<br />
Gli otto peccati<br />
capitali della nostra<br />
civiltà<br />
L'altra faccia dello<br />
specchio<br />
Il declino dell'uomo<br />
Le forme innate<br />
dell'esperienza<br />
LEONARDO di ser<br />
Piero DA VINCI<br />
VINCI, 1452<br />
AMBOISE, 1519<br />
Opere principali:<br />
IL CODICE<br />
ATLANTICO<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
127<br />
giorno in cui un<br />
essere, che stava<br />
esplorando con<br />
curiosità il suo<br />
ambiente, fermò la<br />
sua attenzione su<br />
se stesso<br />
Ogni domanda alla<br />
quale si possa dare<br />
una risposta<br />
ragionevole è<br />
lecita.<br />
D’ogni cosa la<br />
parte ritiene in sé<br />
la natura del<br />
tutto<br />
La nostra vita<br />
scaturisce dalla<br />
morte degli altri<br />
Ogni nostra<br />
cognizione<br />
principia dai<br />
sentimenti<br />
La sapienza è<br />
figliola<br />
dell’esperienza<br />
∑OPHY<br />
formulate<br />
Ogni parte-Universi è<br />
inclusa,<br />
inscindibilmente,<br />
nell’Universi che la<br />
evidenzia<br />
La vita-autopoiesi<br />
include lo stato<br />
coscienziale punto<br />
morte o punto vita di<br />
ogni parte Universi<br />
Ogni stato<br />
coscienziale nasce dal<br />
genoma auto<br />
coscienziale<br />
La sapienza, la<br />
saggezza, Sofia, è<br />
evidenza<br />
dell’Universi-parte<br />
che, tra l’altro<br />
produce esperienza
58<br />
59<br />
NELSON<br />
ROLIHLAHLA<br />
MANDELA<br />
Transkei, Sudafrica 1918<br />
Premio nobel<br />
per la pace 1993<br />
Sir THOMAS<br />
MALORY<br />
Il suo cognome è stato<br />
scritto anche<br />
MAILLORIE,<br />
MALLORY E<br />
MALEORE<br />
e viene dal francese<br />
antico maleüré,<br />
sfortunato.<br />
Newbold Revel<br />
1405/1416<br />
Newbold Revel 1471<br />
Scrittore inglese<br />
Opereprincipal<br />
i:<br />
LE MORTE<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
128<br />
Nessuno è nato<br />
schiavo, né signore,<br />
né per vivere in<br />
miseria, ma tutti<br />
siamo nati per<br />
essere fratelli.<br />
L'educazione è<br />
l'arma più potente<br />
che può cambiare<br />
il mondo.<br />
Credo infatti che<br />
nessun uomo in<br />
questo mondo abbia<br />
vissuto meglio di<br />
come io ho fatto per<br />
raggiungere quello<br />
che io ho<br />
raggiunto.<br />
∑OPHY<br />
Siamo nati come<br />
unico corpo. Quella<br />
parte di me che<br />
chiamo l’altro è un<br />
mio arto: per questo<br />
lo guarisco<br />
autoguarendomi<br />
I principi attivi<br />
autopoietici<br />
veicolano ogni<br />
psicagogia<br />
autopoietica che può<br />
autoconoscersi.<br />
L’Oikos, la<br />
mitopoiesi<br />
sigmasofica che si<br />
evince dalla parte che<br />
riconosce la propria<br />
scaturigine,<br />
l’Universi.
60<br />
D’ARTHUR<br />
THOMAS EDWARD<br />
LAWRENCE<br />
conosciuto con lo<br />
pseudonimo di<br />
LAWRENCE<br />
D'ARABIA<br />
Tremadog 1888<br />
Wareham 1935<br />
agente segreto, militare,<br />
archeologo e scrittore<br />
britannico<br />
Opere principali:<br />
I SETTE PILASTRI<br />
DELLA<br />
SAGGEZZA<br />
LUCREZIO CARO<br />
TITO<br />
TITO LUCREZIO<br />
CARO TITUS<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
129<br />
Per anni abbiamo<br />
vissuto a stretto<br />
contatto tra di noi,<br />
nel deserto nudo,<br />
sotto un cielo<br />
indifferente.<br />
Tutti gli uomini<br />
sognano: ma non<br />
allo stesso modo.<br />
Coloro che sognano<br />
di notte, nei recessi<br />
polverosi delle loro<br />
menti, si svegliano<br />
di giorno per<br />
scoprire la vanità<br />
di quelle<br />
immagini: ma<br />
coloro i quali<br />
sognano di giorno<br />
sono uomini<br />
pericolosi, perché<br />
possono mettere in<br />
pratica i loro sogni<br />
a occhi aperti, per<br />
renderli possibili.<br />
Conveniamo che<br />
nulla si origina<br />
dal nulla. Dunque<br />
∑OPHY<br />
Vestiti di sola nudità,<br />
di vita-autopoiesi<br />
scopriamo di essere<br />
parte integrante e<br />
inscindibile del cielo<br />
Sognando in base alla<br />
propria storia, la<br />
parte-Universi<br />
applicherà la propria<br />
capacità di<br />
decodifica, in base<br />
all’autoconsapevolezz<br />
a raggiunta<br />
Ogni parte si<br />
evidenzia<br />
dall’Universi che<br />
include ciò che
61<br />
62<br />
LUCRETIUS CARUS<br />
Campania, 98 a.C. o<br />
secondo altri 96 a.C.<br />
Roma, 55 a.C. o secondo<br />
altri 53 a.C.<br />
poeta e filosofo romano<br />
Opere principali:<br />
DE RERUM<br />
NATURA<br />
MAOMETTO<br />
PER I MUSSULMANI,<br />
MESSAGGIO<br />
RIVELATO DA<br />
ALLAH, PER<br />
UN TRAMITE<br />
ANGELICO, AL<br />
PROFETA<br />
MECCA CA 570<br />
MEDINA 632<br />
Opere principali:<br />
Il Corano<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
130<br />
ogni cosa visibile<br />
non perisce del<br />
tutto, poiché una<br />
cosa dall'altra la<br />
natura ricrea,e<br />
non lascia che<br />
alcuna ne nasca se<br />
non dalla morte di<br />
un'altra.<br />
Uomini, temete il<br />
vostro Signore che<br />
vi ha create da un<br />
solo essere, e da esso<br />
ha creato la sposa<br />
sua, e da loro ha<br />
tratto molti<br />
uomini e donne<br />
La morte vi<br />
coglierà ovunque<br />
sarete, foss'anche<br />
in torri fortificate<br />
Quanto a coloro<br />
che, uomini o<br />
donne, operano il<br />
bene e sono<br />
credenti, ecco coloro<br />
che entreranno nel<br />
Giardino e non<br />
subiranno alcun<br />
∑OPHY<br />
denominiamo il nulla.<br />
Dunque, ogni parte-<br />
Universi, al momento<br />
della produzione del<br />
punto morte,<br />
tornando a<br />
reintegrasi in<br />
Universi, si<br />
ripredispone per riesprimwersi<br />
per rievidenziarsi<br />
in<br />
invarianti<br />
morfologie.<br />
Esseri umani siete voi<br />
stessi, l’Universi da<br />
cui vi siete<br />
evidenziati cosi per<br />
tutte le altre parti-<br />
Universi<br />
Possiamo produrre<br />
stato coscienziale<br />
punto morte come<br />
testimonianza di<br />
propria facoltà<br />
esistenziale<br />
Ogni Io acquisito che<br />
vive in loro stessi non<br />
può generare ciò che<br />
denominano bene o<br />
male: sono loro che si<br />
trovano nella<br />
consapevolezza<br />
autopoietica
63<br />
64<br />
MICHELANGELO<br />
BUONARROTI<br />
Caprese Michelangelo<br />
1475<br />
Roma 1564<br />
Scultore, pittore,<br />
architetto e poeta<br />
italiano<br />
riconosciuto già al suo<br />
tempo come<br />
uno dei più grandi artisti<br />
di sempre<br />
Opere principali:<br />
RIME<br />
DON LORENZO<br />
MILANI<br />
COMPARETTI<br />
Firenze 1923<br />
Firenze 1967<br />
Noto per il suo impegno<br />
civile nell'educazione dei<br />
poveri e per il valore<br />
pedagogico della sua<br />
esperienza di Maestro<br />
OPERE PRINCIPALI<br />
LETTERA AD<br />
UNA<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
131<br />
torto, foss'anche<br />
[del peso] di una<br />
fibra di dattero<br />
Si dipinge col<br />
cervello et non con<br />
le mani<br />
Desti a me<br />
quest'anima<br />
divina e poi la<br />
imprigionasti in<br />
un corpo debole e<br />
fragile, com'è triste<br />
viverci dentro.<br />
Su una parete<br />
della nostra scuola<br />
c’è scritto grande "I<br />
CARE". È il motto<br />
intraducibile dei<br />
giovani americani<br />
migliori: "me ne<br />
importa, mi sta a<br />
cuore". È il<br />
contrario esatto del<br />
motto fascista "me<br />
ne frego".<br />
Non c’è nulla che<br />
∑OPHY<br />
Si crea Sigtma-Art,<br />
consapevoli<br />
dell’Universi messi a<br />
sostegno delle mani,<br />
dell’azione<br />
Veicolando Io<br />
<strong>autopoietico</strong>acquisito<br />
vivo che il<br />
corpo ne è l’evidenza,<br />
utile per prendere<br />
consapevolezza di me<br />
stesso<br />
E’ la consapevolezza<br />
di essere Universiparte,<br />
transfinito<br />
inscindibile, e lo star<br />
a cuore, importare è<br />
sinonimo di interesse<br />
per quella parte di se<br />
stessi che<br />
denominiamo l’altro,<br />
la parte-Universi, in<br />
cui si riconosce la<br />
stessa vita-autopoiesi<br />
(parti uguali, la<br />
fusionalità in parti<br />
disuguali<br />
l’autonomia,<br />
l’identità diversa di<br />
ognuno), il<br />
riconoscimento di
65<br />
66<br />
PROFESSORESSA<br />
LETTERA AI<br />
GIUDICI<br />
FRIEDRICH<br />
WILHELM<br />
NIETZSCHE<br />
Röcken 1844<br />
Weimar 1900<br />
Filosofo e scrittore<br />
Tedesco<br />
Opere principali:<br />
LA NASCITA<br />
DELLA<br />
TRAGEDIA<br />
COSÌ PARLÒ<br />
ZARATHUSTRA<br />
AL DI LÀ DEL<br />
BENE E DEL<br />
MALE<br />
L’ANTICRISTO<br />
UMANO, TROPPO<br />
UMANO<br />
ECCE HOMO<br />
LA GAIA SCIENZA<br />
RENÉ ADOLPHE<br />
SCHWALLER de<br />
LUBICZ<br />
Asnières 1887<br />
Grasse 1961<br />
Egittologo e esoterista<br />
francese<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
132<br />
sia più ingiusto<br />
quanto far parti<br />
uguali fra<br />
disuguali.<br />
Per vivere soli<br />
bisogna essere o un<br />
animale o un dio,<br />
dice Aristotele.<br />
Manca il terzo<br />
caso: bisogna essere<br />
l'uno e l'altro, un<br />
filosofo.<br />
I fatti non ci sono,<br />
bensì solo<br />
interpretazioni.<br />
Io vi insegno il<br />
superuomo. L'uomo<br />
è qualcosa che deve<br />
essere superato. Che<br />
avete fatto per<br />
superarlo?<br />
La Natura è la<br />
forma simbolica di<br />
ciò che è fuori<br />
dalla Natura.<br />
Una simbolica deve<br />
mostrarsi, non si<br />
∑OPHY<br />
una funzionalità<br />
dell’autonomia<br />
fusionale<br />
autopoietica.<br />
Essendo unico corpo,<br />
l’Universi-parte<br />
necessariamente vive<br />
solo, non ha alterità,<br />
un maieuta<br />
L’interpretazione<br />
deve ravvedere la<br />
necessità di formarsi<br />
a se stessa per<br />
autotransmutarsi. Li<br />
nasce il fatto<br />
<strong>autopoietico</strong><br />
Io vi insegno<br />
l’Universi-parte,<br />
l’essere umano,<br />
identificato in se<br />
stesso, è qualche cosa<br />
che deve essere posto<br />
in remissione. Cosa<br />
ho fatto? Mi sono<br />
formato a mestesso!<br />
La manifestazione<br />
sensibile è<br />
l’espressione<br />
simbolico-reale di ciò<br />
che la genera. Tale<br />
manifestazione si<br />
mostra naturalmente<br />
É lo stato<br />
identificativo nel solo
67<br />
Opere principali:<br />
VERBO NATURA<br />
ESOTERISMO E<br />
SIMBOLO<br />
SIMBOLO E<br />
SIMBOLICA<br />
LA TEOCRAZIA<br />
FARAONICA<br />
LA SCIENZA<br />
SACRA DEI<br />
FARAONI<br />
IL TEMPIO<br />
DELL'UOMO<br />
PITAGORA<br />
Samo 575 a.C.<br />
Metaponto 495 a.C.<br />
filosofo, matematico,<br />
legislatore greco antico<br />
QUASI<br />
SICURAMENTE<br />
PITAGORA NON<br />
LASCIÒ NULLA DI<br />
SCRITTO.<br />
Opere principali<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
133<br />
può inventare e<br />
non può essere<br />
convenzionale,<br />
come il linguaggio<br />
artificiale della<br />
logica simbolica. Si<br />
sarebbe potuta<br />
"inventare" la<br />
rivelazione<br />
cristica?<br />
[...] ma quel che ci<br />
riguarda adesso<br />
non è una<br />
rinascita, è una<br />
resurrezione<br />
La morte è<br />
l'ignoranza della<br />
vita: quanti<br />
uomini morti si<br />
aggirano tra i<br />
viventi.<br />
La ragione è<br />
immortale, tutto il<br />
resto è mortale<br />
∑OPHY<br />
sensibile che dovrà<br />
risorgere alle<br />
estensioni non locali,<br />
da cui nasce<br />
Il campo coscienziale<br />
<strong>autopoietico</strong> è trans<br />
finitamente in vita,<br />
Essendo costituito da<br />
parti anche queste ne<br />
assumono la stessa<br />
carateristica, una<br />
delle essenze<br />
formanti la ragione
68<br />
69<br />
attribuitegli:<br />
I TRE LIBRI<br />
VERSI AUREI<br />
SOCRATE<br />
ATENE 469 A.C.<br />
ATENE 399 A.C.<br />
È ben noto il fatto che<br />
Socrate non abbia<br />
lasciato alcuno scritto.<br />
Ricaviamo il suo<br />
pensiero dalle opere dei<br />
discepoli, tra cui<br />
spicca soprattutto<br />
Platone<br />
MARY SHELLEY<br />
NATA MARY<br />
WOLLSTONECRAFT<br />
GODWIN<br />
Londra1797<br />
Londra 1851<br />
Opere principali:<br />
FRANKENSTEIN, OR<br />
THE MODERN<br />
PROMETHEUS<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
134<br />
Chi vuol muovere<br />
il mondo prima<br />
muova se stesso<br />
Esiste un solo bene,<br />
la conoscenza, e un<br />
solo male,<br />
l’ignoranza<br />
Una vita senza<br />
ricerca non è degna<br />
di essere vissuta<br />
Dove saremmo, se<br />
nessuno cercasse di<br />
scoprire cosa c'è al<br />
di là?<br />
Non ha mai<br />
desiderato di<br />
guardare oltre le<br />
nuvole, le stelle?<br />
di scoprire che cosa<br />
fa fiorire gli<br />
alberi? e cosa<br />
trasforma in luce<br />
l'oscurità?<br />
∑OPHY<br />
L’Universi-parte, se<br />
stessi, è in transfinito<br />
movimento<br />
<strong>autopoietico</strong> che<br />
include anche il<br />
fermo<br />
Esiste un solo campo<br />
coscienziale<br />
<strong>autopoietico</strong>acquisito,<br />
di cui ciò<br />
che denominamo<br />
bene e ciò che<br />
denoniniamo male<br />
sono soltanto<br />
semplici produzioni.<br />
Il metabisogno<br />
dell’Oikos, la<br />
consapevole pulsione<br />
autopoietica a vivere<br />
a conoscere<br />
Non dove:<br />
saremmo Universi!<br />
Io, Oikos, ho sempre<br />
generato tali<br />
domande, tali<br />
risposte e ciò che<br />
consente di genere<br />
entrambe
70<br />
71<br />
MILAREPA<br />
RJE-BTSUN MI-LA-<br />
RAS-PA<br />
1051 nel villaggio<br />
tibetano di Kyagnatsa<br />
nella provincia di<br />
Gung-thang (al confine<br />
con il Nepal) 1135 uno<br />
dei principali maestri<br />
della scuola Kagyo del<br />
Buddhismo tibetano<br />
mago e lama buddhista<br />
Opere principali:<br />
La storia di Milarepa<br />
fu scritta nel dodicesimo<br />
secolo dal suo discepolo<br />
RECHUNGPA<br />
GARY ZUKAV<br />
cresciuto nel Midwest, si<br />
è laureato ad Harvard ed<br />
è stato ufficiale delle<br />
Forze Speciali<br />
dell’esercito degli Stati<br />
Uniti con servizio in<br />
Vietnam. I suoi libri<br />
sono arrivati tutti ai<br />
primi posti della<br />
classifica del New York<br />
Times. La danza dei<br />
maestri Wu Li ha vinto<br />
l’American Book Award<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
135<br />
Prestate dunque<br />
fede ed attenzione<br />
alla legge del<br />
karma che regola<br />
le cause e gli<br />
effetti: ricordatevi<br />
l'ignoranza<br />
dell'ora della<br />
nostra morte e i<br />
castighi della vita<br />
mondana.<br />
Giacché lo spazio è<br />
illimitato e le<br />
creature<br />
innumerevoli<br />
avrete sempre<br />
l'occasione di agire<br />
a vantaggio degli<br />
altri, quando<br />
sarete in grado di<br />
farlo. .<br />
Siamo convinti di<br />
essere gli unici<br />
dotati di coscienza<br />
e che l'Universo ne<br />
sia del tutto privo.<br />
Siamo abituati a<br />
credere che<br />
qualcosa o è in un<br />
∑OPHY<br />
L’Oikos, la<br />
remissione definitiva<br />
del Karma e delal<br />
reincarnazione,<br />
induttore della<br />
consapevolezza del<br />
punto morte.<br />
La conoscenza<br />
autopoietica come<br />
l’acqua salata fa<br />
venire più sete<br />
Oikos, Universiparte,<br />
noi stessi, è<br />
autocoscienza in<br />
azione.<br />
Il vuoto,<br />
inconcepibilmente<br />
pieno e il pieno<br />
inconcepibilmente<br />
vuoto, sono<br />
astrazioni<br />
dell’Universi-parte,
72<br />
for Science. Insieme a<br />
Linda Francis ha fondato<br />
il Seat of the Soul<br />
Institute.<br />
LA DANZA DEI<br />
MAESTRI WU<br />
UNA SEDIA<br />
DELL’ANIMA<br />
LA MENTE<br />
DELL’ANIMA<br />
IL CUORE<br />
DELL’ANIMA<br />
DA ANIMA A<br />
ANIMA<br />
STORIE<br />
DELL’ANIMA<br />
MONROE SCHULZ<br />
CHARLES<br />
SAINT PAUL, MINNESOTA,<br />
1922<br />
SANTA ROSA,<br />
CALIFORNIA 2000<br />
Opere principali:<br />
Peanuts<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
136<br />
posto, o non lo è. La<br />
nostra esperienza<br />
ci dice che il mondo<br />
fisico è solido, reale,<br />
e indipendente da<br />
noi. La meccanica<br />
quantistica dice<br />
semplicemente che<br />
non è affatto così.<br />
Nel mondo<br />
subatomico il<br />
"vuoto",<br />
ovviamente non è<br />
vuoto. Nel mondo<br />
reale non esiste<br />
una cosa come lo<br />
"spazio vuoto". È<br />
una costruzione<br />
mentale, che<br />
abbiamo presa per<br />
vera...<br />
Mi hanno<br />
vaccinato<br />
contro la polio e gli<br />
orecchioni. Mi<br />
hanno vaccinato<br />
contro la<br />
varicella,<br />
la tosse canina e il<br />
∑OPHY<br />
noi stessi<br />
A tutela e a salvaguardia<br />
della gelotologia<br />
autopoietica, interiore<br />
ed esterna
73<br />
AVESTA<br />
("Il Fondamentale" o il<br />
"Il Comandamento" [di<br />
Zarathuštra])<br />
è il titolo complessivo<br />
dei testi sacri dell'antico<br />
Iran,<br />
appartenenti alla<br />
religione Zoroastriana.<br />
È il testo sacro dello<br />
ZOROASTRISMO o<br />
MAZDZISMO che ha<br />
valore di rivelazione<br />
divina.<br />
I Gatha o canti composti<br />
dallo stesso<br />
ZARATUSTRA sono la<br />
parte più antica, scritti in<br />
una lingua più arcaica;<br />
gli Yasht sono testi<br />
posteriori costituiti da<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
137<br />
morbillo. Poi sono<br />
caduto dale Scale<br />
Io amo l'umanità.<br />
È la gente che non<br />
sopporto!<br />
Storia del Mondo.<br />
I vulcani<br />
eruttarono.<br />
Gli oceani<br />
ribollirono.<br />
L'universo era i<br />
tumulto. Poi<br />
venne il cane<br />
Ci sono due spiriti<br />
irriducibilmente<br />
opposti, nel<br />
pensiero, nella<br />
parola,<br />
nell’azione. L’uno<br />
apporta la vita,<br />
l’altro la morte. I<br />
due spiriti si<br />
affrontano in ogni<br />
uomo e in ogni<br />
popolo, e si<br />
affrontano dalle<br />
origini fino alla<br />
fine dei tempi<br />
∑OPHY<br />
Enantiodromia di<br />
opposticomplementari,<br />
di<br />
dicotomie in cerca di<br />
chi li genera per<br />
auto-porsi in<br />
remissione La genesi<br />
dell’autiocoscienza,<br />
dell’Oikos
74<br />
inni in onore di varie<br />
divinità minori;<br />
i Videvdat riguardano<br />
varie questioni relative<br />
ai demoni.<br />
TANÀKH<br />
(raramente:<br />
Tenàkh))<br />
LE TRE LETTERE<br />
TNKH SONO<br />
INFATTI LE INIZIALI<br />
DELL'ESPRESSIONE<br />
TORAH,<br />
NEVI'IM,<br />
KETUVIM<br />
75 VANGELI<br />
raccontano la vita e la<br />
predicazione di Gesù.<br />
"Vangelo" deriva dalla<br />
parola greca<br />
euanghélion, e significa<br />
"lieto annunzio", "buona<br />
notizia". dal punto di<br />
vista religioso, quattro di<br />
essi sono considerati<br />
canonici; gli altri sono<br />
detti vangeli apocrifi.<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
138<br />
E Dio disse:<br />
Facciamo l’uomo a<br />
nostra immagine,<br />
a nostra<br />
somiglianza, e<br />
domini sui pesci del<br />
mare e sugli uccelli<br />
del cielo, sul<br />
bestiame, su tutte<br />
le bestie selvatiche<br />
e su tutti i rettili<br />
che strisciano sulla<br />
terra. Dio creò<br />
l’uomo a sua<br />
immagine; a<br />
immagine di Dio lo<br />
creò; maschio e<br />
femmina li creò.<br />
Chi è senza<br />
peccato, scagli la<br />
prima pietra<br />
Date a Cesare<br />
quello che è di<br />
Cesare e a Dio<br />
quello che è di Dio.<br />
Ama il prossimo<br />
∑OPHY<br />
L’universe-parte fa: la<br />
parte-Universi, a sua<br />
auto-simmetriasomiglianza,<br />
Nell’Oikos io sono tu,<br />
tu sono io. Creiamo<br />
con l’Oikos il tu sei<br />
mee stesso, la<br />
remissione del<br />
giudizio, per non<br />
auto-giudicarsi
76<br />
il vangelo secondo<br />
Matteo,<br />
il vangelo secondo<br />
Marco,<br />
il vangelos econdo<br />
Luca,<br />
il vangelo secondo<br />
Giovanni.<br />
KANT IMMANUEL<br />
Königsberg 1724<br />
Königsberg 1804<br />
filosofo tedesco<br />
Opere principali:<br />
CRITICA DELLA<br />
RAGION PURA<br />
CRITICA DELLA<br />
RAGION PRATICA<br />
CRITICA DEL<br />
GIUDIZIO<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
139<br />
tuo come te stesso.<br />
Non giudicate, per<br />
non essere<br />
giudicati; perché<br />
col giudizio con cui<br />
giudicate sarete<br />
giudicati, e con la<br />
misura con la<br />
quale misurate<br />
sarete misurati.<br />
Concedi alla<br />
ragione il<br />
privilegio di essere<br />
l’ultima pietra di<br />
paragone della<br />
verità.<br />
Due cose hanno<br />
soddisfatto la mia<br />
mente con nuova e<br />
crescente<br />
ammirazione e<br />
soggezione e hanno<br />
occupato<br />
persistentemente il<br />
mio pensiero: il<br />
cielo stellato sopra<br />
di me e la legge<br />
morale dentro di<br />
me.<br />
∑OPHY<br />
La coscienza olisticoautopoietica:<br />
la<br />
pietra autopoietica di<br />
riferimento, per<br />
entrare nella<br />
conoscenza<br />
La linea del destino<br />
autopoietica: la<br />
transmutazione di<br />
ogni linea del destino<br />
acquisita.
77<br />
FRIEDRICH ENGELS<br />
Barmen, 1820<br />
Londra, 1895<br />
economista, filosofo e<br />
polito tedesco, fondatore<br />
con Karl Marx del<br />
materialismo storico e<br />
del materialismo<br />
dialettico<br />
Opere principali:<br />
LA SACRA<br />
FAMIGLIA, CON<br />
KARL MARX<br />
MANIFESTO DEL<br />
PARTITO<br />
COMUNISTA, CON<br />
KARL MARX<br />
L'EVOLUZIONE<br />
DEL SOCIALISMO<br />
DALL'UTOPIA<br />
ALLA SCIENZA<br />
DIALETTICA<br />
DELLA NATURA<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
140<br />
Sapere aude!!<br />
Coloro che dicono<br />
che il mondo andrà<br />
sempre così come è<br />
andato finora [...]<br />
contribuiscono a<br />
far sì che l'oggetto<br />
della loro<br />
predizione si<br />
avveri.<br />
Ogni giorno esistono<br />
centinaia di esseri<br />
umani che,<br />
abbindolati dai<br />
mezzi di<br />
comunicazione,<br />
darebbero persino la<br />
vita per gli stessi<br />
uomini che li<br />
sfruttano da<br />
generazioni.<br />
La dialettica del<br />
cervello è solo il<br />
riflesso del<br />
movimento del<br />
mondo reale,<br />
entrambi della<br />
natura e della<br />
storia.<br />
∑OPHY<br />
Stati identificativi,<br />
non consapevoli di se<br />
stessi: comunque si<br />
tratta di funzioni<br />
Ypsi autocreate,<br />
propedeutiche alla<br />
conoscenza di se<br />
stessi<br />
Potenzialmente, ogni<br />
parte può olosspecializzarsi<br />
e olosriconoscersi
78<br />
GIALAL AL-DIN<br />
RUMI<br />
Balkh 1207<br />
Konya 1273<br />
Poeta e mistico persiano<br />
Fondatore della<br />
confraternita sufi dei<br />
"DERVISCI<br />
ROTANTI" (mevlevi), è<br />
considerato il massimo<br />
poeta mistico della<br />
letteratura persiana.<br />
In seguito alla sua<br />
dipartita i suoi seguaci si<br />
organizzarono<br />
nell'ordine<br />
MAWLANIANO,<br />
duranti i quali riti<br />
tentavano di<br />
raggiungere lo stato di<br />
trance per mezzo di<br />
danze rituali<br />
CLAUDE LÉVI-<br />
STRAUSS<br />
Bruxelles 1908<br />
Parigi 2009<br />
antropologo, psicologo e<br />
filosofo francese<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
141<br />
Nessuno avrà una<br />
sfera esclusiva di<br />
attività, ma<br />
ciascuno potrà<br />
diventare completo<br />
in qualunque<br />
ramo desideri;<br />
Viaggia da te stesso<br />
in te stesso. Al di là<br />
dalle idee, al di là<br />
da ciò che è giusto e<br />
ingiusto, c'è un<br />
luogo. Noi ci<br />
incontreremo là.<br />
Quando cerchi Dio,<br />
Dio è lo sguardo dei<br />
tuoi occhi<br />
Lo scienziato non è<br />
l'uomo che fornisce<br />
le vere risposte; è<br />
quello che pone le<br />
∑OPHY<br />
Noi siamo arrivati là,<br />
l’Oikos la base del<br />
prossimo viaggio.<br />
Quando cerchi Dio,<br />
trovi ipotesi, quando<br />
esplori l’ipotesi, trovi<br />
ciò che ha generato<br />
Dio e l’ipotesi<br />
Il Maieuta<br />
sigmasofico è colui<br />
che vive i processi,<br />
in grado di generare<br />
ogni domanda e ogni
79<br />
Opere principali:<br />
LA VITA<br />
FAMILIARE E<br />
SOCIALE DEI<br />
NAMBIKWARA<br />
LE STRUTTURE<br />
ELEMENTARI<br />
DELLA<br />
PARENTELA<br />
TRISTI TROPICI<br />
ANTROPOLOGIA<br />
STRUTTURALE<br />
IL PENSIERO<br />
SELVAGGIO<br />
IL CRUDO E IL<br />
COTTO<br />
RAZZA E STORIA<br />
E ALTRI SAGGI DI<br />
ANTROPOLOGIA<br />
DAL MIELE ALLE<br />
CENERI<br />
LE ORIGINI<br />
DELLE BUONE<br />
MANIERE A<br />
TAVOLA<br />
L'UOMO NUDO<br />
MITO E<br />
SIGNIFICATO<br />
NELLO<br />
MANGIAMELI<br />
in arte<br />
∑OPHY<br />
Frascati, 1958 ha<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
142<br />
vere domande.<br />
La musica è una<br />
macchina per<br />
sopprimere il<br />
tempo.<br />
Nel modo più<br />
inatteso, è proprio<br />
il dialogo con la<br />
scienza ciò che<br />
rende nuovamente<br />
attuale il pensiero<br />
mitico.<br />
Nulla, allo stato<br />
attuale della<br />
scienza, permette<br />
di affermare la<br />
superiorità o<br />
l'inferiorità<br />
intellettuale di<br />
una razza rispetto<br />
all'altra.<br />
Il mondo ha avuto<br />
origine senza la<br />
presenza dell'uomo<br />
e finirà senza di<br />
lui.!<br />
Per creare l’essere<br />
∑OPHY<br />
risposta.<br />
La coscienza unica,<br />
produttrice di spaziotempi.<br />
L’Universi–parte ha<br />
sempre incluso la<br />
parte Universi,<br />
denominata essere<br />
umano. Non ha avuto<br />
origine e non avrà<br />
fine: vive nel tempo<br />
<strong>autopoietico</strong>.
80<br />
fondato la Via di<br />
conoscenza<br />
SIGMASOFIA<br />
Opere principali:<br />
S.T.o.E. <strong>Sigmasophy</strong><br />
Theory of Everything<br />
18 volumi<br />
Oikos<br />
La Bioetica<br />
autopoioetica<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
143<br />
umano e la società<br />
autopoietici<br />
Oikos: la naturale<br />
transmutazione<br />
del Tempio<br />
∑OPHY<br />
∑OPHY<br />
Nota Bene:<br />
L’elenco completo della funzione Ypsi della bibliosofia<br />
autopoietica Universale sarà pubblicato nel secondo volume di<br />
Oikos,<br />
E’ rappresentato, inoltre, lungo il perimetro della<br />
parete destra della scala autopoietica discendente-ascendente<br />
il ∑igma delle scoperte fondamentali di Ontos-sophos-logos<br />
dell’autocoscienza e di autocoscienza dell’ontos-sophos-logos,<br />
dell’ultimo centenario dell’anno duemila.<br />
ANNO SCOPERTE ONTOS-SOPHOS-<br />
LOGICHE (SCIENZA)<br />
Scoperta del quanto di energia<br />
Avvio della meccanica quantistica<br />
Trasmissione via radio di Guglielmo<br />
Marconi<br />
Freud pubblica i «Saggi sulla sessualità»<br />
1900-1910: Pavlov scopre i riflessi condizionati<br />
Nasce la teoria della Relatività speciale
1911-1920<br />
1921-1930<br />
1931-1940<br />
1941-1950<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
144<br />
Trasvolata della Manica<br />
Geiger costruisce il primo misuratore di<br />
radioattività<br />
Modello dell’atomo di Rutheford.<br />
Hess scopre i raggi cosmici<br />
Teoria di Bohr sulla struttura dell’atomo<br />
Teoria della Relatività generale di<br />
Einstein<br />
Banting e Best scoprono l’insulina<br />
Conferma del dualismo onda/particella<br />
della luce<br />
Dimostrata l’esistenza della ionosfera.<br />
Pauli elabora il Principio di Esclusione<br />
Principio di Indeterminazione di<br />
Heisenberg<br />
Scoperta della penicillina<br />
Dirac ipotizza l’antimateria.<br />
Microscopio elettronico<br />
Scoperta del neutrone<br />
Scoperta dell’interazione debole<br />
Yukawa teorizza l’interazione forte<br />
Scoperta la fissione dell’atomo<br />
Fermi realizza la prima pila atomica<br />
Hunt inventa il sonar<br />
Scoperta che l’informazione ereditaria di<br />
tutti gli esseri viventi è contenuta nel<br />
Dna<br />
Esplode la prima bomba atomica Nascita<br />
del primo calcolatore elettronico<br />
∑OPHY
1951-1960<br />
1961-1970<br />
1971-1980<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
145<br />
Nascita del primo reattore nucleare<br />
veloce<br />
Teoria dell’elettrodinamica quantistica<br />
Prima pillola anticoncezionale<br />
Fusione nucleare artificiale<br />
Scoperta la struttura a doppia elica del<br />
Dna<br />
Segré scopre l’antiprotone<br />
Reines individua il neutrino<br />
Teoria della superconduttività<br />
Gagarin primo uomo nello spazio<br />
Identificazione del codice genetico<br />
Primo trapianto di fegato<br />
Scoperti i meccanismi della trascrizione<br />
genetica<br />
Primo trapianto di cuore<br />
Teoria elettrodebole<br />
Sbarco sulla Luna<br />
Primo microprocessore<br />
Cromodinamica quantistica<br />
Prima Tac, tomografia assiale<br />
computerizzata;<br />
Risonanza magnetica nucleare<br />
Scoperta del quark<br />
Charm primo personal computer<br />
∑OPHY
1981-1990<br />
1991-2000<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
146<br />
Nasce la prima bambina concepita in<br />
provetta<br />
Telefoni cellulari<br />
Lancio dello Shuttle<br />
Scoperte le particelle W<br />
Pioneer 10» (Nasa) supera i confini del<br />
sistema planetario<br />
World Wide Web<br />
Primo trapianto di geni su un uomo<br />
Telescopio spaziale «Hubble<br />
Energia da fusione nucleare<br />
Conclusa la costruzione del tunnel sotto<br />
La Manica.<br />
Scoperto il Top, sesto e ultimo quark<br />
Daniel Cohen classifica novantamila dei<br />
centomila geni umani<br />
Prima clonazione di un mammifero<br />
L’universo, nel suo insieme, è in rotazione<br />
Comportamenti superluminali<br />
Completata la lettura del genoma umano<br />
2001-2010 Vedi secondo volume<br />
Percorrendo la scala ci si trova nella condizione che può<br />
assumere di<br />
osare,<br />
ad osare di più,<br />
iniziando a porre in remissione ciò che, ancora, ostacola, esita,<br />
nell’Io acquisito. Si procede con lo<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
147<br />
srotolamento delle azioni,<br />
delle esperienze vissute durante la propria esistenza, dal<br />
momento attuale e andando a ritroso fino al punto che la<br />
ricordanza autopoietica 67<br />
ci consente in quel momento, per iniziare a viverle e a sentirle<br />
come un unico Σigma (sommatoria più proprietà emergente<br />
della funzione Ypsi d’ingresso), ossia ciò che dovrà trovare<br />
ulteriore Risalita e transmutazione.<br />
Il ricercatore è consapevole di aver superato la porta<br />
reale dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>: la Concentrazione-<br />
transmutazione autopoietica che sta vivendo è olosdirezionata<br />
verso la scoperta vissuta dei significati-significanti<br />
autopoietici dell’Oikos. Si tratta di potenziamenti<br />
dell’autoconsapevolezza dell’Universi-parte, ossia di ciò che<br />
dovremo iniziare a far ricadere nell’azione bioetica<br />
autopoietica, sensorio-percettiva, quotidiana.<br />
E’ iniziare ad accettare di riconoscersi,<br />
consapevolmente, secondo i principi attivi autopoietici<br />
archetipici non locali, innati.<br />
Si comprende di più la funzione esistenziale quotidiana<br />
Io-somatica da cui proveniamo, che cosa esattamente<br />
significhi il<br />
non si può uscire da una stanza, da un Σigma,<br />
se prima non si è entrati, processo da transmutare<br />
nell’olospresenza simultanea in entrambi gli stati.<br />
E’ questa l’intenzionalità che si dovrà evocare con continuità,<br />
mantenendo così, costante,<br />
67 Ricordanza autopoietica: vedi nota 89, pagina 425;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
148<br />
la remissione dello stato identificativo<br />
nell’ostacolatore enantiodromia 68<br />
prodotta nel sensorio-percettivo dall’Io acquisito (è bella o<br />
brutta, è positiva o negativa, è giusta o sbagliata ecc.). La<br />
torre d'avorio acquisita<br />
che ci eravamo costruiti e che abbiamo già destrutturato, fatto<br />
crollare, segna l’inizio della<br />
leggerezza autopoietica,<br />
la condizione che, pur avendo un peso, sente, intuisce che può<br />
volare. Come ci ha già indicato il<br />
simbolo del transfinito con principi attivi<br />
a guardia della porta.<br />
E’ olosdirezionato, ma il ricercatore ancora non vede,<br />
pienamente,<br />
la legge autopoietica scritta nelle cellule, negli atomi.<br />
(…).<br />
68 Ostacolatore enantiodromia: vedi nota 69, pagina 420;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
149<br />
A metà della scala autopoietica discendente-ascendente,<br />
si evidenziano sulle pareti di destra e di sinistra due<br />
lastre olosdirezionatrici<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
150<br />
che fuoriescono dalle pareti, su cui sono evidenziati due<br />
aforismi e due immagini,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
151<br />
PRIMA LASTRA OLOSDIREZIONATRICE<br />
Allorchè si intuisce il metabisogno pulsione<br />
autopoietica a vivere, a conoscere,<br />
si apre l’Io acquisito di colui che è pronto a formarsi<br />
a se stesso: l’Universi-parte<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
152<br />
SECONDA LASTRA OLOSDIREZIONATRICE<br />
Dal tempo <strong>autopoietico</strong>,<br />
insights intuitivi e sincronici per il Kairos e lo<br />
spazio-tempo<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
153<br />
Sono situazioni dell’Io acquisito che evidenziano lo stato Iosomato-<strong>autopoietico</strong><br />
di<br />
pellegrino sul posto,<br />
nella propria coscienza.<br />
Proseguendo nella discesa in se stessi, ci si trova nel<br />
Σigma della linea del destino autopoietica-acquisita,<br />
formata da specchi, olosdirezionalmente e transfinitamente<br />
riflettenti, che indicano il superamento definitivo della<br />
condizione di consapevolezza in seguito alla quale abbiamo<br />
affermato:<br />
Le azioni vissute durante il fluire della vita-<br />
autopoiesi e dello stato coscienziale punto morte sono<br />
uno specchio delle reazioni a quelle azioni. Come<br />
specchiandoci vediamo noi stessi, così nelle azioni della<br />
vita-autopoiesi possiamo vedere le reazioni a quelle<br />
stesse azioni. Siamo pronti per penetrare, per conoscere e<br />
risalire quelle reazioni, fino a vivere la fonte dalla<br />
quale scaturiscono, l’Oikos <strong>autopoietico</strong>, se stessi.<br />
Si inizia a respirare<br />
l’atmosfera<br />
dell’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy<br />
Σigma della linea del destino autopoietica-acquisita<br />
Dopo la scala discendente-ascendente, ci si trova nel<br />
Σigma della linea del destino autopoietica-acquisita,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
quello che presume di dover produrre<br />
la scelta di vita-autopoiesi<br />
della<br />
154<br />
via che conduce a se stessi: l’Universi-parte .<br />
I riferimenti spazio-temporali tendono a modificarsi.<br />
Tutto l’insieme emana atmosfere intuite nello stesso<br />
tempo conosciute e sconosciute<br />
Significa che il ricercatore è posto di fronte a se stesso,<br />
all’assunzione ulteriore dell’intenzionalità-intento di vita. Si<br />
può produrre lo stato di coscienza, per cui si è consapevoli che<br />
tutti gli stati coscienziali Io-somato-autopoietici acquisiti<br />
sono sorretti da noi. Il cuore è in movimento e, se è giunto<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
155<br />
nel ∑igma della linea del destino autopoietica-<br />
acquisita, significa che quell'Io acquisito è in qualche modo<br />
saturo di gruppi, di strutture, di autorità religiose e<br />
scientifiche, di esperti, di dissimulazioni, di segreti, di<br />
regole (…):<br />
è stanco delle leggi esclusivamente sensorio-percettive.<br />
Nuove vie e autoconsapevolezze cerca.<br />
Per lasciare questo stato, il ricercatore dovrà produrre<br />
intenzionalità autopoietica<br />
ad orientarsi verso altre autoconsapevolezze. Può rendersi<br />
conto della presenza di forme di intuizione, ma anche di<br />
solitudine autopoietica 69 . E’ lì, solo, di fronte al bivio, alla<br />
linea del destino che può condurlo ad estensioni ulteriori di se<br />
stesso.<br />
Sa che non è tecnicamente possibile negare la propria<br />
storia di provenienza, di essere stato specchio delle reazioni<br />
e, con questa consapevolezza a sostegno, potrà scegliere la<br />
direzione. Sono tre quelle che si dipanano lì, dinanzi a lui:<br />
1. Σigma-sfera della risalita-transmutazione<br />
2. Σigma-sfera dell’identificazione entropica<br />
3. La porta dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
69 Solitudine autopoietica: vedi nota 104, pagina 429;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
1. Σigma-sfera della risalita-transmutazione<br />
156<br />
∑OPHY<br />
(…) Non vede ancora<br />
la legge autopoietica:<br />
è in marcia (…).<br />
Si entra dalla porta di sinistra, nella<br />
Σigma-sfera della risalita-transmutazione.<br />
Si sale, si ascende, in modo curvilineo, spiraliforme, intorno<br />
all’Oikos, per cinque metri fino alla<br />
porta autopoietica chiusaperta;<br />
insights intuitivi di verità autopoietica si alternano a<br />
insights di verità scientifica acquisita.<br />
L’Io acquisito ha percorso quella linea del destino, per<br />
accedere ai significati vissuti di se stesso, ma è ancora vicino e<br />
identificato nella propria storia acquisita, nei bisogni-desideri<br />
del corpo e del sistema nervoso.<br />
Si trova in un<br />
corridoio ascendente.<br />
Dalla sigma sfera della risalita-transmutazione, si<br />
procede verso l’assunzione della sperimentazione di sé,<br />
attraverso le proprie abilità verso il cui potenziamento il<br />
termine ascesi, dal greco askesis, orienta.<br />
Asceta è il libero ricercatore sulla coscienza che affina,<br />
potenzia il proprio Io acquisito, la propria abilità Io-somatoautopoietica,<br />
per vivere se stesso, l’Universi-parte e produrre<br />
conoscenza autopoietica.<br />
E’ il lavoro di autoforgiatura che avviene anche<br />
attraverso arti marziali interiori, utili a conseguire risultati<br />
esistenziali: la presa di consapevolezza della linea del destino
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
157<br />
autopoietica, il che significa formare il proprio Io-somaautopoiesi,<br />
senza cadere in identificazioni localistiche.<br />
Tale progressione prepara alla transmutazione che<br />
rappresenta l’assunzione della pragmatica della<br />
disidentificaziuone continua, da parti-Universi, per vivere da<br />
libero ricercatore sulla coscienza: in questo, l’unica virtù<br />
autopoietica, atta a raggiungere conoscenza dei principi<br />
attivi autopoietici transfiniti.<br />
I liberi ricercatori vivono che l’azione autoformativa<br />
può assumere qualunque aspetto e forma. Attraversandola,<br />
risalendola e transmutandola, si olosdirezionano dal<br />
localistico verso il non locale, transfinito.<br />
L’ascetismo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico è sia localistico<br />
che non locale, e si riferisce ai liberi ricercatori che si<br />
disidentificano da parti-Universi, al fine di vivere le<br />
funzionalità olistico-autopoietiche dell’Universi-parte se<br />
stessi. Ciò include lo status di maieuta sigmasofico, che vive<br />
nell’Oikos <strong>autopoietico</strong> e che, essendo Universi-parte, è come<br />
se vivesse solo. Si tratta dell’inizio del riconoscimento dello<br />
stato di<br />
eremitismo <strong>autopoietico</strong> dell’Universi-parte, di se stessi.<br />
L’ascesi autopoieticafica è disidentificazione e<br />
remissione di ostacolatori e, quando si raggiungono stati non<br />
localistici di autoconsapevolezza, si vive l’armonia<br />
dell’unificazione in un unico processo funzionale del sensibile<br />
con il sovrasensibile.<br />
Il piano <strong>autopoietico</strong> di esistenza, verso cui si è<br />
olosdirezionati, è popolato da principi attivi archetipici. Da lì,<br />
è possibile partecipare il processo che consente di riconoscere<br />
l’interazione tra principi attivi e loro creazioni sensorio<br />
percettive.<br />
L’ascesi potenzia le facoltà autopoietiche,<br />
l’olospresenza, lo stato Sigmasofia: gli esseri umani, ascesi a<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
158<br />
loro stessi, irradiano maggior consapevolezza e quindi<br />
maggior<br />
carisma <strong>autopoietico</strong>.<br />
A circa metà percorso, sulla sinistra, si evidenzia la<br />
porta a vetri che accede al<br />
Σigma del Mausoleo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico<br />
(Vedi appendice 1, pag. )<br />
Nel sigma della linea del destino, il libero ricercatore<br />
sulla coscienza, avrebbe potuto scegliere di entrare nella<br />
2. Σigma-sfera dell’identificazione entropica<br />
Si percorre la Σigma-sfera dell’identificazione<br />
entropica. Per alcuni metri, il soffitto è progressivamente<br />
decrescente e va a finire nel finito, nell’entropico,<br />
identificato in se stesso e senza via d’uscita: i luoghi dove<br />
vive la discraiosi.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
159<br />
Nell’accezione sigmasofica, l’entropia, è lo stato di caos<br />
del sensorio-percettivo, del deteriorabile acquisito. Quando<br />
una parte-Universi passa da uno stato ordinato di funzionalità<br />
sensorio-percettiva ad uno stato disordinato, di rottura,<br />
aumenta l’entropia. Questo fenomeno fornisce indicazioni<br />
sulla direzione di una parte-Universi vista dallo stato<br />
identificativo nel solo sensorio-percettivo. In tale stato, le<br />
parti-Universi possono essere partecipate invariabilmente in<br />
un solo modo, ossia in quello della loro direzione verso il<br />
maggior disordine, la massima deteriorabilità, fino al punto<br />
morte. Il sensorio-percettivo, identificato in se stesso,<br />
considera, vive tutti questi stati irreversibili.<br />
Per rappresentare simbolicamente tale esistente, si<br />
partecipa che il soffitto è decrescente. All’inizio, è alto cinque<br />
metri ed è parte integrante dell’Oikos. Sembra comunicarci<br />
che quando un Io acquisito non ravvede, non trova la via della<br />
Concentrazione-transmutazione, della risalita, si immerge e<br />
s’identifica sempre di più nei sensi, nei bisogni-desideri del<br />
corpo, aumentando così la propria identificazione ed<br />
inconsapevolezza dell’Universi-parte che è, a cui la Risalita a<br />
se stesso lo avrebbe condotto. In tal modo, il disordine,<br />
l’ostacolatore discrasia si potenzia.<br />
Sente che non trova la Via, i significati-significanti<br />
dell’esistenza.<br />
e affonda nella decrescenza nella sola materia, nel solo<br />
sensorio-percettivo, cristallizzando, identificando sempre più<br />
lo<br />
stato di incompletezza sul piano della consapevolezza.<br />
Si trova identificato nelle viscere dell’inconscio acquisito,<br />
personale. Per questo motivo, la Σigma-sfera<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
160<br />
dell’identificazione entropica ha caratteristiche<br />
particolari, è opprimente e poco luminosa.<br />
All’interno vi sono raffigurazioni di<br />
esseri viventi capovolti, mostruosi, e sui muri sono<br />
dipinti scene di guerre, di pulizie etniche, di mostri, di<br />
esseri con teste e arti staccati<br />
ad indicare l’inversione, la perdita del dato di realtà<br />
complessivo.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
161<br />
Il sovrasensibile non è percepito unitamente al<br />
sensibile, e il sensibile è identificato, fissato, in<br />
sottoparti di se stesso, parossisticamente,<br />
catatonicamente: è la discraiosi.<br />
Stato che rappresenta la vita-autopoiesi complessiva,<br />
transfinita, cristallizzata, ridotta-collassata, ossia non più<br />
collegata al campo morfo-atomico-coscienziale (le scelte non<br />
autoconsapevoli).<br />
Ma, è proprio quella dimensione che può dare lo<br />
slancio. Ci si può accorgere dell’inconsapevolezza e questo<br />
può far nascere la spinta a risalirla. Il ricercatore può vivere<br />
che proprio in quella condizione, all’interno della fauci<br />
dell’ostacolatore, della discrasia, è possibile visualizzare la<br />
porta del transfinito oppure si può procedere, riflettendo, a<br />
ritroso fino a trovarsi di nuovo di fronte ai<br />
bivii della propria linea del destino,<br />
il ricercatore deve decidere:<br />
vado verso sinistra?<br />
vado nella porta di centro?<br />
vado verso destra?<br />
Pensa, esattamente come nella vita, quando ci troviamo di<br />
fronte ad una scelta per noi stessi vitale, significativa: a quale<br />
principio attivo, a quale stato di autoconsapevolezza ci<br />
appelliamo per scegliere<br />
la via dell’autoconsapevolezza, della conoscenza.<br />
A quel bivio della linea del destino, soltanto la funzione Ypsi<br />
veicolata e di cui si è consapevoli e le rivelazioni intuitive<br />
e sincroniche, forse, potranno farci decidere quale via<br />
seguire. Se malgrado esse, dovesse esserci inconsapevolezza,<br />
la via che conduce alla Σigma-sfera dell’identificazione<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
162<br />
entropica può essere scelta, per incontrare i luoghi della<br />
discraiosi, che ogni inconsapevolezza di se stessi, degli<br />
Universi-parte determina, somatizza:<br />
si entra in situazioni in apparenza senza uscita della<br />
vita-autopoiesi<br />
simboleggiate da un mostro con le fauci aperte<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
163<br />
Ma, anche lì, se sarà necessario un tempo sensoriopercettivo,<br />
convenzionale, lungo, molto lungo e una<br />
fortissima intensità di intenzionalità e volere, è possibile<br />
trovare la<br />
via per la Risalita a se stessi, l’Universi-parte.<br />
Per questo motivo, nella Σigma-sfera<br />
dell’identificazione entropica, nel punto più stretto in<br />
prossimità del<br />
mostro con le fauci aperte,<br />
è possibile trovare l’indicazione sull’esistenza della<br />
possibilità di conversione. E’ la pietra con raffigurato lo<br />
scudo della sigmasofia posizionata all’ìnterno delle fauci e<br />
con una porta che conduce al<br />
∑igma della transfinitezza<br />
che ha il potere di transmutare l’uno in due,<br />
la dicotomia, le diverse possibilità di scelta.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
164<br />
La Y 70, principio attivo <strong>autopoietico</strong> dell’Oikos, il<br />
principio femminile, unendosi al principio maschile, fa nascere<br />
il figlio, così come interiormente l’unione tra corticale e subcorticale<br />
fa nascere l’insight intuitivo e sincronico, ossia ciò<br />
che orienta verso la realtà autopoietica 71 del tre in uno,<br />
che anche in quella Σigma-sfera dell’identificazione<br />
entropica, anche prossima al punto morte, è in azione.<br />
La<br />
pietra a scudo<br />
nasconde l’orientamento, perché senza questa visione<br />
autopoietica estrema, la consapevolezza interiore della cellula,<br />
l’occhio nel triangolo, non può avvenire nessun ribaltamento:<br />
ascesi!<br />
Mi riferisco, alla visione autopoietica all’interno<br />
dell’Oikos, se stessi, del processo <strong>autopoietico</strong> potenzialmente<br />
disponibile in qualunque situazione di vita ci si trovi. E’ in<br />
questa consapevolezza, che qualunque sia lo stato<br />
identificativo, la discraiosi in atto, la condizione è sempre<br />
generata dall’Io-soma e, appunto per questo, non perde<br />
connessioni, interazioni da ciò che genera l’Io-soma stesso. E’<br />
esattamente il processo che può determinare il fatto per cui<br />
ogni identificazione considerata, finita, entropica,<br />
mortale, può autotransmutarsi, per cui si innesca<br />
l’orientamento esistenziale che assume la<br />
disidentificazione!<br />
La continua autocreazione di enantiodromia, di lotta tra<br />
stati coscienziali opposti-complementari, non viene più<br />
prodotta. Lo stato discraiotico, senza identificazione, è<br />
aggredior in circolo ed è esattamente ciò che darà forza e<br />
70 Archetipo <strong>autopoietico</strong> Y: vedi nota 7, pagina 402;<br />
71 Realtà autopoietica: vedi nota 86, pagina 424;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
165<br />
tenterà di agire azioni che, in quella condizione, è possibile<br />
produrre.<br />
Non è possibile sapere che cosa ognuno sentirà e farà,<br />
ma lo sentirà e lo farà.<br />
Ed ecco che può assumersi di tornare a ritroso alla Σigma-<br />
sfera della linea del destino autopoietica-acquisita,<br />
non accorgendosi nemmeno che sta<br />
ripercorrendo a ritroso la via percorsa.<br />
L’Io acquisito potrà essere consapevole di una<br />
manifestazione del<br />
sapere esattamente che cosa non fare<br />
e, forte di tale autoconsapevolezza reintegrata, potrà attuare<br />
altre azioni per arrivare a vivere, in modo innovativo e<br />
maggiormente autoconapevole, le scelte che farà quando<br />
incontrerà<br />
bivii sulla propria linea del destino.<br />
Ha ancora disponibile la scelta di entrare nella<br />
porta dell’Oikos.<br />
In quella situazione, la stragrande maggioranza dei<br />
ricercatori è in qualche modo e in qualche misura consapevole<br />
che comunque, prima o poi, dovrà produrre lo<br />
stato coscienziale punto morte,<br />
in quanto è certo che non esiste essere umano che lo abbia<br />
preceduto che non lo abbia prodotto. Osserva, srotola il<br />
ricordo, la memoria che avrebbe potuto entrare nello stato<br />
coscienziale punto morte da entrambe le due Vie appena<br />
percorse.<br />
Ora, per entrare nell’Oikos, deve posizionarsi davanti<br />
alla porta invisibile dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, sul basamento a<br />
mosaico d’ingresso, su cui è scritto<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
166<br />
Io sono ciò che è, ciò che fu, ciò che sarà,<br />
transfinitamente.<br />
E’ possibile assumere di entrare nel<br />
3. La porta invisibile dell’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />
E' soltanto sulla<br />
Porta dell’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />
che può iniziare la visione del volume, delle<br />
transfinite distese coscienziali non locali<br />
dell’Universi-parte.<br />
Dalla Porta in poi, si entra in se stessi. E’ l'inizio della<br />
scoperta vissuta dell'unione esistente tra l’esterno e l’interno,<br />
tra l'Io acquisito e la sua scaturigine autopoietica:<br />
l'unione tra conscio e inconscio,<br />
tra sensibile e sovrasensibile,<br />
tra locale e non locale.<br />
Tutti gli stati coscienziali Io-somato-autopoietici sono<br />
lì, disponibili alla percezione in un insieme inscindibile, in un<br />
atomicamente e coscienzialmente legato.<br />
Superare consapevolmente la Porta dell’Oikos<br />
<strong>autopoietico</strong> significa, quindi, far nascere il primo intuito del<br />
fatto che<br />
ogni azione, ogni stato coscienziale non potrebbe esistere<br />
scisso, separato da ogni altra componente dell’Universi-<br />
parte, e non potrebbe esistere se l’Oikos non fosse<br />
transfinitamente in vita-autopoiesi.<br />
E’ soltanto questo che può far nascere e collegare tra loro<br />
tutti i contenuti dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, del campo<br />
coscienziale <strong>autopoietico</strong> transfinito.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
167<br />
Sulla Porta invisibile, la vita-autopoiesi non può far<br />
altro (per ora) che esprimersi attraverso i propri prodotti, gli<br />
stati coscienziali, le azioni che ogni giorno l'Io acquisito<br />
compie.<br />
E' soltanto attraverso l’azione, l’orientamento, la<br />
profondità, che testimoniamo l'esistenza<br />
dell’autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>, da cui queste facoltà<br />
necessariamente devono scaturire.<br />
L’autoconcepimento <strong>autopoietico</strong> è questo: dal visibile, da<br />
quello che siamo, attraverso la Porta dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />
per tendere verso la completezza, verso la consapevolezza del<br />
principio attivo di autocoscienza autopoietica,<br />
dell’Universi-parte.<br />
Attraverso la Porta, in questo passaggio, di azioni<br />
dall'Autopoiesi all'azione e dall'azione all'Autopoiesi,<br />
ossia dell'uso lucido e consapevole del volume dell'essere<br />
umano, dell’Universi-parte, è possibile percepire e vivere tutti<br />
i volumi, sensibili e sovrasensibili, consci e inconsci, locali e<br />
non locali.<br />
La Porta invisibile dell’Oikos <strong>autopoietico</strong> rappresenta<br />
il potere d’ingresso-uscita, apre alla potenza del<br />
volume o può chiudersi alla potenza del volume.<br />
Per questo, è protetta e i guardiani coincidono con i<br />
significati-significanti veicolati dallo stato di<br />
autoconsapevolezza d’ingresso: nelle azioni che lo precedono,<br />
realizzate nel Σigma della funzione Ypsi d’ingresso e sulla<br />
scala autopoietica discendente-ascendente e nel Σigma della<br />
linea del destino (in cui ci si trova) ossia la somma delle nostre<br />
esperienze, delle nostre identificazioni particolari, dei nostri<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
168<br />
problemi, delle distrazioni degli ostacolatori dell’archetipo<br />
acquisito B 72.(…).<br />
L’insieme dell’acquisito, attraverso l’esperienza, in cui si<br />
è identificati è il<br />
guardiano della Porta, l’ostacolatore<br />
che può vietare (per molti, è così) l'ingresso al volume.<br />
Renderla invisibile. Paradossalmente, è proprio attraverso<br />
l'attività del volume, dell'autopoiesi, che il guardiano,<br />
l’ostacolatore, è nato.<br />
Il guardiano della Porta spesso coincide con l'Io<br />
acquisito che vede soltanto attraverso il piano e non<br />
attraverso il volume.<br />
L’assunzione del superamento della Porta invisibile è la<br />
chiave per iniziare a transmutare tale stato, è<br />
l’intenzionalità autopoietica che, nel sensorio-<br />
percettivo, riconosciamo sotto il nome di decisione, scelta,<br />
sempre evidenziantesi dall’archetipo istintivo-<br />
emozionale e aggredior.<br />
E’ l’inizio della conoscenza misurabile dei principi attivi<br />
autopoietici ai quali è riferito quel volume oltre la porta: la<br />
zona interiore che, in quel momento, l'essere umano sta<br />
esplorando.<br />
Il superamento del piano, l’attraversamento della Porta,<br />
danno inizio alla reale esplorazione dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
La porta invisibile in ingresso è a<br />
forma di aequilibrium-Ypsilambd<br />
di essere umano androgino nella posizione di Ypsilon, psi,<br />
Lambda, Aequilibrium e Sigma (con molteplici diramazioni<br />
72 Archetipo B. barriera sensibile e sovrasensibile:: vedi nota 11, pagina 404;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
169<br />
olosdirezionali), anche per indicare i quattro elementi<br />
sensorio-percettivi più la funzione Ypsi (quint’essenza) con i<br />
quali entriamo.<br />
Sulla porta è evidenziata maestosa la scritta:<br />
ΣOPHY<br />
Una lettera su ogni settore della porta Aequilibrium-Ypsilambd.<br />
La Porta invisibile dell’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />
il potere <strong>autopoietico</strong> di ingresso-uscita,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
170<br />
Io sono inconscio <strong>autopoietico</strong> e azione<br />
e<br />
azione nell’inconscio <strong>autopoietico</strong><br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
171<br />
Per entrare, è necessario disporre della chiave<br />
autopoietica d’ingresso ed aprire la<br />
porta invisibile dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
Ci si dovrà rendere conto che, su quella continuità di muro<br />
con sovrapposto l’immagine di<br />
aequilibrium-ypsilambd,<br />
l’unica variazione della compattezza è individuabile sul cuore,<br />
dove si evidenzia la scritta<br />
aggredior,<br />
che significa<br />
andare avanti,<br />
vivere.<br />
Questo invito suggerirà di mettere la mano nel cuore e<br />
di spingere, andare avanti: se lo si farà, la porta invisibile<br />
diverrà visibile, in quanto scorrerà all’indietro, ci lascerà<br />
entrare, per poi richiudersi dietro di noi.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
172<br />
∑OPHY<br />
(…) anche (…)<br />
Eppure autopoietica pulsione vidi,<br />
nell’informe solenoidar dell’Universi-parte, se stessi<br />
e numero e misura<br />
per il figlio<br />
che anche in Terra di aggredior chiede<br />
di veder l’In-coscienza autopoietica<br />
partecipar il quotidiano agir (…).<br />
(…) e poi oltre.<br />
Nutrimento di Universi avuti.<br />
Medita!<br />
Pur se nel figlio<br />
l’In-Coscienza autopoietica è intima e sovrana,<br />
anche misura e numero emana.<br />
Pur se in innovative forme<br />
gli Universi declama,<br />
futuri antichi suoni emana<br />
il ripetersi dei secoli<br />
è, il poco aggredior penetrato ,<br />
quel misura e numero che,<br />
in favore di Autopoietica visione,<br />
sembrava essere superato.<br />
transmuta
Siamo nel<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
173<br />
∑igma dello scudo <strong>autopoietico</strong><br />
Chi riuscirà a vestirsi della<br />
∑OPHY<br />
propria nudità<br />
sarà accompagnato<br />
attraverso il<br />
camminamento esterno<br />
delle mura,<br />
verso il peristilio.<br />
Siamo all’interno dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
Il ricercatore sente, vive, che la transmutazione Iosomatica<br />
realizzata nel Σigma della funzione Ypsi<br />
d’ingresso e la scelta effettuata nel Σigma della linea del<br />
destino autopoietica-acquisita è in se stesso e opera a<br />
sostegno delle proprie radici.<br />
Sono proprio i disegni rappresentati sulle otto pareti<br />
laterali ad evocarglielo, a farglielo sentire, li vede, li sente ma<br />
lui è lì nella stanza, non dentro di essi, disidentificato. Per la<br />
prima volta, partecipa la vita-autopoiesi in un tutto<br />
funzionale, in un insieme inscindibile, in un unico colpo d’occhio,<br />
in un unico stato di autoconsapevolezza.<br />
Il sostegno e la reintegrazione delle proprie radici,<br />
realizzati senza ostacola tori, è il suo<br />
Σophy-insight,<br />
la sua prima
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
174<br />
vestizione autopoietica.<br />
E' il luogo, in cui il ricercatore dei significatisignificanti<br />
della vita-autopoiesi e dello stato coscienziale<br />
punto morte,<br />
assorbe il volume,<br />
ne riceve l'insegnamento.<br />
Ha saputo<br />
vivere, risalire e transmutare gli ostacolatori della<br />
palestra dell’autocoscienza e del Sigma della funzione<br />
Ypsi d’ingresso, della scala autopoietica discendente-<br />
ascendente, del Σigma della linea del destino e della<br />
Porta invisibile.<br />
E’ riuscito ad attraversarli e si rende semplicemente conto<br />
che, nella sua coscienza, inizia ad agire l’insight intuitivo e<br />
sincronico, che si dimostra capace di poter modificare, stupire<br />
e iniziare a poter porre in remissione la funzione Ypsi<br />
d’ingresso.<br />
E’ questo inizio di modificazione, di ulteriore<br />
destrutturazione, causata dall’insight intuitivo e sincronico,<br />
nascente dalla visione partecipata del volume, che è<br />
potenziamento della funzione Ypsi d’ingresso,<br />
ossia<br />
la seconda vestizione autopoietica.<br />
Vive che lo scudo <strong>autopoietico</strong> rappresentato sul<br />
pavimento, il sostegno delle sue radici (ampiamente vissuto<br />
nella Palestra dell’autocoscienza), su cui ha quindi già<br />
lavorato e su cui sta camminando, unitamente alle<br />
prese di consapevolezza,<br />
gli permettono di riconoscere di essere<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
175<br />
vestito di sola nudità 73 ,<br />
la percezione di estensioni della realtà autopoietica<br />
nuda e cruda, ecologica,<br />
sono il nuovo vestito.<br />
Lo scudo <strong>autopoietico</strong> dell’Oikos<br />
Lo<br />
scudo <strong>autopoietico</strong>,<br />
come detto, è posizionato sul pavimento dell’Oikos. E’, quindi,<br />
bi-dimensionale nella<br />
realtà autopoietica;<br />
è sferico, (più che tridimensionale) è si evidenzia attraverso<br />
simboli-segni autopoietici.<br />
La tridimensionalità e la transfinitezza saranno<br />
riconosciute, attraverso la pratica delle<br />
tecno-ontos-sophos-logie<br />
sigmasofiche.<br />
73 Nudità autopoietica: vedi nota 65, pagina 419;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
176<br />
Il pavimento a mosaico del Σigma dello scudo<br />
<strong>autopoietico</strong>.<br />
∑OPHY
La posizione delle linee<br />
è adeguata alla forma<br />
sferica olosdirezionale<br />
transfinita, dell’Universi-<br />
parte e risultano veicolare,<br />
anche al semplice sguardo,<br />
aequilibrium<br />
<strong>autopoietico</strong>.<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
177<br />
I quattro quadranti,<br />
risultanti dall’intersecazione<br />
della linea verticale con<br />
quella orizzontale, indicano,<br />
tra le altre cose,<br />
l’orientamento, secondo<br />
convenzione, del nord, del<br />
sud, dell’est e dell’ovest,<br />
interiore ed esterno. Tale<br />
incrocio di linee corrisponde esattamente alla posizione a<br />
croce, assumibile dalla morfologia dell’essere umano. Altra<br />
forma assumibile, anch’essa<br />
evocante equilibrio, è la X.<br />
Sovrapponendo tali figure, si<br />
forma l’olosdirezionalità<br />
dell’Universi-parte, se stessi.<br />
La tendenza al transfinito è<br />
indicata anche dalle estremità<br />
della Ypsilon, che superano la<br />
linea dell’orizzonte e, quindi,<br />
rispetto al punto in cui ci si<br />
trova, raggiungono un luogo<br />
sovrasensibile, non<br />
raggiungibile dalla<br />
sensorialità. Processo possibile<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
178<br />
se, per esempio, spostiamo il centro dello scudo sulla linea<br />
dell’orizzonte, ecco che si formerà un altro punto di<br />
consapevolezza, una nuova olosdirezionalità ed ulteriori punti<br />
di consapevolezza, da raggiungere.<br />
Le due figure sovrapposte (la croce e la X) hanno<br />
formato otto regioni dell’olosdirezionalità, che indicano luoghi<br />
e direzioni intraprese dalla coscienza, esplorabili e<br />
riconoscibili attraverso lo sguardo interiore e/o esterno.<br />
In ogni regione, sono stati visualizzati stati di<br />
coscienza, immagini, autopoiesi, istinti-emozioni,<br />
ostacolatori spazio-tempo 74 ,<br />
funzione Ypsi (…),<br />
in un processo che, in trent’anni di ricerca, ha assunto diverse<br />
morfologie che ho sintetizzato nel<br />
mandala essere umano <strong>autopoietico</strong> o cifrario sigma,<br />
74 Ostacolatore spazio-tempo: vedi nota 70, pagina 420;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
179<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
180<br />
scaturente dai <strong>∑ophy</strong>-insights indicati prima.<br />
Lo scudo <strong>autopoietico</strong> nasce da visualizzazioni<br />
ricorsive, realizzate in stati estesi e non locali di coscienza e,<br />
partendo dalla morfologia dello scudo, possono evidenziarsi<br />
moltissime altre morfologie, simboli-segni che coincidono con<br />
le morfologie ricorsive che formano il<br />
(progetto) genoma autocoscienziale<br />
e che sottendono alla nascita degli stati Io-somatoautopoietici.<br />
Da tale scudo e assunzioni di morfologie<br />
estrapolate, è possibile evincere simboli quali i numeri, le<br />
lettere degli alfabeti del mondo, i simboli-segni più importanti<br />
che troviamo nell’iconografia, nei miti universali:, per questo,<br />
il disegno, di seguito rappresentato:<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
181<br />
Scudo <strong>autopoietico</strong>: assunzioni di morfologie<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
182<br />
Che trova la sua collocazione nelle<br />
Pareti del ∑igma Io-somatico<br />
Rappresentando anche il genoma autocoscienziale,<br />
questi stessi simboli, unitamente ad altri, rappresentati e<br />
decodificati, utilizzando la consapevolezza dello stato<br />
coscienziale Sigmasofia, nel volume e sulle pareti del<br />
Σigma <strong>autopoietico</strong> della non località (o dell’E.C.A.);<br />
proseguendo l’osservazione-partecipata, vissuta, empatonica<br />
si osservano lungo il perimetro ottagonale della stanza,<br />
quale delimitazione delle pareti verticali in muratura, 8 lastre<br />
di marmo verticali di diversi colori, indicanti<br />
gli otto pilastri della Sigmasofia,<br />
i principi attivi che sostengono<br />
l’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />
(8 volumi, in cui si suddivide la S.T.o.E.).<br />
Ogni volume è incastonato all’interno di una vetrina,<br />
posizionata al centro di ogni lastra di marmo.<br />
La S.T.o.E.<br />
La Sigmasofia, l’Oikos, la S.T.o.E.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
183<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
184<br />
unifica tutte le interazioni Io-somato-autopoietiche<br />
fondamentali dell’Universi-parte che, per la componente<br />
atomico del campo Morfo-Atomico-Coscienziale, sono<br />
gravità, forza nucleare forte, forza nucleare debole e<br />
forza elettromagnetica; per la componente morfo, sono i<br />
campi morfo-genetici autopoietici (accezione<br />
sigmasofica) e per la componente coscienziale, il campo<br />
coscienziale <strong>autopoietico</strong> –acquisito e relativi principi<br />
attivi autopoietici o (genoma autocoscienziale).<br />
In realtà, essendo l’Universi-parte transfinito, una<br />
S.T.o.E. non potrà mai essere completa. Ciònonostante, sono<br />
possibili forme di Sigma (di unificazione), convergenze sullo<br />
stato di avanguardia di consapevolezza della funzione Ypsi,<br />
raggiunta dall’Universi-parte.<br />
E’ possibile la supersimmetria autopoietica 75<br />
sigmasofica,<br />
ma non è chiaramente la risposta finale.<br />
Ovviamente, sto trattando dei corrispettivi coscienziali<br />
vissuti di quanto si manifesta nella specificità fisica,<br />
quantistica, in modo matematicamente esprimibile, aspetto<br />
non incluso nella S.T.o.E.<br />
Quest’ultima conferma che l’Universi-parte ha più<br />
dimensioni rispetto alle quattro generalmente conosciute,<br />
indicando contemporaneamente<br />
l’esistenza di una sola dimensionalità autopoietica<br />
funzionale,<br />
condizione che porta a porre in remissione i concetti di<br />
gerarchia, olarchia e ad elaborare che, ad esempio, la gravità è<br />
75 Supersimmetria autopoietica: vedi nota 111, pagina 431;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
185<br />
la più debole rispetto ad ogni altra forza, in quanto tutte<br />
compongono un campo unico funzionale.<br />
Tutto ciò viene evidenziato dalla S.T.o.E., attraverso il<br />
principio antropico <strong>autopoietico</strong><br />
per sottolineare che tutte le pratiche Sigmasofiche sono<br />
soggette ai vincoli della propria funzione Ypsi.<br />
Il principio antropico <strong>autopoietico</strong> evidenzia che gli<br />
Universi-parte, noi stessi, esprime la vita-autopoiesi,<br />
riconosciuta esattamente come l’Io acquisito la riconosce.<br />
Se una costante del campo coscienziale<br />
<strong>autopoietico</strong> fondamentale avesse assunto un valore<br />
differente, non si sarebbero formati gli stati coscienziali<br />
normalmente prodotti nel sensorio percettivo, così come<br />
siamo automaticamente abituati ad utilizzarli. Di<br />
conseguenza, nel formulare le teorie conseguenti al vissuto<br />
dell’Universi-parte, esposte in S.T.o.E., si verifica sempre che<br />
siano simmetriche, compatibili con gli stati coscienziali che<br />
attualmente tutti produciamo.<br />
Vediamo la legge del principio antropico<br />
<strong>autopoietico</strong>:<br />
La produzione di stati coscienziali Io-somatici nello spaziotempo,<br />
attuabile dalla parte–Universi (essere umano), è di<br />
fondamentale importanza, in quanto compatibile, simmetrica,<br />
con l’osservazione-partecipata che anche altri stati coscienziali<br />
sono prodotti da altre parti-Universi. Per<br />
Entanglement Coscienziale Autopoietico,<br />
tali produzioni sono dell’Universi-parte e, di conseguenza, i<br />
principi attivi autopoietici che lo caratterizzano sono tali<br />
da creare osservatori-partecipatori (Io acquisito) all’interno<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
186<br />
di esso, operando nel tempo <strong>autopoietico</strong> (continuo<br />
presente) che include e può generare ogni spazio-tempo.<br />
L’Universi-parte esprime proprietà,<br />
per cui la vita-autopoiesi non si è sviluppata ad un<br />
certo punto della sua storia spazio-temporale, essendo<br />
esso stesso vita-autopoiesi complessiva in azione.<br />
Tutto ciò è espressione dell’intelligent design, del<br />
determinismo <strong>autopoietico</strong> degli Universi-parte<br />
continuamente e transfinitamente producibile.<br />
La S.T.o.E. vive che l’Universi-parte, l’Oikos ha<br />
significati-significanti autopoietici, in quanto ha il<br />
potere <strong>autopoietico</strong> di evidenziare vita-autopoiesi<br />
intelligente, che avrà sempre spazio-tempi, adeguati a<br />
svilupparla con senso compiuto, anche nelle sue espressioni<br />
acquisite.<br />
L’Oikos enuncia e spiega le sincronicità che<br />
permettono il verificarsi delle funzionalità sensibili e<br />
sovrasensibili così come le concepiamo, e altre. Tutte le<br />
caratteristiche dell’Universi-parte sono emanazione dello<br />
stato Sigmasofia (valori di un sigma di costanti, di principi<br />
attivi autopoeitici universali fondametali, che non sono<br />
indipendenti o scindibili gli uni dagli altri). La vita-autopoiesi<br />
è transfinitamente intelligente e, producendo azioni<br />
transfinitesime (leggi anche infinitesime) genera Io acquisito,<br />
funzione Ypsi, per autodecodificarsi, uno dei compiti<br />
dell’Oikos.<br />
Attraverso il principio antropico <strong>autopoietico</strong>, è<br />
possibile prendere coscienza di funzionalità innate<br />
dell’Universi-parte, anche sconosciute quali:<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
187<br />
Tutto l’Universi-parte è espressione di<br />
determinismo intenzionalità autopoietica<br />
Le prese di consapevolezza continue<br />
dimostreranno che i cosiddetti Universi multipli<br />
sono in realtà inclusi nell’unica funzionalità<br />
dell’Universi-parte transfinito.<br />
La vita-autopoiesi è basata su ogni singola<br />
parte-Universi e non soltanto su quella<br />
scambiata fondamentale, come ad esempio il<br />
carbonio<br />
Le galassie si formano per determinismo<br />
<strong>autopoietico</strong> che non ha nulla a che vedere con il<br />
presunto tasso di espansione dell’Universo.<br />
Il termine Universi-parte nasce per includere in<br />
un unico termine tutti gli Universi possibili, e<br />
non si tratta di Multiverso, ma di Universi-parte<br />
transfinito.<br />
Ogni singola parte-Universi è conoscibile, in<br />
quanto tutto l’Universi-parte transfinito è vita-<br />
autopoiesi in azione e non ci sono valori,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
188<br />
funzionalità, adatti alla vita, in quanto tutto<br />
è espressione della vita-autopoiesi.<br />
Queste rivelazioni dell’Oikos non hanno applicazioni<br />
scientifiche strumentali, normalmente intese, perché ancora<br />
non esiste tecnologia fisica, informatica, elettronica, adatta,<br />
ma possono essere vissute durante la pratica del <strong>∑ophy</strong><br />
insight.<br />
L’assunto è che si deve vivere se stessi come osservatori-<br />
partecipatori causali che hanno certezza di conoscere,<br />
di vivere l’unico posto, in quanto autoriconoscentesi,<br />
attraverso il vissuto diretto, come<br />
Universi-parte e parte-Universi: in questo,<br />
la sicurezza ontos-sophos-logica.<br />
La T.O.E. matematica è necessariamente incompleta,<br />
appunto perchè il determinismo, l’intenzionalità autopoietica,<br />
da cui si evidenzia, è transfinita. Essendo l’Universi-parte<br />
transfinito, la matematica pura applicabile ad esso è dello<br />
stesso tipo, mai finita. Non importa quanti processi<br />
vengano espressi, risolti perché ci saranno sempre altri<br />
problemi irrisolvibili per tale transfinitezza, generante la<br />
costante del principio attivo di indeterminazione autopoietica,<br />
pertanto ogni disciplina scientifica è<br />
necessariamente transfinita,<br />
inesauribile. L’Oikos spiega,<br />
permette di vivere come non sia<br />
tecnicamente impossibile<br />
la fine dell’ontos-sophos-logos<br />
dell’autocoscienza e<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
189<br />
dell’autocoscienza dell’ontos-sophos-logos:<br />
il principio attivo fondamentale dell’<br />
Oikos della transfinitezza,<br />
che sarà architettonicamente edificato dopo l’Oikos <strong>∑ophy</strong>.<br />
Ed ecco che, continuando l’osservazione-partecipata, si<br />
evidenzia che le rappresentazioni simbolico-reali impresse<br />
sulle pareti, trattano della progressione autoformativa, Iosomatica,<br />
seguita dall’Io acquisito del ricercatore a se stesso:<br />
l’Universi-parte (S, sud della parete) e delle chiavi<br />
autopoietiche, per partecipare empatonicamente l’Oikos e<br />
raggiungere la sintesi integrata della percezione simultanea<br />
d’insieme (N, nord della parete).<br />
Ognuna delle otto pareti rappresenta la progressione<br />
autoformativa Io-somatica della Sigmasofia, da cui si<br />
evidenziano le chiavi autopoietiche, necessarie a decodificare<br />
l’Oikos.<br />
Prima di entrare nella decodifica delle singole pareti,<br />
osserviamo insieme che cosa sono le<br />
Chiavi del Σigma dello scudo <strong>autopoietico</strong><br />
Inizialmente, si tratta di azioni, Autopoiesi<br />
olosgrafiche 76 assunte, integrate alla transmutazione in<br />
Σigma della funzione Ypsi d’ingresso, con volontà-<br />
intenzionalità, maggiormente autoconsapevoli, la base<br />
indispensabile a farci sentire che ci troviamo<br />
nell’introspezione, sia come autoconsapevolezza che come<br />
luogo fisico, ma nello stesso tempo ancora non completamente<br />
dentro, come consapevolezza, all’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
76 Autopoiesi olosgrafiche: vedi nota 19, pagina 406;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
190<br />
Tutto questo significa intenzione verso, abbinata a<br />
separazione: è l'essere umano, consapevole dei luoghi, da cui<br />
proviene, ma disidentificato, de-fissato da essi, e nello stesso<br />
tempo, non consapevole, non completamente dentro se stesso,<br />
quale Oikos <strong>autopoietico</strong> che, comunque, vede, sente, intuisce,<br />
altrimenti non si troverebbe nel<br />
Σigma dello scudo <strong>autopoietico</strong>.<br />
E’ la condizione di<br />
crepuscolarità autopoietica,<br />
che si vive nel Σigma della funzione Ypsi d’ingresso o<br />
dello stato di autoconsapevolezza d’ingresso, che<br />
continua ad entrare in remissione. La fase formativa<br />
dell’entrare e dell’uscire dagli stati coscienziali, dal pensiero,<br />
dal<br />
circolo vizioso, dal conflitto, dalla coazione a ripetere,<br />
continua a ridursi in modo significativo.<br />
Si sente che la funzione Ypsi d’ingresso continua a<br />
potenziarsi che, a proprio modo, contiene, gestisce di più la<br />
polarità identificativa.<br />
Si tratta della funzione dello stato di<br />
autoconsapevolezza che si prova una volta entrati e che si<br />
sente, si vive, come nascente dal ∑igma della funzione<br />
Ypsi d’ingresso e dal Σigma della linea del destino<br />
autopoietica-acquisita. La pulsione autopoietica a<br />
vivere, a conoscere si intensifica e spinge verso<br />
l’ampliamento dello stesso stato di consapevolezza che spinge<br />
a continuare, a cercare, a proprio modo, risposte alle domande<br />
(…).<br />
Perché, a proprio modo?<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
191<br />
Per utilizzare processi che, in qualche modo e in<br />
qualche misura, si conoscono e di cui, realisticamente<br />
in quel momento, disponiamo,<br />
per tendere a porre in remissione definitiva gli ostacolatoridiscrasie.<br />
E' l’incremento di afflusso di<br />
pulsione autopoietica a vivere, a conoscere<br />
che si sente nel Sigma della funzione Ypsi d’ingresso, ed<br />
inequivocabilmente nel ∑igma dello scudo <strong>autopoietico</strong>. Il<br />
conflitto, l’aggredior, si è transmutato in<br />
pulsione a percepire la percezione 77 ,<br />
a<br />
conoscere la conoscenza.<br />
Dal ∑igma dello scudo, si sente, si vive che non<br />
possiamo cercare soluzioni al di fuori di noi, dell’Oikos<br />
<strong>autopoietico</strong>, perché ci si rende conto che qualunque stato Iosomatico<br />
è propriocettivo: siamo noi stessi a produrlo, ad<br />
edificarlo. E’ questo il senso dell’aforisma che, proveniente<br />
dalla Palestra dell’autocoscienza si trova sul pavimento<br />
d’ingresso del<br />
∑igma della funzione Ypsi d’ingresso, in mosaico,<br />
77 Percezione autopoietica: vedi nota 76, pagina 422;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
192<br />
Dallo spazio-tempo olosdirezionalmente verso<br />
∑OPHY<br />
il<br />
Kairos<br />
e il<br />
Tempo <strong>autopoietico</strong> (…)
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
193<br />
Intuiamo che, molto probabilmente, non esiste altro che<br />
noi stessi: l’Universi-parte.<br />
Non c'è nulla, al di fuori dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />
ma è necessario vivere, conoscere le chiavi autopoietiche<br />
che lo aprono, anche nelle proprie estensioni non locali.<br />
Abbiamo vissuto che la Costruzione della propria teoria<br />
conseguente al vissuto è la remissione spontanea e definitiva<br />
dello stato coscienziale (spesso formato di solo pensiero<br />
acquisito), denominato fede, per cui si intuisce, si vive che<br />
l’Oikos <strong>autopoietico</strong> è il luogo, delle risposte vissute e<br />
penetrate.<br />
Saranno proprio i momenti di distrazione da tale stato<br />
(che, seppur ridotti, continueranno a manifestarsi) a<br />
contribuire ancora di più all’autoconsapevolezza del rischio di,<br />
continuare a vedere attraverso lo stato coscienziale, il<br />
pensiero, l'intellettualità, solo sensibili, ossia la grande<br />
riduzione-collasso della funzione Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />
commesso in tutti gli spazi-tempi (non risaliti e<br />
transmutati).<br />
Paradossalmente, tutto ciò può essere agito anche mentre ci si<br />
trova nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>. Quando insiste la riduzionecollasso,<br />
colui che è fermo, in tale posizione attua una<br />
regressione, sul piano dell’autoconsapevolezza del momento,<br />
al Sigma della funzione Ypsi d’ingresso, alla Palestra<br />
dell’autocoscienza e, pur trovandosi nel Σigma dello scudo<br />
<strong>autopoietico</strong>, può considerare che:<br />
il mondo è quello che vedo e interpreto<br />
soltanto sensorialmente, sono Io.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
194<br />
In tal caso, pur trovandosi nell’Oikos, i ricercatori,<br />
escono, di fatto, dall’Oikos, dalle estensioni sensoriopercettive<br />
di loro stessi. Sto affermando che<br />
lo stato di riduzione collasso della funzione Oikos<br />
<strong>autopoietico</strong><br />
(campo MAC) può manifestarsi anche e soprattutto,<br />
quando l’Io acquisito vive di essere arrivato, di essere<br />
pronto, cosa impossibile in un Universi-parte<br />
transfinito,<br />
ma questo è l’insegnamento, la presa di consapevolezza che si<br />
vive soltanto dall’interno e consapevolmente vissuto<br />
dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>:<br />
l’umiltà autopoietica,<br />
che, se non riconosciuta, nella Palestra dell’autocoscienza,<br />
durante la formazione può assumere i vestiti acquisiti di<br />
presunzione, di delirio di onnipotenza acquisita.<br />
Uno degli scopi del ∑igma dello scudo <strong>autopoietico</strong> è<br />
potenziare il porci di fronte a noi stessi, esattamente così<br />
come, dopo la formazione realizzata nella palestra<br />
dell’autocoscienza e dopo la sua transmutazione e sintesi in<br />
funzione Ypsi, ci riconosciamo.<br />
E’ lo stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong>, con cui possiamo<br />
praticare le Autopoiesi olosgrafiche, per vivere le<br />
chiavi autopoietiche<br />
di accesso, che aprono al vissuto penetrato dell’Oikos<br />
<strong>autopoietico</strong><br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
195<br />
I^ Parete del Σigma Io-somatico<br />
Nord,<br />
fondo, colore rosso<br />
Prima chiave autopoietica<br />
Chi si forma al vissuto della natura<br />
coscienziale degli<br />
Universi-parte è assai progredito<br />
sul sentiero che conduce a se stessi<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
196<br />
Sud<br />
Rappresentazioni<br />
dell’inconscio <strong>autopoietico</strong>-acquisito<br />
La tavola autopoietica della Sigmasofia<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
197<br />
Prima chiave autopoietica: Autocoscienza<br />
autopoietica-acquisita.<br />
Molti ricercatori testimoniano di non essersi mai<br />
formati alla presa di consapevolezza del meccanismo, in base<br />
al quale producono stati coscienziali, concettualizzano,<br />
vogliono, immaginano, pensano, percepiscono, sognano (…).<br />
Attraverso i propri stati coscienziali, individuano il campo che<br />
chiamiamo<br />
autocoscienza autopoietica-acquisita<br />
(Io <strong>autopoietico</strong>-acquisito).<br />
Questo può esistere ed operare, perché quel corpo è vivo,<br />
autopoieticamente acceso ma, paradossalmente, il ricercatore<br />
ancora non è in grado di penetrare, vivere e conoscere,<br />
secondo percezione diretta, il campo morfo-atomico-<br />
coscienziale, in cui l’Io <strong>autopoietico</strong>-acquisito opera, nei suoi<br />
ingredienti e funzionalità (autoconcepimenti) essenziali.<br />
Non sa da dove scaturisce, chi l'alimenta, non sa come<br />
sia possibile che abbia un'intelligenza operativa così<br />
sofisticata,<br />
come l’attività autopoietica, presente negli atomi, nelle cellule,<br />
ci mostra inequivocabilmente. Non sa da quali processi si è<br />
evidenziata la prima molecola di DNA, ancora viva e veicolata<br />
di padre-madre in figlio, la Y,<br />
il triangolo, la triade ampiamente rappresentata in<br />
varie forme<br />
nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
Di solito, l'essere umano, di questi principi attivi<br />
autopoietici, presenti e operanti come campo localistico e non<br />
locale ovunque, percepisce, attraverso l’autocoscienza<br />
acquisita soltanto la manifestazione sensibile. Ciò che muove<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
198<br />
in essa nelle cose, ossia il sovrasensibile, la non località, sono,<br />
spesso, a lui ignoti, secondo percezione diretta, vissuta.<br />
Possiamo percepire il mondo circostante attraverso<br />
l'autocoscienza acquisita ed i suoi strumenti (pensiero, sensi,<br />
percezione), come appena indicato. Il meccanismo che ci<br />
permette di farlo, nasce dalle estensioni coscienziali che<br />
abbiamo chiamato inconscio <strong>autopoietico</strong>,<br />
le transfinite estensioni non locali coscienziali<br />
dell’Universi-parte, noi stessi.<br />
(è una definizione, come l'esperienza penetrata e vissuta ci<br />
mostra, che rappresenta in modo assolutamente fedele la<br />
realtà autopoietica interiore, vissuta). Tramite i principi attivi<br />
autopoietici, presenti in quei luoghi coscienziali, di cui il<br />
meccanismo dell'autocoscienza acquisita è emanazione, noi<br />
possiamo riconoscere l’Universi-parte.<br />
Alla radice dell'autocoscienza acquisita, muove il<br />
∑igma, la sommatoria più la proprietà emergente dei<br />
principi attivi autopoietici archetipici<br />
o<br />
genoma auto coscienziale,<br />
grazie alla cui attività, noi siamo in grado di percepire e<br />
riconoscere le cose.<br />
Il problema è che non ne siamo consapevoli (anche se è<br />
un processo che agisce normalmente in noi, in quanto siamo<br />
vivi). A molti ricercatori, questo campo morfo-atomicocoscienziale<br />
appare inconoscibile.<br />
Tutto il sensibile, e come vedremo anche oltre, può<br />
essere riconosciuto grazie a questa estesa e non locale attività<br />
autopoietica, da cui scaturisce l’Io-somatico, presente<br />
nell'essere umano e ovunque. Infatti, in ogni manifestazione<br />
sensibile, possiamo riconoscere, intuire all'opera la forza<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
199<br />
autopoietica che la genera e da cui non siamo scollegati! Se<br />
così non fosse, il nostro corpo fisico, nel quale ci<br />
identifichiamo, si troverebbe nello<br />
stato coscienziale punto morte.<br />
E’ proprio perché non siamo separati da tali principi attivi<br />
(siamo vivi) che con l'autocoscienza possiamo andare a<br />
scoprirli consapevolmente. Viverli.<br />
Noi facciamo parte integrante di questa autopoiesi<br />
continua: è il nostro essere vivi che ce lo prova.<br />
La consapevolezza vissuta dei grandiosi processi<br />
autopoietici dà all'essere umano la possibilità di agire, oltre<br />
all’Io acquisito sensoriale, particolari ipersensibilità.<br />
Possiamo riconoscere esternamente soltanto quello che<br />
abbiamo interiormente,<br />
tenendo presente che la pratica di vita ci mostra che<br />
non c'è separazione tra interno ed esterno,<br />
tra soggetto e oggetto<br />
(se non per i limiti dell’autocoscienza).<br />
E’ una pratica formativa che, se penetrata, se realmente<br />
vissuta, ci spiega la<br />
natura autopoietica che muove in noi,<br />
nella materia, nel corpo unico, anche come movimento<br />
dell'autocoscienza.<br />
Chi si forma al vissuto della<br />
natura coscienziale degli Universi-parte<br />
è assai progredito<br />
sul sentiero<br />
che conduce a se stessi<br />
∑OPHY
il<br />
E' questa la<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
200<br />
prima chiave,<br />
primo principio attivo <strong>autopoietico</strong><br />
che ci aprirà le porte dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />
ossia di noi stessi;<br />
ossia la comprensione vissuta dell’Autopoiesi<br />
olosgrafica, denominata<br />
formare l’Io acquisito all’Io <strong>autopoietico</strong>,<br />
riconoscendoli come un campo unico inscindibile.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
201<br />
II^ Parete del Σigma Io-somatico<br />
Nord,<br />
Sfondo: colore arancione,<br />
Seconda chiave autopoietica<br />
Io sono inconscio <strong>autopoietico</strong> e azione<br />
io sono azione nell’inconscio <strong>autopoietico</strong><br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
202<br />
Sud<br />
Rappresentazioni dell’archetipo autocoscienza<br />
acquisita<br />
alla sola condizione di non utilizzarla<br />
come meccanismo di fuga dell’Io acquisito<br />
dal vissuto empatonico, fusionale (…)<br />
diretto<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
203<br />
Seconda chiave: Entanglement Coscienziale<br />
Autopoietico e simmetria.<br />
La formazione in Sigmasofia dimostra che l’Io-somaautopoiesi<br />
è un campo unico.<br />
L'esperienza penetrata prova, inequivocabilmente,<br />
l'impossibilità di determinare dei confini, delle delimitazioni<br />
tra un cosiddetto piano e l'altro: tutti si compenetrano e<br />
s’impastano vicendevolmente. L'aria che respiriamo,<br />
l'autopoiesi presente nel terreno, nella vegetazione che la fa<br />
crescere, vivere, le radiazioni del sole o provenienti dal cosmo,<br />
sono tutti processi di entanglement che si evidenziano a<br />
livello di meccanica quantistica e sub-quantistica, in stretta<br />
connessione con i principi attivi autopoietici che li irradiano,<br />
operando dalla non località.<br />
C'è sempre una simmetria autopoietica che va intesa<br />
come il continum inscindibile tra sensibile e<br />
sovrasensibile, tra conscio e inconscio, tra soggetto e<br />
oggetto, tra locale e non locale.<br />
Penetrare questa possibilità, da vivere, significa<br />
risolvere molti dei tanti paradossi e dei segreti della materia,<br />
del cosmo, dell’unico corpo: l’Universi-parte.<br />
Con la pratica dell’autopoiesi olosgrafica non<br />
locale, ossia attraverso l’esplorazione dell'autocoscienza su<br />
queste estensioni non locali di se stessa, possiamo scoprire<br />
delle sinergie autopoietiche altrimenti impenetrabili. Molti<br />
esseri umani, infatti, non si rendono conto degli effetti e<br />
dell’entanglement coscienziale tra le azioni prodotte, tra gli stati<br />
coscienziali.<br />
La simmetria,<br />
l’Entanglement Coscienziale Autopoietico<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
204<br />
(stato E.C.A.)<br />
sono processi, funzionalità che riscontriamo su tutti i piani,<br />
appunto perché si compenetrano, e noi, esseri portatori di<br />
autocoscienza acquisita, ne facciamo parte integrante.<br />
In definitiva, gli opposti-complementari, le variazionicontrasto,<br />
i soggetti e gli oggetti sono soltanto un collassoriduzione<br />
che ci consente di riconoscere la<br />
continuità autopoietica tra sensibile e sovrasensibile,<br />
tra locale e non locale,<br />
tra conscio e inconscio.<br />
E’ ciò che ha fatto nascere il principio di simmetria e di ECA<br />
che, spesso, viviamo durante la formazione.<br />
Tale continuità è così evidente e vissuta che abbiamo<br />
dovuto porre in remissione concetti come alto e basso,<br />
dentro e fuori, soggetto e oggetto, micro e macro, in favore<br />
della reintegrazione, attraverso lo stato di ECA:<br />
un’altra delle azioni possibili, per vivere<br />
l’Oikos <strong>autopoietico</strong>, noi stessi.<br />
Si tratta dell’esplorazione, da parte dell'autocoscienza<br />
acquisita, del genoma autocoscienziale che la forma (detto<br />
prima), di simmetria autopoietica, che coincide con la<br />
percezione del proprio vero e unico schema Io-somato<strong>autopoietico</strong>,<br />
non antropomorfo,<br />
il volto dell’Universi-parte,<br />
che ci rivelerà noi stessi come un campo esprimente vitaautopoiesi,<br />
in cui la<br />
parte è Universi e l’Universi è la parte,<br />
per esprimere la consapevolezza del<br />
così nell'Autopoiesi così nell'azione,<br />
bioetica autopoietica.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
205<br />
Ogni stato coscienziale è entangled coscienziale<br />
<strong>autopoietico</strong> con i principi attivi che lo formano: la vitaautopoiesi<br />
presente ovunque.<br />
La chiave della seconda porta d'accesso all’Oikos,<br />
a se stessi, si apre:<br />
Io sono inconscio <strong>autopoietico</strong> e azione<br />
io sono azione nell’inconscio <strong>autopoietico</strong>.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
206<br />
III^ Parete del Σigma Io-somatico, Nord<br />
Fondo: colore giallo<br />
Terza chiave autopoietica<br />
Chi comprende, vivendolo,<br />
l’autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>,<br />
il campo coscienziale <strong>autopoietico</strong>-<br />
acquisito che crea e dimora in ogni parte-<br />
Universi,<br />
ha in mano lo scettro del potere dell’Oikos<br />
<strong>autopoietico</strong><br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
207<br />
Sud<br />
Rappresentazioni dell’archetipo campo istintivo-<br />
emozionale e aggredior e metabisogni autopoietici<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
Terza chiave: Autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>.<br />
208<br />
Un giorno, un mio amico fisico mi disse:<br />
In ultima osservazione, l'essere umano, è un<br />
aggregato di microparticelle in continuo movimento,<br />
ma che cosa aggrega e disaggrega un quark, che cosa<br />
determina la differenziazione cellulare (…) è ancora<br />
un mistero per la scienza.<br />
E’ possibile osservare il<br />
principio attivo dell’autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>,<br />
nelle meccaniche quantistiche, sub-quantistiche e nel campo<br />
coscienziale <strong>autopoietico</strong> che li si dischiude, che compongono<br />
ciò che chiamiamo materia, esseri viventi (…).<br />
Anche i principi attivi autopoietici sono in continuo<br />
autoconcepimento e movimento e irradiano, sono parte degli<br />
atomi, delle cellule, che a loro volta, per simmetria e unità<br />
funzionale, evidenziano forme di autoconcepimento e<br />
movimento: le funzionalità osservate della crescita dello<br />
zigote lo confermano. Il pianeta Terra è immerso in un<br />
movimento frattale, spiraliforme e in vorticose rotazioni, per<br />
non parlare della via Lattea o delle centinaia di milioni di<br />
galassie che compongono il cosmo e della scoperta di nascite<br />
di supernove e (…).<br />
Dall'interiorità non localistica alla cosiddetta<br />
esteriorità più estesa, tutto è in continuo<br />
autoconcepimento e movimento.<br />
Tali semplici partecipazioni empatoniche sono<br />
operative da sempre, nell’Universi-parte, nell’Oikos<br />
<strong>autopoietico</strong>. Evidenziamo tale processo come<br />
campo coscienziale <strong>autopoietico</strong>-acquisito,<br />
che crea e dimora in ogni parte-Universi.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
209<br />
La Sigmasofia spiega, tramite la consapevolezza vissuta<br />
dell’autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>, le varie manifestazioni<br />
della materia, dell'autopoiesi, della coscienza acquisita. Per<br />
questi vissuti, tutti gli stati Io-somato-autopoietici sono<br />
riconducibili all’autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>, al<br />
movimento.<br />
Essendo tutti i piani inscindibilmente collegati, si può<br />
affermare che tutta la manifestazione sensibile e<br />
sovrasensibile, locale e non locale è in continuo<br />
autoconcepimento, e nessun piano è più o meno elevato<br />
dell'altro (più o meno spirituale dell'altro).<br />
Il lucido abbandono al fluire di questo campo è armonia, è<br />
essere tutt'uno con le forze da cui nasciamo, è<br />
il fondamento dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />
dell'interiorità dell’Universi-parte, ossia il principio attivo<br />
<strong>autopoietico</strong> archetipico che sostiene, e da cui nasce ciò che<br />
riconosciamo nel sensibile sotto il nome di<br />
calma, pace autopoietica 78 (…).<br />
Dalle microstrutture all’Universi in espansionecontrazione,<br />
tutto si autoconcepisce e muove. E’ compito<br />
dell'autocoscienza autopoietica-acquisita essere in grado di<br />
penetrare e vivere questi campi autoconcepenti, che per<br />
intero, nella sua essenza, la compongono.<br />
Autoconcepire autopoieticamente in simmetria,<br />
entangled con se stessa, per autoriconoscersi.<br />
In questo riconoscimento, l’autoconcepimento degli<br />
stati coscienziali e la loro origine risiede l'elemento essenziale<br />
della conoscenza di se stessi,<br />
dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
E, ancora più importante, è sapersi evidenziare e<br />
riconoscere da un autoconcepimento <strong>autopoietico</strong> all’altro: lì,<br />
78 Calma, pace autopoietica: vedi nota 22, pagina 407;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
210<br />
risiede l'arte della non località, dei mondi dei principi attivi<br />
autopoietici, l'arte del saper transmutare e quindi gestire<br />
controllare ogni stato coscienziale, di qualunque natura esso<br />
sia.<br />
Chi comprende, vivendolo,<br />
l’autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>,<br />
il campo coscienziale <strong>autopoietico</strong>-acquisito che<br />
crea e dimora in ogni parte-Universi,<br />
ha in mano lo scettro del potere <strong>autopoietico</strong><br />
delle transfinite distese coscienziali<br />
autopoietiche non locali dell’Universi-parte, noi<br />
stessi.<br />
E' la terza chiave dell’Oikos.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
211<br />
IV^ Parete del sigma Io-somatico Nord<br />
Fondo: colore verde<br />
Quarta chiave autopoietica<br />
Il genoma coscienziale dell’Universi-parte, noi<br />
stessi, l’unica scaturigine della transfinita<br />
danza della polarità,<br />
degli opposti-compementari,<br />
dell’enantiodromia<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
212<br />
S<br />
Rappresentazioni dell’archetipo acquisito barriera<br />
sensibile e sovrasensibile<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
213<br />
Quarta chiave: transmutazione degli opposti-<br />
complementari.<br />
Quando osserviamo l’autoconcepimento degli stati<br />
coscienziali che agiscono in noi e ci identifichiamo con<br />
l'autocoscienza acquisita in uno di questi, abbiamo la<br />
sensazione che siano separati gli uni dagli altri. Se viviamo<br />
una sensazione di benessere, ci sembra che questa sia separata<br />
da un’altra, memorizzata in noi come malessere. E così per<br />
gli altri stati, per le sensazioni. Se ci identifichiamo con<br />
l'amore, ci sembra che sia separato dall'odio, ed ancora, se ci<br />
identifichiamo con la materia ci sembra che questa sia<br />
separata dall’Io–psichè. Agiamo, di solito, uno stato<br />
coscienziale per volta!<br />
L’esistenza di tali sensazioni e stati opposticomplementari<br />
proviene dalla stessa fonte: i principi attivi<br />
autopoietici che permettono loro di nascere. Spesso,<br />
differiscono di grado, di vibrazione e se, con l'autocoscienza<br />
acquisita e l'attenzione, ci posizioniamo su di uno di essi, ci<br />
sembra di separarci dall'altro.<br />
Le loro polarità sono gli estremi di una stessa<br />
autopoiesi, esattamente come il caldo e il freddo sono delle<br />
gradazioni della temperatura e non è possibile stabilire in<br />
quale punto preciso inizi il freddo e in quale il caldo.<br />
Nell'essenza, gli opposti-complementari registrati nella<br />
coscienza sono alimentati e nascono dallo stesso principio di<br />
reintegrazione <strong>autopoietico</strong>.<br />
Ogni contenuto può assumere polarità; l’essere<br />
l’opposto-complementare di un altro, tutti gli opposticomplementari<br />
sono emanazione di una stessa fonte, il corpo<br />
acceso, in vita-autopoiesi.<br />
E' possibile posizionarsi con l’autocoscienza acquisita su<br />
un punto o sull'altro della polarità (stato identificativo su una<br />
parte-Universi). Altresì, è possibile spostarla<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
214<br />
nell’autoconsapevolezza del principio attivo di reintegrazione<br />
autopoietica 79 , da cui nasce: é lo stato di<br />
Entanglement Coscienziale Autopoietico<br />
che evidenzia l’olospresenza 80<br />
e che vivremo dentro di noi, e ovviamente rappresentato<br />
nell’Oikos <strong>autopoietico</strong> a tali processi dedicato.<br />
E' il Religo et Resurgo dell’autocoscienza acquisita.<br />
Non importa l'interpretazione, se un evento è positivo o<br />
negativo, è amorevole o odiabile: da ogni polarità si può<br />
risalire all'unità, alla<br />
reintegrazione autopoietica<br />
e rendere questa fonte unitaria generatrice:<br />
il sostegno dell’azione.<br />
E' la parte dell'opera che si svolge nell’Oikos<br />
<strong>autopoietico</strong>, in se stessi, la transmutazione degli stati<br />
coscienziali, dell’autoconcepimento. Gli estremi differenziati si<br />
reintegrano, su ogni polarità, opposto-complementare,<br />
enantiodromia può essere applicata la Concentrazionetransmutazione<br />
autopoietica fino a percepirne i principi attivi<br />
autopoietici non locali che la formano e che quindi, reintegra.<br />
E’<br />
la via che conduce a se stessi, l’Universi-parte,<br />
che porta a comprendere un altro dei mattoni fondamentali<br />
della Sigmasofia: il vissuto diretto dei principi attivi<br />
autopoietici archetipici da cui nasce, lo stato coscienziale che<br />
conosciamo sotto il nome di<br />
intuizione, sincronicità, olospresenza<br />
che ci rivelano la quarta chiave autopoietica:<br />
79 Reintegrazione autopoietica: vedi nota 87, pagina 424;<br />
80 Olospresenza: vedi nota 67, pagina 420;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
215<br />
il genoma coscienziale dell’Universi-parte, noi<br />
stessi, l’unica scaturigine della transfinita<br />
danza della polarità, degli opposti-<br />
compementari, dell’enantiodromia<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
216<br />
V^ Parete del sigma Io-somatico, Nord<br />
Fondo Colore azzurro<br />
Quinta chiave autopoietica<br />
(…) è la danza e il ritmo autopoietici non<br />
locali, da cui possono generarsi le cause-effetti e<br />
gli effetti cause: il<br />
bioritmo del<br />
determinismo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
217<br />
S<br />
Rappresentazioni degli Ostacolatori e delle discrasie<br />
dell’archetipo B.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
218<br />
Quinta chiave: Danza e bioritmo <strong>autopoietico</strong><br />
sigmasofico<br />
Gli stati coscienziali enantiodromicamente fluiscono e<br />
rifluiscono continuamente, uno stato sembra richiamare il<br />
proprio opposto-complementare e viceversa.<br />
Stiamo bene e poi male, dopo la notte viene il giorno e<br />
poi di nuovo la notte; un ritmo, una simmetria<br />
enantiodromica transfinita degli opposti-<br />
complementari.<br />
Questo principio ci parla del ritmo enantiodromico, del<br />
movimento che c'è nelle parti-Universi, nella vita-autopoiesi.<br />
Così, nel sensorio-percettivo, per ogni azione, sembrerà<br />
esserci sempre una reazione, e viceversa. E’ il ritmo del<br />
sensorio-percettivo, dell’acquisito, complessivo, da partecipare<br />
e da risalire e transmutare: è una parte della<br />
danza autopoietica<br />
o<br />
dell’Universi-parte che vive e riconosce se stesso:<br />
il ritmo dell’<br />
Oikos <strong>autopoietico</strong><br />
movimento <strong>autopoietico</strong>, presente nell’essenza dei pianeti,<br />
delle galassie che determinano continuamente<br />
lo stato coscienziale punto nascita e lo stato<br />
coscienziale punto morte di loro stesse.<br />
Sembra che tutto sia emesso e riassorbito da questa<br />
danza autopoietica, transfinitamente in vita. E’ qui la chiave,<br />
una porta d'ingresso che potremo comprendere, soltanto<br />
immergendoci, sentendone il ritmo <strong>autopoietico</strong> 81, fino a<br />
81 Ritmo <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 90, pagina 425;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
219<br />
penetrarlo, talmente a fondo, da viverne i principi che lo<br />
formano.<br />
E' da tale luogo coscienziale non locale, che si può<br />
generare<br />
la danza delle cause-effetti,<br />
Ossia il<br />
ed effetti cause<br />
(determinismo acquisito).<br />
bioritmo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico<br />
(determinismo o intenzionalità autopoietici).<br />
Significa che la linea del destino acquisita si reintegra e<br />
si riconosce nella<br />
linea del destino autopoietica<br />
che la<br />
olosdirezionale dell’Universi-parte<br />
razionalità danza per reintegrarsi<br />
con l’intuito, la sincronicità, l’entanglement (…).<br />
Si tratta di un grado di equilibrio-potenza-centralitàvolere<br />
(...), raggiungibile dall'essere umano: l’Universi-parte.<br />
La danza e la musica autopoietiche sono alcune delle<br />
componenti più importanti dei processi funzionali ecologici<br />
dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>. La quinta chiave si dischiude:<br />
(…) è la danza e il ritmo autopoietici<br />
non locali, da cui possono generarsi le cause-<br />
effetti e gli effetti cause: il<br />
bioritmo del<br />
determinismo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
220<br />
VI^ Parete del sigma Io-somatico, Nord<br />
Fondo: colore indaco<br />
Sesta chiave autopoietica<br />
Non esiste il caso, tutte le coincidenze, i casi<br />
della vita, nascono dalle leggi autopoietiche<br />
dell’Universi-parte, ossia dall’intenzionalità<br />
autopoietica da cui ogni causa effetto, effetto-<br />
causa ha origine.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
221<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
222<br />
S<br />
Rappresentazioni dell’archetipo acquisito Spazio-<br />
tempo<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
Sesta chiave: Intenzionalità autopoietica<br />
223<br />
Nel sensorio-percettivo,<br />
ogni causa ha degli effetti,<br />
ogni effetto ha delle cause.<br />
Abbiamo visto come dai principi attivi autopoietici possano<br />
nascere ogni causa-effetto, effetto-causa.<br />
Nel sensorio-percettivo, ogni stato coscienziale può<br />
suscitare un altro stato coscienziale nell'altro, simile od<br />
opposto. L'essere umano è totalmente immerso in questa<br />
rete di stati coscienziali acquisiti risonanti.<br />
Molti ne sono letteralmente identificati.<br />
Ogni effetto è figlio della sua causa, ne è dipendente ed<br />
è ad essa collegato. Ogni movimento del fluire della vitaautopoiesi<br />
e dello stato coscienziale punto morte (causa) ci<br />
suscita reazioni positive o negative che siano (effetto). Ogni<br />
percezione del visibile sembra nata per far scattare lo stato<br />
coscienziale, il pensiero, l'emozione:<br />
è una delle funzioni dell’Oikos.<br />
L'essere umano sembra che sappia pensare soltanto ad<br />
un tema. Ma quella natura che partecipa è impregnata di<br />
colui che crea e dimora in ogni parte-Universi,<br />
dei principi attivi autopoietici, della danza autopoietica,<br />
esattamente come il corpo umano dove agisce una specifica<br />
fisiologia sensibile e sovrasensibile che gli permette di<br />
percepire il tema.<br />
Le cause e gli effetti gli effetti e le cause: un campo<br />
unico. Se osservate, vissute e Risalite queste cause-effetti<br />
risulteranno essere collegate con la danza e il bioritmo<br />
autopoietici, attraverso cui cui si partecipa l’intenzionalità<br />
(determinismo) autopoietica, che li genera. E’ da quella<br />
posizione (da raggiungere attraverso l’esperienza diretta, non<br />
intellettuale), che si può iniziare ad assumere la condizione di<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
224<br />
soggetto che produce cause-effetti effetti-cause,<br />
in quanto consapevole dell’intenzionalità dei<br />
significati-significanti autopoietici che lo generano.<br />
E' per questo che l’Oikos <strong>autopoietico</strong> è tale,<br />
autocreante, per cui ogni atto autocoscienziale si auto<br />
concepisce, transfinitamente: è<br />
l'azione bioetica autopoietica che caratterizza<br />
l’esistere quotidiano.<br />
Per questo, nell’Oikos <strong>autopoietico</strong> sono rappresentate,<br />
simbolicamente, le fasi della cellula. Ed è per questo che il<br />
raggiungimento dell’autocoscienza acquisita a vivere<br />
l’intenzionalità autopoietica, operante nel campo morfoatomico-coscienziale,<br />
può farci assistere alla<br />
nascita dell’azione bioetica autopoietica:<br />
l’ethos <strong>autopoietico</strong> 82 .<br />
Spesso, noi siamo mossi da stati coscienziali, da<br />
contenuti del pensiero e da emozioni altrui. Siamo effetti.<br />
L'osservazione del tema che fa nascere lo stato<br />
coscienziale, in grado di riconoscerlo e la penetrazione vissuta<br />
dei processi interiori che gli permettono di riconoscerlo, fa<br />
parte del movimento di Autopoiesi olosgrafica che ci può<br />
condurre,<br />
all’intenzionalità autopoietica,<br />
all’intelligent design <strong>autopoietico</strong><br />
dell’Universi-parte,<br />
in grado di porre in remissione ogni stato identificativo.<br />
E' questa l'atmosfera che si respira nel<br />
sancta sanctorum<br />
82 Ethos <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 42, pagina 412;<br />
∑OPHY
ossia nell’<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
225<br />
dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />
Universi-parte se stessi.<br />
A questo livello, i ricercatori in Sigmasofia sono in<br />
grado di vivere l’intenzionalità autopoietica dell’Oikos, di se<br />
stessi.<br />
Non esiste il caso, tutte le coincidenze, i casi della<br />
vita, nascono dalle leggi autopoietiche<br />
dell’Universi-parte, ossia dal determinismo<br />
<strong>autopoietico</strong>, dall’intenzionalità autopoietica,<br />
da cui ogni causa effetto, effetto-causa nascono.<br />
La sesta chiave autopoietica dell’Oikos:<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
226<br />
VII^ Parete del sigma Io-somatico, Nord<br />
Fondo colore violetto<br />
Settima chiave autopoietica<br />
(…) dalla creazione, l’Universi come un<br />
unico corpo inscindibile, in cui vive<br />
androginia autopoietica che, dal momento<br />
della sua auto separazione, per<br />
autodiscernersi, non può fare altro che<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
227<br />
reintegrarsi, per autoconsapevolizzarsi.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
228<br />
S<br />
Rappresentazioni dell’archetipo acquisito Funzione<br />
Ypsi.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
229<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
230<br />
Settima chiave: Androginia Coscienziale Autopoietica<br />
E' verificabile che, per il principio attivo di simmetria<br />
autopoietica, l’azione ha realtà sui piani autopoietici. Quindi, il<br />
principio attivo <strong>autopoietico</strong> che genera gli elementi che<br />
riconosciamo sotto il nome maschile e femminile, fa parte<br />
di interazioni non scindibili che evidenziano<br />
l’androginia coscienziale.<br />
E' il vissuto che è possibile raggiungere nel Σigma<br />
della non località.<br />
Viverlo, empatonicamente, ha segnato l'ingresso reale a<br />
conoscenze autopoietiche.<br />
Il movimento, che spinge la parte essere umano ad<br />
unirsi con il suo opposto-complementare con cui generare un<br />
figlio,<br />
è quello tramite il quale ci si garantisce l’essere<br />
transfinitamente in vita-autopoiesi,<br />
di padre-madre in figlio,<br />
evidenziando nel sensorio-percettivo, il senso del<br />
principio attivo di androginia coscienziale.<br />
Soltanto la risalita diretta di questo movimento potrà<br />
comunicarci se l’androginia coscienziale, raggiunta nel Σigma<br />
della non località, sia ciò che ci condurrà a intuire che cosa sia<br />
lo stato coscienziale Sigmasofia, lo stato di<br />
autoconsapevolezza dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, di se stessi.<br />
Le parole, come al solito non bastano. Non ci resta che<br />
tentare di vivere direttamente questi movimenti.<br />
Comunque, da quell'androginia coscienziale scaturisce il<br />
genere maschile e femminile, ed è un archetipo<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
231<br />
<strong>autopoietico</strong> 83 acquisito che ho chiamato Ypsilambd,<br />
funzionale a comprendere che:<br />
(…) dalla creazione, l’Universi come un<br />
unico corpo inscindibile, in cui vive androginia<br />
autopoietica, che, dal momento della sua<br />
autoseparazione per autodiscernersi , non può<br />
fare altro che reintegrarsi, per<br />
autoconsapevolizzarsi.<br />
La settima chiave autopoietica.<br />
83 Archetipo <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 6, pagina 402;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
232<br />
VIII^ Parete del ∑igma Io-somatico, Nord<br />
Fondo: colore oro<br />
N<br />
Ottava chiave autopoietica<br />
L’Oikos <strong>autopoietico</strong>, l’Universi-parte, noi stessi,<br />
è il luogo della presa di consapevolezza<br />
dell’intuitive e del sinchronicity insight, dello<br />
stato di Entanglement Coscienziale <strong>autopoietico</strong>,<br />
dello<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
233<br />
stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> Sigmasofia.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
234<br />
S<br />
Rappresentazioni dei facilitatori o facoltà<br />
autopoietiche dell’archetipo funzione Ypsi.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
235<br />
Ottava chiave: Oikos rivelato.<br />
Da sempre, nell'essere umano muove la pulsione<br />
autopoietica a vivere, da cui nasce la spinta a conoscersi e a<br />
conoscere la vita-autopoiesi, lo stato coscienziale punto morte,<br />
gli Universi (...).<br />
Questo metabisogno <strong>autopoietico</strong> 84 può essere<br />
rappresentato in vari modi. Uno è<br />
l’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />
ovvero la concretizzazione della pulsione autopoietica a<br />
vivere, a conoscere, che i ricercatori in Sigmasofia, senza<br />
alcun dubbio, possono vivere direttamente.<br />
E' per questo che parla direttamente al cuore di chi,<br />
consapevolmente, si interessa della conoscenza dei significatisignificanti<br />
della vita e dello stato coscienziale punto morte.<br />
L’Oikos <strong>autopoietico</strong>, l’Universi-parte, da sempre riesce<br />
a comunicare la propria potenza e maestosità, il che significa<br />
che in esso operano autopoiesi<br />
transfinitamente in vita .<br />
Se i ricercatori sono in grado di costruire l’Oikos<br />
<strong>autopoietico</strong>, con precisione e imponenza, significa che la<br />
pulsione autopoietica, è stata profondamente vissuta e<br />
integrata.<br />
La conoscenza dei mondi del campo morfo-atomicocoscienziale<br />
è il<br />
nutrimento <strong>autopoietico</strong>.<br />
Quindi, le applicazioni dell’Io acquisito possono essere<br />
straordinarie e, per agirle, è necessario indagare la coscienza<br />
che può edificarle. C'è sempre un progetto, un'idea: i principi<br />
attivi autopoietici che precedono la realizzazione pratica<br />
dell’Oikos, di se stessi. Tale realizzazione dovrà resistere<br />
84 Metabisogno <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 61, pagina 418;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
236<br />
millenni, in quanto i principi attivi, da cui scaturisce, sono<br />
transfinitamente in vita, e così, per il principio di simmetria,<br />
dovrà essere l’opera realizzata.<br />
Per ovvi motivi, è evidente che il tipo di conoscenza<br />
racchiusa nell’Oikos <strong>autopoietico</strong> dovrà essere<br />
sintetica e simbolico-reale.<br />
Si tratta dei principi attivi acquisiti o funzione Ypsi<br />
dell’Io acquisito.<br />
Come stiamo sperimentando attraverso la pratica della<br />
Sigmasofia, il mondo interiore-esterno (un campo unico) ha<br />
dimensioni pluridimensionali transfinite.<br />
Ne abbiamo prova, dai sogni. Siamo con gli occhi chiusi<br />
e le scene che si svolgono nei diversi focus autopoietici 85<br />
(punti di visualizzazione) hanno altezza, larghezza e<br />
profondità. Possiamo sognare ed osservare immagini,<br />
appartenenti a qualunque tempo, passato o futuro e, a<br />
differenza della vista esteriore che termina all'altezza della<br />
linea dell'orizzonte, nel sogno e nella visione autopoietica,<br />
possiamo andare oltre e sognare-vedere spazi anche<br />
lontanissimi da noi, cosmici:<br />
una grotta, un focus pluridimensionale, che si apre in<br />
tutte le direzioni.<br />
Consapevoli di questo, i ricercatori in Sigmasofia non<br />
potranno fare altro che<br />
proiettare nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, nella propria azione<br />
bioetica autopoietica, questa<br />
funzionalità interiore-esterna,<br />
rappresentandola con un piano e un volume.<br />
85 Focus autopoietici: vedi nota 45, pagina 413;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
237<br />
Esattamente come si<br />
verifica nella vita, la prima<br />
forma che si impone alla vista è<br />
il<br />
piano, la facciata, non il<br />
∑OPHY<br />
volume, la profondità, le<br />
estensioni non locali del<br />
campo coscienziale<br />
<strong>autopoietico</strong>-acquisito.<br />
Anche nell’Oikos<br />
<strong>autopoietico</strong>, tutto ciò viene<br />
rappresentato da una piazzola<br />
d’ingresso circolare (cerchio e<br />
punto), che ci può colpire;<br />
tuttavia, la percezione soltanto<br />
sensibile, fino alla linea<br />
dell’orizzonte, non ci soddisfa<br />
ancora completamente. E,<br />
allora, è il volume che deve<br />
parlare.<br />
Se, nella vita quotidiana,<br />
restiamo piatti, la nostra azione<br />
non potrà penetrare in<br />
profondità le realtà che<br />
viviamo, e non vivremo stati<br />
che tendono alla completezza e<br />
alla piena soddisfazione.<br />
Un soffitto basso può<br />
darci la sensazione di<br />
mancanza d'aria, per cui, anche<br />
in questo caso, vivremo un<br />
senso di insoddisfazione.<br />
All’opposto, un soffitto o una
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
238<br />
volta molto alti, istintivamente ci attraggono lo sguardo,<br />
esattamente come accade nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>:<br />
la volta alta, voluminosa, abbinata al piano,<br />
testimonia l’interiorità dell’estensione del campo<br />
coscienziale,<br />
quello che siamo.<br />
Il piano razionale, sensibile, unito al volume, alla profondità,<br />
rappresenta l'ingresso nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>:<br />
l'ingresso nella coscienza dell'essere umano,<br />
l’Universi-parte.<br />
Nella grotta interiore pluridimensionale, nella<br />
coscienza, ci sono stati coscienziali, contenuti, emozioni,<br />
autopoiesi (...), e i ricercatori-costruttori, intuitivamente e<br />
sincronicamente, trovano il modo di rappresentarle.<br />
Ed ecco che danno alla forma e ai disegni sulle pareti<br />
circolari e alle sculture, che si evidenziano, specifici<br />
significati-significanti: le interazioni tra disegni<br />
possono essere la forma di un'emozione-istinto, di un<br />
pensiero, di uno stato coscienziale. Come sono uniti tra<br />
loro questi contenuti e quali tipi di autopoiesi<br />
collegano? Anche le colonne e le lastre di vetro cristallo<br />
lavorate, di forma geometrica, frattale (…)<br />
rappresentano specifici contenuti della coscienza. Ed<br />
ancora. La forma dei muri, le rifiniture dei rilievi, così<br />
come la non rifinitura, ci indicano movimenti<br />
dell'interiorità: la mancanza di una parte del corpo, le<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
239<br />
incisioni sono sfumature, precise indicazioni, da<br />
riconoscere.<br />
Parlando dell’Universi-parte di se stessi, ci rimandano<br />
all'osservazione partecipata dei processi di autoconcepimento<br />
Io-<strong>autopoietico</strong>, presente in noi.<br />
E' un modo possibile di vivere l’Oikos.<br />
Nella nostra vita, non possiamo leggere le estensioni<br />
non locali coscienziali sul piano, utilizzando la sola<br />
intellettualità.<br />
Il piano può tentare grossolanamente di rappresentarla,<br />
ma il volume, le estensioni coscienziali non locali possono<br />
essere soltanto vissuti, se le si vuole incontrare<br />
empatonicamente, visceralmente.<br />
Un conto è parlare di affettività (uno dei movimenti<br />
incontrabili sul piano), un conto è viverla con l’Io, con il<br />
corpo e con l'autopoiesi (il volume).<br />
L'emozione, è vero, può essere descritta, ma viverla è<br />
totalmente differente: dire che l'acqua disseta (altro<br />
esempio del piano), non significa berla (il volume).<br />
Per questo, la vita, esattamente come l’Oikos, può<br />
parlare soltanto attraverso il vissuto, unito all'intuito, che può<br />
essere decodificato e descritto dal piano, dalla razionalità.<br />
L’Oikos, l'essere umano, è il luogo della rivelazione,<br />
dell’insight intuitivo e sincronico,<br />
dello stato di Entanglement Coscienziale Autopoietico,<br />
dello stato coscienziale Sigmasofia.<br />
Quando, vivendo, utilizziamo solamente forme riflesse e<br />
superficiali e, nelle nostre relazioni c'è insoddisfazione, in quel<br />
momento rendiamo piatta la nostra esistenza e quella<br />
condizione non ci dà la sensazione di penetrare nei significati,<br />
nel senso profondo, nell’essenza.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
240<br />
Senza volume, si perde il senso, il significato<br />
dell'esistenza,<br />
si perde l'intuito, la sincronicità, lo stato Sigmasofia<br />
consapevole.<br />
Ma, quando nella nostra azione quotidiana, di vita,<br />
cambiamo il ritmo alla routine, ai ristagni, la eleviamo e la<br />
penetriamo, ossia, in definitiva, quando diamo profondità,<br />
estensione, qualche cosa sembra muoversi.<br />
Quella scossa emotiva ci parla dell’autopoiesi in atto.<br />
Quando scatta la comprensione di quell'azione, appare<br />
la spinta verso la luce autopoietica, l’insight intuitivo e<br />
sincronico: nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, ciò è rappresentato, dalla<br />
facciata verticale circolare, ossia dal piano da cui è possibile<br />
l’ingresso, verso il volume, le estensioni non locali.<br />
Quella facciata, la sua morfologia diviene la scossa<br />
emotiva, la spinta verso la conoscenza e, ovviamente, le porte<br />
dell’Oikos <strong>autopoietico</strong> diventano significative e ci indicano,<br />
formalmente, l'ingresso che conduce al movimento interiore<br />
che si vuole esplorare, conoscere, attraversare.<br />
Molti esseri viventi sono collegati al nord magnetico, lo<br />
sentono e lo usano come riferimento, oltre che come<br />
possibilità di utilizzo per una fonte di autopoiesi.<br />
Molti strumenti possono misurare tale intensità<br />
autopoietica (come la bussola), e noi, con le nostre azioni,<br />
siamo coinvolti autopoieticamente in questo campo di forze<br />
significativo, anche per quanto riguarda i suoi aspetti più<br />
sottili. Specifico: il termine polo indica il nord e il sud della<br />
terra, verso cui si orientano le estremità opposte dell’ago della<br />
bussola. In corrispondenza dei poli, il campo magnetico<br />
assume la direzione verticale. A causa del fatto che, con il<br />
trascorrere del tempo, entrambi si spostano (migrazioni dei<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
241<br />
poli), la porta invisibile d’ingresso, a Nord dell’Oikos<br />
<strong>autopoietico</strong>, vista dall’interno, assume valore simbolico-reale<br />
evidenziando che nell’essere umano è possibile vivere e<br />
riconoscere<br />
l’allineamento Nord-Sud magnetico.<br />
della porta invisibile, indicando così l’intenzionalità a vivere la<br />
simmetria con le forze naturali ecologiche dell’Universi,<br />
infatti, non a caso, è situata a nord ed è riservata alla<br />
pratica delle Autopoiesi olosgrafiche.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
242<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
243<br />
Tale riferimento al Nord magnetico è simbolicamente<br />
funzionale all’ingresso nella pratica operativa, che<br />
transmuterà i riferimenti localistici come la scelta di una sola<br />
direzione d’ingresso a se stessi, anche se ecologicamente<br />
fruibile, in favore del riconoscimento dell’olosdirezionalità<br />
(per questo, la porta è simbolica e disegnata). Decodificando,<br />
significa che è possibile entrare consapevolmente nelle<br />
estensioni non locali, da ogni singolo atomo, formante noi<br />
stessi, l’Universi-parte. E’ l’operazione che si concretizzerà<br />
nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
Lì, anche lo spazio-tempo (che nella nostra interiorità,<br />
come visto nei sogni, nei momenti di sospensione, di<br />
meditazione (…), talvolta, segue una direzione diversa da<br />
quella che va dal passato al futuro) sembra seguire gli stessi<br />
riferimenti. Se pensiamo ed agiamo uno stato coscienziale sul<br />
piano, sulla razionalità, questo avrà sempre le stesse<br />
caratteristiche: fluirà dal passato al futuro, in spazi<br />
riconoscibili. Ma, se lo spostiamo dal piano e gli diamo<br />
volume, profondità, estensione non locale, allora ci<br />
parlerà d'altro. Darà sospensione e profondità alle nostre<br />
emozioni, potrà farcele sentire, come al di là dello spazio-<br />
tempo, in cui sensorialmente ci riconosciamo. E’ una<br />
possibilità, da vivere nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, per osservare le<br />
estensioni non locali transfinite degli stati coscienziali. E’ in<br />
tale orientamento verso il volume, lo spostamento dal piano,<br />
che si apre la possibilità verso un viaggio nel campo morfoatomico-coscienziale<br />
che sostiene la vita-autopoiesi e lo stato<br />
coscienziale punto morte, campo non distruttibile e, anche per<br />
questo motivo, al di là dello spazio-tempo convenzionali.<br />
E' l’olosdirezionalità più che trimensionale,<br />
l'orientamento dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, di noi stessi.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
244<br />
Quando nasciamo, i principi attivi autopoietici<br />
archetipici che sostengono il fluire della vita e dello stato<br />
coscienziale punto morte già esistono; quando moriamo,<br />
continuano ad esistere.<br />
Il loro sembra essere un movimento <strong>autopoietico</strong> che<br />
attraversa l’Io-soma, di cui il corpo è interprete,<br />
esattamente come l’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
E’ questo il senso profondo:<br />
scoprire direttamente i principi attivi autopoietici che<br />
evidenzia.<br />
Dal campo morfo-atomico-coscienziale, all'essere<br />
umano!<br />
L’autocoscienza si rende conto<br />
dei principi attivi, da cui scaturisce:<br />
la funzione dell’Oikos,<br />
una funzione Io-somatica che fa vibrare in sé una funzione<br />
autopoietica. E’ l’Universi-parte, noi stessi.<br />
Nelle cellule, negli atomi, c'è l’autopoiesi intelligente,<br />
che ci fa vivere, che è presente ovunque, il grande<br />
serbatoio disponibile all’Io-soma.<br />
L’Oikos indica ciò che l'autocoscienza dei suoi<br />
costruttori ha già penetrato e vissuto:<br />
l'identità tra Autopoiesi e azione (e materia),<br />
annullando in tal modo tutti i riferimenti a separazionescissione,<br />
che chiamiamo grande e piccolo, materia e<br />
spirito, alto e basso, visione della simultaneità<br />
autopoietica che permette la nascita degli opposti-<br />
complementari.<br />
Per poter percepire la simultaneità, è necessario risalire<br />
l'apparente gioco degli opposti-complementari che si trovano<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
245<br />
in natura, una percezione degli eventi dal punto<br />
d'osservazione del campo morfo-atomico-coscienziale, da cui<br />
questi nascono, quindi non soltanto percezione attraverso gli<br />
strumenti che i principi attivi autopoietici utilizzano, ossia i<br />
sensi, (…), ma un uso degli stessi sensi potenziati, consapevoli<br />
della grandiosa autopoiesi, da cui nascono.<br />
Mi spiego: una sensibilità che, vissuta direttamente, si<br />
rende conto di nascere dal campo morfo-atomico-coscienziale,<br />
dalle transfinite distese coscienziali dell’Universi-parte e che,<br />
con questa consapevolezza, percepisce il cosiddetto<br />
Universi esterno,<br />
non potrà che vivere la simultaneità tra dentro e fuori, tra<br />
soggetto e oggetto.<br />
Si tratta dell’<br />
Universi-parte transfiniti,<br />
l'essenza che troviamo nell’Oikos.<br />
Sono le rivelazioni della formazione dell’Io-acquisito a<br />
se stesso, dei suoi principi attivi autopoietici o genoma<br />
autocoscienziale:<br />
il principio autocoscienza autopoietica-acquisita,<br />
dell’autoconcepimento, della reintegrazione della<br />
polarità (…).<br />
E’ ciò che inizia a rimandarci ad un’autocoscienza di sé:<br />
l’Universi-parte che l'essere umano, attraverso le proprie<br />
creazioni, scienze, filosofie, religioni, spiritualità, da sempre<br />
sta ricercando e formulando.<br />
Tutto fa parte della rivelazione dell’<br />
Oikos <strong>autopoietico</strong> della Sigmasofia.<br />
Ed ecco che, dalla simultaneità è possibile percepire le<br />
varie incarnazioni dell'autopoiesi. Se i principi attivi assumono<br />
la morfologia dell’azione, dello stato coscienziale, è perché,<br />
essendo vivi, possiamo produrre ciò che chiamiamo<br />
∑OPHY
ossia<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
246<br />
amore, sensualità, spiritualità (...),<br />
incarnazioni<br />
(riduzioni, collassi),<br />
che i vari principi attivi assumono: bagliori, insights dello<br />
stato coscienziale Sigmasofia che, amalgamando l’autopoiesi in<br />
essa presente, genera le funzionalità atomico-molecolari, da cui<br />
si evidenzia il genoma dell’essere umano (e altro): lo<br />
spermatozoo e l'ovulo che come principi maschili e femminili<br />
troviamo nei 4 elementi.<br />
I principi attivi autopoietici si incarnano e si<br />
evidenziano, come stati Io-somatici, nelle funzioni e nei<br />
sentimenti tangibili, percepibili anche dai sensi ordinari.<br />
L’Oikos evidenzia tali processi.<br />
E’ attraverso le tecno-ontos-sophos-logie sigmasofiche,<br />
applicate alle incarnazioni, agli stati coscienziali, che potremo<br />
raggiungere il campo morfo-atomico-coscienziale e, quindi,<br />
essere partecipanti attivi (come consapevolezza) dei processi<br />
autopoietici, appartenenti alla creazione (anche solo dei nostri<br />
stati coscienziali). Nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, questo mistero è<br />
presentato sotto il nome di<br />
pulsione autopoietica a vivere a conoscere e, nel<br />
sensibile, come aggredior,<br />
che permette la nascita e lo stato coscienziale punto morte,<br />
funzione riscontrabile nella coscienza di ogni essere umano,<br />
l’Universi-parte.<br />
E' dall’Oikos vissuto che potrai osservare l'autopoiesi, in<br />
grado di realizzare quell’Oikos <strong>autopoietico</strong> stesso.<br />
E' la forza del principio attivo o genoma<br />
autocoscienziale: abita nel campo morfo-atomico-coscienziale<br />
e può incarnarsi in tante funzioni. La forma del suo<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
247<br />
movimento <strong>autopoietico</strong> coincide con la forma che ha<br />
prodotto ogni singolo stato Io-somatico producibile.<br />
Quella che l’autocoscienza fa assumere a questo<br />
movimento è, spesso, un recinto incompleto in cui, talvolta, si<br />
identifica e si fissa.<br />
E’, comunque, un recinto-emanazione del genoma<br />
autocoscienziale, movente nel campo morfo-atomicocoscienziale.<br />
Da qui, inizia la fase del<br />
ritorno, dopo la caduta:<br />
un ritorno che permetterà all’Oikos <strong>autopoietico</strong>, anche e<br />
soprattutto attraverso le sue forme visibili, i suoi sensi, di<br />
iniziare a parlare del Tutto.<br />
Sono gli stessi movimenti, rappresentati<br />
nell'architettura dell’Oikos, nell’Universi-parte, noi stessi.<br />
Dall'ingresso, verso il Σigma <strong>autopoietico</strong> della non<br />
località;<br />
dall'autocoscienza acquisita, alle transfinite<br />
estensioni coscienziali non locali dell’Universi-parte,<br />
un movimento unico.<br />
In ogni essere umano, abitano gli stati coscienziali e<br />
saranno proprio questi che imporranno il loro ritmo e il loro<br />
stato a quell'essere umano.<br />
Se quegli stessi stati coscienziali fossero consapevoli<br />
della fonte, da cui scaturiscono, capirebbero la funzione del<br />
genoma autocoscienziale, degli archetipi autopoietici Y<br />
Ψ 86 ,, λ 87 e Σ 88 che permette la loro formazione.<br />
86 Archetipo <strong>autopoietico</strong> Psi: vedi nota 9, pagina 403;<br />
87 Archetipo <strong>autopoietico</strong> Lambda: vedi nota 8, pagina 403;<br />
88 Archetipo <strong>autopoietico</strong> Sigma: vedi nota 10, pagina 403;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
248<br />
E' soltanto, quando conoscerai, attraverso il vissuto<br />
diretto, non intellettuale, il genoma autocoscienziale<br />
che ti sarà chiaro il piano dell’intelligent design<br />
<strong>autopoietico</strong>, presente nelle microstrutture che<br />
costituiscono l’Oikos.<br />
L’Oikos <strong>autopoietico</strong>, l’Universi-<br />
parte, noi stessi, è il luogo della presa<br />
di consapevolezza dell’intuitive e<br />
del synchronicity insight, dello stato<br />
L’ottava chiave dell’Oikos.<br />
di Entanglement Coscienziale<br />
<strong>autopoietico</strong>, dello<br />
stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong><br />
Sigmasofia.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
249<br />
Se le chiavi autopoietiche di accesso all’Oikos, in se<br />
stessi, nell’Universi-parte sono realmente vissute e integrate<br />
si può intenzionalmente e consapevolmente entrare ed iniziare<br />
a percorrere<br />
La Danza del genoma umano<br />
E’ posizionata centralmente. E’ formata da<br />
otto scettri (esseri umani) danzanti,<br />
in stato di fusionalità autopoietica 89 a distanza e,<br />
fisicamente, con l’unione di mani e piedi. Sono interconnessi e<br />
interagenti, attraverso i focus autopoietici posti su aste di<br />
metallo, che fungono anche da scala, da ascesi-Risalita, da<br />
radianza autopoietica 90 . Sono avvolti da una doppia elica,<br />
rappresentante il DNA, con andamento spiraliforme<br />
ascendente e discendente, verso l’alto.<br />
89 Fusionale, fusionalità autopoietica: vedi nota 44, pagina 413;<br />
90 Radianza autopoietica:: vedi nota 84, pagina 424;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
250<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
251<br />
E’ stata ideata, per simboleggiare la Concentrazionetransmutazione<br />
autopoietica continua su se stessi (ascesi). Il<br />
fatto che risparmi spazio rispetto ad altre scale tradizionali sta<br />
a significare il lavoro di sintesi, il rasoio di Occam<br />
<strong>autopoietico</strong>, necessario all’ascesi, dopo aver risalito le forze<br />
edificatrici dell’essere vivente. Tutte le sequenze del genoma<br />
umano sono rappresentate all’interno della struttura esseri<br />
umani danzanti che assume la funzione simbolica di<br />
colonna vertebrale dell’Universi-parte.<br />
E’ dal vissuto e dalla risalita della scala del genoma<br />
umano, della colonna vertebrale dell’Universi-parte, di se<br />
stessi, che si può avere il sigma della funzione che hanno<br />
avuto e che hanno le<br />
chiavi autopoietiche dell’Oikos.<br />
Attraverso la scala, si rappresenta<br />
l’interazione continua tra conscio e inconscio, tra<br />
locale e non locale, tra finito e transfinito, tra tempo<br />
acquisito e tempo <strong>autopoietico</strong>, che permette risalite e<br />
discese.<br />
E’ continuamente impiegata dall’Io acquisito nella<br />
formazione a se stesso, tutti gli esseri umani, l’Universi-parte<br />
salgono e scendono nel tutto funzionale e inscindibile<br />
che siamo.<br />
Nel registro simbolico-reale della Sigmasofia, le<br />
ascensioni, risalite o concentrazioni-transmutazioni<br />
autopoietiche, significano autocoscienza continua, ossia il<br />
saper trascendere, transmutare lo stato identificativo nella<br />
parte, agito in un determinato momento storico, allo scopo di<br />
aprirsi olosdirezionalmente alla presa di consapevolezza di<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
252<br />
altre parti-Universi dell’Universi-parte trasnfiniti. E’<br />
l’orientamento che distingue tra stati identificativi e stati di<br />
disidentificazione: è la progressione Io-somatica a se stessi,<br />
l’Oikos, l’Universi-parte.<br />
Per il ricercatore, la scala rappresenta le tappe della<br />
grande opera di progressione verso se stesso. Da ogni<br />
gradino, è possibile ottenere una diversa percezione dell’Oikos<br />
<strong>autopoietico</strong>, se ci si orienta e posiziona nella direzione e nella<br />
funzione di quel gradino, si possono incontrare stati Iosomatici<br />
di passaggio pur mantenendo la visione d’insieme.<br />
Gradini, verso la formazione dell’essere umano<br />
<strong>autopoietico</strong>.<br />
Gli androgini, scettri danzanti che formano la scala e la<br />
danza del genoma umano, sostengono con le mani-braccia a<br />
Y, il<br />
∑igma <strong>autopoietico</strong> della non località.<br />
Tutto è strutturato in modo e in conseguenza del quale è<br />
sempre possibile percepire simultaneamente le funzioni,<br />
consce e inconsce, locali e non locali, a significare che l’Oikos<br />
<strong>autopoietico</strong> presenta simultaneamente più insights intuitivi e<br />
sincronici, potendo così comunicare con ogni stato di<br />
autoconsapevolezza.<br />
Dischiudendosi e unendo i diversi focus o centri di<br />
visualizzazione, la scala sta ad indicare le diverse possibilità di<br />
visione autopoietica 91 , disponibili all’Io-soma-autopoiesi<br />
dell’essere umano, dell’Oikos: collegamenti tra stati di<br />
autoconsapevolezza. La scala è sempre un ponte che<br />
interconnette l’intero Universi-parte, progredendo piolo in<br />
piolo, da stato di consapevolezza a stato di consapevolezza,<br />
che si apre ad altri, anche oltre la scala.<br />
91 Visione autopoietica: vedi nota 116, pagina 431;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
253<br />
Entriamo ora nel merito di ciò che ha assunto la forma<br />
del Genoma Umano sensibile.<br />
Qualunque cosa sia avvenuta, al momento della<br />
creazione erano presenti e attivi i principi attivi autopoietici<br />
che hanno creato e differenziato, progressivamente loro stessi,<br />
fino ad assumere aggregazioni molecolari, attraverso cui si<br />
sono evidenziate morfologie assunte da tale vita-autopoiesi,<br />
come la molecola del DNA, risultante da queste complesse<br />
transmutazioni autopoietiche. Tutto nasce da stati innati di<br />
non differenziazione tra organico e inorganico, condizione dei<br />
principi attivi autopoietici. La distinzione è un’interpretazione<br />
localistica, realizzata dall’Io acquisito, che non ha evidenza<br />
ecologica innata, microstrutturale.<br />
Attraverso l’irrorazione continua transfinita dei principi<br />
attivi autopoietici, si evidenziano le morfologie di esseri<br />
esistenti, processo dell’Universi-parte transfiniti e non solo<br />
del pianeta Terra. E’ il principio rappresentato dagli scettri<br />
danzanti che penetrano la materia e che simultaneamente<br />
sostengono la non località Universi-parte. Un esempio:<br />
circa 60 trilioni di cellule costituiscono un essere<br />
umano<br />
ognuna contiene un nucleo, in cui ci sono i<br />
cromosomi, che negli esseri umani sono 46.<br />
I cromosomi sono costituiti da una sola lunghissima molecola<br />
filiforme, avvolta e condensata<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
254<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
255<br />
La lunga molecola del DNA è suddivisa in frazioni, in<br />
cui si evidenziano i geni che contengono informazioni: è il<br />
libro biologico <strong>autopoietico</strong><br />
dell’essere umano, evidenziantesi dai principi attivi<br />
autopoietici non locali. In questa struttura sensibile, muovono<br />
le morfologie del genoma autocoscienziale che riconosceremo<br />
sulle vetrate del ∑igma <strong>autopoietico</strong> del Σophyinsight. E’<br />
come se l’alfabeto <strong>autopoietico</strong> sensibile fosse composto da<br />
quattro lettere e quello sovrasensibile coscienziale da almeno<br />
dodici che, nelle diverse combinazioni formano il<br />
patrimonio genetico Io-somato-<strong>autopoietico</strong>.<br />
Nel genoma umano sensibile, troviamo almeno 3<br />
miliardi e trecento milioni di queste lettere e in quello<br />
complessivo, inclusivo di quello coscienziale, almeno 40<br />
miliardi di lettere e loro combinazioni.<br />
Anche le diverse componenti della successione non<br />
sono identiche come non lo sono un essere umano e un<br />
animale, si tratta di funzionalità che nascono, che si<br />
evidenziano dai funzionamenti quantistici e sub-quantistici ed<br />
autopoietici.<br />
In tali differenze, si manifesta la diversità nell’unità<br />
degli esseri umani, dell’Universi-parte. E’ l’autonomia<br />
fusionale autopoietica, come manifestazione sensibile.<br />
L’Oikos <strong>autopoietico</strong> include, forma, volumi e<br />
paragrafi di questi geni Io-somato-autopoietici, nascenti<br />
dall’androgina autopoietica dell’Universi-parte che,<br />
nel sensibile, troviamo scissi in 23 cromosomi del padre e 23<br />
della madre che costituiscono il figlio somatico, che si<br />
evidenzia da miliardi di combinazioni coscienziali.<br />
Sulle sette vetrate che uniscono gli otto scettri<br />
danzanti, sono rappresentate le diverse manifestazioni del<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
256<br />
genoma Io-somato-<strong>autopoietico</strong> e dei suoi costituenti,<br />
molecole, atomi, e meccaniche quantistiche, sub-quantistiche e<br />
autopoietiche.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
257<br />
Prima vetrata<br />
autoconcepimento <strong>autopoietico</strong><br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
258<br />
Seconda vetrata<br />
Pulsione autopoietica dell’eros<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
259<br />
Terza vetrata Memorie antiche<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
260<br />
Quarta vetrata<br />
molecole atomi e meccaniche quantistiche<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
261<br />
Quinta vetrata<br />
frattali autopoietici<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
262<br />
Sesta vetrata<br />
Principi attivi autopoietici dell’eros<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
263<br />
Ottava vetrata<br />
Entanglement Coscienziale Autopoietico<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
264<br />
In sintesi, salendo, ascendendo e partecipando, si<br />
osserva il soffitto in lastre di vetro del Sigma sovrastante,<br />
rappresentante l’essere umano <strong>autopoietico</strong>.<br />
Vestiti di sola nudità.<br />
Dopo aver risalito la<br />
scala della danza del genoma umano,<br />
dopo l’insight della funzione delle chiavi autopoietiche, siamo<br />
pronti ad entrare nel<br />
∑igma <strong>autopoietico</strong> della non località.<br />
Sospeso nel volume, disidentificato dal solo sensibile, il<br />
ricercatore sente<br />
il silenzio-suono autopoietici<br />
ciò che fa tacere e scoprire i significati-significanti autopoietici<br />
del tacere e dell’agire, dell’antico<br />
si non sedes is<br />
e del<br />
si sedes non is<br />
(letto dalla fine all’inizio).<br />
A questa forma di<br />
intelligenza del cuore, ci hanno consentito di giungere<br />
il ∑igma dello scudo <strong>autopoietico</strong>, l’attraversamento<br />
dell’Io-somatico<br />
Chi non penetra il silenzio-suono autopoietici, avrà<br />
bisogno di altre azioni, per risalire residui ostacolanti.<br />
La sensazione estesa del nudo vestito, del<br />
silenzio-suono <strong>autopoietico</strong><br />
o<br />
mauna <strong>autopoietico</strong><br />
∑OPHY
del<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
si non sedes is,<br />
sarà ciò che ci aiuterà a vivere e a decodificare<br />
l’atmosfera autopoietica 92<br />
in essere nella<br />
265<br />
Danza del genoma umano.<br />
Si tratta del<br />
fuoco dell’aggredior e della sua scaturigine:<br />
la pulsione autopoietica a vivere e a conoscere,<br />
uno dei fondamentali<br />
Σophyinsight dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />
che, se penetrati, ci consentirà di entrare nel<br />
Σigma <strong>autopoietico</strong> della non località.<br />
92 Atmosfera autopoietica: vedi nota 13, pagina 404;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
∑igma della non località (o dell’E.C.A.)<br />
266<br />
∑OPHY<br />
E’ la luce della<br />
vita-Autopoiesi<br />
che non produce ombra.<br />
Il volume è lo spazio intuitivo-sincronico dove ci è<br />
possibile invocare ed evocare i principi attivi autopoietici, che<br />
vivono e muovono nelle microstrutture dell’Universi-parte,<br />
nella materia, e ovunque.<br />
E’ possibile richiamare tali principi autopoietici,<br />
attraverso la punta del<br />
cono <strong>autopoietico</strong>,<br />
estensione del cerchio e del punto,<br />
dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
La punta è la concentrazione-transmutazione<br />
autopoietica (tutto è concentrato su un punto) e ci parla di<br />
come attirare<br />
il fuoco, l’aggredior,<br />
la pulsione a vivere,<br />
l'Autopoiesi.<br />
L’Oikos <strong>autopoietico</strong> è caratterizzato dalla base<br />
ottagonale, densificazione Io-somatica, al pavimento-soffitto<br />
superiore, circolare, con meno materia, alla sua punta, assenza<br />
di materia, ossia all'intuito-sincronicità, all’ECA allo stato<br />
Sigmasofia.<br />
Nel Σigma della non località (nel volume), possono<br />
ancora sentirsi gli effetti dei vecchi vestiti, dei vecchi stati<br />
identificativi nel solo sensibile:
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
267<br />
inizialmente, è la luce, l’insight intuitivo e<br />
sincronico dell'Autopoiesi e l’ombra, la<br />
disidentificazione dall’intuito stesso.<br />
E' nel Σigma della non località, nelle estensioni del<br />
volume, della coscienza, che è possibile la riuscita<br />
dell'invocazione e dell'evocazione vissuta,<br />
se è compiuta con<br />
determinazione autopoietica.<br />
Simbolicamente, è l’onda (l'autocoscienza acquisita) che<br />
muovendosi sulla superficie dell’oceano (del campo morfoatomico-coscienziale),<br />
può penetrarlo perché ne è emanazione,<br />
inscindibile. Utilizzando questo autoriconoscimento, si può<br />
partecipare fusionalmente i principi attivi autopoietici,<br />
presenti nell’oceano transfinito (le estensioni non locali<br />
coscienziali), nel<br />
∑igma del Σophy insight, dell’Universi-parte.<br />
Questa azione autoformativa, determinata e<br />
autopoietica, può iniziare a sanare l’incompletezza come<br />
consapevolezza di se stessa da parte dell’autocoscienza<br />
acquisita (l'errore funzionale umano), e raggiungere la<br />
comunione reale con il principio attivo di autocreazione<br />
consapevole, da cui nasce.<br />
E' la prima penetrazione reale delle potenzialità latenti<br />
dell'autocoscienza:<br />
la nuova porta.<br />
Si entra nell’archetipo <strong>autopoietico</strong> che dà la forma<br />
all’Io-somatico e al potere di percezione, senza proiezioni, dei<br />
movimenti interiori-esterni.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
268<br />
E' il raggiungimento che ci farà scoprire, da dentro,<br />
l'autopoiesi che nell’azione sensibile, ci dà la<br />
possibilità di essere<br />
liberi di (…) e liberi da (…):<br />
siamo sulla via che conduce alla<br />
libertà autopoietica 93 .<br />
E' la nuova consapevolezza che ci guiderà ad una<br />
maggiore continuità di consapevolezza di intuito-sincronicità,<br />
stato Io-somatico da cui si può riconoscere che cosa sia lo<br />
stato di<br />
Entanglement Coscienziale Autopoietico.<br />
Ci troviamo all'interno di noi stessi, sospesi nel volume,<br />
all'interno dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
Tutto avvolge e sostiene le nuove prese di<br />
consapevolezza, fin lì realizzate.<br />
Un’ulteriore penetrazione ci permetterà di raggiungere<br />
il luogo<br />
dello stato coscienziale punto morte<br />
definitivo<br />
dei vecchi vestiti.<br />
E’ l'ultimo stato coscienziale punto morte, rivelatore, che<br />
prepara la nascita delle facoltà di percepire del<br />
determinismo <strong>autopoietico</strong>.<br />
E' arrivato il momento definitivo in cui l'autocoscienza<br />
acquisita sa che deve autodeterminarsi, per vivere i principi<br />
attivi autopoietici presenti nell’Oikos. E’ la nascita della<br />
solitudine autopoietica,<br />
di chi è destinato ad essere<br />
93 Libertà autopoietica: vedi nota 55, pagina 416;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
269<br />
complemento di se stesso: l’Universi-parte<br />
e, di conseguenza,<br />
complemento di quelle parti di se stesso che denomina<br />
E' la scoperta dell’<br />
l’altro, l’oggetto.<br />
Io solo esisto,<br />
è la luce autopoietica che non produce ombra,<br />
l’azione che non produce opposti-complementari,<br />
enantiodromia, polarità.<br />
Ha voluto essere complemento di se stesso, ha voluto<br />
scoprire i significati-significanti degli archetipi autopoietici<br />
che sostengono la vita e lo stato coscienziale punto morte: in<br />
parte li haottenuti ed ora è costretto a riconoscere di<br />
aver perduto per sempre colui che quella<br />
complementarietà voleva,<br />
la parte di sé che voleva essere complemento di se stesso.<br />
Se così non fosse, l'eventuale caduta, la regressione,<br />
sarebbe dolorosissima. Ma, avendo vissuto questi intuiti, egli<br />
è pronto a vivere il<br />
battesimo del principio attivo <strong>autopoietico</strong>,<br />
essendo lui stesso<br />
Inizia a riconoscere<br />
pietra con la pietra,<br />
Autopoiesi con l'Autopoiesi<br />
se stesso con se stesso.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
L’essere umano <strong>autopoietico</strong><br />
270<br />
Nella rappresentazione che segue, troverete le basi<br />
fondamentali<br />
dell’essere umano <strong>autopoietico</strong><br />
che sono il pavimento-soffitto, il sostegno del ricercatore che<br />
ha saputo raggiungere il<br />
Σigma della non località<br />
e rappresentano il cielo per il ricercatore che si trova nel<br />
Σigma dello scudo <strong>autopoietico</strong>,<br />
nella progressione formativa Io-somatica a se stesso.<br />
Disegno A<br />
Tavola autopoietica sigmasofica:<br />
rappresenta le componenti dell’essere umano <strong>autopoietico</strong><br />
è il Pavimento in lastre di vetro del<br />
Sigma della non località e il Soffitto del Sigma dello scudo <strong>autopoietico</strong><br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
271<br />
Osserviamo insieme il significato-significante dei simbolisegni<br />
che formano il mandala essere umano <strong>autopoietico</strong>.<br />
Archetipo Sigma<br />
-disegno o -<br />
è l’autocoscienza autopoietica che, dallo stato<br />
Sigmasofia (sommatoria e proprietà emergenti di tutti<br />
i principi attivi autopoietici riconosciuti e vissuti),<br />
diviene consapevole di nuove regioni e funzionalità del<br />
campo morfo-atomico-coscienziale, dell’Universi-parte.<br />
Inconscio <strong>autopoietico</strong><br />
-Disegno 1-<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
272<br />
Galassie e loro interconnessioni,<br />
doppia elica del DNA<br />
-Disegno 2-<br />
Archetipo Ypsilon<br />
rappresenta e sintetizza<br />
i principi attivi autopoietici, formanti le specie<br />
viventi<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
273<br />
-Disegno 3-<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
274<br />
Archetipo Psi<br />
rappresenta e sintetizza i principi attivi autopoietici,<br />
formanti gli stati coscienziali (nel sensibile)<br />
e, in parte, le facoltà autopoietiche-<br />
-Disegno 4-<br />
Archetipo Lambda<br />
rappresenta e sintetizza i principi attivi autopoietici,<br />
formanti gli stati coscienziali, le facoltà autopoietiche<br />
e la pulsione autopoietica a vivere, a conoscere, nelle<br />
loro funzionalità ed interazioni non locali.<br />
-Disegno 5-<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
275<br />
Archetipo Ypsilambda<br />
E’ l’autocoscienza autopoietica (o Io <strong>autopoietico</strong>),<br />
formante il Sigma, la sommatoria e la proprietà<br />
emergente di tutti i principi attivi autopoietici<br />
dell’Universi-parte, finora scoperti e vissuti.<br />
-Disegno 6<br />
Inconscio acquisito collettivo<br />
-Disegno 7-<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
276<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
277<br />
Archetipo c.a.<br />
campo istintivo-emozionale e aggredior<br />
-Disegno 8-<br />
Archetipo -B-. barriera sensibile e sovrasensibile<br />
e ostacolatori-discrasie<br />
-Disegno 9-<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
278<br />
Archetipo acquisito Spazio-tempo<br />
-Disegno 10-<br />
Inconscio acquisito individuale<br />
-Disegno 11-<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
279<br />
Autocoscienza acquisita e<br />
archetipo acquisito funzione Ypsi (sensibile)<br />
-Disegno 12-<br />
Archetipo acquisito funzione Ypsi (sovrasensibile)<br />
o Ypsilambd<br />
-Disegno 13-<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
280<br />
Sfondo violetto: il ponte tra il sensibile e il<br />
sovrasensibile<br />
(include l’inconscio acquisito collettivo)<br />
-Disegno 14-<br />
Sfondo blu: range del sensibile<br />
(inconscio acquisito individuale)<br />
-Disegno 15<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
281<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
282<br />
Sfondo rosso: range del sensibile<br />
(l’autocoscienza acquisita)<br />
-Disegno 16-<br />
Sfondo giallo-oro: campo morfo-atomico-coscienziale o<br />
inconscio <strong>autopoietico</strong>,<br />
inglobante il tempo <strong>autopoietico</strong> o continuo presente.<br />
-Disegno 17-<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
283<br />
Il campo morfo-atomico-<br />
coscienziale, transfinito,<br />
rappresentato nella Tavola con un<br />
asterisco, -Disegno 1- è il campo<br />
formato dal genoma<br />
autocoscienziale, o principi attivi<br />
autopoietici archetipici, non locali,<br />
transfiniti, che la Sigmasofia ha<br />
saputo individuare, intuire e<br />
vivere. Nello specifico, è il campo<br />
in cui opera l’autocoscienza<br />
autopoietica. Il campo morfo-<br />
atomico-coscienziale è l’ente da<br />
cui, sicuramente, si evidenzia<br />
l’autopoiesi transfinita,<br />
∑OPHY<br />
l’annichilazione<br />
autopoietica 94 (i diversi Big-Bang o altre genesi)<br />
dell’Universi-parte, del tutto è atomicamente e<br />
coscienzialmente legato, noi stessi.<br />
Gli elementi costituenti il campo morfo-atomicocoscienziale<br />
si manifestano attraverso una danza<br />
autopoietica continua, con andamento spiraliforme e<br />
frattale (disegno 2).<br />
La doppia spirale è stata scelta per rappresentare le<br />
galassie, le loro interconnessioni e le multidimensionalità che<br />
si dischiudono nelle<br />
94 Annichilazione autopoietica: vedi nota 1, pagina 401;
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
284<br />
pieghe dell'inconscio <strong>autopoietico</strong> transfinito, nelle<br />
dinamiche dei principi attivi autopoietici, non<br />
localistici, includenti l’antimateria, generanti le<br />
superstringhe, le meccaniche sub-quantistiche e<br />
quantistiche, l’entanglement, gli atomi, le cellule<br />
(…).<br />
Rappresentano anche l’andamento spiraliforme della doppia<br />
elica del DNA, degli atomi-molecole, più che tridimensionali,<br />
che la compongono, nelle otto direzioni: tutto si evidenzia<br />
nella olosdirezionalità autopoietica, verso il transfinito<br />
dell’Universi-parte, anche per indicare che è possibile trovare<br />
ovunque i principi attivi autopoietici, fondamentali<br />
all’espressione della vita, la<br />
panspermia autopoietica.<br />
Determinanti sono gli<br />
archetipi autopoietici Ypsilon, Psi, Lambda e Sigma,<br />
che sintetizzano il<br />
genoma autocoscienziale <strong>autopoietico</strong><br />
o<br />
principi attivi autopoietici,<br />
evidenziati nella doppia spirale, in cui è possibile riconoscere<br />
le lettere greche che li rappresentano (disegno 2). Gli archetipi<br />
e l’autocoscienza autopoietici contribuiscono, in modo<br />
significativo, all’autopoiesi continua dei processi funzionali,<br />
che abbiamo saputo osservare e riconoscere nell’Universiparte,<br />
ovvero delle diverse specie viventi (principi attivi<br />
autopoietici sintetizzati nel simbolo Ypsilon), tutti gli stati<br />
coscienziali, le ipersensibilità e la non località (principi attivi<br />
autopoietici, sintetizzati nei simboli Psi e Lambda), la natura<br />
complessiva (principi attivi autopoietici sintetizzati nei<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
285<br />
simboli Lambda e Ypsilon), lo stato coscienziale Sigmasofia,<br />
l’Universi-parte (principi attivi autopoietici sintetizzati nei<br />
simboli Ypsilon, Psi, Lambda e Sigma). Per questi motivi, la<br />
disposizione dei simboli è a Ypsilon spiraliforme. La<br />
condizione biosluminescente del campo morfo-atomico-<br />
coscienziale, transfinito, è indicata dallo sfondo di colore<br />
giallo-oro.<br />
All’interno del l’inconscio<br />
<strong>autopoietico</strong>, si dischiude e prende<br />
forma l’inconscio acquisito<br />
collettivo 95 , rappresentato nella<br />
Tavola autopoietica<br />
sigmasofica dai triangoli di colore<br />
viola, disposti olisticamente, a 360°,<br />
per indicare che l’Io acquisito può<br />
esserne consapevole o meno<br />
(disegno 7). L’inconscio acquisito collettivo è un contenuto<br />
incluso nell’autocoscienza acquisita e, quindi, è presente nella<br />
componente sovrasensibile, locale e non locale, conscia e<br />
inconscia, dell’Universi-parte.<br />
Racchiude tutti i processi, le<br />
informazioni archetipiche, sia<br />
autopoietiche che acquisite, che ci<br />
costituiscono. A questo livello,<br />
continuano ad operare i principi<br />
attivi autopoietici non locali,<br />
sintetizzati nei simboli Ypsilon, Psi,<br />
Lambda e Sigma. (disegno 3)<br />
Nell’inconscio acquisito collettivo,<br />
operano, inoltre, gli archetipi<br />
95 Inconscio acquisito collettivo: vedi nota 47, pagina 415;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
286<br />
acquisiti denominati alfa 96 che ci accomunano (disegno 8):<br />
l’archetipo acquisito campo istintivo-emozionale e<br />
aggredior, rappresentato dal punto rosso (archetipo c.a.)<br />
l’archetipo acquisito barriera sensibile e sovrasensibile<br />
(archetipo b.), rappresentato dallo zig zag rosso (archetipo<br />
b.), (disegno 9), all’interno del quale troviamo tutti gli<br />
ostacolatori, le discrasie, ossia tutte le esperienze vissute e<br />
registrate dall’Io acquisito dell’essere umano, dell’Universiparte,<br />
di qualunque valenza e tipologia, sia come significatosignificante<br />
sia come principi attivi (fisiologia) somatoautopoietici<br />
che consentono a quelle esperienze di poter<br />
rimanere memorizzate<br />
l’archetipo acquisito Spazio-Tempo (Chronos) 97 ,<br />
rappresentato dalla clessidra viola, in cui ci<br />
riconosciamo e ci muoviamo (disegno 10)<br />
l’archetipo acquisito funzione Ypsi,<br />
rappresentato dal simbolo Yψ (archetipo Ypsi),<br />
inscritto nel cerchio verde (disegno 12)<br />
l’archetipo autocoscienza acquisita,<br />
rappresentata dal cerchio verde, con incluso il<br />
simbolo Yψ (Ypsi): è l’integrazione della<br />
sommatoria-proprietà emergente, vissuta, di<br />
tutti gli archetipi alfa con la somma-proprietà<br />
emergente di tutte le esperienze acquisite<br />
praticate (disegno 12).<br />
96 Archetipi acquisiti alfa: vedi nota 3, pagina 401;<br />
97 Archetipo spazio-tempo Chronos: vedi nota 12, pagina 404;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
287<br />
A tale livello, indicato dal viola (il colore pontefice tra il<br />
sensibile e il sovrasensibile, l’ultravioletto), ovviamente, il<br />
campo morfo-atomico-coscienziale continua ad operare come<br />
principio attivo <strong>autopoietico</strong> essenziale e necessario al<br />
funzionamento degli archetipi alfa.<br />
Tutto continua ancora a manifestarsi come campo di<br />
forza, come principio attivo <strong>autopoietico</strong>. Tutto è ancora in<br />
uno stato sostanzialmente<br />
indifferenziato, di non<br />
separabilità, più che<br />
tridimensionale, pre-morfico,<br />
che contiene tutte le possibilità,<br />
il Sigma (sommatoria e<br />
proprietà emergente), di<br />
autopoiesi esprimibile. A questo<br />
livello, tali processi iniziano ad<br />
assumere forma, struttura<br />
maggiormente definita,<br />
sensibile: è l’inconscio<br />
acquisito individuale, 98<br />
rappresentato dal quadrato di<br />
colore viola più chiaro, in quanto l’Io acquisito può esserne<br />
più facilmente consapevole (disegno 11). E’ formato dalle<br />
esperienze realizzate dall’Io acquisito e dal corpo che lo<br />
veicola, che abbiamo dimenticato, represso e di cui non<br />
siamo consapevoli. Siamo in prossimità del range del<br />
sensibile, del visibile, simboleggiato dal colore blu dello<br />
sfondo, su cui è presente, in forma maggiore, l’archetipo<br />
acquisito Spazio-tempo, (nella figura 6), se ne può<br />
98 Inconscio acquisito individuale: vedi nota 48, pagina 414;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
288<br />
riconoscere l’influenza più forte, dalla maggiore<br />
concentrazione del simbolo clessidra che lo rappresenta.<br />
Riconosceremo, come elementi costituenti, gli stati<br />
coscienziali dell’Io acquisito e le facoltà Psi complessive,<br />
l’inconscio acquisito individuale e l’archetipo acquisito Spazio-<br />
Tempo. Tale processo ancora non mostra la possibilità di<br />
poter essere autoconsapevole.<br />
Necessariamente, anche a questo livello, continuano ad<br />
essere presenti tutti gli elementi costituenti gli altri stati:<br />
l’inconscio acquisito collettivo, gli archetipi campo istintivoemozionale<br />
e aggredior, la barriera sensibile e sovrasensibile e<br />
lo spazio-tempo, il campo morfo-atomico-coscienziale,<br />
presente in forma collassata,<br />
ridotta, rispetto allo stato<br />
<strong>autopoietico</strong> d’indifferenziazione, di<br />
non separabilità, processo di<br />
riduzione-collasso che, nel<br />
disegno n.6, viene indicato dalle<br />
dimensioni inferiori dell’asterisco.<br />
Tale riduzione-collasso della<br />
funzione campo morfo-atomico-<br />
coscienziale indicata mostra di<br />
essere la quantità di campo, necessaria a tenere in vita un<br />
corpo fisico semovente.<br />
Dalle variazioni-contrasto dei processi finora indicati, nasce<br />
l’autocoscienza autopoietica che assume la morfologia<br />
∑OPHY<br />
coscienziale<br />
acquisita: l’autocoscienza<br />
acquisita (disegno 12),<br />
rappresentata dal cerchio
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
289<br />
verde, ossia la riduzione-collasso della funzione campo<br />
morfo-atomico-coscienziale e autocoscienza<br />
autopoietica, nonché la somma-proprietà emergente di<br />
tutti gli archetipi acquisiti alfa e delle esperienze<br />
acquisite (sigma acquisito). Per specifici motivi,<br />
l’autocoscienza acquisita è l’onda dell’oceano transfinito,<br />
che veicola tutti i principi attivi autopoietici e acquisiti che<br />
consentono l’autoconsapevolezza: la facoltà del<br />
discernimento, la percezione, il sentire, il pensare,<br />
l’immaginare, il concettualizzare (…), strumenti che utilizzerà<br />
per creare l’archetipo acquisito funzione Ypsi. Ciò<br />
rappresenta l’estrapolazione dei principi attivi dalle<br />
esperienze di vita realizzate ed integrate, alla<br />
sommatoria-proprietà emergente degli archetipi<br />
acquisiti alfa, dall’autocoscienza acquisita stessa,<br />
attraverso cui si può divenire consapevoli dell’inconscio<br />
acquisito ed <strong>autopoietico</strong> e dell’autocoscienza<br />
autopoietica.<br />
N.B. 1: la funzione Ypsi è, di fatto ed<br />
implicitamente, la riduzione collasso, nel<br />
sensibile, dell’autocoscienza autopoietica, ma è<br />
rappresentata anche dal simbolo Ypsilambda<br />
(vedi parte centrale disegno n. 13), in quanto<br />
diviene strumento consapevole per la Risalita<br />
all’autocoscienza autopoietica stessa.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
290<br />
N.B. 2: Ogni archetipo <strong>autopoietico</strong> va letto come<br />
veicolante i significati-significanti di tutti i<br />
principi attivi autopoietici, con particolare<br />
riferimento a quelli coscienziali, sintetizzati con<br />
il Lambda e la Psi.<br />
Qui, gli stati coscienziali acquisiti divengono più<br />
specialistici. Per questo, all’interno delle otto direzioni,<br />
l’autocoscienza acquisita appare disposta a forma di Lambda,<br />
l’archetipo-principio attivo <strong>autopoietico</strong> che, unitamente a Psi,<br />
dalla non località transfinita in cui opera, contribuisce alla<br />
produzione degli stati coscienziali (come processi funzionali),<br />
impartendo alle meccaniche sub-quantistiche e quantistiche,<br />
agli atomi-DNA, le istruzioni autopoietiche, necessarie a<br />
formare le aree del cervello e del sistema nervoso che<br />
sottendono alla produzione di quello specifico stato<br />
coscienziale.<br />
Sono, ovviamente, ancora presenti le componenti<br />
rappresentative degli altri livelli finora indicati. Siamo entrati<br />
nel range sensibile, conscio, neocorticale (sullo sfondo,<br />
simboleggiato dall’altro colore di base, il rosso). Nel nucleo<br />
centrale della Tavola, possiamo osservare l’unione, questa volta<br />
autoconsapevole, dell’inconscio acquisito collettivo,<br />
dell’inconscio acquisito individuale, degli archetipi b., del<br />
campo c.a e dell’archetipo-ostacolatore Spazio-Tempo,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
291<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
292<br />
(disegno 8). Il campo morfo-atomico-coscienziale, gli archetipi<br />
Ypsilon, Psi, Lambda e Sigma, sovrasensibili, non locali,<br />
indifferenziati, non separabili, formanti lo stato coscienziale<br />
Sigmasofia, veicolanti tutti i principi attivi autopoietici,<br />
trovano una morfologia sensibile, locale, autoconsapevole,<br />
ossia si riuniscono nello stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong>,<br />
archetipo acquisito funzione<br />
Ypsi, estrapolato-disidentificato<br />
dai significati-significanti<br />
dell’autocoscienza acquisita<br />
(cerchio verde) e integrato ai<br />
principi attivi autopoietici<br />
Ypsilon, Psi e Lambda (disegno<br />
13). Si tratta dello stato<br />
d’avanguardia, sul piano<br />
dell’autoconsapevolezza,<br />
raggiunto dall’Io acquisito, del<br />
∑OPHY<br />
potere reale <strong>autopoietico</strong>,<br />
non proiettivo, con cui si<br />
potranno ripercorrere tutti gli<br />
stati indicati, fino al vissuto e<br />
all’esplorazione del campo<br />
morfo-atomico-coscienziale,<br />
degli archetipi e<br />
dell’autocoscienza autopoietica stessi, oltreché della<br />
dimensione-condizione Sigma (disegno 0).<br />
La funzione Ypsi è la spinta a fondersi con essi, ad<br />
assumerne la forma, per farla di nuovo ricadere nell’azione
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
293<br />
bioetica autopoietica sensibile, e dare nuovamente inizio<br />
alla danza autopoietica dell’Universi-parte che osserva e<br />
riconosce se stessi.<br />
Lo stato di consapevolezza di tutto il processo indicato<br />
è la base dello stato coscienziale Sigmasofia:<br />
la consapevolezza vissuta dell’integrazione dei<br />
principi attivi, emergenti dalla formazione<br />
sigmasofica a se stessi, gli Universi-parte, con quanto<br />
del campo morfo-atomico-coscienziale, sovrasensibile,<br />
non locale, transfinito (da cui nascono le facoltà di<br />
autorigenerazione-guarigione, di autodeterminazione-<br />
realizzazione-organizzazione, di omeostasi, di non<br />
località autocoscienziale, formanti gli l’Universi-<br />
parte stessi) l’Io acquisito ha saputo raggiungere, per<br />
utilizzarla nell’azione bioetica autopoietica<br />
quotidiana.<br />
Essendo perfettamente applicabile da esseri umani,<br />
uomini e donne, esprime la propria<br />
androginia Io-somato-autopoietica,<br />
dell’Universi-parte,<br />
se stessi.<br />
Il campo morfo-atomico-coscienziale è un campo unico.<br />
L'aria, l'ossigeno le varie forme autopoietiche, gli atomi, le<br />
dimensioni ad essi collegate (...) continuano a mostrarcelo,<br />
anche se, nel loro principio di autoconcepimento, possono<br />
assumere numero o forma differenti. Sono tutti<br />
profondamente collegati gli uni agli altri. Questo stato di<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
294<br />
consapevolezza, di vibrazione, riconoscibile, quando si vive<br />
empatonicamente il sigma-insight dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />
sarà soltanto un segno fortemente significativo del cammino<br />
verso se stessi.<br />
Conosci ciò che genera dalla non località gli stati<br />
coscienziali: è la porta che collega Autopoiesi e azione.<br />
Il numero e la forma che li definiscono sono l'elemento,<br />
da cui partire.<br />
Ogni Risalita dei contenuti dell'architettura dell’Oikos<br />
<strong>autopoietico</strong> determina ulteriori prese di coscienza. In questo,<br />
consiste<br />
il dare vita all’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />
che va vissuto, non visitato,<br />
e le cui forme vanno<br />
imitate, ascoltate e partecipate interiormente,<br />
non localmente. Tutto ciò farà vivere l'architettura, creerà<br />
l’atmosfera autopoietica, l’effetto sigma 99 .<br />
Ed ancora. Le funzioni vitali di crescita, il loro divenire,<br />
saranno inseriti nell'architettura dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>: il<br />
concepimento, la nascita, il movimento, la morte, il respiro<br />
saranno lì,<br />
trascritti nel segreto dell’architettura e delle<br />
rappresentazioni dell’Oikos: la casa del genoma<br />
autocoscienziale degli archetipi autopoietici<br />
che permettono all'essere umano di nascere, di vivere, di<br />
crescere e di morire ossia dei potenziali che sostengono il<br />
fluire della vita e dello stato coscienziale punto morte.<br />
99 Effetto sigma: vedi nota 36, pagina 411;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
295<br />
Siamo pronti a praticare le tecno-ontos-sophos-logie<br />
sigmasofiche della non località e dell’Entanglement<br />
Coscienziale Autopoietico, per partecipare e vivere l’Universiparte.<br />
Pareti della non località<br />
Sulle otto pareti delle parti-Universi, in muratura, sono<br />
rappresentate immagini dell’Universi-parte.<br />
Nota bene:<br />
I significati-significanti autopoietici delle pareti<br />
della non località saranno presentati in Oikos secondo<br />
volume.<br />
Il libero ricercatore potrà, comunque, contemplare le<br />
immagini e correlarle ai propri vissuti, per verificarne,<br />
successivamente, le simmetrie, le risonanze, le<br />
similitudini e (…) con quelle dell’Oikos.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
296<br />
Prima parete<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
297<br />
Seconda parete<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
298<br />
Terza parete<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
299<br />
Quarta parete<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
300<br />
Quinta parete<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
301<br />
Sesta parete<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
302<br />
Settima parete<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
303<br />
Ottava parete<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
304<br />
Tra l’altro, il Sigma della non località è una moderna<br />
agorà autopoietica sigmasofica,<br />
in cui ogni Io acquisito potrà incontrarsi per autoriconoscersi<br />
come<br />
campo coscienziale <strong>autopoietico</strong> non locale, transfinito.<br />
Un ∑igma per vivere insieme la<br />
linea del destino <strong>autopoietico</strong> degli<br />
dell’Universi-parte di noi stessi.<br />
Il ∑igma della non località potrà ospitare molti Io-<br />
acquisiti in una condizione di sospensione nel vuoto-pieno,<br />
nell’Universi, al fine di creare uno speciale effetto Io-somato<strong>autopoietico</strong>:<br />
il Σigma, per gli incontri speciali previsti dal<br />
<strong>Sigmasophy</strong> International Project and Network. 100<br />
Subito sopra le pareti della non località, si dischiude<br />
L’ottagono della respirazione autopoietica<br />
Sono delle vetrate, apribili, con sovrapposte<br />
rappresentazioni della respirazione, dei metabisogni<br />
autopoietici, con interazioni con il genoma autocoscienziale<br />
nella loro manifestazione sensibile e sovrasensibile non locale,<br />
per simboleggiare che sono l’elemento che porta<br />
respirazione autopoietica 101<br />
(ossigeno-autopoiesi) all’Oikos.<br />
Nella loro partecipazione, possiamo vivere che molte<br />
esperienze di vita ci avevano già parlato e mostrato l’esistenza<br />
di quelle<br />
chiavi <strong>autopoietico</strong>-intuitive,<br />
100 <strong>Sigmasophy</strong> International Project: vedi nota 101, pagina 428;<br />
101 Respiro <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 88, pagina 425;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
305<br />
a cui non avevamo mai dato particolarmente retta. Soltanto<br />
all’inizio della formazione a se stessi, mostrarono la loro reale<br />
importanza ispiratrice, ma soltanto dopo la progressione Iosomatica<br />
a se stessi hanno potuto assumere il significatosignificante<br />
di reintegrazione autopoietica (respirando<br />
autopoieticamente si è maggiormente consapevoli<br />
dell’Universi-parte).<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
306<br />
Prima vetrata<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
307<br />
Seconda vetrata<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
308<br />
Terza vetrata<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
309<br />
Quarta vetrata<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
310<br />
Quinta vetrata<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
311<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
312<br />
Sesta vetrata<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
313<br />
Settima vetrata<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
314<br />
Ottava vetrata<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
315<br />
Subito sopra l’ottagono della respirazione autopoietica<br />
si dischiudono le<br />
Vetrate della non località o del genoma<br />
autocoscienziale<br />
Il genoma autocoscienziale si manifesta attraverso il<br />
Σophy-insight. E’ rappresentato sulle otto vetrate<br />
quadrangolari-coniche del ∑igma della non località.<br />
Ypsilon<br />
Il Sigma-insight, emergente dalla<br />
forma genomica autocoscienziale Ypsilon,<br />
esprime la simmetria coscienziale con la parte morfica e con<br />
la parte atomica del campo morfo-atomico-coscienziale,<br />
nonché con i principi attivi:<br />
Intuitive and Synchronicity Insight<br />
Ypsi (include autonomia fusionale autopoietica)<br />
Aequilibrium (include la simultaneità speculare<br />
autopoietica)<br />
Noesis (include la transfinitezza).<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
316<br />
Nell’Universi-parte che riusciamo ad osservare, esiste<br />
un continuo matrimonio <strong>autopoietico</strong> 102 tra la<br />
manifestazione sovrasensibile e quella sensibile del campo<br />
MAC. Da tale processo di funzionamento, assumente<br />
molteplici forme e funzionalità, si determinano tante<br />
conseguenze che possiamo osservare sotto forma di esistenza<br />
delle diverse specie viventi, dei minerali, della flora e della<br />
fauna. Con questo ampio riferimento, possiamo riconoscere la<br />
Y (Ypsilon), nell’unione tra i principi attivi autopoietici<br />
operanti nel campo MAC e la componente atomica-sensibile,<br />
che ne è la creazione-emanazione e da cui è irradiata. L’unione<br />
di queste due forze determina uno specifico figlio: le<br />
morfologie sensibili esistenti. Quindi, la continua nascita di<br />
esseri umani e delle diverse forme di vita è determinata da<br />
quell’archetipo, ossia dal processo dinamico <strong>autopoietico</strong> che<br />
esercita la funzione architetto. I principi attivi autopoietici<br />
della Y non dipendono dalla morfologia dell'essere umano o<br />
delle diverse specie, ma si trovano ovunque, nel campo morfoatomico-coscienziale.<br />
E’ un processo non locale che,<br />
unitamente all’archetipo Psi, trova espressione nel corpo<br />
fisico e nel relativo sistema nervoso, tramite cui può prendere<br />
coscienza di se stesso.<br />
Psi<br />
Il Sigma-insight, emergente dalla<br />
forma genomica autocoscienziale Psi,<br />
102 Matrimonio <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 59, pagina 417;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
317<br />
esprime la simmetria coscienziale con la parte morfica e con<br />
la parte atomica del campo morfo-atomico-coscienziale,<br />
nonché con i principi attivi:<br />
Centrum (include l’assunzione di morfologia)<br />
Chronos (include la remissione dell’estensione e<br />
della profondità),<br />
Ak (include l’olosdirezionalità)<br />
Bios (include la transmutazione,<br />
l’autorganizzazione non adattabilità e<br />
l’intenzionalità autopoietica).<br />
La componente archetipica autopoietica Psi opera, vive<br />
nel campo morfo-atomico-coscienziale. Da tale dimensione,<br />
parte integrante di quella sensibile, in cui ci riconosciamo,<br />
irradia nelle microstrutture formanti l'atomo e, quindi, nella<br />
cellula, le proprie specificità coscienziali. Inoltre, ha il potere<br />
di far nascere le facoltà o stati coscienziali, producibili<br />
dall’autocoscienza acquisita, quali il processo fisiologico del<br />
pensare, del volere, del sentire, dell’immaginare, del<br />
concettualizzare, dell’intuire, degli archetipi acquisiti alfa,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
318<br />
delle facoltà autopoietiche (…). La componente Psi funziona<br />
simultaneamente alla Ypsilon e, insieme, evidenziano la<br />
pulsione autopoietica a vivere che irradieranno, attraverso, il<br />
campo sub-quantico, negli atomi, da loro stessi creati.<br />
Successivamente, sapranno edificare i processi funzionali degli<br />
stati coscienziali, e non dei contenuti, dei significatisignificanti<br />
che attribuiamo loro. Nella propria manifestazione<br />
sensibile, la Psi è la Ypsilon, il figlio che vive e integra i<br />
principi attivi acquisiti, estrapolati dalle esperienze che attua,<br />
graficamente rappresentati dal segno che emerge in verticale<br />
verso l’alto e che sorge dal punto di unione delle due braccia<br />
della Y: .<br />
Lambda<br />
Il Sigma-insight emergente dalla<br />
forma genomica autocoscienziale Lambda,<br />
esprime la simmetria coscienziale con la parte morfica e con la<br />
parte atomica del campo morfo-atomico-coscienziale, nonché i<br />
principi attivi:<br />
Iris (include la remissione evolutiva)<br />
Eros (include il potere <strong>autopoietico</strong>)<br />
Ypsilambd (include la simultaneità ereditaria)<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
319<br />
Tetraneos( include il principio di<br />
indeterminazione).<br />
La componente archetipica autopoietica Lambda opera e<br />
crea nel campo morfo-atomico-coscienziale. Include i principi<br />
attivi autopoietici, formanti l’autocoscienza acquisita che<br />
consente la presa di consapevolezza di tutte le componenti<br />
del campo morfo-atomico-coscienziale e, quindi, della<br />
partecipazione allo stato pre-spazio-tempo e di non<br />
località che, lì, vige.<br />
Veicola Kraino, colui che crea: i principi attivi<br />
autopoietici del continuo presente, della simultaneità<br />
autopoietica che concorre alla creazione dello spazio-<br />
tempo.<br />
Nel sensibile, unitamente agli archetipi Ypsilon e Psi, è la<br />
forma genomica autocoscienziale prevalente che veicola la<br />
pulsione autopoietica a vivere, a risalire, e che trova la propria<br />
espressione fondamentale nelle Autopoiesi olosgrafiche non<br />
locali 103. E’ la non località in azione.<br />
∑igma<br />
Il ∑igma-insight emergente dalla<br />
forma genomica archetipica autopoietica Sigma<br />
103 Autopoiesi olosgrafica non locale: vedi nota 15, pagina 405;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
320<br />
opera e crea nel campo morfo-atomico-coscienziale ed<br />
evidenzia il<br />
∑igma-Poiesis (include l’Entanglement<br />
Coscienziale Autopoietico e l’olospresenza).<br />
In sintesi.<br />
Quando, utilizzando la funzione Ypsi maturata, è<br />
possibile vivere il ∑igma-insight, che somma tutti gli<br />
archetipi autopoietici, e può manifestare la continuità della<br />
condizione di funzionalità 104 e fusionalità autopoietica,<br />
che ho denominato<br />
stato coscienziale Sigmasofia,<br />
si verifica la condizione autopoietica di coscienza unica, del<br />
principio attivo unico, emergente dalla sommatoria di tutto il<br />
campo MAC, da cui tutti i processi, dello stato coscienziale<br />
Sigmasofia e quelli del campo morfo-atomico-coscienziale,<br />
ancora da vivere, si evidenziano. E’<br />
la sequenza nucleotidica genomica autocoscienziale<br />
complessiva, finora mappata, da cui nasce lo<br />
stile ∑igma-Poiesis 105 .<br />
104 Funzionalità autopoietica: vedi nota 46, pagina 414;<br />
105 Stile Sigma-poiesis: vedi nota 108, pagina 430;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
321<br />
Infatti, lo stato coscienziale Sigmasofia individua, anche<br />
quanto del campo morfo-atomico-coscienziale abbiamo vissuto<br />
consapevolmente. Quindi, di conseguenza, l’archetipo<br />
<strong>autopoietico</strong> ∑igma è la proprietà o principio attivo<br />
<strong>autopoietico</strong>, emergente dallo stato di sommatoria degli<br />
archetipi Ypsilon, Psi e Lambda, che ingloba lo stato<br />
coscienziale Sigmasofia e quanto del campo morfo-<br />
atomico-coscienziale complessivo non siamo ancora<br />
consapevoli.<br />
Il ∑igma-insight, emergente dalla componente ∑igma,<br />
esprime la simmetria coscienziale con la parte morfica e con<br />
la parte atomica del campo morfo-atomico-coscienziale,<br />
nonché con il principio attivo.<br />
La suddivisione in archetipi, appena utilizzata, è utile a<br />
rendere maggiormente comprensibili i principi attivi<br />
autopoietici di funzionamento generale, che vanno sommati<br />
(sigma) e letti come unico stato coscienziale producibile<br />
dall’Universi-parte:<br />
lo stato coscienziale Sigmasofia.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
322<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
∑igma <strong>autopoietico</strong> della non località vetrata 1 e 2<br />
323<br />
1. Principio attivo di Intuitive e Synchronicity<br />
insight<br />
Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />
autopoietici del gene autocoscienziale, da cui nascono gli<br />
stati coscienziali:<br />
intuito<br />
sincronicità<br />
Insight intuitivo.<br />
Il termine intuire deriva dal latino intueri, composto<br />
da in significa in, dentro, e tueri, tuitus, che significa<br />
guardare, quindi guardare dentro. L’ente che ha la facoltà di<br />
poter guardare dentro è l’autocoscienza acquisita. Per<br />
farlo, utilizza le proprie facoltà. In generale, l’intuito<br />
potrebbe essere definito come l’azione Io-somatoautopoietica<br />
necessaria a percepire l’essenza di processi<br />
dell’inconscio <strong>autopoietico</strong> e acquisito (collettivo e<br />
personale), in particolare i contenuti definiti come<br />
memoria, di cui non si è consapevoli, consci. Si tratta,<br />
quindi, dell’Io acquisito che percepisce direttamente ed<br />
inequivocabilmente un contenuto del proprio inconscio<br />
acquisito e <strong>autopoietico</strong>, componente della fisiologia<br />
archetipica che lo forma e delle sue interconnessioni con<br />
il tutto è atomicamente e coscienzialmente legato. Una<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
324<br />
percezione di questo tipo avviene in uno stato di<br />
fusionalità con l’ente osservato, senza la mediazione dei<br />
riferimenti logico-razionali, intellettuali. In particolare,<br />
l’intuito si riconosce a causa della presenza di uno stato<br />
coscienziale non identificato nello spazio-tempo<br />
convenzionale, ma attivo nel continuo presente, nel tempo<br />
<strong>autopoietico</strong>, in cui è possibile rilevare processi collocati<br />
nel cosiddetto passato e futuro.<br />
Synchronicity insight.<br />
La sincronicità, sinteticamente, descrive la<br />
connessione a-causale tra stati dell’Io acquisito ed eventi<br />
che stanno accadendo nell’Universi-parte, da cui l’Io<br />
acquisito stesso si evidenzia. Le coincidenze significative<br />
sono connesse con la sincronicità. Sono eventi che<br />
accadono simultaneamente e si esprimono, attraverso<br />
specifici processi di interconnessione e peculiari<br />
significati-significanti, riconoscibili nel tutto è<br />
atomicamente e coscienzialmente legato.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
325<br />
2. Principio attivo Ypsi<br />
Evidenzia la morfologia e i significati-<br />
significanti autopoietici del gene<br />
autocoscienziale, da cui nascono gli stati<br />
coscienziali:<br />
percepire<br />
volere<br />
sentire<br />
pensare<br />
immaginare<br />
concettualizzare<br />
dell’autodeterminazione-realizzazione<br />
autopoietica.<br />
Include la funzione di<br />
. Autonomia fusionale autopoietica.<br />
Il principio attivo Ypsi, evidenzia<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
326<br />
l’autonomia fusionale autopoietica: quando<br />
esprime il piano autonomia, l’identità, la parte,<br />
l’elemento, la componente partecipata (la facciata), lo<br />
fa dallo stato di autoconsapevolezza della fusionalità<br />
autopoietica (il volume).<br />
Ricordiamo che, durante il lavoro di formazione<br />
a se stessi, che è l’indagine progressiva degli<br />
Universi-parte, si è costretti a procedere come<br />
autonomia e fusionalità autopoietiche, ossia<br />
come autonomia-parte dell’elemento che stiamo<br />
sperimentando, mantenendo la consapevolezza, in<br />
quel momento possibile, della fusionalità<br />
autopoietica, dell’Universi-parte.<br />
Partecipando e formandosi al principio attivo<br />
Ypsi, s’intuisce un elemento interessante per cui<br />
l’Universi-parte è un campo sferico, nello stesso<br />
tempo a-dimensionale e multidimensionale,<br />
transfinito. Se, per ipotesi, tale progressione<br />
autoconoscitiva dovesse arrivare alla comprensione<br />
del transfinito, tutto diventerebbe autopoiesi<br />
consapevole di sé e, quindi, ci sarebbe soltanto<br />
partecipazione all’autopoiesi continua.<br />
Le componenti del campo MAC, nessuna<br />
esclusa, hanno la facoltà di autocreare la propria<br />
autonomia-individualità. Nell’unità autopoietica, ogni<br />
elemento si autocrea con quelle specifiche leggi che<br />
tengono conto dell’omeostasi: si autoriproduce,<br />
continua ad esistere in base alla propria specifica<br />
intenzionalità e pulsione autopoietica, che lo nutre e<br />
da cui si evidenzia. E’ come se ogni microstruttura,<br />
ogni entità sovrasensibile, anche in base al tempo<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
327<br />
convenzionale, potesse mantenere le proprie facoltà.<br />
Tali componenti possono essere riconosciute anche in<br />
contesti funzionali più ampli, fino ad arrivare al Tutto<br />
complessivo. Anche nell’osservazione di aggregazioni<br />
di funzionalità, si nota che queste, a proprio modo,<br />
tendono a mantenere tale specificità, tale autonomia<br />
fusionale autopoietica. La pulsione autopoietica<br />
irradia, partecipa a qualunque contesto che<br />
contribuisce a produrre, non lo assimila, ed è<br />
quest’attività che consente l’omeostasi: determina,<br />
quindi, che l’Universi-parte, noi stessi, abbia un<br />
compimento in sé. E’<br />
l’entelechia sigmasofica. 106<br />
Non importa a quale processo funzionale si<br />
partecipi, ossia se si osserva il piano dell’atmosfera,<br />
della biosfera, della noosfera o oltre (…): tutto si<br />
evidenzia come sistema autorganizzatore, per<br />
determinazione del campo morfo-atomicocoscienziale,<br />
dell’autocoscienza autopoietica.<br />
La pulsione e i principi attivi autopoietici sono<br />
definiti come campi autopoietici che possono<br />
determinare e irradiare tutti i processi dell’Universiparte,<br />
ed è proprio quell’attività che fa sì che ogni<br />
processo <strong>autopoietico</strong> e acquisito mantenga la propria<br />
specifica autonomia-identità, indelebilmente unita nel<br />
campo che li determina e li nutre.<br />
106 Entelechia autopoietica: vedi nota 41, pagina 412;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
328<br />
3. Principio attivo Aequilibrium<br />
Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />
autopoietici del gene autocoscienziale, da cui<br />
nascono gli stati coscienziali:<br />
equilibrio-coordinazione<br />
compattezza-solidità-precisione.<br />
Include la funzione<br />
Simultaneità speculare autopoietica.<br />
A livello <strong>autopoietico</strong>, non esiste qualche cosa con<br />
maggiore o minore capacità di autopoiesi, perché tutto è<br />
legato. Uscire da questa visione, significa collassare,<br />
ridurre lo stato coscienziale Sigmasofia, il campo morfoatomico-coscienziale.<br />
E’ la variazione-contrasto, in cui<br />
l’Io acquisito muove, in cui opera e da cui procede, per<br />
formarsi consapevolmente a se stesso.<br />
L’Universi-parte e i suoi componenti sono un unico<br />
organismo: è possibile divenire consapevoli di uno o più,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
329<br />
sapendo comunque che fanno parte di quell’unità. In<br />
questo senso e con questi significati, si può affermare che<br />
l’organismo contiene cellule e le cellule contengono<br />
l’organismo, le cellule contengono molecole e le<br />
molecole contengono cellule.<br />
Sembrano contraddizioni, ma al vissuto <strong>autopoietico</strong>, la<br />
situazione è esattamente questa: di fatto, non esiste<br />
alcuna rete gerarchica, nessuna olarchia, se non per l’Io<br />
acquisito che, così, vuole interpretarla. E’ la funzione<br />
simultaneità speculare autopoietica dell’Oikos<br />
all’opera.<br />
Quando si vive lo stato Sigmasofia, ci si trova in<br />
una situazione che ha saputo porre in remissione lo<br />
spazio-tempo e, quindi, l’Universi-parte transfiniti è<br />
simultaneamente tutto lo spazio e tutti i tempi da lui<br />
producibili, come stati di autoconsapevolezza parziali,<br />
acquisiti, coscienziali: ci si trova di fronte ad un processo<br />
che s’intuisce come funzionalità autopoietica<br />
transfinitamente complessiva. Quando l’Io acquisito osserva<br />
che i diversi elementi atomici convergono in aggregati<br />
molecolari, in macromolecole, tutto diviene cellula,<br />
blocchi multicellulari, e così via. Zoommando soltanto su<br />
quell’evento, spesso non ci si accorge che questo è<br />
inserito nella funzionalità complessiva autopoietica, da<br />
cui si evidenzia: non essendoci riferimenti di tempo e di<br />
spazio, il dentro e il fuori, la successione di eventi entra in<br />
remissione e si evidenziano le morfologie degli stati<br />
coscienziali, della compattezza-solidità, della precisione e<br />
della coordinazione, dando origine al principio attivo<br />
Aequilibrium. Non c’è un predecessore e un successore,<br />
ma ogni processo include simultaneamente ogni altro, da<br />
qualunque dimensione o posizione lo si guardi: la<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
330<br />
transmutazione autopoietica è inserita in quest’unico<br />
processo, in cui tutto è autopoieticamente incluso,<br />
interconnesso. Il principio attivo Aequilibrium,<br />
esprimente la funzione simultaneità speculare<br />
autopoietica, ci indica che ogni cosa è in uno specifico<br />
significato-significante e in tutti gli altri, senza<br />
riferimenti di successione spazio-temporale di eventi, a<br />
seconda di come si utilizza l’Io acquisito che tale stato di<br />
coscienza e di riconoscimento determina.<br />
Tutto ciò che è nell’acquisito è nell’<strong>autopoietico</strong>,<br />
tutto ciò che è nell’<strong>autopoietico</strong> è nell’acquisito.<br />
Nella funzionalità complessiva dell’Universi-parte, del<br />
campo morfo-atomico-coscienziale, un ricercatore<br />
potrebbe dire<br />
una parola è, per intero, in una frase, ma una<br />
frase non è nella parola.<br />
Questo concetto, che alla logica sembra ovvio, non<br />
corrisponde al vissuto <strong>autopoietico</strong> dell’Universi-parte,<br />
inglobante il tempo <strong>autopoietico</strong> e il principio<br />
Aequilibrium, in quanto ente che li genera. Essendo<br />
campo morfo-atomico-coscienziale, agente nelle<br />
profondità di ogni evidenza sensibile e sovrasensibile, in<br />
quella condizione,<br />
la frase è nella parola e viceversa.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
331<br />
Le vetrate n.1 e n.2<br />
Autonomia fusionale; Sincronicità e intuito; Simultaneità speculare<br />
Intuitive and Synchronicity Insight<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
332<br />
Ypsi<br />
Autonomia fusionale autopoietica<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
333<br />
Aequilibrium<br />
Simultaneità speculare autopoietica<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
334<br />
∑igma <strong>autopoietico</strong> della non località vetrata 3 e 4<br />
4. Principio attivo Noesis<br />
Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />
autopoietici del gene autocoscienziale, da cui nascono gli<br />
stati coscienziali:<br />
verbalizzare- numerare<br />
inizio-fine<br />
infinito<br />
transfinito.<br />
Transfinitezza<br />
Include la funzione di<br />
In ogni ente, possiamo riconoscere il principio attivo<br />
Noesis. Ogni autocoscienza acquisita che scinde, s’identifica,<br />
separa, può trovarlo alla radice di sé, come parte dello stato<br />
Sigmasofia, da intendersi come orientamento <strong>autopoietico</strong> verso<br />
la completezza, sul piano dell’autoconsapevolezza,<br />
dell’Universi-parte, non locale. Si tratta della pulsione<br />
autopoietica a vivere, a conoscere: di fatto, niente e nessuno può<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
335<br />
esserne fuori (anche se non ne è consapevole).<br />
Un esempio.<br />
Il principio attivo Noesis, unitamente all’archetipo Sigma,<br />
è l’evidenza dello stato di transfinitezza, ossia di colui che<br />
continua, senza fine, a vivere, a partecipare nell’intuito,<br />
nel sincrocinity insight, nello stato E.C.A.,<br />
nell’olospresenza: poter viverli, parteciparli nella loro totalità<br />
significa intuire e vivere sincronicamente che l’Universi-parte è<br />
un essere transfinito.<br />
L’interno e l’esterno sono parte integrante<br />
dell’autocoscienza e possono evidenziarsi in molteplici forme o<br />
in una sola che le inglobi tutte.<br />
La forma è autocoscienza, autocoscienza è forma.<br />
Come visto, non esistono processi primitivi rispetto ad altri<br />
evoluti, dato che sono interconnessi.<br />
E’ necessario, di nuovo, dire che l’autocoscienza è un<br />
campo funzionale <strong>autopoietico</strong>, naturalmente completo ed è<br />
proprio dalla scoperta dell’esistenza di se stessa, della capacità<br />
di verbalizzare e di numerare, di esprimere inizio-fine, infinito<br />
che può aumentare il livello di autoconsapevolezza.<br />
Da tale autopartecipazione, nascono le percezioni di<br />
nuove regioni autocoscienziali. Tutti i principi attivi sono<br />
un’emanazione, per determinare e descrivere i diversi processi<br />
autopoietici e acquisiti.<br />
Tutti possono creare le diverse manifestazioni, ma poi<br />
sono specifiche capacità acquisite dall’Io che creeranno, da<br />
quelle funzionalità, arte, letteratura, filosofia (…).<br />
Attraverso tutti i processi indicati, possiamo trovare i<br />
diversi stati coscienziali, a cui attribuiamo significatisignificanti<br />
e il Sigma.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
336<br />
5. Principio attivo Centrum .<br />
Evidenzia la morfologia e i significati-<br />
significanti autopoietici del gene<br />
autocoscienziale, da cui nascono gli stati<br />
coscienziali:<br />
centralità olistico-autopoietica<br />
autoconsapevolezza.<br />
Include la funzione di<br />
assunzione di morfologia<br />
A livello <strong>autopoietico</strong>, non locale, nessun processo<br />
può essere visto come dentro o fuori dal sistema, dal<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
337<br />
Oikos, come sopra o sotto, perché sono stati<br />
simultaneamente presenti e, per questo motivo,<br />
dovranno dar vita ad una nuova logica autopoietica o<br />
Sigma-logic: l’asimmetria e la simmetria,<br />
perfettamente riconoscibili nell’acquisito, si reintegrano<br />
nella funzionalità autopoietica.<br />
Tutto delle forze autopoietiche è sempre in azione<br />
e mai può essere considerato indipendente dalla<br />
componente del campo che si partecipa, su cui si<br />
zoomma.<br />
Non esistono forze di alto o di basso livello, se non<br />
per l’Io acquisito che così le interpreta.<br />
Procediamo ora con un esempio.<br />
Prima che uno studente entri all’università e<br />
possa conseguire la laurea, si trova a veicolare la<br />
consapevolezza del ciclo di studi precedente e, come<br />
conoscenza, veicola un determinato quantitativo di<br />
nozioni, fino a quel momento apprese e formanti il<br />
proprio bagaglio e avanguardia culturale. Al momento<br />
in cui s’iscrive all’università, tutte le informazioni del<br />
ciclo di studi precedenti sono comunque preservate e<br />
divengono parte delle nuove acquisizioni che apprende<br />
(al precedente include l’apprendimento successivo e ciò è<br />
riscontrabile in ogni ambito dell’esperienza di vita da<br />
parte dell’Io acquisito). Voglio comunicare che ciò che<br />
precede è patrimonio della memoria, della conoscenza e<br />
continua ad operare nell’autocoscienza, anche se questa<br />
ha assunto e sta assumendo un’identità acquisita più<br />
ampia. Il processo di funzionamento precedente<br />
continua ad operare e viene a far parte del nuovo<br />
apprendimento, anche se osserviamo che l’Io acquisito<br />
tende ad identificarsi nel nuovo, la laurea, o quant’altro.<br />
Pur evidenziando una successione spazio-temporale di<br />
eventi, anche in questo caso può evidenziarsi l’assenza di<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
338<br />
una gerarchia. Infatti, è l’Io acquisito, identificato<br />
soltanto in se stesso, che si riconosce il livello di<br />
autoconsapevolezza d’avanguardia, come la laurea. Allo<br />
stesso modo, altri possono identificarsi nella propria<br />
avanguardia raggiunta, perché sono in grado di vivere<br />
proprio quella. Ma, veniamo al punto. In tutti questi<br />
esempi, alla luce di quanto esposto finora possiamo<br />
osservare che l’autocoscienza autopoietica è presente e<br />
determina gli stati identificativi. Evidenziandosi dal<br />
processo non locale autocoscienza autopoietica, ogni<br />
Io vive il proprio grado acquisito di autoconsapevolezza,<br />
spesso, senza rendersi conto che si tratta soltanto di una<br />
riduzione, di un collasso di funzionalità autopoietiche,<br />
più ampie.<br />
Raggiunto lo stato coscienziale Sigmasofia, si vive<br />
la scomparsa di tutte le gerarchie e successioni di eventi,<br />
in quanto ogni processo si somma. E’ una delle evidenze<br />
del principio attivo Centrum e dell’archetipo Sigma, che<br />
evidenzia sempre un insight emergente, in quanto è unione<br />
delle parti: la reintegrazione in un unico processo<br />
<strong>autopoietico</strong> non è mai la semplice somma, ma, nel caso<br />
dell’esempio riportato, evidenzia sempre un insight, un<br />
principio attivo o proprietà emergente. E’ un cifrario di<br />
consapevolezza autopoietica, da cui possono esplodere e<br />
dischiudersi tutte le funzionalità. Più si prende<br />
consapevolezza di tali funzionalità autopoietiche<br />
autocoscienziali, più tale processo è inequivocabile,<br />
l’Oikos respira.<br />
In questo stato di autoconsapevolezza di un<br />
campo di inclusione (non rispetto ad un’esclusione,<br />
multidimensionale) avviene che l’autocoscienza acquisita<br />
si trova al centrum di una grande sfera, transfinita,<br />
il cui centro è in ogni luogo (non da considerarsi rispetto<br />
ad una periferia, in quanto transfinito). Ciò accade,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
339<br />
perchè una delle caratteristiche fondamentali<br />
dell’autocoscienza autopoietica è quella di essere un<br />
campo non locale, partecipante ogni singolo punto: da<br />
qui, la sensazione di essere sempre, per così dire al<br />
centro, olospresenti. E’ come quando, nel sensibile, con i<br />
sensi ordinari perfettamente funzionanti, in qualunque<br />
punto ci posizioniamo, vediamo la circonferenza della<br />
linea dell’orizzonte e sopra e sotto di noi percepiamo,<br />
intuiamo la volta celeste tridimensionale, di cui resta<br />
sempre la stessa conformazione, in qualunque punto ci<br />
troviamo. Negli stati di non località, per così dire<br />
interiori, raggiunti dopo la coscienza dell’atomo, è lo<br />
stesso: nel luogo in cui ci si riconosce, si crea una danza<br />
autopoietica transfinita, si vede all’opera il principio<br />
attivo Centrum e l’insight emergente da tutti gli altri<br />
principi.<br />
L’Universi-parte si evidenzia più come una<br />
grande macchina autocoscienziale autopoietica,<br />
transfinita che non come uno dei tanti spazio-<br />
tempi definiti.<br />
Tutti i processi che nutriranno l’atomo e la<br />
manifestazione sensibile, in cui ci riconosciamo, quel<br />
cosiddetto dentro la profondità della coscienza si<br />
mostra come un essere di eguale grandezza della<br />
dimensione intuitivamente transfinita che percepiamo e<br />
individuiamo con i sensi, all’esterno.<br />
Il dentro è il fuori, il fuori è il dentro, l’alto è il<br />
basso, il basso è l’alto, lo spazio-tempo è tempo<br />
<strong>autopoietico</strong>, il tempo <strong>autopoietico</strong> è spazio-tempo:<br />
l’uno è parte integrante dell’altro come<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
340<br />
nell’acqua l’drogeno lo è con l’ossigeno o viceversa,<br />
e l’acqua non è né idrogeno né ossigeno, ma il<br />
sigma insight emergente, così per tutte le parti<br />
dell’Universi: è la Sigma-logic in azione.<br />
Per la Sigma-logic, tutte le leggi esistenti, prese<br />
singolarmente, sono funzionali secondo la specificità<br />
riconosciuta dall’Io acquisito, che le interpreta, se viste<br />
singolarmente. Provo a spiegare, attraverso un esempio.<br />
Se l’Io acquisito si identifica nella legge che riferisce se<br />
mi lancio nel vuoto da un aereo, il mio corpo<br />
raggiungerà il terreno., nel registro sensibile e su<br />
quel piano identificativo, è un fatto inoppugnabile e, se<br />
l’Io acquisito è identificato nel corpo, cadrà unitamente<br />
al corpo. Ma, se l’Io acquisito si riconosce e vive come<br />
campo locale e non locale, ecco che si trova ad essere<br />
parte, come consapevolezza, sia del corpo fisico che<br />
dell’aria, dell’ambiente, nonché del campo coscienziale<br />
transfinito. Quell’Io acquisito non cadrà con il corpo, o<br />
meglio, quella specifica funzionalità, la caduta del corpo<br />
al terreno, avverrà, ma il tutto verrà sentito da un altro<br />
stato di autoconsapevolezza. Ciò ci indica che le<br />
funzionalità complessive, locali e non locali, sono<br />
simultaneamente agenti. Se viste dal campo localistico e<br />
senza paracadute, quel corpo si sfracellerà al terreno;<br />
se viste dal campo morfo-atomico-coscienziale, quel<br />
corpo percepirà un funzionamento sovrasensibile non<br />
locale, vivibile non come sfracellamento al terreno, ma<br />
come partecipatore di tutto il campo, unente il punto<br />
del salto al terreno. Lo stato di olospresenza cambia i<br />
riferimenti. E’ la funzione assunzione di morfologia<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
341<br />
all’opera: in forma riflessa, ridotta, è lo stato<br />
coscienziale che sente<br />
l’eroe che si immola<br />
incondizionatamente e integralmente.<br />
E’ l’autoconsapevolezza dell’Io acquisito<br />
l’elemento fondamentale da partecipare. In realtà, è<br />
proprio l’autocoscienza movente all’essenza di ogni<br />
particella che può potenzialmente partecipare la<br />
creazione di un computer, se deciderà di aggregarsi per<br />
quella funzionalità, di assumere quella morfologia. I<br />
processi del campo morfo-atomico-coscienziale possono<br />
creare transfinite varietà di enti, di stati, di morfologie.<br />
Tale assunzione della morfologia può creare qualunque<br />
cosa, fino all’avanguardia possibile all’Io acquisito<br />
complessivo dell’Universi-parte. Tutti contribuiamo con<br />
tutti, per questo non esistono livelli alti o bassi,<br />
gerarchie, ma soltanto un’unità funzionale di centralità<br />
olistico-autopoietica e di autoconsapevolezza: il<br />
principio attivo Centrum.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
342<br />
6. Principio attivo Chronos.<br />
Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />
autopoietici del gene autocoscienziale, da cui nascono gli<br />
stati coscienziali:<br />
archetipo acquisito spazio-tempo<br />
assunzione di morfologia spazio-temporale<br />
pluridimensionalità<br />
a-dimensionalità<br />
tempo <strong>autopoietico</strong> (simultaneità autopoietica o<br />
continuo presente).<br />
Include la funzione di<br />
La remissione dell’estensione e della profondità<br />
Ogni processo esistente ha tutte le profondità, tutte le<br />
superficialità e tutti i gradienti morfologici intermedi, perché<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
343<br />
autopoieticamente li determina. Tali categorie identificative<br />
sono attuate dal principio di assunzione di morfologia spaziotemporale<br />
che l’Io acquisito riconosce: di fatto, nel tutto è<br />
atomicamente e coscienzialmente legato, tutto partecipa la<br />
stessa estensione e la stessa profondità anche se, nella<br />
misurazione sensibile, possiamo osservare e riconoscere tali<br />
processi, applicandovi diverse profondità. In realtà, l’estensione e<br />
le profondità sono dati convenzionali: nel tutto è legato, le due<br />
dimensioni si compenetrano ed esistono in un unico processo<br />
più ampio. Quando i ricercatori le scindono, in quel momento,<br />
mostrano una perdita di consapevolezza dello stato Sigmasofia,<br />
ossia della condizione di funzionalità autopoietica. Qualunque<br />
cosa sia la percezione di profondità o di estensione attribuita, di<br />
fatto, l’esistenza di tali processi non è mai precaria: l’esistenza di<br />
uno non dipende da altri.<br />
Autopoieticamente, non ha senso affermare che il numero<br />
delle molecole costituenti un ente è sempre minore rispetto a<br />
quello degli atomi, in quanto, nel campo morfo-atomicocoscienziale,<br />
molecole e atomi fanno parte del tutto funzionale,<br />
anche se localmente, in seguito a differenziazione necessaria,<br />
per specifiche applicazioni spazio-temporali, può trovare<br />
possibilità momentanee di evidenza. Tuttavia, la ricerca dovrà<br />
tendere a porre in remissione tali visioni ridotte, localistiche, in<br />
favore del riconoscimento vissuto delle leggi autopoietiche, non<br />
locali, dell’Universi-parte, noi stessi, facendo discendere da ciò<br />
la tecno-ontos-sophos-logia. E’ il principio attivo Chronos<br />
che opera nella remissione dell’estensione e della profondità.<br />
L’illusione dell’estensione e della profondità può essere<br />
data proprio da questo: trovandosi sempre in una condizione<br />
d’incompletezza sul piano della consapevolezza, dell’intero,<br />
unico, transfinito corpo, sensibile e sovrasensibile, l’Io acquisito<br />
produce il concetto di estensione (spazio). Se devo visitare<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
344<br />
nuove regioni dell’inconscio <strong>autopoietico</strong>, significa che questo è<br />
esteso e nello stesso tempo, anche profondo (potenzialmente).<br />
Ma, più che di estensione e di profondità, anche in questo caso<br />
parlerei di autopoiesi olospresente: è l’Io acquisito che<br />
costruisce, crea la presa di consapevolezza della sua stessa<br />
potenzialità.<br />
Tutta la manifestazione sensibile e sovrasensibile, di cui<br />
siamo consapevoli, è il range più che tridimensionale,<br />
muldimensionale, della coscienza. Ebbene sì, fra profondità ed<br />
estensione, tra verticalità e orizzontalità, a livello del campo<br />
morfo-atomico-coscienziale, non esiste distinzione, in quanto<br />
queste sono creazione dell’Io acquisito, variazioni-contrasto<br />
necessarie alla presa di consapevolezza del vissuto funzionale,<br />
che farà riconoscere il principio attivo Chronos e altre modalità<br />
autopoietiche.<br />
Riferire di altezze, di ampiezze, di profondità significa<br />
procedere esclusivamente nelle tre dimensioni (spazio-tempo),<br />
anche questa, condizione è propedeutica alla scoperta delle N<br />
dimensioni (o unica dimensionalità inglobante tutte), che il<br />
campo morfo-atomico-coscienziale evidenzia e che sono tutte<br />
funzionanti simultaneamente: il principio attivo Chronos<br />
operante nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
345<br />
Le vetrate n.3 e n.4<br />
Inizio-fine, infinito, transfinitezza; centralità; autopoietica<br />
proporzione<br />
Transfinitezza<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
346<br />
Assunzione di morfologie<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
347<br />
Autopoietica proporzione<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
∑igma della non località, vetrata n. 5 e 6<br />
348<br />
7. Principio attivo Ak<br />
Evidenzia la morfologia e i significati-<br />
significanti autopoietici del gene<br />
autocoscienziale, da cui nascono gli stati<br />
coscienziali:<br />
orientamento <strong>autopoietico</strong><br />
olosdirezionalità.<br />
Include la funzione di<br />
Olosdirezionalità (o apertura olistica)<br />
Nel campo morfo-atomico-coscienziale, non può<br />
esistere la distinzione tra qualità e quantità, in<br />
quanto ciò che esiste avviene, per funzionalità dei<br />
principi attivi autopoietici, e se proprio si vuole<br />
riconoscere la qualità, questa non può non coinvolgere<br />
quel campo che, essendo presente ed operante alla radice<br />
di ogni atomo, di fatto, rende ogni ente di qualità. E’<br />
un processo che si evidenzia come transfinito,<br />
interconnesso: da quel piano, la quantità risulta essere<br />
un dato inesistente.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
349<br />
La transmutazione autopoietica di un processo<br />
coinvolge sempre tutto l’Universi-parte,<br />
simultaneamente, ed è questa funzionalità simultanea,<br />
non locale, che originariamente fece riferire l’assioma<br />
ermetico così in alto, così in basso, micro e macro<br />
(…), terminologie obsolete, nel senso che non riescono a<br />
spiegare adeguatamente la simultaneità in atto, ma<br />
individuano scissioni e dicotomie. Un ente, un processo<br />
sensibile e sovrasensibile non è mai, quindi, più alto o<br />
più basso, più profondo o più superficiale di altri,<br />
anche nella sequenza del suo sviluppo, se osservato dal<br />
campo morfo-atomico-coscienziale, dal tempo<br />
<strong>autopoietico</strong>.<br />
Se si osserva la sequenza delle particelle<br />
subatomiche, gli atomi, le molecole, le cellule,<br />
identificati soltanto nel range sensibile, si potrà, forse,<br />
convenire che ognuno contiene chi lo precede, e non è<br />
possibile l’opposto. Ma, se si partecipa la sequenza dal<br />
campo morfo-atomico-coscienziale, dal tempo<br />
<strong>autopoietico</strong>, si vedrà un unico processo, in cui il<br />
principio attivo che li crea è in tutti, tutte le sequenze<br />
coesistono simultaneamente e ognuna compartecipa e<br />
include l’altra. E’ il<br />
principio attivo Ak<br />
nella sua manifestazione olosdirezionale.<br />
In realtà, nell’attività autopoietica, non può<br />
distinguersi nessun processo o ente, in quanto ciascuno<br />
si aggrega e si disaggrega per determinazione<br />
autopoietica e, potenzialmente, è continuamente sempre<br />
creabile.<br />
La questione non è quale tipo di atomi possano<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
350<br />
esercitare la propria funzione senza le molecole, o se le<br />
molecole non possano esercitare la propria funzione<br />
senza gli atomi, perché, nel tutto è correlato, non<br />
esistono gerarchie, bensì processi unici.<br />
La successione è stabilita dall’Io acquisito ed<br />
evidenzia un punto di osservazione peculiare: a livello<br />
<strong>autopoietico</strong>, non è così. Ogni elemento è continuamente<br />
auto creabile. Se fosse possibile distruggere ogni cellula<br />
presente sul pianeta Terra, non si distruggerebbe ogni<br />
cosa che quella stessa cellula può comporre, appunto<br />
perchè il campo morfo-atomico-coscienziale resterebbe<br />
intatto. E’ una<br />
danza olosdirezionale autopoietica<br />
continua. Una sequenza convenzionale, acquisita,<br />
recupera la propria scaturigine autopoietica, quando<br />
ogni dicotomia viene posta in remissione, come i<br />
concetti di estensione e di profondità: si evidenzia la<br />
funzione olosdirezionalità, l’apertura olistica, la<br />
condizione Io-somato-autopoietica dell’Oikos.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
351<br />
8. Principio attivo Bios<br />
Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />
autopoietici del gene autocoscienziale, da cui<br />
nascono gli stati coscienziali:<br />
autocoscienza autopoietica<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
352<br />
concentrazione-transmutazione<br />
pulsione autopoietica a vivere e a<br />
conoscere.<br />
Include la funzione di<br />
Non adattabilità e intenzionalità autopoietica<br />
La transmutazione autopoietica, che permette<br />
l’evidenza di un nuovo processo o ente, accade in<br />
conseguenza delle funzionalità autopoietiche. Significa<br />
che i diversi processi non sono di risistemazione<br />
equivalente, della stessa sostanza (qualunque sia), ma<br />
una specifica transmutazione autopoietica: è la<br />
morfogenesi, determinata dalla componente morfica del<br />
campo atomico-coscienziale, altro elemento che troviamo<br />
nello stato coscienziale Sigmasofia.<br />
Durante la transmutazione autopoietica, non si<br />
rompono simmetrie, ma se ne creano ed evidenziano altre,<br />
sempre inserite nel tutto funzionale.<br />
L’autorganizzazione autopoietica ne è nutrita. E’<br />
veramente un processo spettacolare delle funzionalità<br />
naturali, l’Universi-parte, noi stessi, l’ontos-sophos-logos<br />
che si autorealizza: il principio attivo pulsione<br />
autopoietica a vivere, a conoscere, in azione.<br />
L’intenzionalità autopoietica determina le<br />
diverse simmetrie, salti quantici 107, transmutazioni e<br />
autorganizzazioni autopoietiche: non c’è, in questo senso,<br />
107 Salto quantico <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 91, pagina 425;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
353<br />
alcuna discontinuità. La natura non procede mai per salti<br />
improvvisi, ma per funzionalità, determinate appunto<br />
dall’intenzionalità autopoietica.<br />
Essendo parte dell’autonomia fusionale<br />
autopoietica, ogni ente, ogni processo della<br />
manifestazione sensibile e sovrasensibile non ha alcun<br />
bisogno di adattarsi ad altri processi, perché l’Universi-<br />
parte è già in uno stato di unione indelebile. Nulla si<br />
adegua, si adatta ad alcunché, a nessun livello, ma tutto<br />
mostra la propria specifica e riconoscibile funzionalità nel<br />
tutto è atomicamente e coscienzialmente legato.<br />
Quando, alcuni elettroni sembrano adeguarsi ad altri<br />
elettroni in un orbitale, non reagiscono all’ambiente, ma<br />
utilizzano il principio attivo <strong>autopoietico</strong> che li determina<br />
e li nutre, che li fa agire e reagire proprio in quel modo.<br />
Voglio evidenziare che, a livello <strong>autopoietico</strong>, non<br />
possono esistere forze reattive, adattive, ma soltanto<br />
autocreatrici: è la funzione di non adattabilità.<br />
La parte, non si adegua, non si adatta,<br />
ma opera in quel modo, in conseguenza del campo morfoatomico-coscienziale.<br />
Quindi, non autoadattamento, ma<br />
intenzionalità autopoietica, che assume le diverse<br />
morfologie funzionali. Chi ha determinato l’errore<br />
proiettivo del concetto di adattabilità è l’Io acquisito,<br />
identificato in se stesso e non consapevole dell’autopoiesi,<br />
di cui è parte. E’ proprio tale proiezione dell’acquisito che<br />
crea degli sbilanciamenti, in quanto una parte continua ad<br />
essere identificata nell’acquisito, che in quel momento sta<br />
utilizzando e non è consapevole dell’autopoiesi che crea<br />
quello stesso stato. I principi attivi autopoietici, però,<br />
continuano ad operare: nella frattura tra la<br />
consapevolezza dell’Io acquisito della propria scaturigine<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
354<br />
autopoietica, risiede la nascita del sintomo, della discrasia,<br />
della somatizzazione su tutti i piani Io-somatoautopoietici,<br />
come più volte evidenziato. Sono sempre i<br />
principi attivi autopoietici, la pulsione autopoietica a<br />
vivere e a conoscere che tengono insieme un atomo di<br />
ossigeno e due di idrogeno, ossia le parti che insieme<br />
formeranno l’acqua. Non è l’autoadattamento di tre<br />
atomi, ma intenzionalità autopoietica.<br />
Inizieremo a comprendere che le modulazioni, le<br />
radiazioni, le funzionalità create dal campo morfoatomico-coscienziale<br />
sono probabilmente transfinite, fatto<br />
che s’intuisce soprattutto negli stati di non località vissuti<br />
nell’Oikos, in se stessi.<br />
∑OPHY
9. Principio attivo Iris<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
355<br />
Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />
autopoietici del gene autocoscienziale, da cui nascono<br />
gli stati coscienziali:<br />
archetipo acquisito barriera sensibile e<br />
sovrasensibile<br />
la flessibilità<br />
la bellezza autopoietica<br />
la leggerezza<br />
l’agilità<br />
la gravità<br />
le radici autopoietiche. 108<br />
Include la funzione di<br />
Remissione evolutiva<br />
La vera indagine è quella dell’Io acquisito su se stesso,<br />
108 Radici autopoietiche: vedi nota 85, pagina 424;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
356<br />
perché ingloba tutto: è lui che determina nelle proprie<br />
funzionalità non locali, morfo-atomico-coscienziali, l’esistenza<br />
del visibile:<br />
le radici autopoietiche.<br />
Un atomo, una molecola, una cellula hanno sempre<br />
valenze autopoietiche identiche. Ciò si verifica, perché ogni<br />
cosa dipende dalla funzione<br />
remissione evolutiva.<br />
Una cellula non ha più significato-significante di un atomo,<br />
perché da questo è composta, e perché il tutto è legato non si<br />
misura con l’identificazione dell’Io acquisito nello spaziotempo<br />
o in uno specifico funzionamento, separato dal resto.<br />
L’Io acquisito cade nell’errore, quando misura e collassa,<br />
separa, ed entra nella convenzione riduzionistica della<br />
successione spazio-temporale, la gravità. Il valore può essere<br />
intrinseco ed estrinseco ma, facendo parte di un processo<br />
unico, possiede comunque il potenziale autonomia<br />
fusionale autopoietica. A ben osservare, i processi, gli enti<br />
non evolvono, ma tutto è immerso nell’autopoiesi continua. Se,<br />
alla percezione sensibile, appare l’esistenza di<br />
campi con dentro campi, con dentro altri campi (…),<br />
la visione autopoietica ci mostra che si tratta di un unico<br />
campo funzionale, interconnesso: la bellezza autopoietica. Non<br />
ci troviamo di fronte a forme di coevoluzione, ma di creazione,<br />
di co-creazione, nell’autopoiesi continua: il principio attivo<br />
Iris.<br />
Essendo tutto immerso nell’autopoiesi continua, non<br />
può esistere una microevoluzione o una macroevoluzione, se non<br />
per l’Io acquisito scisso da se stesso che così legge la<br />
questione. Sia l’ente semplice che la complessità sono parti dello<br />
stesso processo, così vive l’Oikos.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
357<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
358<br />
Le vetrate n. 5 e 6<br />
Olosdirezionalità; contemplazione intenzionalità;<br />
leggerezza;<br />
Olosdirezionalità<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
359<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
360<br />
Contemplazione intenzionalità<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
361<br />
Leggerezza<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
362<br />
∑igma della non località vetrata n. 7 e n. 8<br />
10. Principio attivo Eros<br />
Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />
autopoietici del gene autocoscienziale, da cui<br />
nascono gli stati coscienziali:<br />
Include la funzione<br />
potere <strong>autopoietico</strong><br />
fusione-comunione<br />
creatività-creazione<br />
sessualità autopoietica.<br />
Gli Universi-parte non sta muovendosi da un<br />
sistema presunto semplice ad uno presunto complesso,<br />
distinzione che non corrisponde a quanto si vive negli<br />
stati di non località. Tutte le cosiddette organizzazioni e<br />
strutturazioni complesse sono già presenti nei principi<br />
attivi autopoietici, altrimenti non si formerebbero: è la<br />
funzione potere <strong>autopoietico</strong>. Un ente, un processo è<br />
parte integrante delle fluttuazioni ambientali e, in ultima<br />
osservazione, tiene conto delle funzionalità d’insieme, e<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
363<br />
non è vero che le farfalle sono meno durature di una<br />
montagna: se si osserva il processo pre-spazio-tempo,<br />
entrambe fanno parte e sono create dallo stesso processopotere<br />
<strong>autopoietico</strong>. E’ l’Io acquisito che separa,<br />
disgiunge, scinde, e per specifici scopi, ma non si può<br />
scambiare la differenziazione, la scissione, la necessità<br />
specifica, funzionale alla presa di consapevolezza per<br />
variazione-contrasto, con le funzionalità fusionecomunione<br />
e potere <strong>autopoietico</strong>, da riconoscere e da<br />
vivere.<br />
Il principio autonomia, individualità è già<br />
esistente potenzialmente nei principi attivi dell’Universiparte.<br />
Si tratta soltanto di evidenziarlo e di osservare che<br />
tutti ne partecipano, dipende da dove si posiziona e si<br />
identifica l’Io acquisito, per poter riconoscerlo. Il sistema<br />
nervoso e cerebrale, veicolato dall’essere umano, è parte<br />
integrante della morfologia, della fisiologia della<br />
montagna, della farfalla (…). I sistemi nervosi e i sistemi<br />
cerebrali sono nel tutto è atomicamente e<br />
coscienzialmente legato, è il sistema di tutto,<br />
l’Universi-parte, consapevolezza che siamo orientati a<br />
trasferire nello spazio-tempo. Tutto si autocrea<br />
dinamicamente: è il principio attivo eros 109 in azione.<br />
Le leggi del campo morfo-atomico-coscienziale, del<br />
codice <strong>autopoietico</strong> complessivo, agiscono come archetipi,<br />
ossia, determinano autocreazione, attuazione di uno<br />
specifico processo nello spazio-tempo. Per esempio, tali<br />
leggi determinano lo stato coscienziale punto morte (del<br />
corpo umano o di una pianta), ma tutto è inerente alla<br />
funzionalità d’insieme, come lo è una fiamma e il cuore<br />
creante del fuoco, continuamente acceso. Dietro ogni<br />
109 Principi attivi autopoietici dell’eros: vedi nota 79, pagina 423;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
364<br />
apparente caos, opera la legge autopoietica, il potere<br />
<strong>autopoietico</strong>, senza il quale ogni attività, sensibile e<br />
sovrasensibile, non potrebbe esistere.<br />
Il codice di uno zigote (DNA) possiede in se stesso<br />
la morfologia in fieri dell’essere umano. Quindi, ovunque,<br />
e attraverso specifiche funzionalità di transmutazione<br />
autopoietica, lo zigote stesso può dispiegarsi in un essere<br />
umano, reale e concreto. Si tratta di un processo,<br />
proveniente dal principio attivo Eros, che segna leggi<br />
specifiche, secondo cui si determinano le diverse<br />
specializzazioni, volte a definire le diverse funzionalità<br />
che l’Io può poi riconoscere, nel suo percorso di<br />
autoconsapevolezza, nell’Oikos.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
365<br />
11. Principio attivo Ypsilambd<br />
Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />
autopoietici del gene autocoscienziale, da cui nascono<br />
gli stati coscienziali:<br />
autorigenerazione-autoguarigione<br />
omeostasi.<br />
Include la funzione<br />
Simultaneità ereditaria<br />
La vita, l’autopoiesi è il campo morfo-atomicocoscienziale,<br />
è l’Universi-parte, noi stessi, e assolutamente<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
non dipende dalla componente fisica e non ha bisogno di<br />
alcun sostentamento.<br />
Come esseri umani, non abbiamo ereditato alcunché<br />
da antenati animali, ma tutta l’espressione sensibile è<br />
evidenziazione dell’Universi-parte, elemento che appare<br />
all’osservazione autopoietica. Non ci sono diversi tipi di<br />
evoluzione inorganica, organica, biologica, psicoambientale,<br />
sociale (…), ma tutto è evidenza di<br />
simultaneità ereditaria, autopoietica, la stessa che,<br />
osservata nelle diverse manifestazioni, può apparire<br />
differenziata. Nulla segue un proprio percorso, ma tutte le<br />
evidenze sono correlate, unite dal principio di<br />
simultaneità ereditaria autopoietica. Formandosi a<br />
ciò, ogni disciplina può riconoscere che ogni Io acquisito è<br />
in grado di descrivere, di vivere qualunque processo<br />
dell’esistente di cui è parte, proprio perché,<br />
autopoieticamente, non esistono livelli di differenziazione<br />
tra il cosiddetto inorganico e le specie animali, i vegetali, gli<br />
esseri umani: sono tutti espressione del campo morfoatomico-coscienziale,<br />
dei principi attivi autopoietici, del<br />
principio attivo Ypsilambd. E’ l’Universi-parte che contiene<br />
le differenziazioni proiettive, l’essere da partecipare. La<br />
scoperta epocale, secondo cui non c’è mai stata qualche cosa<br />
come<br />
l’apparizione della vita o del sorgere dell’umanità,<br />
bensì eventi verificati, parti integranti dell’intenzionalità<br />
autopoietica e della simultaneità ereditaria<br />
autopoietica del campo morfo-atomico-coscienziale,<br />
determina transmutazioni significative, negli Io-acquisiti,<br />
identificati soltanto nei paradigmi esistenziali ordinari,<br />
prevalenti, in quest’epoca. La formazione di molecole<br />
complesse è campo morfo-atomico-coscienziale all’opera,<br />
così come l’evoluzione dei mammiferi che porta<br />
366<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
367<br />
all’Homo sapiens sapiens<br />
e, prossimamente,<br />
all’androgino <strong>autopoietico</strong><br />
è perfettamente scritta nelle potenzialità del campo morfoatomico-coscienziale,<br />
nella<br />
simultaneità ereditaria autopoietica:<br />
il potere di Ypsilambd.<br />
L’Universi-parte determina autopoieticamente ciò che<br />
è: l’Io acquisito dovrà riconoscere, vivere questa<br />
legge autopoietica<br />
negli ingredienti che lo formano. Non ci sono grandi salti nel<br />
cosiddetto sviluppo della vita, soprattutto perché molte<br />
autocreazioni nascono dal campo morfo-atomicocoscienziale,<br />
per specifiche esigenze: ecco perché non si<br />
trovano tracce di transizioni avvenute, testimoniate da<br />
fossili. Le transmutazioni autopoietiche accadono, per<br />
determinazione diretta del campo morfo-atomicocoscienziale<br />
e non provengono da processi intermedi della<br />
manifestazione.<br />
Ogni processo, ente, funzionalità dell’Universi-parte,<br />
così come ha evidenziato la transmutazione in una certa<br />
direzione, può effettuarla anche nella direzione opposta,<br />
per esempio, producendo uno stato coscienziale che può<br />
essere messo in remissione, fino a riassorbirsi ad essere<br />
riprodotto: una componente della manifestazione<br />
dell’omeostasi. Per tale motivo, non c’è da preoccuparsi per<br />
le cosiddette estinzioni di specie, perché i principi attivi<br />
autopoietici, così come lo hanno fatto una volta, possono<br />
determinare di nuovo la nascita della stessa aggregazione: è<br />
l’autorigenerazione autopoietica dell’Oikos.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
368<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
369<br />
12. Principio attivo Tetraneos<br />
Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />
autopoietici del gene autocoscienziale, da cui nascono<br />
gli stati coscienziali:<br />
reintegrazione-stabilizzazione<br />
salto quantico<br />
non località auto coscienziale.<br />
Include la funzione,<br />
. Indeterminazione<br />
La nascita dell’azione bioetica autopoietica dai principi<br />
attivi autopoietici è la conoscenza delle nove porte (la<br />
bocca, le orecchie, le narici, gli occhi, la vagina-pene, l’ano),<br />
tramite le quali l’Io acquisito comunica con se stesso,<br />
l’Universi-parte. Sono porte di interazione autopoietica<br />
sensibile, globale. Se sono vissute nei principi attivi che le<br />
formano, le porte conducono alla reintegrazione-<br />
stabilizzazione consapevole con le funzionalità di<br />
autopoiesi continua. Si vive l’unità nella molteplicità nelle<br />
quattro dimensioni, e oltre, un’altra delle facoltà del<br />
principio attivo Tetraneos. E’ la Risalita realizzata: la<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
rinascita alla non località, alla transfinitezza. E’ la capacità<br />
di transmutazione immediata di qualunque stato di<br />
coscienza. Si entra nella<br />
funzione di indeterminazione Sigma,<br />
che è il superamento della scissione tra sovrasensibile e<br />
sensibile, tra conscio e inconscio. Tale indeterminazione,<br />
che nella sua manifestazione sensibile potevamo osservare<br />
nell’impossibilità di misurazione di parametri connessi a<br />
funzionalità microstrutturali, viene ritrovata come<br />
indeterminazione di significati significanti<br />
370<br />
autopoietici,<br />
appunto perché l’Universi-parte, all’essenza, è transfinito,<br />
per cui ogni nuova presa di consapevolezza è di fatto un<br />
salto quantico <strong>autopoietico</strong>, un’altra delle funzioni<br />
dell’Oikos.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
371<br />
Le vetrate n. 7 e n. 8<br />
Creatività-creazione; genoma coscienziale; non località<br />
Creatività-creazione<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
372<br />
Genoma autocoscienziale<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
373<br />
Non località<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
Soffitto-pavimento dell’androginia autopoietica<br />
374<br />
Nel soffitto del ∑igma della non località, al centro si<br />
evidenzia la figura dell’androgino <strong>autopoietico</strong><br />
che si delocalizza e transmuta attraverso la pratica della non<br />
località conseguenza della pratica dello<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
375<br />
stile unico principio attivo<br />
Sigma-Poiesis.<br />
Lo stile evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />
autopoietici del gene autocoscienziale, da cui nascono tutti<br />
gli stati coscienziali inclusi nell’<br />
archetipo acquisito funzione Ypsi.<br />
Rappresenta l’integrazione delle morfologie dei principi<br />
attivi autopoietici dei diversi stati coscienziali finora scoperti e<br />
vissuti del<br />
Progetto Genoma Autocoscienziale,<br />
da cui nasce<br />
lo stato coscienziale Sigmasofia<br />
riconoscibile attraverso la<br />
<strong>∑ophy</strong>-dance<br />
(danza autopoietica dell’Universi-parte che osserva,<br />
riconosce e partecipa se stesso)<br />
Sigma dance è anche il nome di un’Autopoiesi<br />
olosgrafica locale e non locale. Risveglia consapevolmente<br />
molti potenziali latenti Io-somato-autopoietici. L’unione delle<br />
diverse forme (funzioni Ypsi) determina una particolare<br />
danza-gioco-combattimento-autopoiesi, interiore ed<br />
esterna, che può condurre a prestazioni dell’Io extraordinarie,<br />
ad azioni di autodeterminazione-realizzazione, di<br />
autorganizzazione, omeostatiche, di autorigenerazioneguarigione,<br />
di conoscenza. Può condurre a nuove forme di<br />
relazione con se stesso, l’Universi-parte.<br />
Nella rappresentazione, la <strong>∑ophy</strong>-dance (esterna) si<br />
pratica attraverso l’assunzione di una particolare<br />
configurazione di gruppo, denominata del cerchio e del<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
376<br />
punto. Il cerchio è formato dai danzatori, dal gong, dalle<br />
percussioni, dai musicisti e dagli spettatori che sono a<br />
sostegno del punto, utilizzando i canti autopoietici e<br />
particolari movimenti-danze di gruppo, raffiguranti i simboli<br />
delle dodici Forme.<br />
Il punto è formato dai danzatori (uno, due, tre o cinque)<br />
provenienti dal cerchio e che, di volta in volta, praticano la<br />
<strong>∑ophy</strong>-dance.<br />
Per quanto concerne la <strong>∑ophy</strong>-dance interna, si<br />
pratica assumendo al terreno, supini, la posizione<br />
funzionale e facilitante il raggiungimento<br />
autoconsapevole della non località. Sempre<br />
posizionandosi in cerchio, si pratica mentalmente lo stile unico<br />
Sigma-Poiesis e insieme si raggiunge lo stato di non località,<br />
di olospresenza.<br />
Dopo la pratica dello<br />
Stile unico Sigma-Poiesis<br />
o di singole Forme, e dopo aver raggiunto consapevolmente le<br />
potenze autopoietiche archetipiche o la non località, i<br />
danzatori-autopoietici, mossi dal genoma autocoscienziale,<br />
iniziano progressivamente ad agire<br />
l’azione bioetica autopoietica.<br />
L’Entanglement Coscienziale Autopoietico e<br />
l’olospresenza autopoietica<br />
L’E.C.A e l’olospresenza autopoietica sono parte<br />
integrante dello stato coscienziale Sigmasofia e possono<br />
essere raggiunte attraverso la pratica dell’Oikos.<br />
L’E.C.A. utilizza particelle e relativa componente<br />
coscienziale che, avendo interagito insieme (tutto è<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
377<br />
atomicamente e coscienzialmente legato), possono comunicare<br />
simultaneamente tra loro, indipendentemente dalla distanza<br />
spaziale (convenzionale). La funzionalità di olospresenza<br />
autopoietica è stata sperimentata più volte. Per comprendere<br />
bene lo stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> che si forma, è<br />
necessario sperimentare direttamente, o quanto meno seguire<br />
la teoresi che scaturisce dal vissuto, con attenzione.<br />
Cerchiamo, ora, di capire che cos’è l’olospresenza<br />
autopoietica.<br />
Innanzi tutto, è necessario chiarire che non si tratta di<br />
un trasporto istantaneo di oggetti o di persone da un luogo ad<br />
un altro. Non ha nulla a che vedere con la sparizione di<br />
esseri umani e della loro riapparizione in luoghi lontani; o dal<br />
nulla, nell’accezione parapsicologica. Non si tratta di<br />
materializzazione, e non è, ripeto, riferibile al<br />
teletrasporto. Non è un processo cosiddetto soprannaturale<br />
e men che meno ha a che fare con presunti extraterrestri!<br />
Sgombrato il campo da possibili equivoci, inizio a presentarne<br />
il quadro sperimentale e la teoresi, scaturente dal<br />
principio attivo Tetraneos.<br />
Olos significa tutto; la presenza può essere<br />
interpretata come riconoscersi, percepirsi, essere presenti in<br />
un determinato luogo. Quindi, l’olospresenza è essere<br />
presenti, riconoscersi nel tutto, nell’Universi-parte,<br />
simultaneamente. E’ una delle prime spiegazioni. Non ci si<br />
trasporta da un luogo ad un altro, ma si prende coscienza di<br />
sé, della propria presenza, sia nel punto in cui ci si trova che<br />
in ogni altro, anche convenzionalmente considerato lontano.<br />
E’ una delle caratteristiche dell’Universi-parte che riconosce e<br />
prende coscienza di se stesso. Una simile autoconsapevolezza<br />
non trova spiegazioni nell’attuale scienza, anche se le<br />
disuguaglianze di Bell, il teletrasporto, i wormholes ed altri<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
378<br />
concetti di meccanica quantistica possono trovare delle<br />
similitudini, delle risonanze. Anche per l’olospresenza<br />
autopoietica, non è possibile nessun riscontro attraverso la<br />
tecnologia elettronica, informatica.<br />
Il fatto che gli scienziati siano riusciti a teletrasportare<br />
fotoni implica che un Io acquisito ne abbia avuto cognizione,<br />
ossia, si sia reso conto che una variazione su un punto, sulla<br />
particella, avveniva simultaneamente su un’altra che<br />
interagiva con la prima. In qualche modo, ciò include la<br />
presenza su entrambe le particelle dell’Io acquisito: è nello<br />
spirito dell’olospresenza.<br />
Orientarsi a raggiungere lo stato coscienziale<br />
Sigmasofia e ad autoriconoscersi, a sentirsi come Universiparte,<br />
trova pratica giornaliera, per l’Io acquisito del<br />
ricercatore. Si vivono sempre più percezioni, sensazioni di<br />
espansione, di dilatazione di coscienza.<br />
La realtà per cui il campo MAC, in particolar modo<br />
nella sua componente coscienziale, sia un campo transfinito,<br />
rende implicito il fatto che c’è una continua e indelebile<br />
interazione tra tutti i punti. In tutti i punti dell’Universi-<br />
parte, è possibile fruire di agglomerati di molecole, di<br />
particelle: è una presa di coscienza, quindi, che non riguarda la<br />
destrutturazione di un agglomerato di molecole da ricostruire<br />
in altro luogo, quanto, utilizzando gli stessi atomi e<br />
coscienza di campo, di rievidenziare quella forma, per<br />
determinazione dell’Io acquisito, su ogni punto dell’Universiparte.<br />
Non è questione di coppia di atomi, ma di facoltà di<br />
autopoiesi continua in ogni luogo. Non si fanno fotocopie, ma<br />
si riconosce la funzionalità autopoietica dell’Universi-parte, se<br />
stessi.<br />
Molto probabilmente, i fisici non teletrasportano<br />
particelle estremamente piccole come i fotoni, ma sfruttano i<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
379<br />
processi di non località, per evidenziarle in ogni possibile<br />
luogo dell’Universi-parte! Tutto è legato! Si tratta del<br />
processo che non è, ovviamente, legato alla velocità finita,<br />
bensì ad una transfinita, alla simultaneità, alla<br />
contemporaneità degli eventi: quindi, si può dire che si tratta<br />
sicuramente di velocità più che superluminali, fino a giungere<br />
alla simultaneità autopoietica, che pone in remissione il<br />
concetto stesso di velocità.<br />
Non si trasmettono informazioni istantaneamente, ma<br />
si evidenziano dalla non località: è uno dei punti cardini<br />
dell’olospresenza.<br />
La funzionalità sensibile dell’Universi-parte (tutte le<br />
strutture esistenti, le montagne, le stelle, i soli, ecc.) seguono<br />
leggi di determinismo ben conosciuto e codificato dalla<br />
scienza. Invece, nella componente sovrasensibile, e<br />
soprattutto in quella non locale, si evidenzia la remissione del<br />
determinismo acquisito che fa posto al determinismo<br />
<strong>autopoietico</strong>. Questo ha regole e logiche autopoietiche,<br />
differenti da quelle nascenti dal determinismo acquisito.<br />
Quando percepiamo le funzionalità autopoietiche, gli<br />
oggetti, le forme sensibili vanno in remissione e si<br />
percepiscono come campo, perdono la propria morfologia<br />
definita: facendo un esempio ormai noto, immaginate il<br />
caleidoscopio o le forme assunte continuamente da un vasto<br />
banco di nubi, mosso dal vento.<br />
Nel campo, non ci sono linee, misure, traiettorie, tutte<br />
funzionano simultaneamente, non c’è posizione, né velocità.<br />
Comunque sia, per l’autoconsapevolezza, il fatto di poter<br />
misurare una di queste quantità, oltre che impossibile, di fatto,<br />
non serve! Ovviamente, mi riferisco all’ambito dello stato di<br />
autoconsapevolezza dell’Universi-parte. Ogni tentativo di<br />
misura, di qualunque parametro, significherebbe collassare lo<br />
stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> di consapevolezza del campo. Se<br />
collassa, viene ridotto, di fatto, e inesorabilmente, fa perdere<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
380<br />
la frequenza del campo sovrasensibile, in favore di quello<br />
sensibile.<br />
Per gli scopi autoformativi, non ha senso descrivere lo<br />
stato quantico di una particella, perché già a quel livello è<br />
possibile riconoscere il campo, da cui si evidenzia. Per questo<br />
motivo, si percepisce sia come onda che come particella,<br />
perché sono proiezioni dell’Io acquisito che così le determina.<br />
Ma, è impossibile misurare simultaneamente le caratteristiche<br />
di onda e di particella, perché in un caso la percezione entra in<br />
un campo transfinito (anche se, spesso, molti Io di ricercatori<br />
non se ne rendono conto); nell’altro, invece, lo riduce e lo<br />
conosce come particella. E’ la funzione d’indeterminazione<br />
Sigma. Ma, ripeto, in un campo unico, legato, transfinito,<br />
questo non può più essere letto attraverso il dualismo ondaparticella,<br />
o per mezzo di misurazioni, perché si precluderebbe<br />
l’accesso a quel tipo di percezione autopoietica. L’atto della<br />
misura (nell’accezione scientifica) non ha alcun senso nella<br />
formazione a se stessi, e soprattutto nelle funzionalità non<br />
locali, il che non significa non poter prendere consapevolezza<br />
di quello stato. Infatti, ricordo che, ogni volta che, durante le<br />
Concentrazioni-transmutazioni autopoietiche o la pratica<br />
delle Autopoiesi non locali, attraverso la visione autopoietica,<br />
prendiamo coscienza di qualche cosa, questo immediatamente<br />
scompare: se lo denominiamo, se lo elaboriamo, va in<br />
remissione. E più ci si avvicina alla coscienza dell’atomo, più<br />
tale processo si evidenzia, ossia, accade che lo stato di visione<br />
quantistico-autopoietica svanisca. In sostanza, è necessario<br />
partecipare dall’interno la particella, non guardarla, perché<br />
la si precipiterebbe in uno stato sensoriale che, di fatto, non<br />
consente di percepire la condizione quantistico-autopoietica.<br />
Resta semplicemente il dato, la misura sensoriale che<br />
riusciamo ad applicare. Che cosa, allora può consentirci di<br />
osservare le funzionalità autopoietiche del campo MAC, senza<br />
collassarlo al range sensoriale? Il campo MAC include le<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
381<br />
particelle, le microstrutture, che, a quel livello, esistono in<br />
transfinite dimensioni.<br />
L’olospresenza autopoietica è il tentativo di non<br />
precludere all’Io acquisito una conoscenza completa di se<br />
stesso, funzionale per quel livello.<br />
Il campo coscienziale <strong>autopoietico</strong> è all’essenza della<br />
funzionalità di ogni parte, di ogni particella, anche per questo<br />
non c’è un teletrasporto quantistico, ed è proprio questo<br />
campo coscienziale sub-quantistico che dimostra l’esistenza<br />
dell’entanglement coscienziale, <strong>autopoietico</strong>, ossia di ciò<br />
che unisce indelebilmente ogni singola particella, perché<br />
ognuna ha interagito ed è parte di ogni altra: l’elemento che,<br />
determinando il salto quantico coscienziale, contribuisce a<br />
non collassare l’evento osservato. Se così non fosse, che senso<br />
avrebbe da parte dei fisici parlare di tutto è legato? Le<br />
particelle non sono in comunicazione telepatica tra loro,<br />
ma sono parte integrante della stessa funzionalità<br />
autopoietica.<br />
Non si tratta di riconoscere se occupano lo stesso stato<br />
quantistico o meno, o se abbiano senso di rotazione di segno<br />
opposto o meno, quanto di riconoscere l’olos, il campo da cui<br />
si evidenziano come funzione complessiva.<br />
Nessuno può separare queste due particelle: sarebbe<br />
come dire, separo due onde dal mare. L’inversione del senso<br />
di rotazione osservata anche a distanza è una misura, una<br />
costruzione di quelle funzionalità, in quel modo. Ripeto, si<br />
tratta di una funzionalità simultanea, non è comunicazione<br />
non locale, ma funzionalità simultanea non locale.<br />
Tutto è nello stato di entanglement coscienziale<br />
<strong>autopoietico</strong>: è una delle caratteristiche<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
382<br />
dell’olospresenza, parte fondamentale del principio<br />
attivo Sigma-poiesis.<br />
L’E.C.A. è un processo concretamente realizzato dalla<br />
natura, da cui si possono estrapolare, per la funzionalità<br />
sensibile, specifiche operazioni, quali la trasmissione<br />
simultanea di dati, la creazione di enti.<br />
A livello <strong>autopoietico</strong>, non locale, non c’è<br />
indipendenza tra le particelle subatomiche, e quindi, tra<br />
esseri umani, che di quelle sub-particelle sono composti. La<br />
stessa, però, può apparire e può essere ideata dall’Io acquisito,<br />
perché così se la crea, la edifica. Essendo un creatore, l’Io<br />
acquisito può produrre funzionalità dalla sua stessa creazione<br />
(vedi le applicazioni della fisica Newtoniana e di quella<br />
relativistica, che tanta tecnologia hanno fatto funzionare). Ma,<br />
poiché la funzionalità autopoietica non locale è il campo, da<br />
cui l’acquisito stesso si evidenzia, non poteva non nascere una<br />
disciplina come la meccanica quantistica o le visioni<br />
coscienziali, religiose, di altro tipo.<br />
L’Universi-parte non funziona in maniera bi-modale,<br />
ma unica. Si tratta di integrare le funzionalità sensibili con<br />
quelle sovrasensibili, non locali, condizione che, come campo<br />
MAC, è già operante: la reintegrazione-stabilizzazione di cui<br />
prendere consapevolezza. E’ necessario l’allineamento<br />
funzionale dell’Io acquisito con questa sua stessa funzionalità<br />
autopoietica transfinita.<br />
Si ha la certezza che l’Universi-parte, noi stessi, non<br />
comunichi istantaneamente, ma crei istantaneamente, anche ciò<br />
che denominiamo comunicazione, seguendo le funzionalità dei<br />
principi attivi autopoietici.<br />
Ad un dato istante T, la funzione Ypsi rappresenta, per<br />
così dire, quanta e quale probabilità quell’Io acquisito abbia di<br />
vivere, di percepire se stesso. Non si tratta di fissare un punto<br />
da indagare, in quanto, non scordiamo, che l’elemento che si<br />
può raggiungere attraverso il vissuto diretto, è un campo. Qui,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
383<br />
l’entanglement è individuabile nelle due manifestazioni<br />
fondamentali, il sensibile localistico e il sovrasensibile non<br />
localistico. Si tratta di due enti coerenti che possono essere<br />
descritti come veicolanti le stesse funzionalità autopoietiche.<br />
Nella condizione di Universi-parte transfiniti, si vive la<br />
condizione Sigma, cioè si assumono significati-significanti,<br />
transfiniti la cui conoscenza complessiva, olistica, spesso è<br />
preclusa, a causa dei processi identificativi. Poiché la misura<br />
della funzione Ypsi, che utilizziamo, modula la percezione che<br />
stiamo riuscendo ad utilizzare, si determina la polarizzazione<br />
dell’Io acquisito in quella consapevolezza. Quindi, ci si trova in<br />
uno stato di consapevolezza riconosciuto e definito. E’ lo stato<br />
sensibile che determinerà la misura raggiungibile del campo<br />
MAC, in maniera istantanea.<br />
Nella variazione-contrasto, riduco, collasso; nella<br />
pratica delle Autopoiesi, pongo in remissione la riduzionecollasso<br />
e inizio la Risalita. Autopoietico e acquisito<br />
rispondono istantaneamente all’Autopoiesi olosgrafica.<br />
Dunque, ogni Autopoiesi olosgrafica, ogni danza autopoietica,<br />
effettuata nella condizione E.C.A., ha il potere di far<br />
riconoscere le proprietà autopoietiche e di interagire<br />
istantaneamente su loro. Anche se le parti che stanno agendo<br />
la misura, la pratica, utilizzando l’Io acquisito, si trovassero su<br />
due diverse galassie dell’Universi-parte, di fatto,<br />
continuerebbero ad essere parte di un unico ente funzionale<br />
per il campo MAC, in particolare per la componente<br />
coscienziale, che le lega. Quindi, riconoscendo la presenza su<br />
una di esse, questa avrebbe effetti su qualunque altra parte e<br />
sarebbe sempre riconoscibile, in riferimento alla presenza<br />
dell’autoconsapevolezza.<br />
Ogni atto muove l’Universi-parte complessivo.<br />
Sono proprio queste esperienze a dimostrare l’esistenza<br />
del tempo <strong>autopoietico</strong> e a rivelarci le leggi degli insights<br />
intuitivi, e soprattutto sincronici, raggiungibili dall’Io<br />
acquisito.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
384<br />
Ecco che i principi attivi di sincronicità mostrano come,<br />
per loro variazione-contrasto, sia possibile far nascere<br />
causalità. Se ci fosse l’unità dell’acquisito con l’<strong>autopoietico</strong>,<br />
del sensibile con il sovrasensibile non locale, l’entanglement<br />
coscienziale <strong>autopoietico</strong> non potrebbe esistere: la condizione<br />
che l’<strong>oikos</strong>, la natura, si porta dietro da sempre, fin dal Bigbang,<br />
o quant’altro sia accaduto.<br />
Tutte le particelle che ci compongono, da sempre,<br />
interagiscono in un'unica interazione, in un unico stato<br />
coscienziale Sigmasofia o in un’unica sovrapposizione di<br />
funzione d’onda. Sì, a livello coscienziale, ogni atto<br />
dell’autocoscienza acquisita è in grado di interagire<br />
istantaneamente su tutto il campo coscienziale transfinito.<br />
L’entanglement coscienziale <strong>autopoietico</strong> è il<br />
processo che utilizziamo, per orientare l’Io acquisito del<br />
ricercatore verso il riconoscimento vissuto di insights di<br />
olospresenza autopoietica nell’Universi-parte, se stesso: in ciò<br />
il potere del principio attivo Tetraneos.<br />
Wormholes coscienziali autopoietici 110<br />
Le microparticelle, i quarks, i fotoni, gli elettroni, le<br />
stringhe sono la componente immediatamente sensibile (nel<br />
senso di scientificamente riconoscibile) del campo MAC, in<br />
particolare di quello coscienziale, pur esistendo per tempi<br />
brevissimi, quasi immisurabili dagli strumenti. Al di sotto del<br />
livello cosiddetto di Plank, si osserva la remissione dello<br />
spazio-tempo e tutte le gerarchie, le tipologie divengono un<br />
campo coscienziale transfinito, ossia la base fondamentale per<br />
raggiungere l’olospresenza.<br />
La tensegrità dello spazio-tempo è destrutturata ed è<br />
esattamente in coincidenza della presa di consapevolezza della<br />
remissione spontanea di esso che è possibile percepire,<br />
110 Wormholes coscienziali autopoietici: vedi nota 117, pagina 432;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
385<br />
prendere coscienza di un altro elemento, fondamentale per<br />
raggiungere l’olospresenza:<br />
i wormholes coscienziali autopoietici.<br />
Tale galleria, cunicolo coscienziale, o stato di<br />
autocoscienza, può consentire, se vissuto e penetrato, di aprire<br />
la consapevolezza su qualunque regione dell’inconscio<br />
<strong>autopoietico</strong> non locale, transfinito e, quindi, alla<br />
olospresenza. E’ lo straordinario potere dei wormholes<br />
coscienziali, dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
Il wormhole coscienziale è esattamente il collegamento<br />
tra la regione dell’inconscio <strong>autopoietico</strong> raggiunta e lo<br />
stato di consapevolezza di remissione dello spazio-<br />
tempo.<br />
Lì, ogni vettore informazionale, ogni stato di coscienza<br />
si trasmette simultaneamente, quindi vanno in remissione<br />
ogni tipo di velocità subluminale e superluminale. Non<br />
accorcia le distanze, bensì è la simultaneaità autopoietica in<br />
azione. In un campo olosdirezionale, transfinito, non ha alcun<br />
senso e significato parlare di un presunto spazio piegato a<br />
forma di U, come ci indica il ponte di Einstein-Rosen. Nella<br />
realtà autopoietica, un segnale non passa da A a B attraverso<br />
tale wormhole, più rapidamente, ma si crea, si evidenzia<br />
sia in A che in B. Mi riferisco, ovviamente, ai principi attivi<br />
autopoietici archetipici, che lì operano. Sono continuamente<br />
presenti e potenzialmente creabili, evidenziabili in entrambi i<br />
punti, da parte del capo MAC. Lì, nulla viaggia indietro nel<br />
tempo, appunto perché passato-presente-futuro sono inclusi<br />
nel tempo <strong>autopoietico</strong>. Il wormhole <strong>autopoietico</strong> è un campo<br />
dinamico che, se vissuto consapevolmente, applicando lo stato<br />
di fusionalità (endoscopia) autopoietica, non collassa, e può<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
386<br />
essere riconosciuto, o ancora meglio, autoriconosciuto (visto<br />
che si tratta di un processo, di cui l’autocoscienza acquisita è<br />
parte). E’ molto difficile scegliere una regione dell’inconscio<br />
<strong>autopoietico</strong> del campo coscienziale, da esplorare, perché<br />
l’autocoscienza può evidenziarsi, autoriconoscersi ovunque e<br />
perché, come detto, si tratta di un campo transfinito<br />
inscindibile.<br />
Tra gli ingredienti formanti l’autocoscienza, è possibile<br />
riconoscere i raggi gamma (la cui lunghezza d’onda è circa un<br />
milione di volte più piccola di quella della luce), che sono<br />
radiazioni presenti all’interno del campo, che potrebbero<br />
benissimo veicolare informazioni, nell’accezione classica. Ciò<br />
che voglio comunicare è che i fisici decideranno come<br />
utilizzare tale processo. Non essendo dei fisici, noi possiamo<br />
semplicemente affermare che, nelle funzionalità sovrasensibili<br />
dell’Io acquisito, esistono quelle che permettono<br />
all’autoconsapevolezza di manifestarsi potenzialmente in<br />
qualunque regione dell’inconscio <strong>autopoietico</strong>:<br />
l’olospresenza. Per il tipo di ricerca e di autoformazione che<br />
realizziamo, ciò richiama più interesse rispetto alle<br />
applicazioni della meccanica quantistica, di cui utilizziamo,<br />
per quanto a noi possibile, soltanto i significati-significanti<br />
che ne emergono.<br />
Per non innescare eventuali facili entusiasmi, è<br />
necessario aggiungere che in quei luoghi la continuità di<br />
autoconsapevolezza è altamente instabile. E’ necessaria<br />
una forgiatura, una formazione straordinaria dell’Io acqusito,<br />
in modo che possa sviluppare tensegrità e potenza in grado di<br />
percepire se stesso, nella componente<br />
wormhole coscienziale <strong>autopoietico</strong>.<br />
Lì, basta una minima distrazione e lo stato di<br />
autoconsapevolezza raggiunto va in remissione, collassa alla<br />
dimensione pre-sensoriale e, ovviamente, sensoriale.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
387<br />
Una delle applicazioni pratiche del wormhole<br />
coscienziale <strong>autopoietico</strong> può essere la seguente. Un Io<br />
acquisito A raggiunge lo stato di consapevolezza del<br />
wormhole <strong>autopoietico</strong>, che è parte del luogo in cui si hanno<br />
insights di olospresenza, e la stessa operazione è realizzata da<br />
un altro Io acquisito: è qui, a questo livello di<br />
autoconsapevolezza, che il soggetto A può tentare un<br />
collegamento con l’Io acquisito di B che, non dimentichiamoci,<br />
è già parte dello stesso campo. Tale stato di<br />
autoconsapevolezza, che si connette consapevolmente con un<br />
altro stato di autoconsapevolezza, quello tra A e B, crea la<br />
condizione E.C.A.<br />
I ricercatori in Sigmasofia tendono a raggiungere la<br />
condizione, lo stato di autoconsapevolezza di E.C.A., per fare<br />
in modo che il proprio Io acquisito non sia residente soltanto<br />
nel proprio corpo, ma che possa potenzialmente essere fruito<br />
da tutti gli altri ricercatori sigmasofici. Attraverso i<br />
wormholes coscienziali, l’olospresenza, la condizione E.C.A.<br />
saranno possibili raggiungimenti di autoconsapevolezza, fino<br />
ad oggi impensabili alla maggior parte degli Io acquisiti,<br />
identificati in loro stessi. Sono queste avanguardie gli<br />
elementi di maggior significato dell’essere umano e della<br />
società autopoietici, in una condizione esistenziale, in cui le<br />
semplicistiche produzioni sensibili dell’Io acquisito, quali le<br />
politiche, le sociologie, le democrazie (…), risulterebbero<br />
essere irrilevanti e i nuovi paradigmi autopoietici<br />
dell’Universi-parte si evidenzierebbero nell’azione bioetica<br />
autopoietica quotidiana.<br />
Gli Io acquisiti che vivranno lo stato E.C.A. saranno in<br />
grado di interagire con lo spazio-tempo, ad esempio<br />
effettuando il download dell’hard disk dell’esperienza<br />
memorizzata da un altro Io acquisito, e attraverso altre<br />
transfinite possibilità di applicazione. La cronovisione<br />
autopoietica è già in atto, molti insights sono stati già<br />
prodotti e verificati.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
388<br />
In definitiva, i wormholes coscienziali sono stargates<br />
autopoietici, porte tra multidimensionalità presenti<br />
nell’Universi-parte: l’olospresenza si evidenzierà<br />
nell’ognidove di noi stessi. Lì, i raggiungimenti sigmasofici<br />
mostrano che lo strumento fondamentale è l’autocoscienza e<br />
le parti del corpo che le permettono di manifestarsi<br />
sensorialmente, attraverso le cui specializzazioni finalmente si<br />
potrà consentire allo stesso Io acquisito di creare una porta<br />
sull’inconscio <strong>autopoietico</strong>. Tali porte sono state già<br />
raggiunte e aperte da alcuni ricercatori: chi si forma a se stesso<br />
potrà entrare nella consapevolezza dell’Universi-parti<br />
transfiniti, negli insights di olospresenza.<br />
Riprendiamo.<br />
Quando, utilizzando la funzione Ypsi maturata, è<br />
possibile vivere il ∑igma-insight, che somma tutti gli<br />
archetipi autopoietici, e può manifestare la continuità della<br />
condizione di funzionalità e fusionalità autopoietica,<br />
che ho denominato stato coscienziale Sigmasofia, si<br />
verifica la condizione autopoietica di coscienza unica, del<br />
principio attivo unico, emergente dalla sommatoria di tutto il<br />
campo MAC, da cui tutti i processi, dello stato coscienziale<br />
Sigmasofia e quelli del campo morfo-atomico-coscienziale,<br />
ancora da vivere, si evidenziano. E’<br />
la sequenza nucleotidica genomica autocoscienziale<br />
complessiva<br />
finora mappata, da cui nasce lo stile ∑igma-Poiesis. Infatti,<br />
lo stato coscienziale Sigmasofia individua anche quanto del<br />
campo morfo-atomico-coscienziale abbiamo vissuto<br />
consapevolmente.<br />
Il Sigma-insight, emergente dalla componente Sigma,<br />
esprime la simmetria coscienziale con la parte morfica e con la<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
389<br />
parte atomica del campo morfo-atomico-coscienziale, nonché<br />
con tutti i principi attivi autopoietici.<br />
La suddivisione in archetipi, appena utilizzata, è utile a<br />
rendere maggiormente comprensibili i principi attivi<br />
autopoietici di funzionamento generale, che vanno sommati<br />
(sigma) e letti come unico stato coscienziale producibile<br />
dall’Universi-parte:<br />
lo stato coscienziale Sigmasofia.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
∑igma <strong>autopoietico</strong> del <strong>∑ophy</strong> insight<br />
390<br />
Il visibile diviene invisibile<br />
∑OPHY<br />
l'invisibile diviene visibile<br />
Le meccaniche quantistiche e sub quantistiche che<br />
formano l’atomo sono attraversate; da lì, non visibile a nessun<br />
microscopio si dischiude il campo coscienziale <strong>autopoietico</strong><br />
non locale, transfinitamente in vita.<br />
Il Σigma <strong>autopoietico</strong> del Σophy-insight, è il luogo<br />
del transfinitamente in vita-autopoiesi, del rinnovamento<br />
<strong>autopoietico</strong> continuo, dove l’autoconcepimento, la danza<br />
autopoietica e ciò che chiamiamo stato coscienziale punto<br />
morte viene vissuto come uno specifico contenuto del campo<br />
morfo-atomico-coscienziale.<br />
E’ il campo coscienziale <strong>autopoietico</strong> non locale, il<br />
cuore dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, che nel suo simmetrico<br />
somatico, il cuore delle microstrutture le aggrega e le<br />
disaggrega, le differenzia e le reintegra, ne scandisce la<br />
vita-autopoiesi, e tutte le funzionalità Io-somato-<br />
autopoietiche, consentendo di esprimere i principi attivi<br />
autopoietici di autodeterminazione-realizzazione, di<br />
autorigenerazione-guarigione, omeostatici, aut<br />
organizzativi e di conoscenza.<br />
E' questa conoscenza vissuta che rivela il segreto del<br />
Σigma <strong>autopoietico</strong> del Σophy insight,<br />
e
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
391<br />
cuore dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
Dai sensi all'intuito, testa, cuore e pancia, Io-somaautopoiesi<br />
non si contrappongono più, percepiscono<br />
all'unisono:<br />
è<br />
l'estasi-samadhi<br />
( ex-stasis significa essere fuori<br />
sam significa insieme e dha significa mettere,<br />
ossia mettere insieme).<br />
Si tratta quindi,<br />
dell’essere fuori (non località) mettendo insieme<br />
<strong>autopoietico</strong> –autocreato-<br />
parte integrante dello<br />
stato coscienziale Sigmasofia,<br />
è il fondamento dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />
Tutto il visibile e l'invisibile percepito può essere<br />
tradotto da questo straordinario apparato.<br />
Il visibile diviene invisibile,<br />
entra materia e si restituisce autopoiesi<br />
e<br />
l'invisibile diviene visibile.<br />
Tutto ciò che entra riesce vedente,<br />
entra anidride carbonica<br />
ed esce ossigeno<br />
per la volontà che può ordinare, attraverso l'azione, che<br />
l'Autopoiesi divenga manifesta.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
392<br />
E' la nascita consapevole dell’Universi-parte<br />
transfiniti,<br />
il riconoscimento definitivo che si è unico corpo.<br />
Il finito vive il transfinito, assumendone le forme e la<br />
consapevolezza, il nutrimento<br />
dell’azione bioetica autopoietica.<br />
Ogni incarnazione dell'Autopoiesi, del campo<br />
morfo-atomico-coscienziale, è ora in grado di riconoscere e<br />
sentire il<br />
padre-madre,<br />
l’androginia coscienziale<br />
autopoietici,<br />
da cui nasce.<br />
L'Io acquisito, la funzione Ypsi, ha superato le prove!<br />
Si riconosce come un campo unico, come un unico corpo<br />
con la sua essenza transfinitamente in vita-autopoiesi,<br />
presente ovunque.<br />
Vede come espressione di questo flusso <strong>autopoietico</strong> la<br />
funzione dell'agire.<br />
L’azione bioetica autopoietica nasce dal cuore del tempo<br />
<strong>autopoietico</strong>:<br />
la testa dell’Universi-parte.<br />
Per la prima volta, l'Io acquisito può vedere le<br />
estensioni non locali, esterne, dalle sue estensioni non<br />
locali interiori. Si renderà conto che quanto vede<br />
dell’Universi-parte è dentro di lui, nelle transfinite<br />
estensioni coscienziali dell’Universi-parte, di se stesso.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
393<br />
Si sente il creato e il creatore di Universi.<br />
L’Autocoscienza autopoietica-acquisita è stata lì, da<br />
sempre! In attesa dell'invocazione-evocazione a cui<br />
rispondere.<br />
Nel Σigma <strong>autopoietico</strong> del Σophy insight, è<br />
rappresentato sul soffitto con la figura dell’androgino<br />
<strong>autopoietico</strong> e sulle otto pareti laterali (non visitabili ma<br />
intuibili dal Σigma della non località), sono rappresentate<br />
forme frattali autopoietiche,<br />
da cui si genera ed evidenzia il genoma autocoscienziale e<br />
rappresentazioni dell’autopoiesi-ricerca continua, in direzione<br />
del transfinito.<br />
Prima vetrata<br />
∑OPHY<br />
Seconda vetrata
Terza vetrata<br />
Quinta vetrata<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
394<br />
La condizione finalizzata alla pratica delle<br />
Autopoiesi olosgrafiche nel Σophy Insight<br />
∑OPHY<br />
Quarta vetrata<br />
Sesta vetrata<br />
I principi attivi autopoietici, come visto, sono custoditi<br />
nell’Oikos, ossia nel luogo in cui vengono insegnati ai<br />
ricercatori dei<br />
significati-significanti della vita e dello stato<br />
coscienziale punto morte, i misteri del genoma<br />
coscienziale, della non località, della transfinitezza.
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
395<br />
Questo insegnamento è un’azione bioetica autopoietica<br />
da vivere e non una dialettificazione intellettuale del registro<br />
simbolico-reale che l’Oikos veicola.<br />
La progressione formativa all’azione bioetica<br />
autopoietica rivela al ricercatore la propria composizione Iosomato-autopoietica<br />
anche nei suoi ingredienti invisibili ai<br />
sensi ordinari. La scoperta vissuta dell’Oikos è una via verso<br />
la non località transfinita, da far ricadere consapevolmente a<br />
sostegno dell’azione bioetica autopoietica quotidiana.<br />
Nell’Oikos, l’insegnamento avviene sempre tramite il<br />
vissuto dello<br />
stato di intuitive and synchronicity insight<br />
stato di Entanglement Coscienziale<br />
<strong>autopoietico</strong><br />
stato coscienziale Sigmasofia.<br />
Ciò che forma tali stati non risiede nel ragionamento,<br />
nella dialettica, perché è una visione autopoietica immediata,<br />
diretta senza analisi o riflessione del processo indagato.<br />
Sono insights di consapevolezza, tecnicamente in grado<br />
di rivelare gli ingredienti di ciò che demominiamo vitaautopoiesi,<br />
il processo che ad esempio intuiamo presente nel<br />
seme che germoglia dalla terra e che fa nascere una pianta Ed<br />
essendo un movimento non percettibile dai sensi, non può<br />
essere elaborato razionalmente. I principi attivi autopoietici<br />
che formano quel seme, un essere umano, un animale, un<br />
minerale (…), rappresentano la presa di consapevolezza che è<br />
possibile vivere nell’Oikos, in se stessi: l’Universi-parte.<br />
La scienza dice molte cose sul campo morfo-atomicocoscienziale,<br />
ma non spiega molte funzionalità di detto<br />
campo. Tuttavia, sono proprio questi processi sensoriopercettivi<br />
ad indicarci che qualcosa di <strong>autopoietico</strong> sta<br />
accadendo. Finora, nessun ragionamento è stato in grado di<br />
spiegare il campo morfo-atomico-coscienziale e il genoma<br />
autocoscienziale che lo forma.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
396<br />
Il campo morfo-atomico-coscienziale, vissuto attraverso<br />
le tecno-ontos-sophos-logie sigmasofiche, coincide con<br />
l’essenza autopoietica sigmasofica<br />
(ciò per cui un Universi-parte e una parte-Universi è quello che è,<br />
e non un altro Universi-parte o parte-Universi)<br />
insegnata nell’Oikos<br />
Durante la sua edificazione, ciò che conta non è l’Oikos<br />
in sè, l'architettura, quanto di se stesso l’edificatore mette<br />
come campo, come intenzionalità autopoietica a sostegno<br />
delle azioni che lo costruiscono.<br />
L’Oikos è emanazione dell’Io acquisito dell'essere<br />
umano che lo ha ideato. Nella sua costruzione, l’<br />
autopoieta dell’Oikos<br />
il costruttore-maieuta<br />
ha integrato il vissuto diretto dei principi attivi autopoietici,<br />
archetipici, non locali, ed è per questo motivo che l’Oikos li<br />
rivela al ricercatore che sa meditarlo, per riconoscerlo.<br />
Quindi, l’Oikos stesso rende concreta la consapevolezza<br />
diretta del campo morfo-atomico-coscienziale, dell’autopoiesi<br />
continua, non locale e transfinita.<br />
Potremmo ora chiederci che cosa significa<br />
Σophy-Insight.<br />
E’ possibile considerare ogni essere umano, ogni parte-<br />
Universi, come un ricercatore di se stesso: l’Universi-parte<br />
transfiniti dell’Oikos. che egli stesso evidenzia ed è.<br />
L’Autopoiesi olosgrafica del <strong>∑ophy</strong> Insight<br />
può dunque soltanto esprimere un'unica azione:<br />
rendere l’autocoscienza acquisita, la funzione Ypsi che<br />
evidenziamo e di cui siamo consapevoli, pronta ad<br />
ulteriori prese di consapevolezza dell’<br />
Universi-parte transfiniti stesso,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
397<br />
ovunque, in ogni esperienza, processo che opererà<br />
consapevolmente, per evidenziare in tutta la sua autopoiesi<br />
l’Oikos.<br />
Se l’essere umano non scaturisse dall’Universi-parte,<br />
presente ovunque, dagli archetipi autopoietici, che<br />
sintetizzano i principi attivi autopoietici, non potrebbe essere<br />
olisticamente auto consapevole.<br />
Spesso, però, quell'essere umano è distratto, è<br />
identificato nei suoi stati coscienziali, nei suoi ostacolatoridiscrasie,<br />
il che non gli permette di vedere, di percepire<br />
consapevolmente,<br />
l’unico stato coscienziale Sigmasofia.<br />
Due condizioni si impongono. Prima della pratica<br />
dell’Autopoiesi olosgrafica del <strong>∑ophy</strong>-insight occorre che la<br />
parte-Universi, noi stessi, sia preparata a prendere coscienza<br />
direttamente del campo morfo-atomico-coscienziale, a Risalire<br />
e a transmutare tutte le distrazioni (le operazioni realizzate<br />
nella Palestra dell’autocoscienza e nel ∑igma della funzione<br />
Ypsi d’ingresso). Vale a dire che abbia iniziato ad attuare la<br />
maieutica per essere consapevole di se stesso, ossia in<br />
armonia, in simmetria con le estensioni non locali,<br />
sovrasensibili da cui si evidenzia. Deve aver iniziato a far<br />
ricadere consapevolmente nel sensorio-percettivo, a sostegno<br />
dell’azione, le prese di consapevolezza fin lì realizzate.<br />
La tecno-ontos-sophos-logia dell’Oikos che assume il<br />
nome di<br />
Autopoiesi olosgrafica del <strong>∑ophy</strong>-insight<br />
significa orientarsi con intenzionalità autopoietica verso<br />
la consapevolezza dell’essenza dell’Oikos, di se stessi.<br />
Il campo morfo-atomico-coscienziale, l’autocoscienza<br />
autopoietica è autonoma e indipendente dallo stato<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
398<br />
identificativo dell’Io acquisito del ricercatore anche se<br />
tale Io è sua emanazione.<br />
L’Autopoiesi olosgrafica del <strong>∑ophy</strong> Insight<br />
è<br />
l’azione bioetica autopoietica,<br />
per assumere consapevolezza sempre più definita di essere<br />
Oikos.<br />
L’Io acquisito, la funzione Ypsi veicolata, consapevole<br />
della non località transfinita da cui si evdenzia, è<br />
l’Oikos.<br />
E’ questo il momento in cui l'azione dell'essere umano<br />
diviene bioetica autopoietica<br />
I principi attivi dell’Oikos non potranno mai essere<br />
vissuti consapevolmente, se l’Io acquisito non parteciperà la<br />
sigmasofia ecologica 111, penetrandola, o se non produrrà<br />
azioni bioetiche autopoietiche quali emanazioni del tempo<br />
<strong>autopoietico</strong><br />
Per essere, consapevolmente tale, l’Oikos deve vivere<br />
che cosa sono l’evocazione e l’invocazone autopoietiche sul<br />
piano del vissuto; in caso contrario, sarà agita soltanto una<br />
forma ridotta-collassata che non utilizzerà il<br />
linguaggio <strong>autopoietico</strong>, 112<br />
la ∑igma-logic.<br />
L’Oikos vissuto, riconosciuto, coincide con l’azione<br />
bioetica autopoietica indispensabile al ricercatore.<br />
La tecno-ontos-sophos-logia Autopoiesi olosgrafica del<br />
<strong>∑ophy</strong> Insight determina che l’azione non sarà legata al solo<br />
111 Sigmasofia ecologica: vedi nota 98, pagina 426;<br />
112 Linguaggio <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 57, pagina 417;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
399<br />
spazio-tempo, in cui ci riconosciamo, ma sarà risonante in<br />
tutto l’Oikos,<br />
dal kairos al tempo <strong>autopoietico</strong>.<br />
Ogni gesto sarà evocatore del registro-simbolico–reale,<br />
inerente i principi attivi autopoietici che rappresenta. E'<br />
l’azione che lo crea. E' il senso e lo scopo dell’ Autopoiesi<br />
olosgrafica del <strong>∑ophy</strong> Insight che si agisce nell’Oikos,<br />
imitandone le forme architettoniche, i bassorilievi, i<br />
segni, le immagini (…).<br />
L’Oikos un Io-soma-autopoiesi da vivere.<br />
Non potrà esserci azione bioetica autopoietica in chi<br />
non penetra questo, al massimo, quell’Oikos potrà essere<br />
Palestra dell’autocoscienza<br />
o<br />
riduzione-collasso al solo sensorio-percettivo.<br />
Durante l’Autopoiesi olosgrafica del <strong>∑ophy</strong>Insight, la<br />
preparazione dell’atmosfera autopoietica ad essa<br />
funzionale, simmetrica al tempo <strong>autopoietico</strong>, coincide con la<br />
presa di consapevolezza, la transmutazione di se stessi. La<br />
funzione Ypsi si potenzia, assume di essere Oikos, quell'essere<br />
umano sarà emanazione consapevole del campo morfoatomico-coscienziale.<br />
L’Oikos e l’Io acquisito sono un campo unico, l’azione<br />
bioetica autopoietica, ecologica, la pedagogia e la<br />
psicagogia sigmasofica 113 dell’Oikos.<br />
Ed è ciò che l’Oikos testimonia attraverso le sculture, i<br />
bassorilievi e altro, che rappresentano la sequenza delle fasi<br />
che conducono a<br />
113 Pedagogia-psicagogia autopoietica: vedi nota 76, pagina 421;<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
400<br />
vivere l’Autopoiesi olosgrafica del <strong>∑ophy</strong>insight.<br />
L’Oikos è<br />
l’entelechia autopoietica,<br />
il compimento in sé,<br />
Kraino, io compio,<br />
della parte-Universi ciò che mette fine allo stato identificativo<br />
nel solo sensorio-percettivo.<br />
L’essere umano riscopre, dentro di sé,<br />
la tutela e la salvaguardia<br />
dell’azione bioetica autopoietica, transfinitamente.<br />
Il ricercatore è pronto a praticare e a vivere<br />
l’autopoiesi, l’autocreazione, attraverso la grafia<br />
d’avanguardia che ha saputo raggiungere dell’olos,<br />
dell’Universi-parte, se stesso, per raggiungere nuove<br />
vive la<br />
autoconsapevolezze, così, transfinitamente.<br />
L’Io <strong>autopoietico</strong>-acquisito vive, consapevolmente, la<br />
linea del destino autopoietica,<br />
legge della non località transfinita.<br />
Il libero ricercatore sulla coscienza sente la<br />
disponibilità, nell’azione, di quanto vissuto e può avviarsi<br />
verso la<br />
Scala autopoietica<br />
<strong>∑ophy</strong> è in azione.<br />
Si sente che è possibile agire con continità.<br />
L’Io sono inconscio <strong>autopoietico</strong> e azione e<br />
azione nell’inconscio <strong>autopoietico</strong>.<br />
E’ possibile avviarci verso la porta che si apre alla<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
401<br />
scala discendente-ascendente<br />
E’ nata<br />
l’azione bioetica autopoietica dell’Universi-parte, se<br />
stessi.<br />
A metà scala incontriamo<br />
due pilastri autopoietici<br />
olosdirezionatori,<br />
che evidenziano lo<br />
stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> Sigmasofia dell’Oikos<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
402<br />
Primo pilastro <strong>autopoietico</strong> olosdirezionatore<br />
LO STATO COSCIENZIALE SIGMASOFIA<br />
è la consapevolezza vissuta dell’integrazione dei<br />
principi attivi, emergenti dalla formazione<br />
sigmasofica a se stessi, l’Universi-parte, con<br />
quanto del campo morfo-atomico-coscienziale,<br />
sovrasensibile, non locale, transfinito (da cui<br />
nascono le facoltà di autorigenerazione-<br />
guarigione, di auto-determinazione-<br />
realizzazione-organizzazione, di omeostasi, di<br />
non località autocoscienziale, formanti<br />
l’Universi-parte stessi) l'Io acquisito ha saputo<br />
raggiungere, per utilizzarla nell’azione bioetica<br />
autopoietica quotidiana<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
403<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
404<br />
Secondo pilastro <strong>autopoietico</strong> olosdirezionatore<br />
LO STATO COSCIENZIALE SIGMASOFIA<br />
che si è rivelato fondamentale<br />
per la comprensione dell’Universi-parte, noi stessi,<br />
si evidenzia come<br />
unico principio attivo <strong>autopoietico</strong>.<br />
Noi stessi, l’Universi-parte:<br />
un transfinito campo coscienziale <strong>autopoietico</strong><br />
che, nel sensibile, assume le morfologie riconoscibili<br />
nella natura complessiva<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
405<br />
Raggiunto il<br />
∑igma dell’apertura olistico-autopoietica<br />
si partecipa che<br />
l’Oikos <strong>autopoietico</strong> chiude la propria architettura con<br />
pareti-vetrate a chiusura piramidale color oro da cui<br />
emerge in verticale,<br />
la sfera autopoietica del transfinito, con inclusa<br />
l’unica<br />
legge autopoietica:<br />
ΣOPHY<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
406<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
407<br />
Appendice 1<br />
L’OIKOS AUTOPOIETICO ∑OPHY<br />
i perche’ di una non iniziazione<br />
Una delle scoperte vissute dalla Sigmasofia Io-somatoautopoietica<br />
e di maggior interesse è il<br />
campo coscienziale <strong>autopoietico</strong><br />
o<br />
autocoscienza autopoietica<br />
(sono sinonimi). Si è potuto sperimentare e riconoscere che,<br />
dalle meccaniche quantistiche e sub-quantistiche, si dischiude,<br />
si estende tale campo, formato da una serie di<br />
principi attivi archetipici autopoietici<br />
che creano e informano le micro-particelle (continuamente<br />
emesse e riassorbite)., Aggregandosi e disaggregandosi,<br />
formano gli atomi, le molecole, le cellule (…). Tale campo,<br />
sovrasensibile e non locale, include in sé le forze fondamentali<br />
della fisica:<br />
la gravità, l’elettromagnetismo, la forza nucleare<br />
forte e quella debole,<br />
oltre a quella morfo-genetica (nell’accezione sigmasofica).<br />
Tutto l’insieme è anche denominato<br />
campo morfo-atomico-coscienziale o, abbreviato, campo<br />
M.A.C.<br />
Operando nell’essenza di ogni atomo, si viene a<br />
determinare che<br />
è tutto gli Universi, di cui siamo parte integrante ed<br />
inscindibile, ad essere, in questo modo, creato e informato,<br />
producendo l’impossibilità, tra l’altro, di distinguere il<br />
cosiddetto organico dall’inorganico, a quel livello di<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
408<br />
funzionalità. Il campo locale e non locale, transfinito,<br />
autocoscienza autopoietica è ciò che fa funzionare<br />
simultaneamente gli<br />
Universi-parte, noi stessi.<br />
Il vissuto diretto, fusionale, integrale,<br />
dell’autocoscienza autopoietica, operante nel tempo<br />
<strong>autopoietico</strong> (continuo presente), che include il morfo-<br />
atomico e genera ogni spazio-tempo e ogni onda-<br />
particella formante gli Universi, è denominato<br />
stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> E.C.A.<br />
(Entanglement Coscienziale Autopoietico).<br />
Molte dinamiche si riscontrano in tali vissuti, tranne il<br />
vuoto, inteso nell’accezione comune. Non c’è alcun vuoto,<br />
bensì, all’opposto, qualche cosa di<br />
inconcepibilmente pieno di morfologie frattali, bios-<br />
luminescenti, più che tridimensionali:<br />
sono i già citati<br />
principi attivi archetipici autopoietici o<br />
genoma autocoscienziale,<br />
gli stessi che, come detto, creano e informano le morfologie<br />
sensibili. Un riferimento sensoriale, conosciuto dalla scienza,<br />
da cui inizia a dischiudersi tale campo coscienziale, è al livello<br />
della scala o campo di Planck. Una delle peculiarità è<br />
quella di non conservare le memorie, le informazioni, le<br />
esperienze degli Universi-parte, come se fosse un grande<br />
contenitore, bensì si tratta di un grande generatore,<br />
creatore di quell’esperienza, di quella memoria: è<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
409<br />
autocreando, che può formare, evidenziare quell’evento che<br />
denominiamo memoria. Quindi, in questo senso, non<br />
conserva ogni memoria degli Universi-parte, ma ha<br />
facoltà di poter autocrearla, in base alle necessità,<br />
transfinitamente!<br />
Dal momento della scoperta vissuta di tale campo, la<br />
Sigmasofia sta spiegando, in modo innovativo, un insieme<br />
inesauribile di funzionalità Io-somatiche anche sensibili,<br />
localistiche. Ciò è dovuto, in particolare, al già citato stato<br />
E.C.A. che consente, con continuità, di generare<br />
sincronicità, insights intuitivi che è possibile applicare<br />
all’azione sensorio-percettiva quotidiana.<br />
L’autocoscienza autopoietica si evidenzia nella<br />
parte, nel localistico, riducendosi, collassandosi e<br />
densificandosi nella fisiologia somatica e nei significati-<br />
significanti sensorio-percettivi. Denominiamo la<br />
riduzione-collasso, densificazione,<br />
principio attivo di annichilazione autopoietica.<br />
Anche se l’identificazione nella parte, nel sensoriopercettivo,<br />
nel solo acquisito, non consente a molti ricercatori<br />
di essere consapevoli di tale campo coscienziale<br />
<strong>autopoietico</strong> comune, questo, ovviamente, esiste, è concreto,<br />
ed opera: infatti, lo vediamo in azione, quando genera,<br />
utilizzando il cervello-sistema nervoso (che ha contribuito a<br />
formare), stati di coscienza localistici. Ad esempio, per quanto<br />
concerne la parte-Universi essere umano, quando genera lo<br />
stato Io-somatico funzionale del pensare, del sentire, del<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
410<br />
volere, dell’immaginare, del sognare (…),<br />
indipendentemente da ciò a cui penserà, o che sentirà,<br />
vorrà, immaginerà, sognerà (…), comprende facoltà<br />
autocoscienziali acquisite, archetipiche collettive (accezione<br />
Junghiana), di olospresenza coscienziale che osserviamo,<br />
con diverse funzionalità, nelle parti-Universi.<br />
Altra legge fondamentale che si evidenzia è quella<br />
secondo cui il<br />
campo coscienziale non locale si autocrea come campo<br />
localistico,<br />
come manifestazione sensibile densificata,<br />
ovvero, è lo stesso campo MAC, che assume quella<br />
determinata morfologia, nel<br />
tutto è atomicamente e coscienzialmente legato che<br />
siamo.<br />
E’ un’evidenza sorprendente, in quanto ci indica che<br />
coscienza e materia sono un unico ente funzionale,<br />
che non sono mai state distinte, ma rappresentano lo stesso<br />
processo che si manifesta in differenti identificazioni-<br />
densificazioni autopoietiche.<br />
Ogni cervello-sistema nervoso operante nelle parti-<br />
Universi che siamo è, quindi, diretta emanazione del campo<br />
MAC. Si tratta dei principi attivi autopoietici<br />
archetipici densificati per annichilazione: per questo<br />
motivo, preparandosi al vissuto diretto di tali processi che, per<br />
natura autopoietica, veicola, il ricercatore in Sigmasofia, può<br />
incontrare le estensioni non locali, transfinite di se stesso,<br />
gli Universi-parte. Se vogliamo denominare questo stato di<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
411<br />
autoconsapevolezza vissuta, viscerale, iniziazione, possiamo<br />
farlo, ma sono preferibili, altre denominazioni, per specifici<br />
motivi. Ne indico alcuni.<br />
In generale, l'iniziazione è un insieme di ritualità che<br />
identificano un inizio, segna l’avvio di una particolare<br />
azione o evento. Per esempio, presso alcune tribù, segna<br />
l’avvio di un adolescente alla vita integrale del gruppo.<br />
Lo status funzionale del campo M.A.C. è, però, prespazio-tempo<br />
(passato-presente-futuro o futuro-<br />
presente-passato o quant’altro), pur inglobandolo,<br />
appunto perché può generarlo. Quindi, le nostre funzionalità<br />
autopoietiche, innate, essenziali non possono essere<br />
iniziate a qualche cosa,<br />
in quanto, alla propria essenza, evidenziano processi che<br />
trascendono la dicotomia inizio-fine.<br />
La cosiddetta iniziazione è, in questo senso e con questi<br />
significati-significanti, una produzione dell’Io acquisito<br />
dell’essere umano, non consapevole di tali funzionalità: se così<br />
non fosse, non utilizzerebbe terminologie che si riferiscono,<br />
che richiamano lo spazio-tempo, ossia la condizione da<br />
vivere, risalire e transmutare, se si vuole sperimentare lo<br />
stato di non località, di entanglement coscienziale<br />
(equiparabile all’iniziazione normalmente intesa), indicato.<br />
Presso altre culture, il futuro iniziato deve superare<br />
delle prove, al fine di dimostrare di poter essere accettato nel<br />
gruppo. Anche questo concetto va in remissione, in quanto,<br />
negli stati di non località, nello stato coscienziale<br />
Sigmasofia, non esiste il gruppo (inteso nell’accezione<br />
comune), ma un Universi-parte, inscindibile, in azione e<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
412<br />
le organizzazioni socio-culturali localistiche delle diverse<br />
culture acquisite, dei diversi gruppi-stato (africani, australiani,<br />
cinesi…) che definiscono, ognuno a proprio modo, il gruppo,<br />
hanno soltanto valenza acquisita localistica che, pur essendo<br />
emanazione delle funzionalità complessive, non può essere<br />
riconosciuta nella funzionalità olistica, integrale degli<br />
Universi-parte, in cui sono potenzialità generabile.<br />
Secondo altri, l’iniziazione è una serie di azioni rituali,<br />
guidata e proposta da esseri che si posizionano ad un livello<br />
gerarchico-conoscitivo più alto e, alla luce di questo,<br />
guidano il neofita, attraverso un processo di incremento<br />
della conoscenza, fino a farla equivalere a quella che loro<br />
stessi veicolano (di più, tecnicamente, non potrebbero).<br />
Secondo l’accezione appena espressa, anche questo<br />
meccanismo va in remissione, in quanto ogni essere è parte-<br />
Universi, inscindibile, per cui il potenziale di<br />
autoconsapevolezza raggiunto dalla parte (Maestro, esperto<br />
…) che dovrebbe legittimarlo più in alto nella gerarchia-<br />
conoscitiva è, di fatto, parte integrante delle potenzialità-<br />
funzionalità dello stesso neofita. Per fare degli esempi, dal<br />
punto di vista delle funzionalità complessive del corpo fisico,<br />
non avrebbe alcun senso dire che<br />
il cuore è gerarchicamente superiore al cervello o allo<br />
stomaco,<br />
in quanto sono parti integranti e funzionali dello stesso Iosoma,<br />
di cui o si è consapevoli o non lo si è. A livello<br />
quantistico-<strong>autopoietico</strong>, funzioniamo già di fatto nello stesso<br />
modo, quindi quello di cui necessitiamo è una pedagogia-<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
413<br />
psicagogia autopoietica, per prendere coscienza di ciò che,<br />
per natura innata, già stiamo agendo.<br />
Secondo ancora altre tradizioni, il potere<br />
dell’iniziatore o il proprio status si trasferisce, trasla,<br />
all’essere umano che sta per essere iniziato: ma, il potere<br />
<strong>autopoietico</strong>, da cui si evidenzia ogni Io acquisito che, a sua<br />
volta, ha creato il concetto e la prassi di iniziazione, è già<br />
per intero parte integrante e inscindibile del presunto<br />
iniziando, quindi<br />
non si può trasferire, traslare ciò che è già<br />
caratteristica strutturale funzionale, innata, di noi<br />
stessi, gli Universi-parte.<br />
Risulterebbe essere una mistificazione e, se ben si partecipa,<br />
questo è applicabile anche al metodo (sostanzialmente si tratta<br />
della conoscenza diretta di rituali intesi nell’accezione più<br />
ampia) che si intende trasmettere, trasferire: essendo<br />
funzionalità in essere, ogni atto di vita potrebbe arrivare a<br />
prendere coscienza di ciò, come dimostrano semplici esseri<br />
umani che, senza conoscenza di alcun rituale o prassi,<br />
risvegliano autoconsapevolezza, semplicemente esistendo,<br />
praticando la vita. Non ci sono successioni, se non per<br />
l’Io acquisito non adeguatamente formato a se stesso che,<br />
così, le vive e le interpreta.<br />
L’iniziazione non può essere consenso peculiare<br />
verso un esperto, un guru, un maestro (…), in quanto, di<br />
fatto, coinciderebbe con lo stato identificativo in una parte-<br />
Universi e non negli Universi-parte transfiniti, di cui<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
414<br />
anche l’esperto, il guru, il maestro (…), sono emanazione.<br />
Non si tratta di seguire quello o quell’altro modus vivendi,<br />
ma uno, inscindibile:<br />
la vita-autopoiesi, il campo MAC, unico, non locale,<br />
transfinito.<br />
I ricercatori, di qualunque estrazione, devono valutare<br />
concretamente le conseguenze dell’assunto su cui, di solito,<br />
concordano, secondo cui il<br />
Tutto è Uno e pre-dualità.<br />
Se Tutto è Uno, di fatto, si viene a determinare e a vivere che<br />
non è più possibile individuare processi realmente scissi; se,<br />
invece ciò accade, significa che lo stato di autoconsapevolezza<br />
è localistico, ossia non consapevole, attraverso il vissuto<br />
diretto, di questo Uno. E, non esserne consapevoli non<br />
significa che le meccaniche quantistiche-autopoietiche<br />
smettano di funzionare o che una nuova galassia non venga<br />
generata o che una regione dell’inconscio <strong>autopoietico</strong> non<br />
funzioni, esattamente come deve fare (…).<br />
Il concetto d’iniziazione ha svolto un’azione<br />
fondamentale e propedeutica, ma allo stato delle<br />
autoconsapevolezze scientifico-coscienziali raggiunte, ha<br />
assunto caratteristiche anacronistiche. Ripeto.<br />
L’iniziazione, come denominazione e per altro, è qualche<br />
cosa che ha a che fare con lo spazio-tempo, che è esattamente<br />
ciò che bisogna risalire e transmutare definitivamente, se si<br />
vuole vivere, realmente, il campo coscienziale<br />
<strong>autopoietico</strong>, non locale, transfinito, equiparabile a<br />
quanto lo stato d’iniziazione, normalmente e talvolta<br />
soltanto intellettualmente inteso, presume di indicare.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
415<br />
Iniziato richiama a finito e, quindi, di fatto,<br />
l’iniziato assume quella caratteristica (altrimenti<br />
l’avrebbero denominata finiziazione o similia) e, quindi,<br />
implicitamente, veicola la riduzione-collasso al dicotomico<br />
, in quanto gli Universi-parte (allo stato degli studi e<br />
delle ricerche sigmasofici) si mostra essere transfinito, mai<br />
finito. Ergo, anche il concetto di finito si destruttura, va in<br />
remissione.<br />
Gli Universi-parte transfinito (unità che trascende ma,<br />
nello stesso tempo, include e può generare ogni spazio-tempo)<br />
che siamo, che abbiamo vissuto, legittima soltanto la<br />
condizione di<br />
liberi ricercatori di se stessi,<br />
appunto perché i processi da esplorare e di cui prendere<br />
consapevolezza sono dello stesso tipo, mai finiti e, per questo<br />
motivo, la Sigmasofia assume tale orientamento formativo.<br />
Con la scoperta vissuta dell’autocoscienza autopoietica e<br />
della sua funzionalità inscindibile dalla componente morfica e<br />
atomica, il processo non locale, pre-spazio-tempo, lo stato<br />
coscienziale Sigmasofia, ossia l’insieme di tutti questi processi<br />
descritti, sta evidenziando il paradigma:<br />
essere umano e società autopoietici,<br />
ossia la destrutturazione e la transmutazione<br />
dell’anacronistico, ma propedeutico, stato di iniziazione.<br />
Tale paradigma nascente non è riferibile specificamente alla via di<br />
conoscenza Sigmasofia, in quanto si tratta della sommatoria più la<br />
proprietà emergente di tutte le esperienze, locali e non locali,<br />
prodotte da ogni Io acquisito, in qualunque scuola scientificocoscienziale,<br />
religione, movimento spirituale o estrazione si<br />
riconosca, in quanto autopoietiche, ossia autocreate.<br />
P.S.:<br />
∑OPHY
Iniziazione non iniziazione.<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
416<br />
Con le considerazioni fin qui presentate, elaborate in seguito<br />
alla ricerca approfondita con l’ottica della Sigmasofia, non si<br />
intende negare l’esistenza e la funzione delle pratiche<br />
iniziatiche, come accompagnamento alle diverse fasi della<br />
crescita dell’individuo, osservate dal piano acquisito, visibile,<br />
storicizzabile nell’ambito del tempo cronologico, comunemente<br />
inteso.<br />
I vissuti presentati indicano l’importanza della presa di<br />
consapevolezza che dovrebbe accompagnare l’azione,<br />
esattamente come si tende a raggiungere per qualunque tipo<br />
di atto che l’essere umano produce: l’unione, il sigma tra<br />
acquisito e <strong>autopoietico</strong> (innato).<br />
∑OPHY<br />
<strong>∑ophy</strong><br />
Fondatore della Sigmasofia
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
417<br />
Appendice 2<br />
Σigma del Mausoleo <strong>autopoietico</strong> Sigmasofico<br />
∑OPHY<br />
La coscienza<br />
autopoietica-acquisita<br />
Nello<br />
Il Σigma del Mausoleo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico, è il<br />
monumento (da monère, ricordare) , architettonico e<br />
coscienziale, in cui sarà posizionato Nello Mangiameli non<br />
appena produrrà<br />
lo stato coscienziale punto morte.<br />
interno<br />
Tale monumento <strong>autopoietico</strong>, comprende al suo<br />
oggetti simbolico-reali sigmasofici.<br />
Per comprendere il significato-significante delle<br />
architetture sigmasofiche, oltre a quanto finora visto, è<br />
necessario conoscere la<br />
∑igma-logic del creatore dell’Oikos Nello Mangiameli<br />
e degli autopoieti che lo hanno realizzato.<br />
Il livello non locale dell'architettura sigmasofica,<br />
specialmente per il pensiero di,<br />
<strong>∑ophy</strong>,<br />
il progettista,<br />
è qualche cosa di esteso che può essere trascritto e descritto in<br />
modo chiaro, in virtù della<br />
creazione del linguaggio <strong>autopoietico</strong>
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
418<br />
e appunto della ∑igma-logic, perché, individuando i nomi e i<br />
termini corrispettivi a quell’estensione coscienziale, ora è<br />
tecnicamente possibile farlo.<br />
Quanto utilizzato nell'architettura sigmasofica ha,<br />
quindi, la caratteristica di rivolgersi agli stati coscienziali e<br />
all’autopoiesi da cui scaturiscono, osservabili in qualunque<br />
coscienza.<br />
Nelle parabole, nell'architettura dell’Oikos, ognuno<br />
potrà vedere e comprendere esattamente ciò che la propria<br />
coscienza ha vissuto e penetrato. Infatti,<br />
<strong>autopoietico</strong> sigmasofico<br />
significa sommatoria e proprietà emergente degli stati<br />
coscienziali, autocreata.<br />
Le architetture si aprono a questo livello di<br />
comprensione soltanto a chi<br />
ha assunto consapevolmente<br />
la formazione a se stesso, l’Universi-parte,<br />
soltanto a coloro che producono comprensione autopoietica<br />
intuitiva dei significati-significanti dell’Oikos, di loro stessi.<br />
I maieuti sigmasofici usano dire, transfinito, per<br />
indicare qualche cosa di mai conoscibile fino in fondo.<br />
L'insegnamento sigmasofico è esposto agli occhi di<br />
tutti, sui muri dell’Oikos, ma è impenetrabile agli esseri<br />
umani che non si formano alla conoscenza consapevole<br />
della coscienza.<br />
A queste generali indicazioni, risponde il Σigma del<br />
Mausoleo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico.<br />
Una prima considerazione.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
419<br />
Il mausoleo <strong>autopoietico</strong> è anche la testimonianza di<br />
studi e formazioni realizzati da <strong>∑ophy</strong>, che potranno essere<br />
integrati da Maieuti anche molto tempo dopo l’ingresso nello<br />
stato coscienziale punto morte del fondatore.<br />
Il mausoleo <strong>autopoietico</strong> rivela l'intenzione autopietica di <strong>∑ophy</strong> .<br />
In sintesi, sono descritti i significati-significanti del<br />
registro simbolico-reale sigmasofico<br />
e i misteri dello stato coscienziale punto morte. Ad<br />
esempio, le due porte monumentali presenti nel Mausoleo<br />
<strong>autopoietico</strong> riassumono quanto viene realizzato nell’Oikos.<br />
Tutto l'insegnamento sigmasofico trova la sua<br />
sintesi nell’Oikos che, per questo, rappresenta un grandioso<br />
crogiuolo autoformativo.<br />
<strong>∑ophy</strong> ha sviluppato un tema particolare che esprime,<br />
attraverso immagini vive, il rapporto tra il proprio nome, il<br />
proprio stato di coscienza e ciò che in natura indicava meglio<br />
la sua condizione. E' per questo che, nel mausoleo<br />
<strong>autopoietico</strong>, tutto esprime significati-significanti autopoietici<br />
e nulla è lasciato al caso. Ad esempio, c'é un preciso<br />
simbolismo che si riferisce a come edificare la funzione<br />
Ypsi.<br />
I principi attivi autopoietici sono sempre rappresentati<br />
da funzioni sensorio-percettive concrete. L'immagine della<br />
danza degli scettri indica<br />
l’assunzione del potere <strong>autopoietico</strong> reale.<br />
Infatti, gli scettri, se vissuti, nel registro simbolico-reale, ne<br />
permettono l'espressione.<br />
Le rappresentazioni e gli attributi del mausoleo<br />
<strong>autopoietico</strong> dimostrano il fatto che <strong>∑ophy</strong> li ha acquisiti in<br />
vita.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
420<br />
La saggezza sigmasofica, come visto, è basata su una<br />
conoscenza approfondita e vissuta delle leggi autopoietiche<br />
dell’Universi-parte. Tali leggi vengono trasmesse in<br />
principi attivi autopoietici.<br />
Poiché ogni aspetto deriva dall'Autopoiesi, dalla legge<br />
autopoietica fondamentale transfinita, i ricercatori in<br />
Sigmasofia ne deducono che ,<br />
da ogni parte, si può prendere coscienza di Universi, di se<br />
stessi .<br />
Per questo, nel Mausoleo, c'é il gioco <strong>autopoietico</strong> continuo<br />
che dal concreto risveglia il principio o legge non visibile,<br />
intuitiva, sincronica (…). Questa, qualunque fosse (idea<br />
fondamentale, per i ricercatori in Sigmasofia) era considerata<br />
letteralmente<br />
espressione dell'ontos-sophos-logos.<br />
Ogni principio attivo è sintetizzato in un archetipo<br />
<strong>autopoietico</strong> di riferimento:<br />
ogni atomo che compone il cuore<br />
batte esattamente come il cuore.<br />
Così ogni funzione della parte è la manifestazione<br />
inscindibile del principio attivo preesistente. Per questo,<br />
chiunque studi, approfonditamente, uno dei principi attivi<br />
rappresentati nel mausoleo <strong>autopoietico</strong> può acquisire una<br />
conoscenza sintetica della funzione Ypsi dell’Universi-<br />
parte. Tutto ciò è estensibile ad ogni piano del Σigma del<br />
Mausoleo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico.<br />
E’ questa visione che da continuità e autosomiglianza<br />
alle architetture sigmasofiche e tutto questo movimento ha<br />
come riferimento <strong>∑ophy</strong>.<br />
I maieuti portano all’Oikos, a loro stessi, gli elementi<br />
nutritivi in base ai principi attivi su cui stanno lavorando.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
421<br />
<strong>∑ophy</strong>. Rappresenta il fuoco <strong>autopoietico</strong><br />
transfinitamnerte acceso, in vita, il punto di<br />
coagulazione, l'espressione sensibile dei principi attivi<br />
autopoietici degli dell’Universi-parte.<br />
Infatti, questi è riscontrabile nel mausoleo <strong>autopoietico</strong> ed è<br />
sempre in rapporto con l’Universi :<br />
il generatore-fecondatore <strong>autopoietico</strong>, per eccellenza.<br />
Ed è appunto su questo mausoleo <strong>autopoietico</strong> che viene<br />
rivelato il pancrazio <strong>autopoietico</strong>, 114 già incontrato in un<br />
altro ∑igma dell’Oikos.<br />
Nel Mausoleo <strong>autopoietico</strong>, è rappresentato come<br />
partecipare empatonicamente le leggi autopoietiche che<br />
sottendono ai fenomeni naturali, applicando autopoiesi<br />
olosgrafiche che consentono di attuare il<br />
gesto <strong>autopoietico</strong> essenziale di ogni principio attivo<br />
(forma),<br />
Altresì è rappresentata la<br />
formazione progressiva alla conoscenza delle leggi del<br />
determinismo <strong>autopoietico</strong>-acquisito.<br />
Questo insegnamento è volutamente incompleto in piena<br />
simmetria con la transfinitezza dell’Universi-parte che lo<br />
rende dello stesso tipo.<br />
E’ possibile affermare che<br />
tutti i settori dell'insegnamento sigmasofico hanno ,<br />
come unico centro, le leggi autopietiche dell’Universi e<br />
collegano, in questo modo, per entanglement<br />
coscienziale <strong>autopoietico</strong> una parte all'altra.<br />
114 Pancrazio <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 74, pagina 421<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
422<br />
Tale entanglement coscienziale è rappresentato dai maieuti<br />
che agiscono intorno a <strong>∑ophy</strong>. Ognuno può specializzarsi nel<br />
settore che sente più affine a se stesso e, nello stesso tempo,<br />
può mantenere il collegamento con le forme potenti<br />
dell'Autopoiesi. Tutto questo viene denominato<br />
la via della verità autopoietica.<br />
Ho imparato a vivere e a conoscere ogni parte-Universi<br />
sensibile e sovrasensibile;<br />
davanti a me si sono aperte olosdirezionalmente tutte<br />
le porte e<br />
mi è stato dato l'accesso a tutte le vie.<br />
Il mausoleo <strong>autopoietico</strong> parla<br />
dell'inscindibilità del campo coscienziale <strong>autopoietico</strong> .<br />
E’ questa conoscenza delle leggi dell'analogia e degli stati<br />
dell'essere corrispondenti che ha permesso a <strong>∑ophy</strong> di<br />
rappresentare il mausoleo <strong>autopoietico</strong>.<br />
In esso c'é<br />
l'incompiuto <strong>autopoietico</strong>,<br />
sia nell'incisione di alcuni testi, che nella composizione di una<br />
scena per rappresentare di non volere limitare agli anni di<br />
vita (convenzionale) di <strong>∑ophy</strong>, il principio attivo sigmasofico,<br />
essendo questi transfinito. Tutto è in continua autopoiesi, al<br />
di là del<br />
volto che <strong>∑ophy</strong> assumerà nelle diverse successive fasi<br />
esistenziali.<br />
Nel mausoleo <strong>autopoietico</strong>, s'individua sostanzialmente<br />
l’unica via autopoietica, ossia quella che descrive le<br />
vicissitudini dell’esistenza. In conformità con la propria storia,<br />
ognuno produce ostacolatori, ossia genera contingenze<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
423<br />
identificative nella vita quotidiana, sopportando continue<br />
cadute. Ma ciò consente la realizzazione, rapida, della<br />
concentrazione-transmutazione autopoietica ,<br />
attraverso il risveglio di stati più estesi dell'essere. Questa<br />
via, progredisce a<br />
salti quantici autopoietici<br />
verso la conoscenza autopoietica;<br />
anche nei momenti di caduta, si penetra lo stato coscienziale<br />
punto morte. Infatti, nel mausoleo <strong>autopoietico</strong> tutto parla<br />
dello stato coscienziale punto morte come di una naturale<br />
produzione coscienziale. L'ultimo giorno di vita nel sensorio<br />
percettivo con forma antropomorfoa è, infatti, denominato<br />
giorno di risalita-transmutazione non locale,<br />
ossia del mondo della fisiologia autopoietica, causale, presente<br />
nella coscienza alla quale l'autocoscienza deve ricollegarci.<br />
Il rito di accompagnamento al mausoleo<br />
ha, quindi, come obiettivo fondamentale quello di<br />
liberare l'autocoscienza dai residui ostacolanti che<br />
potrebbero ritardare la consapevolizzazione di tale<br />
treansmutazione.<br />
In generale, si può dire che la qualità degli impulsi e<br />
degli interessi predominanti dallo stato coscienziale punto<br />
vita alllo stato coscienziale punto morte (vita terrena<br />
convenzionale) e tutte le impressioni passionali<br />
sopravvivono autopoieticamente<br />
sotto forma di istinti-emozioni.<br />
Ed è questo ciò che incontriamo al momento della<br />
transmutazione.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
424<br />
Ciò che si fa in vita è, quindi, importantissimo e mostra<br />
il motivo per cui lo scopo essenziale del ricercatore in<br />
Sigmasofia è quello di<br />
formare il proprio scettro, detto anche colonna degli<br />
dell’Universi-parte che mostra, a chi sa viverlo, quanto<br />
la parte-Universi, l’Io acquisito abbia conosciuto di se<br />
stesso, misura che ritroverà al momento della<br />
produzione dello stato coscienziale punto morte e oltre.<br />
In conclusione, si può affermare che l'insegnamento del<br />
Σigma del Mausoleo <strong>autopoietico</strong> Sigmasofico è quello di<br />
contribuire a formare<br />
l’essere umano <strong>autopoietico</strong>,<br />
il campo coscienziale <strong>autopoietico</strong><br />
autoconsapevole.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
425<br />
NOTE-GLOSSARIO<br />
A<br />
1. Annichilazione autopoietica: da nihil (niente). Il termine opposto è<br />
exnichilazione, ovvero creare dall’’autopoiesi non locale<br />
2. Androginia Io-somato-autopoietica. E’ l’Io acquisito che presenta<br />
caratteristiche sia maschili che femminili, evidenziatisi nell’unità Io-<br />
somato-autopoietica. Dal greco, andròghynos, in cui andros significa<br />
uomo e ghyne significa donna. Per approfondimenti.<br />
3. Archetipi acquisiti alfa. Gli archetipi alfa, nascenti per determinazione<br />
dei principi attivi autopoietici, presenti nel campo morfo-atomico-<br />
coscienziale, operano nell’inconscio acquisito collettivo e individuale.<br />
Sono campi e processi dinamici, stati coscienziali, contenuti nel<br />
funzionamento dell’autocoscienza acquisita e riscontrabili in ognuno. I<br />
fondamentali sono cinque: l’archetipo campo istintivo-emozionale e<br />
aggredior, l’archetipo barriera sensibile e sovrasensibile, l’archetipo<br />
autocoscienza acquisita, l’archetipo acquisito funzione Ypsi, l’archetipo<br />
spazio-tempo.<br />
4. Archetipo acquisito funzione Ypsi. E’ la funzione dell’autocoscienza<br />
acquisita o Io acquisito (sono sinonimi), utilizzata nell’esplorazione<br />
consapevole del piano Io-somato-<strong>autopoietico</strong> complessivo dell’essere<br />
umano. L’archetipo funzione Ypsi è l’estrapolazione dei principi attivi<br />
dalla sintesi funzionale delle esperienze di vita e dalla somma-proprietà-<br />
emergente del vissuto diretto degli archetipi acquisiti alfa, che<br />
l’autocoscienza acquisita ha praticato. E’ l’estrapolazione delle<br />
proprietà emergenti, delle prese di consapevolezza dell’Io acquisito, anche<br />
sotto forma di processo funzionale che, tra le diverse applicazioni, viene<br />
tradotto in parole e segni specifici, sintetici, attinenti e corrispondenti al<br />
vissuto e alla Costruzione della Teoria, realizzata dal ricercatore: la<br />
Tavola autopoietica individuale. L’archetipo acquisito funzione Ypsi<br />
coincide con il luogo della propria avanguardia Io-somato-autopoietica,<br />
di cui si è consapevoli.<br />
5. Archetipo autocoscienza autopoietica (Io <strong>autopoietico</strong>). La componente<br />
coscienziale del campo MAC coincide con l’archetipo autocoscienza<br />
autopoietica. Questo è composto dai quattro archetipi autopoietici,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
426<br />
denominati Ypsilon, Psi, Lambda e Sigma che rappresentano e<br />
sintetizzano tutti i principi attivi autopoietici. Quando, dopo aver<br />
concorso a crearle, irradia le meccaniche quantistiche, gli atomi, le<br />
cellule, quando cioè vive e s’identifica nel processo sperimentato,<br />
l’archetipo autocoscienza autopoietica dà vita all’ente che, nel sensibile,<br />
denominiamo autocoscienza acquisita (Io acquisito). L’archetipo<br />
autocoscienza autopoietica concorre a determinare lo specifico<br />
funzionamento dei campi elettrodebole, gravitazionale, nucleare e<br />
morfogenetico, che sono parti integranti della sua funzionalità.<br />
L’archetipo autocoscienza autopoietica o Ypsilambd può rappresentare<br />
anche concentrazione di pulsione autopoietica utilizzabile, irradiabile<br />
dall’autocoscienza autopoietica: tali concentrazioni sono i suoi vettori<br />
informazionali, i suoi messaggeri. L’archetipo autocoscienza<br />
autopoietica viene utilizzato durante la danza detta appunto<br />
autopoietica, in cui si evidenziano morfologie dinamiche olosgrafiche,<br />
codificate nel Progetto Genoma Autocoscienziale.<br />
6. Archetipo <strong>autopoietico</strong>. Dal greco Archètypon: archè significa principio e<br />
typos significa modello. E’ il modello originario (il processo formatore) che<br />
racchiude in sé i principi-pulsioni-campi autopoietici, operanti nel<br />
campo morfo-atomico-coscienziale (o inconscio <strong>autopoietico</strong>).<br />
7. Archetipo <strong>autopoietico</strong> Ipsilon -Y-. Sintetizza specifici principi attivi<br />
autopoietici inerenti il due che diventa uno: l’androginia<br />
dell’autocoscienza autopoietica, innata, operante nel campo morfo-<br />
atomico-coscienziale da cui, successivamente, nascerà la possibilità<br />
dell'unione dell'uomo (spermatozoo) con la donna (ovulo), unione che<br />
permette la nascita di una nuova vita, del figlio (spermatozoo + ovulo).<br />
Sarà l’uno che, a sua volta, erediterà e veicolerà gli stessi principi di<br />
autopoiesi continua. Attraverso le specificità dei principi attivi<br />
autopoietici, l’archetipo Ypsilon sottende alla nascita di tutte le altre<br />
specie. La continua nascita di esseri umani e delle diverse forme di vita è<br />
determinata ossia dal processo dinamico dei principi attivi autopoietici<br />
sovrasensibili che esercitano la funzione architetto, la quale crea<br />
radiazioni, vettori informazionali, campi autopoietici, necessari agli<br />
atomi e alle molecole, per formare la cellula. I principi attivi della Y non<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
427<br />
dipendono dalla morfologia dell'essere umano o delle diverse specie, ma si<br />
trovano ovunque nel campo morfo-atomico-coscienziale.<br />
Autopoieticamente, si tratta di un processo non locale che, unitamente<br />
all’archetipo Psi trova espressione nel corpo fisico e nel relativo sistema<br />
nervoso, tramite i quali può prendere coscienza di se stesso. La pratica<br />
della Sigmasofia può condurci a prendere coscienza dei principi attivi<br />
della Y: dell'androginia autocoscienziale autopoietica. L'archetipo<br />
Ypsilon opera immerso nel campo morfo-atomico-coscienziale e<br />
interagisce, irradiandole, con le microstrutture, componenti gli atomi,<br />
modulandole e determinandone il funzionamento.<br />
8. Archetipo <strong>autopoietico</strong> Lambda. L'archetipo <strong>autopoietico</strong> Lambda opera<br />
e crea nel campo morfo-atomico-coscienziale. Rappresenta e sintetizza<br />
specifici principi attivi autopoietici che, in prevalenza, formano<br />
l’autocoscienza acquisita in quelle funzionalità che consentono la presa<br />
di consapevolezza di tutte le componenti del campo morfo-atomico-<br />
coscienziale e, quindi, dell’essere partecipi dello stato pre-spazio-tempo e<br />
di non località che lì vige. Veicola Kraino, colui che crea: i principi<br />
attivi del continuo presente, della simultaneità autopoietica che<br />
concorre alla creazione dello spazio-tempo, pur dischiudendosi verso lo<br />
spazio-tempo, il sensibile. Privilegia la componente sovrasensibile, non<br />
localistica. Nel sensibile, unitamente all’archetipo Psi, rappresenta la<br />
componente prevalente che veicola la pulsione autopoietica a conoscere, a<br />
vivere e che trova la sua espressione fondamentale nelle Autopoiesi<br />
olosgrafiche non locali. E’ la non località in azione.<br />
9. Archetipo <strong>autopoietico</strong> Psi. L'archetipo <strong>autopoietico</strong> Psi opera, vive nel<br />
campo morfo-atomico-coscienziale, sintetizza e rappresenta specifici<br />
principi attivi autopoietici. Da questa dimensione, parte integrante di<br />
quella sensibile in cui ci riconosciamo, irradia nelle microstrutture<br />
formanti l'atomo e, quindi, nel DNA. Tali principi attivi sono<br />
funzionali alla creazione di facoltà o di stati coscienziali producibili<br />
dall’autocoscienza acquisita, quali il processo fisiologico del pensare, del<br />
volere, del sentire, dell’immaginare, del concettualizzare, dell’intuire,<br />
degli archetipi acquisiti alfa, delle facoltà autopoietiche (…).<br />
L’archetipo <strong>autopoietico</strong> Psi funziona simultaneamente all’archetipo<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
428<br />
Ypsilon e, insieme, creano i vettori e i campi informazionali che<br />
irradieranno negli atomi, da loro stessi creati. Successivamente, sapranno<br />
edificare i processi funzionali degli stati coscienziali, agibili<br />
dall’autocoscienza acquisita (Io acquisito), e non dei contenuti, dei<br />
significati-significanti che attribuiamo loro. Nella sua manifestazione<br />
sensibile, è la Y che ha generato il figlio, che vive e integra i principi<br />
attivi acquisiti, estrapolati dalle esperienze che attua, graficamente<br />
rappresentati dal segno che emerge in verticale verso l’alto, e che sorge dal<br />
punto di unione delle due braccia della Y: la .<br />
10. Archetipo <strong>autopoietico</strong> Sigma. E’ lo stato coscienziale Sigmasofia che<br />
somma tutti i principi attivi autopoietici sintetizzati e simbolizzati<br />
attraverso gli archetipi Ypsilon, Psi e Lambda, nonché la proprietà<br />
emergente, scaturente da tale sommatoria. E’ l’intenzionalità<br />
autopoietica, attraverso cui procede Y , ossia l’autocoscienza<br />
autopoietica che vive, appunto, nella condizione Sigma. Sigma è,<br />
quindi lo stato di coscienza unico, di sommatoria-proprietà emergente, da<br />
cui tutti i processi, finora vissuti e descritti e quelli del campo morfo-<br />
atomico-coscienziale, ancora da vivere, si evidenziano<br />
11. Archetipo B.-barriera sensibile e sovrasensibile-. L’archetipo barriera<br />
sensibile e sovrasensibile fa parte dell’inconscio acquisito collettivo ed<br />
investe pienamente la sfera individuale. E’ la somma delle esperienze<br />
acquisite, registrate e dei principi attivi autopoietici e sensibili, necessari<br />
a mantenerle memorizzate nell’inconscio. Tale archetipo ricorda sempre<br />
all’Io acquisito ciò che è, perché gli mostra le esperienze registrate e attive<br />
e i campi su cui queste poggiano. Nell’archetipo B., si manifestano<br />
particolari costellazioni e movimenti<br />
che l’Io acquisito può incontrare e vivere nella Concentrazione-<br />
transmutazione autopoietica (la Risalita) su se stesso. Sono memorie<br />
acquisite e relativi istinti-emozioni che, in ogni momento, possono essere<br />
raggiunti dall’Io acquisito ed entrare in relazione.<br />
12. Archetipo spazio-tempo -Chronos- In generale, nel sensibile, lo spazio è<br />
individuato dall’Io acquisito come un’area, un luogo entro cui è possibile<br />
far muovere il proprio corpo fisico e in cui si muovono altri corpi<br />
(semoventi). Intuitivamente, viene indicato come transfinito il cosmo,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
429<br />
tridimensionale, all’interno del quale è presente il processo che<br />
denominiamo tempo. Invece, il tempo viene individuato come successione<br />
continua di istanti, durante i quali si svolgono eventi, esperienze,<br />
trasformazioni delle cose, intese come parti formanti lo spazio. Per la<br />
visione comune, il tempo scorre come se fosse una freccia, dal passato verso<br />
il futuro, e tale direzione è considerata da taluni irreversibile. Gli stessi<br />
processi possono essere vissuti con altri riferimenti, anche di reversibilità,<br />
ma è possibile affermare che l’archetipo acquisito sensibile spazio-tempo è<br />
un processo, uno stato coscienziale presente in ogni Io-acquisito.<br />
13. Atmosfera autopoietica. Nell’accezione più ampia, l’atmosfera è<br />
l’involucro, la radiazione Io-autopoietica emessa da un corpo. Comprende<br />
il campo morfo-atomico-coscienziale, il campo istintivo-emozionale e<br />
vari tipi di autopoiesi. L’etimologia del termine atmosfera proviene dal<br />
greco atmos che significa fiato, respiro, aria, vento e sphaira che significa<br />
sfera, globo .<br />
14. Autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>. Per la Sigmasofia, l’autoconcepimento,<br />
detto degli Universi-parte, è ciò che sa dare origine, concepire dentro sé una<br />
manifestazione sensibile di se stesso, attraverso l’autopoiesi. Si tratta di<br />
un processo, di una facoltà, di un principio attivo transfinito degli<br />
Universi-parte.<br />
15. Autopoiesi olosgrafica non locale. E’ la tecno-ontos-sophos-logia<br />
operativa sigmasofica, utilizzata per raggiungere il vissuto empatonico<br />
della non località, dell’olospresenza<br />
16. Autocoscienza acquisita (Io acquisito). L’archetipo autocoscienza<br />
autopoietica è un processo transfinito, non locale, integrato sia<br />
all’inconscio <strong>autopoietico</strong> che a quello acquisito. Rappresenta una<br />
funzione unica, inseparabile, continua che può assumere la forma di<br />
archetipo autocoscienza autopoietica, che crea e s’identifica in specifiche<br />
e localistiche morfologie acquisite. L’autocoscienza acquisita è costituita<br />
da specifici processi funzionali, quali la percezione e i sensi, il processo del<br />
pensare, del concettualizzare, dell’immaginare, del sentire, del volere, le<br />
facoltà autopoietiche (…) che le permettono di conoscere le parti che la<br />
compongono e quelle che sembrano essere a lei esterne, determinando, così, i<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
430<br />
significati-significanti: pensare, volere, sentire, concettualizzare<br />
qualche cosa di specifico, denominandolo.<br />
17. Autonomia fusionale autopoietica. E’ lo stato coscienziale dell’Io<br />
acquisito, in cui le due funzionalità, quella autopoietica e quella<br />
acquisita, sono perfettamente integrate, riconosciute e applicate, con la<br />
specificità di agire l’autocoscienza acquisita nella consapevolezza<br />
vissuta continua del piano unico <strong>autopoietico</strong>, complessivo, da cui<br />
scaturisce. Autonomia fusionale autopoietica è dare la parola al cervello<br />
rettilico e alle sue connessioni con il cuore, con il cervello viscerale e con il<br />
campo morfo-atomico-coscienziale (l'autocoscienza autopoietica), per<br />
connettere, tramite il cervello limbico, la neocorteccia e i due emisferi con<br />
esso e comprendere quello che insieme comunicano.<br />
18. Autopoiesi. Gli Universi-parte (noi stessi) è un essere vivente attivo,<br />
dinamico. E' immerso nella poiesis, dal greco creare, creazione. Al vissuto<br />
diretto, si può scoprirlo e riconoscerlo come sistema dalle capacità di<br />
autocreazione continua di tutte le sue espressioni, sovrasensibili e<br />
sensibili: le galassie, le stelle, i pianeti, la Terra, le specie, gli atomi, le<br />
molecole, il DNA, i quarks, le stringhe, l'antimateria, il campo morfo-<br />
atomico-coscienziale (…). Ogni espressione dell'esistente è parte<br />
integrante di tale creazione-poiesis. Riconoscendola e vivendola come<br />
Universi-parte, atomicamente e coscienzialmente collegata, è evidente<br />
essere quella realizzata da un unico corpo. Quindi, si tratta di<br />
un'attività di autopoiesi. Gli Universi-parte è un sistema unico,<br />
autorganizzato come rete di produzione di processi e di microstrutture<br />
sovrasensibili e sensibili, autopoietiche e acquisite, in cui tutte le<br />
microstrutture e i processi sovrasensibilmente prodotti proseguono,<br />
assumendo, nel sensibile, morfologie specifiche, la propria attività di<br />
generazione di altri processi e di altre microstrutture, modulandone la<br />
funzione, determinandone l'azione che dovranno compiere. L'autopoiesi,<br />
che osserviamo nelle diverse morfologie sensibili, è generata da queste<br />
funzionalità non localistiche, transfinite, che è possibile sperimentare e<br />
riconoscere durante la pratica delle tecno-ontos-sophos-logie denominate<br />
genericamente Autopoiesi. Quindi, le Autopoiesi sono il processo<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
431<br />
<strong>autopoietico</strong> del campo morfo-atomico-coscienziale e la denominazione<br />
delle tecno-ontos-sophos-logie operative della Sigmasofia..<br />
19. Autopoiesi olosgrafiche. Sono le tecnologie Io-somato-autopoietiche della<br />
Sigmasofia e vengono denominate nel seguente modo: Autopoiesi Io-<br />
somatiche, Autopoiesi Ecologiche, Autopoiesi Marziali, Autopoiesi non<br />
locali. Per approfondimenti, (V.) anche capitolo primo, paragrafi Le<br />
Autopoiesi olosgrafiche, Le Autopoiesi Io-somatiche, Le Concentrazioni<br />
autopoietiche, Le Autopoiesi olosgrafiche marziali, Le autopoiesi della<br />
vita e dello stato coscienziale punto morte, L’Autopoiesi olosgrafica non<br />
locale.<br />
20. Autorigenerazione e autoguarigione autopoietica. Nell’accezione<br />
sigmasofica, l’autoguarigione è lo stato di piena fusionalità, realizzato<br />
dall’Io acquisito con i principi attivi autopoietici con il campo morfo-<br />
atomico-coscienziale, da cui si evidenzia, senza entrare in stati<br />
identificativi fissati in proprie esperienze acquisite, localistiche. Tale<br />
azione è autopoietica ed autoguarisce in quanto, se effettivamente<br />
realizzata, pone in remissione lo stato identificativo dell’Io acquisito nel<br />
solo sensibile. In questo senso, ci si rimette in salute autopoietica, agita<br />
secondo natura e l’autoguarigione è realizzata attraverso la formazione<br />
dell’Io acquisito a se stesso, ai principi attivi autopoietici che lo formano,<br />
agli Universi-parte. Rigenerare, normalmente significa generare di<br />
nuovo, far nascere nuova vita o riportare alla innata integrità.<br />
Nell’accezione sigmasofica, assume il significato di continuità di<br />
generazione da parte dell’autopoiesi. Non si genera nuova vita, ma è la<br />
vita stessa, l’autopoiesi che si esprime con continuità. L’innata integrità<br />
è continuamente in atto, anche se a tale funzionalità si sovrappongono<br />
esperienze acquisite non consapevoli di tale generazione autopoietica.<br />
21. Azione bioetica autopoietica. E’ l’azione, scaturente direttamente dallo<br />
stato coscienziale Sigmasofia, emessa dall’Io acquisito che ha saputo<br />
raggiungere e vivere i principi attivi autopoietici che lo formano, di cui è<br />
emanazione.<br />
C<br />
22. Calma autopoietica. E’ la condizione che vive l’Io acquisito, quando<br />
risale e transmuta gli opposti-complementari: quiete-agitazione, pace-<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
432<br />
guerra, serenità-infelicità, rilassatezza-tensione (…), ed entra<br />
nell’atarassia autopoietica, lo stato di imperturbabilità, in cui si<br />
manifesta la creazione.<br />
23. Campo elettrodebole <strong>autopoietico</strong>. Il campo elettrodebole crea tutti i<br />
processi necessari all’evidenziarsi dell’autopoiesi, della vita. Genera le<br />
funzionalità bios-logiche, bios-chimiche degli Universi-parte. Interagisce<br />
con la fissione-fusione nucleare nell’atomo. Ha in sé funzionalità<br />
specifiche, necessarie a generare luce pesante, che è composta esattamente<br />
dal campo elettromagnetico e da quello debole, da cui il termine<br />
elettrodebole. La componente elettromagnetica è la luce, quella debole<br />
concorre a formarla. E’ una delle funzioni fondamentali della<br />
componente atomica del campo MAC. Nel campo elettrodebole, si riconosce<br />
la radiazione Beta, che determina la transmutazione di un elemento<br />
chimico in un altro.<br />
24. Campo elettromagnetico <strong>autopoietico</strong>. In generale, l’elettricità è uno dei<br />
principi attivi fondamentali delle parti degli Universi che si<br />
manifestano, attraverso interazioni attrattive e repulsive, in tutte le<br />
componenti Io-somato-autopoietiche. In generale, il magnetismo è,<br />
invece, il fenomeno fisico dovuto al movimento delle cariche elettriche, da<br />
cui deriva la proprietà di attrarre e, in alcuni casi, di trattenere altre<br />
parti. Si evidenzia in tutte le parti, nella loro manifestazione Io-<br />
somato-autopoietica. L’elettromagnetismo è l’unione dei due processi e, di<br />
conseguenza, sono riscontrabili in tutti gli Universi-parte.<br />
L’elettromagnetismo fa parte della componente atomica del campo MAC<br />
e, sul piano dell’Io acquisito, assume le stesse proprietà analogiche,<br />
manifestantesi come significati-significanti..<br />
25. Campo gravitazionale <strong>autopoietico</strong>. E’ la forza, attraverso cui ogni<br />
singola parte degli Universi attrae ogni altra, con una forza<br />
direttamente proporzionale alla massa e allo stato di<br />
autoconsapevolezza, in quanto si tratta di un corpo atomicamente e<br />
coscienzialmente legato, interconnesso. E’ tendere ad un punto o girare<br />
intorno ad esso, per effetto della legge di gravitazione, in tutte le valenze<br />
Io-somato-autopoietiche, sensibili e sovrasensibili, locali e non locali.<br />
Tale processo è parte integrante della componente atomica del campo<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
433<br />
MAC. Non si tratta di una vera e propria forma di attrazione, bensì del<br />
semplice fatto, per cui la presenza del campo coscienziale fa sentire<br />
l’appartenenza allo stesso tessuto, corpo. Infatti, più che di gravitazione,<br />
si tratta di forza, di fusionalità autopoietica universale che, quando<br />
collassata, denomino identificazione.<br />
26. Campo istintivo-emozionale e aggredior. L’archetipo c.a. ha uno scopo<br />
fondamentale: tenere acceso, in vita il corpo e determinarne la spinta<br />
autopoietica verso il soddisfacimento di meta-bisogni autopoietici, legati<br />
a funzioni di sopravvivenza che prima venivano soddisfatti<br />
automaticamente dall’Io-soma-autopoiesi della madre, in cui eravamo.<br />
Li individuo nel mangiare, bere, dormire, respirare, evacuare,<br />
congiungersi e pulsione autopoietica a vivere, a conoscere: bisogni che<br />
sinteticamente denomino aggredior. L’autocoscienza acquisita veicola<br />
l’aggredior, quale proprio ingrediente fondamentale. Il termine<br />
aggressività deriva dal latino aggredior che significa andare avanti. In<br />
Sigmasofia, per aggredior s’intende la quantità di campo morfo-atomico-<br />
coscienziale, di autopoiesi necessaria a far funzionare l’archetipo campo<br />
istintivo-emozionale e gli stati coscienziali utilizzati dall’Io acquisito,<br />
per sopravvivere e vivere.<br />
27. Campo morfo-genetico <strong>autopoietico</strong>. E’ una delle componenti<br />
fondamentali del campo morfo-atomico-coscienziale. Il campo<br />
morfogenetico (generatore di morfologie) esprime le proprie funzionalità,<br />
quando un principio attivo archetipico <strong>autopoietico</strong> inizia a crearlo. Ciò<br />
significa che le morfologie si generano per autopoiesi e sono un contenuto<br />
del campo coscienziale. Per risonanza-simmetria morfica e coscienziale,<br />
tutti gli Io acquisiti che, nel vissuto, raggiungono lo stesso processo, si<br />
riconoscono e possono evidenziare quel progetto di forma, anche, secondo la<br />
convenzione spazio-tempo, a distanze enormi.<br />
28. Campo nucleare <strong>autopoietico</strong>. Nucleare è ciò che caratterizza il nucleo<br />
dell’atomo. Il nucleo contiene una particolare autopoiesi-energia, detta<br />
appunto nucleare, che può liberarsi per sintesi di nuclei leggeri, nel<br />
processo di fusione o per scissione di nuclei pesanti, nel processo di fissione.<br />
Ogni parte è una centrale nucleare, ossia ciò che può trasformare in<br />
autopoiesi-energia termica e, quindi, elettromagnetica, tale autopoiesi-<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
434<br />
energia nucleare. Include tutte le parti, e quindi gli Universi, essendo<br />
questi formati da atomi e, quindi, da nuclei. Si manifesta, ovviamente,<br />
su tutto l’Io-somato-<strong>autopoietico</strong>, facendo assumere, per simmetria, per<br />
analogia, gli stessi significati-significanti agli stati coscienziali. E’<br />
parte integrante della componente atomica del campo MAC.<br />
29. Cifrario o Tavola autopoietica sigmasofica. E’ utilizzato, per definire e<br />
spiegare i vocaboli sigmasofici in specifiche e dettagliate note. Serve a<br />
facilitare il lettore nello studio della Sigmasofia. Il cifrario sigmasofico è<br />
fondamentale e indispensabile, per poter leggere, studiare e comprendere la<br />
Sigmasofia. La Tavola autopoietica è formata dall’estrapolazione delle<br />
proprietà emergenti, delle prese di consapevolezza dell’Io acquisito, anche<br />
sotto forma di processo funzionale che, tra le diverse applicazioni, viene<br />
tradotto in parole e segni specifici, sintetici, attinenti e corrispondenti al<br />
vissuto e alla Costruzione della Teoria, realizzata dal ricercatore. La<br />
tavola-cifrario autopoietica coincide con l’avanguardia<br />
dell’esplorazione consapevole del piano Io-somato-<strong>autopoietico</strong><br />
complessivo degli Universi-parte, realizzata ad oggi dalla Sigmasofia Io-<br />
somato-autopoietica..<br />
30. Collasso-riduzione della funzione campo morfo-atomico-coscienziale. La<br />
Sigmasofia vive continuamente il processo per cui, quando l’Io acquisito<br />
indaga un tema interiore o esterno, sovrasensibile o sensibile, di fatto, lo<br />
riduce, lo collassa a livello dell’autoconsapevolezza Io-somatica ed<br />
autopoietica che ha saputo raggiungere in quel momento storico. Per<br />
questo motivo e se non si attuano le giuste condizioni, ogni applicazione<br />
della Sigmasofia, ogni analisi, ogni psicoterapia, ogni studio e ricerca<br />
risulteranno incompleti. Nella Sigmasofia Io-somato-autopoietica,<br />
s’insegna come applicare il processo, secondo cui ogni Io acquisito deve<br />
essere potenziato, espanso, affinché possa progressivamente superare la<br />
riduzione della funzione morfo-atomico-coscienziale che, reiteratamente<br />
e condizionatamente, applica ogni volta che misura, osserva un processo.<br />
Pensare, sentire, concettualizzare, immaginare (…) interiormente<br />
rappresenta la riduzione-collasso del processo..<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
435<br />
31. Concentrazione-transmutazione autopoietica o Risalita. Trans-mutare<br />
significa cambiare, mutare nella morfologia Io-somato-autopoietica, in<br />
cui si cambia, si sostituisce un’ente con un altro. E’ più che una<br />
trasformazione. Trans significa oltre e mutare significa cambiare un<br />
ente, un elemento, uno stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> in un altro, che si<br />
realizza per attività autopoietica. La Concentrazione-transmutazione<br />
autopoietica è una nuova e particolare forma di concentrazione che ha,<br />
come oggetto, l'autocoscienza acquisita dell'essere umano, i contenuti<br />
specifici degli archetipi alfa, gli aspetti della natura, le forme frattali,<br />
lo stato di fusione e i principi attivi autopoietici (...), risvegliabili, in<br />
generale, attraverso la pratica di tutte le Autopoiesi proposte. Come<br />
oggetto, tali Autopoiesi hanno soprattutto la cellula e l'atomo e,<br />
successivamente, gli archetipi autopoietici raggiunti. Possono innescare<br />
una tendenza alla Concentrazione-transmutazione autopoietica<br />
continua, alla trasformazione di qualunque tema sensibile o<br />
sovrasensibile, dopo che è stato vissuto e integrato. Permettono di entrare,<br />
senza opposizioni e consapevolmente, nel fluire delle espansioni e delle<br />
contrazioni, incluse negli Universi-parte, noi stessi. Unitamente alle<br />
Autopoiesi olosgrafiche e alle Autopoiesi Io-somatiche, permettono di<br />
costruire il proprio archetipo acquisito funzione Ypsi, ossia la proprietà<br />
emergente dell'Io acquisito che si utilizza durante la pratica della<br />
Concentrazione-transmutazione autopoietica (la Risalita al campo<br />
morfo-atomico-coscienziale, a se stessi).<br />
32. Costruzione della Propria Teoria conseguente al vissuto. Dopo ogni stage,<br />
seminario o incontro pratico-teorico, il ricercatore in formazione elabora<br />
la propria teoria conseguente al vissuto, realizzando la Tavola o Cifrario<br />
<strong>autopoietico</strong>.<br />
D<br />
33. Danza e musica, silenzio-suono autopoietici. Sono particolari musiche,<br />
nascenti dalla conversione in note musicali e in passi di danza, secondo<br />
uno schema <strong>autopoietico</strong> prestabilito di visualizzazioni interiori, di<br />
morfologie assunte dai principi attivi autopoietici, al momento in cui<br />
generano i diversi stati coscienziali. Sono le morfologie, decodificate nel<br />
Progetto Genoma Coscienziale. Nel momento in cui si realizzano tali<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
436<br />
visualizzazioni, nasce spontaneamente un peculiare suono-silenzio, da<br />
vivere, detto appunto, <strong>autopoietico</strong>.<br />
34. Determinismo <strong>autopoietico</strong>-acquisito. Concezione dell’Io acquisito, anche<br />
scientifico-filosofica, secondo cui ogni sua azione è casualmente e<br />
necessariamente determinata da un'altra che la precede. E’ una<br />
riduzione-collasso-riflesso di quello <strong>autopoietico</strong>, degli Universi-parte in<br />
cui ogni azione è causalmente determinata dalle funzionalità<br />
autopoietiche non locali, archetipiche, transfinite che partecipano e<br />
riconoscono se stesse.<br />
35. Discrasia autopoietica. Il malessere <strong>autopoietico</strong> è un’espressione, poco<br />
utilizzata, che indica lo stato di inquietudine, di turbamento, di disagio,<br />
di scontentezza, di difficoltà che deriva dalla condizione di<br />
inconsapevolezza, di sentimento d’incompletezza che l’Io acquisito sente,<br />
rispetto alle aree ancora non vissute di se stesso, con particolare<br />
riferimento a quelle non localistiche, transfinite.<br />
E<br />
36. Effetto Sigma. Si manifesta, quando i ricercatori in formazione<br />
raggiungono il vissuto diretto delle peculiari atmosfere autopoietiche che<br />
nascono dalla pratica di tutte le Autopoiesi olosgrafiche. L’Io acquisito<br />
riconosce in sé la forza della pulsione autopoietica a conoscere, a Risalire e<br />
allinea la propria azione a tale consapevolezza.<br />
37. Ergosofia autopoietica. Da sempre, l’Io acquisito dell’essere umano ha<br />
cantato, suonato, danzato, dipinto, scolpito, lavorato la natura; ha<br />
scritto anche, per affermare il proprio stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong>,<br />
riconosciuto come patologico. L’ergosofia artistica terapeutica, dal greco<br />
ergon, che significa lavoro, è la saggezza del lavoro artistico, che ha la<br />
proprietà terapeutica auto-guarente, auto-rigenerante, formante, in<br />
quanto, attraverso questo processo occupazionale, l’Io acquisito del<br />
ricercatore potrà manifestare, abreagire i propri stati coscienziali anche<br />
distonici, rilassando e ponendo in remissione stati identificativi dell’Io<br />
acquisito. L’ergosofia artistica viene attuata durante gli incontri di<br />
Autorigenerazione autopoietica residenziale e durante le giornate<br />
Sigmasofiche. I laboratori di Ergosofia sono: giullarismo <strong>autopoietico</strong>,<br />
pittura e disegno autopoietici, scultura autopoietica, canto individuale<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
437<br />
e corale armonico <strong>autopoietico</strong>, danza autopoietica, danza tribale,<br />
trance dance, teatro <strong>autopoietico</strong>, fotografia istintiva, cinema e video<br />
autopoietici, bibliosofia, scrittura autopoietica, ecologia, torrentismo,<br />
speleologia, archeologia, subacquea, volo libero, fire walking<br />
autopoietici, tiro <strong>autopoietico</strong> con l’arco e con l’ascia, giardinaggio e<br />
coltivazione biologica, muratoria autopoietica.<br />
38. Essere umano e la società autopoietici. La società autopoietica è un<br />
progetto (in elaborazione) di società globale, planetaria, che individua le<br />
funzionalità dell’autocoscienza acquisita, in chiave ecumenica,<br />
olistica e scaturente direttamente dalla pratica vissuta della S.T.o.E..<br />
La Società Autopoietica è una società multietnica che vive il punto<br />
d’incontro, lo stato coscienziale Sigmasofia tra espressioni individuali e<br />
sociali diverse dell’Io acquisito..<br />
39. Empatonia autopoietica. Empatia è la proiezione di uno stato<br />
coscienziale su una parte degli Universi, su cui ci si immedesima, ci si<br />
identifica, si entra in fusionalità tanto da sentire da dentro gli stati di<br />
coscienza della parte. Il tono è la condizione di tensione, di tensegrità in<br />
cui si trova l’Io-somato-<strong>autopoietico</strong>. Il tono <strong>autopoietico</strong> determina<br />
benessere, freschezza, elasticità. Empatonia è il Sigma, sommatoria più<br />
proprietà emergente, tra empatia e tono che assume valore <strong>autopoietico</strong>,<br />
quando la si vive, percependone i principi attivi autopoietici che la<br />
formano.<br />
40. Entanglement Coscienziale Autopoietico (E.C.A.). E’ un fenomeno<br />
quantistico, per cui ogni stato quantico di un insieme di due o più sistemi<br />
fisici dipende dagli stati di ciascuno dei sistemi che compongono l'insieme,<br />
anche se questi sono separati spazialmente. Il termine viene a volte reso<br />
in italiano con non-separabilità, in quanto uno stato entangled implica<br />
la presenza di correlazioni tra le quantità fisiche, osservabili dei sistemi<br />
coinvolti.<br />
41. Entelechia autopoietica. E’ il compimento in se stesso di un processo, nei<br />
diversi piani, sensibile e sovrasensibile, attraverso cui si esprime. Ogni<br />
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AUTOPOIETICO<br />
438<br />
stato coscienziale è uno stato compiuto in se stesso che coinvolge tutti i<br />
piani, gli Universi-parte, sempre!<br />
42. Ethos <strong>autopoietico</strong>. E’ la moralità, l’etica, la norma di vita del campo<br />
morfo-atomico-coscienziale e dei principi attivi autopoietici, ossia il<br />
comportamento degli Universi-parte. E’ ciò che regola la vita propria<br />
dell’essere umano e della società autopoietici.<br />
F<br />
43. Facoltà autopoietiche o facoltà Sigma. Sono le capacità acquisite e<br />
autopoietiche disponibili, fruibili dall’Io acquisito, attraverso cui questi<br />
può produrre qualunque stato coscienziale sensibile e sovrasensibile,<br />
locale e non locale. Nelle facoltà autopoietiche, troviamo i principi<br />
attivi autopoietici. Nell’archetipo funzione Ypsi, è possibile individuare<br />
peculiari potenziamenti e ipersensibilità dell’Io acquisito, che ho<br />
denominato facoltà autopoietiche dell’archetipo funzione Ypsi. Lo scopo<br />
delle facoltà autopoietiche è quello di mettere a disposizione dei<br />
ricercatori in formazione potenzialità che possano essere utilizzate e<br />
applicate nella Concentrazione autopoietica e nell’esplorazione del<br />
campo morfo-atomico-coscienziale. Per comodità d'esposizione, le<br />
ipersensibilità emergenti dalla pratica possono essere individuate in : la<br />
vista, l’udito, il tatto, l’olfatto, il gusto autopoietici, il corpo, la<br />
sessualità, le sinestesie autopoietiche, la pittura e la scrittura<br />
autopoietiche, la xenoglossia, la mummificazione e l’insensibilità<br />
autopoietica, Autopoiesi non locale, Autocoscienza Autopoietica del<br />
Punto Morte (A.O.P.M.), Endoscopia Io-somato-autopoietica .<br />
44. Fusionale, fusionalità autopoietica. E’ il passaggio, da parte dell’Io<br />
acquisito, dallo stato di identificazione in se stesso allo stato di<br />
reintegrazione, di non separabilità fusionale autopoietica con ciò che<br />
denomina l’esterno rispetto a sé. E’ l’unione dell’Io acquisito con il<br />
cosiddetto Tu, del soggetto con l’oggetto, degli opposti-complementari in un<br />
tutto unico, indifferenziato. Fusionale è lo stato di tensegrità Io-somato-<br />
autopoietica, in cui opera gli Universi-parte. E’ la remissione spontanea<br />
del concetto di finitezza, per far posto a quello di transfinitezza. Se l’Io<br />
acquisito vive consapevolmente i principi attivi autopoietici, transfiniti<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
439<br />
che lo formano, diverrà consapevole dello stato di fusionalità<br />
autopoietica, in cui opera.<br />
45. Focus autopoietici. Attraverso le Autopoiesi olosgrafiche, è possibile<br />
raggiungere e percepire, seguendo specifiche visualizzazioni interiori,<br />
luoghi dell'inconscio, esattamente allo stesso modo in cui visualizziamo<br />
un sogno, mentre dormiamo. L'inconscio è formato da una quantità<br />
transfinita di immagini, di emozioni, di istinti, di memorie, di cogniti, di<br />
reminiscenze (…). Nell'inconscio acquisito, individuale e collettivo,<br />
corrispondono alle memorie registrate, dopo la pratica delle esperienze<br />
vissute. Alcune esperienze vengono ereditate dai genitori e dagli avi, da<br />
cui discendiamo; altre possono essere percepite nel tutto è atomicamente e<br />
coscienzialmente legato, che siamo. Soltanto per comodità espositiva, ho<br />
dato tre riferimenti più uno, di luoghi interiori o focus autopoietici, su<br />
cui zoommare durante le visualizzazioni, le Autopoiesi olosgrafiche non<br />
locali. I primi tre, che si dischiudono lungo l’asse spinale (cervello<br />
viscerale), sono necessari all'esplorazione dell'inconscio acquisito,<br />
individuale e collettivo; il più uno è quello utilizzato al momento in cui<br />
si raggiunge l'inconscio <strong>autopoietico</strong>. Per approfondimenti, (V.) anche<br />
capitolo terzo, paragrafo Focus autopoietici, pag. 691.<br />
46. Funzionalità autopoietica. Attività che un Io acquisito svolge in<br />
conseguenza del campo MAC, da cui si evidenzia. E’ l’attività specifica<br />
del campo MAC che esprime così tutte le funzionalità autopoietiche<br />
(principi attivi, archetipi, ecc).<br />
47. Inconscio acquisito collettivo.<br />
I<br />
Nell’inconscio acquisito collettivo,<br />
troviamo i processi funzionali sensibili, creati dal campo morfo-atomico-<br />
coscienziale o inconscio <strong>autopoietico</strong>. Si tratta di archetipi sensibili,<br />
acquisiti, denominati genericamente alfa. I fondamentali sono cinque:<br />
l’archetipo campo istintivo-emozionale e aggredior, l’archetipo barriera<br />
sensibile e sovrasensibile, l’archetipo autocoscienza acquisita (Io-<br />
acquisito), l’archetipo funzione Ypsi (il n. 3 e il n. 4 trovano la loro<br />
funzionalità prevalente nell’inconscio individuale), l’archetipo<br />
acquisito spazio-tempo. Inoltre, troviamo somme, integrazioni di<br />
esperienze vissute dai diversi Io acquisiti, che hanno assunto intensità<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
440<br />
significative sul piano istintivo-emozionale e contenutistico. Queste<br />
costellazioni assumono vari aspetti e diverse forme. Sono dinamiche<br />
archetipiche acquisite, vive sempre e dovunque. Le ritroviamo in ogni<br />
coscienza, esattamente come il campo morfo-atomico-coscienziale, a cui<br />
sono collegate. Nelle profondità dell’inconscio acquisito, degli archetipi<br />
alfa, possono percepirsi immagini primigenie che li rappresentano. Ad<br />
esempio, le prime percezioni del mondo, di se stessi, che sono state realizzate<br />
dai primi corpi fisici formati, sono percezioni comuni, collettive, che<br />
troviamo registrate.<br />
48. Inconscio acquisito individuale. L’inconscio acquisito individuale è<br />
formato da tutti gli stati coscienziali, da tutte le esperienze memorizzate<br />
e dai processi funzionali che si sono formati, dal momento del<br />
concepimento in poi, dal tempo della formazione della cellula, di cui l’Io<br />
acquisito non è consapevole. L’inconscio acquisito si trova in stretta<br />
connessione, non separato dall’inconscio acquisito collettivo e<br />
<strong>autopoietico</strong>. Tra i contenuti dell’inconscio acquisito, oltre a quelli<br />
individuali, legati alla propria storia, ne esistono altri che hanno<br />
caratteristiche specifiche. Gli archetipi alfa dell’inconscio acquisito<br />
collettivo e individuale sono processi dinamici, stati coscienziali,<br />
contenuti nel funzionamento acquisito dell’Io dell’essere umano e<br />
riscontrabili nel funzionamento di ognuno. Nell’inconscio acquisito,<br />
troviamo tutti i significati-significanti applicati agli archetipi alfa: le<br />
esperienze acquisite.<br />
49. Inconscio <strong>autopoietico</strong> o campo morfo-atomico-coscienziale. La<br />
Sigmasofia suddivide il movimento unico, che è l’inconscio, in due parti<br />
fondamentali, inconscio <strong>autopoietico</strong> e inconscio acquisito che, a sua<br />
volta, si suddivide in collettivo e individuale. I principi attivi<br />
autopoietici archetipici che hanno saputo edificare noi e la<br />
manifestazione sensibile, sovrasensibile, locale e non locale, di cui siamo<br />
parte integrante, coincidono con il campo morfo-atomico-coscienziale che<br />
all’Io acquisito risulta essere inconscio, in quanto non lo ricorda, non ne è<br />
consapevole..<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
441<br />
50. Insight intuitivo. Il termine intuire deriva dal latino intueri: in<br />
significa in, dentro, e tueri, tuitus significa guardare, quindi guardare<br />
dentro. L’ente che ha la facoltà di poter guardare dentro è<br />
l’autocoscienza acquisita. Per farlo, utilizza le proprie facoltà. In<br />
generale, l’intuito potrebbe essere definito come l’azione Io-somato-<br />
autopoietica necessaria a percepire l’essenza di processi dell’inconscio<br />
<strong>autopoietico</strong> e acquisito (collettivo e personale), in particolare i<br />
contenuti definiti come memoria, di cui non si è consapevoli, consci. Si<br />
tratta, quindi, dell’Io acquisito che percepisce direttamente ed<br />
inequivocabilmente un contenuto del proprio inconscio acquisito e<br />
<strong>autopoietico</strong>, componente della fisiologia archetipica che lo forma e delle<br />
sue interconnessioni con il tutto è atomicamente e coscienzialmente<br />
legato. Una percezione di questo tipo avviene in uno stato di fusionalità<br />
con l’ente osservato, senza la mediazione dei riferimenti logico-razionali,<br />
intellettuali. In particolare, l’intuito si riconosce a causa della presenza<br />
di uno stato coscienziale non identificato nello spazio-tempo<br />
convenzionale, ma attivo nel continuo presente, nel tempo <strong>autopoietico</strong>,<br />
in cui è possibile rilevare processi collocati nel cosiddetto passato e futuro.<br />
51. Intelligenza autopoietica. E’ la facoltà propria dell’autocoscienza<br />
autopoietica, evidenziantesi nel campo MAC, di creare, di produrre<br />
principi attivi autopoietici, archetipi, stati coscienziali, galassie,<br />
dimensioni. Consente agli Universi-parte di creare qualunque<br />
dimensione e ambiente, utilizzando ingredienti autopoietici.<br />
52. Intenzionalità autopoietica. L’intenzione è la tendenza, l’inclinazione<br />
della fisiologia del volere, veicolata dall’Io acquisito, orientata verso il<br />
vissuto dei principi attivi complessivi della Sigmasofia. Su tale<br />
intenzione, poniamo significati-significanti, il senso della parola, di un<br />
concetto. Nell’intenzione-intento, l’Io acquisito rivolge le proprie facoltà<br />
complessive su qualche cosa d’interiore o di esterno, in piena attenzione-<br />
concentrazione-meditazione, in questo caso, sui principi attivi<br />
sigmasofici. L’intenzionalità, l’intuito sigmasofici inglobano in sé<br />
l’ermeneutica sigmasofica, ossia l’interpretazione, la descrizione<br />
scaturente dal vissuto diretto del libro inconscio acquisito e <strong>autopoietico</strong>.<br />
In riferimento allo spazio-tempo convenzionali, l’essere umano ha<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
442<br />
seguito una storia esperienziale che è paragonabile ad un libro antico e<br />
attuale da leggere, da descrivere, da interpretare. Essendo una facoltà<br />
dell’Io acquisito, ha una scaturigine autopoietica propria e, quando vive<br />
quel livello di sé, può prendere coscienza di esistere, da sempre, nella<br />
fisiologia formante l’autocoscienza.<br />
K<br />
53. Kairos da fare<br />
L<br />
54. Leggi autopoietiche. Leggi innate.<br />
55. Libertà autopoietica. Libero è l’Io acquisito non soggetto all’autorità di<br />
un altro. E’ consapevole e padrone dei propri atti, ha piena libertà di<br />
esprimere ogni contenuto della coscienza ed è libero da ogni<br />
condizionamento. La libertà autopoietica viene raggiunta, quando l’Io<br />
acquisito riesce a vivere la condizione, per cui i processi sopra indicati<br />
possono essere risaliti e transmutati, percependo i principi attivi<br />
autopoietici che formano dette capacità di libertà di (…) e di libertà da<br />
(…).<br />
56. Linea del destino autopoietica. Il destino <strong>autopoietico</strong> è il susseguirsi degli<br />
eventi, dei processi, dei principi attivi autopoietici.E’ legato al<br />
determinismo <strong>autopoietico</strong>, ossia alla funzionalità pre-spazio-tempo del<br />
campo morfo-atomico-coscienziale. Il destino <strong>autopoietico</strong> è, quindi,<br />
strettamente parte dei processi pre-spazio-tempo, pre-manifestazione<br />
dell’acquisito. La linea del destino autopoietica coinvolge gli Universi-<br />
parte complessivo ed è la dinamys, immanente alla radice di ogni linea<br />
del destino acquisito. E’ il manifestarsi simultaneo dell’autopoiesi<br />
continua degli Universi-parte. E’ predeterminata dai principi attivi<br />
autopoietici, transfiniti, non assoggettata ai significati-significanti<br />
acquisiti, localistici, che sono inclusi in quelli non localistici. E’ la linea<br />
del destino degli Universi-parte che include la linea del destino<br />
individuale acquisito, localistico. E’ l’intelligent design <strong>autopoietico</strong>,<br />
riconoscibile degli Universi-parte, noi stessi. La condizione e lo stato<br />
coscienziale Sigmasofia sono parte integrante della linea del destino<br />
autopoietica e, quindi, della <strong>Sigmasophy</strong> Theory of Everything.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
443<br />
57. Linguaggio <strong>autopoietico</strong> sigmasofico. E’ la reintegrazione, in un unico<br />
processo, in un’unica espressione, di tutti i tipi di linguaggio disponibili:<br />
quello dell’Io-psichè, del somatico e dell’<strong>autopoietico</strong>.<br />
M<br />
58. Maieuta, Maieutica Sigmasofica. La Maieutica Sigmasofica è il lavoro<br />
che svolge il Maieuta. Il Maieuta, dal greco maieutikè, che significa<br />
technè, arte ostetricia, in forma generica, può essere definito come il<br />
ricercatore in Sigmasofia che sviluppa la formazione pratico-teorica,<br />
vissuta a se stesso, in grado di generare l’orientamento pedagogico-<br />
psicagogico, l’arte e la technè dell’ostetricia autopoietica sigmasofica,<br />
volta ad estrapolare i principi attivi autopoietici e acquisiti, già per<br />
intero operanti alla radice dell’autocoscienza acquisita; nonchè di<br />
formarsi ad essere tecnicamente in grado nel contesto Sigmasofico e nella<br />
vita di sostenere, di assumere, di orientare, di vivere Io-somato-<br />
autopoieticamente, e in modo adeguato, ogni tipo e forma di relazione con<br />
un ricercatore in formazione che manifesti qualunque tema<br />
intellettuale, istintivo-emozionale o auto poietico, per lui significativo.<br />
Il Maieuta è la figura professionale, artistica e d’avanguardia che,<br />
attraverso le proprie conoscenze e competenze vissute, è in grado di<br />
favorire orientamenti e soluzioni a qualunque situazione Io-somato-<br />
autopoietica, cosiddetta sana o cosiddetta patologica, ad un singolo<br />
ricercatore o gruppi di ricercatori o a se stesso: gli Universi-parte. La<br />
figura professionale del Maieuta in Sigmasofia risponde alle esigenze di<br />
tutti quei ricercatori che vogliono trasmettere i principi attivi<br />
autopoietici di base, sostanzialmente Io-somatici della <strong>Sigmasophy</strong><br />
Theory of Everything.<br />
59. Matrimonio <strong>autopoietico</strong>. Coincide con l’orientare l’Io acquisito,<br />
attraverso la formazione pratica, vissuta, non culturale e intellettuale,<br />
verso la fisiologia e la saggezza autopoietiche che lo formano e da cui<br />
nasce, che ha in sé poteri di autopoiesi continua, di non deteriorabilità.<br />
Questi, moventi nell’inconscio <strong>autopoietico</strong>, devono poter operare<br />
consapevolmente a sostegno dell’Io acquisito, dell’essere umano: è il<br />
matrimonio <strong>autopoietico</strong> (alchemico) dell’Io con se stesso: gli Universi-<br />
parte.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
444<br />
60. Messaggio <strong>autopoietico</strong>. E’ un’informazione trasmessa, evidenziatasi<br />
attraverso il principio attivo di Entanglement coscienziale <strong>autopoietico</strong>.<br />
I messaggi autopoietici sono i significati-significanti che siamo riusciti a<br />
vivere e a scoprire nelle finalità dei principi attivi autopoietici, i vettori<br />
informazionali stessi, che si evidenziano dal linguaggio <strong>autopoietico</strong>.<br />
61. Metabisogno <strong>autopoietico</strong>. Con il termine meta (dal greco meta che<br />
significa con, tra, dopo), intendiamo molteplici cose. Si indica il<br />
mutamento, la modificazione, quando il bisogno muta lo stato Io-<br />
somato-<strong>autopoietico</strong>, per soddisfarsi e per conoscersi; la trasposizione,<br />
quando il bisogno ci porta oltre se stesso, sempre per la stessa finalità; il<br />
trasferimento, quando l’Io acquisito trasferisce su altri il bisogno che<br />
produce, sempre per autosoddisfarsi e per conoscersi. Si indica, inoltre, il<br />
superamento di limiti somatici, se osservato dai principi attivi<br />
autopoietici che lo formano. Il metabisogno è inteso come fisiologia che<br />
crea e muove: non significa disporre di una cosa necessaria a tenere acceso,<br />
in vita, il corpo fisico, parte integrante degli Universi-parte, in cui l’Io<br />
acquisito localmente si riconosce ed è veicolato.<br />
62. Momento analitico <strong>autopoietico</strong>. E’ una forma di Io-terapia, di Io-<br />
analisi, di conoscenza, volta soprattutto ad interpretare<br />
(momentaneamente) i processi inconsci, acquisiti ed autopoietici.<br />
Avviene attraverso l’utilizzo delle libere associazioni Io-somato-<br />
autopoietiche, inevitabilmente prodotte dai ricercatori in formazione<br />
durante gli stages. Inoltre, si Io-analizza il rapporto di traslazione Io-<br />
somato-<strong>autopoietico</strong> che s’instaura con il Maieuta. Si utilizza uno<br />
speciale procedimento, attraverso cui dallo stato di autoconsapevolezza<br />
autopoietica del Maieuta, si attua la scomposizione e si esamina lo stato<br />
Io-somato-<strong>autopoietico</strong> vissuto, nei suoi elementi costitutivi e nei<br />
rapporti che tra questi si determinano, a cui segue sempre l’orientamento<br />
del ricercatore verso lo stato <strong>autopoietico</strong>.<br />
63. Motivazione autopoietica. La motivazione è la caratteristica dell’Io<br />
acquisito che spinge a determinare un fatto, un’azione, quando questa<br />
scaturisce da un insight intuitivo, sincronico, da olospresenza, dal campo<br />
morfo-atomico-coscienziale (o inconscio <strong>autopoietico</strong>) che determina, a<br />
sua volta, un’azione simmetrica, nel sensibile. La motivazione<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
445<br />
autopoietica alla ricerca è l’elemento essenziale che caratterizza l’Io<br />
acquisito dei Maieuti e dei Docenti.<br />
N<br />
64. Non località o autonomia dell’Io acquisito dal corpo, dal sistema nervoso.<br />
Al principio di località, si integra il principio di non località. Si tratta<br />
del processo, secondo cui ciò che accade in un luogo influisce<br />
simultaneamente su ciò che accade in un altro, specificamente<br />
sull’intero unico corpo coscienzialmente e atomicamente legato, gli<br />
Universi-parte, evidenziando così l’esistenza di campi di forza che<br />
viaggiano a velocità superiori a quella della luce o sono addirittura<br />
simultanei. Una delle prove scientifiche è rappresentata dal principio<br />
attivo <strong>autopoietico</strong> di E.C.A., Entanglement Coscienziale Autopoietico,<br />
(V.) paragrafo a pag 775, che lega due particelle che hanno interagito<br />
tra loro. L’entanglement coscienziale <strong>autopoietico</strong> fa sì che le variazioni<br />
che accadono ad una particella abbiano effetti istantanei anche su<br />
altre, indipendentemente dalla distanza che le separa (principio di non<br />
separabilità). Nell’essere umano, sia le microstrutture che<br />
l’autocoscienza acquisita, che ne è parte, hanno interagito e<br />
interagiscono tra loro. L’autonomia dell’Io acquisito dal corpo, dal<br />
sistema nervoso è lo stato di coscienza e di autoconsapevolezza che può<br />
raggiungere l’Io acquisito, quando pratica le tecno-ontos-sophos-logie<br />
operative, denominate Autopoiesi olosgrafiche non locali. La sensazione<br />
provata è quella dell’Io acquisito che non si sente costretto, rinchiuso<br />
nella morfologia del corpo fisico, del sistema nervoso, ma assume la<br />
delocalizzazione, provando una sensazione di libertà e di autonomia di<br />
movimento nella morfologia olistica, transfinita degli Universi-parte,<br />
seppur continuando a sentirsi in collegamento indelebile con il corpo<br />
fisico.<br />
65. Nudità autopoietica. Stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> che indica le<br />
caratteristiche naturali degli Universi-parte, ponendo in remissione ogni<br />
esperienza o forma dell’acquisito.<br />
O<br />
66. Olosdirezionalità autopoietica Olos-olosgrafico. E’ la registrazione di<br />
principi attivi vissuti dall’Io acquisito, quando questi, praticando le<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
446<br />
Autopoiesi olosgrafiche non locali, vive l’incrocio di percezioni irradiate a<br />
trecentosessanta gradi (particolarità dello stato di non località, in cui si<br />
vede in tutte le direzioni, simultaneamente), su un ente, un processo, un<br />
archetipo. Deriva dal greco olos, che significa tutto, intero. Infatti, negli<br />
stati di non località, si entra in un vissuto globalizzante in cui si<br />
partecipa l’intero, il Tutto che si sta osservando da ogni direzione. Grafico<br />
deriva dal greco graphia, che significa scrivere, disegnare. Nell’accezione<br />
sigmasofica, indica il modo utilizzato dall’Io acquisito, per scrivere<br />
interiormente, nella coscienza, le esperienze che raggiunge, che vive. Uno<br />
dei modi di scrivere è l’immagine, il pensiero, gli archetipi autopoietici.<br />
Rappresenta la scrittura del Tutto, dell’intero coscienziale, dei principi<br />
attivi autopoietici e della fisiologia acquisita, da cui il termine<br />
Autopoiesi olosgrafiche: autocreazione della grafica coscienziale, del<br />
Tutto-intero coscienziale. Quando osserviamo, partecipiamo le<br />
funzionalità atomiche, le meccaniche quantistiche e autopoietiche dal<br />
campo morfo-atomico-coscienziale, dal tempo <strong>autopoietico</strong> (in cui ogni<br />
spazio-tempo coesiste nel qui ed ora), vediamo un unico processo, un solo<br />
ente esistente, gli Universi-parte, intuendolo come transfinito. In tali<br />
funzionalità, tutte le sequenze coesistono simultaneamente e ognuna<br />
compartecipa e include l’altra: in questa transfinitezza, si riconosce il<br />
principio attivo di olosdirezionalità. In tal senso e con questi significati,<br />
nessun processo o ente, nell’attività autopoietica, può distinguersi<br />
dall’altro. E’ la direzione, multidimensionale, transfinita, di ogni ente<br />
dell’olos, dell’intero, degli Universi-parte.<br />
67. Olospresenza. E’ lo stato di autoconsapevolezza, producibile dall’Io<br />
acquisito che, applicando la condizione E.C.A., di Entanglement<br />
Coscienziale Autopoietico, riesce a vivere, consapevolmente, le diverse<br />
parti degli Universi, di se stesso, anche se individuabili in regioni remote<br />
rispetto allo spazio-tempo, in cui stiamo operando e ci stiamo riconoscendo.<br />
L’olospresenza non è paragonabile in alcun modo al teletrasporto.<br />
68. Ontos, sophos, logos e kraino. Essere, dal greco Ontos, per la Sigmasofia<br />
significa vissuto diretto dell’unità ecosistemica cosmica, di cui siamo<br />
parte integrante, quando la partecipiamo nella sua essenza, sensibile e<br />
sovrasensibile, locale e non locale. Sofia, dal greco sophia, significa<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
447<br />
saggezza-sapienza. Deriva da sophos, che significa saggio, ma indica<br />
anche la dottrina. Sono i principi attivi autopoietici, da cui scaturisce<br />
la saggezza che l’Io acquisito può vivere. Il termine greco logos significa<br />
discorso su, ragione, scienza, e può essere considerato il principio attivo<br />
<strong>autopoietico</strong> che ha saputo costruire le diverse funzionalità dell’Io<br />
acquisito (è parte integrante dell’archetipo <strong>autopoietico</strong> che sottende a<br />
tale funzionamento). Il termine greco kraino, che significa creo, produco,<br />
compio, ci indica l’autopoiesi, il principio che è già parte integrante<br />
dell’autocoscienza autopoietica.<br />
69. Ostacolatore enantiodromia. E’ l’identificazione dell’Io acquisito nella<br />
corsa all’opposto-complementare, realizzata dagli stati coscienziali, da<br />
lui stesso prodotti.<br />
70. Ostacolatore spazio-tempo. Lo spazio è generalmente un luogo vuoto,<br />
entro cui si collocano e si muovono esseri semoventi. E’ intuito come<br />
transfinito. Altresì, è individuato come lo spazio matematico a quattro<br />
dimensioni, i cui punti rappresentano eventi fisici e sono indicati in<br />
altezza, lunghezza, profondità e tempo. Il non riconoscimento vissuto dei<br />
principi attivi autopoietici, formanti lo spazio-tempo è un ostacolatore,<br />
in quanto riduce la percezione soltanto al livello delle dimensioni<br />
descritte, che sono un collasso della multidimensionalità o a-<br />
dimensionalità autopoietica degli Universi-parte.<br />
71. Ostacolatori. Rappresentano lo stato di opposizione, conscio o inconscio,<br />
attuato dall’Io acquisito, durante la formazione a se stesso.<br />
L’identificazione nella sola esperienza sensibile è uno degli ostacolatori<br />
più significativi, riconosciuti dalla Sigmasofia. Gli ostacolatori sono<br />
tutte le costellazioni coscienziali dell’archetipo barriera sensibile e<br />
sovrasensibile che impediscono, ritardano la presa di consapevolezza dei<br />
significati-significanti dei principi attivi autopoietici e del campo<br />
morfo-atomico-coscienziale che sottendono al fluire della vita e del suo<br />
contenuto, lo stato coscienziale punto morte. Inoltre, condizionano,<br />
deviano il naturale e <strong>autopoietico</strong> fluire del campo morfo-atomico-<br />
coscienziale, degli archetipi alfa, dell’autocoscienza acquisita nelle<br />
azioni, nelle relazioni quotidiane convenzionali, socio-culturali. Sono<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
448<br />
parti di sé acquisite, costruite che, nella prima fase della formazione,<br />
sono destinate ad essere destrutturate.<br />
P<br />
72. Palestra dell’autocoscienza. La Maieutica e la Docenza di Sigmasofia<br />
vengono realizzati in specifici luoghi denominati Palestre<br />
dell’autocoscienza, che potranno trovare la loro naturale collocazione<br />
fisica in ogni quartiere di ogni città-paese. E’ una palestra in cui si<br />
allena la muscolatura Io-somato-autopoietica dell’essere umano.<br />
73. Panspermia autopoietica. Gli ingredienti fondamentali, costituenti l’Io-<br />
somato-<strong>autopoietico</strong>, sono presenti in ogni singolo atomo degli Universi-<br />
parte: sono i principi attivi autopoietici che lo irradiano e da cui l’atomo<br />
stesso scaturisce. Tale Io-somato-<strong>autopoietico</strong> trova, poi, diverse forme<br />
sensibili e possibilità di manifestazione.<br />
74. Pancrazio <strong>autopoietico</strong>. Il termine (dal greco pankràtion, pan = tutto e<br />
kràtos = potere, forza) significa "intera forza (del corpo), autocreata.<br />
75. Pedagogia-psicagogia autopoietica. La Pedagogia è il settore della<br />
Sigmasofia che sperimenta, studia le tecnosophoslogie operative e le<br />
molteplici tematiche relative all’educazione dell’essere umano, dal<br />
concepimento in poi, con lo scopo di contribuire alla formazione<br />
dell’identità-autonomia, su base fusionale-autopoietica (l’autonomia<br />
fusionale autopoietica). Pur rivolgendosi principalmente al fanciullo,<br />
la pedagogia autopoietica non si riferisce specificamente a lui, per questo<br />
motivo, è anche psicagogica, ossia, è la pratica e la teoria finalizzate al<br />
vivere l’autocoscienza acquisita (dell’essere umano, degli Universi-<br />
parte), per orientarlo, attraverso il vissuto diretto, alla presa di<br />
consapevolezza dei principi attivi autopoietici e agli applicativi nella<br />
ricaduta nell’azione bioetica quotidiana. Per questo, è definita<br />
pedagogia-psicacogia autopoietica. Il Maieuta e il Docente sono degli<br />
psicagoghi, ossia, Io acquisiti che hanno maturato, attraverso la<br />
maieutica autopoietica, l’abilità nell’orientamento dell’Io-psiché,<br />
conscio e inconscio, locale e non locale. .<br />
76. Percepire la percezione o percezione autopoietica. Percepire è una facoltà<br />
dell’Io acquisito che consente di acquisire coscienza, autoconsapevolezza<br />
di una realtà, operante negli Universi-parte, noi stessi, attuandola<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
449<br />
attraverso gli strumenti, le altre facoltà, che sono i sensi, la capacità d<br />
concettualizzazione, di immaginazione, di intuito, di sincronicità, di<br />
facoltà autopoietiche ecc. Deriva dal latino percipere, composto da per e<br />
capere che significa prendere, quindi, per prendere. Tale attività di<br />
percezione è applicabile alla percezione stessa, ossia all’atto della<br />
coscienza, con cui si acquisisce consapevolezza di un oggetto, di un ente<br />
appartenente all’Io acquisito stesso e agli Universi-parte, in cui si<br />
evidenzia, opera, attraverso la funzionalità, la partecipazione<br />
consapevole degli stati sensoriali, intuitivi, ipersensibili ecc., impiegati<br />
per riconoscere il tema, la parte percepita. Per questi motivi, percepire la<br />
percezione, conoscere la conoscenza significa, di fatto, entrare nei principi<br />
attivi autopoietici, operanti negli Universi-parte transfiniti, noi stessi.<br />
77. Potere <strong>autopoietico</strong>. E’ il disporre, da parte dell’Io acquisito, delle facoltà<br />
necessarie a raggiungere l’autoformazione, l’autoconoscenza che si<br />
propone, superando gli ostacolatori che trova in se stesso, gli Universi-<br />
parte. Il potere (fare, vivere, conoscere…) assume la valenza<br />
autopoietica, quando l’Io acquisito che lo agisce è diretta e consapevole<br />
emanazione dei principi attivi auto poietici che lo formano. E’ il potere<br />
reale <strong>autopoietico</strong> di creazione.<br />
78. Principi attivi autopoietici o fisiologia autopoietica. Il principio è<br />
l’origine, la causa. In un Io acquisito, è il costituente che gli conferisce le<br />
specifiche proprietà, utili alla formazione degli stati coscienziali. E’ ciò<br />
che, in particolare, rappresenta il fondamento della funzionalità<br />
dell’autocoscienza acquisita (Io acquisito). E’ attivo e <strong>autopoietico</strong>,<br />
quando lo si vive, direttamente, sotto forma di fisiologia autopoietica<br />
sovrasensibile, che sottende alla nascita di uno specifico stato<br />
coscienziale, della fisiologia Io-somatica degli esseri viventi (animali,<br />
vegetali…) o alla nascita di funzionalità archetipiche non locali,<br />
sovrasensibili, del campo morfo-atomico-coscienziale. Di seguito, alcune<br />
denominazioni dei principi attivi autopoietici: di sophy insight, di<br />
adattabilità e d’intenzionalità autopoietici, d’indeterminazione sigma,<br />
di simultaneità autopoietica, di assunzione di morfologia, di remissione<br />
dell’estensione e della profondità, di olosdirezionalità, di potere<br />
<strong>autopoietico</strong> (…).<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
450<br />
79. Principi attivi autopoietici dell’eros. L’eros, in generale, è la pulsione<br />
nascente dalla fisiologia autopoietica e da quella Io-somatica che<br />
sottende ciò che riconosciamo sotto il nome di amore e del suo specifico<br />
contenuto che è la sessualità. Si manifesta anche come istinto sessuale.<br />
Nella sua scaturigine autopoietica, è possibile percepire direttamente che,<br />
nel tutto funzionale e integrato che lì opera, è possibile vivere<br />
modulazioni che ho denominato correnti autopoietiche dell’eros, che, nel<br />
sensibile, si vivono come stati estatici, di instasi, di conoscenza intuitiva<br />
e sincronica, anche durante l’atto della sessualità, quando l’Io che lo<br />
attua è consapevole della fisiologia autopoietica, delle sensazioni Io-<br />
somatiche che sta provando. Le correnti sovrasensibili dell’eros veicolano<br />
innumerevoli possibilità di insights autoconoscitivi degli Universi-parte:<br />
se stessi.<br />
80. Principio attivo di transfinitezza. Dal latino trans che significa al di<br />
là, oltre, attraverso. Indica il passare oltre o attraverso la finitezza,<br />
quindi da un punto, da uno stato di coscienza finito e definito ad un<br />
altro che non finisce e non definisce. E’ la parte finita, definita, che ha<br />
limiti, che non è infinita, incompleta di cui si osserva l’inizio e la fine,<br />
che si crede abbia un compimento, operante negli Universi infiniti, che<br />
non hanno né principio né fine, che non comportano limiti,<br />
identificazioni, finitezza spazio-temporale e che sono illimitatamente<br />
grandi. L’archetipo Sigma è l’evidenza dello stato di transfinitezza,<br />
ossia di colui che continua senza fine a vivere, a partecipare<br />
nell’intuitive, nel sincrocinity insight, nell’olospresenza: gli Universi-<br />
parte transfiniti, se stessi, ossia uno dei principi attivi fondamentali,<br />
operante nel campo morfo-atomico-coscienziale.<br />
81. Principio omeostatico <strong>autopoietico</strong>. L’omeostasi è la capacità<br />
dell’autocoscienza acquisita di mantenere un equilibrio stabile,<br />
nonostante le condizioni interiori od esterne cambino. Tale principio fa<br />
parte dell’autocoscienza autopoietica ed acquisita.<br />
82. Progetto Genoma Autocoscienziale. Le finalità sono quelle di riconoscere,<br />
vivere e descrivere la sequenza completa e la localizzazione dei principi<br />
attivi autopoietici o fisiologia autopoietica, innata dell’autocoscienza<br />
acquisita e degli stati coscienziali..<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
451<br />
83. Pulsione autopoietica -Bios-. E’ l’impulso, la spinta, lo stimolo, il<br />
metabisogno Io-somato-<strong>autopoietico</strong> che, nascendo dal campo morfo-<br />
atomico-coscienziale, si esprime sul piano sensibile come espressione di ciò<br />
che lo sta producendo. Pur trovando forme di applicazione nel sensibile,<br />
indica sempre la porta che è possibile utilizzare, per riconoscere i principi<br />
attivi autopoietici che lo formano. Se la pulsione autopoietica si proietta<br />
su un oggetto o su un tema sensibile, può dar vita ad un’opera sensibile<br />
significativa; se si proietta verso la propria scaturigine, dà luogo a forme<br />
di conoscenza di sé.<br />
R<br />
84. Radianza autopoietica. È la densità di flusso, di campo, di radiazione-<br />
assorbimento emessa dal campo morfo-atomico-coscienziale.<br />
85. Radici autopoietiche. Sono l’origine, la causa, la sorgente, i progenitori,<br />
gli archetipi, i principi attivi, la simultaneità (…) autopoietici che<br />
operano all’essenza degli Universi-parte. Sono l’androginia progenitrice,<br />
capostipite, la singolarità pre-acquisito, ossia il campo morfo-atomico-<br />
coscienziale transfinito, da cui si evidenzia la componente acquisita, la<br />
parte tenuta in essere da queste radici autopoietiche. La scaturigine è la<br />
sorgente, e assume anche il significato di zampillare, sgorgare, uscire<br />
fuori. E’ l’origine, con specifico riferimento al campo morfo-atomico-<br />
coscienziale, operante nel tempo <strong>autopoietico</strong> o continuo presente,<br />
pertanto non include il concetto di spazio-tempo.<br />
86. Realtà autopoietica. Sinteticamente, la realtà è tutto ciò che esiste,<br />
sensibile o sovrasensibile, locale o non locale e che gli strumenti dell’Io<br />
acquisito (sensi, percezione …) possono riconoscere. La realtà autopoietica<br />
include tutti gli enti concreti, materiali e soprattutto immateriali, che<br />
rappresentano la componente prevalente, transfinita: tutto ciò che esiste<br />
effettivamente, in cui, ad esempio, l’apparente o l’immaginario sono,<br />
reali e concreti stati di coscienza. Tutte le funzionalità autopoietiche<br />
sono sostanzialmente un campo sovrasensibile, archetipico, non locale,<br />
transfinito, autopoieticamente reale.<br />
87. Reintegrazione autopoietica. Significa riportare qualche cosa ad una<br />
condizione d’interezza. In particolare, è il reintegrare la pulsione<br />
autopoietica divenuta stato coscienziale, azione, al suo stato<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
452<br />
d’interezza, al campo morfo-atomico-coscienziale che l’ha prodotta, in<br />
maniera vissuta, consapevole (condizione che può nascere, soltanto dopo<br />
il passaggio nell’acquisito, l’estrapolazione della funzione Ypsi e la<br />
Concentrazione autopoietica).<br />
88. Respiro <strong>autopoietico</strong>. E’ la respirazione che si estende consapevolmente<br />
oltre i confini localistici del corpo fisico, sia interiori che esterni.<br />
89. Ricordanza autopoietica. Nasce quando l’Io acquisito, attraverso il<br />
vissuto diretto, prende coscienza dell’inconscio acquisito collettivo e dei<br />
principi attivi autopoietici, innescando una forma di virtuosismo in<br />
conseguenza del quale si verifica che il ricordo che si sta vivendo ha la<br />
funzione di innescare lo srotolamento continuo di molti altri.<br />
90. Ritmo <strong>autopoietico</strong>. E’ l’Io acquisito che diviene consapevole e supera la<br />
variazione-contrasto, la scissione sul piano dell’autoconsapevolezza, tra<br />
l’Io-acquisito (identificato nel solo sensibile) e la propria scaturigine<br />
autopoietica, da cui nascono prese di consapevolezza, insights intuitivi e<br />
sincronici continui.<br />
S<br />
91. Salto quantico <strong>autopoietico</strong>. Il salto quantico è la funzionalità micro-<br />
autopoietica, secondo cui ogni elettrone può ruotare intorno al nucleo<br />
atomico, seguendo soltanto specifiche orbite concentriche, esattamente<br />
come fanno i pianeti, ruotando lungo le loro orbite intorno al Sole. Ogni<br />
orbita richiede una quantità di autopoiesi necessaria: se l’elettrone gira<br />
distante dal nucleo dovrà produrre una quantità di autopoiesi superiore,<br />
rispetto a quella di cui necessita, quando è più vicino. Il salto quantico<br />
<strong>autopoietico</strong> avviene, quando l’Io acquisito s’identifica in un’orbita su<br />
cui viene prodotta più autopoiesi. Con questa attitudine, può<br />
continuamente cambiare identificazione. Il salto quantico <strong>autopoietico</strong><br />
avviene quando, in questi cambi di autopoiesi, ci si sposta dalle orbite<br />
degli elettroni ai principi attivi autopoietici. Tale vissuto ci mostra come<br />
sia possibile, anzi necessario, un salto quantico da uno stato micro-<br />
<strong>autopoietico</strong> o acquisito, sensibile, allo stato <strong>autopoietico</strong>. Sono vissuti,<br />
trasmessi durante i corsi della <strong>Sigmasophy</strong> University.<br />
92. Scettro <strong>∑ophy</strong> o Ypsilambd. L’archetipo autocoscienza autopoietica<br />
Ypsilambd determina lo specifico funzionamento del campo elettrodebole,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
453<br />
gravitazionale, nucleare e morfogenetico, di cui è parte e le cui<br />
caratteristiche dette compongono altri suoi ingredienti. La sigla Y<br />
(Ypsilambda) rappresenta anche concentrazioni di pulsioni<br />
autopoietiche, di principi attivi autopoietici (il Bios), utilizzabili,<br />
irradiabili dall’autocoscienza autopoietica: è il suo vettore<br />
informazionale, il suo messaggero. Graficamente, nel sensibile viene<br />
rappresentato con lo scettro Ypsilambd (vedi figura n. 1): viene<br />
utilizzato durante la danza autopoietica, attraverso cui si evidenziano<br />
morfologie del Progetto Genoma Coscienziale..<br />
93. Semplicità autopoietica. E’ tutto ciò che non è complicato, ciò che è<br />
facile, senza sovrastrutture e ricercatezze, che non implica nulla di più.<br />
L’<strong>autopoietico</strong> è semplice, in quanto autocrea senza essere consapevole di<br />
come è in grado di farlo: per questo motivo, spesso, è esattamente l’opposto-<br />
complementare di ciò che tale capacità di creare tenta di interpretare.<br />
94. Sigma Art. E’ l’azione bioetica autopoietica artistica, nascente<br />
direttamente da prese di consapevolezza di uno o più principi attivi<br />
autopoietici operanti nel campo MAC. Può assumere diverse morfologie:<br />
la danza e la musica autopoietiche, l’ergosofia, la pittura, la scultura,<br />
il teatro e il giullarismo autopoietici, attività manuali filosofiche,<br />
scientifiche (…).<br />
95. Sigma-dance. E’ la danza autopoietica, attraverso cui l’Io acquisito<br />
esprime i propri stati di autoconsapevolezza sensibili e sovrasensibili,<br />
locali e non locali. E’ lo stato Sigmasofia in azione, attraverso la danza<br />
di vita da cui scaturiscono insights intuitivi, sincronici, olospresenza,<br />
non località (…).<br />
96. Sigma-logic (o Pensiero sigmasofico). E’ l’attività Io-somato-<br />
autopoietica, mediante cui l’essere umano, in particolare, elabora<br />
significati-significanti esistenziali, acquisendo coscienza di sé,<br />
attraverso la radiazione percettiva sensibile e sovrasensibile, attraverso<br />
il vissuto diretto penetrato degli Universi-parte. Realizza questo,<br />
formando schemi concettuali che gli valgono come modelli interpretativi<br />
della realtà. Tale orientamento, applicato alla Via di conoscenza<br />
Sigmasofia, ne indica le fasi salienti che l’hanno caratterizzata,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
454<br />
spiegata, evidenziata e la Costruzione della propria Teoria conseguente<br />
al vissuto, da parte del ricercatore.<br />
97. Sigmasofia autopoietica marziale. E’ il ciclo formativo previsto dalla<br />
<strong>Sigmasophy</strong> University che studia e sperimenta, prevalentemente, la<br />
componente autopoietica, locale e non locale, anche attraverso<br />
l’applicazione di tecno-ontos-sophos-logie Io-somato-autopoietiche<br />
marziali. Per approfondimenti, (V.) anche capitolo primo, paragrafo<br />
Sigmasofia Autopoietica Marziale, pag. 87.<br />
98. Sigmasofia Ecologica. Si tratta dei principi attivi fondamentali proposti<br />
dalla Sigmasofia, applicati all’Oikos, alla casa, all’ambiente, a noi<br />
stessi, riconoscendo, in maniera particolare, le funzionalità della natura<br />
flora, fauna (…) in chiave autopoietica e in funzione della tutela e<br />
della salvaguardia dell’ambiente interiore ed esterno.<br />
99. Sigmasofia Io-somato-autopoietica. Deriva dall’archetipo <strong>autopoietico</strong><br />
Sigma, che è la sommatoria-proprietà emergente dei tre archetipi<br />
autopoietici Ypsilon, Psi e Lambda che sintetizzano i principi attivi<br />
autopoietici del campo morfo-atomico-coscienziale, scoperti durante la<br />
ricerca. Indica i principi attivi autopoietici, da cui ogni facoltà<br />
dell’essere, quindi l’essere stesso (ontos), nasce. Il sophos è la saggezza.<br />
Nell’accezione Sigmasofica, s’intende il vissuto diretto, penetrato, di<br />
processi, da cui estrapolare e conoscere la conoscenza, in funzione del<br />
soddisfacimento della pulsione autopoietica a vivere e a conoscere se stessi:<br />
gli Universi-parte, che si riconosce come unico corpo complessivo. Il sophos<br />
Sigmasofico (il Maieuta o il Docente di Sigmasofia) è semplicemente un<br />
ricercatore che ha saputo raggiungere i principi attivi autopoietici di<br />
Sigma, che sa applicare le Autopoiesi olosgrafiche ed è dotato di una<br />
teoresi, scaturente prevalentemente dal vissuto diretto e penetrato.<br />
Sigma somma gli archetipi autopoietici Ypsilon, Psi e Lambda e ne<br />
evidenzia il principio attivo emergente. E’, di fatto, il costituente<br />
dell’autocoscienza autopoietica: rappresenta la caratteristica che genera<br />
l’autodeterminazione, l’autorganizzazione alla conoscenza, scaturente<br />
dal vissuto. E’ l’antidoto, lo stato di autoconsapevolezza che può<br />
determinare la remissione spontanea di stati identificativi socio-politico-<br />
filosofico-culturali che non sono più consapevoli della propria scaturigine<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
455<br />
autopoietica, non locale, transfinita e, pertanto, si trovano costretti in<br />
stati sempre funzionali, ma che possono essere definiti incompleti. Sigma,<br />
Ypsilon, Psi, Lambda, Logos, Sophos, Kraino, Ares, Eros, Chronos (…)<br />
trovano manifestazione in tutto l’Io-somato-<strong>autopoietico</strong>: esistono<br />
semplicemente su tutti i piani della manifestazione. Li abbiamo vissuti:<br />
sono la manifestazione sensibile locale e non locale. Per specifici motivi,<br />
individuati e illustrati nella <strong>Sigmasophy</strong> Theory of Everything, l’Io<br />
acquisito, l’essere umano, gli Universi-parte ha determinato uno stato di<br />
non consapevolezza di queste sue facoltà, soprattutto non locali,<br />
autopoietiche, identificandosi nel sensibile, in una forma di Ontos, Logos-<br />
Sophos, Kraino, Eros, Ares, Chronos, prevalentemente intellettuale,<br />
razionale, verbale. Tale processo, inerente la saggezza, archetipica<br />
autopoietica, non locale dell’essere, è soltanto da vivere, da partecipare<br />
autopoieticamente. La saggezza di Sigma ha assunto forme riflesse,<br />
riduzioniste, deterministe, separatorie, scisse, e lì, l’Io acquisito si è<br />
identificato. E’ specifico compito della Sigmasofia Io-somato-<br />
autopoietica destrutturare e transmutare tale stato, per ricostruirlo sui<br />
principi vissuti di saggezza Sigmasofica e su queste basi, creare l’essere<br />
umano e la società autopoietici. L’identificazione dell’Io acquisito nelle<br />
esperienze acquisite, individuali e collettive, quelle che evidenziano lo<br />
stato di non consapevolezza dei principi attivi auto poietici non locali,<br />
transfiniti da cui nascono, sono un processo funzionale, necessario alla<br />
formazione a se stessi. La mancata autoconsapevolezza non è un<br />
sintomo, una deviazione, ma un processo necessario alla presa di<br />
consapevolezza, per variazione-contrasto. Non si tratta di alienazione<br />
(anche se può diventarlo), ma di saggezza Sigmasofica in azione (…).<br />
100. Sigmasofia psicagogica didattica. Si tratta della trasmissione di tecno-<br />
onos-sophos-logie operative Io-somato-autopoietiche, necessarie per<br />
insegnare ad insegnare, partendo dalla fonte di riferimento. E’ il corpus<br />
d’insegnamenti pratico-teorici, custoditi presso il <strong>Sigmasophy</strong> Institute,<br />
così come lo ha elaborato il Fondatore. La Sigmasofia didattica si articola<br />
in otto stages del secondo ciclo di studi formativi, previsti dalla<br />
<strong>Sigmasophy</strong> University. E’ anche la base delle azioni di supervisione<br />
autopoietica che caratterizzano la fase formativa per diventare Docenti,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
456<br />
durante cui il Maieuta verrà supervisionato secondo le modalità<br />
didattiche di conduzione di un gruppo o di singoli ricercatori, che ha preso<br />
completamente in carico.<br />
101. <strong>Sigmasophy</strong> International Project. Per vivere il punto d’incontro, di<br />
fusionalità o, più precisamente ciò che denomino la Danza autopoietica<br />
con la Scienza e la Tradizione scientifica e coscienziale. Il <strong>Sigmasophy</strong><br />
International Project e gli Incontri autopoietici vengono realizzati con<br />
tutti i liberi ricercatori e con le Vie di conoscenza, scientifiche e<br />
coscienziali che, pur seguendo una propria e definita impostazione,<br />
contribuiscono, con la loro opera a realizzare, consapevolmente o<br />
inconsapevolmente, l’intelligent design <strong>autopoietico</strong> degli Universi-<br />
parte, che partecipa e riconosce se stesso.<br />
102. Significati-significanti acquisiti e autopoietici. L’Io acquisito<br />
comunica convenzionalmente attraverso gesti, posture, atti, parole,<br />
frasi, discorsi, immagini, ideogrammi, oggetti, geroglifici, segni, disegni,<br />
suoni, musiche, canti, danze,<br />
campi, arti (…) che, attraverso specifici accordi convenuti, facciamo<br />
corrispondere all’evento, alla situazione, al vissuto che devono<br />
convenzionalmente comunicare. E’ il linguaggio Io-somato-<strong>autopoietico</strong>,<br />
significante qualche cosa. Il significato è il contenuto dei simboli-segni,<br />
dei gesti, delle posture, degli atti, delle parole, delle frasi, dei discorsi, delle<br />
immagini, degli ideogrammi, degli oggetti, dei geroglifici, dei segni, dei<br />
disegni, dei suoni, delle musiche, dei canti, delle danze, dei campi, delle<br />
arti (…). Il significato-significante è parte integrante del simbolo-segno,<br />
del linguaggio Io-somato-<strong>autopoietico</strong>, simbolico-reale, è una componente<br />
dell’autocoscienza acquisita e dell’archetipo acquisito funzione Ypsi: un<br />
processo unico.<br />
103. Simmetria o autosomiglianza autopoietica. L’autocoscienza<br />
autopoietica si trova in una condizione che è pre-stati identificativi<br />
sensoriali ed iper-sensoriali. Veicola un’etica autopoietica che l’Io<br />
acquisito può simmetricamente, per auto-somiglianza, esprimere.<br />
104. Solitudine autopoietica. La solitudine è individuabile nello stare, nel<br />
vivere da soli, da parte degli Universi-parte. E’ auto poietica, in quanto<br />
emanazione dell’autopoiesi e include tutte le forme di scissione, di<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
457<br />
riduzionismo Io-Tu, che si esprimono nell’acquisito, nella sua espressione<br />
di opposti-complementari e rispetto la propria scaturigine autopoietica.<br />
105. Sonno-sogno lucido <strong>autopoietico</strong>. Il sonno-sogno sono lucidi, quando l’Io<br />
acquisito che li realizza è perfettamente consapevole che sta dormendo e<br />
sognando. Il termine lucido, sta ad indicare che l’Io acquisito è<br />
perfettamente consapevole di ciò che sta producendo. Durante il sonno-<br />
sogno lucido, l’Io acquisito potenzia la nitidezza e l’espressione di ogni<br />
senso che funziona interiormente e integralmente, ponendo in remissione<br />
eventuali difetti che ha nella propria manifestazione sensibile: un non<br />
vedente vede, un sordo sente e così via. Nel sogno lucido, si attuano tutte<br />
le funzioni dell’archetipo funzione Ypsi. Facilita la soluzione di<br />
eventuali problematiche che nel sensibile, nello stato di veglia<br />
sembravano non trovare soluzione. Nel sonno-sogno lucido esistono varie<br />
possibilità di autoconsapevolezza. Con un alto livello di lucidità, di<br />
autoconsapevolezza e di esperienza, è possibile trattare l'intera<br />
dimensione REM come prodotto delle esperienze complessive dell’Io<br />
acquisito, aumentando così le capacità di controllo e di interazioni<br />
dell’Io con le diverse parti di sè. Oltre a poter muoversi senza limitazioni,<br />
si può volare, cambiare e spostare oggetti, fino a passare da una scena<br />
all'altra a proprio piacimento e, soprattutto, applicare la<br />
Concentrazione-transmutazione autopoietica, per entrare nei principi<br />
attivi autopoietici creanti la dimensione onirica stessa: è la componente<br />
autopoietica del sonno sogno lucido.<br />
106. Stato coscienziale punto morte. E’ il vissuto dello stato di morte,<br />
riconosciuto dallo stato di consapevolezza degli Universi-parte, in cui la<br />
nascita e la morte sono espressioni continue delle proprie funzionalità<br />
autopoietiche complessive.<br />
107. Stato coscienziale Sigmasofia. Lo stato coscienziale Sigmasofia è il<br />
vissuto dell’integrazione, del Sigma, tra le diverse funzionalità del<br />
campo morfo-atomico-coscienziale. Sinteticamente e con maggiore<br />
precisione, può essere definito nel seguente modo: consapevolezza vissuta<br />
dell’integrazione del campo morfo-atomico-coscienziale, degli archetipi e<br />
dell’autocoscienza autopoietici, sovrasensibili, non locali, da cui nascono<br />
le facoltà di autorigenerazione, auto-organizzazione, autoguarigione,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
458<br />
autodeterminazione, le capacità omeostatiche, l’autonomia dell’Io<br />
acquisito dal sistema nervoso (non località auto coscienziale) con i<br />
principi attivi (archetipo acquisito funzione Ypsi), emergenti dalla<br />
conoscenza vissuta del piano Io-somato-<strong>autopoietico</strong>, sensibile e del loro<br />
utilizzo, integrato e consapevole, nell’azione quotidiana.<br />
108. Stile unico Sigma-poiesis. E’ l’unione e la rappresentazione pratica, Io-<br />
somato-autopoietica, delle dodici forme, attualmente catalogate e<br />
mappate, del Progetto Genoma Coscienziale, ossia della visualizzazione<br />
dei principi attivi autopoietici ricorsivi che sono sempre presenti al<br />
momento in cui si producono determinati stati coscienziali (il pensare, il<br />
volere, il sentire, il concettualizzare ecc.). Tale unione è parte<br />
integrante dello stato coscienziale Sigmasofia. Per approfondimenti, (V.)<br />
III volume, Sigmasofia autopoietica<br />
109. S.T.o.E. <strong>Sigmasophy</strong> Theory of Everything. Sigma ( ) è l’archetipo<br />
<strong>autopoietico</strong> transfinito che sintetizza tutti i pricipi attivi consci e<br />
inconsci, sensibili e sovrasensibili, locali e non locali dell’autocoscienza<br />
autopoietica. Sophy significa saggezza; Theory significa teoria ed<br />
Everything significa ogni cosa, tutto: gli Universi-parte. Si tratta,<br />
quindi, della saggia teoria degli Universi-parte, del Tutto, secondo i<br />
vissuti diretti di Sigma.<br />
110. Synchronicity insight. La sincronicità, sinteticamente, descrive la<br />
connessione a-causale tra stati dell’Io acquisito ed eventi che stanno<br />
accadendo negli Universi-parte, da cui l’Io acquisito stesso si evidenzia.<br />
Le coincidenze significative sono connesse con la sincronicità. Sono eventi<br />
che accadono simultaneamente e si esprimono, attraverso specifici processi<br />
di interconnessione e peculiari significati-significanti, riconoscibili nel<br />
tutto è atomicamente e coscienzialmente legato..<br />
111. Supersimmetria coscienziale. Ogni parte-particella sensibile Io-somato-<br />
autopoietica ha una parte-particella corrispondente nei principi attivi<br />
autopoietici, sovrasensibili, non locali, continuamente presenti. E’ la<br />
supersimmetria coscienziale.<br />
T<br />
112. Tecno-ontos-sophos-logia Io-somato-autopoietica. E’ l’insieme, il sistema<br />
tecnico-artistico e d’avanguardia delle pratiche da vivere durante la<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
459<br />
formazione in Sigmasofia Io-somato-autopoietica e, ovviamente, nella<br />
vita. La parola assume la valenza di tecno-ontos-sophos-logia, ossia lo<br />
studio della tecnica, ma anche di arte propria di una scienza, in questo<br />
caso della Sigmasofia. E’ la scienza della tecnè, della tecno-ontos-sophos-<br />
logia che assume il sophos <strong>autopoietico</strong>, la saggezza autopoietica,<br />
rendendola simmetrica alle macchine ideate, inventate nonché alle<br />
autopoiesi olosgrafiche innovative ideate, in conseguenza di altre scoperte<br />
inerenti il Progetto Genoma Coscienziale.<br />
113. Tempo <strong>autopoietico</strong>, continuo presente o simultaneità autopoietica. Sono<br />
i principi attivi autopoietici in grado di evidenziare simultaneità o<br />
tempo <strong>autopoietico</strong> (Kraino): la condizione che pone in remissione il<br />
passato, il presente e il futuro (lo spazio-tempo), da cui nascono i processi<br />
che conosciamo sotto il nome di intuito, sincronicità, coincidenze<br />
significative.<br />
U<br />
114. Universi-parte o unità ecosistemica cosmica o unico corpo.<br />
E’ l’integrazione del campo morfo-atomico-coscienziale o inconscio<br />
<strong>autopoietico</strong> (vedi nota n. pag. ) con gli archetipi alfa, l’autocoscienza<br />
acquisita e la funzione Ypsi (vedi voci), vissuti e considerati come un<br />
tutto atomicamente e coscienzialmente legato.<br />
V<br />
115. Virtuosismo sigmasofico. E’ la naturale disposizione dell’Io acquisito che,<br />
con continuità, è perfettamente fusionale e simmetrico alla bioetica<br />
autopoietica. E’ la facoltà di auto creare, fino a giungere ad una<br />
straordinaria abilità, nel realizzare la formazione a se stessi, gli<br />
Universi-parte.<br />
116. Visione autopoietica o visione Sigma. Emerge, dopo aver raggiunto la<br />
condizione di perfetta lucidità, di vigilanza e di autoconsapevolezza<br />
delle percezioni sensoriali, naturali. Accade che, a tale stato di<br />
consapevolezza, dopo una lunga forgiatura e potenziamento dell’Io<br />
acquisito, possano sovrapporsi altre immagini tridimensionali,<br />
trasparenti, dinamiche, che possono manifestarsi come singole o intere<br />
sequenze, fino a formare storie definite. Si tratta di una doppia<br />
percezione, quella sensoriale normale e quella sovrapposta, ipersensibile.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
460<br />
Denomino tale formidabile facoltà dell’archetipo funzione Ypsi, visione<br />
autopoietica, che va ad unirsi a quella naturale.<br />
W<br />
117. Wormholes coscienziali autopoietici. Il wormhole coscienziale<br />
<strong>autopoietico</strong> è esattamente il collegamento tra la regione dell’inconscio<br />
<strong>autopoietico</strong> raggiunta e lo stato di consapevolezza di remissione dello<br />
spazio-tempo. Lì, ogni vettore informazionale, ogni stato di coscienza si<br />
trasmette simultaneamente, quindi va in remissione ogni tipo di velocità<br />
subluminale e superluminale.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
461<br />
BIOGRAFIA<br />
NELLO MANGIAMELI<br />
Σophy-<br />
Nato il 20 settembre 1958 a Frascati –Roma-<br />
Ha fondato la Via di conoscenza<br />
SIGMASOFIA<br />
–Io-somato-autopoietica-<br />
E’ il Presidente dell’Associazione Sigmasofa –onlus-<br />
Ha fondato e dirige la<br />
INTERNATIONAL SIGMASOPHY UNIVERSITY<br />
Docente di corsi di formazione e di aggiornamento per<br />
insegnanti (P.P.A. 1992/93)<br />
Conduttore di corsi di aggiornamento per insegnanti e<br />
genitori al Progetto Medie 1994-95 in collaborazione<br />
con l'Associazione Culturale - Atmosfera Y - e il<br />
Comune di Torino;<br />
Nell'ambito del progetto Ragazzi 2000, previsto dalla<br />
circolare del Ministero della Pubblica Istruzione<br />
n.240/1991, ha condotto, presso scuole elementari, il<br />
progetto Una proposta di prevenzione alla droga e di<br />
educazione alla salute anno scolastico 1993-94;<br />
Ha partecipato in qualità di relatore al seminario<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
462<br />
Comunicazione non verbale con bambini handicappati<br />
presso l'Istituto di Ortofonologia di Roma;<br />
Ha ideato un particolare tipo di comunicazione Iosomato-autopoietica<br />
denominata:<br />
Massaggio <strong>autopoietico</strong><br />
Ha frequentato per tre anni i corsi di Danza popolare<br />
arcaica, su progetto di Nelly QUETTE e Adriano<br />
JURISSEVICH.<br />
Ha seguito e praticato, per circa tre anni, il Kundalinì<br />
Yoga.<br />
In collaborazione con librerie di Torino, Milano,<br />
Trieste, Ragusa, Assisi e Roma tiene presentazioni -<br />
conferenze e seminari sulla Sigmasofia Io-somatoautopoietica<br />
Conduce l'intervento di Psicomotricità e Animazione<br />
del Pensiero per bambini, genitori e insegnanti<br />
all'interno del Progetto Arcobaleno presso la Scuola<br />
Materna ed Elementare Marchesa/Sabin di Torino<br />
(1996/97).<br />
Ha scritto le seguenti opere:<br />
Y Il libro vivente, Edizioni Mediterranee<br />
Y L’Animazione del pensiero, Edizioni Mediterranee<br />
Y L’Arte Marziale Interiore, Edizioni Mediterranee<br />
Viaggio nel Tempio dell’uomo, Edizioni Gli Ennagoni<br />
La musica e la danza autopoietiche, Edizioni gli Ennagoni<br />
(con due cd di musica autopoietica)<br />
λ La Resurrezione, Edizioni Gli Ennagoni<br />
La Via del Lambda, Edizioni Gli Ennagoni<br />
Yψλsophya Io-somatica due volumi- Edizioni Gli<br />
Ennagoni<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
463<br />
Il delitto inesistente di Michele Mangiameli, Edizioni Gli<br />
Ennagoni<br />
Tutte le opere, disponibili in libreria o presso il<br />
<strong>Sigmasophy</strong> Institute, hanno trovato una forma di<br />
integrazione e di sintesi in<br />
S.T.o.E.®<br />
<strong>Sigmasophy</strong> Theory (and practice) of Everything<br />
18 volumi<br />
Nello Mangiameli<br />
Edizioni La Caravella<br />
S.T.o.E. è l’opera attuale ufficialmente utilizzata dal<br />
<strong>Sigmasophy</strong> Institute e dalla International <strong>Sigmasophy</strong> University<br />
ed è uno dei pilastri fondamentali per la formazione a<br />
se stessi, l’Universi-parte<br />
e per la creazione dell’<br />
essere umano e della società autopoietici.<br />
Nello Mangiameli<br />
ha fondato la<br />
eco-società autopoietica<br />
Σophy<br />
È l’autopoieta dell’Oikos<br />
BIOGRAFIA<br />
L’essere umano <strong>autopoietico</strong> è orientato a formarsi a se stesso, gli<br />
Universi-parte, per divenire autoconsapevole della propria linea del<br />
destino acquisita e autopoieitca.<br />
Questo è stato uno degli obbiettivi del fondatore della<br />
Sigmasofia, fin dal 20 settembre del 1975, giorno in cui prese<br />
il via quella che, successivamente, sarebbe diventata la<br />
Sigmasofia<br />
Io-somato-autopoeitca.<br />
Fin dall’infanzia, Nello Mangiameli manifesta<br />
l’orientamento alla ricerca, alla formazione continua,<br />
attraverso il vissuto diretto, dei significati-significanti<br />
dell’esistenza.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
464<br />
La sua consapevolezza cresce, esperienza dopo<br />
esperienza, vissuto dopo vissuto, per giungere all’incontro con<br />
memorie e con sviluppo di capacità formative e maieutiche.<br />
Scopre le funzionalità innate dei principi attivi autopoietici<br />
archetipici, la capacità di costruire la propria teoria, conseguente al<br />
vissuto diretto, sintetizzandola in principi attivi acquisiti e nelle<br />
opere. Dopo diversi passaggi conoscitivi e formativi, ha inizio<br />
l’attività di strutturazione della propria attività con il<br />
Movimento per l’Animazione del pensiero<br />
che, dopo alcune transmutazioni, ha assunto la denominazione<br />
attuale.<br />
In accordo con la presa di consapevolezza che il proprio<br />
nome debba essere diretta emanazione del vissuto diretto che<br />
caratterizza la ricerca, ossia con la consapevolezza<br />
fondamentale innata, naturale, Nello assume il nome di<br />
Σophy.<br />
La formazione a se stessi, proposta da Σophy, conduce<br />
alla presa di consapevolezza di essere parte integrante e<br />
inscindibile dell’Universi, a cui siamo atomicamente e<br />
coscienzialmente legati, in uno stato di entanglement. Da qui,<br />
si evidenziano facoltà autopoietiche che hanno la capacità di<br />
porre in remissione qualunque stato identificativo nel solo<br />
sensibile, nel socio-culturale, nella conoscenza acquisita. Alla<br />
base di questi vissuti, c’è la consapevolezza che ogni parte-<br />
Universi veicola conoscenza archetipiche sovrasensibili e non<br />
locali, da vivere dentro se stessi. Come conseguenza, l’essere<br />
umano e la società autopoietici, proposti da Σophy (che coincide<br />
con il nome del centro della Sigmasofia di Caporipa), sono in<br />
continua formazione e transmutazione e si basano sul vissuto<br />
fondamentale dello stato di<br />
autonomia fusionale autopoietica.<br />
Attraverso questa, ogni ricercatore può evidenziare sia<br />
la propria identità, diversa da quella di ogni altro e irripetibile<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
465<br />
sia la fusionalità autopoietica, ossia il tessuto da cui ogni<br />
autonomia nasce e si evidenzia, così come dai principi attivi<br />
innati, naturali e autocreati, attraverso l’esperienza diretta<br />
dell’esistente. Tale processo definisce<br />
l’essere umano e la società autopoietici,<br />
sempre e in continua presa di consapevolezza delle regioni<br />
inesplorate di se stessi: l’Universi-parte.<br />
Nello Mangiameli,<br />
Σophy,<br />
è, da sempre, essere umano riservato e poco incline alla<br />
promozione di se stesso, al di fuori della Sigmasofia.<br />
In questa fase di strutturazione del prototipo essere<br />
umano e società autopoietici, ha assunto il ruolo di Maieuta-<br />
Docente coordinatore, per elaborare, in concreto, i principi<br />
attivi portanti della Sigmasofia e dell’Istituto Σophy, allo<br />
scopo di creare le basi necessarie per assumere le<br />
caratteristiche di<br />
eco-società autopoietica.<br />
Ha completato i suoi studi a Frascati e,<br />
successivamente, a Roma, diplomandosi in Elettronica e<br />
conseguendo una particolare specializzazione nel settore<br />
missilistico. Pur praticando a lungo la missilistica, il suo<br />
interesse fondamentale rimane per<br />
la ricerca psicosomatica.<br />
Per una serie di strane coincidenze, inizia ad<br />
occuparsene, praticando un corso di Hatha e Kundalini Yoga.<br />
Dopo alcuni anni di pratica, sente la necessità di occuparsi<br />
maggiormente della componente psicosomatica, intesa<br />
secondo l’accezione occidentale. Intraprende, quindi, studi di<br />
psicologia e di logoterapia, ma anche questo percorso gli appare<br />
poco pratico e troppo intellettuale, quindi si avvicina,<br />
dapprima, alla formazione in<br />
Psicomotricità Relazionale<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
e, poi, al percorso in<br />
Analisi corporea della relazione,<br />
466<br />
proposte da André e Anne Lapierre.<br />
Furono dieci anni di pratica intensiva, con migliaia di ore di<br />
pratica, a contatto fusionale corporeo, al di fuori del<br />
linguaggio verbale. E’ l’esperienza che si rivela di<br />
fondamentale importanza per creare le basi delle sue ricerche<br />
che svilupperà qualche anno più tardi. Durante quella fase,<br />
rigorosamente psicosomatica, vissuta e viscerale, comprende<br />
che, anche se aveva prodotto uno stato distonico, l’esperienza<br />
orientale dello Yoga, era stata comunque un importante,<br />
riferimento per l’inizio della comprensione della componente<br />
energetica cosiddetta spirituale. Sente, tuttavia, di aver<br />
bisogno di qualche cosa di maggiormente dinamico. Ed è così<br />
che segue l’antica<br />
Via dell’Unione degli opposti,<br />
proposta secondo la visione di Umberto Di Grazia, riuscendo<br />
dopo otto anni di pratica a conseguire il diploma ufficiale<br />
quale Istruttore delle Tecniche dell’Unione e del Risveglio. Anche<br />
questa esperienza risulta importante, in quanto contribuisce<br />
all’integrazione della componente energetica con a quella Iosomatica.<br />
Ma, l’animo impetuoso di Σophy non si accontenta,<br />
e così incontra le<br />
Tecniche della concentrazione interiore,<br />
proposte da massimo Scaligero. Il concetto di pensiero vivente<br />
gli fornisce indicazioni propedeutiche a quella che<br />
successivamente sarà la sua personale elaborazione. Durante i<br />
periodi indicati, vive molte tensioni alcune anche dure, ferenti,<br />
ma alla fine l’intensità della motivazione a formarsi a se stesso<br />
è potente e, ancora oggi, alimenta l’azione. In quel periodo,<br />
pensa di aver maturato abbastanza materiale per poter<br />
scrivere la propria esperienza. Ed è così che pubblica i suoi<br />
primi tre libri<br />
Y Il libro vivente<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
467<br />
Y L’Animazione del pensiero<br />
Y L’Arte Marziale Interiore,<br />
editi da Mediterranee.<br />
Dalla pubblicazione di quei libri, derivano molte<br />
soddisfazioni, non ultima quella di entrare nella classifica<br />
nazionale di vendite con L’Animazione del Pensiero:<br />
significa che il messaggio proposto è ricevibile e riconosciuto<br />
da molti. Rappresenta una spinta potente a proseguire.<br />
Tuttavia, l’Io-psiché continua a premere: quei tre volumi<br />
ancora non esprimono in maniera compatta e organica la<br />
visione maturata. L’idea è quella di strutturare una scuola<br />
integrale autopoietica e di inserire tutti i vissuti innovativi<br />
che l’integrazione delle esperienze vissute avevano generato.<br />
Oltre alle esperienze già indicate, in quel periodo segue anche<br />
la psicologia umanistica, che in quel momento sottovaluta, in<br />
cui poi, però, riconosce esserci dei germi autopoietici. Questa<br />
intuizione gli permette di sviluppare un lavoro, che partiva<br />
dalla visione di Maslov e Fromm, da cui nasce l’idea di creare<br />
la prima creatura, il<br />
Movimento per l’Animazione del pensiero,<br />
denominazione che gli sembra possa incorporare e integrare<br />
tutte le esperienze precedenti. Iniziano, così, cinque lunghi<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
468<br />
anni di sperimentazioni che lo conducono alla scoperta vissuta<br />
degli archetipi (non Junghiani) che operano in un inconscio<br />
non acquisito, ma innato. Da lì, crea una nuova impostazione<br />
che denomina<br />
Via del Lambda,<br />
in quanto i vissuti della non località potevano essere<br />
sintetizzati in quella lettera. La reintegrazione del principio<br />
maschile con quello femminile, dell’Io con il soma, la pratica<br />
della non località, lo portano di nuovo, per così dire, ad<br />
autonomizzare l’Io dal sistema nervoso: ciò che con fatica<br />
aveva reintegrato, ora di nuovo si ri-espande, quell’uno<br />
diviene due (senza perdere consapevolezza dell’uno), ma quel<br />
due risulta avere caratteristiche peculiari, in quanto é l’Io che<br />
si apre, diviene esteso, espanso. Ciò viene è perfettamente<br />
simboleggiato dal Lambda, traguardo che Σophy raggiunge,<br />
praticando ciò che in Y L’arte marziale interiore aveva<br />
battezzato la<br />
nuova scienza della coscienza.<br />
E’ così che nasce anche il primo Istituto,<br />
il Centro Internazionale di Scienza della Coscienza,<br />
attraverso cui si divulga<br />
la Via del Lambda.<br />
La pratica della non località gli riserva altre sorprese, ossia la<br />
scoperta di altri archetipi dell’inconscio <strong>autopoietico</strong> del<br />
campo coscienziale, che denomina archetipo Ypsilon, la cui<br />
provenienza risiede nell’unione tra l’archetipo psi, ossia tutte le<br />
facoltà psicosomatiche, e lambda, la pratica della non località.<br />
Si rende conto che sono archetipi inscindibili e che funzionano<br />
come ente unico, da cui è possibile trarre una certa saggezza,<br />
sempre scaturente dal vissuto. Si forma la denominazione<br />
Ypsilambdasofia<br />
Io-somato-quantistica,<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
469<br />
il nome che ingloba le nuove avanguardie raggiunte.<br />
La pratica continua a riservargli sorprese: l’Io esteso,<br />
espanso, non localizzato. Si rende sempre più conto che, di<br />
fatto, non esiste una separazione tra soggetto e oggetto, tutto<br />
appare atomicamente e coscienzialmente legato, in quegli stati<br />
alterati di coscienza, riconosce l’unico corpo, ente che<br />
denomina Universi-parte, per indicare che si è un unico corpo<br />
pur individuandosi in una parte, il proprio acquisito. Quando<br />
vive insights intuitivi e sincronici di tale stato, quando<br />
partecipa ciò che, successivamente, denomina<br />
Entanglement coscienziale <strong>autopoietico</strong>,<br />
gli appare chiaro che, a quel livello, quegli archetipi entrano<br />
in remissione e non sono distinguibili, in quanto si sommano,<br />
si integrano e diventano un'unica funzionalità. A questo<br />
punto, gli serve trovare un termine che sintetizzi tale<br />
sommatoria, integrazione e si ricorda che, nella sua precedente<br />
vita da elettronico, si utilizzava la lettera greca sigma, per<br />
indicare una sommatoria! E si forma<br />
Sigmasofia,<br />
la sommatoria di tutte le scoperte vissute, da cui emerge la<br />
proprietà definibile come la saggezza, proveniente da tutte le<br />
esperienze di vita, sensibile e sovrasensibile, da lui incontrate.<br />
Inoltre, essendo quei processi appartenenti all’inconscio<br />
<strong>autopoietico</strong>, ossia all’Universi, comprende che quello può<br />
proprio rappresentare l’altro nome, l’attuale denominazione<br />
della via di conoscenza di se stessi, l’Universi parte, la<br />
Sigmasofia<br />
Io-somato-autopoietica.<br />
Attualmente, la Sigmasofia è attiva e operativa e viene<br />
divulgata in modo organico, integrale, olistico, attraverso la<br />
International <strong>Sigmasophy</strong> University.<br />
Ripercorrendo le diverse fasi, dal debutto con<br />
Y Il libro vivente<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
470<br />
(ed Mediterranee),<br />
intuisce che i maestri, come già avevano detto in molti,<br />
non sono da ricercarsi esternamente, ma nel vissuto<br />
diretto, per cui è gioco forza pensare ad una via per<br />
essere maestri di se stessi, che è anche il sottotitolo di<br />
quell’opera.<br />
Raggiunge quello stato e si accorge che il pensiero<br />
secondo cui l’Io si anima è vitale, anche se, tuttavia, non<br />
coincide con gli insegnamenti spirituali ricevuti. Da lì,<br />
nasce il sottotitolo una via oltre la spiritualità.<br />
Proseguendo, si rende conto che i vissuti richiedono<br />
anni di pratica e che alcuni scogli personali, sono<br />
veramente ardui da superare. Da questa<br />
consapevolezza, nasce l’idea che, per risolverli, è<br />
necessaria un’Arte Marziale Interiore, una Scienza della<br />
coscienza e una coscienza della Scienza. La applica a se<br />
stesso e si ritrova esteso, espanso, de localizzato e, per la<br />
prima volta, sperimenta la danza dell’Universi-parte che<br />
osserva e riconosce se stesso.<br />
Tre principi attivi potenti, inseriti nei sottotitoli delle<br />
diverse opere, hanno sempre caratterizzato la sua<br />
azione. Sono gli stessi che caratterizzano l’opera La Via<br />
del Lambda, pubblicata dalla casa editrice gli Ennagoni,<br />
in cui il sigma di tali principi attivi lascia intuire lo<br />
sviluppo Io-somato <strong>autopoietico</strong> che avrebbe percorso<br />
in seguito. Il materiale da lui raccolto, a questo punto,è<br />
moltissimo e giunge il momento in cui decide metterlo<br />
insieme. Dalla denominazione Centro Internazionale di<br />
Scienza della Coscienza, crea una<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
471<br />
Enciclopedia di Scienza della Coscienza e di Coscienza della<br />
Scienza, di cui La Via del Lambda è appunto il primo<br />
volume.<br />
Questo lavoro contribuisce allo sviluppo di quella che<br />
successivamente sarà la Io-ontos-sophos-logia, ossia la<br />
materia per studiare e affrontare l’Io somatica<br />
sigmasofica che non ha precursori o riferimenti e mira<br />
all’individuazione dell’unità sottostante qualunque<br />
molteplicità, processo, denominato Universi-parte.<br />
L’Io-ontos-sophos-logia è originale ed innovativa. Ai<br />
fini del vissuto della vita-autopoiesi non si limita a ciò<br />
che è sensorialmente verificabile, ma si spinge al<br />
sovrasensibile, non locale.<br />
Nel volume della Stoe, Sigmasofia Io-somatica, tale<br />
materia ed espansione di consapevolezza viene<br />
presentata nelle sue forme generali. In Sigmasofia<br />
autopoietica, la stessa componente viene esplorata nei<br />
minimi dettagli, evidenziando una nuova concezione<br />
della scienza e dell’Universi-parte. L’Io-ontos-sophoslogia<br />
è la propedeutica della S.T.o.E. l’opera più<br />
importante<br />
Questo fondamentale lavoro, è la Grande Sintesi<br />
autopoietica di trent’anni di ricerche. Segna, il passaggio ad<br />
una vera sintesi dell’autoconsapevolezza d’avanguardia<br />
attuale dell’Universi-parte, noi stessi.<br />
S.T.o.E.®<br />
<strong>Sigmasophy</strong> Theory (and practice) of Everything<br />
18 volumi<br />
è l’opera attuale, ufficialmente utilizzata dal <strong>Sigmasophy</strong><br />
Institute e dalla <strong>Sigmasophy</strong> University ed è uno dei pilastri<br />
fondamentali per la formazione a<br />
se stessi, l’Universi-parte<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
e per la creazione dell’<br />
essere umano e della società autopoietici.<br />
Il prototipo essere umano e società autopoietici.<br />
472<br />
Fondata nel 2009, l’eco-società autopoietica Σophy, di<br />
Caporipa Sutri VT Italia, è sostanzialmente una federazione di<br />
ricercatori che possono organizzarsi in comunità e/o ecovillaggi<br />
denominati<br />
Palestre dell’autocoscienza,<br />
aventi come struttura organizzativa socio-politico culturale di<br />
riferimento la S.T.o.E., in continua formazione vissuta a se<br />
stessa.<br />
Σophy è un centro di ricerca Io-somato-autopoietica<br />
professionale, scientifica, artistica, filosofica bioetica d’avanguardia<br />
in fase di strutturazione e ancora non molto conosciuta.<br />
I suoi principi attivi autopoietici vissuti si basano<br />
sull’azione bioetica autopoietica, e sulla consapevolezza che ogni<br />
ricercatore vive per scoprire nuove realtà di se stesso,<br />
l’Universi-parte , per esplorare nuove regioni dell’inconscio<br />
<strong>autopoietico</strong>, del campo MAC e lasciare tale presa di<br />
consapevolezza al campo coscienziale <strong>autopoietico</strong>, a quella<br />
parte di sé che denomina l’altro, e contribuire così alla crescita<br />
dell’autoconsapevolezza dell’intera umanità dell’Universiparte.<br />
Attualmente, Σophy è un’Associazione culturale onlus,<br />
sede ufficiale di riferimento per tutte le sedi periferiche o<br />
associazioni, comunità, centri di ricerca a lei regolarmente<br />
iscritti, e che ne seguono i principi attivi. Il suo principale<br />
obiettivo è proporre, attraverso il<br />
<strong>Sigmasophy</strong> International Project and network<br />
la formazione Sigmasofica a se stessi, la divulgazione della<br />
S.T.o.E. e la creazione dell’essere umano e della società<br />
autopoietici, che potranno trovare espressione in insediamenti<br />
ecologicamente sostenibili, in Italia e all’estero.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
473<br />
Σophy è una federazione costituita da Palestre<br />
dell’autocoscienza, ognuna delle quali è frequentata da gruppi<br />
di ricercatori in Sigmasofia.<br />
La vita associativa orienta verso i principi attivi<br />
autopoietici, fondamentali per creare l’essere umano e la<br />
società autopoietici, basati sulla formazione viscerale continua<br />
a sé, l’Universi-parte, da cui si evidenzia la bioetica<br />
autopoietica e il volontariato <strong>autopoietico</strong>.<br />
Le Palestre dell’Autocoscienza che andranno a<br />
costituirsi potranno, e dovranno farlo, privilegiando aree<br />
naturali in cui evidenzieranno le peculiarità, le caratteristiche<br />
della formazione sigmasofica.<br />
Particolare importanza rivestono la pedagogia e la<br />
psicagogia autopoietica. Infatti, per edificare l’essere umano<br />
auto poietico, l’educazione è di fondamentale importanza, fin<br />
dal concepimento. Pur evidenziando le avanguardie proprie<br />
della Sigmasofia, Tale pedagogia-psicagogia tiene conto e<br />
garantisce le competenze richieste dai programmi ufficiali<br />
dell’epoca.<br />
Σophy ha una tavola autopoietica costitutiva, una<br />
International <strong>Sigmasophy</strong> University, un Centro studi e<br />
ricerche un atelier di Sigma-art, un centro congressi ,una<br />
piccola casa editrice, e altro.<br />
Σophy è nata due anni fa quando intorno a Nello<br />
Mangiameli, si è riunito un gruppo di ricercatori, formati alla<br />
<strong>Sigmasophy</strong> University, intenzionati a condividere la<br />
creazione di un’innovativa via di autoconoscenza per cui la<br />
vita di ogni giorno fosse l’applicazione della teoria scaturente<br />
dal vissuto diretto, viscerale, autoformativo.<br />
I fini di Σophy sono, infatti, l’autonomia fusionale<br />
autopoietica, ovvero la creazione di un modello di vita, per cui<br />
l’identità esprimibile e diversa per ognuno si evidenzi dai<br />
principi attivi autopoietici comuni, riconosciuti attraverso il<br />
vissuto diretto in cui l’altro è vissuto inequivocabilmente e<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
474<br />
non intellettualmente, come parte integrante e inscindibile di<br />
se stessi, l’Universi-parte<br />
L’unicità di ognuno, così come il riconoscersi<br />
emanazione di un unico Universi-parte, è un valore<br />
<strong>autopoietico</strong> basilare: i talenti e l’arte di ognuno concorrono,<br />
senza ostacolatori, alla realizzazione di opere innovative e<br />
complesse in costante transmutazione.<br />
Σophy è conosciuta e sarà conosciuta sempre più per la<br />
specificità e peculiarità dell’azione formativa a se stessi, che<br />
prevede<br />
destrutturazione-ricostruzione<br />
e ricaduta nell’azione bioetica quotidiana,<br />
non secondo le indicazioni di realtà cosiddette esterne, ma<br />
come diretta emanazione di principi attivi autopoietici che già<br />
per intero appartengono ad ogni Io acquisito e che la<br />
formazione sigmasofica a se stessi consente di evidenziare.<br />
Σophy propone attività formativa tutto l’anno ed è<br />
possibile visitarla in qualunque momento per brevi o per<br />
lunghi soggiorni, prenotando presso il<br />
Σophy welcome center<br />
Σophy è intenzionalità autopoietica transmutata in<br />
azione. E’ il prototipo dell’essere umano e della società<br />
autopoietica che forse potrà evidenziarsi in misura maggiore<br />
nel futuro. Si rinnova continuamente per dare vita a ciò che la<br />
formazione e a se stessi indica.<br />
Dal fondatore ai ricercatori che condividono le attività<br />
o vicini ad essi, si evidenzia la testimonianza di un progetto di<br />
ricerca durato trent’anni e che oggi ha trovato la sua<br />
strutturazione e che quindi può essere divulgato, appunto<br />
perché pronto a proporsi come portatore di avanguardie<br />
autopoietiche, di innovazione, di nuova bioetica, di servizio, di<br />
volontariato e di consapevolezza sullo stato del pianeta ,e di<br />
tutto ciò che accade nel mondo.<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
475<br />
Agire per il futuro in maniera autopoietica sigmasofica<br />
e tradurre i vissuti viscerali in azioni e realizzazioni concrete<br />
sono fondamenti per costruire la nuova<br />
cultura sigmasofica<br />
necessaria: questo è l’impegno <strong>autopoietico</strong> di Σophy<br />
L’obbiettivo di Σophy è quello di creare una sempre più<br />
definita attività autoformativa da cui potrà discendere la<br />
transmutazione dei sistemi socio-politico-culturali del pianeta.<br />
Sulla base dei principi attivi autopoietici di<br />
autodeterminazione-realizzazione, autorigenerazioneguaigione,<br />
omeostatico, auto organizzativi e di conoscenza<br />
dell’Io acquisito dell’essere umano.<br />
Σophy è una realtà, in cui i diritti-doveri autopoietici<br />
sono l’evidenza della formazione a se stessi e quindi includono<br />
l’altro, l’ambiente, l’organizzazione, che viene trattata come<br />
un occuparsi di se stessi, in cui la politica è autocreata ed<br />
espressione dei significati-significanti esistenziali vissuti.<br />
La messa in pratica di tale orientamento <strong>autopoietico</strong> è<br />
sempre molto complessa in quanto si devono superare<br />
ostacolatori di ogni tipo e natura.<br />
Σophy propone e promuove convegni, simposi, meeting<br />
intercomunitari, con lo scopo di creare sinergie con altre<br />
realtà basate su principi simili.<br />
Propone e promuove un modello formativo sostenibile<br />
ed equo, in piena empatonia con ogni identità.<br />
Propone collaborazione e sinergie con le autorità<br />
convenzionali locali e impegno in favore dello sviluppo del<br />
territorio<br />
Σophy è l’avvio del<br />
prototipo di civiltà autopoietica,<br />
volta ad esprimere le avanguardie conoscitive raggiunte<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
476<br />
INDICE<br />
RINGRAZIAMENTI 9<br />
MESSAGGIO AUTOPOIETICO 11<br />
INCIPIT AUTOPOIETICO 15<br />
PRESENTAZIONE 22<br />
LA STORIA DELL’OIKOS AUTOPOIETICO ∑OPHY 26<br />
IL NOME ΣOPHY 29<br />
IL TEMPO AUTOPOIETICO DELL’OIKOS 34<br />
IL MAIEUTA DELL’OIKOS AUTOPOIETICO 44<br />
IL RASOIO DI OCCAM AUTOPOIETICO 46<br />
ALGORITMO AUTOPOIETICO 48<br />
L’OIKOS AUTOPOIETICO ΣOPHY 53<br />
ΣIGMA DELLA FUNZIONE YPSI D’INGRESSO 59<br />
PORTA DEL ΣIGMA DELLA FUNZIONE YPSI D’INGRESSO 61<br />
LA SCALA AUTOPOIETICA DISCENDENTE-ASCENDENTE 74<br />
FUNZIONE YPSI DELLA BIBLIOSOFIA AUTOPOIETICA UNIVERSALE 75<br />
LIBER ABBACI 114<br />
ΣIGMA DELLA LINEA DEL DESTINO AUTOPOIETICA-ACQUISITA 153<br />
1. ΣIGMA-SFERA DELLA RISALITA-TRANSMUTAZIONE 156<br />
ΣIGMA DEL MAUSOLEO AUTOPOIETICO SIGMASOFICO 158<br />
2. ΣIGMA-SFERA DELL’IDENTIFICAZIONE ENTROPICA 158<br />
3. LA PORTA INVISIBILE DELL’OIKOS AUTOPOIETICO 166<br />
∑IGMA DELLO SCUDO AUTOPOIETICO 173<br />
LO SCUDO AUTOPOIETICO DELL’OIKOS 175<br />
PARETI DEL ∑IGMA IO-SOMATICO 182<br />
LA S.T.O.E. 182<br />
CHIAVI DEL ΣIGMA DELLO SCUDO AUTOPOIETICO 189<br />
I^ PARETE DEL ΣIGMA IO-SOMATICO 195<br />
Prima chiave autopoietica: Autocoscienza autopoietica-acquisita. 197<br />
II^ PARETE DEL ΣIGMA IO-SOMATICO 201<br />
Seconda chiave: Entanglement Coscienziale Autopoietico e simmetria. 203<br />
III^ PARETE DEL ΣIGMA IO-SOMATICO, NORD 206<br />
Terza chiave: Autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>. 208<br />
IV^ PARETE DEL SIGMA IO-SOMATICO NORD 211<br />
Quarta chiave: transmutazione degli opposti-complementari. 213<br />
V^ PARETE DEL SIGMA IO-SOMATICO, NORD 216<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
477<br />
Quinta chiave: Danza e bioritmo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico 218<br />
VI^ PARETE DEL SIGMA IO-SOMATICO, NORD 220<br />
Sesta chiave: Intenzionalità autopoietica 223<br />
VII^ PARETE DEL SIGMA IO-SOMATICO, NORD 226<br />
Settima chiave: Androginia Coscienziale Autopoietica 230<br />
VIII^ PARETE DEL ∑IGMA IO-SOMATICO, NORD 232<br />
Ottava chiave: Oikos rivelato. 235<br />
LA DANZA DEL GENOMA UMANO 249<br />
∑IGMA DELLA NON LOCALITÀ (O DELL’E.C.A.) 266<br />
L’ESSERE UMANO AUTOPOIETICO 270<br />
PARETI DELLA NON LOCALITÀ 295<br />
L’OTTAGONO DELLA RESPIRAZIONE AUTOPOIETICA 304<br />
VETRATE DELLA NON LOCALITÀ O DEL GENOMA AUTOCOSCIENZIALE 315<br />
Ypsilon 315<br />
Psi 316<br />
Lambda 318<br />
∑igma 319<br />
∑IGMA AUTOPOIETICO DELLA NON LOCALITÀ VETRATA 1 E 2 323<br />
Insight intuitivo. 323<br />
Synchronicity insight. 324<br />
. Autonomia fusionale autopoietica. 325<br />
Simultaneità speculare autopoietica. 328<br />
Le vetrate n.1 e n.2 331<br />
∑IGMA AUTOPOIETICO DELLA NON LOCALITÀ VETRATA 3 E 4 334<br />
Transfinitezza 334<br />
assunzione di morfologia 336<br />
La remissione dell’estensione e della profondità 342<br />
Le vetrate n.3 e n.4 345<br />
∑IGMA DELLA NON LOCALITÀ, VETRATA N. 5 E 6 348<br />
Olosdirezionalità (o apertura olistica) 348<br />
Non adattabilità e intenzionalità autopoietica 352<br />
Remissione evolutiva 355<br />
Le vetrate n. 5 e 6 358<br />
∑IGMA DELLA NON LOCALITÀ VETRATA N. 7 E N. 8 362<br />
potere <strong>autopoietico</strong> 362<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
478<br />
Simultaneità ereditaria 365<br />
. Indeterminazione 369<br />
Le vetrate n. 7 e n. 8 371<br />
SOFFITTO-PAVIMENTO DELL’ANDROGINIA AUTOPOIETICA 374<br />
L’Entanglement Coscienziale Autopoietico e l’olospresenza autopoietica 376<br />
Wormholes coscienziali autopoietici 384<br />
∑IGMA AUTOPOIETICO DEL ∑OPHY INSIGHT 390<br />
AUTOPOIESI OLOSGRAFICHE NEL ΣOPHY INSIGHT 394<br />
SCALA AUTOPOIETICA 400<br />
APPENDICE 1 407<br />
L’OIKOS AUTOPOIETICO ∑OPHY 407<br />
APPENDICE 2 417<br />
ΣIGMA DEL MAUSOLEO AUTOPOIETICO SIGMASOFICO 417<br />
NOTE-GLOSSARIO 425<br />
A 425<br />
C 431<br />
D 435<br />
E 436<br />
F 438<br />
I 439<br />
K 442<br />
L 442<br />
M 443<br />
N 445<br />
O 445<br />
P 448<br />
R 451<br />
S 452<br />
T 458<br />
U 459<br />
V 459<br />
W 460<br />
BIOGRAFIA 461<br />
INDICE 476<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
479<br />
∑OPHY
Per informazioni<br />
info@sigmasophy.com<br />
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
480<br />
PER APPROFONDIMENTI<br />
WWW.SIGMASOPHY.COM<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
481<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
482<br />
∑OPHY
OIKOS<br />
AUTOPOIETICO<br />
483<br />
L’OIKOS AUTOPOIETICO <strong>∑ophy</strong><br />
-Nello MANGIAMELI-<br />
_____________________________________________________<br />
L’Oikos <strong>autopoietico</strong> <strong>∑ophy</strong>, è stato realizzato secondo i principi attivi<br />
autopoietici, non locali, transfiniti che operano nell’Universi-parte, se stessi, e che<br />
coincidono con le stesse leggi autopoietiche attraverso cui è stata edificata la<br />
parte-Universi denominata essere umano.<br />
L’Io-soma-autopoiesi dell’essere umano, la sua morfologia, è<br />
geometria autopoietica ed è la stessa che ritroviamo nell’Oikos.<br />
All’essenza dell’Universi-parte, se stessi, del Tutto è atomicamente e<br />
coscienzialmente legato, troviamo un principio attivo, pressoché presente ovunque:<br />
l’autocoscienza autopoietica-acquisita.<br />
L’essere umano è, quindi, il luogo di conoscenza, l’evidenza sensorio-percettiva<br />
di principi attivi autopoietici non locali inseriti nella propria architettura visibile. Lì, vi è<br />
racchiusa la<br />
saggezza autopoietica, transfinitamente in vita,<br />
dell’Universi-parte, denominata <strong>∑ophy</strong>.<br />
La morfologiadell’Oikos, dell’essere umano, le sue funzionalità innate, risultano essere il<br />
sistema che ci porta ad averne consapevolezza e che potrà trasmettere attraverso<br />
azioni bioetiche autopoietiche<br />
In questo periodo storico, la coscienza dell’essere umano sembra non far<br />
sostenere più la propria azione dai processi archetipici, autopoietici, transfiniti da cui si<br />
evidenzia determinando che i significati-significanti esistenziali che vericola risultano<br />
essere incompleti.<br />
Gli oggetti sensorio-percettivi che crea, monumenti, relazioni, scienze, religioni,<br />
quadri, statue, templi, tecnologie, civiltà (…), riflettono l’inconsapevolezza del<br />
sovrasensibile non locale: è ormai rarissimo trovare e veder edificare costruzioni<br />
transfinitamente in vita come l’Oikos <strong>autopoietico</strong> <strong>∑ophy</strong><br />
Malgrado questa situazione d’inconsapevolezza di sé, l’Io-psichè- resta,<br />
comunque, il documento, la prova, che queste forze sono in azione. I principi attivi<br />
autopoietici che irradiano e muovono nelle meccaniche sub-quantistiche e quantistiche,<br />
negli atomi, nelle cellule, nel DNA (…) determinandone il funzionamento lo provano.<br />
L’essere umano, l’Oikos, è il mezzo che gli Universi utilizza per<br />
autoriconoscersi.<br />
E’ l’Universi, la creazione che ha operato per divenire consapevole di se stessa.<br />
L’Oikos, l’essere umano, in definitiva, ci testimonia che la sua morfo-ontossophos-logia<br />
è alimentata dal genoma coscienziale <strong>autopoietico</strong>, archetipico, transfinito<br />
che compone l’autocoscienza autopoietica-acquisita.<br />
E’ l’Universi-parte che prende coscienza di se stesso:<br />
l’Oikos <strong>autopoietico</strong> <strong>∑ophy</strong><br />
_____________________________________________________<br />
Nello Mangiameli, scrittore, è il fondatore della Sigmasofia Io-somatoautopoietica,<br />
dirige l’International <strong>Sigmasophy</strong> University, propone il<br />
<strong>Sigmasophy</strong> International Project and Network.<br />
http:// www.sigmasophy.com<br />
_____________________________________________________<br />
€ ISBN<br />
∑OPHY