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OIKOS
AUTOPOIETICO
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Il diagramma di flusso dell’algoritmo autopoietico è
rappresentato dall’architettura stessa dell’Oikos. Uno dei
modi utilizzati per rappresentarla è quello per cui ogni
singolo componente dell’architettura ha un significato-
significante autopoietico determinato.
Definiamo meglio.
L’algoritmo autopoietico è la sequenza logico-
razionale di stati di autoconsapevolezza, di istruzioni,
lavorate al rasoio di Occam, e rese univocamente
interpretabili che, agite applicando l’ordine
autopoietico, vissuto, consentono di prendere
consapevolezza di un nuovo insight intuitivo e
sincronico e di porre in remissione un ostacolatore, un
problema, in un numero finito di azioni.
Se queste vengono compiute, accade che:
la progressione delle azioni da realizzare risulta essere
finita (ma consapevole della transfinitezza)
la progressione ottiene sempre l’effettività della presa di
consapevolezza
le azioni sono sempre eseguibili, realizzabili anche sul piano
sensorio-percettivo,
le azioni sono compatte, veicolano tensegrità e non
sono dualiste, scisse, dicotomiche, enantiodromiche,
ambigue, perverse.
Affermando che le azioni, costituenti l’algoritmo
autopoietico, sono evidenza del rasoio di Occam, cioè
semplici, significa che risulteranno evidenti ad ogni libero
ricercatore che si formerà a se stesso, all’Oikos autopoietico.
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